Il Messaggero della Madonna
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Il Messaggero MENSILE DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE MODICA della Madonna ANNO XLV • N. 5 • GIUGNO/LUGLIO 2012 SPED. IN ABB. POST. GR. III 40% AI SENSI ART. 2 COMMA 27, LEGGE 549/95 E.P.T. FILIALE DI RAGUSA N. 61
Associazioni di Serena Cannizzaro La fiera delle specialità Voglio raccontarti la mia sto- ria... tutto inizia qualche tempo fa! Io so fare, io so dire... questa è la mia specialità! Questo il leitmotiv che ci ha accompagnati nei 3 giorni della Fiera delle Specialità di Messina. Più di 2000, fra lupetti, coccinelle e annessi capi, pronti a giocare il gioco delle specialità. Tante le botteghe, per tutti i gusti e tutte le inclinazioni, in cui i piccoli scout hanno potuto sperimentare le pro- prie doti e conoscere i truc- chi per far si che le speciali- tà scelte diano frutto e siano San Giorgio 2012 a Vendicari utili alla vita dei branchi e dei cerchi. Canzoni, giochi, diverti- mento...caldo e stanchezza a stento percepiti, perchè l’entusiasmo continuo degli organizzatori non dava il tempo di pensarci. Il drago, che ci aveva invita- ti nel suo villaggio, è stato felice di poter dimostrare che dentro ognuno di noi ci sono tante capacità che pos- sono essere tirate fuori con poco. E così siamo tornati, ancor più speciali di come erava- mo prima di partire, con la speranza che eventi del genere si ripetano con più frequenza, perchè meritano davvero di essere vissuti. 2 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Editoriale di Umberto Bonincontro Il Messaggero della Madonna Estate tempo di relax Mensile del Santuario S i parla dovunque di ‘conclusione’. Conclusione dell’anno scolastico, conclusione dell’anno pastorale, conclusione delle attività. Come se l’estate fosse all’insegna del ‘vuoto’. E per certi aspetti forse lo è. Ma non della Madonna delle Grazie dovrebbe esserlo, perché la vita continua e se c’è la possibilità, purtrop- Aut. Trib. Modica n. 25 del 2/1/1968 po non per tutti!, si cambia attività e magari si rincorre il meritato ripo- so. Per i ragazzi, e in parte anche per gli insegnanti, si può parlare di direttore responsabile riposo. Nelle Comunità cristiane senza dubbio si rallentano le attività, Don Umberto Bonincontro si sospendono la catechesi e molte altre attività, ovviamente non tutte. Tante Comunità però cambiano modalità e così si mettono in cantie- redazione Domenico Pisana re: Grest (gruppi estivi) per ragazzi, campeggi per ragazzi, adolescenti, Angelo Poidomani giovani ed anche adulti. Si intensificano le feste, specie nelle zone di Raffaele Pluchino villeggiatura: mare e zone rurali. Si organizzano gite e pellegrinaggi, si Francesco Ventura mettono in conto attività di solidarietà con gli anziani e diversamente Angelo Viola abili, alcuni ne profittano per partecipare a convegni. Quanti se lo pos- sono permettere vanno al mare o in campagna per due mesi o più e hanno collaborato Maurilio Assenza allora cambiano il ritmo e le abitudini. Per alcuni è vero relax, per altri Serena Cannizzaro cresce lo stress perché la famiglia si allarga, gli inviti si moltiplicano e Antonio Caruso il lavoro aumenta. Questi si ritrovano alla fine più stanchi di prima. Ci Alberto Maggi sono poi i più, e sono in crescendo, che non hanno questa possibilità Pino Malandrino o perché le ristrettezze economiche non lo permettono o perché non Maria Grazia Modica lo favorisce la salute e l’estate allora diventa un inferno anche per le Paolo Nifosì infuocate temperature che non fanno respirare. Ci sono infine quelli Giulia Spadaro Mirella Spillicchi che hanno un lavoro che non permette che pochissimi giorni di sosta Carmelo Stornello proprio a cavallo del ferragosto. Troppo poco per ristabilire l’equilibrio Valentina Terranova fisico e spirituale. Salvatore Vaccarella E’ chiaro che fatta un’analisi superficiale della situazione nessuno è in grato di offrire soluzioni, si lascia ad ognuno di organizzarsi memori segreteria di redazione del detto di Gesù che “il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il Giuseppe Anfuso sabato”. Il riposo è necessario per il bene psicofisico e spirituale della Direzione e Redazione persona e della famiglia, a vantaggio in definitiva di tutta la società. Via Mercè, 53 97015 Modica (Rg) tel. e fax 0932 941812 www.santuariomadonnadellegrazie.net 4 SPECIALE • Una festa pensata per lasciare il segno stampa 6 CATECHESI M. • La devozione alla Madonna negli Iblei LA GRAFICA 8 CONOSCERE BIBBIA • I Vangeli sinottici e il IV Vangelo S.S. 115 n. 48 - Modica tel. e fax 0932 906552 10 SPIRITUALITA’ • Fatta per stare in casa, ma non per Gesù lagraficamodica@gmail.com 12 SPIRITUALITA’ • La fede e il portafoglio retro copertina 14 SPIRITUALITA’ • Dio, Padre clemente e misericordioso Scorcio di Siviglia 20 ETICA • Una chiesa attraversata da fratture... servizio abbonamenti 22 ATTUALITA’ • Seduzione del “potere” e “travestimenti” infiniti c/c postale n° 10724979 intestato a “Santuario 24 VITA PASTORALE • Le “terre di don Diana” Madonna delle Grazie” 25 GEMELLAGGIO • La capanna di Maria via Mercè - Modica (Rg) 27 APPUNTI D’ARTE • Una casa-museo da riscoprire e valorizzare abbonamenti offerta libera 28 GITA • Viaggio in Andalusia, fascino senza tempo 30 GIOVANI • La cura del tempo 31 TESTIMONI • L’economista Giuseppe Toniolo: beato Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 3
di Umberto Bonincontro Una Festa pensata L a “terza domenica di maggio” la Città si anima nel cuore della notte. Da ogni angolo, dal- ziative spirituali, culturali, artistiche e di intrattenimento. Potrem- mo dire, senza esagerare, che l’intera città ha onorato la sua celeste patrona. le campagne e perfino dai pa- Tra le iniziative spirituali ricordiamo: il Rosario meditato e l’Eucari- esi vicini, gruppi di pellegrini, stia, celebrata la mattina e la sera con una predicazione mirata, la sgranando la corona del Rosario settimana a ridosso della festa la predicazione è stata dettata da don e biascicando ‘Ave Maria’, con Stefano Modica; il pellegrinaggio degli ammalati guidato dai volon- passo svelto, si avviano verso il tari dell’UNITALSI; i pellegrinaggi delle Comunità parrocchiali; l’o- Santuario della Madonna delle maggio floreale dei ragazzi dell’Istituto comprensivo S. Marta e la Grazie. Quest’anno i primi pelle- Festa del Perdono. grini sono arrivati alle 3,57. L’ap- Intensi e partecipati gli incontri culturali: la presentazione del libro puntamento era per le 6 quando “Maria nella voce delle donne” della prof.ssa Marcella Burderi, con gli circa duemila persone hanno interventi del dott. Pino Malandrino, direttore di ‘La Vita Diocesa- assiepato l’ampio piazzale per na’, del prof. Federico Guastella, specialista in tradizioni popolari, partecipare alla celebrazione del prof. don Ignazio Petriglieri, vicario episcopale per la cultura; dell’Eucaristia. Nella giornata ne sono seguite ben sette, celebrate tutte all’esterno, e tutte parteci- pate da folle devote. Dopo l’ultima celebrazione, ani- mata dal Coro polifonico ‘Città di Rosolini’, si è snodata la de- vota processione seguita da una marea di persone in preghiera. Salutata dal lancio di palloncini multicolori e accolta al rientro da una pioggia di fiori. Quest’an- no, per solidarietà con i tanti che stanno soffrendo per la dura crisi che ha colpito il nostro Pa- ese, sono stati infatti sospesi i suggestivi fuochi d’artificio. Un semplice segno che ha voluto in- dicare un cambiamento di rotta. La festa ha senso se sprigiona solidarietà e condivisione. La somma risparmiata infatti servi- rà per aiutare alcune famiglie in serie difficoltà economiche. Il mese di maggio Come ogni anno, il mese di maggio, è stato caratterizzato da un’intensa evangelizzazione spalmata attraverso le tante ini- 4 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Speciale per lasciare il segno la brillante e coinvolgente conferenza del biblista P. Cesare Geroldi S.J. su “Come leggere le parole di Dio nella Bibbia”; la presentazione di “Il silenzio nel Vangelo di Marco” del prof. Giuseppe Cursio, ricercatore presso la Pontificia Università Salesiana; la Conferenza del patrologo prof. don Rosario Gisana su: “Giovani e fede: risonanze educative nel discorso ai giovani di Basilio Magno”. Una interessante mostra di pittura a tema:”Viaggio nel pianeta donna” è stata allestita dall’artista Giulia Berini, dal 14 al 20, nella Sala della Comunità. Suggestive serate di intrattenimento, dall’alto valore artistico e dal forte messaggio sono state nell’ordine: il Concerto del Quartetto femminile Shannon’s Wind che ci ha deliziato con suggestiva musica celtica e medi- terranea, il divertente spettacolo Godspell della Compagnia teatrale CGS Life di Biancavilla che ci ha presen- tato innumerevoli brani del Vangelo nello stile dei giocolieri e l’impareggiabile Concerto del Coro polifonico “Claudio Monteverdi” diretto dal M° Orazio Baglieri. Un mese, così intensamente vissuto, dà il senso autentico della festa cristiana che non indulge a vuote mani- festazioni, pensate esclusivamente per attirare folle, ma pensato unicamente per aiutare nel cammino di fede e far passare dalla religiosità alla consapevolezza di una fede incarnata. Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 5
di Paolo Nifosì La devozione alla Mado I l culto mariano in area iblea è il più diffuso nell’ambito della religiosità cattolica, più diffuso sia rispetto al culto del Cristo che rispetto al culto dei santi. Nella sola Modica sono circa cinquanta le titolazioni di chiese, tra pic- cole grandi, e se sono titolate ad altri santi, come ad esempio a san Giorgio e a san Pietro, al loro interno a Maria sono dedicati al- tari privilegiati o nell’abside o nel transetto. Gli attributi preminen- ti venerati sono quelli dell’Assun- ta, dell’Immacolata, dell’Annnun- ziata; seguono tanti altri attributi con un elenco molto lungo. E proprio a Maria sono dedicate importanti sculture ed importan- ti dipinti. Riguardo alle sculture sono mariane le sculture mar- moree rinascimentali: ne trovia- mo cinque a Modica: (Madonna della Neve, Madonna del Soccor- so, Madonna di Trapani, Annun- ciazione, Natività), una a Scicli ( Madonna della Pietà), una a Chiaramonte ( Madonna di Gul- fi), sono opere che indicano un Madonna delle Milizie - Scicli culto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecen- sti operanti in Sicilia a partire Malta e la Sicilia sud orientale. E’ to. Una tavola, probabilmente di dell’assunta di Filippo Paladini a scomparsa molta scultura lignea secondo Cinquecento o di primo San Giorgio di Modica del 1610, pre- terremoto(1693). Rimane a Seicento, si riferisce alla Madon- all’Assunta di Pietro Novelli del Modica, ed è di recente restauro, na del Rosario nella chiesa omo- 1636 nell’altare centrale della la Madonna del latte nella chiesa nima di Modica, copia di quella chiesa di Sant’Agata, annessa al del Carmine, mentre a Ispica in presente nella chiesa della Casa convento dei padri Cappuccini Santa Maria Maggiore una bella madre palermitana di Vincenzo a Ragusa. Una pregevole tela scultura lignea è quella dell’As- da Pavia, ed un’opera di secondo secentesca con l’Annunciazione sunta. Cinquecento, sempre della Ma- la troviamo a Comiso nell’omo- Nel Settecento la devozione donna del Rosario, si trovava ad nima chiesa dell’Annunziata, un mariana riformula il repertorio Ispica nella chiesa di Sant’Anna. buon dipinto con l’Immacolata si iconografico nelle nuove fabbri- Sono diverse le tele del Seicento trova a Scicli nella chiesa di San che ecclesiastiche. La Natività di riferite al culto mariano e sono Bartolomeo, opera del Cassari- Maria è rappresentata a Comiso opere dei più importanti arti- no, del 1631, un pittore attivo tra in un dipinto dell’altare centrale 6 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Catechesi Mariana onna negli Iblei sa di San Giorgio di Ragusa. tolomeo, l’Immacolata in Santa Maria la Nova e la Madonna del Carmelo al Carmine Una Maria in trono, raffigurante la Madon- na della Neve a Giarratana nella Sempre ad Ispica Maria ritorna chiesa di San Bartolomeo(?). La negli affreschi di Olivio Sozzi. Madonna delle Grazie ha una Nell’ambito della scultura lignea particolare attenzione in diversi a Maria sono dedicate le sculture centri: dalla lastra di ardesia nel della Madonna del Rosario nell’o- santuario della Madonna delle monima chiesa di Modica, della Grazie a Modica, alla tela dell’al- Madonna del Carmelo nella chie- tare centrale della chiesa di San sa del Carmine e nella chiesa di Michele a Scicli, alla tela centrale Santa Teresa a Modica, dell’Im- della chiesa delle Grazie a Vitto- macolata nell’altare centrale della ria. Il tema della Dormitio Virgi- chiesa di San Pietro e dell’Imma- nis lo troviamo nel bell’altorilievo colata nell’altare del transetto del- rinascimentale della chiesa di la chiesa di San Giorgio sempre Santa Maria delle Scale a Ragusa, a Modica. Non mancano anche in una tela della chiesa dell’An- le sculture in argento. A Scicli nunziata a Comiso e in una scul- tre sculture in argento dedicate a tura lignea dei Vaccaro in Santa Maria: l’Immacolata in San Bar- Maria di Betlem a Modica. Madonna di Gulfi - Chiaramonte Gulfi della chiesa di Santa Maria delle Stelle e in un altro imponente di- pinto nella chiesa di Santa Maria la Nova a Scicli, probabile opera di Sebastiano Conca. Come ope- re significative della cultura figu- rativa del Settecento vanno men- zionate le opere di Vito d’Anna: la Madonna del Melograno sull’alta- re maggiore della chiesa di Santa Maria Maggiore e l’Annunciazio- ne sull’altare centrale dell’Annun- ziata di Ispica, l’Immacolata della chiesa di Santa Maria la Nova di Scicli e l’Immacolata della chie- Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 7
di Antonio Caruso S in dai primi tempi si notò la marcata differenza struttu- rale e di contenuti fra il Quarto Vangelo attribuito a Giovanni e la narrazione degli altri tre evange- listi, Matteo, Marco e Luca, detti «sinottici» (dal greco syn-opsis= con-visione), perché nei loro scritti si rilevò la presenza di vi- stose e sorprendenti concordan- ze, sia sulla scelta delle parole, sia nello schema letterario del mate- riale, al punto da poterli mettere in tre colonne parallele e confron- tarli con sguardo d’insieme. Ac- canto ad evidenti concordanze, i Vangeli sinottici mostrano non meno evidenti discordanze, sia sull’ordine cronologico dei rac- conti sia al loro interno. Secondo gli studiosi questa concordanza- discordanza dimostra l’esistenza di fonti comuni e di dipendenze letterarie proprie di ciascun van- gelo. Lo studio sinottico dei Van- I Vangeli sinottici e il IV V geli, iniziato nel XVIII sec. per nare, con un unico viaggio, la sua risce almeno tre viaggi a Geru- opera di Johann Jacob Griesbach, attività a Gerusalemme. Hanno salemme. Questa affermazione ha consentito non solo di osser- tutti la medesima struttura nar- comporta il prolungamento di varne con uno sguardo d’insieme rativa, che si può schematizzare circa tre anni della vita pubbli- concordanze e differenze, ma si in quattro sezioni: a) la prepara- ca di Gesù. Anche se nelle linee è rivelato anche uno strumento zione del ministero di Gesù; b) il generali ricalca lo schema strut- prezioso e indispensabile per lo ministero in Galilea e la predica- turale dei Sinottici, il Vangelo di studio scientifico dei Vangeli. zione per la durata di un anno; c) Giovanni presenta aspetti inno- Appare evidente che gli evange- la salita verso Gerusalemme; d) vativi e originali, soprattutto nei listi si siano vicendevolmente il ministero di Gerusalemme e il contenuti teologici, tali da far influenzati. I Sinottici si differen- compimento finale della sua mis- ritenere il Quarto Vangelo come ziano profondamente dal Van- sione in questa città attraverso la la naturale evoluzione spirituale gelo di Giovanni, sia rispetto al passione, morte e risurrezione. del kerygma apostolico-ecclesiale racconto storico-narrativo, sia sul Il piano teologico dei sinottici è che fonda le sue basi sulla tra- piano teologico incentrato sulla orientato all’annuncio del regno dizione sinottica, sicuramente proclamazione del Regno di Dio. di Dio. conosciuta dall’evangelista Gio- I Vangeli Sinottici narrano prin- Giovanni, invece, fa rilevare che vanni. Dal confronto dei testi si cipalmente ciò che Gesù ha fatto la vita pubblica di Gesù si svolge constatano differenze sostanzia- e detto in Galilea prima di termi- prevalentemente in Giudea; rife- li, anche sul piano geografico, 8 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Conoscere la Bibbia che mettono in risalto una cono- gli evangelisti, altri a tre o a due; la tradizione orale della Chiesa scenza topografica della Giudea qualche passo compare in un primitiva. In effetti, a parte la e di Gerusalemme più accurata solo vangelo. Indubbiamente lo questione sinottica ancora inso- rispetto a quella dei Sinottici, studio sinottico dei Vangeli, se- luta, alla base della redazione dei con citazioni di luoghi rivelatisi guendo il criterio scientifico del Vangeli canonici non si può non esatti, provando che Giovanni co- confronto, ha permesso di mette- considerare anche l’ipotesi dell’e- nosceva perfettamente i costumi re in risalto la prospettiva teolo- sistenza di più fonti, né si può religiosi e la mentalità giudaica gica e l’apporto specifico di ogni trascurare la continua influenza del I° sec. d.C. evangelista. della tradizione orale. Di là da singole differenze d’or- Le diversificazioni storico-nar- Per tutti questi motivi non si può dine cronologico-geografico ap- rative fra i sinottici e le interdi- prescindere dall’esigenza di un pare evidente che Giovanni abbia pendenze di tradizioni o fonti tra approccio multidisciplinare che seguito un piano teologico di- essi, pongono la così detta “Que- consideri un’interazione di fonti verso dai Sinottici, orientato nel stione Sinottica”. Tra le teorie che e metodologie diverse nello stu- mettere in luce la centralità della cercano di spiegare le somiglian- dio comparato dei Vangeli. persona di Gesù. Giovanni ha vo- ze-discordanze dei sinottici, una luto ripresentare in modo nuovo delle più diffuse è l’ipotesi delle Tutte queste incertezze non pre- la figura di Cristo, dando molto “due fonti”, secondo la quale i giudicano né intaccano minima- spazio alla sua azione con uno Vangeli di Matteo e Luca sarebbe- mente nella sostanza il “Mes- stile semplice e maestoso nello ro stati composti a partire da due saggio Unitario e Universale” stesso tempo, soffermandosi, più fonti principali: a) il Vangelo di inviato da Dio all’umanità attra- degli altri evangelisti, su ciò che Marco, che è riconosciuto come verso i quattro evangelisti, le cui Gesù ha detto di se stesso, ripor- il vangelo più antico; b) una rac- intenzioni non erano certamente tando lunghi e solenni discorsi. colta di parole e detti di Gesù, la quelle di fare un resoconto stori- Più che al racconto dei fatti della cosi detta “fonte Q”, identifica- co nel senso letterale della paro- bile secondo alcuni studiosi con la, come lo intediamo oggi, ma di Vangelo la prima edizione del vangelo di far conoscere la figura genuina Matteo, scritto in aramaico. Ogni di Gesù attraverso le ‘molteplici evangelista, infine, farebbe capo testimonianze’ di coloro che lo anche a fonti proprie tratte dal- videro e lo ascoltarono. vita e dell’insegnamento di Gesù, l’evangelista Giovanni intende approfondire la riflessione teolo- gica e i ragionamenti dottrinali, sviluppati di solito sotto forma di dialoghi. Recentemente, ac- canto ai primi tre vangeli, è stato riprodotto sinotticamente anche il testo dell’evangelista Giovanni (Angelico Pioppi – Sinossi Qua- driforme e Commento dei quat- tro vangeli- Edizioni Messaggero, Padova), ma il suo rapporto con gli altri evangelisti è costante- mente oggetto di vivaci discus- sioni fra gli esperti. Grazie alla sinossi si può facil- mente rilevare come alcuni bra- ni siano comuni a tutti e quattro Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 9
di Angelo Viola Fatta per stare in casa, m P er molti secoli il Giudaismo e poi il Cristianesimo hanno ritenuto la donna un “essere in- feriore”, e con riferimento ad Eva (ritenuta personaggio storico) la responsabile principale del “pec- cato originale”. Infatti i rabbini affermavano: “È meglio bruciare il Libro della Legge piuttosto che inse- gnarlo a una donna”. Anche San Paolo e Sant’Agostino, privi delle conoscenze storiche e scientifi- che che si sono sviluppate a par- tire dall’Età Moderna, non hanno trovato particolari problemi nel leggere i primi capitoli della Ge- nesi “in senso storico”, influen- zando col loro pensiero e per molti secoli anche l’idea cristiana così si esprimono: “La donna è ne? Marco ci segnala alcune loro di sessualità e della concezione stata tratta dalla costola dell’uomo caratteristiche fondamentali. della donna. e a lui deve stare sottomessa”. La prima è che “seguivano” Gesù. Solo qualche citazione: “ Non con- La presunta inferiorità della don- Il verbo “seguire” è un verbo cedo a nessuna donna di insegnare, na, ricavata da una lettura fon- speciale, che i vangeli sono soli- né di dettare legge all’uomo; piutto- damentalista della Genesi, entrò ti riservare ai discepoli di Gesù. sto se ne stia tranquilla, perché pri- perfino nella Legge Ecclesiastica Per esempio, quando Gesù chia- ma è stato creato Adamo e poi Eva; attraverso il “Decretum Gratiani” mò Pietro e Andrea, che stavano e non fu Adamo ad essere inganna- del 1140, che divenne legge uffi- pescando, essi lasciarono le reti to, ma fu la donna che, ingannata, ciale della Chiesa nel 1234, come e “lo seguirono” (Mc 1, 18). Ora, si rese colpevole di trasgressione” ( I parte vitale del “Corpus Iuris Ca- se Marco ci dice che quelle don- Tim. 2,12-14); ”E’ nell’ordine della nonici”, che restò in vigore fino al ne che erano ai piedi della croce natura che la donna stia in casa e 1916. “seguivano Gesù”, è perché erano sia serva dell’uomo: ciò risiede nel Leggendo le affermazioni ripor- parte integrante del gruppo itine- principio che gli inferiori servano i tate, viene naturale chiedersi: ma rante dei suoi discepoli. superiori”(Sant’Agostino in “Que- quei padri della Chiesa, e tanti La seconda precisazione dell’e- stioni sull’Eptateuco”, Libro I, par. altri dopo di loro, conoscevano vangelista è che esse ”servivano” 153 ); “In verità si è visto con Eva che il Vangelo? Sembrerebbe di no, Gesù quando stava in Galilea. le donne sono di razza inferiore e di perché dai Vangeli non emerge Ma che tipo di servizio presta- mediocre intelligenza” (Epifanio, nessuna inferiorità della donna vano nel gruppo? Normalmen- vescovo di Pavia 467); “…l’uomo rispetto all’uomo, anzi…! te si pensa che facessero lavori è immagine di Dio, ma la donna Marco, ad esempio, ci rivela che “da donna”, vale a dire cucina- è a gloria dell’uomo, perché l’uomo al momento della morte di Gesù re, servire i pasti, lavare i piatti, non proviene dalla donna, ma la sulla croce “c’erano anche alcune cucire. Ma nei Vangeli il verbo donna dall’uomo” ( San Tommaso donne, che stavano ad osservare da “servire” non significa svolgere in “Summa Teologica”). Anche le lontano e che lo avevano seguito e lavori domestici, ma annuncia- Costituzioni Apostoliche ( 380) servito… ”. Chi sono queste don- re il Vangelo. Parlando della sua 10Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Spiritualità ma non per Gesù state guarite da spiriti cattivi e da infermità…”. Il fatto che i vangeli menzionino almeno in cinque occasioni un gruppo di donne che seguivano Gesù, indica che missione in questo mondo, Gesù ma donne della Galilea, che ave- siamo di fronte a una preziosa te- disse che non era venuto “per es- vano viaggiato con Gesù e i suoi stimonianza storica. Manca però sere servito, ma per servire e dare discepoli in direzione di Gerusa- la risposta ad una domanda: a la propria vita” (Mc 10, 44). Per- lemme per celebrare la Pasqua. queste donne era consentito an- tanto nel linguaggio evangelico Anche Luca menziona donne che ascoltare gli insegnamenti “servire”significa dare la vita per discepole alla fine della vita di privati di Gesù? i fratelli, compiendo una missio- Gesù (Lc 23, 49; 23, 55). Ma que- Luca racconta che quando le don- ne evangelizzatrice. E allora, se sto autore ci riserva una sorpre- ne vanno alla sua tomba la matti- queste donne “servivano” Gesù, è sa, perché ha fatto qualcosa che na di Pasqua e la trovano vuota, perché in qualche modo testimo- nessun altro evangelista ha avuto appaiono loro due angeli dicen- niavano il Vangelo e svolgevano il coraggio di fare: ci rivela che do: “Perché cercate tra i morti colui le stesse funzioni degli altri di- esse accompagnavano Gesù “du- che è vivo? Non è qui, è risuscitato. scepoli, e non perché fossero solo rante” la sua vita pubblica. Ricordatevi come vi parlò quando dedite a utili servizi femminili. Infatti, in alcune occasioni in era ancora in Galilea…!”. E Luca Infine, Marco dice che “erano sa- cui Gesù viaggiava per la Gali- continua: “Ed esse si ricordarono lite con lui a Gerusalemme”. Cioè lea, Luca dice: “Egli se ne andava delle sue parole” (Lc 24, 5-8). Cioè, non erano donne del posto che per le città e i villaggi, predicando secondo gli evangelisti, anche le si erano riunite spontaneamen- e annunziando la buona novella donne avevano ascoltato gli inse- te per contemplare quel pieto- del Regno di Dio. C’erano con lui gnamenti privati di Gesù, il cui so spettacolo della crocifissione, i Dodici e alcune donne che erano atteggiamento, anche per questo, suscitava scandalo e stupore. In- fatti alle donne non si permette- vano simili libertà. Allontanate dai problemi sociali, escluse dalla vita pubblica, separate dai dibatti- ti religiosi, il loro ruolo era limi- tato alla cura della casa e dei figli. Ma la risposta di Gesù, accettan- dole nel suo gruppo, fu che le donne hanno la stessa dignità de- gli uomini e che anche esse, pur nella diversità dei carismi, sono adatte al servizio di Dio. Eppure per tanti secoli, anche nella chie- sa, su questa questione, si è igno- rato il Vangelo. Bisogna aspettare il Codice di Diritto Canonico del 1983 perché finalmente venisse riconosciuta alla donna pari di- gnità rispetto all’uomo. Ma c’è ancora chi crede alla stori- cità del racconto di Eva, per cui è bene che essa se ne stia in casa… a lavare i panni! Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 11
di Alberto Maggi La fede e il portafoglio Q uali sono i parametri per verificare la fede, per sapere se si è credenti o no? Per molti i La prova che il Cristo non solo è risorto, ma è vivo e operante all’interno della sua comunità, è criteri di giudizio riguardano la che nessuno dei suoi componenti pratica religiosa. Ma questi sono è bisognoso, perché ciascuno si criteri poco obiettivi. Come si fa sente responsabile non solo del a misurare il grado di fede di una bene, ma anche del benessere persona dalla sua partecipazione del fratello. Una comunità dove alle cerimonie liturgiche o dalle nessuno è bisognoso, dove non sue devozioni? esistono creditori e debitori, è Nella Chiesa si è sempre stati la prova evidente che in essa c’è unanimi nell’individuare, come qualcosa di speciale: la presenza fondamento della fede del cre- viva e vivificante del Signore. dente, la risurrezione di Gesù, L’indicatore della propria fede è perché, “Se Cristo non è risorto, il portafoglio. Non certo per quel vuota è anche la vostra fede” (1 Cor che contiene, ma per quel che è 15,14). capace di dispensare. Ma testimoniare la fede nella ri- Avere fede significa fidarsi tal- surrezione del Cristo è arduo. mente del Padre da non preoc- Come è possibile essere i garanti cuparsi più soltanto per i propri si è, ma anche quel che si ha, di una realtà che non può essere bisogni, ma anche delle necessità sembra essere disatteso proprio mostrata? Eppure, negli Atti degli dei fratelli, certi che nel momento da quanti pretendono di essere Apostoli si legge che la testimo- della necessità il Padre provvede- suoi seguaci. nianza della risurrezione del Cri- rà in maniera più abbondante di Per questo Gesù ammonisce che sto si doveva a una realtà che tutti quel che si può desiderare, per- “Nessuno può servire due padroni… potevano toccare con mano, e ché il Signore regala vita a chi co- non si può servire Dio e mammona” non esigeva pericolose acrobazie munica vita e, con chi è generoso, (Mt 6,24). teologiche o violenze dell’intellet- il Padre sarà abbondantemente Ma il più delle volte sono proprio to: “Con grande forza gli apostoli generoso (Mt 10,8; Lc 6,38). le persone religiose quelle che rie- davano testimonianza della risur- Ma l’insegnamento di Gesù scono a servire Dio e i propri inte- rezione del Signore Gesù… Nessuno sull’importanza del fare della pro- ressi (Lc 16,14), arrivando a usare infatti tra loro era bisognoso…” (At pria vita un dono per gli altri, Dio per il proprio lucro, come gli 4,34). condividendo non solo quel che scribi, denunciati da Gesù come coloro che, con il pretesto delle preghiere, “divorano le case delle vedove” (Mc 12,40). Gesù è molto chiaro: la fede nel Padre non si vede da ortodossi attestati di fedeltà alla dottrina, e neanche dal rispetto delle rego- le religiose, ma dalla capacità di essere generosi, di donare senza calcolo. Gesù dà molta importanza alla capacità dell’uomo di essere ge- neroso, perché è da questo atteg- 12 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Spiritualità giamento che dipendono la sua felicità o l’infelicità, la sua riuscita o il suo fallimento. Eucarestia di Prima Comunione L’assicurazione di Gesù, che il Padre si occupa degli uccelli, che non “seminano, non mietono e non raccolgono nei granai” (Mt 6,26), e dei fiori, che “non faticano né fila- no” (Mt 6,28), non è un invito al fatalismo e all’inattività, ma alla fede nell’azione provvidenziale del Signore, che sarà ancora tan- to più efficace negli uomini, che seminano e mietono, filano e fa- ticano. Gesù non invita a non occuparsi, ma a non preoccuparsi. È questo che per Gesù differenzia il cre- dente dal pagano. Quanti sono sempre in ansia per la loro vita (Che mangeremo? Che berre- mo?) e cercano nell’accumulo dei beni la risposta alla loro inquietu- dine sono la chiara dimostrazio- Alla Madonna delle Grazie nella festa della SS. Trinità si sono ac- ne che non credono nel Padre, costati per la prima volta alla Comunione di Alice Azzaro, Chiara ma negli idoli, e il denaro è uno Alfano, Maddalena Aurnia, Gabriele Ariali, Costanza Licitra, Giada di questi. Macauda, Giulia Maltese, Matilde Maltese, Giulias Modica, Ales- Gesù offre un’alternativa a questo sandra Palazzolo, Francesca Polara. comportamento che è causa di ro- vina per l’uomo e di ingiustizia nella società. E invita gli uomini a sostituire l’affanno dell’accumulo dei beni con la sco- perta gioiosa del dare: “Si è più beati nel dare che nel ricevere” (At 20,35). Per Gesù si possiede vera- mente solo quel che si dona. Quel che si trattiene non si pos- siede, ma possiede l’uomo, come insegna l’episodio del ricco, che ha rifiutato l’invito di Gesù a sba- razzarsi dei suoi beni perché “pos- sedeva molte ricchezze” (Mt 19,22). Credeva di possedere le ricchezze, in realtà erano queste a posseder- lo. E per questo era triste. L’invito di Gesù è di porre nella propria vita, come valore prioritario, “il Al SS. Salvatore nella festa del SS. Corpo e Sangue di Cristo si sono regno e la sua giustizia” (Mt 6,33). accostati per la prima volta alla Comunione di Roberta Bombar- Scegliere il regno significa rinun- damento, Nicolò Iemulo, Michela Lacognata, Gioele Nero, Dino ciare alla bramosia di possedere e Piccinno, Luca Ragusa. scoprire la gioia del condividere. Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 13
Spiritualità di Raffaele G. Pluchino Dio, Padre clemente e misericordioso I l beato Giovanni Paolo II, con l’Enciclica “Dives in misericor- dia” (Dio, ricco di misericordia), paradossalmente: ”se Dio non è misericordioso, non c’è Paradiso per nessuno”. Ma Dio è Padre pubblicata il 30 novembre 1980, amorevole ( “e anche Madre” ha ha proclamato, e la Chiesa conti- aggiunto il compianto Giovan- nua a proclamare, la verità della ni Paolo I), che ama tutti i suoi misericordia quale amore inef- figli e li vuole salvi, e per questo fabile di Dio, rivelata in Cristo ha mandato e permesso il sacri- crocifisso e risorto per la nostra ficio del suo unico Figlio. E chi salvezza eterna. Lo stesso Pon- vede Gesù, misericordioso, vede tefice, nell’Anno Santo 2000, ha il Padre celeste, che ci ama e ri- istituito la Festa della Divina Mise- mette a noi i nostri debiti, sem- ricordia, che si celebra la seconda pre. Questo è il fondamentale Domenica di Pasqua, secondo il comandamento dato alla Chiesa, desiderio espresso da Gesù alla a ogni comunità cristiana e ad mistica polacca Santa Faustina ogni credente. E’ con questo spi- Kowalska. Le rivelazioni di Gesù rito che il nostro Vescovo, Mons. a Santa Faustina sono contenu- Staglianò, raccogliendo le rifles- te nel suo Diario. Misericordia è sioni e i suggerimenti del popo- una parola composta da misereo e lo della Diocesi, ha scritto la sua cor, che significa “impietosirsi nel prima Lettera Pastorale intitolata proprio cuore” o “aprire il proprio “Misericordia io voglio - Educarsi cuore al misero” ; e si ha quando il diante una continua esortazione alla fraternità attraverso il perdono cuore è inclinato alla com-passio- (“Siate misericordiosi, come è mise- per edificare comunità profetiche, ne e alla pietà verso chi soffre o ricordioso il Padre vostro che è nei a servizio di una evangelizzazione chi sbaglia, per cui la misericor- cieli”,“Perdonate e vi sarà perdona- nuova”. Amore e Perdono, san- dia si esprime attraverso l’amore, to”, “Amate i vostri nemici”,“Beati gue ed acqua, sono i fasci di luce la carità operosa (opere di mise- i misericordiosi, perché troveranno che, secondo l’immagine sugge- ricordia corporali e spirituali), il misericordia”) e con parabole rita a S. Faustina, si irradiano dal perdono: in definitiva, la mise- profondamente commoventi e Cuore appassionato di Gesù, ad ricordia è “cosa di cuore”e com- significative (il figliol prodigo, la indicare la Misericordia di Dio e porta una conversione interiore. pecorella smarrita, il buon sama- il suo infinito Amore per noi. An- E’ per questo che Dio nell’Antico ritano, i due debitori). Non solo: che Maria, Madre di Dio e nostra, Testamento, intervenendo spes- Gesù la misericordia la esprime è partecipe di questo mistero di so nella storia del suo popolo, si perdonando i peccati (adultera, Amore; ad essa il cristiano si ri- rivela, pur nella giustizia, Padre paralitici…Pietro...), guarendo volge e la invoca quale Madre e tenero,“misericordioso e pietoso, i malati, e dando infine, sulla Regina di Misericordia, dolce e lento all’ira e ricco di grazia e di Croce, l’esempio estremo di un clemente, sollecita alla pietà per fedeltà”. E’ per questo che Gesù, Amore misericordioso:“Padre, tutti gli infelici e mediatrice di confermando tale verità, la so- perdona loro perché non sanno perdono per ogni peccatore che stiene con l’insegnamento, me- quello che fanno”. E’ stato detto si converte. 14 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Estate tempo di grazia L ’estate intesa normalmente come periodo da dedicare al riposo e allo svago può e deve diventare un tem- po di grazia, un tempo cioè in cui il ritmo diverso può offrire occasioni di crescita spirituale e culturale. Quante possibilità di incontri arricchenti che possono contribuire a dilatare conoscenze e offrire possibilità di servizio! Il GREST anzitutto che si organizza in tante parrocchie e che offre ai ragazzi l’occasione di passare giornate indimenticabili e a giovani e adulti l’occasione di offrire un po’ del loro tempo a questi ragazzi. La stessa cosa vale per i campi preparati dalla Caritas per gli anziani. Gli scout sono in preparativi per i campi. Gli esploratori e le guide parteciperanno al Campo Regionale a Bisacquino che ne raccoglierà ben 6000! I lupetti faranno le vacanze di Branco nei pressi di Monterosso. Ci saranno poi i Campi vocazionali organizzati dalla Diocesi. E ancora gite e pellegrinaggi vari. Tutte occasio- ni di crescita umana e spirituale. Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 12 e dalle ore 15,30 alle ore 20 S. Messa feriale ore 19 - festiva: sabato ore 19 - domenica: ore 9 - 19 L’ufficio parrocchiale è aperto nei giorni feriali dalle ore 16 alle ore 19 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 15
Mese di maggio al Santuario Presentazione del libro “Maria nella voce delle donne” Conferenza di P. Cesare Geroldi Presentazione del Vangelo di Marco del prof. G. Cursio Conferenza di don Rosario Gisana Il Sindaco inaugura la mostra di pittura Concerto del quartetto Shannon’s Wind 16 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Godspell spettacolo musicale del gruppo Concerto del coro polifonico C. Monteverdi CGS Life di Biancavilla Pellegrinaggio degli ammalati guidata dall’Unitalsi Festa del perdono Novena predicata da don Stefano Modica Pellegrinaggio di diversamente abili Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 17
Hanno fatto Pasqua con il Signore I Nostri Defunti entrando nella vita eterna! Modica Melina Migliore Giovanni Palazzolo Franco Caccamo Antonino Amore Rosario + il 19/04/12 + il 04/07/80 + il 22/08/87 + il 05/07/11 + il 31/07/04 Tirella Vincenzo Frasca Rosaria Frasca Carmelo Scarso M. Teresa Pisana Alida + il 16/09/05 + il 07/05/99 + il 22/11/86 + il 04/05/74 + il 30/05/87 Frasca Michele Cicero Giuseppe Zaccaria Antonina Barone Rosario Palazzolo Giuseppa + il 15/06/10 + il 24/08/2000 + il 09/10/10 + il 23/08/88 + il 13/12/10 Scivoletto Giuseppe Adamo Rosa Donzella Ignazia Giurdanella Angelo Macauda Giuseppe + il 18/01/75 + il 24/09/96 + il 29/03/03 + il 07/04/12 + il 02/04/12 Iacono Giovanni Mallia Orazia Cerruto Salvatore Nanì Giovanni Ruta Giovanna + il 05/06/11 + il 01/06/10 + il 04/04/96 + il 30/06/07 + il 23/12/11 Di Natale Rosanna Blundo Felice Blundo Rosa Innocenzo Pluchino Carmela Leocata + il 12/01/11 + il 25/10/09 + il 20/06/08 + il 19/07/82 + il 16/06/02
Spiritualità di Carmelo Stornello Gerusalemme, nostra patria lontana Q uale altra Città al mondo ha fatto sognare gli uomini e li ha indotto ad accorrere ai suoi territori? Già il salmista si rallegrava della prospettiva di un viaggio verso Gerusalemme, “dove salgono le tri- bù del Signore” (Sal. 122, 3), dove “furono eretti i troni per il giudizio” (Sal. 122, 6), “Poiché il Signore ha scelto Sion, l’ha desiderata per sua dimora”, sino a sognare un suo futuro felice, “Questo è il mio luo- go di riposo in eterno, qui abiterò perché l’ho desiderata” (Sal. 132, 13- 14) perché è “beato chi abita la tua casa… Beato chi trova in te la sua forza” ( Sal. 84, 4-5). Per questo Gerusalemme è la in causa l’antico Avversario, co- origini giudaiche, e quelli rima- patria dell’ebraismo sin da Abra- lui che porta scompiglio; così la sti fedeli all’Antico Testamento mo, Isacco e Giacobbe; Davide città della pace conosce l’odio. si spostarono verso l’Oriente eu- la costruì, Salomone vi edificò il Qui si concentra la discordia del ropeo ma portando forte nel cuo- primo tempio in onore del Signo- mondo, ma anche la speranza. Il re il ricordo della patria perduta. re. Qui sono i segni di un Dio messaggio di Gerusalemme è re- Rimasero nell’antica terra di Giu- Uno: la piazza dei templi, la Cu- alistico: qui Davide ha rubato la dea, ora Palestina, solo alcune tri- pola della Roccia, la moschea di moglie di Uria, e poi è stato detro- bù di pastori nomadi. Al-Aqsa, la valle dell’Inferno.Qui nizzato dal figlio e da questi per- Solo dopo quasi mille anni i cri- i cristiani da sempre cercano i seguitato; qui Abramo ha legato stiani si ricordarono che lì era passi di Gesù, la chiesa del Santo il figlio per sacrificarlo ma qui è vissuto Gesù e, dicendo di libe- Sepolcro, che quelli di rito orto- stato convinto che Dio non può rarla, tentarono di conquistarla. dosso chiamano “Anastasis”, cioè volere sacrifici, ma solo la nostra Ma se Gerusalemme è ancora della Resurrezione, e poi la Sala devozione. In questa città i profe- oggi il luogo simbolo della di- dell’Ultima Cena e quella della ti sono stati maltrattati, Geremia scordia tra gli uomini è anche Pentecoste ed il monte degli Ulivi tenuto prigioniero in un pozzo la città dove Gesù ha dato la vita dove Gesù ha rivissuto l’angoscia e Gesù crocifisso. Poco dopo la per l’uomo, qui la Via Dolorosa ed il dolore di tutti gi uomini, sul sua morte la città, la sola nella si estende a ciascun uomo. Per quale musulmani e cristiani ve- storia di Roma, fu rasa al suolo questo Gerusalemme è la città nerano la sua Ascensione. Qui le dalle legioni romane che sulle della devozione e della speranza. grandi e piccole cose assumono sue rovine costruirono un’altra Con la devozione di suo Figlio, una dinamica divina. A Gerusa- città alla quale vietarono l’acces- Dio ha vinto il peccato e la mor- lemme “Dio tocca il mondo” dice so ai giudei e, per cancellarne la te degli uomini. Da qui la forza il cardinale Carlo Maria Martini. memoria, mutarono il nome da dello Spirito raggiunge il mondo Forse anche per questo Gerusa- Giudea in Palestina. Alla distru- intero chiamandolo alla salvezza. lemme è anche il luogo in cui si zione della città seguì la diaspora; Qui, quando potevo non andai, scontrano gli uomini, come se i giudei cristiani migrarono verso ed ora che potrei non posso con la vicinanza con Dio chiamasse Occidente, dimenticando le loro il pianto nel cuore. Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 19
di Domenico Pisana Una chiesa attraversata da fratture e non può essere segno di speranza p I l nostro tempo vive una forte lacerazione: sociale, politica, economica, culturale, sindacale, morale. Il linguaggio e le rela- zioni tra le persone richiamano spesso la confusione della Babe- le veterotestamentaria. In questo quadro anche la Chie- sa, intesa come popolo di Dio guidato dal Magistero, non brilla, appare stanca, lacerata, confusa e divisa. Neanche la teologia ri- esce ad essere un punto di rife- rimento, perché il fascino di uno pseudo-pluralismo che scambia la verità con la ricerca della visibi- lità, rischia di determinare diso- rientamento e confusione. Direi Benedetto XVI tra i cardinali Scola e Bertone che, in questa direzione, anche la nostra Chiesa locale paga il Ma quali erano in sintesi i “nodi la “varietà dei modi di intendere e conto di scelte che vengono da teologici” messi in discussione? di vivere la fede che lo Spirito susci- lontano e che nel tempo han- Li riassumo: il Concilio Vatica- ta nelle diverse comunità”; la fun- no dimostrato, almeno dal mio no II costituirebbe una “svolta”, zione del Magistero Pontificio punto di vista, che si è trattato di radicale e irreversibile, nella “nella chiesa delle origini” non era scelte non “ a servizio della teolo- “comprensione della fede ecclesiale”; “riducibile alla funzione di guida gia” ma che si “sono servite della il Deposito della Fede custodito della comunità” e, pertanto, occor- teologia”per mantenere un pote- dalla Sede Apostolica non avreb- re ripensare tale funzione; non si re intellettuale consolidato e di- be valore in sé, né valore assolu- dovrebbe parlare di infallibilità stante dalle vere esigenze del po- to, ma piuttosto lo otterrebbe per del Magistero, anche di quello or- polo di Dio. La questione parte la sua “connotazione pastorale”, dinario universale, ma della sua da lontano, già dal pontificato di la sola che renderebbe possibile funzione “pastorale”; la liceità dei Giovanni Paolo II, durante il qua- “l’interpretazione fedele della ve- pronunciamenti del Magistero in le 63 teologi scrissero una Lettera rità dentro l’esistenza storica della materia di etica sarebbe “certa- ai cristiani, primo firmatario un comunità”; la Santa Sede si fa- mente necessario approfondire”; il teologo della nostra Diocesi, per rebbe “condizionare dalla logica compito dei teologi non si svolge far rilevare sia il “disagio per de- mondana”, da una “mentalità di solo “divulgando l’insegnamento terminati atteggiamenti dell’autori- privilegio”, trascurando lo “stile di del magistero e approfondendo le ra- tà centrale della chiesa nell’ambito Cristo”; la natura gerarchica della gioni che ne giustificano le prese di dell’insegnamento, in quello della Chiesa Visibile dovrebbe lasciare posizione” ma, piuttosto, “quando disciplina e in quello istituzionale”, il posto a una “concezione della raccolgono e propongono le doman- come la “impressione che la chiesa chiesa come comunione di chiese”; de nuove [...] o quando percorrono cattolica sia percorsa da forti spinte la funzione magisteriale del pri- [...] sentieri inesplorati”. In effetti, regressive”. mato petrino non escluderebbe alcuni di questi nodi sono oggi 20Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Etica e dissidenze teologiche costruirsi autonomamente nella propria coscienza la verità perso- nale, basta il solo vangelo e non per una società lacerata è quindi necessario confrontarsi con l’insegnamento della dottri- na sociale della Chiesa. Ecco, se la chiesa gerarchica, emersi in modo forte, creando rischio che crollino i fondamenti preti e laici, intellettuali cattolici, degli strappi. testimoniali della salvezza. teologi accademici dissidenti o L’osservazione che, però, sor- Se la teologia non è a servizio del- non dissidenti, mirano a questi ge spontanea, dopo più di un la fede vissuta in modo intelligen- risultati, lo dicano chiaramente, ventennio, è la presa d’atto che te e capace di mettersi sempre in così liberiamo le chiese da atti- questo dissenso non ha giovato discussione, ma una “disputa vità e iniziative autoreferenziali a nulla, non ha prodotto cambia- accademica” tra teologi che la che non solo non aiutano a cre- menti, forse perché ha assunto “usano” quasi per la conservazio- scere nella fede, ma la ostacolano un “tono permanente e pregiudi- ne di una sorta di “casta” rispet- e la riducono ad una esperienza ziale” (Cardinale Martini), tipico to ad un magistero interpretato privata; se invece i rapporti tra dell’ambiente politico, provocan- anch’esso come casta, credo non chiese e tra cristiani escono dal- do sia nella chiesa che nella no- si vada da nessuna parte. Mentre le trame ambigue e diventano stra società un effetto contrario, la teologia fa dispute (vedi quelle trasparenti, e se la teologia si fa e, peggio ancora, determinando quotidiane di Vito Mancuso), il servizio alla verità, crescerà la una sorta di contaminazione ne- popolo di Dio fa passi indietro, speranza del cambiamento della gativa della fede che ha lasciato i tant’è che una cosa sembra cre- società. fedeli con le “mani libere”, quasi scere tra i fedeli, e cioè la convin- Se la ricerca teologica assume a dare legittimità alla seguen- zione che tutto sommato basta uno “stile evangelico” finalizzato te convinzione: ognuno creda vivere onestamente per essere non al possesso della verità ma al al proprio Dio, al Gesù Cristo a buoni cristiani; se poi gli angeli lasciarsi possedere dalla verità, propria immagine, se poi Gesù non esistono, oppure il demonio allora il suo servizio, in armonia è Dio o altro non importa; non e l’inferno non esistono, oppure con il sensus fidei, non può che è necessaria vivere l’esperienza Gesù non è risorto fisicamente, apparire necessario ed indispen- ecclesiale e sacramentale, ciò non ha alcuna importanza. Se la sabile perché la Chiesa continui che importa è comportasi bene, S. Messa non è il sacrificio della sempre a rinnovarsi per mostra- essere persone brave, oneste, Croce, ma soltanto un banchetto, re il volto del suo Signore agli uo- eticamente corrette, educate e di o la Chiesa e i preti non erano mini del nostro tempo. E’ ora di buona volontà. La fede cristiana nel pensiero di Gesù storico o il cominciare! cattolica sta tutta qui. Magistero della Chiesa e gli inse- Io credo che se la chiesa non ri- gnamenti del Papa sono un op- Il teologo Vito Mancuso esce a mostrarsi, in modo con- tional, non cambia nulla. Come creto e visibile, luogo in cui si pure cominciano a prendere cammina insieme nell’unità e sempre più corpo tra il popolo nella diversità trinitaria, ma, al di Dio due convinzioni: 1) non contrario, diventa, quasi in pa- fa differenza alcuna tra l’essere rallelo con la società, “luogo di cristiano cattolico o protestante, divisione teologica e pastorale” buddista o musulmano in nome nel quale, come scrivono i 63 te- di un multireligiosità sincretista; ologi del dissenso, ognuno segue 2)sui temi etici sensibili, sui temi quasi istintivamente la “varietà dell’ambiente, della politica, della dei modi di intendere e di vivere la sessualità, della giustizia, della fede che lo Spirito suscita nelle di- guerra, della pace, della libertà, verse comunità”, allora è serio il della povertà ognuno è libero di Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio 21
di Salvatore Vaccarella Seduzione del “potere” e “travestimenti” infiniti È paradossale pensare che il collante dell’unità dei cattolici era l’anticomunismo? Il nemico ateo, che avrebbe portato i “cosac- chi a San Pietro”, univa le anime del movimento cattolico? E’vero fino a un certo punto. I cattolici liberali, i cattolici democratici e quelli per il socialismo avevano atteggiamenti diversificati. C’e- rano intellettuali, movimenti e associazioni che cercavano, no- nostante le differenze, il dialogo su temi importanti come l’equa distribuzione della ricchezza, la democrazia partecipativa, la costruzione dello stato sociale. Ma c’è una verità implicita nella domanda iniziale: l’anticomu- nismo era, tutto sommato, una discriminante e la Democrazia Cristiana, nonostante il centrosi- nistra, amplificava i toni per gua- dagnare consensi. Quel mondo non c’è più e la nuova stagione, la cosiddetta seconda repubblica, ha messo a nudo alcune questioni ir- ni finanziarie, crisi economiche, all’intera Chiesa? Se ai laici, qual risolte. La prima. C’è un costante incapacità della politica di gestire è il ruolo della gerarchia? Se all’in- richiamo ai valori fondativi della il nuovo, nascita di movimenti tera Chiesa, come si concilia con identità del movimento cattolico: populisti e antipolitici, difficoltà la laicità della politica? Non riesco solidarietà e sussidiarietà. Non di mediare i temi sensibili della a veder affiorare all’orizzonte vo- più l’essere contro, anticomuni- bioetica … e su tutti la seduzione cazioni politiche! La gerarchia ha smo, ma l’attenzione ai valori e del potere e degli infiniti travesti- un rapporto privilegiato con gli ai principi non negoziabili. È un menti di cui si serve il Tentatore uomini che detengono il potere? passaggio importante ma richie- per indurre all’eteronomia degli E se questo basta, perché i laici de delle mediazioni. Non basta scopi. Guardiamo la stella cometa dovrebbero sostituirsi ad essa? enunciare dei principi, occorre e non guardiamo dove mettiamo i Non so se i sommi sacerdoti, applicarli a situazioni storiche piedi? Non arriveremo alla grotta Erode o Pilato strizzarono qual- ben precise. I problemi sociali e di Betlemme. Seconda questio- che volta l’occhio a Gesù. Se non politici non somigliano affatto ne. Le espressioni movimento cat- ricordo male, Gesù non strizzò a sillogismi: interessi, conflitti, tolico e/o cattolici in politica sono mai l’occhio ai sommi sacerdoti, particolarismi, lobby, speculazio- da intendere riferiti solo ai laici o a Erode o a Pilato. 22Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
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