CATALOGO Milano Map Fair 2018 - Trippini Studio Bibliografico - Stampe Antiche
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
1 Bergamo - (st-49975) - Torre di Gombito in Bergamo, Elena G. dis., 1852, litografia, mm 262x205. La veduta fa parte della rara opera intitolata "Curiosità Naturali e Monumentali di Lombardia disegnate da Giuseppe Elena" edite a Milano dalla litografia Corbetta. Rif: Serra, "Antiche stampe di Bergamo XIX secolo, seconda parte", vol. III n° 199. 900 2 Brianza - Lago di Annone - (st-8989) - Lago d'Annone / Nei Monti di Brianza, Lose Federico dis. & Lose Carolina inc., 1823, acquatinta, mm 202x292. Rara veduta del lago d'Annone nei monti di Brianza. L'incisione all'acquatinta è impreziosita da una bella coloritura d'epoca. La veduta venne utilizzata per illustrare il più bel viaggio pittorico dei monti della Brianza a cura dei coniugi Lose. 1000
3 Calabria - (st-48164) - Carta corografica delle strade comunali obbligatorie Compartimento di Calabria, Ministero dei Lavori Pubblici, 1875, litografia, mm 1760x960. Carta corografica in otto fogli, applicata su tela a stacchi, conservata nella propria cartelletta originale. Il rilievo, in scala di 1 a 150000, si riferisce alla situazione riscontrata dal Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale dei Ponti e Strade al 31 dicembre del 1875. Il lavoro venne svolto per conoscere lo stato di attuazione della legge 30 agosto del 1868, che prevedeva la costruzione di un notevole numero di strade al fine di collegare tutti i territori del Regno d'Italia. Avvincente cartografia del Compartimento di Calabria di cui fornisce una dettagliata rappresentazione del sistema viario e confinale. Nella legenda vengono segnalati i limiti di Provincia, di Circondario e di Comune. Per quanto riguarda le strade ferrate sono segnalate sia quelle in esercizio, quelle in costruzione e quelle da costruire aventi concessione. Lo stesso discorso vale per le varie tipologie di strade: Nazionali, Provinciali sino alle Comunali Obbligatorie. Queste ultime rappresentano forse il corpus più interessante poiché sono segnalate le strade da costruire di cui si hanno i progetti, quelle i cui progetti sono in corso di compilazione e quelle di cui mancano i progetti. Si trovano segnalati anche il Limite di Provincia, di Circondario e quello di Comune. Interessante testimonianza inerente la gestione ed organizzazione territoriale del nostro paese. Ottima conservazione della carta, alcuni difetti del tempo al piatto anteriore della cartelletta. 850
4 Carta peutingeriana - (st-23888) - Table Théodosienne dite Carte de Peutinger ..., Thierry inc., 1837, incisione in rame, mm 270x412. Carta peutingeriana in tre segmenti in unico foglio. 250 Cremona Importanti fotografie, albumina seppiata di mm 385x270 del 1880, che ritraggono il centro di Cremona. Firmate da Aurelio Berti ritenuto il più importante fotografo cremonese dell'ottocento e da Icilio Calzolari famoso fotografo milanese 5 - (ft-916) - Torrazzo e Facciata Cattedrale Cremona (Guarda Nord). 250 6 - (ft-918) - Municipio Cremona. 150 7 - (ft-919) - S. Luca Cremona. 200 8 - (ft-917) - Cattedrale Cremona. 150
9 Dalmazia - (st-49991) - Nouvelle carte de la partie occidentale de Dalmatie dressee sur les lieux à Venice, Anonimo - [Zatta - Remondini edit.], 1804, incisione in rame, mm 467x620. Carta della parte occidentale della Dalmazia tratta dalla matrice realizzata da Paolo Santini per illustrare l' "Atlas Universel dresse sur les meilleures cartes modernes" che fu stampato a Venezia fra il 1776 ed il 1784. Rispetto alla carta del Santini, nel cartiglio non riporta la firma "P. Santini 1780" e la raffigurazione del territorio si presenta maggiormente completa ed arricchita da nuovi toponimi. La carta, con ogni probabilità da attribuirsi alla Società Calcografica (Zatta-Remondini), fa parte di una serie di carte tratte da matrici del Santini o dello Zatta stesso, stampate per la realizzazione di un nuovo atlante che però non venne mai portato a termine. Infatti nessun atlante, con proprio frontespizio, contenente queste carte risulta censito nelle bibliografie di riferimento. Rara, acquerellatura confinale coeva. Piega editoriale. . 500 10 Dalmazia - Croazia - Bosnia... - (st- 49989) - Dalmatia, Sclavonia, Croatia, Bosnia, Servia et Istria distributa in singulares ditiones et dioeceses una cum republica Ragusana et circumjacentibus regionibus Hungaria, Venetiis, statu Eccleciastico, Neapoli et Macedonia, Valk Gerad et Leonard, 1710 ca, incisione in rame, mm 488x590. Carta geografica che raffigura gli attuali territori della Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia e parte dell'Albania. Per i territori confinali viene raffigurata l'idrografia e specificati i confini senza alcun riguardo per l'orografia. Il titolo è riportato in alto al centro, mentre alla sinistra ed alla destra di questo sono riportati rispettivamente i segni convenzionali e le scale grafiche in "Milliaria Hungarica commnia 12 in uno Gradu" e "Milliaria Germanica Communia 15 in uno Gradu". Bella e vivace acquerellatura coeva. 600
11 Erzegovina - Ragusa - Montenegro - Albania - (st-49990) - Carte de la partie d'Albanie occupée par le Bacha de Scutari, le district des Montenegrins, et partie des Territoires des Rep.ques de Venise et de Raguse: pour servir de renseignemens à la Carte des limites des trois empires..., F. J. M. [attribuito], 1788, incisione in rame, mm 335x425. Particolare carta raffigurante: parte dell'Albania occupata dal Bacha di Scutari, il Distretto dei Montenegrini e parte dei territori della Repubblica di Venezia e di Ragusa. Dal cartiglio apprendiamo che si tratta di una carta "pour servir de renseignements à la Carte des Limites des trois Empires ou Thèatre de la guerre presente". Quest'ultima, stampata a Vienna, è una grande carta in tre fogli (670x1490 mm complessivi) in cui, nel cartiglio nell’estremo angolo in basso a sinistra, si legge appunto "à cette Carte générales se trouvent annexées plusieurs autres Cartes particulieres des Contrées les plus intéressantes, sur une plus grande echelle". Rara, coloritura confinale all'acquerello coeva, piega centrale. 600 12 Europa - (st-49141) - L’Europe partagee dans ses principaux etats outre la subdivision interieure de la france en cent trois departements & les nouveaux arrangements de la Pologne, de l?italie, & de l’Allemagne, D’Anvil dis. & Zuliani Felice e Joseph edit., 1802, incisione in rame, mm 960x1260. Grande carta geografica dell'Europa applicata su tela a stacchi. Nell'angolo in alto a sinistra, in campo libero, un decorativo cartiglio allude alla ricchezza delle lettere, delle arti e dei commerci dovute alla nuova situazione territoriale. La tipologia del cartiglio lascia ipotizzare una provenienza di origine veneziana della carta, che è infatti stata edita a Venezia da Felice e Giuseppe Zuliani & C. La carta è di particolare interesse in quanto, oltre a presentare la suddivisione della Francia nei suoi centotre dipartimenti, raffigura la nuova situazione relativa alla Polonia, all'Italia ed alla Germania. Coloritura coeva all'acquerello. Ottimo esemplare, conservato nel suo astuccio originale. Rara. 1800
13 Genova - (st-16543) - Der schonen und weitberhumbten Statt Genua Abcontrafactur, Munster Sebastian, fine '500, xilografia, mm 132x410. Veduta prospettica della città e del porto, al retro la pianta della città di Pavia "Paphy" di mm 105x178. 300 14 Germania - (st-49930) - Nouvelle Carte Geographique des Postes D'Allemagne et des Provinces limitrophes, Schmidt inc. & Homann eredi edit., 1786, incisione in rame, mm 785x950. Grande carta geografica postale della Germania e dei territori limitrofi dedicata a Herrn Carl Anselm. Il titolo è riportato in tedesco nel cartiglio nell'angolo in basso a sinistra, mentre è esplicitato anche in francese nel piccolo e decorativo cartiglio in alto a sinistra. Nell'angolo in basso a destra, entro due distinti cartigli, sono riportati i segni convenzionali. La carta è interessante anche per la raffigurazione della parte settentrionale del nostro paese, in quanto presenta una avvincente rappresentazione delle vie di comunicazione con la mitteleuropa. L'esemplare si presenta applicato su tela a stacchi, gradevole coloritura confinale all'acquerello coeva. 700
15 Impero inglese - Allegoria Inghilterra - (st-50217) - Allegoria sull'Impero Inglese - Ombre. progresso e civiltà rigirano il mondo. Molti credono l'Inghilterra una piccola biscia, e ben vediamo che è un serpentone, Grossi Augusto, 1878, litografia, mm 340x530. Raffigurazione allegorica dell'Impero Inglese presentato come un enorme biscione che stritola la terra tra le sue spire, mentre il Progresso e la Civiltà fanno rigirare il mondo ed alle loro spalle fanno capolino le ombre di: Virgilio, Dante, Tasso, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele ed il Thiers. Al retro, la raffigurazione allegorica viene descritta dalla Segretariessa Berta: "...La sua testa spaventosa poggia sull'Irlanda, ove inghiotte chiunque gli si ribella...Il collo è sulla Scozia e il principio del suo corpo sulla vera Inghilterra. Di là svolgendosi sull'Oceano Atlantico, viene a posare su Gibilterra e sull'altra riva dello stretto, che è l'Africa... copre coll'influenza dell'astuzia e con quella delle armi tutta la costa africana del Mediterraneo... Dippoi nel mar Ionio avvolge Malta, le isole dell'Arcipelago, stritola Cipro e si ricurva sulla Turchia... in cui fa da padrone. Dalla Turchia Europea passa all'Asiatica, poi all'istmo di Suez, e di nuovo all'Egitto e all'Abissinia... E per tutte le regioni Africane cui costeggia il Mar Rosso e il golfo Persico si stende e torcendosi nell'Oceano Indiano, va a formare un nodo tremendo nei possedimenti d'India... Traversa l'Arcipelago Australiano, dove si posa su molte isole accanto ai selvaggi e ravvolge tutto il continente d'Australia conosciuto... Risale sull'Oceano Celeste e su altre isole che ivi s'è prese e poderosamente stringe il lembo della China, ove da Hong-Hong le impone a cannonate di fumar oppio, e così pure il Giappone... Il grosso animale si svolge su tutto l'Oceano Pacifico e le sue isole, tocca l'America e con più nodi l'abbraccia, dove ha grandi colonie, e schiaccia il Canadà... Eccolo allungarsi sull'Oceano Atlantico fino ai possedimenti Africani di Sierra Leona, torcersi sull'Ascensione, attraversar di nuovo l'Atlantico posandosi sull'America nella Guiana Inglese donde ripassa per stringere Sant'Elena, ritoccando l'Africa, ove la sua coda serpeggia su Transvaal e sul capo delle Colonie, annodandosi sull'Isola di San Maurizio.". Ottima conservazione, tratta da “Il Papagallo”. 1200
16 Isola d'Elba - Napoleone - Re di Roma - (st-49996) - Ah! Papa, tu t'es fait bien du mal..., anonimo, 1814, incisione in rame, mm 150x229. Bella e rara raffigurazione caricaturale di Napoleone e l'Isola d'Elba in coloritura coeva. "Ah, Papà, ti sei fatto male..." La caduta dell'Imperatore è anche fisica: misurando col compasso l'Isola d'Elba sulla carta (a scala falsa) appesa alla parete, Napoleone precipita sul dorso, riconoscendo la portata del suo crollo. Mentre il cappello gli cade dal capo la spada infilata alla vita si spezza in due; il piccolo Re di Roma, che sopraggiunge spaventato, piange nel fazzoletto perché il papà si è fatto male. A terra vicino a lui c'è un gioco del diabolo: insieme al padre, anche il figlio ha smesso di giocare come erede al trono... L'11 aprile 1814 le potenze alleate garantirono a Napoleone la sovranità sull'Elba; circa una settimana dopo l'ex monarca partì per l'esilio. Rif: "Napoleon I im Spiegel der Karikatur"... Napoleone I visto attraverso la caricatura". Edito da Neeue Zurchez Zeitung Napoleon-Museum Arenenberg 1998 p. 442 n° 224. 900 17 Isola di Ponza - (st-49483) - Island of Ponza, Wal inc. & Bell A. print., 1797, incisione in rame, mm 220x175. Curiosa incisione relativa all'Isola di Ponza. Fig. 1: raffigurazione del perimetro costiero. Fig. 2 e 3: raffigurazioni di particolri scorci dell'isola di interesse mineralogico. Ogni veduta misura mm 78x166. 200
18 Italia Meridionale - (st-48165) - Carta delle Province Napolitane in fogli 25 - Fotoincisa col procedimento del Generale Avet alla scala di 1 250.000. Pubblicata dall'Istituto Topografico Militare - 1874, Ministero dei Lavori Pubblici, 1874, fotoincisione (sistema Avet), mm 2363x2405. La presente carta venne tratta da una manoscritta che si trovava negli Archivi dell’ex-Ufficio Topografico di Napoli. Quest’ultima venne realizzata dallo Stato Maggiore Austriaco, nella scala di 1 a 103680, durante l’occupazione del Regno, dal 1821 al 1824. La cartografia austriaca non era che una trasformazione della nota carta del Rizzi Zannoni: la planimetria fu di poco modificata, mentre si diede maggior risalto all’orografia, sostituendo, previa ricognizione del terreno, con il metodo del tratteggio a luce zenitale quello della prospettiva cavaliera, modalità con cui sono solitamente raffigurate le alture nelle carte del Rizzi Zannoni. Nonostante la carta non dipendesse da rilievi regolari e men che meno dalla coordinazione di questi ad una rete di punti geodetici il “Comitato dello Stato Maggiore credè di rendere un servigio alle varie Amministrazioni dello Stato ed al pubblico, deliberando, sin dall’anno 1868, di utilizzarla (in via transitoria, intanto che si compivano i rilievi regolari nelle province meridionali) con lo scopo di somministrare una guida sufficiente al militare, al geografo ed al viaggiatore. La carta fu riconosciuta sul terreno negli anni 1868 e 1869, onde completarvi il sistema delle strade ruotabili a fondo manufatto. Di poi si operò il disegno dei vari fogli alla scala di 1 a 125000, in vista di una riproduzione a quella di 1 a 250000, che fu adottata per la pubblicazione. Così ridotta essa consta di 25 fogli. La riproduzione ne fu eseguita con il sistema di foto-incisione del Maggior Generale Conte Avet.”. * La carta si presenta applicata su tela a stacchi ed è conservata nella cartelletta originale che presenta difetti al piatto anteriore. Nel complesso ottima conservazione. *Cenni sulla costruzione della carta. . 1500
19 Italia Settentrionale - (st-49492) - Septentrionalis Italiae Pars occidentalior in qua Praeter Sabaudiae Ducatum continentur Principatus Pedemontii Ducatus Montisferrati Status Mediolanensis et Genuebsium Respublica..., Dal Re Marc'Antonio inc., 1735, incisione in rame, mm 581x959. Rarissima carta a se stante data dall’unione di due fogli, l’uno relativo alla parte occidentale e l’altro alla parte orientale dell’Italia settentrionale. Si trovano così rispettivamente raffigurati: il Ducato Sabaudo, lo Stato di Milano, la Repubblica Genovese per la prima parte e l’Episcopato di Trento, i Ducati di Mantova, Modena e Parma e la Repubblica di Venezia per la seconda. Ogni foglio è corredato da un proprio cartiglio al di sotto del quale sono riportate le scale grafiche: “Milliaia Germanica Communia 15 in uno gradu” e “Milliaria Italica sive Anglica Communia”. Particolarmente attenta la raffigurazione della parte occidentale in cui è curata la rappresentazione della Savoia e dell’arco alpino, mentre per quanto riguarda la parte orientale la raffigurazione appare più sbrigativa tanto che le foci del Po’ sono solo parzialmente raffigurate. In basso, nel margine inferiore, la dedica in latino all’ Ill.mo Viro D. Donato Sylvae Comiti Blandratensi Vici Longi et Casalis Beltrami inframezzata dallo scudo comitale dell’illustre personaggio. Infine alla dedicatoria viene riportata l’indicazione editoriale “Dabam Mediolani…Anno MDCCXXXV. Il Conte Donato Silva fu importante mecenate milanese, uno degli ideatori e tra i primi finanziatori della “Società Palatina”, società editrice, con sede nel palazzo Reale di Milano, che su proposta del Muratori nacque con lo scopo di stampare e pubblicare tutti i manoscritti che potevano svelare la storia della Lombardia e quella dell’Italia. Coloritura coeva all’acquerello. Alcuni strappetti marginali, di cui uno più marcato che interessa la parte incisa, professionalmente e felicemente restaurati. Complessivamente gode di ottima conservazione. Manca al San Felici che pubblica esemplare conservato presso la Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli. Rif: Arrigoni, Bertarelli, "Le carte geografiche dell'Italia conservate nella raccolta delle stampe e dei disegni" p. 346, n° 3019. Davoli, San Felici, Zanasi “Terre di Langobardia. La “Lombardia”, il corso del Po’ e il Ducato Estense nell’antica cartografia a stampa 1520-1796”, p. 142, n° 63. . 3000
20 Lago di Como - Bellagio - (st-50223) - Bellaggio, Redaelli lit. - Magni A. dis. & Calvi L. edit., 1850 ca, litografia, mm 156x240. Rara veduta del borgo di Bellagio. L'incisione fa parte della serie "Italia" che comprende litografie edite in parte da Leopoldo Calvi ed in parte dal Vallardi. L'esemplare, in bella coloritura coeva, si presenta rifilato ai margini ed applicato su un supporto cartaceo coevo. Probabilmente faceva parte di un album realizzato ad personam. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, "Il lago di Como nelle antiche stampe", p. 100, n° 214. 800 21 Lago di Como - Bellagio - (st-50224) - Bellagio Lac de Como, Suter J. del e inc., 1840 ca., acquatinta, mm 148x197. Veduta del borgo di Bellagio in bella coloritura coeva. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, "Il lago di Como nelle antiche stampe", p. 26, n° 32. 600
22 Lago di Como - Colico - (st-50222) - Collico, Redaelli lit. - Magni A. dis. & Calvi L. edit., 1850 ca, litografia, mm 158x238. Rara veduta del porto di Colico. L'incisione fa parte della serie "Italia" che comprende litografie edite in parte da Leopoldo Calvi ed in parte dal Vallardi. L'esemplare, in bella coloritura coeva, si presenta rifilato ai margini ed applicato su un supporto cartaceo coevo. Probabilmente faceva parte di un album realizzato ad personam. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, "Il lago di Como nelle antiche stampe", p. 100, n° 214. 700 23 Lago di Como – Colico - (st-1433) - Ruines du Fort de Fuentes à l'entré du Valteline près du lac de Come, Meyer J.J. del. - R.Bodmer sc., 1831, acquatinta, mm 146x193. Veduta dell' antico forte a confine tra il Lago di Como e la Valtellina. 250
24 Lago di Como - Como - (st-6823) - Palazzo al Ulmo / vers Torno., Wetzel J.J. dis. & Hegi F. inc., 1822, acquatinta, mm 193x275. Veduta di Villa Olmo presa dalle colline retrostanti. In primo piano la scena è animata dalla presenza di un giovane pastore con le sue pecore, sulla sponda opposta Villa Cornaggia. Seguendo con lo sguardo la riva orientale, troviamo la cittadina di Blevio, poi in lontananza Torno, che sembra abbracciare e delimitare il primo bacino del ramo comasco del lago. "La nature dans ce site est de toute beauté; l'oeil est ravi du grand nombre des objets qui se présentent sous les formes les plus singulières; c'est un spectacle imposant de voir ces riantes contrées dans le beau couchant du soleil ou au clair de lune d'une belle nuit d'été."* Riferimenti: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli. Como e Lecco nelle antiche stampe, nr72, pag. 66. *Voyage Pittoresque au Lac de Como. . 1800 25 Lago di Como - Como - (st-50226) - Como, Suter J. del. & sculp., 1840 ca., acquatinta, mm 138x193. Veduta panoramica della città presa dalla strada per Bellagio. Stampata a colori e rifinita all'acquarello all'epoca. Edita da H. Fuessli a Zurigo. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, "Il lago di Como nelle antiche stampe", p. 80, n° 95. 700
26 Lago di Como - Gravedona - (st-6832) - Gravedona, Wetzel J. J. dis. & Hurlimann J. inc., 1822, acquatinta, mm 194x276 mm. Rara veduta del borgo di Gravedona. "Le point de notre vue est au bord du lac. Le vaste palais, devant nous au premier plan, fut bâti en 1550 par le cardinal Tolomeo Gallio; son intérieur est magnifique; ...On a prétendu que le concile, tenu à Trente, fut sur le point de transporter son siège à Gravedona. A l'extrémité de la ville, qui forme le milieu de notre planche, on voit la vieille cathédrale, abandonnée de nos jours... Les hauteurs, qui s'élèvent immédiatement derrière la petite ville, sont garnies d'une quantité de maisons et chapelles qui se présentent riantes et gracieuses à travers les sombres châtaigneraies aux regards de l'ami des beautés de la nature".* Ottima conservazione. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli - "Il lago di Como nelle antiche stampe" p. 130, n° 268. *Voyage Pittoresque au Lac de Como. 1800 27 Lago di Como - Lecco - (st-50225) - Lecco Lago di Como, Suter J. del. & sculp., 1840 ca., acquatinta, mm 146x193. Classica veduta della cittadina di Lecco, stampata a colori e rifinita all'acquarello all'epoca, sullo sfondo il monte San Martino. Edita da H. Fuessli a Zurigo. Rif: Margheritis, Sinistri, Invernizzi, Peverelli, "Como e Lecco nelle antiche stampe", p. 180, n° 274. 600
28 Lago di Como - Musso - (st-43211) - Musso, Wetzel J. J. dis. & Kalin inc., 1825 ca, acquatinta, mm 192x276 mm. "Musso, c'est le nom de l'antique château, dont nous voyons devant nous, sur un rocher escarpé et d'une grande étendue, les ruines remarquables, situées au-dessus du village du meme nom."* Tra le vedute disegnate dal Wetzzel durante il suo viaggio al lago di Como, questa è tra le più difficili da ripordurre in fase di stampa. Il Kalin si è superato riuscendo a rendere perfettamente il contrasto tra le zone di luce e quelle in piena ombra. L'esemplare presenta un'abrasione del foglio in corrispondenza dell'indicazione dell'editore, ed al posto di Fuessli si legge: "H. F. Leuthold". Variante non menzionata nella bibliografia di riferimento. Ottima conservazione. *Voyage Pittoresque au Lac de Como. . 1800 29 Lago di Ginevra - Losanna - (st-50025) - Lausanne, Wetzel J. J. dis. & F. Hegi inc., 1820, acquatinta, mm 192x275. Bellissima veduta stampata a colori inserita in uno dei più belli ed importanti album del Lago di Ginevra "Voyage Pittoresque au Lac de Geneve ou Leman" edito a Zurich da Orell Fussli nel 1820. 1500
30 Lago Maggiore - (st-35352) - Le Isole Borromee - Les Iles Borromées, Falkeisen J. J. dis e inc., 1840 ca, acquatinta, mm 164x220. Affascinate veduta delle isole Borromee riprese da un'altura lungo la strada del Sempione. La stampa fa parte di una celebre serie di stampe che furono pubblicate a Milano da Luigi Valeriano Pozzi, il quale si avvalse dell'opera dei maggiori artisti del periodo. la composizione è una perfetta sintesi di quello che si poteva vedere al tempo lungo le rive del lago: dalle donne in costumi tipici dedite a vari lavori, alla diligenza che transita lungo la strada del Sempione, al magnifico trittico rappresentato dall'Isola Bella, Madre e Pescatori. Da notare la finezza dell'acquatinta che permette di apprezzare le eccezionali doti del Falkeisen sia come disegnatore che come incisore. 350 31 Lago Maggiore - Arona - (st-10437) - Vue d'Arona, Lory Gabriel dis. - 1784-1846, 1811, acquatinta, mm 195x280. Veduta della cittadina di Arona e del Sacro Monte ove sorge la colossale Statua di San Carlo Borromeo, ripresi lungo la strada del Sempione che conduce a Milano. " Cette vue donne une idèe de la partie méridionale du lac Majeur, et des travaux que la route a nécessités sur ses bords." Sopra la cittadina si scorgono i resti di quel castello, che fu bombardato e distrutto qualche anno prima da Napoleone Bonaparte: "Parmi le châteaux qui dominent plusieurs de ces collines, celui d'Arona, bâti jadis au-dessus de la ville...rappelle d'intéressants souvenirs." "Arona renferme de beaux batiments et un port assez vaste: le commerce y fleurit par le passage des marchandises de la Méditerranée et de l'Italie que l'on transporte en Allemagne et en Suisse". Ottima impressione, colori vivi. Tre piccoli strappetti al margine inferiore, felicemente restaurati. Rif: Zipoli, "Elogio del lago Maggiore", p. 272, n° 33. * Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon. 1200
32 Lago Maggiore - Baveno - (st-6842) - Baveno, Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc., 1823, acquatinta, mm 194x277. "Le petit village de Baveno, dont la beauté de ses environs rend le séjour enchanté...Il se trouve sur la superbe route du Simplon, qui se prolonge ensuite sur la rive du lac Majeur. Un bel hotel, bâti au bord de la route et dans lequel le voyageur est parfaitement servi, en même-tems qu'il y jouit d'une vue délicieuse sur l'Isola Pescatore et une partie de l'isola Bella...Notre vue a été dessinée dans une chambre de cet hotel.".* Con ogni probabilità il riferimento è all'Hotel de la Poste. Lungo la strada del Sempione, leggermente coperta dalle isole, si vede la bella cittadina di Stresa, mentre alla sinistra dell'Isola dei Pescatori, sulla riva opposta, si scorge Santa Caterina. Ottima conservazione. Rif: Zipoli, "Elogio del lago Maggiore", p. 287, n° 121. *Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano. 2000 33 Lago Maggiore - Baveno - (st-49974) - Veduta del ponte di Baveno sul Lago Maggiore, Zancon G. dis e inc. & Ant. Bossi edit., 1825 ca., acquatinta, mm 152x208. Veduta del ponte di Baveno inserita nell'opera "Viaggio Pittorico e Storico ai tre laghi Maggiore, di Lugano e Como...". Questa è una riedizione stampata non più dal Bernucca bensì da Antonio Bossi in Piazza del Duomo Milano, infatti in calce cambia l'indicazione editoriale. Si tratta della classica veduta del ponte di Baveno animata in primo piano da una scena agreste mentre fanno da quinte le isole e le motagne del Verbano. Questa variante non è menzionata nella bibliografia di riferimento. 300
34 Lago Maggiore - Baveno - (st-10433) - Vue du Pont de Baveno et de l'Isola Madre, Lory Gabriel fils dis. 1784-1846, 1811, acquatinta, mm 194x280. "A une demi lieue de Feriolo est le petit village de Baveno dans une situation très champetre, au pied de la montagne, au milieu de prairies où les chataigniers élevent à l'envi leurs tetes majestueuses, et cachent sous leurs ombrages épais les maisons et les vignes qui les environnent".* Questa veduta è tra le più belle del lago. A poca distanza da Baveno la strada attraversa il torrente Trefiume su di un ponte a cinque archi, costruito con granito bianco a venature rosse, subito dietro l'Isola Madre e sulla sinistra Pallanza. Sullo sfondo, ai piedi del Sasso del Ferro, si nota la cittadina di Laveno, mentre lungo la sponda orientale, che scende verso Angera, si intravede Cerro. Una curiosità: nella dicitura nell’angolo in basso a sinistra "Dessiné d’après nature par M. de Meuron", il disegno viene erroneamente attribuito a Meuron, infatti l’acquerello originale è firmato da G. Lory. Ottima conservazione. Rif: Zipoli, "Elogio del Lago Maggiore", p. 288, nr 126. 1400 35 Lago Maggiore - Isola Bella - (st-10435) - Vue de l'Isola Bella, Lory Gabriel - 1784-1846, 1811, acquatinta, mm 197x282. Veduta dell'Isola Bella presa dal lago. L'incisione fa parte della serie di vedute disegnate dal Lory per illustrare la famosa opera intitolata "Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon". "Rien ne prouve mieux ce que peut la main créatrice de l'homme que l'Isola Bella...La vue de la terrasse supérieure, élevée de plus de cent pieds au-dessus des eaux, est magnifique; elle s'étend sur la plus grande partie du lac, sur toutes les montagnes qui l'entourent, et dans le lointain jusqu'aux glaciers du Simplon".* Esemplare ottimo, perfetto stato di conservazione. Rif: Zipoli, " Elogio del Lao Maggiore ", pag. 316 n° 300. *Voyage Pittoresque de Genève à Milan par le Simplon. 1500
36 Lago Maggiore - Laveno - (st-6839) - Laveno, Wetzel J.J. dis. & C. Rordorf inc., 1823, acquatinta, mm 190x270. Veduta di Laveno "petite ville assez régulièrement bâtie; elle se triuve sur la rive orientale du lac Majeur, un peu audessus de l'embouchure du Boesio, au débouché du val de Cuvio...On jouit à Laveno d'une perspective délicieuse; elle s'étend au-delà du lac dans sa plus grande largeur et par-dessus les quatre iles celebres qui semblent sortir de son sein...".* La scena è ripresa vicino alla foce del Boesio, che rimane coperta dalla collinetta in primo piano. Bella impressione, ottima conservazione. Rif: Zipoli, "Elogio del lago Maggiore", p. 305, nr 228. *Voyage Pittoresque aux Lacs Majeur et de Lugano. 2000
37 Lazio - (st-48163) - Carta Corografica delle strade comunali obbligatorie d'Italia Compartimento di Roma, Ministero dei Lavori Pubblici, 1876, litografia, mm 1120x1248. Carta corografica in sette fogli, applicata su tela a stacchi, conservata nella propria cartelletta originale. Il rilievo, in scala di 1 a 150000, si riferisce alla situazione riscontrata dal Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale dei Ponti e Strade al 31 dicembre del 1876. Il lavoro venne svolto per conoscere lo stato di attuazione della legge 30 agosto del 1868, che prevedeva la costruzione di un notevole numero di strade al fine di collegare tutti i territori del Regno d'Italia. Avvincente cartografia del Compartimento di Roma di cui fornisce una dettagliata rappresentazione del sistema viario e confinale. Nella legenda vengono segnalati i limiti di Provincia, di Circondario e di Comune. Per quanto riguarda le strade ferrate sono segnalate sia quelle in esercizio, quelle in costruzione e quelle da costruire aventi concessione. Lo stesso discorso vale per le varie tipologie di strade: Nazionali, Provinciali sino alle Comunali Obbligatorie. Queste ultime rappresentano forse il corpus più interessante poiché sono segnalate le strade da costruire di cui si hanno i progetti, quelle i cui progetti sono in corso di compilazione e quelle di cui mancano i progetti. Si trovano segnalati anche il Limite di Provincia, di Circondario e quello di Comune. Interessante testimonianza inerente la gestione ed organizzazione territoriale del nostro paese. Rifilata lungo il margine inferiore, alcuni segni del tempo, al piatto anteriore della cartelletta. 700
38 Lecco - Brianza - Magenta - Abbiategrasso - (st-49972) - Modello per l'intaglio della grande Carta Topografica della Repubblica Italiana inciso dai fratelli Bordiga 1804 an° III, Bordiga Benedetto e Gaudenzio inc., 1804, incisione in rame, mm 168x273. Interessante e raro foglio, inciso da Benedetto e Gaudenzio Bordiga, che rappresenta il modello d'intaglio per la "Carta Topografica della Repubblica Italiana" i cui lavori vennero iniziati a seguito del decreto del Melzi, Vice Presidente della Repubblica, datato 25 dicembre 1802, ma non vennero mai portati a termine. Il modello si presenta inserito in decorativa cornice all'interno della quale vi sono tre riquadri. Il primo, sulla sinistra, è una prova della raffigurazione orografica a fine tratteggio ad illuminazione mista della zona di Lecco e del lago di Annone. Il riquadro centrale riguarda la scelta dei caratteri ortografici, mentre quello sulla destra inerente la zona di Magenta, Corbetta, Abbiategrasso ed il fiume Ticino è un saggio della raffigurazione dei diversi tipi di terreno e della rete stradale. In una lettera al Ministro degli Affari Interni Daniele Felici in data 21 ottobre 1804, gli astronomi di Brera Oriani e De Cesaris dicono che dovendosi nel prossimo anno iniziare i lavori d'intaglio della Carta della Repubblica, hanno ritenuto opportuno "eccitare l'incisore Bordiga, che ha già lodevolmente intagliato quella della Lombardia, a disporre un Saggio, che potesse servire di campione, ed insieme a proporre le condizioni, sotto le quali egli ne avrebbe assunto l'incarico"..."ad eccezione di qualche carattere che deve essere corretto e migliorato" viene ritenuto "assai bello: gli oggetti vi sono nettamente espressi e l'occhio vi si aggira senza confusione e con piacere: farà anche miglior effetto quando i boschi vi saranno tratteggiati più forti. Le condizioni pure ci sembrano oneste.". Da un rapporto a firma De Capitani (1° Divisione) al Ministro Felici, si rileva che il saggio dei Bordiga venne mostrato al Longhi, allora professore di Incisione all'Accademia di Brera: "Il minuto esame prestato sul detto modello fa certamente riconoscere un merito non comune nel proposto lavoro, col quale i suddetti incisori possono lusingarsi si onorare l'arte propria, non meno che il paese dove sarà perfezionata un'opera di tanto pregio e dispendio.". Rif: Peco, "I Bordiga. Benedetto e Gaudenzio Bordiga incisori e incisori cartografi", p. 180, 181, 182, n° 67. 550 39 Lione - Lyon - (st-50227) - Vue panoramique de Lyon, Arnaud B. del., 1894, litografia, mm 210x695. Veduta panoramica della città di Lione stampata in due colori. Souvenir de l'Exposition Universelle de Lyon 1894. Piccoli restauri, piega. 250
40 Lombardo Veneto - (st-49100) - Regno Lombardo-Veneto diviso in 2 Luogotenenze e 17 Provincie e 180 Distretti secondo il nuovo compartimento territoriale, Naymiller F. dis. - Prada G. inc. & Vallardi A. edit., incisione in rame mm 605x845, 1860 ca. Carta geografica del Regno Lombardo Veneto applicata su tela a stacchi. La carta è caratterizzata, lungo il margine superiore, dalla raffigurazione degli stemmi delle varie Province ed ognuna è accompagnata da brevi notizie statistiche quali: numero dei distretti, delle preture, dei comuni, delle parrocchie, degli abitanti e delle peculiarità di ogni singolo territorio. I segni convenzionali sono riportati, in campo libero, nell'angolo in alto a sinistra, mentre all'angolo opposto sono espresse le scale grafiche "di Miglia Geografiche Italiane di 60 al grado" e "Miglia Geografiche Tedesche di 15 al grado". Vivace coloritura confinale all'acquerello coeva. Si presenta conservata nel suo astuccio originale. Ottimo esemplare 800
41 Marsiglia - Francia - (st-49921) - Marsilia, Henrich van Schoel, 1580 [1602], incisione a bulino e acquaforte su lastra di rame, mm 384x517. Veduta prospettica della città di Marsiglia. In alto al centro nella parte incisa il titolo “Marsilia”. Nell’angolo in basso a sinistra una breve descrizione della città “Massilia , overo Massalia, o Marsilia Citta antica tra le Francesi” affianco a questa, su tre colonne, rimandi da A a Q. Difficile l’attribuzione di questa incisione. Presso la Bibliothèque Nationale de France è conservato il primo stato, l’esemplare si presenta: rifilato lungo i margini destro e sinistro e con una grande mancanza (in basso al centro), privo di indicazione editoriale e il cui anno di edizione viene fatto risalire al 1580. Sicuramente il Florimi doveva conoscere questa incisione, infatti ne riprenderà il disegno ed il testo aggiungendo il rimando “R L’acqueduc des fontaines de la Ville”. Il nostro esemplare, a differenza di quello di Parigi, presenta l’indicazione editoriale “Henric van Schoel formis romae 1602”. Di tutte le bibliografie di riferimento consultate l’unico a fare accenno a questo stato è Albert Ganado nella sua “Description of a Splendid collection…at the National Library of Malta” (p. 211, n° 28) che lo segnala inserito in un atlante attribuito all’Orlandi. La carta offre molti spunti di approfondimento: nel guardare attentamente la stampa si nota che per la realizzazione della stessa fu utilizzata una matrice precedentemente utilizzata per la realizzazione di un’altra incisione (?). L’indicazione relativa al Van Schoel fu incisa dopo l’abrasione di quella precedente. Il nostro esemplare, nel terzo stato di tre, è il secondo censito a livello internazionale. Ottimo esemplare, estremamente rara, non menzionata nel lavoro del Destombes "Les cartes de Lafreri et assimilées 1532-1586...". 4800
42 Nizza - Francia - (st-49916) - Nizza, Vico Enea inc. & Van Schoel H. edit., 1543 [1602], incisione a bulino su lastra di rame, mm 240x395. La più antica veduta della città di Nizza incisa a bulino dal parmigiano Enea Vico (Parma 1523 - Ferrara 1567) nel 1543, con raffigurazione in primo piano della flotta turca di Chaireddin. L’incisione, lungo il margine sinistro, è firmata in lastra con il monogramma AE. V. e la data in numerazione romana M. D. XLIII. In basso sulla sinistra si legge l’indicazione editoriale “Henric van Schoel formis rome 1602”. Particolare edizione non ricordata dal Nagler (Die Monogrammisten). Di questa incisione il Drugulin segnala esemplare con "E. Vico sc.", il Destombes assegna l'incisione al Vico e l'edizione al Salamanca, mentre Arrigoni-Bertarelli segnalano solo una ristampa romana del 1602 ad opera del Van Schoel. Molto rara, ottima conservazione. Rif: Arrigoni, Bertarelli "Le stampe storiche conservate nella Raccolta del Castello Sforzesco", p. 2, n° 12 - Valeria e Piero Bella, "Cartografia rara. Antiche carte geografiche topografiche e storiche dalla collezione Franco Novacco", p. 98 – Borroni, “Carte Piante e Stampe storiche delle raccolte lafreriane…”, p. 49, n° 141 . 4500
43 New York - (st-30910) - City-Hall. [Albany, New York]., Deroy lith. & Kollener Augustus dis., 1850 ca., litografia su fondino seppia, mm 204x297. Veduta della Borsa di New York e piazza antistante da scena di vita quotidiana. Stampata su fondino seppia entro doppio filetto, pubblicata by Goupil, Vibert & Co. New York & Paris. Piccolo restauro al margine in basso. 350 44 New York - (st-30911) - VIEWS OF NEW YORK - BROADWAY FROM THE BOWLING GREEN, 1828, Hutchinson J. R. inc. & William J. Bennett dis., 1828, incisione in rame, mm 260x418. Bellissima rappresentazione di una via Broadway vista dal Bowling Green il parco più antico di New York. L’incisione, in coloritura coeva, mostra la quotidianità di una grande metropoli con evidenziate discrete interazioni sociali tra individui il cui status, di cittadini della nuova nazione, è indicato dal loro comportamento e dai loro costumi. I modi di vestire repubblicani consentivano a tutti di identificarsi come partecipanti in un gruppo di pari-sociali. Pubblicata by Currier & Ives, 152 Nassau Street, New York. 700
45 Palermo - (st-49911) - Pianta geometrica e novella secondo lo stato presente della città di Palermo capitale del Regno di Sicilia coll'antico Palermo giacente in essa e co' sobborghi, molo, e campagna, Garofalo Giuseppe inc. & Nicolao Anito dis., 1777, incisione in rame, mm 738x843. Primo stato di due della pianta planimetrica in quattro fogli, in proiezione ortogonale, della città di Palermo incisa da Giuseppe Garofalo. Il titolo, in basso al centro, è iscritto su di un ampio festone che scorre tra un compasso ad altri strumenti utilizzati per i rilevamenti ed il disegno. Nell'angolo in alto a sinistra un ricco drappeggio è inframezzato da sette scudi araldici. Il primo, in alto al centro, della casa di Napoli-Barrese e continuando in senso orario vi sono quelli di casa: Vignoales, Pilo della Torretta, Emanuele di Villabianca, Guasconi, Vassallo e Vanni di Archirafi. Nel cartiglio si legge: "La carta presente topografica della Città di Palermo Capitale del Regno di Sicilia, e che si appella la Città fedele, e la felice nella quale si ha la Pianta geometrica di essa Metropoli, secondo lo stato presente colla divisione de suoi Quartieri, o per dir meglio delle quattro Città, che la compongono: adorne queste di particolari divise denominazioni e titoli, ed illustrate di erudite notizie, onde più innalzasi lor Nobiltà...". Nell'angolo in alto a destra, in semplice drappo, lo stemma della città di Palermo "Aquila d'oro con diadema sul capo, e colle ali stese a volo..." sotto "la persona di un vecchio coronato, che nutrendo al petto il serpente avviticchiato alla destra, assiso vedesi su di un duro sasso cò i piedi dentro di un aurea conca ricolma di frutta e fiori...". Su ogni foglio viene raffigurato uno dei quartieri che sono indentificati dal proprio stemma, e così una serpe per il quartiere Albergaria, un fiore di brancorsina per il quartiere Kalsa, lo stemma della casa d'Austria per il quartiere la Loggia ed Ercole che strozza il leone Nemeo per il quartiere Capo. Completano la carta 189 rimandi nelle due colonne laterali. Alcuni restauri magistralmente eseguiti. Ad un'attenta analisi i rimandi ai lati, sinistro e destro, risultano non essere coevi e con ogni probabilità aggiunti in fase di restauro per garantire completezza e fruizione della stessa. Complessivamente si tratta di un ottimo esemplare di questo caposaldo della storia della città di Palermo e della Sicilia. Molto rara Rif: Cesare Barbera Azzarello, "Raffigurazioni ricostruzioni vedute e piante di Palermo (dal sec. XII al sec. XIX)", p. 158, 159, n° 129. . 6500
46 Palermo - (st-50229) - Panormus Palermo, Wernher F. B. dis. & Probst G. B. inc. ed edit., 1730 ca, incisione in rame, mm 333x1025 mm. Veduta prospettica della città di Palermo vista dal mare. Il titolo, in alto al centro, si trova iscritto in un festone, mentre alla sua destra un putto alato sostiene lo scudo della casa Colonna-Orsini. Lungo il margine inferiore, sulla sinistra, quattordici rimandi su quattro colonne in italiano, che si ripetono sulla destra in tedesco. Nell'angolo in alto a sinistra viene riportato il privilegio "Cum gratia et Privilegio Sac. Caes. Majestatis". In primo piano il molo ed il porto animati dal passaggio di varie imbarcazioni. La raffigurazione si estende anche al territorio circostante sino alla Grotta di Santa Rosalia. Incisione su due fogli, impressione omogenea, ottima conservazione. Rara Rif: Cesare Barbera Azzarello, "Raffigurazioni ricostruzioni vedute e piante di Palermo (dal sec. XII al sec. XIX)", p. 129, n° 100. 3200 47 Parigi - (st-50221) - Prospective view of Paris and fifteen miles round..., Concanen Alfred dis. - lith. & Stannard & Son edit., 1870, litografia, mm 495x735. Curiosa e rara veduta a volo d'uccello della città di Parigi e dei suoi dintorni per un raggio di cinquanta miglia. Sono raffigurate le strade e le vie ferrate che portano alla città, nonchè le fortificazioni e le recenti linee di difesa. Applicata su tela a stacchi e conservata nella sua custodia originale. Qualche difetto alla tela, per il resto ottima impressione, stampata in quattro colori. 320
48 Pavia - (st-49486) - Pavia, Florimi Matteo edit. & Sciaminossi Raffaello inc., 1600 ca, incisione in rame, mm 405x543. Pianta planimetrico prospettica della città di Pavia. In calce 125 rimandi su dodici colonne. Nell'angolo in basso a destra si legge la firma "Matteus Florimus for.", mentre sulla destra si trova il monogramma S/RAF dell'incisore Raffaello Sciaminossi. Piccoli difetti marginali, complessivamente ottimo esemplare con bella inchiostratura. L'incisione fa parte della celebre serie di vedute di città italiane e non solo che furono edite a Siena dal Florimi. Rif: Sinistri, Belloni "Pavia nelle sue antiche stampe", p. 36, n° 29. 2800
49 Piemonte - (st-43334) - Pedemontium Et reliquae Ditiones Italiae Regiae Celsitudini Sabaudicae subditae cum regionibus adjacentibus, Blaeu Joannes edit., 1682, incisione su lastra di rame, mm 506x599. Raffigurazione del territorio del Piemonte caratterizzata da una cascata di affascinanti elementi decorativi. Infatti ai due lati, in una cascata di festoni ed emblemi, sono raffigurati numerosi putti alati; due di questi sorreggono il drappo sul quale è iscritto il titolo della carta. Cartograficamente risulta interessante segnalare l’individuazione del Monte Iseran con la Val di Cogna e la Val di Reme, correttamente posizionate rispetto alla città di Aosta. Singolare la presenza di un Monte Marzo in posizione errata rispetto alla Valle di Gressoney, ma corretta rispetto alle Valli del Biellese. Rif: Aliprandi, "Le grandi Alpi nella cartografia 1482 - 1885", pag. 141. 900 50 Regno Lombardo Veneto - (st-39286) - Carta Geografica e Postale del Regno Lombardo-Veneto compilata sulle migliori carte generali e Provinciali esistenti Disegnata da C. Pinchetti sotto la direzione dell'Ing.re Geog.fo Gio. Brenna ed incisa da Giuseppe Pezze, Pezze Giuseppe inc. & C. Pinchetti dis., 1835, incisione in rame, mm 860x1280. Carta murale del Regno Lombardo Veneto applicata su tela a stacchi. In bass,o per la lunghezza della carta sono raffigurate le piante topografiche delle seguenti città: Como, Pavia, Lodi, Bergamo, Milano, Sondrio, Cremona, Brescia, Mantova, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Venezia, Belluno, Treviso e Udine. Coeva coloritura confinale all'acquerello. Ottima conservazione. 700
51 Sardegna - (st-50228) - Carta corografica delle strade comunali obblligatorie d'Italia Compartimento di Sardegna Situazione al 1 Gennaio 1874, Ministero dei Lavori Pubblici & Virano e Teano lit., 1874, litografia, mm 1110x756. Carta corografica della Sardegna, applicata su tela a stacchi, conservata nella propria cartelletta originale. Il rilievo, in scala di 1 a 125000, si riferisce alla situazione riscontrata dal Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale dei Ponti e Strade al 1 gennaio del 1874. Il lavoro venne svolto per conoscere lo stato di attuazione della legge 30 agosto del 1868, che prevedeva la costruzione di un notevole numero di strade al fine di collegare tutti i territori del Regno d'Italia. Avvincente cartografia che fornisce una dettagliata situazione del sistema viario del Compartimento della Sardegna. Nella legenda vengono segnalati i limiti di Provincia, allora ridotte a due, mentre per quanto riguarda le strade ferrate sono segnalate sia quelle in esercizio, quelle in costruzione e quelle da costruire. Lo stesso discorso vale per le varie tipologie di strade: Nazionali, Provinciali sino alle Comunali Obbligatorie. Queste ultime rappresentano forse il corpus più interessante poiché sono segnalate le strade in costruzione, quelle da costruire di cui si hanno i progetti, quelle i cui progetti sono in corso di compilazione e quelle di cui mancano i progetti. Interessante testimonianza inerente la gestione ed organizzazione territoriale del nostro paese. Ottima conservazione della carta, alcuni difetti del tempo al piatto anteriore della cartelletta. 900
52 Terni - Cascata delle Marmore - (st-49482) - La veduta della meravigliosa Cascata del Fiume Velino..., Vasi Giuseppe dis. ed inc. (1710-1782), 1781, incisione in rame, mm 465x700. Importante veduta della Cascata delle Marmore disegnata ed incisa da Giuseppe Vasi un anno prima della sua morte. Secondo stato di tre, ridimensionata lungo i margini laterali e superiore, senza perdita di parte incisa. Applicata, ai soli quattro angoli, a supporto cartaceo coevo, Sotto l'incisione, affianco alla dedica, la scritta manoscritta "Cascade de Terni". Questa veduta, dedicata a Sua Eccellenza Angelo Querini, è senza dubbio una delle più grandi ed importanti rappresentazioni della Cascata. Rif: Barboni, Chitarrini, Paganoni, Ronca, 2007. Caduta Velina - La Cascata delle Marmore. Incisioni e stampe dal XVII al XIX secolo. Scheda 31, pag.98. Bruno Vescarelli, 2017, La Cascata delle Marmore nell'Opera Antica e Moderna - Incisioni e stampe dal XVII al XIX secolo, pag 116, n° scheda 39. 1600 53 Toscana - (st-41875) - Toscana inferiore detta anticamente Tuscia Suburbicaria, Schenk P. & Valk G. edit., 1690 ca., incisione su lastra di rame, mm 407x498. Affascinante carta geografica della Toscana. Nell'angolo in alto a destra decorativo cartiglio affiancato da figure allegoriche in cui è iscritto il titolo. Nell'angolo opposto, sempre in cartiglio a volute, sono riportate le scale grafiche: Milliaria Italica communia e Milliaria Germania communia. Nell'angolo in basso a sinistra in sontuso cartiglio arricchito da numerose figure allegoriche, viene riportata la dedica D. Johanni Honigh. La carta è caratterizzata da una vivace coloritura coeva all'acquerello. Ottima conservazione. 600
54 Umbria - (st-50230) - Carta geografica delle strade comunali obbligatorie - Umbria, Ministero dei Lavori Pubblici, [1874- 76], litografia, mm 1185x860. Carta corografica in sei fogli, applicata su tela a stacchi, conservata nella propria cartelletta originale con impresso in oro il titolo. Il rilievo si riferisce alla situazione riscontrata dal Ministero dei Lavori Pubblici - Direzione Generale dei Ponti e Strade verso la metà degli anni settanta del XIX secolo. Il lavoro venne svolto per conoscere lo stato di attuazione della legge 30 agosto del 1868, che prevedeva la costruzione di un notevole numero di strade al fine di collegare tutti i territori del Regno d'Italia. Avvincente cartografia del Compartimento dell'Umbria di cui fornisce una dettagliata rappresentazione del sistema viario e confinale. Nella legenda, applicata all'interno del piatto anteriore, vengono segnalati i limiti di Provincia, di Circondario e di Comune. Per quanto riguarda le strade ferrate sono segnalate sia quelle in esercizio, quelle in costruzione e quelle da costruire aventi concessione. Lo stesso discorso vale per le varie tipologie di strade: Nazionali, Provinciali sino alle Comunali Obbligatorie. Queste ultime rappresentano forse il corpus più interessante poiché sono segnalate le strade da costruire di cui si hanno i progetti, quelle i cui progetti sono in corso di compilazione e quelle di cui mancano i progetti. Si trovano segnalati anche il Limite di Provincia, di Circondario e quello di Comune. Interessante testimonianza inerente la gestione ed organizzazione territoriale del nostro paese. Ottima conservazione. 800
55 Val d'Aosta - Cervino - (st-48868) - Vue du Mont Cervin, Ladner Theophile dis. & F.lli Doyen lit., 1851, litografia, mm 352x472. Veduta della Valtournanche, sullo sfondo il monte Cervino, che elevandosi affilato sopra le catene montuose circostanti è il protagonista della composizione. Autore del disegno fu il tirolese Theophile Ladner, il quale era stato invitato e pagato dall'Avvocato Jean-Baptiste Gal per ritrarre alcune vedute della Valle d'Aosta. Il particolare punto di presa prescelto, è quello dal Colle di Saint Pantaléon proprio sopra Torgnon. Benchè la veduta sembri quasi trattata in maniera fantastica, al contrario è eseguita in maniera assai realistica dal Ladner, che ne coglie con esattezza l'insolito profilo che così si può vedere solo da questa posizione. Veduta assai rara ed ambita. Ottima conservazione. Rif: Aliprandi, Gattlen "Il Cervino e le sue stampe", p. 61 - Peyrot, "La Valle d'Aosta nei secoli Vedute e piante dal IV al XIX secolo", p.330. "1865 Il Cervino una svolta nella storia dell'alpinismo Vedute della raccolta di Piero Nava", VC. 5.. 4000 56 Valcuvia - (st-33003) - Veduta presa in Valcuvia, dipinto di Bisi Giuseppe,..., Falkeisen inc., 1842, acquatinta, mm 178x131. Veduta di uno scorcio della Valcuvia con lavandaie intente al lavaggio del bucato.Inserita nell'opera "Album, esposizione di belle arti in Milano. Dedicato al nobilissimo signor duca Antonio Litta Visconti Arese, cavaliere dell'ordine gerosoli-milano" Edita a Milano presso Carlo Canadelli editore. 150
57 Valtellina - Bormio - (st-47356) - Bormio e sue cinque valli, Livigno, Furva, Val di Dentro, Val di Sotto, e Valle di San Giacomo in Frele, Schnierl Hans Conrad, 1637, incisione in rame all'acquaforte, mm 370x482. Si tratta di una carta autonoma nel ricco panorama cartografico valtellinese del XVII secolo. Pur trattandosi di un’incisione in rame all’acquaforte, quindi replicata, conserva in sé un particolare che le conferisce unicità rispetto agli altri esemplari che è stato possibile fin qui studiare. Questo particolare rappresenta la chiave di volta nell’interpretazione della stessa e ne esprime in modo univoco il motivo d’essere. La carta si presenta circondata da una cornice ornamentale inframezzata da motivi decorativi a volute. All’interno della cornice, oltre all’attenta raffigurazione cartografica, affascina l’utilizzo e la ricchezza degli elementi simbolici. Si prenda ad esempio la composizione che occupa l’angolo in alto a sinistra: su di un nastro teso tra una sfera armillare ed un globo, si legge "Initium Sapientiae", mentre in basso tra i due putti alati "Ubi initium Ibi finis". Tra questi elementi decorativi, due figure allegoriche: l’una la Giustizia divina e l’altra la Giustizia umana, tra le quali risplende un cerchio raggiante con iscritto un triangolo equilatero con occhio aperto simboleggiante Dio Padre, che fu introdotto in seguito alla Controriforma. Attenta la rappresentazione geografica del territorio, infatti si notano: città, fortificazioni, caseggiati isolati, pozzi. Particolare ed allo stesso tempo innovativa, rispetto ad altre carte coeve, l’utilizzo di differenti simboli per distinguere le varie colture. L’orografia è resa con coni di talpa ammassati ed ampi fondo valle. Ben evidenziati i confini: Confinia Mediolanensia, Confinia Veneta, Confinia Tridentina, Confinia Tirolensia e Confinia Rhetica. Proprio per quanto riguarda il disegno cartografico risulta interessante l’utilizzo di due differenti scale grafiche: l’una dedicata alla Valtellina “Milliaria Ital. Pro Valtellina” mentre l’altra per il contado di Bormio “Milliaria Ital. Pro Comitatus Bormij.” L’utilizzo di una scala grafica maggiore, per il Contado di Bormio, fa si che questo venga messo in risalto rispetto al restante territorio lasciando ipotizzare che ciò fosse stato fatto per sottolineare l’importanza del territorio di Bormio. E’ a questo punto che diviene determinante il particolare di cui sopra si è accennato. Infatti in nessun altro esemplare studiato è stato ritrovato il foglietto coevo, stampato con caratteri mobili e qui applicato con ceralacca rossa, che spiega il perché di questa differenza, vi si legge: "Una torretta detta la Serra divide il Contado di Bormio dalla Valtellina, che in questa Carta ha la scala delle miglia diversa da quella di Bormio, ove è diverso lo statuto, li diritti, gli usi, ed i privilegi.". Questo foglietto oltre a spiegare la carta e dare una breve descrizione “Il Clima è freddo, l’aria salubre, li pascoli, il mele, le acque eccellenti; ve ne sono anche delle minerali calde-sulfuree, e fredde-acidule, che dinotano la quantità e qualità delle miniere…”, per la prima volta conferisce un titolo, di cui questa era priva, "Bormio e sue cinque valli cioè Livigno, Furva, Val di Dentro, Val di Sotto, e Valle di San Giacomo in Frele". Il nostro esemplare, rispetto ad esempio a quello conservato a Sondrio nella Collezione del Credito Valtellinese, non presenta gli elementi araldici in quanto questi sono stati coperti in fase di stampa. Ottima la conservazione ed impressione, unico esemplare ad oggi conosciuto nelle condizioni sopra descritte. Estremamente rara. Bibliografia: Arrigoni Bertarelli 1930, p. 147, n. 1339; Guido Scaramellini 1978, p. 170; Oscar Sceffer 2006, n. 34; Silvia Bianchi 2007. p. 174-75, n. 72. PAR
Puoi anche leggere