L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale

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L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
l’informatore
       bollettino dell’associazione amici della
                 facolta’ teologica
                                              anno 19 N° 4
                                          Milano, luglio 2014

Editoriale di: Ebe Faini Gatteschi

  C      he ci fosse qualcosa di
         non convenzionale nel
modo di proporsi del nuovo            
                                          In questo numero:
                                       Pag. 1 - Editoriale
                                                                            Sottolineiamo particolarmen-
                                                                            te il Convegno organizzato a
                                                                            Vimercate in onore di don
Papa lo si avvertì da subito, a       Pag. 2 - La voce della Facoltà: a    Giovanni             Moioli
cominciare dalla scelta del           colloquio con il Prof. Don Bruno
                                                                            nell’anniversario della sua
nome, Francesco, atipico per                                                morte.
                                      Seveso, Docente di teologia
un Sommo Pontefice e fuori                                                  La rubrica dedicata
serie rispetto agli elenchi ca-       pastorale;                            all’Associazione Amici della
nonici dei Papi.                      Pag. 6 - Centro Studi Spiritua-      Facoltà propone la sintesi
Con queste parole il Professor        lità: l’offerta formativa 2014/15;    dell’incontro sul tema della
Don Bruno Seveso, docente di          Pag. 7 - Notiziario accademico .     “Gioia del Regno” di Giusep-
teologia pastorale presso la          Pag. 8 - Lo studio della Sa-
                                                                            pe Noberasco nell’ambito del
nostra Facoltà, inizia il suo                                               ciclo “ritorno alle origini del-
                                      cra Scrittura in Facoltà;
articolo nella rubrica “la voce                                             la nostra fede”. Nella stessa
della Facoltà” del nostro bol-        Pag. 10 - Iniziative dell’Associa-   rubrica gli Amici rendono
lettino.                              zione: Le Parabole del Regno;         con piacere omaggio a Mons
Più avanti sostiene: “Il modo         omaggio al prof. Bertuletti;          Angelo Bertuletti, professore
di porsi di Papa Francesco,           Pag. 12 - Istituto Superiore di      emerito della Facoltà, che ha
palesemente situato a margine                                               recentemente pubblicato il
                                      Scienze Religiose:
delle convenzioni finora rece-                                              vol ume: Dio, mistero
pite, non ha nulla di affettato,      Pag. 13 - Noi studenti               dell’unico”. Anche nella pa-
ma esprime un proprio spes-           Pag. 14 - Echi del XIII Seminario    gina degli studenti si espri-
sore culturale. Ridisegna la          biblico, del prof. S. Romanello;      mono parole di congratulazio-
distanza fra la persona del           Pag. 15 - Dalla Glossa               ni per il docente che ha se-
Papa e gli altri, donne e uomi-                                             gnato positivamente il percor-
ni, grandi e piccoli, ed è impe-                                            so scolastico di molto suoi
gnato in un rimodellamento           del Papa la quale attraversa in        allievi.
dello spazio papale”.                modo nativo l’agire”.                  Oltre alle pagine dedicate alle
La teologia del Papa su cui si       Mettiamoci in ascolto delle            proposte di insegnamento
fonda il suo impegno nel rin-        parole di don Seveso per cer-          biblico fatte dal prof. Roberto
novamento della Chiesa, è            care di comprendere i volti            Vignolo, pubblichiamo volen-
stato il fil rouge che ha legato     dell’azione varia e articolata         tieri la sintesi del Convegno
gli articoli di fondo dei nume-      del Papa nella Chiesa e nel            biblico svoltosi di recente in
ri pubblicati in questo anno         mondo tutto.                           Facoltà.
accademico.                          Orari e programmi                      Come sempre le novità pub-
“Codice linguistico e prosse-        dell’attività accademica del           blicate dall’editrice Glossa
mico rispondono                a     prossimo anno offriranno ai            serviranno a quanti desideri-
un’immagine di guida della           lettori l’opportunità di indiriz-      no, durante le vacanze, appro-
Chiesa e di vita nella fede che      zare e programmare le pro-             fondire temi di cultura teolo-
anima in profondità l’azione         prie scelte scolastiche.               gica.

 Informatore Anno 19 n. 4                             1
L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
la voce della Facolta’
1    Che ci fosse qualcosa di
     non convenzionale nel
modo di proporsi del nuovo
                                            a colloquio con...              del “credo dei pappagalli”; la
                                                                            sottile ironia sulla “psicologia
                                                                            della tomba” di molti cristia-
Papa lo si avvertì da subito, a         IL PROF. DON BRUNO                  ni. E poi, ancora, quel “siamo
incominciare dalla scelta del                 SEVESO                        tutti ostiari”, incaricati di a-
nome, Francesco, atipico per                                                prire le porte e non di chiu-
un Sommo Pontefice e fuori              Docente di teologia pastorale       derle; il “chi sono io per giu-
serie rispetto agli elenchi ca-                                             dicare”; la denuncia della
nonici dei Papi. Anche le pri-                                              “cultura dello scarto”; l’uomo
me immagini del nuovo Papa                                                  colto come “cognome di Di-
sulla Loggia vaticana senza                                                 o”; la stroncatura delle con-
tutte le vesti di rito e che ritor-
na al suo alloggio di prima sul
                                           Un Papa                          trapposte categorie di cristiani
                                                                            formato “turisti esistenziali” e
pulmino con altri cardinali
lasciavano intravedere un che
                                          da scoprire                       “cristiani fermi”; l’immagine
                                                                            paradossale dei “marziani che
di inusuale. La cronaca, poi,                                               chiedono il battesimo”. Basta
si è messa a rincorrere i gesti                                             seguire i diversi interventi del
non del tutto protocollari e          Non meno inconsuete per un            Papa per essere piacevolmen-
inattesi di papa Francesco, dai       Papa, e quindi clamorose per          te sorpresi da battute non
più eclatanti ai più banali: il       l’opinione pubblica, sono le          sempre in linea con il modo
contatto fisico con le persone,       espressioni usate da papa Fran-       di esprimersi che usualmente
grandi e piccoli, andando oltre       cesco per parlare della vita cri-     ci si aspetterebbe in un Papa.
le misure di sicurezza fino al        stiana    e     della     Chiesa:     La comunicazione pubblica,
momento previste per un Pa-           l’immagine della Chiesa come          presa alla sprovvista dai com-
pa; le chiamate telefoniche           “ospedale da campo” dove tro-         portamenti papali e da questo
dirette e la corrispondenza           vano cura le molte ferite             suo linguaggio, reagisce cer-
con persone di ogni rango;            dell’uomo;      le     ‘periferie’    cando di assorbirli entro i pa-
l’attenzione alle più diverse         dell’umano quale luogo prefe-         rametri di una retorica su cui
richieste di aiuto; gli inviti per    renziale di vita cristiana; la fi-    si allinea prontamente, ap-
incontri personali di là da o-        gura di una Chiesa “in uscita” e      plaudendo a tutto spiano, an-
gni ufficialità, l’abbandono          “dalle porte aperte” quale vetto-     che a prescindere da ogni im-
dell’auto di rappresentan-                                                        pegno di comprensione e
za per una vettura                                                                a costo di imperturbabili
‘normale’. Fino alla leg-                Il modo di porsi di                      fraintendimenti, oppure
genda metropolitana, mes-             Papa Francesco è diretto a                  non nascondendo smorfie
sa in circolo dai mass me-                                                        di disappunto. E da que-
dia e che papa Francesco                 un rimodellamento                        sta mimica che applaude
stesso si è sentito di dover             dello spazio papale                      e celebra ma non com-
smentire, del Papa che di                                                         prende non è esente la
notte esce in incognito per                                                       stessa retorica credente.
le vie adiacenti al Vaticano a        re di autocomprensione di Chie-       In realtà il modo di porsi di
portare soccorso ai ‘barboni’.        sa; la presa di distanza da una       papa Francesco, palesemente
Questi e altri gesti, che colpi-      comprensione di Chiesa come           situato a margine delle con-
scono la gente per la loro e-         “dogana’ ma anche da una fre-         venzioni finora recepite, non
stemporaneità e che più di una        quentazione di Chiesa come            ha nulla di affettato, ma espri-
volta sono trattati nella comu-       “casa in affitto”; il rifiuto della   me un proprio spessore cultu-
nicazione pubblica come pez-          riduzione della Chiesa a “baby-       rale. Richiama una prossemi-
zi di folclore.                       sitter”; la bonaria presa in giro     ca che ridisegna la distanza

                                                        2                   Informatore Anno 19 n. 4
L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
tra la persona del Papa e gli
altri, donne e uomini, grandi
e piccoli, ed è impegnata in
un rimodellamento dello spa-
zio papale: se in antecedenza,
pur con eccezioni notevoli,
vigeva la distanza ‘pubblica’,
che comporta uno stacco for-
male, fino alla inaccessibilità
pubblica, ora la dominante è
rappresentata dalla distanza
‘personale’, che apre al con-
tatto personale e permette un
coinvolgimento reciproco dei
soggetti. L’informale tende a
prevalere sul formale. Detto
in altri termini e con le sue
stesse parole, a papa France-
sco piace stare fra la gente.
Nella medesima direzione si
dispone il registro linguistico
                                                                                      Il Prof . Bruno Seveso
frequentato da papa France-
sco. Immagini e battute, sia
nella loro paradossalità sia      ad un’immagine-guida di             sul nesso che lega il soggetto
nella loro partecipazione al      Chiesa e di vita nella fede che     al proprio mondo. Pone se-
linguaggio quotidiano della       anima in profondità l’azione        gnali di affidabilità per il sog-
gente, non sono veicoli inge-     del Papa. Una immagine-guida        getto e lo sostiene a fronte
nuamente utilizzati per stupi-    non suppone per sé una teoriz-      della pressione quotidiana di
re l’immaginazione ma stan-       zazione, né previa né susse-        plausibilità. Accadimenti an-
no obiettivamente in                                                       che disparati sono ricon-
funzione di una co-                                                        dotti ad una comune rap-
municazione efficace,     La  partecipazione     al  linguaggio    della   presentazione di senso.
che intende portare al gente è in funzione di una comunica- Compiti particolari e in-
cuore dei fatti e delle                                                    tento d’insieme sono e-
questioni. È linguag-
                                     zione   efficace   che                vocati in reciproco rap-
gio che vuole rag-             porta al cuore delle questioni              porto.        La          forza
giungere cerchie più                                                       d’immaginazione        di cui è
ampie di persone e                                                         carica   induce       processi
che non disdegna, pertanto        guente. Essa attraversa in mo-      d’invenzione di comporta-
una andamento colloquiale. I      do nativo l’agire. Si raccoglie     menti e convoglia energie.
limiti del basso profilo forma-   nel modo dell’intuizione da         Essa offre supporto a che un
le sono compensati dalla più      una visione di base del mondo,      agire si dia in una sua coeren-
ampia accessibilità del di-       abbozzi di impegno, intenti         za con l’insieme entro cui ac-
scorso.                           programmatici, percezione di        cade.      È    portatrice         di

2    In papa Francesco, codice
     prossemico e codice lin-
guistico non sembrano ascri-
                                  identità. Si dà nel modo di una
                                  sedimentazione d’agire e si
                                  esprime nell’agire stesso. Indi-
                                                                      un’intelligenza
                                                                      monte   di  una
                                                                                        d’agire,
                                                                                      esplicita
                                                                      razione concettuale delle con-
                                                                                                    pure
                                                                                                    elabo-
                                                                                                          a

vibili ad una strategia, se con   rizza sulle modalità in cui un      dizioni dell’agire stesso: si
questa si intende un disegno      soggetto, o una entità, si com-     muove sul registro del pratico.
d’azione preordinato. Neppu-      prende di fatto e sulla prospet-    E a fare da apripista ai com-
re sono soltanto casuali ed       tiva      che      ne     marca     portamenti e alle parole di
estemporanei, legati alla ge-     l’orientamento di fondo. Fun-       papa Francesco sono tratti di
nialità e al temperamento per-    ziona da approccio globale al       un’immagine di Chiesa che
sonali. Rispondono, in realtà,    reale ed è sguardo d’insieme        traspaiono con nettezza. A

 Informatore Anno 19 n. 4                          3
L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
incominciare dalla visione di         Sommo Pontefice della Chie-      l’azione di papa Francesco:
base di una Chiesa “in usci-          sa universale alla figura di     quasi ‘filo rosso’ che rende
ta”, in direzione delle               vescovo di Roma. Di conserva     avvertiti della coerenza profon-
“periferie” dell’umano e non          a questi intenti corre il ridise-da dei suoi interventi e della
ripiegata su se stessa, e dalla       gno della figura del vescovo.    sue prese di posizioni.
concomitante evocazione di            Vi assume rilevanza, fra         Di là dagli atteggiamenti in
una figura di “Chiesa povera”         l’altro, la cura per il gregge:  prima battuta informali, che
e “per i poveri”, ivi compreso        assidua e quotidiana. Alla bat-  colpiscono       l’immaginazione
quel mondo di ‘feriti’ per i          tuta sulla velleità della colti- pubblica, si tratta, per il Papa,
quali la Chiesa opera da              vazione di “piani espansioni-    di raggiungere le persone nella
“ospedale da campo”. Diventa          stici”, tipici di “generali scon-quotidianità della loro espe-
decisiva, pertanto, la parola         fitti”, fa da controcanto la me- rienza. In questo senso, quanto
della ‘misericordia’. Acqui-          tafora dell’“odore del greg-     alla vita cristiana, è riconosciu-
stano rilevanza, nel medesimo         ge”: per il vescovo è decisivo   ta la rilevanza di una cultura
tempo, la povertà interiore           possedere l’‘olfatto’ del greg-  segnata dalla fede e il Papa
come libertà per il Signore, e        ge e per il gregge, e dunque     accorda, e chiede che sia accor-
la povertà esteriore co-                                                            data, proporzionale
me semplicità e austeri-                                                            importanza       alla
tà di vita. Funzionale a
                                                    Contro
                                                                                    pietà       popolare.
questa prospettiva è            la   globalizzazione dell’indifferenza,             Contestualmente è
l’intenzione di mutare                     l’incontro con l’altro                   tenuta          desta
di verso la gestione                                                                l’esigenza di fre-
della cosa ecclesiastica,                 è un rischio da correre                   quentare lo spazio
nel senso della decen-                                                              pubblico e di man-
tralizzazione e del supera-           saper entrare in sintonia con il tenere una presenza cristiana
mento dell’ottica vaticano-           sentire effettivo del popolo     nei luoghi dove si formano e si
centrica fino al momento im-          cristiano. Da parte sua il greg- riformano le mentalità colletti-
perante: le chiese particolari,       ge possiede un suo ‘olfatto’,    ve. I “nuovi racconti” e i
soprattutto a livello di aggre-       un suo senso della fede, capa-   “nuovi paradigmi”, che opera-
gazioni nazionali o continen-         ce di portare su nuovi percorsi  no alla base delle trasformazio-
tali, devono poter godere di          di vita nella fede. La posizio-  ni culturali in rapida accelera-
un esercizio autonomo di re-          ne del vescovo rispetto          zione, non devono cogliere im-
sponsabilità per la vita cristia-     all’insieme dei credenti non     preparata l’esperienza credente
na dei loro membri. Oltretut-         riceve determinazione univo-     e, per quanto possibile, devono
to, l’essere chiesa non com-          ca: di volta in volta, il vesco- poter godere di una sua cordia-
porta uniformità ma suppone           vo deve saper precedere il       le partecipazione. Ma è anche
una “multiforme armonia”. E           gregge per indicare il cammi-    da attivare una stretta vigilanza
la varietà mette in luce la ric-      no; stare in mezzo al gregge,    a fronte del montare pervasivo
chezza inesauribile del Van-          per mantenerlo unito e far       della “cultura dello scarto”, che
gelo nelle sue molteplici rifra-      fronte a smarrimenti; seguirlo,  nel mondo diventato globale
zioni. Su questo motivo ritor-        per evitare ritardi o sbanda-    mira inesorabilmente ad emar-
na la geometria papale della          menti.                           ginare chi non è competitivo
differenza fra sfera e poliedro:
mentre sulla sfera i punti della
superficie sono fra loro uni-
                                      3    Una ricostruzione siste-
                                           matica dell’ecclesiologia
                                      di papa Francesco potrà ci-
                                                                       nella      società,
                                                                       “globalizzazione
                                                                                               in

                                                                       dell’indifferenza”. L’incontro
                                                                                                     una

formi ed indifferenti, il polie-      mentarsi con il recupero del     con l’altro è, in ogni caso, ri-
dro presenta molte sfaccetta-         quadro d’insieme, rintraccian-   schio da correre. Anche con-
ture fa loro diversificate. In        do ascendenze teologiche e       frontandosi con le accresciute
questa luce si colloca la ri-         debiti nei confronti del Vati-   potenzialità di comunicazione
comprensione della figura del         cano II e rimarcandone i pro-    rese disponibili dalle nuove
papa da parte dello stesso pa-        fili    peculiari.   Ma      già tecnologie: ci si avventura, in
pa Francesco, in uno sposta-          l’immagine di Chiesa evocata     questo caso, in una “marea un
mento di baricentro nel mini-         nelle sue grandi linee è in gra- po’ caotica”, che tutto livella e
stero petrino dalla figura di         do di fare da guida entro        chiede vigilanza e in cui si ri-

                                                        4                 Informatore Anno 19 n. 4
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schia una esposizione eccessi-        spazio pubblico. Anche in         “l’armoniosa totalità del mes-
va, ma che porta con sé po-           questo caso, la coltivazione di   saggio cristiano” e risulti chia-
tenzialità inedite di esperienza      una immaginazione senza           ra la centralità di alcune verità
di fraternità. Si tratta anche di     limiti fa perdere il contatto     rispetto ad altre pur sempre
porre in atto nella Chiesa una        con il popolo credente: ancor     degne. In particolare, sul piano
capacità di ascolto reciproco,        peggio, è causa di conflitti fra  dell’“agire esteriore”, la mise-
così che ci si possa completa-        i cristiani stessi. Al contrario, ricordia appare quale la più
re gli uni gli altri nella propria    e in positivo, l’iniziativa cre-  grande di tutte le virtù. In que-
recezione, sempre parziale,           dente fa spazio alla “gioia del   sta linea si dispone il
sia della realtà sia del Vange-       Vangelo”. In proposito, nelle     “discernimento        evangelico”,
lo.                                   parole del Papa ritorna a più     che va oltre ogni “eccesso dia-
Capacità e voglia di iniziativa       riprese il motivo del “non la-    gnostico”. Su queste medesime
sono, per il Papa, caratteristi-      sciamoci                rubare”:  armoniche è riletta la figura del
che di base dell’esperienza           l’entusiasmo missionario, la      “primo annuncio”: da assumere
credente. Per il cristiano si         gioia dell’evangelizzazione, la   non tanto sotto un profilo mate-
tratta di lasciarsi coinvolgere       speranza, la comunità, l’ideale   riale e contenutistico, come
nella storia degli uomini e           dell’amore fraterno, il Vange-    talvolta accade, ma nella sua
nell’avventura del Vangelo, in        lo stesso.                        dimensione qualitativa e for-
una responsabilità che è in           Condizione perché possa pro-      male, e doverosa, in quanto
prima persona: anche perché           dursi iniziativa autenticamen-    tale, in ogni modalità di annun-
non ci si può attendere tutto         te cristiana è la tensione        cio. Si inserisce obiettivamente
dal magistero papale e neppu-         all’essenzialità: concentrazio-   in questa atmosfera la battuta
re è compito del Papa propor-         ne su “ciò che è più bello, più   sui “valori non negoziabili”:
re soluzioni per ogni situazio-       grande, più attraente e allo      espressione che papa Francesco
ne. In negativo, è da battere in      stesso tempo più necessario”.     asserisce di non aver mai com-
breccia l’“accidia pastorale”:        Occorre mirare a “il cuore del    preso, poiché non è dato che
attività vissute male e                                                           esistano valori nego-
senza motivazioni ade-                                                            ziabili.    Mantenendo
guate, inutilmente defa-             Nelle sollecitudini pastorali                dritta la  barra sul nu-
tiganti, segnate da squi-                                                         cleo centrale del Van-
libri progettuali, per la
                                   di Papa Francesco, la famiglia                 gelo è motivato, in o-
loro irrealizzabilità di           rappresenta un caso notevole.                  gni caso, correre il ri-
fatto o per l’eccesso di                         Tre parole:                      schio del particolare e
organizzazione che fa                                                             osare prendere posizio-
perdere il contatto con                 permesso, grazie, scusa                   ne su questioni scot-
la gente. Un contrasto                                                            tanti      nell’opinione
deciso deve essere op-                                                            pubblica e nella menta-
posto pure alla “mondanità            Vangelo” e mantenere nella        lità    collettiva,     nonostante
spirituale”, pronta ad insi-          sua freschezza “il profumo        l’incombere del fraintendimen-
nuarsi nella vita ecclesiale:         del Vangelo”: là dove risplen-    to: in effetti non è per nulla
ricerca di una gloria umana e         de “la bellezza dell’amore        scontato che l’interlocutore, in
del benessere personale inve-         salvifico di Dio manifestato in   questo caso la gente, conosca
ce che della gloria di Dio. È         Gesù Cristo morto e risorto”.     nel suo insieme il contesto en-
chiusura del soggetto su se           Sotto questo profilo è da rico-   tro cui prendono corpo le sin-
stesso: di volta in volta, entro      noscere una “gerarchia delle      gole affermazioni e sia in grado
il cerchio dei propri ragiona-        verità”, non solo sul piano       di collegare l’affermazione
menti e dei propri sentimenti,        dogmatico ma anche in cam-        specifica al nucleo del Vange-
ponendo affidamento esclusi-          po morale: in forza del diver-    lo. E su questo sfondo papa
vo nelle proprie forze, facen-        so posizionamento reciproco       Francesco non si sottrae alla
do leva su una presunta sicu-         delle verità della fede,          discussione di questioni che
rezza dottrinale o disciplinare.      l’annuncio del Vangelo chie-      toccano l’etica pubblica, dalla
Si esprime in atteggiamenti           de che vi sia “adeguata pro-      bioetica alla finanziarizzazione
elitari di pretese di dominio         porzione”, così che ogni veri-    dell’economia globalizzata.
dello spazio ecclesiale o dello       tà sia colta in relazione con                         Segue a pag. 16

 Informatore Anno 19 n. 4                          5
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Centro Studi di Spiritualità
                                                                  a cura del prof. Antonio Montanari

                        Offerta formativa
           per l’anno Accademico 2014 - 2015
  PIANO DI STUDI DEL           GIORNATA DI STUDIO                          CORSO DI
  CORSO BIENNALE                                                        AGGIORNAMENTO
                              giovedì 15 gennaio 2015
       I e II anno                (ore 9.00 - 12.30)                 9 - 16 - 23 - 30 maggio 2015
                                                                                (sabato)
        (Giovedì)
                                  Relazioni umane e                  Il corso, in collaborazione
Teologia spirituale - I           identità cristiana:
Prof. Don Giuseppe Como                                              con l’ISSRM, nello spazio di
                                  tra individualismo                 quattro lezioni si propone di
Storia della spiritualità             e solitudine                   introdurre alla lettura di fi-
antica                                                               gure e temi della tradizione
                             La giornata è disposta per
Prof. Don Antonio Monta-     gli alunni del Centro di Spi-           spirituale cristiana.
nari                         ritualità ma la partecipazio-
                             ne è aperta e gratuita a tutti          Il Vangelo di Giovanni
Il cammino della voca-       gli interessati.
zione cristiana.                                                     nelle antiche riletture
Teoria teologica e discer-                                           patristiche
nimento pratico.             Nel luglio 2013 il XII corso resi-
                                                                     Prof. Don Antonio Monta-
Prof. Don Cristiano Passo-   denziale, tenutosi a Marola (RE),       nari
ni                           ha sviluppato il tema della pre-
                             senza di Dio nel mondo. Gli Atti        Le lezioni si svolgono dalle
La preghiera cristiana:      sono pubblicati nella collana Sa-
“Insegnaci a pregare”.       pientia della Glossa.                   ore 9.30 alle ore 12.55.
Teologia della preghiera                                             La frequenza al corso po-
e vita cristiana.                                                    trà essere riconosciuta
Prof. Don Silvano Macchi                                             per l’aggiornamento dei
                                                                     docenti della scuola di
Spiritualità del Nuovo
Testamento:                                                          ogni ordine e grado.
”Per me vivere è Cristo”.                                            Il costo del corso è di €
L’esistenza cristiana se-                                            55,00.
condo Paolo.
                                                                     Le iscrizioni al corso si
Prof. Mons. Patrizio Rota
                                                                     ricevono presso la Segre-
Scalabrini
                                                                     teria del «Centro Studi di
Arti e spiritualità:                                                 Spiritualità» a partire dal
parola poetica ed                                                    2 settembre 2014 al 2
esperienza spirituale                                                maggio 2015.
Prof. Don Roberto Maier

                                              6                    Informatore Anno 19 n. 4
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Notiziario Accademico

    ORARI ESTIVI                         CHIUSURA                                RIPRESA
La Segreteria della Facol-        La Facoltà Teologica è chiusa          La Biblioteca riapre lunedì
tà, dal 15 al 25 luglio è aper-   al pubblico da lunedì 28 luglio        25 agosto.
ta solo il mattino, dalle 9,30    a sabato 23 agosto 2014.
alle 12,30. Lunedì chiusa.                                               La Segreteria della Facol-
                                                                         tà riapre martedì 26 agosto.
La Segreteria dell’ISSR è                ISCRIZIONI
aperta fino a venerdì 11 lu-                                             La Segreteria dell’ISSR
glio.                              Dal 2 settembre al 3 ottobre          riapre martedì 3 settembre.

                      TRENTENNALE
            DELLA MORTE DI DON GIOVANNI MOIOLI

S   abato 4 ottobre 2014, il
    Maestro di spiritualità,
che fu tra i primi docenti
della rinnovata Facoltà Teo-
logica di Milano, verrà ri-
cordato a Vimercate - sua
città natale - con un Conve-
gno organizzato dalla Facol-
tà e dalla Comunità Pastora-
le di Vimercate e Burago di
Molgora. Interverranno la
Prof. Dora Castenetto, sua
allieva ed erede del patrimo-
nio dei suoi studi, Mons.
Peppino Maffi, Rettore del
Seminario Arcivescovile
dove Don Moioli studiò ed
insegnò, Mons. Prof. Pie-                              Da sin. Don Giovanni Moioli, Don Pino Colombo e
rAngelo Sequeri, Preside                                   Don Luigi Serenthà nel chiostro della Facoltà
della Facoltà Teologica, che
lo ebbe collega nel               In quell’occasione il Prof. Mons. Claudio Stercal, curatore
l’insegnamento teologico, ed      dell’opera, presenterà l’iniziativa editoriale del Centro Am-
il nostro Arcivescovo, Card.      brosiano che, in coedizione con Glossa, ha avviato la pub-
Angelo Scola che concluderà       blicazione dell’Opera Omnia di Don Moioli.
il Convegno e celebrerà poi
                                  Verranno consegnati al Cardinale due volumi - La teologia
l’Eucarestia in suo onore.
Il programma prevede              spirituale e L’Escatologico cristiano - primi di una collana di
l’inizio alle ore 16 presso la    quattordici volumi previsti.
Parrocchia di Santo Stefano       L’edizione consentirà agli studiosi di teologia sistematica e
e si concluderà con la Santa      di teologia spirituale, ed a tutti i cultori di scienze teologi-
Messa nel vicino Santuario        che, di disporre in modo organico della produzione dei molti
della Beata Vergine del Ro-       anni di studio e docenza del Maestro che fu testimone di
sario alle ore 18,30.             questo prezioso ambito di riflessione.

Informatore Anno 19 n. 4                       7
L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Panorama 2014 / 2015
  Lo studio della Sacra Scrittura in Facoltà

S    periamo di fare cosa al
     tempo stesso utile e gradi-
ta agli occhi di tutti – studenti
                                    Bargellini); Esegesi A.T.:
                                    Scritti (Roberto Vignolo);
                                    Lettorato di Greco Biblico
                                                                         bile con un pendolarismo su
                                                                         Milano. Prendo l’occasione
                                                                         qui per ringraziarla pubblica-
istituzionali e uditori, simpa-     del davvero infaticabile Prof.       mente di cuore, in ragione
tizzanti, come pure agli stessi     Carlo Orecchia, a cui la Fa-         dell’eccellente qualità scienti-
colleghi docenti – offrire un       coltà è particolarmente grata        fica e didattica che ci ha assi-
panorama dei corsi biblici per      per aver istituito una tradizio-     curato lungo questi anni, con
l’anno accademico 2014/2015,        ne di rigorosa preparazione          vera soddisfazione di tutti.
una sorta di guida ragionata        nelle lingue bibliche. Detto         God bless you – carissima Sr.
dell’area biblica coltivata in      per inciso: naturalmente lo          Grazia –, il cento per uno per
Facoltà, a testimonianza            studio di una lingua antica          il bene che hai seminato qui,
dell’impegno il più possibile       può creare qualche difficoltà        e per quello che ancora farai
convergente che i biblisti cer-     e scoramento iniziale. Ma si         ovunque andrai operando!
cano di produrre, sia pur in un     tratta pur sempre di una fatica      L’insegnamento in questione
contesto fatalmente dispersi-       fisiologica, quindi perfetta-        viene così riaffidato al Prof.
vo dovuto soprattutto al pen-       mente salubre, e perfino ne-         Gianantonio Borgonovo, che
dolarismo della loro presenza.      cessaria per studi teologici         ne era titolare prima di diven-
                                    che vogliono essere condotti         tare Dottore dell’Accademia
Cominciando con il Ciclo
                                    con la dovuta coscienza criti-       Ambrosiana, e che vi ritorna
Istituzionale, solo qualche
                                    ca.                                  avendo al proprio attivo final-
parziale novità di attribuzione
                                                                         mente il massiccio manuale
dei corsi si affaccia sullo         Nel IV/V anno, come in pas-
                                                                         di Introduzione al Pentateuco
sfondo di una sostanziale sta-      sato, restano affidati i rispetti-
                                                                         da lui curato per la collana
bilità dei docenti già impe-        vi corsi di Esegesi A.T.: Pro-
                                                                         Logos (LDC).
gnati. Rispetto allo scorso         feti a P. Rota Scalabrini, e di
                                                                         Analogamente, al Prof. Fran-
anno, che ha visto a battesimo      Teologia Biblica a R. Vignolo
                                                                         co Manzi che insegnava Ese-
accademico – con ottimo ri-         – dedicato quest’ultimo, co-
                                                                         gesi di Paolo, subentrerà il
sultato – i Proff. Francesco        me gli anni scorsi, a Scriptura
                                                                         novarese prof. Francesco Bar-
Bargellini, Gabriele Corini, e      secundum Scripturas – per
                                                                         gellini, che ha alle proprie
Patrizio Alborghetti, per il        una teologia biblica della
                                                                         spalle un solido curriculum di
2014/15 non è prevista alcuna       Bibbia.
                                                                         docenza e competenza paoli-
new entry.                          Per il Ciclo Istituzionale le
                                                                         na, oltre che di studi classici
Rispetto al 2013/14, nel trien-     uniche novità riguardano un
                                                                         presso l’Università di Stato, e
nio restano così intatte le già     paio di Esegesi nel III, IV e V
                                                                         che nell’anno trascorso si è
collaudate attribuzioni dei         anno. Specificamente, cambia
                                                                         già fatto apprezzare per il
seguenti corsi: Pentateuco:         la docenza della Esegesi A.T.:
                                                                         Greco Propedeutico.
introduzione e letture              Pentateuco.
(Patrizio Rota Scalabrini);         In questi anni il corso era sta-     Quanto al Seminario Biblico
Profeti e Scritti: introduzione     to egregiamente condotto dal-        – per consuetudine di volta in
e letture, nonché Ebraico bi-       la Prof. Sr. Grazia Papola,          volta rotante tra i colleghi di
blico (Gabriele Corini); Sinot-     che dovrà purtroppo conge-           Antico come di Nuovo Testa-
tici e Atti: introduzione e let-    darsi da noi in ragione dei          mento – viene quest’anno
ture (Marco Cairoli); Paolo:        suoi molteplici impegni, gra-        affidato al promotore dei Cor-
introduzione e letture (Franco      vitanti soprattutto su Verona,       si di perfezionamento di Lin-
Manzi); Giovanni: introdu-          che la portano a privilegiare        gua e di Archeologia a Geru-
zione e letture (Rita Pellegri-     la propria docenza in quella         salemme, il Prof. Marcello
ni); Greco biblico (Francesco       sede, alla fine poco compati-        Fidanzio. Di recente dottorato

                                                      8                  Informatore Anno 19 n. 4
presso la Facoltà Teologica di
Lugano con una tesi sui salmi
– nella linea ormai ben affer-
mata, di un’esegesi del Salte-
rio come libro – porterà
l’attenzione proprio a questo
tema di sua competenza.
Venendo invece ai Corsi Bi-
blici della Specializzazione
per la Licenza in Teologia
con Indirizzo Biblico, ecco
alcune significative innova-
zioni nell’ambito delle propo-
ste 2014/15.
Per la Teologia biblica
dell’Antico Testamento, il
Prof. Borgonovo, che si è
visto rieditare la propria tesi
dottorale su Giobbe (Analecta
Biblica 135, 1998) propone
Il “Commento” di Elihu (Gb
32-37) al dramma di Giobbe.
Sempre per Teologia Biblica
dell’Antico Testamento, toc-
cherà alla Prof.ssa Donatella
Scaiola – Ordinaria presso la
Pontificia Università Urba-
niana di Roma, e ormai assi-
dua nella sua collaborazione       ti, ci proporranno due corsi       motivazioni e persuasione
con la Ftis –, a proporci: Dal-    specifici: rispettivamente Il      nella Lettera ai Galati (corso
la profezia all’apocalittica:      “Libro dei Segni” (Gv 1–12)        che prevede un massimo di
Daniele, consolazione nel          fra lettura simbolica e nuovo      nove iscritti).
tempo della crisi.                 approccio storico-critico (C.      Restano affidate al Prof.
Una significativa sinergia tra     Doglio), e Il metodo narrati-      Manzi le Istituzioni bibliche:
filologia e teologia biblica di    vo (M. Crimella).                  Il popolo dell’alleanza: le
Antico e Nuovo Testamento è        Con un corso intitolato Atti       istituzioni dell’Antico Testa-
esplicitamente intesa nel col-     degli Apostoli 1–12: gli inizi     mento e le loro reinterpreta-
legamento non soltanto tema-       della comunità cristiana, il       zioni cristologiche e al Prof.
tico tra il corso del Prof. Mat-   Prof. Marco Cairoli si assume      Antonio Montanari la Storia
teo Crimella Teologia biblica      il meritorio intento di ripro-     dell’ermeneutica biblica. La
AT - NT: “La Settanta”, e          porre un’esegesi su un libro       Bibbia, specchio dell'anima,
quello del Prof. Claudio Do-       biblico per il quale l’interesse   corso valido anche per
glio Corso superiore di Gre-       è rimasto sopito per molti         l’indirizzo della Teologia Spi-
co: “La lingua greca della         anni.                              rituale.
LXX e il suo influsso sul Nuo-     Nell’ambito dei corsi per          Per Ebraismo il Prof. Piero
vo Testamento”», che si av-        specializzandi, il Seminario       Stefani proporrà un corso su
varrà qui della propria com-       di Teologia Biblica sarà affi-     La donna nell’Ebraismo. Due
petenza di grecista, oltre che     dato al Prof. Stefano Roma-        casi esemplari: Glückel Ha-
di esegeta del Nuovo Testa-        nello che porterà su una tema-     meln (XVII-XVIII sec.) e Re-
mento.                             tica di punta nell’orizzonte       gina Jonas (XX sec.).
Nell’ambito della Teologia         attuale della “nuova evange-
biblica del Nuovo Testamen-        lizzazione”: Come (ri-)                   Prof. Roberto Vignolo
to, sempre i medesimi docen-                                           Responsabile dell’Area Biblica
                                   evangelizzare una comunità:

 Informatore Anno 19 n. 4                        9
iniziative dell’Associazione
                                                                                        a cura di Sergio Morelli

                                     LA GIOIA DEL REGNO
    Il 9 aprile 2014 il prof. Giu-    cadere qualcosa nella nostra vita,
    seppe Noberasco, per il ciclo     che la rende piena, degna di esse-
    di riflessioni sulle Parabole,
    ha tenuto la conferenza “La       re vissuta. Gesù predica la con-
    gioia del Regno”.                 versione, ma solo dopo che la sua
                                      presenza venga accolta. La con-

L    e “parabole del Regno”,
     quelle che si trovano in
Matteo al capitolo 13, ai versetti
                                      versione non è semplicemente la
                                      correzione di comportamenti sba-
                                      gliati, ma molto di più l’occuparsi
44-50, pur essendo molto brevi        radicalmente di sé. É mettersi se-
colpiscono, perché propongono         riamente in gioco. L’inizio del
delle immagini che ci interpella-     vangelo di Marco dice chi è Gesù,
no. Si tratta delle parabole nelle    espone la sua predicazione, an-
quali viene posta una similitudi-     nuncia l’evento escatologico. Ma
ne tra il Regno dei Cieli e il te-    tutto questo non basta. Abbiamo
soro nascosto nel campo (v. 44),      bisogno di un discorso più con-
la perla preziosa (vv. 45-46) e la    creto, abbiamo bisogno di perce-
rete gettata nel mare (vv.47-50).     pire che cosa fa Gesù nel nostro
Sono tre parabole che ci riporta-     quotidiano, come Gesù cambia la
no alla predicazione originale di     nostra vita: ed ecco le parabole!
Gesù e al suo nucleo centrale,        Le parabole sono eventi linguisti-
così come lo troviamo al capito-      ci attraverso i quali Gesù riqualifi-
lo 1 del vangelo di Marco, nel        ca la nostra vita, riqualifica il no-
quale vengono riportate le paro-      stro quotidiano. Molti studi sulle
le di Gesù: “il tempo è compiuto      parabole insistono sul fatto che la
e il regno di Dio è vicino, con-      parabola non è semplicemente un
vertitevi e credete al vangelo”.      linguaggio retorico, bensì un lin-
Questa frase di Gesù dobbiamo         guaggio trasformativo che realiz-          Il prof. Giuseppe Noberasco
intenderla bene: il regno di Dio      za ciò che dice. Attraverso le pa-
non è tanto una realtà statica che    rabole Dio crea una similitudine         del tesoro nel campo l’enfasi non
esiste da qualche parte e che poi     con la vita che stiamo vivendo.          va tanto posta sul tesoro o su colui
si espande, quanto una novità         Questa dinamica si realizza in tut-      che lo scopre, bensì sulla storia
che irrompe nella nostra vita         te le parabole e in particolare in       che si instaura tra ciò che viene
(Jungel). Quando Gesù dice che        quelle tre che abbiamo citato.           trovato e chi lo trova. Dobbiamo
il regno si avvicina intende sot-     Nella loro brevità vanno                 stare attenti a non fermarci alla
tolineare che il regno è lui. Gesù    all’essenziale e ci presentano           domanda sul “che fare” alla luce
parla di sé dicendo: “io sono         l’accadere del “regno”. Tutte pon-       della parabola, perché così si cor-
l’evento nel quale Dio non è più      gono l’accento sulla gioia: la gioia     re il rischio di privilegiare una in-
lontano dalla nostra vita”. Il        della scoperta del tesoro, quella        terpretazione moralistica, come
compimento del tempo di cui           del ritrovamento della perla pre-        quella del contadino che “deve”
parla non è qualcosa che verrà,       ziosa e quella della pesca abbon-        comperare il campo o quella del
ma è già ora operante e presente      dante. Non mancano però spesso           mercante che “deve vendere tut-
in mezzo a noi. L’evento di Ge-       alla fine degli accenni minacciosi,      to” per comperare la perla. In re-
sù cambia la nostra vita! Dopo        come nel caso della parabola del-        altà sia il contadino sia il mercan-
l’incontro con lui il nostro tem-     la rete, alla fine della quale si dice   te sono prima di tutto travolti dal-
po non è più un vuoto scorrere        che i pesci cattivi verranno gettati     la gioia della loro scoperta. Diver-
di istanti che si susseguono          via “nella fornace ardente, dove         samente da Giovanni il Battista
l’uno dopo l’altro, ma un tempo       sarà pianto e stridore di denti” (v.     che predicava la conversione per
pieno, nel quale ogni accadi-         50). Come intendere questa mi-           cercare di evitare il castigo di Dio,
mento ha un senso. Gesù non è         naccia alla luce del buon annun-         Gesù inverte questa prospettiva e
venuto prima di tutto per predi-      cio del vangelo? Jungel ci sugge-        annuncia che malgrado il nostro
care una morale, ma per fare ac-      risce che all’inizio della parabola      peccato Dio ci ama: ecco la gioia

                                                        10                     Informatore Anno 19 n. 4
di questa gratuità che ci raggiun-             to, ma dall’altra ci rendiamo conto     unità con gli altri vanno tenute in-
ge! Mentre l’annuncio di Giovan-               che esso si realizza nel nostro agi-    sieme. Come tenute insieme van-
ni mi paralizza, quello di Gesù che            re. Nei nostri atti di amore noi rea-   no anche lo stupore della gioia
mi parla dell’amore di Dio trasfor-            lizziamo il regno. Colui che per        che mi trasmette questa parabola
ma la mia vita. Tutto quello che               primo mi ha amato rende possibile       e la minaccia con la quale essa si
Dio ci chiede è di prendere sul se-            l’amore per le persone che mi cir-      chiude. Della gioia abbiamo det-
rio il tempo che noi stiamo viven-             condano. L’amore che mi precede         to. La minaccia invece va pensata
do. Quello che rende possibile                 e che posso dare non è solo un          semplicemente come una esorta-
questa consapevolezza è il fatto               qualcosa di individuale. Certo, es-     zione a non trascurare di prendere
che Gesù mentre racconta la para-              so mi tocca personalmente, nella        in considerazione la possibilità
bola della perla, o quella del tesoro          mia singolarità e nella mia libertà,    della gioia che ci viene offerta.
parla di se stesso, parla del suo es-          ma non mi spinge verso una sin-         L’iniziativa di Dio richiede il mio
sere venuto tra noi e dell’averci of-          golarità che mi isola. Diversamen-      assenso e contemporaneamente la
ferto di cambiare la nostra situa-             te da quanto sostiene buona parte       mia decisione di non lasciarla per-
zione. Io posso trovare me stesso              della cultura moderna secondo la        dere. L’incontro con Dio è un in-
nel mondo, nonostante che in esso              quale o siamo degli “incomu-            contro talmente particolare che
convivano il peccato e la morte,               nicabili ognuno per sé” o massa         non lo posso racchiudere in una
perché in questo stesso mondo                  nella quale nessuno può dire chi è,     gabbia concettuale: è una azione
Gesù ha integralmente vissuto.                 la parabola della rete ci suggerisce    alla quale devo rispondere con u-
Certamente il “tesoro” e la “perla”            che ciascuno di noi è singolarmen-      na azione, è una gioia che mi vie-
precedono il nostro agire, ma an-              te sé, ma allo stesso tempo unito a-    ne donata e che mi mette in movi-
che lo sollecitano. Da una parte               gli altri da qualche cosa di più pro-   mento.
scopriamo che il regno ci è dona-              fondo. La singolarità e la profonda

                                   Congratulazioni
                               a Mons. Angelo Bertuletti
Die Anstrengung des Begriffes,
“La fatica del concetto”!

Q     uesta pregnante, significativa espressione sintetiz-
      za in modo eccellente il metodo didattico di
Mons. Angelo Bertuletti, professore di Teologia Fon-
damentale per tre decenni e direttore del Ciclo di Spe-
cializzazione nella nostra Facoltà.
A lui devo molta parte della mia formazione filosofica
e teologica: i numerosi esami sostenuti nelle sue mate-
rie sia nel ciclo istituzionale che negli anni della specia-
lizzazione hanno forgiato lentamente, ma progressiva-
mente la mia capacità di capire a fondo e situare i con-
cetti prima di esprimerli a voce o per scritto.
In altre parole, mi ha insegnato a “pensare con rigore”.
Grazie Professore! Leggendo oggi il suo volume: Dio,
il mistero dell’unico, mi pare di comprendere facilmen-
te le parole che tanto mi affaticavano al tempo della
preparazione del De Deo nel quinquennio istituzionale.
Era un esame che avvertivo (e non ero l’unica) come
un passaggio di sesto grado super nelle escursioni sulle
mie Dolomiti.
Oggi sono contenta di quella e delle altre prove soste-
nute con lei. L’affondo finale con la sua guida su Han-
nah Arendt che mi ha impegnato per le tesi di specia-
lizzazione e di dottorato a lei, professore, dedicate, mi
aiuta anche oggi a penetrare meglio idee non solo filo-
sofiche ma anche storiche e politiche.
Congratulazioni di vero cuore! e l’augurio che
la sua opera sia conosciuta e si diffonda il più
possibile nel mondo della teologia.
                                                Ebe Faini

 Informatore Anno 19 n. 4                                      11
Istituto Superiore di Scienze Religiose Milano
                                                                                      a cura di Loredana Pulici

                     Corso di formazione per i docenti delle Scuole Cattoliche
                              LA SCUOLA PER LA PERSONA

I  l senso della proposta é quello ben espresso della
   dichiarazione conciliare Gravissimum Educa-
tionis di cui nel 2015 si celebra il 50° di promul-
                                                             dipende essenzialmente che la scuola cattolica
                                                             sia in grado di realizzare i suoi scopi e le sue
                                                             iniziative» tanto che «devono prepararsi scru-
gazione: il documento riconosce alla Chiesa un               polosamente, per essere forniti della scienza sia
dovere/diritto "materno" di educare, a titolo spe-           profana che religiosa» (GE 8), il percorso inten-
ciale e come prezioso contributo alla società inte-          de approfondire l'intreccio tra Chiesa e persona
ra: «Ai suoi figli la Chiesa come madre deve dare            umana, tra ecclesiologia e antropologia, ap-
un'educazione tale, che tutta la loro vita sia pene-         punto per approfondire l'adeguata prepa-
trata dello spirito di Cristo; ma nel contempo essa          razione dei docenti circa l'identità e la missione
offre la sua opera a tutti i popoli per promuovere la        della Chiesa e i principi fondamentali della
perfezione integrale della persona umana, come               visione cristiana sull'uomo e sulla donna.
anche per il bene della società terrena e per la             II focus del corso si concentrerà sul tema della
edificazione di un mondo più umano.» (GE 3)                  struttura carismatica della Chiesa, e quindi sul
In riferimento all'importanza decisiva che tra gli           felice rapporto trai carismi di vita consacrata e
strumenti educativi riveste la Scuola in generale            i carismi di educazione che ha generato e
(cf GE 5), e con particolare attenzione alla Scuola          sostiene tante realtà scolastiche a servizio
cattolica (cf GE 8-9) e ai suoi docenti «da cui              della persona e della società.

                     IL Corso si svolgerà la mattina di 8 sabati, nelle date sotto indicate

Principi e questioni di antropologia filosofica: l'unità e l'identità            Sabato 18 ottobre 2014
relazionale della persona umana nella dualità uomo e donna e nell'i-               3 ore
o-tu-noi, quali soggettività socio- comunitarie                                    Sr. C. Bettinelli
                                                                                 Sabato 25 ottobre 2014
Principi e questioni di antropologia teologica: l'uomo e la
                                                                                    3 ore
donna come libertà creata a immagine di Dio                                         Don F. Scanziani (?)
                                                                                 Sabato 8 novembre 2014
Cenni di ecclesiologia: la Chiesa, mistero di comunione e di
                                                                                    3 ore
missione, secondo il Concilio Vaticano II                                           Don G. Cislaghi
                                                                                 Sabato 15 novembre 2014
La struttura carismatica della Chiesa: i carismi e la loro
                                                                                    3 ore
dimensione teologica, antropologica ed ecclesiologica                               Don G. Cislaghi
                                                                                 Sabato 22 novembre 2014
I carismi di vita consacrata: il loro significato generale e il
                                                                                    3 ore
loro funzionamento                                                                  Don G. Cislaghi
                                                                                 Sabato 29 novembre 2014
I carismi di educazione: in particolare la Scuola cattolica
                                                                                    3 ore
(parità; deontologia; contratto)                                                    2 Suore
                                                                                 Sabato 6 dicembre 2014
L' IRC nella Scuola Cattolica                                                       3 ore
                                                                                    Don M. Di Tolve
I carismi di educazione tra le forme di vita consacrata: tre                     Sabato 13 dicembre 2014
testimonianze: Sr. C. Bettinelli - una suora salesiana - una                        3 ore
suora marcellina

                                                        12                    Informatore Anno 19 n. 4
Noi Studenti
                                                                                a cura di Bianca Maggi

Un ringraziamento a mons. Angelo Bertuletti

                       “Dio il mistero dell’Unico”

L    a mia generazione ha co-
     nosciuto pochi maestri -
forse non sono stati previsti -
                                    un’amica, ma non siamo le
                                    uniche (o gli unici) l’idea che
                                    Bertuletti insegni proprio que-
                                                                        studio , meditazione e, oserei
                                                                        dire, di preghiera hanno prepa-
                                                                        rato “Dio, il mistero dell’U-
e di ciò che non si conosce è       sto : a pensare. Nell’opera         nico”, anni non banalmente
difficile sentire la mancanza,      “Dio, il mistero dell’Unico” –      coniugabili in termini di
così come è difficile ricono-       si tratta, infatti, di un’opera -   “tempo trascorso”, piuttosto
scerli quando si presentano.        ritroviamo il pensiero che Don      riconoscendoli come distensio
Anche nella vita della fede, la     Angelo ha costruito e sul quale     animi. Non se la prenderà il
cui storia è stata illuminata da    si è speso in tanti anni e di cui   prof. Bertuletti se scomodo
grandi maestri, nel mondo           chi lo conosce e, per come può      l’espressione di un peso mas-
contemporaneo, soprattutto          ed è capace, lo segue, si è nu-     simo; “ecce distentio est vita
per laici e laiche non si vedo-     trito, maturando la solida con-     mea” (Conf. 11,29,39) e in
no molti candidati al ruolo. A      vinzione di non abbandonare         questa distensio, l’unico modo
volte però succede che una          questo cibo. Leggere Bertuletti     in cui, secondo Agostino, la
persona, e magari proprio in        chiede un esercizio ed una          creatura umana, a differenza di
un’aula della facoltà, appoggi      consapevolezza preliminari :        Dio, può vivere la durata, il
il suo pensiero come una cosa       al termine leggere va anteposta     pensiero si costituisce e pren-
viva sul banco e le orecchie        una paroletta, intus, intus-        de forma. Forma che riflette la
raccolgono le parole e le sen-      legere, da cui, con un verbo        disciplina di un metodo che si
tono scendere centimetro dopo       intraducibile in italiano, intel-   rivela già anche solo soffer-
centimetro; e questa persona,       ligere. E’ l’intelligenza della     mandosi sui capitoli
le cui parole hanno aperto pro-     fede ciò che le pagine chiedo-      dell’indice: l’idea di Dio e la
fondi e misteriosi movimenti,       no ed insieme insegnano, co-        questione della sua verità; la
quasi carsici, scopriamo di         me una domanda inesausta che        verità cristologica di Dio-
poterla riconoscere tirando         esige un esercizio tenace. Se       ermenutica del testo biblico; la
fuori un nome come da               Bertuletti cerca di intus-legere    storia della teologia trinitaria;
un’antica riserva e la chiamia-     il mistero di Dio - “Dio non è      la verità trinitaria di Dio.
mo, con grande pudore, così:        solo uno dei temi della dottri-     Chi ha seguito i suoi corsi ri-
maestro. Ormai diversi anni         na cristiana, ma il suo unico       trova le parole dispensate in
fa, al primo corso della spe-       contenuto” (dall’introduzione)      una semina abbondante nel
cializzazione tenuto da Ange-       – i sui lettori sono chiamati ad    terreno spesso accidentato del-
lo Bertuletti che ho frequenta-     un’azione analoga : attraverso      le menti e dei cuori
to, visto il tema, la biografia e   le sue parole che rendono ono-      (attenzione : cuore in senso
conoscendo già il professore,       re allo sforzo di penetrarle, ci    biblico) degli uomini e delle
confesso che mi vergognavo.         si apre all’intelligenza della      donne, parole che “contro ogni
Mi sembrava troppo, troppo          fede, alla fede che “riconosce      assorbimento che sopprime il
che mi fosse concesso di poter      nell’evento di Cristo l’unico       tempo” (…) “fanno valere
accedere, attraverso quelle         orizzonte adeguato del discor-      l’esigenza di non aver mai
parole così intensamente con-       so teologico, il fondamento         finito con il tempo di pensa-
centrate e precise, a “pensare      della sua identità” (dall’in-       re” (pag. 201).
la fede”. Condivido con             troduzione). Anni e anni di

 Informatore Anno 19 n. 4                         13
VANGELO E CULTURE
       Echi del XIII Seminario Biblico del 9 maggio 2014
     possibile un annuncio di                                            La complessità di queste inter-
È fede che non sia incultu-         fede d’Israele, come dimostra-
                                    to da innumerevoli tratti e con-     relazioni dimostra, da sola,
rato? No di certo, giacché,         cettualizzazioni attestati dai       quanto sia riduttiva l’uniforme
come ricorda uno dei testi-         Sinottici.                           etichetta di Ellenizzazione∙ del
chiave del Concilio, per la         La terminologia di matrice           cristianesimo che, a detta di
composizione dei libri sacri,       culturale ebraica non scompare       vari studiosi operanti nel corso
Dio scelse e si servì di uomini     nell’elaborazione concettuale        di tutto il ‘900, avrebbe caratte-
nel possesso delle loro facoltà     della Chiesa post-pasquale,          rizzato l’evoluzione della Chie-
e capacità (Dei Verbum 11),         come dimostra il caso della          sa post-pasquale nel senso di un
cosicché il nesso vangelo-          categoria della resurrezione∙ ,      travisamento della fattura origi-
cultura è costitutivo, iscritto     semplicemente impensabile in         nariamente             ebraica
nella dinamica generativa           ambito ellenistico, come dimo-       dell’esperienza religiosa di Ge-
degli stessi testi canonici per     stra la vicenda di Paolo             sù di Nazareth. Piuttosto, il ri-
l’atto e la vita di fede dei cre-   all’Areopago di Atene (At            corso a diverse categorie cultu-
denti in Cristo. Uomini nel         17,22-32). Espandendosi tutta-       rali dimostra come di Gesù non
possesso delle loro facoltà e       via in regioni contrassegnate        si possa parlare se non interpre-
capacità, infatti, significa in-    dalla cultura ellenistica, il pri-   tandolo, e che questo processo
dividui necessariamente inse-       mo cristianesimo non manca di        avvenga grazie alla mediazione
riti nella cultura del loro tem-    assumere alcune delle catego-        fornita da linguaggi cultural-
po, che colgono ed esprimono        rie a essa proprie, in una mutu-     mente contrassegnati. Che la
le proprie convinzioni, anche       a intersecazione con quelle più      dimensione ebraica non sia
di fede, facendo uso dei codi-      tipicamente ebraiche. Quali          confinata nel dimenticatoio da-
ci culturali a loro disposizio-     esempi di questo intreccio cul-      gli scritti canonici lo dimostra,
ne.                                 turale Penna ha citato il kêr-       per ultimo, il permanere del
È stata questa convinzione ad       ygma di 1Cor 15,3b, il brano         linguaggio apocalittico e
aver guidato la brillante ri-       cristologico di Fil 2,7 e il con-    dell’attesa della parousia.
flessione tenuta al XIII Semi-      cetto di koinônia/comunione          Mi pare che quest’insieme di
nario di Teologia della Bibbia      con Cristo di 1Cor 10,6. Per         considerazioni ricordino innan-
ad opera del notissimo neote-       ognuno di questi passi i rispet-     zitutto come l’interpretazione
stamentarista Romano Penna,         tivi retroterra ellenistici (il      dei testi biblici non possa pre-
dal titolo Vangelo e culture.       concetto di morire per, il pas-      scindere dalla loro contestualiz-
Un rapporto indispensabile.         saggio da una forma all’altra,       zazione nel vissuto e nelle cul-
Secondo una felice definizio-       di una comunione con la divi-        ture in cui sono scaturiti. Va al
ne, cara tra gli altri proprio a    nità attraverso un banchetto)        contempo chiarito, come ricor-
Penna, del Vangelo egli ha          ed ebraici (ossia, il concetto di    dato en passant dalla relazione,
preso in considerazione i due       peccato, l’accostamento della        che l'originalità teologica di tali
stadi, tra essi distinti, della     forma di servo/schiavo∙ a            testi non sia esauribile in una
sua formazione, quello pre- e       quella di Dio e i sacrifici anti-    riconduzione alla loro matrice
quello post-pasquale, senza         co-testamentari di comunione)        culturale, ossia agli strumenti
che siffatta distinzione possa      sono stati illustrati con abbon-     mediante i quali si è resa possi-
dar adito a un benché minimo        dante ricorso a diversificate        bile la formulazione della por-
sospetto di reciproca estranei-     fonti, per saggiarne la perti-       tata assolutamente singolare
tà, quasi che lo stadio post-       nenza a illustrare i detti passi.    dell’evento in essi attestato.
pasquale rappresentasse una         Tale dovizia d’informazioni,         Quest’ultima considerazione ha
novità assoluta e discontinua       che dimostra la smisurata com-       reso possibile, di fatto, nella
con l’esperienza di Gesù di         petenza letteraria del relatore,     successiva storia della Chiesa,
Nazareth. Orbene, riguardo al       saranno disponibili ai lettori in    la traduzione del messaggio
primo stadio si rileva              un prossimo numero della rivi-       biblico in ulteriori culture, pro-
l’ebraicità di Gesù, divenuto       sta Teologia, che pubblicherà        cesso che non ha alcun motivo
carne∙ all’interno dell’e-          la relazione in forma di artico-     per arrestarsi.
sperienza culturale e della         lo.                                                 Stefano Romanello

                                                      14                  Informatore Anno 19 n. 4
LE NOVITÀ GLOSSA

                                      Tra le opere edite da Glossa
                                  segnaliamo due recenti pubblicazioni

                                                    GIUSEPPE ANGELINI, La fede, Una forma per la vita,
                                                    (Quodlibet - 27), Glossa, Milano 2014, pp. 310, € 29,00
                                                    Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla
                                                    terra? Gesù sembra avere dubbi.
                                                    La fede è in pericolo, oggi come sempre, oggi più di sem-
                                                    pre; così pare. Per ragioni diverse. Ci sono le ragioni legate
                                                    alla fine civile della religione; nonostante poche voci in
                                                    contrario, la fede ha bisogno di religione; si edifica sul ti-
                                                    mor di Dio, su una percezione atmosferica del fiato di Dio
                                                    sul nostro collo. Tale percezione precede ogni credenza e
                                                    la rende possibile. Delle minacce alla fede che vengono
                                                    dalla cultura secolare del nostro tempo si occupa la terza
                                                    parte del saggio.
                                                    Ci sono ragioni connesse alla rappresentazione scadente
                                                    della fede dei secoli passati; essa ha nutrito un irreale con-
                                                    flitto tra fede e ragione. Alla ritrattazione di tale questione
                                                    è dedicata la seconda parte del saggio; la fede, lungi da
                                                    contrapporsi alla conoscenza, la genera. Per capire questo
                                                    occorre però cambiare le nostre immagini di conoscenza.
                                                    Per capire che cosa sia fede, occorre soprattutto interro-
                                                    gare il testo biblico, leggendolo con gli occhi fissi sulla vita
                                                    e non sul testo. È quel che viene fatto nella prima parte. Il
                                                    saggio diventa in tal modo una specie di mappa per la rico-
                                                    gnizione di tutti i dubbi che oggi insidiano la fede.

GIOVANNI MOIOLI, Dentro la parola, Briciole di pensieri, a
cura di Dora Castenetto, (Contemplatio - 32), Glossa, Mila-
no 2014, pp. XIV-290, € 20,00
Una predicazione piccola quella che queste pagine offro-
no: come una seminagione che si apre al germoglio dello
Spirito, nel riferimento alla Parola e nell’irrinunciabile ri-
mando alla centralità di Gesù Cristo.
Si tratta di semplici riflessioni, piccole omelie, con tono
comunicativo ed efficace, in cui il rigore del teologo si co-
niuga con l’intento e la capacità di rispondere alle doman-
de fondamentali che sono nel cuore dell’uomo: giovani e
adulti, credenti e non. Traspare comunque il vissuto di
fede dell’Autore, che intende dar forma alle esigenze della
vita cristiana, di un cammino spirituale cercato e ritrovato
nel silenzio e nella contemplazione dei misteri cristiani.
Pagine dunque da meditare, il cui messaggio, da recepire
in ogni omelia, è da assaporare con profondo ascolto, per
tradurlo in vita.

Informatore Anno 19 n. 4                              15
Segue da pag. 5                                            dibattiti, anche intensi: fan-
                                       sofferenza dei figli, il Papa

4   Nelle sollecitudini pastora-
    li di papa Francesco, la
famiglia rappresenta un caso
                                       sollecita i credenti a riprende-
                                       re in mano la questione fami-
                                       gliare in tutta la sua ampiez-
                                                                             no crescere il pensiero teo-
                                                                             logico e pastorale. Quello del
                                                                             Concistoro è stato molto denso,
notevole. Hanno suscitato in-          za. A ciò si aggiunge quel            con un confronto assai vivace
teresse e riscosso accoglienza         “chi sono io per giudicare?”,         fra punti di vista fra loro distinti.
cordiale le tre parole che il          che apre su una riformulazio-         La consultazione lanciata
Papa ha suggerito perché la            ne radicale dell’atteggiamen-         nella Chiesa in vista della
relazione coniugale e la vita          to del credente nei confronti         prima tornata sinodale sem-
famigliare si rigenerino nella         di situazioni che si scostano         bra abbia riscosso una parte-
loro vitalità: permesso, grazie,       anche profondamente dalla             cipazione apprezzabile e
scusa. Ma hanno sollevato at-          immagine di famiglia presen-          prodotto una serie di segnali
tese assai forti, al limite spa-       te nella tradizione cristiana.        su ciò che, al riguardo, si
smodiche, quelle che sono sta-         La situazione dei divorziati          muove fra i cattolici. Al
te percepite come aperture nei         appare questione non più elu-         momento, però, il tutto ap-
confronti della drammatica             dibile per la Chiesa.                 pare ancora abbastanza
famigliare nella contempora-           Si tratta, nelle intenzioni del       magmatico. La fiducia riposta
neità occidentale. A fronte            Papa, di riflettere “molto in         dal Papa nei confronti “fraterni e
della crisi assai seria in cui         profondità”, senza cedere a           aperti” nella Chiesa ha solida
versa la famiglia in tempi di          semplificazioni e superficiali-       base, come per ogni credente,
generale allentamento dei le-          tà. Cosa che già è accaduta           nell’assistenza dello Spirito San-
gami: difficile da formare,            nel Concistoro dedicato al            to. Rimane peraltro in sospeso
complessa da mantenere viva,           tema e cosa per la quale il           una conveniente istruzione della
costellata di fallimenti di pro-       Papa ha previsto anche due            questione famiglia. A questo
getti comuni di vita, frantuma-        distinte tornate sinodali. Papa       guado è atteso il pontificato
ta da divorzi, segnata dalla           Francesco non ha timore dei           di papa Francesco.

                                     Sommario del n. 2 / 2014                        l’informatore
                                                                              bollettino dell’associazione
                                          Gerard Ludwig Müller                    amici della facolta’
                                        Alcune sfide per la teologia                   teologica
                                             nell’orizzonte della
                                       «cittadinanza» contemporanea             anno 19 N° 4 Milano,
                                                                                    luglio 2014
                                            Antonio Lattuada
                                     “Principi e valori non negoziabili”         Direttore Responsabile
                                          Una formula del recente                Franco Giulio Brambilla
                                       magistero sociale della chiesa                Redattore Capo
                                                                                    Ebe Faini Gatteschi
                                               Marco Salvioli                        
                                           Fede e legame sociale
                                           Sulla teologia del dono               Comitato di redazione:
                                              di John Milbank                       Loredana Pulici
                                                                                    Bianca Maggi
                                            Giuseppe Noberasco                      Sergio Morelli
CONDIZIONI ABBONAMENTI 2014               Critica del capitalismo e                 Giancarlo Valle
                                          ripresa del valore spirito              Realizzazione grafica:
  Italia - ordinario: € 42,00
                                             in Bernard Stiegler                     Stefano Malfatti
 studenti di Facoltà teologiche ed
          ISSR € 35,00                       Isabella Guanzini
Europe air mail economy € 71,00        Una debole forza messianica                    l’informatore
Other States except Europe € 80,00    Motivi teologici nella filosofia di     è edito in formato digitale e pubbli-
    Numero singolo € 13,00                   Giorgio Agamben                  cato nelle pagine dell’Associazione
 Sottoscrizione presso Glossa                 Bruno Seveso                        Amici nel sito della Facoltà
       C/c postale 57986200,         Parole d’ordine e luoghi comuni.            .
  oppure bonifico bancario: Iban              Sulla ‘laicità’                  Presso la libreria Glossa può
IT50V0521601634 000000039000                                                  esserne richiesta la spedizione
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