PARTITA DOPPIA - consorzio-deliveroo, firmato l'accordo
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www.mozzarelladop.it consorzio-deliveroo, firmato l’accordo indagine di nomisma: i formaggi dop per promuovere la bufala campana piacciono sempre di più in europa ANNO IV • NUMERO 10 • marzo-aprile 2021 PARTITA DOPPIA
IL MESSAGGIO BUONA PASQUA DI RESISTENZA Cari lettori, usciti ancora purtroppo. Tutti stiamo soffrendo e tutti dopo un anno di grandi siamo vicini alle famiglie che hanno perso i loro cari. La sacrifici, di lockdown, di situazione è ancora complessa sotto il profilo sanitario e vite perdute ed economia le speranze vanno riposte nell’accelerazione definitiva del in crisi, siamo ancora piano vaccinale. qui a fare i conti con la Dal canto nostro, abbiamo continuato tutti i giorni a pandemia. Non ne siamo produrre la mozzarella di bufala campana Dop per essere sempre presenti sulle vostre tavole, con grandi sforzi da parte delle aziende, che si sono organizzate per rispettare tutti i protocolli di sicurezza. l’editoriale La filiera sta resistendo e mostrando quella famosa “re- silienza” di cui tanti parlano. La forza di questo prodotto ECCELLENZA E INNOVAZIONE è enorme, perché realizzato da persone che conoscono i sacrifici. Per questo non ci facciamo abbattere dalle Bentrovati, della denominazione sotto ogni punto di vista, difficoltà ed è questo l’augurio che faccio anche a tutti questo nuovo numero testimonia la straor- dagli aspetti normativi a quelli nutrizionali fino voi, in questa Pasqua 2021 che ci vede alle prese con le dinaria forza di prodotti di eccellenza come alle modalità d’uso in cucina. Un’intesa dal restrizioni come l’anno scorso. Rispettare le regole, vacci- i formaggi italiani a marchio DOP, a partire valore anche simbolico tra un prodotto legato narsi, conservare forte il senso di comunità: sono queste dalla nostra mozzarella di bufala campana, alla tradizione e una società che fa dell’innova- le piccole ma importanti “raccomandazioni” che sento di anche in tempo di pandemia. La conferma zione il suo punto di forza. Un modo nuovo per farvi. arriva dall’indagine commissionata da Afidop tutelare e promuovere un marchio DOP. Auguri di Buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie! agli esperti di Nomisma: l’appeal sui mercati Dall’attualità siamo poi andati indietro di Domenico Raimondo europei cresce, ma le difficoltà sono tante e duemila anni, al tempo dei Romani, per capire Presidente Consorzio di Tutela serve un lavoro costante e corale per “spingere” cosa e come mangiavano, in compagnia Mozzarella di Bufala Campana DOP sull’acceleratore dell’export dei nostri formaggi dell’antropologo Marino Niola, che ci fa scoprire a denominazione di origine. La concorrenza è un antenato della mozzarella, ma soprattutto ci spietata, le tendenze sovraniste si fanno sentire fa capire che i Romani davvero avevano gusto anche nel cibo, ma ci sono due elementi su cui in tavola. www.mozzarelladop.it ANNO IV • NUMERO 10 • marzo-aprile 2021 il Made in Italy non ha rivali: qualità e sicurezza, Chiudiamo il numero introducendo nella nostra ANNO IV • NUMERO 10 • marzo-aprile 2021 - Registrazione Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Registro Stampa n. cronol. 4026/2018, RG n. 1933/2018 due aspetti decisivi per le nuove scelte dei rivista l’illustrazione, grazie alla creatività di BUFALA NEWS consumatori emerse dalla pandemia. una talentuosa artista, Valentina Scannapieco PERIODICO DI INFORMAZIONE In parallelo con le sfide sul terreno europeo, (in arte “Occhiovunque”), che immagina poeti- DEL CONSORZIO DI TUTELA MOZZARELLA DI ci sono quelle legate al mercato interno. Sul camente la nascita della mozzarella. BUFALA CAMPANA DOP tema dell’innovazione, il Consorzio di Tutela fa In questo periodo così complesso festeggiamo Direttore responsabile: Lorenzo Iuliano da apripista, firmando il primo accordo in Italia una nuova Pasqua, ancora piena di restrizioni. Editore: MBC Service srl Realizzazione: con una piattaforma di food delivery, il gruppo E allora anche io auguro a ciascuno di voi un Redazione: Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, via Gasparri 1 - 81100 Caserta Deliveroo. Con una mission precisa: informare “passaggio” autentico a un futuro di vita piena. www.mozzarelladop.it - info@mozzarelladop.it ristoratori e consumatori sul corretto utilizzo Lorenzo Iuliano marzo-aprile 2021 3
L’INTESA CONSORZIO-DELIVEROO, IL PATTO CHE PUNTA A INNOVARE TUTELA E PROMOZIONE DOP Firmato il Protocollo tra la Mozzarella di Bufala Campana Dop e la piattaforma di online food delivery leader di settore in Italia di Deliveroo Italy, Matteo a ristoratori e Sarzana. Un’allaenza che consumatori fa da apripista e ha l’obiet- attività di co- tivo di sviluppare iniziative municazione per la promozione e tutela e informazio- della Mozzarella di Bufala ne per il Campana Dop. Il Consor- zio e Deliveroo dedi- cheranno L a sfida dell’innovazio- Bufala Campana, che af- 16 marzo a di- ne tecnologica appli- fonda le sue radici a partire stanza, a causa ca alle eccellenze del dall’XI secolo, si coniuga della pandemia, Made in Italy è lanciata. Il così con l’innovazione tec- dal presidente Consorzio di Tutela Moz- nologica, su cui si fonda del Consorzio di zarella di Bufala Campana Deliveroo. È questo il bino- Tutela, Domenico Dop e la piattaforma leader mio alla base del Protocollo Raimondo, e dal dell’on line food delivery d’Intesa firmato lo scorso General Manager Deliveroo hanno siglato il primo accordo in Italia per Corretta denominazione, la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. La trasparenza e utilizzo del prodotto tradizione secolare della al centro del primo accordo in Italia 4 marzo-aprile 2021
Così la Bufala Campana fa da apripista a nuove modalità di comunicazione per il Made in Italy corretto utilizzo della de- nominazione del prodotto, ma anche sulla sua identi- ficazione, conservazione e impiego. La sfida lanciata dall’accor- do è quella di grazie alle sue caratte- alla capillarità e alla forza di sua denominazione, e tutto ristiche e alla sua ver- Deliveroo. Attraverso que- il Made in Italy, integrando satilità, ben si adatta sta iniziativa pilota, siamo questa filiera strategica nel- anche ai nuovi canali certi di poter intercettare la piattaforma Deliveroo”, di commercializzazione segmenti di pubblico non ha dichiarato il General e distribuzione come sempre coinvolti dalle no- Manager di Deliveroo Italy, l’online food delivery. stre iniziative promoziona- Sarzana. Tra le azioni previste dal protocollo figurano cam- pagne di comunicazione Al via attività dedicate volte a far comprendere a ristoranti e consumatori la caratteristiche che di- stinguono la Bufala Cam- li. Sarà l’incontro tra nuovi Deliveroo è un premiato pana a marchio DOP; va- operatori del mercato servizio di consegna fonda- demecum con i riferimenti agroalimentare e un pro- to nel 2013 da William Shu normativi che regolano il dotto fortemente legato al e Greg Orlowski. Collabora corretto utilizzo della de- territorio e alle tradizioni», con oltre 140mila ristoranti nominazione di origine in ha sottolineato il presiden- e 110mila rider per garanti- un menù; consigli utili su te Domenico Raimondo. re la miglior esperienza di come valorizzare il prodot- “La missione di Deliveroo è consegna di cibo a domi- to. La sinergia potrà portare portare il miglior cibo nella cilio al mondo. Deliveroo coglie- anche ad iniziative con- casa degli italiani. Oggi è opera in più di 800 città in re le oppor- giunte in occasione di fiere un giorno importante, per- 12 Paesi tra cui Australia, tunità offerte ed eventi. ché la Mozzarella di Bufala Belgio, Francia, Hong Kong, dall’innovazione per «Al centro del progetto ci Campana DOP è un grande Italia, Irlanda, Olanda, Sin- la tutela e valorizzazione sono i consumatori, che simbolo di italianità. Voglia- gapore, Spagna, Emirati di un prodotto della tradi- puntiamo a raggiungere mo valorizzare l’eccellenza, Arabi Uniti, Kuwait e Regno zione gastronomica che, in maniera massiccia grazie tutelare e promuovere la Unito. marzo-aprile 2021 5
L’ANALISI FORMAGGI DOP SUI MERCATI EUROPEI LA QUALITÀ del prodotto PREMIA Lo studio di Nomisma per Afidop: immagine del comparto forte all’estero, 7 su 10 hanno acquistato “made in Italy” nel 2020 nei Paesi target di Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Regno Unito L’ associazione dei è emerso che, contraria- confezionati, l’ingredien- Riguardo ai canali di re un consumatore più formaggi italiani mente alle aspettative, tistica e prodotti salutari. vendita, discount e iper- «esperto», più attento Dop (Afidop), pre- il Covid non ha danneg- Tra le principali conse- super sono i canali che alla salute e alla qualità, sieduta da Domenico giato l’immagine dell’I- guenze della pandemia cresceranno di più, men- tanto che, nelle famiglie Raimondo (che è anche tre l’online recupererà, in cui si hanno figli pic- alla guida del Consorzio ma resterà comunque coli, la quota di user arri- di Tutela della Mozza- L’identikit del consumatore europeo un’opzione di acquisto va al 79% (10 punti in più rella di Bufala Campana di formaggi italiani certificati: marginale. rispetto al tasso delle fa- Dop), ha presentato in lavoro stabile, benestante ed esperto Il profilo del consuma- miglie senza figli piccoli). un webinar i risultati del- tore europeo di formag- Analizzando le fasce di la ricerca commissionata gi italiani restituisce un età, la quota di consuma- a Nomisma in relazione talia, che ispira ancora riscontrate da Nomisma identikit ben preciso: ha tori di formaggi italiani all’impatto della pande- fiducia e rassicura i con- ci sono il fenomeno del una posizione lavorativa cresce leggermente tra mia sui formaggi Dop e sumatori. I formaggi ita- “Made In” e una maggio- stabile, è benestante e quelli della Generation X, sui cambiamenti che il liani sono stati acquistati re attenzione ai prezzi e mentre i Millenials sono lockdown ha introdotto almeno una volta da più alle promozioni. Il cre- Nonostante quelli che conoscono nelle abitudini di consu- di 7 europei su 10. scente bisogno di garan- le prospettive meno i prodotti. mo dei cittadini europei. La loro reputazione resta zie e il forte senso di so- Nonostante la conoscen- Cinque i mercati analiz- alta e si basa su due ele- lidarietà verso il proprio di crescita za del sistema di qualità zati: Francia, Germania, menti distintivi: la qualità Paese ha portato i pro- nel 2021 europeo non sia ancora Spagna, Svizzera e Re- e le caratteristiche orga- dotti alimentari locali ad i marchi Dop largamente diffusa, nei gno Unito, che valgono nolettiche, ritenute com- una crescita esplosiva in rischiano cinque mercati target i il 55% dell’intero export plessivamente superiori tutti i mercati analizzati. consumatori che rico- contraccolpi lattiero caseario italiano. rispetto a quelle degli Nonostante le prospetti- noscono i simboli Dop e L’incontro ha visto la par- altri formaggi europei. ve di crescita dei consu- a causa Igp riconoscono anche i tecipazione di più di 70 Le abitudini di consumo mi dei formaggi italiani del prezzo prodotti certificati supe- operatori del mondo dei sono cambiate soprat- nel 2021, i prodotti Dop- più elevato riori in termini di qualità, Consorzi di tutela, delle tutto in considerazione Igp, a causa del loro po- sicurezza e tracciabilità. imprese private, coope- della chiusura del “fuori sizionamento di prezzo ha “collegamenti con l’I- Sulla base degli aspetti rative e delle loro asso- casa”. I consumatori han- più elevato, rischiano di talia”. evidenziati nello studio, ciazioni. no ripiegato sui consumi subire i contraccolpi del- Chi consuma formaggi nel corso del dibattito Dallo studio effettuato domestici, prediligendo i la crisi economica. italiani tende ad esse- che ha seguito la presen- 6 marzo-aprile 2021
tazione di Nomisma, è zionali: bisogna investire emerso che bisogna la- sui Millenials, garantire Bisogna investire sui Millenials, vorare come sistema per la massima reperibilità garantire la massima reperibilità delle produzioni favorire il libero scambio delle produzioni DOP e agevolare l’accesso dei e IGP italiane e punta- e puntare sulle caratteristiche distintive formaggi italiani all’este- re sulle caratteristiche riconosciute a livello internazionale ro. Consorzi di Tutela e distintive riconosciute associazioni svolgeranno a livello internazionale. formaggi italiani, valoriz- il rispetto del benessere che dell’Unione Europea un ruolo cruciale anche Inoltre, è essenziale la- zando elementi quali la animale, tutti aspetti alla e delle scelte dei consu- per gli aspetti promo- vorare sull’immagine dei sicurezza, la sostenibilità, base delle nuove politi- matori. IL CASO EXPORT, LA FORZA DELLA BUFALA CAMPANA Monitor Distretti industriali, nel settore lattiero caseario la mozzarella Dop in controtendenza: dati in positivo N on c’è solo l’ana- quello della Bufala Cam- lisi di Nomisma a pana, che già aveva chiuso delineare il qua- il primo semestre con un dro dell’export del settore +1,3%, nonostante il blocco lattiero caseario italiano. del canale horeca, apprez- Altri dati autorevoli arriva- zata soprattutto in Francia no dall’analisi del monitor (+16,6%). «Solo il distretto Intesa SanPaolo sull’export della Mozzarella di bufala dei distretti industriali, da campana – scrivono gli ana- cui emerge la straordina- listi – è riuscito nel trimestre ria resilienza del comparto estivo a portare a casa un della mozzarella di bufala risultato positivo, grazie alla campana DOP. parziale riapertura delle at- In un 2020 segnato dram- tività di ristorazione anche ancora le difficoltà legate al Nel complesso, i distretti nove mesi dell’anno è po- maticamente dalla pande- all’estero, non sufficiente lockdown. Più in generale agroalimentari italiani nel sitivo per oltre 430 milioni mia, la filiera lattiero-case- tuttavia a recuperare le per- le vendite estere segnalano terzo trimestre del 2020 in più rispetto allo stesso aria italiana perde terreno dite dei mesi precedenti». un +2,3% complessivo nel hanno realizzato oltre 5 periodo dell’anno prece- nei primi novi mesi (ultimo Anche nel terzo trimestre terzo trimestre 2020 traina- miliardi di euro di vendite dente (+3,1% tendenziale). dato disponibile) con un la mozzarella Dop si conso- to da pasta e dolci. In ripresa all’estero (+2,3% rispet- Il rapporto è curato dalla -4,3%. L’unico distretto in la e registra un lusinghiero il vino ma il bilancio dell’an- to allo stesso periodo del Direzione studi e ricerche controtendenza è proprio +6,9%, ma si fanno sentire no resta negativo. 2019). Il bilancio dei primi di Intesa Sanpaolo. marzo-aprile 2021 7
CIBO E ARCHEOLOGIA DALLO STREET FOOD ALL’ANTENATO DELLA MOZZARELLA COSÌ MANGIAVANO I ROMANI NELL’ANTICA POMPEI Dopo la scoperta di un nuovo “thermopolium”, l’antropologo Marino Niola ci porta in giro per le strade della città sepolta, alla scoperta della cucina ai tempi dell’impero di Dilio Claudio Donnini spesso non erano dotati dall’antichità è giunto fino sempre delle vere bellezze di una vera e propria cuci- ai giorni nostri. e spesso esotiche». na. Per poter mangiare un Professor Niola, quali Quali erano i cibi preferi- piatto cucinato al momen- erano i più importanti ti dai Romani? to ci si recava quindi al ter- Termopoli della città ve- «L’offerta alimentare era mopolio che, di fatto, più suviana? sterminata, perché a tavola che un’alternativa veloce «Il più rinomato era quello non si facevano mancare ed economica rappresen- di Asellina, una vera im- niente. Ma erano soprattut- tava il posto di ristoro per prenditrice del fast food. Per to grandi consumatori di eccellenza. Non sorprende far sentire a casa gli stranieri zuppe a base di cereali e le- affatto, alla luce di ciò, che Asellina aveva scelto came- gumi, insaporite da spezie e ne sia stato ritrovato l’enne- simo tra le rovine di quello che era uno dei principali Anticipatori della dieta mediterranea, centri commerciali dell’im- a tavola non si facevano mancare nulla pero, sebbene questo sia il primo con il bancone inte- riere madrelingua: l’ebrea aromi come il mirto e spes- N on tutti i Romani, non è una grande novità ramente dipinto. Maria, la turca Smyrina e la so rinforzate da olio e grassi si sa, erano patrizi. in quanto solo a Pompei Marino Niola, docente di greca Egle che servivano animali e insaporite dal ga- Non tutti vivevano se ne contavano già una antropologia culturale con grazia efficiente oli- rum, la celebre salsa di pe- dunque nella “domus”, la ottantina. I termopoli erano all’università Suor Orsola ve, focacce schiacciate e sce. Quello prodotto nelle grande casa dotata di ogni molto diffusi in età romana, Benincasa di Napoli, non- brocche di vino. I più amati officine gastronomiche di comodità, cucina compre- sicuramente più di quanto ché condirettore del cen- erano il Falerno, il Cecubo e Pompei era così famoso e sa. Possiamo dire, senza immaginiamo perché per tro di ricerche sociali sulla l’Aglianico, ma i più choosy pregiato che il poeta Mar- risultare troppo banali, che tanti quello era l’unico luo- dieta mediterranea, sostie- amavano quello di Samo. ziale, pur lamentandone il la popolazione dell’Impero go dove poter mangiare ne che «di fatto Pompei La specialità del locale era la costo proibitivo, lo conside- dei Cesari si dividesse tra una vivanda calda. ci restituisce l’archeologia posca, una bevanda ener- della dieta mediterranea», getica e dissetante a base di evidenziando l’importan- acqua, uova e aceto. Un Red Chi cercava ritmi Le grandi passioni? za di queste scoperte per bull di allora». slow andava Le fave e i frutti di mare capire meglio, non solo le Sappiamo che in questi nelle caupone abitudini alimentari dei Ro- punti di ristoro si man- simili alle chi mangiava nel triclinio Il romano benestante si mani, ma anche le nostre. giava piuttosto veloce- moderne e chi mangiava al termo- poteva infatti permettere, Immagine evidenziata an- mente. C’erano anche polio. Il nome di quest’ul- nella propria abitazione, un che nel suo ultimo libro, luoghi in cui poter man- trattorie timo è tornato alla ribalta luogo in cui preparare i pa- dal titolo “I segreti della die- giare in maniera più len- proprio nei mesi scorsi, sti, che poi, specialmente ta mediterranea. Mangiare ta? rava ineguagliabile. Un’altra quando venne annunciato in età imperiale, venivano bene e stare bene” scritto «Chi voleva prendersela mania collettiva erano le il ritrovamento di un “ther- consumati nel triclinio, la in partnership con la pro- comoda andava invece alle fave, che i cives mangia- mopolium” intatto, all’inter- sala da pranzo di quel tem- fessoressa Elisabetta Moro. caupone, simili alle nostre vano in polenta, la celebre no del parco archeologico po. Per il professore la dieta trattorie, dove si gustavano puls fabata. Ma anche in dell’antica Pompei. Presen- Ma la maggior parte delle mediterranea non è solo verdure di stagione, frutta, forma di chips, grigliate tato un po’ ovunque, tra tv persone viveva in appar- una buona abitudine ali- formaggi, pane e perfino con tutta la buccia. Erano e giornali, come uno “street tamenti o stanze di caseg- mentare ma un vero e mozzarelle fresche o alla considerate un cibo divino. food” del mondo antico, in giati, alti fino a sette piani, proprio stile di vita che, brace. Il servizio era un plus, In realtà i primi “polentoni” realtà il suo ritrovamento detti “insulae”, edifici che evolvendosi e adattandosi, perché le cameriere erano della storia non sono stati 8 marzo-aprile 2021
i padani ma i romani. Ad legge, la Lex Aemilia, che ne cione raccontata da Petro- “fritti” nel miele cotto. Altri Per concludere, quanto è affibbiargli questo sopran- proibiva il consumo. E nac- nio nel Satyricon. Un maiale semplici come la liba, una attuale la dieta mediter- nome furono i greci che que subito il mercato nero». ripieno come il cavallo di focaccia dolce, elementare ranea? non apprezzavano quelle Se impazzivano per i pro- Troia. Ma stipato di quaglie, ma amatissima». «È il regime del futuro. che a loro giudizio erano dotti ittici, non possiamo tordi, beccafichi, uova e chi C’era già all’epoca qual- Questo lo dicono le varie delle pappette per sdentati. tuttavia dire che la carne più ne ha più ne metta». cosa di simile alla nostra agenzie internazionali; lo E furono proprio ateniesi e li lasciasse indifferenti… Siamo arrivati al dessert! mozzarella? dice la Fao, l’Unesco, l’orga- macedoni a portare nella «I Quiriti erano altrettanto Con cosa terminavano il «Sì, c’era qualcosa di simile, nizzazione mondiale della caput mundi l’arte della lie- sensibili ai piaceri della car- pranzo i Romani? ma per avere la vera moz- sanità. Questo perchè è un vitazione del pane». ne. Spendevano patrimo- «A tanto ben di Dio i romani zarella bisognerà aspettare regime che tiene insieme la A proposito del pane, era ni in pernici laccate, lepri facevano seguire una ulti- l’alto medioevo, con i mo- salute del corpo e la salute molto utilizzato all’epo- salsate, salsicce grigliate e mativa bordata di dessert. naci del monastero di San dell’ambiente, il regime ali- ca? specialità esagerate, come Alcuni sofisticatissimi come Lorenzo in Capua, i primi ad mentare più sostenibile per «Diventò presto un culto. il porcus troianus, servito i datteri farciti di noci, pinoli introdurre la tecnica della il rapporto tra cibo prodot- Nei trentacinque panifici nella famosa cena di Trimal- e pepe, salati all’esterno e “mozzatura” vera e propria». to e risorse utilizzate». pompeiani si vendevano circa ottanta varietà e pez- zature diverse. Dall’integra- le, spesso misto a farina di legumi, riservato a poveri e schiavi. Fino al panis cli- banarius, bianchissimo, finissimo, buonissimo e ri- servato ai ricchi. Insomma, i prodotti da forno erano un business colossale». E per quanto riguarda il pesce? Sappiamo che a quei tempi ne veniva consumato tanto... «I romani, soprattutto quelli benestanti erano divoratori compulsivi di pesce e frutti di mare. Vongole, patelle, lupini, ostriche, datteri ve- nivano serviti sia cotti che crudi come antipasti nei grandi banchetti, prima delle orate, dei dentici e delle murene. Questa pas- sione andò talmente fuori controllo che nel 115 avanti Cristo venne emanata una marzo-aprile 2021 9
LA VEDO COSÌ Valentina Scannapieco è conosciuta in rete come “Occhi Ovunque” che in realtà è il soprannome del suo cagnolino. Ha 30 anni, illustra (cioè rac- conta con le immagini), scrive e insegna economia alle superiori. Collabora con riviste e brand nazionali, è autrice di un libro di ricette illustrate e gira il mondo anche grazie al suo spazio online. Curiosa e appassionata di tutto ciò che è insolito e genuino, non le piacciono le cose perfette e il suo carburante sono la musica e i dolci (senza troppe creme). Le abbiamo chiesto come vede con la sua arte la mozzarella di bufala campana. 10 marzo-aprile 2021
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MULTIMEDIA In vetrina 12 marzo-aprile 2021
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