Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale

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Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale
PER IO D ICO
                                                                                                                                            D I LAVO R O SO CIETÀ
                                                                                                                                            SINIST R A SINDACALE
                                                                                                                                            CO NFED ER ALE

                               NUMERO UNICO IN ATTESA DI AUTORIZZAZIONE. DIRETTORE RICCARDO CHIARI. WWW.SINISTRASINDACALE.IT

Il ritorno del Grande Fratello

I
    l twittante presidente del consi-                       d’oggi, sono costretti a maneggiare                          niente in confronto a quanto previ-
    glio italiano non perde occasione                       praticamente 24 ore su 24. Si sa: lo                         sto da questo provvedimento”, è la
    per cercare di emulare il più quo-                      Statuto dei Lavoratori è “vecchio”                           denuncia della CGIL, anche attra-
    tato e potente collega americano.                       di 45 anni e non stava al passo con                          verso i flash mob organizzati in di-
    L’amministrazione Usa è travolta                        le nuove tecnologie. Meglio libera-                          verse città italiane. Persino il garan-
dalle polemiche per le intercettazioni                      lizzare ogni controllo a distanza, per                       te della privacy, nella sua relazione
che la Nsa, l’agenzia spionistica na-                       gli strumenti di oggi e di domani,                           annuale al parlamento, ha auspicato
zionale, ha continuato ad effettuare                        saltando a pie’ pari qualsiasi con-                          che il decreto legislativo “sappia or-
nei confronti anche dei presidenti                          fronto con il sindacato (lacciuoli di                        dinare i cambiamenti resi possibili
francesi Chirac, Sarkozy e Hollande,                        un lontano passato), per restituire                          dalle innovazioni in una cornice di
rivelate da Wikileaks. Più modesta-                         alle imprese quel dominio totale e                           garanzie che impediscano forme in-
mente Renzi, tramite il fidato mini-                        indiscusso da “padroni delle ferrie-                         giustificate e invasive di controllo,
stro Poletti, ha inserito nei decreti                       re” che la legge 300 aveva notevol-                          nel rispetto della delega e dei vincoli
attuativi del jobs act piena licenza                        mente ridotto.                                               della legislazione europea”. “Un più
per padroni e padroncini di spiare                              “Il governo ha scelto da che                             profondo monitoraggio di impianti
i propri dipendenti con il controllo                        parte stare: non serve più l’accordo                         e strumenti non deve tradursi in una
indiscriminato attraverso tutti gli                         sindacale per controllare i lavora-                          indebita profilazione delle persone
apparati elettronici e informatici che                      tori e si cancellano i limiti previsti                       che lavorano”, ha aggiunto Soro.
le lavoratrici e i lavoratori, al giorno                    dalla legge 300. Il Grande Fratello è                            Si pone un problema di dignità e
                                                                                                                         di equilibrio nei confronti dello stra-
                                                                                                                         potere aziendale, di maggiori possi-
                                                                                                                         bilità di ricatto nei confronti delle
                                                                                                                         persone che lavorano, sole e non più
                                                                                                                         tutelate dall’articolo 4 dello Statuto.
                                                                                                                         Oltretutto, come nota la CGIL, lo si
                                                                                                                         fa senza alcun beneficio economico:
                                                                                                                         il decreto non aumenta la competiti-
                                                                                                                         vità o la produttività del lavoro, non
                                                                                                                         facilita gli investimenti, nazionali
                                                                                                                         o esteri, permette solo alle imprese
                                                                                                                         un’indebita sopraffazione dei lavo-
                                                                                                                         ratori. E’ il nuovo che avanza... l
                                                                                                                                                                                      04|2015 29 GIUGNO
 il corsivo                                        Il contratto è un diritto
                     C’era attesa per la sentenza della     In discussione c’erano le norme che, a partire da quel-      sa in giudizio ricordando che il peso di uno sblocco
                     Corte Costituzionale sulla illegit-    le del governo Berlusconi nel 2010, avevano bloccato         per il periodo 2010-15 sarebbe costato 35 miliardi.
                     timità del blocco dei contratti del    stipendi e contrattazione del pubblico impiego. Il tutto     Ma la ha Consulta non ha deciso su una questione di
 pubblico impiego. A ben vedere, la decisione della         per sei anni, vista la proroga del 2013 valevole fino al     cifre. Ha deciso sul principio del diritto al contratto. E
 Consulta è stata nel solco della sua giurisprudenza.       prossimo 2016. Insieme alla illegittimità del blocco         già quest’anno il governo dovrà impiegare circa 600
 Delle sentenze nelle quali aveva stabilito che il blocco   contrattuale, i giudici della Consulta dovevano anche        milioni, per gli aumenti dovuti alla vacanza contrat-
 può essere solo temporaneo. Perché il contratto è un       stabilire se dovesse esserci una retroattività della deci-   tuale. Mentre i sindacati del pubblico impiego, dove
 diritto. E a ribadirlo non poteva esserci miglior giudi-   sione. In altre parole, se dovesse essere sbloccato anche    lavorano più di tre milioni di persone, hanno già chie-
 ce dell’organo che è custode della Carta fondamenta-       il potenziale aumento dei salari nel periodo 2010-15.        sto di rinnovare subito il contratto.
 le della Repubblica, e dei suoi valori.                    Allarmatissima, l’Avvocatura dello Stato si era dife-                        Riccardo Chiari
Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale
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                         Il nuovo Statuto delle lavoratrici
                         e dei lavoratori: norme e principi
                         esigibili e universali
                          UN NUOVO “STATUTO” HA L’AMBIZIONE DI
                          INTEGRARE, AGGIORNARE E RIDEFINIRE
                          I DIRITTI FONDAMENTALI DI TUTTE LE
                          LAVORATRICI E TUTTI I LAVORATORI
LOTTE E CONTRATTAZIONE

                          GIACINTO BOTTI
                          Referente nazionale Lavoro Società

                         N
                                   el Direttivo nazionale CGIL del 5 giugno è ini-
                                   ziato il primo confronto sulla bozza di propo-
                                   sta avanzata dalla segreteria sul nuovo “Statuto
                                   delle lavoratrici e dei lavoratori”. Un impegno,
                                   questo, assunto e condiviso nel documento ap-
                         provato nel Direttivo del 18 febbraio.
                             La CGIL compie così una scelta di ordine generale,
                         valoriale e culturale, che rimette al centro il lavoro e         precarietà e marginalità presenti nel mondo del lavoro,
                         i diritti. E’ una sfida, in un contesto sociale e politico       per garantire a tutti diritti universali e un egualitarismo
                         complicato, che non può essere affrontata con la legge-          che offra pari opportunità e dignità. Per riaffermare e
                         rezza, il pressapochismo o la disattenzione che si sono          allargare la possibilità di organizzarsi senza essere di-
                         visti nel primo confronto nazionale.                             scriminati o licenziati per attività o idee politiche e sin-
                             Per noi la legge 300/70, dopo 45 anni, mantiene il           dacali, a prescindere dalla forma contrattuale e dalla
                         suo valore e la sua forza. E’ una conquista fondamen-            dimensione dell’impresa. Una proposta non solo difen-
                         tale, ottenuta nel tempo con dure lotte, che ha creato           siva ma propositiva, come quella sugli appalti - che pur
                         un clima di rispetto della dignità e della libertà umana         ci interroga per l’esiguo numero di firme raccolte sulla
                         nei luoghi di lavoro, in applicazione, pur parziale, della       proposta di legge di iniziativa popolare - in risposta agli
                         nostra Costituzione. E’ ancora oggi una legge di deter-          attacchi e agli interventi del governo sui diritti e sulla
                         renza e di valore generale, che non si può considerare           rappresentanza operati con il jobs act.
                         vecchia o superata, pur nella consapevolezza dell’esi-               Il nuovo Statuto deve favorire, ampliandole, la con-
                         genza assoluta di un nuovo Statuto fondato su prin-              trattazione e la rappresentanza, e mantenere il rappor-
                         cipi, norme e valori generali da rendere esigibili, con          to con quanto previsto dalla nostra Costituzione - in
                         l’ambizione di integrare, aggiornare e ridefinire i diritti      particolare negli articoli 1,2, 4, 39, 41 e 46 - in tema
                         fondamentali, le tutele e le garanzie di tutti i lavoratori      di democrazia sociale, eguaglianza, salario equo e la-
                         e lavoratrici.                                                   voro dignitoso. E’ una proposta in controtendenza da
                             L’obiettivo è quello di riunificare e rappresentare il       costruire insieme, da condividere, come previsto, con il
                         mondo del lavoro, estendere i diritti universali inclu-          voto di delegati e delegate, iscritti e pensionati.
                         dendo tutti, a partire dai lavoratori dipendenti, e rico-            Si dovranno creare alleanze, si dovrà coinvolgere la
                         struire, attraverso il diritto al lavoro, quello alla cittadi-   società, le forze politiche e di rappresentanza sociale,
                         nanza. Questo significa per noi dare continuità ai valori        CISL e UIL, e soprattutto si dovrà sostenere questa pro-
                         e ai principi sanciti con la legge 300, ripristinare il di-      posta con l’iniziativa, con la raccolta di firme e con la
                         ritto a non essere licenziati “senza giusta causa” ma,           mobilitazione di tutta la CGIL e non solo.
                         contemporaneamente, superare i limiti di non applica-                In questo contesto, con questi rapporti di forza e la
                         zione nei luoghi di lavoro sotto i 15 dipendenti, e di           mancanza di una sponda politica, non sarà facile riven-
                         adeguamento ai cambiamenti intervenuti nel mercato               dicare e conquistare il nuovo Statuto, ed è proprio per
                         del lavoro e nella legislazione dal 1970 ai giorni nostri.       questo che la CGIL deve ritrovare, attorno agli obiettivi
                             E’ una risposta alla frammentazione e alla tanta             scelti, la sua unità e la sua coerente determinazione. l
Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale
04|2015
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Cosa dice il “Rapporto sullo
stato sociale 2015. La grande
recessione e il welfare state”
                                                            tre nella zona Euro il Pil è rimasto fermo, in Italia è
                                                            diminuito di circa 9 punti; il tasso di disoccupazione,
 FELICE ROBERTO PIZZUTI                                     cresciuto nell’area euro di 3,7 punti percentuali, nel
 Professore ordinario Università “Sapienza”                 nostro paese è aumentato di quasi 7 punti. Fatta pari
 di Roma                                                    a 100 la spesa sociale pro capite a prezzi costanti
 Direttore Master in Economia pubblica                      dell’Unione a 15, quella italiana è diminuita da 81,4
 del Dipartimento Economia e Diritto                        nel 2007 a 74,8 nel 2012. Anche le diseguaglianze
                                                            economiche, e la riduzione della quota dei salari sul
                                                            Pil, da noi si sono accentuate più che nella media

N
                                                            europea.
        elle ultime settimane, anche da noi, sono               Le difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti di ambi-
        emersi segnali interpretati come inizio di una      to mondiale datano già dagli anni ottanta del secolo
        inversione di tendenza. Non è la prima vol-         scorso. La competitività è stata cercata seguendo la
        ta, negli ultimi sette, otto anni, che ci siano     via “bassa”, cioè con la riduzione del costo del la-
        segnali di ripresa, ma – purtroppo - finora le      voro e l’aumento della flessibilità d’impiego dei la-
attese sono state sistematicamente smentite. Peraltro,      voratori, trascurando gli investimenti innovativi e la
nel dibattito internazionale si discute anche l’ipotesi     formazione del capitale umano.
di una “stagnazione secolare” delle economie avan-              La spesa pubblica per istruzione è scesa al 4,2%
zate, per effetto delle tendenze demografiche in calo       del Pil contro il 5,3% della media europea, al penul-
e della crescente difficoltà di convertire gli sviluppi     timo posto nell’Eu15. Dal 2008 al 2011 la spesa per
tecnologici in miglioramenti sostenibili di produtti-       studente è diminuita del 12%, e siamo sotto la me-
vità e produzione.                                          dia europea di 13 punti percentuali. I docenti sono

                                                                                                                       DIRITTI/WELFARE
    Nel Rapporto si richiama l’attenzione sulle cause       tra i meno pagati (l’83% della media Ocse; il loro
strutturali della crisi globale, sulle aggravanti speci-    stipendio è pari al 60% del guadagno medio di un
fiche nella zona euro, e su quelle del nostro sistema       lavoratore italiano laureato). Sia per trovare lavoro
economico. Tra le prime, se ne segnalano tre di par-        che per la sua remunerazione, studiare all’università
ticolare rilievo: la crescita delle diseguaglianze che,     conviene meno che negli altri paesi europei; nella po-
oltre la valenza sociale e politica, indebolisce doman-     polazione tra i 30 e i 34 anni, solo il 22% è laureata,
da, crescita e occupazione; l’aumento della precarietà      contro il 40% dell’Eu15.
di occupazione, redditi e condizioni di vita, che rende         La Commissione europea da anni non esprime più
instabili gli equilibri sociali ma anche quelli econo-      preoccupazioni per la sostenibilità finanziaria del no-
mici, frenando investimenti innovativi di lungo pe-         stro sistema pensionistico (continua a farlo per altri
riodo; lo squilibrio tra gli stati nazionali e i mercati,   paesi); invece ci ha richiamato ad accrescere la spesa
con i secondi globalizzati e autonomi dai primi, in-        per istruzione e formazione, dove emerge una nostra
debolendo le capacità stabilizzatrici delle istituzioni     vera anomalia.
rispetto all’incertezza tipica delle scelte private.            La sostenibilità finanziaria del sistema pensioni-
    In Europa, la maggiore gravità della crisi è connes-    stico pubblico era stata assicurata già dalle riforme
sa alle modalità del processo di costruzione dell’U-        degli anni ’90: dal 1996, il saldo tra entrate contribu-
nione europea che sta attraversando una prolungata          tive e prestazioni previdenziali al netto delle ritenute
fase critica. Le politiche della “austerità” stanno pe-     fiscali è attivo per valori che hanno superato anche
ricolosamente disamorando i cittadini europei verso         il 2% del Pil. Nell’ultimo anno è stato di 21 miliardi
il progetto unitario, alimentando la miopia dei loca-       di euro.
lismi. Il minor rilievo accordato dalla Commissione             Nel prossimo ventennio la pensione media si ridur-
europea agli obiettivi sociali contribuisce a spiegare      rà sempre più rispetto al salario medio, passando dal
l’aumento delle persone a rischio di povertà ed esclu-      45% attuale al 33% nel 2036. Per evitare che un gran
sione sociale, arrivate ad essere 123 milioni, il 24,5%     numero di pensionati riceva prestazioni inadeguate,
della popolazione.                                          nel calcolo della pensione sarà necessario includere
    In Italia, la crisi economica e il peggioramento        contribuzioni figurative per i periodi di disoccupazio-
degli indicatori sociali sono stati più accentuati, ali-    ne involontaria, finanziati con modalità di solidarietà
mentandosi l’uno con l’altra. Dal 2007 al 2014, men-        interna ovvero attingendo ai saldi attivi.            l
Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale
04|2015
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                      IKEA, LA SMEMORATA
                      DI COLLEGNO
                      FRIDA NACINOVICH

                      P
                             ensi a Ikea e immagini clienti
                             in fila, come all’entrata di un
                             moderno paese dei balocchi.
                             Negli enormi spazi vendita
                             della multinazionale svedese
                      si può trovare di tutto, una volta si
                      sarebbe detto “dall’ago all’elefante”.
                      C’è chi va per bersi un caffé, poi esce
                      con una libreria “Billy”, oppure con
                      un set da giardinaggio, o ancora con
                      tre pacchi di biscotti svedesi alla can-
                      nella, naturalmente in offerta.
                          In meno di vent’anni l’Ikea ha
                      colonizzato il bel paese, piazzando        arrivata la disdetta del contratto sti-     misure che renderebbero il lavoro
OFFICINA DEL LAVORO

                      i suoi negozi-carrarmati in grandi e       pulato 25 anni fa”, spiega Morgan-          più precario”, chiarisce Morgantini.
                      piccole città, come nel Risiko. Gli        tini. Un provvedimento che colpisce         Senza contare che questa decisione
                      annunci di ‘prossime aperture’ sono        tutti i dipendenti, e affonda in parti-     unilaterale dell’azienda spazza via
                      sempre più spesso sulle pagine dei         colare quelli che hanno un part-time        gli accordi interni ai singoli punti
                      giornali. Il just in time – prendi e       a 20, 24 o 28 ore. “Sono più della          vendita, faticosamente ottenuti negli
                      porti a casa – funziona.                   metà dei miei colleghi, persone che         anni. “Piccoli importanti traguardi
                          Ogni medaglia ha però due facce.       senza premi e domeniche guadagne-           come la pausa di quindici e non di
                      I lavoratori che fanno andare avanti       rebbero circa 550 euro al mese, e           dieci minuti, e otto festività pagate
                      i grandi magazzini della multinazio-       solo grazie alle integrazioni arrivano      al 130%”.
                      nale svedese - dal lunedì alla dome-       a 750. Sono disperati, stiamo par-              Quando si parla di Ikea si parla
                      nica, sette giorni su sette - sono dav-    lando di giovani, genitori separati,        di un gigante con più di seimila ad-
                      vero arrabbiati. Motivo: Ikea vuol         famiglie monoreddito”.                      detti. “Non ci siamo comportati da
                      dire addio al contratto integrativo.           Il contratto integrativo è scadu-       integralisti, siamo stati responsabili -
                      Quasi inutile spiegare che per i di-       to lo scorso anno, in questi mesi sa-       precisa Morgantini - abbiamo gesti-
                      pendenti significherebbe rinunciare        rebbero dovute iniziare le trattative       to con l’azienda le fasi per giungere
                      a una parte importante dello stipen-       per il rinnovo. “Ma l’azienda non           agli accordi del luglio 2014”. Sulla
                      dio, legata alle maggiorazioni sala-       sente ragioni - prosegue Morganti-          carta Ikea chiede un rinnovo dell’in-
                      riali per domeniche, festivi e premi       ni - eppure le nostre proposte sono         tegrativo ‘equo e sostenibile’. “Un’i-
                      di produzione. Stefano Morgantini          state messe nero su bianco a dicem-         dea l’avrei - risponde Morgantini
                      è un delegato della Filcams Cgil, la-      bre, con la piattaforma”. I sindacati       - un dirigente prende uno stipendio
                      vora in Ikea dal 1993. Un veterano         hanno deciso lo stato di agitazione         di 5mila euro al mese, un lavoratore
                      insomma, assunto quando l’azienda          in tutta Italia, chiedono a Ikea di ri-     part-time di 700. Portiamo il lavo-
                      muoveva i suoi primi passi in Italia.      tirare la disdetta. Il 6 giugno i com-      ratore a 1.200 e il dirigente a 4mila.
                      In viale Svezia, a Collegno nel tori-      battivi lavoratori di Collegno hanno        Ci sarebbe un risparmio netto di 500
                      nese, gli addetti sono più di quattro-     incrociato le braccia, sciopero riusci-     euro. Noi le nostre proposte le ab-
                      cento. “Sono vicino alla pensione          to e assemblee partecipatissime.            biamo fatte. Ma l’azienda non le ha
                      - racconta Morgantini - resterò in             Chi ha il vecchio contratto per         neppure prese in considerazione”.
                      Ikea fino ad agosto, voglio portare        lavorare la domenica riceve il 130%         Impossibile dargli torto, i numeri
                      in fondo la battaglia sul contratto”.      in più della paga giornaliera, “ma          sono quelli. Anche l’andamento del
                          Se i manager della multinaziona-       sono in pochi. Per tutti gli altri il la-   settore sembra favorire la multina-
                      le non vedono l’ora che Morganti-          voro nel dì di festa vale una maggio-       zionale svedese, visto che un diretto
                      ni attacchi le metaforiche scarpette       razione del 30%”. Non basta, Ikea           concorrente come MercatoneUno
                      al chiodo, il diretto interessato è di     vorrebbe rendere variabile il premio        è in forte crisi. Ma non c’è peggior
                      parere opposto. Sembra uno di quei         aziendale, che i lavoratori ricevono        sordo di chi non vuol sentire. A Col-
                      quadri operai usciti dalla penna di        a fine anno, e cambiare i criteri per       legno Ikea ha dimenticato l’impor-
                      Lina Wertmueller. “A fine maggio è         il premio di partecipazione. “Sono          tanza degli accordi integrativi.     l
Il ritorno del Grande Fratello - Sinistra Sindacale
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UNA CGIL PLURALISTA per
riconnettere il mondo del lavoro
                                                                                 sta o quella cordata o famiglia?
 RICOSTRUIRE UN ABBECEDARIO SINDACALE CHE                                        Nessuno sa (o vuole) rispondere,
                                                                                 ma a noi spetta il compito di cer-
 RICOMPONGA QUELLO CHE SI È FRANTUMATO. SALTO                                    care una risposta.
 GENERAZIONALE E RIDEFINIZIONE DEL PLURALISMO                                        Tutto questo è legato alle con-
 NEL DIBATTITO DI LAVORO SOCIETÀ LAZIO                                           dizioni del paese (e di gran parte
                                                                                 dell’area continentale), al modi-
 ROBERTO GIORDANO                                                                ficarsi dei rapporti di forza, alle
 Segreteria regionale CGIL Lazio                                                 mutazioni genetiche dei partiti di
                                                                                 sinistra, alle trasformazioni dei ri-

O
                                                                                 ferimenti politici interni al corpo
        gni osservatorio territoria-    dibile, che riguarda l’intera CGIL       largo della CGIL: quanti votano
        le ha le sue peculiarità, ma    e noi in modo particolare. La pri-       Grillo o Salvini o Berlusconi? Così
        ritengo utile utilizzare que-   ma esperienza di sinistra sindacale      come è evidente che come sinistra
        sto spazio per provare a ra-    è cresciuta sotto la spinta di quelle    sindacale non abbiamo più un ri-
        gionare anche di questioni      generazioni che ancora oggi sono         ferimento politico-partitico certo.
più generali sulla nostra area, la      presenti nelle diverse articolazio-      Dovremo cimentarci seriamente in
sinistra sindacale, la CGIL.            ni, anche come gruppo dirigente          una discussione aperta, senza rete,
    Sul nostro territorio siamo pre-    di vertice.                              per provare a intercettare quanto
senti a livelli confederale e catego-       Spesso affrontiamo le nostre         si muove oltre noi, o anche sce-
riale in modo più o meno stabile,       riflessioni sul futuro della sinistra    gliere di proseguire da soli, ma

                                                                                                                         VIAGGIO NELL’AREA
con luci e ombre. Dopo l’ultimo         sindacale quasi fossimo in un con-       con una connotazione definita.
congresso c’è stata una forte fibril-   testo diverso da quello nel quale è          Quello che proprio non possia-
lazione e un certo disorientamen-       calata la CGIL, la politica italiana     mo permetterci è diventare, anche
to, dovuto a come siamo arrivati        e la società nel suo complesso. Le       nostro malgrado, i paladini di una
all’appuntamento        congressuale    sconfitte e i limiti della CGIL sono     fortezza sotto attacco, a volte più
con la divisione negli ultimi me-       anche i nostri, e la necessità di tro-   realisti del re. La vicenda della co-
si. La vicenda degli emendamenti        vare una nuova strada vale per la        siddetta coalizione sociale ne è un
– sui quali ogni realtà territoriale    CGIL come per noi.                       esempio.
si è mossa in sostanziale autono-           La stessa questione della rap-           Se il cambiamento che noi
mia – è emblematica del disordine       presentanza ci interroga pesan-          immaginiamo è quello del docu-
politico interno alla confederazio-     temente e, con essa, il tema del         mento della conferenza di orga-
ne: chi li aveva appoggiati non è è     pluralismo. Vogliamo farci fautori       nizzazione, allora la strada da fa-
stato capace di dar loro un seguito     di una riflessione intorno al signi-     re è ancora molta. Come Lavoro
politico-organizzativo.                 ficato di questo termine e alla sua      Società di Roma e Lazio abbiamo
    Ancora oggi, all’interno del-       declinazione all’interno dell’orga-      prodotto un documento di com-
la nostra area, vedo il permane-        nizzazione?                              mento a quello ufficiale, mettendo
re di due posizioni distinte: una,          Potremmo cominciare a dire           in luce le positività e rimarcando,
più esplicita, relativa alla volontà    - come pure a volte abbiamo fat-         senza reticenze, i limiti. L’unica
di provare a costruire una nuova        to – che il re è nudo? Visto che la      cosa che possiamo fare, nei posti
sinistra sindacale; l’altra, non det-   conferenza di organizzazione in-         di lavoro e fuori, è ricostruire un
ta, di sostanziale incardinamento       terviene su materie di rilievo sta-      abbecedario sindacale che ricon-
politico all’interno della compagi-     tutario, potremmo ragionare su           netta quello che si è frantumato,
ne larga dell’organizzazione. Non       quale sia la nostra idea, magari         sapendo che il contesto nel quale
sono fra quelli che ritengono la        anticipando una discussione o sol-       ci muoviamo è caratterizzato da
prima via nobile e la seconda di        tanto registrando una differenza         una crisi economica unica, e dalla
comodo, ma credo che una rifles-        di vedute al nostro interno. Tolto       mancanza di un riferimento politi-
sione complessiva vada fatta in         quello previsto dallo statuto per le     co per il mondo del lavoro. Come
tempi rapidi, non potendo arri-         aree programmatiche congressua-          vogliamo chiamare tutto questo?
vare al prossimo congresso nella        li, il resto a cosa si riferisce? Ad     Umberto Eco chiude così il suo ro-
condizione attuale.                     una appartenenza passata? Alla           manzo “Il nome della rosa”: “Stat
    Ritengo, inoltre, che sia pre-      vicinanza a questo o quel partito?       rosa pristina nomine, nomina nu-
sente un tema generazionale inelu-      E quale? Alla appartenenza a que-        da tenemus”.                       l
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          6

                   MEDITERRANEO: FERMIAMO
                   SUBITO LA STRAGE
                                                                                Mediterraneo” sottolineava: “La regione è una polverie-
                    LA MANIFESTAZIONE DEL 20 GIUGNO                             ra, e il mare è ormai un cimitero a cielo aperto. Dall’ini-
                    HA PORTATO IN PIAZZA L’ITALIA CIVILE                        zio del 2015 nel Mediterraneo sono morte più di 1.700
                                                                                persone. L’Europa, per storia, per cultura, per geografia,
                    E SOLIDALE. MENTRE IL CONSIGLIO                             per il commercio, è parte integrante di questa regione ma
                    EUROPEO APPROVA IL BLOCCO NAVALE                            sembra averne perso memoria. Il dramma di profughi e
                                                                                migranti, il loro abbandono in mano alle organizzazio-
                    DELLE COSTE LIBICHE E RESPINGE,                             ni criminali, il dibattito su come, dove e chi colpire per
                    INSIEME A PROFUGHI E MIGRANTI, LA                           impedire l’arrivo di uomini e donne che cercano rifugio
                    MEMORIA STESSA DEI VALORI EUROPEI.                          o una vita dignitosa in Europa, non è altro che l’ultimo
                                                                                atto che testimonia l’assenza di visione politica da parte
                                                                                dei governi dell’Ue”.
                    LEOPOLDO TARTAGLIA                                              La denuncia contenuta nell’appello è stata purtroppo
                    Fondazione Di Vittorio                                      confermata pochi giorni dopo dalle decisioni del verti-
                                                                                ce europeo che, grazie alla tessitura di “lady Pesc” Mo-
                                                                                gherini e all’orgoglio del governo italiano, che ne avrà il
                                                                                comando, sta mettendo in mare una missione di blocco
                                                                                navale e di affondamento dei barconi davanti alle spon-
                                                                                de della Libia. E i profughi?
                                                                                    Di fronte a un’Europa che si dilania per non dare né
                                                                                ospitalità né transito a 40mila profughi - di fronte ai 60
                                                                                milioni nel mondo denunciati dalla Unhcr, e ai 4 milioni
                                                                                che solo dalla guerra siriana affollano Turchia, Giorda-
                                                                                nia, Libano e Iraq - e sceglie la prova di forza della guerra
DIRITTI/MIGRANTI

                                                                                marinara, le proposte dell’appello e dei manifestanti del
                                                                                20 giugno sono di semplice buon senso. In dieci priorità
                                                                                si chiede che l’Europa attivi subito un programma di ri-
                                                                                cerca e salvataggio in tutta l’area del Mediterraneo; ritiri
                                                                                ogni ipotesi di intervento armato contro i barconi; apra
                                                                                subito canali umanitari e vie d’accesso legali al territorio
                                                                                europeo, unico modo realistico per evitare i viaggi della
                                                                                morte e combattere gli scafisti; sospenda il regolamento

                   E
                                                                                di Dublino e consenta ai profughi di scegliere il paese
                          videntemente gli immigrati e i profughi meritano      dove andare sostenendo economicamente, con un fondo
                          l’attenzione dei media mainstream solo quando         europeo ad hoc, l’accoglienza in quei paesi sulla base del-
                          finiscono in fondo al mare, o vengono percepiti       la distribuzione dei profughi.
                          come un problema di ordine pubblico. E’ passata           Le priorità dei manifestanti vanno oltre l’emergenza.
                          sostanzialmente sotto silenzio la manifestazione di   Così chiedono che si intervenga nelle aree di crisi per
                   sabato 20 giugno a Roma, “Fermiamo la strage subito”,        trovare soluzioni di pace, promuovendo concretamente
                   promossa da un vasto arco di personalità della cultura,      i processi di composizione dei conflitti, le transizioni de-
                   ong, associazioni – comprese CGIL, CISL e UIL – in oc-       mocratiche e il dialogo tra le diverse comunità; che si
                   casione della Giornata mondiale del Rifugiato. Certo,        sospendano accordi, come i processi di Rabat e di Khar-
                   non era così numerosa come la concomitante manifesta-        toum, con governi che non rispettano i diritti umani e
                   zione oscurantista “a difesa della famiglia”. Ma buona       le libertà; che si programmino interventi di cooperazio-
                   parte dei media e gli immancabili imprenditori politici      ne per lo sviluppo locale sostenibile; che si sostenga un
                   dell’odio non hanno perso l’occasione per dimostrare         grande piano di investimenti pubblici per l’economia di
                   come, per loro, la vita umana valga solo se autoctona.       pace, per il lavoro dignitoso e per la riconversione eco-
                   Le persone – bambini, donne, uomini – che fuggono dal-       logica; infine, che si sostenga la rinegoziazione e l’an-
                   le guerre e dalla fame non meritano, per questi campioni     nullamento dei debiti pubblici non esigibili, o prodotti
                   dei diritti umani solo in casa loro, alcuna considerazione   da accordi e gestioni clientelari o di corruzione. Troppo
                   ed attenzione.                                               semplice e umano perché i media se ne occupino e perché
                       L’appello dei promotori “L’Europa nasce o muore nel      i leader europei stiano ad ascoltare.                      l
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GOVERNO RENZI... C’È PROPRIO
UN BRUTTO CLIMA
                                           contrastare i cambiamenti climatici          esistono in Italia nelle bollette elet-
 AL DI LÀ DEI TWITTER,                     e fare opera di sensibilizzazione sul
                                           tema della giustizia climatica, era
                                                                                        triche, nell’autotrasporto e nelle po-
                                                                                        litiche industriali, è la terza richiesta
 DALLA CONFERENZA                          presente agli Stati generali con uno         della coalizione, cambiando strada
 NAZIONALE NESSUNA                         striscione “NO OIL”, ed è interve-           rispetto alle scelte degli ultimi anni di
 RISPOSTA DEL GOVERNO                      nuta con richieste precise al governo.
                                               Prima di tutto si chiede di appro-
                                                                                        via libera alle trivellazioni petrolifere,
                                                                                        sia in Italia che nell’intero Mediter-
 ALLE PRECISE RICHIESTE                    vare, prima della Conferenza di Pari-        raneo. La coalizione chiede, ancora,
 DELLA COALIZIONE                          gi, una strategia per il clima, che fissi
                                           gli obiettivi di riduzione delle emis-
                                                                                        l’adattamento del territorio ai cam-
                                                                                        biamenti climatici. Con la definitiva
 ITALIANA PER IL CLIMA                     sioni di gas serra, col relativo piano       approvazione della strategia naziona-
                                           di azioni, aiutando così il nostro pa-       le di adattamento, occorre agire rea-
 SIMONA FABIANI                            ese anche a ridurre le importazioni e        lizzando opere di messa in sicurezza
 CGIL Nazionale                            i consumi di fonti fossili in tutti i set-   delle città dagli impatti e dai danni
                                           tori strategici, e a intrecciare obietti-    che si determinano sempre più spes-
                                           vi economici, industriali e sociali.         so, di manutenzione del territorio e di

I
                                               Il secondo obiettivo è quello di         riduzione del rischio, di valorizzazio-
     Il 22 giugno si sono svolti a         accelerare con scelte concrete la            ne del ruolo dell’agricoltura.

                                                                                                                                     DIRITTI/BENI COMUNI
     Roma gli Stati generali sui cam-      transizione verso un economia low                 Infine, ma non per ultimo, la
     biamenti climatici, organizzati       carbon, spingendo con forza per              coalizione chiede che l’Italia diventi
     dal governo. Una sfilata di mi-       un’innovazione trasversale in tutti          protagonista di una politica di svi-
     nistri e sottosegretari che hanno     i settori dell’economia, dall’edilizia       luppo nel mondo che aiuti i paesi
sottolineato il ruolo leader dell’Ita-     all’industria, dall’agricoltura ai tra-      più poveri, sia attraverso politiche
lia nel contrasto al riscaldamento         sporti. La decarbonizzazione dell’e-         di trasferimento tecnologico e di rea-
globale, ruolo che sarebbe già stato       conomia deve essere accompagnata             lizzazione di progetti di innovazione
svolto con successo nel semestre di        da interventi di sostegno al mercato         energetica, che di intervento per aiu-
presidenza europea facendo ap-             del lavoro: investimenti per la crea-        tare i territori più esposti agli impatti
provare il pacchetto clima-energia         zione di posti di lavoro di qualità, la      del rischio climatico. Partecipando,
2030, e che dovrà essere riconferma-       partecipazione dei lavoratori, la ri-        inoltre, al finanziamento del “Fondo
to anche nella Conferenza sul clima        qualificazione delle competenze e dei        Verde” per il clima.
di Parigi.                                 curriculum verso i nuovi settori dello            Nel suo intervento in risposta
    Al contrario, l’Italia è l’unico dei   sviluppo sostenibile, la ricollocazio-       allo striscione, il presidente del con-
grandi paesi europei a non avere al-       ne dei lavoratori dei settori altamen-       siglio Renzi ha ribadito la politica
cuno strumento strategico che defi-        te inquinanti che verranno dismessi,         energetica del suo governo: no car-
nisca gli obiettivi di riduzione delle     la protezione sociale e il rispetto dei      bone (si fa per dire), ma sì al petrolio
emissioni di gas serra, né le tappe e i    diritti del lavoro.                          e al gas. In risposta alle richieste del-
provvedimenti per raggiungere que-             Lo stop a tutti i sussidi, diretti e     la coalizione, ovviamente, nessuna
sti obiettivi. Anzi i provvedimenti        indiretti, alle fonti fossili che ancora     proposta concreta.                     l
assunti dal governo Renzi vanno in
direzione contraria a quella neces-
saria per ridurre le emissioni: via
libera alle trivelle e ai rigassificato-
ri; gasdotti e inceneritori dichiarati
opere strategiche; nuovi sussidi alle
fonti fossili, e una bozza di decreto
sulle rinnovabili elettriche non foto-
voltaiche che le penalizza, invece di
incentivarle.
    La coalizione italiana per il cli-
ma, di cui la CGIL è fra i promoto-
ri, nata per promuovere iniziative,
mobilitazioni e azioni coerenti per
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                  USA: IL LEFT FORUM
                  SCOPRE L’ALTRA EUROPA
                                                                                   cresciuto fino ad assumere la maggiore dimensione fino-
                   DA APPUNTAMENTO ACCADEMICO A                                    ra conosciuta, con un pubblico di 4.000 persone, 1.300
                   MAGGIORE INCONTRO DELLA SINISTRA                                relatori e 400 panel.
                                                                                       Una peculiarità della sinistra radicale statunitense
                   RADICALE USA, L’EDIZIONE DEL 2015                               dagli anni ‘60 è il suo terzomondismo, la prevalenza di
                   HA ‘RISCOPERTO’ LA CLASSE OPERAIA                               politiche d’identità e la mancanza di focalizzazione sulla
                                                                                   classe operaia indigena. Tuttavia il ritorno della questio-
                   E L’ALTERNATIVA POLITICA, IN AMERICA                            ne sociale dopo il 2008, come è evidente nel movimento
                   COME IN EUROPA.                                                 Occupy (“siamo il 99%”), nonché la sfida di Syriza con-
                                                                                   tro le politiche di austerità, hanno spostato una parte
                                                                                   della sinistra radicale dall’attenzione ai settori marginali
                   ERIC CANEPA
                   Comitato organizzatore Left Forum                               della società verso un focus sull’insieme della classe ope-
                                                                                   raia, e verso una riflessione sulla transizione.

                  D
                                                                                       Un esempio è il panel nel 2015 “Occupy Alternative
                           al 29 al 31 maggio si è tenuta al John Jay College      Banking”, da parte di un gruppo di economisti radicali
                           della City University di New York la 34/a confe-        che stanno concependo rivendicazioni sulla regolazione e
                           renza annuale del Left Forum. La prima Socialist        socializzazione delle banche. E, alla sessione plenaria d’a-
                           scholars conference (SSC), come si è chiamato il        pertura, intorno a Syriza, Podemos, Bloco de Esquerda (la
                           Forum dal 1981 al 2004, fu la rifondazione, da          prima plenaria che il Left Forum ha mai dedicato a un
                  parte di Bogdan Denitch, Stanley Aronowitz e della De-           tema europeo!), Leo Panitch (Socialist Register) ha sinte-
                  mocratic Socialists of America, della SSC degli anni ’60:        tizzato brillantemente il significato storico della vittoria
                  una sede per presentare ricerca storica e lavoro teorico,        di Syriza, avvertendo la sinistra radicale statunitense che
                  prevalentemente in una forma scientifica, però con un            le proteste e le rivendicazioni dei diritti umani non con-
                  pubblico che andava ben oltre i circoli accademici.              durranno da nessuna parte se non c’è un pensiero sulla
                      La rifondazione poteva contare sul sostegno del pre-         politica e sul potere, per quanto lontano esso possa essere.
                  side socialista della CUNY, Joseph A. Murphy, che le                 Numerosi panel hanno messo in luce le conoscenze
                  consentì di usufruire di uno spazio quasi illimitato e di        degli accademici della sinistra radicale statunitense per
DIRITTI GLOBALI

                  molti altri servizi. In quel periodo, durante l’offensiva        quanto riguarda la geopolitica, la politica estera Usa,
                  reaganiana, la conferenza crebbe significativamente con          la politica del petrolio, ecc. C’era parecchio materiale
                  una media di pubblico di 1.500, 2.000 persone, con cen-          sulla conversione ecologica, la democrazia ecologica e
                  tinaia di relatori e molti espositori (case editrici, riviste,   sul movimento operaio. L’annuario canadese Socialist
                  organizzazioni). La SSC perse così il suo carattere esclu-       Register, come di consueto, ha offerto panel di alta
                  sivamente accademico, assumendo la funzione, mante-              qualità, questa volta sulla crisi della classe media statu-
                  nuta fino ad oggi, di maggior assemblea della sinistra           nitense e sul lavoro e la sinistra negli Usa. Nei panel di
                  nordamericana, con la partecipazione, in una edizione o          maggior spicco sono intervenuti diversi rappresentanti
                  nell’altra, di praticamente tutti gli intellettuali socialisti   di Syriza, di Podemos e Izquierda Unida. C’è stato inol-
                  del mondo.                                                       tre, un dialogo con due rappresentanti del governo ve-
                      Anche se i panel più importanti riflettevano la posi-        nezuelano. La candidatura del senatore Bernie Sanders
                  zione socialdemocratica di sinistra della DSA (con l’inte-       alle primarie del partito Democratico ha provocato un
                  ressante vantaggio della partecipazione di diversi eletti a      interessante e ampio dibattito.                          l
                  cariche istituzionali), Denitch osservò un rigoroso plu-
                  ralismo nell’ insieme della conferenza, promossa con un
                  ampio spettro di riviste di sinistra, tra cui la Monthly
                  Review.
                      Dopo la morte del preside Murphy e con la razio-                                           Periodico di Lavoro Società –
                  nalizzazione neoliberale del budget di CUNY, gli orga-                                         sinistra sindacale confederale CGIL
                  nizzatori cercarono di rendere la conferenza economi-             Numero 0 in attesa di autorizzazione.
                  camente autosufficiente, e la SSC ha potuto stabilizzarsi
                                                                                    Direttore: Riccardo Chiari
                  con meno panel e con la co-sponsorizzazione di riviste
                  e altri istituti, come la Fondazione Luxemburg (legata            Redazione: Giacinto Botti, Riccardo Chiari, Simona Fabiani, Sally Kane,
                                                                                    Andrea Montagni, Frida Nacinovich, Leopoldo Tartaglia
                  alla Linke tedesca). Nel 2008, il Left Forum fu costretto         Grafica e impaginazione: Mirko Bozzato
                  a spostarsi alla Pace Univeristy, per tornare nuovamente
                                                                                    www.sinistrasindacale.it
                  al John Jay College (CUNY) nel 2014. Il Left Forum è
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