Il Messaggero della Madonna

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Il Messaggero della Madonna
Il Messaggero
                             MENSILE DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE MODICA

della Madonna
ANNO XLV • N. 5 • GIUGNO/LUGLIO 2012
SPED. IN ABB. POST. GR. III 40% AI SENSI ART. 2 COMMA 27, LEGGE 549/95 E.P.T. FILIALE DI RAGUSA N. 61
Il Messaggero della Madonna
Associazioni
di Serena Cannizzaro

     La fiera delle specialità
     Voglio raccontarti la mia sto-
     ria...
     tutto inizia qualche tempo fa!
     Io so fare, io so dire...
     questa è la mia specialità!

     Questo il leitmotiv che ci ha
     accompagnati nei 3 giorni
     della Fiera delle Specialità
     di Messina. Più di 2000, fra
     lupetti, coccinelle e annessi
     capi, pronti a giocare il gioco
     delle specialità.
     Tante le botteghe, per tutti i
     gusti e tutte le inclinazioni,
     in cui i piccoli scout hanno
     potuto sperimentare le pro-
     prie doti e conoscere i truc-
     chi per far si che le speciali-
     tà scelte diano frutto e siano
                                           San Giorgio 2012 a Vendicari
     utili alla vita dei branchi e
     dei cerchi.
     Canzoni, giochi, diverti-
     mento...caldo e stanchezza
     a stento percepiti, perchè
     l’entusiasmo continuo degli
     organizzatori non dava il
     tempo di pensarci.
     Il drago, che ci aveva invita-
     ti nel suo villaggio, è stato
     felice di poter dimostrare
     che dentro ognuno di noi ci
     sono tante capacità che pos-
     sono essere tirate fuori con
     poco.
     E così siamo tornati, ancor
     più speciali di come erava-
     mo prima di partire, con
     la speranza che eventi del
     genere si ripetano con più
     frequenza, perchè meritano
     davvero di essere vissuti.

2   Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Il Messaggero della Madonna
Editoriale                                                     di Umberto Bonincontro

 Il Messaggero
 della Madonna
                                      Estate tempo di relax
Mensile del Santuario
                                      S   i parla dovunque di ‘conclusione’. Conclusione dell’anno scolastico,
                                          conclusione dell’anno pastorale, conclusione delle attività. Come se
                                      l’estate fosse all’insegna del ‘vuoto’. E per certi aspetti forse lo è. Ma non
della Madonna delle Grazie            dovrebbe esserlo, perché la vita continua e se c’è la possibilità, purtrop-
Aut. Trib. Modica
n. 25 del 2/1/1968                    po non per tutti!, si cambia attività e magari si rincorre il meritato ripo-
                                      so. Per i ragazzi, e in parte anche per gli insegnanti, si può parlare di
direttore responsabile                riposo. Nelle Comunità cristiane senza dubbio si rallentano le attività,
Don Umberto Bonincontro               si sospendono la catechesi e molte altre attività, ovviamente non tutte.
                                      Tante Comunità però cambiano modalità e così si mettono in cantie-
redazione
Domenico Pisana                       re: Grest (gruppi estivi) per ragazzi, campeggi per ragazzi, adolescenti,
Angelo Poidomani                      giovani ed anche adulti. Si intensificano le feste, specie nelle zone di
Raffaele Pluchino                     villeggiatura: mare e zone rurali. Si organizzano gite e pellegrinaggi, si
Francesco Ventura                     mettono in conto attività di solidarietà con gli anziani e diversamente
Angelo Viola                          abili, alcuni ne profittano per partecipare a convegni. Quanti se lo pos-
                                      sono permettere vanno al mare o in campagna per due mesi o più e
hanno collaborato
Maurilio Assenza                      allora cambiano il ritmo e le abitudini. Per alcuni è vero relax, per altri
Serena Cannizzaro                     cresce lo stress perché la famiglia si allarga, gli inviti si moltiplicano e
Antonio Caruso                        il lavoro aumenta. Questi si ritrovano alla fine più stanchi di prima. Ci
Alberto Maggi                         sono poi i più, e sono in crescendo, che non hanno questa possibilità
Pino Malandrino                       o perché le ristrettezze economiche non lo permettono o perché non
Maria Grazia Modica                   lo favorisce la salute e l’estate allora diventa un inferno anche per le
Paolo Nifosì                          infuocate temperature che non fanno respirare. Ci sono infine quelli
Giulia Spadaro
Mirella Spillicchi                    che hanno un lavoro che non permette che pochissimi giorni di sosta
Carmelo Stornello                     proprio a cavallo del ferragosto. Troppo poco per ristabilire l’equilibrio
Valentina Terranova                   fisico e spirituale.
Salvatore Vaccarella                  E’ chiaro che fatta un’analisi superficiale della situazione nessuno è in
                                      grato di offrire soluzioni, si lascia ad ognuno di organizzarsi memori
segreteria di redazione               del detto di Gesù che “il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il
Giuseppe Anfuso
                                      sabato”. Il riposo è necessario per il bene psicofisico e spirituale della
Direzione e Redazione                 persona e della famiglia, a vantaggio in definitiva di tutta la società.
Via Mercè, 53
97015 Modica (Rg)
tel. e fax 0932 941812
www.santuariomadonnadellegrazie.net     4          SPECIALE • Una festa pensata per lasciare il segno

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                                        6     CATECHESI M. • La devozione alla Madonna negli Iblei
LA GRAFICA                              8 CONOSCERE BIBBIA • I Vangeli sinottici e il IV Vangelo
S.S. 115 n. 48 - Modica
tel. e fax 0932 906552                 10      SPIRITUALITA’ • Fatta per stare in casa, ma non per Gesù
lagraficamodica@gmail.com              12      SPIRITUALITA’ • La fede e il portafoglio
retro copertina                        14      SPIRITUALITA’ • Dio, Padre clemente e misericordioso
Scorcio di Siviglia
                                       20              ETICA • Una chiesa attraversata da fratture...
servizio abbonamenti                   22        ATTUALITA’ • Seduzione del “potere” e “travestimenti” infiniti
c/c postale n° 10724979
intestato a “Santuario                 24   VITA PASTORALE • Le “terre di don Diana”
Madonna delle Grazie”                  25    GEMELLAGGIO • La capanna di Maria
via Mercè - Modica (Rg)
                                       27   APPUNTI  D’ARTE • Una casa-museo da riscoprire e valorizzare
abbonamenti
offerta libera                         28               GITA • Viaggio in Andalusia, fascino senza tempo
                                       30           GIOVANI • La cura del tempo
                                       31        TESTIMONI • L’economista Giuseppe Toniolo: beato

                                                                    Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   3
Il Messaggero della Madonna
di Umberto Bonincontro

Una Festa pensata
L  a “terza domenica di maggio”
   la Città si anima nel cuore
della notte. Da ogni angolo, dal-
                                                  ziative spirituali, culturali, artistiche e di intrattenimento. Potrem-
                                                  mo dire, senza esagerare, che l’intera città ha onorato la sua celeste
                                                  patrona.
le campagne e perfino dai pa-                     Tra le iniziative spirituali ricordiamo: il Rosario meditato e l’Eucari-
esi vicini, gruppi di pellegrini,                 stia, celebrata la mattina e la sera con una predicazione mirata, la
sgranando la corona del Rosario                   settimana a ridosso della festa la predicazione è stata dettata da don
e biascicando ‘Ave Maria’, con                    Stefano Modica; il pellegrinaggio degli ammalati guidato dai volon-
passo svelto, si avviano verso il                 tari dell’UNITALSI; i pellegrinaggi delle Comunità parrocchiali; l’o-
Santuario della Madonna delle                     maggio floreale dei ragazzi dell’Istituto comprensivo S. Marta e la
Grazie. Quest’anno i primi pelle-                 Festa del Perdono.
grini sono arrivati alle 3,57. L’ap-              Intensi e partecipati gli incontri culturali: la presentazione del libro
puntamento era per le 6 quando                    “Maria nella voce delle donne” della prof.ssa Marcella Burderi, con gli
circa duemila persone hanno                       interventi del dott. Pino Malandrino, direttore di ‘La Vita Diocesa-
assiepato l’ampio piazzale per                    na’, del prof. Federico Guastella, specialista in tradizioni popolari,
partecipare alla celebrazione                     del prof. don Ignazio Petriglieri, vicario episcopale per la cultura;
dell’Eucaristia. Nella giornata ne
sono seguite ben sette, celebrate
tutte all’esterno, e tutte parteci-
pate da folle devote.
Dopo l’ultima celebrazione, ani-
mata dal Coro polifonico ‘Città
di Rosolini’, si è snodata la de-
vota processione seguita da una
marea di persone in preghiera.
Salutata dal lancio di palloncini
multicolori e accolta al rientro
da una pioggia di fiori. Quest’an-
no, per solidarietà con i tanti
che stanno soffrendo per la dura
crisi che ha colpito il nostro Pa-
ese, sono stati infatti sospesi i
suggestivi fuochi d’artificio. Un
semplice segno che ha voluto in-
dicare un cambiamento di rotta.
La festa ha senso se sprigiona
solidarietà e condivisione. La
somma risparmiata infatti servi-
rà per aiutare alcune famiglie in
serie difficoltà economiche.
Il mese di maggio
Come ogni anno, il mese di
maggio, è stato caratterizzato
da un’intensa evangelizzazione
spalmata attraverso le tante ini-

4   Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Il Messaggero della Madonna
Speciale

per lasciare il segno
la brillante e coinvolgente conferenza del biblista P. Cesare Geroldi S.J. su “Come leggere le parole di Dio nella
Bibbia”; la presentazione di “Il silenzio nel Vangelo di Marco” del prof. Giuseppe Cursio, ricercatore presso
la Pontificia Università Salesiana; la Conferenza del patrologo prof. don Rosario Gisana su: “Giovani e fede:
risonanze educative nel discorso ai giovani di Basilio Magno”.
Una interessante mostra di pittura a tema:”Viaggio nel pianeta donna” è stata allestita dall’artista Giulia Berini,
dal 14 al 20, nella Sala della Comunità.
Suggestive serate di intrattenimento, dall’alto valore artistico e dal forte messaggio sono state nell’ordine: il
Concerto del Quartetto femminile Shannon’s Wind che ci ha deliziato con suggestiva musica celtica e medi-
terranea, il divertente spettacolo Godspell della Compagnia teatrale CGS Life di Biancavilla che ci ha presen-
tato innumerevoli brani del Vangelo nello stile dei giocolieri e l’impareggiabile Concerto del Coro polifonico
“Claudio Monteverdi” diretto dal M° Orazio Baglieri.
Un mese, così intensamente vissuto, dà il senso autentico della festa cristiana che non indulge a vuote mani-
festazioni, pensate esclusivamente per attirare folle, ma pensato unicamente per aiutare nel cammino di fede
e far passare dalla religiosità alla consapevolezza di una fede incarnata.

                                                                     Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   5
Il Messaggero della Madonna
di Paolo Nifosì

La devozione alla Mado
I  l culto mariano in area iblea è
   il più diffuso nell’ambito della
religiosità cattolica, più diffuso
sia rispetto al culto del Cristo che
rispetto al culto dei santi. Nella
sola Modica sono circa cinquanta
le titolazioni di chiese,  tra pic-
cole grandi, e se sono titolate ad
altri santi, come ad esempio a
san Giorgio e a san Pietro, al loro
interno a Maria sono dedicati al-
tari privilegiati o nell’abside o nel
transetto. Gli attributi preminen-
ti venerati sono quelli dell’Assun-
ta, dell’Immacolata, dell’Annnun-
ziata; seguono tanti altri attributi
con un elenco molto lungo. E
proprio a Maria sono dedicate
importanti sculture ed importan-
ti dipinti. Riguardo alle sculture
sono mariane le sculture mar-
moree rinascimentali: ne trovia-
mo cinque a Modica: (Madonna
della Neve, Madonna del Soccor-
so, Madonna di Trapani, Annun-
ciazione, Natività), una a Scicli
( Madonna della Pietà), una a
Chiaramonte ( Madonna di Gul-
fi), sono opere che indicano un
                                           Madonna delle Milizie - Scicli
culto tra la fine del Quattrocento
e la prima metà del Cinquecen-             sti operanti in Sicilia a partire     Malta e la Sicilia sud orientale. E’
to. Una tavola, probabilmente di           dell’assunta di Filippo Paladini a    scomparsa molta scultura lignea
secondo Cinquecento o di primo             San Giorgio di Modica del 1610,       pre- terremoto(1693). Rimane a
Seicento, si riferisce alla Madon-         all’Assunta di Pietro Novelli del     Modica, ed è di recente restauro,
na del Rosario nella chiesa omo-           1636 nell’altare centrale della       la Madonna del latte nella chiesa
nima di Modica, copia di quella            chiesa di Sant’Agata, annessa al      del Carmine, mentre a Ispica in
presente nella chiesa della Casa           convento dei padri Cappuccini         Santa Maria Maggiore una bella
madre palermitana di Vincenzo              a Ragusa. Una pregevole tela          scultura lignea è quella dell’As-
da Pavia, ed un’opera di secondo           secentesca con l’Annunciazione        sunta.
Cinquecento, sempre della Ma-              la troviamo a Comiso nell’omo-        Nel Settecento la devozione
donna del Rosario, si trovava ad           nima chiesa dell’Annunziata, un       mariana riformula il repertorio
Ispica nella chiesa di Sant’Anna.          buon dipinto con l’Immacolata si      iconografico nelle nuove fabbri-
Sono diverse le tele del Seicento          trova a Scicli nella chiesa di San    che ecclesiastiche. La Natività di
riferite al culto mariano e sono           Bartolomeo, opera del Cassari-        Maria è rappresentata a Comiso
opere dei più importanti arti-             no, del 1631, un pittore attivo tra   in un dipinto dell’altare centrale

6   Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Il Messaggero della Madonna
Catechesi Mariana

onna negli Iblei                         sa di San Giorgio di Ragusa.
                                                                                  tolomeo, l’Immacolata in Santa
                                                                                  Maria la Nova e la Madonna del
                                                                                  Carmelo al Carmine Una Maria
                                                                                  in trono, raffigurante la Madon-
                                                                                  na della Neve a Giarratana nella
                                         Sempre ad Ispica Maria ritorna           chiesa di San Bartolomeo(?). La
                                         negli affreschi di Olivio Sozzi.         Madonna delle Grazie ha una
                                         Nell’ambito della scultura lignea        particolare attenzione in diversi
                                         a Maria sono dedicate le sculture        centri: dalla lastra di ardesia nel
                                         della Madonna del Rosario nell’o-        santuario della Madonna delle
                                         monima chiesa di Modica, della           Grazie a Modica, alla tela dell’al-
                                         Madonna del Carmelo nella chie-          tare centrale della chiesa di San
                                         sa del Carmine e nella chiesa di         Michele a Scicli, alla tela centrale
                                         Santa Teresa a Modica, dell’Im-          della chiesa delle Grazie a Vitto-
                                         macolata nell’altare centrale della      ria. Il tema della Dormitio Virgi-
                                         chiesa di San Pietro e dell’Imma-        nis lo troviamo nel bell’altorilievo
                                         colata nell’altare del transetto del-    rinascimentale della chiesa di
                                         la chiesa di San Giorgio sempre          Santa Maria delle Scale a Ragusa,
                                         a Modica. Non mancano anche              in una tela della chiesa dell’An-
                                         le sculture in argento. A Scicli         nunziata a Comiso e in una scul-
                                         tre sculture in argento dedicate a       tura lignea dei Vaccaro in Santa
                                         Maria: l’Immacolata in San Bar-          Maria di Betlem a Modica.
                                         Madonna di Gulfi - Chiaramonte Gulfi

  della chiesa di Santa Maria delle
  Stelle e in un altro imponente di-
  pinto nella chiesa di Santa Maria
  la Nova a Scicli, probabile opera
  di Sebastiano Conca. Come ope-
  re significative della cultura figu-
  rativa del Settecento vanno men-
  zionate le opere di Vito d’Anna: la
  Madonna del Melograno sull’alta-
  re maggiore della chiesa di Santa
  Maria Maggiore e l’Annunciazio-
  ne sull’altare centrale dell’Annun-
  ziata di Ispica, l’Immacolata della
  chiesa di Santa Maria la Nova di
  Scicli e l’Immacolata della chie-

                                                                       Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   7
Il Messaggero della Madonna
di Antonio Caruso

S   in dai primi tempi si notò la
    marcata differenza struttu-
rale e di contenuti fra il Quarto
Vangelo attribuito a Giovanni e la
narrazione degli altri tre evange-
listi, Matteo, Marco e Luca, detti
«sinottici» (dal greco syn-opsis=
con-visione), perché nei loro
scritti si rilevò la presenza di vi-
stose e sorprendenti concordan-
ze, sia sulla scelta delle parole, sia
nello schema letterario del mate-
riale, al punto da poterli mettere
in tre colonne parallele e confron-
tarli con sguardo d’insieme. Ac-
canto ad evidenti concordanze, i
Vangeli sinottici mostrano non
meno evidenti discordanze, sia
sull’ordine cronologico dei rac-
conti sia al loro interno. Secondo
gli studiosi questa concordanza-
discordanza dimostra l’esistenza
di fonti comuni e di dipendenze
letterarie proprie di ciascun van-
gelo. Lo studio sinottico dei Van-

I Vangeli sinottici e il IV V
geli, iniziato nel XVIII sec. per          nare, con un unico viaggio, la sua    risce almeno tre viaggi a Geru-
opera di Johann Jacob Griesbach,           attività a Gerusalemme. Hanno         salemme. Questa affermazione
ha consentito non solo di osser-           tutti la medesima struttura nar-      comporta il prolungamento di
varne con uno sguardo d’insieme            rativa, che si può schematizzare      circa tre anni della vita pubbli-
concordanze e differenze, ma si            in quattro sezioni: a) la prepara-    ca di Gesù. Anche se nelle linee
è rivelato anche uno strumento             zione del ministero di Gesù; b) il    generali ricalca lo schema strut-
prezioso e indispensabile per lo           ministero in Galilea e la predica-    turale dei Sinottici, il Vangelo di
studio scientifico dei Vangeli.            zione per la durata di un anno; c)    Giovanni presenta aspetti inno-
Appare evidente che gli evange-            la salita verso Gerusalemme; d)       vativi e originali, soprattutto nei
listi si siano vicendevolmente             il ministero di Gerusalemme e il      contenuti teologici, tali da far
influenzati. I Sinottici si differen-      compimento finale della sua mis-      ritenere il Quarto Vangelo come
ziano profondamente dal Van-               sione in questa città attraverso la   la naturale evoluzione spirituale
gelo di Giovanni, sia rispetto al          passione, morte e risurrezione.       del kerygma apostolico-ecclesiale
racconto storico-narrativo, sia sul        Il piano teologico dei sinottici è    che fonda le sue basi sulla tra-
piano teologico incentrato sulla           orientato all’annuncio del regno      dizione sinottica, sicuramente
proclamazione del Regno di Dio.            di Dio.                               conosciuta dall’evangelista Gio-
I Vangeli Sinottici narrano prin-          Giovanni, invece, fa rilevare che     vanni. Dal confronto dei testi si
cipalmente ciò che Gesù ha fatto           la vita pubblica di Gesù si svolge    constatano differenze sostanzia-
e detto in Galilea prima di termi-         prevalentemente in Giudea; rife-      li, anche sul piano geografico,

8   Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Il Messaggero della Madonna
Conoscere la Bibbia

 che mettono in risalto una cono-      gli evangelisti, altri a tre o a due;    la tradizione orale della Chiesa
 scenza topografica della Giudea       qualche passo compare in un              primitiva. In effetti, a parte la
 e di Gerusalemme più accurata         solo vangelo. Indubbiamente lo           questione sinottica ancora inso-
 rispetto a quella dei Sinottici,      studio sinottico dei Vangeli, se-        luta, alla base della redazione dei
 con citazioni di luoghi rivelatisi    guendo il criterio scientifico del       Vangeli canonici non si può non
 esatti, provando che Giovanni co-     confronto, ha permesso di mette-         considerare anche l’ipotesi dell’e-
 nosceva perfettamente i costumi       re in risalto la prospettiva teolo-      sistenza di più fonti, né si può
 religiosi e la mentalità giudaica     gica e l’apporto specifico di ogni       trascurare la continua influenza
 del I° sec. d.C.                      evangelista.                             della tradizione orale.
 Di là da singole differenze d’or-     Le diversificazioni storico-nar-         Per tutti questi motivi non si può
 dine cronologico-geografico ap-       rative fra i sinottici e le interdi-     prescindere dall’esigenza di un
 pare evidente che Giovanni abbia      pendenze di tradizioni o fonti tra       approccio multidisciplinare che
 seguito un piano teologico di-        essi, pongono la così detta “Que-        consideri un’interazione di fonti
 verso dai Sinottici, orientato nel    stione Sinottica”. Tra le teorie che     e metodologie diverse nello stu-
 mettere in luce la centralità della   cercano di spiegare le somiglian-        dio comparato dei Vangeli.
 persona di Gesù. Giovanni ha vo-      ze-discordanze dei sinottici, una
 luto ripresentare in modo nuovo       delle più diffuse è l’ipotesi delle      Tutte queste incertezze non pre-
 la figura di Cristo, dando molto      “due fonti”, secondo la quale i          giudicano né intaccano minima-
 spazio alla sua azione con uno        Vangeli di Matteo e Luca sarebbe-        mente nella sostanza il “Mes-
 stile semplice e maestoso nello       ro stati composti a partire da due       saggio Unitario e Universale”
 stesso tempo, soffermandosi, più      fonti principali: a) il Vangelo di       inviato da Dio all’umanità attra-
 degli altri evangelisti, su ciò che   Marco, che è riconosciuto come           verso i quattro evangelisti, le cui
 Gesù ha detto di se stesso, ripor-    il vangelo più antico; b) una rac-       intenzioni non erano certamente
 tando lunghi e solenni discorsi.      colta di parole e detti di Gesù, la      quelle di fare un resoconto stori-
 Più che al racconto dei fatti della   cosi detta “fonte Q”, identifica-        co nel senso letterale della paro-
                                       bile secondo alcuni studiosi con         la, come lo intediamo oggi, ma di

Vangelo
                                       la prima edizione del vangelo di         far conoscere la figura genuina
                                       Matteo, scritto in aramaico. Ogni        di Gesù attraverso le ‘molteplici
                                       evangelista, infine, farebbe capo        testimonianze’ di coloro che lo
                                       anche a fonti proprie tratte dal-        videro e lo ascoltarono.
 vita e dell’insegnamento di Gesù,
 l’evangelista Giovanni intende
 approfondire la riflessione teolo-
 gica e i ragionamenti dottrinali,
 sviluppati di solito sotto forma
 di dialoghi. Recentemente, ac-
 canto ai primi tre vangeli, è stato
 riprodotto sinotticamente anche
 il testo dell’evangelista Giovanni
 (Angelico Pioppi – Sinossi Qua-
 driforme e Commento dei quat-
 tro vangeli- Edizioni Messaggero,
 Padova), ma il suo rapporto con
 gli altri evangelisti è costante-
 mente oggetto di vivaci discus-
 sioni fra gli esperti.
 Grazie alla sinossi si può facil-
 mente rilevare come alcuni bra-
 ni siano comuni a tutti e quattro

                                                                     Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   9
Il Messaggero della Madonna
di Angelo Viola

Fatta per stare in casa, m
P    er molti secoli il Giudaismo
     e poi il Cristianesimo hanno
ritenuto la donna un “essere in-
feriore”, e con riferimento ad Eva
(ritenuta personaggio storico) la
responsabile principale del “pec-
cato originale”. Infatti i rabbini
affermavano: “È meglio bruciare il
Libro della Legge piuttosto che inse-
gnarlo a una donna”. Anche San
Paolo e Sant’Agostino, privi delle
conoscenze storiche e scientifi-
che che si sono sviluppate a par-
tire dall’Età Moderna, non hanno
trovato particolari problemi nel
leggere i primi capitoli della Ge-
nesi “in senso storico”, influen-
zando col loro pensiero e per
molti secoli anche l’idea cristiana        così si esprimono: “La donna è         ne? Marco ci segnala alcune loro
di sessualità e della concezione           stata tratta dalla costola dell’uomo   caratteristiche fondamentali.
della donna.                               e a lui deve stare sottomessa”.        La prima è che “seguivano” Gesù.
Solo qualche citazione: “ Non con-         La presunta inferiorità della don-     Il verbo “seguire” è un verbo
cedo a nessuna donna di insegnare,         na, ricavata da una lettura fon-       speciale, che i vangeli sono soli-
né di dettare legge all’uomo; piutto-      damentalista della Genesi, entrò       ti riservare ai discepoli di Gesù.
sto se ne stia tranquilla, perché pri-     perfino nella Legge Ecclesiastica      Per esempio, quando Gesù chia-
ma è stato creato Adamo e poi Eva;         attraverso il “Decretum Gratiani”      mò Pietro e Andrea, che stavano
e non fu Adamo ad essere inganna-          del 1140, che divenne legge uffi-      pescando, essi lasciarono le reti
to, ma fu la donna che, ingannata,         ciale della Chiesa nel 1234, come      e “lo seguirono” (Mc 1, 18). Ora,
si rese colpevole di trasgressione” ( I    parte vitale del “Corpus Iuris Ca-     se Marco ci dice che quelle don-
Tim. 2,12-14); ”E’ nell’ordine della       nonici”, che restò in vigore fino al   ne che erano ai piedi della croce
natura che la donna stia in casa e         1916.                                  “seguivano Gesù”, è perché erano
sia serva dell’uomo: ciò risiede nel       Leggendo le affermazioni ripor-        parte integrante del gruppo itine-
principio che gli inferiori servano i      tate, viene naturale chiedersi: ma     rante dei suoi discepoli.
superiori”(Sant’Agostino in “Que-          quei padri della Chiesa, e tanti       La seconda precisazione dell’e-
stioni sull’Eptateuco”, Libro I, par.      altri dopo di loro, conoscevano        vangelista è che esse ”servivano”
153 ); “In verità si è visto con Eva che   il Vangelo? Sembrerebbe di no,         Gesù quando stava in Galilea.
le donne sono di razza inferiore e di      perché dai Vangeli non emerge          Ma che tipo di servizio presta-
mediocre intelligenza” (Epifanio,          nessuna inferiorità della donna        vano nel gruppo? Normalmen-
vescovo di Pavia 467); “…l’uomo            rispetto all’uomo, anzi…!              te si pensa che facessero lavori
è immagine di Dio, ma la donna             Marco, ad esempio, ci rivela che       “da donna”, vale a dire cucina-
è a gloria dell’uomo, perché l’uomo        al momento della morte di Gesù         re, servire i pasti, lavare i piatti,
non proviene dalla donna, ma la            sulla croce “c’erano anche alcune      cucire. Ma nei Vangeli il verbo
donna dall’uomo” ( San Tommaso             donne, che stavano ad osservare da     “servire” non significa svolgere
in “Summa Teologica”). Anche le            lontano e che lo avevano seguito e     lavori domestici, ma annuncia-
Costituzioni Apostoliche ( 380)            servito… ”. Chi sono queste don-       re il Vangelo. Parlando della sua

10Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Spiritualità

ma non per Gesù
                                                                                state guarite da spiriti cattivi e da
                                                                                infermità…”. Il fatto che i vangeli
                                                                                menzionino almeno in cinque
                                                                                occasioni un gruppo di donne
                                                                                che seguivano Gesù, indica che
 missione in questo mondo, Gesù        ma donne della Galilea, che ave-         siamo di fronte a una preziosa te-
 disse che non era venuto “per es-     vano viaggiato con Gesù e i suoi         stimonianza storica. Manca però
 sere servito, ma per servire e dare   discepoli in direzione di Gerusa-        la risposta ad una domanda: a
 la propria vita” (Mc 10, 44). Per-    lemme per celebrare la Pasqua.           queste donne era consentito  an-
 tanto nel linguaggio evangelico       Anche Luca menziona donne                che ascoltare gli insegnamenti
 “servire”significa dare la vita per   discepole alla fine della vita di        privati di Gesù?
 i fratelli, compiendo una missio-     Gesù (Lc 23, 49; 23, 55). Ma que-        Luca racconta che quando le don-
 ne evangelizzatrice. E allora, se     sto autore ci riserva una sorpre-        ne vanno alla sua tomba la matti-
 queste donne “servivano” Gesù, è      sa, perché ha fatto qualcosa che         na di Pasqua e la trovano vuota,
 perché in qualche modo testimo-       nessun altro evangelista ha avuto        appaiono loro due angeli dicen-
 niavano il Vangelo e svolgevano       il coraggio di fare: ci rivela che       do: “Perché cercate tra i morti colui
 le stesse funzioni degli altri di-    esse  accompagnavano Gesù “du-           che è vivo? Non è qui, è risuscitato.
 scepoli, e non perché fossero solo    rante” la sua vita pubblica.             Ricordatevi come vi parlò quando
 dedite a utili servizi femminili.     Infatti, in alcune occasioni in          era ancora in Galilea…!”. E Luca
 Infine, Marco dice che “erano sa-     cui Gesù viaggiava per la Gali-          continua: “Ed esse si ricordarono
 lite con lui a Gerusalemme”. Cioè     lea, Luca dice: “Egli se ne andava       delle sue parole” (Lc 24, 5-8). Cioè,
 non erano donne del posto che         per le città e i villaggi, predicando    secondo gli evangelisti, anche  le
 si erano riunite spontaneamen-        e annunziando la buona novella           donne avevano ascoltato gli inse-
 te per contemplare quel pieto-        del Regno di Dio. C’erano con lui        gnamenti privati di Gesù, il cui
 so  spettacolo della crocifissione,   i Dodici e alcune donne che erano        atteggiamento, anche per questo,
                                                                                suscitava scandalo e stupore. In-
                                                                                fatti alle donne non si permette-
                                                                                vano simili libertà. Allontanate
                                                                                dai problemi sociali, escluse dalla
                                                                                vita pubblica, separate dai dibatti-
                                                                                ti religiosi, il loro ruolo era limi-
                                                                                tato alla cura della casa e dei figli.
                                                                                Ma la risposta di Gesù, accettan-
                                                                                dole nel suo gruppo, fu che le
                                                                                donne hanno la stessa dignità de-
                                                                                gli uomini e che anche esse, pur
                                                                                nella diversità dei carismi, sono
                                                                                adatte al servizio di Dio. Eppure
                                                                                per tanti secoli, anche nella chie-
                                                                                sa, su questa questione, si è igno-
                                                                                rato il Vangelo. Bisogna aspettare
                                                                                il Codice di Diritto Canonico del
                                                                                1983 perché finalmente venisse
                                                                                riconosciuta alla donna pari di-
                                                                                gnità rispetto all’uomo.
                                                                                Ma c’è ancora chi crede alla stori-
                                                                                cità del racconto di Eva, per cui  è
                                                                                bene che essa se ne stia in casa…
                                                                                a lavare i panni!

                                                                     Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   11
di Alberto Maggi

La fede e il portafoglio
Q    uali sono i parametri per
     verificare la fede, per sapere
se si è credenti o no? Per molti i
                                          La prova che il Cristo non solo
                                          è risorto, ma è vivo e operante
                                          all’interno della sua comunità, è
criteri di giudizio riguardano la         che nessuno dei suoi componenti
pratica religiosa. Ma questi sono         è bisognoso, perché ciascuno si
criteri poco obiettivi. Come si fa        sente responsabile non solo del
a misurare il grado di fede di una        bene, ma anche del benessere
persona dalla sua partecipazione          del fratello. Una comunità dove
alle cerimonie liturgiche o dalle         nessuno è bisognoso, dove non
sue devozioni?                            esistono creditori e debitori, è
Nella Chiesa si è sempre stati            la prova evidente che in essa c’è
unanimi nell’individuare, come            qualcosa di speciale: la presenza
fondamento della fede del cre-            viva e vivificante del Signore.
dente, la risurrezione di Gesù,           L’indicatore della propria fede è
perché, “Se Cristo non è risorto,         il portafoglio. Non certo per quel
vuota è anche la vostra fede” (1 Cor      che contiene, ma per quel che è
15,14).                                   capace di dispensare.
Ma testimoniare la fede nella ri-         Avere fede significa fidarsi tal-
surrezione del Cristo è arduo.            mente del Padre da non preoc-
Come è possibile essere i garanti         cuparsi più soltanto per i propri
                                                                                 si è, ma anche quel che si ha,
di una realtà che non può essere          bisogni, ma anche  delle necessità
                                                                                 sembra essere disatteso proprio
mostrata? Eppure, negli Atti degli        dei fratelli, certi che nel momento
                                                                                 da quanti pretendono di essere
Apostoli si legge che la testimo-         della necessità il Padre provvede-
                                                                                 suoi seguaci.
nianza della risurrezione del Cri-        rà in maniera più abbondante di
                                                                                 Per questo Gesù ammonisce che
sto si doveva a una realtà che tutti      quel che si può desiderare, per-
                                                                                 “Nessuno può servire due padroni…
potevano toccare con mano, e              ché il Signore regala vita a chi co-
                                                                                 non si può servire Dio e mammona”
non esigeva pericolose acrobazie          munica vita e, con chi è generoso,
                                                                                 (Mt 6,24).
teologiche o violenze dell’intellet-      il Padre sarà abbondantemente
                                                                                 Ma il più delle volte sono proprio
to: “Con grande forza gli apostoli        generoso (Mt 10,8; Lc 6,38).
                                                                                 le persone religiose quelle che rie-
davano testimonianza della risur-         Ma l’insegnamento di Gesù
                                                                                 scono a servire Dio e i propri inte-
rezione del Signore Gesù… Nessuno         sull’importanza del fare della pro-
                                                                                 ressi (Lc 16,14), arrivando a usare
infatti tra loro era bisognoso…” (At      pria vita un dono per gli altri,
                                                                                 Dio per il proprio lucro, come gli
4,34).                                    condividendo non solo quel che
                                                                                 scribi, denunciati da Gesù come
                                                                                 coloro che, con il pretesto delle
                                                                                 preghiere, “divorano le case delle
                                                                                 vedove” (Mc 12,40).
                                                                                 Gesù è molto chiaro: la fede nel
                                                                                 Padre non si vede da ortodossi
                                                                                 attestati di fedeltà alla dottrina, e
                                                                                 neanche dal rispetto delle rego-
                                                                                 le religiose, ma dalla capacità di
                                                                                 essere generosi, di donare senza
                                                                                 calcolo.
                                                                                 Gesù dà molta importanza alla
                                                                                 capacità dell’uomo di essere ge-
                                                                                 neroso, perché è da questo atteg-

12 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Spiritualità

giamento che dipendono la sua
felicità o l’infelicità, la sua riuscita
o il suo fallimento.                       Eucarestia di Prima Comunione
L’assicurazione di Gesù, che il
Padre si occupa degli uccelli, che
non “seminano, non mietono e non
raccolgono nei granai” (Mt 6,26), e
dei fiori, che “non faticano né fila-
no” (Mt 6,28), non è un invito al
fatalismo e all’inattività, ma alla
fede nell’azione provvidenziale
del Signore, che sarà ancora tan-
to più efficace negli uomini, che
seminano e mietono, filano e fa-
ticano.
Gesù non invita a non occuparsi,
ma a non preoccuparsi. È questo
che per Gesù differenzia il cre-
dente dal pagano. Quanti sono
sempre in ansia per la loro vita
(Che mangeremo? Che berre-
mo?) e cercano nell’accumulo dei
beni la risposta alla loro inquietu-
dine sono la chiara dimostrazio-           Alla Madonna delle Grazie nella festa della SS. Trinità si sono ac-
ne che non credono nel Padre,              costati per la prima volta alla Comunione di Alice Azzaro, Chiara
ma negli idoli, e il denaro è uno          Alfano, Maddalena Aurnia, Gabriele Ariali, Costanza Licitra, Giada
di questi.                                 Macauda, Giulia Maltese, Matilde Maltese, Giulias Modica, Ales-
Gesù offre un’alternativa a questo         sandra Palazzolo, Francesca Polara.
comportamento che è causa di ro-
vina per l’uomo e di
ingiustizia nella società. E invita
gli uomini a sostituire l’affanno
dell’accumulo dei beni con la sco-
perta gioiosa del dare: “Si è più
beati nel dare che nel ricevere” (At
20,35). Per Gesù si possiede vera-
mente solo quel che si dona.
Quel che si trattiene non si pos-
siede, ma possiede l’uomo, come
insegna l’episodio del ricco, che
ha rifiutato l’invito di Gesù a sba-
razzarsi dei suoi beni perché “pos-
sedeva molte ricchezze” (Mt 19,22).
Credeva di possedere le ricchezze,
in realtà erano queste a posseder-
lo. E per questo era triste. L’invito
di Gesù è di porre nella propria
vita, come valore prioritario, “il         Al SS. Salvatore nella festa del SS. Corpo e Sangue di Cristo si sono
regno e la sua giustizia” (Mt 6,33).       accostati per la prima volta alla Comunione di Roberta Bombar-
Scegliere il regno significa rinun-        damento, Nicolò Iemulo, Michela Lacognata, Gioele Nero, Dino
ciare alla bramosia di possedere e         Piccinno, Luca Ragusa.
scoprire la gioia del condividere.

                                                                     Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   13
Spiritualità
di Raffaele G. Pluchino

Dio, Padre clemente
e misericordioso
I  l beato Giovanni Paolo II, con
   l’Enciclica “Dives in misericor-
dia” (Dio, ricco di misericordia),
                                                                                  paradossalmente: ”se Dio non è
                                                                                  misericordioso, non c’è Paradiso
                                                                                  per nessuno”. Ma Dio è Padre
pubblicata il 30 novembre 1980,                                                   amorevole ( “e anche Madre” ha
ha proclamato, e la Chiesa conti-                                                 aggiunto il compianto Giovan-
nua a proclamare, la verità della                                                 ni Paolo I), che ama tutti i suoi
misericordia quale amore inef-                                                    figli e li vuole salvi, e per questo
fabile di Dio, rivelata in Cristo                                                 ha mandato e permesso il sacri-
crocifisso e risorto per la nostra                                                ficio del suo unico Figlio. E chi
salvezza eterna. Lo stesso Pon-                                                   vede Gesù, misericordioso, vede
tefice, nell’Anno Santo 2000, ha                                                  il Padre celeste, che ci ama e ri-
istituito la Festa della Divina Mise-                                             mette a noi i nostri debiti, sem-
ricordia, che si celebra la seconda                                               pre. Questo è il fondamentale
Domenica di Pasqua, secondo il                                                    comandamento dato alla Chiesa,
desiderio espresso da Gesù alla                                                   a ogni comunità cristiana e ad
mistica polacca Santa Faustina                                                    ogni credente. E’ con questo spi-
Kowalska. Le rivelazioni di Gesù                                                  rito che il nostro Vescovo, Mons.
a Santa Faustina sono contenu-                                                    Staglianò, raccogliendo le rifles-
te nel suo Diario. Misericordia è                                                 sioni e i suggerimenti del popo-
una parola composta da misereo e                                                  lo della Diocesi, ha scritto la sua
cor, che significa “impietosirsi nel                                              prima Lettera Pastorale intitolata
proprio cuore” o “aprire il proprio                                               “Misericordia io voglio - Educarsi
cuore al misero” ; e si ha quando il      diante una continua esortazione         alla fraternità attraverso il perdono
cuore è inclinato alla com-passio-        (“Siate misericordiosi, come è mise-    per edificare comunità profetiche,
ne e alla pietà verso chi soffre o        ricordioso il Padre vostro che è nei    a servizio di una evangelizzazione
chi sbaglia, per cui la misericor-        cieli”,“Perdonate e vi sarà perdona-    nuova”. Amore e Perdono, san-
dia si esprime attraverso l’amore,        to”, “Amate i vostri nemici”,“Beati     gue ed acqua, sono i fasci di luce
la carità operosa (opere di mise-         i misericordiosi, perché troveranno     che, secondo l’immagine sugge-
ricordia corporali e spirituali), il      misericordia”) e con parabole           rita a S. Faustina, si irradiano dal
perdono: in definitiva, la mise-          profondamente commoventi e              Cuore appassionato di Gesù, ad
ricordia è “cosa di cuore”e com-          significative (il figliol prodigo, la   indicare la Misericordia di Dio e
porta una conversione interiore.          pecorella smarrita, il buon sama-       il suo infinito Amore per noi. An-
E’ per questo che Dio nell’Antico         ritano, i due debitori). Non solo:      che Maria, Madre di Dio e nostra,
Testamento, intervenendo spes-            Gesù la misericordia la esprime         è partecipe di questo mistero di
so nella storia del suo popolo, si        perdonando i peccati (adultera,         Amore; ad essa il cristiano si ri-
rivela, pur nella giustizia, Padre        paralitici…Pietro...),     guarendo     volge e la invoca quale Madre e
tenero,“misericordioso e pietoso,         i malati, e dando infine, sulla         Regina di Misericordia, dolce e
lento all’ira e ricco di grazia e di      Croce, l’esempio estremo di un          clemente, sollecita alla pietà per
fedeltà”. E’ per questo che Gesù,         Amore misericordioso:“Padre,            tutti gli infelici e mediatrice di
confermando tale verità, la so-           perdona loro perché non sanno           perdono per ogni peccatore che
stiene con l’insegnamento, me-            quello che fanno”. E’ stato detto       si converte.

14 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Estate tempo di grazia
L  ’estate intesa normalmente come periodo da dedicare al riposo e allo svago può e deve diventare un tem-
   po di grazia, un tempo cioè in cui il ritmo diverso può offrire occasioni di crescita spirituale e culturale.
Quante possibilità di incontri arricchenti che possono contribuire a dilatare conoscenze e offrire possibilità di
servizio! Il GREST anzitutto che si organizza in tante parrocchie e che offre ai ragazzi l’occasione di passare
giornate indimenticabili e a giovani e adulti l’occasione di offrire un po’ del loro tempo a questi ragazzi. La
stessa cosa vale per i campi preparati dalla Caritas per gli anziani. Gli scout sono in preparativi per i campi.
Gli esploratori e le guide parteciperanno al Campo Regionale a Bisacquino che ne raccoglierà ben 6000! I
lupetti faranno le vacanze di Branco nei pressi di Monterosso.
Ci saranno poi i Campi vocazionali organizzati dalla Diocesi. E ancora gite e pellegrinaggi vari. Tutte occasio-
ni di crescita umana e spirituale.

       Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 12 e dalle ore 15,30 alle ore 20
       S. Messa feriale ore 19 - festiva: sabato ore 19 - domenica: ore 9 - 19
       L’ufficio parrocchiale è aperto nei giorni feriali dalle ore 16 alle ore 19

                                                                     Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   15
Mese di maggio al Santuario

Presentazione del libro “Maria nella voce delle donne”      Conferenza di P. Cesare Geroldi

Presentazione del Vangelo di Marco del prof. G. Cursio     Conferenza di don Rosario Gisana

        Il Sindaco inaugura la mostra di pittura         Concerto del quartetto Shannon’s Wind

16 Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Godspell spettacolo musicale del gruppo          Concerto del coro polifonico C. Monteverdi
             CGS Life di Biancavilla

Pellegrinaggio degli ammalati guidata dall’Unitalsi               Festa del perdono

    Novena predicata da don Stefano Modica               Pellegrinaggio di diversamente abili

                                                         Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   17
Hanno fatto Pasqua con il Signore

I Nostri Defunti                                                entrando nella vita eterna!

Modica Melina         Migliore Giovanni   Palazzolo Franco    Caccamo Antonino     Amore Rosario
+ il 19/04/12         + il 04/07/80       + il 22/08/87       + il 05/07/11        + il 31/07/04

Tirella Vincenzo      Frasca Rosaria      Frasca Carmelo      Scarso M. Teresa     Pisana Alida
+ il 16/09/05         + il 07/05/99       + il 22/11/86       + il 04/05/74        + il 30/05/87

Frasca Michele        Cicero Giuseppe     Zaccaria Antonina   Barone Rosario       Palazzolo Giuseppa
+ il 15/06/10         + il 24/08/2000     + il 09/10/10       + il 23/08/88        + il 13/12/10

Scivoletto Giuseppe   Adamo Rosa          Donzella Ignazia    Giurdanella Angelo   Macauda Giuseppe
+ il 18/01/75         + il 24/09/96       + il 29/03/03       + il 07/04/12        + il 02/04/12

Iacono Giovanni       Mallia Orazia       Cerruto Salvatore   Nanì Giovanni        Ruta Giovanna
+ il 05/06/11         + il 01/06/10       + il 04/04/96       + il 30/06/07        + il 23/12/11

Di Natale Rosanna     Blundo Felice       Blundo Rosa         Innocenzo Pluchino   Carmela Leocata
+ il 12/01/11         + il 25/10/09       + il 20/06/08       + il 19/07/82        + il 16/06/02
Spiritualità
                                                                                          di Carmelo Stornello

Gerusalemme, nostra patria lontana
Q     uale altra Città al mondo ha
      fatto sognare gli uomini e li
ha indotto ad accorrere ai suoi
territori?
Già il salmista si rallegrava della
prospettiva di un viaggio verso
Gerusalemme, “dove salgono le tri-
bù del Signore” (Sal. 122, 3), dove
“furono eretti i troni per il giudizio”
(Sal. 122, 6), “Poiché il Signore ha
scelto Sion, l’ha desiderata per sua
dimora”, sino a sognare un suo
futuro felice, “Questo è il mio luo-
go di riposo in eterno, qui abiterò
perché l’ho desiderata” (Sal. 132, 13-
14) perché è “beato chi abita la tua
casa… Beato chi trova in te la sua
forza” ( Sal. 84, 4-5).
Per questo Gerusalemme è la
                                          in causa l’antico Avversario, co-       origini giudaiche, e quelli rima-
patria dell’ebraismo sin da Abra-
                                          lui che porta scompiglio; così la       sti fedeli all’Antico Testamento
mo, Isacco e Giacobbe; Davide
                                          città della pace conosce l’odio.        si spostarono verso l’Oriente eu-
la costruì, Salomone vi edificò il
                                          Qui si concentra la discordia del       ropeo ma portando forte nel cuo-
primo tempio in onore del Signo-
                                          mondo, ma anche la speranza. Il         re il ricordo della patria perduta.
re. Qui sono i segni di un Dio
                                          messaggio di Gerusalemme è re-          Rimasero nell’antica terra di Giu-
Uno: la piazza dei templi, la Cu-
                                          alistico: qui Davide ha rubato la       dea, ora Palestina, solo alcune tri-
pola della Roccia, la moschea di
                                          moglie di Uria, e poi è stato detro-    bù di pastori nomadi.
Al-Aqsa, la valle dell’Inferno.Qui
                                          nizzato dal figlio e da questi per-     Solo dopo quasi mille anni i cri-
i cristiani da sempre cercano i
                                          seguitato; qui Abramo ha legato         stiani si ricordarono che lì era
passi di Gesù, la chiesa del Santo
                                          il figlio per sacrificarlo ma qui è     vissuto Gesù e, dicendo di libe-
Sepolcro, che quelli di rito orto-
                                          stato convinto che Dio non può          rarla, tentarono di conquistarla.
dosso chiamano “Anastasis”, cioè
                                          volere sacrifici, ma solo la nostra     Ma se Gerusalemme è ancora
della Resurrezione, e poi la Sala
                                          devozione. In questa città i profe-     oggi il luogo simbolo della di-
dell’Ultima Cena e quella della
                                          ti sono stati maltrattati, Geremia      scordia tra gli uomini è anche
Pentecoste ed il monte degli Ulivi
                                          tenuto prigioniero in un pozzo          la città dove Gesù ha dato la vita
dove Gesù ha rivissuto l’angoscia
                                          e Gesù crocifisso. Poco dopo la         per l’uomo, qui la Via Dolorosa
ed il dolore di tutti gi uomini, sul
                                          sua morte la città, la sola nella       si estende a ciascun uomo. Per
quale musulmani e cristiani ve-
                                          storia di Roma, fu rasa al suolo        questo Gerusalemme è la città
nerano la sua Ascensione. Qui le
                                          dalle legioni romane che sulle          della devozione e della speranza.
grandi e piccole cose assumono
                                          sue rovine costruirono un’altra         Con la devozione di suo Figlio,
una dinamica divina. A Gerusa-
                                          città alla quale vietarono l’acces-     Dio ha vinto il peccato e la mor-
lemme “Dio tocca il mondo” dice
                                          so ai giudei e, per cancellarne la      te degli uomini. Da qui la forza
il cardinale Carlo Maria Martini.
                                          memoria, mutarono il nome da            dello Spirito raggiunge il mondo
Forse anche per questo Gerusa-
                                          Giudea in Palestina. Alla distru-       intero chiamandolo alla salvezza.
lemme è anche il luogo in cui si
                                          zione della città seguì la diaspora;    Qui, quando potevo non andai,
scontrano gli uomini, come se
                                          i giudei cristiani migrarono verso      ed ora che potrei non posso con
la vicinanza con Dio chiamasse
                                          Occidente, dimenticando le loro         il pianto nel cuore.

                                                                       Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   19
di Domenico Pisana

Una chiesa attraversata da fratture e
non può essere segno di speranza p
I  l nostro tempo vive una forte
   lacerazione: sociale, politica,
economica, culturale, sindacale,
morale. Il linguaggio e le rela-
zioni tra le persone richiamano
spesso la confusione della Babe-
le veterotestamentaria.
In questo quadro anche la Chie-
sa, intesa come popolo di Dio
guidato dal Magistero, non brilla,
appare stanca, lacerata, confusa
e divisa. Neanche la teologia ri-
esce ad essere un punto di rife-
rimento, perché il fascino di uno
pseudo-pluralismo che scambia
la verità con la ricerca della visibi-
lità, rischia di determinare diso-
rientamento e confusione. Direi          Benedetto XVI tra i cardinali Scola e Bertone
che, in questa direzione, anche
la nostra Chiesa locale paga il           Ma quali erano in sintesi i “nodi      la “varietà dei modi di intendere e
conto di scelte che vengono da           teologici” messi in discussione?        di vivere la fede che lo Spirito susci-
lontano e che nel tempo han-             Li riassumo: il Concilio Vatica-        ta nelle diverse comunità”; la fun-
no dimostrato, almeno dal mio            no II costituirebbe una “svolta”,       zione del Magistero Pontificio
punto di vista, che si è trattato di     radicale e irreversibile, nella         “nella chiesa delle origini” non era
scelte non “ a servizio della teolo-     “comprensione della fede ecclesiale”;   “riducibile alla funzione di guida
gia” ma che si “sono servite della       il Deposito della Fede custodito        della comunità” e, pertanto, occor-
teologia”per mantenere un pote-          dalla Sede Apostolica non avreb-        re ripensare tale funzione; non si
re intellettuale consolidato e di-       be valore in sé, né valore assolu-      dovrebbe parlare di infallibilità
stante dalle vere esigenze del po-       to, ma piuttosto lo otterrebbe per      del Magistero, anche di quello or-
polo di Dio. La questione parte          la sua “connotazione pastorale”,        dinario universale, ma della sua
da lontano, già dal pontificato di       la sola che renderebbe possibile        funzione “pastorale”; la liceità dei
Giovanni Paolo II, durante il qua-       “l’interpretazione fedele della ve-     pronunciamenti del Magistero in
le 63 teologi scrissero una Lettera      rità dentro l’esistenza storica della   materia di etica sarebbe “certa-
ai cristiani, primo firmatario un        comunità”; la Santa Sede si fa-         mente necessario approfondire”; il
teologo della nostra Diocesi, per        rebbe “condizionare dalla logica        compito dei teologi non si svolge
far rilevare sia il “disagio per de-     mondana”, da una “mentalità di          solo “divulgando l’insegnamento
terminati atteggiamenti dell’autori-     privilegio”, trascurando lo “stile di   del magistero e approfondendo le ra-
tà centrale della chiesa nell’ambito     Cristo”; la natura gerarchica della     gioni che ne giustificano le prese di
dell’insegnamento, in quello della       Chiesa Visibile dovrebbe lasciare       posizione” ma, piuttosto, “quando
disciplina e in quello istituzionale”,   il posto a una “concezione della        raccolgono e propongono le doman-
come la “impressione che la chiesa       chiesa come comunione di chiese”;       de nuove [...] o quando percorrono
cattolica sia percorsa da forti spinte   la funzione magisteriale del pri-       [...] sentieri inesplorati”. In effetti,
regressive”.                             mato petrino non escluderebbe           alcuni di questi nodi sono oggi

20Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
Etica

e dissidenze teologiche
                                                                                  costruirsi autonomamente nella
                                                                                  propria coscienza la verità perso-
                                                                                  nale, basta il solo vangelo e non

per una società lacerata
                                                                                  è quindi necessario confrontarsi
                                                                                  con l’insegnamento della dottri-
                                                                                  na sociale della Chiesa.
                                                                                  Ecco, se la chiesa gerarchica,
 emersi in modo forte, creando           rischio che crollino i fondamenti
                                                                                  preti e laici, intellettuali cattolici,
 degli strappi.                          testimoniali della salvezza.
                                                                                  teologi accademici dissidenti o
 L’osservazione che, però, sor-          Se la teologia non è a servizio del-
                                                                                  non dissidenti, mirano a questi
 ge spontanea, dopo più di un            la fede vissuta in modo intelligen-
                                                                                  risultati, lo dicano chiaramente,
 ventennio, è la presa d’atto che        te e capace di mettersi sempre in
                                                                                  così liberiamo le chiese da atti-
 questo dissenso non ha giovato          discussione, ma una “disputa
                                                                                  vità e iniziative autoreferenziali
 a nulla, non ha prodotto cambia-        accademica” tra teologi che la
                                                                                  che non solo non aiutano a cre-
 menti, forse perché ha assunto          “usano” quasi per la conservazio-
                                                                                  scere nella fede, ma la ostacolano
 un “tono permanente e pregiudi-         ne di una sorta di “casta” rispet-
                                                                                  e la riducono ad una esperienza
 ziale” (Cardinale Martini), tipico      to ad un magistero interpretato
                                                                                  privata; se invece i rapporti tra
 dell’ambiente politico, provocan-       anch’esso come casta, credo non
                                                                                  chiese e tra cristiani escono dal-
 do sia nella chiesa che nella no-       si vada da nessuna parte. Mentre
                                                                                  le trame ambigue e diventano
 stra società un effetto contrario,      la teologia fa dispute (vedi quelle
                                                                                  trasparenti, e se la teologia si fa
 e, peggio ancora, determinando          quotidiane di Vito Mancuso), il
                                                                                  servizio alla verità, crescerà la
 una sorta di contaminazione ne-         popolo di Dio fa passi indietro,
                                                                                  speranza del cambiamento della
 gativa della fede che ha lasciato i     tant’è che una cosa sembra cre-
                                                                                  società.
 fedeli con le “mani libere”, quasi      scere tra i fedeli, e cioè la convin-
                                                                                  Se la ricerca teologica assume
 a dare legittimità alla seguen-         zione che tutto sommato basta
                                                                                  uno “stile evangelico” finalizzato
 te convinzione: ognuno creda            vivere onestamente per essere
                                                                                  non al possesso della verità ma al
 al proprio Dio, al Gesù Cristo a        buoni cristiani; se poi gli angeli
                                                                                  lasciarsi possedere dalla verità,
 propria immagine, se poi Gesù           non esistono, oppure il demonio
                                                                                  allora il suo servizio, in armonia
 è Dio o altro non importa; non          e l’inferno non esistono, oppure
                                                                                  con il sensus fidei, non può che
 è necessaria vivere l’esperienza        Gesù non è risorto fisicamente,
                                                                                  apparire necessario ed indispen-
 ecclesiale e sacramentale, ciò          non ha alcuna importanza. Se la
                                                                                  sabile perché la Chiesa continui
 che importa è comportasi bene,          S. Messa non è il sacrificio della
                                                                                  sempre a rinnovarsi per mostra-
 essere persone brave, oneste,           Croce, ma soltanto un banchetto,
                                                                                  re il volto del suo Signore agli uo-
 eticamente corrette, educate e di       o la Chiesa e i preti non erano
                                                                                  mini del nostro tempo. E’ ora di
 buona volontà. La fede cristiana        nel pensiero di Gesù storico o il
                                                                                  cominciare!
 cattolica sta tutta qui.                Magistero della Chiesa e gli inse-
 Io credo che se la chiesa non ri-       gnamenti del Papa sono un op-            Il teologo Vito Mancuso
 esce a mostrarsi, in modo con-          tional, non cambia nulla. Come
 creto e visibile, luogo in cui si       pure cominciano a prendere
 cammina insieme nell’unità e            sempre più corpo tra il popolo
 nella diversità trinitaria, ma, al      di Dio due convinzioni: 1) non
 contrario, diventa, quasi in pa-        fa differenza alcuna tra l’essere
 rallelo con la società, “luogo di       cristiano cattolico o protestante,
 divisione teologica e pastorale”        buddista o musulmano in nome
 nel quale, come scrivono i 63 te-       di un multireligiosità sincretista;
 ologi del dissenso, ognuno segue        2)sui temi etici sensibili, sui temi
 quasi istintivamente la “varietà        dell’ambiente, della politica, della
 dei modi di intendere e di vivere la    sessualità, della giustizia, della
 fede che lo Spirito suscita nelle di-   guerra, della pace, della libertà,
 verse comunità”, allora è serio il      della povertà ognuno è libero di

                                                                       Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio   21
di Salvatore Vaccarella

Seduzione del “potere”
e “travestimenti” infiniti
È   paradossale pensare che il
    collante  dell’unità dei cattolici
era l’anticomunismo? Il nemico
ateo, che avrebbe portato i “cosac-
chi a San Pietro”, univa le anime
del movimento cattolico? E’vero
fino a un certo punto. I cattolici
liberali, i cattolici democratici e
quelli per il socialismo avevano
atteggiamenti diversificati. C’e-
rano intellettuali,  movimenti e
associazioni che cercavano, no-
nostante le differenze, il dialogo
su temi importanti come l’equa
distribuzione della ricchezza,
la democrazia partecipativa, la
costruzione  dello stato sociale.
Ma c’è una verità implicita nella
domanda iniziale: l’anticomu-
nismo era, tutto sommato, una
discriminante e la Democrazia
Cristiana, nonostante il centrosi-
nistra, amplificava i toni per gua-
dagnare consensi. Quel mondo
non c’è più e la nuova stagione, la
cosiddetta seconda repubblica, ha
messo a nudo alcune questioni ir-        ni finanziarie, crisi economiche,       all’intera Chiesa? Se ai laici, qual
risolte. La prima. C’è un costante       incapacità della politica di gestire    è il ruolo della gerarchia? Se all’in-
richiamo ai valori fondativi della       il nuovo, nascita di movimenti          tera Chiesa, come si concilia con
identità del movimento cattolico:        populisti e antipolitici, difficoltà    la laicità della politica? Non riesco
solidarietà e sussidiarietà. Non         di mediare i temi sensibili della       a veder affiorare all’orizzonte vo-
più l’essere contro, anticomuni-         bioetica … e su tutti la seduzione      cazioni  politiche! La gerarchia ha
smo, ma  l’attenzione ai valori e        del potere e degli infiniti travesti-   un rapporto privilegiato con gli
ai principi non negoziabili. È un        menti di cui si serve il Tentatore      uomini che  detengono il potere?
passaggio importante ma richie-          per indurre all’eteronomia degli        E se questo basta, perché i laici
de delle mediazioni. Non basta           scopi. Guardiamo la stella cometa       dovrebbero sostituirsi ad essa?
enunciare dei principi, occorre          e non guardiamo dove mettiamo i         Non so se i sommi sacerdoti,
applicarli a situazioni  storiche        piedi? Non arriveremo alla grotta       Erode o Pilato strizzarono qual-
ben precise. I problemi sociali e        di Betlemme.  Seconda questio-          che volta l’occhio a Gesù.  Se non
politici non somigliano affatto          ne. Le espressioni movimento cat-       ricordo male, Gesù non strizzò
a sillogismi: interessi, conflitti,      tolico e/o cattolici in politica sono   mai l’occhio  ai sommi sacerdoti,
particolarismi, lobby, speculazio-       da intendere riferiti solo ai laici o   a Erode o a Pilato.

22Il Messaggero della Madonna | Giugno-Luglio
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