TANZANIA - I Viaggi di Maurizio Levi

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TANZANIA - I Viaggi di Maurizio Levi
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                                    TANZANIA
                                         Marangu Route
                                La mitica salita al Kilimanjaro
                                            9 Giorni
             Trekking sulla montagna più alta dell’Africa (in hotel e rifugi di montagna)

La più alta, la più bella e la più famosa montagna d’Africa. Per la salita è sufficiente essere buoni
escursionisti, con un minimo di esperienza e un buon allenamento. Dopodiché tutto è
perfettamente organizzato: una guida esperta di lingua inglese, i portatori per i bagagli. Il presente
itinerario segue la Marangu Route, il percorso più popolare e più facile. Abbiamo inserito una
giornata extra per facilitare l’acclimatamento (a Horomobo hut, terzo giorno), poichè questo
accorgimento aumenterà enormemente le possibilità di raggiungere la vetta senza sentire l’effetto
della quota. Si pernotta in rifugi e si possono acquistare bibite, birra ecc. nei vari campi. Gli zaini
personali sono trasportati dai portatori e i cibi sono cucinati e serviti ogni giorno dal cuoco. Uno
degli aspetti più interessanti di questa salita è l’attraversamento dei differenti ambienti che si
incontrano: la foresta alla base, la savana a metà quota, il deserto in alta quota e infine il
ghiacciaio sulla vetta. Dalla vetta si riesce a percepire la rotondità della terra, una sensazione che
si può provare in pochissimi luoghi al mondo. Possibile estensione di 4 giorni per un safari nei
Parchi del Nord.
TANZANIA - I Viaggi di Maurizio Levi
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno
Italia - aeroporto Kilimanjaro - Moshi

Partenza al mattino dall'Italia con voli di linea per la Tanzania. Arrivo in serata all’aeroporto
Kilimanjaro, espletamento delle formalità di ingresso, ritiro bagagli, incontro con lo staff locale e
breve trasferimento alla cittadina di Moshi. Sistemazione in hotel e pernottamento.
Pasti: cena in hotel.

N.B. In caso di indisponibilità di voli diurni per Arusha–Kilimanjaro Airport che prevedono
l’arrivo alla sera, si utilizzeranno dei voli notturni partendo la sera prima e arrivando a Moshi a
metà giornata. Si avrà quindi tempo per una passeggiata nel centro della cittadina. Il viaggio
diventa così di 10 giorni, e i prezzi rimangono gli stessi.

2° giorno
Moshi - Marangu Gate - Mandara Hut (partenza 1.830 mt - arrivo 2.740 mt, circa 3/4 ore)
Trasferimento in auto alla Marangu Gate dove si incontrano guida e portatori e, dopo le formalità,
verso le ore 10,30 inizio della facile salita attraverso la foresta pluviale in una ambiente umido,
ricco di felci e muschi che pendono dai rami in una penombra costante. Buone possibilità di
vedere le scimmie colobus. Arrivo al rifugio Mandara a quota 2.740 m. verso le 14,00-15,00 e
tazza di thè caldo. Pomeriggio di relax con la possibilità di brevi camminate nella foresta o al
Maundy Crater (circa 20’) da cui si ha un bel panorama sulla pianure circostanti. Pernottamento.

Pasti: prima colazione, pranzo a pic nic e cena inclusa.

Il Parco Nazione del Kilimanjaro
Il Parco Nazionale copre una superficie di 756 km². Nel 1910 fu dichiarato riserva naturale dal
governo coloniale tedesco. Nel 1973 l'area montana sopra la linea degli alberi (~2.700 m) fu
riclassificata come Parco nazionale e fu aperta al pubblico accesso nel 1977. Il Parco fu
dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1987. Nell'area del Parco si trova il monte
Kilimanjaro, con i suoi tre crateri: a ovest Shira, con un'altitudine di 3.962 m, a est Mawenzi
(5.149 m) e al centro Kibo, la vetta più alta dell'Africa (5.895 m). Tra il Kibo e il Mawenzi giace
una piattaforma di circa 3.600 ettari, chiamata "la sella", che costituisce la più estesa tundra di
altura del continente. La sommità del vulcano è ricoperta da un ghiacciaio perenne.
Zona della foresta pluviale (da 1.800 mt a 2.700 mt). Questa è certamente la fascia più ricca di
specie vegetali, dominata da alberi ad alto fusto dalle chiome rigogliose che ricoprono
totalmente i sentieri formando suggestive foreste a galleria. Tra le specie erbacee si incontrano
specie caratteristiche quali le orchidee. Alle quote più elevate gli alberi si diradano.
Zona della brughiera (da 2.700 mt a 4.000 mt). Al di sopra della linea degli alberi scompaiono le
piante ad alto fusto ma sono tuttavia presenti numerose specie vegetali. La zona più bassa della
brughiera è popolata da fitti cuscini di erica arborea che creano suggestivi effetti cromatici. Le
piante più singolari di questa zona sono comunque i seneci giganti, caratteristica pianta dal
lungo tronco che regge una ampia e carnosa rosetta fogliare, e la lobelia, una specie della

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famiglia delle campanulacee, che cresce fino ad 3 metri di altezza, con grandi spighe verticali
claviformi. Completano il paesaggio numerose altre specie meno appariscenti ma che offrono
una varietà di sfumature cromatiche dal giallo al lilla al rosa.
Zona del deserto d'alta quota (da 4.000 mt a 5.000 mt). La vita vegetale in questa zona è limitata
ad alcune specie erbacee dalla sviluppata capacità di adattamento a condizioni ambientali poco
favorevoli. Oltre che muschi e licheni è possibile vedere esemplari di cardi di forma appiattita e
con foglie pelose e spinose, ciuffi isolati della così detta "erba del deserto".
Zona sommitale (da 5.000 mt a 5.895 mt). A causa delle condizioni climatiche estreme di questa
zona (basse temperature, radiazioni solari molto intense, ossigeno rarefatto) sono pochissime le
specie vegetali che riescono a sopravvivere.

3° giorno
Mandara Hut - Horombo Hut (partenza 2.740 mt - arrivo 3.720 mt, circa 5/7 ore)

Partenza verso le ore 08,00. Percorsa l'ultima parte di foresta, il sentiero entra nella seconda fascia
di vegetazione (e si inizia a vedere la cima del Mawenzi) attraversando prati alpini, eriche e
elicrisi giganti. L'altitudine comincia a cambiare e rallenteremo il nostro ritmo mentre godremo
della flora e della prima vista della cima del Kibo. Arrivo alla Horombo Hut, thè caldo e
sistemazione. Tempo libero e pernottamento.
Pasti: prima colazione, pranzo a pic nic e cena inclusa.

4° giorno
Horombo Hut - giornata di acclimatamento

Questa giornata spesa a Horombo servirà da acclimatamento. E’ utile per adattarsi all’altitudine,
ed avere più chances di non star male quando si raggiunge la quota attorno ai 5.000 m, ed entrare
in pieno nell’ambiente della montagna. Si potranno fare passeggiate nei dintorni o raggiungere il
Mawenzi Base Camp per poi tornare a Horombo.
Pasti: prima colazione, pranzo a pic nic e cena inclusa.

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5° giorno
Horombu Hut - Kibo Hut (partenza 3.720 mt - arrivo 4.700 mt, circa 5/7 ore)

Riprendiamo la salita in mezzo alle scenografiche lobelie. Si supera l’ultima zona di vegetazione,
il paesaggio diventa aspro e roccioso e si raggiunge la parte desertica denominata "la Sella" un
tratto piano che si estende per svariati chilometri tra la cima del Mawenzi e il cono del Kibo. Per i
portatori sarà l'ultima fatica anche se questa volta dovranno portare con loro le scorte di acqua,
non essendoci più alcuna fonte di approvvigionamento. Dopo la lunga traversata ed un'ultima,
faticosa rampa, si raggiunge la Kibo Hut. Pernottamento in rifugio.
Pasti: prima colazione, pranzo a pic nic e cena inclusa.

L’arrivo alla quota della Kibo Hut può creare dei sintomi di malessere e mal di testa che
generalmente il giorno successivo con l’inizio del cammino spariscono. La notte sarà molto breve
ed è quindi importante riposarsi subito all’arrivo.

6° giorno
Kibo Hut - Uhuru Point - Horombo Hut (partenza 4.700 mt - vetta 5.895 mt - arrivo 3.720
mt, 4 km di salita e 14 km di discesa, circa 12/14 ore)

Giornata molto faticosa, lunga ma sicuramente entusiasmante. Sveglia a mezzanotte e immediata
partenza. L’obbiettivo è la risalita prima dell’alba in modo da raggiungere la vetta subito dopo
l’arrivo del sole. La salita alla Gilman Point (5.860 mt), si svolge su di un sentiero ripido, ma non
difficile dove però si cammina molto lentamente per la mancanza di fiato dovuta alla quota. Da
tenere presente che a 5.500 mt di quota la quantità di ossigeno presente nell’atmosfera è il 50%
rispetto al livello del mare. L’arrivo alla Gilman Point è previsto in 5-6 ore ed è la prima vista del
cratere e del ghiacciaio che vi si trova al suo interno. Dopo un momento di relax, condizioni
atmosferiche e fisiche permettendo, si riparte per altre 1,30 ore di cammino sul bordo del cratere
per raggiungere la vera cima Uhuru Peak a quasi 6.000 mt di altitudine. “Congratulations” c’è
scritto su di un cartello proprio sulla vetta. Per un raggio di oltre 5000 km attorno a voi non c’è
nessun altra cima così alta; bisogna arrivare fino all’Himalaya. Si inizia la discesa. Arrivo alla
Kibu Hut e sosta. Si riattraversa poi nuovamente “la sella” e si raggiunge la Horombo Hut. Un
meritato r profondo sonno dopo la lunghissima giornata.
Pasti: prima colazione la mattina presto, pranzo a pic nic e cena inclusa.

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7° giorno
Horombo Hut - Marangu Gate - Moshi (partenza 3.720 mt - arrivo 1.830 mt, circa 5/6 ore
Moshi 890 mt)

Lunga e piacevole discesa sino al cancello del Parco, con sosta al Rifugio Mandara per il pranzo.
Verso le 14,00-15,00 si raggiunge l’ingresso del Parco. Qui riceverete il vostro certificato; quelli
che hanno raggiunto Gilman’s Point avranno il certificato verde e chi ha hanno raggiunto Uhuru
Peak riceverà il certificato d’oro. Si salutano guida e portatori (con una buona mancia) e con
l’automezzo trasferimento in hotel a Moshi o ad Arusha (con supplemento) in caso di estensione
nei Parchi.
Pasti: prima colazione, pranzo a pic nic e cena in hotel.

8° giorno
Moshi - partenza

Mattinata e parte del pomeriggio liberi per shopping nei piacevoli negozi che vendono sculture in
legno e pietra e tessuti etnici. A metà pomeriggio trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo
per l’Italia. Pernottamento a bordo.
Pasti: prima colazione, pranzo e cena esclusa.

9° giorno
Arrivo in Italia
Prima colazione a bordo. Arrivo in Italia in mattinata.

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TANZANIA - I Viaggi di Maurizio Levi
Itinerario:

Trasporti – Per i trasferimenti da Moshi all’ingresso del Parco del Kilimanjaro si utilizzano
minibus. Per l’eventuale estensione safari si utilizzano automezzi tipo Toyota Land Cruiser 4x4
modificate da safari con 5 posti o 7 posti (modello extended), ciascuno con finestrino, e tetto
rialzabile. Autista-guida di lingua italiana.

Organizzazione – E’ previsto il seguente staff: 3 portatori ogni partecipante, una guida, un
assistente guida e un cuoco per gruppo. Il peso consentito per i portatori è massimo 15 kg per
ogni partecipante. E’ possibile noleggiare in loco differenti equipaggiamenti come sacco a pelo,
zaino, pila, borraccia, giaccavento, pantavento, ect. e da richiedere alla prenotazione del viaggio).

Pernottamenti – I rifugi durante il trekking previsti dispongono di camere e camerate dotate di
letti con materasso e cuscino. Necessario un sacco a pelo di piumino caldo (anche se è possibile
noleggiarlo insieme ad altra attrezzatura da camping). Hotel 3* a Moshi (Springlands hotel 3* o
similare). I lodge dell’estensione safari dispongono di ottime camere con 2 letti dotati di
zanzariere e servizi privati.

Caratteristiche del trekking e grado di difficoltà – La salita alla vetta del Kilimanjaro non è
tecnicamente difficile, ma è impegnativa per quanto concerne la quota e molto faticosa nella
giornata che si sviluppa oltre i 5000 mt di quota. Da tenere presente che una piccola percentuale
(circa il 10%-15%) di coloro che si cimentano con la salita finale al cratere devono abbandonare e
rientrare al campo a causa di forte malessere. Il trekking, anche se non si raggiunge la vetta, è
un’esperienza entusiasmante cha vale comunque la pena di effettuare.

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N.B. E’ consuetudine consolidata dare una mancia che in realtà copre anche in parte lo
stipendio dello staff. Da calcolare circa USD 250-350 totali per partecipante.

Possibilità di salire il Kilimanjaro anche per la via Machame con pernottamenti in tenda.
Richiedeteci il programma dettagliato.

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ESTENSIONE SAFARI NEI PARCHI NAZIONALI

8° giorno / Arusha – Parco Lago Manyara
Dopo la prima colazione partenza con i mezzi fuoristrada per il Parco Lago Manyara e safari nel
Parco. Pranzo a pic-nic. Cena e pernottamento in lodge.

Parco Lago Manyara
Il Parco si sviluppa attorno all’omonimo lago alla base della scarpata alta 600 metri della Rift
Valley. Un paesaggio definito da Ernest Hemingway come: “il più bello che ho visto in Africa”.
Dall’ingresso principale la strada attraversa una foresta lussureggiante dove gruppi di babbuini
poltriscono con noncuranza ai lati della carreggiata, cercopitechi scorrazzano agilmente tra gli
antichi alberi di mogano e antilopi “bushbuck” camminano prudentemente nell’ombra. In netto
contrasto con l’intimità della foresta, l’erbosa piana alluvionale che degrada dolcemente verso le
sponde del lago è frequentata da grossi esemplari di bufali, gnu e branchi di zebre. Verso
l’interno si trova una stretta cintura di foresta di acacia, habitat preferito dai leggendari leoni
arboricoli e di massicci elefanti. Il Parco è un’iniziazione perfetta alla fauna aviaria della
Tanzania: sono state registrate più di 400 specie e anche il visitatore meno esperto può quasi
sicuramente vederne un centinaio in una sola giornata. Tra gli altri uccelli, si devono segnalare
le migliaia di fenicotteri rosa che formano una macchia colorata in contrasto con le acque blu
del lago. Ma anche pellicani, cormorani e cicogne.
9° giorno / Parco Lago Manyara – Ngorongoro
Dopo la prima colazione partenza verso il cratere di Ngorongoro. Safari di un’intera giornata nel
fondo del vasto Cratere di Ngorongoro. Una delle meraviglie del mondo, non solo per gli aspetti
geologici e per l’enorme densità di animali che vivono permanentemente nel cratere, ma anche
per la straordinaria pacifica convivenza tra il popolo Maasai e gli animali. Pranzo a picnic.
Ritorno in serata al lodge per cena e pernottamento.

Cratere di Ngorongoro
è una caldera vulcanica (la più grande caldera intatta del mondo) situata nella pianura del
Serengeti. Il cratere si trova a 2200 metri sul livello del mare, misura oltre 16 chilometri di
diametro e circa 700 m di profondità. La savana occupa la zona più interna del cratere,
alternandosi a tratti di palude, macchie di acacia e zone aride semi-desertiche; al centro del
cratere si trova un piccolo lago sulle cui sponde la concentrazione di fauna è impressionante; si
calcola che il cratere sia abitato da oltre 25.000 animali di grossa taglia L'immagine più tipica è
probabilmente quella degli enormi branchi di zebre e gnù, ma nel cratere abita la gran parte
delle specie tipiche della savana: elefanti, leoni, bufali, iene, sciacalli, ippopotami, babbuini,
nonché alcune piuttosto rare come i rinoceronti neri, ultimi superstiti di una specie che nel resto
della Tanzania è minacciata dall'estinzione, e i leopardi, che vivono sugli alberi della foresta
pluviale che ricopre i pendii. Il cratere appartiene all'area più estesa (circa 8300 kmq) la
Ngorongoro Conservation Area che è un organismo indipendente dal sistema dei Parchi
Nazionali della Tanzania e amministra l'area in modo diverso; per esempio, la popolazione
Maasai può vivere e spostarsi liberamente (cosa che non avviene in nessun altro parco della
Tanzania) e può capitare di incontrarli con il loro bestiame.

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10° giorno / Ngorongoro – Parco Tarangire
Prima colazione e partenza per il Parco Tarangire. Arrivo all’ingresso del Parco in tarda
mattinata, primo game drive e pranzo a pic-nic. Nel pomeriggio si prosegue con il safari nel
Parco. Cena e pernottamento in lodge.

Parco Tarangire
Il Parco, che si estende su di una superficie di 2.600 kmq, non ha rivali in quanto a vaste savane
disseminate di una elevata concentrazione di enormi baobab, tra i quali branchi composti anche
da 100 elefanti grattano il letto secco del fiume per cercare l’acqua sotterranea, mentre gli
animali migratori come gnu, zebre, bufali, gazzelle e antilopi si affollano attorno alla poca acqua
che resta nelle pozze. Rispetto a Parchi come quello del Serengeti, il paesaggio è più
verdeggiante; attorno al fiume si trovano estese paludi e pianure alluvionali, ma anche boschi.
Questo è anche l’unico luogo in Tanzania dove si osservano regolarmente certi tipi di antilope
come il maestoso orice gazzella e lo stupefacente gerenuk dal lungo collo. I più appassionati
ornitologi potranno avvistare stormi di tessitori codarossa e storni cinerini, uccelli endemici
della savana del Tarangire.

11° giorno / Parco Tarangire – Arusha – partenza
Dopo la prima colazione partenza per Arusha. Pranzo a pic-nic lungo il percorso. Nel pomeriggio
volo per l’Italia. Cena e pernottamento a bordo.

12° giorno / Arrivo in Italia
Prima colazione a bordo. Arrivo in Italia in mattinata.

‘Flying Doctor’
Pensando alla sicurezza in viaggio, I VIAGGI DI MAURIZIO LEVI ha deciso di includere per
tutti propri passeggeri il servizio di assistenza medica mediante aero-ambulanza. L’AMREF, the
African Medical and Research Foundation è l’assicurazione che si occupa del recupero in
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primo specialistico soccorso e sono in grado di raggiungere il paziente anche nelle zone più
remote per trasportarlo nell’ospedale attrezzato. Talvolta la rapidità del primo intervento e del
trasporto, in casi di pericolo di vita o di grave emergenza medica, possono fare la differenza. Il
servizio di “Flying Doctor” è valido per un solo trasporto

                                                                                             Pagina 9
NOTE IMPORTANTI
  Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario
   potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le
   escursioni programmate.
  Le tariffe aeree indicate sono orientative e alla vostra richiesta di opzione o prenotazione
   verificheremo l'effettivo importo del biglietto aereo.
  Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi
   informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà
   includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del
   viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate.
  L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio,
   stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei
   biglietti aerei.

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QUOTAZIONI PER PERSONA

Prezzo:
€ 2.040,00 base 2 partecipanti con guida locale parlante inglese

€ 1.900,00 base 6 partecipanti

Numero massimo di partecipanti: 10

Da Aggiungere:
- costo individuale gestione pratica                               € 90
- copertura assicurativa di viaggio                                vedi tabella sotto
- Supplemento singola                                              € 120

Da Quotare:
- Volo internazionale                                                            Da quotare.
- Tasse aeroportuali/fuel surcharge                                              Da quotare.

Date di partenza:
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La quota comprende:
trasferimenti privati da/per l’aeroporto, portatori, cuoco e guida di lingua inglese durante il
trekking, autista-guida tanzaniano di lingua italiana durante l’estensione safari, trasporti con
vetture 4x4 da safari, tutti i pernottamenti specificati in pensione completa eccetto una cena a
Moshi, gli ingressi ai Parchi e alle Riserve.

La quota non comprende:
i voli, l’eventuale trasferimento ed hotel ad Arusha, una cena a Moshi, le bevande, il visto
d’ingresso, le mance, gli extra personali, tutto quanto non espressamente specificato.

                                                                                          Pagina 11
L’organizzazione tecnica di questo viaggio è di:

Kel 12 Tour operator s.r.l. che è socio

e aderisce al

I Viaggi di Maurizio Levi s.r.l. che aderisce al

Scheda Tecnica

A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle
quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di
viaggio riporta altresì la validità dello stesso.
B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del
Codice del Turismo.
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi
aggiuntivi.
D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi
elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso
previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma
1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito:
- 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza;
- 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
- 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della
partenza;
- 100% dopo tali termini.
Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo
svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di
coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla
data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza.
La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.
Assicurazione

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio
assicurativo relativo al costo individuale del viaggio.

Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione
medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento.

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