L'informatore bollettino dell'associazione amici della facolta' teologica - Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
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l’informatore bollettino dell’associazione amici della facolta’ teologica anno 19 N° 4 Milano, luglio 2014 Editoriale di: Ebe Faini Gatteschi C he ci fosse qualcosa di non convenzionale nel modo di proporsi del nuovo In questo numero: Pag. 1 - Editoriale Sottolineiamo particolarmen- te il Convegno organizzato a Vimercate in onore di don Papa lo si avvertì da subito, a Pag. 2 - La voce della Facoltà: a Giovanni Moioli cominciare dalla scelta del colloquio con il Prof. Don Bruno nell’anniversario della sua nome, Francesco, atipico per morte. Seveso, Docente di teologia un Sommo Pontefice e fuori La rubrica dedicata serie rispetto agli elenchi ca- pastorale; all’Associazione Amici della nonici dei Papi. Pag. 6 - Centro Studi Spiritua- Facoltà propone la sintesi Con queste parole il Professor lità: l’offerta formativa 2014/15; dell’incontro sul tema della Don Bruno Seveso, docente di Pag. 7 - Notiziario accademico . “Gioia del Regno” di Giusep- teologia pastorale presso la Pag. 8 - Lo studio della Sa- pe Noberasco nell’ambito del nostra Facoltà, inizia il suo ciclo “ritorno alle origini del- cra Scrittura in Facoltà; articolo nella rubrica “la voce la nostra fede”. Nella stessa della Facoltà” del nostro bol- Pag. 10 - Iniziative dell’Associa- rubrica gli Amici rendono lettino. zione: Le Parabole del Regno; con piacere omaggio a Mons Più avanti sostiene: “Il modo omaggio al prof. Bertuletti; Angelo Bertuletti, professore di porsi di Papa Francesco, Pag. 12 - Istituto Superiore di emerito della Facoltà, che ha palesemente situato a margine recentemente pubblicato il Scienze Religiose: delle convenzioni finora rece- vol ume: Dio, mistero pite, non ha nulla di affettato, Pag. 13 - Noi studenti dell’unico”. Anche nella pa- ma esprime un proprio spes- Pag. 14 - Echi del XIII Seminario gina degli studenti si espri- sore culturale. Ridisegna la biblico, del prof. S. Romanello; mono parole di congratulazio- distanza fra la persona del Pag. 15 - Dalla Glossa ni per il docente che ha se- Papa e gli altri, donne e uomi- gnato positivamente il percor- ni, grandi e piccoli, ed è impe- so scolastico di molto suoi gnato in un rimodellamento del Papa la quale attraversa in allievi. dello spazio papale”. modo nativo l’agire”. Oltre alle pagine dedicate alle La teologia del Papa su cui si Mettiamoci in ascolto delle proposte di insegnamento fonda il suo impegno nel rin- parole di don Seveso per cer- biblico fatte dal prof. Roberto novamento della Chiesa, è care di comprendere i volti Vignolo, pubblichiamo volen- stato il fil rouge che ha legato dell’azione varia e articolata tieri la sintesi del Convegno gli articoli di fondo dei nume- del Papa nella Chiesa e nel biblico svoltosi di recente in ri pubblicati in questo anno mondo tutto. Facoltà. accademico. Orari e programmi Come sempre le novità pub- “Codice linguistico e prosse- dell’attività accademica del blicate dall’editrice Glossa mico rispondono a prossimo anno offriranno ai serviranno a quanti desideri- un’immagine di guida della lettori l’opportunità di indiriz- no, durante le vacanze, appro- Chiesa e di vita nella fede che zare e programmare le pro- fondire temi di cultura teolo- anima in profondità l’azione prie scelte scolastiche. gica. Informatore Anno 19 n. 4 1
la voce della Facolta’ 1 Che ci fosse qualcosa di non convenzionale nel modo di proporsi del nuovo a colloquio con... del “credo dei pappagalli”; la sottile ironia sulla “psicologia della tomba” di molti cristia- Papa lo si avvertì da subito, a IL PROF. DON BRUNO ni. E poi, ancora, quel “siamo incominciare dalla scelta del SEVESO tutti ostiari”, incaricati di a- nome, Francesco, atipico per prire le porte e non di chiu- un Sommo Pontefice e fuori Docente di teologia pastorale derle; il “chi sono io per giu- serie rispetto agli elenchi ca- dicare”; la denuncia della nonici dei Papi. Anche le pri- “cultura dello scarto”; l’uomo me immagini del nuovo Papa colto come “cognome di Di- sulla Loggia vaticana senza o”; la stroncatura delle con- tutte le vesti di rito e che ritor- na al suo alloggio di prima sul Un Papa trapposte categorie di cristiani formato “turisti esistenziali” e pulmino con altri cardinali lasciavano intravedere un che da scoprire “cristiani fermi”; l’immagine paradossale dei “marziani che di inusuale. La cronaca, poi, chiedono il battesimo”. Basta si è messa a rincorrere i gesti seguire i diversi interventi del non del tutto protocollari e Non meno inconsuete per un Papa per essere piacevolmen- inattesi di papa Francesco, dai Papa, e quindi clamorose per te sorpresi da battute non più eclatanti ai più banali: il l’opinione pubblica, sono le sempre in linea con il modo contatto fisico con le persone, espressioni usate da papa Fran- di esprimersi che usualmente grandi e piccoli, andando oltre cesco per parlare della vita cri- ci si aspetterebbe in un Papa. le misure di sicurezza fino al stiana e della Chiesa: La comunicazione pubblica, momento previste per un Pa- l’immagine della Chiesa come presa alla sprovvista dai com- pa; le chiamate telefoniche “ospedale da campo” dove tro- portamenti papali e da questo dirette e la corrispondenza vano cura le molte ferite suo linguaggio, reagisce cer- con persone di ogni rango; dell’uomo; le ‘periferie’ cando di assorbirli entro i pa- l’attenzione alle più diverse dell’umano quale luogo prefe- rametri di una retorica su cui richieste di aiuto; gli inviti per renziale di vita cristiana; la fi- si allinea prontamente, ap- incontri personali di là da o- gura di una Chiesa “in uscita” e plaudendo a tutto spiano, an- gni ufficialità, l’abbandono “dalle porte aperte” quale vetto- che a prescindere da ogni im- dell’auto di rappresentan- pegno di comprensione e za per una vettura a costo di imperturbabili ‘normale’. Fino alla leg- Il modo di porsi di fraintendimenti, oppure genda metropolitana, mes- Papa Francesco è diretto a non nascondendo smorfie sa in circolo dai mass me- di disappunto. E da que- dia e che papa Francesco un rimodellamento sta mimica che applaude stesso si è sentito di dover dello spazio papale e celebra ma non com- smentire, del Papa che di prende non è esente la notte esce in incognito per stessa retorica credente. le vie adiacenti al Vaticano a re di autocomprensione di Chie- In realtà il modo di porsi di portare soccorso ai ‘barboni’. sa; la presa di distanza da una papa Francesco, palesemente Questi e altri gesti, che colpi- comprensione di Chiesa come situato a margine delle con- scono la gente per la loro e- “dogana’ ma anche da una fre- venzioni finora recepite, non stemporaneità e che più di una quentazione di Chiesa come ha nulla di affettato, ma espri- volta sono trattati nella comu- “casa in affitto”; il rifiuto della me un proprio spessore cultu- nicazione pubblica come pez- riduzione della Chiesa a “baby- rale. Richiama una prossemi- zi di folclore. sitter”; la bonaria presa in giro ca che ridisegna la distanza 2 Informatore Anno 19 n. 4
tra la persona del Papa e gli altri, donne e uomini, grandi e piccoli, ed è impegnata in un rimodellamento dello spa- zio papale: se in antecedenza, pur con eccezioni notevoli, vigeva la distanza ‘pubblica’, che comporta uno stacco for- male, fino alla inaccessibilità pubblica, ora la dominante è rappresentata dalla distanza ‘personale’, che apre al con- tatto personale e permette un coinvolgimento reciproco dei soggetti. L’informale tende a prevalere sul formale. Detto in altri termini e con le sue stesse parole, a papa France- sco piace stare fra la gente. Nella medesima direzione si dispone il registro linguistico Il Prof . Bruno Seveso frequentato da papa France- sco. Immagini e battute, sia nella loro paradossalità sia ad un’immagine-guida di sul nesso che lega il soggetto nella loro partecipazione al Chiesa e di vita nella fede che al proprio mondo. Pone se- linguaggio quotidiano della anima in profondità l’azione gnali di affidabilità per il sog- gente, non sono veicoli inge- del Papa. Una immagine-guida getto e lo sostiene a fronte nuamente utilizzati per stupi- non suppone per sé una teoriz- della pressione quotidiana di re l’immaginazione ma stan- zazione, né previa né susse- plausibilità. Accadimenti an- no obiettivamente in che disparati sono ricon- funzione di una co- dotti ad una comune rap- municazione efficace, La partecipazione al linguaggio della presentazione di senso. che intende portare al gente è in funzione di una comunica- Compiti particolari e in- cuore dei fatti e delle tento d’insieme sono e- questioni. È linguag- zione efficace che vocati in reciproco rap- gio che vuole rag- porta al cuore delle questioni porto. La forza giungere cerchie più d’immaginazione di cui è ampie di persone e carica induce processi che non disdegna, pertanto guente. Essa attraversa in mo- d’invenzione di comporta- una andamento colloquiale. I do nativo l’agire. Si raccoglie menti e convoglia energie. limiti del basso profilo forma- nel modo dell’intuizione da Essa offre supporto a che un le sono compensati dalla più una visione di base del mondo, agire si dia in una sua coeren- ampia accessibilità del di- abbozzi di impegno, intenti za con l’insieme entro cui ac- scorso. programmatici, percezione di cade. È portatrice di 2 In papa Francesco, codice prossemico e codice lin- guistico non sembrano ascri- identità. Si dà nel modo di una sedimentazione d’agire e si esprime nell’agire stesso. Indi- un’intelligenza monte di una d’agire, esplicita razione concettuale delle con- pure elabo- a vibili ad una strategia, se con rizza sulle modalità in cui un dizioni dell’agire stesso: si questa si intende un disegno soggetto, o una entità, si com- muove sul registro del pratico. d’azione preordinato. Neppu- prende di fatto e sulla prospet- E a fare da apripista ai com- re sono soltanto casuali ed tiva che ne marca portamenti e alle parole di estemporanei, legati alla ge- l’orientamento di fondo. Fun- papa Francesco sono tratti di nialità e al temperamento per- ziona da approccio globale al un’immagine di Chiesa che sonali. Rispondono, in realtà, reale ed è sguardo d’insieme traspaiono con nettezza. A Informatore Anno 19 n. 4 3
incominciare dalla visione di Sommo Pontefice della Chie- l’azione di papa Francesco: base di una Chiesa “in usci- sa universale alla figura di quasi ‘filo rosso’ che rende ta”, in direzione delle vescovo di Roma. Di conserva avvertiti della coerenza profon- “periferie” dell’umano e non a questi intenti corre il ridise-da dei suoi interventi e della ripiegata su se stessa, e dalla gno della figura del vescovo. sue prese di posizioni. concomitante evocazione di Vi assume rilevanza, fra Di là dagli atteggiamenti in una figura di “Chiesa povera” l’altro, la cura per il gregge: prima battuta informali, che e “per i poveri”, ivi compreso assidua e quotidiana. Alla bat- colpiscono l’immaginazione quel mondo di ‘feriti’ per i tuta sulla velleità della colti- pubblica, si tratta, per il Papa, quali la Chiesa opera da vazione di “piani espansioni- di raggiungere le persone nella “ospedale da campo”. Diventa stici”, tipici di “generali scon-quotidianità della loro espe- decisiva, pertanto, la parola fitti”, fa da controcanto la me- rienza. In questo senso, quanto della ‘misericordia’. Acqui- tafora dell’“odore del greg- alla vita cristiana, è riconosciu- stano rilevanza, nel medesimo ge”: per il vescovo è decisivo ta la rilevanza di una cultura tempo, la povertà interiore possedere l’‘olfatto’ del greg- segnata dalla fede e il Papa come libertà per il Signore, e ge e per il gregge, e dunque accorda, e chiede che sia accor- la povertà esteriore co- data, proporzionale me semplicità e austeri- importanza alla tà di vita. Funzionale a Contro pietà popolare. questa prospettiva è la globalizzazione dell’indifferenza, Contestualmente è l’intenzione di mutare l’incontro con l’altro tenuta desta di verso la gestione l’esigenza di fre- della cosa ecclesiastica, è un rischio da correre quentare lo spazio nel senso della decen- pubblico e di man- tralizzazione e del supera- saper entrare in sintonia con il tenere una presenza cristiana mento dell’ottica vaticano- sentire effettivo del popolo nei luoghi dove si formano e si centrica fino al momento im- cristiano. Da parte sua il greg- riformano le mentalità colletti- perante: le chiese particolari, ge possiede un suo ‘olfatto’, ve. I “nuovi racconti” e i soprattutto a livello di aggre- un suo senso della fede, capa- “nuovi paradigmi”, che opera- gazioni nazionali o continen- ce di portare su nuovi percorsi no alla base delle trasformazio- tali, devono poter godere di di vita nella fede. La posizio- ni culturali in rapida accelera- un esercizio autonomo di re- ne del vescovo rispetto zione, non devono cogliere im- sponsabilità per la vita cristia- all’insieme dei credenti non preparata l’esperienza credente na dei loro membri. Oltretut- riceve determinazione univo- e, per quanto possibile, devono to, l’essere chiesa non com- ca: di volta in volta, il vesco- poter godere di una sua cordia- porta uniformità ma suppone vo deve saper precedere il le partecipazione. Ma è anche una “multiforme armonia”. E gregge per indicare il cammi- da attivare una stretta vigilanza la varietà mette in luce la ric- no; stare in mezzo al gregge, a fronte del montare pervasivo chezza inesauribile del Van- per mantenerlo unito e far della “cultura dello scarto”, che gelo nelle sue molteplici rifra- fronte a smarrimenti; seguirlo, nel mondo diventato globale zioni. Su questo motivo ritor- per evitare ritardi o sbanda- mira inesorabilmente ad emar- na la geometria papale della menti. ginare chi non è competitivo differenza fra sfera e poliedro: mentre sulla sfera i punti della superficie sono fra loro uni- 3 Una ricostruzione siste- matica dell’ecclesiologia di papa Francesco potrà ci- nella società, “globalizzazione in dell’indifferenza”. L’incontro una formi ed indifferenti, il polie- mentarsi con il recupero del con l’altro è, in ogni caso, ri- dro presenta molte sfaccetta- quadro d’insieme, rintraccian- schio da correre. Anche con- ture fa loro diversificate. In do ascendenze teologiche e frontandosi con le accresciute questa luce si colloca la ri- debiti nei confronti del Vati- potenzialità di comunicazione comprensione della figura del cano II e rimarcandone i pro- rese disponibili dalle nuove papa da parte dello stesso pa- fili peculiari. Ma già tecnologie: ci si avventura, in pa Francesco, in uno sposta- l’immagine di Chiesa evocata questo caso, in una “marea un mento di baricentro nel mini- nelle sue grandi linee è in gra- po’ caotica”, che tutto livella e stero petrino dalla figura di do di fare da guida entro chiede vigilanza e in cui si ri- 4 Informatore Anno 19 n. 4
schia una esposizione eccessi- spazio pubblico. Anche in “l’armoniosa totalità del mes- va, ma che porta con sé po- questo caso, la coltivazione di saggio cristiano” e risulti chia- tenzialità inedite di esperienza una immaginazione senza ra la centralità di alcune verità di fraternità. Si tratta anche di limiti fa perdere il contatto rispetto ad altre pur sempre porre in atto nella Chiesa una con il popolo credente: ancor degne. In particolare, sul piano capacità di ascolto reciproco, peggio, è causa di conflitti fra dell’“agire esteriore”, la mise- così che ci si possa completa- i cristiani stessi. Al contrario, ricordia appare quale la più re gli uni gli altri nella propria e in positivo, l’iniziativa cre- grande di tutte le virtù. In que- recezione, sempre parziale, dente fa spazio alla “gioia del sta linea si dispone il sia della realtà sia del Vange- Vangelo”. In proposito, nelle “discernimento evangelico”, lo. parole del Papa ritorna a più che va oltre ogni “eccesso dia- Capacità e voglia di iniziativa riprese il motivo del “non la- gnostico”. Su queste medesime sono, per il Papa, caratteristi- sciamoci rubare”: armoniche è riletta la figura del che di base dell’esperienza l’entusiasmo missionario, la “primo annuncio”: da assumere credente. Per il cristiano si gioia dell’evangelizzazione, la non tanto sotto un profilo mate- tratta di lasciarsi coinvolgere speranza, la comunità, l’ideale riale e contenutistico, come nella storia degli uomini e dell’amore fraterno, il Vange- talvolta accade, ma nella sua nell’avventura del Vangelo, in lo stesso. dimensione qualitativa e for- una responsabilità che è in Condizione perché possa pro- male, e doverosa, in quanto prima persona: anche perché dursi iniziativa autenticamen- tale, in ogni modalità di annun- non ci si può attendere tutto te cristiana è la tensione cio. Si inserisce obiettivamente dal magistero papale e neppu- all’essenzialità: concentrazio- in questa atmosfera la battuta re è compito del Papa propor- ne su “ciò che è più bello, più sui “valori non negoziabili”: re soluzioni per ogni situazio- grande, più attraente e allo espressione che papa Francesco ne. In negativo, è da battere in stesso tempo più necessario”. asserisce di non aver mai com- breccia l’“accidia pastorale”: Occorre mirare a “il cuore del preso, poiché non è dato che attività vissute male e esistano valori nego- senza motivazioni ade- ziabili. Mantenendo guate, inutilmente defa- Nelle sollecitudini pastorali dritta la barra sul nu- tiganti, segnate da squi- cleo centrale del Van- libri progettuali, per la di Papa Francesco, la famiglia gelo è motivato, in o- loro irrealizzabilità di rappresenta un caso notevole. gni caso, correre il ri- fatto o per l’eccesso di Tre parole: schio del particolare e organizzazione che fa osare prendere posizio- perdere il contatto con permesso, grazie, scusa ne su questioni scot- la gente. Un contrasto tanti nell’opinione deciso deve essere op- pubblica e nella menta- posto pure alla “mondanità Vangelo” e mantenere nella lità collettiva, nonostante spirituale”, pronta ad insi- sua freschezza “il profumo l’incombere del fraintendimen- nuarsi nella vita ecclesiale: del Vangelo”: là dove risplen- to: in effetti non è per nulla ricerca di una gloria umana e de “la bellezza dell’amore scontato che l’interlocutore, in del benessere personale inve- salvifico di Dio manifestato in questo caso la gente, conosca ce che della gloria di Dio. È Gesù Cristo morto e risorto”. nel suo insieme il contesto en- chiusura del soggetto su se Sotto questo profilo è da rico- tro cui prendono corpo le sin- stesso: di volta in volta, entro noscere una “gerarchia delle gole affermazioni e sia in grado il cerchio dei propri ragiona- verità”, non solo sul piano di collegare l’affermazione menti e dei propri sentimenti, dogmatico ma anche in cam- specifica al nucleo del Vange- ponendo affidamento esclusi- po morale: in forza del diver- lo. E su questo sfondo papa vo nelle proprie forze, facen- so posizionamento reciproco Francesco non si sottrae alla do leva su una presunta sicu- delle verità della fede, discussione di questioni che rezza dottrinale o disciplinare. l’annuncio del Vangelo chie- toccano l’etica pubblica, dalla Si esprime in atteggiamenti de che vi sia “adeguata pro- bioetica alla finanziarizzazione elitari di pretese di dominio porzione”, così che ogni veri- dell’economia globalizzata. dello spazio ecclesiale o dello tà sia colta in relazione con Segue a pag. 16 Informatore Anno 19 n. 4 5
Centro Studi di Spiritualità a cura del prof. Antonio Montanari Offerta formativa per l’anno Accademico 2014 - 2015 PIANO DI STUDI DEL GIORNATA DI STUDIO CORSO DI CORSO BIENNALE AGGIORNAMENTO giovedì 15 gennaio 2015 I e II anno (ore 9.00 - 12.30) 9 - 16 - 23 - 30 maggio 2015 (sabato) (Giovedì) Relazioni umane e Il corso, in collaborazione Teologia spirituale - I identità cristiana: Prof. Don Giuseppe Como con l’ISSRM, nello spazio di tra individualismo quattro lezioni si propone di Storia della spiritualità e solitudine introdurre alla lettura di fi- antica gure e temi della tradizione La giornata è disposta per Prof. Don Antonio Monta- gli alunni del Centro di Spi- spirituale cristiana. nari ritualità ma la partecipazio- ne è aperta e gratuita a tutti Il Vangelo di Giovanni Il cammino della voca- gli interessati. zione cristiana. nelle antiche riletture Teoria teologica e discer- patristiche nimento pratico. Nel luglio 2013 il XII corso resi- Prof. Don Antonio Monta- Prof. Don Cristiano Passo- denziale, tenutosi a Marola (RE), nari ni ha sviluppato il tema della pre- senza di Dio nel mondo. Gli Atti Le lezioni si svolgono dalle La preghiera cristiana: sono pubblicati nella collana Sa- “Insegnaci a pregare”. pientia della Glossa. ore 9.30 alle ore 12.55. Teologia della preghiera La frequenza al corso po- e vita cristiana. trà essere riconosciuta Prof. Don Silvano Macchi per l’aggiornamento dei docenti della scuola di Spiritualità del Nuovo Testamento: ogni ordine e grado. ”Per me vivere è Cristo”. Il costo del corso è di € L’esistenza cristiana se- 55,00. condo Paolo. Le iscrizioni al corso si Prof. Mons. Patrizio Rota ricevono presso la Segre- Scalabrini teria del «Centro Studi di Arti e spiritualità: Spiritualità» a partire dal parola poetica ed 2 settembre 2014 al 2 esperienza spirituale maggio 2015. Prof. Don Roberto Maier 6 Informatore Anno 19 n. 4
Notiziario Accademico ORARI ESTIVI CHIUSURA RIPRESA La Segreteria della Facol- La Facoltà Teologica è chiusa La Biblioteca riapre lunedì tà, dal 15 al 25 luglio è aper- al pubblico da lunedì 28 luglio 25 agosto. ta solo il mattino, dalle 9,30 a sabato 23 agosto 2014. alle 12,30. Lunedì chiusa. La Segreteria della Facol- tà riapre martedì 26 agosto. La Segreteria dell’ISSR è ISCRIZIONI aperta fino a venerdì 11 lu- La Segreteria dell’ISSR glio. Dal 2 settembre al 3 ottobre riapre martedì 3 settembre. TRENTENNALE DELLA MORTE DI DON GIOVANNI MOIOLI S abato 4 ottobre 2014, il Maestro di spiritualità, che fu tra i primi docenti della rinnovata Facoltà Teo- logica di Milano, verrà ri- cordato a Vimercate - sua città natale - con un Conve- gno organizzato dalla Facol- tà e dalla Comunità Pastora- le di Vimercate e Burago di Molgora. Interverranno la Prof. Dora Castenetto, sua allieva ed erede del patrimo- nio dei suoi studi, Mons. Peppino Maffi, Rettore del Seminario Arcivescovile dove Don Moioli studiò ed insegnò, Mons. Prof. Pie- Da sin. Don Giovanni Moioli, Don Pino Colombo e rAngelo Sequeri, Preside Don Luigi Serenthà nel chiostro della Facoltà della Facoltà Teologica, che lo ebbe collega nel In quell’occasione il Prof. Mons. Claudio Stercal, curatore l’insegnamento teologico, ed dell’opera, presenterà l’iniziativa editoriale del Centro Am- il nostro Arcivescovo, Card. brosiano che, in coedizione con Glossa, ha avviato la pub- Angelo Scola che concluderà blicazione dell’Opera Omnia di Don Moioli. il Convegno e celebrerà poi Verranno consegnati al Cardinale due volumi - La teologia l’Eucarestia in suo onore. Il programma prevede spirituale e L’Escatologico cristiano - primi di una collana di l’inizio alle ore 16 presso la quattordici volumi previsti. Parrocchia di Santo Stefano L’edizione consentirà agli studiosi di teologia sistematica e e si concluderà con la Santa di teologia spirituale, ed a tutti i cultori di scienze teologi- Messa nel vicino Santuario che, di disporre in modo organico della produzione dei molti della Beata Vergine del Ro- anni di studio e docenza del Maestro che fu testimone di sario alle ore 18,30. questo prezioso ambito di riflessione. Informatore Anno 19 n. 4 7
Panorama 2014 / 2015 Lo studio della Sacra Scrittura in Facoltà S periamo di fare cosa al tempo stesso utile e gradi- ta agli occhi di tutti – studenti Bargellini); Esegesi A.T.: Scritti (Roberto Vignolo); Lettorato di Greco Biblico bile con un pendolarismo su Milano. Prendo l’occasione qui per ringraziarla pubblica- istituzionali e uditori, simpa- del davvero infaticabile Prof. mente di cuore, in ragione tizzanti, come pure agli stessi Carlo Orecchia, a cui la Fa- dell’eccellente qualità scienti- colleghi docenti – offrire un coltà è particolarmente grata fica e didattica che ci ha assi- panorama dei corsi biblici per per aver istituito una tradizio- curato lungo questi anni, con l’anno accademico 2014/2015, ne di rigorosa preparazione vera soddisfazione di tutti. una sorta di guida ragionata nelle lingue bibliche. Detto God bless you – carissima Sr. dell’area biblica coltivata in per inciso: naturalmente lo Grazia –, il cento per uno per Facoltà, a testimonianza studio di una lingua antica il bene che hai seminato qui, dell’impegno il più possibile può creare qualche difficoltà e per quello che ancora farai convergente che i biblisti cer- e scoramento iniziale. Ma si ovunque andrai operando! cano di produrre, sia pur in un tratta pur sempre di una fatica L’insegnamento in questione contesto fatalmente dispersi- fisiologica, quindi perfetta- viene così riaffidato al Prof. vo dovuto soprattutto al pen- mente salubre, e perfino ne- Gianantonio Borgonovo, che dolarismo della loro presenza. cessaria per studi teologici ne era titolare prima di diven- che vogliono essere condotti tare Dottore dell’Accademia Cominciando con il Ciclo con la dovuta coscienza criti- Ambrosiana, e che vi ritorna Istituzionale, solo qualche ca. avendo al proprio attivo final- parziale novità di attribuzione mente il massiccio manuale dei corsi si affaccia sullo Nel IV/V anno, come in pas- di Introduzione al Pentateuco sfondo di una sostanziale sta- sato, restano affidati i rispetti- da lui curato per la collana bilità dei docenti già impe- vi corsi di Esegesi A.T.: Pro- Logos (LDC). gnati. Rispetto allo scorso feti a P. Rota Scalabrini, e di Analogamente, al Prof. Fran- anno, che ha visto a battesimo Teologia Biblica a R. Vignolo co Manzi che insegnava Ese- accademico – con ottimo ri- – dedicato quest’ultimo, co- gesi di Paolo, subentrerà il sultato – i Proff. Francesco me gli anni scorsi, a Scriptura novarese prof. Francesco Bar- Bargellini, Gabriele Corini, e secundum Scripturas – per gellini, che ha alle proprie Patrizio Alborghetti, per il una teologia biblica della spalle un solido curriculum di 2014/15 non è prevista alcuna Bibbia. docenza e competenza paoli- new entry. Per il Ciclo Istituzionale le na, oltre che di studi classici Rispetto al 2013/14, nel trien- uniche novità riguardano un presso l’Università di Stato, e nio restano così intatte le già paio di Esegesi nel III, IV e V che nell’anno trascorso si è collaudate attribuzioni dei anno. Specificamente, cambia già fatto apprezzare per il seguenti corsi: Pentateuco: la docenza della Esegesi A.T.: Greco Propedeutico. introduzione e letture Pentateuco. (Patrizio Rota Scalabrini); In questi anni il corso era sta- Quanto al Seminario Biblico Profeti e Scritti: introduzione to egregiamente condotto dal- – per consuetudine di volta in e letture, nonché Ebraico bi- la Prof. Sr. Grazia Papola, volta rotante tra i colleghi di blico (Gabriele Corini); Sinot- che dovrà purtroppo conge- Antico come di Nuovo Testa- tici e Atti: introduzione e let- darsi da noi in ragione dei mento – viene quest’anno ture (Marco Cairoli); Paolo: suoi molteplici impegni, gra- affidato al promotore dei Cor- introduzione e letture (Franco vitanti soprattutto su Verona, si di perfezionamento di Lin- Manzi); Giovanni: introdu- che la portano a privilegiare gua e di Archeologia a Geru- zione e letture (Rita Pellegri- la propria docenza in quella salemme, il Prof. Marcello ni); Greco biblico (Francesco sede, alla fine poco compati- Fidanzio. Di recente dottorato 8 Informatore Anno 19 n. 4
presso la Facoltà Teologica di Lugano con una tesi sui salmi – nella linea ormai ben affer- mata, di un’esegesi del Salte- rio come libro – porterà l’attenzione proprio a questo tema di sua competenza. Venendo invece ai Corsi Bi- blici della Specializzazione per la Licenza in Teologia con Indirizzo Biblico, ecco alcune significative innova- zioni nell’ambito delle propo- ste 2014/15. Per la Teologia biblica dell’Antico Testamento, il Prof. Borgonovo, che si è visto rieditare la propria tesi dottorale su Giobbe (Analecta Biblica 135, 1998) propone Il “Commento” di Elihu (Gb 32-37) al dramma di Giobbe. Sempre per Teologia Biblica dell’Antico Testamento, toc- cherà alla Prof.ssa Donatella Scaiola – Ordinaria presso la Pontificia Università Urba- niana di Roma, e ormai assi- dua nella sua collaborazione ti, ci proporranno due corsi motivazioni e persuasione con la Ftis –, a proporci: Dal- specifici: rispettivamente Il nella Lettera ai Galati (corso la profezia all’apocalittica: “Libro dei Segni” (Gv 1–12) che prevede un massimo di Daniele, consolazione nel fra lettura simbolica e nuovo nove iscritti). tempo della crisi. approccio storico-critico (C. Restano affidate al Prof. Una significativa sinergia tra Doglio), e Il metodo narrati- Manzi le Istituzioni bibliche: filologia e teologia biblica di vo (M. Crimella). Il popolo dell’alleanza: le Antico e Nuovo Testamento è Con un corso intitolato Atti istituzioni dell’Antico Testa- esplicitamente intesa nel col- degli Apostoli 1–12: gli inizi mento e le loro reinterpreta- legamento non soltanto tema- della comunità cristiana, il zioni cristologiche e al Prof. tico tra il corso del Prof. Mat- Prof. Marco Cairoli si assume Antonio Montanari la Storia teo Crimella Teologia biblica il meritorio intento di ripro- dell’ermeneutica biblica. La AT - NT: “La Settanta”, e porre un’esegesi su un libro Bibbia, specchio dell'anima, quello del Prof. Claudio Do- biblico per il quale l’interesse corso valido anche per glio Corso superiore di Gre- è rimasto sopito per molti l’indirizzo della Teologia Spi- co: “La lingua greca della anni. rituale. LXX e il suo influsso sul Nuo- Nell’ambito dei corsi per Per Ebraismo il Prof. Piero vo Testamento”», che si av- specializzandi, il Seminario Stefani proporrà un corso su varrà qui della propria com- di Teologia Biblica sarà affi- La donna nell’Ebraismo. Due petenza di grecista, oltre che dato al Prof. Stefano Roma- casi esemplari: Glückel Ha- di esegeta del Nuovo Testa- nello che porterà su una tema- meln (XVII-XVIII sec.) e Re- mento. tica di punta nell’orizzonte gina Jonas (XX sec.). Nell’ambito della Teologia attuale della “nuova evange- biblica del Nuovo Testamen- lizzazione”: Come (ri-) Prof. Roberto Vignolo to, sempre i medesimi docen- Responsabile dell’Area Biblica evangelizzare una comunità: Informatore Anno 19 n. 4 9
iniziative dell’Associazione a cura di Sergio Morelli LA GIOIA DEL REGNO Il 9 aprile 2014 il prof. Giu- cadere qualcosa nella nostra vita, seppe Noberasco, per il ciclo che la rende piena, degna di esse- di riflessioni sulle Parabole, ha tenuto la conferenza “La re vissuta. Gesù predica la con- gioia del Regno”. versione, ma solo dopo che la sua presenza venga accolta. La con- L e “parabole del Regno”, quelle che si trovano in Matteo al capitolo 13, ai versetti versione non è semplicemente la correzione di comportamenti sba- gliati, ma molto di più l’occuparsi 44-50, pur essendo molto brevi radicalmente di sé. É mettersi se- colpiscono, perché propongono riamente in gioco. L’inizio del delle immagini che ci interpella- vangelo di Marco dice chi è Gesù, no. Si tratta delle parabole nelle espone la sua predicazione, an- quali viene posta una similitudi- nuncia l’evento escatologico. Ma ne tra il Regno dei Cieli e il te- tutto questo non basta. Abbiamo soro nascosto nel campo (v. 44), bisogno di un discorso più con- la perla preziosa (vv. 45-46) e la creto, abbiamo bisogno di perce- rete gettata nel mare (vv.47-50). pire che cosa fa Gesù nel nostro Sono tre parabole che ci riporta- quotidiano, come Gesù cambia la no alla predicazione originale di nostra vita: ed ecco le parabole! Gesù e al suo nucleo centrale, Le parabole sono eventi linguisti- così come lo troviamo al capito- ci attraverso i quali Gesù riqualifi- lo 1 del vangelo di Marco, nel ca la nostra vita, riqualifica il no- quale vengono riportate le paro- stro quotidiano. Molti studi sulle le di Gesù: “il tempo è compiuto parabole insistono sul fatto che la e il regno di Dio è vicino, con- parabola non è semplicemente un vertitevi e credete al vangelo”. linguaggio retorico, bensì un lin- Questa frase di Gesù dobbiamo guaggio trasformativo che realiz- Il prof. Giuseppe Noberasco intenderla bene: il regno di Dio za ciò che dice. Attraverso le pa- non è tanto una realtà statica che rabole Dio crea una similitudine del tesoro nel campo l’enfasi non esiste da qualche parte e che poi con la vita che stiamo vivendo. va tanto posta sul tesoro o su colui si espande, quanto una novità Questa dinamica si realizza in tut- che lo scopre, bensì sulla storia che irrompe nella nostra vita te le parabole e in particolare in che si instaura tra ciò che viene (Jungel). Quando Gesù dice che quelle tre che abbiamo citato. trovato e chi lo trova. Dobbiamo il regno si avvicina intende sot- Nella loro brevità vanno stare attenti a non fermarci alla tolineare che il regno è lui. Gesù all’essenziale e ci presentano domanda sul “che fare” alla luce parla di sé dicendo: “io sono l’accadere del “regno”. Tutte pon- della parabola, perché così si cor- l’evento nel quale Dio non è più gono l’accento sulla gioia: la gioia re il rischio di privilegiare una in- lontano dalla nostra vita”. Il della scoperta del tesoro, quella terpretazione moralistica, come compimento del tempo di cui del ritrovamento della perla pre- quella del contadino che “deve” parla non è qualcosa che verrà, ziosa e quella della pesca abbon- comperare il campo o quella del ma è già ora operante e presente dante. Non mancano però spesso mercante che “deve vendere tut- in mezzo a noi. L’evento di Ge- alla fine degli accenni minacciosi, to” per comperare la perla. In re- sù cambia la nostra vita! Dopo come nel caso della parabola del- altà sia il contadino sia il mercan- l’incontro con lui il nostro tem- la rete, alla fine della quale si dice te sono prima di tutto travolti dal- po non è più un vuoto scorrere che i pesci cattivi verranno gettati la gioia della loro scoperta. Diver- di istanti che si susseguono via “nella fornace ardente, dove samente da Giovanni il Battista l’uno dopo l’altro, ma un tempo sarà pianto e stridore di denti” (v. che predicava la conversione per pieno, nel quale ogni accadi- 50). Come intendere questa mi- cercare di evitare il castigo di Dio, mento ha un senso. Gesù non è naccia alla luce del buon annun- Gesù inverte questa prospettiva e venuto prima di tutto per predi- cio del vangelo? Jungel ci sugge- annuncia che malgrado il nostro care una morale, ma per fare ac- risce che all’inizio della parabola peccato Dio ci ama: ecco la gioia 10 Informatore Anno 19 n. 4
di questa gratuità che ci raggiun- to, ma dall’altra ci rendiamo conto unità con gli altri vanno tenute in- ge! Mentre l’annuncio di Giovan- che esso si realizza nel nostro agi- sieme. Come tenute insieme van- ni mi paralizza, quello di Gesù che re. Nei nostri atti di amore noi rea- no anche lo stupore della gioia mi parla dell’amore di Dio trasfor- lizziamo il regno. Colui che per che mi trasmette questa parabola ma la mia vita. Tutto quello che primo mi ha amato rende possibile e la minaccia con la quale essa si Dio ci chiede è di prendere sul se- l’amore per le persone che mi cir- chiude. Della gioia abbiamo det- rio il tempo che noi stiamo viven- condano. L’amore che mi precede to. La minaccia invece va pensata do. Quello che rende possibile e che posso dare non è solo un semplicemente come una esorta- questa consapevolezza è il fatto qualcosa di individuale. Certo, es- zione a non trascurare di prendere che Gesù mentre racconta la para- so mi tocca personalmente, nella in considerazione la possibilità bola della perla, o quella del tesoro mia singolarità e nella mia libertà, della gioia che ci viene offerta. parla di se stesso, parla del suo es- ma non mi spinge verso una sin- L’iniziativa di Dio richiede il mio sere venuto tra noi e dell’averci of- golarità che mi isola. Diversamen- assenso e contemporaneamente la ferto di cambiare la nostra situa- te da quanto sostiene buona parte mia decisione di non lasciarla per- zione. Io posso trovare me stesso della cultura moderna secondo la dere. L’incontro con Dio è un in- nel mondo, nonostante che in esso quale o siamo degli “incomu- contro talmente particolare che convivano il peccato e la morte, nicabili ognuno per sé” o massa non lo posso racchiudere in una perché in questo stesso mondo nella quale nessuno può dire chi è, gabbia concettuale: è una azione Gesù ha integralmente vissuto. la parabola della rete ci suggerisce alla quale devo rispondere con u- Certamente il “tesoro” e la “perla” che ciascuno di noi è singolarmen- na azione, è una gioia che mi vie- precedono il nostro agire, ma an- te sé, ma allo stesso tempo unito a- ne donata e che mi mette in movi- che lo sollecitano. Da una parte gli altri da qualche cosa di più pro- mento. scopriamo che il regno ci è dona- fondo. La singolarità e la profonda Congratulazioni a Mons. Angelo Bertuletti Die Anstrengung des Begriffes, “La fatica del concetto”! Q uesta pregnante, significativa espressione sintetiz- za in modo eccellente il metodo didattico di Mons. Angelo Bertuletti, professore di Teologia Fon- damentale per tre decenni e direttore del Ciclo di Spe- cializzazione nella nostra Facoltà. A lui devo molta parte della mia formazione filosofica e teologica: i numerosi esami sostenuti nelle sue mate- rie sia nel ciclo istituzionale che negli anni della specia- lizzazione hanno forgiato lentamente, ma progressiva- mente la mia capacità di capire a fondo e situare i con- cetti prima di esprimerli a voce o per scritto. In altre parole, mi ha insegnato a “pensare con rigore”. Grazie Professore! Leggendo oggi il suo volume: Dio, il mistero dell’unico, mi pare di comprendere facilmen- te le parole che tanto mi affaticavano al tempo della preparazione del De Deo nel quinquennio istituzionale. Era un esame che avvertivo (e non ero l’unica) come un passaggio di sesto grado super nelle escursioni sulle mie Dolomiti. Oggi sono contenta di quella e delle altre prove soste- nute con lei. L’affondo finale con la sua guida su Han- nah Arendt che mi ha impegnato per le tesi di specia- lizzazione e di dottorato a lei, professore, dedicate, mi aiuta anche oggi a penetrare meglio idee non solo filo- sofiche ma anche storiche e politiche. Congratulazioni di vero cuore! e l’augurio che la sua opera sia conosciuta e si diffonda il più possibile nel mondo della teologia. Ebe Faini Informatore Anno 19 n. 4 11
Istituto Superiore di Scienze Religiose Milano a cura di Loredana Pulici Corso di formazione per i docenti delle Scuole Cattoliche LA SCUOLA PER LA PERSONA I l senso della proposta é quello ben espresso della dichiarazione conciliare Gravissimum Educa- tionis di cui nel 2015 si celebra il 50° di promul- dipende essenzialmente che la scuola cattolica sia in grado di realizzare i suoi scopi e le sue iniziative» tanto che «devono prepararsi scru- gazione: il documento riconosce alla Chiesa un polosamente, per essere forniti della scienza sia dovere/diritto "materno" di educare, a titolo spe- profana che religiosa» (GE 8), il percorso inten- ciale e come prezioso contributo alla società inte- de approfondire l'intreccio tra Chiesa e persona ra: «Ai suoi figli la Chiesa come madre deve dare umana, tra ecclesiologia e antropologia, ap- un'educazione tale, che tutta la loro vita sia pene- punto per approfondire l'adeguata prepa- trata dello spirito di Cristo; ma nel contempo essa razione dei docenti circa l'identità e la missione offre la sua opera a tutti i popoli per promuovere la della Chiesa e i principi fondamentali della perfezione integrale della persona umana, come visione cristiana sull'uomo e sulla donna. anche per il bene della società terrena e per la II focus del corso si concentrerà sul tema della edificazione di un mondo più umano.» (GE 3) struttura carismatica della Chiesa, e quindi sul In riferimento all'importanza decisiva che tra gli felice rapporto trai carismi di vita consacrata e strumenti educativi riveste la Scuola in generale i carismi di educazione che ha generato e (cf GE 5), e con particolare attenzione alla Scuola sostiene tante realtà scolastiche a servizio cattolica (cf GE 8-9) e ai suoi docenti «da cui della persona e della società. IL Corso si svolgerà la mattina di 8 sabati, nelle date sotto indicate Principi e questioni di antropologia filosofica: l'unità e l'identità Sabato 18 ottobre 2014 relazionale della persona umana nella dualità uomo e donna e nell'i- 3 ore o-tu-noi, quali soggettività socio- comunitarie Sr. C. Bettinelli Sabato 25 ottobre 2014 Principi e questioni di antropologia teologica: l'uomo e la 3 ore donna come libertà creata a immagine di Dio Don F. Scanziani (?) Sabato 8 novembre 2014 Cenni di ecclesiologia: la Chiesa, mistero di comunione e di 3 ore missione, secondo il Concilio Vaticano II Don G. Cislaghi Sabato 15 novembre 2014 La struttura carismatica della Chiesa: i carismi e la loro 3 ore dimensione teologica, antropologica ed ecclesiologica Don G. Cislaghi Sabato 22 novembre 2014 I carismi di vita consacrata: il loro significato generale e il 3 ore loro funzionamento Don G. Cislaghi Sabato 29 novembre 2014 I carismi di educazione: in particolare la Scuola cattolica 3 ore (parità; deontologia; contratto) 2 Suore Sabato 6 dicembre 2014 L' IRC nella Scuola Cattolica 3 ore Don M. Di Tolve I carismi di educazione tra le forme di vita consacrata: tre Sabato 13 dicembre 2014 testimonianze: Sr. C. Bettinelli - una suora salesiana - una 3 ore suora marcellina 12 Informatore Anno 19 n. 4
Noi Studenti a cura di Bianca Maggi Un ringraziamento a mons. Angelo Bertuletti “Dio il mistero dell’Unico” L a mia generazione ha co- nosciuto pochi maestri - forse non sono stati previsti - un’amica, ma non siamo le uniche (o gli unici) l’idea che Bertuletti insegni proprio que- studio , meditazione e, oserei dire, di preghiera hanno prepa- rato “Dio, il mistero dell’U- e di ciò che non si conosce è sto : a pensare. Nell’opera nico”, anni non banalmente difficile sentire la mancanza, “Dio, il mistero dell’Unico” – coniugabili in termini di così come è difficile ricono- si tratta, infatti, di un’opera - “tempo trascorso”, piuttosto scerli quando si presentano. ritroviamo il pensiero che Don riconoscendoli come distensio Anche nella vita della fede, la Angelo ha costruito e sul quale animi. Non se la prenderà il cui storia è stata illuminata da si è speso in tanti anni e di cui prof. Bertuletti se scomodo grandi maestri, nel mondo chi lo conosce e, per come può l’espressione di un peso mas- contemporaneo, soprattutto ed è capace, lo segue, si è nu- simo; “ecce distentio est vita per laici e laiche non si vedo- trito, maturando la solida con- mea” (Conf. 11,29,39) e in no molti candidati al ruolo. A vinzione di non abbandonare questa distensio, l’unico modo volte però succede che una questo cibo. Leggere Bertuletti in cui, secondo Agostino, la persona, e magari proprio in chiede un esercizio ed una creatura umana, a differenza di un’aula della facoltà, appoggi consapevolezza preliminari : Dio, può vivere la durata, il il suo pensiero come una cosa al termine leggere va anteposta pensiero si costituisce e pren- viva sul banco e le orecchie una paroletta, intus, intus- de forma. Forma che riflette la raccolgono le parole e le sen- legere, da cui, con un verbo disciplina di un metodo che si tono scendere centimetro dopo intraducibile in italiano, intel- rivela già anche solo soffer- centimetro; e questa persona, ligere. E’ l’intelligenza della mandosi sui capitoli le cui parole hanno aperto pro- fede ciò che le pagine chiedo- dell’indice: l’idea di Dio e la fondi e misteriosi movimenti, no ed insieme insegnano, co- questione della sua verità; la quasi carsici, scopriamo di me una domanda inesausta che verità cristologica di Dio- poterla riconoscere tirando esige un esercizio tenace. Se ermenutica del testo biblico; la fuori un nome come da Bertuletti cerca di intus-legere storia della teologia trinitaria; un’antica riserva e la chiamia- il mistero di Dio - “Dio non è la verità trinitaria di Dio. mo, con grande pudore, così: solo uno dei temi della dottri- Chi ha seguito i suoi corsi ri- maestro. Ormai diversi anni na cristiana, ma il suo unico trova le parole dispensate in fa, al primo corso della spe- contenuto” (dall’introduzione) una semina abbondante nel cializzazione tenuto da Ange- – i sui lettori sono chiamati ad terreno spesso accidentato del- lo Bertuletti che ho frequenta- un’azione analoga : attraverso le menti e dei cuori to, visto il tema, la biografia e le sue parole che rendono ono- (attenzione : cuore in senso conoscendo già il professore, re allo sforzo di penetrarle, ci biblico) degli uomini e delle confesso che mi vergognavo. si apre all’intelligenza della donne, parole che “contro ogni Mi sembrava troppo, troppo fede, alla fede che “riconosce assorbimento che sopprime il che mi fosse concesso di poter nell’evento di Cristo l’unico tempo” (…) “fanno valere accedere, attraverso quelle orizzonte adeguato del discor- l’esigenza di non aver mai parole così intensamente con- so teologico, il fondamento finito con il tempo di pensa- centrate e precise, a “pensare della sua identità” (dall’in- re” (pag. 201). la fede”. Condivido con troduzione). Anni e anni di Informatore Anno 19 n. 4 13
VANGELO E CULTURE Echi del XIII Seminario Biblico del 9 maggio 2014 possibile un annuncio di La complessità di queste inter- È fede che non sia incultu- fede d’Israele, come dimostra- to da innumerevoli tratti e con- relazioni dimostra, da sola, rato? No di certo, giacché, cettualizzazioni attestati dai quanto sia riduttiva l’uniforme come ricorda uno dei testi- Sinottici. etichetta di Ellenizzazione∙ del chiave del Concilio, per la La terminologia di matrice cristianesimo che, a detta di composizione dei libri sacri, culturale ebraica non scompare vari studiosi operanti nel corso Dio scelse e si servì di uomini nell’elaborazione concettuale di tutto il ‘900, avrebbe caratte- nel possesso delle loro facoltà della Chiesa post-pasquale, rizzato l’evoluzione della Chie- e capacità (Dei Verbum 11), come dimostra il caso della sa post-pasquale nel senso di un cosicché il nesso vangelo- categoria della resurrezione∙ , travisamento della fattura origi- cultura è costitutivo, iscritto semplicemente impensabile in nariamente ebraica nella dinamica generativa ambito ellenistico, come dimo- dell’esperienza religiosa di Ge- degli stessi testi canonici per stra la vicenda di Paolo sù di Nazareth. Piuttosto, il ri- l’atto e la vita di fede dei cre- all’Areopago di Atene (At corso a diverse categorie cultu- denti in Cristo. Uomini nel 17,22-32). Espandendosi tutta- rali dimostra come di Gesù non possesso delle loro facoltà e via in regioni contrassegnate si possa parlare se non interpre- capacità, infatti, significa in- dalla cultura ellenistica, il pri- tandolo, e che questo processo dividui necessariamente inse- mo cristianesimo non manca di avvenga grazie alla mediazione riti nella cultura del loro tem- assumere alcune delle catego- fornita da linguaggi cultural- po, che colgono ed esprimono rie a essa proprie, in una mutu- mente contrassegnati. Che la le proprie convinzioni, anche a intersecazione con quelle più dimensione ebraica non sia di fede, facendo uso dei codi- tipicamente ebraiche. Quali confinata nel dimenticatoio da- ci culturali a loro disposizio- esempi di questo intreccio cul- gli scritti canonici lo dimostra, ne. turale Penna ha citato il kêr- per ultimo, il permanere del È stata questa convinzione ad ygma di 1Cor 15,3b, il brano linguaggio apocalittico e aver guidato la brillante ri- cristologico di Fil 2,7 e il con- dell’attesa della parousia. flessione tenuta al XIII Semi- cetto di koinônia/comunione Mi pare che quest’insieme di nario di Teologia della Bibbia con Cristo di 1Cor 10,6. Per considerazioni ricordino innan- ad opera del notissimo neote- ognuno di questi passi i rispet- zitutto come l’interpretazione stamentarista Romano Penna, tivi retroterra ellenistici (il dei testi biblici non possa pre- dal titolo Vangelo e culture. concetto di morire per, il pas- scindere dalla loro contestualiz- Un rapporto indispensabile. saggio da una forma all’altra, zazione nel vissuto e nelle cul- Secondo una felice definizio- di una comunione con la divi- ture in cui sono scaturiti. Va al ne, cara tra gli altri proprio a nità attraverso un banchetto) contempo chiarito, come ricor- Penna, del Vangelo egli ha ed ebraici (ossia, il concetto di dato en passant dalla relazione, preso in considerazione i due peccato, l’accostamento della che l'originalità teologica di tali stadi, tra essi distinti, della forma di servo/schiavo∙ a testi non sia esauribile in una sua formazione, quello pre- e quella di Dio e i sacrifici anti- riconduzione alla loro matrice quello post-pasquale, senza co-testamentari di comunione) culturale, ossia agli strumenti che siffatta distinzione possa sono stati illustrati con abbon- mediante i quali si è resa possi- dar adito a un benché minimo dante ricorso a diversificate bile la formulazione della por- sospetto di reciproca estranei- fonti, per saggiarne la perti- tata assolutamente singolare tà, quasi che lo stadio post- nenza a illustrare i detti passi. dell’evento in essi attestato. pasquale rappresentasse una Tale dovizia d’informazioni, Quest’ultima considerazione ha novità assoluta e discontinua che dimostra la smisurata com- reso possibile, di fatto, nella con l’esperienza di Gesù di petenza letteraria del relatore, successiva storia della Chiesa, Nazareth. Orbene, riguardo al saranno disponibili ai lettori in la traduzione del messaggio primo stadio si rileva un prossimo numero della rivi- biblico in ulteriori culture, pro- l’ebraicità di Gesù, divenuto sta Teologia, che pubblicherà cesso che non ha alcun motivo carne∙ all’interno dell’e- la relazione in forma di artico- per arrestarsi. sperienza culturale e della lo. Stefano Romanello 14 Informatore Anno 19 n. 4
LE NOVITÀ GLOSSA Tra le opere edite da Glossa segnaliamo due recenti pubblicazioni GIUSEPPE ANGELINI, La fede, Una forma per la vita, (Quodlibet - 27), Glossa, Milano 2014, pp. 310, € 29,00 Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? Gesù sembra avere dubbi. La fede è in pericolo, oggi come sempre, oggi più di sem- pre; così pare. Per ragioni diverse. Ci sono le ragioni legate alla fine civile della religione; nonostante poche voci in contrario, la fede ha bisogno di religione; si edifica sul ti- mor di Dio, su una percezione atmosferica del fiato di Dio sul nostro collo. Tale percezione precede ogni credenza e la rende possibile. Delle minacce alla fede che vengono dalla cultura secolare del nostro tempo si occupa la terza parte del saggio. Ci sono ragioni connesse alla rappresentazione scadente della fede dei secoli passati; essa ha nutrito un irreale con- flitto tra fede e ragione. Alla ritrattazione di tale questione è dedicata la seconda parte del saggio; la fede, lungi da contrapporsi alla conoscenza, la genera. Per capire questo occorre però cambiare le nostre immagini di conoscenza. Per capire che cosa sia fede, occorre soprattutto interro- gare il testo biblico, leggendolo con gli occhi fissi sulla vita e non sul testo. È quel che viene fatto nella prima parte. Il saggio diventa in tal modo una specie di mappa per la rico- gnizione di tutti i dubbi che oggi insidiano la fede. GIOVANNI MOIOLI, Dentro la parola, Briciole di pensieri, a cura di Dora Castenetto, (Contemplatio - 32), Glossa, Mila- no 2014, pp. XIV-290, € 20,00 Una predicazione piccola quella che queste pagine offro- no: come una seminagione che si apre al germoglio dello Spirito, nel riferimento alla Parola e nell’irrinunciabile ri- mando alla centralità di Gesù Cristo. Si tratta di semplici riflessioni, piccole omelie, con tono comunicativo ed efficace, in cui il rigore del teologo si co- niuga con l’intento e la capacità di rispondere alle doman- de fondamentali che sono nel cuore dell’uomo: giovani e adulti, credenti e non. Traspare comunque il vissuto di fede dell’Autore, che intende dar forma alle esigenze della vita cristiana, di un cammino spirituale cercato e ritrovato nel silenzio e nella contemplazione dei misteri cristiani. Pagine dunque da meditare, il cui messaggio, da recepire in ogni omelia, è da assaporare con profondo ascolto, per tradurlo in vita. Informatore Anno 19 n. 4 15
Segue da pag. 5 dibattiti, anche intensi: fan- sofferenza dei figli, il Papa 4 Nelle sollecitudini pastora- li di papa Francesco, la famiglia rappresenta un caso sollecita i credenti a riprende- re in mano la questione fami- gliare in tutta la sua ampiez- no crescere il pensiero teo- logico e pastorale. Quello del Concistoro è stato molto denso, notevole. Hanno suscitato in- za. A ciò si aggiunge quel con un confronto assai vivace teresse e riscosso accoglienza “chi sono io per giudicare?”, fra punti di vista fra loro distinti. cordiale le tre parole che il che apre su una riformulazio- La consultazione lanciata Papa ha suggerito perché la ne radicale dell’atteggiamen- nella Chiesa in vista della relazione coniugale e la vita to del credente nei confronti prima tornata sinodale sem- famigliare si rigenerino nella di situazioni che si scostano bra abbia riscosso una parte- loro vitalità: permesso, grazie, anche profondamente dalla cipazione apprezzabile e scusa. Ma hanno sollevato at- immagine di famiglia presen- prodotto una serie di segnali tese assai forti, al limite spa- te nella tradizione cristiana. su ciò che, al riguardo, si smodiche, quelle che sono sta- La situazione dei divorziati muove fra i cattolici. Al te percepite come aperture nei appare questione non più elu- momento, però, il tutto ap- confronti della drammatica dibile per la Chiesa. pare ancora abbastanza famigliare nella contempora- Si tratta, nelle intenzioni del magmatico. La fiducia riposta neità occidentale. A fronte Papa, di riflettere “molto in dal Papa nei confronti “fraterni e della crisi assai seria in cui profondità”, senza cedere a aperti” nella Chiesa ha solida versa la famiglia in tempi di semplificazioni e superficiali- base, come per ogni credente, generale allentamento dei le- tà. Cosa che già è accaduta nell’assistenza dello Spirito San- gami: difficile da formare, nel Concistoro dedicato al to. Rimane peraltro in sospeso complessa da mantenere viva, tema e cosa per la quale il una conveniente istruzione della costellata di fallimenti di pro- Papa ha previsto anche due questione famiglia. A questo getti comuni di vita, frantuma- distinte tornate sinodali. Papa guado è atteso il pontificato ta da divorzi, segnata dalla Francesco non ha timore dei di papa Francesco. Sommario del n. 2 / 2014 l’informatore bollettino dell’associazione Gerard Ludwig Müller amici della facolta’ Alcune sfide per la teologia teologica nell’orizzonte della «cittadinanza» contemporanea anno 19 N° 4 Milano, luglio 2014 Antonio Lattuada “Principi e valori non negoziabili” Direttore Responsabile Una formula del recente Franco Giulio Brambilla magistero sociale della chiesa Redattore Capo Ebe Faini Gatteschi Marco Salvioli Fede e legame sociale Sulla teologia del dono Comitato di redazione: di John Milbank Loredana Pulici Bianca Maggi Giuseppe Noberasco Sergio Morelli CONDIZIONI ABBONAMENTI 2014 Critica del capitalismo e Giancarlo Valle ripresa del valore spirito Realizzazione grafica: Italia - ordinario: € 42,00 in Bernard Stiegler Stefano Malfatti studenti di Facoltà teologiche ed ISSR € 35,00 Isabella Guanzini Europe air mail economy € 71,00 Una debole forza messianica l’informatore Other States except Europe € 80,00 Motivi teologici nella filosofia di è edito in formato digitale e pubbli- Numero singolo € 13,00 Giorgio Agamben cato nelle pagine dell’Associazione Sottoscrizione presso Glossa Bruno Seveso Amici nel sito della Facoltà C/c postale 57986200, Parole d’ordine e luoghi comuni. . oppure bonifico bancario: Iban Sulla ‘laicità’ Presso la libreria Glossa può IT50V0521601634 000000039000 esserne richiesta la spedizione Recensioni in formato cartaceo. 16 Informatore Anno 19 n. 4
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