Restiamo umani - Liceo ...

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Restiamo umani
Quattro studenti del Liceo conquistano il secondo posto

Rebecca Bertolini, Nicholas Genco, Amedeo Malossini, Jacopo
Pintarelli, quattro studenti della 2A del Liceo Scientifico
Sportivo hanno conseguito il secondo posto al Concorso
“Restiamo Umani”.

“RESTIAMO UMANI – Impariamo a rispettare gli altri e a
combattere ogni forma di prevaricazione e violenza” è il
titolo del concorso, promosso dal Comune di Rovereto, per
giovani dai 15 ai 30 anni che ha previsto la realizzazione di
video o performance artistiche sollecitando un confronto su
temi fondamentali del vivere. Un invito quindi a riflettere su
possibili azioni di sensibilizzazione e responsabilizzazione
per promuovere i diritti fondamentali dell’uomo: la pace, la
solidarietà,la giustizia, l’uguaglianza e la condivisione.

Quest’anno i concorrenti sono stati divisi in due categorie di
età: 15-19 anni e 20-30 anni.
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I ragazzi della 2A del Liceo Scientifico Sportivo hanno
partecipato al concorso anche all’interno del percorso di
Educazione civica e alla cittadinanza svolto con la docente di
Italiano Claudia Resinelli. Tutti gli studenti della classe
hanno contribuito con entusiasmo, condividendo tematiche, idee
e proposte esecutive, alla fine realizzate dai quattro
studenti premiati sotto forma di un video di tipo pubblicità-
progresso della durata massima di 1 minuto e 30 secondi.

Il video, che ha ottenuto il secondo posto        tra gli 11
presentati nella categoria 15-19 anni (il primo posto non è
stato assegnato), è stato quello di Rebecca Bertolini,
Nicholas Genco, Amedeo Malossini e Jacopo Pintarelli, con lo
pseudonimo RANJDUE.
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Tra i vari argomenti proposti, dopo un attento vaglio, la
classe ha optato per le tematiche ambientali, e tra queste una
delle più sentite, ossia l’inquinamento incessante dei mari,
considerati poco più che una discarica di materiale plastico.
Il video, essenziale, ha voluto rappresentare, fornendo anche
informazione con dati quantitativi, su quello che accadrà alla
vita marina (quasi in forma di cartoon) se non si porrà
rimedio al più presto.

Contenti i ragazzi del giudizio della giuria, che ha
sottolineato la qualità dei prodotti di tutti i partecipanti
delle due categorie) e che ha espresso la positiva difficoltà
di dare un giudizio secondo i criteri della pertinenza al
tema, della originalità, degli aspetti tecnici e della
espressività.

«Questo concorso – ha spiegato Micol Cossali, assessora alla
Cultura e alla Politiche giovanili- è una occasione per i
giovani per riflettere e far riflettere gli altri attorno
all’importanza della dimensione dell’essere umani, in una
dimensione di rispetto dei diritti, di condivisione, ma anche
con una assunzione di responsabilità rispetto al proprio ruolo
nel mondo. Un modo per interpretare anche la cittadinanza
attiva attraverso il video, senza vincoli di genere, grazie ad
uno strumento che fruiamo quotidianamente e del quale siamo
anche produttori in modo diffuso. Ciò che fa la differenza è
la capacità di raccontare e questo non ce lo danno i mezzi o
la tecnologia”.

Qui il video della premiazione
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Matematica   per    un mondo
migliore – International Day
of Mathematics 2021
La classe 5CSP xon la professoressa Michela Zandonai venerdì
12 marzo ha partecipato al Webinar “Matematica per un mondo
migliore – International Day of Mathematics 2021” promosso da
DeA Scuola in collaborazione con l’Unità comunicazione e
relazioni con il pubblico del Cnr e con l’Istituto per le
Applicazioni del Calcolo del Cnr.

Questo evento, dedicato agli studenti e ai loro insegnanti.,
fa parte delle iniziative inerenti la Giornata Internazionale
della      Matematica        (International         Day     of
Mathematics: www.idm314.org), ed ha lo scopo di “celebrare il
ruolo essenziale che la Matematica e l’educazione matematica
svolgono nelle scoperte scientifiche e tecnologiche,
migliorando la qualità della vita, responsabilizzando donne e
ragazze e contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di
Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
Sono intervenuti Alessio Figalli, Medaglia Fields
2018, Michela Spagnuolo, direttrice dell’Istituto di
Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche, e altre
matematiche d’eccellenza, che hanno risposto alle domande
degli studenti per condividere i motivi per cui la Matematica
è indispensabile per costruire un mondo migliore.
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C’era una volta la Jugoslavia
Ha avuto un ottimo successo il corso di formazione – proposta
dal professor Andrea Rosà – in cui si è indagata la storia
della Jugoslavia, con particolare riferimento alle vicende
degli anni ’90 del Novecento.

Sono stati oltre 120 gli iscritti tra studenti, genitori e
docenti, che hanno seguito il percorso – 5 incontri online – a
testimonianza che c’è voglia di approfondire, anche tematiche
specifiche, di nicchia.

Capita che alcuni avvenimenti ci siano familiari e che altri
invece, quelli dell’altra storia, siano quasi sconosciuti;
come ad esempio le vicende delle guerre in Jugoslavia:
l’assedio e la caduta di Vukovar, l’assedio di Sarajevo, il
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genocidio di Srebrenica. Vukovar, Sarajevo, Srebrenica… nomi
che facciamo fatica anche solo a pronunciare; città divenute
simbolo di quei conflitti, città così vicine eppure così
lontane… E di fronte a questi eventi una domanda sorge
spontanea: come è stato possibile tutto ciò nel cuore della
civile ed evoluta Europa? Nel tentativo di dare una risposta a
tale domanda si è svolto questo percorso.

In particolare è da segnalare il coinvolgimento e la
partecipazione di numerosi genitori, nell’ottica di una scuola
‘aperta’ alla comunità, o meglio intesa proprio come comunità
educativa.
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Psychachè torna al Liceo: un
supporto    per   i   nostri
studenti
Il progetto che – in classe – aiuta i ragazzi a riflettere
sulla rinuncia alla vita per contrastare questo fenomeno
sempre più diffuso tra i giovanissimi offre un momento di
approfondimento online – il 23 marzo – anche per famiglie e
insegnanti.

I dati ci raccontano che quello dell’autolesionismo e dei
suicidi tra adolescenti è un fenomeno in forte crescita, anche
sul nostro territorio. In Trentino, ogni anno si stimano –
secondo il Report annuale sugli eventi suicidari in
Trentino-2018 – tra i 40 e i 50 casi di suicidio, con un
andamento crescente a partire dal 2012. In particolare le
fasce più colpite risultano essere quelle dall’adolescenza ai
30 anni e nella fascia d’età superiore ai 75 anni. Per questo
il liceo “Rosmini” di Rovereto ha aderito al progetto
“Psychachè”.

«Le finalità del progetto sono molteplici – spiega Maria
Frapporti, la referente di Psychachè per la scuola-. L’intento
è di far parlare e riflettere i nostri ragazzi su un tema
difficile come quello della rinuncia alla vita, un fenomeno
che ci è vicino spesso più di quello che pensiamo. Sono
convinta che questo percorso possa davvero essere di enorme
aiuto agli studenti soprattutto in questo periodo di pandemia
dove le relazioni sociali vengono a mancare e dove è sempre
più difficoltoso trovare un aiuto concreto, soprattutto tra
coetanei». “Psychachè” vuole favorire la capacità di
riflettere ed interiorizzare i vissuti per poi esprimerli con
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i vari linguaggi attraverso un lavoro di gruppo e sviluppare
la capacità di dialogare tra simili e con se stessi per
decodificare la sofferenza interiore.

Il progetto – sostenuto da 9 Club Service di Rovereto,
Fondazione Caritro con il patrocinio del Comune di Rovereto
della Comunità della Vallagarina in collaborazione con AMA –
Associazione Auto Mutuo Aiuto – è partito lo scorso anno
scolastico in collaborazione tra diverse scuole, ma le
limitazioni dovute alla pandemia hanno costretto i ragazzi del
liceo a proseguire da soli.

I ragazzi della 4 A classico del liceo “Rosmini” stanno
seguendo un percorso, che si inserisce nelle ore di educazione
civica. Con la psicoterapeuta e psicologa Giovanna Bronzini i
ragazzi hanno potuto capire cosa sono depressione,
irritabilità, apatia, disturbi alimentari, solitudini,
atteggiamenti socialmente non accettabili, autolesionismo e
rinuncia alla vita. Guidati da una persona competente hanno
potuto riflettere su questi comportamenti e nelle prossime
settimane individueranno alcune storie, che verranno
analizzate e serviranno come base per produrre un video in
italiano e inglese che possa essere d’aiuto alla comprensione
di questi fenomeni anche per altri ragazzi. Al video
lavoreranno grazie al regista Michele Comite e l’art director
Veronica Bellei. Incontreranno pure Monica Sadler, referente
del progetto Tra di Noi Youngle Trento che (con associazione
AMA) gestisce una chat anonima, gratuita e dedicata ai giovani
dai 10 ai 35 anni che sentono il bisogno di qualcuno con cui
parlare.

Martedì 23 marzo alle 16.30 per approfondire queste tematiche
i ragazzi parteciperanno a un webinar, promosso con il
supporto di Iprase. Si intitola “Crescere oggi. Dialoghi sui
giovani al tempo della pandemia”. All’incontro saranno
presenti psicologa/ psicoterapeuta Giovanna Bronzini, Matteo
Lancini, psicologo/ psicoterapeuta, che parlerà del benessere
dei giovani nel periodo della pandemia. Stefano Alemanno,
pedagogista e formatore, parlerà di ascolto dei giovani e
counseling online e Pier Cesare Rivoltella, professore di
Education Technology Università Cattolica di Milano e
presidente di CREMIT, di cittadinanza digitale: cosa è, come
promuoverla.

Il webinar – che si terrà sulla piattaforma e-learning di
Iprase
https://www.iprase.tn.it/formazione/dettaglio-iniziative?corso
Id=21515 – è aperto a tutti.

«Anche noi insegnanti, come le famiglie, – spiega la
professoressa Frapporti – dobbiamo essere vigili e pronti ad
aiutare nel modo migliore i nostri studenti e per farlo
abbiamo bisogno di essere formati e aiutati da persone
esperte».

L’annuario della scorso anno
Quello passato sarà un anno che passerà alla storia.
E a noi al liceo, ormai da lungo tempo, la storia della scuola
piace metterla su carta.
Per chi non è riuscito a sfogliare una copia dell’annuario,
ecco qui la versione digitale.
“Degasperi                     e      i   padri
fondatori                           dell’Unione
Europea”
“Degasperi e i padri fondatori dell’Unione Europea”

Parte con una conferenza del Maurizio Gentilini il percorso di
cittadinanza attiva “Dal Comune alla UE”

Il progetto di “Cittadinanza attiva, dal Comune alla UE” è un
percorso biennale di conoscenza delle Istituzioni rivolto ai
rappresentanti di classe e di istituto, che ha raggiunto,
ormai, nel nostro Liceo, la sesta edizione. Il primo anno gli
appuntamenti sono orientati alla conoscenza sul territorio
provinciale e nazionale delle sedi istituzionali, mentre il
secondo anno la formazione è focalizzata sulla dimensione
Europea, dalla prospettiva storica alle realtà Parlamentari
attuali.

Purtroppo l’emergenza sanitaria causa Covid 19 ha bruscamente
interrotto la scorsa primavera, il percorso dell’ultimo gruppo
di rappresentanti in procinto di partire per Roma, per far
visita alla Camera dei deputati e al Senato. Inutile
sottolineare la delusione per il mancato appuntamento tanto
atteso.

Anche il nuovo anno scolastico purtroppo è scandito dalla
precarietà dell’emergenza sanitaria che annulla ogni
appuntamento oltre confine. Per contrastare l’inevitabile
amarezza e scontento per la situazione, i referenti del
progetto di cittadinanza attiva propongono tre seminari che
affrontano tre diverse dimensioni europee.

Il primo appuntamento è previsto per lunedì 25 gennaio 2021
dalle 14.30 alle 16.30 in videoconferenza, sul tema “Degasperi
e i padri fondatori dell’Unione Europea”, con la
partecipazione del dott. Maurizio Gentilini, storico
ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Roma.

Il noto relatore è nato a Rovereto, ha frequentato gli studi
classici presso il Liceo A. Rosmini ed è anche il fondatore
del Museo casa De Gasperi a Pieve Tesino. Vista l’importanza
storico – politica della tematica proposta, al seminario,
oltre agli iscritti al progetto, sono stati invitati tutti gli
studenti delle classi quinte di tutti gli indirizzi del Liceo.
A questo appuntamento seguiranno altri due momenti formativi
con scadenza mensile, che affronteranno: il primo la politica
monetaria e finanziaria della BCE e la sua influenza sul
sistema bancario italiano, con la partecipazione del dott.
Mauro Baldo, funzionario presso la sede di Francoforte; il
secondo le tappe storiche della formazione dell’attuale Unione
Europea.

La   Divina                  Commedia   del
“Rosmini”                    al    Festival
Dantesco
Con “A quei che s-commettendo acquistan carco “, una
performance che racconta il canto XXVII dell’Inferno, il
Gruppo teatrale del Liceo Rosmini partecipa al Festival
Dantesco 2020.

Vedi il video
Il festival, alla sua decima edizione, previsto per aprile
2020 ma rimandato a causa dell’emergenza sanitaria, si sta
svolgendo in questi giorni (da venerdì scorso a domenica 8
novembre) in streaming video nazionale. Una ‘dieci-giorni’ con
letture, curiosità, reportage dai luoghi danteschi d’Italia,
presentazioni di libri, anteprime, interviste, nonché con il
tradizionale Concorso performativo nazionale per giovani
attori, musicisti, danzatori e artisti visivi.

Ed è proprio in quest’ ultima sezione che troviamo i ragazzi
del liceo, accompagnati dalle referenti Silvia Pontiggia e
Claudia Resinelli, con il loro “A quei che s-commettendo
acquistan carco” (Inf. XXVII, 136)

Un’esibizione – allestita con la regia di Michele Comite e la
coreografia di Hillary Anghilleri – che i ragazzi descrivono
così: “La parola di Dante ci trasforma: seguirlo all’Inferno
significa osservare la società con nuovi occhi. Gli sciaurati
che per sè fuoro e i seminatori di divisioni lacerano ancora
oggi il nostro presente. Questo il senso della nostra messa in
scena”.

Video e montaggio sono di Nicolò Capovilla.

Interpreti: Torboli Cecilia, Campolongo Margherita, Monte
Beatrice, Gelmini Roberto, Montesano Cristian, Calzà Alisia
Aurora, Spagnolli Giulia, Gjyli Arjana, Sartori Sergio,
Guanella Eleonora, Benoni Vittorio, Bonella Sofia, Torboli
Michel, Sartori Beatrice, Marchese Monica, Manganelli Rosy,
Bonazza Valentina, Zuccolin Anna, Turella Teresa, Martini
Anna, Panizza Laura, Tomasini Gaia, Zardini   Lita, Papadia
Elisa.

Qui puoi seguire l’intero festival
Medaglia   d’argento    alle
Olimpiadi di Matematica
Ha conquistato il secondo posto a livello provinciale e potrà
accedere alle fasi nazionali la squadra del liceo.

Lunedì 8 giugno 2020 in modalità online si sono disputate le
gare provinciali delle Olimpiadi di Matematica per la
qualificazione alla fase nazionale di Cesenatico.

La squadra del Liceo Rosmini, formata da Beltrami Matteo
(5dm), Giovanazzi Fabio (4as), Gobbi Nicola (3bs), Miorandi
Alessandro (3bs), Passarella Giacomo (4as), Plotegher Elia
(5dm), Zeni Alessio (4em) qualificandosi al secondo posto, si
è aggiudicata la partecipazione alla fase nazionale
inizialmente prevista per maggio 2020 ma che causa emergenza
Covid-19 è stata rinviata.

Compimenti a tutti i partecipanti.

Referente del Progetto Marina Grazioli

Uscire dalla bolla
Un ciclo di incontri per riflettere sulla pandemia per
studenti e insegnanti del Liceo Rosmini

In questi ultimi mesi in cui gli studenti sono potuti andare
in classe, ma hanno frequentato le lezioni online, un gruppo
di docenti del Liceo Rosmini di Rovereto hanno proposto un
ciclo di incontri.

“Uscire dalla bolla” è stato un itinerario di riflessione e
approfondimento sul tema della pandemia e del post-pandemia.
Dal mondo dell’editoria a quello dell’informazione, dall’
economia alla civic hacking, dall’arte alla bioetica i
partecipanti si sono confrontati con professionisti locali e
internazionali in un percorso di dibattito e ricerca.

Gli incontri – svolti online il pomeriggio – hanno permesso a
studenti e decenti, che hanno partecipato numerosi, di
approfondire grazie a un dibattito con gli ospiti temi di
attualità con grandi esperti, nazionali e internazionali.

Il filo conduttore degli incontri è stato “Uscire dalla
bolla”. E sono stati sei gli incontri.

Di libri e editoria si è discusso con Monica Dori e Giorgio
Gizzi della libreria Arcadia di Rovereto e con Giulia
Mirandola in diretta da Berlino ed esperta di libri senza
parole. «Nel periodo della quarantena si è notato, contro ogni
previsione, un incremento nella vendita di libri cartacei
rispetto al formato digitale poiché le persone, in questo
momento di arresto della quotidianità, hanno più tempo per
dedicarsi alla lettura e alle loro passioni» raccontano le
studenti Carmen Francesca e Marianna.
Di giornalismo e informazione (ma anche di come è cambiato il
lavoro nelle redazioni)si è parlato con con Barbara Serra di
Al-Jazeera e Luca Pianesi de Il Dolomiti moderati da Mattia
Pelli redattore della RSI (Radiotelevisione Svizzera). Nella
loro riflessione sull’incontro Erica, Licia e Rachele
sottolineano che: «I numeri legati alla pandemia sono un altro
dato soggetto a molte critiche causate dal fatto che spesso
non sono pienamente attendibili; bisogna per questo tener
presente il fatto che sono solo misure indicative da
considerarsi in base ai parametri di misurazione e non
dovrebbero essere considerate molto più di quello».

È stata quasi lezione di economia quella con Alessandro Rossi,
docente dell’Università di Trento di Economia e Management,
con cui si è parlato della crisi e della ripartenza economica
dopo la pandemia. Qui le osservazioni di Pietro, che ha
partecipato all’incontro.

Con Maurizio Napolitano, coordinatore del laboratorio Digital
Commons Lab della “Fondazione Bruno Kessler” e Andrea Borruso,
presidente dell’associazione OnData si è parlato ci civic
hacking, «che si potrebbe chiamare “volontariato
dell’informatica”» spiega Fabio nella sua riflessione.

Con lo storico dell’arte Tomaso Montanari e il direttore
uscente del Mart Gianfranco Maraniello hanno raccontato come
la percezione dell’arte e della cultura si siano trasformate
nel far fronte ad una totale mancanza di turisti e amanti
d’arte che ogni giorno usavano affollare i nostri musei, «il
cui sostentamento non può basarsi sulla politica dei
biglietti, ma in generale sull’incentivare le persone a
spostarsi per ammirare le bellezze del patrimonio artistico
italiano» racconta Giulio.
Elisa ha apprezzato l’idea del prof. Montanari di fare scuola
nei musei perché questo «aiuterebbe a ridare la consapevolezza
ai musei della loro preziosa missione di edificazione della
persona umana e costruzione di una comunità».

Di bioetica si è infine parlato con Paolo Dordoni, filosofo
bioeticista, e Lucia Galvagni, anche lei filosofa attiva in
ambito sociosanitario. « Si è dato molto spazio, in questo
dibattito, all’uso che si fa della bioetica in questi tempi,
particolarmente difficili, parlando della criticità di scelta
in situazioni delicate, quali, in caso di emergenza a chi si
dovrebbe dare la priorità di cura oppure se sia giusto, dal
punto di vista più umano che medico, far dare ai parenti un
ultimo saluto ai cari defunti o permettere che si possano fare
visite ai malati, in modo da confortarli e non lasciarli soli
in un così terribile momento» chiosano Claudia e Lorena. E qui
trovate l’audio dell’incontro.

«Non potremmo essere più grati per l’impegno profuso dagli
organizzatori e da quanti hanno contribuito a rendere questi
incontri una vera e propria Agorà del sapere, tra domande
intricate sul nostro futuro e prospettive diverse su come
potrà essere. È stato un uscire dalla bolla, sì, ma anche un
rientrare in contatto con quanto sembrava ormai perso e
dimenticato, negli anfratti di un mondo ormai ridotto a
relitto annaspante che cerca in tutti i modi una via per
tornare a respirare» raccontano Giulio e Agnese.

vedi la locandina
Un e-book e una mappa animata
raccontano il viaggio della
principessa Isabella nel 1760
a Rovereto
Hanno studiato, tradotto e trascritto lapidi e documenti
storici, ricreato un viaggio antico e realizzato video e
racconti, i ragazzi della 3B Scientifico del liceo Antonio
Rosmini di Rovereto. E ora hanno pubblicato un book e una
mappa animata che racconta il viaggio a Rovereto, nel 1760,
della principessa Isabella di Borbone Parma.

La ricerca – coordinata dalla docente Silva Filosi – è partita
nel 2018 e si è configurata come progetto di Alternanza Scuola
Lavoro nel 2019 – 2020. I ragazzi prima si sono dedicati a un
lavoro di tipo storiografico studiando e traducendo lapidi
latine presenti in città. Fra queste lapidi è stata scelta
quella che si trova lungo la via di Santa Maria, dedicata a
Isabella di Borbone.

Il 18 settembre 1760, infatti, la principessa italiana di
origini spagnole passò per Rovereto. Il suo corteo di
carrozze, lungo più di un chilometro, ha modificato
l’urbanistica della città. Un evento che ha influenzato
l’aspetto e la vita culturale di quella che all’epoca era, in
Trentino, la “Città della seta”.

Nell’ archivio storico della Biblioteca Civica di Rovereto, su
suggerimento della responsabile Cristina Sega,
i ragazzi hanno trovato informazioni sull’evento del passaggio
della principessa in città: fonti epigrafiche, manoscritte,
archivistiche, iconografiche, bibliografiche. Lo scorso anno i
ragazzi si sono dedicati alla traduzione (anche dal latino e
dal tedesco gotico) e alla trascrizione dei documenti, con
l’aiuto di Emanuela Pandini, archivista, la supervisione di
Cristina Sega e la consulenza della docente di tedesco Maria
Baldessari; hanno poi collegato alle cartine antiche del 1760
l’applicazione Google Maps, per collocare nel tessuto urbano
di oggi le tappe di quell’antico corteo. «È stata fatta
un’uscita nel centro storico di Rovereto, per ripercorrere i
luoghi attraversati da Isabella, o i luoghi di Rovereto che
erano rilevanti nell’epoca della seta, fra il 1500 e la
seconda metà del ‘700. Abbiamo cercato informazioni sui luoghi
e sui palazzi, confrontando l’epoca di costruzione con la data
del passaggio di Isabella, informandoci su quello che poteva
essere l’assetto urbanistico dei quartieri storici. Non tutti
i palazzi che possiamo vedere oggi erano presenti, ma la
maggior parte di essi sì» spiegano i ragazzi della 3 BS.

Il programma del percorso di tirocinio di quest’anno
scolastico, condiviso fra il Liceo e la Biblioteca Civica, era
quello di creare una mostra di documenti antichi relativi al
passaggio della Principessa presso la Biblioteca nel maggio
2020 e un percorso di visita guidato proprio dove nel 1760 era
passata la Principessa Isabella, all’interno della rassegna
culturale Osvaldo, prevista per giugno.

«Il distanziamento imposto dell’emergenza Covid-19 ha
parzialmente mutato il nostro percorso di lavoro, spingendoci
a potenziare l’uso degli strumenti digitali. La ricerca ha
preso la forma di un e-book pubblicato sul sito della
Biblioteca         Civica        Girolamo         Tartarotti
–https://www.bibliotecacivica.rovereto.tn.it/content/view/full
/127490–
Il percorso che avremmo voluto fare come guide nel rione Santa
Maria è stato ricreato nelle mappe digitali, con informazioni
sui luoghi da dove è passata Isabella, arricchite di
suggestioni iconografiche e sonore» spiegano i ragazzi della
3BS che nel novembre 2019 hanno potuto avvalersi dei
suggerimenti del ricercatore Maurizio Napolitano (Fondazione
Bruno Kessler), esperto di geotagging, e durante il lock-down
sono stati seguiti in modalità videoconferenza , oltre che
dalla docente di italiano e latino, anche da Alessandra
Tavola, docente di arte esperta di grafica e da Errol Haymann
, docente di fisica esperto nell’utilizzo delle più avanzate
applicazioni informatiche.

Trovate il loro lavoro ricco di immagini e video sul sito del
liceo
https://sites.google.com/liceorosmini.eu/progettoisabella/home

«Quando il 5 marzo la scuola “in presenza” ha chiuso, ci è
sembrato per un momento impossibile portare a termine il
progetto intrapreso di Alternanza Scuola – lavoro, che ci
avrebbe visto impegnati di lì a poco, fra maggio e giugno,
come curatori di una mostra e guide turistiche di un percorso
culturale. Poi, pur di lavorare, – come tanti altri durante il
lock-down – ci siamo “adattati e riconvertiti”: la mostra è
diventata un e-book da sfogliare, il tour è diventato una
mappa animata. Certo, capiamo bene che il virtuale , anche in
questo caso, non può sostituire il reale. Confidiamo nel fatto
che, se ci seguirete, avremo fatto almeno qualcosa di utile»
auspica Matteo Tonelli, a nome dell’intera 3BS.
Covid-19

E manca, manca tutto,
è la mancanza che rimarca il brutto,
star in casa è un lutto
ma dopotutto non mi butto,
non mi butto nel fiume di solitudine
è sol attitudine o consuetudine
per chi della vita ne f’abitudine.
E non ho rimpianto,
sol pianto per chi non ho accanto
ma la vita è un incanto
frattanto nuoce com’ amianto;
e tiro sol un sospiro
e necessito un respiro
come per sangue vampiro
manda la testa in capogiro;
e tengo speranza, anche se l’ignoranza
di chi esce con burbanza
latitanza
che son obbligato a girar per la stanza.
E l’Italia trema
e rimarrà l’eritema
ma non v’è problema
che poi tutto si sistema;
e le strade, le strade sono vuote,
non più quattro ruote.
Sulle mie gote si ripercuote
il dolor d’Italia ilote
sempre però il sorriso
e questo conciso
è d’amor intriso.
E non è narciso
chi allo specchio vede il viso
di duolo liso.
Non v’è nessun avviso
per chi da famiglia per corona è diviso.
E torneremo ed usciremo,
e correr fremo senza freno
e stremati fin all’estremo abbracceremo,
che fin ora non s’è vissuto a pieno.

Luca
Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo
a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di
partecipare, con un contributo, a un “progettone” per
realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra
scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni,
poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino
le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai
lungo e inedito periodo.

La wood card del Rosmini si
aggiudica il Green Job
Con la Wood card – una tessera in legno di faggio, proveniente
dagli alberi schiantati durante la tempesta Vaia 2018 – i
ragazzi della 4GR del liceo Romsini di Rovereto hanno
sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicati il concorso
Nazionale Green Jobs

Durante l’evento virtuale conclusivo del progetto Green Jobs,
sono state presentate le mini-imprese vincitrici a livello
territoriale e le loro Storie di Resilienza, attraverso cui i
ragazzi hanno raccontato come siano riusciti a portare a
termine i loro progetti con impegno e creatività, nonostante
le difficoltà del periodo che stiamo vivendo.
Avviato in Lombardia nel 2015 da Fondazione Cariplo, Green
Jobs si è esteso a livello nazionale a partire dal 2018,
interessando 157 classi e più di 3.000 studenti, grazie al
coinvolgimento di altre 8 Fondazioni di origine bancaria tra
cui Fondazione Caritro.

Realizzato con JA Italia e InVento Innovation Lab, Green Jobs
è un percorso di autoimprenditorialità green per le scuole
superiori, che porta i ragazzi ha creare mini-imprese che
propongono risposte concrete a problemi ambientali e in linea
con gli SDGs, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Oltre a creare progetti di impresa green, gli studenti hanno
mostrato grande volontà e coinvolgimento nonostante la
particolare situazione originata dal lockdown, dando prova di
una grande capacità di resilienza. Per questo le mini-imprese
vincitrici a livello territoriale sono state coinvolte nel
contest Storie di Resilienza (#CONTESTGJ2020), raccontando con
foto, post e storie instagram, le difficoltà incontrate nella
realizzazione del progetto e le soluzioni messe in campo.

La 4GR indirizzo scientifico sportivo, del Liceo Rosmini di
Rovereto, capitanata dalla professoressa Lucia Candioli e dal
Dream Coach Filippo Galeotti dell’azienda di Rovereto Volta
GreenEnergy, ha vinto il concorso con il suo il prodotto: la
WOOD CARD, una tessera in legno di faggio, proveniente dagli
alberi schiantati durante la tempesta Vaia 2018.

Dopo essersi aggiudicati il primo posto a livello provinciale,
nel concorso promosso da CARITRO, oggi ha battuto le squadre,
vincitrici dei rispettivi concorsi regionali.       In questa
seconda fase è stata valutata tramite un video e alcuni post
di Instagram l’efficacia dei contenuti in termini di impatto
comunicativo e capacità di trasmettere la storia di resilienza
nel percorso Green Jobs.

 Così i ragazzi raccontano il loro percorso:

Ottobre 2018: la Tempesta       VAIA ha piegato il nostro
territorio, mettendone in       ginocchio l’economia e la
popolazione, ma la volontà di rinascere è stata più forte.

Ciò che è stato creato con il legno degli alberi abbattuti
racchiude la volontà di riemergere da una situazione di
difficoltà. Fra le numerose iniziative anche noi nel piccolo,
abbiamo dato il nostro contributo con WOOD CARD.

Marzo 2020: COVID19.
A causa della situazione di emergenza ci siamo ritrovati a
confrontarci con una realtà completamente nuova. Abituati a
stare insieme e a condividere la quotidianità fatta di momenti
felici e anche impegnativi, in questi mesi l’ostacolo è
diventato abituarsi alla distanza e alle insicurezze. Tuttavia
siamo riusciti a reinventare il nostro essere 4G: separati, ma
comunque uniti.

Resilienza è piegarsi, ma di certo non spezzarsi, resistere.
Il nostro gruppo ci è riuscito e con noi anche Wood Card: un
oggetto a cui è stata data una nuova vita attraverso impegno,
creatività, e speranza.

Qui    si   può    scoprire     di   più    su   wood    card
https://sites.google.com/liceorosmini.eu/woodcard/home-page?au
thuser=1

Tutto è cambiato nel giro di
un secondo
Tutto è cambiato nel giro di un secondo.
Il giorno prima, ero seduto sulla scrivania a ripassare
tedesco, il giorno dopo ero lì, sulla stessa sedia, a seguire
la mia primissima videolezione.

Le auto sono migrate.
Gli autisti sono caduti in letargo.
I negozi si sono estinti.

Ogni giorno mi alzo, mi lavo e mi vesto,
solo per ascoltare uno schermo dalle fattezze umane che
pretende di essere una persona.

Ogni giorno è più vuoto, ogni giorno è più grigio.
Gli amici si sono ritirati nelle loro abitazioni,
mostrandosi solo tramite un minuscolo monitor.

Non è il coronavirus la vera minaccia,
bensì la solitudine che ogni giorno ci sfida nelle nostre
case,
facendoci riflettere quanto eravamo fortunati prima della
quarantena.

Roberto

Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo
a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di
partecipare, con un contributo, a un “progettone” per
realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra
scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni,
poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino
le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai
lungo e inedito periodo.
Diario dello sciatore
Quarantena:
Cari sci, dedico a voi questa pagina di diario per chiedervi
come state! È da tanto tempo che non ci sentiamo e mi mancano
quei bei momenti che ho trascorso insieme a voi.
Fate fatica a stare fermi in cantina ? Che vi raccontano di
bello le racchette?
Io devo ammettere che mi dispiace tanto non poter sciare con
voi. Quelle giornate con il sole splendente, la neve soffice e
l’aria di montagna mi mancano.
Qui in casa non c’è niente di tutto ciò.
Non vedo l’ ora che tutto questo finisca e quindi di ritornare
a sciare con voi!
A presto!

A.M.

Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo
a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di
partecipare, con un contributo, a un “progettone” per
realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra
scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni,
poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino
le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai
lungo e inedito periodo.
#aspettando la normalità
Per questo lavoro ho scelto di fare una foto a mia sorella e
poi spiegarla.
#ASPETTANDO LA NORMALITÀ
Questa foto ritrae una bambina che guarda fuori dalla finestra
aspettando che questo periodo passi per poi ritornare a
giocare con i suoi amici. Noi tutti come lei speriamo che
questa situazione si risolvi presto, ma essendo più grandi
riusciamo anche a capire il perchè di questa chiusura. A volte
come essere umani ci sentiamo di essere superiori e in questa
situazione la natura ci ha dimostrato che lei è più forte.

~Emma~

Visto il particolare e per tutti nuovo periodo che ci troviamo
a vivere a causa di COVID19 abbiamo proposto ai ragazzi di
partecipare, con un contributo, a un “progettone” per
realizzare una memoria collettiva degli studenti della nostra
scuola. Si tratta nello specifico, di raccogliere riflessioni,
poesie, racconti, componimenti e pure disegni, che raccontino
le percezioni dei ragazzi, il loro vissuto in questo ormai
lungo e inedito periodo.
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