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L’Italia, l’Uomo, l’Ambiente Periodico d’informazione e formazione ambientale e culturale Rivista ufficiale di Pro Natura Firenze In collaborazione con la Federazione Nazionale Pro Natura Pro Natura Firenze L’Italia, l'Uomo, l'Ambiente - Anno VII N° 8, Settembre 2020 L'Italia, l'Uomo, l'Ambiente è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Based on a work at www.italiauomoambiente.it. Direttore: Gianni Marucelli - iuadirettore@yahoo.it - Coordinatore: Alberto Pestelli - alp.pestelli@gmail.com Comitato di Redazione: Carmen Ferrari, Iole Troccoli - Sito internet - www.italiauomoambiente.it Logo IUA: Martha Pestelli - Impaginazione: Alberto Pestelli i
In questo numero pagina 3 Hanno collaborato Editoriale - a cura di Gianni Marucelli in questo numero pagina 5 Gianni Marucelli Pillole di meteorologia - a cura di Alessio Genovese pagina 7 Alessio Genovese Equidi: I cavalli - a cura di Mariangela Corrieri pagina 14 Carmen Ferrari Biathlon e Natura sul lago di Anterselva - a cura di Gianni Marucelli Gabriele Antonacci pagina 18 Toscana - Lucca, sulle tracce di San Frediano - a cura di Gabrielle Antonacci Mariangela Corrieri pagina 27 Immagine di Copertina: Emilia Romagna - Le saline di Cervia - a cura di Carmen Ferrari Anterselva - a cura di Gianni Marucelli Lucca, Piazza dell’Anfiteatro ii
1 Editoriale a cura di Gianni Marucelli L'emergenza COVID potrebbe trasfor- pea per uno sviluppo veramente ecoso- marsi in un’irripetibile occasione per una stenibile, sia dal punto di vista della pro- svolta “verde” nella storia del nostro Pae- duzione energetica (fonti rinnovabili, co- se, se riusciremo a impiegare i cospicui me l'eolico e il fotovoltaico, ma anche fondi che giungeranno dall'Unione Euro- minore dissipazione di quanto prodotto), 3
che di prevenzione del rischio idrogeolo- caso in cui sono percepibili a breve ter- gico, di ricostruzione delle zone distrutte mine. dal terremoto, di bonifica delle tante ter- Secondo chi scrive, coloro che si occu- re inquinate dallo smaltimento illecito pano da decenni di tutela ambientale, dei rifiuti, di conversione dell'agricoltura senz'altro fine che quello di contribuire in senso biologico. al benessere collettivo, dovranno essere Ad alcune di queste esigenze viene in- in prima fila in questa opera di sensibiliz- contro il Decreto legge emanato dal go- zazione. verno il 7 luglio scorso, Ebbene, dalle pagine di questa nostra che stanzia anche una cifra importante rivista, noi ci saremo. (poco meno di 500 milioni di euro) per Gianni Marucelli una serie di obiettivi. E' un segnale cui dovrebbe far seguito una più ampia proposta di legge, che ci auguriamo tenga conto delle tante priori- tà ambientali segnalate dalle amministra- zioni regionali, e dall'associazionismo, tra cui quello ambientalista è in prima fi- la. Certo, si tratta di combattere e vincere in primo luogo una battaglia culturale: i benefici di questa svolta “green” riguar- deranno in primo luogo le generazioni fu- ture, ed è necessario abbandonare la mentalità, purtroppo diffusa, secondo cui le ricadute di un provvedimento so- no giudicate positivamente soltanto nel 4
2 a cura di Pillole di meteorologia Alessio Genovese Le previsioni del mese di settembre
Gentili lettori, innanzitutto ben ritrovati nel- parte del mese tuttavia senza più raggiun- le pagine della rubrica “Pillole di Meteorolo- gere le temperature elevate di metà/fine gia” dopo la breve consueta interruzione agosto. Solitamente, anche se durante il per il mese di agosto. L'estate meteorologi- mese di settembre si ripristina una situazio- ca si è conclusa con il 31 agosto e di fatto ne di alta pressione stabile, le temperature proprio questo è stato il mese più caldo e l'umidità non raggiungono quasi mai, al- del trimestre con temperature spesso di di- meno nel centro-nord del paese, particola- versi gradi superiori alle medie del periodo. ri eccessi anche perché, come si suol dire, A conti fatti, nel complesso l'estate 2020 è le giornate iniziano ad accorciarsi sensibil- stata una stagione a due facce con una pri- mente e quindi è minore l'irradiazione sola- ma parte spesso perturbata e relativamen- re. A tal proposito si ricorda come le gior- te fresca (almeno fino ai primi giorni di lu- nate con più luce si verifichino in corrispon- glio) ed una seconda più tipica delle stagio- denza della seconda parte del mese di giu- ni quasi roventi che si sono riscontrate ne- gno mentre il detto recita che Santa Lucia gli ultimi anni. Se non è stata una stagione (13 dicembre) è il giorno più corto che ci da record è proprio grazie al clima pertur- sia. In conclusione, per settembre è lecito bato soprattutto del mese di giugno. Il me- attendersi una prima settimana piuttosto se di settembre, inizio dell'autunno meteo- perturbata al centro-nord con temperature rologico, esordirà proprio con la cosiddetta nella media o leggermente al di sotto men- “rottura stagionale”; già a partire dagli ulti- tre in seguito tempo spesso stabile con missimi giorni del mese di agosto giungerà temperature superiori alle medie del perio- nel mediterraneo la prima perturbazione or- do (però senza record eccessivi) e possibili- ganizzata della stagione che solitamente tà per tutti di godersi ancora delle giornate consente un abbassamento considerevole all'aria aperta. Per ottobre al momento vi è delle temperature e soprattutto della forte solo l'auspicio che si apra di nuovo la por- umidità e dispenserà le prime piogge orga- ta atlantica con piogge che consentano di nizzate che dovrebbero coinvolgere buona colmare almeno in piccola parte il deficit parte del centro e del nord della penisola. pluviometrico che riguarda buona parte del Il tempo perturbato dovrebbe quindi prose- paese. guire per quasi tutta la prima settimana del mese mentre in seguito, dati alla mano, Alessio Genovese sembra probabile che si possano ripristina- re condizioni di nuovo stabili per buona 6
3 a cura di Equidi: I cavalli Mariangela Corrieri L’aria del Paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo. (Proverbio arabo)
Gli equidi, cavalli e asini (ma anche gli ibridi: moltissime attività. Dallo sport al lavoro, alla muli, bardotti) sono una famiglia di animali tra pet therapy ma in realtà questo straordinario i più sfruttati in assoluto: competizioni legali, animale ama passare del tempo a rilassarsi, corse clandestine, palii di tradizione medioe- pascolare e godersi il sole. E' pacifico, socie- vale, maneggi, traino di carrozze sotto il sole vole e molto affettuoso non solo con i suoi si- cocente e la pioggia, circhi, trasporti, vivise- mili ma anche con gli esseri umani. Pur essen- zione, pellicce... alimentazione. L'elenco è lun- do un animale addomesticato da molto tem- go e riguarda tutte le modalità di uso e sfrutta- po, la sua natura selvaggia non si spenge, ri- mento. In Italia ogni anno sono macellati mane parte integrante del suo animo e del 84.063 cavalli (di cui 70.000 devono subire an- suo carattere. che il trasporto dall’estero) e 1.734 tra asini, muli, bardotti, a cui spetta una vita di lavoro e Ama destinare la sua attenzione ai suoi simili, una volta finito il loro impiego uccisi per ven- ma è curioso anche nei confronti di altre spe- derne la carne. cie che non reputa pericolose. Tra queste an- che l’uomo con il quale ha stabilito un patto Nella legislazione italiana il cavallo e gli altri di alleanza millenario. Il cavallo possiede sen- equidi non hanno alcun si molto sviluppati e, tra questi, la capacità di riconoscimento. Come tutti gli altri animali captare e prevedere situazioni di pericolo. Il sfruttati, è un animale "da", ovvero: da trotto, cavallo ha una vita media variabile dai 25 ai da galoppo, da traino, da dressage, da cir- 30 anni; più raramente supera i 40 anni di co... da macello, mentre sono in molti a consi- vita. derarli animali d'affezione. Status che da tem- po viene richiesto per loro, inutilmente. Anche Come per tutti i mammiferi, anche per il caval- i regolamenti europei sono carenti di norme lo è fondamentale il rapporto con la madre per la tutela degli equidi. La legge italiana con- che è attaccatissima al suo puledro e lo difen- sente inoltre la macellazione degli equidi: so- de da tutti gli intrusi, compreso l'uomo. La na- no inclusi i puledri, ossia i “cuccioli”, che ab- scita avviene all’interno del branco e le altre biano almeno 7 giorni di vita, e che sono ven- femmine fanno cerchio intorno alla partorien- duti al macello per pochi euro al chilo. te. Poi il piccolo viene accudito assiduamente non solo dalla madre, ma anche dalle “zie”, Chi è il cavallo che la aiutano e le permettono di pensare un po’ a sé, per esempio di mangiare in Il cavallo è un animale fiero, delicato, nobile, tranquillità. elegante, dalla bellezza straordinaria. E' un amico. È molto intelligente, agile e forte, sen- In natura, essendo un animale sociale, il caval- sibile, altruista, comunicativo la sua versatilità lo vive in gruppi dove tutti si conoscono indivi- ha permesso all’uomo un impiego costante in dualmente e si creano rapporti differenziati, di 8
solito ognuno ha un suo "amico del cuore". All’interno del gruppo, nel tempo, si stabilisco- no delle gerarchie e di solito il capo è una femmina anziana, che ha maturato diverse esperienze e conoscenze. Nella comunità dei cavalli, inoltre si deve anche “lavorare” per il bene di tutti: a turno qualcuno veglia e con- trolla l’arrivo di eventuali predatori mentre gli altri si riposano. In Italia i cavalli che si allevano per scopi qua- po di stereotipie come il cosiddetto “ticchio li il tempo libero e l’equitazione, nella maggior di appoggio”, ovvero appoggiare gli incisivi parte dei casi quando subiscono inevitabili superiori sulla staccionata, il ticchio aerofagi- fratture o altre ferite durante le gare e le sagre co (aspirare continuamente aria), fare il “ballo popolari, quando invecchiano o quando sem- dell’orso”, girare in cerchio, battere continua- plicemente non fanno il loro lavoro vengono mente il terreno con una delle zampe anteriori spediti al macello. e così via. Nell'ippica il fine commerciale regna Nel repertorio comportamentale del cavallo sovrano. Negli allevamenti i cavalli sono tratta- non rientra fare a gara a chi arriva primo, sfi- ti ignorando le loro esigenze etologiche: spes- dare a chi salta più ostacoli oppure ostacoli so vengono strappati troppo presto alla ma- più alti, percorrere distanze a tappe e tempi dre, allenati e messi in pista a 2 anni, corrono prestabiliti, fare gimkane, slalom e barili, radu- per altri 3-8 anni a seconda della disciplina e nare altri animali, fare movimenti e passi ripe- poi vengono “dismessi”, per essere sostituiti tuti ossessivamente, affrontare estenuanti alle- da altri allevati appositamente. namenti, rinchiudersi in luoghi chiusi, stare isolati, mangiare a razioni giornaliere. Passano la vita in una scuderia, isolati dal punto di vista sociale, spesso confinati per Secondo la FNOVI (Federazione nazionale or- gran parte della giornata in un box troppo pic- dine veterinari italiani) i cavalli dismessi dalle colo mangiando solo due volte al giorno (inve- gare vengono macellati. ce che per tutta la giornata come farebbero in libertà). Non solo: il non poter eseguire deter- Carrozzelle minati comportamenti che fanno parte del re- pertorio naturale porta all'insorgenza di uno Il cavallo attaccato a una carrozza fa una co- stato di frustrazione che può sfociare in distur- sa a cui è in qualche modo costretto, che non bi del comportamento e depressione, svilup- farebbe mai spontaneamente e facendo la 9
quale non prova sicuramente né piacere né Nonostante il consumo di carne di cavallo sia benessere. La carrozza è uno strumento a in continuo calo (167.139 macellati nel 2006 e uso e consumo umano e il cavallo che la tira 42.370 nel 2016), l'Italia rimane uno dei paesi è un animale come minimo “usato” e spesso al mondo con il maggior consumo pro-capite “abusato”. Nel caso delle carrozze in città, a e rappresenta il primo consumatore di carne prescindere dal caldo e dalla pioggia, è sotto- equina in Europa. posto a lunghe ore di privazione sensoriale: un animale che in natura pascola fino a 17 Sono decine di migliaia i cavalli che ogni an- ore al giorno, che ha necessità di stare in no vengono importati tramite viaggi intermina- branco, che è estremamente sociale e grega- bili, anche di oltre 30 ore, dagli allevamenti e rio, il cui metabolismo è stato plasmato per- i mercati di Polonia, Francia e Spagna. All’arri- ché si alimenti in continuazione…messo lì per vo, ad attenderli, una morte terribile nei ma- ore o fermo come un fantoccio o a tirare una celli, dove assistono spaventanti all’abbatti- pesante carrozza non è un animale rispettato. mento di chi li precede. Secondo Coldiretti Inoltre, spesso i cavalli scivolano sull'asfalto, rappresentano il 75% del consumo. si feriscono, vengono soppressi. I cavalli provengono da due principali circuiti: Quando il cavallo viene liberato da un lungo • Allevamenti specifici per lo scopo alimen- periodo di confinamento, corre e sgroppa, tare, limitati nel numero perché in Italia econo- ma non lo fa perché “è felice”. Paradossal- micamente svantaggiosi, principalmente per mente può essere la dimostrazione del contra- le alte spese destinate all'alimentazione degli rio e cioè che quel cavallo dalla vita animali caratterizzati da un'elevata velocità di infelice può espletare finalmente il suo biso- crescita e da un notevole sviluppo delle mas- gno di libertà. se muscolare. In questo tipo di allevamento A quale epoca rispondono le carrozzelle? gli animali non subiscono spostamenti o fre- Non certo a quella dell'informatica, dell'esplo- quenti passaggi di proprietà, può accadere razione di Marte, dei robot, dell'energia che vengano trasportati in altre aziende per solare...rispondono al passato ormai remoto l'ingrassamento e il finissaggio prima della a quella tradizione che si vuole continuamen- macellazione che avviene generalmente a 1 te rigenerare, che rappresenta modalità di vi- anno di vita. ta superate, tradizione che rispecchia il con- • Allevamento con fini 'sportivi' agonistici trario dell'evoluzione alla quale appartengono o di turismo equestre, in cui molti cavalli sono invece la fantasia e la creatività. classificati comunque come destinatati alla Carne di cavallo produzione alimentare (D.P.A.) e dopo essere stati utilizzati nelle competizioni o in altre atti- 10
vità, a circa 8-10 anni finiscono per essere uc- in Italia, abbattono fino a 4000 cavalli l'anno. cisi nei macelli. In questa tipologia di alleva- Dopo lo stordimento sono appesi per gli arti mento sono molto frequenti passaggi di pro- posteriori e verranno loro recisi i vasi sangui- prietà e cambi di detenzione, dovuti allo spo- gni del collo per essere dissanguati. Scuoiati, stamento dei cavalli da una scuderia all’altra. eviscerati e infine sezionati in mezzene o quar- Purtroppo anche cavalli NON D.P.A. possono ti, con la visita post mortem i cavalli diventa- essere inseriti in maniera fraudolenta nella fi- no carne licenziata al consumo e poi spedita liera alimentare quando non più 'utili'. Arrivati nelle macellerie. al macello, consapevoli di quanto sta per ac- cadere, i cavalli terrorizzati scalciano e indie- Dai mercati visitati in Polonia fino ai macelli treggiano ad ogni minimo rumore che prece- pugliesi, grazie alle video investigazioni, sono de ogni abbattimento che può avvenire dopo stati osservati: poche ore, ma solitamente i cavalli trascorro- • cavalli caricati a forza sui mezzi di traspor- no da 1 a un massimo di 7 giorni in stalle, fi- to, picchiati con bastoni e soggetti a frequenti no a quando avviene la visita 'ante mortem', cadute con la quale l'animale è giudicato idoneo alla macellazione dal veterinario. • animali che presentano ferite agli occhi e alle zampe Entro 24 ore i cavalli saranno condotti nei cor- ridoi che conducono alla ‘trappola’. Questa • animali legati anche per molte ore di segui- gabbia di metallo ha la funzione di contenere to, inseriti in un contesto caotico, visibilmente gli animali prima che l'operatore li stordisca stressati ed impauriti con una pistola a proiettile captivo, che provo- • utilizzo di mezzi di trasporto non idonei ca danni gravi e irreversibili al cervello. • molti animali giungono stremati, avendo tra- Da non sottovalutare è anche la modalità di scorso il viaggio impiegando ogni energia per uccisione dell’animale. Agnese Santi, veterina- mantenere l'equilibrio e contrastare i movimenti ria libera professionista ippiatra, commenta “il dovuti al trasporto rischio che lo sparo del proiettile captivo non sia effettuato correttamente è alto, dato il mo- • i cavalli sono animali a rischio disidratazio- vimento costante della testa di animali spa- ne, ma difficilmente durante il trasporto berranno ventati dall’ambiente, dai rumori e odori, co- acqua con un gusto sconosciuto me si vede chiaramente dalle immagini dei vi- deo. Risultato: uno stordimento non adegua- • i trasporti avvengono a qualunque condizio- ne atmosferica, le condizioni dei cavalli peggiora- to e cavalli che spesso vengono appesi anco- no vistosamente con il caldo dei mesi estivi ra coscienti, innegabile maltrattamento”. I ma- celli principali per numero di cavalli macellati 11
• cavalli che assistono all'uc- sangue che possono raggiun- cisione di altri animali, manife- gere i 10-12 litri, quantità che stando terrore e accasciandosi può portare a shock e morte. all'interno della trappola di stor- Vengono ripetutamente ingravi- dimento date ma nella maggior parte dei casi abortiscono a causa • animali impauriti, che indietreg- delle condizioni fisiche estre- giano vistosamente ad ogni ru- mamente debilitate. Se riesco- more che precede un abbatti- mento e che sembrano piena- no a partorire, i puledri maschi mente consapevoli di ciò che vengono mandati al macello, sta per accadere. le femmine seguono la sorte delle madri e quando non ri- La carne di cavallo viene im- mangono più gravide anch'es- portata anche dagli USA dove se mandate al macello. non esiste una differenza tra equidi DPA ed equidi NON DPA come abbia- L'anemia infettiva equina mo in Europa e dove i cavalli non sono consi- derati parte della filiera alimentare. Non si L'AIE http://www.horseprotection.it/dett_artic mangiano ma si esportano per essere mangia- olo.asp?id_a=57 è una malattia virale dei ca- ti. Questa carne USA, condita con un'impres- valli. La sua sintomatologia comprende attac- sionante lista di farmaci ed ormoni che in Eu- chi di febbre alta, anemia, dimagrimento e ca- ropa hanno regolamentazioni molto severe o lo del rendimento. In casi sporadici può so- sono del tutto proibiti perché pericolosi o peri- praggiungere la morte improvvisa. In via teori- colosissimi per la salute umana. ca sono soggetti all'anemia infettiva tutti gli equidi. Tanti cavalli sani sono stati abbattuti Le "fattorie del sangue" nel nostro Paese e tanti sono sotto continua minaccia di abbattimento o macello, a causa La sorte peggiore è riservata alle femmine nel- della scarsa conoscenza di questo fenomeno le "fattorie del sangue". Una vita passata tra e del panico che si è creato. Gli animali sem- gravidanze, aborti e torture per ottenere l'or- plicemente positivi alla malattia non sono, in mone PMSG contenuto esclusivamente nel linea generale, fonte di contagio e il vero ri- sangue di cavalle gravide che viene usato per schio di trasmissione è rappresentato da im- la produzione di alcuni farmaci veterinari che proprie gestioni di strumenti veterinari, quali servono per indurre artificialmente il calore e siringhe, aghi o attrezzi chirurgici. Secondo l'ovulazione negli allevamenti intensivi di l'IZSLT (Istituto Zooprofilattico Sperimentale maiali. Queste cavalle sono sottoposte, in del Lazio e della Toscana, che è attualmente media una volta a settimana, a estrazioni di il Centro di Referenza nazionale per questa 12
malattia), nel periodo di sorveglianza 2007/ https://www.youtube.com/watch?v=ezxGqzwcV38 ane 2011, su 1.080.043 cavalli esaminati, 1.479 mia infettiva equina sono risultati positivi, cioè lo 0,14%. Maggio- https://video.sky.it/news/cronaca/carne_di_cavallo_cos re la proporzione dei positivi fra i muli a_arriva_davvero_in_tavola/v278484.vid (736/12.000). Modeste invece le prevalenze negli asini, tra i quali sono stati accertati solo https://www.youtube.com/watch?v=ezxGqzwcV38 ane- mia infettiva equina 35 casi mentre non sono stati documentati casi di malattia conclamata. Considerazioni https://www.iene.mediaset.it/video/pelazza-da-dove-vie sull’allevamento di asine finalizzato alla produ- ne-la-carne-equina-che-mangiamo-_65325.shtml da zione di latte. Oggi alcune decine di alleva- dove viene la carne equina menti in Italia si occupano della produzione https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/cavalli-a- del latte di asina, un lavoro nuovo per un pro- rischio-macellazione_31220.shtml cavalli al macello dotto molto antico, già noto infatti alle popola- zioni egizie. Questo latte oggi trova nobile im- https://www.youtube.com/watch?v=eiEVBddAp2I&featu piego nell’alimentazione di neonati allergici re=c4-overview&list=UU4VjVyPoSsxqncbLsNRz3WA pa lio di Asti alle proteine del latte vaccino e che comun- que non possono disporre del latte materno https://www.tpi.it/2018/10/23/palio-di-siena-straordinari o-morto-cavallo/ palio di Siena straordinario 2018 Video https://www.youtube.com/watch?v=6cZ1f6PLwKw puro https://www.iene.mediaset.it/video/pelazza-da-dove-vie sangue al macello TG La7 ne-la-carne-equina-che-mangiamo-_65325.shtml Buone pratiche https://www.viaggisenzaritorno.it/video.php viaggi sen- za ritorno Nei paesi di lingua anglosassone come Inghil- terra e Stati Uniti (dove la macellazione dei https://www.horse-angels.it/tutela-dei-cavalli/fermiamo- cavalli è proibita dal 2006) e quelli che hanno il-trasporto-a-lunga-distanza-dei-cavalli-per-il-macello.h tml trasporto subito la dominazione inglese come India e Australia, il consumo di carne di cavallo rap- https://www.youtube.com/watch?v=lxiOM_RRBH8 seco presenta un vero tabù culturale anche se mi- ndi prima di morire ammazzati gliaia di animali vengono comunque macellati https://www.youtube.com/watch?v=XINoHMOOWwk m a scopo di esportazione. acellazione di cavalli La carne di cavallo è vietata anche in Argenti- https://www.youtube.com/watch?v=2tDIqC-ywBM mac na e Brasile. ellazione di cavalli 13
4 a cura di Alto Adige Gianni Marucelli BIATHLON E NATURA SUL LAGO DI ANTERSELVA
A un tiro di schioppo (vedrete che l'espressione è quanto mai adeguata) dal confine con l'Austria, nelle Alpi Cen- tro Orientali, e precisamente alla testa della valle di Anterselva, si trova un vero, piccolo gioiello ambientale, il lago omoni- mo, circondato da alte vette. Invero, tut- ta la vallata, che si diparte dalla più am- pia Val Pusteria, è splendida, pascoli, bo- schi di conifere e villaggi lindi e gradevo- per Reinhold Messner, il grande scalato- li nella loro caratteristica architettura re che è di queste parti) e il Passo Stalle, sudtirolese. d’incerta comunicazione con l'Austria perché la stretta strada è chiusa d'inver- Il lago è situato a un'altezza di circa no e a rischio nelle altre stagioni. 1600 metri, e la sua origine è del tutto naturale; si tratta infatti di un invaso che Fino a una trentina di anni fa non era si è formato per l’ostruzione, in tempi an- molto conosciuto dal turismo nostrano; tichi, di un punto vallivo a causa di una solo poche auto in estate in un parcheg- serie di frane: intorno, le cime delle Ve- gio non organizzato, praticamente igno- drette di Ries, uno dei gruppi montuosi rato in inverno, nonostante la sua fanta- stica posizione. Poi, l'esplosione degli accessi, culminata questo agosto in cen- tinaia di auto e di visitatori ogni giorno, che percorrono il periplo dello specchio d'acqua (circa un'ora e mezzo di facile passeggiata, che costituisce anche un itinerario di didattica ambientale) ferman- dosi di continuo ad ammirare e fotografa- re i diversi aspetti che assume il paesag- più suggestivi (è stato la palestra ideale gio per i repentini cambiamenti della lu- 15
grande Nord, per cui in genere vi eccello- no gli atleti scandinavi. Un solo accenno storico mi pare doveroso: il ricordo dei soldati finlandesi che, nel gelido inverno del 1939/40, con queste specifiche abili- tà, rallentarono l'invasione delle truppe sovietiche decretata da Stalin. Qui, sulla sponda meridionale del lago di Anterselva, è sorto uno stadio dove van- ce e gli scorci delle insenature, frequen- no a concludersi le gare di biathlon, e tate da anatre insistenti che si avvicina- spesso sono eventi internazionali. Nello no alla riva nella speranza di ottenere scorso febbraio, poco prima dell'emer- qualche briciola dai turisti. genza Covid, vi si sono svolti i Mondiali Il successo d'immagine di questo luogo della specialità, dando a noi italiani è dovuto non solo alla sua suggestiva un’enorme soddisfazione. Nella gara in- bellezza, ma anche agli eventi che vi si dividuale femminile si è imposta infatti, organizzano in inverno, tutti legati a una per ben due volte, la trentenne Dorothea disciplina che abbina due specialità in Wierer, che è nata a dieci chilometri da apparenza lontane tra loro: lo sci di fon- qui, a Rasun in valle di Anterselva. Uno do e il tiro con la carabina. Il biathlon in scricciolo alto solo un metro e cinquan- pratica prevede un percorso sugli sci da farsi nel più breve tempo possibile, so- stando in punti prefissati da cui si spara, con la carabina, a cinque bersagli, per poi riprendere la corsa. Il punteggio fina- le è dato dal cronometro e dal punteggio conseguito nel tiro. Uno sport indubbia- mente faticoso, il biathlon, che nasce da pratiche venatorie e militari tipiche del 16
totto centimetri che ha non solo battuto, ma stracciato le imponenti nordiche, aggiudi- candosi due medaglie d'oro e pure la Coppa del Mondo. Alle atlete scandinave non ha lasciato nemmeno lo scettro della bellezza, perché Dorothea è oltretutto una don- na meravigliosa, che posa per la pubblicità ed ha rifiutato addirittura le insistenti offer- te della rivista russa Play Boy. Dorothea fa parte del Gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, ed ha sposato qualche an- no fa un dei suoi istruttori di tiro, anche lui Finanziere. Questo lo dico perché, ammi- rando la sua foto, a qualcuno potrebbero venire strane idee... ma, se la campionessa è irraggiungibile, il lago di Anterselva rimane sempre lì, per tutti gli appassionati della natura, affascinante in tutte le stagioni e di libero accesso! 17
5 a cura di Non solo bellezza Toscana da scoprire Gabriele Antonacci Lucca sulle tracce di San Frediano Lucca, Cattedrale di San Martino (2017)
Si prosegue la visita di Lucca, iniziata nel nu- conoscenza classica e qui Frediano si for- mero di luglio in cui siamo entrati in San Mi- mò. Adulto si recò a Roma in pellegrinaggio chele in Foro e nella basilica di San Fredia- sulle tombe degli Apostoli: viaggio non faci- no, luogo di culto e di memoria storica del le, con le guerre gotiche in corso e gli eserci- santo che realizzò la deviazione del Serchio. ti di Totila e dei Bizantini che scorrazzavano Questa volta andremo a scoprire Santa Re- per le campagne facendo vivere momenti parata e la Cattedrale di San Martino, il cui allegri ai solitari viaggiatori. Per avere 950° anniversario viene celebrato nel 2020, un’idea del momento c’è chi classifica gli an- e daremo un rapido sguardo all’antica pieve ni tra il 530 e il 560 d.C. tra i peggiori nella di Brancoli, collegata nella storia e nell’arte storia dell’uomo: se non fossero bastate le con la Cattedrale. guerre gotiche, una nube di polvere emessa da qualche vulcano avrebbe avvolto la sfera § terrestre (536 d.C.), mentre la pandemia di peste bubbonica (peste di Giustiniano, 541 Luglio 2017. Sono a Lucca, un sabato d.C.) falcidiava i sudditi dell’impero bizanti- d’estate: sto per uscire dalla basilica di San no con milioni di morti. Un periodo da day- Frediano dove l’affresco di Amico Aspertini after, è perfettamente comprensibile se mol- mi ha rammentato la bonifica della piana di ti giovani si rifugiavano in monasteri sperdu- Lucca operata dal Santo che rese praticabili ti. Anche Frediano, ripartito da Roma per di- le campagne, deviando il Serchio responsa- rigersi verso Lucca, si fermò sui monti Pisa- bile delle inondazioni del territorio. Chi dopo ni allora importantissimo centro monastico. la caduta dell’impero romano e la perdita delle conoscenze dell’antichità classica po- Nel 560 morì il vescovo di Lucca Obsequen- teva avere competenze e capacità di pianifi- zio. Nella città ormai si era diffusa la voce di cazione tali da realizzare tali opere? Chi un grande personaggio che viveva in una era quindi realmente San Frediano? grotta sui vicini Monti Pisani: e la scelta del vescovo fu presto fatta, i lucchesi vollero l’ir- Frediano nacque in Irlanda, si dice in Ulster: landese. Frediano una volta sceso in città la tradizione gli conferisce un’origine regale, divenne il cuore di un movimento di rinasci- senz’altro ebbe un’ottima formazione. Da ta spirituale e culturale. Svolse il suo mini- giovane divenne cristiano, poi seguì la vita stero vescovile nella chiesa di Santa Repara- monastica; in Irlanda i monasteri erano vere ta, centro della città con il battistero San e proprie università, dove era conservata la Giovanni che dopo vedremo. 19
no, trovando rifugio a Grado, dove anche lui morì dopo un anno. Ma Frediano aveva invece una forza in più; costruì fisicamente la comunità cristiana di Lucca, Piazza dell’Anfiteatro (2017) Lucca erigendo o restaurando chiese nel va- sto comprensorio che aveva Lucca come Nel 568 i Longobardi entrarono in un’Italia baricentro e che, con la conquista Longobar- devastata da gravissime guerre, e iniziarono da, iniziava ad assumere un ruolo egemoni- col re Alboino a insediarsi prima nella parte co in Toscana sia come capitale del ducato occidentale della pianura Padana, poi, men- sia come passaggio privilegiato dei pellegri- tre assediavano Pavia – la romana Ticinum, ni che si recavano verso Roma. Le due più che successivamente diverrà la loro capitale importanti furono quelle edificate a Lucca: -, penetrarono nel lato occidentale nella Tu- San Vincenzo, poi divenuta la basilica di scia conquistando Lucca nel 572. La parte San Frediano, e San Martino, divenuta Catte- orientale della pianura Padana e della Tu- drale dopo Santa Reparata. scia erano in quegli anni in mano ai Bizanti- ni. Lucca, ora città longobarda, divenne un importante caposaldo per l’avanzata in Ita- lia, rappresentando l’anello di congiunzione tra il regno di Pavia ed i futuri ducati di Spo- Lucca, Santa Reparata leto e Benevento al Sud. Il ducato di Lucca particolare architrave portale (2017) si espanse, oltrepassò l’Arno ed arrivò addi- In totale sono ben ventotto le chiese e le ple- rittura a Massa Marittima ed alla Val di Cor- bes baptismales – pievi battesimali – che la nia. tradizione attribuisce a San Frediano nei ven- Frediano si trovò a governare una situazione totto anni del suo episcopato. È bene ram- estremamente complessa. Gli invasori era- mentare il significato della voce pieve, che no pagani, non avevano pietà verso sacerdo- deriva dal latino plebe: il popolo distinto dai ti, chiese, simboli cristiani. Altri vescovi, in patrizi, i lavoratori, i servi, i piccoli proprieta- situazioni simili, fuggirono. Fuggì il vescovo ri che si radunava intorno a una chiesa. La di Milano Onorato rifugiandosi a Genova do- pieve era dotata di battistero e di cimitero, e ve morì; fuggì il patriarca di Aquileia, Paoli- aveva un’evidente priorità rispetto alle altre chiese. Spesso vengono chiamate pievi bat- 20
Devo ancora vedere il cuore antico della Lu- ca Paleocristiana. Mi tuffo nuovamente nelle antiche strade del centro che si stanno affol- lando: sono circa le undici del mattino, e i numerosi turisti di luglio riempiono la città. Il tragitto a piedi non è lungo, e il navigatore mi impedisce di sbagliare strada. In breve tempo arrivo alla basilica di Santa Reparata Lucca, Santa Reparata, con accanto il battistero di San Giovanni. Battistero San Giovanni Battista, interno (2017) Qualche lettore si chiederà se mi sto confon- dendo con Florentia, ma è proprio così: la tesimali, e molte di esse hanno associata la chiesa nel centro dell’antica Luca aveva la dedicazione a San Giovanni Battista. stessa dedicazione alla giovane martire siria- na della cattedrale di Florentia, evidente sot- Non tutti collocano l’episcopato di San Fre- tolineatura dell’importanza del suo culto e diano nel periodo dell’invasione longobarda, della consistente presenza dei siriani nella quanto ha realizzato apparentemente non Tuscia, da cui con tutta probabilità è scaturi- sembra compatibile con la tumultuosa situa- to il cristianesimo nella regione. L’intitolazio- zione dell’invasione del popolo nordico. ne invece a San Giovanni Battista del batti- Quindi sono state fatte altre ipotesi, la fine stero era invece un’evidente costante. Ma è del V secolo nel periodo di dominazione dei importante notare che il complesso risale in- Goti, e l’inizio del VI durante il dominio bizan- teramente al IV secolo, ulteriore fatto che tino. Qui mi fermo, perché in vari testi non convalida una contemporaneità con la pri- trovo riscontri precisi, e pertanto mi limito a ma Santa Reparata di Florentia che potreb- considerare la datazione tradizionale. be anch’essa risalire a tale periodo. Esco dalla basilica di San Frediano, e faccio Basta fare alcuni passi all’interno dell’edifi- un rapido giro nella piazza che riproduce in cio per rendersi conto del vasto lavoro di modo impressionante l’antico anfiteatro scavo eseguito negli ultimi decenni del XX che, come a Florentia, era ubicato nell’imme- secolo, i cui reperti sono visibili dall’alto diata periferia dell’abitato. stando sul piano di calpestio della chiesa, o più direttamente scendendo a un piano sot- 21
terraneo dove è stato ricavato un interessan- Nel nono secolo viene realizzata la cripta te percorso archeologico con numerose e contenente le reliquie di San Pantaleone, la chiare spiegazioni. Lo scavo propone resti cui urna oggi è visibile sotto l’altare di Santa di edifici che si sono susseguiti sul sito per Reparata; esistevano due scale che scende- più di mille anni, che si sovrappongono in vano nell’ambiente sotterraneo ai due lati modo apparentemente inseparabile. del transetto. Alla fine del decimo secolo fu- rono fatte modifiche sostanziali, tra cui l’arre- Si inizia col periodo romano. Nella zona del- tramento della facciata, edificata una torre e la basilica ci sono resti di una domus e di realizzato un recinto all’interno della navata. terme di epoca repubblicana, risalenti al I se- Poi fu messa in cantiere la realizzazione del- colo a.C. Altri resti, del II secolo a.C., sono la chiesa superiore, permettendo comunque visibili nel battistero. Dell’epoca imperiale so- l’uso e l’accesso a quella inferiore. no state individuate strutture relative a un edificio termale. Esco da Santa Reparata, il maestoso e raffi- nato profilo della Cattedrale di S. Martino si Nel periodo “tardo antico”, nel quarto seco- impone alla mia vista. La tradizione ci narra lo, viene edificata una grande chiesa absida- che la chiesa sia stata fondata da San Fre- ta, con un mosaico pavimentale di cui sono diano nel VI secolo, modificata nel IX secolo rimaste alcune parti. Accanto è presente un e poi completamente ricostruita a partire dal- battistero “policonco”, quadrato, con tre ab- l’undicesimo secolo. Fu consacrata da Papa sidi. Probabilmente questi sono gli edifici do- Alessandro II -al secolo Anselmo di Baggio ve S. Frediano iniziò il suo ministero vescovi- nel 1070, alla presenza della celeberrima le. contessa Matilde di Canossa; il papa, di ori- gine lombarda, si avvalse dei Maestri Coma- Nell’ottavo secolo la chiesa risulta assoluta- cini noti per la loro competenza e bravura. mente utilizzata: a questo periodo risalgono Nel 2020 Lucca celebra i 950 anni dal rifaci- varie sepolture, interne alla chiesa e al batti- mento da parte di Alessandro II. stero. Risultano anche delle strutture “a pila- stri” relative al battistero: sette grandi fonda- Alla fine del XII secolo la chiesa fu nuova- zioni quadrangolari realizzate intorno al gran- mente ricostruita, con la realizzazione della de fonte quadrato indicano una nuova for- facciata che si ispira al duomo di Pisa: a tal ma costruttiva data all’edificio. fine fu costituita l’Opera del Frontespizio, che doveva finanziare e gestire la realizzazio- 22
ne della facciata. Il grande artefice è il mae- stro Comacino Guidetto da Como, figlio di Guido autore nel 1250 del maestoso pulpito di S. Bartolomeo in Pantano a Pistoia; Gui- detto insieme ai suoi collaboratori realizzò le colonne, gli archi, le figure, i bassorilievi del- la fantastica facciata, quali il martirio di San Regolo e le storie di San Martino. Fu poi chiamato a realizzare la facciata di San Mi- chele in Foro, altro grande capolavoro, di cui abbiamo parlato nell’articolo di luglio. Contemporaneo è anche il pulpito di S. Gior- gio in Brancoli, grande meraviglia di Guidet- Lucca, Cattedrale di San Martino to, i cui leoni “stilofori” riprendono mirabil- particolare della facciata contenente la lotta tra il leone ed il drago (2017) mente temi e simboli che troviamo sulla fac- ciata della cattedrale lucchese e sono simili Guidetto, anch’essa è legata alla tradizione ai leoni del pulpito in San Bartolomeo in Pan- della fondazione da parte di S. Frediano e tano a Pistoia. La straordinaria pieve di S. venne riconsacrata da Alessandro II nel Giorgio in Brancoli, sui colli all’inizio della 1062. Nel 2020 è curata dagli abitanti del Garfagnana, è profondamente collegata alla luogo, che con passione e tenacia ne gesti- cattedrale di S. Martino; oltre alle opere di scono la manutenzione e ne permettono la visita. Guardando la facciata della Cattedrale la mia attenzione è richiamata dalla statua del- l’evento centrale della vita di S. Martino, quando il Santo dona metà del suo mantello al povero. È sulla facciata, in primo piano: ma attenzione, l’opera è una copia, l’origina- le è all’interno avvisano i cartelli illustrativi. Pieve di San Giorgio a Brancoli, abside (2020) Il porticato nel medioevo era pieno di pelle- grini in viaggio sulla via Francigena. La folla 23
trattava con i cambiavalute che qui avevano Scout ventenni affolla la navata della Catte- sede: attività ricordata da una grande iscri- drale prospicente la cappella, raccolto in zione collocata sulle pareti del portico di in- preghiera. Questi luoghi non sono solo gresso. L’occhio del pellegrino probabilmen- un’inesauribile raccolta di bellezze artisti- te si sarebbe anche posato sull’immagine di che, ma rappresentano, ieri come oggi, uno un enigmatico labirinto, posto sul pilastro strumento attraverso il quale gli uomini cer- contiguo al campanile. Raffigura il labirinto cano il contatto spirituale con la realtà tra- di Dedalo da cui poté uscire solo Teseo aiu- scendente: la visita perciò non può essere tato dal filo di Arianna? Questo spiega la semplicemente un piacere culturale, ma de- sua iscrizione, ma senz’altro l’immagine ri- ve anche considerare e rispettare la dimen- chiama i pellegrini al simbolico labirinto che sione spirituale evocata dall’opera. devono attraversare per arrivare alla propria salvezza, oltre probabilmente a racchiudere Il Volto Santo è un crocefisso ligneo, anti- qualche misterioso simbolo templare. La fi- gura senza dubbio si ricollega ad altri labirin- ti medioevali, uno posto nella Cattedrale di Chartes e l’altro ad Alatri. C’è anche chi definisce misteriosa l’asim- metria della facciata, con l’arcata destra più piccola di quella di sinistra: ma, a quanto pa- re, nel progetto l’architetto dovette conside- rare il pre-esistente campanile e da questo Lucca, Basilica di San Frediano, Amico scaturirebbe lo squilibrio, fermo restando Aspertini, “Trasporto del Volto Santo”, XVI seco- che le decorazioni ricompongono l’immagi- lo, particolare (2017) ne fornendo l’armonia necessaria. chissimo, oggi custodito in una cappella rea- Entro nella grande chiesa affollata di turisti e lizzata nel 1484 dentro la navata sinistra del- fedeli: lo spazio è immenso, la struttura è go- la Cattedrale. Ha dimensioni più grandi della tica e altissima. Come mille anni fa ancora naturale grandezza di una persona, in quan- oggi i pellegrini visitano la Cattedrale di Luc- to misura circa 250 cm di altezza e 270 di ca per adorare l’immagine del Volto Santo, apertura delle braccia. La sua maggiore par- qui conservata. Un numeroso gruppo di ticolarità è costituita dal fatto che la figura di 24
Gesù, normalmente rappresentata in perizo- questo compito era stato affidato a Nicode- ma, qui è completamente vestita con una mo che, dopo averne scolpito il busto, era tunica, detta colobium, interpretata in vari andato a riposarsi per completare la statua modi: abito utilizzato dai sacerdoti nel perio- col volto il giorno dopo; tale realizzazione do medioevale? Tunica orientale utilizzata presentava qualche ignota difficoltà. Ma la dai monaci? Non posso dare una risposta, notte gli angeli avevano completato il lavo- che evidentemente è legata alla datazione ro, e Nicodemo la mattina trovò il volto per- reale dell’oggetto: datazione che è stata ot- fettamente finito. Alla morte di Nicodemo tenuta nel 2020 nella sede fiorentina dell’Isti- l’opera si tramandò tra le generazioni, fino a tuto Nazionale di Fisica Nucleare, nell’ambi- quando fu posta su una nave senza equipag- to delle indagini richieste dall’Opera del Duo- gio lasciata libera di vagare per i mari. La mo di Lucca in occasione della ricorrenza nave approdò nel porto di Luni, e la statua dei 950 anni dalla rifondazione della Catte- fu subito oggetto di disputa tra gli abitanti di drale. Il metodo del carbonio-14 su vari questa città e i lucchesi che riuscirono ad campioni prelevati dall’opera ha valutato appropriarsene. Nel 742 il vescovo Giovanni che l’opera risale tra la fine dell’VIII secolo e di Lucca portò il Volto Santo nella città, col- l’inizio del IX, coerentemente con la tradizio- locandolo originariamente nella chiesa di ne che narra del suo arrivo a Lucca nel 782 San Frediano. Successivamente l’immagine d.C.. Probabilmente “è la più antica statua fu spostata nella Cattedrale, dove fu realizza- lignea dell’occidente” come affermato da ta una cappella per custodirla. Il culto del- Anna Maria Giusti, consulente scientifica del l’immagine si diffuse anche lontano da Luc- 950° anniversario della Cattedrale di Lucca ca, per effetto dei mercanti e dei numerosi e già direttrice dell’Opificio delle Pietre Dure pellegrini che transitavano nella città: molte di Firenze. sono le leggende e i miracoli a essa attribui- ti. Ancora oggi, il 14 settembre, Lucca si rac- Esistono altre immagini simili. Il Volto Santo coglie intorno all’immagine del Volto Santo di Sansepolcro, che rappresenta anch’esso con una processione, la "Luminara di Santa il Cristo Crocifisso vestito sulla croce; e l’im- Croce", che si snoda dalla basilica di S. Fre- magine dipinta di epoca bizantina in Santa diano alla Cattedrale di S. Martino. Nei seco- Maria Antiqua a Roma, anch’essa molto si- li il Volto Santo fu decorato con indescrivibili mile a quella di Lucca. La leggenda raccon- opere di gioielleria, che si possono ammira- ta che il crocefisso sia stato scolpito poco re nel Museo del Tesoro vicino alla Cattedra- dopo la resurrezione e ascensione di Gesù: le. 25
La Cattedrale ospita inestimabili capolavori merose sono le opere della seconda metà d’arte, di cui posso darvi solo un minimo del ‘500, che adornavano una serie di altari in linea a quanto previsto dalla controrifor- Lucca, Cattedrale di San Martino, Jacopo della ma: potete ammirare in particolare l’ultima Quercia, monumento funebre a Ilaria del Carretto, cena del Tintoretto, la Natività e la Crocefis- sione del Passignano, la Presentazione al Tempio del Bronzino, l’Adorazione dei Magi dello Zuccari. Esco dalla Cattedrale con la consapevolezza di aver solo sfiorato la bel- lezza e la storia del monumento, sempre più convinto che queste grandi opere non pos- cenno. Il più celebre è senz’altro il monu- sono essere comprese se non collocandole mento funebre di Ilaria del Carretto, sposa nella loro storia e contesto. Oggi, scrivendo di Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 nel 2020, auspico che le celebrazioni dell’an- al 1430. Dopo il matrimonio, celebrato nel niversario della Cattedrale siano stimolo non 1403, nasce prima Ladislao poi Ilaria: ma la solo per la valorizzazione e divulgazione del giovane madre morì dopo aver dato alla lu- grande monumento, ma anche di tutte quel- ce la secondogenita l’otto dicembre 1405. le realtà disperse nel territorio che ne amplifi- Jacopo della Quercia venne incaricato da cano la tradizione, la bellezza e la storia. Al Paolo Guinigi di realizzarne il sarcofago, e termine di questo articolo desidero ringrazia- l’artista realizzò un’opera in linea con lo stile re l’Opera del Duomo di Lucca che, con ge- gotico internazionale, incrociandolo con le nerosità, mi ha concesso di pubblicare le fo- nascenti linee rinascimentali. Il volto, la ve- to eseguite all’interno di Santa Reparata, ste, il cagnolino ai piedi della defunta sono San Giovanni Battista e nella Cattedrale di elementi di un capolavoro assoluto dell’arte. San Martino: la mia speranza è che la visio- La collezione dei dipinti è all’altezza di una ne di queste mie fotografie e le righe che ho grande pinacoteca, rammento solo alcune scritto abbiano fatto scaturire il desiderio delle opere, la cui descrizione imporrebbe dentro di voi di sperimentare direttamente, pagine e pagine. Il Ghirlandaio dipinge una come gli antichi pellegrini che percorrevano Sacra Conversazione, una pala che rappre- la Francigena, le emozioni che queste gran- senta la Madonna e il Bambino tra i Santi di opere sono in grado di suscitare! Pietro, Clemente, Sebastiano e Paolo. Nu- 26
6 Emilia Romagna a cura di Le saline di Cervia Carmen Ferrari il sale come identità di un territorio
Sicuramente Cervia, che anticamente era denominata Ficocle, nel suo periodo gre- co, è indissolubilmente legata alle sue sali- ne ed era originariamente circondata da pa- ludi (V secolo). È stata ricostruita tre volte in differenti periodi storici. La ricostruzione della città, avvenuta all'interno della salina, era basata su un collegamento alla terra ferma per mezzo di tre ponti levatoi; essa cenzo XII, capo dello Stato Pontificio, fir- era dotata di una rocca difensiva. mò il Chirografo che conteneva l'ordine di Diversi studiosi pensano che la radice del costruzione della città nuova. Il documento toponimo sarebbe da ricercare nella parola indicava il numero delle case da costruire, latina “acerbus” (Cumulo) che allude ai la posizione della Cattedrale, del Palazzo mucchi di sale che biancheggiavano nella Vescovile, delle carceri, per una spesa città vecchia. Altri studiosi pensano che complessiva di 35-40.000 scudi. l'origine sia data dal culto della dea Cere- Fu lasciato spazio ai Magazzini del Sale e re, la divinità più di tutte venerata. alla Torre difensiva di San Michele già co- La tradizione popolare vuole l'origine del struiti nel 1691 La torre, costruita tra il nome da San Bassiano, (nato a Bassiano 1689 e il 1691, conteneva il sale (130.000 di Siracusa nel 323) che, allontanatosi dal- quintali) come stivaggio proveniente dalle la sua terra, in direzione di Ravenna, si tro- saline ed è stata realizzata sul porto canale vò nella pineta vicino a Cervia e salvò una (i Magazzini del sale contenevano il sale pu- cerva da alcuni cacciatori: da qui lo stem- lito proveniente dalla Torre). I due edifici si ma della città che è un cervo. trovano ai lati opposti del canale. Oggi il magazzino Torre ospita il MUSA, Museo San Bassiano che aveva molti devoti nel del Sale di Cervia. territorio ravennate, in cui visse per 38 an- ni, fu poi vescovo di Lodi. Il sale, veniva raccolto da primavera fino a metà settembre (la stagione salifera) e poi Più tardi, nel 1630, si pensò ad un trasferi- caricato sulle “burchielle”, imbarcazioni a mento della Città di Cervia in un luogo più fondo piatto, che lo trasportavano fino ai salutare e, finalmente, nel 1697 Papa Inno- magazzini attraverso il porto canale. 28
Marittima, ormai fiancheggiata da costru- zioni; la grande pineta che un tempo co- steggiava il mare è stata quasi interamente abbattuta per gli insediamenti abitativi. Qui i pini ancora esistenti cercano di far salire in superficie le loro radici, compresse dal cemento e dal catrame, provocando bu- che e piccoli smottamenti su cui si è co- Arriviamo a Cervia dalla E45/E55 immetten- stretti a fare attenzione. doci nella Statale Salara, in una delle prime giornate calde di fine giugno in questo Camminando per Pinarella si sente il pas- 2020, coperti dalle mascherine facciali che saggio di qualche treno su questa ferrovia ci procurano non poco disagio. costruita nel 1884 per la tratta Ravenna- Cervia e nel 1889 la Ferrara-Ravenna-Rimi- Costeggiamo le saline, dove, in alcuni trat- ni. Alla fine dell’Ottocento lo sviluppo turi- ti, gli stupendi fenicotteri rosa sono posizio- stico di Cervia fu favorito dal miglioramen- nati in file quasi parallele. to igienico-sanitario di un tratto del territo- rio considerato ancora malarico. Nel 1882 La cultura salinara, che inizia nel periodo venne costruito il primo stabilimento bal- pre-romano, ci accoglie in questo lembo neare che incoronò Cervia come località carrabile che fiancheggia le saline e ci offre marittima. un panorama che racconta sia del suo eco- sistema, sia di questa “Città dell'oro Bian- Nel 1907 fu creata una nuova zona balnea- co” che visse un periodo importante sotto re, denominata Milano Marittima per sottoli- l'influsso veneziano. Dai magazzini del sa- neare il rapporto stretto dell’amministrazio- le, il minerale veniva caricato sulle navi, ne con l’importante famiglia milanese Maf- mentre il Podestà delle Romagne assisteva fei. Nel 1911 incominciò lo sviluppo della al carico per porre il suo sigillo. Nel 1274 spiaggia di Cervia che accompagnò lo svi- inizia a Cervia il commercio del sale dalla luppo di una città nuova, moderna ed inte- Romagna a Venezia e da lì a tutto il mon- ramente costruita all'interno della pineta. do. La Salina di Cervia , che si può visitare con Iniziamo a costeggiare la pineta che si sten- prenotazione, occupa una superficie di de da Tagliata, Pinarella, Cervia e Milano 29
827 ettari di riserva naturale per il popola- mento e la nidificazione animale, dove vivo- no avocette, cavalieri d'Italia, garzette, ger- mani e dove transitano i fenicotteri rosa. È una zona umida di importanza internazio- nale ai sensi della convenzione di Ramsar, a sud del Delta del Po. Tutta la storia di Cervia e dei suoi abitanti è legata alle sorti del sale e quando, alla fine degli anni '80 e primi anni '90, il Monopolio e la Provincia di Ravenna, Il Parco del Del- di Stato, che sempre aveva gestito le sali- ta del Po e la Camera di Commercio di Ra- ne in tutto il territorio nazionale, decise di venna; unico socio privato le Terme di Cer- dismettere alcuni suoi beni, fra cui la Sali- via e Brisighella. Uno degli scopi della So- na di Cervia, perché considerata per lo cietà è la valorizzazione ambientale, ecolo- stesso antieconomica, la popolazione si gica e culturale. strinse in una unanime difesa del suo patri- Visitando Cervia ci accolgono gli odori del- monio che considerava identitario, frutto di la sua storia, lontani dalla movida notturna una lunga storia economica, di fatica, di sulle banchine del Porto Canale che ospita idee che vide la comunità avviare delle bat- anche un buon mercato del pesce, le im- taglie non solo per salvaguardare il lavoro barcazioni e le cooperative dei pescatori. ma anche per difendere il territorio dall’im- Nel borgo storico, con le sue piccole stra- paludamento. La loro strenua difesa ha fat- de e le case dei pescatori, oggi restaurate, to sì che fosse salvaguardata l'estrazione brulica discreto del commercio, nei negozi del Sale dolce di Cervia e si mantenesse non manca l'esposizione di questo patrimo- inalterato l'ecosistema presente e il pae- nio, il Sale dolce di Cervia, nei suoi vari ma- saggio. nufatti, conosciuto in tutto il mondo. Proprio da queste battaglie della comunità La salina di Cervia, seppur piccola rispetto è nata in seguito la Società Parco della sali- alle saline del sud Italia, è composta da 80 na di Cervia, nel 2002, formata per il 92% bacini ed è circondata da un canale lungo da enti pubblici, fra cui il Comune di Cervia 30
16 chilometri che al suo interno ospita un La salina di Cervia vanta anche una salina reticolo di canali che servono i bacini. storica delle 149 che formavano il millena- rio insediamento salifero, testimonianza di La Cavadura è la raccolta del sale - Dal ca- quella civiltà salinaria i cui discendenti vi nale immissario, che si trova a Milano Ma- lavorano per non disperdere la memoria. rittima, entra l'acqua di mare in salina, men- Qui, nella Riserva Camillone, Presidio Slow tre il canale emissario è quello che corre Food, si lavora ancora a mano con gli at- lungo l'asta del porto canale di Cervia, ac- trezzi di un tempo, come la pala in legno canto ai Magazzini del Sale. La cavadura detta Panìra, da giugno a settembre con il avviene nella seconda metà di agosto, nel- metodo alla cervese. Ecco perché da que- la salina grande, nei bacini chiamati 'ran- sta Riserva il sale è disponibile in limitate go', divisi in tre vasche lunghe un chilome- quantità. tro e larghe 160 metri. Qui l'acqua marina inizia a depositare il cloruro di sodio e una Una comunità, quella cervese, che nono- minore quantità di cloruri amari (ecco il per- stante l'ingresso del turismo, di eventi cul- ché il sale è 'dolce' pur mantenendo la sua turali e di intrattenimento, ha combattuto e funzione). L'acqua viene fatta defluire e il mantenuto il suo connubio con questa civil- sale, raccolto con l'ausilio di un nastro tra- tà millenaria del sale che l'ha sempre con- sportatore e di un trenino a carrelli, viene traddistinta. portato a stagionare in un'aia apposita do- ve si asciuga e passa dal colore rosa (colo- Camminando per Cervia e le sue frazioni, il re derivante dalla presenza nei bacini del- richiamo 'al sale' è presente nei negozi che l'alga dunaliella, ricca di licopene e betaca- osserviamo curiosi per l'utilizzo creativo rotene) al tipico colore bianco. Viene lavato poi in acqua con salinità alta per eliminare le ultime impurità e infine viene confeziona- to. Il sale conserva la sua umidità integrale grazie ad una meticolosa lavorazione e al- l'assenza di additivi chimici, mantenendo gli oligoelementi presenti nell'acqua di ma- re come iodio, rame, manganese, zinco, ferro, calcio, magnesio e potassio. 31
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