Il Castello di Brescia: tutela monumentale o spazio ricreativo
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c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 81 ARGOMENTI Il Castello di Brescia: tutela monumentale o spazio ricreativo Alessandro Benevolo Lo scorso 12 giugno si è tenuta a È stato tutto molto interessante e Brescia una giornata di studi dedi- ha decisamente oscurato il teatri- cata al Castello di Brescia, alle op- no politico del pomeriggio in cui portunità per una sua diversa valo- assessori del Comune di Brescia e i rizzazione. L’iniziativa è stata pro- presidenti degli ordini professiona- mossa da un gruppo di persone di li all’interno di una tavola rotonda diverso orientamento e formazio- non hanno saputo andare oltre le ne, provenienti dal mondo politico dichiarazioni di circostanza sul- e dalla società civile, accomunate l’importanza dell’area e sulla ne- dal desiderio di riportare il tema cessità di ascoltare la città (sic). In del Castello al centro dell’interes- conclusione, gli stessi organizzato- se dopo tanti anni di colpevole di- ri dell’evento hanno rimesso alla sattenzione. buona volontà di qualcuno la spe- Nel corso della mattinata è stata ri- ranza di veder almeno riportato il costruita la vicenda storica che ha tema del Castello al giusto posto portato all’attuale configurazione, nell’agenda politica bresciana. sono stati mostrati i rilievi della Tornando invece con la memoria compagine fortificata in elevazione e agli interventi della mattinata, so- sotterranea (ricostruiti anche grazie no emersi alcuni temi salienti che alla società speleologica bresciana), fanno intravedere soluzioni e stra- sono stati illustrati i progetti recen- tegie possibili. Io ne ho intravisti temente portati a termine dal Co- tre. Il primo tema investe una que- mune e quelli prossimi ad essere rea- stione di metodo, il secondo af- lizzati. Sono state analizzate situazio- fronta possibili orizzonti proget- ni analoghe presenti in altre realtà i- tuali e un terzo riguarda le proce- taliane e straniere e infine si è fatto il dure operative. punto sui gradi di tutela che agisco- no sul complesso. 81
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 82 ARGOMENTI A problemi complessi non dersi che bastino iniziative estempo- 1. possono corrispondere solu- zioni semplici. L’idea di procedere nel ranee per risolvere il problema. Cre- do sia arrivato il momento di metter- Castello per esperimenti è sembrata si al lavoro per la formazione di un poco convincente. L’animazione po- Piano Guida per il rilancio del Ca- meridiana in chiave medioevale, le stello. Ci lavorino urbanisti, giuristi, merende e le verifiche geologiche di botanici, architetti, esperti in scienze fattibilità per un parcheggio “a cilin- economiche e sociali secondo un’or- dri multipli” nelle viscere del Cidneo ganizzazione di lavoro multidiscipli- sembrano appartenere alla categoria nare e aggiornino quello che ad oggi dell’improvvisazione e allontanano resta come l’unico progetto organico l’unico scenario possibile, ovvero la sull’area, ovvero quello redatto dai preparazione di un piano strategico Gregotti Associati intorno alla metà che affronti il tema della modernizza- degli anni ’80. Non è più sicuramen- zione dell’area senza perdere di vista te attuale, pecca forse di velleitari- la complessità, in tutte le sue dimen- smo, propone soluzioni infrastruttu- sioni: verde, percorsi, tutela ambien- rali ormai obsolete, ma ha l’indubbio tale e monumentale, risorse econo- merito di affrontare il problema nella miche, promozione culturale, ecc. È sua dimensione globale. comprensibile il desiderio impellente Lega e Forza Italia superino l’istintiva dell’attuale amministrazione comu- idiosincrasia verso la pianificazione in nale di dare segni concreti di presen- tutte le sue forme e preparino un pia- za in un luogo dove per decenni poco no serio. Se c’è un luogo a Brescia do- è stato promosso o tentato, ma non ve se ne sente drammaticamente il bi- bisogna esagerare e soprattutto illu- sogno, questo è proprio il Castello. Figura 1: Una planimetria dell'area del Castello 82
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 83 ARGOMENTI Fermo restando il fatto che ammette scopiazzature. 2. deve essere un piano a deli- neare le soluzioni necessarie e soste- Le due principali questioni da risol- vere: le funzioni (dell’area e degli e- nibili, alcune criticità emergono da difici) e l’accessibilità vanno analiz- subito e qualche riflessione è possibi- zate a partire da questa condizione le farla anche mentre attendiamo un speciale. piano generale. Nel XXI° secolo un parco per funzio- Innanzitutto va sottolineata la speci- nare, per richiamare gente deve ar- ficità del problema: il Castello in sé ricchirsi di funzioni, offrire una plura- (inteso come complesso fortificato) è lità di occasioni che spazino dallo una presenza comune a molte altre svago all’arricchimento culturale, di- città italiane ed europee, ma un Ca- ventare contenitore. Oggi nell’area so- stello collocato sulla sommità di un no presenti come elementi funzioni monte inabitato, scosceso e alto (cir- “forti”, capaci di esercitare richiamo: ca 100 m. di dislivello medio dalla • due musei (Risorgimento e Armi città), con le pendici sistemate in antiche), che hanno richiamato forma di parco pubblico (comunale) pochi visitatori anche nell’era fin dal principio del XIX° secolo, è di Goldin dei grandi flussi turistici per sé una condizione che rende l’a- diretti a Santa Giulia; rea unica, senza paragoni possibili in • un osservatorio astronomico in se- Italia e in Europa. La dimensione dei mi–rovina e quasi sempre chiuso; problemi e la ricerca di soluzioni non • due bar (Chalet e Pagodino) che Figura 2 - L’area del Castello ripresa da nordest 83
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 84 ARGOMENTI sembrano usciti da un catalogo di sattezza i numeri, ma mi sembra di arredi degli anni ’50. ricordare che, considerando gli spazi Mi sembra un po’ pochino per anima- oggi inaccessibili i due musei ne oc- re un’area verde di 96.000 mq. e rotti cupano meno del 50%. Anche senza e le funzioni superstiti mi sembrano metterne in discussione la presenza, troppo concentrate sulla sommità del sono disponibili quindi diverse mi- colle per suscitare un vero interesse. gliaia di metri quadrati che potreb- Anzi nel tempo l’area anziché rinno- bero essere concessi in uso per fun- vare e acquisire funzioni le ha perse: zioni collaterali rispetto a quelle e- ha chiuso i battenti nella prima metà spositive: biblioteca, ludoteca (rim- degli anni ’80 lo zoo, è ormai irrever- piazzando magari quella chiusa del sibilmente avviato sulla stessa strada Carmine, in connessione col piazzale il circolo di tennis della Forza e Co- della Locomotiva già conformato co- stanza. Stiamo quindi parlando di un me spazio di gioco per bambini), pa- contenitore quasi svuotato. lestra per il fitness, una nuova e de- Dove è possibile intervenire per in- corosa sede per il Bridge Club (come vertire questo trend di dismissione a Lucca, dove è magnificamente o- funzionale, cui fatalmente si accom- spitato in una delle pusterle delle pagna una rarefazione della frequen- Mura), ma anche pub, ristoranti, tazione? Innanzitutto sugli spazi della un’edicola dei giornali, una gelateria, fortezza. Adesso non ricordo con e- negozi. Non attività improvvisate o Figura 3 - La discesa del Soccorso 84
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 85 ARGOMENTI venditori di souvenir e paccottiglie Ma anche gli spazi del Parco possono (come a San Marino, ad esempio), essere arricchiti di funzioni. Senza ma avamposti distaccati di esercizi pensare a risuscitare dismesse funzio- commerciali noti e frequentati in ni sportive o ricreative, potrebbero città: ad esempio una nuova sede per essere installati piccoli padiglioni u- la libreria Feltrinelli (che consoli gli niformati in grado di ospitare funzio- abituali clienti della nuova orrenda ni che necessitano di spazi coperti li- sede), Zara, Coin, Bedont, la Bode- mitati (bar, noleggio bici, edicola dei guita del medio, Seconda classe, ecc. giornali, ecc.) con i loro eventuali Queste associazioni di funzioni di dehors debitamente attrezzati e resi servizio, ricreative, commerciali e anch’essi uniformi. Posti lungo le sca- per pubblici esercizi si possono vede- le e risalite a diverse quote di altezza re in ogni città europea, normalmen- potrebbero migliorare e promuovere i te funzionano bene e offrono reci- collegamenti pedonali con la città proci benefici. (Si pensi ad esempio (non 3 o 4, ma una decina o più). Un al modello storico dello scantinato discorso a parte merita la pendice set- dei Rathaus tedeschi adibito a birre- tentrionale del Cidneo, quella più ria: si visita il monumento, si scende scoscesa ed oggetto di una recente o- la scala e ci si riposa e rinfresca con pera di liberazione dalla vegetazione una birra: in Germania la cosa fun- infestante che stava comprometten- ziona da 150 anni). do la stabilità del materiale lapideo. Figura 4 - Il nucleo antico di Brescia osservato dal Castello 85
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 86 ARGOMENTI L’idea del Comune è quella di conclu- qualche saliscendi, ottima per un par- dere questo lavoro con l’attivazione co, meno per un vigneto) affacciata di un percorso pedonale (grosso mo- su un quartiere dove gli spazi verdi so- do orizzontale) alla base delle Mura no un miraggio. Se si spendono senza che viaggi dal Bastione della Pusterla batter ciglio 10 mln di Euro per un’a- (sopra Via Turati) al Bastione del zienda sgangherata che fabbrica cas- Soccorso (sopra l’ingresso della Galle- sonetti se ne potranno spendere 3 per ria) e al sottostante piccolo giardino acquisire i 4 ettari di questo podere e pubblico di recente formazione. Mi sistemarli adeguatamente raddop- sembra una buona idea, ma incompa- piando quasi gli spazi di parco del Ca- tibile con la conservazione del sotto- stello e aprendo tutto un fronte di stante vigneto Capretti che andrebbe nuovi possibili collegamenti verso il acquisito e trasformato in giardino. prospettato percorso di ronda comu- Non si riesce a capire come a quasi nale e oltre. 100 anni di distanza dalla demanializ- Un parco esteso in orizzontale per 7 zazione dell’area e dalla sua trasfor- ettari (11 se comprendiamo il vigne- mazione in parco pubblico, questo to Capretti), con dislivelli verticali di non possa ricomprendere anche l’in- 100 m. non può essere affidato alla tera area a nord. Oltretutto parliamo sola accessibilità pedonale. di un’area dove si produce un vino di Ci vuole una strada carrabile che lo qualità modesta, dalla conformazione traversi (come quella esistente tra prevalentemente pianeggiante (con Porta Trento e Piazzale Arnaldo, co- Figura 5 – I resti dei portici che fiancheggiavano Piazza del Foro, alla base del colle Cidneo 86
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 87 ARGOMENTI me avviene in tutti i grandi parchi Fossa Arnaldo (270 posti) siano suf- europei e americani: a Londra, a ficienti. È comunque impossibile of- New York, a Edimburgo, a Vienna o frire un posto auto a tutti i potenzia- a Stoccolma), ma la strada non può li utilizzatori del parco/automobilisti disimpegnare lungo il suo sviluppo (ci vorrebbero qualche migliaio di un sistema di parcheggi a raso come posti) e quindi si deve rinunciare ad avviene oggi. Perché la presenza di offrirli, restando sulla modica quan- questi parcheggi compromette il fun- tità (650 posti, anche di uso promi- zionamento del parco e perché un scuo mi sembrano una cifra suffi- parcheggio in posizione così privile- ciente). Al Castello ci si può benissi- giata impedisce un corretto uso dei mo arrivare a piedi o coi mezzi pub- parcheggi attrezzati posti alla base blici. Restando al solito esempio di del Cidneo: quello di Fossa Bagni e Central Park, va ricordato come quello che verrà di Piazza Arnaldo. questo funzioni senza nemmeno un Perché devo parcheggiare a quota posto auto in struttura dedicato. zero, a pagamento in una struttura La vera questione mi sembra invece coperta quando posso farlo a raso, li- come addentrarsi nel parco una vol- beramente, a quota 50 e più vicino al ta arrivati, ovvero come assistere la Castello? Central Park (320 ettari, mobilità pedonale tenendo conto trenta volte il Parco del Castello è dell’impegnativo dislivello di 100 m. traversato nella dimensione corta da Oggi si può salire a piedi da est (via quattro strade (97th, 85th, 79th e Avogadro), da ovest (Via del Castel- 65th) che assicurano le comunica- lo) e, soprattutto da sud (Piazza Tito zioni tra Central Park West e la Speri–Via Militare, Contrada S.Ur- Quinta Strada senza disimpegnare bano–Via Contini o Via Piamarta). neanche un parcheggio. Penso che Lo si potrebbe anche da nord se il anche a Brescia nella sua ridotta di- podere Capretti fosse risistemato in mensione (urbana e di parco) si pos- forma di parco. Ma ogni risalita in- sa riuscire a toglierli. Oltretutto va contra tratti molto ripidi, scalinate ricordato che il parcheggio di Fossa scoscese e tratti non alla portata di Bagni è quasi costantemente vuoto anziani, bambini, disabili e passeggi- (si riempie solo al mattino dei giorni ni. Se le 5 e più vie d’accesso esi- feriali per ospitare le macchine degli stenti (magari incrementate: io ne studenti universitari bresciani che vedrei bene una in più da est dietro vanno a lezione in auto). la Chiesa di San Giorgio e un’altra Oltre ad una strada libera dai par- da sud che parta dietro il Tempio Ca- cheggi (di servizio, aperta o chiusa al pitolino e Teatro Romano, oltre ad normale traffico secondo le esigenze) un paio da nord) fossero affiancate ci vogliono delle strutture di par- da un sistema di people–movers, ov- cheggio poste alla base del Cidneo e vero marciapiedi e scale mobili, a- la mia opinione è che Fossa Bagni scensori, ecc., le comunicazioni sa- (385 posti auto) e quello futuro di rebbero molto più agevoli e l’area 87
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 88 ARGOMENTI molto più frequentata. Gli stessi pa- strati inclini ad applicare i decreti di diglioni da disseminare nel parco di tutela in forma integralista. La con- cui si è accennato in precedenza po- servazione dello status quo dal loro trebbero essere posizionati negli sno- punto di vista più che un problema di di queste attrezzature (all’arrivo o da superare sembra essere un obietti- alla partenza). Un sistema del gene- vo da raggiungere. re esiste ad Arezzo, un altro piutto- Va ricordato che in Italia la tutela sto articolato lo troviamo a Perugia, monumentale (e ambientale) agisce altri più semplici li troviamo in altri in forma separata e in competizione borghi medioevali umbri e anche a con le tradizionali competenze piani- Ortisei in Val Gardena. Si potrebbe ficatorie in capo ai Comuni. Questa tentare di averne uno anche a Bre- separazione deriva da una storica di- scia, con la raccomandazione di non visione cui si è pervenuti mediante u- prevedere accessi preferenziali ma di na disposizione legislativa della fine diffondere il sistema in modo da ave- degli anni ’30 (data in cui furono co- re queste opportunità distribuite stituite le Soprintendenze come or- lungo l’intero perimetro del Parco, gani periferici di tutela dei Beni Cul- per poi riunirsi in un unico percorso turali da parte dello Stato). L’idea al- che dia accesso alla fortezza. lora era di creare un contrappeso alle iniziative in campo urbanistico, so- prattutto laddove queste minaccia- Detto della necessità di pro- vano l’integrità dei centri storici, dei 3. cedere ad una modernizzazio- ne del parco del Castello attraverso beni archeologici e del paesaggio ita- liano. Concedevano (e concedono) un piano strategico va però ricorda- in sostanza un diritto di veto all’Am- to che l’Amministrazione Comunale ministrazione dello Stato laddove è chiamata a programmare un inter- questa veda posto in pericolo un Be- vento in un ambito territoriale di cui ne Culturale di interesse generale. non ha l’esclusiva competenza. Hanno meritoriamente funzionato Sull’area del Castello agiscono infat- come argine per tutti gli anni della ri- ti i provvedimenti di tutela esercita- costruzione post–bellica quando que- te dalla locale Soprintendenza, in ste preoccupazioni erano reali, quan- tutte le sue possibili declinazioni: do la ricostruzione delle nostre città monumenti, archeologia, paesaggio. sembrava mettere in pericolo ogni o- Non si gioca a casa propria e vanno stacolo sul suo cammino. Oggi suo- accontentati esigenti padroni di casa nano terribilmente anacronistiche. i cui provvedimenti non sembrano Non perché sia sparita l’esigenza di facilmente conciliabili con un piano tutela e nemmeno perché gli ammi- strategico di modernizzazione. Non nistratori locali siano improvvisa- bastasse, l’attuale Soprintendente e i mente rinsaviti e capaci di esercitare funzionari intervenuti nel dibattito direttamente questa azione. dello scorso 12 giugno si sono mo- Semplicemente perché la procedura 88
c&d98_c&d91.qxd 25/08/2009 23.42 Pagina 89 ARGOMENTI di vincolo (veto) è una procedura cascine minacciate. Siamo nel XXI° passiva. Si pone al di fuori del con- secolo e con tutto il rispetto non sap- cetto stesso di pianificazione. Scatta piamo che farcene di una tutela in al momento dell’esecuzione delle o- zona Cesarini. Meglio perdere una pere e non nel momento della pro- cascina che mandare a monte una grammazione. Non promuove, ma vitale infrastruttura per la Lombar- conserva. Serve per frenare (o ral- dia. Meglio ancora (per la Soprin- lentare) e non per accelerare. tendenza e per la BreBeMi) sarebbe Ho già fatto questo esempio in un’al- stato dire qualcosa sulle cascine nei tra occasione, ma è un esempio che luoghi opportuni, al momento giu- spiega bene l’assurdità del rapporto i- sto, mentre si decideva il tracciato. taliano tra pianificazione e tutela. Oggi il Comune di Brescia potrebbe Oggi io potrei stabilire in un piano delineare il miglior piano strategico urbanistico che il Broletto deve esse- di rilancio del Castello, ma di fronte re demolito e che al suo posto sia ri- alle opere di modernizzazione neces- costruito un grattacielo. La Soprin- sarie (riuso della fortezza, nuovi vo- tendenza di fronte a questo program- lumi nel parco, percorsi attrezzati, ma urbanistico non è tenuta a pro- ecc.) penderebbe inaccettabilmente nunciarsi (né contro, né a favore) e la possibilità (minaccia) che uno o non lo fa. Quando il Comune appro- più di questi interventi vengano va il progetto di questa demolizione e bloccati in fase esecutiva, vanifican- ricostruzione il decreto di vincolo per do l’iniziativa nel suo complesso. il palazzo medioevale farebbe scatta- Nel caso del Castello, sentendo Ri- re l’iniziativa della Soprintendenza, naldi e Fasser, questa possibilità che bloccherebbe ovviamente l’ini- sembra piuttosto reale. Si può certo ziativa. Sembra una barzelletta, ma le coinvolgere le competenti Soprin- cose funzionano esattamente così. tendenze nel processo di formazione Solo ieri i giornali davano notizia del piano strategico (non è facile, si che i lavori della BreBeMi recente- deve vincere qualche riluttanza, ma mente avviati avrebbero bocciato o l’importanza del tema credo renda rasentato nei suoi 65 Km. di svilup- possibile la cosa) e inquadrare un po alcune importanti cascine. Il So- set di provvedimenti che non veda- printendente di Brescia Rinaldi in no la tutela statale pregiudizialmen- collaborazione con Rossana Betti- te contraria. Resterà l’incognita nelli (Italia Nostra) avrebbe cercato nella fase esecutiva, ma si sarà pro- in una disperata lotta contro il tem- babilmente diminuito il rischio di po di individuare e vincolare queste sorprese. 89
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