L'indice del numero di MARZO - ArcamperClub

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C A M P E R C LU
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A

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            ARCAmperCLUB A.P.S – sede legale via Alle Cave 2/3 – Trieste – cod. fiscale 90155200323
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                                                                                    N.3-MARZO 2021
L’indice del numero di MARZO

Novità normative: proroga scadenze
rinnovo patenti e revisioni
Notizie dalla Federazione Actitalia
I consigli della nonna: piani cottura
sempre splendenti
L’Angolo della cucina: prepariamoci
a brindare con...
Pollice Verde: camper sempre “puri”
grazie alle nostre amiche piante
Lo sapevate che.....: usi e modi di dire
secondo il detto: “Paese che vai.....”
Prodotti e terriorio. Lo Zafferano della
provincia di Ravenna
Essere soci: nuove convenzioni
Sardegna e Lazio
Presidente dell’Associazione Orazi Gabriella
Baldini Livio – Vicepresidente
Zani Angela Rita – Segretario
Ferrara Gerry – Tesoriere e supporto al segretario con specifiche mansioni inerenti la parte comunicativa della nostra
associazione (sito internet, pagine Fb, relazioni con stampa del settore ecc)
Valeriano Bandiera - Consigliere.
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Patenti di guida e revisioni auto:
  tutte le proroghe del 2021
A causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia sono state stabilite nuove scadenze:
tutto quello che c’è da sapere

Patenti di guida e revisioni auto: tutte le proroghe del 2021

A causa dell’emergenza Covid-19 sono state stabilite nuove proroghe anche per il 2021 in ma-
teria di patenti. Come riportato sul sito del Governo, si precisa che per le patenti ancora da
conseguire sono in vigore le seguenti proroghe:

    • esame teoria: chi ha presentato la domanda di conseguimento patente tra il 1 gennaio
      2020 e il 31 dicembre 2020 può svolgere la prova di teoria entro un anno (e non entro
      sei mesi) dalla data di presentazione e accettazione della domanda
    • fogli rosa: i documenti in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 30 aprile 2021 sono pro
      rogati fino 29 luglio 2021, cioè fino a 90 giorni dopo la cessazione dello stato di emer
      genza sanitaria, attualmente fissata al 30 aprile 2021.
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Patenti scadute o da rinnovare nel 2021: cosa fare
Per quanto riguarda le patenti scadute e da rinnovare queste le nuove scadenze:

Patenti di guida e revisioni auto: tutte le proroghe del 2021

    • le patenti di guida italiane con scadenza compresa tra 31 gennaio 2020 e 30 aprile
        2021 sono valide fino al 29 luglio 2021, cioè fino a 90 giorni dopo la cessazione dello
        stato di emergenza sanitaria, attualmente fissata al 30 aprile 2021. Questa proroga si
        applica alle patenti italiane per circolare nel nostro paese.
     • Per guidare negli altri stati della UE con patente italiana resta in vigore la norma
        comunitaria secondo la quale i documenti con scadenza tra 1 febbraio e 31 agosto
        2020 sono validi per i sette mesi dopo la scadenza.
      • Infine, se utilizzate come documenti di riconoscimento, le patenti italiane con
        scadenza tra 31 gennaio 2020 e 29 aprile 2021 sono valide in Italia fino al 30 aprile
        2021, all’estero fino alla data di scadenza indicata nel documento.

Revisione dei veicoli
Per la revisione dei veicoli sono previste le seguenti nuove scadenze:

    • I veicoli immatricolati in Italia di categoria M (es. auto, autobus, autocaravan), N (es.
      camion, autoarticolati) e O3-O4 (rimorchi di massa maggiore di 3,5 t.) con revisione
      scaduta o che scadrà:
      o prima di febbraio 2020 possono circolare fino al 31 ottobre 2020 (solo in Italia)
      o a febbraio 2020 possono circolare fino al 31 ottobre 2020 (in Italia), fino al 30 set
           tembre 2020 (nei paesi UE)
      o a marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto 2020 possono circolare fino a 7
           mesi dopo la scadenza normale (in Italia e nei paesi UE)
      o a settembre 2020 possono circolare fino al 31 dicembre 2020 (solo in Italia)
      o a ottobre, novembre, dicembre 2020 possono circolare fino al 28 febbraio 2021
           (solo in Italia)

    • i veicoli immatricolati in Italia di categoria L (es. moto, ciclomotori, minicar) e O1-
      O2 (rimorchi di massa inferiore a 3,5 t.) con revisione scaduta o che scadrà:
      o prima di febbraio, a febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio 2020 possono
           circolare fino al 31 ottobre 2020 (solo in Italia)
      o ad agosto e a settembre 2020 possono circolare fino al 31 dicembre 2020 (solo in
          Italia)
      o a ottobre, novembre, dicembre 2020 possono circolare fino al 28 febbraio 2021
          (solo in Italia).
Fonte: Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
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                                               Gentile Ministro,

                                               Actitalia-APS Federazione nazionale ha accolto con
                                               estrema soddisfazione l’istituzione del Ministero del
                                               Turismo, a cui è stato finalmente assegnato un pro-
                                               prio portafoglio, che ci auguriamo porti linfa vitale
                                               a tutto il comparto turistico. Actitalia-APS fondata
                                               nel 1940 raccoglie Club/Associazioni presenti in tutta
                                               Italia con i quali promuove i valori sociali e civili della
                                               cultura associativa sia in ambito locale, che a livello
                                               nazionale. È membro fondatore dell’istituzione inter-
nazionale F.I.C.C., con cui condivide interessi e iniziative internazionali. Questa collaborazione ge-
nera un bagaglio di esperienze e culture tra le più diverse e accresce la conoscenza di usi e costumi
di altri popoli da parte dei nostri campeggiatori turistici.
In questo ultimo periodo, anche a seguito della pandemia in corso, il mondo del turismo e molti
italiani hanno riconosciuto in questa forma di vacanza un modo sicuro di viaggiare, avendo tutte
le garanzie sostanziali di protezione e salvaguardia delle persone che utilizzano questi mezzi.

Il Caravan o l’autocaravan costituiscono una specie di “bolla sanitaria” all’interno della quale la
famiglia o un gruppo di conviventi possono vivere in maniera normale e prudente la loro vacanza.
La presenza di tutti i servizi a bordo (camera, cucina, bagno) rendono questi mezzi protetti e tute-
lati anche, ma non solo, in periodo di Covid.
La nostra Federazione ha affiliati circa un centinaio di Club che rappresentano 14/15 mila famiglie
su tutto il territorio. Siamo consapevoli di essere solo una parte di questa fetta di turisti itineranti
ma il nostro appello deve e dovrà sempre più considerare la globalità del nostro settore cercando di
dare un aiuto ed un contributo a tutti fino a raggiungere il singolo campeggiatore che ancora non
ha ben chiara l’utilità dell’associazionismo e di come rapportarsi in questa realtà.

Ampliando lo sguardo al sistema Italia i numeri diventano interessanti. Abbiamo un parco circo-
lante di camper di circa 250 mila unità mentre a livello Europa le cifre assumono valori considere-
voli perché parliamo di oltre 2 milioni di campeggiatori. Oltre a questi dobbiamo tenere in consi-
derazione anche tutto il popolo di roulottisti e tendisti che portano le presenze dei turisti itineranti
a diverse decine di milioni di persone.
Fatte queste premesse le ricordiamo che questo segmento turistico porta al territorio un ritorno
economico rilevante. I campeggiatori turistici si muovono in tutti i mesi dell’anno e prediligono,
in particolare, quelle località minori delle fasce costiere e dell’entroterra (borghi, zone rurali, ecc.)
lontane dal turismo di massa. Un turismo che comunque genera un indotto economico molto ri-
levante anche fuori stagione favorendo l’economia a km 0.

L’esperienza sviluppata in anni di attività associativa nell’organizzare e condividere i raduni e le
varie uscite programmate ci ha permesso di attestare che questi equipaggi spendono una somma
giornaliera di circa 150/200 euro per acquistare nei supermercati, nei negozi di gastronomia, spe-
cializzati nei prodotti tipici della zona, nel condividere con altri campeggiatori la buona tavola di
un ristorante o pizzeria. E non possiamo dimenticare le innumerevoli attività culturali con visite ai
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musei e ai maggiori capolavori artistici del luogo, spesso effettuati con approfondimenti di guide
locali. I fruitori di veicoli ricreazionali sono turisti itineranti che creano un indotto economico
valutato a livello nazionale in circa 2,6 miliardi di euro annui e sono sempre di più parte integrante
del rilancio turistico del nostro Paese.
Purtroppo le leggi regionali che disciplinano il turismo, escluse alcune eccezioni, ancora non han-
no riconosciuto il giusto ruolo a questa tipologia di attività considerandola e classificandola come
turismo minore. La nostra richiesta, come utenza e utilizzatori finali, insieme a tutto il comparto
che ci rappresenta, dai costruttori, ai rivenditori, all’accessoristica, alle strutture ricettive, alla stam-
pa di settore è quella di riconsiderare e dare una rilevanza adeguata a questa forma turistica.
Ci fa sorridere quando, in questi ultimi anni, leggiamo o sentiamo parlare di “turismo lento” e “tu-
rismo esperienziale” perché questo è sempre stato il nostro modo di approcciarsi alla vacanza con
la giusta curiosità e voglia di scoprire tutto quello che c’è intorno. In molti stanno comprendendo
tutto ciò ma, purtroppo, molti altri, per incompetenza o per propri interessi, denigrano ancora il
nostro mondo

 La nostra Associazione ha scoperto questo modo di fare turismo oltre 80 anni fa, dal 1940 ACTI-
talia-APS promuove e incrementa questa tendenza di vivere all’aria aperta.

Veniamo da molto lontano ma abbiamo ben chiaro dove vogliamo arrivare e quale dovrà essere il
nostro futuro. Per la Federazione l’impegno costante è quello di divulgare i nostri progetti e far sen-
tire la nostra voce ad una platea sempre più ampia, ma soprattutto alle Istituzioni che potrebbero
aiutarci a sdoganarsi dall’etichetta che ancor oggi abbiamo attaccata addosso in maniera denigra-
toria di “nomadi” e “girovaghi”.
Uno dei nostri progetti a cui teniamo particolarmente è quello relativo alla “Bandiera Gialla”, un
riconoscimento di qualità, destinato alle strutture/località che si distinguono per investire in acco-
glienza e servizi, a favore del “Turismo del movimento”.
A.C.T.Italia-APS è consapevole che il cuore pulsante della Nazione, costituito dai piccoli Comuni,
è portatore di una genuina ospitalità basata su elementi semplici e spontanei, incorniciato da pa-
esaggi di cui il sistema ambientale e naturale Italiano è giustamente orgoglioso. Gli abitanti, tutori
di questi luoghi unici, sono chiamati a parlare della loro storia e della loro cultura ed a presentare
la loro cucina, il sapore delle buone tradizioni, l’impianto urbanistico, i caratteri edilizi, etc. La Fe-
derazione, con la sua rete di Club sparsi su tutto il territorio nazionale, opera per stringere accordi
con queste comunità locali, con il preciso scopo di collaborare al loro sviluppo economico e di aiu-
tarli a realizzare attrezzature capaci di favorire integrazione tra il turista – ospite e la cittadinanza
locale.
Desideriamo infine che si possa avviare un’efficace cooperazione tra il Ministero e la nostra Asso-
ciazione, al fine di destinare al mondo dei campeggiatori, spesso non valorizzato, il giusto interes-
se ed un peso più rilevante nel settore turistico. Metteremo a disposizione le nostre competenze
sull’argomento per individuare quei criteri di orientamento necessari ad ottimizzare il Turismo
all’aria aperta.Augurandole buon lavoro per questo importante incarico assunto, le porgiamo cor-
diali saluti.

                                      APS Federazione Nazionale
                                            Il Presidente
                                            Guido Chiari
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 I CONSIGLI DELLA NONNA
  È fantastico come questo ingrediente elimini
 del tutto incrostazioni e calcare dai fornelli
In una fase economica così delicata come quella che il nostro Paese sta affrontando e affron-
terà nei prossimi mesi, risulta estremamente importante sapere come risparmiare. È neces-
sario, inoltre, comprendere come il vero risparmio non si basi su grandi privazioni, bensì
su piccole azioni quotidiane. Solamente cambiando le nostre abitudini quindi, e imparando
metodi alternativi che ci esentino dall’acquistare mille prodotti diversi, noteremo un vero
cambiamento.

Centinaia di euro al mese
Basti pensare infatti a quanti soldi, ogni mese, spendiamo per la pulizia di casa. Prodotti per
sgrassare, smacchiare, rimuovere polvere, e chi più ne ha più ne metta. Ma cosa succederebbe
se, per tutti questi problemi, potessimo utilizzare elementi già presenti in casa? Il risparmio
sarebbe bello cospicuo, anche di centinaia di euro al mese. Ebbene, tutto ciò è possibile. A
questo proposito, oggi vogliamo svelare una soluzione estremamente efficace per pulire il
piano cottura, ma che si rivela del tutto gratuita, dato che si basa appunto su un alimento
riciclato. Infatti è fantastico come questo ingrediente elimini del tutto incrostazioni e calcare
dai fornelli.
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Questo metodo si rivela estremamente vantaggioso dal momento che andremo si a utilizzare
un ingrediente acquistato al supermercato, ma per uno scopo totalmente differente. In que-
sto caso ovviamente, dato che parliamo della farina di mais, è di natura alimentare. Eppure,
semplicemente servendoci di qualche cucchiaio di questo alimento, riusciremo a risolvere un
problema legato alla pulizia, risparmiando così in vari prodotti. Andiamo dunque a vedere
come fare. Infatti è fantastico come questo ingrediente elimini del tutto incrostazioni e calcare
dai fornelli. Effettivamente in pochi sono a conoscenza del fatto che la farina, in particolare
quella contenente chicchi di mais, presenta delle ottime proprietà sgrassanti.

Difatti quest’ultima riesce a raggiungere anche i più piccoli residui di sporcizia, riuscendoli
così a trattenere e a permetterci, in questo modo, di rimuoverli. Dovremmo quindi sempli-
cemente unire qualche cucchiaio di farina di mais ad un po’ d’acqua, e andare a mescolare il
tutto per bene. Dopodiché, con una spugna o un panno umido, applichiamo il composto su
tutto il piano cottura, strofinando nelle parti maggiormente incrostate. Lasciamo riposare per
qualche minuto di modo che faccia effetto, per poi sciacquare la spugna con acqua fredda e
utilizzarla per rimuovere il composto. Fatto ciò, con nostra sorpresa, vedremo i nostri fornelli
splendenti e lucenti.
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           L’angolo della cucina:
  prepariamoci a brindare con....
Liquore alla Nutella o “Nutellino”

Ingredienti per un 1 litro di liquore:Nutella 300 gr.
Latte intero 300 gr.
Panna fresa liquida 300 gr.
Alcool puro a 95 ° 150 gr.

Per preparare il liquore alla Nutella cominciate pren-
dendoun pentolino capiente in cui verserete il l atte e
la panna, unendo poi anche la Nutella. Mescolate ener-
gicamente con le fruste a mano per amalgamare gli ingre-
dienti e scongiurare la presenza di grumi. Quindi cominciate a scaldare dolcemente. Quan-
do il composto sarà caldo, ma non avrà raggiunto il bollore e la Nutella sarà completamente
sciolta, spegnete la fiamma e togliete il tegame dal fuoco: lasciate raffreddare completamente
il composto. Continuate a frustarlo di tanto in tanto per evitare che si crei una pellicola in
superficie. Quando il composto sarà completamente raffreddato unite l’alcool e amalgama-
telo bene agli altri ingredienti. Infine versatelo nelle bottigliette ben pulite in cui lo conser-
verete e lasciatelo raffreddare completamente almeno 10 minuti. Lasciate riposare il liquore
alla Nutella almeno 20-30 giorni prima di consumarlo!

Conservazione: liquore alla Nutella si può conservare in dispensa o in frigorifero per circa
90 giorni.

Consiglio: Il trucco per rendere questo liquore ancora più goloso? Lasciatelo riposare al-
meno20-30 giorni prima di assaporarlo perché le note calde ed avvolgenti di panna, latte e
Nutella si amalgameranno in un unisono di morbidezza!
Voglia di extra dolcezza? Aggiungete un pizzico di zucchero semolato!
E per un gusto più intenso e aromatico potete aggiungere alcune gocce di Grand Marnier!
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Liquore al Radicchio Rosso
Ingredienti:

1 kg. Radicchio rosso di Treviso, tardivo, (ma potete
utilizzare qualsiasi radicchio)
50 gr. Zucchero
600 ml. Acqua
600 ml. Alcool puro

Per iniziare questo liquore al radicchio, lavate bene il
radicchio e prendete solamente le foglie migliori. Fa-
tele macerare nell’alcool per 10 giorni, in un vaso con
chiusura ermetica. Ricordatevi di agitare ogni giorno il
vaso, almeno una volta.
Trascorso il tempo, fate uno sciroppo con acqua e zucchero. Fate raffreddare lo sciroppo, fil-
trate l’alcool aromatizzato al radicchio, unite adesso lo sciroppo e imbottigliate. Fate riposare
questo liquore per 2 mesi prima di servirlo.
Si può conservare per 2 anni.

Se vi piacciono i liquori amari, questo lo è molto.

Liquore dolce a base di salvia
          “Salvietta”
Grado alcolico 37 circa, per il suo gusto particolare e le proprietà stomatiche, può essere
servito in qualsiasi momento della giornata.

Ingredienti per 1 litro e 1/2 di liquore:

Salvia 33 foglie;
Basilico 2 foglie;
La buccia di 3 limoni non trattati;
Zucchero 600 gr. :
3 chiodi di garofano:
Vino Frascati 600 gr. :
Alcool a 95 gradi 500 gr.

In un vaso grande con capacità di 2 litri, mettere a macerare tutti gli ingredienti per 6
settimane, agitando qualche volta per favorire la soluzione dello zucchero.
Filtrare su garza in bottiglie da 75 cl.

Tappare, inceralaccare e stagionare almeno 6 mesi.

Delizioso ed efficace per le sue proprietà digestive, a mio parere...... insuperabile.
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  Liquore alla Liquirizia
Ingredienti per circa 2 litri e 1/2 di liquore:

100 gr. di liquirizia pura a cubetti
1 litro di acqua
1 kg. di zucchero
500 gr. di alcool a 95°
500 gr. di Sambuca Molinari

Mescolare in una pentola zucchero e acqua a freddo, successivamente inserire nella
pentola la liquirizia posta in un sacchetto filtrante.
Portare ad ebollizione molto lenta fino allo scioglimento totale di tutta la liquirizia.
Lasciare raffreddare e una volta freddo aggiungere l’alcool e la Sambuca.
A questo punto il liquore è pronto. Versare in bottiglie per la conservazione.

Si consiglia di servirlo molto freddo (mettete la bottiglia in congelatore).

Crema di Limoncino
Ingredienti:

10 limoni non trattati
2 lt. di latte parzialmente scremato
2 kg. di zucchero
2 bustine di vanillina
1 litro di alcool puro

Lavare ed asciugare i limoni. Tagliate la buccia a pezzi ed immergetela nell’alcool.
Lasciar macerare nel barattolo per 10 giorni.
Poi trascorso il tempo di macerazione si fa bollire il latte e zucchero per 5/6 minuti,
Lasciare raffreddare e aggiungere la vanillina.
Nel frattempo colare il composto di alcool e bucce di limone nel latte e miscelare.
Porre nelle bottiglie in congelatore.
Consiglio: questa ottima crema si può fare anche con arance, pompelmi o mandarini
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Liquore al Basilico
Forse non tutti sanno che oltre ad utilizzarlo come aroma nelle pietanze, potete realizzare un favoloso liquore
perfetto per digerire e concludere in bellezza i vostri pranzi: liquore al basilico. Scegliete foglie carnose, bril-
lanti, non trattate e lasciatele macerare nello sciroppo zuccherino con pazienza, quanto basta per rilasciare
una gradevole tinta verde smeraldo e un profumo vigoroso. Una volta che lo avrete provato, il liquore al ba-
silico diventerà una bevanda da tenere sempre in dispensa o in frigo se desidererete offrirlo fresco ad amici e
parenti per un dolce fine pasto.
Ingredienti per un 600 ml. di liquore:
 Basilico 50 gr.Alcool puro a 90° 250 ml
Acqua 150 gr.
Zucchero 200 gr.

Per realizzare il liquore al basilico per prima cosa lavate delicatamente e asciugate
le foglie di basilico non trattate, ponetele all’interno di un contenitore con coperchio.
Copritele con tutta la dose di alcool indicata, chiudete con cura
cura il contenitore e lasciate macerare almeno 20 giorni in un posto freso al riparo dalla
luce del sole. Trascorso il tempo di macerazione, realizzate lo sciroppo: versate l’acqua
in un pentolino, aggiungete lo zucchero semolato e portate al bollore mescolando in
modo da far sciogliere lo zucchero poi lasciate raffreddare.
Versate lo sciroppo raffreddato nel vasetto con le foglie di basilico lasciate a macerare.
Richiudete e conservate per altri 20 giorni al riparo dalla luce diretta del sole. Trascorso
il tempo di riposo, riprendete il barattolo, versate la bevanda in un altro vasetto filtran-
dola con un colino per trattenere le foglie di basilico.
Il liquore è pronto, potete invasarlo nelle apposite bottiglie con l’aiuto di un imbuto,
avendo cura di richiuderle con un tappo a vite o di sughero. Aspettate qualche giorno
prima di consumarlo, mettendo la bottiglia in frigo. Servite il vostro aromatico liquore
al basilico come liquore digestivo da fine pasto.

Conservazione: si conserva per circa 90 giorni in dispensa o in frigorifero.

Consiglio: per attenere un liquore più aromatico si possono aggiungere insieme alle foglie di
basilico qualche scorsa di un limone non trattato.
ArcamperClub A.P.S.						 pag.12

   DOPO TUTTE QUESTE RICETTE
ALCOOLICHE..... CONCLUDIAMO CON
  UNA RICETTA DOLCE, SFIZIOSA E
  SOPRATTUTTO VELOCE VELOCE

Biscotti alle mele

Ingredienti:
330 gr. di farina
100 gr. di burro morbido
100 gr. di zucchero
2 uova intere
2 mele da tagliare a tocchetti
1 bustina di lievito per dolci
1 limone (da grattugiare tutta la buccia)

In una ciotola capiente unire tutti gli ingredienti e per ultime le mele tagliate
a tocchetti, mescolare molto bene per amalgamare le mele a tutto l’impasto.
Preparate la teglia ricoperta con un foglio di carta forno e aiutandovi con un
cucchiaio disponete tutto l’impasto a cucchiaiate.
Infornare a forno ventilato per 20 minuti a 170 gradi.
Appena questi biscotti saranno freddi spolverizzateli con zucchero a velo.

                          Uno ……. tira l’altro provare per credere
ArcamperClub A.P.S.						 pag.13

         Pollice Verde:
 camper sempre “puri” grazie
   alle nostre amiche piante
                      PURIFICARE L’ARIA CON LE PIANTE
Sapevi che esistono delle piante in grado di purificare l’aria delle nostre case? E perchè no an-
che quella del camper? Fra erbe aromatiche e piante ornamentali vi raccontiamo 9 specie da
tenere nel nostro amato camper per avere un ambiente più sano e dormire meglio.
1. Gardenia
                           Una ricerca rivela che i fiori della gardenia nella tua stanza posso-
                           no servire come sollievo per l’insonnia, l’ansia e lo stress, tra le
                           altre malattie. Respirare il suo profumo basta per aiutare a calmare
                           significativamente le tue ansie; adirittura può essere efficace quan-
                           to i sonniferi e i farmaci anti-ansia come il valium. Questa pianta
                           inoltre è in grado di ridurre la tensione, aumentare il buon umore,
                           migliorare la vigilanza e le prestazioni cognitive, e per ultimo, ma
                           non meno importante, è in grado di aumentare la libido.
2. Rosmarino
                          Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più usate per aromatiz-
                          zare il cibo, ma oltre a questo, il suo fiore è in grado di purificare
                          l’aria. Inoltre, ha diverse funzioni benefiche come la capacità di
                          rilassare i muscoli, alleviarne il dolore e quella di potenziare i siste-
                          mi immunitario e circolatorio.

3. Basilico
                          Anche il Basilico è in grado di purificare l’aria e si dice inoltre che
                          sia in grado di attirare le vibrazioni positive. Oltre ad emettere
                          ossigeno 20 ore al giorno ed ha importati proprietà benefiche: anti-
                          batteriche, antiossidanti e antinfiammatorie.

4. Gelsomino
                          Il gelsomino è ampiamente noto per i suoi effetti terapeutici.
                          Produce una sostanza chimica che può migliorare la salute mentale
                          alleviando l’ansia, gli sbalzi d’umore e persino promuovendo un
                          sonno migliore: naturalmente, ha anche grandi capacità di purifi-
                          care e filtrare l’aria intorno a sé.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.14
5. Edera
                        L’edera inglese è in grado di rimuovere dall’aria benzene e for-
                        maldeide. Inoltre è capace di purificare l’aria dalle dispersioni dei
                        gas delle muffe, uno degli agenti scatenanti delle allergie. Se soffri-
                        te di asma, in particolare, e non riuscite a dormire bene, questa è
                        la pianta che fa per voi

6. Gerbera
                        Secondo una ricerca della Nasa, le gerbere sono la soluzione mi-
                        gliore per rimuovere il benzene presente nell’aria, nonché per la
                        produzione di ossigeno durante la notte. Questo le rende perfette
                        per chi ha problemi di insonnia e in generale, per coloro che han-
                        no problemi a rilassarsi.

7. Giglio della pace

                       Una pianta usata dalla Nasa per purificare l’aria all’interno nelle
                       navette spaziali: basterebbe già questo per comprendere la potenza
                       del giglio della pace (Spathiphyllum). Fra le piante da interni più
                       diffuse è capace di purificare l’aria di un’area di 10 metri cubi at-
                       torno a sé e di pulire efficacemente l’aria domestica da inquinanti
                       atmosferici come ammoniaca, formaldeide e tricloroetilene.

8. Sanseviera
                       La sansevieria, chiamata anche anche come lingua di suocera,
                       viene considerata un “depuratore d’aria naturale”: è infatti in grado
                       di assorbire ben 107 agenti inquinanti come formaldeide, ossido
                       d’azoto, polveri sottili ed altri idrocarburi, rilasciando una grande
                       quantità di puro ossigeno.

9. Aloe Vera

                       E’ conosciuta da tutti per le sue mille proprietà benefiche, ma in
                       pochi sanno che oltre a produrre una costante azione calmante sul
                       nostro sistema nervoso, è anche una pianta particolarmente efficace
                       per sanificare l’aria della nostra casa. In particolare grazie alla co-
                       stante produzione di ossigeno che produce è perfetta per decorare
                       anche la camera da letto, perché concilia il sonno senza rilasciare
                       anidride carbonica durante la notte.
ArcamperClub A.P.S.						 pag.15

Lo sapevate che.....: usi e modi
   di dire secondo il detto:
      “Paese che vai.....”
   Nell’attesa di poter rimettere in moto i nostri mezzi
 facciamo un “viaggio culinario/grammaticale” alla sco-
 perta del bello e particolare che, anche nel vocabolario
 quotidiano, ci offre la NOSTRA Italia (fonte “la Cucina Italiana”)

 False friends, attenzione agli equivoci in cucina
Dal polpettone alla torta, passando per gli gnocchi e il crostino: i nomi del cibo che assumo�
no diversi significati a seconda della regione

Paese che vai, nomi dei piatti e degli ingredienti che trovi. Il rischio di rimanere delusi al risto-
rante o al mercato vedendosi servire tutt’altro rispetto a quello che si pensava di aver richiesto
è dietro l’angolo. D’altra parte, in una lingua come quella italiana che conta oltre 250mila pa-
role, delle quali almeno un quinto ha più di un’accezione, è facile incorrere in piccoli equivoci
in cucina. Sono molte le parole che assumono significati diversi a seconda della regione. Chi
proviene dal Sud Italia, per esempio, già nell’ordinare l’acqua a nord di Napoli fa fatica: «Dice
minerale» pensando di aver chiesto acqua gassata, ma quando gliela servono naturale realizza
che in effetti “acqua minerale” non definisce la presenza delle bollicine, ma solo le caratteri-
stiche della fonte.

La braciola da Napoli in giù
Ma che succede a chi proviene da Puglia o Calabria e al ristorante da Roma in su ordina una
braciola? Ecco che nel piatto arriva una cocente delusione, perché da Napoli in giù la braciola
è un involtino (il tipo di carne dipende dalle zone), normalmente cotto nel sugo di pomodoro
o meglio nel ragù, e ripieno di formaggio e altre bontà.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.16
Insomma, il piatto tipico della nonna da pranzo della domenica. E nel Centro-Nord? Nella
capitale e in molte zone del centro e del Nord Italia, nessun ripieno e nessun ragù: la braciola
è la semplice bistecca alla griglia, possibilmente con osso.

Una fetta di torta o una coppietta?

Non stupitevi invece se a Perugia, in un panificio, chiedete una fetta di torta e vi propon-
gono: «Ti ci metto un po’ di prosciutto?». Niente di strano, è che in Umbria si mangia la
cosiddetta torta al testo, che amichevolmente chiamano solo torta. Salata e sempre umbra
anche la torta al formaggio, ma di solito in questo caso si specifica, in realtà più per evitare il
rischio di equivocare con la torta al testo. Sempre al panificio, ma questa volta a Ferrara,

le coppiette sono il formato di pane tipico della città, basta spostarsi un po’ più giù in Centro
Italia per vedere una versione decisamente carnivora delle coppiette, che tradizionalmente
erano di cavallo o di asino, anche se di recente si trovano più facilmente quelle di maiale.
ArcamperClub A.P.S.						 pag.17
Gnocchi in tre varianti

Il capitolo gnocchi vede poi in Italia almeno tre varianti, una totalmente differente dall’al-
tro. In questo caso viaggiamo sempre sul salato, ma cambiano radicalmente ingredienti e
metodo di cottura. Il primo pensiero va naturalmente agli gnocchi di patate o di ricotta,
comunque un formato di pasta fatto in casa, da mangiare come primo piatto. Di nuovo a
Roma, dove c’è la variante degli gnocchi alla romana, che sono fatti con il semolino, hanno
la forma di dischetti e sono gratinati al forno. In Emilia-Romagna però si sparigliano le carte
e lo gnocco diventa fritto, salato, servito spesso come antipasto o street food e abbinato agli
ottimi salumi della regione. Ma in questo caso è difficile sbagliare, perché lo gnocco se fritto
è al singolare, anche se poi se ne mangia un cartoccio intero.

Le trappole per carnivori e vegetariani
Attenzione se andate invece in Liguria e ordinate al ristorante il polpettone. Non vi lamen-
tate se invece di una fettina di rotolo di carne vi servono una porzione di una mattonella di
patate e fagiolini. Qui si usa così, il polpettone è in pratica un gateau di patate vegetariano e
non protestate se della carne non vedete neanche l’ombra.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.18
Al contrario, se siete a Napoli e dintorni e vedete in carta il soffritto, non vi aspettate di avere
un battuto di verdure, perché siamo ben lontani e perfino i carnivori più convinti potrebbero
essere presi in contropiede. Qui il soffritto è il trionfo del quinto quarto, in pratica un piatto
di frattaglie o quello che altrove si chiama più comunemente coratella.

In salumeria: l’equivoco della coppa

Si sa che la tradizione norcina italiana è varia e variegata. Meno vari sono i nomi, tanto che
con la parola coppa si intende una cosa diversa a seconda non solo delle regioni, ma a volte
perfino delle province. In Centro Italia ci sono almeno due tipologie di coppa: quella di testa
è un insaccato di carne cotta ottenuto da un impasto di lingua e parti magre, ricavate appun-
to dalla testa del suino. Spesso per velocità non si specifica che sia di testa, ma è un attimo
a confondersi con quello che in altre regioni viene denominato capocollo. La più pregiata,
però, è senza dubbio la coppa piacentina: un insaccato da carni crude e stagionate, dopo
averle salate e massaggiate, caratterizzato dalla forma cilindrica. Poi c’è anche la pancetta
coppata, ma in questo caso è “coppata” per la forma, anche in questo caso cilindrica.

Crostino di pane o di pizza?
Torniamo nella capitale, invece, parlando del crostino. Qui l’equivoco può sorgere in pizze-
ria, perché se si ordina il crostino non ci si deve aspettare una fetta di pane condita o ac-
compagnata da una salsa, bensì una base di pizza bianca con mozzarella. Si tende quindi a
specificare in relazione all’ulteriore condimento, ad esempio c’è il “crostino con prosciutto”
(sempre cotto) o quello con le patate.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.19
Omonimie estetiche: il tartufo e i cornetti
A volte è una questione di “estetica”, come il caso dei tartufi dolci, che prendono questo
nome perché banalmente somigliano ai pregiati tuberi, ma con i tartufi di mare l’affare si
complica. Diciamo che in questo caso aiuta il contesto in cui ci si trova. Sarà probabilmente
anche una questione di estetica quella che rende complessa la definizione della parola cor-
netto. In pasticceria intendiamo il dolce sfogliato della colazione, ma al mercato a Milano se
chiedete i cornetti

vi venderanno i fagiolini. Per la cronaca, c’è anche una varietà di peperoni, chiamati appunto
cornetti per la loro forma a corno.

Mercato che vai…
Indipendentemente dalle innumerevoli varietà di verdure, nel fare la spesa al mercato biso-
gna tener presenti anche le accezioni regionali. È il caso della scarola, che definisce di base
un tipo di insalata. Ma se si intende la scarola che si mette nella pizza di scarola alla napole-
tana, e si è fuori dalla Campania, bisogna chiedere l’indivia riccia, che in effetti è il suo nome
corretto. Sempre in Campania, la parola friarielli vede addirittura una variante provinciale.
In quasi tutta la regione il termine contraddistingue una particolare varietà di cime di rape,
ma nel salernitano per friarielli si intendono quelli che invece sarebbero i friggitelli, ovvero i
piccoli peperoni verdi. In Puglia, invece, al mercato troverete facilmente i cardoncelli, ovve-
ro i funghi, ma fa eccezione Foggia, dove i funghi sono i cardarelli, da non confondere con i
cardoncelli che invece sono piccoli cardi che si cucinano di solito a Pasqua in fricassea con
la carne di agnello. E le pannocchie? Se le chiedete al fruttivendolo sono quelle di mais, ma
se domandate a un pescivendolo del Nord intenderà le canocchie o cicale di mare. E a voler
essere precisi, quest’ultimo nome per un biologo marino si abbina a un altro crostaceo. Ma
questa è un’altra storia
ArcamperClub A.P.S.							 pag.20

       Prodotti e territorio.
   Lo Zafferano della provincia
           di Ravenna
Condividere esperienze proponendo nuove mete è lo
   spirito che la nostra associazione ha quale
        fondamento della propria attività.
                                              Elena Ferrari ed Olivo Cipriani hanno voluto
                                              condividere con tutti noi questa loro “scoperta”
                                              per un week end di natura OVVIAMENTE in
                                              camper.

                                              Siamo in provincia di Ravenna e precisamente a
                                              Bagnara di Romagna dove in Via Lunga n.14 F
                                              ha sede l’ AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA
                                              “I CUORI”
                                              Coordinate gps 44°23’42.6”N 11°50’26.4”E

                                              E’ un’azienda a conduzione familiare che cura la
                                              produzione di zafferano secondo le modalità di
                                              agricoltura biologica certificata.
                                              L’Azienda Agricola “I Cuori” è gestita da Cristia-
                                              na Conti che nel 2010 decide con la famiglia di
                                              cambiare il modo di vivere.

Con il marito acquista una piccola azienda agricola con un vecchio rudere nella campagna
di Bagnara di Romagna.
Nell’estate del 2011, per Ferragosto, mette a dimora i bulbi di zafferano acquistati dalla Sar-
degna.
In novembre il primo raccolto, scarso ma di ottima quali-
tà, che basta a malapena a soddisfare la curiosità di amici
e conoscenti. Nel 2012, il primo vero raccolto, tanto che
nella primavera del 2013 comincia la commercializzazio-
ne a livello locale. Gli stigmi ricavati dal fiore dello zaffe-
rano vengono lasciati interi a garanzia di purezza ed au-
tenticità del prodotto. Sono in aumento le piccole realtà a
conduzione familiare che si dedicano alla coltivazione di
questa spezia così preziosa, ma in Italia manca una
ArcamperClub A.P.S.							 pag.21
certificazione che distingua lo zafferano nazionale da quello importato.

Sarà il colore dei suoi fiori o il profumo che regala ai piatti ogni volta in cui viene aggiunto, ma
lo zafferano è una spezia dal potere ammaliante e seducente.

La dedizione e la cura che questa piantina richiede attira più donne che uomini e si può dire
che lo zafferano sia una coltura prevalentemente femminile. Questo perché gran parte del
processo produttivo di questa pianta la donna è in grado di seguirlo autonomamente, dalla
semina alla raccolta degli stigmi, che viene fatta la sera o l’alba, quando il fiore è ancora chiuso,
per evitare di rovinare tutto»

In Italia le piccole imprese che fanno parte dell’Associazione Zafferano Italiano sono circa 300,
ma sono più di 500 quelle che coltivano lo zafferano, tutte a conduzione familiare. «Il grande
problema» per i coltivatori italiani è rappresentato dall’ impossibilità di distinguere il prodot-
to da importazione, proveniente soprattutto da Afghanistan e Iran, da quello italiano, lavorato
in un modo completamente differente rispetto a quello importato, considerato soltanto un
prodotto colorante. Perché lo zafferano è un alimento che ha non soltanto colore, ma anche
aroma e profumo. Noi ricerchiamo un bouquet, un complesso di fattori, a partire dall’aroma.
È una particolarità che differenzia il nostro dal prodotto coltivato in Afganistan o in Iran,
dove il processo di essiccazione è completamente diverso da quello che viene effettuato sugli
stigmi italiani. Con risultati non paragonabili.

Una coltivazione alla portata di tutti
Lo zafferano si può coltivare a ogni latitudine in Italia. «Fondamentale è avere terreni senza
ristagni di acqua. Poco terreno consente di ottenere qualche ettogrammo di raccolto, che si
traduce in un discreto guadagno, basti pensare che questa spezia vale dai 35 ai 60 euro al
grammo, quasi come l’oro!». Scientificamente noto come Crocus sativus, lo zafferano è una
piccola pianta di consistenza erbacea alta dai 15 ai 40 centimetri. I bulbi vanno interrati a una
profondità di 5-8 centimetri, distanti fra loro altrettanti centimetri e ogni anno disseminati
per preservare la qualità del prodotto. Ogni fiore ha in media 3 stigmi che appaiono come
filamenti di colore rosso aranciato, ricchi di 4 sostanze fondamentali come la crocina e la cro-
cetina che gli donano il caratteristico colore, la picrocrocina che gli dà il potere amaricante,
e il safranale che dà l’aroma così specifico. L’aspetto più faticoso, se si vuole, è la raccolta degli
stigmi, che si fa in soli 20 giorni, da metà ottobre ai primi giorni di novembre, e avviene la
notte o alle prime luci dell’alba, quando il fiore è ancora chiuso.

Come si utilizza
Questa spezia si trova in commercio in polvere oppure in stigmi. La prima è più semplice da
utilizzare, è sufficiente aggiungerla al brodo o mescolarla al condimento di una carne perché
rilasci il colore e l’aroma nel piatto. Una volta aperta la bustina tuttavia non si può essere certi
che si tratti di zafferano purissimo o di un mix di zafferano e curcuma, spezia meno pregiata
e molto spesso mescolata al primo. La scelta degli stigmi dà invece la certezza che si tratti di
puro zafferano. Prima di utilizzarli vanno lasciati in ammollo nel brodo, in acqua o nel latte
tiepido per almeno 40 minuti, in modo che possano rilasciare nel liquido tutte le sostanze di
cui sono ricchi.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.22
L’uso per la cosmesi
Negli ultimi anni lo zafferano ha trovato grande impiego nella cosmesi, grazie ai suoi prin-
cipi attivi rivitalizzanti, antiossidanti, purificanti e antinfiammatori. Nei prodotti cosmetici,
questa spezia può contribuire a rendere la pelle idratata, elastica, compatta e luminosa, con-
trastando l’invecchiamento e la comparsa di macchie, soprattutto in pelli più mature. L’im-
piego come prodotto di bellezza si dice risalga ai tempi di Alessandro Magno, quando l’im-
peratore era abituato a lavarsi i capelli nella polvere di zafferano per preservare il suo colore
biondo. Si narra anche che questa spezia avesse proprietà afrodisiache e che venisse usato
da Cleopatra come crema di bellezza o per colorarsi le gote. Nella medicina Ayurveda il suo
distillato, usato assieme all’olio di sandalo nei massaggi, viene utilizzato per aprire il chakra
del cuore, il chakra più importante, la sede dello spirito e il centro da cui nascono tutte le
emozioni umane; compreso l’amore.

   La ricetta del risotto allo zafferano,
      uno dei primi piatti italiani della
       tradizione piu’ amati al mondo
Ecco gli ingredienti giusti, i passaggi e i segreti della mantecatura per preparare un risotto
allo zafferano perfetto, cremoso e profumato!

Ingredienti
•     1 L Brodo di carne
•     300 g Riso Carnaroli
•     2 Bustine Zafferano in polvere
•     80 g Burro
•     50 g Vino bianco secco
•     40 g cipolla
•     Pistilli di zafferano
•     60 g Parmigiano Reggiano grattugiato
•     Sale

Preparazione
Per preparare la ricetta classica del risotto allo zafferano, tritate finemente 40 g di cipolla e ap-
passitela a fuoco medio-basso in una casseruola ben capiente con una noce di burro, per circa
5 minuti. La cipolla non dovrà colorirsi.

Aggiungete il riso nella casseruola e tostatelo per 2 minuti a fiamma vivace, in questo modo
sigillerete il chicco, permettendogli di rilasciare la giusta quantità di amido in fase di cottu-
ArcamperClub A.P.S.							 pag.23
ra. Sfumatelo con 50 g di vino bianco
e lasciate evaporare. Bagnate il riso
con 2 mestoli di brodo bollente, assi-
curandovi che il riso sia tutto coper-
to. Cuocete il riso per circa 16-20 mi-
nuti, aggiungendo il resto del brodo
poco alla volta, a mano a mano che
evapora, mescolando ogni tanto per
evitare che il riso si attacchi ai bor-
di della casseruola. A metà cottura,
sciogliete le due bustine di zafferano
in polvere in un mestolo di brodo an-
cora caldo e aggiungetelo al riso nel-
la casseruola. Se necessario, regolate
con un pizzico di sale. Spegnete il fuoco e aggiungete gli 80 g di burro e i 60 g di Parmigiano
Reggiano grattugiato. Il burro dovrà essere freddo di frigorifero: in questo modo lo shock
termico aiuterà a rendere il risotto più cremoso. Iniziate a mantecare, mescolando finché il
risotto non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Lasciate riposare per 2 minuti con un
coperchio e completate il piatto con i pistilli di zafferano. Servite subito.

    Il territorio di Bagnara di Romagna
l borgo si trova nella verde pianura ravennate a sud-ovest di Lugo, lungo gli Stradelli Guelfi,
il percorso parallelo alla Via Emilia che un tempo collegava vari castelli, chiese e residenze
signorili, da Bologna fino al mare Adriatico.

Perché visitarla
In tutta la pianura romagnola, Bagnara costituisce un raro esempio di castrum medievale
integralmente conservato.
L’intero sistema difensivo che comprende la rocca sforzesca, il muro di cinta ed il fossato è
perfettamente visibile anche ai nostri giorni. Il mastio è considerato da molti studiosi una
delle migliori opere d’arte fortificatoria del XV secolo in Italia.

Quando andarci e cosa vedere
L’atmosfera di epoche lontane aleggia ancora nella Rocca Sforzesca, visitabile in tutte le stagio-
ni. Oltre al mastio, elementi di notevole interesse sono il cortile centrale, giunto a noi nel suo
aspetto rinascimentale, alcuni ambienti interni con i soffitti lignei originali, i supporti in ferro
del ponte levatoio, i loggiati, il pozzo di riserva d’acqua e la scala a chiocciola formata da 78
monoliti in arenaria sovrapposti. Tutti elementi caratteristici del “bello stile cinquecentesco”.
Oggi la Rocca ospita il Museo del Castello; nella sua sezione archeologica importanti reperti
illustrano la storia del borgo dall’Età del Bronzo fino al Medioevo, di cui resta l’importante
ArcamperClub A.P.S.							 pag.24
sito archeologico dei Prati di S. Andrea, parte fondamentale dell’originario abitato.
Quasi di fronte alla Rocca, la Chiesa Arcipretale dei Santi Giovanni e Andrea, del XV secolo,
conserva alcune opere di pregio: la “Madonna del Pubblico Voto” in terracotta, il fonte batte-
simale, un tabernacolo del quattrocento e l’organo settecentesco.
Nella chiesa si trovano inoltre due musei di notevole interesse. Il Museo parrocchiale di arte
sacra conserva una preziosa pala cinquecentesca “Madonna e Santi” di Innocenzo da Imola,
un crocefisso in legno della scuola di Donatello e una notevole raccolta di ceramiche devozio-
nali. Il Museo Pietro Mascagni è invece composto da un ingente numero di ricordi e cimeli del
compositore livornese, donati alla città dalla corista Anna Lolli, nativa del luogo.
In primavera ha luogo la ghiotta Sagra del Castrato e a fine giugno Popoli Pop Cult Festival
anima e colora l’antico borgo. Ogni luogo, edificio storico, spazio aperto, ospita spettacoli di
danze da tutto il mondo, stand dedicati alle varie cucine etniche e alla gastronomia roma-
gnola, mostre d’arte e fotografiche.

Nei dintorni
A due chilometri dal centro, verso Lugo, sorge il settecentesco Santuario della Madonna del
Soccorso, dell’architetto Cosimo Morelli, per lungo tempo meta di pellegrinaggi. Vi si venera
una Madonna con Bambino in terracotta dipinta, che un tempo, posta su una quercia al di
sopra di una pozza, ne avrebbe rese miracolose le acque.
Nella stessa zona s’incontra Villa Morsiani, dimora storica del XV secolo circondata da un
parco con specie arboree anche secolari. Oggi è sede di un importante allevamento di cani
San Bernardo e della Fondazione internazionale “Antonio Morsiani” di Studi sul Cane. Qui
nacque Birillo “attore” famoso fra i protagonisti del film Amici Miei di M. Monicelli.

PS+CS Area sosta comunale
Area di sosta
    Bagnara di Romagna (RA) - Via Giuliana, 7

      N 44.387200, E 11.830000

Servizi e posizione
ArcamperClub A.P.S.							 pag.25

                   Essere soci:
                nuove convenzioni
                 Sardegna e Lazio
NUOVE CONVENZIONI
L’Associazione ha sottoscritto le seguenti nuove convenzioni per l’anno 2021

Sardegna

Camping Villaggio LI NIBARI
Sardegna Holidays Srl
Partita IVA 02534300906

Marina di Sorso - Loc. Li Nibari
S.P. 81, Km 6 - 07037 SORSO (SS)

Tel +39 079 310303
Fax +39 079 310306
Cell.+39 3803693697

info@campinglinibari.com
ArcamperClub A.P.S.							 pag.26
Il Villaggio Camping è adiacente alla spiaggia sabbiosa, ( la spiaggia attrezzata non è diretta-
mente gestita dal campeggio, ma verranno forniti il listino prezzi non appena ne verremo in
possesso) all’interno due piscine, una per adulti e la seconda per bimbi, servizi interni: anima-
zione (luglio ed agosto) ristorante, bar, market, tabacchi, lavatrici a gettone.

Possibilità di escursioni per la famosa e protetta Isola dell’Asinara con i suoi asinelli bianchi e
le fantastiche calette, oltre che momenti indimenticabili con i nostri “Tour mirati”, dove ver-
rete accompagnati all’interno di numerose realtà locali enogastronomiche e ambientali.

Tramite i gestori del campeggio si potranno ottenere notevoli sconti, attuati da un consorzio
a cui il campeggio aderisce (Consorzio Sardegna Turismo Servizi). I codici di sconto saran-
no inviati non appena ricevuta la conferma della prenotazione con allegato il bonifico della
caparra.

 Gli animali sono i benvenuti nel campeggio purché siano tenuti a guinzaglio, rispettino le
comuni regole di comportamento e siano in regola dal punto di vista sanitario. Non compor-
tano costi aggiuntivi.

Il Campeggio LOW COST della Sardegna, sul Golfo dell’Asinara!
Cortesia, allegria e simpatia sono gli ingredienti giusti per la tua vacanza ideale in Sarde-
gna.

  Il Li Nibari Camping Village, immerso nella natura e nel verde, si affaccia sul Golfo
 dell’Asinara, nel tratto di litorale del comune di Sorso, centro della Romangia, regione
                    ricca di coltivazioni mediterranee quali vite e olivo.

         Si raggiunge facilmente da Porto Torres (12 km.), e da Alghero (40km).

  50 Bungalow sul mare con tutti i comfort immersi nella pineta, oltre 300 piazzole per
  camper, caravan e tende completamente ombreggiate, una spiaggia privata con sabbia
fine, ingresso gratuito in piscina con 2 piscine, ristorante, una pizzeria, un supermercato
 ben fornito, un parco giochi per i tuo bambini, una spettacolare animazione, tanta atti-
vità per bambini e per gli adulti, escursioni per Castelsardo, Sassari, Porto Torres, Golfo
  dell’asinara, cortesia, allegria e simpatia sono gli ingredienti giusti per la tua vacanza
                                       ideale in Sardegna.
ArcamperClub A.P.S.							 pag.27
Lazio

Seven Hills Camping & Village Roma
GPS 41.992578
12.416210
Indirizzo Via Vittorio Trucchi,10
00189 Roma
Telefono
+39 06 30362751 +39 06 30366044

Seven Hills Camping & Village “Roma” è situato all’interno dello splendido parco di Veio
in una posizione ideale per chi vuole trascorrere la sua vacanza nella quiete e nel verde delle
campagne romane, nel contempo godere delle bellezze storiche e artistiche della Città eter-
na. Seven Hills Camping & Village è raggiungibile dalla Via della Giustiniana n° 906 oppure
dalla Via Vittorio Trucchi n° 10 nelle vicinanze del raccordo Anulare uscita Cassia direzione
Viterbo. Il centro citta’ e’ raggiungibile con il treno dalla vicina stazione ferroviaria “La Giu-
stiniana”, per arrivare direttamente alla stazione di Roma Tiburtina, con frequenza ogni 15
minuti, oppure partendo sempre dalla stazione “La Giustiniana”si può scendere alla stazione
della metro “Valle Aurelia” e prendere la linea A direzione Anagnina, fino a raggiungere il
centro di Roma:

 Il campeggio dispone di ampi spazi su piazzole terrazzate, immerse in una vegetazione mol-
to varia e lussureggiante. I servizi igienici, tutti dotati di acqua calda, sono opportunamente
dislocati in modo da facilitarne l’accesso da qualsiasi punto del Villaggio. sono inoltre dispo-
nibili bungalow in muratura con servizi privati e case mobili in legno.
Il Seven Hills Camping & Village “Roma” è aperto tutto l’anno.

La convenzione sottoscritta prevede lo sconto del 20% sulle tariffe giornaliere di cam-
peggio ad ESCLUSIONE del mese di agosto.
dedicato a tutte le nostre
“SUPER DONNE CAMPERISTE e non...
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