Media Monitoring per 07-08-2019 - Rassegna stampa del 06-08-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) «Moscati» e Asl formate le «rose» nomine in arrivo ............................................................... 1 06/08/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Nuova tecnica per i trapianti della cornea ............................................................................. 3 05/08/2019 - WWW.BASSAIRPINIA.IT CAMPANIA. Ospedali, pioggia di milioni per costruire, ristrutturare e potenziare. Ecco tutti gli interventi ............................................................................................................................... 5 05/08/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Lite a Saragnano di Baronissi: accoltellato un giovane alla gamba ........................................ 7 05/08/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Maiori, ragazza ricoverata al Costa d’Amalfi: sarebbe stata picchiata da un giovane del posto ................................................................................................................................................ 8 05/08/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Nuovo ospedale, Picarone attacca: “Chi lo ha criticato chieda scusa a Salerno” ................... 9 04/08/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT «Nuovi ospedali come le Universiadi» ................................................................................. 10 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Sanità, il ministro Lezzi attacca: «C' è l' asse Lega -Pd» ...................................................... 12 Sanità Campania ............................................................................................................................. 14 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD) Abusivi della sosta e stand irregolari: blitz al mercato Mercato abusivi .............................. 14 06/08/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Asl 3 parte civile nel processo per vandalismo in ospedale ................................................. 15 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Dieci ambulatori: l' ok arriva a quarant' anni dalla richiesta ................................................ 16 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Medici in ferie, mobilità per coprire l' emergenza ................................................................ 18 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Ospedale senza fondi protesta nel Matesino ....................................................................... 20 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Ospedale unico in penisola via al progetto da 110 milioni ................................................... 22 06/08/2019 - IL MATTINO Sanità, Lezzi attacca «C' è l' asse Lega -Pd» ........................................................................ 24 06/08/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Sanità, Lezzi attacca: «L' asse Lega -Pd blocca la nomina del commissario» ....................... 26 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 28 06/08/2019 - IL MESSAGGERO «Ormai lavoriamo senza protezione Qui prima o poi ci scappa il morto» ............................. 28 06/08/2019 - ITALIA OGGI Il numero chiuso e basso a Medicina è un assurdo .............................................................. 30 06/08/2019 - IL MESSAGGERO Pugni e spinte all' Umberto I aggrediti altri due dottori ...................................................... 32 06/08/2019 - AVVENIRE Roma, «troppa attesa» Due medici aggrediti L' appello al Viminale .................................... 34 06/08/2019 - AVVENIRE Tumori, Aifa accelera sulla terapia Car-t .............................................................................. 36 06/08/2019 - LA REPUBBLICA Umberto I Medici malmenati al pronto soccorso .................................................................. 38
06/08/2019 Pagina 26 EAV: € 5.180 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Moscati» e Asl formate le «rose» nomine in arrivo LE POLTRONE Antonello Plati Nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali: la commissione esaminatrice, dopo aver terminato i colloqui (giovedì scorso), rende note le rose dei candidati. In Irpinia, come noto, si rinnovano i vertici di Asl e Azienda ospedaliera Moscati: per entrambe le strutture sono sette i nomi in lizza che nella griglia stilata dagli esperti ottengono una valutazione pari a «ottimo», seguono altri aspiranti valutati con «buono» (6 per il Moscati, 4 per l' Asl). Oggi pomeriggio, in concomitanza sia della scadenza del vecchio mandato (iniziato il 26 luglio 2016) sia della riunione di Giunta regionale, il governatore Vincenzo De Luca potrebbe sciogliere il nodo affidando gli incarichi. Al top, ci sono gli uscenti Maria Morgante (Asl) e Angelo Percopo (Moscati), riammesso con riserva all' ultimo momento su disposizione del Tar di Salerno. A contendere lo scranno più alto di Contrada Amoretta c' è anche un altro irpino, Mario Nicola Ferrante, ex commissario straordinario dell' Asl di Avellino oggi direttore generale al Sant' Anna e San Sebastiano di Caserta. Gli altri sono Antonio Giordano, Anna Iervolino, Giuseppe Longo e Renato Pizzuti. Ad insidiare Morgante, invece, ci sono Vincenzo D' Amato, Vincenzo Iodice, Ferdinando Russo, Giorgio Giulio Santocito, Gennaro Sosto e Gennaro Volpe. Ferrante, Morgante e Percopo ottengono la massima valutazione anche per altre aziende: il primo concorre pure all' ospedale dei Colli, al Pascale e al Cardarelli di Napoli, al San Pio di Benevento e per le aziende ospedaliere universitarie (Aou) Federico II e Vanvitelli. Morgante ci prova anche all' Asl di Caserta, mentre Percopo all' ospedale dei Colli e al Pascale, al San Pio alle Aou Federico II e Vanvitelli. Fuori dai giochi gli altri avellinesi che hanno partecipato alla selezione indetta dalla Regione. Solo Maria Concetta Conte, direttore sanitario al fianco di Percopo in quest' ultimo triennio, raggiunge il «buono» per Moscati, Cardarelli, dei Colli, Pascale, San Pio, Federico II e Vanvitelli. Non sono presenti in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nessuno dei due elenchi Maria Rosaria Di Trolio, direttore dell' Unità operativa complessa di Assistenza giuridico-legale all' Asl di Avellino, Gaetano Gubitosa, direttore amministrativo al Sant' Anna e San Sebastiano, Maria Landi, direttore degli Affari generali al Ruggi di Salerno, Carmine Mariano, direttore amministrativo al Pascale, Armando Masucci, direttore dell' Unità operativa complessa di Medicina preventiva al Moscati, Emilia Anna Vozzella, direttore sanitario dell' Asl di Avellino. Dunque, resta più che probabile la riconferma sia per Morgante (altrimenti destinata a Caserta) sia per Percopo (con Ferrante, però, pronto a subentrare) che, come detto, è stato riammesso sul filo di lana martedì scorso a seguito di una sentenza del Tar di Salerno che ha accolto il ricorso contro l' esclusione (per mancanza di un requisito) presentato dal manager. Mentre i giudici hanno fissato a settembre l' udienza per la discussione, la sospensiva è diventata immediatamente esecutiva costringendo la commissione a rivedere il calendario dei colloqui che, iniziati l' altra settimana, sono andati avanti fino a giovedì scorso. Soltanto dopo la il presidente Mauro Ferrara - coadiuvato da Francesco Bifulco, Giampaolo Grippa e Daniela Scognamiglio - ha individuato per ogni azienda (14 in tutto quelle in attesa del rinnovo) la rosa di nomi che adesso è al vaglio del presidente della Regione. A De Luca, quindi, spetterà l' ultima parola su queste nomine attese o per oggi o al massimo entro venerdì in concomitanza con una delle due riunioni di giunta regionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 17 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nuova tecnica per i trapianti della cornea È stata sperimentata nel reparto di Oculistica del Maria Addolorata dall'équipe del dottor Iovieno Un altro traguardo per il reparto di oculistica dell'ospedale di Eboli, diretto dal primario Gian- ni Iovieno. Altri due trapianti di cornea sono stati effettuati con successo dalla sua equipe. Il pri- mo intervento lo ha subito un giovane rumeno che da tempo soffriva di un'ulcera corneale. Il secondo, invece, è stato esegui- to da una donna ottantenne af- fetta da una grave infezione del- la cornea. Se i trapianti di giugno erano relativi alla parte posterio- re della cornea, in questi casi gli interventi erano relativi alla par- te anteriore dell'occhio. La nuo- va tecnica, adoperata al presidio di Eboli, consente di evitare il trapianto dell'intera cornea. Gli ultimi due trapianti sono stati eseguiti in anestesia locale, utilizzando la tecnica Dsaek (De- scemet Stripping Automated En- dothelial Keratoplasty): una me- todica indicata in patologie co- me la distrofia di Fuchs o la Che- ratopatia Bollosa, che permette di ridurre il rischio di rigetto per la minore carica antigenica deri- vante dal trapianto con lembo pre-tagliato. Entrambi gli inter- venti rientrano in un progetto che ha visto il reparto di oculisti- ca diventare punto di riferimen- to dell'intera Campania. Non è un caso che i giovani oculisti dell'università di Salerno del Ruggi svolgano ad Eboli la loro formazione pratica. «Si tratta di giovani medici pronti ad impara- re e sperimentare - ha dichiara- to Iovieno - Allo stesso tempo apportano nuova forza perché siamo sempre a corto di perso- nale. Devo dire che l'intera equi- pe sta lavorando in modo egre- gio, affrontando con entusia- smo le nuove tecniche». Iovieno ha aggiunto: «questo tipo di tra- pianti è innovativo. Consente di diminuire il rischio di rigetto nei pazienti ne facilita la guarigione. Speriamo presto di avere a disposizione anche un altro appa- recchio, un laser di nuova gene- razione che serve a tagliare in maniera assolutamente precisa sia per la cataratta sia per la cor- nea. Al momento per alcuni in- terventi di trapianto di cornea collaboriamo con la banca degli occhi di Napoli, per altri, invece, con quella Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
veneta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/08/2019 bassairpinia.it EAV: € 348 Lettori: 733 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web CAMPANIA. Ospedali, pioggia di milioni per costruire, ristrutturare e potenziare. Ecco tutti gli interventi Ci sono 330 milioni per costruire il nuovo Ruggi d’Aragona di Salerno, ma anche 74 milioni per il nuovo ospedale nell’area Occidentale di Napoli che sostituira’ il San Paolo, 65 milioni per il nuovo Ospedale della Costiera Sorrentina a Sant’Agnello, 64 milioni per l’ospedale da costruire a Giugliano e 60 milioni per il nosocomio che sorgerà a Sessa Aurunca in provincia di Caserta. Sono questi alcuni degli interventi più consistenti annunciati oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che saranno realizzati con i fondi da un miliardo e 83 milioni di euro dell’edilizia sanitaria che la Campania ha auto il via libera per usare. Gli interventi riguardano tutte e cinque le province della Campania a cominciare da Napoli dove vengono stanziati 17 milioni per un nuovo blocco tecnologico nell’area ricoveri del complesso degli Incurabili, una parte del quale è crollato di recente e che sara’ ristrutturata con altri fondi. Il piano di distribuzione dei fondi prevede interventi importanti anche a Nola, con 18,5 milioni per l’ampliamento dell’ospedale e 4,5 milioni per il nuovo reparto di radioterapia, mentre al San Leonardo di Castellammare vanno 10,5 milioni per adeguamento funzionale e realizzazione di un nuovo blocco operatorio. Sempre per la Asl Napoli 3 Sud, 4,5 milioni vanno al completamento del presidio ospedaliero di Boscotrecase. Fondi anche ad Avellino, con 30 milioni per il Moscati di Avellino, 14 milioni per le altre strutture del capoluogo e di Atripalda e Baiano, mentre all’Asl di Benevento vanno 15,6 milioni per apparecchiature e nuove strutture, in particolare nei comuni di Montesarchio e Cautano. Il Rummo di Benevento riceve invece 20 milioni per lavori strutturali e apparecchiature. A Caserta, l’investimento più grosso, oltre ai 60 milioni per Sessa Aurunca, sarà all’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano con 27 milioni peer costruire un nuovo edificio e realizzare una nuova piastra operatoria. A Marcianise vanno con 23 milioni per il completamento dell’ospedale, mentre 10 milioni permetteranno la ristrutturazione del complesso “La Maddalena” di Aversa che diventerà cittadella della salute. A Salerno oltre ai fondi per il nuovo Ruggi, spiccano i 18 milioni per un nuovo edificio dell’ospedale di Pagani perla radioterapia e i 16 milioni per l’adeguamento e la costruzione di un nuovo edificio al presidio di Eboli. Tornando a Napoli, 54,8 milioni vanno al Cardarelli, 11 dei quali per l’adeguamento tecnologico della radiologia generale del pronto soccorso e della neurologia, e 25 milioni per il padiglione B che ospita varie specialistiche. Sono 19 i Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
milioni per l’ospedale pediatrico Santobono, di cui 11 per il polo oncologico. Alla cura del tumore sono dedicati anche i 38 milioni erogati all’Istituto Pascale per l’acquisto delle apparecchiature per la protonterapia, mentre 28 milioni andranno al Policlinico universitario di Napoli della Federico II. All’Universita’ Luigi Vanvitelli vanno 15 miioni per le apparecchiature nelle sedi di Napoli e 25 per il nuovo policlinco di Caserta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/08/2019 salernotoday.it EAV: € 675 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lite a Saragnano di Baronissi: accoltellato un giovane alla gamba Pare che alla base del fatto, vi sia stata una lite banale tra ragazzi: ad essere colpito un 19enne rumeno, ferito con un fendende alla gamba, fortunatamente in modo lieve Approfondimenti Accoltella il genero e poi si sente male: arrestato 70enne di Sapri 25 luglio 2019 Domenica di sangue, quella di ieri, a Saragnano, frazione di Baronissi, nei pressi di via Ariosto: un 19enne è stato accoltellato tra le ore 22 e le 23. Come riporta Zerottonove, sul posto sono intervenuti il ‘Punto’ di Baronissi e i Carabinieri. Il fatto Pare che alla base del fatto, vi sia stata una lite banale tra ragazzi: ad essere colpito un 19enne rumeno, ferito con un fendende alla gamba, fortunatamente in modo lieve. Si sarebbe trattato di una spedizione punitiva nei confronti del ragazzo che è stato trasportato presso l'ospedale ‘Curteri‘ a Mercato San Severino, per ulteriori accertamenti. Si indaga, dunque, per fare chiarezza sui motivi dell'accoltellamento. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/08/2019 EAV: € 578 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Maiori, ragazza ricoverata al Costa d’Amalfi: sarebbe stata picchiata da un giovane del posto Questa mattina una ragazza romana di 20 anni è stata ricoverata all’ospedale di Castiglione di Ravello dopo aver riportato diverse ferite al volto. Queste sarebbero state inferte da un giovane di Maiori col quale sarebbe fidanzata. Per lei gli esami hanno dato esito abbastanza sconcertante: avrebbe riportato, tra le altre cose, anche diverse fratture e contusioni. Si sono attivati i Carabinieri del posto che hanno effettuato dei primi controlli e interrogato il ragazzo. Seguiranno aggiornamenti. L'articolo Maiori, ragazza ricoverata al Costa d’Amalfi: sarebbe stata picchiata da un giovane del posto proviene da Positanonews. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/08/2019 anteprima24.it EAV: € 521 Lettori: 2.167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Nuovo ospedale, Picarone attacca: “Chi lo ha criticato chieda scusa a Salerno” Tempo di lettura: 1 minutoSalerno – “Le polemiche sul nuovo ospedale di Salerno sono strumentali e mistificatorie” dice, secco, il consigliere regionale Franco Picarone. Gli elementi acquisiti anche nella carica di presidente della Commissione Bilancio gli fanno affermare: “Ci auguriamo e ci aspettiamo che chi fa polemiche oggi sui fondi per il nuovo ospedale di Salerno chieda scusa ai salernitani e a tutti i campani. Sono polemiche sterili e arroganti. Il nuovo ospedale di Salerno è uno dei tre poli universitari della Campania. I fondi stanziati per Salerno erano fermi da dieci anni. E’ stato solo ripristinato quel finanziamento che era stato destinato al Policlinico di Salerno e che era di fatto sparito. Un atto di correttezza amministrativa. Ci aspettiamo che chiedano scusa alla sanità e ai cittadini salernitani. Perché per dieci anni i fondi per l’azienda universitaria di Salerno erano svaniti“.L'articolo Nuovo ospedale, Picarone attacca: “Chi lo ha criticato chieda scusa a Salerno” proviene da Anteprima24.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/08/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 613 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «Nuovi ospedali come le Universiadi» Il governatore De Luca: i tempi di realizzazione delle opere entro due anni dall’approvazione dei progetti esecutivi Per Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, lo sblocco ed il riparto dei fondi per l’edilizia sanitaria sono un risultato storico. «Dopo 20 anni la Regione è in condizione di utilizzare i fondi da un miliardo e 83 milioni di euro per l’edilizia ospedaliera. - ha sottolineato ieri mattina De Luca a Napoli durante la presentazione del Piano - Possiamo farlo perchè abbiamo risanato i conti della sanità e approvato il piano ospedaliero». Lo stesso De Luca ha quindi sottolineato: «Da dicembre 2000 non si faceva un accordo di programma per i fondi dell’edilizia ospedaliera. Realizzeremo strutture di straordinario valore, come l'Ospedale unico della Penisola Sorrentina a Sant’Agnello, l’ospedale nuovo di Giugliano, l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta a Napoli, il nuovo Ruggi d’Aragona a Salerno e decine di interventi in tutte le strutture in tutte le province». Secondo il Governatore «può essere la vera svolta per la sanità campana. Come per le Universiadi dovremo essere rapidi, qui abbiamo problemi più complessi, dobbiamo dotarci di progetti esecutivi ma avremo la stessa tenacia e la stessa concretezza operativa. Dal progetto esecutivo al completamento dell’opera dovremo riuscire a metterci due anni, come hanno fatto a Milano con la nuove strutture della regione Lombardia». A Salerno unitamente ai fondi per il nuovo Ruggi, investimenti di rilievo sono i 18 milioni per un nuovo edificio dell'ospedale di Pagani perla radioterapia e i 16 milioni previsti per l’adeguamento e la costruzione di un nuovo edificio al nosocomio di Eboli. Il deputato Nicola Provenza ha intanto puntato il dito contro il mega progetto del nuovo Ruggi considerandolo frutto di «una visione ospedalocentrica legata al passato. I dati ci dicono che il servizio salute deve andare verso il territorio e i servizi territoriali nella politica regionale sono fermi, inattuati mai al centro del dibattito politico». Per De Luca «daremo così anche un respiro all’economia campana. Un miliardo di euro per aziende, per studi professionali e per decine e decine di posti di lavoro, nei prossimi anni». Quindi De Luca ha ribadito anche che i tempi di realizzazione dovranno essere rigorosi e brevi. Due anni a partire dall’approvazione dei progetti esecutivi. Da settembre prossimo si avvieranno i contatti con le aziende sanitarie e ospedaliere per le progettazioni che riguarderanno i piccoli e medi interventi. Per quelli più importanti occorrerà bandire gare. «E scegliere studi di progettazione importanti - ha concluso De Luca - perchè Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
vogliamo che la nuova edilizia sanitaria sia anche bella». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.409 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Sanità, il ministro Lezzi attacca: «C' è l' asse Lega -Pd» LA POLEMICA «C' è uno strano asse tra il Pd e la Lega in Campania ecco perché non si riesce a nominare un nuovo commissario alla sanità». Nei giorni del raggiungimento e del riconoscimento del ministero della Salute retto dalla grillina Giulia Grillo dei cosiddetta «Lea» - i livelli essenziali di assistenza sanitaria - la ministra per il Sud Barbara Lezzi, anche lei del M5S, torna a chiedere un nuovo commissario per la sanità in luogo del presidente della Regione Vincenzo De Luca. E apre un fronte polemico all' interno della maggioranza gialloverde. Con i salviniani che non ci stanno: «Noi non strumentalizziamo il nostro ruolo per fini politici». La Lezzi attacca il viceministro leghista del Mef Massimo Garavaglia con un post su fb: «Il ministro Grillo - scrive la Lezzi - ha proposto il nome del commissario alla sanità per la Campania ma, per sostituire De Luca, è necessaria la firma di Garavaglia. I campani attendono da mesi ma questo curioso asse Pd-Lega non si rompe». La Lezzi insiste: «Diversi mesi fa abbiamo approvato una norma secondo la quale un presidente di Regione con la sanità commissariata non può essere egli stesso il commissario. Chi produce inefficienze, non può risolverle. Mi aspetto che si rispetti la legge nei prossimi giorni». LA REPLICA Tant' è, Garavaglia replica per le rime: «Si tratta di dichiarazioni in libertà - dice il viceministro - io non devo firmare un bel niente perché è il ministro che propone il commissario. Quello che non sa la Lezzi è l' esito del tavolo tecnico al ministero: il commissariamento si fa se la Campania non rispetta il bilancio e i Lea. La Lega non fa asse con nessuno, non usiamo le regole a fini politici, non abbiamo amici e nemici ma rispettiamo la legge. Altra cosa è risolvere i problemi in Campania che pure ci sono per migliorare il servizio. Quella della Lezzi è una dichiarazione destituita di ogni fondamento, una polemica agostana». Il viceministro non nega che ci sia un feeling storico con la Lega che risale ai tempi di Roberto Maroni: «Personalmente ho stima di De Luca - dice Garavaglia - e mi sta anche simpatico dai Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tempi del tavolo Campania-Lombardia con Maroni uno scambio che era una buona pratica tra amministratori: quando si amministra non si fa politica si pensa al bene Comune». Quanto al presunto asse con il Pd di certo non ci sarà per il candidato alla Regione: «Questa è politica e ci sarà un nostro candidato in campo ma non c' entra nulla con l' amministrare». Nicola Oddati vicinissimo al governatore e componente della segreteria nazionale del Pd chiarisce la posizione del Partito e non solo: «Intanto la ministra - racconta - dovrebbe sapere che è di queste ore la notizia che la Regione ha rispettato gli standard di qualità e i Lea, l' Ente potrebbe uscire dal commissariamento. E in ogni caso bisognerebbe riconoscere l' enorme lavoro di De Luca sia da Presidente perché ha la delega alla sanità che come commissario». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 36 Il Mattino (ed. Circondario Nord) EAV: € 2.939 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Abusivi della sosta e stand irregolari: blitz al mercato Mercato abusivi Si è concentrata sulla repressione dell' attività dei parcheggi abusivi e sul controllo degli stand del mercato settimanale l' attività della polizia locale, guidata da Antonio Piricelli, nell' ultimo mese. Cinque provvedimenti emessi a carico di parcheggiatori abusivi in diverse aree della città: dal piazzale antistante la casa comunale di via Roma, alle strade adiacenti al mercato settimanale in via Marconi, agli uffici dell' Asl in via Solimene. Per le persone coinvolte i caschi bianchi hanno disposto il Daspo urbano, l' allontanamento dalla zona dell' abuso per 48 ore. I controlli sul mercato settimanale, che si svolge il martedì nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, sono in corso dalla metà di luglio. Durante la prima verifica sono state riscontrate numerose violazioni. Diversi venditori non erano in regola con il pagamento del tributo al Comune per esercitare nell' area del mercato. «Qualcuno ha dichiarato che non pagava la tassa da diversi anni» fanno sapere dalla sede della polizia locale. La prima ispezione aveva anche accertato la presenza di alcuni prodotti contraffatti. Multe per diverse migliaia di euro sono state elevate. Nelle settimane successive, i caschi bianchi dichiarano di «aver registrato una situazione che si sta evolvendo in maniera positiva, con il 90% dei venditori che stanno regolarizzando la posizione debitoria nei confronti dell' Ente». Dai cittadini arriva la sollecitazione alla Polizia Locale «a garantire una maggiore presenza anche sui problemi di viabilità, in particolare sulla sosta selvaggia». Il comandante rassicura: «Il monitoraggio del territorio continua anche in altri settori». nella capasso © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 7 EAV: € 9.064 Lettori: 546.032 Argomento: Sanità Campania Asl 3 parte civile nel processo per vandalismo in ospedale Boscotrecase La direzione generale dell' Asl Napoli 3 ha dato mandato all' avvocatura aziendale di costituirsi parte civile nel processo per gli episodi accaduti lo scorso febbraio al reparto medicina d' urgenza del presidio ospedaliero di Boscotrecase che produssero danneggiamenti ad attrezzature e suppellettili. «Il dolore della perdita di una persona cara non giustifica la distruzione di beni comuni come quelli presenti negli ospedali » , dice l' Asl. Il 18 febbraio parenti ed amici di una degente deceduta in preda alla rabbia per la morte assalirono il pronto soccorso dell' ospedale che ha sede nel comune vesuviano. I vertici aziendali Asl 3 si dichiarano « seriamente preoccupati per le condizioni di rischio che incombono su quelli che lavorano nelle strutture ospedaliere. La costituzione come parte civile testimonia ancora una volta vicinanza ai lavoratori e ai pazienti». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 37 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 4.277 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Dieci ambulatori: l' ok arriva a quarant' anni dalla richiesta QUARTO Gennaro Del Giudice Una struttura sanitaria polispecialistica e polivalente con dieci ambulatori che sorgerà in un edificio a tre piani da realizzare all' interno di un' area comunale di cinquemila metri quadrati. È il progetto approvato dalla Regione Campania, che ha dato l' ok al finanziamento di quattro milioni di euro per il nuovo presidio sanitario da realizzare nel comune di Quarto. La struttura sorgerà in via Casalanno, in un' area di diciottomila metri di proprietà dell' Ente dove vedrà la luce anche la nuova villa comunale con annessa un' area parcheggio. La struttura è stata inserita nel Piano edilizio ospedaliero campano e rientra nel progetto delle Case della salute che prevedono la presenza di specialisti ambulatoriali e di medici di base durante le ore diurne e della guardia medica nelle ore serali e notturne. Un polo della sanità che resterà aperto al pubblico 24 ore su 24 e che andrà a mantenere e implementare i servizi erogati dal presidio sanitario attualmente in funzione in Corso Italia. Le branche di attività previste in regime ambulatoriale nella nuova struttura sono dieci: Salute mentale, Nefrologia, Medicina di base, Ortopedia, Diabetologia, Cardiologia e pneumologia, Ginecologia, Materno Infantile, Oculistica, Veterinario. L' AREA L' iter per la realizzazione del progetto è già stato avviato: dopo l' ok per il finanziamento il comune ha individuato l' area da destinare all' Asl Napoli 2 Nord. Data stimata per la realizzazione del progetto: metà 2021. «Confidiamo di realizzare il tutto entro due anni - fa sapere il sindaco di Quarto Antonio Sabino - a fine mese andremo in Giunta per la variante al piano regolatore ed per fine anno consegneremo le aree. Si tratta, senza retorica, di un atto storico perché atteso addirittura da oltre quaranta anni ed è una vittoria di tutti i cittadini di Quarto». «Un intervento di potenziamento della rete sanitaria e ambulatoriale territoriale - prosegue Sabino - che, finalmente, abbiamo ottenuto grazie alla nostra tenacia, alla sinergia istituzionale che siamo riusciti ad instaurare Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
con l' Asl Napoli 2 Nord ma anche alla serietà e credibilità che ormai ci viene riconosciuta pubblicamente dalla Regione a e dagli altri enti sovracomunali. E come testimoniato anche dai finanziamenti ottenuti per le infrastrutture, per il verde pubblico, per la cultura, il turismo e il sistema del welfare, con progetti presentati in questo ultimo anno: il governatore De Luca ha dimostrato di aver preso a cuore moltissime problematiche che attanagliano da anni i cittadini di Quarto che gli abbiamo segnalato, ma è anche attento nel valutare l' operatività degli enti locali e nell' amministrazione di Quarto ha notato serietà, impegno, abnegazione per fare le cose. Grazie a lui sono stati finalmente sbloccati questi fondi dopo diciotto anni di stallo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 37 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 4.998 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Medici in ferie, mobilità per coprire l' emergenza CASTELLAMMARE Fiorangela d' Amora Personale in ferie: medici dislocati dall' ospedale di Gragnano al pronto soccorso di Castellammare. È questa la decisione della direzione generale dell' Asl Na3Sud che per il mese di agosto ha l' esigenza di coprire trenta turni di medicina d' urgenza. La carenza cronica di medici assieme alle vacanze estive ha messo in ginocchio il nosocomio stabiese che vive giorni di assoluta emergenza. «Non si tratta di un ridimensionamento di Gragnano - spiega la manager dell' azienda sanitaria Antonietta Costantini - stiamo cercando anche altre soluzioni ma non sappiamo dove reperire medici». Il concetto è chiaro e visto che le nuove unità sono previste solo a partire da settembre, per superare la crisi estiva si avvia un nuovo dislocamento di forze. Dopo la decisione di far rientrare nei turni del Pronto Soccorso anche gli specialisti degli altri reparti, di pagare prestazioni straordinarie volontarie, arriva ora la decisione anche per chi lavora in altri ospedali. «Non ci sono altre motivazioni - precisa la Costantini - ma solo una scelta temporanea per superare il mese di agosto». Una decisione che era nell' area, ratificata con una mobilità d' urgenza per tre medici del reparto di medicina di Gragnano. LE REAZIONI Intanto la politica scende in campo e difende la realtà gragnanese che secondo molti sarebbe pronta ad essere frazionata. «Si chiudono reparti nella struttura del Monti Lattari per consentire la sopravvivenza del pronto soccorso di Castellammare - commenta il consigliere comunale di Leu Tonino Scala -Questo sovranismo in salsa stabiese è puerile e sterile e non affronta in modo consono una vicenda che merita attenzionetà». Scala chiama in causa i sindaci di Castellammare e Gragnano per trovare una soluzione condivisa. «Ridimensionare anche solo per il periodo estivo non solo arrecherà disagi agli ammalati, ma allo stesso San Leonardo unica valvola di sfogo per un territorio così vasto». Una questione arrivata anche in Regione. «Gragnano ha reparti di eccellenza - spiega il consigliere regionale Alfonso Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Longobardi - che vanno tutelati. Si tratta di specialistiche di riferimento anche extraregionali come epatologia, cure palliative e terapia del dolore, ricostruzione dei tessuti, Umaca produzione miscele chemioterapiche. C' è la necessità che tutto ciò non vada disperso e bisogna evitare disservizi a pazienti e medici». «Ciò che sta accadendo alla Asl Napoli 3 Sud grida vendetta - interviene la consigliera regionale Flora Beneduce, componente della Commissione Sanità della Campania - Ordini di servizio della direzionale sanitaria per coprire le ferie concesse ai medici dei reparti di urgenza, lasciando di fatto i pazienti degli ambulatori senza assistenza. In una situazione di criticità come quella che stiamo vivendo in sanità non tutti possono pensare di usufruire delle ferie nello stesso periodo». I pronto soccorso sono anche spesso teatro di aggressioni e danneggiamenti da parte di pazienti e parenti che non si sentono assistiti al meglio. Uno degli ultimi episodi è avvenuto a febbraio presso il reparto medicina d' urgenza di Boscotrecase. Per il procedimento civile avviato contro chi vandalizzò le sale distruggendo arredi e macchnari, l' Asl Na3 Sud ha deciso di costituirsi parte civile. «La rabbia del singolo non può danneggiare l' intera comunità - commenta la direzione - I vertici aziendali sono seriamente preoccupati per le condizioni di rischio che incombono su coloro che lavorano nelle strutture ospedaliere». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 29 EAV: € 3.656 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ospedale senza fondi protesta nel Matesino PIEDIMONTE MATESE Circa 145 milioni di euro è l' ammontare complessivo dei finanziamenti approvati dalla Regione Campania per gli interventi da realizzare nella provincia di Caserta. Spicca tra tutti i progetti finanziati l' assenza del nosocomio di Piedimonte Matese, già al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi a seguito del non riconoscimento della struttura quale Dea di I livello. Sul piano di edilizia ospedaliera è intervenuto il consigliere provinciale Gianluigi Santillo, nonché presidente del consiglio comunale di Piedimonte Matese, che ha dichiarato: «Sono molto amareggiato, anzi arrabbiato. È inconcepibile come in un territorio così vasto come il nostro, e per una struttura così strategica per la nostra comunità, non sia stato immaginato di investire nemmeno un euro in innovazione, in futuro. È' una sconfitta cocente, quasi un' umiliazione, per un' intera comunità». E a coloro che sottolineano con un fondo di ironia «voi già avete l' aria buona», la parlamentare Margherita Del Sesto, tramite facebook rivela: «Mentre apprendo con piacere che per altre cittadine casertane sono previsti cospicui finanziamenti, debbo constatare che, al pari del Piano Ospedaliero, anche in questo caso nemmeno un centesimo del fondo verrà investito per la struttura dell' Alto Casertano. Nonostante la presenza in loco di esponenti «di primo piano» della giunta regionale, e di ben noti consiglieri». Da parte sua l' assessore regionale Sonia Palmeri, chiamata in causa, fa sapere che in riferimento alle strumentalizzazioni mediatiche di queste ore è necessario fare un minimo di chiarezza: Si ricorda innanzitutto che l' attuale Governo regionale della Campania ha già stanziato nel 2017 per l' ospedale di Piedimonte Matese un finanziamento di euro 2.750.000 per il rifacimento della facciata. Si ricorda altresì - ha riferito Palmeri - che nel 2018 l' ospedale di Piedimonte è stato anche beneficiario di un ulteriore finanziamento di euro 2.400.000 per lavori di adeguamento strutturale alla normativa antincendio. L' ospedale di Piedimonte Matese pertanto è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stato già destinatario di finanziamenti regionali ben prima degli altri ospedali della provincia di Caserta. Per quanto riguarda il finanziamento di altre strutture ospedaliere della provincia di Caserta va sottolineato che l' intervento di adeguamento dell' ospedale di Marcianise era già stato previsto nel lontano 2007. Per l' ospedale di Sessa Aurunca invece il finanziamento è destinato a costruire un ospedale ex novo». vi.co. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 37 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 4.869 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ospedale unico in penisola via al progetto da 110 milioni SANT' AGNELLO Ciriaco M. Viggiano Il progetto esecutivo del nuovo ospedale unico della penisola sorrentina sarà pronto per la prossima primavera. Il nosocomio di Vico Equense non sarà smantellato, ma continuerà a ospitare il pronto soccorso cui si aggiungeranno ambulatori e uffici dell' Asl. Nel frattempo, però, si provvederà al potenziamento del personale e alla manutenzione delle due strutture sanitarie attive in Costiera. Ecco i risultati del vertice di ieri tra il governatore Vincenzo De Luca e i sindaci di Sorrento e dintorni. Al centro del faccia a faccia la costruzione dell' ospedale unico della penisola sorrentina che dovrebbe vedere la luce a Sant' Agnello, dove al momento si trovano ambulatori e uffici del distretto sanitario 59. Il progetto fa parte del piano regionale dell' edilizia ospedaliera ed è già stato finanziato con 65 milioni di euro. Quello che i sindaci hanno chiesto sono tempi rapidi per la realizzazione dell' opera. «Occorre partire subito con la progettazione definitiva ed esecutiva in modo tale da dare certezze agli utenti ed evitare che l' iniziativa sia bollata come spot pre-elettorale», ha spiegato Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant' Agnello. Governatore e primi cittadini, quindi, hanno definito una road map: entro la primavera del 2020 dovrà essere pronto il progetto esecutivo dell' ospedale; subito dopo sarà avviata la gara d' appalto; iter burocratico e lavori dovranno concludersi in tre anni. NOSOCOMIO VENDESI A curare le prossime fasi della progettazione sarà la Regione. Al momento, infatti, esiste soltanto uno studio di fattibilità che per la nuova struttura di Sant' Agnello prevede 200 posti letto (70 in più rispetto a quelli attualmente disponibili tra Vico Equense e Sorrento), nuovi reparti come quelli di pediatria infantile, ginecologia e ostetricia, oculistica e nefrologia, posti di osservazione breve, parcheggio interrato ed eliporto. Che cosa ne sarà dei nosocomi di Vico Equense e di Sorrento? Il primo, dopo l' apertura dell' ospedale unico a Sant' Agnello, dovrebbe ospitare pronto soccorso, ambulatori e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
uffici dell' Asl. Il secondo potrebbe essere venduto per ricavare i fondi necessari per coprire l' intero costo dell' ospedale unico che dovrebbe aggirarsi sui 110 milioni. Nel frattempo, a settembre sarà effettuato un sopralluogo per verificare la necessità di lavori di manutenzione in entrambi gli ospedali della Costiera: interventi destinati ad aggiungersi al restyling della facciata dell' ospedale di Sorrento per il quale è stata appena avviata la gara d' appalto. Quanto alla carenza di personale che affligge la sanità locale, i sindaci hanno chiesto incentivi per convincere medici, infermieri e operatori sociosanitari ad accettare Vico Equense e Sorrento come sedi di lavoro. «Apprezziamo l' impegno del governatore dice Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento Comuni e Regione devono continuare a collaborare per centrare risultati fondamentali per la comunità». In campo anche il Tribunale per i diritti del malato: «Prima di realizzare l' ospedale unico bisogna affrontare molte situazioni incresciose - dice il presidente Giuseppe Staiano - Personale pensionato e non rimpiazzato, reparti e pronto soccorso sguarniti, pazienti privi di assistenza. E l' imminente cambio ai vertici dell' Asl rischia di allungare i tempi di risoluzione di questi problemi». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 31 EAV: € 5.681 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Sanità, Lezzi attacca «C' è l' asse Lega -Pd» IL CASO Luigi Roano «C' è uno strano asse tra il Pd e la Lega in Campania ecco perché non si riesce a nominare un nuovo commissario alla sanità». Nei giorni del raggiungimento e del riconoscimento del ministero della Salute retto dalla grillina Giulia Grillo dei cosiddetta «Lea» - i livelli essenziali di assistenza sanitaria - la ministra per il Sud Barbara Lezzi, anche lei del M5S, torna a chiedere un nuovo commissario per la sanità in luogo del presidente della Regione Vincenzo De Luca. E apre un fronte polemico all' interno della maggioranza gialloverde. Con i salviniani che non ci stanno: «Noi non strumentalizziamo il nostro ruolo per fini politici». LA POLEMICA La Lezzi attacca il viceministro leghista del Mef Massimo Garavaglia con un post su fb: «Il ministro Grillo - scrive la Lezzi - ha proposto il nome del commissario alla sanità per la Campania ma, per sostituire De Luca, è necessaria la firma di Garavaglia. I campani attendono da mesi ma questo curioso asse Pd-Lega non si rompe». La Lezzi insiste: «Diversi mesi fa abbiamo approvato una norma secondo la quale un presidente di Regione con la sanità commissariata non può essere egli stesso il commissario. Chi produce inefficienze, non può risolverle. Mi aspetto che si rispetti la legge nei prossimi giorni». Tant' è, Garavaglia replica per le rime: «Si tratta di dichiarazioni in libertà - dice il viceministro - io non devo firmare un bel niente perché è il ministro che propone il commissario. Quello che non sa la Lezzi è l' esito del tavolo tecnico al ministero: il commissariamento si fa se la Campania non rispetta il bilancio e i Lea. La Lega non fa asse con nessuno non usiamo le regole a fini politici, non abbiamo amici e nemici ma rispettiamo la legge. Altra cosa è risolvere i problemi in Campania che pure ci sono per migliorare il servizio. Quella della Lezzi è una dichiarazione destituita di ogni fondamento, una polemica agostana». Il viceministro non nega che ci sia un feeling storico con la Lega che risala ai tempi di Roberto Maroni: «Personalmente ho stima di De Luca - dice Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Garavaglia - e mi sta anche simpatico dai tempi del tavolo Campania-Lombardia con Maroni uno scambio che era una buona pratica tra amministratori: quando si amministra non si fa politica si pensa al bene Comune». Quanto al presunto asse con il Pd di certo non ci sarà per il candidato alla Regione: «Questa è politica e ci sarà un nostro candidato in campo ma non c' entra nulla con l' amministrare». I DATI Nicola Oddati vicinissimo al governatore e componente della segreteria nazionale del Pd chiarisce la posizione del Partito e non solo: «Intanto la ministra - racconta - dovrebbe sapere che è di queste ore la notizia che la Regione ha rispettato gli standard di qualità e i Lea, l' Ente potrebbe uscire dal commissariamento. E in ogni caso bisognerebbe riconoscere l' enorme lavoro di De Luca sia da Presidente perché ha la delega alla sanità che come commissario». Per Oddati «l' idea della ministra dimostra che l' unico cambiamento che capisce è quello è quello di essere attaccati alle poltrone. Non c' è un asse politico con la Lega, piuttosto il commissariamento sarebbe un provvedimento ingiusto». IL SOTTOSEGRETARIO Pina Castello Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud risponde così alla Lezzi: «Il ministro Lezzi può stare serena, la cultura dell' inciucio non ci appartiene: sulla Sanità campana non abbiamo alcun asse trasversale con il Pd. Spiace però che il ministro abbia memoria corta. Dovrebbe infatti ricordare che già mesi addietro Garavaglia, ha avuto modo di spiegare le ragioni per le quali in Campania non vi sono le condizioni per la nomina di un nuovo commissario». Per la Castiello «Chi fa politica e ricopre ruoli istituzionali di primissimo piano, ha il dovere di allontanare la tentazione della facile propaganda: su certi temi bisogna essere seri. Da quattro anni la Campania è in regola con l' equilibrio finanziario, ragion per cui, il Mef, da un punto di vista eminentemente tecnico, non ha motivo di prorogare il commissariamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 24 EAV: € 5.990 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Sanità, Lezzi attacca: «L' asse Lega -Pd blocca la nomina del commissario» IL CASO Luigi Roano «C' è uno strano asse tra il Pd e la Lega in Campania ecco perché non si riesce a nominare un nuovo commissario alla sanità». Nei giorni del raggiungimento e del riconoscimento del ministero della Salute retto dalla grillina Giulia Grillo dei cosiddetta «Lea» - i livelli essenziali di assistenza sanitaria - la ministra per il Sud Barbara Lezzi, anche lei del M5S, torna a chiedere un nuovo commissario per la sanità in luogo del presidente della Regione Vincenzo De Luca. E apre un fronte polemico all' interno della maggioranza gialloverde. Con i salviniani che non ci stanno: «Noi non strumentalizziamo il nostro ruolo per fini politici». LA POLEMICA La Lezzi attacca il viceministro leghista del Mef Massimo Garavaglia con un post su fb: «Il ministro Grillo - scrive la Lezzi - ha proposto il nome del commissario alla sanità per la Campania ma, per sostituire De Luca, è necessaria la firma di Garavaglia. I campani attendono da mesi ma questo curioso asse Pd-Lega non si rompe». La Lezzi insiste: «Diversi mesi fa abbiamo approvato una norma secondo la quale un presidente di Regione con la sanità commissariata non può essere egli stesso il commissario. Chi produce inefficienze, non può risolverle. Mi aspetto che si rispetti la legge nei prossimi giorni». Tant' è, Garavaglia replica per le rime: «Si tratta di dichiarazioni in libertà - dice il viceministro - io non devo firmare un bel niente perché è il ministro che propone il commissario. Quello che non sa la Lezzi è l' esito del tavolo tecnico al ministero: il commissariamento si fa se la Campania non rispetta il bilancio e i Lea. La Lega non fa asse con nessuno non usiamo le regole a fini politici, non abbiamo amici e nemici ma rispettiamo la legge. Altra cosa è risolvere i problemi in Campania che pure ci sono per migliorare il servizio. Quella della Lezzi è una dichiarazione destituita di ogni fondamento, una polemica Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
agostana». Il viceministro non nega che ci sia un feeling storico con la Lega che risala ai tempi di Roberto Maroni: «Personalmente ho stima di De Luca - dice Garavaglia - e mi sta anche simpatico dai tempi del tavolo Campania-Lombardia con Maroni uno scambio che era una buona pratica tra amministratori: quando si amministra non si fa politica si pensa al bene Comune». Quanto al presunto asse con il Pd di certo non ci sarà per il candidato alla Regione: «Questa è politica e ci sarà un nostro candidato in campo ma non c' entra nulla con l' amministrare». I DATI Nicola Oddati vicinissimo al governatore e componente della segreteria nazionale del Pd chiarisce la posizione del Partito e non solo: «Intanto la ministra - racconta - dovrebbe sapere che è di queste ore la notizia che la Regione ha rispettato gli standard di qualità e i Lea, l' Ente potrebbe uscire dal commissariamento. E in ogni caso bisognerebbe riconoscere l' enorme lavoro di De Luca sia da Presidente perché ha la delega alla sanità che come commissario». Per Oddati «l' idea della ministra dimostra che l' unico cambiamento che capisce è quello è quello di essere attaccati alle poltrone. Non c' è un asse politico con la Lega, piuttosto il commissariamento sarebbe un provvedimento ingiusto». IL SOTTOSEGRETARIO Pina Castello Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud risponde così alla Lezzi: «Il ministro Lezzi può stare serena, la cultura dell' inciucio non ci appartiene: sulla Sanità campana non abbiamo alcun asse trasversale con il Pd. Spiace però che il ministro abbia memoria corta. Dovrebbe infatti ricordare che già mesi addietro Garavaglia, ha avuto modo di spiegare le ragioni per le quali in Campania non vi sono le condizioni per la nomina di un nuovo commissario». Per la Castiello «Chi fa politica e ricopre ruoli istituzionali di primissimo piano, ha il dovere di allontanare la tentazione della facile propaganda: su certi temi bisogna essere seri. Da quattro anni la Campania è in regola con l' equilibrio finanziario, ragion per cui, il Mef, da un punto di vista eminentemente tecnico, non ha motivo di prorogare il commissariamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
06/08/2019 Pagina 39 EAV: € 12.930 Lettori: 292.828 Argomento: Sanità nazionale «Ormai lavoriamo senza protezione Qui prima o poi ci scappa il morto» L' intervista Il chirurgo picchiato «Al pronto soccorso del policlinico Umberto I prima o poi ci scappa il morto. Si è arrivati a un livello di violenza inaudita e noi, medici e infermieri, siamo senza protezione. Che cosa dobbiamo aspettare per ottenere rispetto e riconoscenza? I funerali di Stato? Sono chirurgo d' urgenza, ho sempre lavorato nelle emergenze e so bene come gestire le situazioni critiche. Ma adesso è stato superato ogni limite e dopo l' altra sera io ho paura di andare al lavoro». Che cosa è successo l' altra sera al pronto soccorso? «Ho rischiato di morire. Un paziente molto pericoloso mi ha aggredito. Lo conosciamo bene, ogni giorno è qui, entra ed esce dall' ospedale. Vive per strada sulla sedia a rotelle e quando è qui deruba gli altri pazienti, li picchia e li insulta. È violento con medici e infermieri. Era ricoverato al pronto soccorso dalla sera prima, non era in attesa. Pretendeva che gli facessi subito una medicazione. C' era una bolgia, 20 pazienti in sala. Gli ho detto: aspetta. Lui mi ha rincorso con un' asta della flebo in mezzo alle barelle. Sono riuscito a scansarlo e mi ha dato un pugno alla spalla scaraventandomi addosso ai malati. Ero coricato sulle barelle, inerme, poteva farmi qualsiasi cosa. Mi poteva ammazzare. Sembrava un film western». Che cosa si è fatto? «Mi sono lussato una spalla, dieci giorni di prognosi. Ma io su questa cosa ho intenzione di scatenare il finimondo. Ho scritto a tutti i dirigenti, così non si può lavorare». In che condizioni lavorate? «Siamo esposti al pericolo continuamente e non abbiamo difesa. Le guardie giurate sono poche, i pazienti tanti. Saremo costretti a difenderci, arriveremo al combattimento. Ma noi non vogliamo lottare, siamo qui per curare le persone non per fare le battaglie». Le era mai capitato di essere aggredito? «Sì, tante volte. Succede a tutti, medici e infermieri. Ma mai con tanta violenza. Gli insulti sono Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
continui. Le persone arrivano qui pretendendo medicine e ricoveri, ci trattano come un supermarket. Ma noi dobbiamo fare i medici, non i cassieri». Al pronto soccorso come in trincea. «Qui arriva chiunque. Clochard, tossici, persone pericolose. Siamo esposti a tutto e non possiamo allontanare nessuno. Ma se capita che lo stesso paziente aggredisce gli altri nella sala d' attesa, insulta e picchia i medici o gli infermieri e lo fa tante tante volte allora bisogna intervenire e trovare una soluzione. Non possiamo essere lasciati soli nel pericolo». Anche un' altra collega è stata aggredita quel giorno. «Mi ha dato il cambio ed è stata aggredita da una paziente a sua volta picchiata dall' uomo che mi aveva dato un pugno. Pretendeva che le fosse fatta una cosa che non si poteva fare. Noi non possiamo prendere ordini dai pazienti. E invece ormai ci dicono loro quello che vogliono». Cosa si può fare, secondo lei, per rendere questo pronto soccorso meno rischioso per chi ci lavora? «Più sorveglianza, innanzitutto. Bisogna garantire maggiore sicurezza a medici e infermieri. Da subito, senza aspettare che qualcuno ci rimetta la pelle. Lavoriamo come dannati e rischiamo di morire». Maria Lombardi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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