REAZIONE A CATENA - Mokazine
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Direttore responsabile: Stefano Cuzzilla Vice Direttore: Dina Galano In redazione: Assunta Passarelli, Antonio Soriero Web Manager: Federico Romani Provider e sviluppo grafico: Selda Informatica s.c. a.r.l. Redazione: Roma – via Ravenna, 14 Telefono: 06-44070236 / 261 progettomanager@federmanager.it Sito web: progettomanager.federmanager.it Editore: Manager Solutions srl sede legale: Roma - Via Ravenna 14 - 00161 Registrazione Tribunale di Roma n. 297 del 12.12.2013 Tipografia: Artigrafiche Boccia spa Finito di stampare febbraio 2020
IN QUESTO NUMERO… Emergenza sanitaria Coronavirus Wuhan Materie prime Pil Export manager Disinformazione Ue Smart working Oms Africa Xi Jinping
L'EDITORIALE DI STEFANO CUZZILLA Questo virus non fermi l'industria Non possiamo calcolare con esattezza gli effet- Dobbiamo spostarci quindi verso i paesi emer- ti economici dell’epidemia Sars-CoV-2, ma le ri- genti e considerare che il 98% della nostra ma- percussioni risultano evidenti su più fronti: dalle nifattura è fatta di Pmi. Queste imprese hanno numerose aziende che operano con la Cina, al bisogno di manager specializzati per ragionare fermo del settore del turismo, dalla crisi dell’a- sui mercati in ascesa, veloci nei cambiamenti ed groalimentare fino al blocco del Salone dell'auto estremamente flessibili. È stato calcolato che di Ginevra. solo il settore della manifattura di qualità ha Uno scenario di stallo dell'export che ci pre- un deficit di esportazioni potenziali pari a 45 occupa molto. Come sappiamo, sono le espor- miliardi di euro l’anno, che si traducono in circa tazioni a tenere in equilibrio la nostra bilancia 600 mila posti di lavoro. commerciale. L’Italia genera un volume di espor- È un potenziale che non sfruttiamo abbastanza. tazioni pari a 461 miliardi di euro. La Lombardia È il made in Italy di cui siamo orgogliosi e che in da sola esporta per 127 miliardi, pari al 27,6% queste ore è messo a dura prova dalla concentra- del totale Italia. zione del contagio nelle aree del nord del Paese, I mercati di riferimento stanno cambiando, guar- che rappresentano il nostro cuore produttivo. diamo a paesi sempre più lontani che hanno logi- Per questo, è essenziale che le imprese non si che di business molto diverse da quelle a cui sia- fermino. Il fattore tempo è una variabile critica, mo abituati. Non possiamo più dipendere dalla ma le tecnologie, lo smart working, la capacità Germania che ha chiuso il 2019 con una crescita di crisis management sono strumenti validi a cui zero. Non possiamo dipendere dalla Cina, dove dobbiamo fare appello per restare competitivi. È è isolata la regione di Wuhan, che è chiamata “la importante che la politica risponda adeguata- Chicago cinese” per la concentrazione di imprese mente agli attacchi sleali che vogliono mettere siderurgiche e metalmeccaniche, e sono com- in quarantena il Paese e adotti misure eccezio- promesse la maggioranza delle produzioni di se- nali per sostenere l’attività d’impresa. mi-lavorati che compongono le catene globali del In Lombardia si trova ben il 44% dei dirigenti valore da cui anche noi dipendiamo. italiani. I nostri manager sono chiamati a uno Tutto questo si inserisce in un contesto già com- sforzo di responsabilità e a prendere decisioni plicato, dove le dinamiche del commercio inter- strategiche. nazionale sono state stressate dalla cosiddetta La salute di tutti noi è in cima all’agenda, seguia- guerra dei dazi, dall’embargo della Russia sui mo con attenzione tutte le raccomandazioni delle prodotti europei e, dal primo febbraio, dall’entra- istituzioni per contenere la diffusione del corona- ta in vigore della Brexit. virus, ma l’industria italiana non deve fermarsi. 3
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IL PUNTO DI MARIO CARDONI Sostenibilità: luce verde sull'impresa Nel mondo cresce la domanda di energia. Una all’Europa un risparmio netto annuo fino a 640 sensibile spinta arriva dai paesi in via di sviluppo, miliardi di dollari sul costo di approvvigionamen- che necessitano di energia per ridurre il gap con to dei materiali per il sistema manifatturiero dei le aree più avanzate del mondo e per beneficiare beni durevoli. Per l’Italia, che certo non dispone di di migliori condizioni di vita. Ma la domanda cre- abbondanti risorse naturali, questo è un aspetto sce anche nelle economie più affermate, come molto importante. quelle dell’area Ue, degli Stati Uniti e della Cina, Altro tema è quello della gestione, dello smalti- gigante riscopertosi di cristallo di fronte all’emer- mento e del riutilizzo dei rifiuti, con particolare genza coronavirus. Come rispondere a questa attenzione ai “nuovi rifiuti” generati dai cicli di “fame” di energia senza sacrificare gli obiettivi di produzione e al problema della plastica. sostenibilità individuati dall’Onu? Attraverso lo sviluppo di un processo come la L’Italia ha avviato un percorso di transizione ver- pirolisi è, ad esempio, possibile il cosiddetto de, attraverso l’applicazione diffusa di modelli di plastic to fuel, vale a dire la riconversione della economia circolare. Al tema è stato dedicato il plastica non riciclabile in combustibile finalizza- terzo rapporto annuale che abbiamo realizza- to a diversi impieghi. to insieme all’Associazione italiana economi- Infine, ricerca e formazione costituiscono due sti dell’energia (Aiee) e presentato, a Roma, pilastri per il futuro dell’energia nei confronti dei nell’ambito di un evento organizzato con Elettri- quali abbiamo sempre manifestato particolare cità Futura. sensibilità. C’è bisogno di manager capaci che Il rapporto riserva grande attenzione alle energie stimolino a produrre non di meno, ma meglio. rinnovabili, come alternativa alle fonti fossili, e Per tagliare sprechi ed emissioni e dare nuo- alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. vo ossigeno alla nostra economia, con impatti Percorsi possibili che non possono prescinde- sull’occupazione che, in uno scenario ottimale, re dal ruolo strategico dell’Ue, anche rispetto a potrebbero vedere la creazione di oltre 500 mila competitor dotati di materie prime e fortemente posti di lavoro entro il 2030. sostenuti dallo Stato come la Cina, leader nel fo- Il nostro rapporto parla quindi dell’energia che fa tovoltaico e nel settore dei sistemi di accumulo bene al Paese. In questa prospettiva, esprimiamo di energia. l’invito ai policy maker a incentivare le possibili Il recupero delle risorse è una opportunità non sinergie tra politica ambientale e politica indu- solo per l’ambiente ma anche per l’economia: se- striale, sostenendo la ricerca pubblica e l’innova- condo la Ellen Mc Arthur foundation, la transizio- zione privata e, di conseguenza, stimolando rica- ne verso un’economia circolare potrà consentire dute significative anche in ambito occupazionale. 5
SOMMARIO DALL'ESTERO 08 Se crolla la Muraglia AUTORE ALESSANDRA COLARIZI A COLLOQUIO CON 11 Chi può credere a Xi Jinping? AUTORE MAURIZIO CARTA DALL'ESTERO 15 Occhi aperti sull'Africa AUTORE SONIA GRIECO 18 È un'emergenza europea AUTORE SERGIO MATALUCCI A COLLOQUIO CON 22 Serve un’Europa più coraggiosa AUTORE DINA GALANO BIANCA E VOLTA 25 Manager sui mercati esteri AUTORE ETTORE CAMBISE A COLLOQUIO CON 27 Relazioni a distanza AUTORE ANTONIO SORIERO RIFLESSIONI 30 Tutti pazzi per lo smart working AUTORE GUELFO TAGLIAVINI 6
Tutte le misure adottate dal gigante asiatico per reggere all'impatto economico del coronavirus e non disattendere le aspettative di crescita Se le stime ufficiali dovessero rivelarsi attendi- del made in China 2025, il piano industriale che bili, l'epidemia che da gennaio paralizza la Cina dovrebbe rendere la Cina una potenza tecnolo- è stata parzialmente domata. Mentre scriviamo, gica entro il 2050. Ma ormai è tutto fermo. Nello il numero giornaliero delle guarigioni ha supera- Hubei le aziende potranno riprendere le attività to il bilancio delle nuove infezioni. Segno che le non prima del 10 marzo. controverse limitazioni su mobilità e trasporti In più occasioni il presidente Xi Jinping ha ester- introdotte dal governo potrebbero aver contri- nato la propria preoccupazione per le ricadu- buito a contenere la diffusione del virus come te economiche e sociali della guerra contro il sperato. Il prezzo da pagare in termini economi- virus. Tanto più che il 2020 si preannuncia un ci resta tuttavia oneroso, almeno nel primo tri- anno cruciale per il gigante asiatico. Non solo mestre dell'anno. Tutto o quasi dipenderà dalle perché, secondo quanto promesso da Xi, do- tempistiche con cui le autorità provvederanno vrebbe coincidere con il completo sradicamento ad allentare le misure contenitive, che hanno della povertà assoluta nelle campagne. Entro il coinciso con la pausa per il Capodanno lunare, 2021, la leadership punta anche a raggiungere quest'anno prolungata di dieci giorni. la cosiddetta “società moderatamente prospe- ra” (xiaokang shehui), termine mutuato dai testi classici che implica un raddoppiamento del Pil nazionale e del reddito pro capite rispetto ai Entro il 2021, la leadership cinese valori del 2010. Un traguardo - da cui dipende la legittimità della leadership in carica - che gli punta a raggiungere la cosiddetta esperti ritengono possa essere tagliato solo con “società moderatamente prospera”, un tasso di crescita di almeno il 5,6%. Meno del "circa 6%" fissato provvisoriamente dal governo che implica un raddoppiamento a dicembre, prima che l'epidemia paralizzasse il del Pil e del reddito pro capite Paese. Il parlamento avrebbe dovuto rilasciare rispetto ai valori del 2010 le statistiche ufficiali a inizio marzo, ma le diffi- coltà logistiche causate dal contagio hanno in- dotto Pechino a posticipare la sessione plenaria Secondo proiezioni del New York Times, le restri- a data da destinarsi. Secondo Song Xiaowu, ex zioni hanno coinvolto in misura variabile circa presidente del think tank statale China society of 760 milioni di persone, pari a oltre la metà della economic reform, il tasso di crescita potrebbe popolazione cinese, di cui 160 milioni impossi- scendere al 3% nel primo trimestre e al 5% per bilitati a lasciare le proprie abitazioni senza il l'intero anno. consenso del governo. L’area più compromessa Mentre c'è chi cerca suggerimenti nel biennio comprende le province meridionali "export-ori- della Sars (2002-2003), gli analisti sono piutto- ented" e lo Hubei, di cui Wuhan, epicentro del sto concordi nel ritenere che il nuovo virus avrà contagio, è capoluogo. Una regione che vanta un effetto più destabilizzante, tanto entro i con- il prodotto interno lordo della Svezia (oltre 574 fini nazionali quanto all'estero. Colpa del peso miliardi di dollari), e una crescita superiore alla maggiore esercitato dai consumi interni sull'e- media nazionale (7,8%) trainata dal settore se- conomia cinese (oltre il 60% del Pil) nonché del condario. Sede di prestigiose università e centri ruolo sempre più preponderante che il Paese di ricerca, ha tutte le carte per diventare la culla ricopre nella filiera globale. 9
DALL'ESTERO SE CROLLA LA MURAGLIA Stando ai dati preliminari, l'epidemia colpirà torneranno al 60-80% della loro capacità solo a soprattutto Pmi e governi locali, già vessati metà marzo. Ora il pericolo è che il virus acceleri dal debito accumulato nell'ultimo decennio per quel processo di decoupling avviato dalla trade difendere la crescita dalla crisi finanziaria in- war con gli States. Le ripercussioni si preannun- ternazionale. Secondo un sondaggio condotto ciano globali. Infatti, se il calo della domanda congiuntamente dalla Tsinghua e dalla Peking interna rischia di far deragliare "l'accordo di fase university, solo il 34% delle piccole e medie im- uno" con cui Pechino ha promesso l'acquisto di prese intervistate sarà in grado di sopravvivere merci e servizi statunitensi per 200 miliardi di dol- un mese con l'attuale flusso di cassa. Compa- lari in due anni, secondo Phil Hogan, commissa- gnie aeree, turismo, immobiliare e automotive rio europeo per il commercio, l’epidemia non solo mostrano già il fiato corto. Quest’anno il nume- sta spingendo le imprese del Vecchio Continente ro dei viaggi effettuati dai cittadini durante il a delocalizzare la produzione oltre la Muraglia. Chunyun – il periodo di migrazione di 40 giorni Sta anche ritardando i negoziati per il trattato che coincide con il Capodanno lunare – è preci- bilaterale di investimento che Cina e Ue spera- pitato del 45% su base annua e, secondo la Chi- no di concludere prima del vertice di Leipzig in na tourism academy, nel 2020, il settore turisti- programma per settembre. Persino il progetto co potrebbe perdere ben 168 miliardi di dollari commerciale e infrastrutturale a guida cinese a causa del virus. Belt and road initiative (a cui l’Italia ha aderito lo scorso marzo) versa in una fase di stallo a causa del blocco di voli e spedizioni dalla Cina. Con un occhio al debito, il governo comunista L'80% delle aziende manifatturiere stronca le richieste di stimoli promettendo in cambio misure chirurgiche: taglio dei principali ha riferito di non essere tassi di riferimento sui prestiti, riduzioni dei con- in grado di gestire le proprie linee tributi pensionistici, sgravi fiscali, prestiti agevola- ti a famiglie e pmi, oltre a soluzioni creative come di produzione. Apple e il suo principale i "virus control bond", obbligazioni a basso costo contractor Foxconn hanno rivisto pensate per finanziare progetti complementari le previsioni 2020 alla guerra contro il virus. L’impronta statalista del sistema cinese permette di smuovere risorse con una rapidità inimmagi- Ma il calo dei trasferimenti ha implicazioni ben nabile alle nostre latitudini. Su ordine del Consi- più ampie. Basti pensare che, a una settimana glio di Stato, le aree più determinanti per la cre- dalla fine delle vacanze, almeno due terzi dei scita - come Zhejiang, Guangdong, Jiangsu e la 300 milioni di lavoratori migranti non erano an- municipalità di Shanghai - hanno già provveduto cora tornati al lavoro lasciando fabbriche cinesi ad allentare le restrizioni sulla mobilità. Ma, se- e straniere a corto di manodopera. Con il risulta- condo l'ambasciatore cinese in Italia, occorrerà to che quasi l'80% delle aziende manifatturiere "aspettare marzo per vedere i primi risultati". Se la interpellate giorni fa dalla Camera di commercio Sars è davvero di insegnamento, l'economia cine- americana a Shanghai ha riferito di non essere in se reagirà con un colpo di reni. La crescita a due grado di gestire le proprie linee di produzione. Ap- cifre è un ricordo lontano. Ma questi giorni di cri- ple - che in Cina assembla la maggior parte degli si hanno già avviato una sperimentazione senza iPhone - si appresta a rivedere le previsioni per precedenti, dal remote work a un potenziamento il primo trimestre, mentre Foxconn, il principale del riconoscimento facciale a prova di mascheri- contractor locale, pronostica ricadute sul bilancio na. D'altronde fu proprio nell'annus horribilis 2003 dell'intero 2020. che Alibaba lanciò Taobao, oggi il più grande sito Morgan Stanley stima che le attività produttive di e-commerce al mondo. 10
A COLLOQUIO CON CHI PUÒ CREDERE A XI JINPING? AUTORE: MAURIZIO CARTA - TEMPO DI LETTURA: 5 MINUTI 11
A COLLOQUIO CON CHI PUÒ CREDERE A XI JINPING? Il XXI secolo non sarà il secolo cinese, anzi. La Cina entrerà presto in una crisi molto profonda, predice il professor Giulio Sapelli in questa intervista senza filtri in cui non risparmia critiche a Pechino Classe 1947, il professor Sapelli non ha bisogno commercio. Da poco c’è stato un accordo tra di lunghe presentazioni. Accademico di fama in- Unione europea e Mercosur che comunque ternazionale, già consigliere d’amministrazione deve ancora essere sottoposto ai parlamenti per Eni e Unicredit, intellettuale appassionato, nazionali. autore prolifico, da circa cinquant’anni è voce Dunque quale potrebbe essere il problema? partecipe e autorevole nel dibattito pubblico ita- Quello delle supply chain dell’industria che sono liano. A lui abbiamo chiesto un’opinione sull’at- collegate alle multinazionali, quasi tutte peral- tuale congiuntura e sui possibili risvolti della tro imprese straniere che operano in Cina con crisi legata al Covid-19, giornalisticamente noto criteri di igienicità occidentali. Ma anche qui come coronavirus. Ovviamente le argomenta- va fatta la tara. Noi crediamo alle statistiche zioni hanno portato anche altrove, compresa cinesi. In realtà, se facciamo una correlazione una riflessione sul ruolo attuale dei manager. tra consumo di elettricità e Pil cinese, scopria- mo che stando alla grandezza del secondo, il primo dovrebbe essere tre volte superiore. Le statistiche cinesi, come quelle della vecchia In un sistema industriale già molto Urss, sono tutte taroccate. Dunque, da una par- te penso a conseguenze meno serie di quelle colpito dalla deflazione secolare, paventate, dall’altra c’è da preoccuparsi. E le quindi da un abbattimento dei tassi spiego il perché. Se i cinesi hanno detto che c’è il coronavirus, significa che agisce da almeno di profitto, questa epidemia può avere tre o quattro mesi. un effetto regressivo dal punto di vista Proviamo allora a vedere la questione da un altro punto di vista. Se a perderci non sono in degli scambi troppi, chi ci guadagna da questa situazione? Il Partito comunista nella sua battaglia contro Professor Sapelli iniziamo dalle cose, per la borghesia cinese di Hong Kong. Con questa così dire, semplici: che impatto ha e potrebbe crisi si realizza il sogno di neutralizzarla e so- avere l’emergenza legata al coronavirus? stituirla con Shangai. Hong Kong è la borghesia In un sistema industriale già molto colpito dalla cinese in senso ampio: non solo i suoi abitanti, deflazione secolare, quindi da un abbattimen- ma anche i borghesi che vivono in Cina. In quel- to dei tassi di profitto – parlo di deflazione la città la borghesia cinese (centinaia di milioni mondiale e soprattutto europea, quest’ultima di persone) aveva la speranza di collegarsi al a causa delle regole ordoliberiste che i trattati capitalismo internazionale senza la mediazio- interstatali si sono dati – questa epidemia può ne del partito. avere un effetto regressivo dal punto di vista Tuttavia, Cina a parte, sembra che in tutto il degli scambi. Tuttavia, direi che questo impatto mondo ci sia una gran voglia dei diversi attori è molto minore rispetto a ciò che sento dire. internazionali di proiettarsi al di fuori dei pro- Perché? pri confini… Perché mi sembra di vivere in un mondo dei so- Ma certamente! Dopo che è crollata l’Urss gni. Tutti parlano di multilateralismo ma sono non si è fatta una nuova Yalta, è normale che quarant’anni che non riusciamo a fare un Uru- tutti vadano verso il disordine. È stato l’errore guay Round, ovvero un trattato multilaterale di dell’unipolarismo di Clinton, Bush e Obama, che 12
non hanno voluto fare quello che Bush padre potere, nonostante Xi Jinping, molto diviso. Se avrebbe voluto fare: mi riferisco alla promessa leggiamo gli atti dell’ultimo congresso del Pcc, rivolta a Gorbačëv di un trattato internazionale, Xi Jinping dice che bisogna vietare le universi- di un nuovo assetto che avrebbe impedito alle tà straniere agli studenti cinesi, che è meglio nazioni intorno alla Russia di aderire alla Nato e studiare il suo pensiero. Dice che non bisogna all’Unione europea. Non è andata così. esportare capitali e investirli in Cina. Quindi? Chi fa la cosiddetta “Via della seta?” Probabil- mente l’esercito. Il mondo crede a Xi Jinping ed è una cosa ridicola. È vero che abbiamo cre- duto a Stalin, però che si creda a Xi Jinping è Le statistiche cinesi sono tutte veramente pazzesco. taroccate. Se hanno detto di avere Lei è uno dei pochi ad aver preconizzato uno scenario mondiale al 2050 nel quale la prima il coronavirus, significa che agisce economia al mondo non sarà quella cinese da almeno tre o quattro mesi ma ancora gli Stati Uniti. Addirittura, se Fran- cia e Germania troveranno concordia, vede sul secondo gradino del podio l’Europa. Perché? Potrei sbagliarmi ma mi sembra di ricordare Io vedo gli Stati Uniti affiancati dall’India. È ne- che un ideogramma cinese associ il concetto cessario che Francia e Germania si integrino di “crisi” a quello di “opportunità”. Che tipo di fortemente e che Macron la smetta con questa opportunità potrebbe rappresentare questa follia di volersi proporre come ombrello nuclea- vicenda? re. Occorre dare un esercito alla Germania, non La prima riguarda l’accelerazione della trasmi- può essere il quarto esportatore di armi nel grazione delle imprese straniere dalla Cina mondo e non possedere un esercito. Occorre al Vietnam o all’India, come del resto già sta vincere queste resistenze e darle un esercito avvenendo. Applichiamo le sanzioni alla Rus- da superpotenza unita a quella francese. sia e non sanzioniamo un pericolo vero per Quindi il neogollismo è un problema? l’Occidente: la Cina sta attuando una grande È un grande problema, perché è fatto da un espansione militare, anche se per certi versi president synthétique, cioè da un uomo che da solo sulla carta. Ha due grandi portaerei atomi- quando è arrivato ha diviso il sistema di potere che, una delle quali regalata dalla Russia, che francese. La prima cosa che ha fatto Macron è non funziona. Tutto questo non è sostanziato stata licenziare il generale De Villiers, membro da una base economica altrettanto solida. È un di una delle più grandi famiglie francesi, fratello 13
A COLLOQUIO CON CHI PUÒ CREDERE A XI JINPING? di Philippe De Villiers, un grande intellettuale, costruttori di tecnologie. Abbiamo avuto una interprete del vero gollismo. Basta vedere poi grande scuola di management nei casi della come i servizi segreti e le masse stanno trat- Olivetti, della Rinascente e della Pirelli. Insom- tando Macron. Mi riferisco a tutti i giochetti ma, il buon manager è quello che applica le tre che gli hanno combinato con il suo candidato virtù penultime delle quali parlava Simone Weil: a Parigi. Macron è un uomo indebolito, occorre umiltà, attenzione e rispetto. A questo unirei tornare alla politica… la grande competenza tecnica. I manager do- Quindi per lei “la politica” è un’intesa di lungo vrebbero leggere Drucker, Ansoff, non questi periodo tra Francia e Germania? guru assurdi di oggi. L’Italia è cresciuta grazie Su questo non c’è dubbio. all’insegnamento manageriale che veniva dal Tornando alla Cina, dove la vede nel 2050? nord America. È stata una rivoluzione. Un tem- La vedo in frantumi, amico mio. Entrerà presto po i grandi manager avevano rapporti con gli in una crisi molto profonda. Vede, nessuno ha intellettuali, adesso hanno rapporti solo con i mai governato la Cina. La rivoluzione culturale consulenti. Questo è stato decisivo per far ab- è stata una lotta all’interno del partito con l’e- bassare il livello manageriale. sercito, si scontravano le forze armate. Quindi, chi può credere al potere di Xi Jinping? Sono tutte stupidaggini. Pensa veramente che la Cina potrebbe andare Il buon manager è quello incontro a una grande guerra civile? Intendo qualche lunga crisi come del resto è regolar- che applica le tre virtù penultime mente avvenuto nella sua storia? delle quali parlava Simone Weil: L’ha già avuta con la rivoluzione culturale. An- che in Cina le masse sono entrate nella storia umiltà, attenzione e rispetto e sono dotate di molta più coscienza di quan- to noi intuiamo. D’altra parte scontri di potere come quello che c’è stato ad Hong Kong diven- teranno turbolenze più ricorrenti. Il potere cen- tralizzato non è fatto per la Cina, non lo è mai stato. Io poi credo nella forza secolare della de- mocrazia e della libertà. Le faccio infine una domanda che non ha atti- nenza con il tema iniziale ma è più pertinente alla nostra testata. Quale dovrebbe essere il modello di manager di oggi? A quale modello dovrebbero conformarsi i manager del settore pubblico e di quello privato? Il modello del manager è naturalmente misto. Nel caso di imprese familiari dovrebbe esse- re al tempo stesso un allenatore e un consu- lente della proprietà. Oggi purtroppo le stock option stanno distruggendo alla radice le ca- Giulio Sapelli, intellettuale pacità manageriali. Alcuni manager sono di- e manager, ventati mercenari che tirano a fare soldi, pren- dirige la cattedra dere stock option e ad abbandonare la nave. di Storia Noi abbiamo avuto grandi manager, in primo economica all’Università luogo nell’impresa pubblica. Sono stati grandi di Milano 14
DALL'ESTERO OCCHI APERTI SULL'AFRICA AUTORE: SONIA GRIECO - TEMPO DI LETTURA: 4 MINUTI 15
DALL'ESTERO OCCHI APERTI SULL'AFRICA Nonostante sia stata creata una task force continentale, sono soltanto 20 i paesi africani in grado di effettuare test diagnostici del Covid-19. È a rischio un sistema già fragile, fortemente dipendente dall'economia cinese Il primo caso di contagio da coronavirus (Co- Petrolio, rame, cobalto, ma anche caffè, carne, vid-19) accertato in Africa (in Egitto) ha scatena- vino. Sono questi alcuni dei beni che Pechino to timori sulla capacità del continente di affron- importa dall’Africa. L’epidemia di coronavirus e la tare in maniera efficace l’emergere di eventuali, conseguente quarantena di milioni di cinesi han- e molti ritengono inevitabili, focolai del virus che no determinato una contrazione della domanda sta mettendo a dura prova la Cina. Intanto, diversi e anche l’abbassamento del prezzo di mercato di paesi africani sono alle prese con le ripercussioni questi beni: ad esempio, è stato registrato un calo dell’epidemia sulle proprie economie, già in diffi- del 20% del prezzo di mercato del petrolio e del coltà e ampiamente dipendenti dalla domanda 7% di quello del rame. Gli effetti sul valore delle cinese. La Cina, infatti, è il principale partner esportazioni, non soltanto verso la Cina, espon- commerciale dell’Africa come singolo stato, gono alcuni paesi africani al rischio di pesanti secondo soltanto all’Unione europea: nel 2018, ripercussioni economiche. «Tra i paesi esposti ci il volume delle transazioni commerciali tra Pe- sono Angola e Sudafrica, partner economici prin- chino e Africa ammontava a circa 240 miliardi cipali di Pechino», spiega Casola: «Ad esempio, di dollari. il 97% delle esportazioni di petrolio dell’Angola è verso la Cina che a sua volta importa dal Paese il 10% del proprio fabbisogno di greggio». Il peso delle esportazioni di materie prime industriali è Secondo l’Overseas development pari al 20% del Pil dell’Angola. Inoltre, il 10% dei institute, l’Africa subsahariana turisti che visitano ogni anno questo stato dell’A- potrebbe perdere fino a 4 miliardi frica meridionale è cinese. Il comparto turistico, infatti, è un’altra voce dei bi- di dollari in esportazioni lanci africani colpita dalle limitazioni alla mobilità determinate dall’epidemia di coronavirus. I flussi Secondo il rapporto del think tank Overseas de- turistici dalla Cina iniettano milioni di dollari nelle velopment institute (Odi), a prescindere dai casi casse dell’industria turistico-alberghiera africana, di contagio, saranno le economie dei paesi più che rischia di ritrovarsi in affanno se la crisi non poveri a subire conseguenze significative: l’Africa rientrerà in tempi brevi e le rotte con la Cina non subsahariana potrebbe perdere fino a 4 miliardi saranno riaperte. Quasi tutte le compagnie di in esportazioni. bandiera africane hanno sospeso i voli e alcuni Sinora si tratta di stime, spiega Camillo Caso- paesi hanno bloccato l’ingresso dei visitatori ci- la, ricercatore del Programma Africa dell’Ispi, nesi per timore del contagio. l'Istituto per gli studi di politica internazionale: I canali economici con la Cina espongono anche «L’impatto del coronavirus sui sistemi economici lo Zambia, principale produttore di rame nel con- africani è inevitabile. La quasi totalità degli stati tinente; il Congo Brazzaville che basa la propria africani ha rapporti economici importanti e forti economia sul petrolio; la Repubblica democrati- con la Cina che dall’inizio degli anni duemila ha ca del Congo con le sue risorse di cobalto, in pri- intessuto relazioni e concentrato grandi investi- mis, e altre risorse minerarie la cui esportazione menti nel continente. È forse presto per quantifi- rappresenta oltre il 50% del suo Pil. care con certezza questo impatto, dipenderà da «Non ci sono soltanto le esportazioni. La pre- quanto durerà la crisi sanitaria e dalle sue riper- senza cinese in Africa è molto diversificata e si cussioni sull’economia cinese». articola su due direttrici», spiega ancora Casola. 16
stare all’economia globale 360 miliardi di dollari. E i contraccolpi su quella africana rischiano di es- Camillo Casola, Ispi: «Non ci sono sere elevati, considerato che negli ultimi 15 anni soltanto le esportazioni. La costa la presenza cinese (commercio, investimenti, imprese) nel continente è aumentata in maniera orientale è interessata dallo sviluppo esponenziale e l’andamento delle economie dei della Belt and road initiative, con principali stati africani è stato stimato al ribasso dalla Banca mondiale. ingenti investimenti cinesi» Mentre si osservano gli sviluppi e la diffusione dei contagi da Covid-19, l’Africa si prepara ad affrontare questa emergenza sanitaria con il «C’è la domanda di materie prime di cui dispon- sostegno dell’Organizzazione mondiale della gono i paesi africani e lo sviluppo della Belt and sanità (Oms), particolarmente preoccupata dalla road initiative (la cosiddetta nuova Via della seta, fragilità dei sistemi sanitari del continente già alle n.d.r.) che riguarda fortemente la costa orientale prese con focolai di altri agenti patogeni, come africana, dove la Cina è impegnata nella costru- l’Ebola, che mietono migliaia di vittime. Ci sono zione di diverse infrastrutture, ad esempio porti. pazienti in quarantena in Etiopia, Kenya, Costa Questa area ha una particolare rilevanza strate- d’Avorio e Botswana, ed è stata creata una task gica nel progetto ed è coinvolta in grossi investi- force continentale coordinata dai paesi meglio menti. Anche in questo caso, l’impatto economico attrezzati: Senegal, Kenya, Marocco, Sudafrica e del coronavirus dipenderà dalla durata della crisi». Nigeria. Entro fine mese saliranno a 20 i paesi in È indubbio che un impatto economico ci sarà grado di effettuare test diagnostici. Ancora pochi e già in parte c’è, ma forse è ancora presto per rispetto alle dimensioni geografiche e demografi- quantificarlo con certezza. Nel 2003, la Sars (Sin- che del continente. drome respiratoria acuta grave), diffusasi sem- È una minaccia seria per questo continente enor- pre dalla Cina, provocò perdite a livello mondiale me, popoloso e ancora fragile, come ribadisce per 50 milioni di dollari. Il coronavirus, però, ha un John Nkengasong, direttore di Africa Cdc, il Cen- tasso di contagio più alto e, soprattutto, il Pil cine- tro per il controllo e la prevenzione dell’Unione se oggi è otto volte più grande e la quota cinese africana: «Se non saremo in grado di individuare sul Pil mondiale si è quadruplicata: dal 4 al 17% e contenere in tempo i focolai, potremmo non del 2019. Secondo Odi, l’epidemia potrebbe co- raggiungere i nostri obiettivi di sviluppo» 17
DALL'ESTERO È UN'EMERGENZA EUROPEA AUTORE: SERGIO MATALUCCI - TEMPO DI LETTURA: 4 MINUTI 18
L’allarme sanitario rischia di minare la stabilità delle istituzioni Ue. In discussione finanziamenti, maggiore flessibilità per i conti pubblici dei paesi colpiti e misure di agevolazione fiscale Le istituzioni europee, per lo più la Commis- un ruolo guida», aveva affermato Ursula von der sione europea, stanno cercando un loro ruolo Leyen, presidente della Commissione europea. nella gestione della crisi legata al coronavirus, Ironicamente, però, circa la metà dei nuovi fon- fungendo da mediatrici tra diversi paesi, moni- di europei andranno a finanziare un’altra istitu- torando le conseguenze economiche e annun- zione - l’Organizzazione mondiale della sanità ciando nuovi pacchetti di aiuti. (Oms). L’obiettivo principale dei 114 milioni è L’esecutivo europeo, per quanto riferito dal com- quello di aiutare i paesi con sistemi sanitari più missario all’Economia Paolo Gentiloni, è anche deboli. Sembra insomma emergere una forte at- pronto a discutere come fare delle concessioni tenzione politica da parte delle istituzioni euro- ai paesi colpiti e offrire maggiore flessibilità per pee, quanto anche una mancanza di strumenti quanto riguarda i conti pubblici. efficaci per intervenire a livello continentale. Al- «Nel nostro attuale Patto di stabilità e di cre- meno per il momento. scita sono previste delle clausole di flessibilità Una cifra simile (100 milioni) andrà alla ricerca. legate alle cosiddette circostanze eccezionali», Il 90% percento sarà erogato nel quadro dell'ini- ha spiegato mercoledì Gentiloni durante una ziativa in materia di medicinali innovativi, un’a- conferenza stampa a Bruxelles. genzia europea fondata nel 2008 dall’Unione Nella stessa conferenza stampa il vicepresi- europea e dalla Federazione europea delle indu- dente esecutivo della Commissione, Valdis strie e delle associazioni farmaceutiche (Efpia). Dombrovskis, ha suggerito che eventuali nuove Un team di esperti dell'Oms e del Centro euro- misure fiscali potrebbero essere prese in prima- peo per la prevenzione e il controllo delle malat- vera, in occasione dell’European semester 2020 tie sta già collaborando con le istituzioni italiane, spring package. non solo in materia di prevenzione, ma anche «Sarà oggetto di discussione nei prossimi mesi con attenzione alla comunicazione del rischio. con quali paesi e in quali condizioni queste circostanze eccezionali potranno essere uti- Altre misure e interventi lizzate», ha concluso Gentiloni, ricordando che Janez Lenarčič, commissario europeo per la Ge- queste clausole sono state applicate in Italia nel stione delle crisi, ha chiarito che la sospensione caso di recenti terremoti. del trattato di Schengen è questione complessa che deve essere discussa su richiesta dei paesi membri. I divieti di viaggio e i controlli alla fron- tiera rimangono di competenza dei diversi go- L’esecutivo europeo ha liberato risorse verni. La Commissione continua però a facilitare per un valore di 232 milioni di euro. gli incontri. Martedì, per esempio, l’esecutivo europeo ha Circa la metà, però, andrà all’Oms partecipato a un meeting dei ministri della Sa- lute di Francia, Germania, Italia. L’intenzione Nuovi finanziamenti Ue emersa è quella di mantenere aperte le frontiere A inizio settimana l’esecutivo europeo aveva nonostante i nuovi casi di virus in Europa, per lo annunciato nuovi finanziamenti per un valore di più in Italia settentrionale. 232 milioni di euro. «Poiché i casi continuano ad «Stiamo parlando di un virus che non rispetta le aumentare, la sanità pubblica è la nostra prima frontiere», ha commentato in diverse occasioni il priorità. L'Europa è presente e intende svolgere ministro della Salute italiano Roberto Speranza. 19
DALL'ESTERO È UN'EMERGENZA EUROPEA La Commissione sta anche cercando di dimo- Intanto sia il Parlamento europeo che la Com- strare vicinanza nei confronti dei cittadini e dei missione hanno preso misure restrittive per il governi. Il commissario per la Salute Stella personale in missione o in vacanza in Italia. La Kyriakides era per esempio a Roma mercoledì, logica è chiara: minimizzare i rischi di rallentare insieme al ministro Speranza. i lavori delle istituzioni europee. «Devo dire che questa crisi è una prova per la capacità di adottare misure di emergenza e di Impatto economico a livello europeo contenimento a livello globale. È anche un test La settimana scorsa, intervenendo a una riunione per la cooperazione tra Paesi europei», ha detto dei ministri dell’Economia del G20, alla presenza Kyriakides in conferenza stampa. dei capi delle banche centrali, Kristalina Georgie- «Si tratta di una situazione preoccupante ma va del Fondo monetario internazionale aveva non dobbiamo lasciarci prendere dal panico», ha previsto un impatto economico limitato e di breve aggiunto, argomentando che è necessario stare durata, avvertendo però che nuovi focolai avreb- attenti alle campagne di disinformazione che bero potuto avere conseguenze significative. confondono i cittadini, non permettendo loro di Simile l’approccio dell’esecutivo europeo. Le capire la situazione reale. istituzioni europee, come per altro le istituzioni La disinformazione, ha sottolineato Kyriakides, può globali, sono infatti restie a rilasciare previsioni avere ripercussioni sulla stabilità delle istituzioni. economiche. «Abbiamo canali consolidati per lo scambio di «L'economia italiana, che ha avuto un brutto informazioni a livello europeo. Forniamo una quarto trimestre del 2019, avrà i suoi andamenti guida scientifica basata sui fatti per aiutare gli molto condizionati dall'evoluzione della vicenda Stati membri a preparare i loro sistemi sanitari e del coronavirus», ha spiegato Gentiloni, aggiun- gli operatori sanitari». gendo che «non ci sono certezze sulle conse- guenze economiche» a livello nazionale, euro- peo e globale. Il messaggio è chiaro: bisogna essere cauti e Online un nuovo sito dedicato al “seguire le evoluzioni, giorno dopo giorno” senza Covid-19 per evitare le notevoli troppi allarmismi, consapevoli però che ci saran- no delle ripercussioni economiche e che even- ripercussioni della disinformazione tuali misure europee in supporto ai paesi più colpiti avranno bisogno di tempo, specialmente La Commissione ha lanciato intanto un sito web ora che i governi nazionali stanno discutendo il dedicato al Covid-19 con le azioni intraprese e tema più importante per i prossimi sette anni: il delle spiegazioni concrete. Il sito è disponibile bilancio di lungo periodo dell’Unione europea, il solo in inglese. primo dopo la Brexit. 20
VII EDIZIONE INCONTRI PER L’INNOVAZIONE SOCIALE IL VALORE SOCIALE DELL’EDUCAZIONE DRIVER DI SVILUPPO E CAPITALE IMMATERIALE Martedì 24 Marzo 2020 - ore 9.00 Luiss Guido Carli Sala delle Colonne - Viale Pola, 12 - Roma L’educazione e la formazione costituiscono sempre di più un elemento centrale e permanente per lo sviluppo sociale delle persone e uno strumento fondamentale per adattarsi ai continui e repentini cambiamenti del contesto economico e sociale a livello globale. Un’educazione di qualità, equa ed inclusiva per tutti e per tutta la vita - uno dei pilastri degli obiettivi del millennio – può permettere a ciascuno di sviluppare le proprie capacità e alla società di promuovere lo svi- luppo sostenibile. Occorre quindi individuare proposte innovative e buone pratiche, dirette a ripensare l’organizzazione del tempo e dello spazio dedicato alla formazione, recuperando il valore dell’apprendimento e della motivazio- ne ed integrando modalità istituzionali con modalità extra-istituzionali: questo per offrire a tutti l’opportu- nità di sviluppare le proprie qualità e un supporto alla realizzazione personale e professionale. PER INFORMAZIONI E PER REGISTRARSI ALL’EVENTO www.vises.it 21
A COLLOQUIO CON SERVE UN’EUROPA PIÙ CORAGGIOSA AUTORE: DINA GALANO - TEMPO DI LETTURA: 4 MINUTI 22
Con Matteo Matarazzo della Cec, l’organizzazione che rappresenta un milione di manager europei, affrontiamo il fenomeno coronavirus dalla prospettiva comunitaria A Bruxelles il coronavirus non fa troppa paura. mondo ed espone al contagio. I casi di cronaca Tutto scorre come d’abitudine, salvo qualche in Germania e Italia dimostrano che i manager accortezza aggiuntiva stabilita dalle autorità europei sono attori economici che risentono europee in via precauzionale. Non si sono fer- direttamente della situazione attuale e, mi con- mate le imprese, i traffici aerei né le diplomazie. senta, anche di un certo accanimento. È nel suo ufficio anche Matteo Matarazzo, che A Bruxelles come va? da sette anni è Head of office di Cec european Rispetto agli altri paesi europei, qui l’opinione managers, l’organizzazione che raggruppa i ma- pubblica ha per il momento una limitata per- nager europei. Un lavoro di complessa media- cezione del rischio diffusione della malattia e zione tra le esigenze delle confederazioni na- del relativo impatto sociale. Credo che le con- zionali e quelle delle organizzazioni di settore, seguenze economiche non siano da sottovalu- alla ricerca della sintesi condivisa che parli a tare e il management lo sa prima di tutti, dato nome di 1 milione di manager europei. che cura le relazioni commerciali. Negli ultimi anni l’economia dell’area è cre- sciuta in media meno del 2% annuo. Le stime sul 2020 non erano positive, anche prima di questa emergenza. Secondo lei ci dobbiamo Tutti i settori sono dipendenti aspettare una frenata ulteriore del Pil europeo? dal mercato cinese. I più colpiti: L’impatto economico del coronavirus sarà no- tevole su un continente che non va malissimo, componentistica di base, medicale, ma deve gestire scarti significativi tra paesi a chimico-farmaceutico, lusso, diversa velocità. L’Italia si trova agli estremi più bassi della forchetta. Scontiamo un approc- agroalimentare e turismo cio europeo che è stato sin dall’inizio forse troppo rigoroso nella politica di concorrenza e nel difendere il principio di salvaguardia; di Il caso della dirigente della multinazionale fatto ciò ha impedito alcune operazioni di si- tedesca in Baviera e la ricerca del “paziente nergia industriale e forme di consolidamento zero” nel lodigiano hanno spinto la categoria degli attori di mercato che avrebbero aiutato, dei manager sotto i riflettori mediatici della liberando risorse per essere più competitivi in cronaca sul coronavirus. Dottor Matarazzo, termini di ricerca e sviluppo, per esempio. Oggi vogliamo fare chiarezza? non abbiamo grandi “campioni” europei ma I manager sono i lavoratori con i tassi di mobi- tantissime piccole e medie imprese. La politi- lità tra i più elevati delle varie categorie profes- ca di concorrenza non può essere la stessa di sionali. Qualsiasi fenomeno che limita la circo- 30 anni fa, quando si dovevano salvare settori lazione delle persone, sia esso il coronavirus, il improduttivi. Dobbiamo poter giocare ad armi deterioramento di una relazione bilaterale o la pari in un mercato globalizzato. recrudescenza di nazionalismi economici, ha Quali sono i settori produttivi più esposti al nei dirigenti le prime vittime. Non mi ha stupito rischio del raffreddamento delle relazioni con che, in mancanza di una casistica attendibile, la Cina? si sia rafforzata la tendenza a stigmatizzare il Anzitutto la componentistica di base, dato il ruolo e la funzione del dirigente che gira per il maggior tasso di dipendenza. Ricordiamoci 23
A COLLOQUIO CON SERVE UN’EUROPA PIÙ CORAGGIOSA che la Cina contribuisce a tutte le catene glo- presa. Quindi, serve maggiore attenzione a bali, da quelle a minor valore aggiunto a settori saper collegare i fili di eventi e fenomeni che come medicale, chimico-farmaceutico, appli- esulano dalla gestione quotidiana. Tutto que- cazioni avanzate in campo biomedico. Inevi- sto in un contesto ancor più complesso che tabile anche l’effetto sul comparto del lusso, vogliamo sia sostenibile sia verso se stessi, dell’agroalimentare e del turismo, rispetto ai costruendo benessere sul lavoro e capacità di quali il Paese asiatico costituisce il più grande resilienza rispetto agli stimoli veloci, sia verso mercato di consumo. l’esterno, come responsabilità manageriale nel I mille miliardi di euro del Green deal promes- lungo periodo in termini sociali e ambientali. In si da von der Leyen daranno respiro? un contesto in cui i fondamenti cambiano così Anche rispetto a questa tematica, dipenderà velocemente, servono competenze manageria- dalla capacità dell’Ue di far propria la riconver- li sistemiche. sione green e da quanto sarà in grado di rispet- tare la visione strategica 2050 di un’Europa a neutralità carbonica. A marzo si conosceranno i dettagli dell’orientamento di politica strategi- Non esistono più le fatalità. ca perché ancora non è chiaro in che misura la riconversione ambientale toccherà i settori Il rischio è entrato nell'esercizio della produzione energetica, ad esempio, né di valutazione degli obiettivi come si procederà verso l’uscita dalle fonti fos- sili. Siamo indietro sullo stoccaggio, indietro dell'impresa nella ricerca delle nuove batterie per lo svilup- po dell’elettrico, indietro su alcune tecnologie come la potenza di calcolo dei “super-compu- ter” e i big data. L’Ue sarà coraggiosa? Questa è la vera domanda. Anche ai manager è richiesto più coraggio? La nostra Confederazione sta insistendo mol- to sulla formazione, e non solo sui temi della sostenibilità. Tutti i nostri membri condivido- no l’idea che è in atto un cambio di ruolo: al manager è richiesta una visione, la capacità di mettere in rete le competenze, di motivare l’éq- uipe di lavoro. La massimizzazione del profitto a brevissimo tempo non è più il suo obiettivo fondamentale. È sovvertito l’approccio vertici- stico, quello che impostava la struttura dell’im- presa in modo gerarchico. Con quali conseguenze? Il manager quindi ha bisogno di una prepara- zione più trasversale per comprendere in modo estremamente rapido le conseguenze delle de- Matteo cisioni che prende. La variabilità e l’impredici- Matarazzo, bilità costituiscono ormai elementi obbligatori che da sette anni è Head of per chi riveste funzioni apicali. Non esistono office di Cec più le fatalità. Il rischio è entrato nell’esercizio european di valutazione degli obiettivi realistici dell’im- managers 24
BIANCA E VOLTA MANAGER SUI MERCATI ESTERI AUTORE: ETTORE CAMBISE - TEMPO DI LETTURA: 2 MINUTI 25
BIANCA E VOLTA MANAGER SUI MERCATI ESTERI Export manager e manager per l’internazionalizzazione sono le due figure di supporto alle Pmi nel percorso di globalizzazione. Con competenze simili, ma obiettivi diversi Quali sono le figure professionali necessarie partnership commerciali, ma anche di sviluppo alle aziende per affacciarsi sui mercati esteri? e produttive, tramite accordi e, ove strategico, Una su tutte, l’export manager, il professionista attraverso acquisizioni di aziende estere. che aiuta l’azienda a porre le basi di una solida Entrambe queste figure professionali devono strategia internazionale. Un ruolo cruciale per avere maturato esperienze e formazione inter- l’esportazione, a prescindere dalle dimensioni nazionali, che le portino a possedere capacità della società. Il compito delicato di un professio- relazionali e linguistiche di spicco. Devono infat- nista preparato e fondamentale come l’export ti avere conoscenze approfondite, della cultura manager è curare gli interessi dell’azienda prima dei paesi in cui vanno ad operare e devono esse- e dopo il grande passo all'estero. re in grado di comunicare professionalmente in «Look before you leap» come recita il modo di diverse lingue. dire anglofono. «Prima di spiccare un balzo è opportuno considerare tutte le possibili conse- guenze, le variabili in atto e la giusta direzione in cui muoversi per atterrare al meglio», si legge nel sito di Sace Simest, società del gruppo Cas- Curare gli interessi dell'azienda prima sa depositi e prestiti, specializzata nel sostegno e dopo il grande passo oltreconfine alle imprese italiane, in particolare le Pmi, che è un'attività che richiede esperienze vogliono crescere nel mercato globale. Federmanager ha sviluppato e aggiornato, nel e formazione specifiche corso degli anni, BeManager, il servizio di certi- ficazione delle competenze manageriali indivi- duando fin dall’inizio i profili dell’export manager Devono inoltre avere una sostanziale esperien- e del manager per l’internazionalizzazione. za di operazioni in contesti internazionali nuovi e non ancora strutturati e l'attitudine a lavorare Perché due figure? per progetti. Oltre alla conoscenza delle strate- Vediamo di comprenderne le differenze. L’export gie di marketing, delle tecniche di transazione e manager è il professionista che ha la responsa- di negoziazione, delle formule assicurative, delle bilità di sviluppare il mercato estero dell'orga- procedure bancarie e contrattualistiche, devono nizzazione. Il suo compito principale è quello possedere una elevata padronanza della legisla- di individuare, in base alle direttive della politica zione e delle norme che regolamentano l'espor- di export fissate dalla direzione aziendale, nuo- tazione e la creazione di attività all'estero. vi mercati esteri e di elaborare le strategie più Oltre allo strumento della certificazione, che efficaci per l'avvio delle attività di vendita e per vede nella Norma Uni 11369 la base concettua- il loro consolidamento. Definisce quindi le linee le e nella società Rina l’ente certificatore, Feder- d'azione, identifica e seleziona le principali op- manager ha predisposto tramite le sue società portunità di business, programma e coordina il di scopo, Federmanager Academy e CDi Mana- piano di promozione sul mercato internazionale ger, rispettivamente percorsi formativi e un ca- dei prodotti/servizi dell'organizzazione. nale di raccordo con il mercato delle Pmi, che Il manager per l'internazionalizzazione ha il sostanziano l’impegno della Federazione nelle compito di portare l'organizzazione ad operare politiche attive per il lavoro a supporto dei pro- in campo internazionale, identificando non solo pri iscritti. 26
A COLLOQUIO CON RELAZIONI A DISTANZA AUTORE: ANTONIO SORIERO - TEMPO DI LETTURA: 3 MINUTI 27
A COLLOQUIO CON RELAZIONI A DISTANZA Voce a due top manager italiani: ecco come stanno affrontando gli effetti del coronavirus sul loro business, influenzato dalla crisi cinese La Cina è vicina, oggi più che mai. La cronaca ri- complessivamente più affidabile, recuperando un porta infatti aggiornamenti costanti sugli effetti gap competitivo del 15%. I grandi player interna- del coronavirus, sorto e propagatosi nel gigante zionali che avevano intenzione di “fare la spesa” asiatico e giunto adesso in Italia con un impatto in Cina si muovono oggi con cautela e le scelte sulle rispettive economie ancora tutto da definire. strategiche di politica industriale sembrano guar- Progetto Manager ha voluto quindi incontrare due dare decisamente alle aziende europee». top manager italiani che operano con il Dragone, Un’Europa che rientra in gioco anche, e non solo, meta di nuovi business e spesso casa madre di per gli effetti del coronavirus. competitor dalla forte presenza sui mercati. «Stiamo notando un cambio di rotta del busi- ness system», dice Luca Tosto, Ceo della Walter Tosto Spa, leader nella costruzione di compo- «I grandi player internazionali nenti critici per impianti industriali in tutto il mon- che avevano intenzione di “fare do. «Come azienda abbiamo un 30% del volume di affari verso la Cina e si iniziano ad avvertire le la spesa” in Cina si muovono oggi ricadute del coronavirus sul sistema industriale con cautela e virano verso gli cinese in senso più ampio, soprattutto in relazio- ne all’affidabilità delle imprese asiatiche». interlocutori europei», dice Luca Tosto, Secondo Massimo Bruni, Ad di K Labs, società Ceo della Walter Tosto Spa italiana che eroga servizi di formazione tecnolo- gica e lavora con il colosso cinese Huawei, l’on- La capacità industriale cinese è infatti già ampia- da lunga del coronavirus avrà «impatti di naturale mente sollecitata da tutte le opportunità che il relazionale, strategica ed economica. Si registra Dragone ha saputo cogliere. Questa congestione un congelamento massivo di tantissime attività e di impegni, produttivi e organizzativi, ha spesso le aziende italiane subiscono disagi per il blocco portato a risultati discutibili in termini di perfor- della produzione cinese; la mancanza di approvvi- mance, soprattutto per quanto attiene ai tempi di gionamenti avrà un grosso impatto perché c’è una consegna delle opere. «Al di là del coronavirus, gli psicosi che sta rallentando gli scambi commercia- acquirenti stavano già iniziando a valutare com- li e, attenzione, la Cina è la fabbrica del mondo». plessivamente l’offerta cinese. Riconsiderando Oltre ai dati sanitari che evidenziano la rapida quindi il know how e la puntualità caratteristiche escalation del virus nel gigante asiatico e in di- delle aziende europee, due parametri decisivi per verse aree del pianeta, notevole è l’incidenza del la competitività», puntualizza Tosto. bombardamento mediatico, più o meno informa- E sull’asse Italia-Cina montano nuove paure che to, sull’ argomento. Con conseguenze inevitabili si ripercuotono direttamente nel nostro Paese, in termini reputazionali. come conferma Bruni: «Si sta bloccando la mobi- Tosto riporta un esempio concreto che racconta lità delle persone. L’allarme che si è creato ha por- uno scenario nuovo quanto inatteso: «In consor- tato i nostri clienti a diramare specifiche direttive zio con altre aziende, stiamo partecipando a una per limitare gli spostamenti dei dipendenti o la gara per la fornitura di caldareria, stimabile in 300 possibilità di radunarsi in spazi chiusi. Noi faccia- milioni di euro. Per questa competizione i concor- mo formazione in aula e, per evitare di subire un renti asiatici erano in netto vantaggio, ma il no- forte rallentamento del business nel breve-medio stro consorzio è rientrato in corsa perché ritenuto periodo, ci siamo subito attrezzati per erogare 28
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