Il dispensatore gratuito di conoscenza

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Il dispensatore gratuito di
conoscenza
di Nunzia Giugliano

La mostra d’arte contemporanea, Liber, inaugura la seconda
esposizione sabato pomeriggio alle ore 16, negli spazi della
Galleria Angelica, presso la preziosa Bibliotheca Angelica di
Roma, fruibile fino all’11 dicembre. L’esposizione, curata dal
critico d’arte Antonella Nigro, dopo la prima sessione
nell’ultima settimana di novembre, accolta con calore e
curiosità, riapre al pubblico con una seconda mostra, dove
ancora una volta il libro, come ‘dispensatore gratuito’ di
conoscenza, è protagonista delle indagini concettuali ed
emozionali degli artisti, che nelle loro creazioni hanno
esplorato, con cura ed attenzione, ogni suo aspetto, dalla
forma al supporto, dal dialogo con il lettore alla sua intima
percezione. Liber, prende forma dall’idea di trasferire allo
spettatore l’importanza culturale del libro, nella storia,
nell’arte e nella società, attraverso le opere sognanti,
surreali ed allusive di ottantacinque artisti – Giuseppe
Acone, Michele Angelillo, Emanuela Annovazzi, Gianni
Balzanella, Eter Baratta, Loretta Bartoli, Lorenzo Basile,
Emma Belmonte, Norma Bini, Gerardo Bisogni, Bra, Mariangela
Calabrese, Daniela Capuano, Giuseppe Caputo, Rocco Cardinali,
Ross Carpentieri, Orazio Casbarra, Luigi Caserta, Rosa
Cianciulli, Pasquale Ciao, Giancarlo Ciccozzi, Teresa Citro,
Fabio Colasante, Stefania Colizzi, Anna Coppola, Giovanni
Coscarelli, Brendea Cosmin, Pasquale Corvino, Giancarlo
D’Angelo, Mena D’Antonio, Nera D’Auto, Salvatore Damiano,
Emilia De Michele, Giorgio Della Monica, Anna Di Maria,
Rosanna Di Marino, Linda Edelhoff, Nina Esposito, Antonio
Feola, Giuseppe Ferraiuolo, Angelica Flores, Luigi Franzese,
Cinzia Gaudiano, Doriana Giannattasio, Patrizia Giannattasio,
Aurelio Gomes, Flavia Alexandra Grattacaso, Gianni Grattacaso,
Maria La Mura, Pino Lauria, Alessandro Leo, Biagio Limongi,
Viktoryia Macrì, Ida Mainenti, Giovanni Mangiacapra, Enzo
Marotta, Davide Mirabella, Elena Ostrica, Silvano Palmisano,
Annamaria Panariello, Gilda Pantuliano, Pietro Paolo Paolillo,
Jongo Park, Silvia Rea, Gennaro Ricco, Vincenzo Ridolfini,
Annie Rinauro, Grazia Romano, Francesco Roselli Cizzart, Hilde
Salerno, Enza Sessa, Maria Sibilio, Pasquale Simonetti,
Carolina Spagnoli, Donato Stabile, Luz Dary Suarez, Elisabetta
Surico, Tavani, Bianca Rita Teatini, Francesco Tortora, Luigi
Vaccaro, Luca Vallone, Sonia Vinaccia, Pevi, Stefania Voria –
che, sulle orme della contemporaneità, sono giunti a rendere
omaggio a figure allegoriche e poetiche, aleggianti nelle loro
memorie. La mostra, ripartita in quattro sezioni, Charta, Ut
pictura poёsis, Caudex e But-Eut, accoglie dodici saggi di
relatori provenienti da diversi atenei e musei italiani –
Fernando La Greca, Marcello Naimoli, Pierfrancesco Rescio,
Mina Sehdev, Giuseppe Foscari, Giuseppe Fresolone, Gabriella
Taddeo, Gianni Solino, Gaspare Dalia, Mariana Amato,
Ferdinando Longobardi, Luigi Aversa – custoditi da un catalogo
bilingue (italiano/inglese), di oltre 500 pagine, la cui parte
centrale è ampliamente dedicata agli artisti espositori.
Liber, con curiosa concettualità, ad opera del critico
curatore e del suo team di “solo donne”, l’esperto linguistico
Giovanna Della Porta, la consulente editoriale Grinora
Mellethanne, veste i panni di mediatore, nel dialogo tra lo
spettatore e la fiamma della ‘libera conoscenza’.

Torna a Salerno l’Expo d’Arte
“Luci in Avalon”
Torna “Luci in Avalon” Expo d’Arte Contemporanea organizzata
dall’associazione culturale “Avalon Arte APS” di Salerno,
manifestazione patrocinata dal Comune di Salerno.
L’esposizione giunta alla settima edizione, si terrà a Salerno
dal 4 al 12 dicembre 2021 nello storico Palazzo Genovese –
sito in Largo Sedile del Campo nel cuore della Salerno
illuminata dalle note Luci d’Artista che la manifestazione
omaggia. Il vernissage si terrà sabato 4 dicembre alle ore
18.30 presentato dal critico d’arte Luigi Sinacori. “È
l’occasione per poter tornare a far “respirare” l’Arte,
paralizzata dalla pandemia e nella splendida cornice delle
Luci d’Artista nel cuore di Salerno riproponiamo uno dei
nostri format. Una collettiva dove tecniche e stili diversi
coesistono e si esaltano vicendevolmente. – afferma il
presidente Dina Scalera – Il tutto osservando le norme anti-
Covid e garantendo la massima sicurezza ai visitatori. Con
l’auspicio che potremo tornare ad assolvere pienamente la
mission di “Avalon Arte” associazione APS registrata presso la
Regione Campania dal 2016 ” La direzione artistica è della
presidente Dina Scalera con Stefania Siano e l’allestimento è
a cura di Giovanni Memoli, coadiuvato da Mario Cestaro.

Personale di Giustiniani a
Palazzo Sant’Agostino
Mostra Antologica di Pittura e Scultura al secondo piano di
Palazzo Sant’Agostino. L’inaugurazione della personale di
Bruno Giustiniani “Per Aspera ad astra” ci sarà alle 16,30 di
giovedì 9 dicembre. Al taglio del nastro prenderà parte nche
il vice Sindaco Paky Memoli. La La Presentazione ed il saluto
dei rappresentanti delle istituzioni si terrà presso la Sala
Bottiglieri. Subito dopo il taglio ci sarà un breve spettacolo
di suoni, luci e parole dove l’attore Antonio Angrisano,
figlio d’arte salernitana, accompagnato dal suono di arpa e
violino farà animare i personaggi dei grandi dipinti esposti
fino al 31 gennaio prossimo.

Cimini         live        al
“Cinquanta–Spirito Italiano”
Oggi torna la musica live al “Cinquanta – Spirito Italiano”,
in via Trento a Pagani. Con il supporto di BUH Concerti e la
mediapartnership di Booonzo.it, giovedì 2 dicembre salirà sul
palco del cocktail bar all’italiana Cimini. Cantautore
calabrese di stanza a Bologna, nel 2016 viene notato
dall’etichetta Garrincha Dischi dopo due dischi e un primo
tour lungo lo Stivale. Di ritorno da unapprezzatissimo tour
estivo in giro per l’Italia, portando per la prima volta sul
palco le canzoni del nuovo album “Pubblicità”, Cimini decide
di mescolare le carte in tavola con il Karaoke Tour, il nuovo
tour invernale curato da Antenna Music Factory. Il Karaoke
Tour sarà uno show sorprendente che vedrà Cimini protagonista
nel coinvolgere il pubblico. Uno schermo, canzoni a richiesta,
cover a sorpresa,teatro canzone, piano bar e molto altro. «Il
Karaoke Tour – racconta Cimini – nasce dalla necessità di
tornare a cantarci in faccia le parole delle canzoni. E visto
che è una necessità di tutti e non solo mia, ho pensato di
rendere il messaggio chiaro: canto io, ma cantate anche voi! E
allora perché non fare un karaoke!? Come uno sfogo, un urlo
che è mancato per troppo tempo, e soprattutto la voglia di non
pensare a niente». Lo spettacolo vede alla regia Lodo Guenzi,
una scelta originale che Cimini spiega così: «Sarà un concerto
diverso dal solito e per questo ho voluto costruirlo con Lodo,
un amico di serate alcoliche e di concerti, un compagno di
etichetta, e una persona che ammiro. È la giusta guida che
rende lo spettacolo così come lo immaginavo». Ad affiancare il
cantautore sul palco ci sarà anche il cantautore Ziliani «un
personaggio esplosivo di cui mi sono innamorato
artisticamente: lui sarà il ponte tra me e il pubblico». Ma la
programmazione musicale di dicembre sembra essere molto
interessante fino a Natale e gli ultimi giorni dell’anno, per
chiudere con il botto l’anno di lancio del progetto “Cinquanta
– Spirito Italiano”. Appuntamenti da non perdere saranno
quelli di giovedì 9 e 16 dicembre con gli internazionali
L.Teez e Franky Selector mentre il giorno di Natale sarà il
djset di Tonico 70 a scaldare i cuori di tutti. Ultimo
appuntamento dell’anno sarà quello di giovedì 30 dicembre con
Marco Cocci. Una programmazione potente ed esaltante per un
cocktail bar poliedrico, dove poter trascorrere tutte le fasi
della giornata, dalla colazione al dopo cena con un servizio
professionale in un ambiente casual, informale. Ma soprattutto
è un progetto giovane pensato da giovani. L’obiettivo è quello
di rendere innovativo e moderno il concetto del “bar
all’italiana”, uno degli stili più esaltati al mondo.
Filosofia del progetto è dare spazio, fiducia e soprattutto un
futuro in questo territorio a tanti ragazzi che si sono
formati lontano dalle proprie radici. Sonodiversi, infatti, i
cervelli di ritorno protagonisti. Scoprire Cinquanta, quindi,
è stringere la mano a un nuovo amico, nel tuo quartieredei
ricordi. Può portarti lontano raccontando le sue storie ma
rimane legato alle tradizioni della sua terra.

Massimo Baraldi e “Tre giorni
nella vita”
Riprende il progetto “Voci migranti” curato da Casa della
Poesia in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche
giovanili del Comune di Salerno e alcuni Istituti scolastici
della nostra città, con lo scrittore Massimo Baraldi e il suo
bellissimo “Tre giorni nella vita” (Multimedia Edizioni). Gli
incontri si terranno oggi alla Scuola Media Lanzalone (ore
10,00), venerdì 3 dicembre al Liceo Alfano I (ore 11,00),
sabato 4 dicembre al Liceo Da Vinci (ore 10,15). Un incontro
pubblico sarà organizzato venerdì 3 dicembre alle ore 19,00
presso l’associazione L’Abbraccio ODV (Salerno, via Fresa 1,
q. San Leonardo). Sarà presente l’Assessore alle Politiche
Sociali e alle Politiche Giovanili, Paola De Roberto.
Riprendiamoci, con prudenza e responsabilità, i nostri spazi e
i nostri progetti. Quanto dura un giorno? E di cosa è fatto?
E’ possibile prendere i giorni e contarli? Separarli? Magari
metterli in fila e ordinarli? Valgono di più quelli belli o
quelli brutti? E di quelli così-così cosa ne facciamo, li
buttiamo? Il giorno di una étoile è uguale a quello di un
poeta? E corre più veloce un artista o un atleta? Se è vero
che i giorni passano, poi dove vanno a finire? E a chi
appartengono? A chi li vive, a chi li ricorda o a chi li
raccoglie? E quando si smette di ricordarli poi non sono più
di nessuno? Quarantuno personaggi provano a rispondere a
queste domande condividendo tre giorni della propria vita con
Massimo Baraldi: uno bello, uno brutto e uno così-così. Marco
Baliani, Letizia Battaglia, Nino Benvenuti, Vsevolod
Bernstein, Edo Bertoglio, Elisa Biagini, Jean Blanchaer, Leo
Callone, Donatella Cervi, Philippe Daverio, Emmanuelle De
Villepin, Pablo Echaurren, Gian Maurizio Fercioni, Ines
Figini, Vittorio Garatti, Fra Paolo Garuti, Ricky Gianco, Rune
Gjeldnes, Jack Hirschman, Filippo La Mantia, Nicolai Lilin,
Italo Manca, Rocky Mattioli, Chiara Montanari, Francesco
Moser, Paola Onofri, Rosalia Pasqualino Di Marineo, Sotirios
Pastakas, Graziano Rossi, Simona Ruscitto, Luciana Savignano,
Andrée Ruth Shammah, Guido Silvestri – Silver, Maurizio
Solieri, Paolo Sollier, Maurizio Stecca, Natasha Stefanenko,
Gustav Thöni, Beatrice Venezi, Beverly “Guitar” Watkins,
Gianfranco Zigoni. Massimo Baraldi è originario della Bassa
modenese, cresciuto a Imperia e, nel tempo, diventato comasco.
È nato il 19 febbraio del 1966. Nel 2002 ha pubblicato
un’apprezzata traduzione dal russo dell’opera di Vladimir
Majakovskij “Per la voce” ed è autore di alcuni romanzi e
testi teatrali. Scrive per la rivista russa “Ozero Komo”.
Affascinato dalla contaminazione tra forme espressive,
collabora con fotografi, scultori e musicisti. Tra i suoi
lavori “ibridi” è di particolare interesse il cortometraggio
“Urban Dream” (2010), realizzato sull’asse Como–Roma–Atlanta
con la regista Carola De Scipio e il compositore Giovanni
Bataloni. “Tre giorni nella vita” è la sua prima pubblicazione
con la Multimedia Edizioni.“Tre giorni nella vita” è un libro
sulla bellezza e sui sogni. Contiene anche tutti i sentimenti
del mondo – e ognuno di essi è declinato in tante sfumature
quanti sono i personaggi che lo animano, eterogenei per
formazione e frequentazione come già quelli rappresentati dai
Beatles sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club
Band. Tra le sue pagine artisti, sportivi, avventurieri e
visionari di ogni sorta sono indissolubilmente legati gli uni
agli altri dal filo dei propri giorni: ispirandomi al brano A
Day in the Life, uno dei massimi capolavori firmati dalla
coppia Lennon-McCartney, li ho infatti convinti a sceglierne e
condividerne tre – uno bello, uno brutto e uno così-così. I
ritratti ottenuti sono intensi e suggestivi quanto canzoni, mi
è sembrato naturale strutturarli come i vecchi vinili a 45
giri: un lato A e un lato B – più una bonus track, perché ai
tempi non ci stava e oggi invece sì. “Tre giorni nella vita” è
un fugace scorcio del mio mondo e dell’immaginario che lo
alimenta. Tutti gli uomini e le donne qui presenti ne fanno
parte e, a livelli diversi, hanno contribuito a fare di me ciò
che sono insegnandomi il senso delle cose con l’esempio delle
proprie vite. Questo è il mio modo di celebrarli e
ringraziarli.
A Della Greca assegnata la
delega al personale a titolo
gratuito
Luigi Della Greca torna a Palazzo di Città. L’ex assessore al
Bilancio, dopo la mancata vittoria alle ultime elezioni
comunali, entra ufficialmente a fare parte dello staff del
sindaco Vincenzo Napoli. A lui la delega al personale, a
titolo gratuito in quanto pensionato. Della Greca dovrà dunque
occuparsi anche delle relazioni sindacali e dovrà incontrare
gli addetti ai lavori dopo il caos dei giorni scorsi. L’ex
assessore al Bilancio era tra i super favoriti alla
riconferma, da esterno dopo la bocciatura popolare ma la
decisione del sindaco di escludere dalla giunta i Progressisti
per Salerno lo ha penalizzato. Almeno fino ad ora. Al momento,
resta in dubbio la posizione di Felice Marotta, che potrebbe
decidere di abbandonare definitivamente Palazzo di Città, dopo
una vita in Comune, prima accanto a De Luca e poi a Vincenzo
Napoli.
Se Marotta dovesse decidere di lasciare definitivamente
Palazzo Guerra Della Greca potrebbe essere un suo degno
sostituto. Con la delega al Personale potrebbe anche entrate
definitivamente in giunta, tra la schiera di assessori.
Erika Noschese

Oriol Bohigas, ritratto di un
genio
di Fernando Cappuccio

Quando mi è stato chiesto di ricordare Oriol Bohigas ho
pensato immediatamente che l’amico Direttore mi avrebbe messo
in crisi.Infatti mi sono venuti alla mente tanti ricordi,
molti un po’ messi da parte, di quella bellissima esperienza
che ho avuto nel 1991 quando come assessore all’urbanistica ho
portato in consiglio comunale l’affidamento del PRG di Salerno
all’archistar Catalana.Poiché penso che tanto si dirà sulle
progettualità di Bohigas, approfitto dello spazio concessomi
per parlare piuttosto dell’uomo. Innanzitutto la sua modestia
nell’approccio. Normalmente coloro i quali svolgono o hanno
svolto un ruolo importantissimo in campo nazionale o
internazionale spesso hanno atteggiamenti di non facile
disponibilità nei confronti degli altri. L’architetto catalano
non era così!Affabile, pronto a sentire le opinioni degli
altri e a confrontarsi, metteva anche un interlocutore “poco
tecnico” come me a suo agio.Poi la sua cultura ! Gli
architetti in generale sono amanti del bello, anche perché lo
devono rappresentare concretamente, ma Bohigas andava
oltre.Nelle sue visite a Salerno dimostrava di saperne molto
sulla Scuola Medica, sui Longobardi e sui Normanni, insomma,
sulla storia della nostra città, che doveva rappresentare la
base della costruzione della sua programmazione urbanistica.
Sin dall’inizio si poneva il problema dei tanti edifici
storici della nostra città, alfine di renderli fruibili per la
collettività, lamentandosi che l’Università fosse troppo
“distante” dalla città.Ma la sua cultura andava anche oltre;
ad esempio in una delle sue prime visite, pur avendo prenotato
in ristoranti più lussuosi, volle andare a cena al “Vicolo
della Neve”, informandosi sulle nostre tradizioni culinarie.
Era insomma la sua una cultura a 360 gradi. Vorrei a questo
punto raccontarvi un episodio. Mi aveva portato a cena in un
locale storico di Barcellona, forse il più antico, le “7
Puertas”. In quell’occasione mi prospettò una idea che mi
sembrò entusiasmante. Si dovevano chiedere ai vari artisti,
soprattutto quelli campani, di partecipare con loro opere
all’abbellimento di Salerno. Mi disse, ad esempio, che lui
poteva chiedere a Clemente una sua opera. Io, facendo una
confusione imperdonabile, dissi, riferendomi in modo sbagliato
a Clemente Tafuri, che purtroppo l’artista era morto. Il
professore stupito mi guardò e mi disse che ci aveva parlato
una settima prima a Berlino. Solo allora, scusandomi per la
gaffe, mi resi conto che era Clemente il grande artista della
transavanguardia, e non il nostro Clemente Tafuri. Io ed il
professore ci facemmo una bella risata.Io credo che al di là
di tutto molto di quanto realizzato a Salerno è stato frutto
della sua visione. Ad esempio l’attuale ricostruzione delle
spiagge sarebbe stata da lui condivisa.Purtroppo ora Oriol
Bohigas non c’è più, ma credo che Salerno, anzi lo spero, sia
stata una tappa importante della sua vita. Ciao Oriol!

Triplete: la nuova modalità
di giocare a briscola online
 Non avete ancora mai sentito parlare di Triplete? Non ci
riferiamo a quello di Mourinho. Se siete appassionati di carte
come la briscola, o di giochi di logica, siete nel posto
giusto, nell’articolo seguente affronteremo l’argomento.

Triplete è la nuova modalità di gioco basata su un torneo di
scopa dove l’intero montepremi in palio fluisce nelle mani di
un solo vincitore, varrebbe a dire il primo classificato. Il
fatto che il primo in classifica si aggiudichi tutto il
montepremi viene chiaramente comunicato dallo slogan ‘’Winner
takes All’’.

Vincere il montepremi prevede che il giocatore batta il suo
avversario in 3 partite consecutive, ed ecco spiegato perché
‘’triplete’’come nome scelto appositamente per il torneo. Per
accedervi non è così difficile, basta seguire alcune
istruzioni che vi indichiamo qui di seguito:
1. Registrati sul sito ove il torneo è presente, ed apri un
      conto di gioco nel caso in cui non lo abbia già,
      altrimenti basta il solo log-in nella propria area
      riservata;
   2. Lancia la lobby di gioco di Skill Games;
   3. Clicca sulla card gioco di scopa;
   4. Seleziona la sezione Triplete;
   5. Scegli l’importo del buy-in e iscriviti al torneo.

Ed in ultimo, ma non per importanza, mantenere una buona
concentrazione e seguire fedelmente le regole può essere
d’aiuto nella riuscita delle 3 partite da vincere per avere
accesso diretto al torneo.

Vincere le partite risulta quasi propedeutico per arrivare
all’obiettivo, le regole della briscola online sono le stesse
di quella classica, che vanta origini molto antiche e che si è
modificata scarsamente nel corso del tempo, pare che questo
gioco così popolare sia nato in Francia nel XIX secolo dalla
famiglia della Brusquembille e della Bizzica, secondo altri
avrebbe stranamente origini scandinave. La briscola prevede un
mazzo da 40 carte di semi italiani o francesi.

Data l’importanza di eseguire le partite in maniera corretta
per Triplete, vi indichiamo alcune regole da seguire della
briscola online.

Regole della briscola:

     Il mazziere distribuisce 3 carte ciascuno e ne lascia
     una sul tavolo coprendola per metà, tale carta segnerà
     il seme della briscola e sarà l’ultima ad essere
     pescata.
Partendo da destra ed in senso antiorario, ogni
     giocatore butta la sua carta, la mano viene aggiudicata
     dal giocatore che gioca la briscola di valore maggiore.
     Il giocatore che vince la mano prende tutte le carte
     davanti a sé. Poi pesca la prima carta del tallone,
     seguito dagli altri giocatori in senso antiorario e
     decide il seme, si continua a giocare sino
     all’esaurimento delle carte.
     L’ultima mano è solitamente la più importante, e spesso
     determina l’esito della partita, poiché in essa si
     concentrano la maggior parte dei punti, infatti di
     solito le carte con grandi carichi vengono conservate
     quasi fino alla fine.

“Dolce Natale”, la Claai
riporta in alto le tradizioni
natalizie tipiche di Salerno
di Erika Noschese

“Nel derby tra panettone e pandoro noi entriamo a gamba tesa
con la memora, la storia, la tradizione dell’altissima
pasticceria campana”. Così il presidente della Claai
Gianfranco Ferrigno ha presentato, ieri mattina presso la
Villa Carrara, l’iniziativa “Dolce Natale, il Natale della
tradizione e dell’identità”, un evento che vuole riportare
sulle tavole dei salernitani, nei giorni delle feste, i sapori
antichi e ormai dimenticati di dolci che sono stati sostituiti
dai più svariati tipi di panettoni. “Abbiamo coinvolto 15
artigiani del dolce e 15 pasticcieri a produrre, in una
vetrina, tutti i prodotti che appartengono alla nostra
tradizione – ha aggiunto il presidente della Claai Salerno –
Inoltre, noi abbiamo pensato ad un ruolo centrale per le
scuole perché il problema di sempre è proprio il rapporto
scuola-lavoro perché nelle scuole c’è tanto materiale e tanta
capacità, anche professionale dei docenti, a portare la
cultura del territorio internamente ad alcuni settori che
potrebbero sembrare marginali”. La Claai ha dunque coinvolto i
quattro istituti alberghieri della provincia di Salerno:
Istituto Alberhiero Santa Caterina da Siena (Salerno),
Istituto Alberghiero Roberto Virtuoso (Salerno), Istituto
Alberghiero Enzo Ferrari (Battipaglia), Istituto Alberghiero
M. Pittoni (Pagani) a fare dei moduli didattici specifici,
sfidandosi nel prodotto meno conosciuto, il raffiuolo, nella
sua forma classica. “Faremo una simpatica gara, un confronto
perché ogni scuola produrrà questo prodotto e sarà sottoposto
alla giuria di tre maestri artigiani più per capire e dare
informazioni che per premiare perché sono tutti bravi e
capaci”. Il Natale salernitano è dunque rappresentato da
Struffoli, Roccocò, mustaccioli e susamielli che, insieme ai
meno conosciuti raffiuoli, rappresentano il più tradizionale
fine pasto delle giornate di festa. Si parte l’8 dicembre,
quando le vetrine delle pasticcerie aderenti all’iniziativa
solleticheranno la golosità degli avventori esponendo le
tipicità salernitane e durerà tutto il periodo natalizio,
coinvolgendo i ristoratori. Ma essendo un ritorno alle origini
e volendo far sì che la tradizione ritrovi il suo ruolo
principale, si è voluto coinvolgere anche gli istituti
alberghieri che, con grande entusiasmo, sono già partiti con
lo studio delle ricette tradizionali. Nei primi giorni di
gennaio, in prossimità dell’Epifania, gli allievi degli
istituti si sfideranno, poi, in una gara dove una giuria
composta da quattro pasticceri salernitani, decreterà
l’istituto che ha meglio valorizzato i dolci tipici del
territorio. “Voglio ringraziare gli organizzatori – ha
sottolineato l’assessore alle attività produttive del Comune
di Salerno Alessandro Ferrara – perché simili eventi sono
impulsi vitali per l’economia. La valorizzazione del settore
enogastronomico passa sicuramente attraverso il recupero delle
tradizioni e questa manifestazione racchiude perfettamente in
senso di tutto ciò. Un grazie anche agli istituti alberghieri
che hanno accettato di dedicare un po’ della loro didattica
alle antiche tradizioni locali”. Le pasticcerie che hanno
aderito all’iniziativa sono: Pasticceria Bruno Rocco
(Fisciano), pasticceria Svizzera di Carlo Cuofano (Salerno),
Pasticceria Senatore di Senatore Margherita (Salerno),
Pasticceria Ingino (Salerno), Pasticceria Buonocore di Cosimo
Buonocore (Salerno), Pasticceria Romolo di Mazza Remo
(Salerno), Pasticceria Galasso di Galasso Marzio (Angri),
Pasticceria Dolci Tentazioni di Jonathan (Sala Consilina),
Pasticceria Lina (Eboli), Pasticceria Caffè Barbato di Barbato
Pasquale (Solofra), Le dolcezze di Lulù (Atripalda), Arte
Golosa di Mancuso Salvatore (Sarno), Pasticceria Marchetta di
Marchetta Massimo (Campagna),     Ristorante   Emozionando   di
Melileo Fernando (Ogliara.

Muore     l’architetto                                       e
urbanista Oriol Bohigas
L’architetto e urbanista catalano Oriol Bohigas, progettista
di fama mondiale, uno dei padri del ‘Modello Barcellona’ che
nel post-franchismo portò standard di dignità nei quartieri
periferici e artefice della Città Olimpica, è morto nella
capitale catalana. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 20
dicembre; nel 2015 gli era stato diagnosticato il morbo di
Parkinson. Professore di Composizione Architettonica presso la
Scuola di Architettura di Barcellona, fonda lo studio MBM
Arquitectes a Barcellona nel 1951 con Josep Martorell, ai
quali si unisce David Mackay nel 1963. Riceve l’incarico dal
Comune di Barcellona di Soprintendente dei Servizi di
Urbanistica (1980-1984). Negli anni Ottanta la sua fama cresce
culminando con l’affidamento del progetto per la realizzazione
della Città Olimpica di Barcellona in occasione delle
Olimpiadi del 1992. E’ responsabile della costruzione del
Villaggio Olimpico, del parco del litorale e del porto
olimpico, progetti che hanno reso possibile l’apertura di
Barcellona al Mediterraneo. Ha curato diversi progetti per
l’Expo di Siviglia del 1992. Più di recente a Barcellona ha
realizzato anche l’Universitat Pompeu Fabra (2001) e il grande
magazzino El Corte Ingles (2004). In Italia ha realizzato
diversi interventi urbanistici. tra cui il piano regolatore
della città di Salerno.
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