MIXABILITY BARTENDER ERBE AROMATICHE DRINK COST - COCKTAIL RICETTE FIORI - Mixer Planet
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MIXERPLANET.COM COLLECTION IDEE E TENDENZE PER IL MONDO DELL’OSPITALITÀ ERBE AROMATICHE DRINK COST BARTENDER MIXABILITY 0,52 EURO - ORGANO DI STAMPA FIPE-CONFCOMMERCIO COCKTAIL RICETTE FIORI SUPPLEMENTO A MIXER N°307 GIUGNO 2018 TREND
L’EDITORIALE di David Migliori Una rivoluzione all’insegna dell’allegria Non lasciatevi ingannare dalle dimensioni. O meglio, in un quadro al muro, si sono messi in gioco spingendo come fingiamo di credere in altri ambiti, “le dimensioni anch’essi a tutto gas il pedale dell’innovazione. non contano”. Questo piccolo numero speciale è ricco di contenuti e vuole essere un utile strumento di lavoro Inutile fare i nomi perché sono troppi e grande il (e, perché no, anche di conoscenza e cultura), per chi rischio di dimenticare qualcuno. Alcuni li trovate nelle lavora dietro al banco bar. E anche per chi sta dall’altra prossime pagine, con le loro opinioni, i loro consigli, le parte del tavolo ed è affascinato dalla magia che oggi loro creazioni, a volte in esclusiva per i lettori di Mixer. ruota attorno al mondo della mixability. Gli altri, molti altri, li trovate ogni mese sulle pagine del mensile Mixer, che propone in ogni numero un’in- Come non rimanere colpiti e conquistati da colori chiesta sui temi più caldi dal mondo della mixability. e allegria, sorrisi e tatuaggi, barbe hipster e gusti esotici, bicchieri dalle forme originali che contengono Nelle prossime pagine trovate alcuni esempi. Ab- liquidi misteriosi, spesso seminascosti dietro nuvolette biamo puntato sui fiori commestibili: dal punto di vi- di vapore, abbinamenti azzardati che conquistano gli sta estetico “vestono” i drink e li rendono eleganti e occhi, sapori mai provati prima che conquistano testa raffinati. Sul fronte del gusto, un cocktail alle violette e cuore? o al gelsomino regala freschezza e fragranze inedite. Sembra una vita fa, ma non sono lontani gli anni in Abbiamo poi scelto di fare luce sulle erbe aromati- cui ciò che contava erano solo regole e tradizione, che che non sono solo una guarnizione ma anche un sia per la forma che per la sostanza, ovvero sia per il ingrediente aromatizzante e una base per infusioni ed contenuto del bicchiere, sia per lo stile di chi il drink lo estrazioni. Spazio poi ad abbinamenti alcolici legger- preparava e lo offriva. Per i clienti la scelta era semplice mente fuori dal comune: grappe ed amari meritano e limitata: o al “bar che propone un bianchino” o nel un posto di rilievo nella drink list. Per essere utilizzati “locale elegante dove bere un cocktail sentendo le al meglio servono alcune pratiche regole d’oro che note di un pianoforte di sottofondo e rigorosamente abbiamo raccolto dalla voce di chi ha dimestichezza vestiti in abito da sera”. E questo per i più audaci che con queste proposte. andavano al di là dell’“ammazzacaffè dopo cena”… Lo speciale Collection Mixability si apre e si chiude Rendiamo onore a chi ha saputo rivoluzionare questo all’insegna della conoscenza, perché non c’è bravo e mondo, una nuova generazione di bartender capaci ispirato barman che possa fare a meno della storia che di superare le vecchie regole, affiancati e stimolati da l’ha preceduto e della conoscenza, quasi a memoria, un certo numero di “vecchie guardie” che hanno tra- degli ingredienti delle principali ricette IBA. Anche smesso il loro sapere ai giovani e, rifiutando il ruolo di se noi ci siamo divertiti a cercarne alcune tra quelle semplice testimonianza da vecchie glorie da appendere meno conosciute… COLLEC TION / Mixer 1
Sommario MIXER COLLECTION IN PRIMO PIANO MIXABILITY 4 IL TEMPO 10 FIORI COMMESTIBILI DEI COCKTAIL Come e perché Dai grandi classici usarli alle creazioni moderne 16 ERBE AROMATICHE Consigli per l’impiego nei cocktail 2 Mixer / COLLEC TION
COLLECTION ORGANO DI STAMPA FIPE - CONFCOMMERCIO www.mixerplanet.com Supplemento a Mixer N°307 – Giugno 2018 Redazione Carlo Antonelli David Migliori w Maria Elena Dipace w Carmela Ignaccolo w Elena Cotos! w " Collaboratori # $%%&'( &( ) % * + ,(- .)*+(/ Pubblicità Giorgio Lomuoio! ( & w "0" Nadia Zappa 12w 32w % w " Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 045*+)#*34)4404 6( (! )' 20 MISCELARE 7%%$ ( 4'4( 444 2- CON LA GRAPPA 2 Le esperienze dei bartender ) &8 ' ) 9 84' 24 AMARI E BERE MISCELATO Produzione GraƂca e fotolito :; & 5( Trend e consigli per l’uso Stampa3 w .(*/ ?"42-?" " @@@2 6( (A = $ & % 444 BB" 3& &% & ( 5 % 3& ( 0090B"B40 COLLEC TION / Mixer 3
IN PRIMO PIANO Spirits VIAGGIARE NEL TEMPO È DA SEMPRE UNO DEI GRANDI SOGNI DELL’UOMO, TORNARE INDIETRO PER SAPERNE DI PIÙ, PER CAMBIARE LE COSE O PER SEMPLICE NOSTALGIA di Manuel Messina Il Tempo del Cocktail S e guardiamo al mondo del bar è il cocktail Di certo l’Anno Zero della Miscelazione, quel mo- il veicolo di storia, usi e costumi, che mento simbolico che ha dato vita al concetto di attraversa le epoche. In queste pagine cocktail come lo conosciamo oggi, si può far risalire vi aspetta un viaggio nel tempo scandito al 1862 con la pubblicazione del celebre manuale da drink e shakerate. “How to Mix Drinks or The Bon-Vivant’s Compa- nion” di Jerry Thomas. L’ANNO ZERO DELLA MISCELAZIONE Con il suo fare da cantastorie e il suo infuocato Che l’etimologia della parola “cocktail” non sia del cocktail Blue Blazer, Thomas, detto il Professore, tutto chiara, non è un mistero. C’è chi la fa risalire sancì la nascita di una forma di servizio che andava all’Inghilterra del 1400 dove si consumava una be- oltre alla mera mescita ma metteva sul bancone an- vanda ispirata nelle tonalità alla coda del gallo e da che l’intrattenimento e l’identità stessa del cocktail. qui pare l’unione delle parole “cock” (gallo) e “tail” (coda). Altre leggende parlano di inglesi, approdati L’EPOCA DELL’ORO in Sud America, intenti a miscelare liquori utilizzando “Niente desideriamo di più di quello che non ci è una piuma di gallo; non si esclude poi che la parola consentito” diceva il drammaturgo Publilio Siro e potrebbe essere originata da “coquette”, portauova la storia gli ha dato ragione. utilizzato impropriamente per servire liquori. Siamo negli Stati Uniti fra il 1919 e il 1933, il Proibi- 4 Mixer / COLLEC TION
zionismo sostituisce la mela di Adamo ed Eva con CINZIA FERRO, una coppetta da cocktail. È paradossale infatti come VINCITRICE DELLA un momento in cui il consumo di alcol era illegale e COMPETIZIONE stigmatizzato abbia invece dato vita ad una positiva FUTURISTA attenzione sociale e letteraria verso la miscelazione, 2016 creando inconsapevolmente un format che ancora oggi affascina il cliente: lo Speakeasy. Non solo, perché è proprio in questi anni di proi- bizione che vediamo un grande fermento creativo: tanti nuovi cocktail, tante nuove ricette. Dopotutto, dovendo fare di necessità virtù, i barman dell’epoca si trovavano a miscelare liquori scadenti, distillati di contrabbando nelle vasche da bagno, e fu proprio quella la spinta a sperimentare. Vediamo nascere cocktail eleganti che ancora oggi quando li ordiniamo ci sentiamo speciali perché non sono fra i più popolari: Mint Julep, Sidecar, French 75. LA MISCELAZIONE FUTURISTA Nel trentennio futurista del XX secolo, inaspettata- FULVIO PICCININO mente il cocktail diventa espressione d’arte come ci Dopo aver lavorato per anni per spiega Fulvio Piccinino, bartender amministratore una multinazionale birraria, si sposta ed editore di saperebere.com. dietro al banco bar dove compie approfonditi studi sulle polibibite “Miscelazione Futurista è la mia definizione per classi- futuriste di cui è il massimo esperto a ficare le 18 polibibite, più una ritenuta scomparsa che livello mondiale. È amministratore ed ho ritrovato durante le mie ricerche, che si trovano editore del sito saperebere.com ed è inventore e relatore del seminario nel Manifesto della Cucina Futurista di Marinetti e permanente «Esperienza Fillia”. Miscele caratterizzate da abbinamenti azzar- Vermouth» che si tiene dati e decorazioni provocanti, composte da distillati, a Torino. liquori e vermouth; dedicate ad una nicchia, proprio come fu il Futurismo in Italia. ELISA FAVARON, VINCITRICE DELLA COMPETIZIONE FUTURISTA 2018 COLLEC TION / Mixer 5
IN PRIMO PIANO Spirits Un concorso per miscelare Futurista È arrivato alla 3a edizione il concorso “Miscelatore Record Nazionale”, compe- tizione promossa da Giulio Cocchi dedicata al Futurismo in cui barman e barlady si cimentano nella creazione di “polibibite” che rispettino i dettami del neomanifesto stilato da Fulvio Piccinino. Il concorso culminerà nella Gran Serata Futurista del 26 giugno a Torino. www.miscelazionefuturista.it Ma cosa rimane oggi della Miscelazione Futurista? Ispirato dalle atmosfere scoperte nei suoi innu- “Impensabile riproporla nella sua interezza. Troppo merevoli viaggi, il texano Ernest Beaumont-Gantt, provocante, troppo difficile da bere, troppi risvolti ribattezzato poi Don the Beachcomber, porta la culturali e storici. Si è trasfor- sua personale visione di Polinesia a mata in miscelazione italiana, Los Angeles nel 1937. con una grande attenzione Le reti da pesca e le Tiki Mug (bic- per i prodotti del territorio, chieri in ceramica a forma di idoli) si sia liquoristici che agricoli, l’u- miscelano con la celebre decaden- so della grappa come base o za di Hollywood e con litri di rum. coadiuvante ed il rilancio del Camillo Affinita, bartender e fra i vermouth”. proprietari del Makai Surf & Tiki Bar, ci spiega quali novità ha portato L’ERA DEL TIKI quest’epoca alla miscelazione: “L’uti- L’esotismo è sempre stato mo- lizzo del ghiaccio tritato per diluire i tivo di fascino per l’uomo oc- prodotti dal tenore alcolico sopra la cidentale, desideroso ancora media, lo swizzle una volta di viaggiare indietro (miscelatore in le- verso culture sconosciute e primordiali. In questo gno) e l’utilizzo di frutti tropicali. caso nello shaker ci finisce la cultura polinesiana che Ovviamente ci fu una riscoperta nei Tiki, manufatti di legno, colloca le sue divinità. del rum, un distillato da sempre considerato povero”. Al Makai di Roma, Ca- millo e soci riprodu- CAMILLO AFFINITA cono fedelmente Bartender e proprietario con tre soci le ricette del- del Makai Tiki & Surf Bar. Aperto a Roma nel 2016, il bar la tradizione è ospitato in una location su affiancandole a cocktail inediti due livelli: un’area in stile surf perché secondo loro un Tiki 2.0 e il tiki bar al piano interrato è assolutamente possibile: “la completamente isolato dal mondo esterno, come i dettami di sperimentazione è la via da se- Don The Beachcomber prevedono. guire, sempre”. 6 Mixer / COLLEC TION
IN PRIMO PIANO Spirits IL COCKTAIL DIVENTA SCIENZA Dopo l’arte e la letteratura, al cocktail mancava solo di conquistare la scienza. Alla base dei tanto chiacchierati cocktail molecolari c’è però uno chef, lo spagnolo Ferran Adrià che per primo applicò le tecniche di gastronomia mo- lecolare giocando con la composizione dei piatti e degli ingredienti stessi. Una rivoluzione dei sensi che ha preso piede negli anni ’90 per poi dirompere, circa un decennio più tardi, anche al bar dove la “Santissima Trinità” del bere molecolare è rappresentata da gelificazione, sferificazione e arie di cocktail. Queste nuove preparazioni legittimano di fatto una nuova figura al banco: il bar chef che con maestria e creatività riesce a mutare un drink da liquido a gela- tinoso o a riproporlo sotto forma di sfere o spuma. FRANCESCO GALDI COME SI BEVE AI TEMPI DEI MILLENIALS… Classe 1982, formatosi nei più importanti caffè storici torinesi, vola a Dubai dove Francesco Galdi, bar manager del Dry dirige il Buddha Bar tra il 2014 e il 2017. Milano fresco di vittoria alla finale Vincitore Global Tanqueray 2016, italiana di World Class Diageo finalista World Class 2016 e 2017 in 2018, ci rivela senza incertezza Medio Oriente, vincitore della finale italiana di World Class Diageo 2018. che oggi il cocktail viene pro- Da agosto 2017 dirige Dry Milano. posto in una nuova veste slega- ta da canoni troppo rigidi. “La mixologia moderna è molto personale. I bar hanno una for- te identità che non necessaria- mente segue trend, impostano il loro programma cocktail su una vision ben definita così da raccontare la loro filosofia in forma liquida”. Rimane saldo il legame tra cucina e bar avviato ai tempi del molecolare. I bartender hanno messo nel loro arsenale tecniche usate dai grandi chef: cotture in sous vide, chiarificazioni, disidratazioni, fatwash. Ospitalità e multisensorialità diventano i due ingredienti principali di ogni cocktail. “L’ospite va stupito e intrattenuto e il più delle volte tutto si basa su piccole attenzioni che mol- 8 Mixer / COLLEC TION
I cocktail di Francesco Galdi sono come andare al parco giochi: divertono e fanno stare bene ti, purtroppo, trascurano: il bicchiere d’acqua fresca sem- pre pieno vicino al cocktail (magari profumata con frutta, erbe o spezie che legano con la stagione), il sottobicchiere al suo posto, il tavolo pulito...”. In quanto ad esperienze multisenso- riali Francesco ne sa qualcosa, i suoi cocktail dai nomi irriverenti e geniali sono come andare al parco giochi: divertono e fanno stare bene. “Al Buddha Bar di Dubai ho creato un drink inno al relax chiamato More Bahamas, Less Dramas. Il bicchiere è una tiki mug a forma di squalo con le fauci “sporche” di una riduzione di lamponi e cocco, il tutto spruzzato con un profu- mo alimentare che riproduce un olio solare food-proof. L’o- spite viene catapultato su una spiaggia caraibica. In molti han- no ammesso di aver continuato ad annusarsi le mani ripen- sando al cocktail e al bar”. COLLEC TION / Mixer 9
MIXABILITY Inchiesta Le ricette di FABIO Fiori, CAMBONI BAR MANAGER perché KASA INCANTO EMPORIO, COCKTAIL BAR E RISTORANTE usarli DI GAETA TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE LE PROPOSTE FIORITE DI SUI FIORI COMMESTIBILI NEI LUCA ANASTASIO COCKTAIL TRA INFORMAZIONI PRATICHE, SUGGERIMENTI, SPUNTI E RICETTE di Nicole Cavazzuti L’idea in più PROFUMO ALLE VIOLETTE 10% fragranza Rosa Bulgara 70% fragranza di violette 10% fragranza di lavanda 10% fragranza di arancia amara Unire le fragranze e imbottigliarle in boccette di vetro scuro con vaporizzatore. 10 Mixer / COLLEC TION
COCKTAIL VAN GOGH Tecnica: Build Ingredienti: 15 ml liquore St- Germain 30 ml liquore alla Pesca a colmare con Franciacorta 2 spruzzate di Profumo di Violette IL COCKTAIL 3 o 4 fiori eduli di stagione aciduli VAN GOGH e leggermente piccanti DI FABIO Bicchiere: Calice da champagne CAMBONI Decorazione: Fiori edibili con note erbacee e balsamiche B arman, oggi vi parliamo di fiori e cocktail. Luca Manni capo barman de La Menagere di Firenze. Un connubio virtuoso, a patto che si utilizzi- “Ci sono anche diversi negozi online specializzati che no con cognizione di causa e che si evitino vendono vaschette di fiori commestibili sia freschi sia sprechi ed eccessi. essiccati”, aggiunge Dario Olmeo barchef e titolare del Maracaibo cocktail bar di Alghero. BENEFICI Come la frutta e la verdura, anche i fiori sono stagionali. Se volete sorprendere il cliente con un cocktail ele- “In primavera, per esempio, possiamo trovare peonia, gante e d’impatto, i fiori rappresentano un’ottima trifoglio, camomilla e lillà, in estate lavanda e ibisco opzione. “Dal punto di vista estetico, vestono i drink e oltre alla calendula e al nasturzio che si trovano fino li trasformano in prodotti gourmet. Mentre per quanto ad autunno e in inverno le viole”, specifica Manni. concerne il gusto, regalano freschezza e fragranze complesse e inedite. I fiori sono un ingrediente versa- COME USARE I FIORI tile, adatto in ogni momento della giornata, perché ci Oltre a essere un elemento decorativo, i fiori possono permette di creare cocktail rinfrescanti nonché drink essere un ingrediente per liquori, infusi, sciroppi e pre e after-dinner”, osserva Luca Anastasio bartender profumi home made. Tenete conto che hanno di- & beverage consultant nonché international profes- versi sapori: “Possono essere dolci, piccanti, pepati, sional trainer. pungenti, aciduli e amari. Per esempio, tra i fiori dal sapore dolciastro c’è l’angelica che ricorda il gusto QUALI FIORI USARE della liquirizia; mentre tra quelli dal retrogusto amaro Ovviamente non potete utilizzare tutti i fiori, ma solo c’è il crisantemo”, puntualizza Olmeo. Che, tra le altre quelli commestibili e non trattati chimicamente. La cose, ha creato il Moscow Canapa, twist del Moscow parte edibile è il petalo, di conseguenza occorre ri- Mule con un infuso di vodka alla canapa. “Uso fiori muovere accuratamente gambi e pistilli che possono di canapa per uso alimentare e farmaceutico con un essere urticanti e provocare diverse allergie. “Se non contenuto di THC inferiore a 0,2%, privi dunque di potete coltivarli, acquistateli da fornitori di assoluta ogni effetto psicoattivo ma intatti nelle loro proprietà fiducia e mai dal fiorista, perché i fiori ornamentali rilassanti, antipsicotiche, sedative, antiepilettiche, an- spesso sono trattati con prodotti chimici”, raccomanda tiossidanti e antinfiammatorie”, racconta. COLLEC TION / Mixer 11
MIXABILITY Inchiesta Fabio Camboni, bar manager Kasa Incanto empo- rio, cocktail bar e ristorante di Gaeta, realizza invece un profumo di violetta. “Le fragranze assicurano al cocktail un tocco magico. Per produrle si utilizzano DUE DRINK oli essenziali per uso alimentare diluiti in alcool (come CON FIORI DI DARIO OLMEO la vodka neutra) con una tecnica a freddo. Quindi, si uniscono in percentuali diverse per ottenere l’essen- za desiderata. Un altro metodo è quello di porre in infusione in un olio alimentare di base neutro i fiori, per poi filtrarlo a tempo debito e stabilizzarlo con vita- mina E. Infine, si aggiungono altri oli essenziali, alcol a 90° e acqua in diverse percentuali”, spiega. Ma come calcolare la giusta quantità di petali? “Vi consiglio di seguire il mio esempio: partite da una dose ridotta, poi assaggiate e decidete se aumentare la quantità”, risponde Fabio Brugnolaro head mixologist e bar manager al Vogue Lounge di Bangkok. I consigli di FABIO BRUGNOLARO DIMMI CHE FIORI USI E… Il modo migliore per usare i fiori di gelsomino è pestarne i petali. Vi scoraggio dall’usarli come base per uno sciroppo perché il gelsomino cambia sapore a contatto con lo zucchero. Con i boccioli di rosa vi suggerisco di creare uno sciroppo. IL MANDARINA Come? Dividendo i petali dal gambo e facendoli bollire in COCKTAIL acqua e zucchero. DI LUCA MANNI E magari personalizzando la ricetta con un po’ di fantasia. Io per esempio aromatizzo lo sciroppo con le melanzane tailandesi Makhuea, poco più piccole di un acino d’uva di colore verde bianco, che donano una nota amara allo sciroppo. I fiori di ibisco per me è meglio utilizzarli secchi, in infusione con acqua e zucchero e portati a ebollizione. Attenzione alla lavanda: un uso eccessivo rende molto secco il cocktail. Usatela secca in infusione alcolica, assaggiando di tanto in tanto e aggiungendo per arrivare al risultato gradito. I bellissimi Butterfly Pea Flowers, i fiori viola asiatici usati per preparare tè e tisane, hanno un sapore delicato e sono quindi ideali per sciroppi dolci e come colorante naturale. Hanno infatti la particolarità di cambiare colore, virando dal blu intenso al viola e al rosa, al contatto del Ph acido del limone. 12 Mixer / COLLEC TION
MIXABILITY Inchiesta COME CONTENERE IL DRINK COST Non c’è dubbio: l’uso dei fiori rappresenta un costo. Tanto che alcuni barman, come il maestro Fabio Bac- chi, sostengono che non convenga usarli. “Per non comprometterne il margine di guadagno, bisogna ridurre all’osso sprechi ed eccessi. Inoltre, è meglio usare fiori di stagione perché costano meno. Infine, per rientrare nel budget di spesa prefissato bilanciate gli altri prodotti in base al costo dei fiori. Chiaramente, se il cocktail piace e viene richiesto in grandi quantità il break event point si riduce”, analizza Cocktail realizzato Camboni. “Il mio Van Gogh, ad per il PINCH Spirits esempio, è stato il cocktail più & Kitchen di Milano venduto in assoluto da quando l’ho introdotto. Per questo è sta- La ricetta to l’unico a rimanere nella drink list di Kasa Incanto per di FABIO BRUGNOLARO cinque anni consecutivi”. COCKTAIL INTERCONTINENTAL Tecnica: Shake & double strain in coppa da champagne ghiacciata Ingredienti: 20 ml succo fresco di lime 15 ml liquore alle rose 15 ml sciroppo di zucchero 4 gocce di bitter alla lavanda 35 ml gin 15 ml albume d’uovo pastorizzato 30 ml succo di mangosteen (non imprescindibile) Preparazione: Versare in uno shaker il succo di lime, lo sciroppo di zucchero, il succo di mangosteen, il gin e il liquore alle rose. Per una texture più cremosa usare anche l’albume d’uovo pastorizzato. Chiudere lo shaker e agitare energicamente. Quindi riempire lo shaker con ghiaccio fino al bordo, chiudere e agitare di nuovo. Servire in una coppa da champagne raffreddata e aggiungere quattro gocce di bitter alla lavanda Decorazione: Fiori commestibili di stagione LEGGI La ricetta di DOM CARELLA LE ALTRE BAR MANAGER DI DRY MILANO RICETTE SU http://www. THE GMT (lasciato in infusione per 48 ore così da mixerplanet.com/ trasformare il liquido da azzurro chiaro Tecnica: Shake con ghiaccio & Dry shake in un blu notte intenso) tag/dalla-parte- per emulsionare ulteriormente 20 ml succo di limone del-barman/ 10 ml albume Ingredienti: 40 ml VII Hills gin Preparazione: Versare nel bicchiere con 30 ml St. Germain Elderflower Liqueur chunk di ghiaccio e decorare con pea con infuso Butterfly Blue Pea Flower flower 14 Mixer / COLLEC TION
Foto: Gianluca Assiolo Scolaro MIXABILITY Inchiesta Erbe aromatiche: consigli per l’uso nei cocktail NON SOLO UNA GUARNIZIONE DEI DRINK, MA ANCHE UN INGREDIENTE AROMATIZZANTE E UNA BASE PER INFUSIONI ED ESTRAZIONI di Nicole Cavazzuti KATERINA LOGVINOVA WESTERN Un cocktail che valorizza Elephant Gin, gin comples- so ma nello stesso tempo versatile, composto da 14 botaniche tra cui il frutto del Baobab, il Bucco, CAPE l’Artemisia Africana, l’Artiglio del Diavolo e la Coda di Leone. È prodotto da una distilleria tedesca che ha un approccio sostenibile e che devolve il 15% del Ricetta di ricavato a due enti impegnati a favore della salva- Katerina guardia dell’elefante africano. Logvinova, Tecnica: 1 barspoon di Shake and strain tintura all’aneto brand manager (1 parte di aneto, Ingredienti: di Elephant Gin 2 parti di alcool. 60 ml Elephant Gin Macerare per un paio London Dry di giorni) 30 ml limone fresco 20 ml sciroppo di bucco Servire in coppetta 16 Mixer / COLLEC TION
P artiamo da una constatazione. Il nostro territorio, caratterizzato da diverse fasce climatiche, ha favorito una biodiversità ve- getale che ha dato origine a molti prodotti in ambito liquoristico, dal vermouth agli amari. Solo da poco, però, tra i barman italiani si sta diffondendo l’uso delle erbe fresche nei cocktail. E se la tendenza è in atto, c’è ancora molto da scoprire. LO SCENARIO “Negli ultimi anni, grazie soprattutto alla maggiore attenzione verso la qualità e le materie prime, nel mondo del bere miscelato è cresciuto l’interesse e l’uso delle erbe aromatiche”, osserva Katerina Lo- LUCA gvinova, brand manager di Elephant Gin. Ecco ROSSI quindi, per esempio, rivisitazioni come il Gin Sour al timo proposto da Virginia Ducceschi del Rex di Firenze o il Gin Tonic con il basilico sdoganato da Gin che essiccate, attualmente è diffuso quasi solo tra Mare. Ma non solo. Le erbe sono sempre più spesso i cocktail bar di ricerca”. E non è tutto. Diciamolo: anche lavorate home made e trasformate. E c’è di ci sono ancora moltissime erbe poco utilizzate. Per più. “Stiamo assistendo a un boom di produzioni esempio? “Borragine, cedrina, pimpinella maggio- home made di sherbet, shrub, sciroppi ed infusioni re, santoreggia, primula e melissa”, risponde l’head con erbe aromatiche che spesso sono tipiche del bartender & mixology consulting del Muà Lounge territorio”, puntualizza Luca Angeli, barmanager del Restaurant di Genova Luca Rossi. Che peccato! Non Four Seasons di Milano. Detto questo, la tendenza usarle è un’occasione mancata di business. Già, per- per ora coinvolge solo una minoranza dei bar italiani. ché con le erbe aromatiche potreste personalizzare Come specifica Fabio Camboni, barmanager di Ka- la vostra proposta e fidelizzare i clienti. Il tutto, con sa Incanto a Gaeta: “L’utilizzo delle erbe, sia fresche un investimento minimo. MARE Tecnica: Mix & double strain FORZA Ingredienti: 6 cl Rum bianco infuso NOVE con timo, rosmarino, maggiorana 3 cl di succo di limone Ricetta di Luca Rossi 2 cl di sciroppo di zucchero alla lavanda Head Bartender & 3 gocce di bitter Mixology Consulting all’arancio 2 gocce di soluzione salina del Muà Lounge Restaurant Servire in coppetta di Genova decorata con un rametto di lavanda COLLEC TION / Mixer 17
MIXABILITY Inchiesta LE VIRTÙ DELLE ERBE AROMATICHE Perché vale la pena usare le erbe aromatiche nei drink? “Intanto, per- ché enfatizzano profumo e gusto del cocktail e perché sono un elemen- VIRGINIA to decorativo d’impatto, semplice DUCCESCHI ma elegante. E poi perché grazie all’introduzione dei nuovi macchinari sempre più tecnologici, come l’evaporatore rotante, le attrezzature per le lavorazioni sottovuoto e gli estrattori, oggi si possono utilizzare facilmente an- che per creare concentrati ed estrazioni”, risponde Luca Angeli. Non basta: “Le erbe fresche permettono di ca- ratterizzare i cocktail con quel tocco personale e non replicabile”, aggiunge Alice Dosio, barlady manager del nuovo locale OGR aperto a Torino. Insomma, è chiaro: le erbe aiutano a rendere unici i cocktail. Ma c’è di più: sono anche salutari e quindi in linea con la tendenza al cibo healthy. “Non bisogna Foto: Domenico Di Benedetto dimenticare che le erbe aromatiche contengono sali minerali e vitamine facilmente assimilabili. La menta, ad esempio, favorisce la digestione, mentre il rosmarino non solo è antireumatico e analgesico ma ha pure un effetto tonico e stimolante per il ALICE sistema nervoso, il fegato e la cistifellea”, evidenzia DOSIO Fabio Camboni. TYME Un twist del gin sour con note di timo. Tecnica: Preparazione: TO TIME Shake and strain Ingredienti: Versare in uno shaker il gin, il succo di limone appena spremuto, Ricetta di 45 ml di gin 2 o 3 cucchiaini da tè Mezzo limone Virginia di zucchero bianco, 2 o 3 cucchiaini da tè Ducceschi un ramoscello di timo, di zucchero bianco l’albume d’uovo e il 1 ramoscello di timo barlady del Rex ghiaccio. 1 albume d’uovo di Firenze Chiudere il contenitore e ghiaccio agitare energicamente. Servire in un bicchiere raffreddato decorato con un ramoscello di timo 18 Mixer / COLLEC TION
L’IMPORTANZA DELLA conoscere tempi e metodi di lavo- PREPARAZIONE razione, diversi a seconda del tipo Attenzione, però: per utilizzare di vegetale”, precisa Katerina Log- in modo virtuoso le erbe fresche vinova. Insomma barman, prima di nei cocktail occorrono padronanza sperimentare, studiate. “L’obietti- delle materie prime e delle tecni- UN COCKTAIL vo è l’armonia. Il mio suggerimen- che di lavorazione. “Preparazione, DI LUCA to? Per garantire la riconoscibilità ricerca e studio sono essenziali. ANGELI di aromi e profumi evitate di ec- Innanzitutto bisogna conoscere cedere nel numero di ingredien- la pianta aromatica sotto tutti gli ti”, consiglia Katerina Logvinova. aspetti: origini, caratteristiche e Come dire, less is more! Un’ultima tempi di maturazione. Vi faccio un esempio basico, dritta: ricordatevi che, come dice Luca Rossi, “il fora- per chiarirmi: il momento migliore per cogliere le ging si basa su regole e leggi ben precise. È quindi radici è durante il riposo vegetativo, mentre i fiori utile farsi affiancare da professionisti competenti in vanno recisi poco prima della fioritura”, spiega Luca materia e con un approccio ecosostenibile, rispettoso Rossi. del territorio e dell’ambiente». Che, nel suo orto nell’entroterra genovese, coltiva tutte le tipiche piante liguri (rosmarino, basilico, menta, DRINK COST ED ERBE AROMATICHE salvia, timo, lavanda, erba cedrina, maggiorana, alloro, Le erbe incidono poco sul drink cost perché sono zafferano) che usa nei propri cocktail. Estrazioni e con- sufficienti poche foglie per aromatizzare sciroppi e centrati a parte, considerate che anche una semplice cocktail. aromatizzazione con un ramoscello fresco richiede la conoscenza approfondita di tutti gli ingredienti del IL FUTURO drink, a partire dal distillato principe fino alla pianta Luca Angeli non ha dubbi. E nemmeno noi ne ab- aromatica utilizzata. “Diversamente è impossibile va- biamo. “L’utilizzo delle erbe aromatiche nei drink lorizzare il cocktail attraverso un’erba, una corteccia crescerà, trainato dalla necessità dei barman di o un fiore. Medesimo discorso vale per concentrati scoprire prodotti unici e particolari”. Sta a ed estrazioni home made: per farli bene è necessario voi studiare e provare nuovi accostamenti! COCO 75 Rivisitazione del “French n. 75” con un bitter home made a base di gelsomino, rosa, iris, bergamotto, limone e vaniglia. Tecnica: Spruzzata di profumo al Ricetta di Shake and strain bergamotto Fabio Camboni Ingredienti: 2 dashes di bitter N°5 (con gelsomino, rosa, barmanager 45 ml di Elyx Vodka iris, bergamotto, limone infusa con Gilko e di Kasa Incanto Melissa e vaniglia) Top Franciacorta di Gaeta 15 ml Blood Orange Liqueur Servire in un calice 15 ml di sciroppo alla da champagne camomilla decorato con oro 20 ml di succo di limone alimentare 24 carati COLLEC TION / Mixer 19
MIXABILITY Grappa Tanto va la grappa al bar… MISCELARE CON LA ‘SGNAPA’? SI-PUÒ-FARE! PAROLA DI BARTENDER di Manuel Messina T argetizzata, denigrata, dimenticata an- che. Ma noi la vogliamo raccontare mi- scelata. Parliamo di grappa: un distillato tutto italiano già dalle linee guida di produzione che prevedono esclusiva- mente l’uso di sole vinacce provenienti da Italia, San Marino o Svizzera Italiana. Il popolo dei bartender sul tema si divide: chi fer- mamente snobba la grappa come elemento per la miscelazione e chi rappresenta un gruppo in crescita che ne ha capito le numerose opportunità e ha trovato un modo per valorizzare questo distillato anche miscelato. Il Bar Manager de La Gineria Padova, Mauro Uva (nomen omen…), friuliano di origine, ha un rapporto viscerale con la grappa, l’ha vista distillare sotto i suoi occhi sin da piccolo e da tempo la miscela con ottimi risultati. Per Mauro il target tipico della grappa sta cambian- do drasticamente e si sposta dalla “generazione Mauro Uva dei nonni” (che la aggiungevano al miele come rimedio casalingo) a una decisamente più giovane ESPERTO E APPASSIONATO DI GRAPPA, NASCE e, soprattutto, attenta a ricercare un bere miscelato COME BARMAN NEL MONDO NIGHTLIFE NEGLI ANNI di alta qualità. ’90, PIÙ RECENTEMENTE È STATO HEAD BARMAN Dopo un momento di titubanza, il cliente rimane DEL RINOMATO ASTOR BELLUNO E BARMAN DEL SCRT CLUB, OLTRE CHE PARTE DEL PROGETTO DI sbalordito e abbandona quell’idea così stereotipata FORMAZIONE ENJOY. OGGI È BAR MANAGER DE della grappa, spesso legata anche a prodotti molto LA GINERIA DI PADOVA. commerciali. La chiave è incuriosire raccontandola, 20 Mixer / COLLEC TION
Le 5 Regole d’Oro per miscelare con la grappa 1. Conoscere bene il prodotto, studiarlo e fare ricerca 2. Assaggiare diverse grappe e fare prove di abbinamento 3. Rispettare sempre le caratteristiche organolettiche 4. Usare con parsimonia facendo attenzione al grado alcolico 5. Incuriosire e affascinare il cliente ma per fare ciò è necessario conoscere il prodot- to e purtroppo la grappa non è ancora trattata abbastanza a livello merceologico durante i corsi di formazione che si focalizzano su altri spirits più presenti nelle bottigliere. Inoltre anche i produttori in passato non si sono mai avvicinati abbastanza ai professionisti che lavorano al bar, rimanendo invece più ancorati al canale della ristorazione. Come saperne di più allora? La pratica con il pro- dotto aiuta moltissimo, bisogna sempre trovare la connessione organolettica più adatta e abbinare la giusta grappa al giusto drink. Conoscere la grappa significa anche affiancarsi alle distillerie, seguire il processo di distillazione dall’i- nizio alla fine, è di certo questo è un qualcosa che può arricchire un bartender. Se parliamo di palato, Patrizia Bevilacqua non ha dubbi: la grappa è un prodotto che attualmente va per la maggiore fra gli uomini, liscia e anche misce- lata. La barlady e Brand Ambassador per Bevande Futuriste, la utilizza in cocktail che vanno verso il secco, insieme a bitter o vermouth. Più che parlare di uomini e donne, , pro- Alfio Caffo DOPO LE ESPERIENZE IN AUSTRALIA E INGHILTERRA, prietario e barman di Atipico (Roma) si concentra HA LAVORATO AL BANCO DI CONVIVIUM, BUONO E LATTERIA sull’idea di persone dal palato forte, che amano GARBATELLA. OGGI È PROPRIETARIO E GESTORE, CON IL quelle sensazioni che solo la grappa sa offrire. SUPPORTO DI GIANLUCA DEMENEGO, DI ATIPICO, Per Alfio a livello gustativo il risultato della misce- COCKTAIL BAR UNICO E SEMPLICE ALLO STESSO TEMPO, UNA SOLUZIONE ASSOLUTAMENTE… ATIPICA! lazione con la grappa è una serie di drink adatti COLLEC TION / Mixer 21
MIXABILITY Grappa prettamente a una tipologia di clienti che vogliono essere travolti dal proprio cocktail, che cercano qualcosa di deciso, drink per veri duri insomma. Se Alfio Caffo suggerisce la grappa secca come quella ideale per la miscelazione, di altro parere è Mauro Uva che ci assicura che tutte le grappe possono essere miscelate con successo, sempre tenendo conto degli ingredienti che si vogliono andare ad abbinare. È ovviamente necessario miscelare con parsimonia e con molta attenzione per evitare di alterare troppo la gradazione alcolica del drink stesso. Non solo cautela, ma anche fantasia, come ci inse- gna Patrizia Bevilacqua che ha creato un twist del Patrizia Negroni con una grappa alla ruta dal profumo e gusto delicati e armonici. Bevilacqua Una rivisitazione avvolta di folklore visto che nel NAPOLETANA, LAUREATA IN FOTOGRAFIA PER LA Medioevo la ruta era ritenuta in grado di scacciare RISTORAZIONE E DA 15 ANNI ATTIVA NEL SETTORE DEL BEVERAGE. TANTE ESPERIENZE LAVORATIVE la paura e si metteva in tasca quando si dovevano COME PORTO CERVO, FORMENTERA E BAR affrontare situazioni che suscitavano timore. MANAGER DEL CLOTILDE BISTROT BAR DELL’ HOTEL Ed è proprio il coraggio l’ultimo ingrediente WINDSOR **** MILANO. VINCITRICE DEL CONCORSO immancabile per i bartender che vogliono co- LADY DRINK 2014. OGGI LAVORA A MILANO IN minciare a utilizzare la grappa in maniera inno- BEVANDE FUTURISTE COME BRAND AMBASSADOR. vativa, di limiti veri e propri dopotutto non ce ne sono, l’importante è rispettare e ce- lebrare questo prezioso orgoglio italiano. Il drink NEGRONI ALLA RUTA Ingredienti: 2 cl Grappa Candolini Ruta 3 cl Carpano Antica Formula 3 cl Bitter Rouge Riserva Carlo Alberto 1 cl Cynar un paio di gocce di Bob’s Bitters – Orange & Mandarine Decorazione: peel di pompelmo rosa Preparazione: Versare gli ingredienti direttamente in un bicchiere highball e mescolare. Sarà fondamentale alzare il drink perché gli ingredienti hanno pesi differenti. Completare con un paio di gocce di Bob’s Bitters – Orange & Mandarine. 22 Mixer / COLLEC TION
Foto: Andrea Pacini - Hardkore79 MIXABILITY Tendenze I COCKTAIL CON AMARO DI VIRGINIA Amaro DUCCESCHI e bere miscelato: trend e consigli per l’uso CARATTERIZZARE I PROPRI COCKTAIL È INDISPENSABILE. E I LIQUORI AROMATICI ALLE ERBE POSSONO ESSERE UN’OPPORTUNITÀ PER VALORIZZARLI di Nicole Cavazzuti D opo anni difficili, da almeno un paio di se da molte aziende, dalle barten- stagioni l’amaro in Italia pare vivere una der competition sponsorizzate dal- seconda giovinezza. Già, perché questo le case produttrici (come quelle di classico liquore della nostra tradizione – Fernet-Branca e Strega, giusto per ottenuto da diversi processi produttivi citarne un paio) ai ricettari (come il e distinti mix di erbe, fiori, radici ed estratti di piante calendario 2017 firmato dalla Distille- – fino a poco tempo fa nell’immaginario collettivo era ria Caffo dedicata al Vecchio Amaro percepito come un prodotto “vecchio” e consumato del Capo in versione mixability e il quasi solo come un digestivo. Insomma, era sinonimo libricino targato Lucano con la sto- di “ammazzacaffè”. ria dell’amaro, la tecnica di prepa- Da qualche tempo, invece, il suo consumo fuori casa razione e una proposta di cocktail è in netta crescita. Anche tra i giovani. Come mai? in collaborazione con Bartender.it e Merito delle strategie di riposizionamento intrapre- 1930 Cocktail Bar di Flavio Angiolillo 24 Mixer / COLLEC TION
Foto: Andrea Pacini e Marco Russo), ma anche della produzione di nuovi CASE HISTORY AMERICANE: amari dalle botaniche accat- DA NEW YORK tivanti e “trendy” (esempio A SAN FRANCISCO emblematico, l’Amaro 33 al- Mentre in Italia la riscoperta VIRGINIA lo Zenzero a base di grappa dell’amaro è un trend recen- DUCCESCHI di Prosecco invecchiata ed te, ormai da diversi anni a San estratto allo zenzero lanciato Francisco e a New York questo clas- nel 2016 dalla Distilleria Andrea Da Ponte), nonché del sico liquore italiano è tra i prodotti più amati. Non a caso in entrambe le città boom degli amaro bar negli Stati Uniti (VEDI BOX) e del spopola il format degli amaro bar, che revival dei drink vintage (spesso a base di amaro). Risul- invece da noi è ancora inedito. “A San Francisco la parte tato? “Oltre a essere richiesto del leone la fa Fernet-Branca, ma tutti gli amari italiani come aperitivo o after dinner, sono diffusissimi. E oltre ai sta diventando protagonista marchi più noti e popola- del mondo della mixology ri,ci sono pure alcune eti- chette create ad hoc per il come ingrediente o semplice mercato USA”, ci racconta dash”, osserva Virginia Duc- Massimo Stronati, master ceschi, classe 1992, barlady mixologist del Vina Enoteca dello storico Rex di Firenze, GIUSEPPE italian cocktail-restaurant tra le ideatrici e responsabi- SURIANO di Palo Alto (California). Un li del nuovo locale estivo sul locale che offre, tra i vari ser- MASSIMO vizi, anche un carrello degli STRONATI Lungarno Molo 5. Le ragioni del boom dell’amaro le amari con ben 30 differenti spiega Giuseppe Suriano, alias Geppo Sartoriale, bar referenze e una proposta di degustazione di tre amari a manager del B-Side Live Music Pub a Rende in provincia prezzo ridotto. di Cosenza, che in carta ha diversi drink rivisitati con Da una costa all’altra degli USA: Matteo Zed, bar- l’Amaro Jefferson di Vecchio Magazzino Doganale. tender del BlackTail e Qualche esempio? Presto detto: dall’Americano al bar manager dell’Am- mazzacaffè di New Negroni fino al Boulevardier. “Richiestissimo è poi il Do- York, nonché protago- polavoro, una ricetta di Vecchio Magazzino Doganale a nista della nostra nuova rubrica Mixing in NY su MixerPlanet osserva: “Io scommetto che la moda dell’amaro si con- MATTEO ZED soliderà e si trasformerà in cultura. Ecco perché dopo aver studiato pro- dotti e tecniche di preparazione ho deciso di creare il primo restaurant cocktail bar di New York che punta sul connubio di amari e cibo Italiano insieme allo chef Gary Tackett e alla sommelier Kelly Hau. Con la speranza di aprire in futuro un format analogo a Roma”. Seguici su: http://www.mixerplanet.com/tag/mixing-in-ny/ COLLEC TION / Mixer 25
MIXABILITY Tendenze base di Jefferson Amaro Importante, Roger Bitter extra bitter Strong, Carlo Alberto Riserva Vermouth Rosso e tre vermouth rosso Zucca dash di tintura di Jefferson”, aggiunge Suriano. Che poi Braulio puntualizza: “L’abbinamento tra distillati e amari è una angostura frontiera in parte ancora da scoprire e rappresenta una grande opportunità per rivisitare in chiave moderna BESANINO E FAMEDIO alcuni grandi classici quasi dimenticati negli ultimi anni”. Besanino COCKTAIL DI DIEGO FERRARI UNIVERSO AMARO: ECCO I MACRO CONSIGLI Premesso che l’universo dell’amaro è vastissimo e che bitter questa non è la sede per parlare dei prodotti nello vermouth rosso specifico, è essenziale conoscere le regole per un Frangelico perfect serve. Esistono diversi modi per servire l’amaro: Cynar fresco o a temperatura ambiente, con ghiaccio o liscio, Gocce Booker’s bitter oppure mischiato con seltz (un tipico mix è quello con arancia l’Amaro del Capo), con la Coca disidratata Cola (negli USA piace il connubio DIEGO FERRARI con il Fernet-Branca), o con la Sprite (tra i più richiesti, quello Famedio con Branca Menta) et similia. bene le quantità”, osserva Diego Ferrari, capo barman Quanto al suo utilizzo nel bere della Rotonda Bistro di Milano che propone una lista miscelato, le sue note amari- cocktail dalla gradazione rigorosamente inferiore ai canti lo rendono un ingredien- 21 gradi in cui compaiono tra gli ingredienti diversi te interessante per realizzare amari dal Cynar al Braulio, dal Deus al Black Note... cocktail creativi e dalla forte Detto questo, quali sono gli amari più adatti co- personalità. “Ideale per donare carattere ai drink pre me ingredienti per i cocktail? “In generale, vale la e after dinner, l’amaro si sposa perfettamente con ver- regola che quanto più è alta mouth, liquori e bitter. Ma per creare connubi vincenti la gradazione dell’amaro, tan- ALEX FREZZA è indispensabile conoscere bene il prodotto e dosare to più facile è il suo utilizzo nell’ambito del bere misce- lato. Basta per esempio uno spoon di Amaro Strega in un daiquiri e di una vaporizza- zione sul Negroni per confe- rire al drink un aroma unico”, risponde Alexander (Alex) Frezza, classe 1977, socio dell’Antiquario di Napoli, il primo cocktail bar in stile “speakeasy” aperto in città, nonché fondatore UNA PROPOSTA di Bar in Movimento (società di cocktail catering). “AMARA” DI DIEGO Fatte queste premesse e assodato che condizione im- FERRARI AL ROTONDA BISTRO DI MILANO prescindibile per un ottimo cocktail è utilizzare ottimi prodotti, è ovviamente indispensabile utilizzare amari 26 Mixer / COLLEC TION
I COCKTAIL CON AMARO DI LEONARDO CAPPIELLO AL GESTO FAI IL TUO eccellenti. A ricordarlo è Giuseppe Suriano: “Il mio DI MILANO consiglio è di usare sempre amari premium, cercando dei mix capaci di esaltare le loro botaniche. Solo così conquisteremo la clientela che è sempre più esigente e raffinata nei gusti”. LE PROSPETTIVE FUTURE La nuova tendenza spinge alla produzione di nuo- vi amari più contemporanei, giovani e facili. “Dal Gli amari locali punto di vista del mercato ora siamo in pieno boom”, rappresentano un commenta Elena Delmagno (brand ambassador di elemento di novità Martini), “Così come è accaduto per vermouth e gin, e di attrazione l’amaro fa gola a molti imprenditori e oggi si stanno moltiplicando le piccole produzioni. Sulla lunga di- stanza ci sarà un ridimensionamento del settore. Alla fine avranno successo solo le aziende che puntano sulla qualità, tenendo conto della storia dell’amaro e del rispettivo territorio di produzione”. Quanto al futuro dell’amaro nel mondo della mixability, sono tutti d’accordo: c’è ancora molto da scoprire e da inventare. “Eccezioni a parte, in Italia abbiamo una conoscenza superficiale di que- sto liquore. Potremmo fare molto di più in ambito di mixability. ELENA DELMAGNO rimentare nuovi abbinamenti fino a quando non si crea Per rendere virtuoso il connubio tra amaro e la ricetta perfetta”, commenta Virginia Ducceschi. cocktail bisogna però Esattamente come avviene conoscere davvero i nel settore food, anche per diversi prodotti e spe- gli amari il km 0 è un valore LEONARDO aggiunto. “Privi di coloranti e CAPPIELLO additivi chimici, gli amari tipici locali in genere sono prepa- rati con pochi ingredienti e di conseguenza sono più na- turali e dotati di aromi parti- colari. Inoltre gli amari locali rappresentano un elemento di novità e di attrazio- ne per la clientela perché spesso sono introvabili al di fuori del territorio di produzione”, sottolinea Leonardo Cappiello bar manager del tapas bar Gesto Fai Il Tuo di Milano, format presente anche a Perugia e a Firenze (e presto a Bologna) dalla filosofia green, sostenibile ed eco-compatibile. COLLEC TION / Mixer 27
Vecchio Amaro del Capo è il liquore calabrese più apprezzato al mondo. Va servito rigorosamente ghiacciato: alla temperatura di -20° emergono tutte le proprietà di erbe, fiori, frutti e radici della meravigliosa terra di Calabria, creando un fresco e seducente tappeto sensoriale. Sono ventinove le intense essenze contenute in questo liquore: anice, menta, liquirizia, fiore d’arancio e camomilla sono solo alcune delle note che creano una vera armonia di sapori. Macerazioni e infusioni vengono effettuate al momento della raccolta di queste erbe, con l’obiettivo di catturarne la freschezza e conservarne tutte le proprietà organolettiche. L’antica ricetta è stata elaborata e migliorata dall’esperienza dei Mastri Distillatori Caffo, che da oltre un secolo si dedicano con passione all’arte liquoristica e distillatoria. Da gustare a casa con amici, durante una cena intima o nel proprio locale preferito, questo liquore è anche l’ingrediente ideale per cocktail facili da realizzare e difficili da dimenticare. L’esempio ideale è il Capo Tonic, perfetto con la nuova acqua tonica Miracle 1638 elaborata appositamente da Caffo utilizzando vera China del Perù e i migliori bergamotti di Reggio Calabria.
Gusta anche la liquirizia più pura... La natura ha dato alla liquirizia il meglio di sé e Liquorice ne è la prova. Fin dall’antichità sono noti i benefici principi attivi e il caratteristico gusto della sua radice, utilizzata dagli alchimisti di un tempo in pozioni medicamentose. La Distilleria Caffo lavora le migliori radici di liquirizia di Calabria DOP in uno stabilimento appositamente dedicato, creando “L’originale liquore calabrese di pura liquirizia”. Denso, avvolgente e persistente, Liquorice risveglia i sensi preservando tutte le pregiate caratteristiche organolettiche della radice. Un prodotto unico e inimitabile. Black mojito 1.5 cl di liquore alla liquirizia Liquorice 3 cl rum 1/2 lime spremuto 2 cucchiaini di zucchero Foglie di menta Soda q.b. ... e l’Elisir giusto per ogni gusto L’Elisir Borsci S.Marzano è unico per la sua versatilità. La ricetta affonda le sue radici in terre lontane, come testimonia la sua affascinante storia di antica “Specialità Orientale”, ed è stata perfezionata da Giuseppe Borsci, che l’aveva ereditata dai suoi avi caucasici. Da rare erbe e spezie nasce quel liquore che tutti conoscono per il suo potere: trasformare ciò che è buono in ciò che è speciale. Tantissimi sono i modi per gustarlo: dal classico gelato affogato a un delizioso caffè, dai dolci più originali fino sorprendenti cocktail come il Mojitosci. Mojitosci 3 cl di Elisir Borsci S.Marzano 10 cl di Sprite 1/2 lime spremuto Zucchero di canna Foglie di menta
SCOPRI I COCKTAIL DREAM TDƅoƅpeiƉcmƉ#0l1 Ananas Cocco & Rum bianco TDƅoƅpeiƉcmƉ#0l2 Ananas Cocco & cachaça UN NUOVO MODO DI BERE FRUTTA! SƅtƉeƉrm#01 D Ananas Pompelmo Anice stellato & Gin StƉr DƅeƉm#02 Ananas Pompelmo Anice stellato & vodka innƅeƉƉmmo#n01 CD Arancia Mela Cannella & Rum scuro innƅeƉƉmm#o0n2 CD Arancia Mela Cannella 4 gusti esclusivi 100% frutta. & cachaça Qualità garantita Del Monte®, ANANAS GOLD PƅƉeƁƉmio#n01 sistema innovativo di erogazi- ANANAS one, crema persistente. Senza POMPELMO zuccheri aggiunti, senza glu- tine, senza conservanti, senza ANICE STELLATO D coloranti. Melograno Sambuco Mela Scopri le video ricette e seguici su: ARANCIA & Vodka PƉƅƁeƉiomn#02 MELA CANNELLA MELOGRANO D Melograno SAMBUCO Sambuco Mela MELA & Gin Sirea S.r.l. soc. unipersonale Via Galileo Galilei, 27 - 42027 Montecchio Emilia (RE) - Tel. 0522 254711 - Fax 0522 865948 - www.sirea.it
R um Diplomático affonda le sue radici nel XIX secolo, quando Don Juancho Nieto Mendelez, entusiasta viaggiatore e pro- fondo conoscitore di spiriti e bevande esotiche, viaggiò in Sud America collezionando un cospicuo numero di bottiglie di distillati d’eccezione, cre- ando una speciale “Riserva dell’Ambasciatore” che amava condividere con i suoi amici. Dopo questa origine illustre, la fondazione della prima distilleria di Diplomático risale al 1959. Ini- zialmente di proprietà delle Licorerías Unidas S.A (LUSA), la distilleria prese poi il nome di DUSA (Destilerías Unidas S.A.) nel 2002, quando fu ac- quistata da un gruppo di lungimiranti imprenditori venezuelani, che credettero nel suo potenziale. Oggi, infatti, questa distilleria di proprietà 100% Rum venezuelana è una delle maggiori produttrici di rum in tutto il paese. Diplomático: La DUSA si trova ai piedi delle Ande, nella regione di Lara, fertile area tra le migliori per la coltivazione della canna da zucchero, ed è profondamente le origini e radicata nel territorio venezuelano: da sempre pone grande attenzione al sociale, impegnandosi per il miglioramento della qualità della vita della la distilleria Dusa comunità locale e per la salvaguardia dell’ambien- te, seguendo sempre uno sviluppo sostenibile. CO DIPLOMÁTI ERVA EXCLUSIVA RES COCKTAIL: Cocktail consigliato: LE AVVOLGENTI NOTE Signed & Seal DI RUM DIPLOMÁTICO Ingredienti e dosi: • 40 ml Diplomático Se la gamma Prestige, composta Reserva Exclusiva • 30 ml Cocchi Rosa dall’Ambassador e dal Single Vintage, aromatizzato alla e le due Distillery Collection sono fragola da gustare lisce per apprezzarne appieno • 3 gocce di bitter alla la complessità e le sfumature sensoriali, lavanda Diplomático Mantuano, Reserva Exclusiva Procedimento: e Planas si prestano alla perfezione Stir and strain anche ad essere mixati per creare cocktail Bicchiere: Coup straordinari. Guarnizione: fetta di lime 32 Mixer / COLLEC TION
Foto: Alberto Blasetti LA GAMMA DIPLOMÁTICO Rum Diplomático comprende blend di tipologie di rum completamente differenti tra loro, dalla materia prima alla fermentazione, fino alla distillazione. Distribuito in oltre 70 paesi, oggi Diplomático è riconosciuto dagli intenditori come uno dei rum più pregiati al mondo, con eleganti distillati da degustazione e referenze perfette per la miscelazione. 1. Diplomático Reserva Exclusiva Diplomático Reserva Exclusiva è un elegante e com- plesso rum da degustazione, prodotto con cura da diverse varietà di pregiato miele, da canna da zucchero 4. Diplomático Distillery Collection e da melassa e affinato in piccole botti di rovere per L’ultima novità in casa Diplomático è la straordinaria un massimo di 12 anni. Distillery Collection in due referenze in edizione limi- 2. Diplomático Mantuano tata, la N°1 e N°2. Distillato con un alambicco Batch Diplomático Mantuano è ricco e bilanciato, con in- Kettle in rame degli anni ’50, il N°1 è complesso e dalla tensi profumi e avvolgenti note palatali. Dall’intenso deliziosa struttura, mentre il N°2, prodotto mediante colore oro scuro, Mantuano presenta suggestioni di colonna Barbet, ha un profilo più forte e fruttato. frutta secca e delicate note speziate. Base ideale su 5. Diplomático Single Vintage cui costruire ottimi cocktail, Mantuano è eccellente Diplomático Single Vintage è distillato in antichi pot anche da gustare liscio. still in rame nell’anno indicato in etichetta, affinato 3. Diplomático Planas in botti ex-bourbon ed ex-malt whisky per 12 anni. Blend d’eccezione di rum Pot Still, Column e Batch 6. Diplomático Ambassador Kettle, Diplomático Planas viene invecchiato fino a 6 Diplomático Ambassador è una selezione realizzata anni ed è elegante, ricco e molto intenso. Pur essen- con i migliori rum della distilleria, invecchiati per un do un rum bianco, il Planas è un distillato di grande minimo di 12 anni per poi affinarsi per ulteriori due spessore, ottimo sia come ingrediente da mixology, anni in botti ex-sherry, aumentando così la già raffinata sia come rum da meditazione da gustarsi liscio. complessità sensoriale. Cocktail consigliato: Cocktail consigliato: Mary Pickford Maria Lavanda Ingredienti e dosi: Ingredienti e dosi: • 45 ml Diplomático • 50 ml Diplomático Planas Mantuano • 40 ml succo di ananas • 45 ml Succo d’ananas • 10 ml succo di lime • 5 ml Granatina • 10 ml sciroppo di lavanda • 6 Spruzzi di maraschino • 6 Sprizzi di Dry vermouth Procedimento: aggiungere e mescolare tutti gli ingredienti CO ICO DIPLOMÁTI Procedimento: nello shaker e shakerare con PLOMÁ T DI Shake and strain forza per 6-8 secondi. O Bicchiere: coup PLANAS Flitrare e versare. MANTUAN Guarnizione: ananas Bicchiere: Martini coupe essiccato Guarnizione: un rametto di lavanda essiccata COLLEC TION / Mixer 33
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