Il dispensatore gratuito di conoscenza
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Il dispensatore gratuito di conoscenza di Nunzia Giugliano La mostra d’arte contemporanea, Liber, inaugura la seconda esposizione sabato pomeriggio alle ore 16, negli spazi della Galleria Angelica, presso la preziosa Bibliotheca Angelica di Roma, fruibile fino all’11 dicembre. L’esposizione, curata dal critico d’arte Antonella Nigro, dopo la prima sessione nell’ultima settimana di novembre, accolta con calore e curiosità, riapre al pubblico con una seconda mostra, dove ancora una volta il libro, come ‘dispensatore gratuito’ di conoscenza, è protagonista delle indagini concettuali ed emozionali degli artisti, che nelle loro creazioni hanno esplorato, con cura ed attenzione, ogni suo aspetto, dalla forma al supporto, dal dialogo con il lettore alla sua intima percezione. Liber, prende forma dall’idea di trasferire allo spettatore l’importanza culturale del libro, nella storia, nell’arte e nella società, attraverso le opere sognanti, surreali ed allusive di ottantacinque artisti – Giuseppe Acone, Michele Angelillo, Emanuela Annovazzi, Gianni Balzanella, Eter Baratta, Loretta Bartoli, Lorenzo Basile, Emma Belmonte, Norma Bini, Gerardo Bisogni, Bra, Mariangela Calabrese, Daniela Capuano, Giuseppe Caputo, Rocco Cardinali, Ross Carpentieri, Orazio Casbarra, Luigi Caserta, Rosa Cianciulli, Pasquale Ciao, Giancarlo Ciccozzi, Teresa Citro, Fabio Colasante, Stefania Colizzi, Anna Coppola, Giovanni Coscarelli, Brendea Cosmin, Pasquale Corvino, Giancarlo D’Angelo, Mena D’Antonio, Nera D’Auto, Salvatore Damiano, Emilia De Michele, Giorgio Della Monica, Anna Di Maria, Rosanna Di Marino, Linda Edelhoff, Nina Esposito, Antonio Feola, Giuseppe Ferraiuolo, Angelica Flores, Luigi Franzese, Cinzia Gaudiano, Doriana Giannattasio, Patrizia Giannattasio, Aurelio Gomes, Flavia Alexandra Grattacaso, Gianni Grattacaso,
Maria La Mura, Pino Lauria, Alessandro Leo, Biagio Limongi, Viktoryia Macrì, Ida Mainenti, Giovanni Mangiacapra, Enzo Marotta, Davide Mirabella, Elena Ostrica, Silvano Palmisano, Annamaria Panariello, Gilda Pantuliano, Pietro Paolo Paolillo, Jongo Park, Silvia Rea, Gennaro Ricco, Vincenzo Ridolfini, Annie Rinauro, Grazia Romano, Francesco Roselli Cizzart, Hilde Salerno, Enza Sessa, Maria Sibilio, Pasquale Simonetti, Carolina Spagnoli, Donato Stabile, Luz Dary Suarez, Elisabetta Surico, Tavani, Bianca Rita Teatini, Francesco Tortora, Luigi Vaccaro, Luca Vallone, Sonia Vinaccia, Pevi, Stefania Voria – che, sulle orme della contemporaneità, sono giunti a rendere omaggio a figure allegoriche e poetiche, aleggianti nelle loro memorie. La mostra, ripartita in quattro sezioni, Charta, Ut pictura poёsis, Caudex e But-Eut, accoglie dodici saggi di relatori provenienti da diversi atenei e musei italiani – Fernando La Greca, Marcello Naimoli, Pierfrancesco Rescio, Mina Sehdev, Giuseppe Foscari, Giuseppe Fresolone, Gabriella Taddeo, Gianni Solino, Gaspare Dalia, Mariana Amato, Ferdinando Longobardi, Luigi Aversa – custoditi da un catalogo bilingue (italiano/inglese), di oltre 500 pagine, la cui parte centrale è ampliamente dedicata agli artisti espositori. Liber, con curiosa concettualità, ad opera del critico curatore e del suo team di “solo donne”, l’esperto linguistico Giovanna Della Porta, la consulente editoriale Grinora Mellethanne, veste i panni di mediatore, nel dialogo tra lo spettatore e la fiamma della ‘libera conoscenza’. Torna a Salerno l’Expo d’Arte “Luci in Avalon” Torna “Luci in Avalon” Expo d’Arte Contemporanea organizzata dall’associazione culturale “Avalon Arte APS” di Salerno,
manifestazione patrocinata dal Comune di Salerno. L’esposizione giunta alla settima edizione, si terrà a Salerno dal 4 al 12 dicembre 2021 nello storico Palazzo Genovese – sito in Largo Sedile del Campo nel cuore della Salerno illuminata dalle note Luci d’Artista che la manifestazione omaggia. Il vernissage si terrà sabato 4 dicembre alle ore 18.30 presentato dal critico d’arte Luigi Sinacori. “È l’occasione per poter tornare a far “respirare” l’Arte, paralizzata dalla pandemia e nella splendida cornice delle Luci d’Artista nel cuore di Salerno riproponiamo uno dei nostri format. Una collettiva dove tecniche e stili diversi coesistono e si esaltano vicendevolmente. – afferma il presidente Dina Scalera – Il tutto osservando le norme anti- Covid e garantendo la massima sicurezza ai visitatori. Con l’auspicio che potremo tornare ad assolvere pienamente la mission di “Avalon Arte” associazione APS registrata presso la Regione Campania dal 2016 ” La direzione artistica è della presidente Dina Scalera con Stefania Siano e l’allestimento è a cura di Giovanni Memoli, coadiuvato da Mario Cestaro. Personale di Giustiniani a Palazzo Sant’Agostino Mostra Antologica di Pittura e Scultura al secondo piano di Palazzo Sant’Agostino. L’inaugurazione della personale di Bruno Giustiniani “Per Aspera ad astra” ci sarà alle 16,30 di giovedì 9 dicembre. Al taglio del nastro prenderà parte nche il vice Sindaco Paky Memoli. La La Presentazione ed il saluto dei rappresentanti delle istituzioni si terrà presso la Sala Bottiglieri. Subito dopo il taglio ci sarà un breve spettacolo di suoni, luci e parole dove l’attore Antonio Angrisano, figlio d’arte salernitana, accompagnato dal suono di arpa e
violino farà animare i personaggi dei grandi dipinti esposti fino al 31 gennaio prossimo. Cimini live al “Cinquanta–Spirito Italiano” Oggi torna la musica live al “Cinquanta – Spirito Italiano”, in via Trento a Pagani. Con il supporto di BUH Concerti e la mediapartnership di Booonzo.it, giovedì 2 dicembre salirà sul palco del cocktail bar all’italiana Cimini. Cantautore calabrese di stanza a Bologna, nel 2016 viene notato dall’etichetta Garrincha Dischi dopo due dischi e un primo tour lungo lo Stivale. Di ritorno da unapprezzatissimo tour estivo in giro per l’Italia, portando per la prima volta sul palco le canzoni del nuovo album “Pubblicità”, Cimini decide di mescolare le carte in tavola con il Karaoke Tour, il nuovo tour invernale curato da Antenna Music Factory. Il Karaoke Tour sarà uno show sorprendente che vedrà Cimini protagonista nel coinvolgere il pubblico. Uno schermo, canzoni a richiesta, cover a sorpresa,teatro canzone, piano bar e molto altro. «Il Karaoke Tour – racconta Cimini – nasce dalla necessità di tornare a cantarci in faccia le parole delle canzoni. E visto che è una necessità di tutti e non solo mia, ho pensato di rendere il messaggio chiaro: canto io, ma cantate anche voi! E allora perché non fare un karaoke!? Come uno sfogo, un urlo che è mancato per troppo tempo, e soprattutto la voglia di non pensare a niente». Lo spettacolo vede alla regia Lodo Guenzi, una scelta originale che Cimini spiega così: «Sarà un concerto diverso dal solito e per questo ho voluto costruirlo con Lodo, un amico di serate alcoliche e di concerti, un compagno di etichetta, e una persona che ammiro. È la giusta guida che rende lo spettacolo così come lo immaginavo». Ad affiancare il
cantautore sul palco ci sarà anche il cantautore Ziliani «un personaggio esplosivo di cui mi sono innamorato artisticamente: lui sarà il ponte tra me e il pubblico». Ma la programmazione musicale di dicembre sembra essere molto interessante fino a Natale e gli ultimi giorni dell’anno, per chiudere con il botto l’anno di lancio del progetto “Cinquanta – Spirito Italiano”. Appuntamenti da non perdere saranno quelli di giovedì 9 e 16 dicembre con gli internazionali L.Teez e Franky Selector mentre il giorno di Natale sarà il djset di Tonico 70 a scaldare i cuori di tutti. Ultimo appuntamento dell’anno sarà quello di giovedì 30 dicembre con Marco Cocci. Una programmazione potente ed esaltante per un cocktail bar poliedrico, dove poter trascorrere tutte le fasi della giornata, dalla colazione al dopo cena con un servizio professionale in un ambiente casual, informale. Ma soprattutto è un progetto giovane pensato da giovani. L’obiettivo è quello di rendere innovativo e moderno il concetto del “bar all’italiana”, uno degli stili più esaltati al mondo. Filosofia del progetto è dare spazio, fiducia e soprattutto un futuro in questo territorio a tanti ragazzi che si sono formati lontano dalle proprie radici. Sonodiversi, infatti, i cervelli di ritorno protagonisti. Scoprire Cinquanta, quindi, è stringere la mano a un nuovo amico, nel tuo quartieredei ricordi. Può portarti lontano raccontando le sue storie ma rimane legato alle tradizioni della sua terra. Massimo Baraldi e “Tre giorni nella vita” Riprende il progetto “Voci migranti” curato da Casa della Poesia in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Salerno e alcuni Istituti scolastici
della nostra città, con lo scrittore Massimo Baraldi e il suo bellissimo “Tre giorni nella vita” (Multimedia Edizioni). Gli incontri si terranno oggi alla Scuola Media Lanzalone (ore 10,00), venerdì 3 dicembre al Liceo Alfano I (ore 11,00), sabato 4 dicembre al Liceo Da Vinci (ore 10,15). Un incontro pubblico sarà organizzato venerdì 3 dicembre alle ore 19,00 presso l’associazione L’Abbraccio ODV (Salerno, via Fresa 1, q. San Leonardo). Sarà presente l’Assessore alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili, Paola De Roberto. Riprendiamoci, con prudenza e responsabilità, i nostri spazi e i nostri progetti. Quanto dura un giorno? E di cosa è fatto? E’ possibile prendere i giorni e contarli? Separarli? Magari metterli in fila e ordinarli? Valgono di più quelli belli o quelli brutti? E di quelli così-così cosa ne facciamo, li buttiamo? Il giorno di una étoile è uguale a quello di un poeta? E corre più veloce un artista o un atleta? Se è vero che i giorni passano, poi dove vanno a finire? E a chi appartengono? A chi li vive, a chi li ricorda o a chi li raccoglie? E quando si smette di ricordarli poi non sono più di nessuno? Quarantuno personaggi provano a rispondere a queste domande condividendo tre giorni della propria vita con Massimo Baraldi: uno bello, uno brutto e uno così-così. Marco Baliani, Letizia Battaglia, Nino Benvenuti, Vsevolod Bernstein, Edo Bertoglio, Elisa Biagini, Jean Blanchaer, Leo Callone, Donatella Cervi, Philippe Daverio, Emmanuelle De Villepin, Pablo Echaurren, Gian Maurizio Fercioni, Ines Figini, Vittorio Garatti, Fra Paolo Garuti, Ricky Gianco, Rune Gjeldnes, Jack Hirschman, Filippo La Mantia, Nicolai Lilin, Italo Manca, Rocky Mattioli, Chiara Montanari, Francesco Moser, Paola Onofri, Rosalia Pasqualino Di Marineo, Sotirios Pastakas, Graziano Rossi, Simona Ruscitto, Luciana Savignano, Andrée Ruth Shammah, Guido Silvestri – Silver, Maurizio Solieri, Paolo Sollier, Maurizio Stecca, Natasha Stefanenko, Gustav Thöni, Beatrice Venezi, Beverly “Guitar” Watkins, Gianfranco Zigoni. Massimo Baraldi è originario della Bassa modenese, cresciuto a Imperia e, nel tempo, diventato comasco. È nato il 19 febbraio del 1966. Nel 2002 ha pubblicato
un’apprezzata traduzione dal russo dell’opera di Vladimir Majakovskij “Per la voce” ed è autore di alcuni romanzi e testi teatrali. Scrive per la rivista russa “Ozero Komo”. Affascinato dalla contaminazione tra forme espressive, collabora con fotografi, scultori e musicisti. Tra i suoi lavori “ibridi” è di particolare interesse il cortometraggio “Urban Dream” (2010), realizzato sull’asse Como–Roma–Atlanta con la regista Carola De Scipio e il compositore Giovanni Bataloni. “Tre giorni nella vita” è la sua prima pubblicazione con la Multimedia Edizioni.“Tre giorni nella vita” è un libro sulla bellezza e sui sogni. Contiene anche tutti i sentimenti del mondo – e ognuno di essi è declinato in tante sfumature quanti sono i personaggi che lo animano, eterogenei per formazione e frequentazione come già quelli rappresentati dai Beatles sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Tra le sue pagine artisti, sportivi, avventurieri e visionari di ogni sorta sono indissolubilmente legati gli uni agli altri dal filo dei propri giorni: ispirandomi al brano A Day in the Life, uno dei massimi capolavori firmati dalla coppia Lennon-McCartney, li ho infatti convinti a sceglierne e condividerne tre – uno bello, uno brutto e uno così-così. I ritratti ottenuti sono intensi e suggestivi quanto canzoni, mi è sembrato naturale strutturarli come i vecchi vinili a 45 giri: un lato A e un lato B – più una bonus track, perché ai tempi non ci stava e oggi invece sì. “Tre giorni nella vita” è un fugace scorcio del mio mondo e dell’immaginario che lo alimenta. Tutti gli uomini e le donne qui presenti ne fanno parte e, a livelli diversi, hanno contribuito a fare di me ciò che sono insegnandomi il senso delle cose con l’esempio delle proprie vite. Questo è il mio modo di celebrarli e ringraziarli.
A Della Greca assegnata la delega al personale a titolo gratuito Luigi Della Greca torna a Palazzo di Città. L’ex assessore al Bilancio, dopo la mancata vittoria alle ultime elezioni comunali, entra ufficialmente a fare parte dello staff del sindaco Vincenzo Napoli. A lui la delega al personale, a titolo gratuito in quanto pensionato. Della Greca dovrà dunque occuparsi anche delle relazioni sindacali e dovrà incontrare gli addetti ai lavori dopo il caos dei giorni scorsi. L’ex assessore al Bilancio era tra i super favoriti alla riconferma, da esterno dopo la bocciatura popolare ma la decisione del sindaco di escludere dalla giunta i Progressisti per Salerno lo ha penalizzato. Almeno fino ad ora. Al momento, resta in dubbio la posizione di Felice Marotta, che potrebbe decidere di abbandonare definitivamente Palazzo di Città, dopo una vita in Comune, prima accanto a De Luca e poi a Vincenzo Napoli. Se Marotta dovesse decidere di lasciare definitivamente Palazzo Guerra Della Greca potrebbe essere un suo degno sostituto. Con la delega al Personale potrebbe anche entrate definitivamente in giunta, tra la schiera di assessori. Erika Noschese Oriol Bohigas, ritratto di un genio di Fernando Cappuccio Quando mi è stato chiesto di ricordare Oriol Bohigas ho pensato immediatamente che l’amico Direttore mi avrebbe messo in crisi.Infatti mi sono venuti alla mente tanti ricordi,
molti un po’ messi da parte, di quella bellissima esperienza che ho avuto nel 1991 quando come assessore all’urbanistica ho portato in consiglio comunale l’affidamento del PRG di Salerno all’archistar Catalana.Poiché penso che tanto si dirà sulle progettualità di Bohigas, approfitto dello spazio concessomi per parlare piuttosto dell’uomo. Innanzitutto la sua modestia nell’approccio. Normalmente coloro i quali svolgono o hanno svolto un ruolo importantissimo in campo nazionale o internazionale spesso hanno atteggiamenti di non facile disponibilità nei confronti degli altri. L’architetto catalano non era così!Affabile, pronto a sentire le opinioni degli altri e a confrontarsi, metteva anche un interlocutore “poco tecnico” come me a suo agio.Poi la sua cultura ! Gli architetti in generale sono amanti del bello, anche perché lo devono rappresentare concretamente, ma Bohigas andava oltre.Nelle sue visite a Salerno dimostrava di saperne molto sulla Scuola Medica, sui Longobardi e sui Normanni, insomma, sulla storia della nostra città, che doveva rappresentare la base della costruzione della sua programmazione urbanistica. Sin dall’inizio si poneva il problema dei tanti edifici storici della nostra città, alfine di renderli fruibili per la collettività, lamentandosi che l’Università fosse troppo “distante” dalla città.Ma la sua cultura andava anche oltre; ad esempio in una delle sue prime visite, pur avendo prenotato in ristoranti più lussuosi, volle andare a cena al “Vicolo della Neve”, informandosi sulle nostre tradizioni culinarie. Era insomma la sua una cultura a 360 gradi. Vorrei a questo punto raccontarvi un episodio. Mi aveva portato a cena in un locale storico di Barcellona, forse il più antico, le “7 Puertas”. In quell’occasione mi prospettò una idea che mi sembrò entusiasmante. Si dovevano chiedere ai vari artisti, soprattutto quelli campani, di partecipare con loro opere all’abbellimento di Salerno. Mi disse, ad esempio, che lui poteva chiedere a Clemente una sua opera. Io, facendo una confusione imperdonabile, dissi, riferendomi in modo sbagliato a Clemente Tafuri, che purtroppo l’artista era morto. Il professore stupito mi guardò e mi disse che ci aveva parlato
una settima prima a Berlino. Solo allora, scusandomi per la gaffe, mi resi conto che era Clemente il grande artista della transavanguardia, e non il nostro Clemente Tafuri. Io ed il professore ci facemmo una bella risata.Io credo che al di là di tutto molto di quanto realizzato a Salerno è stato frutto della sua visione. Ad esempio l’attuale ricostruzione delle spiagge sarebbe stata da lui condivisa.Purtroppo ora Oriol Bohigas non c’è più, ma credo che Salerno, anzi lo spero, sia stata una tappa importante della sua vita. Ciao Oriol! Triplete: la nuova modalità di giocare a briscola online Non avete ancora mai sentito parlare di Triplete? Non ci riferiamo a quello di Mourinho. Se siete appassionati di carte come la briscola, o di giochi di logica, siete nel posto giusto, nell’articolo seguente affronteremo l’argomento. Triplete è la nuova modalità di gioco basata su un torneo di scopa dove l’intero montepremi in palio fluisce nelle mani di un solo vincitore, varrebbe a dire il primo classificato. Il fatto che il primo in classifica si aggiudichi tutto il montepremi viene chiaramente comunicato dallo slogan ‘’Winner takes All’’. Vincere il montepremi prevede che il giocatore batta il suo avversario in 3 partite consecutive, ed ecco spiegato perché ‘’triplete’’come nome scelto appositamente per il torneo. Per accedervi non è così difficile, basta seguire alcune istruzioni che vi indichiamo qui di seguito:
1. Registrati sul sito ove il torneo è presente, ed apri un conto di gioco nel caso in cui non lo abbia già, altrimenti basta il solo log-in nella propria area riservata; 2. Lancia la lobby di gioco di Skill Games; 3. Clicca sulla card gioco di scopa; 4. Seleziona la sezione Triplete; 5. Scegli l’importo del buy-in e iscriviti al torneo. Ed in ultimo, ma non per importanza, mantenere una buona concentrazione e seguire fedelmente le regole può essere d’aiuto nella riuscita delle 3 partite da vincere per avere accesso diretto al torneo. Vincere le partite risulta quasi propedeutico per arrivare all’obiettivo, le regole della briscola online sono le stesse di quella classica, che vanta origini molto antiche e che si è modificata scarsamente nel corso del tempo, pare che questo gioco così popolare sia nato in Francia nel XIX secolo dalla famiglia della Brusquembille e della Bizzica, secondo altri avrebbe stranamente origini scandinave. La briscola prevede un mazzo da 40 carte di semi italiani o francesi. Data l’importanza di eseguire le partite in maniera corretta per Triplete, vi indichiamo alcune regole da seguire della briscola online. Regole della briscola: Il mazziere distribuisce 3 carte ciascuno e ne lascia una sul tavolo coprendola per metà, tale carta segnerà il seme della briscola e sarà l’ultima ad essere pescata.
Partendo da destra ed in senso antiorario, ogni giocatore butta la sua carta, la mano viene aggiudicata dal giocatore che gioca la briscola di valore maggiore. Il giocatore che vince la mano prende tutte le carte davanti a sé. Poi pesca la prima carta del tallone, seguito dagli altri giocatori in senso antiorario e decide il seme, si continua a giocare sino all’esaurimento delle carte. L’ultima mano è solitamente la più importante, e spesso determina l’esito della partita, poiché in essa si concentrano la maggior parte dei punti, infatti di solito le carte con grandi carichi vengono conservate quasi fino alla fine. “Dolce Natale”, la Claai riporta in alto le tradizioni natalizie tipiche di Salerno di Erika Noschese “Nel derby tra panettone e pandoro noi entriamo a gamba tesa con la memora, la storia, la tradizione dell’altissima pasticceria campana”. Così il presidente della Claai Gianfranco Ferrigno ha presentato, ieri mattina presso la Villa Carrara, l’iniziativa “Dolce Natale, il Natale della tradizione e dell’identità”, un evento che vuole riportare sulle tavole dei salernitani, nei giorni delle feste, i sapori antichi e ormai dimenticati di dolci che sono stati sostituiti dai più svariati tipi di panettoni. “Abbiamo coinvolto 15 artigiani del dolce e 15 pasticcieri a produrre, in una vetrina, tutti i prodotti che appartengono alla nostra
tradizione – ha aggiunto il presidente della Claai Salerno – Inoltre, noi abbiamo pensato ad un ruolo centrale per le scuole perché il problema di sempre è proprio il rapporto scuola-lavoro perché nelle scuole c’è tanto materiale e tanta capacità, anche professionale dei docenti, a portare la cultura del territorio internamente ad alcuni settori che potrebbero sembrare marginali”. La Claai ha dunque coinvolto i quattro istituti alberghieri della provincia di Salerno: Istituto Alberhiero Santa Caterina da Siena (Salerno), Istituto Alberghiero Roberto Virtuoso (Salerno), Istituto Alberghiero Enzo Ferrari (Battipaglia), Istituto Alberghiero M. Pittoni (Pagani) a fare dei moduli didattici specifici, sfidandosi nel prodotto meno conosciuto, il raffiuolo, nella sua forma classica. “Faremo una simpatica gara, un confronto perché ogni scuola produrrà questo prodotto e sarà sottoposto alla giuria di tre maestri artigiani più per capire e dare informazioni che per premiare perché sono tutti bravi e capaci”. Il Natale salernitano è dunque rappresentato da Struffoli, Roccocò, mustaccioli e susamielli che, insieme ai meno conosciuti raffiuoli, rappresentano il più tradizionale fine pasto delle giornate di festa. Si parte l’8 dicembre, quando le vetrine delle pasticcerie aderenti all’iniziativa solleticheranno la golosità degli avventori esponendo le tipicità salernitane e durerà tutto il periodo natalizio, coinvolgendo i ristoratori. Ma essendo un ritorno alle origini e volendo far sì che la tradizione ritrovi il suo ruolo principale, si è voluto coinvolgere anche gli istituti alberghieri che, con grande entusiasmo, sono già partiti con lo studio delle ricette tradizionali. Nei primi giorni di gennaio, in prossimità dell’Epifania, gli allievi degli istituti si sfideranno, poi, in una gara dove una giuria composta da quattro pasticceri salernitani, decreterà l’istituto che ha meglio valorizzato i dolci tipici del territorio. “Voglio ringraziare gli organizzatori – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive del Comune di Salerno Alessandro Ferrara – perché simili eventi sono impulsi vitali per l’economia. La valorizzazione del settore
enogastronomico passa sicuramente attraverso il recupero delle tradizioni e questa manifestazione racchiude perfettamente in senso di tutto ciò. Un grazie anche agli istituti alberghieri che hanno accettato di dedicare un po’ della loro didattica alle antiche tradizioni locali”. Le pasticcerie che hanno aderito all’iniziativa sono: Pasticceria Bruno Rocco (Fisciano), pasticceria Svizzera di Carlo Cuofano (Salerno), Pasticceria Senatore di Senatore Margherita (Salerno), Pasticceria Ingino (Salerno), Pasticceria Buonocore di Cosimo Buonocore (Salerno), Pasticceria Romolo di Mazza Remo (Salerno), Pasticceria Galasso di Galasso Marzio (Angri), Pasticceria Dolci Tentazioni di Jonathan (Sala Consilina), Pasticceria Lina (Eboli), Pasticceria Caffè Barbato di Barbato Pasquale (Solofra), Le dolcezze di Lulù (Atripalda), Arte Golosa di Mancuso Salvatore (Sarno), Pasticceria Marchetta di Marchetta Massimo (Campagna), Ristorante Emozionando di Melileo Fernando (Ogliara. Muore l’architetto e urbanista Oriol Bohigas L’architetto e urbanista catalano Oriol Bohigas, progettista di fama mondiale, uno dei padri del ‘Modello Barcellona’ che nel post-franchismo portò standard di dignità nei quartieri periferici e artefice della Città Olimpica, è morto nella capitale catalana. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 20 dicembre; nel 2015 gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Professore di Composizione Architettonica presso la Scuola di Architettura di Barcellona, fonda lo studio MBM Arquitectes a Barcellona nel 1951 con Josep Martorell, ai quali si unisce David Mackay nel 1963. Riceve l’incarico dal Comune di Barcellona di Soprintendente dei Servizi di
Urbanistica (1980-1984). Negli anni Ottanta la sua fama cresce culminando con l’affidamento del progetto per la realizzazione della Città Olimpica di Barcellona in occasione delle Olimpiadi del 1992. E’ responsabile della costruzione del Villaggio Olimpico, del parco del litorale e del porto olimpico, progetti che hanno reso possibile l’apertura di Barcellona al Mediterraneo. Ha curato diversi progetti per l’Expo di Siviglia del 1992. Più di recente a Barcellona ha realizzato anche l’Universitat Pompeu Fabra (2001) e il grande magazzino El Corte Ingles (2004). In Italia ha realizzato diversi interventi urbanistici. tra cui il piano regolatore della città di Salerno.
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