Pasquale Renna è ancora pericoloso. Il ministro Marta Cartabia ha rinnovato il regime di 41 bis a carico del boss della Piana
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Pasquale Renna è ancora pericoloso. Il ministro Marta Cartabia ha rinnovato il regime di 41 bis a carico del boss della Piana di Pina Ferro Pasquale Renna é ancora pericoloso e per questo il ministro della Giustizia ha ritenuto necessario firmare il rinnovo del 41 bis (carcere duro). Pasquale Renna 60 anni, boss della Piana Sele, è attualmente detenute presso il carcere di Novara. Il ministro Marta Cartabia nel provvedimento firmato ha disposto l’applicazione di tutte le norme ed i divieti destinati ai detenuti al regime del 41bis. Il ministro scrive nel provvedimento: “in ragione della particolare posizione di responsabilità rivestita dal detenuto nell’ ambito della organizzazione di appartenenza e del credito dallo stesso posseduto, può fondatamente considerarsi tuttora sussistente il legame con la medesima, ed il ruolo rivestito all’interno di questa”. Per il ministro della Giustizia “la predetta associazione è tuttora operante sul territorio e dedita alla commissione di gravi delitti che pregiudicano l’ordine e la sicurezza pubblica”. Nel decreto del Ministro Marta Cartabia viene evidenziato, che la documentazione raccolta prova “che non è venuta meno la capacità di Pasquale Renna, di mantenere contati con esponenti tuttora liberi dell’organizzazione criminale di appartenenza, anche in ragionr della sua particolare concreta pericolosità”. Dalla verifica effettuata, attraverso le richieste di informazioni agli organi di polizia e acquisiti i pareri della Dda di Salerno e della Dnaa, è emerso che il gruppo di appartenenza di Pasquale Renna “è attualmente attivo e presente sul territorio, e, in concreto,
la potenzialità organizzativa del gruppo criminale non è venuta meno, nè si sono acquisiti nuovi elementi da cui desumere una minore operatività dello stesso – anche in riferimento al ruolo ed alla situazione personale del detenuto; Non si sono verificate sopravvenienze da cui desumere un mutamento del ruolo e della posizione del detenuto all’interno dell’organizzazione, nè lo stesso ha operato condotte che si sono poste in coflitto con la sua appartenenza all’organizzazione; il decorso del tempo trascorso in detenzione non ha mutato il ruolo e la funzione del soggetto all’interno dell’organizzazione”. Dunque, per il ministro Pasquale Renna è ancora il capo indiscusso del sodalizio criminale ed ha ancora la capacità di “dettare regole e impartire disposizioni”. Secondo quanto riportato dal Ministro nel provvedimento di rinnovo del 41 bis, per la Direzione distrettuale antimafia il clan “Pecoraro – Renna” “già egemone nella Piana del Sele, in particolare nei comuni di Pontecaganano, Battipaglia e Bellizzi deve essere considerato ancora operante nel territorio. Invero, è stata dimostrata nel corso di indagini relativamente recenti, la capacità degli affiliato del clan di creare gruppi organizzati. Il riferimento è all’associazione riferibile ai gemelli Sergio e Enrico Bisogni nonchè a Mogavero Francesco, la cui organizzazione ha agito di fatto quale prosecuzione del clan Pecoraro – Renna”. I magistrati della Dda fanno riferimento alle indagini Omnia e Perseo. “Significativo dell’ascendente del detenuto e della organizzazione sulla popolazione locale è senza dubbio l’episodio segnalato dalla compagnia dei carabinieri di Battipaglia verificatosi in occasione della visita che Pasquale Renna nel gennaio 2017 ha effettuato presso l’abitazione della madre nel 2017”. In tale occasione scrivono gli investigatori numerosae persone attesero Pasquale Renna all’esterno dell’abitazione anche solo per salutarlo. “Il detenuto ha mantenuto inalterata la propria capacità astratta di intrattenere rapporti con il territorio di riferimento e con la criminalità organizzata ivi operante”. Pasquale Renna è stato condannato con sentenza passata in
giudicato, per il reato di cui all’articolo 416 bis in quanto ritenuto promotore del clan Pecoraro – Renna legato soprattutto al clan Cesarano, con a capo Ferdinando Cesarano, organizzazione camorristica del napoletano estremamente pericolosa sia per capacità economiche che militari. Pasquale Renna ha a suo carico diverse condanne, anche all’ergastolo, per vari omicidi in relazione ai quali è stata riconosciuta la sua responsabilità con sentenze passate in giudicato. A tutto ciò si aggiungono le dichiarazioni che sono state rese dal collaboratore di giustizia Sabino De Maio che ha riferito delle attività compiute da criminali e gruppi nella zona di influenza del clan Pecoraro – Renna spendendo ancora il nome del clan Pecoraro – Renna. E ancora, nel decreto del ministro viene anche riportato che nel febbraio e nel giugno 2019 Pasquale Renna, detenuto a Novara, ha “proferito reiterate minacce aggravate dal metodo mafioso in danno del dottor Montemurro, magistrato della Dda di Salerno. Nonostante le condanne e la lunga detenzione Renna non ha mai mostrato segni di dissociazione dalla malavita organizzata. Nel frattempo i legali di Pasquale Renna stanno già preparando il ricorso in Cassazione oltre ad impugnare il provvedimento al tribunale di Sorveglianza di Roma. A Battipaglia una veglia funebre in memoria di un pino abbattuto In guerra le comunità piangono ad ogni battaglia i propri cari. Così accade che a Battipaglia il Collettivo La Fronda che da circa un mese ha intrapreso un’azione di documentazione e contestazione degli abbattimenti e delle capitozzature
indiscriminate in corso sul territorio pubblico, ha organizzato una vera e propria veglia funebre in memoria di un esemplare di Pino Pinea, abbattuto in mattinata dagli operai di Alba Nuova. Qui infatti c’è la società municipalizzata addetta al servizio di raccolta rifiuti ad occuparsi della manutenzione del verde urbano, con discutibili risultati. Ieri sera gli attivisti si sono riuniti alle 20 e 30 in via Ricciardi per condividere simbolicamente il doloroso momento di addio, lasciando ognuno una piccola candela ai piedi del tronco reciso. La cerimonia è stata una toccante declamazione funebre, interpretata Francesco Di Concilio e accompagnata dalla fisarmonica di Benedetto Battipede. Secondo la Determina dirigenziale del 28/10/2021, da circa due mesi non scaricabile dal sito dell’ente, l’albero, di circa 40 anni, vegetante su suolo pubblico, si sarebbe trovato “a distanza non regolamentare dal confine di un immobile di proprietà privata”. Nel documento che motiva l’intervento non compare alcuna perizia tecnica a sostegno del taglio ma solo la richiesta di messa in sicurezza di alcuni rami della pianta, da parte di alcuni residenti. Al suo posto, si legge, seguirà la messa a dimora di 2 piante di Carrubo. “Ci chiediamo perché non siano stati rimossi solo i rami del pino e – spiegano dal Collettivo – secondo quale criterio siano stati scelti dei Carrubo, conosciuti come alberi del sole, in una strada quasi del tutto in ombra, mentre si potrebbero piantare altri esemplari di Melia Azedarach (Albero dei Rosari) già presenti sulla strada, in coerenza con il paesaggio esistente”. La campagna di sensibilizzazione intrapresa dal Collettivo La Fronda è partita circa un mese fa con l’apertura di una pagina Fb e la sottoscrizione di una mozione popolare che, nelle tre giornate dedicate, ha raccolto oltre 500 adesioni per chiedere il rispetto del regolamento comunale per il verde urbano e la tutela degli ecosistemi naturali rimasti, in collina e nella fascia costiera, nonché il censimento del patrimonio arboreo esistente. Si attende che il Consiglio comunale comunichi la data per la discussione.
Battipaglia, taglio del nastro del nuovo McDonald’s È il ristorante McDonald’s tra i più innovativi e all’avanguardia in Italia. Una struttura che si distingue per il design e l’architettura post industriale degli interni, con un’atmosfera vintage ma allo stesso tempo smart, con McDrive, McCafè e playland dedicata ai bambini e al gioco. Un impatto occupazionale notevole, con 50 giovani dipendenti già a lavoro all’interno del locale, che sorge sulla SS18 Tirrena Inferiore (all’incrocio con la traversa Carmine Turco). Un taglio del nastro sobrio e minimal, in rispetto di tutte le vittime del Covid e delle normative di contenimento della curva pandemica, a cui hanno preso parte la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese e il partner McDonald’s per le province di Salerno e Potenza Luigi Snichelotto, rinviando la festa per l’apertura e il brindisi augurale alla tarda primavera-estate. “È un tuffo nel passato, perché tutti quanti noi da bambini siamo passati al McDonald’s – esordisce la sindaca Cecilia Francese, muovendosi tra i kiosk e ammirando la nuova struttura, mentre tiene tra le mani un palloncino McDonald’s – La percezione è molto bella, soprattutto per i tanti ragazzi che lavorano qui, pronti per questa nuova impresa. Ringrazio McDonald’s per aver scelto Battipaglia. Stiamo proseguendo nella riqualificazione del rione Carmine Turco e pensiamo di continuare in questo progetto di rigenerazione urbana, in cui si inserisce la nuova struttura dedicata al food. Grazie a McDonald’s per questa doppia opportunità: giovani di Battipaglia assunti in un posto piacevole e il contributo alla realizzazione della nostra visione di potenziamento
urbanistico. Immagino questi spazi pieni di bambini, adulti, famiglie già da oggi, a mangiare Big Mac”. “McDonald’s crede molto nell’Italia, con progettualità molo complesse e articolate. Siamo molto orgogliosi del ristorante di Battipaglia, perché si tratta di pianificazioni che partono da lontano, tra scouting e identificazione del territorio, con il coinvolgimento di tanti dipartimenti e team di lavoro”, sottolinea Luigi Snichelotto. È sulle potenzialità occupazionali, inoltre, che si concentra il partner McDonald’s: “50 giovani neo assunti, formati e inseriti a pieno regime già il 22 novembre scorso – prosegue Snichelotto – Una possibilità di inserimento lavorativo strutturato, con percorsi non temporanei, che possono tradursi in un’opportunità concreta per la vita, con contratti e tutele aziendali, in una prospettiva futura di progressione di carriera. Ringrazio per il prezioso sostegno tutto il personale McDonald’s e le maestranze che, insieme ai direttori, hanno realizzato un lavoro impossibile, in tempi record, con responsabilità e lungimiranza. Una realizzazione tutta italiana con una visione internazionale e glocal”. “Il ristorante ha un grande potenziale, sia in termini di comunità, perché è stato fortemente voluto, che di performance. Ci aspettiamo un grande risultato – afferma Manuela Fulgenzi, Customer Experience McDonald’s Italia – È il locale più innovativo e all’avanguardia aperto ad oggi, con strutture tecnologiche, una corsia drive a due punti d’ordine (innovazione assoluta di quest’anno su tutto il territorio italiano). McDrive e McCafè, oggi diventato il nostro bar all’italiana. Siamo pronti a soddisfare ogni richiesta, i ragazzi sono molto in gamba, con l’inserimento di 50 persone già formate”. A ciò si aggiunge la tracciabilità della filiera, con l’85% di prodotti e materie prime italiani.
LE INIZIATIVE FUTURE. L’apertura ha coinciso, inoltre, con l’ufficializzazione delle nuove iniziative a sostegno delle fasce sociali più deboli, che coinvolgerà, dall’inizio del 2022, anche l’area di di Battipaglia. “Oggi annunciamo l’iniziativa “Sempre pronti a donare” che partirà a metà gennaio, con la previsione di 4mila pasti, distribuiti tra Salerno e Potenza, con l’inclusione anche di Battipaglia, con un progetto a favore della mensa dei poveri gestita da Padre Don Ezio Miceli, oltre alle collaborazioni consolidate con le associazioni L’Abbraccio (Salerno) e Madre Teresa di Calcutta (Potenza), tutte vicine al Banco Alimentare. Cerchiamo di fare la nostra parte per chi vive in maggiori difficoltà – evidenzia Luigi Snichelotto – Entro marzo ci sarà anche un happening musicale di solidarietà, con raccolta fondi sempre in sostegno della mensa dei poveri, in una delle piazze principali della città, con il concerto live di grandi jazzisti salernitani, come forma di ringraziamento e di benvenuto. In estate è in programma, inoltre, anche la campagna anti littering “Le giornate insieme a te per l’ambiente” di McDonald’s per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti per strada. Ovviamente sperando per il 2022 in uno scenario sanitario migliore. In questo momento siamo al debutto della quarta ondata. Avvertiamo profondamente la nostra responsabilità sociale. Ci spinge la passione nelle nostre attività, proviamo ad infondere fiducia, nel rispetto delle normative Covid. Per il nuovo anno, auguro a tutti noi un anno di salute”. Il RISTORANTE DI BATTIPAGLIA. Il nuovo locale, dotato di 231 posti tra interno ed esterno, è completo di corsia McDrive e McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di caffetteria, bevande, brioche e prodotti da forno. Il ristorante di Battipaglia potrà accogliere e servire i clienti in sala e nel proprio dehors tutti i giorni dalle ore
6.00 fino all’1.00. Con gli stessi orari sarà inoltre possibile usufruire del servizio di asporto, disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa. Per il ristorante di Battipaglia sarà inoltre attivo il servizio McDrive, operativo da lunedì a domenica, h24. La presa dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite interfono, mentre la consegna del pasto attraverso il finestrino della propria auto, senza contatto diretto tra personale e clienti. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha affrontato la situazione con la massima attenzione e responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi affezionati clienti. Questa mattina il taglio del nastro del nuovo McDonald’s di Monica De Santis “Sono cresciuto a Salerno ed ho sempre frequentato con grande piacere località come Battipaglia, Bellizzi, Paestum. Un legame con questi territori che potrei definire speciale. Ecco perchè sono particolarmente felice di poter aprire un nuovo ristorante McDonald’s in provincia di Salerno e di conseguenza
dare lavoro ad altre 50 persone”. A parlare è Luigi Snichelotto partner McDonald’s per le province di Salerno e Potenza, che questa mattina insieme con il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese taglierà il nastro del nuovo ristorante, situato sulla Strada Statale 18 Tirrena Inferiore (all’incrocio con la traversa Carmine Turco). Apertura al pubblico, dunque prevista per questa mattina alle ore 11. “Siamo contenti di aver potuto realizzare questa struttura, diventata strategica per Battipaglia e di percepire questo entusiasmo dal territorio – prosegue ancora Luigi Snichelotto – È un ristorante, questo che si distingue per l’architettura post industriale degli interni, con un’atmosfera vintage ma allo stesso tempo molto smart, fornita di tutti i servizi, dal McDrive al McCafè, alla playland dedicata ai bambini e al gioco. Il personale è da tempo in fase di formazione: abbiamo attinto prevalentemente ai territori locali, per un totale di 50 dipendenti previsti già in fase di apertura”. Il nuovo locale McDonald’s, è dotato di 231 posti tra interno ed esterno, ed è completo di corsia McDrive e McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di caffetteria, bevande, brioche e prodotti da forno. Il ristorante di Battipaglia potrà accogliere e servire i clienti in sala e nel proprio dehors tutti i giorni dalle ore 6.00 fino all’1.00. Con gli stessi orari sarà inoltre possibile usufruire del servizio di asporto, disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa. Per il ristorante di Battipaglia sarà inoltre attivo il servizio McDrive, operativo da lunedì a domenica, h24. La presa dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite interfono, mentre la consegna del pasto attraverso il finestrino della propria auto, senza contatto diretto tra personale e clienti. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha
affrontato la situazione con la massima attenzione e responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi affezionati clienti. Accesso consentito solo ai possessori di super green pass. Mascherina obbligatoria. Rapina in un supermercato di Battipaglia, esplosi colpi a salve Rapina alla vigilia di Natale in un supermercato di Battipaglia, nel Salernitano. Intorno all’ora di pranzo, un uomo, arma in pugno, ha fatto irruzione nel discount di via Compagnoni, ha minacciato una cassiera e si e’ fatto consegnare i soldi presenti in cassa che, da una prima verifica, ammontano a circa mille euro. Poi, e’ scappato a piedi ma, durante la fuga in strada, mentre era ancora nelle vicinanze dell’attivita’ commerciale, ha esploso dei colpi di pistola, secondo gli investigatori, a scopo intimidatorio. I carabinieri della locale Compagnia ritengono che quella utilizzata dal malvivente possa essere una pistola a salve o giocattolo in quanto non sono stati rinvenuti bossoli, ne’ tracce di fori di proiettili. Secondo quanto ricostruito, il rapinatore ha raggiunto, pochi istanti dopo, via Monsignor Vicinanza, dove, ad attenderlo, c’era un complice in una utilitaria di colore scuro. I militari dell’Arma hanno avviato le ricerche e hanno acquisito le immagini della videosorveglianza del supermercato.
McDonald’s: apre il nuovo ristorante Il 29 dicembre il taglio del nastro Sarà inaugurato il prossimo 29 dicembre 2021 il nuovo ristorante McDonald’s di Battipaglia. Ad ufficializzare la nuova apertura il dottor Luigi Snichelotto, partner McDonald’s per le province di Salerno e Potenza, in occasione della conferenza stampa realizzata nel Salotto Comunale di Battipaglia, insieme alla Sindaca Cecilia Francese. Una struttura dal design innovativo, che sorge sulla SS 18 Tirrena Inferiore (all’incrocio con la traversa Carmine Turco), di grande impatto occupazionale e produttivo, che si inserisce in un’area cittadina che si caratterizza per l’importante progetto di rigenerazione urbanistica. Saranno infatti 50 le unità selezionate che lavoreranno nel ristorante di Battipaglia. “Siamo contenti di aver potuto realizzare questa struttura, diventata strategica per Battipaglia e di percepire questo entusiasmo dal territorio – esordisce Luigi Snichelotto – È un ristorante che si distingue per l’architettura post industriale degli interni, con un’atmosfera vintage ma allo stesso tempo molto smart, fornita di tutti i servizi, dal McDrive al McCafè, alla playland dedicata ai bambini e al gioco. Il personale è da tempo in fase di formazione: abbiamo attinto prevalentemente ai territori locali, per un totale di 50 dipendenti previsti già in fase di apertura”. In previsione un taglio del nastro in una modalità molto sobria e minimal per l’apertura, in linea con le misure di prevenzione Covid: “Siamo molto positivi, sebbene il momento non sia dei migliori, considerando l’evoluzione dei contagi. Molte famiglie sono in sofferenza, per questo apriremo le porte al
pubblico in tono minore, nel rispetto del dolore per le vittime della pandemia. Poi appena sarà possibile faremo delle iniziative a sostegno e per il lancio di questo nostro insediamento. Anzi, per il 2022 auguriamo a tutta la collettività e alle famiglie un futuro migliore di quello che stiamo vivendo”. Si intensifica il legame con le comunità locali. In occasione del taglio del nastro del 29 dicembre, sarà delineata anche la nuova iniziativa che vedrà McDonald’s, al fianco dell’amministrazione comunale e delle associazioni di volontariato, in campo per progetti sociali a favore delle fasce più deboli e di chi vive attualmente in condizioni di disagio. “Con la presenza di McDonald’s si amplifica il grande programma di rigenerazione urbana del rione Carmine Turco, con una serie di nuovi insediamenti commerciali – sottolinea la Sindaca Cecilia Francese – La collaborazione con McDonald’s proseguirà con i progetti a tutela dell’ambiente, la ripresa dello skatepark che sorge dietro al ristorante, la realizzazione di parcheggi ed aree verdi. Creeremo parchi per le persone del quartiere, che a breve cambierà volto. Tanti giovani del posto hanno fatto colloqui e sono stati assunti. Avere a Battipaglia la presenza di un brand internazionale ci inorgoglisce, anche in termini di attrattività. Siamo convinti che tante persone verranno a Battipaglia anche per il McDonald’s: rappresenta un indotto importante. In futuro interverremo anche sulla mobilità, per migliorare la viabilità alternativa, in linea con il masterplan. Il futuro consiste nel riqualificare le aree esistenti, con una visione a consumo zero del suolo”. Nel corso dell’intenso dibattito pubblico, in occasione della conferenza stampa, Luigi Snichelotto ha tracciato anche i valori e la filosofia di un nuovo modo di “fare impresa etica”, con al centro le persone, delineando anche diverse iniziative a sostegno dei territori realizzate nel corso del 2021: dalla campagna anti littering de “Le giornate insieme per l’ambiente”, ai pasti in favore delle associazioni di volontariato di Salerno e Potenza. “Una sensibilità sociale che ci accompagna attraverso i territori. In primis la passione e la voglia di costruire un percorso
insieme alla collettività – evidenzia Luigi Snichelotto – Sostenere le comunità in sinergia con le istituzioni locali è un grande obiettivo comune. Coinvolgere, stare insieme, condividere ci deve indurre a un senso di comune responsabilità sociale. E inoltre i temi della salvaguardia dell’ambiente, si pensi al packaging ecosostenibili, con l’eliminazione totale della plastica. I processi di riciclo a tutela dell’ambiente e tanto altro. È questa l’immagine più bella che ci ispira verso il nostro team di lavoro, che coinvolge anche il nostro personale”. Il RISTORANTE. Il nuovo locale, dotato di 231 posti tra interno ed esterno, è completo di corsia McDrive e McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di caffetteria, bevande, brioche e prodotti da forno. Il ristorante di Battipaglia potrà accogliere e servire i clienti in sala e nel proprio dehors tutti i giorni dalle ore 6.00 fino all’1.00. Con gli stessi orari sarà inoltre possibile usufruire del servizio di asporto, disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa. Per il ristorante di Battipaglia sarà inoltre attivo il servizio McDrive, operativo da lunedì a domenica, h24. La presa dell’ordine avviene nella massima sicurezza tramite interfono, mentre la consegna del pasto attraverso il finestrino della propria auto, senza contatto diretto tra personale e clienti. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, McDonald’s ha affrontato la situazione con la massima attenzione e responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri 25.000 dipendenti in tutta Italia e dei suoi affezionati clienti.
Stasera a Battipaglia il libro dello storico Giovanni De Luna di Antonio Manzo Chissà se avrà fatto in tempo Lina Wertmuller a leggere il libro di Giovanni De Luna sui film che hanno fatto gli italiani ed inciso profondamente sul costume politico ed ideologico con il suo Mimì Metallurgico ferito nell’ onore , film degli anni Sessanta che inaugurò insieme ad altri capolavori della celluloide la stagione “operaista” dell’Italia tra la contestazione studentesca, il movimento operaio e i primi germi del terrorismo e della lotta armata. Perché, la regista che visse tra amore e di anarchia propose un film-metafora del viaggio di un operaio sottoccupato del sud a operaio del nord. “Le dirò una cosa…E forse mi do la zappa sui piedi. Da un grande libro si può fare solo un piccolo film, è dai piccoli libri che si possono fare i grandi film”. Basterebbe questa risposta di Leonardo Sciascia in una intervista a Giuseppe Tornatore per rendere ancor più forte e persuasivo il merito dello storico Giovanni De Luna che nel suo ultimo libro “Cinema Italia” (sarà presentato stasera, sabato, a Battipaglia in un dialogo fra l’autore e Giuseppe D’ Antonio direttore del Festival Linea d’Ombra) ha ripercorso la storia nazionale rivedendo lo scherma delle sale cinematografiche e rimettendo gli occhi degli italiani sui film che hanno fatto la loro vita, il loro modo di essere. Anzi, ancor di più rivedendo la storia dei film con la cinepresa dello storico in grado di catturare sapientemente le scene che hanno indelebilmente segnato vita, costumi e tendenze del popolo italiano. Non sarebbe bastata una vasta
indagine sociologica del pure accorsato Censis per ricostruire una immagine del Paese attraverso le scenografie dei tempi e valutare di come gli italiani siano rimasti impressionati e colpiti da film che hanno segnato, forse perfino inconsapevolmente, la loro partecipazione alla comunità nazionale con tutte le speranze e le disillusioni che ha segnato l’ Italia del Novecento. De Luna ha colto in pieno la sfida della possibilità offerta dal cinema di essere “agente di storia” e lo ha fatto da storico di razza con il sistema investigativo dello storico sociale che stavolta ha prestato gli occhiali rigorosamente scientifici per “costruire” o meglio ricostruire la storia nazionale soffermandosi sui comportamenti, le scelte, le abitudini del pubblico che sono nati dalla proiezione dei film. E cosi dopo la proposta di metodo che può guidare alle lettura ci sono dieci capitoli che le consegnano i film che hanno fatto gli italiani: da quelle dei “ telefoni bianchi”, a quelle dell’Italia in camicia nera, dal cinema sulla Resistenza a quello del Sessantotto per finire poi nell ‘ Italia delle illusioni “da bere” a quella tragica del terrorismo. Non è stato solo critico cimenatografico GiovannI De Luna ma ha abilmente prestato un rigore storiografico alla valutazione della incidenza del cinema nella storia degli italiani. Addio a Rosa Barra, il notaio che nel 1994 sfidò alle elezioni Fernando Zara di Monica De Santis E’ venuta a mancare all’età di 71 anni il notaio battipagliese
Rosa Barra. La stimata professionista battipagliese, andata in pensione circa tre anni fa, che fu anche candidata sindaco nella città della Piana del Sele si è spenta ieri mattina. Da anni Rosa Barra combatteva con diversi problemi di salute che l’avevano costretta all’uso della sedia a rotelle. Ma nonostante tutto non si era mai fermata e ha si è sempre spesa per il bene della città che amava ed i difesa delle persone fragili e portatrici di handicap. Una donna decisa, preparata e battagliera. Insufficienza cardiorespiratoria, la causa della sua dipartita, fanno sapere i familiari. Insufficienza cardiorespiratoria provocata dalle sue precarie condizioni di salute, inutile ogni tentativo di salvarle la vita, alla fine il suo cuore, ha smesso di battere. Rosa Barra come detto fu candidata a sindaco nel 1994, tra le file del centrosinistra. Purtroppo non riuscì ad essere eletta, fu infatti sconfitta da Fernando Zara. Entrò però a far parte del consiglio comunale, dove ha svolto, ricordano in tanti, il suo ruolo di capogruppo dell’opposizione con dedizione, puntualità e attenzione. La notizia della sua dipartita ha destato molto dolore e dispiacere nella città di Battipaglia, dove il notaio era, come abbiamo detto, molto conosciuta e stimatissima. In tanti hanno voluto ricordare la professionista sul suo profilo social con un messaggio di affetto e di cordoglio e vicinanza alla sua famiglia. Tra i tanti messaggi inviati a Rosa Barra, anche quello del sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe ed ancora quello del dentista e assessore Egidio Mirra, che fu consigliere comunale proprio con la Barra nel 1994. ed ancora l’amico Carlo scrive “Nella settimana in cui si svolgono le prove del concorso notarile, la mia collega, e amica dei battipagliesi, Rosa Barra , ha lasciato questo mondo. Con tenacia, misura, dedizione, ha ricoperto, in condizioni non facili, un ruolo non facile per le donne della sua generazione. Un vero esempio, per chiunque l’abbia conosciuta. Ciao, Rosetta”.
Sicurezza, 250 giubotti catarifrangenti consegnati ai lavoratori immigrati Ieri mattina, nell’aula consiliare del Comune di Battipaglia, è avvenuta la consegna di 250 giubbotti catarifrangenti alle rappresentanze delle comunità di Marocco, Bulgaria, Tunisia, Pakistan e Romania, da devolvere poi ai lavoratori extracomunitari operanti sui campi agricoli del territorio, in una cerimonia che ha visto un importante scambio culturale, oltre che di omaggi, tra due Paesi da tempo ormai profondamente legati: Italia e Marocco. L’iniziativa è stata promossa dal presidente della Commissione Aree Interne della regione Campania Michele Cammarano, con la partecipazione della sindaca della città del Castelluccio Cecilia Francese e la partecipazione straordinaria del Console del Marocco Abdelkader Naji. “Un ringraziamento al presidente Michele Cammarano per avermi invitato e per aver organizzato un evento così importante per le comunità straniere presenti nella Valle del Sele, nonostante il contesto dell’emergenza Covid: speriamo che insieme possiamo presto debellare questa epidemia – ha esordito il Console – La sicurezza è fondamentale per i tanti lavoratori che vivono nella Piana del Sele e tornano a casa da una giornata di lavoro, rischiando la propria vita a causa della scarsa visibilità. Mostra anche la stretta relazione tra i nostri due Paesi. Questo rapporto è molto forte e profondo in tutti i campi, grazie soprattutto alla guida e all’impegno dei capi di Stato e alla volontà dei popoli marocchino e italiano. Oggi siamo qui per esprimere il nostro impegno a collaborare fianco a fianco per il bene delle nostre comunità, per rafforzare il rapporto istituzionale
sviluppato negli ultimi 30 anni nel quadro del partenariato strategico”. Tutela del lavoro, ma soprattutto inclusione delle nuove comunità che da tempo si sono trasferite nella Piana del Sele e nel Cilento, occupando mansioni in un settore strategico per l’economia locale, come l’agricoltura. “Questo è solo il primo di una serie di eventi che faremo nella Piana del Sele – spiega il presidente Michele Cammarano – Sono tanti, troppi i casi di morte sulle strade, specialmente sulla S.S. 18, spero questi giubbotti possano contribuire ad eliminare questo grave problema. Speriamo inoltre che queste iniziative possano estendersi anche in altre aree della Regione Campania». Ad accogliere il parterre di ospiti internazionali la sindaca Cecilia Francese, che al termine della cerimonia ha consegnati alle Istituzioni e alle rappresentanze un libro speciale contenente la storia di Battipaglia raccontata attraverso immagini d’epoca: «Nella nostra città ci sono circa 4200 persone che lavorano nella piana e la maggior parte sono marocchini. Ci sono persone che tutt’oggi però non hanno una loro visibilità legale, i cosiddetti “clandestini”, che sono qui per lavoro ma che non sono censiti. Di fatto non esistono, sono ‘invisibili’. Il rapporto con il consolato del Marocco deve puntare a far emergere queste condizioni e queste persone che esistono ma che non hanno i diritti che dovrebbero avere». La necessità, quindi, di censire gli immigrati presenti, anche per prevenire il caporalato frequente nella piana del Sele. Tra gli interventi anche il sindaco di Eboli, Mario Conte, che ha evidenziato la presenza di bambini, figli di immigrati, anche nelle scuole materne e medie, perfettamente integrati e italiani a tutti gli effetti. Al termine poi è stato offerto ai presenti un ricco buffet con specialità della cucina marocchina, per poi concludere con la visita guidata al Parco Archeologico dei Templi di Paestum.
De Luca chiama Draghi per salvare la Prysmian Fos di Monica De Santis Salvare la Prysmian Fos di Battipaglia è questo l’obiettivo del Governatore De Luca.. “Stiamo lavorando in queste ore per evitare un pericolo per la Prysmian di Pozzuoli ma soprattutto lo stabilimento di Battipaglia. Ho parlato con il ministro Giorgetti in relazione ai bandi che devono essere pubblicati per i cavi della fibra ottica. Ho chiesto al ministro di fare in modo che le aziende italiane non siano penalizzate in relazione alle aziende cinesi”. Un appello quello del Governatore al Ministro per evitare la perdita di circa 300 posti di lavoro. “Se facciamo bandi che prevedono forniture di qualità – ha aggiunto ancora De Luca – noi possiamo salvaguardare le nostre aziende, anche per la fibra ottica”. Da qui poi l’appello ai ministri campani perché siano parte attiva alla richiesta di incontro con il governo inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi per fare il punto sui programmi di investimento delle aziende pubbliche o partecipate dallo Stato in Campania e, più in generale, nel Mezzogiorno d’Italia. Il governatore auspica una “operazione verità per capire dove si stanno orientando gli investimenti, anche delle aziende pubbliche”. Per De Luca è importante un’immedito intervento del Governo per evitare che un settore nevralgico come quello della fibra ottica rimanga sguarnito. Una vicenda quella della Prysmian Fos, salita agli onori della cronaca lo scorso mese di ottobre, quando ad un incontro con le rappresentanze sindacali Cisl, Cgil e Uil, l’ head of corporate del gruppo Prysmian, il colosso che produce cavi e sistemi per la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettricaErnesto Marzano, lasciò intendere che l’aiuto da
parte del Governo centrale era fondamentale affinché la situazione dello stabilimento non continuasse a peggiorare al punto tale da essere poi costretti al licenziamento di circa 300 operai. Sulla vicenda e sulla necessità di un aiuto da parte della politica fu inviato anche un fascicolo alla Comunità Europea. Fascicolo nel quale si richiedeva una tutela per le aziende della comunità europea contro le imprese che importano nei nostri stati prodotti che vengno venduti a prezzo molto inferiore rispetto al valore di mercato. E questo rappresenta un danno non da poco per la Prysmian Fos, che è l’unico stabilimento di fibra ottica in Italia, ma che non riesce a queste condizioni a vendere il proprio prodotto. Un danno che come detto mettere a rischio non pochi posti di lavoro sia nello stabilimento battipagliese, che è quello principale e sia in quello di Pozzuoli aperto alla fine del 2017 con un investimento di circa 60 milioni di euro. Subito dopo l’appello alla politica da parte della dirigenza dell’azienda salernitana, arrivò quello della sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che purtroppo ad oggi non ha sortito alcun tipo di effetto. Ieri l’intervento del Governatore, che questa volta chiama in causa i ministri campani e tutti i deputati affinchè si riesca a trovare una soluzione che consenta all’azienda di non dover licenziare nessuno e soprattutto di continuare a lavorare senza dover competere con i mercati, cinesi soprattutto, che applicano prezzi non competitivi.
Puoi anche leggere