L'assessore Ferrara: ecco le priorità
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L’assessore Ferrara: ecco le priorità “La sfida dei prossimi cinque anni si vince solo con la competenza e l’esperienza“. Non ha dubbi Alessandro Ferrara, neo eletto assessore con delega alle Attività produttive ed al Turismo, ribadendo la necessità di mettere al servizio della comunità competenze ed esperienza, “per poter sfruttare al meglio l’opportunità storica che avremo nei prossimi anni. Il Comune di Salerno dovrà intercettare tanto i fondi del nuovo settennato (2022-2027) come quelli del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) – ha dichiarato l’assessore Ferrara – Il Pnrr si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che contribuirà, in modo sostanziale, a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere. Si tratta di un intervento che intende far fronte ai danni economici e sociali della crisi pandemica, nonché a contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale”. Di fatti, il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio (per una quota dunque del 40 per cento) e prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e le donne. Il governo del Piano prevede una responsabilità diretta dei Ministeri e delle Amministrazioni locali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme di cui sono i soggetti attuatori entro i tempi concordati, e per la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse. “È significativo il ruolo che avranno gli Enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro. Il Piano si sviluppa lungo sei missioni: “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”,
“Istruzione e Ricerca”, “Inclusione e Coesione”, “Salute” Come possiamo sfruttare al meglio la maggior opportunità di rilancio per la nostra città? Attraverso un piano coerente e a 360 gradi, portato avanti da persone con esperienza nell’Amministrazione Pubblica e con le competenze necessarie nell’elaborazione dei progetti che intercetteranno questi fondi – ha poi aggiunto l’ex presidente del Consiglio Comunale – In questa fase storica è necessario essere razionali e pensare senza i condizionamenti dettati da simpatie e antipatie. Posso permettermi di dire, considerata l’esperienza in Consiglio Comunale che dura dal 2006, che ci vogliono competenze importanti per poter amministrare una città, ancor di più in tempi di ristrettezze economiche”. E ancora: “Faremo il possibile convertire Salerno in una città estremamente attrattiva e farla diventare un punto di riferimento per il turismo internazionale. Per farlo ci sarà bisogno di progettare e lavorare insieme a tutti gli operatori che operano, direttamente e indirettamente, attraverso il turismo. Perciò è importante non solo il dialogo con tutti, ma anche una vera e propria azione condivisa da istituzioni e privati. Se si uniscono le forze e si fa rete, la città di Salerno riuscirà a fare questo ulteriore, decisivo salto di qualità. Nella nostra visione per il presente e futuro di Salerno, siamo in grado di dare seguito alle sei missioni del Pnrr – ha aggiunto – L’abbiamo ampiamente dimostrato, con le opere che hanno impreziosito la nostra città; con l’imponente sviluppo turistico; con la capacità di far fronte alla peggior crisi sanitaria della nostra storia, lavorando di concerto con la Regione Campania e il presidente De Luca. Siamo consapevoli che c’è ancora tanto lavoro da fare per rispondere in maniera soddisfacente alle esigenze della popolazione e dei cambiamenti epocali in atto”. L’assessore ha chiarito che l’obiettivo dell’amministrazione comunale “è quello di ascoltare, far partecipare e responsabilizzare la cittadinanza. Il futuro della politica è questo e prevede una compenetrazione sempre più marcata tra Istituzioni, rappresentanti politici e attori sociali. Lavoreremo nella
direzione di una economia circolare e sostenibile. Sarà il momento di mettere al centro del nuovo piano turistico la cultura, l’arte, la musica, che dovranno affiancare i comparti economici trainanti della nostra città. La qualità della vita si misura anche da questi elementi non squisitamente economici e il contesto storico e le esigenze dei cittadini necessitano risposte forti e concrete. È il momento di agire per il presente – e non solo il futuro – dei giovani, perché se non si agisce immediatamente non ci sarà possibilità di invertire la rotta”. Se nel corso di questi anni l’amministrazione Napoli è riusciti a far progredire Salerno, nonostante le limitazioni legate al bilancio (per inciso: tutti i Comuni italiani producono un debito e non un credito), nei prossimi cinque anni si punterà davvero a far fare il più grande salto di qualità che si sia mai registrato nella storia di Salerno. “Il principio cardine che reggerà il mio operato in qualità di assessore con delega alle attività produttive e al turismo sarà quello della territorialità, di cui si parla o troppo poco, o con troppa approssimazione. L’obiettivo ultimo dell’azione politica deve essere quello di sviluppare il prodotto interno lordo locale. Per farlo va dato, in primis, il sostegno alla piccola e media impresa, che traina l’economia cittadina e permette a Salerno di essere un punto di riferimento per il turismo internazionale. Salvaguardare la piccola e media impresa significa salvare se non guadagnare posti di lavoro – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo – Significa far girare la nostra economia e avere anche un ritorno tributario che permetta al Comune di incidere fortemente sui servizi e su tutte quelle attività che necessitano dell’intervento pubblico. Se la base del nostro tessuto produttivo è in forma, tutelato dagli enti locali, si vedranno effetti positivi a cascata che ricadranno sull’intera popolazione. Credo sia giusto sottolineare come questa visione dell’azione politica si basi sulla massima concretezza e che, senza promettere mari e monti – che quelli già ce li abbiamo, fortunatamente -, si propone un progetto chiaro, semplice e, anche per questo, realmente efficace.
Parlare con un linguaggio di verità non sempre paga: il riconoscere, al di là dei propri meriti, anche le proprie mancanze, non è tanto abituale in politica. Dalla maggioranza abbiamo affrontato tante crisi, tante sfide difficili se non (quasi) impossibili. Come dico sempre, preferisco che parlino i fatti, perché le parole lasciano il tempo che trovano. L’inaugurazione di Piazza della Libertà è l’emblema non solo del rilancio, ma anche della capacità oggettiva del governo locale di portare a compimento delle opere di massima importanza per l’intera città. Piazza della Libertà (e tante altre opere, realizzate e da realizzare) sono tangibili, concrete, e valgono come simbolo e prova indisctubile di rinnovata speranza e pragmatismo politico. Noi siamo pronti a mettere nuovamente in campo tutte le nostre energie, le competenze e la concretezza, per vincere le sfide dei prossimi cinque anni”. DROGA AL PORTO, 4 SCARCERAZIONI Droga nel Porto di Salerno: 4 scarcerazioni e un presunto responsabile (lo scafatese Federico) dal carcere va ai domiciliari. E’ quanto deciso dal Tribunale del Riesame di Salerno a quattro giorni dall’udienza sull’istanza presentata dai legali dei 18 indagati coinvolti nel blitz di fine settembre per il traffico di cocaina nello scalo commerciale di Salerno. Tornano in libertà Salvatore Somma, Alfonso Masullo, Biagio Rilevo e Massimo Leoni. Mentre per Federico, in cella dal fine settembre, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Lo ha deciso ieri mattina il Tribunale della Libertà di Salerno, presidente Gaetano Sgroia, accogliendo cinque istanze e rigettandone altre 13. Secondo quanto emerso dalle indagini delle fiamme gialle coordinate dalla procura
salernitana al vertice dell’organizzazione ci sarebbe stato un capo sudamericano, cognato di Andrea Mauro, che intratteneva rapporti con i fornitori e provvedeva a impartire disposizioni agli affiliati. A lui era affidata la gestione operativa attraverso il raccordo dei vari faccendieri dediti alla ricerca di contatti all’interno del porto di Salerno o comunque in grado di pianificare le modalità per consentire l’uscita della droga dagli spazi doganali. Durante la indagini è stato accertato che l’associazione si è occupata del recupero e l’importazione di droga in diverse occasioni. La banda, è stato ricostruito dagli inquirenti, aveva messo in piedi un tentativo di importazione di quasi due chili di cocaina dal Sud America da recuperare sul territorio spagnolo. Quell’accordo saltò a causa di un autotrasportatore che non se la sentì di fare da corriere, un altro invece andò in porto con consegna della droga a Torre Annunziata Sud dietro compenso di 5mila euro per il trasporto di quasi due chili di cocaina dalla Spagna. Nel corso delle complesse investigazioni era ricostruita la cessione di 2 chili di cocaina, su impulso di due intermediari da soggetti del gruppo criminale ad uno di origini salentine (Di Napoli), dietro pagamento del corrispettivo di 69mila euro. Nel collegio difensivo gli avvocati Annalisa Califano, Francesco Rizzo, Sabato Romano, Giuseppe Russo e Pierluigi Spadafora. DANNI A UNA NEONATA, ALLA SBARRA MEDICO E OSTETRICA Lesioni personali e permanenti ai danni di una neonata: rinviati a giudizio due medici dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Si tratta di S. G. e P. G., rispettivamente medico-ginecologo e ostetrica del reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio di via San Leonardo. E quanto deciso dal giudice per le udienze preliminari del
Tribunale di Salerno accogliendo la richiesta del pubblico ministero. Scrive la Procura. “Per negligenza, imprudenza ed imperizia e comunque per colpa consistita nel mancato rispetto le raccomandazione previste dalle linee guida o dalle buone pratiche clinico assistenziali, intervenendo con incongrua manovra e cagionando gravi e perenni lesioni “paralisi ostetrica del plesso brachiale destro” a discapito della piccola Tiffany G”. I genitori della neonata, assistiti dall’avvocato Francesco Palumbo del foro di Salerno, si erano rivolti alla magistratura chiedendo che venisse fatta piena luce sull’accaduto e che venissero valutate eventuali responsabilità sanitarie da parte del personale che aveva assistito la mamma e la piccola in quei drammatici momenti. Grazie alla documentazione prodotta dalla difesa che assiste la famiglia, arricchita dalla consulenza tecnica di parte del membro del Team dello studio legale – specialista medico- legale Marco Gaito – si è deciso per il rinvio a giudizio dei Medici che non sarebbero intervenuti dinanzi alla chiara criticità della bambina. Quel che accadde ora, potrà essere stabilito durante il processo con l’inizio del dibattimento a carico dei medici previsto per fine Gennaio dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Salerno, Bosone Zoccola, altre 7 ore di interrogatorio di Pina Ferro E’ durato sette ore l’interrogatorio a cui è stato sottoposto nella giornata di ieri Vittorio Fiorenzo Zoccola, il ras delle cooperative sociali, arrestato la scorsa settimana. Le sette ore di interrogatorio di ieri (terminato intorno alle 18) si
aggiungono alle 8 ore dell’interrogatorio di garanzia svoltosi lunedì scorso. Anche le dichiarazioni rese, ieri, da Zoccola sono state secretate dai magistrati, proprio come era stato fatto per le dichiarazioni rese la volta scorsa. Dunque, resta un mistero cosa abbia potuto raccontare Zoccola ai Gip ed ai magistrati titolari dell’inchiesta che ha portato in manette anche il consigliere regionale Nino Savastano. Mistero sul contenuto specifico delle dichiarazioni ma non sui temi affrontati. Quelli sono facilmente immaginabili…. Sicuramente Zoccola ha delineato “l’affaire” delle cooperative solidali, di come queste funzionavano, ma quasi certamente ha parlato anche del villaggio di Babbo che pure qualche anno fa fu oggetto di un’indagine da parte della Guardia di Finanza così come i mercatini di Natale. Di materiale per la prosecuzione delle indagini Zoccola ne sta fornendo a sufficienza se si considera la durata degli interrogatori. Dichiarazioni che, non si esclude, potrebbero essere alla base di nuovi provvedimenti o decisioni da parte della Procura Salernitana. Non è neppure da escludere che Vittorio Zoccola possa essere nuovamente ascoltato dai magistrati. Al momento si va avanti per ipotesi. Bocche cucite sui contenuti dei racconti di Zoccola da parte di tutti. Il legale Michele Sarno continua a ripetere di non poter rivelare quanto “confidato” dal suo assistito ai magistrati salernitani, ma che sicuramente si tratta di dichiarazioni molto forti. L’inchiesta su quello che è stato denominato il Sistema Salerno ha valicato i confini della Provincia ed è arrivato all’attenzione nazionale attraverso l’interessamento di alcuni media che hanno inteso occuparsi della vicenda. Nei giorni scorsi in città sono giunte le telecamere di La 7 e nei giorni scorsi l’avvocato Sarno è stato ospite della puntata.
Fondazione Menna: Tringali si dimette da presidente, resta l’incompatibilità di Erika Noschese Tanto tuonò che piovve. Nella giornata di ieri, il neo assessore alla Sicurezza e alla Trasparenza, Claudio Tringali si è dimesso da presidente della fondazione Filiberto e Bianca Menna- Centro studi per l’arte contemporanea. Una scelta obbligata per provare, forse, a risolvere il problema dell’incompatibilità con il suo ruolo di assessore. A sollevare il dubbio il consigliere di Forza Italia, Roberto Celano e, successivamente, l’avvocato amministrativista Oreste Agosto oltre al consigliere uscente Leonardo Gallo che – proprio nei giorni scorsi – ha diffidato il sindaco Napoli ad annullare il decreto sindacale del 18 ottobre per la nomina dei componenti della giunta municipale, perché palesemente illegittimo per una serie di ragioni, come – appunto – la mancata verifica dei presupposti di incompatibilità. Ieri mattina, “con nota assunta al protocollo generale del Comune, in data 21 ottobre 2021 al numero prot. 196472, il dottor Tringali ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni dall’incarico di rappresentante del comune di Salerno in seno alla Fondazione sopraindicata”. Dimissioni, quelle di Tringali, che non sono sufficienti a sanare a sua carica di assessore comunale, in quanto le dimissioni dalla Fondazione avrebbero dovuto essere rese almeno 1 anno prima dell’assunzione di tale carica comunale, come ha chiarito proprio l’avvocato Agosto, evidenziando che “l’istituto giuridico dell’inconferibilità si differenzia dagli istituti della incompatibilità e della ineleggibilità. Perdura dunque la illegittimità della carica di assessore comunale del dottor Tringali”. L’ex candidato sindaco ha infatti provveduto a richiedere al Comune di Salerno,” tutte le necessarie
dichiarazioni degli assessori nominati, sulla insussistenza delle cause di inconferibilità, per il prosieguo della mia azione civica nonché giuridica”. “Per primi abbiamo sollevato la incompatibilità del dottor Tringali, scrivendo nota al Prefetto, al segretario Generale e per conoscenza alla Procura della Repubblica – ha dichiarato il consigliere Celano – Le dimissioni sopraggiunte dell’Assessore dalla Presidenza della fondazione Menna sono la dimostrazione che avevamo visto giusto. Si verifichi ora se, unitamente ai profili di incompatibilità sanciti dal Tuel, si possono configurare anche cause di inconferibilità ai sensi del Dlg 39/2006”. Nella rete dell’incompatibilità sembra finito anche l’assessore ai lavori pubblici Michele Brigante: a lui, l’allora sindaco Vincenzo De Luca aveva affidato la perizia di parte per il crollo di “Palazzo Edilizia” risalente al 2007, oltre ad aver ricevuto l’incarico di consulente tecnico di parte sulla vicenda giudiziaria di Piazza della Liberà. Anche in questo caso, infatti, il consigliere Celano ha chiersto al prefetto di verificare la sussistenza di eventuale incompatibilità tra i due incarichi. L’amministrazione comunale continua a non dare risposte ai cittadini. Rapina in centro, accoltellato il titolare del negozio di Telefonia Mister Tech Ennesima rapina armata, ieri sera, in centro cittadino. A denunciarlo, attraverso i suoi canali social, il consigliere comunale di Oltre Donato Pessolano: “Sicurezza, questa
sconosciuta. A Salerno c’è allarme e un problema denominato “sicurezza”, lo denunciamo da tempo – ha dichiarato il consigliere uscente e riconfermato, nella coalizione di Elisabetta Barone – Una rapina in pieno centro, finita con il ferimento del titolare di un’attività commerciale situata in Piazza M. Luciani. Erano presenti famiglie con bambini che giocavano in villa comunale e nella piazza di fronte”. Ad essere preso di mira dai malviventi il negozio di telefonia Mister Tech di Sergio Silvestri: secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, un malvivente ha fatto irruzione all’interno dell’attività commerciale e ha minacciato l’uomo con un coltello per darsi consegnare il ricavato della giornata. Al rifiuto dell’uomo, il malvivente si è avventato contro di lui accoltellandolo ad un braccio. Poi si è dato alla fuga lungo le strade limitrofe. Sul posto i sanitari del 118, che hanno trasportato il commerciante al pronto soccorso. In corso le indagini della questura che, dopo aver raccolto la testimonianza della vittima, hanno requisito i filmati registrati dalla videosorveglianza. Intanto, proprio il consigliere Pessolano punta il dito contro il primo cittadino: “Il sindaco Napoli ha addirittura nominato un assessore alla “sicurezza”, mai assegnata prima – ha detto il consigliere di minoranza – Adesso vedremo se e come vorrà porre fine a problemi come questi che minano l’incolumità dei cittadini e spaventano famiglie e bambini. Così come affermano, la loro gestione appartiene a una filiera istituzionale che arriva fino al Governo nazionale, passando dalla Regione”. Pessolano ribadisce poi la proposta di aumentare i rinforzi di forze dell’ordine “e alimentare il corpo della polizia municipale che ad oggi ha più di 100 uomini sotto organico”. e.n.
Fondazione Carisal al fianco del Festival del cinema di Salerno di Monica De Santis “Saremo al fianco del Festival internazionale del Cinema di Salerno in questa settantacinquesima edizione”. Lo annuncia il Presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino, confermando l’intenzione di sostenre la manifestazione nata nel 1945 con lo scopo di promuovere la cultura attraverso il cinema e divenuta nel 1946, Mostra nazionale del cinema a Passo Ridotto che nel corso degli anni divenne Festival Internazionale del Cinema di Salerno. Giungendo con un volo pindarico ai giorni nostri il Festival si afferma sempre più non solo nel campo della cinematografia pura ma allarga i suoi orizzonti: Realizzando il ‘Progetto Archimede’ che vede la nascita di una scuola curriculare di cinematografia in collaborazine con l’ITC “Genovesi” di Salerno diretto magistralmente dalla Preside Prof.ssa Caterina Cimino che, grazie alla sua intraprendenza e lungimiranza tipiche della imprenditorialità privata, ha reso concreto un sogno di tanti salernitani; Creando un settore medicoscientifico con la sezione “Curarsi con il Cinema” sviluppata dallo specialista Dottor Davide Amendola; Inserendo per primi, nei Concorsi, la Fiction televisiva; Promuovendo una partenrship con l’Università di Salerno. “L’evento è uno dei più antichi e prestigiosi del Paese e noi, in sintonia con la mission della Fondazione Carisal, coerenti con le attività poste in essere per il rilancio delle eccellenze del territorio, ci saremo. Il Festival – dice Credendino – si svolge dal 1946 grazie a chi ha garantito amore e passione, competenze e lavoro vero. Grazie a tanti ed alla famiglia De Cesare in particolare. Ora è il tempo, insieme, di rilanciare ancora e sempre meglio l’appuntamento”. “Per noi non sarà una toccata e fuga, un
intervento spot, ma l’avvio di un percorso”, conclude il Presidente Credendino. Per il funzionamento dell’accordo e per organizzare le attività, ieri presso la sede della Fondazione Carisal, il Presidente del Comitato organizzatore del Festival, Mario de Cesare ed il Presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino, hanno siglato un Protocollo d’Intesa che sarà seguito dai componenti del cda ed in particolare, dal consigliere Massimiliano Graniti. Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Mario De Cesare. “La collaborazione – aggiunge il patron del Festival – sarà preziosa. Foriera di nuovi ed auspicati successi. Il supporto di un management di qualità sarà un valore aggiunto”. Il Festival Internazionale del Cinema di Salerno, giunto alla sua settantacinquesima edizione, si terrà dal 22 al 27 novembre 2021. Un appuntamento importante per la città di Salerno e per il suo territorio. Il Festival proporrà direttamente alle scuole di Salerno e provincia una presentazione di particolari film, oggetto di discussione e meditazione. I film in concorso saranno proiettati distribuendo la programmazione nell’arco dell’intera giornata ed in più Sale, per permettere l’accesso a quante più persone interessate dell’arte cinematografica, oltre che in streaming su piattaforma Vod dedicata, azione che fa entrare il Festival in tutte le case del mondo. Quest’anno sono stati selezionati circa 350 film provenienti da oltre 50 Nazioni. Molti film incentrati sulla problematica del Covid ed altrettanti sul tema dei “diritti delle donne”. La manifestazione si concluderà sabato 27 novembre 2021 con la Cerimonia di Premiazione alla quale parteciperanno i registi dei film premiati con i relativi cast, personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e rappresentanti degli Enti Pubblici e Privati.
Spaccio, un giro da 4mila euro al giorno: inflitti 5 anni ad Antonio Noschese. di Pina Ferro Avevano posto in piedi un giro di droga che fruttava un fatturato giornaliero di circa 4000 euro: arrivano tre condanne. La prima sezione penale del tribunale di Salerno (presidente Montefusco) ha inflitto 5 anni di carcere ad Antonio Noschese, 4 anni e sei mesi a Francesco Nuvoli e un anno a Raffaella Attanasio. Sono stati assolti Ugo Ventre, Landi Maria, Rosaria e Kaddi El Mostafa. Gli imputati erano finiti nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Sostituto Procuratore Marco Colamonici), sfociata poi nel blitz che aveva decapitato un sodalizio criminale che ruotava attorno alla figura di Ciro Persico, meglio noto come il “boss del centro storico”. La sentenza emessa lo scorro 20 ottobre dal presidente della prima sezione collegiale, è a carico degli imputati che avevano scelto di essere processati con il rito ordinario. Nel collegio difensivo, gli avvocati Angela Casale, Bianca De Concilio, Pierluigi Spadafora, Dario Barbirotti, Anna Sassano e Nicoletta Milione. La posizione degli altri soggetti indagati era già stata definita nei mesi scorsi con il rito dell’abbreviato. Ciro Persico era stato condannato a 19 anni di reclusione. Erano 38 le persone che finirono in manette nel corso del blitz posto in essere dai carabinieri della compagnia di Salerno. Un mercato gestito in prima persona da Ciro Persico che, proprio nel centro storico, in via Masuccio Salernitano, aveva anche il suo deposito. Lui stesso, con la vendita a dettaglio, da solo riusciva a incassare 1.300 o 1.500 euro alla settimana. Un “sistema”, quello adottato dal gruppo
criminale, che andava bene così come ideato, con una precisa ripartizione di competenze. Tant’è che lo stesso Persico, nello stringere rapporti con altri capi della provincia, consiglia loro di adottare il “metodo Iavarone” con la vendita di hashish: procedere a vendite grosse quando sul mercato c’è carenza di merce. Pronti a soddisfare qualsiasi esigenza, dal crac al cotto, dalla cocaina all’eroina e finanche al fumo, erano due i canali di approvvigionamento all’ingrosso della sostanza. Il nome dell’operazione ruota proprio intorno al Persico poiché, nel corso di una intercettazione telefonica, uno dei sodali asseriva come il suo principale obiettivo non fosse l’affermazione economica, bensì il prestigio, l’ascendente, e, quindi, il riconoscimento unanime di capo indiscusso dell’organizzazione, come confermato dai suoi gregari, i quali, in una circostanza, per formalizzare l’ingresso di alcuni di essi nel suo gruppo, vollero donargli un fucile a canne mozze. L’indagine era scattata nel 2017 ed è stata resa complessa dal contesto urbanistico dell’area d’intervento (in particolare, del centro storico della città e nella zona orientale nell’area denominata Villaggio dei Puffi). L’organizzazione ruotava attorno alla figura di Ciro Persico. Questi, originariamente legato al Clan d’Agostino con ruolo di rilievo, è non a caso definito il “boss del centro storico” di Salerno, poiché, in seguito all’arresto dei vertici del clan, ha continuato a mantenere il controllo dello spaccio nel cuore della città, rappresentando l’autorevole figura di riferimento necessaria al gruppo criminale investigato per imporre nuovamente un cartello nelle piazze di spaccio del capoluogo e non solo.
L’istituto comprensivo Barra, scuola sentinella per il monitoraggio anti covid di Monica De Santis L’istituto comprensivo “Barra” di Salerno che conta ben cinque plessi, è il primo istituto di Salerno ad essere stato scelto dall’Asl come scuola sentinella nel piano di monitoraggio della circolazione del Sars-Cov-2 con i test salivari, per le classi della primaria e della secondaria di I grado. A darne l’annuncio la dirigente scolastica, Renata Florimonte… “Il piano di monitoraggio, al quale il nostro istituto è stato ammesso, prevede l’effettuazione di test salivari ogni 15 giorni, agli alunni della scuola primaria e a quelli della scuola secondaria di primo grado. Il piano comprende tutti i nostri plessi che sono la sede centrale della Barra, la scuola primaria della Tafuri, la scuola primaria e secondaria di primo grado dell’Abbagnano, e le scuole secondarie di primo grado Lanzalone e Poseidonia. Ovviamente questi tamponi salivari, che sono meno invasivi rispetto ai tamponi naso faringei, saranno gratuiti per tutti gli alunni e saranno effettuati solo ai bambini e ai ragazzi i cui genitori hanno firmato l’istanza e la relativa liberatoria. E’ comunque un tampone molto attendibile nei risultati”. Un piano di monitoraggio questo che si sta svolgendo in tutta la Regione Campania e voluto proprio da quest’ultima in accordo con le Asl. I test non saranno effettuati invece su docenti e personale scolastico in quanto già vaccinati o in obbligati a fare il tampone ogni due giorni per poter accedere agli istituti, come prevede il nuovo decreto governativo. Un’iniziativa questa, che nei plessi dell’Istituto Comprensivo
Barra ha riscosso un notevole consenso da parte dei genitori, come conferma la stessa dirigente scolastica… “Abbiamo avuto una partecipazione massiccia. D’altro canto noi c’eravamo candidati come scuola anche a seguito del riscontro assai significativo che lo scorso anno abbiamo avuto per il monitoraggio effettuato dal Comune di Salerno. A seguito proprio di questo riscontro, insieme con i componenti del consiglio d’istituto, ho condiviso questa manifestazione d’interesse a partecipare al piano, abbiamo aderito e siamo stati successivamente individuati dall’Asl di Salerno come scuola sentinella”. Un monitoraggio che avrà, come annunciato i primi di settembre dagli stessi dirigenti Asl che durerà per molti mesi… “Il monitoraggio si svolgerà nell’arco temporale compreso tra il 26 di ottobre e fino al 5 giugno del 2022. Per tanto arriveremo fino alla fine dell’anno scolastico”. Il monitoraggio sarà effettuato in due momenti. A partire dalla prossima settimana ogni 15 giorni operatori dell’Asl di Salerno accederanno ai cinque plessi dell’Istituto Comprensivo Barra ed effettueranno i tamponi salivari agli alunni autorizzati. In contemporanea ai genitori di questi sarà distribuito del materiale informativo per guidare alunni e famiglie nella semplice attività di prelievo della saliva. Lo scopo, come precisa la dirigente scolastica… “E’ quello di rendere le famiglie e gli stessi alunni autonomi. Nelle prime fasi del monitoraggio la raccolta del campione salivare sarà realizzata all’interno del plesso scolastico dagli operatori sanitari del dipartimento di prevenzione. Successivamente la raccolta del campione sarà auspicabilmente realizzata direttamente al proprio domicilio”. Dunque nella seconda fase gli alunni effettueranno da soli o con l’aiuto dei loro genitori la raccolta del campione salivare, che poi sarà portato a scuola e consegnato all’Asl per analizzarlo. In entrambi le fasi del monitoraggio, qualora uno degli alunni dovesse risultare positivo, sarà la stessa Asl a contattare prima la famiglia per la comunicazione e subito dopo la scuola. “Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa per garantire ancora maggiore sicurezza e tranquillità ai genitori
dei nostri alunni. – precisa la dirigente Florimonte - Dall’inizio dell’anno scolastico stiamo seguendo i protocolli in maniera molto rigida, forse anche più del previsto. Ma è giusto così perchè non dobbiamo abbassare la guardia. Abbiamo installato sanificatori in tutte le aule. Garantiamo il distanziamento tra gli alunni e comunque continuiamo a far tenere le mascherine e a far igienizzare spesso le mani. Inoltre negli istituti dove è attivo il servizio mensa, sempre per garantire il distanziamento e la massima sicurezza, abbiamo previsto più turni. Facciamo tutto questo perché i nostri alunni devono vivere la scuola con serenità ed i genitori devono stare tranquilli, ecco perchè la partecipazione a quest’altra iniziativa di monitoraggio è importante. Perché ci permette di garantire ancora maggiore sicurezza per tutti”. Antonio Tropiano: “Abbiamo creato un abbonamento per applicare uno sconto sui tamponi” di Monica De Santis A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per tutti i dipendenti di aziende ed uffici pubblici e privati, in Italia si registra un boom di tamponi fatti nelle farmacie. Tutti coloro che a tutt’oggi non hanno fatto il vaccino, vuoi per problemi di salute, vuoi perchè contrari o altro, per andare a lavoro sono infatti costretti ad effettuare un tampone ogni due giorni. A queste si aggiunge
chi – colto da tosse, raffreddore o febbre – vuole comprensibilmente sapere se è affetto da Covid o se si è preso semplicemente l’influenza. Dunque le farmacie, quelle che effettuano i tamponi, sono in questi giorni prese d’assalto. Una coda abbastanza lunga che la si può vedere praticamente quasi davanti a ogni farmacia. “In effetti in questi ultimi giorni abbiamo registrato un aumento vertiginoso delle richieste di tamponi – racconta Antonio Tropiano, titolare della farmacia Aulisi di Battipaglia – da quando è entrato in vigore l’obbligo del green pass, chi non è vaccinato è costretto a fare un tampone ogni due giorni e di conseguenza le richieste sono aumentate come pure le file nelle farmacie. Anche se al momento devo dire che la situazione è ancora gestibile”. Il dottor Tropiano spiega anche che per venire incontro a chi deve farsi il tampone ogni due giorni ha applicato nella sua farmacia una tariffa speciale… “Già prima dell’obbligo del green pass per fare un tampone da noi si pagava 15 euro, ora abbiamo fatto una sorta di mini abbonamento ad un prezzo ridotto, proprio per venire incontro a queste persone e per non pesare troppo sui costi, altrimenti i loro stipendi si consumano tutti in tamponi anti covid”. Sulla prospettiva invece, di prolungare l’orario di chiusura delle farmacia, così da snellire le file e al tempo stesso di venire incontro anche a coloro che non possono fare i tamponi di mattina, il farmacista salernitano spiega che “La decisione non è ancora stata presa. Certamente se è per venire incontro ai cittadini, noi siamo a disposizione, il punto però è un altro. Rimanere aperti fino a tardi significa dover assumere almeno un altro dipendente, per garantire i turni di lavoro. Questo ovviamente comporterebbe un aumento dei costi per noi e di conseguenza il rischio di non poter più garantire dei prezzi promozionali per i tamponi alle persone”.
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