Pasquale Renna è ancora pericoloso. Il ministro Marta Cartabia ha rinnovato il regime di 41 bis a carico del boss della Piana

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Pasquale   Renna   è   ancora
pericoloso. Il ministro Marta
Cartabia ha rinnovato il
regime di 41 bis a carico del
boss della Piana
di Pina Ferro

Pasquale Renna é ancora pericoloso e per questo il ministro
della Giustizia ha ritenuto necessario firmare il rinnovo del
41 bis (carcere duro). Pasquale Renna 60 anni, boss della
Piana Sele, è attualmente detenute presso il carcere di
Novara. Il ministro Marta Cartabia nel provvedimento firmato
ha disposto l’applicazione di tutte le norme ed i divieti
destinati ai detenuti al regime del 41bis. Il ministro scrive
nel provvedimento: “in ragione della particolare posizione di
responsabilità rivestita dal detenuto nell’ ambito della
organizzazione di appartenenza e del credito dallo stesso
posseduto, può fondatamente considerarsi tuttora sussistente
il legame con la medesima, ed il ruolo rivestito all’interno
di questa”. Per il ministro della Giustizia “la predetta
associazione è tuttora operante sul territorio e dedita alla
commissione di gravi delitti che pregiudicano l’ordine e la
sicurezza pubblica”. Nel decreto del Ministro Marta Cartabia
viene evidenziato, che la documentazione raccolta prova “che
non è venuta meno la capacità di Pasquale Renna, di mantenere
contati con esponenti tuttora liberi dell’organizzazione
criminale di appartenenza, anche in ragionr della sua
particolare concreta pericolosità”. Dalla verifica effettuata,
attraverso le richieste di informazioni agli organi di polizia
e acquisiti i pareri della Dda di Salerno e della Dnaa, è
emerso che il gruppo di appartenenza di Pasquale Renna “è
attualmente attivo e presente sul territorio, e, in concreto,
la potenzialità organizzativa del gruppo criminale non è
venuta meno, nè si sono acquisiti nuovi elementi da cui
desumere una minore operatività dello stesso – anche in
riferimento al ruolo ed alla situazione personale del
detenuto; Non si sono verificate sopravvenienze da cui
desumere un mutamento del ruolo e della posizione del detenuto
all’interno dell’organizzazione, nè lo stesso ha operato
condotte che si sono poste in coflitto con la sua appartenenza
all’organizzazione; il decorso del tempo trascorso in
detenzione non ha mutato il ruolo e la funzione del soggetto
all’interno dell’organizzazione”. Dunque, per il ministro
Pasquale Renna è ancora il capo indiscusso del sodalizio
criminale ed ha ancora la capacità di “dettare regole e
impartire disposizioni”. Secondo quanto riportato dal Ministro
nel provvedimento di rinnovo del 41 bis, per la Direzione
distrettuale antimafia il clan “Pecoraro – Renna” “già egemone
nella Piana del Sele, in particolare nei comuni di
Pontecaganano, Battipaglia e Bellizzi deve essere considerato
ancora operante nel territorio. Invero, è stata dimostrata nel
corso di indagini relativamente recenti, la capacità degli
affiliato del clan di creare gruppi organizzati. Il
riferimento è all’associazione riferibile ai gemelli Sergio e
Enrico Bisogni nonchè a Mogavero Francesco, la cui
organizzazione ha agito di fatto quale prosecuzione del clan
Pecoraro – Renna”. I magistrati della Dda fanno riferimento
alle indagini Omnia e Perseo. “Significativo dell’ascendente
del detenuto e della organizzazione sulla popolazione locale è
senza dubbio l’episodio segnalato dalla compagnia dei
carabinieri di Battipaglia verificatosi in occasione della
visita che Pasquale Renna nel gennaio 2017 ha effettuato
presso l’abitazione della madre nel 2017”. In tale occasione
scrivono gli investigatori numerosae persone attesero Pasquale
Renna all’esterno dell’abitazione anche solo per salutarlo.
“Il detenuto ha mantenuto inalterata la propria capacità
astratta di intrattenere rapporti con il territorio di
riferimento e con la criminalità organizzata ivi operante”.
Pasquale Renna è stato condannato con sentenza passata in
giudicato, per il reato di cui all’articolo 416 bis in quanto
ritenuto promotore del clan Pecoraro – Renna legato
soprattutto al clan Cesarano, con a capo Ferdinando Cesarano,
organizzazione camorristica del napoletano estremamente
pericolosa sia per capacità economiche che militari. Pasquale
Renna ha a suo carico diverse condanne, anche all’ergastolo,
per vari omicidi in relazione ai quali è stata riconosciuta la
sua responsabilità con sentenze passate in giudicato. A tutto
ciò si aggiungono le dichiarazioni che sono state rese dal
collaboratore di giustizia Sabino De Maio che ha riferito
delle attività compiute da criminali e gruppi nella zona di
influenza del clan Pecoraro – Renna spendendo ancora il nome
del clan Pecoraro – Renna. E ancora, nel decreto del ministro
viene anche riportato che nel febbraio e nel giugno 2019
Pasquale Renna, detenuto a Novara, ha “proferito reiterate
minacce aggravate dal metodo mafioso in danno del dottor
Montemurro, magistrato della Dda di Salerno. Nonostante le
condanne e la lunga detenzione Renna non ha mai mostrato segni
di dissociazione dalla malavita organizzata. Nel frattempo i
legali di Pasquale Renna stanno già preparando il ricorso in
Cassazione oltre ad impugnare il provvedimento al tribunale di
Sorveglianza di Roma.

A Battipaglia una veglia
funebre in memoria di un pino
abbattuto
In guerra le comunità piangono ad ogni battaglia i propri
cari. Così accade che a Battipaglia il Collettivo La Fronda
che da circa un mese ha intrapreso un’azione di documentazione
e contestazione degli abbattimenti e delle capitozzature
indiscriminate in corso sul territorio pubblico, ha
organizzato una vera e propria veglia funebre in memoria di un
esemplare di Pino Pinea, abbattuto in mattinata dagli operai
di Alba Nuova. Qui infatti c’è la società municipalizzata
addetta al servizio di raccolta rifiuti ad occuparsi della
manutenzione del verde urbano, con discutibili risultati. Ieri
sera gli attivisti si sono riuniti alle 20 e 30 in via
Ricciardi per condividere simbolicamente il doloroso momento
di addio, lasciando ognuno una piccola candela ai piedi del
tronco reciso. La cerimonia è stata una toccante declamazione
funebre, interpretata Francesco Di Concilio e accompagnata
dalla fisarmonica di Benedetto Battipede. Secondo la Determina
dirigenziale del 28/10/2021, da circa due mesi non scaricabile
dal sito dell’ente, l’albero, di circa 40 anni, vegetante su
suolo pubblico, si sarebbe trovato “a distanza non
regolamentare dal confine di un immobile di proprietà
privata”. Nel documento che motiva l’intervento non compare
alcuna perizia tecnica a sostegno del taglio ma solo la
richiesta di messa in sicurezza di alcuni rami della pianta,
da parte di alcuni residenti. Al suo posto, si legge, seguirà
la messa a dimora di 2 piante di Carrubo. “Ci chiediamo perché
non siano stati rimossi solo i rami del pino e – spiegano dal
Collettivo – secondo quale criterio siano stati scelti dei
Carrubo, conosciuti come alberi del sole, in una strada quasi
del tutto in ombra, mentre si potrebbero piantare altri
esemplari di Melia Azedarach (Albero dei Rosari) già presenti
sulla strada, in coerenza con il paesaggio esistente”. La
campagna di sensibilizzazione intrapresa dal Collettivo La
Fronda è partita circa un mese fa con l’apertura di una pagina
Fb e la sottoscrizione di una mozione popolare che, nelle tre
giornate dedicate, ha raccolto oltre 500 adesioni per chiedere
il rispetto del regolamento comunale per il verde urbano e la
tutela degli ecosistemi naturali rimasti, in collina e nella
fascia costiera, nonché il censimento del patrimonio arboreo
esistente. Si attende che il Consiglio comunale comunichi la
data per la discussione.
Battipaglia,   taglio    del
nastro del nuovo McDonald’s
È   il   ristorante   McDonald’s   tra   i   più   innovativi   e
all’avanguardia in Italia. Una struttura che si distingue per
il design e l’architettura post industriale degli interni, con
un’atmosfera vintage ma allo stesso tempo smart, con McDrive,
McCafè e playland dedicata ai bambini e al gioco. Un impatto
occupazionale notevole, con 50 giovani dipendenti già a lavoro
all’interno del locale, che sorge sulla SS18 Tirrena Inferiore
(all’incrocio con la traversa Carmine Turco).

Un taglio del nastro sobrio e minimal, in rispetto di tutte le
vittime del Covid e delle normative di contenimento della
curva pandemica, a cui hanno preso parte la Sindaca di
Battipaglia Cecilia Francese e il partner McDonald’s per le
province di Salerno e Potenza Luigi Snichelotto, rinviando la
festa per l’apertura e il brindisi augurale alla tarda
primavera-estate.

“È un tuffo nel passato, perché tutti quanti noi da bambini
siamo passati al McDonald’s – esordisce la sindaca Cecilia
Francese, muovendosi tra i kiosk e ammirando la nuova
struttura, mentre tiene tra le mani un palloncino McDonald’s –
 La percezione è molto bella, soprattutto per i tanti ragazzi
che lavorano qui, pronti per questa nuova impresa. Ringrazio
McDonald’s per aver scelto Battipaglia. Stiamo proseguendo
nella riqualificazione del rione Carmine Turco e pensiamo di
continuare in questo progetto di rigenerazione urbana, in cui
si inserisce la nuova struttura dedicata al food. Grazie a
McDonald’s per questa doppia opportunità: giovani di
Battipaglia assunti in un posto piacevole e il contributo alla
realizzazione     della nostra visione di potenziamento
urbanistico. Immagino questi spazi pieni di bambini, adulti,
famiglie già da oggi, a mangiare Big Mac”.

“McDonald’s crede molto nell’Italia, con progettualità molo
complesse e articolate. Siamo molto orgogliosi del ristorante
di Battipaglia, perché si tratta di pianificazioni che partono
da lontano, tra scouting e identificazione del territorio, con
il coinvolgimento di tanti dipartimenti e team di lavoro”,
sottolinea Luigi Snichelotto.

È sulle potenzialità occupazionali, inoltre, che si concentra
il partner McDonald’s: “50 giovani neo assunti, formati e
inseriti a pieno regime già il 22 novembre scorso
– prosegue Snichelotto – Una possibilità di inserimento
lavorativo strutturato, con percorsi non temporanei, che
possono tradursi in un’opportunità concreta per la vita, con
contratti e tutele aziendali, in una prospettiva futura di
progressione di carriera. Ringrazio per il prezioso sostegno
tutto il personale McDonald’s e le maestranze che, insieme ai
direttori, hanno realizzato un lavoro impossibile, in tempi
record, con responsabilità e lungimiranza. Una realizzazione
tutta italiana con una visione internazionale e glocal”.

“Il ristorante ha un grande potenziale, sia in termini di
comunità, perché è stato fortemente voluto, che di
performance.  Ci  aspettiamo un   grande  risultato
– afferma Manuela Fulgenzi, Customer Experience McDonald’s
Italia – È il locale più innovativo e all’avanguardia aperto
ad oggi, con strutture tecnologiche, una corsia drive a due
punti d’ordine (innovazione assoluta di quest’anno su tutto il
territorio italiano). McDrive e McCafè, oggi diventato il
nostro bar all’italiana. Siamo pronti a soddisfare ogni
richiesta, i ragazzi sono molto in gamba, con l’inserimento di
50 persone già formate”.

A ciò si aggiunge la tracciabilità della filiera, con l’85% di
prodotti e materie prime italiani.
LE INIZIATIVE FUTURE. L’apertura ha coinciso, inoltre,
con l’ufficializzazione delle nuove iniziative a sostegno
delle fasce sociali più deboli, che coinvolgerà, dall’inizio
del 2022, anche l’area di di Battipaglia.

“Oggi annunciamo l’iniziativa “Sempre pronti a donare” che
partirà a metà gennaio, con la previsione di 4mila pasti,
distribuiti tra Salerno e Potenza, con l’inclusione anche di
Battipaglia, con un progetto a favore della mensa dei poveri
gestita da Padre Don Ezio Miceli, oltre alle collaborazioni
consolidate con le associazioni L’Abbraccio (Salerno) e Madre
Teresa di Calcutta (Potenza), tutte vicine al Banco
Alimentare. Cerchiamo di fare la nostra parte per chi vive in
maggiori difficoltà – evidenzia Luigi Snichelotto – Entro
marzo ci sarà anche un happening musicale di solidarietà, con
raccolta fondi sempre in sostegno della mensa dei poveri, in
una delle piazze principali della città, con il concerto live
di grandi jazzisti salernitani, come forma di ringraziamento e
di benvenuto. In estate è in programma, inoltre, anche la
campagna anti littering “Le giornate insieme a te per
l’ambiente” di McDonald’s per contrastare il fenomeno
dell’abbandono dei rifiuti per strada. Ovviamente sperando per
il 2022 in uno scenario sanitario migliore. In questo momento
siamo al debutto della quarta ondata. Avvertiamo profondamente
la nostra responsabilità sociale. Ci spinge la passione nelle
nostre attività, proviamo ad infondere fiducia, nel rispetto
delle normative Covid. Per il nuovo anno, auguro a tutti noi
un anno di salute”.

Il RISTORANTE DI BATTIPAGLIA. Il nuovo locale, dotato di 231
posti tra interno ed esterno, è completo di corsia McDrive e
McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di
caffetteria, bevande, brioche e prodotti da forno.

Il ristorante di Battipaglia potrà accogliere e servire i
clienti in sala e nel proprio dehors tutti i giorni dalle ore
6.00 fino all’1.00. Con gli stessi orari sarà inoltre
possibile usufruire del servizio di asporto, disciplinato in
modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei
clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono
contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità
contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in
autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto
procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in
cassa.

Per il ristorante di Battipaglia sarà inoltre attivo il
servizio McDrive, operativo da lunedì a domenica, h24. La
presa dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite
interfono, mentre la consegna del pasto attraverso il
finestrino della propria auto, senza contatto diretto tra
personale e clienti.

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha
affrontato la situazione con la massima attenzione e
responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la
salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi
affezionati clienti.

Questa mattina il taglio del
nastro del nuovo McDonald’s
di Monica De Santis

“Sono cresciuto a Salerno ed ho sempre frequentato con grande
piacere località come Battipaglia, Bellizzi, Paestum. Un
legame con questi territori che potrei definire speciale. Ecco
perchè sono particolarmente felice di poter aprire un nuovo
ristorante McDonald’s in provincia di Salerno e di conseguenza
dare lavoro ad altre 50 persone”. A parlare è Luigi
Snichelotto partner McDonald’s per le province di Salerno e
Potenza, che questa mattina insieme con il sindaco di
Battipaglia Cecilia Francese taglierà il nastro del nuovo
ristorante, situato sulla Strada Statale 18 Tirrena Inferiore
(all’incrocio con la traversa Carmine Turco). Apertura al
pubblico, dunque prevista per questa mattina alle ore 11.
“Siamo contenti di aver potuto realizzare questa struttura,
diventata strategica per Battipaglia e di percepire questo
entusiasmo dal territorio – prosegue ancora Luigi Snichelotto
– È un ristorante, questo che si distingue per l’architettura
post industriale degli interni, con un’atmosfera vintage ma
allo stesso tempo molto smart, fornita di tutti i servizi, dal
McDrive al McCafè, alla playland dedicata ai bambini e al
gioco. Il personale è da tempo in fase di formazione: abbiamo
attinto prevalentemente ai territori locali, per un totale di
50 dipendenti previsti già in fase di apertura”. Il nuovo
locale McDonald’s, è dotato di 231 posti tra interno ed
esterno, ed è completo di corsia McDrive e McCafé dove gustare
un caffè di qualità e un’offerta varia di caffetteria,
bevande, brioche e prodotti da forno. Il ristorante di
Battipaglia potrà accogliere e servire i clienti in sala e nel
proprio dehors tutti i giorni dalle ore 6.00 fino all’1.00.
Con gli stessi orari sarà inoltre possibile usufruire del
servizio di asporto, disciplinato in modo rigoroso per
garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei
dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i
prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal
personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk,
per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure
straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa. Per il
ristorante di Battipaglia sarà inoltre attivo il servizio
McDrive, operativo da lunedì a domenica, h24. La presa
dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite interfono,
mentre la consegna del pasto attraverso il finestrino della
propria auto, senza contatto diretto tra personale e clienti.
Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha
affrontato la situazione con la massima attenzione e
responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la
salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi
affezionati clienti. Accesso consentito solo ai possessori di
super green pass. Mascherina obbligatoria.

Rapina in un supermercato di
Battipaglia, esplosi colpi a
salve
Rapina alla vigilia di Natale in un supermercato di
Battipaglia, nel Salernitano. Intorno all’ora di pranzo, un
uomo, arma in pugno, ha fatto irruzione nel discount di via
Compagnoni, ha minacciato una cassiera e si e’ fatto
consegnare i soldi presenti in cassa che, da una prima
verifica, ammontano a circa mille euro. Poi, e’ scappato a
piedi ma, durante la fuga in strada, mentre era ancora nelle
vicinanze dell’attivita’ commerciale, ha esploso dei colpi di
pistola, secondo gli investigatori, a scopo intimidatorio. I
carabinieri della locale Compagnia ritengono che quella
utilizzata dal malvivente possa essere una pistola a salve o
giocattolo in quanto non sono stati rinvenuti bossoli, ne’
tracce di fori di proiettili. Secondo quanto ricostruito, il
rapinatore ha raggiunto, pochi istanti dopo, via Monsignor
Vicinanza, dove, ad attenderlo, c’era un complice in una
utilitaria di colore scuro. I militari dell’Arma hanno avviato
le ricerche e hanno acquisito le immagini della
videosorveglianza del supermercato.
McDonald’s: apre il nuovo
ristorante Il 29 dicembre il
taglio del nastro
Sarà inaugurato il prossimo 29 dicembre 2021 il nuovo
ristorante McDonald’s di Battipaglia. Ad ufficializzare la
nuova apertura il dottor Luigi Snichelotto, partner McDonald’s
per le province di Salerno e Potenza, in occasione della
conferenza stampa realizzata nel Salotto Comunale di
Battipaglia, insieme alla Sindaca Cecilia Francese. Una
struttura dal design innovativo, che sorge sulla SS 18 Tirrena
Inferiore (all’incrocio con la traversa Carmine Turco), di
grande impatto occupazionale e produttivo, che si inserisce in
un’area cittadina che si caratterizza per l’importante
progetto di rigenerazione urbanistica. Saranno infatti 50 le
unità selezionate che lavoreranno nel ristorante di
Battipaglia. “Siamo contenti di aver potuto realizzare questa
struttura, diventata strategica per Battipaglia e di percepire
questo entusiasmo dal territorio – esordisce Luigi Snichelotto
– È un ristorante che si distingue per l’architettura post
industriale degli interni, con un’atmosfera vintage ma allo
stesso tempo molto smart, fornita di tutti i servizi, dal
McDrive al McCafè, alla playland dedicata ai bambini e al
gioco. Il personale è da tempo in fase di formazione: abbiamo
attinto prevalentemente ai territori locali, per un totale di
50 dipendenti previsti già in fase di apertura”. In previsione
un taglio del nastro in una modalità molto sobria e minimal
per l’apertura, in linea con le misure di prevenzione Covid:
“Siamo molto positivi, sebbene il momento non sia dei
migliori, considerando l’evoluzione dei contagi. Molte
famiglie sono in sofferenza, per questo apriremo le porte al
pubblico in tono minore, nel rispetto del dolore per le
vittime della pandemia. Poi appena sarà possibile faremo delle
iniziative a sostegno e per il lancio di questo nostro
insediamento. Anzi, per il 2022 auguriamo a tutta la
collettività e alle famiglie un futuro migliore di quello che
stiamo vivendo”. Si intensifica il legame con le comunità
locali. In occasione del taglio del nastro del 29 dicembre,
sarà delineata anche la nuova iniziativa che vedrà McDonald’s,
al fianco dell’amministrazione comunale e delle associazioni
di volontariato, in campo per progetti sociali a favore delle
fasce più deboli e di chi vive attualmente in condizioni di
disagio. “Con la presenza di McDonald’s si amplifica il grande
programma di rigenerazione urbana del rione Carmine Turco, con
una serie di nuovi insediamenti commerciali – sottolinea la
Sindaca Cecilia Francese – La collaborazione con McDonald’s
proseguirà con i progetti a tutela dell’ambiente, la ripresa
dello skatepark che sorge dietro al ristorante, la
realizzazione di parcheggi ed aree verdi. Creeremo parchi per
le persone del quartiere, che a breve cambierà volto. Tanti
giovani del posto hanno fatto colloqui e sono stati assunti.
Avere a Battipaglia la presenza di un brand internazionale ci
inorgoglisce, anche in termini di attrattività. Siamo convinti
che tante persone verranno a Battipaglia anche per il
McDonald’s: rappresenta un indotto importante. In futuro
interverremo anche sulla mobilità, per migliorare la viabilità
alternativa, in linea con il masterplan. Il futuro consiste
nel riqualificare le aree esistenti, con una visione a consumo
zero del suolo”. Nel corso dell’intenso dibattito pubblico, in
occasione della conferenza stampa, Luigi Snichelotto ha
tracciato anche i valori e la filosofia di un nuovo modo di
“fare impresa etica”, con al centro le persone, delineando
anche diverse iniziative a sostegno dei territori realizzate
nel corso del 2021: dalla campagna anti littering de “Le
giornate insieme per l’ambiente”, ai pasti in favore delle
associazioni di volontariato di Salerno e Potenza. “Una
sensibilità sociale che ci accompagna attraverso i territori.
In primis la passione e la voglia di costruire un percorso
insieme alla collettività – evidenzia Luigi Snichelotto –
Sostenere le comunità in sinergia con le istituzioni locali è
un grande obiettivo comune. Coinvolgere, stare insieme,
condividere ci deve indurre a un senso di comune
responsabilità sociale. E inoltre i temi della salvaguardia
dell’ambiente, si pensi al packaging ecosostenibili, con
l’eliminazione totale della plastica. I processi di riciclo a
tutela dell’ambiente e tanto altro. È questa l’immagine più
bella che ci ispira verso il nostro team di lavoro, che
coinvolge anche il nostro personale”. Il RISTORANTE. Il nuovo
locale, dotato di 231 posti tra interno ed esterno, è completo
di corsia McDrive e McCafé dove gustare un caffè di qualità e
un’offerta varia di caffetteria, bevande, brioche e prodotti
da forno. Il ristorante di Battipaglia potrà accogliere e
servire i clienti in sala e nel proprio dehors tutti i giorni
dalle ore 6.00 fino all’1.00. Con gli stessi orari sarà
inoltre possibile usufruire del servizio di asporto,
disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la
salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel
ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati
in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può
avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha
messo in atto procedure straordinarie di pulizia e
igienizzazione, o in cassa. Per il ristorante di Battipaglia
sarà inoltre attivo il servizio McDrive, operativo da lunedì a
domenica, h24. La presa dell’ordine avviene nella massima
sicurezza tramite interfono, mentre la consegna del pasto
attraverso il finestrino della propria auto, senza contatto
diretto tra personale e clienti. Sin dall’inizio
dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha affrontato la
situazione con la massima attenzione e responsabilità,
mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri
25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi affezionati
clienti.
Stasera a Battipaglia il
libro dello storico Giovanni
De Luna
di Antonio Manzo

Chissà se avrà fatto in tempo Lina Wertmuller a leggere il
libro di Giovanni De Luna sui film che hanno fatto gli
italiani ed inciso profondamente sul costume politico ed
ideologico con il suo Mimì Metallurgico ferito nell’ onore ,
film degli anni Sessanta che inaugurò insieme ad altri
capolavori della celluloide la stagione “operaista”
dell’Italia tra la contestazione studentesca, il movimento
operaio e i primi germi del terrorismo e della lotta armata.
Perché, la regista che visse tra amore e di anarchia propose
un film-metafora del viaggio di un operaio sottoccupato del
sud a operaio del nord. “Le dirò una cosa…E forse mi do la
zappa sui piedi. Da un grande libro si può fare solo un
piccolo film, è dai piccoli libri che si possono fare i grandi
film”. Basterebbe questa risposta di Leonardo Sciascia in una
intervista a Giuseppe Tornatore per rendere ancor più forte e
persuasivo il merito dello storico Giovanni De Luna che nel
suo ultimo libro “Cinema Italia” (sarà presentato stasera,
sabato, a Battipaglia in un dialogo fra l’autore e Giuseppe D’
Antonio direttore del Festival Linea d’Ombra) ha ripercorso la
storia nazionale rivedendo lo scherma delle sale
cinematografiche e rimettendo gli occhi degli italiani sui
film che hanno fatto la loro vita, il loro modo di essere.
Anzi, ancor di più rivedendo la storia dei film con la
cinepresa dello storico in grado di catturare sapientemente le
scene che hanno indelebilmente segnato vita, costumi e
tendenze del popolo italiano. Non sarebbe bastata una vasta
indagine sociologica del pure accorsato Censis per ricostruire
una immagine del Paese attraverso le scenografie dei tempi e
valutare di come gli italiani siano rimasti impressionati e
colpiti da film che hanno segnato, forse perfino
inconsapevolmente, la loro partecipazione alla comunità
nazionale con tutte le speranze e le disillusioni che ha
segnato l’ Italia del Novecento. De Luna ha colto in pieno la
sfida della possibilità offerta dal cinema di essere “agente
di storia” e lo ha fatto da storico di razza con il sistema
investigativo dello storico sociale che stavolta ha prestato
gli occhiali rigorosamente scientifici per “costruire” o
meglio ricostruire la storia nazionale soffermandosi sui
comportamenti, le scelte, le abitudini del pubblico che sono
nati dalla proiezione dei film. E cosi dopo la proposta di
metodo che può guidare alle lettura ci sono dieci capitoli che
le consegnano i film che hanno fatto gli italiani: da quelle
dei “ telefoni bianchi”,    a quelle dell’Italia in camicia
nera, dal cinema sulla Resistenza a quello del Sessantotto per
finire poi nell ‘ Italia delle illusioni “da bere” a quella
tragica del terrorismo. Non è stato solo critico
cimenatografico GiovannI De Luna ma ha abilmente prestato un
rigore storiografico alla valutazione della incidenza del
cinema nella storia degli italiani.

Addio a Rosa Barra, il notaio
che nel 1994 sfidò alle
elezioni Fernando Zara
di Monica De Santis

E’ venuta a mancare all’età di 71 anni il notaio battipagliese
Rosa Barra. La stimata professionista battipagliese, andata in
pensione circa tre anni fa, che fu anche candidata sindaco
nella città della Piana del Sele si è spenta ieri mattina. Da
anni Rosa Barra combatteva con diversi problemi di salute che
l’avevano costretta all’uso della sedia a rotelle. Ma
nonostante tutto non si era mai fermata e ha si è sempre spesa
per il bene della città che amava ed i difesa delle persone
fragili e portatrici di handicap. Una donna decisa, preparata
e battagliera. Insufficienza cardiorespiratoria, la causa
della sua dipartita, fanno sapere i familiari. Insufficienza
cardiorespiratoria provocata dalle sue precarie condizioni di
salute, inutile ogni tentativo di salvarle la vita, alla fine
il suo cuore, ha smesso di battere. Rosa Barra come detto fu
candidata a sindaco nel 1994, tra le file del centrosinistra.
Purtroppo non riuscì ad essere eletta, fu infatti sconfitta da
Fernando Zara. Entrò però a far parte del consiglio comunale,
dove ha svolto, ricordano in tanti, il suo ruolo di capogruppo
dell’opposizione con dedizione, puntualità e attenzione. La
notizia della sua dipartita ha destato molto dolore e
dispiacere nella città di Battipaglia, dove il notaio era,
come abbiamo detto, molto conosciuta e stimatissima. In tanti
hanno voluto ricordare la professionista sul suo profilo
social con un messaggio di affetto e di cordoglio e vicinanza
alla sua famiglia. Tra i tanti messaggi inviati a Rosa Barra,
anche quello del sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe ed ancora
quello del dentista e assessore Egidio Mirra, che fu
consigliere comunale proprio con la Barra nel 1994. ed ancora
l’amico Carlo scrive “Nella settimana in cui si svolgono le
prove del concorso notarile, la mia collega, e amica dei
battipagliesi, Rosa Barra , ha lasciato questo mondo. Con
tenacia, misura, dedizione, ha ricoperto, in condizioni non
facili, un ruolo non facile per le donne della sua
generazione. Un vero esempio, per chiunque l’abbia conosciuta.
Ciao, Rosetta”.
Sicurezza,    250    giubotti
catarifrangenti consegnati ai
lavoratori immigrati
Ieri mattina, nell’aula consiliare del Comune di Battipaglia,
è avvenuta la consegna di 250 giubbotti catarifrangenti alle
rappresentanze delle comunità di Marocco, Bulgaria, Tunisia,
Pakistan e Romania, da devolvere poi ai lavoratori
extracomunitari operanti sui campi agricoli del territorio, in
una cerimonia che ha visto un importante scambio culturale,
oltre che di omaggi, tra due Paesi da tempo ormai
profondamente legati: Italia e Marocco. L’iniziativa è stata
promossa dal presidente della Commissione Aree Interne della
regione Campania Michele Cammarano, con la partecipazione
della sindaca della città del Castelluccio Cecilia Francese e
la partecipazione straordinaria del Console del Marocco
Abdelkader Naji. “Un ringraziamento al presidente Michele
Cammarano per avermi invitato e per aver organizzato un evento
così importante per le comunità straniere presenti nella Valle
del Sele, nonostante il contesto dell’emergenza Covid:
speriamo che insieme possiamo presto debellare questa epidemia
– ha esordito il Console – La sicurezza è fondamentale per i
tanti lavoratori che vivono nella Piana del Sele e tornano a
casa da una giornata di lavoro, rischiando la propria vita a
causa della scarsa visibilità. Mostra anche la stretta
relazione tra i nostri due Paesi. Questo rapporto è molto
forte e profondo in tutti i campi, grazie soprattutto alla
guida e all’impegno dei capi di Stato e alla volontà dei
popoli marocchino e italiano. Oggi siamo qui per esprimere il
nostro impegno a collaborare fianco a fianco per il bene delle
nostre comunità, per rafforzare il rapporto istituzionale
sviluppato negli ultimi 30 anni nel quadro del partenariato
strategico”. Tutela del lavoro, ma soprattutto inclusione
delle nuove comunità che da tempo si sono trasferite nella
Piana del Sele e nel Cilento, occupando mansioni in un settore
strategico per l’economia locale, come l’agricoltura. “Questo
è solo il primo di una serie di eventi che faremo nella Piana
del Sele – spiega il presidente Michele Cammarano – Sono
tanti, troppi i casi di morte sulle strade, specialmente sulla
S.S. 18, spero questi giubbotti possano contribuire ad
eliminare questo grave problema. Speriamo inoltre che queste
iniziative possano estendersi anche in altre aree della
Regione Campania». Ad accogliere il parterre di ospiti
internazionali la sindaca Cecilia Francese, che al termine
della cerimonia ha consegnati alle Istituzioni e alle
rappresentanze un libro speciale contenente la storia di
Battipaglia raccontata attraverso immagini d’epoca: «Nella
nostra città ci sono circa 4200 persone che lavorano nella
piana e la maggior parte sono marocchini. Ci sono persone che
tutt’oggi però non hanno una loro visibilità legale, i
cosiddetti “clandestini”, che sono qui per lavoro ma che non
sono censiti. Di fatto non esistono, sono ‘invisibili’. Il
rapporto con il consolato del Marocco deve puntare a far
emergere queste condizioni e queste persone che esistono ma
che non hanno i diritti che dovrebbero avere». La necessità,
quindi, di censire gli immigrati presenti, anche per prevenire
il caporalato frequente nella piana del Sele. Tra gli
interventi anche il sindaco di Eboli, Mario Conte, che ha
evidenziato la presenza di bambini, figli di immigrati, anche
nelle scuole materne e medie, perfettamente integrati e
italiani a tutti gli effetti. Al termine poi è stato offerto
ai presenti un ricco buffet con specialità della cucina
marocchina, per poi concludere con la visita guidata al Parco
Archeologico dei Templi di Paestum.
De Luca chiama Draghi                                  per
salvare la Prysmian Fos
di Monica De Santis

Salvare la Prysmian Fos di Battipaglia è questo l’obiettivo
del Governatore De Luca.. “Stiamo lavorando in queste ore per
evitare un pericolo per la Prysmian di Pozzuoli ma soprattutto
lo stabilimento di Battipaglia. Ho parlato con il ministro
Giorgetti in relazione ai bandi che devono essere pubblicati
per i cavi della fibra ottica. Ho chiesto al ministro di fare
in modo che le aziende italiane non siano penalizzate in
relazione alle aziende cinesi”. Un appello quello del
Governatore al Ministro per evitare la perdita di circa 300
posti di lavoro. “Se facciamo bandi che prevedono forniture di
qualità – ha aggiunto ancora De Luca – noi possiamo
salvaguardare le nostre aziende, anche per la fibra ottica”.
Da qui poi l’appello ai ministri campani perché siano parte
attiva alla richiesta di incontro con il governo inviata al
Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sui
programmi di investimento delle aziende pubbliche o
partecipate dallo Stato in Campania e, più in generale, nel
Mezzogiorno d’Italia. Il governatore auspica una “operazione
verità per capire dove si stanno orientando gli investimenti,
anche delle aziende pubbliche”. Per De Luca è importante
un’immedito intervento del Governo per evitare che un settore
nevralgico come quello della fibra ottica rimanga sguarnito.
Una vicenda quella della Prysmian Fos, salita agli onori della
cronaca lo scorso mese di ottobre, quando ad un incontro con
le rappresentanze sindacali Cisl, Cgil e Uil, l’ head of
corporate del gruppo Prysmian, il colosso che produce cavi e
sistemi per la trasmissione e la distribuzione dell’energia
elettricaErnesto Marzano, lasciò intendere che l’aiuto da
parte del Governo centrale era fondamentale affinché la
situazione dello stabilimento non continuasse a peggiorare al
punto tale da essere poi costretti al licenziamento di circa
300 operai. Sulla vicenda e sulla necessità di un aiuto da
parte della politica fu inviato anche un fascicolo alla
Comunità Europea. Fascicolo nel quale si richiedeva una tutela
per le aziende della comunità europea contro le imprese che
importano nei nostri stati prodotti che vengno venduti a
prezzo molto inferiore rispetto al valore di mercato. E questo
rappresenta un danno non da poco per la Prysmian Fos, che è
l’unico stabilimento di fibra ottica in Italia, ma che non
riesce a queste condizioni a vendere il proprio prodotto. Un
danno che come detto mettere a rischio non pochi posti di
lavoro sia nello stabilimento battipagliese, che è quello
principale e sia in quello di Pozzuoli aperto alla fine del
2017 con un investimento di circa 60 milioni di euro. Subito
dopo l’appello alla politica da parte della dirigenza
dell’azienda salernitana, arrivò quello della sindaca di
Battipaglia Cecilia Francese, che purtroppo ad oggi non ha
sortito alcun tipo di effetto. Ieri l’intervento del
Governatore, che questa volta chiama in causa i ministri
campani e tutti i deputati affinchè si riesca a trovare una
soluzione che consenta all’azienda di non dover licenziare
nessuno e soprattutto di continuare a lavorare senza dover
competere con i mercati, cinesi soprattutto, che applicano
prezzi non competitivi.
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