La Veletta Il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia - FILT CGIL Lombardia
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La Veletta Il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia Anno zero - numero 2 - dicembre 2016. Stampato in proprio e distribuito gratuitamente. Pavia Previdenza Accordo Atm A.A.A cercasi gestore Approvato il bilancio: Buongiorno Milano unico per il trasporto nuove norme rivoluzionerà pubblico in provincia per andare in pensione la mobilità in città Periodico della Fedelazione Italiana Lavoratori Trasporti Cgil Lombardia Milano
La Veletta dicembre 2016 SOMMARIO 4 12 Buongiorno Milano: firmato Pavia: la gestione del Tpl in l’accordo. Si parte il 9 gennaio provincia è frammentata 5 Chiusure programmate: la Filt Cgil non firma l’accordo 13 Bergamo: lavoratori di rimes- sa sono una risorsa? 6 Sala operativa: operatori abilitati ma non utilizzati 14 Cremona: il sindacato punto di riferimento per i lavoratori 6 Giambellino: l’ex delegato De Simio va in pensione 15 Gruppo Arriva: ordine del giorno 7 Open Day Atm: torna dopo quattro anni 16 Dipartimento Formazione: sviluppo, benessere e crescita 8 E’ terminato il primo corso di formazione sindacale Filt 18 Pensioni: ecco le novità della riforma previdenziale 11 Fondazione: le scadenze per dicembre per avere rimborsi 19 Le malattie professionali dei conducenti di linea (II parte) Direttore Responsabile: Gaetano Sciortino Dipartimento Trasporto Pubblico Locale Caporedattore: Laura Cardacino Supplemento Filt-Cgil Milano - Lombardia In redazione: Gaetano Andreula, Maria Grazia De Carlo, della rivista: via Palmanova, 22 - Milano Alessio Morandi, Massimiliano Ronchi “Il lavoro nei trasporti” Telefono: 02.67.15.848 Hanno collaborato: Mauro Baroni, Alberto Beretta, Cri- numero 7 Fax: 02.66.98.70.98 stina Bertelli, Nicola Bratta, Attilio Gennaroli, Giuseppe Longhin, Massimiliano Minardi, Paolo Oian, Luigi Testa, Email: redazionetpl@cgil.lombardia.it Alessandro Vigani, Roberto Vincenzo. Sito web: www.filtcgillombardia.it 2
La Veletta dicembre 2016 EDITORIALE C ari lettori e care lettrici, come è consuetudine fare a fine anno, anche noi vogliamo redigere un breve consuntivo di ciò che è stato realizzato dal Dipartimento Tpl Milano/ Lombardia in questo 2016. Un eccellente traguardo è stato raggiunto con la chiusura del primo corso base sulla formazione sindacale che ha visto coinvolti oltre trenta compagni tra attivisti e delegati della Filt Cgil prove- nienti da diverse aziende con l’obiettivo di formare nuove forze ed impie- garle, insieme agli attuali delegati, al meglio nei luoghi di lavoro, affinché diventino punti di riferimento per tutti i lavoratori (vedi articolo a pagina 10). Un eccezionale impegno da parte dei compagni del trasporto pubblico locale e dei componenti del dipartimento è stato messo in campo per la campagna di sensibilizzazione per la nuova Carta dei Diritti Universali e per i tre quesiti referendari: abolizione dei voucher, con- tro i licenziamenti illegittimi e per abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti. Migliaia di firme sono state raccolte in tutta la Lombardia che hanno contribuito, a livello nazionale, al raggiungimento del quorum per arrivare ai referendum. Il Dipartimento Tpl Milano/ Lombardia ha dato il suo prezioso contributo per la realizzazione del nuovo sito www.filtcgillombardia.it che invitiamo caldamente a visitare. In tale sito potete trovare sempre notizie utili e aggiornate sul mondo dei trasporti. Il 2016 ha visto la nascita del nuovo periodico “La Veletta”, giornale che ha sostituito l’ormai storico AtiemmeFilt con l’obiettivo di realizzare un “informatore”, unico nel suo genere, che trat- tasse dell’intero settore del trasporto pubblico regionale. Per fare ciò si è reso necessario un am- pliamento della redazione che oggi si avvale di nuovi compagni che, con il loro impegno quotidia- no e le loro capacità, contribuiscono alla realizzazione di un giornale sempre più di qualità. All’inizio di questo anno, la Filt Cgil, in Atm, si era presa l’impegno di aprire un tavolo di con- fronto con l’azienda per i lavoratori del settore impiegatizio, guardie armate e portierato, quadri e funzionari, al fine di intavolare una trattativa che portasse, attraverso recuperi di produttività e una migliore organizzazione di lavoro, a dare una risposta economica ai settori sopra citati. Per mantenere fede ai nostri impegni, in occasione dell’accordo “Buongiorno Milano” si è riusciti a firmare un verbale di accordo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, nel quale le parti cerche- ranno di aprire dei tavoli negoziali entro la fine di giugno del 2017. Ci impegneremo a consolidare i risultati ottenuti e ci vedrà in campo per realizzare nuovi obiettivi non solo in Atm ma anche in altre aziende del trasporto pubblico, in particolare in Autoguidovie, nella costruzione di un nuovo Testo Unico, e nelle aziende del Gruppo Arriva per la realizzazione di nuovi accordi di secondo livello. Buone Feste a tutti e Buon 2017! Gaetano Sciortino Coordinatore Regionale Tpl 3
La Veletta dicembre 2016 MILANO Buongiorno Milano: firmato l’accordo. Si parte il 9 gennaio L’apertura anticipata della metro comporterà una rivoluzione dei turni orari per migliaia di lavoratori D opo gli incontri degli scorsi mesi, il 23 novembre il coordinamento Rsu e Atm hanno siglato l’accordo bat- tezzato “Buongiorno Milano” che a partire da lunedì 9 gennaio darà il via all’apertura anticipata della me- tropolitana. L'accordo è stato presentato durante l’assemblea dei 132 delegati alla quale hanno partecipato e votato in 101 di cui 98 a favore e 3 contrari. L’approvazione del suddetto verbale porterà numerosi cambiamenti sia per i cittadini che per i dipendenti Atm. I milanesi, ma anche quelli provenienti dall’hinterland avranno finalmente la possi- bilità di utilizzare la metro prima dell’alba e raggiungere la propria desti- nazione lasciando l’automobile nei parcheggi di interscambio. Per i lavo- ratori Atm le novità riguardano in particolare gli orari dei turni che inevi- tabilmente cambieranno e l’indennità disagio. Se inizialmente l’idea era di riconoscere una quota economica soltanto al settore metropolitano, durante la trattativa l’obiettivo della Filt Cgil è sta- to quello di coinvolgere nell’accordo il maggior numero di lavoratori e settori possibili che avrebbero inevitabilmente subìto cambiamenti nei turni di lavoro per effetto dell’inizio anticipato della metro. I dipendenti del settore metropolitano e non solo, dovranno cominciare il turno matti- nale di circa trenta minuti rispetto ad ora, a differenza del servizio di superficie che da sempre inizia alle ore 3,53 ad ec- cezione di quelle linee che operano su 24 ore. Inoltre per gli agenti di stazione che operano su tre periodi di servizio (mattina, pomeriggio e sera), la durata del turno pur aumentando ma rimanendo all’interno delle 39 ore, sarà riconosciu- ta un’indennità giornaliera solo se svolgono quei turni che iniziano in una fascia oraria compresa tra mezzanotte e le 5,59 per la metropolitana e tra la mezzanotte e le 5,29 per gli altri settori coinvolti. I macchinisti, gli operatori di sala operativa, i capistazione riceveranno un'indennità giornaliera di sedici euro, gli addetti al pronto intervento, gli agenti di stazione e gli agenti di linea M5 avranno un'indennità pari a 14 euro. Per quanto ri- guarda la superficie gli autisti di linea su gomma e ferro, gli operatori di esercizio, i graduati, i tutor, gli assistenti alla clientela, ai parcheggi e gli addetti alla sala operativa di Zara sarà erogata un'indennità di nove euro. Al personale ope- raio verrà riconosciuta, invece, l’indennità di miglior favore tra questo accordo rispetto all’accordo Direzione Ingegneria Rotabi- le del 2009. Inoltre a tutti i lavoratori del Gruppo Atm, ad esclu- sione di Net (?!) sarà riconosciuta una quota economica aggiunti- va una tantum di 150 euro sul premio di risultato del 2016, in quanto in tutti i settori aziendali sono state svolte attività prope- deutiche. Atm nonostante le limitazioni della delibera numero 70 emanata dal Comune di Milano e del decreto Madia numero 175 entrato in vigore il settembre scorso, su sollecitazione del Coordinamen- to Rsu, sta già provvedendo ad attivare le selezioni per una co- pertura adeguata degli organici al fine di garantire il personale necessario per l’incremento del servizio. L’azienda, su pressione della Filt Cgil, ha preso l’impegno di aprire un tavolo di discussione sui settori relativi a impiegati, funzionari, quadri nonché quelli non interessati da accordi di secondo livello sul recupero produttività. Auspicando quindi che tutte queste situazioni vengano presto risolte non ci resta che goderci le Feste Natalizie per poi impegnarci a rendere la città di Milano, sotto l’aspetto del trasporto pubblico, paragonabile alle altre città metropolitane europee e del mondo. Maria Grazia De Carlo Responsabile Comitato degli Iscritti M3 4
La Veletta dicembre 2016 Chiusure programmate: la Filt Cgil dice no all’accordo siglato I Coordinatori Rsu della Filt spiegano con una lettera le ragioni per cui non hanno firmato il verbale con Atm A fine novembre il Gruppo Atm, insieme al Coordinamento Rsu, ha sottoscritto un verbale di accordo che determina le chiusure programmate per il 2017 per il personale ad orario fisso diurno (funzionari, operai, im- piegati) per un totale di nove giorni: il 24 aprile, dal 14 al 18 agosto e dal 27 al 29 dicembre. I componenti del coordinamento Rsu Mauro Baroni e Massimiliano Minardi non hanno sottoscritto tale accordo per i motivi di seguito riportati. Nell’accordo non c’è la nostra firma “Nella giornata del 23 novembre, il coordinamento rsu ha firmato con Atm il Verbale d'Accordo delle chiusure programmate del 2017 per il personale impiegatizio, operaio e area professionale 1; e la proroga dell'utilizzo delle ferie residue sino al 30 settembre 2017 per tutti i lavoratori del gruppo Atm. Pur sapendo che la gestione di una parte delle ferie spettanti è a discrezione dell'azienda, riteniamo che le modalità applicative siano discriminatorie/selettive solo per alcuni lavoratori. Riteniamo altre- sì che non si debba avvallare questo tipo di accordi, in quanto indi- pendentemente dalle chiusure programmate, l’azienda continua ad andare in deroga alle chiusure da lei stessa stabilite. Alcuni settori, gestori di carichi di lavoro fissi e continuativi, non possono chiudere per rispetto di tempistiche previ- ste dalle normative; quindi, qual è il senso delle chiusure programmate? Mentre, riguardo la proroga sull’utilizzo delle ferie per l’anno successivo, pensiamo ci sia un forte contrasto tra il richiedere solo ad alcuni lavoratori di stare a casa obbligatoriamente per risparmiare e, ad altri negare ciclicamente le ferie per esigenze di servizio. Con un'organizzazione del lavoro più attenta, secondo noi, non ci sarebbe la necessità di proroga delle ferie né tan- tomeno di chiusure programmate. I lavoratori del gruppo Atm sono tutti uguali, non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B anche e soprattutto nella fruizione delle ferie… diritto imprescindibile dei lavoratori”. Mauro Baroni Massimiliano Minardi Coordinatori Rsu 5
La Veletta dicembre 2016 MILANO Sala operativa: abilitati alla multi mansione ma non utilizzati Turni orari scoperti nonostante vi siano operatori abilitati alla postazione da Dirigente Centrale Vaggiatori C ’è una situazione irrisolta nelle sale operative me- tro. A seguito dell’accordo Dsm, Direzione Ser- vizi Metropolitana, del 2012 è stato introdotto l’istituto della multi mansione. Successivamente un accor- Attualmente i lavoratori della sala operativa lavorano su tre postazioni: Cds, Dcm e Dce ma non sulla quarta po- stazione: questa situazione sta determinando un problema nella copertura dei turni da Dirigente Centrale Viaggiatori; do tra Rsu e Direzione Metro estendeva tale opportunità a problema che Atm non risolve lasciandolo incomprensi- tutti gli operatori che davano la disponibilità ad acquisire bilmente irrisolto anche dopo le numerose sollecitazioni nuove abilitazioni. ad intervenire da parte Già dal 2014 la Rsu in della Rsu locale. Ritenia- carica respingeva a mag- mo ora, come già in pre- gioranza l’ipotesi che cedenza sostenuto, che la l’impiego degli operatori quarta postazione possa potesse avvenire su tutte essere ricoperta da opera- le postazioni della sala tori multi mansione, a ovvero: Coordinatore di condizione che vi sia il Sala (Cds); Dirigente Cen- giusto ed adeguato rico- trale Movimento (Dcm); noscimento economico Dirigente Centrale Elet- Un operatore della sala operativa perequato ai profili tutt’o- trificazione (Dce) e Dirigente Centrale Viaggiatori (Dcv), ra presenti nelle sale operative. privilegiando quindi le mansioni per le quali si acquisivano La figura dell’operatore multimansione rappresenta per la progressivamente le abilitazioni. Le ragioni sostenute da nostra realtà un cambiamento che non esito a considerare sempre dalle Rsu, miravano a non svendere il lavoro e la “epocale”; da qui l’esigenza di non sminuire ma di valoriz- professionalità acquisita dagli operatori di sala operativa zare il più possibile tale “cambio di passo” dei lavoratori senza che vi fosse un adeguato riconoscimento economi- delle sale. co, in virtù anche del “significativo” recupero di produtti- Paolo Oian vità messo in conto da tale accordo. Ma così non è. Graduato Sala Operativa De Simio, delegato Giambellino va in pensione con 43 anni di lavoro A 57 anni di cui gli ultimi 28 passati in Atm, Felice De Simio ex dele- gato Filt Cgil ha raggiunto l’età della pensione. Sempre disponibile ad aiutare i lavoratori, Felice è stato per due mandati il punto di riferimento Filt Cgil nello storico deposito di Giambellino. “Sono stati anni meravigliosi che mi hanno dato l’opportunità di crescere e conoscere molte persone”, racconta emozionato il neo pensionato. E aggiunge: “E’ senz’altro un’esperienza che consiglierei anche ai miei figli. Essere della Cgil vuol dire mettersi a disposizione degli altri senza chiedere nulla in cambio, un valore che vale anche nella vita. Mi auguro di far parte A sinistra Felice De Simio, a destra Gaetano Sciortino ancora della Filt Cgil e poter collaborare con il sindacato”. A ricordo degli anni e delle lotte vissute insieme come rin- graziamento, Gaetano Sciortino, Coordinatore Regionale del Tpl, gli ha consegnato una targa celebrativa. Inoltre, il Di- partimento Mobilità e la Segreteria Generale di Milano e della Lombardia porgono al compagno De Simio le migliori congratulazioni per una meritata pensione. La Redazione 6
La Veletta dicembre 2016 Dopo quattro anni Atm torna ad aprire le porte ai milanesi San Donato protagonista dell’open day, 10mila visitatori hanno ammirato il deposito più tecnologico D opo quattro anni di silenzio sabato e domenica 17 e 18 dicembre è tornato l’Open Day Atm. Era dal 2012 che l’azienda non apriva le sue porte dando la possibilità alle persone di entrare e muoversi in uno dei siti più affascinanti del Gruppo: il deposito San Donato, l’ultimo nato e per questo all’avanguardia, dotato persino di pannelli solari sui capannoni. All’inaugurazione erano presenti il presidente Bruno Rota, l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità del comune di Milano, Marco Granelli, il vice sindaco Anna Scavuzzo, diversi dirigenti aziendali e il nostro Segretario Generale, Luca Stanzione. Secondo le stime circa dieci mila visitatori, hanno potuto passeggiare tra le offici- ne manutentive della metropolitana M3 che, tirata a lucido per l’occa- sione, ha mostrato i treni più mo- derni trasformati in un tragitto lu- dico per bambini, tra elfi intratteni- tori ed un immancabile Babbo Na- tale con il cappello da tranviere. Per gli adulti un interessante im- Un elfo intrattiene i bambini mersione di conoscenza, tra gli aspetti tecnici dei mezzi pubblici, che fanno parte dell’uso quotidia- no di chi si muove in città. Tra le diverse attività si poteva effettuare un tour su di un autobus ecologico Un giro per il deposito sul bus ecologico ad alimentazione ad idrogeno, con cui si visitava il deposito, tra le officine manutentive degli autobus e gli speciali punti di rifornimento. Altra possibilità era quella di fare Visitatori alla scoperta del deposito un giro sull’anello di prova della metropolitana, dove i bambini a turno visitavano la cabina del treno ed assieme al mac- chinista effettuavano il particolare viaggio. Molto intrigante il grande manifesto lungo più di cento metri e alto quattro, che ricopriva i muri interni dell’officina, su cui è stata riportata la storia, i numeri e i risultati di Atm. Impegnati a con- tatto con il pubblico parte della popolazione lavorativa dell’azienda, nello specifico, i reparti della metro 3, molti lavora- tori del deposito di San Donato, la superficie con i nuovi autobus, la Security aziendale e l'Infomobility, tutti insieme hanno guidato i visitatori nel contesto lavorativo dell’azienda, facendo anche capire le difficoltà a volte nascoste e le soddisfazioni di chi opera nel nostro set- tore. A questo proposito il presidente Bruno Rota ha sottolineato: “I risultati positivi ottenuti sono frutto dell’impegno di tutti i dipendenti che lavorano in que- sta azienda con professionalità”. Questo genere d’ini- ziativa ha anche trovato molti partecipanti negli stessi nostri colleghi, che hanno approfittato dell’occasione per mostrare alle proprie famiglie una parte del loro luogo di lavoro, in un contesto di svago e di rilassatez- za, proprio quando un anno di lavoro sta per finire. Alessio Morandi Reparto Security Cento metri di storia Atm 7
La Veletta dicembre 2016 SPECIALE Si è concluso il primo corso di formazione della Filt Cgil I 34 corsisti provenienti da diversi settori e aziende del Tpl hanno ricevuto un attestato di partecipazione I l 14 dicembre presso la sede Filt Cgil di via Palmano- va, con la consegna degli attestati di frequenza e me- rito ai partecipanti, è ufficialmente terminata la prima edizione del corso base per delegati e attivisti Filt Cgil ini- ziato a settembre 2015. Progetto pilota voluto ed organiz- ra Moscetti, Stefano D’Acapito, Ivan Panzica, Antonio Verona, Roberto Puddu. Un ringraziamento particolare alla Filt Regionale e Pro- vinciale per aver messo a disposizione risorse e strutture ma soprattutto per l’avvallo di questo progetto ambizioso. zato dal Dipartimento Regionale Tpl ed espressione di un Ovviamente, chi scrive, non può dimenticarsi di ringrazia- nuovo metodo di lavoro, infatti, questa volta sono stati re Gaetano Sciortino per aver accettato e sopportato lo individuati prima i corsisti e poi su di loro è stato studiato stress derivante dall’organizzazione di tutto ciò, e per es- e calibrato il percorso formativo. sere il co-ideatore di questa bellissima avventura che non Il corso è stato suddiviso in si sarebbe potuta realizzare moduli, ogni modulo ha trat- senza la presenza di: tato un argomento specifico Albanese Ivan (Atm - Giam- esploso in più giornate (circa bellino), Assandri Tania due o tre incontri al mese). (Atm - Area C), Baron Simo- Inizialmente i partecipanti, ne (Airpullman), Baroni Glo- tutti appartenenti al mondo ria (Atm - M1), Biasi Gianlu- Atm, hanno affrontato temi ca (ATM - Giambellino), tecnici, ad esempio: la malat- Canì Giuseppe tia, la gestione dei congedi (Autostradale), Cardacino parentali, la disciplina, e suc- Laura (Atm - Novara), Cas- cessivamente, allargando la setta Amabile (Atm - Duo- platea a livello regionale ad Il gruppo dei corsisti durante una lezione mo Point), Cerquetani Vale- esponenti di altre aziende del settore, gli argomenti sono rio (Atm - Sarca), De Carlo Maria Grazia (Atm - M3), De diventati più specifici addentrandosi nel mondo sindacale, Feudis Sergio (Atm - Precotto), De Ponti Alessio (Atm - come ad esempio l’apertura e chiusura del processo di Baggio), Dell’Atti Giacomo (Atm - San Donato), Deriu raffreddamento, i compiti delle Rsu e Rsa, il Ccnl. Stefano (Atm - Novara), Fanara Luigi (Tpl Lecco), Formi- Un modulo, in particolare, è stato dedicato alla storia ed ai sano Franco (Atm - Sarca), Franco Matteo (Atm - Teodo- principi fondanti della nostra organizzazione, ad ogni cor- sio), Lido Fabio (Atm - Net), Marzullo Mirko (Atm - Tici- sista è stata consegnata una copia del nostro Statuto, han- nese), Messina Roberto (Atm - San Donato), Morandi no potuto ascoltare una lezione di storia tenuta diretta- Alessio (Atm - Guardie Armate), Murgia Giorgio (Atm - mente dal Presidente della fondazione Di Vittorio ed assi- Leoncavallo), Piccolo Assefasc Karol (Atm - Dspsc), Re- stere alla proiezione del film: “Pane e Liberta”. Il percorso spino Antonio (Stie), Savarino Giuseppe (Atm - Controllo è stato lungo e laborioso, ma di grande soddisfazione, cer- Esercizio), Serena Giuseppe (Atm - Palmanova), Stabile tamente questo non rimane un progetto a se stante, ogni Michele (Atm - San Donato), Statzu Giovanni (Atm - partecipante seguirà nei prossimi mesi corsi di specializza- M3), Striato Andrea (Atm - Molise), Surace Ferdinando zione inerenti alle proprie preferenze ed attitudini dimo- (Atm - Baggio), Tammaro Fabio (Atm - Loreto), Tasillo strate rispetto alle materie trattate. Marco (Atm - M5), Vigorita Davide (Atm – M2), Viscomi Sono doverosi i ringraziamenti ai numerosi docenti che Pasquale (Atm - Dspsc). Certamente non finisce qui, tra hanno collaborato: Fabio Mainetti, Mara Baratti, Gaetano febbraio e marzo 2017 inizierà un nuovo corso, nuovi Sciortino, Paolo Gardenghi, Andrea Pala, Vincenzo Ro- partecipanti e... nuova avventura. berto, Cristina Bertelli, Fortunato Lania, Roberto Regon- Cristina Bertelli di, Carlo Ghezzi, Stefano Malorgio, Antonino Crinò, Lau- Funzionario Regionale Tpl 8
La Veletta dicembre 2016 SPECIALE Docenti preparati e materie fondamentali per fare sindacato Intervista ad alcuni corsisti della Filt, tra loro ci sono conducenti, operatori di Area C, agenti di stazione Sei degli oltre trenta partecipanti raccontano la propria esperienza al primo corso sindacale organizzato dalla Filt Cgil: Tania Assandri ha 34 anni ed è un operatore di Area C. “Partecipare a questo corso mi è servito tantissimo, non soltanto per conoscere gli aspetti normativi, ma anche per capire quali sono le mie potenzialità e le lacune sulla quale devo lavorare per migliorare. Molti argomenti trattati non li co- noscevo, come ad esempio la Sa 8000, o quali sono le procedure per i congedi parentali. Ora spero di poter mettere in pratica ciò che ho imparato e aiutare gli altri lavoratori”. Valerio Cerquetani ha 28 anni ed è un conducente Atm nel deposito Sarca. “E’ stato molto inte- ressante e costruttivo partecipare a questo corso. Pur lavorando per la stessa società spesso non ci rendiamo conto che esistono settori diversi dal proprio e che hanno problematiche differenti. Que- sto corso mi ha dato l’opportunità di conoscere meglio le diverse realtà aziendali e di approfondire argomenti nuovi utili a chi come me sta muovendo i primi passi come attivista sindacale”. Gloria Baroni, 26 anni, agente di stazione M1. “Sono felicissima di aver seguito questo corso strut- turato molto bene. Una tra le lezioni che più mi ha entusiasmato è stata quella sulla comunicazione dove si è potuto mettere in rilievo le proprie capacità discorsive, utili sia per parlare con i lavoratori che con l’azienda. I docenti sono stati bravi a utilizzare termini semplici anche per spiegare argo- menti non proprio facili da comprendere in quanto zeppe di riferimenti normativi”. Gianluca Biasi di anni ne ha 42 ed è un autista di Giambellino. “In futuro mi piacerebbe occuparmi di previdenza o di sicurezza sul lavoro: sono due materie che mi hanno sempre affascinato e questo corso mi ha fornito molti strumenti in più che posso mettere al servizio dei colleghi che hanno bisogno. Oggi più che mai è necessario essere preparati e questo corso è stato un buon inizio, lo consiglierei di certo a chi vuole intraprendere seriamente questa strada”. Antonio Respino, 46 anni, conducente bus per Stie. “La cosa fantastica di questo corso è che ha trasformato delle singole persone in un gruppo affiatato e che ha voglia di crescere. Ho trovato docenti preparati e disponibili. Certo il corso è stato tosto e per uno che è completamente a digiu- no di certe materie non è così semplice, ma se uno ha voglia di crescere e imparare, gli strumenti e gli aiuti non mancano sia da parte dei docenti che da parte dell’Organizzazione”. Simone Baron, 45 anni, conducente bus per Airpullman, già delegato Rsa. “Grazie a questo corso ho potuto ampliare il mio bagaglio di conoscenze. Fare il delegato nelle piccole aziende non è co- me esserlo in una grande società come Atm dove ti puoi confrontare e consigliare con altri delegati della propria organizzazione. Di certo consiglierei questo corso non soltanto per le informazioni trasmesse, ma anche per la semplicità delle spiegazioni fornite dai docenti”. 10
La Veletta dicembre 2016 FONDAZIONE ATM Fondazione ricorda tutte le scadenze per ottenere i rimborsi Ancora pochi giorni per presentare le domande per chiedere i contributi libri scolastici e spese sanitarie F ine anno, tempo di regali ma anche di scadenze da rispettare per poter ottenere rimborsi economici per le spese sostenute durante il corso dell’anno per sé e per la famiglia. Come ogni anno, la Fondazione Atm ha il piacere di augurare i migliori auguri di buone feste ai lettori de La Veletta e con l’occasione ricordare ai propri associati i termini entro il quale presentare le richieste di rimborso per le spese sanitarie e quelle per i libri scolastici. Contributo libri scolastici Le domande relative al contributo libri scolastici devono essere pre- sentate entro il 31 dicembre 2016. Spese Sanitarie Il termine di presentazione per le domande di rimborso di spese medi- che e odontoiatriche effettuate nel 2016 è fissato al 31 dicembre 2016 I documenti di spesa inerenti prestazioni sanitarie emessi a dicembre 2016 possono essere presentati sino a martedì 31 gennaio 2017 Pagamento quota associativa 2017 Per usufruire dei vantaggi e delle agevolazioni offerte da fondazione Atm i beneficiari pensionati, ad inizio anno, dovranno corrispondere la quota associativa 2017. Chi ha optato per il pagamento tramite bonifico SEPA riceverà la comunicazione con l’importo della quota e la data dell’addebito che verrà effettuato direttamente sul conto corrente. Tutti gli altri riceveranno il bollettino con l’importo della quota associativa e la data di scadenza. In alternativa al bollettino il pagamento potrà essere effettuato anche: • tramite bonifico bancario intestato a Fondazione ATM - IBAN IT90Y0558401619000000023225 • in contanti presso gli sportelli di Fondazione ATM, via C. Farini 9, Milano • tramite POS presso gli sportelli di Fondazione ATM, via C. Farini 9, Milano N.B. In caso di bonifico o bollettino ricordarsi di trasmettere a Fondazione Atm copia della ricevuta di pagamen- to: tramite fax allo 02.63.11.96.331, o via mail all’indirizzo: sportelli@fondazione.atm.it 11
La Veletta dicembre 2016 PROVINCIA Pavia: A.A.A. cercasi un unico gestore per il Tpl in provincia Oggi sul territorio operano cinque aziende, i conducenti hanno integrativi differenti e i bus sono malmessi R iflettori accesi sulla gara da 125 milioni di euro per il trasporto pubblico nella provincia di Pavia. Dopo un lungo e travagliato iter che è iniziato il 30 luglio 2015, data ultima per la presentazione delle offerte, la recente sentenza del Tar del 7 dicembre e la probabile aggiudicazione definitiva ad Autoguidovie, probabilmente siamo al capitolo finale. In questi 17 mesi giusto per non annoiarci, non ci siamo fatti mancare niente, nella migliore tradizione italiana sulle gare pubbliche, ricorsi, denunce, esposti, dichiarazioni di esuberi con messa in mobilità del personale poi rientrati, inchie- ste della Procura, dichiarazioni di ogni sorta sia da parte aziendale che da parte sindacale in specie autonoma più o meno fondate e veritiere. Una gara, che presentata come una svolta epocale nella gestione del Tpl pavese: con razionalizzazione delle linee, grossi risparmi per la collettività a fronte di servizi migliori insomma una panacea di ogni disservizio grazie a nuovi piani della mobilità sia urbani che extraurbani con un gestore unico per tutto il territorio, è finita in mano agli studi legali. Peccato. Ad oggi il servizio sulla provincia di Pavia è gestito da cinque società principali, Line per l’urbano di Pavia, Pmt per l’extraurbano a sud est di Milano, Stav Vigevano per la zona sud ovest di Milano e la Lomellina, Sapo Voghera e Arfea per l’Oltrepo' Pavese e dalla società STAC che gestisce una linea stagionale e una linea da Alessandria a Milano. Ad integrare queste società, la Star sulla direttrice Pavia-Lodi, la Migliavacca in subappalto su linee interurbane del Comu- ne di Pavia, sempre la Sapo Voghera ma con la sua succursale di Pavia, in subappalto di linee Pmt e la DellaValle di Stra- della sempre in subappalto Pmt. Una situazione come si può notare, molto frazionata ed articolata, con società partecipate che gestiscono linee di altre partecipate, e via di segui- to, con ulteriori complicazioni di carattere sia contrattuale che economi- che. Arfea per esempio oltre ad essere in condizioni economiche non proprio splendenti, è contrattualmente una Babele avendo più contratti integrativi al suo interno, che provengono dal fatto che i lavoratori di ogni precedente azienda si sono portati dietro il contratto integrativo ap- plicato antecedente. Inoltre a complicare il tutto, non si è mai arrivato a concordare un integrativo aziendale unico, data la presenza di personale proveniente da diverse realtà lavorative presenti sul territorio al suo arrivo ed assorbite; con la conseguenza che in una stessa residenza, ad un gruppo di lavoratori certe competenze vengono calcolate in maniera diversa rispetto ad altri colle- ghi o la media lavorativa ad alcuni viene calcolata mensilmente ad altri sulle 17 settimane. Durante l’ultimo incontro tenutosi in Prefettura, sono emersi notevoli problemi di liquidità di questa società ed un debito verso il fondo di categoria Priamo di circa 360mila euro tra il Pavese e l’Alessandrino ove ha in gestione altri servizi. Infi- ne il parco mezzi con cui operano i conducenti di Arfea: gli autobus sono tra i più malmessi della provincia, sia per la po- ca manutenzione dovuta a svariati fattori: dalla mancata costruzione in provincia di un’officina dedicata, alla vetusta età dei mezzi in linea, alla cronica mancanza di pezzi di ricambio. Il gestore unico è sembrato, alla presentazione del bando di gara, una soluzione per razionalizzare questo “caos” di società, di integrativi diversi, di gestione del personale e dei mezzi diversa da società a società, infatti le “società Pavesi” con esclusione di Arfea che partecipava in solitaria, unificandosi in un consorzio denominato Tplo sembravano andare in questa direzione di ottimizzazione delle risorse sia umane che eco- nomiche. Il tutto però, come già detto, è stato complicato da questo periodo di limbo, che si è protratto, fino a pochi giorni fa e non si sa se terminato, vista la possibilità del consorzio Tplo di ricorrere al Consiglio di Stato. La conseguenza di questo protrarsi nel tempo dell’assegnazione, ha avuto ripercussioni sia sul piano delle assunzioni, infatti il personale neoassunto con contratti a termine, sia negli investimenti sui mezzi, inesistenti. Ci auguriamo, che una volta partito il nuo- vo gestore del servizio, in provincia tutte queste situazioni si risolvano positivamente, in breve tempo, per riportare la se- renità tra i lavoratori, già sotto pressione giornalmente per il lavoro del conducente non certo tra i più facili ed ancora più difficile se svolto in condizioni di incertezza societaria e contrattuale. Luigi Testa Delegato Rsu Line 12
La Veletta dicembre 2016 PROVINCIA Bergamo lavoratori di impianti fissi: incertezza o risorsa? Svolgono la propria attività in ufficio o in rimessa ma contrattualmente vivono nel limbo di altri settori Q ualcuno di voi forse non ne ha mai sentito parla- re, oppure ignora quali siano questi lavoratori; sicuramente vi sarà capitato di leggere dei comu- “complessi di inferiorità” del personale impiegatizio, ma con l’aggravante che, a volte non essendoci nessun tratta- mento individuale o collettivo da parte dell’azienda, rin- nicati sindacali che in ordine di apparizione tra il titolo di corrono miraggi di una tantum o premi di produttività sciopero, fasce di garanzia, personale viaggiante, compare legati al personale viaggiante. Spesso poi, abbiamo assisti- nel fondo del comunicato la frase: “Per impianti fissi”. to in questi reparti alla lenta decimazione numerica dell’a- Ebbene, si tratta di quei colleghi occupati in ufficio, ma- rea tecnica, dovuta alla tendenza di alcune aziende che nutenzione e generis, nelle aziende; lavoratori a cui si ap- negli ultimi vent’anni, hanno optato per la politica di ab- plica un Ccnl che, per “minoranza numerica” rientrano battere i costi di produzione scegliendo l’esternalizzazione nel settore del trasporto pubblico locale. a ditte esterne, con gare d’appalto di lavorazioni legate alla Solitamente questi lavoratori vengono o preferiscono, per manutenzione. loro natura d’impiego, Inutile dire che tale strate- essere poco coinvolti nei gia impoverisce le capacità lavori delle Rsu, più legate stesse di questi operatori a dinamiche inerenti al di servizio. Eppure, se si servizio di linea su strada. entra in questo mondo Spesso poi nelle dinami- variegato di lavoratori che di contrattazione col- “atipici di settore”, ci tro- lettiva aspettano più un viamo magari a constatare rinnovo contrattuale che che spesso per motivi di un accordo che possa mi- promozione, di salute o gliorare o normalizzare le scelte lavorative erano o lo loro condizioni lavorative sono stati per un certo ed economiche di secon- tempo, colleghi autisti an- do livello. Vuoi anche perché i colleghi d’ufficio si sento- che loro. Si può quindi concludere che spesso queste figu- no e sono più a stretto contatto con la dirigenza, e per re professionali hanno molto più a che fare con il perso- questo motivo sono soggetti a trattamenti economici lega- nale viaggiante di quanto sembri; li vediamo ad esempio ti alle prestazioni individuali, poi le loro mansioni sono nell’ufficio movimento, sui mezzi di trasporto come veri- multiple e poco incasellabili in aziende che in questa era di ficatori di linea o bigliettazione, in officina o sui piazzali di concorrenza, tecnologia e di continui tagli al servizio, han- rimessa addetti alla manutenzione ordinaria o straordina- no bisogno di flessibilità lavorativa e gestionale. Magari ria degli autobus, oppure dietro a una scrivania a lavorare sognano altri contratti come quello del commercio o dei su documenti, buste paghe, turni e tutto ciò che compren- metalmeccanici, perché più vicino alla loro mansione, ma de il lavoro di cancelleria. durante gli scioperi di mezza o intera giornata hanno un Crediamo che, una delle sfide all’interno delle aziende per numero di presenza legata alla sicurezza degli impianti e cui lavoriamo e nelle sedi sindacali, ci sia anche spazio per perdono più ore lavorative di un turnista autista, costretto rendere più partecipi questi colleghi alle tematiche prati- alle fasce di garanzia di settore. che che riguardano il trasporto pubblico locale, e ad essere Altro mondo, ma non meno importante è quello della più attenti noi stessi anche alle loro peculiarità e proble- manutenzione; il quale, anche dopo l’introduzione della matiche di servizio. Quindi, fra incertezza o risorsa sce- legge 224 dell’11 dicembre 2012, la quale ingloba le man- gliamo la seconda! sioni di meccanico/motorista ed elettrauto, in un’unica figura professionale, denominata meccatronico. Gli appar- Alessandro Vigani tenenti a questa categoria si trovano ad avere gli stessi Delegato Sab 13
La Veletta dicembre 2016 PROVINCIA Cremona: alta adesione allo sciopero contro i vertici di Km “Rappresentare i lavoratori deve tornare ad essere l’obiettivo primario del sindacato”, spiega il delegato F inalmente dopo tantissimi anni i lavoratori di Km (Gruppo Arriva) hanno capito l’importanza di un contratto di secondo livello di Gruppo per recuperare, oltre al potere d’acquisto e i diritti, la solidarietà fra lavoratori. Uno sciopero ad altissima adesione quello svoltosi poche settimane fa, che non vuole essere un rito scontato di rap- presentanza, ma al contrario rilanciare il ruolo e la funzione del sindacato come espres- sione di partecipazione e di legittimità reciproca, cercando pur nelle diversità di interessi di cogliere obiettivi comuni, in un’azienda come la nostra che cambia area contrattuale da Asstra ad Anav, che fa emergere nuovi bisogni e che deve affrontare nuove e straordina- Attilio Gennaroli rie sfide come quella del trasporto pubblico locale. Una voce che per essere forte deve necessariamente tornare alla propria funzione pri- maria: non tanto esperti tuttologi, ma rappresentanti dei lavoratori valorizzati in primis dagli altri rappre- sentanti dei lavoratori, i delegati e le strutture sinda- cali. Diversamente, saremmo non un sindacato ma una semplice organizzazione improntata su concezioni di pensiero materialistiche ed economicistiche, che considera il proprio impiego come una specie di merce che il dipendente vende al suo datore di lavo- ro. Il pericolo sarebbe allora quello di trattare la pre- stazione lavorativa come una “merce sui generis” o come una anonima “forza” necessaria alla produ- zione e l’errore inevitabile quello di dare prima di tutto importanza alla dimensione oggettiva del lavoro, ponendo quella soggettiva su un piano secondario. Tale inversione dell’ordine delle cose si dimostra grave e pericolosa per un’organiz- zazione di lavoratori e per i dipendenti stessi perché porta a considerare i salariati non tutti allo stesso modo con pari dignità ma al contrario come mero strumento di produzione e poi Scrivici, raccogliamo le tue idee: come persona. Questa situazione è dannosa anche per l’istituzione in cui si presta redazionetpl@cgil.lombardia.it la propria attività lavorativa perché dividere i dipendenti porta ine- vitabilmente alla ricerca dell’interesse particolare del solo gruppo che rappresenta perdendo di vista quello generale di tutti i lavorato- ri. Tutto ciò porta inevitabilmente ad un senso di smarrimento dell’orgoglio di appartenere ad un’unica grande istituzione, alla de- motivazione personale e alla diminuzione della disponibilità a colla- borare reciprocamente, nella diversità dei ruoli, al bene comune dell’istituzione cui si “appartiene”. Attivisti e delegati Rsu della Filt Cgil, a differenza di altri non in- tendono assumersi la responsabilità di tali errori, che inevitabilmen- te minano la coesione sociale e il senso di appartenenza all’interno del Gruppo Arriva ed in ultima analisi alimentano la ricerca del so- lo interesse individuale. Attilio Gennaroli Delegato Rsu Km 14
La Veletta dicembre 2016 ATTIVO DELEGATI GRUPPO ARRIVA Ordine del Giorno L’assemblea dei Delegati delle aziende del Gruppo Arriva riuniti il 12 Dicembre 2016: Considerato a) le comunicazioni unilaterali contenute nelle lettere inviate alle Società SAB, SAL, SIA, SAIA, KM che indentificano il percorso del Gruppo Arriva attraverso processi di incorporazioni Societarie; b) la volontà di cambio della normative di riferimento da ASSTRA ad ANAV; c) il rifiuto del Gruppo Arriva ad aprire un tavolo di confronto regionale come richiesto dalle Segreterie di FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL sui temi riguardanti: garanzia occupazionale, garanzia sa- lariale e problematica sugli inidonei e il cambio di area contrattuale da ASSTRA ad ANAV; d) la riapertura da parte delle Aziende del Gruppo Arriva dei tavoli di confronto territoriale (Bergamo- Lecco; Brescia; Cremona) a seguito della nostra iniziativa di sciopero del 15 Novembre 2016. Impegna: 1. Le Segreterie Regionali, le segreterie territoriali e le RSU a verificare le condizioni per il pro- seguimento delle trattative con le diverse aziende del Gruppo Arriva. L'assemblea identifica nei seguenti punti i temi imprescindibili per il proseguimento della trattativa: Mantenimento dei livelli occupazionali e garanzie sugli inidonei Mantenimento di tutte le condizioni economiche Sottoscrizione di un protocollo di relazioni industriali 2. Fatto salvo gli accordi precedentemente sottoscritti, che regolano aspetti di carattere nor-mativo ed economico, sulle specificità territoriali in ordine all’organizzazione dei tempi e delle modalità di svolgi- mento del servizio, impegna le RSU con le segreterie territoriali a ve-rificare azienda per azienda l’esi- stenza dei presupposti per addivenire ad accordi territoriali sui seguenti punti: ORARIO DI LAVORO AGENTE UNICO INIDONEI MASSA VESTIARIO ACCORPAMENTI DEPOSITI e TRASFERTE MALATTIA FERIE SINISTRI 3. Le segreterie territoriali e le RSU a recuperare in un accordo novativo territoriale tutti i temi contenuti negli accordi oggetto di disdetta unilaterale dell’azienda senza alcuna perdita di carattere economico. 4. Le segreterie regionali a verificare entro il 20 dicembre ’16 lo stato di avanzamento dei ta-voli territo- riali al fine di omogeneizzare la contrattazione rispetto ai temi sopra esposti e proseguire la mobilita- zione qualora non vi fossero le condizioni di definizione delle richieste formulate. Bergamo 12 dicembre 2016 15
La Veletta dicembre 2016 CONOSCERE Formazione, sviluppo, benessere e crescita organizzativa il futuro che vogliamo lo seminiamo oggi perché solo chi è così folle da voler cambiare il mondo lo cambia realmente I l nostro giornale, anche in questa uscita, vuole continuare a dedicare uno spazio ad uno dei tanti Dipartimenti della Filt e alle struttu- re della Cgil Regionale affinché i lavoratori, i nostri lettori, gli addetti ai lavori conoscano fino in fondo i diversi settori che costituiscono la nostra grande Organizzazione sindacale. In questo periodico diamo la possibilità di far conoscere il Dipartimento Formazione della Cgil Regionale dove al suo interno operano tre nostre bravissime compagne: Annalia Farina (Segretario Responsabile Formazione Filt), CONCETTA FERRARA ( Rsa Airport Handling), Barbara Gadda (Rsa Gecotras). Alle nostre compagne e a tutti i componenti del Diparti- mento, la Redazione augura un buon lavoro. (Admv) Il Dipartimento Formazione della Cgil Lombardia, suppor- tato e coordinato dalla Segreteria regionale, sta cercando di capire, interpretare e affrontare il mondo del lavoro che cambia, che è cambiato negli ultimi anni e che cambierà a un ritmo vertiginoso nei prossimi. Noi vogliamo stare al passo del tempo che cambia senza rincorrerlo ma affian- candolo. È cambiato il modo di lavorare, il modo in cui le persone si relazionano all’interno del luogo e dei tanti non luogo di lavoro, sono cambiate le identità individuali ed è cambiato il valore che attribuiamo al lavoro e alla vita stes- sa. Questo è un cambiamento epocale, una Grande Trasfor- mazione, e come tale genera confusione ed ha un impatto duro su di noi e sul nostro lavoro, sulle nostre abitudini e pratiche, sul nostro linguaggio e sui nostri comportamenti, sul nostro vivere e sul nostro modo di essere e fare sindaca- to. Per questo il Dipartimento Formazione si sta ridisegnando e riprogettando e sta cercando di riprogettare la forma- zione sindacale pensandola come leva utile a promuovere e sostenere progetti di innovazione che rendano la nostra Cgil più forte e meglio attrezzata di fronte alle sfide che ci attendono. Il Dipartimento Formazione ha grandi progetti, grandi aspettative e grandi ambizioni. Sì, siamo ambiziosi, determinati e passionali, e lo siamo perché amiamo la Cgil! Crediamo nella formazione delle persone, degli uomini e delle donne della Cgil: la nostra organizzazione e la nostra ca- sa. Siamo convinti che la formazione possa e debba ricoprire non solo un ruolo importante, ma un ruolo centrale e de- cisivo all’interno della Cgil perché crediamo che sia la leva del cambiamento che vogliamo. Per farlo stiamo mettendo in atto diversi tipi di iniziative di studio e ricerca, alcuni già partiti e altri in fase di preparazione, abbiamo tante idee e tanti progetti. Accanto ad una formazione di tipo “classico”, stia- mo studiando nuovi approcci e nuovi strumenti di formazione e di sviluppo delle nostre persone, che ci consentano di produrre innovazione in almeno due livelli: 1. quello delle “strategie operative”; il livello delle decisioni che permette di definire concretamente i progetti adatti a realizzare nuove forme di insedia- mento, di rappresentanza e di negoziazione. 2. quello de “l’organizzazione e il coordinamen- to del lavoro sindacale”; il livello che si occupa di strutturare e monitorare lo svolgimento delle moda- 16
La Veletta dicembre 2016 lità realizzative, delle competenze, dei comportamenti e dei linguaggi, necessari allo sviluppo di un’azione sinda- cale congruente con il mondo del lavoro contemporaneo. Il Dipartimento, con il coordinamento della Segreteria, si occuperà di pro- gettare e promuovere dei “format di sviluppo strategico e organizzati- vo” (non solo di formazione quindi) strutturati su differenti aree tematiche che faranno da supporto ai progetti d’azione sindacale di cambiamento e di crescita. Perché i progetti di insediamento, di rappresentanza e di contratta- zione possano realizzarsi, elaboreremo e metteremo a disposizione di tutta l’organizzazione: Sistemi di Competenze adatti all’azione sindacale (il Dipartimento si occuperà di identificare i ruoli che servono, specificarne profili di co- noscenze e di capacità, strutturare le attività necessarie allo sviluppo del potenziale e delle capacità). Sistemi di attivazione e di sostegno dell’appartenenza e della motivazione. Professionalità di supporto allo sviluppo delle persone dell’organizzazione: formatori, coach, tutor, counselor. Abbiamo avviato vari gruppi di lavoro, che sono già consolidati ed operativi e stanno dando i primi risultati, mentre altri inizieranno a lavorare nei prossimi mesi. Per comunicare con tutta l’Organizzazione ci siamo dotati di una newslet- ter: che abbiamo pensato come uno strumento di elaborazione e di discussione aperta e propositiva, uno strumento che permetta a tutte e a tutti di conoscere, di essere informati sui progetti che il Dipartimento (e tutte le strutture che lo compongono) sta sviluppando. Questo però non è che l’inizio. Vogliamo crescere. Crescere per stare al passo dei tempi che cambiano velocemente ma non solo. Intendiamo la crescita anche e soprattutto come innovazione, sviluppo, cam- biamento, voglia di affrontare le sfide senza paura e senza tentennamenti. Crescita, formazione, cambiamento, innova- mento e sperimentazione sono le parole che ci guidano e che crediamo possano aiutarci e possano permetterci di fare al meglio il nostro lavoro, il mestiere del sindacalista. Dipartimento Formazione Regionale La redazione de La Veletta, il Dipartimento Mobilità e la Filt Cgil di Milano e Lombardia augurano a tutti i lettori e le loro famiglie i migliori auguri per un sereno Natale e un Felice 2017 17
La Veletta dicembre 2016 PREVIDENZA Approvata la legge di bilancio, ok alla riforma previdenziale Finalmente il Governo ha riconosciuto che i lavori non sono tutti uguali: le novità per andare in pensione N elle settimane scorse il Parlamento, nel pieno della crisi del governo Renzi, ha approvato definitivamente la legge di bilancio per il 2017 all’interno della quale sono racchiuse delle novità importanti e, seppur non per tutti, positi- ve rispetto alla Riforma Fornero. Vi riporto in pillole gli elementi essenziali che riguardano il nostro settore più da vicino, anche perché quasi tutte le novità dovranno essere accompagnate da appositi decreti attuativi, che almeno sulla carta devono essere emanati entro il 28 febbraio 2017, questi decreti insieme alle successive circolari dell’Inps, ci diranno in con- creto come verranno applicate le nuove direttive. Prima di entrare nello specifico mi sembra giusto ricordare brevemente come si è giunti al ritocco in meglio, di alcune norme. Dopo aver chiesto per lungo tempo di sedersi ad un tavolo per discu- tere di pensioni, il 28 settembre le Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl e Uil, hanno sottoscritto un verbale di intenti con l’ex Governo Renzi, in cui finalmente si inizia a dire che non tutti i lavori sono uguali e che vanno apportate delle migliorie alla Riforma Fornero, le aspettative sindacali erano maggiori ovviamente, ma almeno si è iniziato a modificarla. Vengono abolite per tutti le penalizzazioni previste per i più giovani di 62 anni che accedono alla pensione anticipata, attualmente prevista con 42 anni dieci mesi per gli uomini. L’opzione donna, ha avuto solo una misera mini proroga, per potervi accedere bisogna avere al 31 dicembre 2015, 35 anni di contributi e 57 anni di età, in pratica rispetto allo scorso anno è stata tolta solo l’aspettativa di vita di tre mesi. Sui lavori usuranti vi sono importanti novità, dopo il quasi affossamento della norma, eliminato fino alla fine del 2026 l’incremento della speranza di vita, per cui rimarranno fermi i requisiti di 35 anni di lavoro e 61 anni e 7 mesi di età, con quota 97,6 non ci sarà più l’obbligo di svolgere l’attività usurante nell’ulti- mo anno di lavoro, ma sarà sufficiente averlo fatto per almeno sette anni negli ultimi dieci. Eliminata anche la finestra di dodici mesi. Viene ampliata la platea dei beneficiari, fra gli altri anche i “conducenti di convogli ferroviari e personale viaggiante”, su questo però sarà necessario attendere le premesse iniziali, in particolare dovranno dire se per essere considerati macchinisti, sulla fiancata del treno deve esserci scritto Trenitalia, oppure pren- dere a riferimento il solo regolamento di circolazione ferroviaria e quindi tutti i macchinisti indistintamente. Per chi rag- giunge i requisiti nel corso del 2017, dovrà presentare la richiesta di certificazione entro l’1 marzo, mentre per chi lo per- feziona nel 2018, dovrà presentarla entro l’1 maggio 2017, chi lo presenterà dopo, gli verrà posticipata l’uscita fino ad un massimo di tre mesi (almeno con le vecchie regole). Lavoratori precoci, 41 anni di contributi. Ma non per tutti. Infatti oltre ad aver lavorato per almeno 52 settimane prima dei 19 anni, bisogna far parte delle categorie dei lavoratori usuranti, oppure essere disabili (>74%), o avere un parente di primo grado disabile convivente, oppure essere disoccupati a seguito di licenziamento e non per dimissioni volontarie, ed aver terminato il diritto alla Naspi e simili da almeno tre mesi. Anche qui bisognerà attendere i decreti attuativi, e si potrà accedere solo a partire dal 1 maggio 2017. A differenza dei lavori usuranti, il requisito dei 41 anni, a partire dal 2019 subirà l’incremento dell’aspettativa di vita a partire dal 2019, in pratica i precoci potranno andare in pensione, un anno e dieci mesi prima degli altri lavoratori. Mano a mano che i singoli decreti attuativi, saranno emanati ve ne daremo notizia immediata, il che in ogni caso non avverrà prima della fine di febbraio 2017, nel frattempo potrete chiedere informazioni ai delegati sugli impianti, tenendo presente che tutte le risposte, oggi possono esser date solo da chi ha la sfera di cristallo, o da chi vi vuole intortare. Il Dipartimento Tutela Individuale continuerà ad accompagnare per mano gli iscritti della Filt Cgil verso la pensione, mentre per gli altri c’è sempre Google. Roberto Vincenzo Coordinatore del Dipartimento Tutela Individuale 18
La Veletta dicembre 2016 SALUTE Quando il posto guida logora la salute fisica e mentale (seconda parte) Organizzazione del lavoro e aspetti psicologici sono tra i fattori di stress per i conducenti di linee urbane N el numero precedente abbiamo visto come in base a numerose ricerche e studi universitari, il mestiere di conducente di linea nei centri urbani sia tra le professioni più stressanti al mondo, e che le malattie profes- sionali correlate a questa particolare tipologia di lavoro sono numerose: problemi cardiovascolari e muscolo- scheletrici, disagio psicologici, disturbi del sonno e disordini gastro-intestinali, per citarne alcuni. Di seguito, approfon- diremo altri due aspetti che contribuiscono in modo determinante a rendere il mestiere di conducente molto stressante: l’aspetto psicologico e l’organizzazione del lavoro. SALUTE PSICOLOGICA Uno studio realizzato nel Regno Unito ha evidenziato che negli autisti, le malattie psichiche correlate allo stress come ansia e depressione hanno un tasso più elevato (13%), rispetto alla popolazione generale (5%). Disturbo post traumatico da stress (PTSD) Un particolare evento occorso al conducente durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, può essere strettamente collegato all’impoverimento della sua salute psichica: generalmente tali situazioni fanno riferimento all’interazione nega- tiva con i passeggeri/clienti. Questo è particolarmente vero, quan- do i clienti del servizio di trasporto e gli utenti della strada, manife- stano comportamenti odiosi che arrivano all’aggressione verbale fino a quella fisica. Il Disturbo Post Traumatico da Stress è un di- sturbo ansiogeno persistente che comprende la sensazione intensa di paura e impotenza, accompagnata da incubi, irritabilità e attacchi di panico. L’incidenza dello sviluppo di Ptds nei conducenti di linea aggrediti si aggira attorno al 23 per cento, il quale può indurre nei soggetti persistenti problemi di salute cronici: dolore alla schiena, malattie gastrointestinali, mal di testa, obnubilamenti cognitivi, di- sturbi dei ritmi del sonno e dell’alimentazione. Alcolici e tabacco Per fronteggiare il peso dello stress nel tempo, è ben noto l’uso di alcolici e tale condotta è confermata nei lavoratori del settore dei trasporti. Negli autisti l’uso di alcolici viene adottato, quando altre vie di “sollievo” non sono praticabili o sono bloccate. E’ stata confermata inoltre, non solo un’associazione positiva fra il consumo di alcolici e resoconti per- sonali degli autisti circa lo stress sul lavoro, ma anche fra consumo alcolico e i report di reazioni al carico lavorativo e fra la quantità di bevute e lo stress derivante dalla monotonia del lavoro dell’autista. Tutto ciò supporta l’idea che l’uti- lizzo dell’alcool, come forma di resistenza e/o sollievo, fornisce in qualche modo una strategia difensiva disadattiva nel- la gestione degli effetti psicologici della tensione lavorativa, in special modo nell’ambito del trasporto urbano. Come per quel che concerne l’uso di alcool, anche il fumo del tabacco è attribuibile spesso al sollievo allo stress. L’aumento del consumo di sigarette è associato alla crescita dei carichi lavorativi e alla condizione monotona della professione. Droghe Altro metodo disadattivo di resistenza allo stress è indicato nel consumo di droghe e farmaci, legali o illegali. Gli autisti che soffrono di dolori muscolo-scheletrici, ricorrono ai farmaci. L’uso di tranquillanti blandi è dimostrato esser associa- to alle lamentele riguardanti il sonno ed è dimostrato anche che l’uso massiccio di droghe è legato a livelli più alti di stress. La turnazione irregolare, influisce sull’utilizzo di “stimolanti” durante il lavoro notturno, per mantenere costante il livello di allerta e di pasticche che promuovono il sonno per aver la possibilità di riposare durante il giorno. 19
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