SETTEMBRE-NOVEMBRE 2009 - Dante Valente
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ALBO CIDA DEGLI ASTROLOGI PROFESSIONALI PosTE iTaLiaNE - spedizione in abbonamento postale 45% art.2 comma 20b legge 662/92 DC-DCi Torino - n. 6/2009 SETTEMBRE-NOVEMBRE 2009 L’INGRESSO DI SATURNO IN BILANCIA INGRESSO SOLE IN CAPRICORNO 31 DICEMBRE 2009: ECLISSI PARZIALE DI LUNA 15 GENNAIO 2010: ECLISSI ANULARE DI SOLE CIELO DI DICEMBRE 2009 – GENNAIO 2010 DATI & DATE: – I FRATELLI KENNEDY: TED, JOHN E ROBERT SPECIALE – MIKE BONGIORNO – FABRIZIO CORONA LA QUADRATURA SPECIALE: SATURNO-PLUTONE SATURNO-PLUTONE – I PIANETI - SATURNO - PLUTONE – I CICLI SATURNO-PLUTONE DEL XX SECOLO – IL QUADRATO SATURNO-PLUTONE – CONSAPEVOLEZZA CARDINALE: 2010 E OLTRE IL LIBRO DEL MONDO DI ABRAHAM IBN EZRA SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE CODICE ETICO DELL’ALBO PROFESSIONALE DEGLI ASTROLOGI 171 Bimestrale di Attualità e NUMERO Informazione Astrologica AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI TORINO N. 4499 DEL 10 LUGLIO 1992
sommario L’INGRESSO DI SATURNO IN BILANCIA Pag. 3 INGRESSO SOLE IN CAPRICORNO » 5 (Claudio Cannistrà) 31 DICEMBRE 2009: ECLISSI PARZIALE DI LUNA » 6 (Claudio Cannistrà) 15 GENNAIO 2010: ECLISSI ANULARE DI SOLE » 8 (Claudio Cannistrà) CIELO DI DICEMBRE 2009 – GENNAIO 2010 » 13 (Veneta Marinai) DATI & DATE: » 20 – L’ULTIMO DEI KENNEDY: IL SENATORE TED – I FRATELLI DI TED: JOHN FITZGERALD KENNEDY - ROBERT KENNEDY – “AMICI ASCOLTATORI, ALLEGRIA!”: MIKE BONGIORNO – PROTAGONISTI DEL GOSSIP: FABRIZIO CORONA SPECIALE: SATURNO-PLUTONE » 27 (Claudio Cannistrà) da “cosmos and Psyche”: I pianeti » 30 – Saturno – plutone (Richard Tarnas) – I CICLI SATURNO-PLUTONE DEL XX SECOLO » 33 (Vicente Cassanya) – IL QUADRATO SATURNO-PLUTONE » 40 (Andrè Barbault) – CONSAPEVOLEZZA CARDINALE: 2010 E OLTRE (prima parte) » 43 (Jeff Jawer) il libro del mondo di abraham ibn ezra » 49 (Josè Luis Pascual Blázquez) SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE » 54 (a cura di Renzo Baldini) codice etico dell’albo professionale degli astrologi » 55 Sestile –2–
SST-171-051 L’INGRESSO DI SATURNO IN BILANCIA –3– n. 171
Fig. 1. Nella pagina precedente il tema dell’ingresso di Saturno nel segno della Bilancia, calcolato per Greenwich, che è avvenuto giovedì 29 ottobre 2009, alle ore 17:09 G.M.T.. Al momento dell’ingresso nel segno della Bilancia, la latitudine di Saturno era 2° 02’ Nord, mentre la sua declinazione era di 1° 52’ sempre Nord. Da notare, i pianeti in casa sesta e la posizione di Urano sulla cuspide della casa dodicesima in perfetto sestile con Ascenden- te e Medio Cielo, ma anche la quadratura tra Sole e Marte, che si è verificata poche ore prima dell’ingresso, esattamente alle ore 7:57 G.M.T. del 29 ottobre, a 6° 03’ tra Scorpione e Leone. Saturno rimarrà in Bilancia fino a ottobre 2012, tranne un breve soggiorno in Vergine tra aprile e luglio 2010. In dettaglio, il pianeta si porrà retrogrado il 13 gennaio 2010, alle ore 15:58 G.M.T., a 4° 39’ Bilancia, rientrerà in Vergine il giorno 7 aprile alle ore 18:55 G.M.T. Si porrà diretto a 27° 50’ in Vergine, il 30 maggio alle ore 18:10 G.M.T. per rientrare definitivamente in Bilancia mercoledì 21 luglio, alle ore 15:09 G.M.T. e rimanervi fino al 5 ottobre 2012, quando entrerà in Scorpione. Ricordo che Saturno ha attraversato il segno della Bilancia per l’ultima volta dal settem- bre 1980 all’agosto 1983. Fig. 2. Lo stesso grafico dell’entrata di Saturno nel segno della Bilancia, calcolato per Roma. Da notare che l’Ascendente cade alla fine del Toro (29° 41’), Lilith termina a ridosso del Medio Cielo in Acquario e Marte perfeziona la sua posizione sulla cuspide della casa quarta. Sestile –4–
SST-171- 087 Claudio Cannistrà INGRESSO SOLE IN CAPRICORNO Il tema del Solstizio di Inverno, come quello di ogni singolo Ingresso, è sempre stato utilizzato a livello previsionale. I suoi effetti si apprezzano anche molto tempo dopo l’evento astronomico in questione. Fig. 1. Il tema dell’Ingresso del Sole in Capricorno ovvero del Solstizio di Inverno, calco- lato per Greenwich, la cui analisi è di fondamentale importanza per ogni genere di pronosti- co (21 dicembre 2009, ore 17:48 G.M.T.). Domificando per Roma, l’Ascendente non varia di molto e cade a 27° 35’ in Cancro, invece il Medio Cielo cambia di segno, terminando a 10° 47’ in Ariete. Da notare il perfetto trigono di Urano con l’Ascendente in Cancro e la tripla congiunzio- ne tra Luna, Giove e Nettuno. –5– n. 171
SST-171-091 Claudio Cannistrà 31 DICEMBRE 2009: ECLISSI PARZIALE DI LUNA Il 2009 si chiude con un eclissi parziale di Luna: un fenomeno molto debole che in sé sarebbe di poca importanza, se non riguardasse l’ultimo giorno dell’anno e non presentasse una domificazione particolare. Fig. 1. Il grafico della Luna Piena del 31 dicembre 2009 (ore 19:14 G.M.T.), che è anche un eclissi parziale di Luna. Il tema è stato domificato per Greenwich. L’ultima eclissi del 2009 è un’eclissi parziale di Luna, che ha luogo il 31 dicembre. Il fenomeno è compreso tra Cancro e Capricorno, a 10° 14’ gradi, con un massimo alle ore 19:24 T. U., anche se l’aspetto eclittico esatto avviene alle 19:14 T. U. La zona interessata è l’emisfero orientale. Nel nostro caso verrà raggiunta una Magnitudine debolissima di appena 0.0763. Di seguito le varie fasi del fenomeno: Sestile –6–
Primo contatto penumbrale: 17:17:08 U. T. (P1) Inizio eclissi parziale 18:52:43 U. T. (U1) Massimo dell’eclissi: 19:23:46 U. T. Fine eclissi parziale 19:52:41 U. T. (U4) Ultimo contatto penumbrale: 21:28:11 U. T. (P4) Come si vede dalla figura n. 2, la Luna passa nella corona di penombra della Terra, sfio- rando appena il cono d’ombra. Fig. 2. La figura illustra l’evoluzione dell’eclissi del 31 dicembre. Le varie posizioni della Luna corrispondono al primo contatto penumbrale (P1), al primo contatto umbrale ovvero inizio dell’eclissi parziale (U1), al massimo del fenomeno, all’ultimo contatto umbrale ovvero fine dell’eclissi parziale (U4) ed all’ultimo contatto penumbrale (P4). La circonferenza più esterna è il bordo della penombra, quella interna il bordo dell’ombra. Il punto N indica la direzione del polo celeste boreale, mentre la linea tratteggiata che passa per il centro dell’ombra è una parte dell’eclittica. –7– n. 171
SST-171- 093 Claudio Cannistrà 15 GENNAIO 2010: ECLISSI ANULARE DI SOLE Il tema della Luna Nuova del 15 gennaio è anche un eclissi anulare di Sole ed i suoi effetti, come quelli di tutte le eclissi, si faranno sentire anche molto tempo dopo il verificar- si dell’evento. Per tale ragione ha senso studiarlo, anche per meglio comprendere l’attuale situazione internazionale. Proprio perché un tale fenomeno ha un grande impatto in astro- logia mondiale, il tema è stato domificato per Greenwich e non per Roma. Da notare che la durata dell’oscuramento anulare per un evento del genere sarà la più grande per i prossimi 1000 anni; ed anche questo è un dato che deve far riflettere. Fig. 1 – Il grafico della Luna Nuova del 15 gennaio 2010 (ore 7:12 G.M.T.), che è anche un eclissi anulare di Sole. Il tema è stato domificato per Greenwich. La prima eclissi di Sole del 2010 si verifica il 15 gennaio e vede i due Luminari congiun- ti a 25° 01’ del segno del Capricorno (vedi Fig. 1). Si tratta di un eclissi anulare, che copre zone abbastanza lontane e che non è visibile dall’Italia. Il fenomeno interessa un ampio cor- ridoio che attraversa l’Africa centrale, l’oceano Indiano e l’Asia orientale. Un eclissi parziale (non anulare) è visibile in un’area molto più vasta, corrispondente all’ombra penumbrale della Sestile –8–
Luna, che include l’Europa orientale, la maggior parte dell’Africa, tutta l’Asia fino all’Indone- sia e al Giappone. Il massimo del fenomeno si verifica alle ore 7:07 G.M.T., quando la Magnitudine dell’eclissi raggiunge 0.9190 (il diametro del disco solare è preso come unità). Il primo contatto del cono di penombra creato dal corpo della Luna si avrà alle ore 4:05 G.M.T., mentre l’ultimo contatto penumbrale avverrà alle ore 10:07 G.M.T. In totale, la durata dell’intero fenomeno sarà di 6 ore e 2 minuti. Dal momento che la Luna si troverà al suo apogeo, solo due giorni più tardi (il 17 gennaio alle ore 1:41 G. M. T.), la grande distanza dalla Terra del nostro satellite produrrà un ampio corridoio di anularità. Il percorso dell’eclissi anulare (vedi Fig. 2) inizierà dall’Africa centrale (Zaire, repubblica Centrafricana), alle ore 5:14 G.M.T.. Viaggiando verso est, il cono d’ombra attraverserà rapi- damente Uganda, Kenia e porzione meridionale della Somalia con una durata dell’anularità compresa tra i 7 e i 9 minuti (vedi Fig. 3). Nelle due ore seguenti, il cono d’ombra passerà sull’oceano Indiano, curvando, poi, lentamente verso nord sempre in pieno oceano. Il massimo del fenomeno avverrà esattamente alle ore 7:06:33 G.M.T., quando l’eclissi raggiungerà la massima Magnitudine (0.9190). In questo momento, la durata dell’anularità sarà di 11 minuti e 8 secondi, il corridoio centrale sarà ampio 333 chilometri ed il Sole si troverà 66° sopra un orizzonte piatto, formato solo dall’oceano Indiano. Ricordo che una durata così lunga di una fase di anularità per un eclissi non si verificherà per oltre 1000 anni, fino al 23 dicembre 3043. Il corridoio centrale continuerà il suo cammino in direzione nord-est fino ad incontrare in pieno oceano le isole Maldive, alle ore 7:26 G. M. T. Nella capitale dell’arcipelago, Male, la fase anulare avrà la durata di ben 10 minuti e 45 secondi. In seguito, il fenomeno raggiun- gerà l’Asia, passando tra la porzione meridionale dell’India e lo Sri Lanka, alle ore 7:51 G. M. T. per attraversare, poi, il golfo del Bengala e toccare Bangla-Desh e Birmania. Qui la durata dell’anularità sarà scesa a 8 minuti e 48 secondi (vedi Fig. 4). Alle ore 8:41 G. M. T. il corridoio centrale entrerà in territorio cinese attraversando la catena dell’Himalaya e le province cinesi di Yunnan e Sichuan verso l’interno del paese. A questo punto il Sole si troverà ad un’altezza di soli 15° gradi sopra l’orizzonte e sarà quasi al tramonto; inoltre, mentre la velocità di spostamento del fenomeno andrà aumentando, la durata dell’anularità andrà progressivamente diminuendo: 7 minuti e 50 secondi per la città cinese di Chongqing, che giace proprio lungo il corridoio centrale. Negli ultimi minuti, il fenomeno dal centro della Cina raggiungerà la penisola di Shan- dong sul mar Giallo, dove terminerà alle ore 8:59 G. M. T. La durata totale della fase centrale sarà di 3 ore e 45 minuti (dalle 5:14 alle 8:59). Duran- te questo tempo il corridoio centrale avrà percorso circa 12900 chilometri. Si tratta del 23esimo eclissi della serie dei Saros, che porta il numero 141. Questa fami- glia di eclissi è iniziata il 19 maggio 1613 con una serie di 6 eclissi parziali per dar vita al primo eclissi anulare solo il 4 agosto del 1739. Dopo l’eclissi attuale, la serie 141 produrrà –9– n. 171
altri eclissi anulari, l’ultimo dei quali avverrà il 14 ottobre 2460, e terminerà con una lunga serie di ventidue eclissi parziali, l’ultimo dei quali avverrà il 13 giugno 2857. Fig. 2. – La Figura mostra il percorso e le zone di visibilità dell’eclissi solare. Il Sole si leva durante l’eclissi per i luoghi situati nel cappio di sinistra, per cui l’inizio del fenomeno non è visibile. Per i luoghi situati nel cappio di destra, non è visibile la fine dell’eclisse. Sestile – 10 –
Fig. 3. In dettaglio, il percorso dell’eclissi attraverso l’Africa. Si vedono bene le linee di isomagnitudine descritte nella figura n. 2. Le linee tratteggiate dalle due parti della zona dell’eclissi parziale sono le curve di gran- dezza massima 0.20, 0.40 e 0.60. Si chiamano linee di “isomagnitudine” di 20%, 40%, 60%, rispettivamente da nord a sud. Per esempio, sull’isomagnitudine che passa per il Madagascar la grandezza dell’eclissi è compresa tra 0.2 (20%) e 0.4 (40%). In sintesi le varie fasi del fenomeno: Primo contatto penumbrale (P1): 4:05:27 U.T. Inizio della fase centrale (U1): 5:13:55 U.T. Massimo dell’eclissi: 7:06:33 U.T. Long. 69.17 E - Lat. 1.37 N Fine della fase centrale (U4): 8:59:04 U.T. Ultimo contatto penumbrale (P4): 10:07:35 U.T. – 11 – n. 171
Fig. 4. In dettaglio il percorso dell’eclissi attraverso l’Asia. Si vedono bene le linee di isomagnitudine, descritte nella figura n. 2. Di seguito riportiamo per alcune delle principali città l’ora della fase di centralità e la magnitudine dell’oscuramento, ovvero la frazione del diametro solare occultata dalla Luna: Kampala (Uganda) 5:25 U.T. Mag. = 0.911 Nairobi (Kenya) 5:30 U.T. Mag. = 0.912 Dar-es-Salaam (Tanzania) 5:32 U.T. Mag. = 0.798 Male (Maldive) 7:26 U.T. Mag. = 0.919 Colombo (Sri Lanka) 7:50 U.T. Mag. = 0.902 Bangalore (India) 7:53 U.T. Mag. = 0.846 Madras (India) 8:01 U.T. Mag. = 0.892 Chittagong (Bangladesh) 8:33 U.T. Mag. = 0.898 Yangon (Birmania) 8:35 U.T. Mag. = 0.817 Bangkok (Tailandia) 8:38 U.T. Mag. = 0.673 Shuicheng (Cina) 8:49 U.T. Mag. = 0.910 Chongqing (Cina) 8:51 U.T. Mag. = 0.910 Pechino (Cina) 8:52 U.T. Mag. = 0.823 Shanghai (Cina) 8:57 U.T. Mag. = 0.813 Sestile – 12 –
SST-171- 115 Veneta Marinai CIELO DI DICEMBRE 2009 – GENNAIO 2010 Scopo della rubrica non è tanto quello di presentare una descrizione esaustiva del cielo astronomico del mese, quanto piuttosto di richiamare l’attenzione sugli elementi ed eventi più importanti del periodo. Composta essenzialmente di due sezioni, nella prima parte viene descritta una delle costellazioni visibili nel periodo (o comunque una costellazione particolar- mente degna di nota), aggiungendo alla descrizione anche brevi accenni mitologici. Nella seconda parte si segnalano gli eventi astronomici più importanti, come le variazioni nel “movimento” del Sole (ad esempio il passaggio da un segno ad un altro), le fasi della Luna, i momenti particolari nelle fasi epicicliche dei pianeti ed infine le congiunzioni tra i pianeti stessi. Il Cielo Stellato Cassiopea, costellazione circumpolare Nella rubrica del numero precedente è stato presentato il Quadrato di Pegaso, una costellazione facente parte della cosiddetta “Famiglia Reale”. Adesso continuiamo ad occu- parci di un altro dei personaggi mitologici appartenenti all’epopea di questo nucleo familia- re: Cassiopea. É una delle costellazioni più caratteristiche e riconoscibili del cielo settentrionale: infat- ti, essendo vicina al polo nord celeste, al pari dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore, rientra nel numero delle costellazioni circumpolari, per le nostre latitudini, e quindi rimane visibile nel cielo per tutta la notte, in qualsiasi periodo dell’anno. Risulta facilmente identificabile perché le sue cinque stelle più luminose, di seconda e terza magnitudine, presentano, secon- do l’orientamento nel cielo, la caratteristica forma di una W o di una M (vedi fig. 1) Per individuarla basta osservare il cielo rivolti a settentrione: con lo sguardo tracciare una linea immaginaria da Mizar, la stella centrale del timone del Grande Carro, verso la Stel- la Polare (nell’Orsa Minore), oltrepassarla e quindi, spostandosi sempre nella stessa direzione (vedi fig. 2), si incontra la caratteristica sagoma di Cassiopea. In altre parole, possiamo dire che la sua posizione nel firmamento, rispetto alla Stella Polare, è sempre opposta a quella dell’Orsa Maggiore. La W (o M) della costellazione ricorda vagamente il profilo di una sedia: e infatti la vani- tosa regina Cassiopea viene immaginata seduta sul trono mentre con una mano si tocca i lunghi capelli e con l’altra (almeno in alcune raffigurazioni) tiene un ramo di palma da dat- teri, forse simbolo di fertilità. – 13 – n. 171
Fig. 1 – La W di Cassiopea Fig. 2 – Come individuare Cassiopea Cassiopea figura tra le 88 costellazioni moderne, ma è compresa anche nelle 48 costel- lazioni elencate da Tolemeo, che attribuiva alle sue stelle le qualità di Saturno e di Venere. Il mito Cassiopea, bellissima moglie di Cefeo, re dell’Etiopia, e madre di Andromeda, un giorno si era vantata affermando che la sua bellezza e la bellezza di sua figlia Andromeda superavano quella di tutte le Nereidi, le cinquanta figlie di Nereo, il cosiddetto Vecchio del Mare. Le Nereidi, offese per tale insulto, si lamentarono con Poseidone, loro protettore, il quale non solo provo- cò una terribile inondazione che devastò il paese, ma scatenò contro il regno di Cefeo anche un feroce mostro marino, che terrorizzava le coste divorando gli abitanti. Cefeo allora consultò l’oracolo, per sapere come far fronte a questa calamità; l’oracolo dichiarò che, per placare la furia del dio, doveva sacrificare al mostro la figlia Andromeda. Così la giovane venne incatenata, nuda, ad una roccia, perché il mostro la divorasse. Ma di là si trovò a passare Perseo, reduce dall’impresa contro Medusa; innamoratosi della fanciulla, l’eroe si offrì di salvarla e di liberare il paese dal terribile mostro; in cambio chiese il permesso di sposarla e portarla con sé in Grecia. Cefeo e Cassiopea all’inizio non furono molto favorevoli, desiderando per la figlia un pretendente più ricco e potente, ma costretti dalla necessità finirono per acconsentire. Perseo riuscì a decapitare il mostro e riportò Andromeda ai genitori; poi, per l’insistenza della fanciulla, ebbero subito luogo le nozze nonostante il malcontento dei genitori. La festa, però, fu interrotta bruscamente perché un pretendente, al quale la ragazza era stata prece- dentemente promessa, irruppe nella sala dei festeggiamenti con un gruppo di armati, recla- Sestile – 14 –
mando Andromeda come sua sposa. Sicuramente egli era stato istigato da Cassiopea, che non intendeva mantenere la promessa fatta in un momento di necessità. Nella lotta che seguì, Perseo uccise molti avversari; poi trasformò in statue di pietra i guerrieri rimasti, mostrando loro la testa della Gorgone. Dopodiché l’eroe tornò a Serifo por- tando Andromeda con sé. Igino commenta la storia con questa frase: “... Cassiopea fu rappresentata fra gli astri seduta su un trono. Ma a causa della sua empietà, appare, nella rotazione del cielo, con la testa in basso” 1. In effetti la costellazione, ruotando intorno al polo, compare rovesciata quando si trova sotto di esso. Fig. 1 - La costellazione rappresentata in chiave mitologica da Johannes Hevelius nel Firmamentum Sobiescianum 1690. 2 1 A. Cattabiani, Planetario, pag. 289. 2 Il Firmamentum Sobiescianum è uno dei cinque atlanti celesti più famosi, dovuti rispettivamente a: Johann Bayer–Asburgo 1603; Julius Schiller–Asburgo 1627; Johannes Hevelius–Gdansk 1690; John Flamsteed–Londra 1729; Johann Bode–Berlino 1801. – 15 – n. 171
Eventi di Dicembre 2009 – Gennaio 2010 Dicembre 2009 Il 21 dicembre (ore 17:47 TU) con il Solstizio d’Inverno ha inizio la stagione invernale. Il Sole, da -23°27’, ricomincia a salire in declinazione; i suoi archi diurni, minori di quelli not- turni, aumentano progressivamente e dunque aumenta anche la durata del giorno. In questo mese vengono celebrate due ricorrenze, particolarmente collegate al simboli- smo solstiziale: S. Lucia ed il Natale. − S. Lucia è una martire cristiana, che fu condannata a morte, a Siracusa, durante la per- secuzione di Diocleziano (iniziata nel 303 d.C.). A tutti è noto il detto popolare: “S.Lucia, il giorno più corto che ci sia” e forse spesso ci siamo chiesti il motivo di questo modo di dire, dal momento che la festa liturgica di questa santa ricorre il 13 dicembre. La spie- gazione sta nel fatto che, prima dell’introduzione del calendario gregoriano (avvenuta nel 1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d’inverno, a causa dello sfasamento tra anno solare e calendario giuliano. Questa coincidenza ed il nome stesso (che evoca chiaramente la luce), hanno contribuito a fissare, per questa santa, una funzione di “messaggera di luce”, come anche il piattino con due occhi, che tiene in mano. − Natale: il 25 dicembre è una data simbolica, che si collega al solstizio d’inverno e si riallaccia ad una festa romana dell’epoca imperiale, il Natale del Sole Invitto (Dies Nata- lis Solis Invicti). Questa festa veniva celebrata nel periodo dell’anno in cui il sole ricomin- ciava a salire in maniera sensibile sull’orizzonte; fu introdotta nel 274 dall’imperatore Aureliano, probabilmente per ragioni politiche, dato che il culto del Sole era presente in molte regioni dell’impero e quindi poteva rappresentare un forte elemento di coesione tra le varie parti dell’impero stesso. In seguito, la Chiesa romana decise di “celebrare nello stesso giorno il Natale del Cristo come vero Sole. Non era una sovrapposizione infondata perché fin dall’Antico Testamento Gesù veniva preannunziato dai profeti come Luce e Sole”3. Gennaio 2010 Dal latino Ianuarius, mese dedicato al dio bifronte Ianus, rappresentato con due volti, uno barbuto e vecchio, l’altro giovane: un dio che guardava in due direzioni contemporane- amente, in avanti e indietro, verso la fine dell’anno appena trascorso e verso l’inizio dell’anno nuovo. − Capodanno Riguardo alle varie date del Capodannno, fissato oggi alla mezzanotte del 1° gennaio, si riporta integralmente quanto dice in proposito il Cattabiani: “... fino a qualche secolo fa la data del Capodanno variava secondo gli Stati e in Italia addirittura da città a città. A Firenze, per esempio, fino al 1749 vigeva lo stile dell’Incarnazione, 3 A. Cattabiani, Calendario, pag. 70. Sestile – 16 –
ovvero il Capodanno al 25 marzo, che prevalse anche a Roma fino al XVII secolo; a Venezia si usò per gli atti pubblici e ufficiali lo stile veneto, ossia il 1° marzo, fino al 1791; a Milano lo stile della Natività, 25 dicembre, fino al 1797; in Sicilia, fino al XVI secolo convivevano lo stile fio- rentino e quello della Natività; e a Bari, fino alla stessa epoca, lo stile bizantino fissava il Capodanno al 1° settembre. D’altronde, nell’antica Roma, il Capodanno al 1° gennaio che, secondo la tradizione, sarebbe stato fissato dalla riforma calendariale attribuita a Numa, stentò a sostituire quello arcaico al 1° marzo”4. Fasi della Luna Le date relative alle fasi lunari sono le seguenti: Luna Piena 2 dicembre 2009 31 dicembre 2009 30 gennaio 2010 Ultimo Quarto 9 dicembre 2009 7 gennaio 2010 5 febbraio 2010 Luna Nuova 16 dicembre 2009 15 gennaio 2010 14 febbraio 2010 Primo Quarto 24 dicembre 2009 23 gennaio 2010 22 febbraio 2010 Fasi epicicliche dei pianeti inferiori Schema generale delle fasi dei pianeti inferiori 4 A. Cattabiani, Calendario, pag. 110. – 17 – n. 171
Mercurio Dopo la congiunzione superiore, che si è verificata nel mese di novembre, il pianeta si è disposto in posizione occidentale rispetto al Sole, muovendosi di moto veloce e diretto; il 18 dicembre giunge alla sua massima elongazione. Il 26 dicembre diventa stazionario e successivamente inizia a muoversi di moto retrogra- do, congiungendosi al Sole (sinodo inferiore) il 4 gennaio 2010. Riprende il moto diretto il 15 gennaio. Venere Come nei mesi passati, Venere si trova ancora in posizione orientale rispetto al Sole e si sta muovendo con moto diretto. L’11 gennaio 2010 si congiunge al Sole (sinodo superiore); dopodiché si pone in posizio- ne occidentale rispetto al Luminare e comincia ad allontanarsi da esso con moto diretto e veloce. Fasi epicicliche dei pianeti superiori Marte, all’inizio di dicembre si trova in posizione orientale rispetto al Sole e si sta muovendo con moto lento; poi il 20 dicembre, dopo essere diventato stazionario, passa dal moto diret- to a quello retrogrado e il 29 gennaio 2010 forma opposizione al Sole. Rimarrà retrogrado fino a marzo 2010. Schema generale delle fasi dei pianeti superiori Giove, occidentale rispetto al Sole, si sta muovendo con moto diretto, avvicinandosi alla congiunzione con il Sole, che avverrà il 28 febbraio 2010. Sestile – 18 –
Saturno, orientale rispetto al Sole, si sta muovendo con moto lento ed il 13 gennaio 2010 diventa retrogrado. Formerà opposizione al Sole nel mese di marzo 2010. Urano, che nel mese di novembre si stava ancora muovendo con moto retrogrado, il 1° dicembre diventa stazionario e quindi diretto. Formerà la congiunzione con il Sole nel mese di marzo 2010. Nettuno, che nel mese di novembre ha ripreso il moto diretto, si congiungerà al Sole il 14 febbraio 2010. Plutone si congiunge al Sole il 24 dicembre. Congiunzioni tra pianeti 7 dicembre 2009 ore 9:12 TU MERCURIO-PLUTONE 2° 25’ Capricorno 21 dicembre 2009 ore 8:54 TU GIOVE-NETTUNO 24° 18’ Acquario 28 dicembre 2009 ore 6:48 TU VENERE-PLUTONE 3° 10’ Capricorno 5 gennaio 2010 ore10:40 TU MERCURIO-VENERE 13° 26’ Capricorno 8 febbraio 2010 ore 5:45 TU VENERE-NETTUNO 25° 54’ Acquario Per la stesura dell’articolo sono stati consultati i seguenti testi: – Acampora E. Le stelle fisse, Armenia Ed. Milano, 1988 – Astronomia - La Rivista dell’Unione Astrofili Italiani – Almanacco 2009 – Bezza G., Commento al primo libro della Tetrabiblos,Nuovi Orizzonti Milano, 1992 – Cattabiani A., Planetario, Ed. Mondadori, Milano 2001 – Cattabiani A., Calendario, Ed. Mondadori, Milano, 2003 – Gambassi M., Le basi astronomiche dell’oroscopo, Ed. Capone, Torino, 2000 – Graves R., I Miti Greci, Ed. Longanesi, Milano, 2005 – Scuola Nazionale di Astrologia CIDA – Documenti vari – Informazioni varie sono state tratte dai sottoindicati siti web: – www.cieloeterra.it - www.wikipedia.org - www.scis.uai.it - www.pierpaoloricci.it Veneta Marinai, fiorentina, laureata in pedagogia, si interessa di astrologia da molti anni ed è Socia Certificata. Ha studiato medicina cinese ed è terapeuta Shiatsu. Pratica anche Tai Chi e Qi Gong. Attualmente frequenta con profitto la Scuola Superiore Nazionale Cida. – 19 – n. 171
SST-171-247 DATI & DATE RECENTEMENTE SCOMPARSI L’ULTIMO DEI KENNEDY: IL SENATORE TED Fig. 1. Il grafico natale di Edward Moore (“Ted”) Kennedy. Il più giovane dei tre fratelli della grande dinastia era nato il 22 febbraio 1932, alle ore 3:58, a Dorchester (Ma). Fonte: Astrodatabank. Ultimogenito di Joseph Kennedy e Rose Fitzgerald e fratello di John (1917) e Robert (1925), Edward trascorre un’adolescenza un po’ tormentata, venendo espulso da Harvard nel 1951 per aver falsificato un esame di spagnolo. Si diploma, tuttavia, nel 1956, in seguito si laurea in diritto e sposa il 29 novembre 1958 Virginia Joan Bennett, da cui ha avuto tre figli. In quegli anni, partecipa attivamente alla campagna per l’elezione del fratello John, prima al Senato e poi alla Presidenza degli Stati Uniti. Dopo i tragici assassini di John e Robert, sembra l’erede designato alla Presidenza degli USA, ma l’incidente automobilistico avvenuto il 18 luglio 1969, in circostanze strane dopo una festa sull’isola di Chappaquiddick, che causa la morte per annegamento di Mary Jo Sestile – 20 –
Kopechne, che si trovava sulla sua auto, e gli costa l’ac- cusa di omissione di soccorso, ne stronca la carriera politica. Quando si ripresenta alle elezioni del 1980 con- tro Jimmy Carter, non riesce a far placare gli echi dello scandalo e viene sconfitto. Eletto per la prima volta al Senato degli Stati Uniti nel 1962, al seggio lasciato vacante dal fratello John, nelle file del partito Democratico, ha mantenuto questo incarico per ben 46 anni fino alla morte, avvenuta il 25 agosto scorso, in seguito ad un tumore al cervello dia- gnosticatogli l’anno precedente, il 17 maggio 2008. Particolare curioso, Ted era nonno di 4 nipoti e tuto- Fig. 2. Il Senatore democratico re dei tredici figli di John e Robert. Edward Moore Kennedy. L’ULTIMA RIVOLUZIONE SOLARE Fig. 3. Il grafico mostra l’ultima rivoluzione solare di Ted Kennedy. La domificazione è stata fatta per Hyannis Port in Massachusetts, dove il senatore democratico risiedeva e dove è deceduto. – 21 – n. 171
I FRATELLI DI TED JOHN FITZGERALD KENNEDY Fig. 4. Il grafico natale di John Fitzgerald Kennedy. Il Presidente degli Stati Uniti (1961- 1963) era nato il 29 maggio 1917, alle ore 15:00, a Brookline (Ma). Fonte: Astrodatabank. John Fitzgerald Kennedy fu assassinato il 22 novembre 1963 a Dallas, alle ore 12:30 (CST) da Lee Harvey Oswald. Sestile – 22 –
ROBERT KENNEDY Fig. 5. Il grafico natale di Robert (Bobby) Francis Kennedy. Il fratello di John Kennedy, già Senatore degli Stati Uniti e Ministro della Giustizia, era nato il 20 novembre 1925, alle ore 15:11, a Brookline (Ma). Fonte: Astrodatabank. Robert Kennedy fu assassinato il 6 maggio 1968, a Los Angeles, alle ore 0:20 (PDT), da Sirhan Bishara Sirhan. Sposato con Ethel Shakel dal 1950 era padre di 11 figli, l’ultimo dei quali nacque dopo la sua morte. Fig. 6. I tre fratelli Kennedy (John, Robert e Ted). – 23 – n. 171
SST-171-251 DATI & DATE RECENTEMENE SCOMPARSI “AMICI ASCOLTATORI, ALLEGRIA!”: MIKE BONGIORNO Fig. 1. Il grafico natale di Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, in arte Mike Bongiorno. Il notissimo presentatore e showman radio-televiso era nato il 26 maggio 1924, a New York, alle ore 22:30. (Dati gentilmente forniti da Grazia Bordoni). Il più noto tra i volti della televisione italiana nasce negli Stati Uniti, ma giunge in Italia, a Torino, ancora bambino, a causa della separazione della madre. Pochi sanno che durante la guerra, nell’aprile 1944, Mike viene catturato dalla Gestapo e messo al muro per essere fuci- lato; si salva solo perché i tedeschi gli trovano i documenti americani. Inviato in campo di concentramento in Germania, verrà liberato nel gennaio 1945, grazie ad uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania. Nel 1948 Bongiorno si sposa a New York con il soprano Rosalia Maresca, matrimonio annullato nel 1952. In quell’anno rimpatria in Italia e comincia a collaborare con radio e televisione. Il 19 novembre 1955 lancia il primo quiz della televisione italiana, “Lascia o rad- doppia?”, che lo renderà famoso in tutto il paese. Da allora, la sua carriera televisiva ed i suoi successi non hanno avuto fine. Sestile – 24 –
Nella sua vita si contano altri due matrimoni: quello con Annarita Torsello, avvenuto a Parigi l’11 ottobre 1968 e terminato con la separazione nel 1970, e quello definitivo con Daniela Zuccoli del 13 marzo 1972, a Londra. L’ULTIMA RIVOLUZIONE SOLARE Mike è scomparso alle ore 11:30 di martedì 8 settembre, colto da un infarto, mentre si accingeva a lasciare l’hotel Metropole di Monte Carlo, dove si trovava con sua moglie Danie- la per una breve vacanza. Fig. 2. Il grafico mostra l’ultima rivoluzione solare di Mike Bongiorno. La domificazione è stata costruita per Arona (Novara), dove il presentatore risiedeva. Si nota subito l’Ascendente in casa X, che, come spesso accade in questi casi, indica l’impatto sociale e mediatico derivato dalla scomparsa del grande personaggio. Seguono, poi, il Nodo Lunare Nord sulla cuspide della quarta casa ed il Sole in casa ottava. Infine, anche Mercurio, Governatore del Sole natale (Gemelli), cade proprio sulla cuspide dell’ottava. L’analisi mostra molti altri elementi di riflessione e di studio, che lasciamo allo spirito di ricerca dei lettori. – 25 – n. 171
SST-171-297 DATI & DATE PROTAGONISTI DEL GOSSIP: FABRIZIO CORONA Fig. 1 – Il grafico natale di Fabrizio Corona. Il protagonista dello scandalo “Vallettopoli” è nato il 29 marzo 1974, alle ore 21:00, a Catania. (Dati ricavati dal certificato di nascita e gentilmente forniti da Enrico Ruscalla). Nel 2001 Fabrizio Corona si è sposato con Nina Moric, modella e indossatrice croata (Zagabria, 22 luglio 1976), rimasta coinvolta anch’essa nello scandalo “Vallettopoli” con l’ac- cusa di riciclaggio, per aver portato denaro fuori dai confini nazionali. Nel 2007 la Moric ha chiesto la separazione dal Corona. Il tema natale di Lele Mora, amico e socio di Fabrizio Corona, altro personaggio chiave dell’inchiesta su “Vallettopoli”, è stato pubblicato sul Sestile n. 157. Sestile – 26 –
SST-171-500 SPECIALE SATURNO-PLUTONE ANALISI DI UNA CONFIGURAZIONE MOLTO PARTICOLARE LA QUADRATURA TRA SATURNO E PLUTONE Il cielo autunnale è stato sicuramente caratterizzato dall’entrata di Saturno in Bilancia, avvenuta a fine ottobre; ma il pianeta, signore del Capricorno, appena entrato nel segno della sua esaltazione ha formato dopo una quindicina di giorni un aspetto molto importante di quadratura con Plutone. Si tratta di una configurazione veramente particolare che ci terrà compagnia per parecchi mesi nel corso del 2010 e che pertanto vale la pena analizzare con pazienza. È per questa ragione, che ho pensato di dedicare una parte di questo numero di Sestile all’aspetto tra Saturno e Plutone, che verrà studiato sotto diverse angolazioni, cercando anche di comprendere la “vera” natura di questi due pianeti. D’altra parte il ciclo Saturno/Plutone, oltre a collegare il pianeta più lento tra i visibili ad occhio nudo con quello più lento e più lontano tra gli invisibili, riveste grande importanza in astrologia mondiale. Ricordo, per inciso, che il ciclo tra i due pianeti lenti ha la durata di circa 33 anni e che l’attuale quadratura corrisponde all’ultimo quarto calante di tale ciclo; pertan- to, per meglio comprenderla dobbiamo riferirci alla congiunzione precedente avvenuta nel 1982. Nello stesso tempo, se ci rifacciamo al mito, notiamo come non siano stati tanto nume- rosi gli incontri tra Crono, Signore del Tempo, ed Ade, Signore degli Inferi. Pur essendo le due divinità padre e figlio, i racconti mitologici non ci riferiscono episodi particolari a riguardo, se si esclude il fatto che Plutone, come tutti i figli di Saturno, sia stato prima divorato e poi rigurgitato dal padre. A prima vista non sembrerebbe un sodalizio particolarmente felice! Tuttavia, se ci soffermiamo al periodo seguito alla deposizione di Saturno, cui fece seguito l’esilio del Dio, privato di ogni potere, in quell’arida landa pietrosa, che era una volta la cam- pagna laziale prima della fondazione di Roma, troviamo un piccolo episodio molto significa- tivo. Il mito racconta come Saturno chieda aiuto al figlio Plutone per rendere fertile e ricco di frutti il terreno desolato, dove è stato esiliato. E Plutone, guarda caso, diventato ormai il più potente tra gli dei, in quanto Signore del Regno delle Ombre, risponde al richiamo pater- no. Dimenticando i rancori del passato, batte l’arido terreno laziale con il suo forcone e con l’aiuto della moglie Proserpina lo rende fertile e rigoglioso. L’episodio merita di essere ricordato, perché anche se siamo di fronte ad una quadratura, non dobbiamo averne troppo timore e non dobbiamo dimenticare ciò che ognuno dei due pianeti può apportare all’altro. Inoltre, in questa configurazione, che si formerà per ben tre volte (oltre al 15 novembre 2009, anche il 31 gennaio ed il 21 agosto 2010) e sempre tra i primi gradi di Bilancia e Capricorno, Saturno governa Plutone. – 27 – n. 171
Fig. 1. Il grafico della quadratura tra Saturno e Plutone, verificatasi a 1° 42 tra il segno della Bilancia e quello del Capricorno, calcolata per Greenwich (domenica 15 novembre 2009, ore 14:43 G.M.T.). Sestile – 28 –
Per tutte queste ragioni, dopo una breve introduzione tecnica su tale aspetto celeste, i lettori troveranno una serie di articoli, che illustrano in vario modo le relazioni possibili tra i due pianeti. Per fare ciò ho inserito alcune brevi analisi di autori, tra i più conosciuti per le loro ricerche di astrologia mondiale. Si comincia dal filosofo Richard Tarnas con un brano sui significati simbolici e interpre- tativi di Saturno e di Plutone, tratto dal suo capolavoro “Cosmos and Psyche”, che i lettori hanno già avuto modo di apprezzare in alcuni brevi stralci pubblicati nei numeri passati. Segue poi un articolo di Vicente Cassanya, che analizza per esteso gli eventi che hanno accompagnato tutte le congiunzioni tra i due pianeti, avvenute negli ultimi 200 anni. Anco- ra uno splendido, quanto brevissimo “cammeo” di un autore prestigioso, come Andrè Bar- bault, sugli effetti del ciclo tra i due pianeti nel tema della Repubblica Popolare Cinese. Lo “Speciale” termina con una previsione più a lungo raggio dell’americano Jeff Jawer sul 2010 e gli anni seguenti. Anche lui, tuttavia, ci ricorda come Saturno, governando il Capricorno, intesse comunque relazioni diplomatiche con Plutone, fattore che può contribuire a ridurre le tensioni provocate dal quadrato tra i due pianeti. Infine, desidero ringraziare anche i numerosi traduttori che con il loro oscuro lavoro hanno dato un contributo essenziale alla realizzazione di questa raccolta di articoli. Ai lettori il compito di tracciare un bilancio e di valutare ciò che ci aspetta nei prossimi anni. Claudio Cannistrà Al momento dell’evento i due pianeti si trovavano a 1° 42’ tra Bilancia e Capri- corno. La latitudine di Saturno era 2° 06’ Nord, mentre quella di Plutone era 05° 12’ Nord. La declinazione di Saturno era di 1° 15’ sempre Nord e quella di Plutone 18° 13’ Sud. Da notare, l’Ascendente nel segno dell’Ariete (13° 14’) ed il Sole in Scorpione quasi sulla cuspide della casa ottava; entrambi sotto il governo di Plutone, che risulta anche vicinissimo al Medio Cielo. In totale si verificheranno tre quadrature tra Saturno e Plutone. Dopo questa del 15 novembre, la seconda avverrà domenica 31 gennaio 2010, alle ore 22:07 G.M.T., a 4° 21’ sempre tra Bilancia e Capricorno, ma con Saturno in moto retrogrado e Plutone diretto. La terza ed ultima quadratura avverrà sabato 21 agosto 2010, alle ore 9:56 G.M.T., a 2° 56’ sempre tra i due segni, ma con Saturno diretto e Plutone con moto retrogrado. – 29 – n. 171
SST-171- 501 Richard Tarnas I PIANETI (Traduzione di Veneta Marinai) “La saggezza consiste nel conoscere in profondità le grandi metafore del significato” - C. G.. Jung - Esistono dieci archetipi planetari. Sette di questi furono riconosciuti dalla tradizione astrologica classica e corrispondono ai sette corpi celesti del sistema solare visibili ad occhio nudo (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno); gli altri tre corrispondono ai pianeti che vennero scoperti nell’era moderna grazie al telescopio (Urano, Nettuno e Plutone). ... ... SATURNO (Traduzione di Veneta Marinai) Saturno: principio del limite, della struttura, contrazione, costrizione, necessità, dura materialità, concreta manifestazione; tempo, il passato, tradizione, età, maturità, mortalità, il finire delle cose; austerità e gravità, pesantezza, ciò che pesa, lega, sfida, fortifica, approfon- disce; la tendenza a limitare e costringere, a separare, dividere e definire, tagliare e diminui- re, negare e contrastare, fortificare e forgiare attraverso tensione e resistenza, irrigidire, reprimere, mantenere un’autorità conservatrice e severa; sperimentare difficoltà, declino, privazione, mancanza e deficit, sconfitta, insuccesso, perdita, allontanamento; la fatica dell’esistenza, sofferenza, vecchiaia, morte; il peso del passato, l’opera del fato, carattere, karma, le conseguenze dell’azione passata, errore e colpa, punizione, castigo, imprigionamen- to, il senso di “non-uscita”; pessimismo, inferiorità, inibizione, isolamento, oppressione e depressione; l’impulso e la capacità di disciplina e dovere, ordine, solitudine, concentrazione, concisione, accuratezza e precisione, discriminazione e obiettività, controllo e sopportazione, resistenza, responsabilità, serietà, autorità, saggezza; i frutti del tempo, sforzo ed esperienza; il rapporto con la realtà consensuale, concretezza di fatto, forme e strutture convenzionali, istituzioni, frontiere, solidità e stabilità, sicurezza e controllo, organizzazione razionale, effi- cienza, legge, giusto e sbagliato, giudizio, il superego; lo scuro, freddo, pesante, denso, secco, vecchio, lento distante; il senex, Kronos, il severo padre degli dei. Tratto da: “Cosmos and Psyche” (pag. 91). Sestile – 30 –
Richard Tarnas PLUTONE (Traduzione di Veneta Marinai) Sulla base delle discrepanze osservate nell’orbita di Nettuno e delle alterazioni ancora inspiegate nell’orbita di Urano, dall’astronomo americano Percival Lowell fu ipotizzata l’esi- stenza di un altro pianeta, il che condusse alla sua scoperta nel 1930 da parte di Clyde Tombaugh. Dopo aver esaminato a lungo molte alternative, il nuovo pianeta fu denominato Plutone, dio dell’oltretomba. Nei decenni seguenti, le osservazioni di potenziali correlazioni con Plutone, da parte degli astrologi, suggerirono che le qualità associate con il nuovo pia- neta di fatto presentavano una sorprendente attinenza con il carattere mitico di Plutone, l’Ade greco, e anche con la figura di Dioniso, con cui Ade-Plutone veniva strettamente asso- ciato dai Greci (sia Eraclito che Euripide identificavano Dioniso e Ade come una stessa divi- nità). Strettamente analogo al concetto di Freud dell’id primordiale, “il ribollente calderone degli istinti”, ed alla comprensione di Darwin di una natura che continuamente evolve e della lotta biologica per l’esistenza, l’archetipo associato al pianeta Plutone è collegato anche al principio dionisiaco e alla volontà di potenza di Nietzsche ed alla universale, cieca volontà in lotta di Schopenauer, tutti temi che incarnano le potenti forze della natura e che emergono dalle profondità ctonie della natura, dentro e fuori, l’intenso, feroce, primordiale mondo sotterraneo. Come già con Urano e con Nettuno, anche nel caso di Plutone il dominio e l’elemento mitologico associati con il nome dato al nuovo pianeta appaiono essere poetica- mente esatti, ma qui i paralleli archetipici tra la figura mitica e le qualità osservate sono particolarmente estesi. Al di là di queste antiche figure greco-romane (Plutone, Ade, Dioniso) e degli affini con- cetti europei moderni (id freudiano, natura di Darwin, volontà di Schopenauer, volontà di potere e impulso dionisiaco di Nietzsche), l’archetipo associato con il pianeta Plutone abbrac- cia anche una quantità di divinità maggiori al di fuori del contesto occidentale, come la divinità indù Shiva, dio della distruzione e della creazione, Kali e Shakti, dee del potere eroti- co e della trasformazione naturale, distruzione e rigenerazione, morte e rinascita. Per riassumere il pensiero unanime degli astrologi contemporanei: Plutone è associato con il principio del potere originario, profondità ed intensità degli elementi; con ciò che costringe, dà potere ed intensifica tutto ciò che tocca, qualche volta fino a travolgere e fino ad estremi catastrofici; con gli istinti primordiali, libidici ed aggressivi, distruttivi e rigenera- tivi, vulcanici e catartici, eliminativi, trasformativi, sempre in evoluzione; con i processi bio- logici di nascita, sesso e morte, il ciclo di morte e rinascita; con sconvolgimento, collasso, putrefazione e fertilizzazione; violenta scarica epurativa di energie trattenute, fuoco purifi- catore; situazioni estreme di vita e morte, lotte di potere, tutto ciò che è titanico, potente e massiccio. Plutone rappresenta l’oltretomba e ciò che è sotterraneo in tutti i sensi: naturale, geologico, istintuale, politico, sociale, sessuale, urbano, criminale, mitologico, demoniaco. É l’oscura, misteriosa e spesso terrificante realtà tabù che si nasconde sotto la superficie delle cose, sotto l’ego, le convenzioni sociali e la vernice della civilizzazione, sotto la superficie – 31 – n. 171
della Terra, che viene periodicamente scatenata con forza distruttiva e trasformativa. Plutone spinge, brucia, consuma, trasfigura, risuscita. In termini mitici e religiosi, è associato con tutti i miti di discesa e trasformazione, con tutte le divinità di distruzione e rigenerazione, morte e rinascita: Dioniso, Ade e Persefone, Pan, Medusa, Lilith, Inanna, Iside e Osiride, la dea-vul- cano Pele, Quetzalcoatl, il potere del Serpente, Kundalini, Shiva, Kali, Shakti. Con riferimento alla scoperta di Plutone, i fenomeni di sincronicità nei decenni imme- diatamente vicini al 1930, e più generalmente nel ventesimo secolo, includono la scissione dell’atomo e lo scatenarsi del potere nucleare; il titanico potenziamento tecnologico della moderna civiltà industriale e della forza militare, l’ascesa del fascismo e di altri movimenti di massa; l’estesa influenza culturale della teoria dell’evoluzione e della psicoanalisi con il loro “focalizzarsi” sugli istinti biologici; l’accresciuta espressione sessuale ed erotica nei costumi sociali e nelle arti; l’accresciuta attività e la pubblica consapevolezza della malavita crimina- le; ed un tangibile intensificarsi della violenza di massa guidata dagli istinti e di catastrofici sviluppi storici, evidenti nelle guerre mondiali, l’Olocausto e la minaccia di annientamento nucleare e devastazione ecologica. Qui possono essere ricordati anche l’accresciuta politiciz- zazione e le lotte di potere caratteristiche della vita del ventesimo secolo, lo sviluppo di potenti forme di profonda trasformazione psicologica e catarsi, e il riconoscimento scienti- fico dell’intero cosmo come un vasto fenomeno in evoluzione dal primordiale globo di fuoco al presente tuttora in evoluzione. Tratto da: “Cosmos and Psyche” (pp. 98 – 100). Richard Tarnas è nato nel 1950 a Ginevra in Svizzera, da genitori americani. È cresciuto nel Michigan, dove ha studiato Greco, Latino e i classici in un istituto di Gesuiti. Nel 1968, è entrato ad Harvard, dove ha studiato la storia intellettuale e culturale dell’Occidente e psicologia del pro- fondo, laureandosi con lode nel 1972. Per 10 anni, ha vissu- to e lavorato all’Istituto Esalen di Big Sur, in California, studiando con Joseph Campbell, Gregory Bateson, Huston Smith e Stanislav Grof e, in seguito, è stato direttore didat- tico. Ha ricevuto il dottorato dall’Istituto Saybrook nel 1976. Dal 1980 al 1990, ha scritto “The Passion of the Western Mind”, una storia in forma narrativa del pensiero occidentale, divenuta un best-seller e, ancora oggi, un testo ampiamente usato nelle università in tutto il mondo. Ha fondato e dirige il corso di laurea in Filosofia, Cosmologia e Coscienza al California Institute of Integral Studies di San Francisco, dove attualmente insegna. È inoltre docente alla facoltà del Pacifi- ca Graduate Institute a Santa Barbara e tiene diverse conferenze e workshop negli Stati Uniti e all’estero. Sestile – 32 –
SST-171- 534 L’articolo che segue è opera di uno specialista in Astrologia Mondiale, come è lo spa- gnolo Vicente Cassanya, che da anni si occupa di questa branca della nostra disciplina. L’autore in maniera rapida e sintetica, come è nel suo stile, mostra una panoramica degli eventi e delle situazioni che hanno caratterizzato i vari cicli tra Saturno e Plutone nel secolo appena trascorso. Un’altra particolarità di questo lavoro, che desidero far notare ai lettori, è che fu pub- blicato per la prima volta esattamente venti anni fa, nel 1989. Ed è anche per questa ragione, che ho deciso di proporlo. Infatti, le previsioni anticipate dal suo autore si sono rivelate attuali; basti pensare all’opposizione tra i due pianeti della fine 2001/ primavera 2002, che ha coinciso con l’attentato alle “Torri Gemelle” e con un forte periodo di reces- sione. C. C. Vicente Cassanya I CICLI SATURNO-PLUTONE DEL XX SECOLO (Traduzione di Pietro Sacchi) “Magia o geometria: questo il dilemma posto da ogni tipo di spiegazione scientifica.” René Thom La congiunzione tra questi due pianeti si ripete all’incirca ogni 33 anni. Nel secolo XX si contano tre congiunzioni e tre opposizioni. Contiamo inoltre sei trigoni e sei quadrature. Osserviamo curiosamente che alle porte del XX secolo, nel 1899, si formava l’opposizione Sagittario-Gemelli e, appena terminato il secolo, l’opposizione si riforma sullo stesso asse, però a poli invertiti: vale a dire, Saturno in Gemelli e Plutone in Sagittario. Plutone ha dunque percorso metà zodiaco nel corso del trascorso ventesimo secolo. Riportiamo qui di seguito le fasi tra i due pianeti nel secolo XX: 1899 Opposizione (Sagittario-Gemelli) 1955 Quadratura (Scorpione-Leone) 1905 Trigono (Acquario-Gemelli) 1959 Trigono (Capricorno-Vergine) 1907 Quadratura (Pesci-Gemelli) 1966 Opposizione (Pesci-Vergine) 1914 Congiunzione (2° Cancro) 1971 Trigono (Gemelli-Bilancia) 1922 Quadratura (Bilancia- Cancro) 1974 Quadratura (Cancro-Bilancia) 1925 Trigono (Scorpione- Cancro) 1982 Congiunzione (28° Bilancia) 1931 Opposizione (Capricorno- Cancro) 1993 Quadratura (Acquario-Scorpione) 1936 Trigono (Pesci- Cancro) 1996 Trigono (Ariete-Sagittario) 1940 Quadratura (Toro-Leone) 2002 Opposizione (Gemelli-Sagittario) 1947 Congiunzione (13° Leone) – 33 – n. 171
Le quattro congiunzioni Saturno-Plutone, che si formarono tra il 1819 e il 1914, avven- nero alla distanza di un semisestile l’una dall’altra. L’angolo che separa la congiunzione del 1914 da quella del 1947 è quasi una semiquadratura, all’incirca lo stesso che vi è tra quella del 1819 e l’immediata anteriore. Però l’angolo che si osserva tra la congiunzione del 1947 e la successiva e ultima a formarsi (nel 1982) è un quintile abbondante. Per finire, la distanza tra quest’ultima e la prossima del 2020 sarà una quadratura. L’aspetto del 2020 formerà quadrato anche con quello del 1851 (vedi Fig. 1). Fig.1. Il ciclo delle varie congiunzioni tra Saturno e Plutone. 1) Nazionalismi Anche se il precedente più importante dell’ideologia nazionalista lo possiamo cercare nel Principe di Machiavelli (pubblicato nel 1513 sotto gli auspici di un trigono Urano-Plutone tra Toro e Capricorno), vedremo quanto sia significativo l’influsso delle congiunzioni Saturno- Plutone per lo sviluppo delle idee nazionalistiche nel mondo. Sestile – 34 –
Nel primo numero della rivista “Respuesta” (marzo ’88) usciva, nella sezione “Teoria Politica”, un articolo di Antonio Pozo Clemente con il titolo di “Nazione e nazionalismo”. In esso si dice: “Fino a quando lo Stato non cessa di essere stato patrimoniale del Re e non si converte nello Stato del popolo, non comincia l’era dei nazionalismi.” […] “Con la Rivoluzione francese si proclama un nuovo principio: che la sovranità risiede nella nazione (Dichiarazione dei dirit- ti dell’Uomo e del cittadino) ed è precisamente da questo principio che deriva il fondamento della nazionalità, che consiste nel proclamare che una nazione, in senso etnico, ha diritto di costituirsi come Stato indipendente:” Sappiamo anche che la popolarità della parola “nazione” data a partire da quel periodo. Dopo il Congresso di Vienna (1815) una forte corrente di nazionalismi contro la legittimità monarchica attraversò l’Europa. I due grandi imperi di allora, impero austriaco e impero otto- mano, comandavano su tedeschi, polacchi, italiani, greci, romeni…e un lungo eccetera. Vedremo la dinamica che si stabilisce tra le sorti di questi imperi e le congiunzioni in oggetto. La Rivoluzione francese scoppiò poco dopo la congiunzione Saturno-Plutone del 1786, a 14° dell’Acquario, e la congiunzione seguente si formò nel 1819, a 27° dei Pesci, dopo il Congresso di Vienna. Il nazionalismo che fino ad allora fioriva solo in Europa, si universalizzò, estendendosi in America ed in Asia. Così, in tempi prossimi all’ultima congiunzione citata, si consolidò una lunga serie di indipendenze nazionali nell’America centrale e meridionale. In Europa ci furono forti ed estesi movimenti nazionalisti e liberali contro la Santa Alleanza. Il libro “Cronica de la Humanidad” narra come i nazionalismi vennero forgiati con il fer- vido contributo degli intellettuali di allora (scrittori, artisti,…) e la rivendicazione delle lingue nazionali divenne un simbolo del nazionalismo; e come il movimento nazionalista trova la propria espansione materiale nel liberalismo economico. Questi tre temi sono strettamente legati a Plutone e l’ultimo, in special modo, al ciclo Saturno-Plutone che qui trattiamo. Più avanti vedremo in che modo questo ciclo interviene nel costante tiramolla del “laissez-faire” da un lato e dell’interventismo economico dall’altro. 1851 Congiunzione a 0° Toro. La febbre rivoluzionaria che pervase l’Europa nel 1848 presentava alcuni ingredienti essenziali, uno dei quali fu il risveglio delle aspirazioni nazionali. Anche se condizionata dalle congiunzione Saturno-Nettuno e Urano-Plutone di allora, anche questa rivoluzione entrava nel ciclo Saturno-Plutone, giacché quelle due congiunzioni formarono un sestile. Poco dopo si sarebbe prodotta la congiunzione Saturno-Plutone a cavallo tra Ariete e Toro. Il libro sopra citato constata che, a partire da questo momento, “il nazionalismo è uno strumento poderoso di rinnovamento politico”. Inoltre ci ricorda che nel 1849 “si proclama a Vienna una costituzione di carattere liberale che prevede il mantenimento dell’assetto – 35 – n. 171
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