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Restiamo umani Quattro studenti del Liceo conquistano il secondo posto Rebecca Bertolini, Nicholas Genco, Amedeo Malossini, Jacopo Pintarelli, quattro studenti della 2A del Liceo Scientifico Sportivo hanno conseguito il secondo posto al Concorso “Restiamo Umani”. “RESTIAMO UMANI – Impariamo a rispettare gli altri e a combattere ogni forma di prevaricazione e violenza” è il titolo del concorso, promosso dal Comune di Rovereto, per giovani dai 15 ai 30 anni che ha previsto la realizzazione di video o performance artistiche sollecitando un confronto su temi fondamentali del vivere. Un invito quindi a riflettere su possibili azioni di sensibilizzazione e responsabilizzazione per promuovere i diritti fondamentali dell’uomo: la pace, la solidarietà,la giustizia, l’uguaglianza e la condivisione. Quest’anno i concorrenti sono stati divisi in due categorie di età: 15-19 anni e 20-30 anni.
I ragazzi della 2A del Liceo Scientifico Sportivo hanno partecipato al concorso anche all’interno del percorso di Educazione civica e alla cittadinanza svolto con la docente di Italiano Claudia Resinelli. Tutti gli studenti della classe hanno contribuito con entusiasmo, condividendo tematiche, idee e proposte esecutive, alla fine realizzate dai quattro studenti premiati sotto forma di un video di tipo pubblicità- progresso della durata massima di 1 minuto e 30 secondi. Il video, che ha ottenuto il secondo posto tra gli 11 presentati nella categoria 15-19 anni (il primo posto non è stato assegnato), è stato quello di Rebecca Bertolini, Nicholas Genco, Amedeo Malossini e Jacopo Pintarelli, con lo pseudonimo RANJDUE.
Tra i vari argomenti proposti, dopo un attento vaglio, la classe ha optato per le tematiche ambientali, e tra queste una delle più sentite, ossia l’inquinamento incessante dei mari, considerati poco più che una discarica di materiale plastico. Il video, essenziale, ha voluto rappresentare, fornendo anche informazione con dati quantitativi, su quello che accadrà alla vita marina (quasi in forma di cartoon) se non si porrà rimedio al più presto. Contenti i ragazzi del giudizio della giuria, che ha sottolineato la qualità dei prodotti di tutti i partecipanti delle due categorie) e che ha espresso la positiva difficoltà di dare un giudizio secondo i criteri della pertinenza al tema, della originalità, degli aspetti tecnici e della espressività. «Questo concorso – ha spiegato Micol Cossali, assessora alla Cultura e alla Politiche giovanili- è una occasione per i giovani per riflettere e far riflettere gli altri attorno all’importanza della dimensione dell’essere umani, in una dimensione di rispetto dei diritti, di condivisione, ma anche con una assunzione di responsabilità rispetto al proprio ruolo nel mondo. Un modo per interpretare anche la cittadinanza attiva attraverso il video, senza vincoli di genere, grazie ad uno strumento che fruiamo quotidianamente e del quale siamo anche produttori in modo diffuso. Ciò che fa la differenza è la capacità di raccontare e questo non ce lo danno i mezzi o la tecnologia”. Qui il video della premiazione
Matematica per un mondo migliore – International Day of Mathematics 2021 La classe 5CSP xon la professoressa Michela Zandonai venerdì 12 marzo ha partecipato al Webinar “Matematica per un mondo migliore – International Day of Mathematics 2021” promosso da DeA Scuola in collaborazione con l’Unità comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr e con l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr. Questo evento, dedicato agli studenti e ai loro insegnanti., fa parte delle iniziative inerenti la Giornata Internazionale della Matematica (International Day of Mathematics: www.idm314.org), ed ha lo scopo di “celebrare il ruolo essenziale che la Matematica e l’educazione matematica svolgono nelle scoperte scientifiche e tecnologiche, migliorando la qualità della vita, responsabilizzando donne e ragazze e contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. Sono intervenuti Alessio Figalli, Medaglia Fields 2018, Michela Spagnuolo, direttrice dell’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche, e altre matematiche d’eccellenza, che hanno risposto alle domande degli studenti per condividere i motivi per cui la Matematica è indispensabile per costruire un mondo migliore.
C’era una volta la Jugoslavia Ha avuto un ottimo successo il corso di formazione – proposta dal professor Andrea Rosà – in cui si è indagata la storia della Jugoslavia, con particolare riferimento alle vicende degli anni ’90 del Novecento. Sono stati oltre 120 gli iscritti tra studenti, genitori e docenti, che hanno seguito il percorso – 5 incontri online – a testimonianza che c’è voglia di approfondire, anche tematiche specifiche, di nicchia. Capita che alcuni avvenimenti ci siano familiari e che altri invece, quelli dell’altra storia, siano quasi sconosciuti; come ad esempio le vicende delle guerre in Jugoslavia: l’assedio e la caduta di Vukovar, l’assedio di Sarajevo, il
genocidio di Srebrenica. Vukovar, Sarajevo, Srebrenica… nomi che facciamo fatica anche solo a pronunciare; città divenute simbolo di quei conflitti, città così vicine eppure così lontane… E di fronte a questi eventi una domanda sorge spontanea: come è stato possibile tutto ciò nel cuore della civile ed evoluta Europa? Nel tentativo di dare una risposta a tale domanda si è svolto questo percorso. In particolare è da segnalare il coinvolgimento e la partecipazione di numerosi genitori, nell’ottica di una scuola ‘aperta’ alla comunità, o meglio intesa proprio come comunità educativa.
Psychachè torna al Liceo: un supporto per i nostri studenti Il progetto che – in classe – aiuta i ragazzi a riflettere sulla rinuncia alla vita per contrastare questo fenomeno sempre più diffuso tra i giovanissimi offre un momento di approfondimento online – il 23 marzo – anche per famiglie e insegnanti. I dati ci raccontano che quello dell’autolesionismo e dei suicidi tra adolescenti è un fenomeno in forte crescita, anche sul nostro territorio. In Trentino, ogni anno si stimano – secondo il Report annuale sugli eventi suicidari in Trentino-2018 – tra i 40 e i 50 casi di suicidio, con un andamento crescente a partire dal 2012. In particolare le fasce più colpite risultano essere quelle dall’adolescenza ai 30 anni e nella fascia d’età superiore ai 75 anni. Per questo il liceo “Rosmini” di Rovereto ha aderito al progetto “Psychachè”. «Le finalità del progetto sono molteplici – spiega Maria Frapporti, la referente di Psychachè per la scuola-. L’intento è di far parlare e riflettere i nostri ragazzi su un tema difficile come quello della rinuncia alla vita, un fenomeno che ci è vicino spesso più di quello che pensiamo. Sono convinta che questo percorso possa davvero essere di enorme aiuto agli studenti soprattutto in questo periodo di pandemia dove le relazioni sociali vengono a mancare e dove è sempre più difficoltoso trovare un aiuto concreto, soprattutto tra coetanei». “Psychachè” vuole favorire la capacità di riflettere ed interiorizzare i vissuti per poi esprimerli con
i vari linguaggi attraverso un lavoro di gruppo e sviluppare la capacità di dialogare tra simili e con se stessi per decodificare la sofferenza interiore. Il progetto – sostenuto da 9 Club Service di Rovereto, Fondazione Caritro con il patrocinio del Comune di Rovereto della Comunità della Vallagarina in collaborazione con AMA – Associazione Auto Mutuo Aiuto – è partito lo scorso anno scolastico in collaborazione tra diverse scuole, ma le limitazioni dovute alla pandemia hanno costretto i ragazzi del liceo a proseguire da soli. I ragazzi della 4 A classico del liceo “Rosmini” stanno seguendo un percorso, che si inserisce nelle ore di educazione civica. Con la psicoterapeuta e psicologa Giovanna Bronzini i ragazzi hanno potuto capire cosa sono depressione, irritabilità, apatia, disturbi alimentari, solitudini, atteggiamenti socialmente non accettabili, autolesionismo e rinuncia alla vita. Guidati da una persona competente hanno potuto riflettere su questi comportamenti e nelle prossime settimane individueranno alcune storie, che verranno analizzate e serviranno come base per produrre un video in italiano e inglese che possa essere d’aiuto alla comprensione di questi fenomeni anche per altri ragazzi. Al video lavoreranno grazie al regista Michele Comite e l’art director Veronica Bellei. Incontreranno pure Monica Sadler, referente del progetto Tra di Noi Youngle Trento che (con associazione AMA) gestisce una chat anonima, gratuita e dedicata ai giovani dai 10 ai 35 anni che sentono il bisogno di qualcuno con cui parlare. Martedì 23 marzo alle 16.30 per approfondire queste tematiche i ragazzi parteciperanno a un webinar, promosso con il supporto di Iprase. Si intitola “Crescere oggi. Dialoghi sui
giovani al tempo della pandemia”. All’incontro saranno presenti psicologa/ psicoterapeuta Giovanna Bronzini, Matteo Lancini, psicologo/ psicoterapeuta, che parlerà del benessere dei giovani nel periodo della pandemia. Stefano Alemanno, pedagogista e formatore, parlerà di ascolto dei giovani e counseling online e Pier Cesare Rivoltella, professore di Education Technology Università Cattolica di Milano e presidente di CREMIT, di cittadinanza digitale: cosa è, come promuoverla. Il webinar – che si terrà sulla piattaforma e-learning di Iprase https://www.iprase.tn.it/formazione/dettaglio-iniziative?corso Id=21515 – è aperto a tutti. «Anche noi insegnanti, come le famiglie, – spiega la professoressa Frapporti – dobbiamo essere vigili e pronti ad aiutare nel modo migliore i nostri studenti e per farlo abbiamo bisogno di essere formati e aiutati da persone esperte». L’annuario della scorso anno Quello passato sarà un anno che passerà alla storia. E a noi al liceo, ormai da lungo tempo, la storia della scuola piace metterla su carta. Per chi non è riuscito a sfogliare una copia dell’annuario, ecco qui la versione digitale.
“Degasperi e i padri fondatori dell’Unione Europea” “Degasperi e i padri fondatori dell’Unione Europea” Parte con una conferenza del Maurizio Gentilini il percorso di cittadinanza attiva “Dal Comune alla UE” Il progetto di “Cittadinanza attiva, dal Comune alla UE” è un percorso biennale di conoscenza delle Istituzioni rivolto ai rappresentanti di classe e di istituto, che ha raggiunto, ormai, nel nostro Liceo, la sesta edizione. Il primo anno gli
appuntamenti sono orientati alla conoscenza sul territorio provinciale e nazionale delle sedi istituzionali, mentre il secondo anno la formazione è focalizzata sulla dimensione Europea, dalla prospettiva storica alle realtà Parlamentari attuali. Purtroppo l’emergenza sanitaria causa Covid 19 ha bruscamente interrotto la scorsa primavera, il percorso dell’ultimo gruppo di rappresentanti in procinto di partire per Roma, per far visita alla Camera dei deputati e al Senato. Inutile sottolineare la delusione per il mancato appuntamento tanto atteso. Anche il nuovo anno scolastico purtroppo è scandito dalla precarietà dell’emergenza sanitaria che annulla ogni appuntamento oltre confine. Per contrastare l’inevitabile amarezza e scontento per la situazione, i referenti del progetto di cittadinanza attiva propongono tre seminari che affrontano tre diverse dimensioni europee. Il primo appuntamento è previsto per lunedì 25 gennaio 2021 dalle 14.30 alle 16.30 in videoconferenza, sul tema “Degasperi e i padri fondatori dell’Unione Europea”, con la partecipazione del dott. Maurizio Gentilini, storico ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma. Il noto relatore è nato a Rovereto, ha frequentato gli studi classici presso il Liceo A. Rosmini ed è anche il fondatore del Museo casa De Gasperi a Pieve Tesino. Vista l’importanza storico – politica della tematica proposta, al seminario, oltre agli iscritti al progetto, sono stati invitati tutti gli studenti delle classi quinte di tutti gli indirizzi del Liceo.
A questo appuntamento seguiranno altri due momenti formativi con scadenza mensile, che affronteranno: il primo la politica monetaria e finanziaria della BCE e la sua influenza sul sistema bancario italiano, con la partecipazione del dott. Mauro Baldo, funzionario presso la sede di Francoforte; il secondo le tappe storiche della formazione dell’attuale Unione Europea. La Divina Commedia del “Rosmini” al Festival Dantesco Con “A quei che s-commettendo acquistan carco “, una performance che racconta il canto XXVII dell’Inferno, il Gruppo teatrale del Liceo Rosmini partecipa al Festival Dantesco 2020. Vedi il video
Il festival, alla sua decima edizione, previsto per aprile 2020 ma rimandato a causa dell’emergenza sanitaria, si sta svolgendo in questi giorni (da venerdì scorso a domenica 8 novembre) in streaming video nazionale. Una ‘dieci-giorni’ con letture, curiosità, reportage dai luoghi danteschi d’Italia, presentazioni di libri, anteprime, interviste, nonché con il tradizionale Concorso performativo nazionale per giovani attori, musicisti, danzatori e artisti visivi. Ed è proprio in quest’ ultima sezione che troviamo i ragazzi del liceo, accompagnati dalle referenti Silvia Pontiggia e Claudia Resinelli, con il loro “A quei che s-commettendo acquistan carco” (Inf. XXVII, 136) Un’esibizione – allestita con la regia di Michele Comite e la coreografia di Hillary Anghilleri – che i ragazzi descrivono così: “La parola di Dante ci trasforma: seguirlo all’Inferno significa osservare la società con nuovi occhi. Gli sciaurati che per sè fuoro e i seminatori di divisioni lacerano ancora
oggi il nostro presente. Questo il senso della nostra messa in scena”. Video e montaggio sono di Nicolò Capovilla. Interpreti: Torboli Cecilia, Campolongo Margherita, Monte Beatrice, Gelmini Roberto, Montesano Cristian, Calzà Alisia Aurora, Spagnolli Giulia, Gjyli Arjana, Sartori Sergio, Guanella Eleonora, Benoni Vittorio, Bonella Sofia, Torboli Michel, Sartori Beatrice, Marchese Monica, Manganelli Rosy, Bonazza Valentina, Zuccolin Anna, Turella Teresa, Martini Anna, Panizza Laura, Tomasini Gaia, Zardini Lita, Papadia Elisa. Qui puoi seguire l’intero festival
Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Matematica Ha conquistato il secondo posto a livello provinciale e potrà accedere alle fasi nazionali la squadra del liceo. Lunedì 8 giugno 2020 in modalità online si sono disputate le gare provinciali delle Olimpiadi di Matematica per la qualificazione alla fase nazionale di Cesenatico. La squadra del Liceo Rosmini, formata da Beltrami Matteo (5dm), Giovanazzi Fabio (4as), Gobbi Nicola (3bs), Miorandi Alessandro (3bs), Passarella Giacomo (4as), Plotegher Elia (5dm), Zeni Alessio (4em) qualificandosi al secondo posto, si è aggiudicata la partecipazione alla fase nazionale inizialmente prevista per maggio 2020 ma che causa emergenza Covid-19 è stata rinviata. Compimenti a tutti i partecipanti. Referente del Progetto Marina Grazioli Uscire dalla bolla Un ciclo di incontri per riflettere sulla pandemia per
studenti e insegnanti del Liceo Rosmini In questi ultimi mesi in cui gli studenti sono potuti andare in classe, ma hanno frequentato le lezioni online, un gruppo di docenti del Liceo Rosmini di Rovereto hanno proposto un ciclo di incontri. “Uscire dalla bolla” è stato un itinerario di riflessione e approfondimento sul tema della pandemia e del post-pandemia. Dal mondo dell’editoria a quello dell’informazione, dall’ economia alla civic hacking, dall’arte alla bioetica i partecipanti si sono confrontati con professionisti locali e internazionali in un percorso di dibattito e ricerca. Gli incontri – svolti online il pomeriggio – hanno permesso a studenti e decenti, che hanno partecipato numerosi, di approfondire grazie a un dibattito con gli ospiti temi di attualità con grandi esperti, nazionali e internazionali. Il filo conduttore degli incontri è stato “Uscire dalla bolla”. E sono stati sei gli incontri. Di libri e editoria si è discusso con Monica Dori e Giorgio Gizzi della libreria Arcadia di Rovereto e con Giulia Mirandola in diretta da Berlino ed esperta di libri senza parole. «Nel periodo della quarantena si è notato, contro ogni previsione, un incremento nella vendita di libri cartacei rispetto al formato digitale poiché le persone, in questo momento di arresto della quotidianità, hanno più tempo per dedicarsi alla lettura e alle loro passioni» raccontano le studenti Carmen Francesca e Marianna.
Di giornalismo e informazione (ma anche di come è cambiato il lavoro nelle redazioni)si è parlato con con Barbara Serra di Al-Jazeera e Luca Pianesi de Il Dolomiti moderati da Mattia Pelli redattore della RSI (Radiotelevisione Svizzera). Nella loro riflessione sull’incontro Erica, Licia e Rachele sottolineano che: «I numeri legati alla pandemia sono un altro dato soggetto a molte critiche causate dal fatto che spesso non sono pienamente attendibili; bisogna per questo tener presente il fatto che sono solo misure indicative da considerarsi in base ai parametri di misurazione e non dovrebbero essere considerate molto più di quello». È stata quasi lezione di economia quella con Alessandro Rossi, docente dell’Università di Trento di Economia e Management, con cui si è parlato della crisi e della ripartenza economica dopo la pandemia. Qui le osservazioni di Pietro, che ha partecipato all’incontro. Con Maurizio Napolitano, coordinatore del laboratorio Digital Commons Lab della “Fondazione Bruno Kessler” e Andrea Borruso, presidente dell’associazione OnData si è parlato ci civic hacking, «che si potrebbe chiamare “volontariato dell’informatica”» spiega Fabio nella sua riflessione. Con lo storico dell’arte Tomaso Montanari e il direttore uscente del Mart Gianfranco Maraniello hanno raccontato come la percezione dell’arte e della cultura si siano trasformate nel far fronte ad una totale mancanza di turisti e amanti d’arte che ogni giorno usavano affollare i nostri musei, «il cui sostentamento non può basarsi sulla politica dei biglietti, ma in generale sull’incentivare le persone a spostarsi per ammirare le bellezze del patrimonio artistico italiano» racconta Giulio.
Elisa ha apprezzato l’idea del prof. Montanari di fare scuola nei musei perché questo «aiuterebbe a ridare la consapevolezza ai musei della loro preziosa missione di edificazione della persona umana e costruzione di una comunità». Di bioetica si è infine parlato con Paolo Dordoni, filosofo bioeticista, e Lucia Galvagni, anche lei filosofa attiva in ambito sociosanitario. « Si è dato molto spazio, in questo dibattito, all’uso che si fa della bioetica in questi tempi, particolarmente difficili, parlando della criticità di scelta in situazioni delicate, quali, in caso di emergenza a chi si dovrebbe dare la priorità di cura oppure se sia giusto, dal punto di vista più umano che medico, far dare ai parenti un ultimo saluto ai cari defunti o permettere che si possano fare visite ai malati, in modo da confortarli e non lasciarli soli in un così terribile momento» chiosano Claudia e Lorena. E qui trovate l’audio dell’incontro. «Non potremmo essere più grati per l’impegno profuso dagli organizzatori e da quanti hanno contribuito a rendere questi incontri una vera e propria Agorà del sapere, tra domande intricate sul nostro futuro e prospettive diverse su come potrà essere. È stato un uscire dalla bolla, sì, ma anche un rientrare in contatto con quanto sembrava ormai perso e dimenticato, negli anfratti di un mondo ormai ridotto a relitto annaspante che cerca in tutti i modi una via per tornare a respirare» raccontano Giulio e Agnese. vedi la locandina
Un e-book e una mappa animata raccontano il viaggio della principessa Isabella nel 1760 a Rovereto Hanno studiato, tradotto e trascritto lapidi e documenti storici, ricreato un viaggio antico e realizzato video e racconti, i ragazzi della 3B Scientifico del liceo Antonio Rosmini di Rovereto. E ora hanno pubblicato un book e una mappa animata che racconta il viaggio a Rovereto, nel 1760, della principessa Isabella di Borbone Parma. La ricerca – coordinata dalla docente Silva Filosi – è partita nel 2018 e si è configurata come progetto di Alternanza Scuola Lavoro nel 2019 – 2020. I ragazzi prima si sono dedicati a un lavoro di tipo storiografico studiando e traducendo lapidi latine presenti in città. Fra queste lapidi è stata scelta quella che si trova lungo la via di Santa Maria, dedicata a Isabella di Borbone. Il 18 settembre 1760, infatti, la principessa italiana di origini spagnole passò per Rovereto. Il suo corteo di carrozze, lungo più di un chilometro, ha modificato l’urbanistica della città. Un evento che ha influenzato l’aspetto e la vita culturale di quella che all’epoca era, in Trentino, la “Città della seta”. Nell’ archivio storico della Biblioteca Civica di Rovereto, su suggerimento della responsabile Cristina Sega,
i ragazzi hanno trovato informazioni sull’evento del passaggio della principessa in città: fonti epigrafiche, manoscritte, archivistiche, iconografiche, bibliografiche. Lo scorso anno i ragazzi si sono dedicati alla traduzione (anche dal latino e dal tedesco gotico) e alla trascrizione dei documenti, con l’aiuto di Emanuela Pandini, archivista, la supervisione di Cristina Sega e la consulenza della docente di tedesco Maria Baldessari; hanno poi collegato alle cartine antiche del 1760 l’applicazione Google Maps, per collocare nel tessuto urbano di oggi le tappe di quell’antico corteo. «È stata fatta un’uscita nel centro storico di Rovereto, per ripercorrere i luoghi attraversati da Isabella, o i luoghi di Rovereto che erano rilevanti nell’epoca della seta, fra il 1500 e la seconda metà del ‘700. Abbiamo cercato informazioni sui luoghi e sui palazzi, confrontando l’epoca di costruzione con la data del passaggio di Isabella, informandoci su quello che poteva essere l’assetto urbanistico dei quartieri storici. Non tutti i palazzi che possiamo vedere oggi erano presenti, ma la maggior parte di essi sì» spiegano i ragazzi della 3 BS. Il programma del percorso di tirocinio di quest’anno scolastico, condiviso fra il Liceo e la Biblioteca Civica, era quello di creare una mostra di documenti antichi relativi al passaggio della Principessa presso la Biblioteca nel maggio 2020 e un percorso di visita guidato proprio dove nel 1760 era passata la Principessa Isabella, all’interno della rassegna culturale Osvaldo, prevista per giugno. «Il distanziamento imposto dell’emergenza Covid-19 ha parzialmente mutato il nostro percorso di lavoro, spingendoci a potenziare l’uso degli strumenti digitali. La ricerca ha preso la forma di un e-book pubblicato sul sito della Biblioteca Civica Girolamo Tartarotti –https://www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it/content/view/full /127490–
Il percorso che avremmo voluto fare come guide nel rione Santa Maria è stato ricreato nelle mappe digitali, con informazioni sui luoghi da dove è passata Isabella, arricchite di suggestioni iconografiche e sonore» spiegano i ragazzi della 3BS che nel novembre 2019 hanno potuto avvalersi dei suggerimenti del ricercatore Maurizio Napolitano (Fondazione Bruno Kessler), esperto di geotagging, e durante il lock-down sono stati seguiti in modalità videoconferenza , oltre che dalla docente di italiano e latino, anche da Alessandra Tavola, docente di arte esperta di grafica e da Errol Haymann , docente di fisica esperto nell’utilizzo delle più avanzate applicazioni informatiche. Trovate il loro lavoro ricco di immagini e video sul sito del liceo https://sites.google.com/liceorosmini.eu/progettoisabella/home «Quando il 5 marzo la scuola “in presenza” ha chiuso, ci è sembrato per un momento impossibile portare a termine il progetto intrapreso di Alternanza Scuola – lavoro, che ci avrebbe visto impegnati di lì a poco, fra maggio e giugno, come curatori di una mostra e guide turistiche di un percorso culturale. Poi, pur di lavorare, – come tanti altri durante il lock-down – ci siamo “adattati e riconvertiti”: la mostra è diventata un e-book da sfogliare, il tour è diventato una mappa animata. Certo, capiamo bene che il virtuale , anche in questo caso, non può sostituire il reale. Confidiamo nel fatto che, se ci seguirete, avremo fatto almeno qualcosa di utile» auspica Matteo Tonelli, a nome dell’intera 3BS.
Covid-19 E manca, manca tutto, è la mancanza che rimarca il brutto, star in casa è un lutto ma dopotutto non mi butto, non mi butto nel fiume di solitudine è sol attitudine o consuetudine per chi della vita ne f’abitudine. E non ho rimpianto, sol pianto per chi non ho accanto ma la vita è un incanto frattanto nuoce com’ amianto; e tiro sol un sospiro e necessito un respiro come per sangue vampiro manda la testa in capogiro; e tengo speranza, anche se l’ignoranza di chi esce con burbanza latitanza
che son obbligato a girar per la stanza. E l’Italia trema e rimarrà l’eritema ma non v’è problema che poi tutto si sistema; e le strade, le strade sono vuote, non più quattro ruote. Sulle mie gote si ripercuote il dolor d’Italia ilote sempre però il sorriso e questo conciso è d’amor intriso. E non è narciso chi allo specchio vede il viso di duolo liso. Non v’è nessun avviso per chi da famiglia per corona è diviso. E torneremo ed usciremo, e correr fremo senza freno e stremati fin all’estremo abbracceremo, che fin ora non s’è vissuto a pieno. Luca
Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di partecipare, con un contributo, a un “progettone” per realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni, poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai lungo e inedito periodo. La wood card del Rosmini si aggiudica il Green Job Con la Wood card – una tessera in legno di faggio, proveniente dagli alberi schiantati durante la tempesta Vaia 2018 – i ragazzi della 4GR del liceo Romsini di Rovereto hanno sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicati il concorso Nazionale Green Jobs Durante l’evento virtuale conclusivo del progetto Green Jobs, sono state presentate le mini-imprese vincitrici a livello territoriale e le loro Storie di Resilienza, attraverso cui i ragazzi hanno raccontato come siano riusciti a portare a termine i loro progetti con impegno e creatività, nonostante le difficoltà del periodo che stiamo vivendo.
Avviato in Lombardia nel 2015 da Fondazione Cariplo, Green Jobs si è esteso a livello nazionale a partire dal 2018, interessando 157 classi e più di 3.000 studenti, grazie al coinvolgimento di altre 8 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Caritro. Realizzato con JA Italia e InVento Innovation Lab, Green Jobs è un percorso di autoimprenditorialità green per le scuole superiori, che porta i ragazzi ha creare mini-imprese che propongono risposte concrete a problemi ambientali e in linea con gli SDGs, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Oltre a creare progetti di impresa green, gli studenti hanno mostrato grande volontà e coinvolgimento nonostante la particolare situazione originata dal lockdown, dando prova di una grande capacità di resilienza. Per questo le mini-imprese vincitrici a livello territoriale sono state coinvolte nel contest Storie di Resilienza (#CONTESTGJ2020), raccontando con foto, post e storie instagram, le difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto e le soluzioni messe in campo. La 4GR indirizzo scientifico sportivo, del Liceo Rosmini di Rovereto, capitanata dalla professoressa Lucia Candioli e dal Dream Coach Filippo Galeotti dell’azienda di Rovereto Volta GreenEnergy, ha vinto il concorso con il suo il prodotto: la WOOD CARD, una tessera in legno di faggio, proveniente dagli alberi schiantati durante la tempesta Vaia 2018. Dopo essersi aggiudicati il primo posto a livello provinciale, nel concorso promosso da CARITRO, oggi ha battuto le squadre, vincitrici dei rispettivi concorsi regionali. In questa seconda fase è stata valutata tramite un video e alcuni post
di Instagram l’efficacia dei contenuti in termini di impatto comunicativo e capacità di trasmettere la storia di resilienza nel percorso Green Jobs. Così i ragazzi raccontano il loro percorso: Ottobre 2018: la Tempesta VAIA ha piegato il nostro territorio, mettendone in ginocchio l’economia e la popolazione, ma la volontà di rinascere è stata più forte. Ciò che è stato creato con il legno degli alberi abbattuti racchiude la volontà di riemergere da una situazione di difficoltà. Fra le numerose iniziative anche noi nel piccolo, abbiamo dato il nostro contributo con WOOD CARD. Marzo 2020: COVID19.
A causa della situazione di emergenza ci siamo ritrovati a confrontarci con una realtà completamente nuova. Abituati a stare insieme e a condividere la quotidianità fatta di momenti felici e anche impegnativi, in questi mesi l’ostacolo è diventato abituarsi alla distanza e alle insicurezze. Tuttavia siamo riusciti a reinventare il nostro essere 4G: separati, ma comunque uniti. Resilienza è piegarsi, ma di certo non spezzarsi, resistere. Il nostro gruppo ci è riuscito e con noi anche Wood Card: un oggetto a cui è stata data una nuova vita attraverso impegno, creatività, e speranza. Qui si può scoprire di più su wood card https://sites.google.com/liceorosmini.eu/woodcard/home-page?au thuser=1 Tutto è cambiato nel giro di un secondo Tutto è cambiato nel giro di un secondo. Il giorno prima, ero seduto sulla scrivania a ripassare tedesco, il giorno dopo ero lì, sulla stessa sedia, a seguire la mia primissima videolezione. Le auto sono migrate. Gli autisti sono caduti in letargo.
I negozi si sono estinti. Ogni giorno mi alzo, mi lavo e mi vesto, solo per ascoltare uno schermo dalle fattezze umane che pretende di essere una persona. Ogni giorno è più vuoto, ogni giorno è più grigio. Gli amici si sono ritirati nelle loro abitazioni, mostrandosi solo tramite un minuscolo monitor. Non è il coronavirus la vera minaccia, bensì la solitudine che ogni giorno ci sfida nelle nostre case, facendoci riflettere quanto eravamo fortunati prima della quarantena. Roberto Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di partecipare, con un contributo, a un “progettone” per realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni, poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai lungo e inedito periodo.
Diario dello sciatore Quarantena: Cari sci, dedico a voi questa pagina di diario per chiedervi come state! È da tanto tempo che non ci sentiamo e mi mancano quei bei momenti che ho trascorso insieme a voi. Fate fatica a stare fermi in cantina ? Che vi raccontano di bello le racchette? Io devo ammettere che mi dispiace tanto non poter sciare con voi. Quelle giornate con il sole splendente, la neve soffice e l’aria di montagna mi mancano. Qui in casa non c’è niente di tutto ciò. Non vedo l’ ora che tutto questo finisca e quindi di ritornare a sciare con voi! A presto! A.M. Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di partecipare, con un contributo, a un “progettone” per realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni, poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai lungo e inedito periodo.
#aspettando la normalità Per questo lavoro ho scelto di fare una foto a mia sorella e poi spiegarla.
#ASPETTANDO LA NORMALITÀ
Questa foto ritrae una bambina che guarda fuori dalla finestra aspettando che questo periodo passi per poi ritornare a giocare con i suoi amici. Noi tutti come lei speriamo che questa situazione si risolvi presto, ma essendo più grandi riusciamo anche a capire il perchè di questa chiusura. A volte come essere umani ci sentiamo di essere superiori e in questa situazione la natura ci ha dimostrato che lei è più forte. ~Emma~ Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di partecipare, con un contributo, a un “progettone” per realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni, poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai lungo e inedito periodo.
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