ItalRugby, Rugby World Cup: a Shizuoka il Sudafrica batte 49 - 3 l'Italia - Il Mascalzone

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ItalRugby, Rugby World Cup: a
Shizuoka il Sudafrica batte
49 – 3 l’Italia
Shizuoka (Giappone), Venerdì 04 Ottobre 2019 – Nel terzo
incontro del Girone B della Rugby World Cup il Sudafrica batte
49-3 l’Italia all’Ecopa Stadium di Shizuoka raggiungendo la
squadra di O’Shea a quota 10 in classifica. Match combattuto
fino all’episodio che ha cambiato la partita al 43’ con
l’espulsione di Andrea Lovotti – in seguito ad un placcaggio
pericoloso a gioco fermo – che ha costretto gli Azzurri a
giocare tutto il secondo tempo in inferiorità numerica.

Dopo la prima sostituzione avvenuta solo al 2’ minuto per un
infortunio occorso a Simone Ferrari, il Sudafrica riesce a
sbloccare il match con la meta di Kolbe al 5’ che finalizza
un’azione avvolgente nata sul versante opposto e conclusa sul
lato destro d’attacco accanto alla bandierina che vale il 7-0
con la trasformazione di Pollard. L’Italia rialza la testa e
con un calcio piazzato di Tommaso Allan da 30 metri accorcia
le distanze al 9’ portandosi sul 7-3. Pochi istanti dopo da un
errore difensivo nasce l’azione che porta ad un calcio
piazzato per il XV di Erasmus che viene realizzato da Pollard
per il 10-3 al 12’. Partita molto combattuta e fisica con
gioco spezzettato con mischie no-contest ripetute che non
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concedono alle rispettive squadre di trovare continuità nella
manovra offensiva. Al 27’ il Sudafrica da una touche nata sul
lato destro d’attacco riesce a trovare lo spunto giusto per
segnare la seconda meta del match con Mbonambi che finalizza
una maul spostando il parziale sul 17-3 con la trasformazione
di Pollard. Gli Azzurri nella parte finale del primo tempo
trovano due touche a ridosso della linea di meta avversaria
non riuscendo ad accorciare le distanze prima dell’intervallo.

L’Italia inizia con un atteggiamento propositivo il secondo
tempo ma da una potenziale occasione con un varco trovato da
Braam Steyn, che viene placcato a pochi metri dalla linea di
meta, arriva il cartellino rosso rifilato ad Andrea Lovotti
che commette una ingenuità placcando in modo pericoloso
Vermeulen a gioco praticamente fermo con gli Azzurri che
restano in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Il
Sudafrica, dopo una meta annullata dal TMO a du Toit, sfrutta
gli spazi a disposizione realizzando un calcio piazzato con
Pollard prima al 51’ e trovando con Kolbe la prima meta della
ripresa con l’ala che raccoglie il calcio del proprio mediano
di apertura sfruttando il varco sul lato destro d’attacco con
il risultato che si sposta sul 25-3. Nella girandola di
sostituzioni che coinvolge entrambe le squadre, da una fase
confusa di gioco arriva la quarta meta del Sudafrica che con
Am sfrutta una indecisione in fase di costruzione degli
Azzurri intercettando l’ovale e involandosi in solitaria in
meta con Pollard che trasforma per il 32-3 al 59’. Nel finale
la squadra di Erasmus va in meta con Mapimpi – rientrato in
campo dopo la sostituzione temporanea – che sfrutta la sua
velocità eludendo il placcaggio di Campagnaro e, con la
trasformazione di Pollard, sposta il risultato sul 39-3. Nel
finale di partita tra il 76’ e l’81’ arrivano le ultime due
mete della partita con Snyman che approfitta di un errore di
Minozzi in fase offensiva e, successivamente, Marx finalizza
una maul nata sul lato mancino d’attacco.

Prossimo impegno dell’Italrugby in calendario sabato 12
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ottobre alle 13.45 locali (6.45 italiane) contro gli All
Blacks Campioni del Mondo in carica al City Stadium di Toyota
nel match valido per il quarto turno del Girone B alla Rugby
World Cup 2019.

Shizuoka, Ecopa Stadium – venerdì 4 ottobre ore 18.45

Rugby World Cup, Gruppo B

Sudafrica v Italia 49-3 (17-3)

Marcatori: p.t. 5’ m. Kolbe tr. Pollard (7-0); 9’ c.p. Allan
(7-3); 12’ c.p. Pollard (12-3); 27’ m. Mbonambi tr. Pollard
(17-3); s.t. 51’ c.p. Pollard (20-3); 53’ m. Kolbe (25-3); 58’
m. Am tr. Pollard (32-3); 68’ m. Mapimpi tr. Pollard (39-3);
76’ m. Snyman (44-3); 81’ m. Marx (49-3)

Sudafrica: Le Roux; Kolbe, Am (69’ Steyn), De Allende, Mapimpi
(42’-53’ Steyn); Pollard, De Klerk (60’ Jantjies); Vermeulen
(60’ Louw), Du Toit, Kolisi (cap.); De Jager (64’ Mostert),
Etzebeth (53’ Snyman); Malherbe (45’ Koch), Mbonambi (50’
Marx), Mtawarira (45’ Kitshoff)

All. Erasmus

Italia: Minozzi; Benvenuti (69’ Canna), Morisi (56’ Zani),
Hayward, Campagnaro; Allan, Tebaldi (59’ Braley); Parisse
(cap) (59’ Negri), Polledri, Steyn; Budd (45’ Ruzza), Sisi
(45’ Zanni); Ferrari (2’ Riccioni) (18’ Quaglio), Bigi,
Lovotti.

All. O’Shea

Arb. Barnes (RFU)

Cartellini: al 43’ rosso a Lovotti (Italia)

Calciatori: Pollard (Sudafrica) 6/9; Allan (Italia) 1/1

Note: Campo in buone condizioni. Presenti 44.148 spettatori.
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Punti conquistati in classifica: Sudafrica 5; Italia 0

Man of the match: Kolbe (Sudafrica)

O’Shea: “Il cartellino rosso ha dato una svolta all’incontro”

                                               PARISSE:
                                               “CONGRATULAZIO
                                               NI          AL
                                               SUDAFRICA, PER
                                               NOI        UNA
                                               LEZIONE DA CUI
                                               IMPARARE”
                                               Shizuoka
                                               (Giappone)
                                               –        “Sono
                                               distrutto, per
                                               i ragazzi e
                                               per tutta la
squadra. Il Sudafrica è stato più forte, massimo credito agli
Springboks per la vittoria. Sapevamo che per vincere questa
gara tutto sarebbe dovuto andare per il meglio per noi e sul
17-3, in avvio di ripresa, avremmo potuto porre loro qualche
dubbio se avessimo segnato. Il cartellino rosso a Lovotti ha
ucciso la partita. Non so cosa sia passato per la testa di
Andrea in quel momento, ma so che è devastato per quanto è
accaduto”.

Conor O’Shea manifesta tutta la propria amarezza nel post-
partita della gara di Shizuoka che ha visto gli Azzurri uscire
sconfitta 49-3, compromettendo il sogno di superare la fase a
gironi della Rugby World Cup 2019.

“Abbiamo lavorato molto per questa partita e siamo entrati in
campo con grande fiducia in quanto potevamo fare. I ragazzi
hanno avuto un atteggiamento molto positivo, non hanno mai
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smesso di lottare ma il Sudafrica oggi è venuto a mostrare il
proprio miglior rugby, hanno dimostrato una volta di più di
essere una grande squadra. Peccato, con l’inferiorità numerica
nella ripresa, non aver potuto dimostrare cosa potevamo fare
veramente” ha proseguito O’Shea.

“Ci attendono ancora ottanta minuti contro la Nuova Zelanda,
vogliamo onorare questa Coppa del Mondo sino alla fine: io
credo in tutto quanto abbiamo costruito in questi anni e nella
profondità che abbiamo costruito, nei cambiamenti che abbiamo
fatto al sistema. Sono orgoglioso di questa squadra, del
grande lavoro visto in queste settimane, ma la partita di
stasera è un grande insegnamento per capire che ancora molto
deve essere fatto per arrivare al livello di gioco contro cui
ci siamo confrontati oggi” ha aggiunto il CT azzurro.

Anche il capitano della Nazionale, Sergio Parisse, ha indicato
nel cartellino rosso il punto di svolta del match: “Andrea ha
capito subito di aver commesso un grave errore, avevamo
iniziato bene la ripresa e riducendo le distanze avremmo messo
qualche dubbio al Sudafrica. Ciò detto, gli Springboks hanno
fatto una grande gara. Mi dispiace per Lovotti, è ovviamente
il più dispiaciuto di tutti, è terribile per lui e per la
squadra quello che è successo ma imparerà da quello che è
capitato oggi” ha detto Parisse.

“Sapevamo che c’era differenza tra questo Sudafrica e quello
battuto a Firenze, sono due anni che gli Springboks giocano un
grande rugby. Prima del cartellino rosso stavamo soffrendo
molto sui loro drive, non siamo riusciti a fermarli in questa
fase del gioco. In difesa siamo stati un po’ troppo alti in
alcune situazioni, abbiamo permesso loro di muovere i palloni
in avanzamento. Inoltre abbiamo concesso troppi falli che loro
hanno sfruttato per avanzare con le maul dai nostri ventidue.
Ora pensiamo alla Nuova Zelanda, sarà una gara ancora più
impegnativa” ha concluso Parisse. da www.federugby.it
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La   nave  scuola   Amerigo
Vespucci al Porto Antico di
Ancona
Ancona, 2019-10-04 – La nave scuola Amerigo Vespucci della
Marina Militare è al Porto Antico da venerdì 4 ottobre a
lunedì 7 ottobre, uno dei grandi eventi previsti per le
Celebrazioni degli 800 anni dalla partenza di San Francesco
dal porto di Ancona per la Terra Santa. Il grande ritorno del
Vespucci, dopo il successo del maggio 2016, è stato annunciato
il 23 settembre in una conferenza stampa che si è svolta nella
sede dell’Autorità di sistema portuale.

“Siamo orgogliosi di accogliere il Vespucci, la nave più bella
del mondo, nell’occasione di queste Celebrazioni – ha
detto Rodolfo Giampieri, Presidente Autorità di sistema
portuale del mare Adriatico centrale -, sarà un grande evento
per festeggiare il 4 ottobre il santo Patrono d’Italia, a 800
anni dalla partenza dal porto di Ancona per la Terra Santa, e
per rafforzare simbolicamente il rapporto fra il porto e tutta
la comunità, che accoglierà il Vespucci, siamo certi, con
grande entusiasmo. Nell’ultima visita del 2016 furono
tantissime le persone che vennero in porto per poterlo vedere
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e circa 20 mila quelle che riuscirono a visitarlo. Un grande
risultato, che certamente si ripeterà, ottenuto grazie alla
forte collaborazione con la Marina Militare, al già Capo di
Stato Maggiore, ammiraglio di squadra Valter Girardelli,
all’attuale Capo di Stato Maggiore, ammiraglio di squadra,
Giuseppe Cavo Dragone, e all’ammiraglio di squadra Bianchi, a
tutte le istituzioni e al sistema portuale”. A San Francesco,
ha sottolineato Giampieri, “abbiamo voluto dedicare, come
annunciato il giorno della Festa del Mare, la banchina 1, la
più bella del porto. Il 4 ottobre presenteremo il bozzetto di
quella che sarà l’opera che dedicheremo a San Francesco, su
ispirazione progettuale dell’arcivescovo di Ancona-Osimo,
monsignor Angelo Spina, come segno indelebile del passaggio
del Santo

Ph © Alessandro Barbizzi
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L’Ammiraglio di Squadra Alberto Bianchi, Comandante delle
Scuole della Marina Militare, ha detto che “il Vespucci, ogni
volta che arriva in un porto, viene accolto sempre da grande
consenso da parte di tutta la comunità. La nave scuola ha
ultimato le attività estive per gli allievi del primo anno
dell’Accademia militare, quest’anno in Atlantico e in
Norvegia, ed ora è nel Mediterraneo. Dopo la presenza a
Salerno, per un importante anniversario dell’Associazione
nazionale marinai d’Italia, sarà ad Ancona per una presenza
altamente simbolica legata alla partenza 800 anni di San
Francesco, con cui il Vespucci condivide i sentimenti di pace
e di mutua comprensione che animarono l’operato del Santo”.

“La nostra città si prepara ad ospitare una splendida
iniziativa – ha detto Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona -,
che unisce cose diverse fra di loro ma altamente
significative. L’arrivo del Vespucci nel 2016 è stato un
evento che ha coinvolto testa, cuore e pancia di migliaia e
migliaia di concittadini ma anche di persone arrivate da tutte
le Marche e da fuori regione. Questa visita sarà altrettanto
coinvolgente, amplificata dal connubio con il Santo. È un po’
come se, simbolicamente, San Francesco e il nostro vescovo,
monsignor Spina, entrassero a far parte della grande squadra
del porto di Ancona”.

“La banchina 1, importante e operativa e ora dedicata a San
Francesco, rappresenta il vero interfaccia fra il porto e la
città – ha detto il C.V. Luigi Piccioli, Comandante in seconda
del porto di Ancona -, ci aspettiamo la presenza di almeno 15
mila persone. Siamo pronti ad operare, con tutte le forze di
polizia portuali, per far svolgere questo avvenimento nel
miglior modo possibile”.

“La Regione Marche, fin dal primo momento, ha aderito a questa
iniziativa, sotto gli indirizzi operativi del Comitato e del
vescovo, che coinvolge tutta la comunità regionale, di Ancona
e del suo porto – ha affermato Raimondo Orsetti, Dirigente
Regione Marche, coordinatore Comitato Celebrazioni San
Francesco -, una ricorrenza che consente di allargare gli
orizzonti e di vedere riconosciuta Ancona come capoluogo delle
Marche, porta d’Oriente e ora città della pace da parte di
tutta la regione”. Come amministrazione regionale, ha aggiunto
Orsetti, “stiamo lavorando per la valorizzazione dei cammini
francescani e lauretani, una delle possibilità di turismo
sostenibile offerte da una regione ospitale come la nostra”.

“Questo Santo ci ha messi a lavorare tutti insieme e le
iniziative pensate, è il caso di dirlo, sono andate in porto
in un cammino lineare e condiviso – ha detto Monsignor Angelo
Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo -, fra queste
la dedica della banchina 1 a San Francesco, che il 1 settembre
è stata accolta dall’esultanza popolare. L’arrivo del Vespucci
porta un messaggio di fraternità e di pace”.

La fine delle Celebrazioni, ha ricordato monsignor Spina,
coinciderà con la consegna alla Basilica di San Francesco
d’Assisi, ad ottobre 2020, dell’olio donato dalla Regione
Marche per l’accensione della lampada votiva dedicata a San
Francesco.

clicca gli allegati:
Programma Celebrazioni San Francesco
Scheda Amerigo Vespucci

AMERIGO VESPUCCI AL PORTO ANTICO

(orari provvisori)

Venerdì 4 ottobre – arrivo ore 9

Visite al pubblico: dalle 16 alle 20.30

Sabato 5 ottobre – Domenica 6 ottobre

Visite al pubblico: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle
20.30.
Lunedì 7 ottobre: partenza in mattinata

 Al Porto Antico di Ancona la nave scuola Amerigo Vespucci

UniMc sempre più green
Premi per le scuole e borracce riutilizzabili

La mostra con il National Geographic, il concorso per gli
Istituti Superiori, i seminari con Confindustria, le bottiglie
Guzzini e i distributori d’acqua: il rettore Adornato annuncia
azioni e buone prassi elaborate dall’Ateneo insieme agli
studenti per promuovere la sostenibilità ambientale.

Macerata – Sostenibilità, qualità, impegno etico: sono le
linee guida del progetto di sensibilizzazione ambientale
approntato dall’Università di Macerata. Come annunciato dal
rettore Francesco Adornato durante la recente settimana per il
clima, Climate Action Week, l’Ateneo ha elaborato una serie di
azioni con il coinvolgimento e il protagonismo degli studenti.

Unimc ha lanciato il laboratorio di idee “Green Unimc” e ora
si è attivato per dare attuazione al progetto
#StopSingleUsePlastic voluto dalla Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane Crui per favorire l’eliminazione
della plastica monouso nelle strutture universitarie e
promuovere    azioni    congiunte    di  comunicazione     e
sensibilizzazione per la diffusione della corretta cultura
ambientale.

Su quest’ultimo fronte, l’Ateneo maceratese vuole allestire a
novembre una mostra a cura del National Geographic Italia,
organizzare un ciclo di seminari sull’economia circolare in
collaborazione con Confindustria Macerata e proporre il premio
“L’Umanesimo che innova” per coinvolgere gli studenti degli
istituti superiori della Regione. “Sottoporrò il progetto alla
prossima riunione del Consiglio di Amministrazione – annuncia
il rettore Francesco Adornato -. Il nostro Ateneo ha una
responsabilità educativa nei confronti dei giovani, che ci
affidano la loro formazione, e sociale al tempo stesso,
considerando le attese e i rapporti con il territorio. La
nostra missione, l’Umanesimo che innova, si deve ulteriormente
tradurre in un Umanesimo integrale, inclusivo e sostenibile”.

Grazie alla collaborazione con Fratelli Guzzini uno dei primi
passi sulla strada delle buone pratiche sarà la distribuzione
agli studenti di borracce brandizzate in acciaio.
Parallelamente, saranno progressivamente predisposti erogatori
all’interno di dipartimenti, biblioteche e poli didattici,
saranno adeguati i distributori automatici di bevande calde
per fornire il prodotto “senza bicchiere” o con bicchieri e
palette compostabili e, infine, sarà limitato l’uso della
plastica monouso durante convegni e cerimonie. L’intesa si
tradurrà anche in ulteriori azioni di sensibilizzazione e
progetti di ricerca mirati alla sostenibilità, alla qualità,
all’impegno etico.
“Fare rete assicura risultati migliori e la condivisione delle
“buone cause” è generativa di risultati positivi. Fratelli
Guzzini ha le conoscenze, le competenze e l’esperienza giusta
per accompagnare il cammino dell’Ateneo verso la
sostenibilità”, sottolinea il rettore Adornato.

La storia di Fratelli Guzzini dimostra un impegno costante su
questi fronti. “Oggi, ancora di più siamo convinti del ruolo
che le aziende devono assumere nei confronti della questione
ambientale – commenta Domenico Guzzini, Presidente
dell’azienda marchigiana -. Il nostro è un impegno che parte
da lontano. La natura non produce rifiuti: dobbiamo imparare
anche noi a farlo, inventando nuovi processi e nuove formule”.

Vecchio a chi?
COLDIRETTI MARCHE, OLTRE 8MILA IMPRESE AGRICOLE HANNO UN OVER
70 AL TIMONE

Vecchio a chi? Tre agricoltori su 10, nelle Marche, hanno
superato i 70 anni ma sono ancora al timone delle proprie
aziende. In tutto nella nostra regione ci sono oltre 8mila
imprese agricole guidate da un over 70 e             proprio
l’agricoltura, con circa il 67% del campione rappresenta il
settore che maggiormente continua a occupare questa fascia di
popolazione. È quanto afferma Coldiretti Marche rielaborando
dati della Camera di Commercio di Milano relativi al secondo
trimestre 2019. La provincia dove maggiormente sono presenti
queste realtà è quella di Macerata che, per altro, figura
nella Top20 nazionale: ben 2.532. Seguono Ancona (1917),
Pesaro Urbino (1558), Ascoli (1174) e Fermo (1073).
“Nonostante la forte spinta di rinnovamento generazionale che
caratterizza il comparto agricolo più di ogni altro – commenta
Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – gli
anziani agricoltori rappresentano per noi quel pilastro di
conoscenza e storia indispensabile per capire il processo di
evoluzione che ha caratterizzato il mondo rurale”. A mantenere
in forma la popolazione, nonostante l’età, è un fortunato mix
tra alimentazione sana e attività fisica data dalla
conformazione ancora fortemente rurale della nostra regione.
Le Marche – secondo gli ultimi dati Istat sull’aspettativa di
vita – possono vantare una media di 85,9 anni per le donne e
di 81,6 anni per gli uomini. Il che porta le marchigiane a
essere seconde in Italia solo dietro la Provincia di Bolzano e
gli uomini terzi dietro Trentino e Umbria.

IstruzioneNoEstinzione
 PARTE DA UNICAM LA OLA DELLE UNIVERSITA’ E DELLE SCUOLE NEL
               SEGNO DI #ISTRUZIONENOESTINZIONE
L’iniziativa è patrocinata da Miur, Crui e Rus. All’appello di
 Unicam hanno già risposto le Università di Cagliari, Padova,
             Pisa, Salento e la Sissa di Trieste.

Camerino, 4 ottobre 2019 – L‘Università di Camerino in
collaborazione con il MIUR, la CRUI-Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane e la RUS-Rete delle Università
Sostenibili, lancia oggi la “ola virtuale” delle Università e
delle Scuole italiane avente come focus il tema della
sostenibilità      ambientale,         sotto    l’hashtag
#istruzionenoestinzione, dando seguito alla recente
esortazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca Lorenzo Fioramonti, nella quale si invitano gli
Atenei e le Scuole a sostanziare con azioni concrete lo slogan
“Istruzione, no estinzione”, lanciato dal Ministero lo scorso
21 settembre.

“La ola che parte dall’Università di Camerino – ha
sottolineato il Ministro Fioramonti – è una grande opportunità
per ricostruire un ecosistema universitario che punti davvero
ad uno sviluppo ecosostenibile. L’importante attività di
ricerca che si fa nelle nostre Università può diventare un
punto di riferimento per tutto il mondo della ricerca in
Italia, a partire dalle scuole, dalla formazione di base fino
alla ricerca e all’attività di alta formazione svolta nelle
Università italiane. Il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca ha lanciato lo slogan
“Istruzione No Estinzione”, un modo per dire che la ricerca e
la formazione debbono essere messe al servizio della sfida dei
cambiamenti climatici per creare un nuovo modello di sviluppo,
un nuovo modello di scienza ed una società migliore. Vi
ringrazio per l’iniziativa che state lanciando, che sarà un
punto di riferimento importante per l’intero Paese”.

“Parte la campagna #istruzionenoestinzione: le Università
italiane – ha sottolineato il Presidente della CRUI prof.
Gaetano Manfredi – sono fortemente impegnate per proteggere
l’ambiente e per portare avanti l’Agenda 2030 per uno sviluppo
sostenibile ed equo. E’ una grande iniziativa che vuole essere
un ponte culturale e dare una spinta verso un mondo nuovo che
metta al centro i valori dell’ambiente ed i valori della
solidarietà. I nostri studenti, i nostri docenti ed i nostri
ricercatori sono in prima linea proprio per disegnare questo
nuovo futuro. Senza dubbio questo messaggio che parte forte
dalle Università e che viene passato di voce in voce, sarà un
grande messaggio per costruire un futuro migliore”.

“Abbiamo voluto accogliere subito l’invito del Ministro – ha
sottolineato il Rettore UNICAM prof. Claudio Pettinari – e
dare il via ad una iniziativa che coinvolge tutti gli Atenei
su un tema così importante per il futuro del nostro Pianeta e
di tutti noi. Oltre alle Università abbiamo voluto coinvolgere
simbolicamente anche i dirigenti scolastici delle scuole
primarie e secondarie, poiché crediamo sia importante
mantenere e incentivare la filiera scuola-università almeno in
questo tipo di iniziative. Ringrazio il Ministro, il
Presidente Crui ed il Presidente RUS per aver accolto con
entusiasmo questa nostra idea e con loro i colleghi Rettori
per averla resa possibile. Salvaguardare l’ambiente che ci
circonda ed il mondo in cui viviamo, sia attraverso piccoli
gesti quotidiani che con attività di ricerca e formazione,
significa dare un futuro all’umanità, dare un futuro a quelle
ragazze e a quei ragazzi che ogni giorno vivono le nostre aule
ed i nostri laboratori, che ogni giorno ci impegniamo a
formare non solo con competenze professionali specifiche, ma
anche con valori che li rendano cittadine e cittadini
consapevoli”.

“La RUS – ha sottolineato il Presidente prof.ssa Patrizia
Lombardi – ha patrocinato con convinzione l’iniziativa
promossa dall’Università di Camerino. La missione della RUS è
di diffondere la cultura e le buone pratiche di sostenibilità,
sia all’interno che all’esterno degli Atenei, mettendo in
comune competenze ed esperienze per incrementare gli impatti
positivi sulla società ed il territorio delle azioni messe in
atto dalle singole Università. A nome di tutto il Comitato di
Coordinamento della RUS mi congratulo con il Rettore Pettinari
per l’iniziativa e invito tutte le università italiane
afferenti alla rete ad aderire alla “ola” e farsi, ancora una
volta, promotrici dell’importante messaggio contenuto
nell’Agenda 2030”.

UNICAM sta dunque raccogliendo le adesioni alla ola, che ha
ricevuto da subito il sì convinto delle Università di
Cagliari, Padova, Pisa, Salento e della Scuola Internazionale
Superiore di Studi Avanzati di Trieste.

Ogni Ateneo e scuola potrà aderire proponendo iniziative,
seminari, azioni di sensibilizzazione su questa tematica. La
ola si concluderà, al termine del giro di Atenei e scuole,
virtualmente e concretamente, con la presentazione delle
diverse attività al Ministro Fioramonti.

“Noi ci siamo, su questi temi, da tempo, perché siamo convinti
che cultura e conoscenza siano il motore che rende sostenibile
lo sviluppo del territorio. Il progetto ‘Smart Campus’, tra i
primi realizzati in Italia, è il nostro fiore all’occhiello:
coniuga lo sviluppo sostenibile con la competenza dei nostri
ricercatori e l’efficienza della nostra struttura
amministrativa e tecnica. Con esso, grazie al finanziamento
della Regione Sardegna, puntiamo a trasformare la Cittadella
universitaria di Monserrato e il Polo di Ingegneria – che
hanno caratteristiche ideali per la realizzazione delle Smart
Grid – in due reti intelligenti, rendendole autonome dal punto
di vista energetico, con una decisa accelerazione verso la
produzione di energia sostenibile a bassissimo impatto
ambientale. Senza dimenticare numerosi altri interventi già
realizzati e da realizzare, che fanno parte di una politica da
tempo attuata nel nostro Ateneo”, ha dichiarato la prof.ssa
Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari.

“C’è un dato che dimostra l’impegno dell’ateneo patavino per
la sostenibilità: 18.000 tonnellate di anidride carbonica in
meno emesse nell’aria in un anno. È il risultato concreto di
una strategia coordinata di azioni, quali, fra le altre,
l’abbattimento della carta con il passaggio alla
digitalizzazione, l’acquisto di energia prodotta da fonti
rinnovabili (che si stima moltiplicare per dieci il risparmio
di CO2, portandolo a 18mila tonnellate), l’economia circolare
della riorganizzazione e il riutilizzo di spazi e arredi, la
scelta di eliminare la plastica. La sostenibilità ambientale,
insieme a quelle sociali ed economica, è una sfida cruciale
che mi sono posto dall’inizio del mio mandato fissata in un
piano di azioni quinquennale, che ci accompagnerà a una
ricorrenza importante, gli 800 anni dell’ateneo nel 2022: c’è
in ballo il futuro del pianeta e l’Università di Padova sta
portando il suo contributo”, ha affermato Rosario Rizzuto,
Rettore dell’Università di Padova.

“Le Università (sia per il loro ruolo sociale, sia in quanto
collettività numerose) possono svolgere un ruolo fondamentale
per l’affermazione della cultura della sostenibilità. Oltre
gli statuti e i piani strategici. Noi stiamo cominciando con
atti concreti come distribuire borracce in metallo per
limitare l’utilizzo della plastica o la creazione di un Green
Data Center di Ateneo pensato per ridurre le emissioni e i
consumi. Le grandi battaglie della civiltà si vincono davvero
quando riusciamo a passare dal dire al fare”, ha dichiarato il
Rettore dell’Università di Pisa, prof. Paolo Maria Mancarella.

“La sostenibilità costituirà uno degli obiettivi strategici
che guideranno lo sviluppo dell’Università del Salento nel
prossimo sessennio. È stata, infatti, uno dei punti cardine
del programma di governo che ha sotteso la mia candidatura e
portato alla mia elezione. Il coordinamento del gruppo di
lavoro che lavorerà nei prossimi mesi all’elaborazione, prima,
e all’attuazione, poi, del Piano di sostenibilità sarà
affidato al Prof. Alberto Basset, ordinario di ecologia del
nostro Ateneo ed esperto di fama internazionale. Quattro le
linee d’azione su cui ci muoveremo: Ricerca, Didattica, Terza
Missione, Azienda Universitaria. Siamo certi che la nostra
Università grazie al coinvolgimento attivo di studenti,
docenti, tecnici ed amministrativi potrà diventare un esempio
di istituzione sostenibile e proporsi come faro di
sostenibilità per il territorio, oltre che nodo strategico
della Rete delle Università Sostenibili”, ha dichiarato il
Prof. Fabio Pollice, Rettore eletto dell’Università del
Salento.

“Oltre al costante lavoro nell’adottare misure sostenibili
nell’edilizia, nei consumi, nella gestione delle sue attività,
la SISSA è fortemente impegnata nel perseguire gli obiettivi
contenuti nell’agenda ONU 2030. Di particolare rilevanza sono
le iniziative nel campo della quality education (punto 4), con
la formazione di alto livello fatta in collaborazione con
l’ICTP (Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam)
fornita a studenti e studentesse provenienti dai paesi in via
di sviluppo, fondamentale motore per la promozione dei talenti
e per la crescita dei loro paesi d’origine. Altrettanto
importanti quelle legate alla promozione di società pacifiche
ed inclusive (punto 16), in cui la science diplomacy ha un
compito cruciale. In questo ambito SISSA e le altre
istituzioni di Trieste hanno sempre avuto un ruolo da
protagonista, promuovendo l’incontro e lo scambio tra
scienziati di tutto il mondo, per la pace e il dialogo. Da
citare in questo senso il Memorandum of Understanding sancito
a settembre 2018 da dieci istituzioni scientifiche
d’eccellenza del Friuli Venezia Giulia per fornire opportunità
di studio e ricerca a studiosi costretti ad abbandonare i loro
Paesi d’origine a causa di conflitti”, ha dichiarato il prof.
Stefano Ruffo, Direttore della Scuola Internazionale Superiore
di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste.

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il sito
www.istruzionenoestinzione.it, implementabile da tutti i
partner che aderiranno alla ola, in cui si potranno inserire
le buone pratiche che ognuno adotta in tema di salvaguardia
dell’ambiente.    clicca   l’allegato:    cartella   stampa
#istruzionenoestinzione

da Macerata
venerdì 4 ottobre 2019

Si amplia il bosco urbano di Collevario,         prevista   la
piantumazione di 2.000 nuovi alberi

Duemila nuovi alberi saranno piantumati in 2 ettari di terreno
vicini al bosco di Collevario. L’opera di rimboschimento, che
consentirà all’area verde di essere ampliata, avverrà ad opera
dell’impresa Rio Inerti Srl impegnata nel campo delle attività
estrattive in una cava di Cingoli così come recita la legge
regionale 71 del 1997 che prevede interventi di piantumazione
obbligatori per le compensazioni dovute allo sfruttamento
dell’area estrattiva.

In base alla convenzione con il Comune di Macerata, l’impresa
provvederà alla piantumazione di alberi che appartengono alle
specie forestali autoctone quali querce, ornielli, lecci,
pini, cipressi e carpini neri e dovrà occuparsi della loro
manutenzione per 5 anni.

L’intervento rientra pienamente nelle politiche ambientali del
Comune di Macerata che ha tra i suoi obiettivi quello di
sviluppare i boschi urbani e gli spazi verdi all’interno della
città perché la loro presenza contribuisce in modo
determinante a una buona qualità della vita e alla
sostenibilità. E proprio la riduzione delle emissioni di gas
serra, attraverso una maggiore efficienza energetica,
all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’introduzione
di buone pratiche per favorire l’adattamento ai cambiamenti
climatici, sono gli obiettivi del Piano di Azione per il Clima
e l’Energia (PAESC) che il Consiglio comunale di Macerata ha
approvato all’unanimità nel maggio scorso. (lb)

venerdì 4 ottobre 2019

Chiusura temporanea della Galleria delle Fonti

Mercoledì 9 ottobre chiusura temporanea della galleria delle
Fonti. Il divieto di transito, scatterà dalle ore 1.30 alle
ore 6 nel tratto compreso tra la rotatoria e l’intersezione
con via Vittime delle Foibe e quella con via Tucci –
Fontescodella.

Il provvedimento emesso dal Comando di Polizia municipale si è
reso necessario per consentire lavori di verifiche e pulizia
all’interno della galleria che verranno effettuati dal
Consmari. (lb)
3 venerdì 4 ottobre 2019

Fabriano Festival del Disegno, all’Ecomuseo il laboratorio
creativo “Arte a Soqquadro”

C’è tempo fino all’11 ottobre per prenotarsi e poter
partecipare a un laboratorio creativo gratuito, organizzato
con il sostegno e nell’ambito del Fabriano Festival del
Disegno, per divertirsi con l’arte che si svolgerà domenica 13
ottobre, dalle 16 alle 19, all’Ecomuseo delle Case di Terra
Villa Ficana.

Gli artisti contemporanei hanno adottato differenti linguaggi
per esprimere le emozioni e rappresentare il mondo che li
circonda, liberando la loro fantasia. Spesso c’è un bel caos
dentro questi quadri! E allora perché non provare a fare un
gioco? Prendiamo un bel dipinto e immaginiamo di mettere noi
un po’ di ordine. Smontiamo tutti i pezzi, come fosse un
puzzle e poi su un foglio riordiniamoli. Altre volte invece
sembra quasi ci sia troppo ordine, non ci scoraggiamo, vorrà
dire che sarà ancor più divertente mettere nelle opere dei
grandi maestri un po’ di pepe. Il risultato sarà un nuovo
quadro, il nostro capolavoro.

Partendo dal libro “L’arte a soqquadro” di Ursus Wehrli (Il
Castoro, 2008) si analizzeranno alcune celebri opere d’arte
contemporanea (e non solo!) cercando di visualizzare gli
elementi che li costituiscono, ad esempio oggetti, simboli o
segni che ricorrono, un espediente giocoso e creativo che al
tempo stesso ci permetterà di riflettere sul linguaggio
dell’espressione artistica moderna cercando di riflettere
sull’importanza del colore, delle forme ma anche sul segno e
gesto e sul valore stesso della composizione.

La prenotazione obbligatoria entro l’11 ottobre alla e – mail
museovillaficana@gmail.com o al numero 0733/470761 (da martedì
a venerdì ore 9/18)

L’evento si svolgerà presso il Centro Visite dell’Ecomuseo
delle Case di Terra Villa Ficana, Borgo Santa Croce 87,
Macerata.

Info: www.ecomuseoficana.it Facebook: EcomuseoVillaFicana.

Con il SenNo di poi
GIULIANOVA – Con la “Settimana Rosa”, dal 7 al 12 ottobre, il
Gruppo Medico D’Archivio intende richiamare l’attenzione sui
controlli preventivi che consentono di individuare i tumori al
seno nella fase iniziale.
La “Settimana Rosa” verrà anticipata dalla presentazione,
sabato 5 ottobre alle ore 17, nei locali del Centro
Diagnostico in via Galilei 59 a Giulianova Lido, del libro Con
il SENno di poi (Artemia Nova Editrice).

Nato da un’idea di Anna Di Paolantonio, che ne ha poi curato
l’edizione, il volume racchiude i 25 migliori racconti fra
quelli partecipanti ad un concorso letterario. A firmarli sono
state donne colpite proprio dal tumore al seno che quindi
hanno impresso su carta il vissuto di ansie e difficoltà, i
sogni e i progetti momentaneamente infranti, la femminilità
violata dalla malattia e le aspettative del dopo malattia. Ma,
soprattutto, la speranza, che poi costituisce il filo
conduttore di tutte le storie presenti nell’antologia.
Alla presentazione interverranno, con la curatrice Di
Paolantonio, il direttore scientifico del Gruppo
Medico Claudio D’Archivio, il chirurgo senologo Maurizio
Brucchi,     l’editrice      Maria    Teresa    Orsini,     la
psicologa Raffaella Di Gregorio e i giornalisti Adele Di
Feliciantonio e Antonio D’Amore. A corredo della presentazione
vi saranno la testimonianza di Sonia Di Giuseppe e le letture
di Sara Palladini e Alessandra Bucci. Gli interventi musicali
sono di Lorenza Mastrilli e Luca Strappelli.

Gran finale del Clown e Clown
Festival
Gran    finale
                                              del
                                              Clown&Clown
                                              Festival con
                                              Sabine
                                              Choucair,
                                              Paolo Ruffini,
                                              Derek Scott,
                                              workshop     e
                                              grandi eventi
                                              di piazza
Sabato e domenica in compagnia della clown-umanitaria
libanese, del noto attore e presentatore italiano e di tanti
eccezionali artisti internazionali, in equilibrio tra
clownerie e clownterapia

EVENTI DEI GIORNI 5 E 6 OTTOBRE 2019
alla XV edizione del festival internazionale di clownerie e
clown-terapia
a Monte San Giusto (MC), la “Città del Sorriso”
Tema principale dell’edizione “L’EQUILIBRIO” –

Prosegue la XV edizione del Festival internazionale di
clownerie e clown-terapia con tanti clown e artisti di strada,
clown-dottori e clown-umanitari, in giornate dense di eventi
ed emozioni.
Sabato sono in
                                               programma
                                               diversi worksh
                                               op         per
                                               aspiranti
                                               clown e clown-
                                               dottori,
                                               i      grandi
                                               eventi      di
                                               piazza con “Cl
                                               own Art – Hugs
                                               of    Color”,
                                               dedicato
                                               soprattutto ai
                                               bambini delle
                                               scuole   della
                                               città,      la
                                               spettacolare “
                                               Esplosione di
colori” e poi ancora il Premio Takimiri condotto da Nicola
Virdis, il nerd di Italia’s Got Talent, e la Notte Clown che
animerà la Città del Sorriso con musica e show fino a notte
inoltrata.

L’ultima giornata del festival, domenica, sarà come sempre
ricca di eventi, tra i quali la consegna del Premio Clown nel
Cuore a Sabine Choucair e “Rimbalzi di gioia… in un abbraccio
che vale”, l’entusiasmante e gigantesca animazione di piazza
presentata da Paolo Ruffini.

Come sempre, durante il festival Monte San Giusto si trasforma
in un grande circo a cielo aperto con un’eccezionale opera di
arredo urbano realizzata grazie alla partecipazione entusiasta
di tantissimi cittadini.
clicca il Programma: programma_clownclown2019_4

Prosegue con un grande successo di stampa e di pubblico la XV
edizione del Clown&Clown Festival di Monte San Giusto (MC),
il festival internazionale di clownerie e clown-terapia ideato
nel 2005 con l’intento di unire le due anime del clown, quella
artistica e spettacolare con quella volontaristica e sociale
dei clown dottori.
Sino al 6 ottobre la kermesse regala giornate dense di
esperienze ed emozioni con spettacoli e artisti di alto
livello, grandi e coinvolgenti eventi di piazza, mostre,
conferenze, workshop, progetti formativi e sociali per le
scuole del territorio, associazioni di volontariato e di
clown-terapia con incontri di formazione coordinati dalla
Federazione Nazionale Clown-Dottori, street food ed altro
ancora…
Il Festival è stato ideato dalla Mabò Band, compagnia di
clown-musicisti sangiustesi e questa edizione si realizza
grazie al contributo di numerosi sponsor privati, del
Ministero della Cultura e del Turismo, della Regione Marche,
del Comune di Monte San Giusto, e grazie al lavoro dell’Ente
Clown&Clown e di molti volontari.
Il tema di quest’anno è l’EQUILIBRIO, declinato in modo
dinamico, inteso come una riflessione sulle necessità di
cambiamento e di reazione agli eventi esterni in empatia con
gli altri.

SABATO 5 OTTOBRE: LARGO AI GRANDI EVENTI DI PIAZZA
Il sabato mattina è dedicato alla formazione, con workshop e
laboratori      di    clownerie      e    improvvisazione
comica:    “Humorology”     condotto     da   Niño   Costrini
ed “Equilibriuss” con i fantastici Enzo Polidoro e Didi
Mazzilli. Senza dimenticare la formazione gestita da FNC –
Federazione Nazionale ClownDottori nell’ambito della clown-
terapia, con i workshop: “Sorrisi di magia” e “I palloncini
magici”, corsi di micromagia e manipolazione di palloncini in
contesti socio sanitari, “Toc toc…smile! L’approccio al
paziente e al mondo intorno a lui” e per finire “100 anni di
risate”, corso avanzato di clownterapia con gli anziani. Info
dettagliate su tutti i workshop in www.clowneclown.org
Sempre al mattino, ci sarà il primo grande evento di piazza di
questa edizione: CLOWN ART –HUGS OF COLOR, evento-spettacolo
dedicato soprattutto agli studenti delle scuole di Monte San
Giusto, presentato dall’artista torinese Mister David. Tutti
vestiti di bianco, immergeranno le mani in vernici naturali e
si coloreranno abbracciandosi. Nel corso dell’evento la clown
umanitaria Sabine Choucair porterà la sua testimonianza ai
ragazzi e Lea Mancino riceverà una menzione speciale a nome
del Vivo Giffoni – STREET FEST.

Nel pomeriggio, dalle ore 15 ci saranno vari spettacoli per le
strade e alla Corte dei Folli il PREMIO TAKIMIRI 2019 – UNA
VITA PER IL CIRCO con le tre compagnie finaliste del
ClownFactor e presentato da Nicola Virdis, il clown nerd
protagonista dell’ultimo Italia’s Got Talent con il tormentone
Turn Around, che torna per il quarto anno consecutivo al
festival dopo essere stato finalista del Premio Takimiri nel
2016 e protagonista di altri eventi nelle ultime due edizioni
del 2017 e 2018.
Gli artisti si esibiranno davanti ad una giuria popolare
composta   da   bambini   e  una   giuria   di  esperti
internazionali composta da: Danglar Takimiri dell’omonima
famiglia circense, Luigi Russo – direttore artistico di
diversi festival di teatro di strada, Lea Mancino – Project
Manager del Vivo Giffoni Street Fest, Mario Gumina – artista,
regista e consulente artistico del Festival Tendenza Clown e
Stefano Pellicciardi di CEO – SGP Eventi.

Alle ore 18 nella zona dei Giardini Pubblici ci sarà invece
l’incredibile ESPLOSIONE DI COLORI, con suoni, giochi, balli e
nuvole di colore che dipingeranno i partecipanti dalla testa
ai piedi in un evento in cui si ballerà e si riderà a
perdifiato insieme ai comici Didi Mazzilli ed Enzo Polidoro.
Dalla sera il centro storico ospiterà la NOTTE CLOWN con
numerosi musicisti e artisti, tra i quali i canadesi Derek
Scott e Barto, gli spagnoli Los Barlou, e El Trio La La La,
Marco Carolei, Le Rimmel, Zastava Orkestar, El Mundo Costrini
con The Crazy Mozarts, Marco Carolei e L’abile Teatro.
Tra di loro merita una menzione speciale DEREK SCOTT che si
dice entusiasta di tornare ad esibirsi in Italia! Il marchio
unico della sua commedia fisica gli ha permesso di esibirsi in
oltre 40 paesi, a Broadway, in Bahrain, a Las Vegas ,in
Australia e Corea del Nord, di fronte a milioni di persone di
ogni lingua e cultura. Ha lavorato con compagnie come il
Cirque du Soleil e in prestigiosi festival tra i quali Just
For Laughs e lo Stratford Shakespeare Festival. Sulla sua
carriera sono stati realizzati due lunghi documentari TV della
durata di un’ora sulla sua carriera, in Canada Australia.
L’ultima volta che si è esibito in Italia ha interpretato il
ruolo principale di Yellow nel fantastico Slava’s Snow Show.

DOMENICA IL PREMIO CLOWN NEL CUORE A SABINE CHOUCAIR E I
RIMBALZI DI GIOIA CON PAOLO RUFFINI
L’ultima giornata del festival sarà un’altra giornata ricca di
eventi con ticket di ingresso al centro storico di 5 euro, 2
euro per i residenti e gratuito per bambini fino a 10 anni di
età.
Dalle   ore   9.30   si   svolge   nel   Teatro   Comunale   la
tradizionale Assemblea Nazionale della FNC – Federazione
Nazionale       Clowndottori       (per      info      e
prenotazioni segreteria@fnc-italia.org ; Carla Cocco > T. +39
339 168 7602).
Sono previste due presentazioni di libri nella Libreria delle
Meraviglie: alle ire 10 “L’ospedale come bene comune” di
Alessandra Farneti e Reinhard Tschiesner e alle 11:30 “La vita
è tutta uno spettacolo (comico)” di Gianluca Repetto (Bingo).
Sono in programma spettacoli per le vie e le piazze del centro
storico a dalle ore 10:30 alle ore 17:30 per prepararsi poi
tutti insieme, con inizio alel ore 18, a RIMBALZI DI GIOIA… IN
UN ABBRACCIO CHE VALE, entusiasmante e gigantesca animazione
di piazza che chiude il festival, ogni anno diversa con nuovi
ospiti e sorprese che quest’anno viene presentata da PAOLO
RUFFINI, che torna per il terzo anno consecutivo al festival
del quale è diventato ambasciatore ufficiale. Ruffini è un
attore cinematografico e teatrale, regista, autore, e
conduttore Tv, amato da un pubblico di tutte le età
soprattutto per la sua capacità di intrattenere con leggerezza
e ironia, da sempre impegnato a sostenere con la sua arte
progetti sociali,
Durante l’evento verrà consegnato il PREMIO CLOWN NEL CUORE
alla clown umanitaria SABINE CHOUCAIR, per le sue attività che
intendono l’arte di strada, la risata, la clownerie e lo stare
insieme come un mezzo terapeutico sociale e umano in vari
contesti disagiati e in varie zone di guerra, in particolare,
per la sua sensibilità e il suo impegno a sostegno
dell’emancipazione e del coinvolgimento sociale delle giovani
donne e delle ragazze.
Sabine è la prima donna ospite del festival a rappresentare i
clown umanitari del mondo e sarà la prima donna a ricevere il
Premio Clown nel Cuore.

UN GRANDE CIRCO A CIELO APERTO CON UN’ECCEZIONALE OPERA DI
ARREDO URBANO E GLI STREET FOOD
Come sempre il paese si è trasformato in un grande circo a
cielo aperto allestito grazie all’immenso lavoro di molti
cittadini volontari con centinaia di addobbi, piccoli ed
enormi, in una grande opera di arredo urbano dove spiccano
l’enorme naso rosso indossato dal campanile della chiesa e
il portale firmato da Stefano Calisti che segna il confine tra
fiaba e realtà.
Ci sono inoltre diversi street food e punti ristoro di qualità
allestiti con il coinvolgimento di operatori del territorio
per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche locali
per tutti i gusti ed allergie.
Astea, centodieci anni per
una lunga storia
CERISCIOLI: “UNA LUNGA STORIA CHE SEGNA LA SOLIDITA’ DI
UN’AZIENDA MODELLO IN GRADO DI GARANTIRE SERVIZI DI QUALITA’
AI CITTADINI”

Il presidente della Regione Marche insieme all’assessora
regionale Manuela Bora ha partecipato ad Osimo all’evento dei
110 anni di vita di Astea

“Centodieci anni sono una lunga storia, una missione
importante che segna la solidità di questa realtà,
evidenziando che in tutto questo tempo l’Astea è riuscita a
garantire servizi di qualità ai cittadini, attraverso la
capacità d’investimento. E’ un’azienda modello che guarda al
futuro, mantenendo le radici antiche legate al territorio, con
la capacità di corrispondere alle esigenze dei cittadini
all’insegna della serietà e della voglia di crescere.       Le
aziende partecipate devono mirare su tre fattori: offrire
servizi di qualità alla comunità, puntare sugli investimenti
per affrontare le azioni future e realizzare un utile
attraverso una visione oculata delle risorse per far sì che i
Comuni possano poi riutilizzare i dividendi a favore delle
loro comunità. La Regione in tutto ciò garantisce un ruolo di
programmazione, con un quadro di regole da rispettare e nel
quale tutte le aziende di servizi devono operare”.

Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli,
accompagnato dall’assessora alle Attività produttive Manuela
Bora, partecipando ad Osimo all’evento dell’Astea, azienda che
ha festeggiato i 110 anni di vita, visto che l’origine è del
1909, quando il Consiglio comunale di Osimo creò la
commissione amministrativa. Il primo impegno della società è
stato quello di portare l’acqua nei territori. Astea
recentemente ha realizzato una ricerca attraverso il
censimento delle fontane e delle fonti nel territorio. Questo
lavoro è stato in parte tradotto nell’edizione di una mappa
che riporta i punti di riferimento delle opere censite.
L’azienda, inoltre, investe sulle reti idriche e nella
depurazione delle acque e ogni anno circa 6 milioni di euro
vengono impiegati creando valore aggiunto e lavoro, nella
maggior parte distribuito sul territorio.
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