Il culto dei morti presso gli Etruschi - Istituto Comprensivo ...
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Progettazione per compito di realtà (a.s. 2017-2018) Istituto Comprensivo Mascagni – Prato Scuola Primaria V. Frosini Il culto dei morti presso gli Etruschi A cura degli alunni e delle insegnanti delle classi quinte (Scuola primaria V. Frosini, a.s. 2017-2018)
Progettazione per compito di realtà (a.s. 2017-2018) Istituto Comprensivo Mascagni – Prato Scuola Primaria V. Frosini Informazioni di base 1) Titolo U.d.A.: Il culto dei morti presso gli Etruschi. 2) Disciplina: arte e immagine, italiano, storia. 3) Grado Livello: classi quinte 4) Scuola: V. Frosini 5) Autore: Anniballo Emilia, Bacherini Patrizia, Brogi Elena, Cario Maria, Chiti Manola, De Angelis Stefania, Di Marino Adele, Fattoruso Filomena, Lombardi Caterina, Menechini Gelsomina, Moles Caterina, Risi Anna, Sellitto Raffaela, Vaccariello Assunta. 6) Attività: individuale e di gruppo. Descrizione e • Tema/contenuto: a partire dalla studio della civiltà etrusca contestualizzazione gli alunni approfondiranno alcuni aspetti della stessa dell’unità di lavoro riguardanti il culto dei morti, la sfera religiosa e l’arte sacra. Il percorso prevederà una parte teorica ed un parte pratica in cui gli alunni produrranno manufatti raffiguranti immagini della necropoli etrusca di Tarquinia. Sarà inoltre prevista un’uscita didattica ad una necropoli etrusca. • Collocazione dell’unità nel percorso scolastico: primo quadrimestre (uscita didattica nel secondo quadrimestre). Competenze Verso quali traguardi disciplinari di competenza? disciplinari coinvolte (Dalle Indicazioni) ITALIANO L’allievo • partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. • Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. • Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. • Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. • Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
STORIA L’allievo • Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. • Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. • Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. • Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. ARTE ED IMMAGINE L’allievo • utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico- espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). • Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. • Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Obbiettivi di apprendimento ITALIANO • Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. • Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); comprendere lo scopo e l’argomento di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini ...). • Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto. • Comprendere consegne e istruzioni per l’esecuzione di attività scolastiche ed extrascolastiche. • Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. • Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere.
• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. • Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). • Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. • Rielaborare testi (ad esempio: parafrasare o riassumere un testo, trasformarlo, completarlo) e redigerne di nuovi, anche utilizzando programmi di videoscrittura. • Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei principali segni interpuntivi. • Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e argomenti di studio. STORIA • Conoscere gli aspetti fondamentali della storia degli antichi Etruschi. • Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno storico. • Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. • Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. • Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. ARTE ED IMMAGINE • Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e/o multimediali. • Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine. • Individuare in un’opera d’arte gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile per comprenderne il messaggio e la funzione. • Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture. • Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.
• Osservare opere pittoriche appartenenti alla civiltà etrusca per coglierne gli aspetti stilistici caratterizzanti ed il messaggio che esse intendono trasmettere. Competenze chiave di • Realizzare composizioni pittoriche e manufatti utilizzando cittadinanza coinvolte supporti, strumenti e tecniche di diverso tipo. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Strumenti didattici Materiale cartaceo: libri di testo, quaderni, schede didattiche. Strumenti per scrivere e disegnare: lapis, matite colorate, pennarelli, gessetti colorati, tempere o acquerelli, fogli d’album, carta da pacco, cartoncino pristol, materiale per e da incidere. Nuove tecnologie: pc, stampante, tablet, smartphone, macchina fotografica digitale. Per la documentazione: disegni, immagini, fotografie, manufatti, pannelli su carta da pacco. Sequenza di lavoro, tempi e setting delle attività sviluppate per il Tempi compito di realtà (variano a seconda del gruppo) Raccolta delle idee FASE 1. 1) Brainstorming sulle conoscenze pregresse 1 ora riguardanti le credenze religiose dei popoli studiati finora, il loro approccio nei riguardi della morte, il tipo di sepoltura e di trattamento destinato al defunto.
2) Dopo il brainstorming l’insegnante introdurrà attraverso video e/o letture l’argomento in questione e stimolerà gli alunni con domande di comprensione (scritte od orali). FASE 2. 1) Intervento di un esperto che approfondirà quanto 1 ora già introdotto in classe sull’argomento, soffermandosi in particolare sullo studio delle tombe etrusche e dell’arte sacra. Organizzazione delle Come ci si organizza? 1 ora idee Gli alunni, su indicazione dell’insegnante e consultando materiale digitale o cartaceo, ricercheranno informazioni riguardanti il culto dei morti nella civiltà etrusca. Il lavoro verrà svolto a coppie o in piccolo gruppo. Il materiale potrà essere raccolto sotto forma di appunti, fotocopie o stampe da pc e dovrà essere corredato di immagini e/o disegni. FASE 2. Dopo aver ascoltato la spiegazione gli alunni 30 min saranno stimolati a porre domande su quanto ascoltato. Elaborazione FASE 1. 4 ore A coppie o in piccolo gruppo il materiale raccolto verrà rielaborato: trascrizione delle informazioni raccolte durante la ricerca (testo informativo). Arricchimento del testo con immagini e/o disegni corredati di didascalie. Assemblamento del lavoro svolto a coppie o a piccoli gruppi in un unico cartellone. FASE 2. Seguendo le indicazioni dell’esperto gli alunni, 2 ore in gruppi di tre, realizzeranno un pannello su e 30 min carta da pacchi utilizzando dei gessetti colorati. I pannelli rappresenteranno copie di pitture rinvenute nelle tombe etrusche di Tarquinia. Riflessione sul lavoro FASE 1. 30 min svolto Rilevazione dell’interesse e della partecipazione, nonché dell’impegno individuale e collettivo; criticità e difficoltà riscontrate.
FASE 2. Rilevazione dell’interesse e della partecipazione. Prodotto finale Mostra finale con gli elaborati ed i manufatti prodotti dagli alunni e testimonianze fotografiche dell’uscita didattica alle tombe etrusche. Valutazione e Valutazione del processo. autovalutazione Valutazione del prodotto. Compilazione di rubriche valutative del docente/alunno per le varie competenze. Comparazione delle due rubriche. Compilazione di un quadro completo delle competenze. Rubrica valutativa dell’insegnante: l’insegnante osserva gli studenti nel processo di lavoro e raccoglie informazioni nella rubrica. LIVELLI Livello parziale Livello Livello Livello avanzato essenziale intermedio INDICATORI Saper È stato/a Circa nella metà Ha raccolto la Ha raccolto tutte le raccogliere aiutato/a nella dei casi ha maggior parte informazioni informazioni ricerca e nella saputo delle informazioni necessarie. raccolta raccogliere le necessarie. d’informazioni informazioni necessarie Saper elaborare È stato/a Ha rispettato Ha rispettato per Ha rispettato il percorso di guidato/a per correttamente il lo più correttamente e con lavoro scelto. attuare percorso correttamente il sicurezza il percorso correttamente il individuato la percorso individuato. percorso metà delle volte. individuato. individuato. Partecipare in È stato/a Circa nella metà Generalmente ha Ha partecipato in modo attivo al sollecitato/a più dei casi è stato partecipato in modo molto attivo e lavoro. volte a sollecitato a modo attivo al propositivo al partecipare in partecipare in lavoro. lavoro. modo più attivo al modo più attivo al lavoro. lavoro. Lavorare nei È stato/a Circa nella metà Ha lavorato Ha portato a termine tempi previsti. invitato/a più delle situazioni è rimanendo nei il proprio lavoro volte a lavorare in stato invitato a tempi previsti. impiegando meno maniera più lavorare più tempo del previsto. rapida. rapidamente. Rubrica auto-valutativa dello studente: al termine dell’attività si consegna una copia della rubrica a ciascuno studente e si chiede di riflettere sul lavoro svolto fin dall’inizio in relazione al compito autentico appena conclusosi. Per gli allievi delle classi più “alte” o per quelli che conoscono già bene i processi di autovalutazione, si può usare una rubrica auto-valutativa più simile a quella del docente, caratterizzata dalla presenza di descrittori.
LIVELLI INDICATORI Ho saputo Sono stato/a Ho raccolte Ho raccolto una Ho raccolto con raccogliere aiutato/a qualche buona parte di facilità tutte le informazioni raccogliere le informazione informazioni informazioni informazioni necessarie. Ho saputo Sono stato/a Ho saputo Ho saputo Ho saputo elaborare il guidato/a elaborare una elaborare gran elaborare tutto il percorso di nell’elaborazione parte del lavoro parte del lavoro lavoro scelto lavoro scelto del lavoro scelto scelto Ho partecipato Sono stato/a Circa nella metà Generalmente ho Ho sempre attivamente sollecitato/a delle situazioni partecipato in partecipato in a partecipare sono stato/a modo attivo al modo molto attivo sollecitato/a a lavoro. e propositivo al partecipare in lavoro. modo più attivo al lavoro. Ho lavorato nel Sono stato/a Circa nella metà Ho lavorato Ho portato a tempo previsto invitato/a spesso delle situazioni rimanendo nei termine il lavoro a rispettare i sono stato/a tempi previsti. impiegando meno tempi previsti invitato/a a tempo del lavorare più previsto. rapidamente.
DOCUMENTAZIONE FASE 1. Raccolta delle idee FASE 1. 1) Brainstorming sulle conoscenze pregresse riguardanti le credenze religiose dei popoli studiati finora, il loro approccio nei riguardi della morte, il tipo di sepoltura e di trattamento destinato al defunto. 2) Dopo il brainstorming l’insegnante introdurrà attraverso video e/o letture l’argomento in questione e stimolerà gli alunni con domande di comprensione (scritte od orali). Organizzazione delle Come ci si organizza? idee 7) Gli alunni, su indicazione dell’insegnante e consultando materiale digitale o cartaceo, ricercheranno informazioni riguardanti il culto dei morti nella civiltà etrusca. Il lavoro verrà svolto a coppie o in piccolo gruppo. Il materiale potrà essere raccolto sotto forma di appunti, fotocopie o stampe da pc e dovrà essere corredato di immagini e/o disegni. VIDEO PROPOSTI: https://www.raiplay.it/video/2018/01/Meraviglie---La-Penisola-dei-tesori-41fac184-e3d8-4561- bf8a-fe6a1857f296.html
http://www.mondadorieducation.it/risorse/media/primaria/adozionali/rino_storia/etruschi/esplorazio ne.htm http://www.mondadorieducation.it/risorse/media/primaria/adozionali/rino_storia/etruschi/esplorazio ne.htm
Elaborazione FASE 1. A coppie o in piccolo gruppo il materiale raccolto verrà rielaborato attraverso testi in formato digitale o cartaceo ed immagini.
ESEMPI DI TESTI PRODOTTI LAVORANDO IN PICCOLO GRUPPO: 1) LA RELIGIONE ETRUSCA. Le divinità e l’arte divinatoria. Gli Etruschi erano politeisti. Alle divinità dedicarono numerosi templi, costruiti non solo nelle città, ma anche nei luoghi di passaggio, come porti e valichi. Nel tempio si recavano per pregare, offrire sacrifici alle divinità, conoscere il volere degli dèi. La religione svolgeva un ruolo centrale nella vita di questo popolo. Secondo gli Etruschi, infatti, gli dèi rivelavano agli uomini la propria volontà attraverso particolari segni. I sacerdoti erano specializzati nell'interpretazione di tali segni: gli àuguri erano i sacerdoti che conoscevano il significato del volo degli uccelli; gli aruspici, invece, sapevano leggere le viscere degli animali sacrificati; inoltre i sacerdoti etruschi erano abilissimi (e per questo rinomati) nell'interpretazione dei fulmini. Secondo gli Etruschi erano state le stesse divinità ad insegnare agli uomini come interpretare i segni divini: un fanciullo dall’aspetto di vecchio, di nome Tagete, figlio di Genio e di Tinia, era apparso al contadino Tarchon (da cui poi la città di Tarquinia prese il nome) emergendo dal solco di un aratro e aveva rivelato a tutti gli uomini i segreti dell’arte divinatoria. Gli dèi etruschi, alle origini della civiltà, erano semplici entità, spiriti privi di forma che si manifestavano occasionalmente. Sotto l'influsso culturale dei greci, le divinità etrusche assunsero l'aspetto antropomorfo (con sembianze umane). I tre dèi più importanti sono: Tinia (che corrisponde a Zeus), la sua sposa Uni (Era) e loro figlia Menrva (Atena). Altri dèi importanti sono Turms (Ermes), Fufluns (Dioniso) e Voltumna. Oltre agli dèi esistevano anche i demoni, che secondo la credenza etrusca si incontravano dopo la morte. I principali sono Charun (che corrisponde pienamente al Caronte dei greci), un demone che accompagnava le anime nell'aldilà ed è raffigurato alato, con una bocca simile a quella degli uccelli e con orecchie aguzze; era armato di un martello. Un altro demone ostile è Tuchulcha: anch'esso è raffigurato con un becco, due ali e coperto di serpenti sulla testa. Una dea amichevole è invece Vanth, demone del destino. La divinazione era una pratica complessa che richiedeva nozioni di astronomia e medicina. Le funzioni sacre erano fissate in particolari periodi calendari ed erano accompagnate da musica, danze, preghiere ed invocazioni.
2) IL CULTO DEI MORTI PRESSO GLI ETRUSCHI. Gli Etruschi crearono necropoli per i loro morti simili alle città del mondo dei vivi. Le necropoli sorgevano in genere nei pressi del centro abitato o delle città, ma vi erano anche delle eccezioni. In Etruria si praticava sia l’incinerazione che l’inumazione, infatti in alcune tombe si possono trovare sia urne che sarcofagi. Gli Etruschi credevano in una vita dopo la morte per cui la tomba doveva essere preparata per diventare la nuova casa del defunto:un corredo di abiti, ornamenti, oggetti d’uso e una scorta di cibi e bevande. Il resto era un arricchimento e poteva variare a seconda del rango sociale del defunto e delle possibilità economiche degli eredi. Si poteva così dotarla di arredi, e magari affrescarla sulle pareti con scene della vita quotidiana o dei momenti più significativi della vita del defunto. Quanto alle pratiche proprie dei funerali, esse andavano dall’esposizione al defunto in pubblico al corteo funebre al banchetto davanti alla tomba. Tutte queste pratiche, insieme alle cerimonie e ai riti che dovevano essere compiuti in onore di divinità legate al mondo dei morti, facevano parte di un autentico culto dei morti, sacro da rispettare e da venerare. Le tombe più antiche sono quelle a pozzetto e a fossa (IX-VII secolo a.C.): erano scavate nel terreno ed avevano forma circolare o rettangolare; erano rivestite da lastroni di roccia, contenevano l’urna con le ceneri o le ossa del defunto. A partire dal VII secolo a.C. le tombe divennero costruzioni più solide, simili a montagnole di terra, con una base circolare circondata dal tufo (un tipo di roccia magmatica molto presente sul territorio etrusco). Queste costruzioni sono definite tombe a tumulo. Famose sono poi le tombe a camera della necropoli di Tarquinia scavate nel tufo, le quali hanno un ambiente unico con corridoio di accesso e pareti affrescate.
A Populonia si sviluppa un tipo di tomba chiamata ad edicola con un piccolo frontone ed il tetto a spiovente. TOMBA A EDICOLA TOMBA A CAMERA
1) LE TOMBE ETRUSCHE. Esistono diverse tipologie di tombe etrusche che variano sia in base al periodo storico sia in base alla collocazione geografica e alle caratteristiche geologiche del terreno in cui si trovano. Tombe a pozzetto: X - VI secolo a.C. Le tombe a pozzetto sono simili ad un pozzo scavato nella terra o nella roccia e poi ricoperto, di forma cilindrica oppure quadrangolare. La profondità era variabile e poteva arrivare fino a due metri. Le ceneri venivano deposte in urne di terracotta definite biconiche, collocate sul fondo insieme agli oggetti rituali e ai corredi funebri. L'ossuario era di varia forma, chiuso da un elmo nelle tombe destinate agli uomini oppure chiuse da una ciotola, con l'accenno di seni femminili nella parte alta del vaso per le donne. Alla fine dell'età del bronzo, sostituirono le sepolture a inumazione. Questa tipologia di tomba è strettamente collegata alla cremazione dei corpi, usanza utilizzata tra il X secolo a.C. ed il VI secolo a.C. in quella che poi venne chiamata civiltà villanoviana che enfatizza la cesura netta rappresentata dalla morte. Tombe a tumulo: VIII - VI secolo a.C. Le tombe a tumulo sono generalmente costituite da una struttura circolare chiamata tamburo (zoccolo) costruita in blocchi di pietra panchina sormontata da una pseudocupola in lastre di pietra alberese disposte in cerchi concentrici con diametro decrescente fino a formare un involucro a cupola.
La pseudocupola viene poi interamente ricoperta di terra compatta per proteggere e isolare l'intera struttura, ed è circondata da un anello di contenimento in blocchetti di pietra panchina. Tombe a fossa: VIII - V secolo a.C.Le tombe a fossa sono una tipologia di tombe per corpi inumati se di forma rettangolare o per incinerazione quando sono di forma quadrata. Tombe a cassone: VII - V secolo a.C. Le tombe a cassone sono costituite da casse in tufo (anche in nenfro e peperino) particolarmente pesanti, con un coperchio a due falde o a "schiena d'asino", che celavano il defunto e le sue suppellettili personali. Spesso attorno al cassone erano posati altri oggetti funebri. Tombe ipogee o a camera: VII - IV secolo a.C.Le tombe ipogee o a camera possono essere completamente sotterranee, semisotterranee oppure scavate nella roccia anche riutilizzando grotte naturali o ricavate nei ciglioni delle rupi. In quest'ultimo caso vengono dette anche tombe rupestri. Tombe a tholos: Tardo periodo orientalizzante Le tombe a tholos sono una derivazione dell'architettura di Micene, tipologia di tomba che era destinata ai re. Si tratta di uno dei primi esempi di cupola dell'antichità ed è
costruita contro una collina allineando delle pietre in cerchi concentrici sovrapposti, fino alla completa chiusura della volta. La sala circolare il cui centro è a volte occupato da un pilastro centrale, veniva poi ricoperta di terra ricostruendo così l'architettura originaria della collina. Questa tipologia di tomba è stata usata soprattutto per sepolture familiari e veniva utilizzata dallo stesso clan aristocratico per più generazioni. Tombe a edicola: VI - V secolo a.C. Le tombe a edicola sono semplici casette rettangolari in pietra con tetto a due falde. Queste tipologie di tombe rappresentano una rarità e il loro nome deriva dal termine latino “aedìcula”, per le loro caratteristiche formali che richiamano quelle di un tempietto. Nella simbologia etrusca tale forma era molto significativa, perché rappresentava il punto intermedio del viaggio che il defunto doveva compiere dalla vita alla morte. Tombe a dado o a cubo: VI - II secolo a.C. Le tombe a dado o a cubo sono delle tombe a camera tipiche delle necropoli rupestri, inserite all'interno di un blocco di roccia scavato nel tufo oppure costruite ex-novo. In quest'ultimo caso costituiva una vera e propria tomba a dado perché la struttura era isolata su tutti e quattro i lati. Quando invece il parallelepipedo è isolato solamente sui tre lati della parete rocciosa vengono denominate a "semidado".
Tombe a colombario: Dal III secolo a.C. Le tombe a colombario sono camere, spesso comunicanti in serie, nelle cui pareti sono ricavate delle cellette di circa 20 - 30 cm di lato nelle quali venivano deposte le ceneri dei defunti, in vasi o urne, insieme a corredi funebri molto poveri. Questo tipo di sepoltura veniva usato dalle classi sociali più povere e risalgono all'ultimo periodo etrusco e al periodo romano. Tombe a pozzo: II - I secolo a.C.Le tombe a pozzo sono così chiamate per la struttura di un vero e proprio pozzo che può raggiungere la profondità di dieci metri. La camera sepolcrale o i cunicoli che ad essa conducono, si trovano in fondo e possono essere raggiunti attraverso tacche (pedarole) ad uso di gradini oppure attraverso degli scalini scavati nella parete del pozzo. Tombe alla cappuccina: Età imperiale Le tombe alla cappuccina prendono il loro nome dalla loro forma, che ricorda un cappuccio da frate. La tomba è formata da una copertura
di tegole o anche lastroni di pietra posti ai fianchi della salma e uniti al vertice. La terra ricopriva il tutto, compreso un corredo funerario particolarmente povero in relazione alla classe sociale che usufruiva di queste semplici sepolture. CORREDO FUNEBRE
DOCUMENTAZIONE FASE 2. Raccolta delle idee FASE 2. 1) Intervento di un esperto che approfondirà quanto già introdotto in classe sull’argomento, soffermandosi in particolare su scrittura etrusca (iscrizioni rinvenute su oggetti di corredo funebre), arte divinatoria, tombe etrusche e arte sacra.
Elaborazione FASE 2. Dopo una breve lezione teorica, gli alunni incideranno una breve frase ed il proprio nome su un pezzo di coccio dipinto con tinta nera per simulare il ritrovamento di un frammento di un manufatto in bucchero. In un secondo tempo, seguendo le indicazioni dell’esperto, gli alunni, in gruppi di tre, realizzeranno un pannello su carta da pacchi utilizzando dei gessetti colorati. I pannelli rappresenteranno copie di pitture rinvenute nelle tombe etrusche di Tarquinia e Cerveteri. Infine utilizzando l’argilla ed uno stampo, verrà creato un modellino del fegato di Piacenza.
Riflessione sul lavoro FASE 2. svolto Rilevazione dell’interesse e della partecipazione. ALCUNI ESEMPI: LIVELLI INDICATORI Ho saputo Sono stato/a Ho raccolte Ho raccolto una Ho raccolto con raccogliere aiutato/a qualche buona parte di facilità tutte le informazioni raccogliere le informazione informazioni informazioni informazioni necessarie. Ho saputo Sono stato/a Ho saputo Ho saputo Ho saputo elaborare il guidato/a elaborare una elaborare gran elaborare tutto il percorso di nell’elaborazione parte del lavoro parte del lavoro lavoro scelto lavoro scelto del lavoro scelto scelto Ho partecipato Sono stato/a Circa nella metà Generalmente ho Ho sempre attivamente sollecitato/a delle situazioni partecipato in partecipato in a partecipare sono stato/a modo attivo al modo molto attivo sollecitato/a a lavoro. e propositivo al partecipare in lavoro. modo più attivo al lavoro. Ho lavorato nel Sono stato/a Circa nella metà Ho lavorato Ho portato a tempo previsto invitato/a spesso delle situazioni rimanendo nei termine il lavoro a rispettare i sono stato/a tempi previsti. impiegando meno tempi previsti invitato/a a tempo del lavorare più previsto. rapidamente. LIVELLI INDICATORI Ho saputo Sono stato/a Ho raccolte Ho raccolto una Ho raccolto con raccogliere aiutato/a qualche buona parte di facilità tutte le informazioni raccogliere le informazione informazioni informazioni informazioni necessarie. Ho saputo Sono stato/a Ho saputo Ho saputo Ho saputo elaborare il guidato/a elaborare una elaborare gran elaborare tutto il percorso di nell’elaborazione parte del lavoro parte del lavoro lavoro scelto lavoro scelto del lavoro scelto scelto Ho partecipato Sono stato/a Circa nella metà Generalmente ho Ho sempre attivamente sollecitato/a delle situazioni partecipato in partecipato in a partecipare sono stato/a modo attivo al modo molto attivo sollecitato/a a lavoro. e propositivo al partecipare in lavoro. modo più attivo al lavoro. Ho lavorato nel Sono stato/a Circa nella metà Ho lavorato Ho portato a tempo previsto invitato/a spesso delle situazioni rimanendo nei termine il lavoro a rispettare i sono stato/a tempi previsti. impiegando meno tempi previsti invitato/a a tempo del lavorare più previsto. rapidamente.
Prodotto finale Mostra finale con gli elaborati ed i manufatti prodotti dagli alunni e testimonianze fotografiche dell’uscita didattica alle tombe etrusche (Tumulo etrusco di Montefortini con visita al museo e Necropoli etrusca di Baratti e Populonia). USCITE DIDATTICHE.
NECROPOLI BARATTI E POPULONIA.
MOSTRA FINALE
QUIZ REALIZZATO DAGLI ALUNNI UTILIZZANDO L’APP KAHOOT! E PROPOSTO AI GENITORI IN OCCASIONE DELLA MOSTRA FINALE.
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