Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini

Pagina creata da Giacomo Antonelli
 
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Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
Anno LIV n.1
                                                                                                                                    gennaio-marzo 2016
                                                                                                                                    Spedito nel mese di febbraio 2016
                                                                                                                                    Contiene IR
Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) - art. 1, comma 2, CDM BG

                                                                                                                                                                               Giubileo della
                                                                                                                                                                                 Misericordia
                                                                                                                                                                        Senza il perdono del Signore
                                                                                                                                                                          il mondo non esisterebbe

                                                                                                                                                                              Cappuccini in georgia:
                                                                                                                                                                            Il ritorno dei missionari
                                                                                                                                                                                      dopo 170 anni
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
Sommario
EDITORIALE 	
Vinci l’indifferenza e conquista la pace                         1
                                                                       Thailandia • la casa degli angeli
                                                                       La mamma degli angeli
                                                                       Una sorella dal cuore d’oro
                                                                                                              35
                                                                                                              40
                                                                                                                   Editoriale
emmecinotizie	
...e in Nepal?                                                   2
                                                                       progetti
                                                                                                                   Vinci l’indifferenza e conquista la pace
Vicini per chi è lontano.                                              Dar da mangiare agli affamati         43

                                                                                                                   D
Corsi di formazione per
volontari in missione 2016                                       3                                                       io non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona! Non
                                                                       sostegno a distanza
                                                                                                                          perdiamo la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente
24 marzo 2016 • Missionari martiri
                                                                       Un sostegno
                                                                       contro l’indifferenza                 47          impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Le guerre,
Giornata di preghiera e digiuno
in memoria dei missionari martiri                               4     Incontro con fra Gianluca Lazzaroni   48   le azioni terroristiche e le persecuzioni hanno segnato dall’inizio alla fine lo scorso anno,
                                                                                                                   moltiplicandosi dolorosamente in molte regioni del mondo, tanto da assumere le fattezze
Lettera del ministro generale                                          volontari per la missione                   di quella che si potrebbe chiamare una “terza guerra mondiale a pezzi”. Ma alcuni
Quanti pani avete?                                              6     Puoi fare davvero un sacco di bene    49
                                                                                                                   avvenimenti degli anni passati e dell’anno appena trascorso mi invitano, nella prospettiva
Giubileo della misericordia                                            Volontari in missione                       del nuovo anno, a rinnovare l’esortazione a non perdere la speranza nella capacità
Senza il perdono del Signore                                           Posso dire davvero                          dell’uomo, con la grazia di Dio, di superare il male e a non abbandonarsi alla rassegnazione
il mondo non esisterebbe                                        8     che ho toccato il cuore               52   e all’indifferenza. Con il Giubileo della Misericordia voglio invitare la Chiesa a pregare e
                                                                       La mamma bianca                             lavorare perché ogni cristiano possa maturare un cuore umile e compassionevole, capace
Cappuccini in georgia
Il ritorno dei missionari                                              che ama la missione                   56   di annunciare e testimoniare la misericordia, di «perdonare e di donare», di aprirsi «a
dopo 170 anni                                                   14                                                quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea
                                                                       L’Africa: un continente
Chiesa cattolica in Georgia                                     17    facile da amare                       59   in maniera drammatica», senza cadere «nell’indifferenza che umilia, nell’abitudinarietà
Missionari cappuccini: una lunga storia                         20                                                che anestetizza l’animo e impedisce di scoprire la novità, nel cinismo che distrugge».
                                                                       spiritualità • Marcello candia              Consapevoli della minaccia di una globalizzazione dell’indifferenza, non possiamo non
Con i giovani dell’oratorio                                     24    “Vilissimo verme, inutile servo”            riconoscere che, nello scenario sopra descritto, si inseriscono anche numerose iniziative
                                                                       si definisce Francesco d’Assisi.
Il cardiac center di shisong                                           “Semplice laico: una goccia                 ed azioni positive che testimoniano la compassione, la misericordia e la solidarietà di
Sei anni con il cuore in mano                                   26    nel Rio delle amazzoni”                     cui l’uomo è capace. Nello spirito del Giubileo ciascuno è chiamato a riconoscere come
                                                                       gli fa eco Marcello                   62   l’indifferenza si manifesta nella propria vita e ad adottare un impegno concreto per
Frei daniele da samarate
Il profumo di una vita                                          32                                                contribuire a migliorare la realtà in cui vive, a partire dalla propria famiglia, dal vicinato o
Il libro                                                        34                                                dall’ambiente di lavoro. Anche gli Stati sono chiamati a gesti concreti,
                                                                                                                   ad atti di coraggio nei confronti delle persone più fragili delle loro
                                                                                                                   società, come i prigionieri, i migranti, i disoccupati e i malati.
                                                                                                                   Desidero, inoltre formulare un pressante appello ai responsabili
                                                                                                                   degli Stati a compiere gesti concreti in favore dei nostri fratelli e

                                                                            5xmille
                                                                                                                   sorelle che soffrono per la mancanza di lavoro, terra e tetto.

                                                                                              un modo,
                                                                                                                                        Dal messaggio del Santo Padre Francesco
                                                                      che non vi costa nulla, per sostenere
                                                                                                                              in occasione della XLIX Giornata Mondiale della Pace
Editore: Missioni estere cappuccini onlus
                                                                      Missioni Estere Cappuccini Onlus                                                            1 gennaio 2016
P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano                              Quando compilate la dichiarazione dei
Aut. Trib. di Milano n. 6113 del 30-11-62
Direttore editoriale: Mauro Miselli                                    redditi ricordatevi di fornire il nostro
                                                                                    codice fiscale
Caporedattore: Alberto Cipelli
Redattori: Emilio Cattaneo, Marino Pacchioni
Paoletta Bonaiuto, Matteo Circosta, Lorenzo Mucchetti,

                                                                              97326950157
Marina Renna, Alessandra Rossetti
Direttore responsabile: Giulio Dubini
Fotografie: Archivio Cappuccini, Elena Bellini
Grafica: Anna Mauri
Realizzazione e stampa a cura della Editrice Velar, Gorle (BG)
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
emmecinotizie

…e in Nepal?
                                                                                                     Invece di
                                                                   Alcuni dati:                      maledire                         Vicini per chi è lontano.
                                                                   8.786 vittime                     l’oscurità,
                                                                   22.303 feriti                     è meglio                         Corso di formazione per
                                                                   1.383 scuole danneggiate          accendere                        volontari in missione 2016
                                                                   267.373 case danneggiate          una candela
                                                                   494.717 case distrutte                                             Pronti?.. via! dimissionarie
                                                                                                                                                         ascolto delle esperienze
                                                                                                     “N       oi studenti del St.                                  arricchiti dalle

                                                                                                                                      C
                                                                                                              Xavier’s College            arissimi, anche quest’anno   testimonianze dei missionari
                                                                                                     Maitighar siamo partiti in           siamo pronti a partire       e dei gruppi di animazione
                                                                 ed i loro collaboratori hanno       27 per aiutare le vittime del    per le missioni durante          missionaria. Questi non sono
                                                                 prontamente assistito migliaia      sisma a Goldhunga.               l’esperienza estiva, ma          semplicemente incontri
                                                                 di famiglie, fortemente colpite     Gli abitanti del villaggio       anche siamo partiti per un       di approfondimento per
                                                                 dal terremoto, anche nelle          hanno raccontato di essere       cammino insieme da vivere        andare in missione, ma
                                                                 zone più remote del Nepal,          rimasti nelle tende dopo         con un simbolico zaino in        vogliono essere la traccia di
                                                                 fornendo loro aiuti e generi        che la scossa più forte,

C
                                                                                                                                      spalla pieno di passione         un cammino da percorrere
   arissimi amici delle         (Movimento e Azione              di prima necessità. Invece          quella di sabato alle 11.56      missionaria, di disponibilità    insieme mettendosi
   missioni, è passato quasi    dei Gesuiti Italiani per lo      nella fase post emergenza,          del mattino, aveva distrutto     a incontrare e a lasciarsi       pienamente in gioco nel
un anno dal terribile sisma     Sviluppo) e dai Gesuiti del      l’opera si è concentrata sulla      tutto ciò che possedevano,       incontrare, disponibilità a      nostro vivere quotidiano.
che ha martoriato il Nepal.     “NJSI” (Nepal Jesuit Social      ristrutturazione scolastica         privandoli anche dei beni più    riempire di senso il nostro      E per coloro che partono
Era infatti sabato 25 aprile    Institute), desideriamo          per garantire agli studenti         elementari.                      servizo missionario all’estero   nelle esperienze di servizio in
2015 quando è avvenuta la       aggiornarvi sulle attività       la ripresa delle lezioni,           «Il terremoto ci ha portato      e in Italia.                     missione la prossima estate…
prima scossa del terremoto      svolte per il progetto           istituendo uffici distrettuali      via tutto», dice la gente. Ma    Sabato 16 gennaio il salone      buon cammino!
(magnitudo 7,8 della scala      “EMERGENZA NEPAL”.               scolastici allo scopo di lavorare   c’è una cosa che il sisma più    conferenze del Centro
Richter) che ha devastato       I Padri Gesuiti in Nepal hanno   in modo più efficiente ed           devastante non può togliere
Kathmandu, provocando           deciso di lavorare secondo le    efficace. Agli studenti e ai                                         missionario era pieno di         i frati del centro
                                                                                                     loro: l’impeccabile senso        settanta persone giovani e
8.786 morti e 22.303 feriti.    seguenti priorità settoriali:    docenti è stato distribuito         dell’ospitalità.                                                  missionario
                                                                                                                                      non, veterani della passione
Grazie al vostro sostegno       1. Distribuzione di kit prima    materiale didattico, kit            Non volevano che andassimo       missionaria, ma anche
abbiamo inviato 73.593,43       emergenza;                       ricreativi, divise scolastiche,     via senza aver mangiato          un bel gruppo di nuovi e
euro ai Padri Gesuiti che       2. Distribuzione di kit          insieme all’acquisto di mobilio     qualcosa.                        giovani appassionati pronti
vivono e lavorano in molte      alimentari;                      per le aule scolastiche.            Mentre rientravamo da
                                                                 A nome delle migliaia di                                             a mettersi in gioco e con
delle comunità duramente        3. Rifugi temporanei e                                               Goldhunga, provavamo
                                                                 persone aiutate grazie al                                            questo simbolico zaino in
colpite dal terremoto.          permanenti;                                                          emozioni contrastanti:
                                                                 vostro sostegno, giunga                                              spalla da riempire. Assieme
Attraverso la documentazione,   4. Interventi educativi.                                             dispiacere nel vedere la
                                                                 ad ognuno di voi i nostri                                            allo zaino siamo partiti per
dettagliata e puntuale, che                                                                          distruzione provocata e la
                                                                 più sinceri ringraziamenti.                                          una nuova avventura con
abbiamo ricevuto dalla          Durante la prima fase                                                gioia per aiutare quelle         il programma di cammino
Fondazione “MAGIS”              dell’emergenza, i Gesuiti        Salutiamo fraternamente!            persone.                         formativo che comprende
                                                                                                     Ma sono la capacità di           tanti appuntamenti anche
                                                                                                     recupero, l’ospitalità e la
                                                                                                     generosità dei nepalesi che
                                                                                                     consentono loro di lottare
                                                                                                     contro la più grande delle
                                                                                                     paure. E siamo noi, i nepalesi
                                                                                                     che non sono stati colpiti,
                                                                                                     che possiamo aiutare i nostri
                                                                                                     fratelli e le nostre sorelle
                                                                                                     innocenti a superare tutto
                                                                                                     aiutandoli a risplendere
                                                                                                     ancora. Siamo con voi e, sì,
                                                                                                     INSIEME POSSIAMO FARCELA!”
                                                                                                     Reechashree Dhungana
                                                                                                     St. Xavier’s College,
2                                                                                                    Kathmandu
                                                                                                                                                                                                     3
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
24 marzo 2016 • missionari martiri

24 marzo 2016 Giornata di preghiera                                                                                                                  come regola di comportamento, la mancanza
                                                                                                                                                       di rispetto per la vita. In queste situazioni,

e digiuno in memoria dei missionari martiri
                                                                                                                                                        simili a tutte le latitudini, i sacerdoti, le
                                                                                                                                                        religiose e i laici uccisi, vivevano nella
                                                                                                                                                        normalità quotidiana la loro testimonianza:
Nel 1980 veniva assassinato                      I numeri sono solo la punta di un iceberg        Per il settimo anno consecutivo, il numero         amministrando i sacramenti, aiutando i
Mons. Oscar A. Romero, Arcivescovo               della persecuzione globale contro i              più elevato si registra in America. Dal 2000       poveri e gli ultimi, curandosi degli orfani e
di San Salvador; nell’anniversario               cristiani che, come già si legge nella           al 2015, secondo i dati in nostro possesso,        dei tossicodipendenti, seguendo progetti di
si ricordano anche tutti i                       Lettera a Diogneto, amano tutti, e da tutti      sono stati uccisi nel mondo 396 operatori          sviluppo o semplicemente tenendo aperta la
missionari che sono morti nel                    sono perseguitati. L’Isis, Boko Haram,           pastorali, di cui 5 Vescovi.                       porta della loro casa. E qualcuno è stato ucciso
mondo al servizio del Vangelo e                  la discriminazione in vari paesi dove la         Nel 2015 sono stati uccisi 13 sacerdoti,           proprio dalle stesse persone che aiutava. “Ieri
dell’annuncio di Cristo. L’iniziativa,           religione è un affare di Stato, rendono          4 religiose, 5 laici:                              come oggi, compaiono le tenebre del rifiuto
nata nel 1993 ad opera del                       arduo ed eroico essere cristiani, soggetti       – America. 8 operatori pastorali: 2 sacerdoti      della vita, ma brilla ancora più forte la luce
Movimento Giovanile Missionario                  ad attentati e a stragi. È necessario che        in Messico, 2 sacerdoti in Colombia,               dell’amore, che vince l’odio e inaugura un
delle Pontificie Opere Missionarie               Cristo sia in agonia sino alla fine del mondo,   1 sacerdote e 1 religiosa in Brasile,              mondo nuovo” (Papa Francesco, Angelus del
italiane, si è estesa ormai a diversi            quando vi sarà il Regno di giustizia e di        1 sacerdote in Venezuela, 1 sacerdote in           26 dicembre 2015).
altri Paesi. Sull’impulso del Grande             pace.                                            Argentina.                                         L’elenco, senza dubbio incompleto, non
Giubileo dell’Anno 2000, oggi                    Secondo le informazioni raccolte                 – Africa. 5 operatori pastorali: 2 sacerdoti       riguarda solo i missionari ad gentes in senso
sono molte le diocesi e gli istituti             dall’Agenzia Fides, nell’anno 2015 sono          in Nigeria, 1 sacerdote nella Repubblica           stretto, ma registra gli operatori pastorali
religiosi che dedicano un momento                stati uccisi nel mondo 22 operatori pastorali.   democratica del Congo, 1 religiosa in              morti in modo violento. Non viene usato di
dell’anno a ricordare i propri                                                                    Sudafrica, 1 laica volontaria in Kenya.            proposito il termine “martiri”, se non nel suo
missionari martiri.                                                                               – Asia. 7 operatori pastorali: 3 laici in Siria,   significato etimologico di “testimoni”, per non
                                                                                                  2 religiose in India, 1 laico in Bangladesh,       entrare in merito al giudizio che la Chiesa
da Agenzia Fides                                                                                  1 sacerdote nelle Filippine.                       potrà eventualmente dare su alcuni di loro, e
www.fides.org                                                                                     – Europa. 2 operatori pastorali: 2 sacerdoti       anche per la scarsità di notizie che si riescono
                                                                                                  in Spagna.                                         a raccogliere sulla loro vita e sulle circostanze

L
                                                                                                                                                     della morte.
      a scia degli operatori pastorali                                                            Come sta avvenendo negli ultimi anni, la           Agli elenchi provvisori deve sempre essere
      uccisi rivela in questa fase storica                                                        maggior parte degli operatori pastorali è          aggiunta la lunga lista dei tanti, di cui
      dell’umanità una recrudescenza                                                              stata uccisa in seguito a tentativi di rapina      forse non si avrà mai notizia o di cui non si
      inaudita. Sembra non avere                                                                  o di furto, compiuti anche con ferocia, in         conoscerà neppure il nome, che in ogni angolo
eguali nella storia, perché è in atto una                                                         contesti che denunciano il degrado morale,         del pianeta soffrono e pagano con la vita la
persecuzione globalizzata. Infatti i cristiani                                                    la povertà economica e culturale, la violenza      loro fede in Gesù Cristo. ■
uccisi in quest’anno appartengono a quattro
continenti.
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
QQuanti
			                                   pani avete ?

Quanti pani avete?
    1. La domanda di Gesù

    “Quanti pani avete?”2 Con questa domanda Gesù
    si rivolge ai suoi discepoli dopo che questi avevano
    manifestato lo smarrimento e l’impotenza di fronte
                                                                                                                                                                   Lettera circolare
                                                                                                                                                                   del Ministro Generale
    ad una folla affamata e stanca. Erano davvero in
    tanti, cinquemila uomini senza contare le donne
    e i bambini, e ciò che si poteva recuperare erano
    qualche pane e pochi pesciolini.

    Il nostro sguardo raggiunge con altrettanto
    smarrimento l’incalcolabile numero di migranti e
    rifugiati che tentano di entrare in Europa, dopo
    aver attraversato il Libano, la Turchia e altri paesi e

                                                                                                                                                                   ai frati cappuccini
    ci rendiamo conto che la situazione è drammatica.
    Non è solo l’Europa ad essere coinvolta in questo
    flusso migratorio, pensate a quella massa di
    gente che, in cerca di un futuro migliore, tenta
    di varcare i confini tra il Messico e gli Stati Uniti,
    e a coloro che da vari paesi africani affrontano il
    mare Mediterraneo. Mentre vi scrivo, le agenzie di
    stampa diffondono la notizia di un naufragio al largo
    delle coste Turche dove sono morti sei bambini. In
    questo momento l’attenzione è portata soprattutto
    sull’Europa, ma sarebbe sbagliato pensare che si

In un incontro a Frascati il Padre                                                                             meno lungo il cammino.” Gesù prova              indipendentemente dalla religione e dalla
generale dei Frati Cappuccini ha                                                                               “compassione”, si lascia toccare dal loro       razza. Favoriamo iniziative e luoghi, dove i
riunito 35 frati provenienti da 17                                                                             stomaco vuoto, dalla loro sofferenza, a tal     residenti dei singoli Stati possono conoscere
paesi, in particolare dall’Europa,                                                                             punto che chiama a sé i discepoli: bisogna      i rifugiati, per creare relazioni di amicizia
Medio Oriente e Africa per riflettere                                                                          fare qualcosa! Pensiamo a San Francesco         e di sostegno. Se disponiamo di strutture
sul delicato tema dei migranti.                                                                                che si lascia toccare dalla sofferenza dei      non usate e che sono in buono stato, non
                                                                                                               lebbrosi e poi “fa misericordia” con loro.      temiamo di offrirle alle autorità competenti

“Q
                                                                                                               La sofferenza vissuta da questa gente, la       per un servizio di accoglienza. Perché non
           uanti pani avete?” Con questa                                                                       disperazione che sta scritta sui loro volti,    accogliere singole persone oppure una
           domanda Gesù si rivolge ai suoi                                                                     possano davvero muoverci a compassione          famiglia in locali del convento non utilizzati?
           discepoli dopo che questi avevano                                                                   interpellando la nostra carità e la nostra      Se dopo aver esaminato, pensato e operato
           manifestato lo smarrimento                                                                          minorità. Non cadiamo nei luoghi comuni         il dovuto discernimento, giungiamo alla
e l’impotenza di fronte ad una folla                                                                           che generano l’indifferenza, oppure fanno       conclusione che non possiamo donare nulla a
affamata e stanca. Erano davvero in tanti,                                                                     affiorare sulle labbra espressioni tipo:        livello di strutture o di accoglienza concreta,
cinquemila uomini senza contare le donne                                                                       “perché non sono rimasti a casa loro?” La       ci rimane sempre ancora la possibilità di far
e i bambini, e ciò che si poteva recuperare                                                                    nostra vocazione alla sequela di Gesù Cristo,   pervenire un contributo in denaro al Fondo
erano qualche pane e pochi pesciolini. Il                                                                      sostenuta dal carisma di Francesco d’Assisi,    emergenze della Solidarietà economica
nostro sguardo raggiunge con altrettanto                                                                       ci chiede di immedesimarci nel cuore            del nostro Ordine o ad altre organizzazioni
smarrimento l’incalcolabile numero di                                                                          compassionevole di Gesù. Lui, il Signore,       impegnate in questo ambito. Facciamolo
migranti e rifugiati che tentano di entrare                                                                    ci chiederebbe oggi come allora: “Quanti        insieme fratelli, per annunciare che la nostra
in Europa, dopo aver attraversato il Libano,                                                                   pani avete?” La domanda attualizzata oggi       Fraternità iniziata da San Francesco è capace
la Turchia e altri paesi e ci rendiamo conto                                                                   potrebbe essere “Quanti posti e quanti spazi    di generare segni di speranza, di accoglienza,
che la situazione è drammatica. Non è                                                                          inutilizzati avete? Quanti mezzi e quanto       di gratuità, la stessa che Cristo ci ha usato
solo l’Europa ad essere coinvolta in questo                                                                    denaro potete mettere a disposizione?”          dando la vita per noi. Facciamolo insieme
flusso migratorio, pensate a quella massa                                                                      Gesù avrebbe detto: “Fateli sedere”,            testimoniando che non solo abbiamo ricevuto
di gente che, in cerca di un futuro migliore,                                                                  “fateli entrare!” La condivisione porterà       la Grazia di andare là dove nessuno vuole
tenta di varcare i confini tra il Messico e                                                                    un’altra volta a compiere un miracolo!          andare, ma di accogliere anche coloro che
gli Stati Uniti, e a coloro che da vari paesi                 possiamo trovare nel deserto tanti pani da       L’emergenza continua e il nostro impegno        molti rifiutano. Non pochi ci insulteranno, ci
africani affrontano il mare Mediterraneo.                     sfamare una folla così grande?” Fratelli,        non deve mancare. È nostro compito stare        diranno che portiamo pericoli, che dobbiamo
Le persone che fuggono sono tante,                            vi ho richiamato il brano evangelico della       vicino ai migranti e ai rifugiati; al fumo      difendere l’orgoglio nazionale, che questa
tantissime, molte di più di quei cinquemila                   moltiplicazione dei pani affinché lo sguardo     delle grandi parole e dichiarazioni                             gente ci ruba i posti di lavoro e
che Gesù abbracciava con il suo sguardo.                      sugli eventi drammatici dei migranti sia         occorre rispondere con la concretezza                           altro ancora. La risposta a tutto
Incutono paura e da più parti si erigono                      illuminato dalla fede, e questo deve suscitare   evangelica capace di sviluppare                                 questo è scritta nel Vangelo.
muri per impedire il loro cammino; c’è                        i sentimenti di Gesù: “Sento compassione         progetti di solidarietà. Inoltre usiamo                         Fraternamente.
anche chi vorrebbe ricacciarli da dove                        per la folla. Ormai da tre giorni stanno con     le nostre energie per diffondere
sono venuti. Pare quasi di sentire la stessa                  me e non hanno da mangiare. Non voglio           una mentalità che sia rispettosa                              Fra Mauro Jöhri,
domanda dei discepoli a Gesù: “Come                           rimandarli digiuni, perché non vengano           della dignità di ogni persona,                                Ministro generale OFMCap

6                                                                                                                                                                                                           7
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
Giubileo della misericordia

Senza il perdono               Dal primo Angelus di Papa
                               Francesco, alle parabole del
                                                                               Tra le parole contenute nell’angelus di Papa
                                                                               Francesco nel marzo del 2013 c’è anche

del Signore
                               Vangelo, fino all’esperienza di                 un’altra espressione che sentiamo molto
                               santi come Francesco d’Assisi, il               ripresa in questo tempo: papa Francesco
                               Vescovo cappuccino ci mostra come               dice: se ci fosse più misericordia ci sarebbe
                               la misericordia e il perdono fanno

il mondo non
                                                                               una società più giusta. Questa è una grande
                               della vita cristiana continuamente              provocazione al pensare. Il rapporto tra
                               un nuovo inizio e ci fa riflettere              misericordia e giustizia. Si tratta di due

esisterebbe
                               sull’importanza di sperimentare e               parole che noi umanamente non riusciamo a
                               praticare la misericordia.                      tenere insieme. Qui papa Francesco sembra
                                                                               quasi dire che l’una è la condizione dell’altra;

                               V
                                                                               senza misericordia non c’è giustizia, perché
                                        orrei introdurmi in questa             in un certo senso la misericordia precede la
Da una                                  meditazione considerando
                                        brevemente il primo Angelus di
                                                                               giustizia.
                                                                               Se ci pensiamo bene tutto questo ha una
Meditazione                             papa Francesco; quello del 17
                               marzo 2013, dove il tema della Misericordia
                                                                               analogia con il mistero dell’esserci, che non
                                                                               è mai dovuto. La misericordia viene sempre
di Mons. Paolo                 emerge in modo semplice e deciso; proprio       prima di ogni merito; perché la grazia viene
Martinelli                     recentemente il papa è ritornato a questo
                               suo primo intervento, successivo di pochi
                                                                               sempre prima; c’è una gratuità della vita che
                                                                               ci precede sempre. La vita ha un carattere di
                               giorni alla sua elezione a vescovo di Roma,     donazione gratuita incoercibile. Nessuno che
                               riaffermandone l’attualità e la centralità.     non esiste può darsi l’essere da solo;
                                                                               c’è sempre qualcuno che viene prima.
                               “Se il Signore non                              Dio ha misericordia del nostro nulla, si
                               perdonasse tutto, il                            commuove per il nostro nulla e ci dona di
                               mondo non esisterebbe”                          essere, ci dona l’essere; Dio si commuove
                               Quel testo, apparentemente improvvisato,        per il nostro male e ci viene a cercare,
                               contiene delle riflessioni potentissime.        donando se stesso, prendendo su di sé il
                               Innanzitutto l’affermazione che senza il        nostro male. In fondo senza coscienza della
                               perdono di Dio il mondo non esisterebbe         gratuità della vita, la vita stessa
                               costituisce davvero il principio di un          non può essere giusta.
                               nuovo sguardo sulla vita, sulle persone
                               e sul mondo. La creazione di Dio                Il carattere
                               riposa sulla misericordia. Dio rischia la       drammatico
                               creazione di creature libere, che possono       della misericordia
                               anche chiudersi all’amore, cui sono             Poi troviamo nella riflessione del
                               originariamente destinate, in forza del         papa la famosa espressione
                               suo essere misericordia. Senza l’amore          sul fatto che Dio non
                               misericordioso il mondo non avrebbe             si stanca mai di
                               consistenza. La misericordia di Dio è il        perdonare e di
                               collante della umanità, tiene insieme il        usarci misericordia,
                               mondo, nonostante il nostro peccato che         siamo noi che ci
                               è sempre una esperienza di divisione,           stanchiamo di
                               di frammentazione, di frantumazione             domandare
                               dell’umano e delle sue relazioni costitutive.   perdono.
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
Giubileo della misericordia

Questo ci permette di portarci subito al          Anche i santi, del resto, hanno sempre
cuore del mistero della misericordia come         sentito il bisogno di cambiare e di chiedere
mistero di libertà e di amore. Infatti,           perdono, di ricominciare. Permettetemi
questa descrizione fatta da papa Francesco        di riferirmi a san Francesco d’Assisi che,
rivela una dimensione drammatica della            come riportano le fonti agiografiche, verso
misericordia; essa è gratuità assoluta, è         la fine della vita ad un certo punto arriva
grazia, non la si può conquistare; tuttavia       a raccomandare ai frati: sbrighiamoci a
chiede la nostra libertà che si esprime           fare penitenza, cominciamo a fare qualche
nel riconoscimento del bisogno di essere          cosa e a cambiare vita perché fino ad ora
perdonati, nella coscienza della ferita del       non abbiamo fatto quasi nulla. Proprio il
peccato.                                          santo che è vicino a Dio, sente tutta la
Noi diventiamo profondamente ingiusti             sproporzione verso l’amore di Dio, che pure
quando manchiamo della coscienza del              ha potuto vivere proprio perché ha detto sì
nostro peccato. Ingiusti con noi stessi e con     al suo amore rigenerante.
gli altri, pieni di pretese che ci impediscono    La posizione che ci viene qui descritta
di comprendere la situazione reale delle          introduce una idea nuova e dinamica di
persone.                                          vita cristiana: infatti, l’ideale della vita
È bello pensare che la santa Messa, come          cristiana non è innanzitutto caratterizzato
prima cosa, preveda l’atto penitenziale           da un progresso quantificabile da noi – con
per tutti: fratelli e sorelle… domandiamo         il rischio di un pericoloso orgoglio spirituale,
perdono, riconosciamo i nostri peccati.           che la tradizione spirituale avverte come tra
Ritroviamo il dolore per il nostro male e         quelli più pericolosi – ma dalla ripresa, da
il desiderio di essere guariti. Nessuno di        un nuovo inizio. La misericordia e il perdono
noi potrebbe dire: questo non mi riguarda         fanno della vita cristiana continuamente un
perché io sono già giusto, sono a posto,          nuovo inizio.
vengo più tardi a messa perché io non devo        Questo è in fondo il miracolo della
chiedere perdono.                                 misericordia, poter ricominciare, che
Certo, è molto importante, i nostri peccati non   corrisponde alla struttura antropologica
si comprendono perché ci auto analizziamo:        di ciascuno. In questa prospettiva si può
si scopre il peccato quando si scopre l’amore.    davvero vedere cosa voglia dire che la
Oppure quando ci mettiamo davanti ai grandi       misericordia di Dio rigenera l’umano, perché       Rigenerazione dell’umano                        un nuovo percorso di bene: qui è nascosto il
santi che hanno dato la vita per Cristo e ci      gli permette di non chiudere mai i conti           Qui trova la sua radice l’idea fondamentale     fondamento della rigenerazione dell’umano
accorgiamo che sono stati grandi perché           con la vita in un proprio calcolo; permette        della misericordia come fondamento              di cui tutti abbiamo bisogno. Qui ci vengono
si sono lasciati cambiare dalla grazia. Solo      sempre di ricominciare, inverando così la          di un nuovo umanesimo, come                     in aiuto le parabole della misericordia
di fronte all’amore si riconosce il senso del     propria struttura antropologica.                   generazione dell’umano; può una società         contenute nel capitolo 15 del Vangelo di
nostro peccato ed è possibile il passaggio                                                           senza misericordia produrre un nuovo            Luca, raccomandate dal papa come oggetto
dal senso di colpa al senso del peccato: è in                                                        umanesimo? La misericordia è una                costante di riflessione.
fondo l’esperienza del Figliol prodigo, che                                                          rigenerazione dell’umano, l’effettiva           In particolare dalla parabola della pecorella
torna a casa ultimamente per un calcolo                                                              possibilità di ricominciare. Come è possibile   smarrita e della dramma perduta si vede
di convenienza e che solo davanti                                                                    che Dio sappia trarre dal male un nuovo         un atteggiamento fondamentale di Dio di
alla precedenza del padre che gli                                                                    percorso di bene?                               fronte all’umano, la prima caratteristica della
corre incontro abbracciandolo                                                                        Arriviamo così al cuore di quello che           misericordia di Dio: che ci viene a cercare,
teneramente, sente il dolore per                                                                     vorrei consegnare alla meditazione: la          si mette sulle nostre tracce. La sua iniziativa
il suo peccato, insieme alla                                                                         misericordia è questa insuperabilità di Dio     ci precede sempre. Non sta ad aspettare
gioia del perdono.                                                                                   di saper trasformare anche il nostro male in    passivamente. Il Pastore non si accontenta

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Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
Giubileo della misericordia

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                                                                                                  occhi di Dio. Dio sembra voler legare la         darci il suo. Prende su di sé il nostro essere
                                                                                                  propria immagine per noi a quella della sua      andati perduti per donarci in cambio la sua
                                                                                                  uscita. Dio vibra, è commosso per la sorte       intimità con il Padre.
                                                                                                  della sua creatura.
                                                                                                  Questo uscire di Dio però dice anche             Conclusione: educarsi
                                                                                                  qualche cosa di fondamentale rispetto            alla misericordia
                                                                                                  a quanto viene a cercare, ossia afferma          Vorrei concludere invitandovi ad attingere
                                                                                                  radicalmente chi siamo noi, chi sia questa       alla divina misericordia la forza della vita.
                                                                                                  pecora che si perde o questa dramma              Mediante la misericordia il Signore vuole
                                                                                                  che va perduta. Potremmo dire che la             cambiare non solo qualche atteggiamento
                                                                                                  misericordia ha una ricaduta antropologica:      di noi stessi, ma la nostra stessa mentalità.
                                                                                                  infatti Dio non vuole che nessuno di noi         Dobbiamo educarci al pensiero di Cristo e
                                                                                                  vada perduto, vuole la salvezza per tutti,       ad avere in noi gli stessi sentimenti che
                                                                                                  desidera offrirla a ciascuno. Questo vuol dire   furono in Cristo Gesù; la misericordia di
                                                                                                  che ciascuno di noi è prezioso agli occhi di     Dio ci porta ad abbandonare lo schema di
                                                                                                  Dio.                                             questo mondo e ad assumere una nuova
                                                                                                  Se Tu vieni a cercarmi, Ti metti sulle mie       mentalità, una nuova cultura.
                                                                                                  tracce, abbandonando quello che già              In effetti, il “pensiero di Cristo” ed i suoi
                                                                                                  possiedi per me, questo trasmette una            sentimenti sono quelli della misericordia.
                                                                                                  singolarità profonda di chi sono. Se cerco       Il pensiero dominante in Cristo è quello
                                                                                                  te – dice Dio – è perché tu sei unico. La tua    del Padre e del suo amore da rivelare agli
                                                                                                  vicenda umana è unica. Infatti, perché Dio       uomini; il sentimento di Cristo è quello
                                                                                                  viene a cercarmi? Perché sono prezioso ai        della misericordia che diventa un nuovo
                                                                                                  suoi occhi; più ancora, sono unico. Gesù è       modo di vedere e giudicare la vita.
                                                                                                  venuto perché abbiamo la vita e l’abbiamo        Ci educhiamo alla misericordia in due
                                                                                                  in abbondanza. Dio ha tanto amato il             modi: praticando la misericordia e
                                                                                                  mondo da dare il suo figlio perché il mondo      sperimentando la misericordia. Praticando
                                                                                                  si salvi. Non ci ha amato genericamente,         le opere di misericordia spirituali e
                                                                                                  ma venendo a cercare ognuno. Questo              materiali; e sperimentando la misericordia,
                                                                                                  afferma che noi siamo un bene per lui,           in particolare vivendo il sacramento della
delle novantanove pecore rimaste; egli          evoca un andare ed un uscire: così fa Dio per     siamo un bene come tale, non sostituibile        misericordia, la riconciliazione. Con la
sembra quasi esprimere meglio la sua            noi. Dio stesso si fa conoscere come colui che    dagli altri.                                     misericordia l’uomo torna a vivere, con il
natura di pastore nell’andare alla ricerca di   esce e che si mette alla ricerca di ciò che è     Qui andiamo verso il cuore del nostro tema;      perdono l’uomo rinasce alla vita
chi è andato perduto, che nel rimanere a        suo anche se si è allontanato. Possiamo dire      l’uscire di Dio verso di noi è un venire a       nuova. Per questo la gloria di
pascolare quelle rimaste. Anche la donna        che tutta la storia della salvezza è una storia   farsi carico di noi – è l’immagine di Gesù       Dio è l’uomo vivente; l’uomo
che ha le dieci dramme si comporta allo         di misericordia perché ha come protagonista       che prende sulle sue spalle chi si era           quando torna a vivere,
stesso modo; non si accontenta delle nove       Dio che esce da se stesso nel suo figlio per      perduto; prende su di sé il nostro essere        dopo un peccato,
che possiede, ma si interessa di quella         trovare quello che era andato perduto.            andati via da lui; prende su di sé il nostro     dopo un tradimento;
perduta.                                        Colpisce poi molto l’insistenza del vangelo       male, il nostro essere perduti.                  l’uomo che torna
Il pastore e la donna vengono per così dire     sul fatto che il pastore cerca la pecora finché   Ancora Gregorio di Nissa afferma che Gesù        a vivere grazie
“distratti” da quanto è andato perduto:         la ritrova, così come la donna spazza la casa     è nato per poter morire; è nato per poter        al perdono e alla
pecora e dramma perduti sono “qualcuno”,        e cerca la dramma perduta finché la ritrova.      dare la vita per noi. La tradizione vede nel     misericordia di
non sono “copie” di cose. Cercare sembra        Dio non si arrende a lasciarci andare via. Non    mistero della incarnazione e nel mistero         Dio è davvero
dunque un nome della misericordia; questo       si tratta di un tentativo, ma di una decisione:   pasquale come un misterioso scambio di           sua gloria. ■

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Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
cappuccini in georgia

                                                Diario di un ritorno

 Frati                                          19 marzo 2013
                                                Festa di San Giuseppe, è la data ufficiale
 cappuccini                                     del nostro arrivo a Tbilisi. Io, padre Filippo
                                                e padre Tomasz, siamo ritornati in questa
 in Georgia                                     terra dopo la cacciata nel 1845 dei
                                                cappuccini, da parte dello zar di Russia.
                                                Ci siamo sistemati in un appartamento
 È un percorso tormentato quello dei            vicino alla Cattedrale Cattolica, di proprietà
 missionari cappuccini in Georgia.              del Vescovo, e abbiamo iniziato dei
 Il loro primo difficoltoso arrivo              corsi per studiare la lingua georgiana,
 è nel XVII secolo, ma verranno                 veramente difficile. L’accoglienza è stata
 definitivamente espulsi a metà                 ottima, soprattutto da parte del Vescovo,
 Ottocento. Solo nel 2013 sono                  Mons. Giuseppe Pasotto, e dei sacerdoti e
 tornati in questa terra vicino alla            religiose. Da questo punto di vista si respira
 Turchia con rinnovato entusiasmo               un clima sereno e questo è da addebitare al
 e profondo desiderio di essere                 Vescovo che ci tiene molto che ci si incontri
 vicini alla popolazione cattolica              e ci sia un dialogo aperto. Come sacerdoti
                  e instaurare un               non siamo tanti; con noi siamo una ventina
                  dialogo ecumenico.            in tutta la Georgia: 3 georgiani, 1 francese,
                                                5 italiani e il resto polacchi.

                di fra Filippo Aliani,
                missionario in Georgia

Il ritorno
dei missionari
dopo 170                                 anni
14                                                                                               15
Giubileo della Misericordia - Senza il perdono del Signore il mondo non esisterebbe - Missionari Cappuccini
cappuccini in georgia

15 agosto 2013
Ci siamo trasferiti nella cittadina dove
saremo chiamati ad aprire la nostra
                                                 Chiesa cattolica in Georgia
presenza, Akhaltzikhe, a sud ovest della
Georgia al confine con la Turchia. Qui ci
                                                 “L      a Chiesa cattolica
                                                         nella sua bimillenaria
                                                 storia in Georgia, oltre alla
                                                                                   pienamente umana.
                                                                                   In questo contesto continua
                                                                                   l’opera assistenziale e
                                                                                                                     giorno, condividendo con
                                                                                                                     la popolazione tutte queste
                                                                                                                     vicissitudini.
siamo sistemati in una casetta del Vescovo,      predicazione e alla catechesi     caritativa della Chiesa           La loro opera è stata
vicino alla cappella feriale, vicino al centro   per la diffusione del Vangelo,    cattolica in Georgia, con una     preziosissima, non solo per
della città. È una sistemazione molto            si è sempre fatta carico          ‘supplenza’ che, si teme,         gli sforzi finalizzati all’unione
semplice e ha bisogno di arrangiamenti           dei problemi della gente,         durerà ancora a lungo. La         delle Chiese, ma anche
per affrontare l’inverno, qui piuttosto          condividendone entusiasmi         Caritas georgiana da anni         perché, con le loro relazioni
                                                 e frustrazioni, gioie e dolori,   svolge un ruolo preziosissimo     e scritti, offrono ancora oggi
rigido. Nel frattempo inizieremo i lavori        speranze e delusioni.             nel Paese con la sua              la possibilità di conoscere
di ristrutturazione della casa che il            Durante la sua lunga storia,      multiforme ed illuminata          meglio la storia della Georgia,
Vescovo ha comperato per noi e che è             questo paese si è trovato         azione. Ha aperto mense che       dei suoi re, del suo popolo
abbastanza grande, ma ha bisogno di una          spesso al centro di enormi        quotidianamente servono           e la difesa eroica della sua
risistemazione generale radicale. È però         interessi sociali, economici      centinaia di pasti caldi ai       identità nazionale e religiosa.
bella perché spaziosa e collocata vicino         e politici internazionali, e      poveri, ai profughi e agli        I missionari cattolici, spesso
al centro della città, quindi comoda da          frequentemente ha pagato          orfani. Gestisce alcuni piccoli   desiderati e chiamati dai
                                                 di persona con il sangue la       ambulatori dislocati a Tbilisi    re e patriarchi georgiani,
raggiungere per i fedeli e i giovani. Quello     fedeltà a Cristo.                 e nelle zone più povere del       “erano motivati dall’idea di
che il Vescovo ci ha chiesto è di occuparci      Innumerevoli sono stati i         paese.                            servire la Chiesa, e facevano
della pastorale della città e di assumere la     martiri, testimoni coerenti       Si fa carico di molteplici        ciò con una abnegazione
responsabilità della parrocchia, che ora era     del messaggio evangelico di       esigenze locali creando, tra      esemplare, mostrando
seguita da padre Zurab (già parroco di Vale).    amore e di pace.                  l’altro, scuole professionali,    un’immensa forza di spirito
La Chiesa parrocchiale è quella di Rabati,       Di conseguenza ampi               posti di lavoro, e assistenza     e di inventiva, e, a volte un
che domina la città e dove è stato costruito     strati della popolazione          per i ‘ragazzi di strada’.        vero eroismo” (G Jordania -
                                                 hanno sofferto lunghi             Tutte le varie attività sono      Z. Gamezardashvili). ■
il monastero per le suore benedettine di
                                                 periodi di incertezza di vita,    nate e vivono per opera
clausura, che hanno aperto la presenza           accompagnati da situazioni        della Provvidenza, tramite
nell’ottobre 2012. Qui continueremo a            di grande povertà, talvolta di    l’impegno e il sacrificio di
studiare la lingua e nello stesso tempo a        vera miseria e disperazione.      centinaia di piccoli e grandi
celebrare a Rabati e nella cappella feriale      In quei tristi momenti la         donatori che sanno aprire il
nel centro della città. Poi vedremo che          Chiesa è stata vicina ai suoi     cuore a chi è meno fortunato
iniziative potremo realizzare. Da quanto         figli: si è fatta carico delle    di loro, e sono un segno
sembra in gennaio dovrebbe venire un altro       loro aspirazioni, ha educato      concreto della costante
                                                 i giovani, ha confortato gli      attenzione e del grande
frate, dalla Provincia Sarda.                    animi, ha medicato le ferite,     amore della Chiesa Cattolica
                                                 ha soccorso quanti erano          per questo piccolo, ma forte
25 gennaio 2014                                  immersi nelle difficoltà.         ed orgoglioso Paese.
Accompagnato dal Provinciale dell’Emilia         La ritrovata libertà dopo il      Un proverbio georgiano
Romagna e dal proprio Provinciale di             giogo sovietico, ha suscitato     dice che i veri amici sono
Sardegna è arrivato padre Attilio Erdas che      nella gente nuove speranze        quelli che ti stanno vicini nei
si inserirà definitivamente nella nostra         e grandi attese.                  momenti felici ed in quelli
                                                 Tuttavia il cammino verso         di sventura. I missionari
fraternità. E subito ha iniziato un corso di
                                                 l’inserimento tra i popoli        cattolici in Georgia nel corso
lingua; a marzo, alla presenza del Vescovo       più sviluppati si è rivelato      dei secoli hanno svolto
Giuseppe Pasotto, padre Zurab e padre            irto di difficoltà ed ancora      un compito molto difficile
Akaki, padre Tomasz è stato nominato             lunga appare oggi la strada       in un paese dove guerre,
Parroco di Akhaltsikhe e Ivlita. Per cui         che conduce ad una vita           conflitti, e calamità naturali
inizia la nostra responsabilità diretta sulla    più giusta, in una misura         sono state all’ordine del

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cappuccini in georgia

parrocchia di questa città. Abbiamo              catechesi; attività giovanile e coi bambini     abbiamo iniziato con Maia e Mariami             evitare impressione di proselitismo, ma
ricominciato i lavori di ristrutturazione del    avendo a disposizione l’oratorio; accoglienza   l’attività dell’oratorio, al sabato, ma         miravano alla formazione spirituale cristiana
nostro futuro convento e centro dell’attività    per i sacerdoti che desiderano momenti          l’affluenza è sempre stata scarsissima          e evangelica dei bambini, invitati poi a
pastorale parrocchiale. A fine anno              di raccoglimento e fraternità; promozione       da 0 ai 6 bambini.                              frequentare le loro chiese di appartenenza.
avevamo finito la ristrutturazione del tetto     di iniziative caritative; dialogo ecumenico                                                     Importante in prospettiva ecumenica. La
e della balconata.                               anche se sinceramente pare molto difficile      Agosto 2015                                     partecipazione dei bambini cattolici è stata
                                                 per un atteggiamento di chiusura degli          Abbiamo organizzato con i frati della           molto limitata, non so bene il perché.
12 novembre 2014                                 ortodossi verso i cattolici, ma comunque        Provincia lombarda un campo di                  Questa iniziativa ha creato entusiasmo
Il giorno dopo San Martino (giorno               importante e fatto di una presenza che          volontariato per l’animazione dei bambini,      negli animatori e la consapevolezza di uno
tradizionale dei traslochi), ci siamo spostati   cerca dialogo e promozione della spiritualità   a cui hanno partecipato 5 giovani e 2 frati     spazio formativo importante. Per questo da
nel nuovo convento che intitoliamo               in un contesto fortemente segnato dal           (padre Lorenzo e fra Emanuele). La paura        subito si è iniziato al sabato l’oratorio, a cui
a San Francesco. Al momento sono                 regime comunista; promozione di campi           era che ci fossero pochissimi bambini, vista    c’è una discreta partecipazione (media di
terminate solo le nostre tre camere e il         di solidarietà per giovani provenienti          la precedente esperienza dell’oratorio.         20 bambini) e, legato a questo, un corso di
refettorio, ma in poco tempo sono state          dall’Italia perché conoscano la realtà della    Invece è andata oltre le migliori aspettative   chitarra due volte la settimana (con dopo
sistemate cappella, sala incontri e camere       Chiesa in Georgia e nei paesi dell’est dove     perché abbiamo iniziato con 18 bambini il       un po’ di spazio per dei giochi insieme) a
per l’ospitalità. A fine anno abbiamo            è minoranza, e accoglienza dei frati in         1 giorno e quotidianamente aumentavano,         cui partecipano una decina di ragazzini e
praticamente finito la ristrutturazione,         formazione, soprattutto quelli del 3° anno.     fino ad arrivare nella seconda settimana        che attira nuovi partecipanti. La cosa per
mancano solo ultime cose per le sale                                                             a oltre 70. È stato il passaparola tra i        me importante è che ci ha aiutato ad uscire
dell’oratorio e il loro allestimento.            9 aprile 2015                                   bambini e i genitori che ha creato questo       da una situazione di “minoranza” che ha
Comunque la casa è a disposizione per le         Padre Tomasz rientra in modo definitivo         movimento. Il programma era: inizio             poco da fare, che non può esprimersi...
attività pastorali che speriamo di iniziare al   in Provincia, chiamato dal proprio Padre        alle 10 con la catechesi (sul Re Leone)         per far capire invece la possibilità di un
più presto, che al momento si limitavano         Provinciale per prestare servizio. Rimaniamo    e preghiera; attività sportive e giochi in      ruolo /spazio formativo umano e spirituale
ai sacramenti e poco altro, a causa della        così io e padre Attilio. In primavera abbiamo   palestra; 13.30 pranzo; tempo libero di         importante per tanti bambini. Questa attività
difficoltà linguistica e della mancanza          iniziato gli incontri per i giovani, ai quali   ricreazione; attività manuali e conclusione     rappresenta un piccolo polo di attrazione
di spazi adeguati. Gli obiettivi che             hanno partecipato 6/8 giovani insieme           con merenda e bans. Ottima l’intesa con gli     anche per altri giovani che desiderano
desideriamo perseguire e che sono motivo         a suor Pascalina, Maka, Nika e Teona            animatori locali (7 giovani). La maggioranza    aiutare nell’animazione. In vista della festa
della nostra chiamata da parte del Vescovo,      come animatori. Li abbiamo poi sospesi          dei bambini erano ortodossi e armeni;           di san Nicola abbiamo contattato una casa
sono: attività pastorale parrocchiale e          per le attività estive. Nello stesso periodo    le catechesi erano bibliche proprio per         famiglia per bambini orfani/abbandonati per

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cappuccini in georgia

vivere insieme ai nostri ragazzi dell’oratorio       creando le varie realtà pastorali che la                        frustrazione che vivono). Molto importante          che, a causa della difficoltà con la lingua,
un momento di incontro e festa e quindi              caratterizzano e che sono:                                      questa attività anche perché, a causa della         non riusciamo a gestire incontri con loro.
sensibilizzare su queste situazioni di               • attività coi giovani: al momento non                          discriminazione che i cattolici subiscono,          Ma dovremo fare qualcosa per iniziare
sofferenza e iniziare a trasmettergli la             c’è un gruppo di giovani e a dicembre                           crescendo c’è la tendenza a perdere la              un’attività formativa e aggregativa.
“compassione” e la vicinanza a chi soffre.           abbiamo un incontro formativo settimanale.                      propria identità cattolica. E che non si riduce     • attività per anziani e ammalati: al
                                                     Quella giovanile è una situazione difficile                     semplicemente al passaggio all’ortodossia,          momento c’è la visita occasionale a malati
Il futuro è ancora                                   perché, anche se studiano, non hanno                            che ha un’altra sensibilità, ma si riduce più       o anziani, ma niente di strutturato. Vorremo
da costruire                                         grandi prospettive lavorative e questo crea                     a un allontanamento dalla spiritualità.             creare un gruppetto di persone attente a
Gli altri obiettivi che il Vescovo ci ha             sfiducia nel futuro (in percentuale c’è un                      • attività con le famiglie: alcune famiglie         quelli che si trovano in questa situazione e
richiesto, ma che anche la gente ci richiede,        discreto numero di suicidi giovanili anche                      desiderano iniziare qualche attività , ma al        che spesso vivono in difficoltà. Tanti sono
sono quelli di organizzare la parrocchia             nella nostra regione, segno di questa                           momento la difficoltà maggiore è la nostra          gli anziani che vivono quasi in povertà

Missionari cappuccini: una lunga storia                                                                                                                                                 istigati dagli Armeni. La loro
                                                                                                                                                                                        immigrazione era iniziata sotto
                                                                                                                                                                                        il regno della scià Abbas il

E  ssendo la Georgia molto
   impoverita a causa delle
guerre e delle continue
                                      persona. In seguito, il medico
                                      del re, Epifanio, greco cattolico
                                      che aveva studiato a Roma,
                                                                          Italia nel 1681, un vocabolario
                                                                          italo-georgiano e varie
                                                                          traduzioni di libri di spiritualità.
                                                                                                                 viaggio in Europa, giunsero
                                                                                                                 altri cappuccini per la missione
                                                                                                                 nella Georgia orientale.
                                                                                                                                                    particolare menzione è quella
                                                                                                                                                    del principe Saba Orbeliani
                                                                                                                                                    (1701). Per praticare più
                                                                                                                                                                                        Grande (1557-1628) e continuò
                                                                                                                                                                                        fino al 1830. Nella loro perfidia
                                                                                                                                                                                        ricorsero a vari espedienti,
devastazioni, la Congregazione        li condusse a casa sua e rese       I progressi della missione             Via via che i missionari si        liberamente il cattolicesimo,       perfino a far imporre una tassa
di Propaganda Fide volle              loro grandi servizi, soprattutto    furono enormi. L’esercizio             impratichivano nella lingua e      egli cedette i suoi immensi         ai fedeli per entrare in Chiesa,
mandare, il 13 giugno 1661,           presentandoli al re, che li         dell’arte medica, autorizzato          prendevano conoscenza del          domini ai fratelli, si separò       da pagare al re o al patriarca.
dei religiosi missionari che si       accolse molto bene e diede loro     dalla Propaganda Fide pur              Paese, divennero più familiari     dalla moglie e abbracciò la         I missionari sarebbero stati
distinguessero maggiormente           due case, da utilizzare come        con prudenza e in caso di              agli abitanti e facevano del       vita religiosa nell’ordine di San   espulsi da Tbilisi, se il re e i
per la pratica della povertà,         cappella e come abitazione.         necessità, apriva tutte le porte       bene anche nei dintorni di         Basilio. Intraprese poi viaggi in   suoi successori non fossero stati
in modo da non andare                 Purtroppo la spedizione giunta      ai missionari.                         Tbilisi.                           Europa per ottenere missionari.     dalla loro parte.
incontro a troppe spese.              via mare non cominciò nello         Il successo della missione             E giunsero anche conversioni       Al suo ritorno, Saba si mise a      Quando poi il re si dovette
È molto probabile che questo          stesso modo: un religioso morì      stimolò Roma ad inviare, nel           eclatanti: quella del Re Giorgio   propagare la fede, suscitando       allontanare a causa delle peste,
sia uno dei motivi principali         a Smirne; il prefetto padre         1669, altri sette cappuccini           XI nel 1686,dell’arcivescovo       con ciò l’ira di chi non aveva le   gli Armeni si scatenarono:
per i quali la Congregazione          Bonaventura cadde da cavallo        che si stanziarono oltre               Eutimio (con parecchi              sue stesse disposizioni verso la    volevano lapidare i missionari,
inviò i Cappuccini: 5 padri e 2       in un fiume ed annegò; un terzo     che a Tbilisi, anche a Gori            preti) del principe Barzin:        fede cattolica.
fratelli. Per motivi di sicurezza     frate, colpito e scoraggiato da     ed a Kutaisi, nella Georgia            quest’ultima fece sperare che      A detta di tutti i missionari,
i religiosi viaggiarono divisi in     queste disgrazie ritornò a casa     occidentale.                           fosse prossima l’unione nella      i nemici più accaniti e
due gruppi. Il primo contingente      con lo stesso battello con cui      Ben presto fu aperta anche una         fede e la Georgia potesse          irriconciliabili che la religione
giunse a Tbilisi all’inizio del       era giunto. Nel 1665 vennero        scuola per fanciulli da istruire       diventare ‘il paradiso terrestre   cattolica ebbe in Georgia,
1663 attraverso la Persia. Il         inviati altri sei missionari.       nelle fede cattolica. Venne            della chiesa cattolica’.           furono gli Armeni. Anche
secondo arrivò, via mare, in          Padre Bernardo Maria da             anche costruita una Chiesa             Conversione degna di               gli ortodossi georgiani, ma
Mingrelia. I padri giunti a Tbilisi   Napoli comporrà un catechismo       nel 1670. Nel 1714 con Saba
vennero ricevuti dal Vescovo in       georgiano e, appena tornato in      Orbelliani che rientrava dal suo
cappuccini in georgia

perché le pensioni sono basse, vari sono                                                                       Anche girando in città vari dicono che sono     molto impegnativo. Noi cattolici siamo
soli perché i figli sono lontani o emigrati...                                                                 cattolici, ma questo non esprime una vita       considerati dalla Chiesa Ortodossa come
e sono soli. Se poi sono malati i soldi non                                                                    di fede, ma solo che i genitori o i nonni       scismatici, eretici. E c’è un atteggiamento
bastano per le medicine. Ma il fatto di non                                                                    lo erano. A causa del comunismo molti si        di chiusura, non tanto della gente, quanto
conoscere bene la lingua, il non essere                                                                        sono allontanati da una vita di fede e quindi   dell’istituzione/preti. La gente è rispettosa
ancora conosciuti in città limita molto                                                                        uno dei nostri compiti sarebbe pian piano       e, credo, non capisca tanto il perché
questa attività.                                                                                               ricontattare queste famiglie e aiutarle a       di questa differenza, ma è comunque
• Riavvicinare quelli che si sono                                                                              recuperare il senso della presenza di Cristo    condizionata dalla parola dei pastori.
allontanati da una vita di fede: sono                                                                          nella loro vita.                                Si pensi solo al fatto che se un cattolico
tanti che si riconoscono cattolici, ma                                                                         • Dialogo ecumenico: anche questo               si sposa nella chiesa ortodossa viene
hanno perso il legame con la Chiesa.                                                                           è un obiettivo importante anche se              ribattezzato. ■

distruggere la loro chiesa e         Ma la croce da portare era         a vietare al Vescovo di            missionari, forse anche a       guerra terribile alla missione    padre Damiano da Viareggio,
la loro casa. La persecuzione        sempre dura. Mentre il Vescovo     conferire la carica di vicari ai   causa delle soppressioni        cattolica, divenendo una delle    in una lettera diretta ai
si fece crudele e lunga in           Cristoforo era a Roma per gli      cappuccini.                        degli Ordini religiosi che      cause maggiori della sua          consiglieri della Propaganda
uno sconvolgimento politico          interessi spirituali del suo       Ormai si preparava la fine         avvenivano in Europa e forse    rovina. Quest’uomo astuto         Fide di Lyon. Parla della
successivo devastarono               paese, gli Armeni suscitarono      della missione: lo stesso          anche perchè non si erano       ed ambizioso, aspirava alla       necessità di costruire delle
completamente la missione.           una persecuzione ancor più         re, inguaiato per la guerra        coltivate adeguatamente le      dignità episcopale e non          chiese per venire incontro alle
Il re Vachtang la protesse,          funesta delle precedenti.          con la Persia e la Turchia,        vocazioni locali. Cominciò,     risparmiò alcuno sforzo per       necessità spirituali dei cattolici
poi però fu costretto ad             A questa piaga si aggiunse         si mise nelle mani della           comunque, una nuova era         riuscirvi. La presenza dei        dispersi per tutta la Georgia.
abbandonare il regno e a             anche l’invidia tra i Cappuccini   Russia. Allora lo scià di Persia   anche per la missione:          padri cappuccini era però         Purtroppo, però il governo
rifugiarsi in Russia con il          quando il Vescovo di Isfahan,      Mahomet-Khan, indignato,           cessava la persecuzione         per lui un ostacolo. Fece di      russo cercava ogni pretesto
monaco Saba, il re ivi morì          riconoscendo il bisogno            nel 1775 devastò la Georgia        aperta degli Armeni, ma         tutto perciò per farli cacciare   per sbarazzarsi del clero
nel 1738 assistito da un frate       imperioso della sua presenza       e ridusse in cenere la città       cessava anche la libertà        dalla Georgia, accusandoli        straniero, accusato di tenere
cappuccino.                          a Tbilisi, vi nominò come          di Tbilisi: i cattolici furono     di propagazione del             ingiustamente sia a Roma sia      un costante rapporto con
Ciò malgrado, la missione            suo vicario, il cappuccino         massacrati, i sopravvissuti        cattolicesimo.                  presso il governatore russo. In   Roma. Il clero armeno-cattolico
continuò non solo a fortificarsi,    padre Nicolò da Girgenti,          furono deportati. Furono rasi      I missionari cercarono aiuti    questo fu appoggiato dal clero    soffiò sul fuoco e offrì il
ma anche ad estendersi               mentre padre Claudio da            al suolo il monastero e la         per costruire una chiesa        armeno-cattolico giunto ad        pretesto per l’espulsione dei
soprattutto a Imereti e ad           Reggio, prefetto della             chiesa cattolica, e molti preti    in sostituzione di quella       Akhaltzikhe intorno al 1830.      religiosi cattolici stranieri che
Akhaltzikhe, allora occupata         missione, si trovava in Europa.    furono gettati nel fiume. Il re    distrutta nel 1795. Sorse       Tali difficoltà sono descritte    avvenne nel 1845. I Cappuccini
dalla Turchia. Le conversioni        Quest’ultimo al suo ritorno, si    si vide costretto a stipulare      così l’attuale cattedrale,      dal prefetto dei Cappuccini       si ritirano a Trebisonda, in
continuarono: fra esse quella        irritò tanto da ritirarsi nella    un secondo trattato con la         inaugurata nel 1807 e                                             Turchia, nella speranza, vana,
dei due fratelli Orbeliani,          missione di Akhalzikhe. Il suo     Russia che nel 1801 venne          ampliata nel 1884. Lo stesso                                      di poter ritornare. Numerosi
Giovanni e Vachtang, e quella        confratello non fece nulla per     per proteggere la Georgia, ma      fecero a Gori nel 1810.                                           furono i Cappuccini che
del vescovo Cristoforo. Tra          appianare le cose. Anzi, agì       in realtà per farne una sua        Un prete di Akhaltzikhe,                                          operarono in Georgia durante
il 1730 e il 1733 sorsero al         arbitrariamente, incorrendo        provincia.                         allievo di Propaganda Fide,                                       i difficili anni che vanno dal
Akhaltzikhe le Chiese di Santa       nella disapprovazione della        Nei primi decenni                  chiamato Paolo Sciaguglianti                                      1700 al 1845, anno della loro
Croce, Beata Vergine Maria           Congregazione di Propaganda        dell’Ottocento si è avuta          suscitò in quegli anni una                                        espulsione dal Paese per opera
del Rosario e di San Giovanni        Fide, che si vide costretta        una gravissima penuria di                                                                            degli zar di Russia. ■
Battista , per i fedeli cattolici
di rito latino e di quelli di rito
armeno.
                                                                                                                                                                                                Tratti da:
                                                                                                                                                                                                Padre Ivan
                                                                                                                                                                                                Martini, Breve
                                                                                                                                                                                                storia della
                                                                                                                                                                                                chiesa cattolica
                                                                                                                                                                                                latina in
                                                                                                                                                                                                Georgia, Edizioni
                                                                                                                                                                                                Camilliane
cappuccini in georgia

Con i giovani dell’oratorio
     Fra Lorenzo ci racconta la sua
                                                                                                                                                                     Agosto
                                                                                                                                                                     in Georgia

   esperienza estiva nell’oratorio
 della missione georgiana. Gioco,
   condivisione e preghiera sono
      stati gli elementi che hanno
caratterizzato questo bel periodo

 di fra Lorenzo Cabrini

N
           el recente agosto
           ho vissuto una
           esperienza di
           missione in                             formativo credo che per i giovani siano           spontanei. Questi aspetti portanti di fede,       che la presenza cattolica, con lo specifico del
Georgia insieme a fra                              stati giorni di crescita e coinvolgimento         servizio e amicizia, sono stati frutto gradito    carisma francescano, possa decisamente dare
Emanuele e cinque giovani                          positivo. Da un lato è stata garantita una        e interiorizzato da entrambe le parti cioè sia    uno slancio ad una visione più vicina e attenta
(Battista, Gabriele, Matteo,                       formazione catechetica (quest’anno fatta          per noi “missionari” ad tempus sia per i locali   di Chiesa. Grazie all’attività svolta l’oratorio ha
Francesca e Giulia) insieme a fra Filippo        sulle beatitudini) con uno stile di preghiera       ragazzi ed educatori. Anche le famiglie sono      avuto la sua partenza e continua a proseguire
e fra Attilio che da due anni circa vivono       e silenzio, vissuti pienamente e desiderati         state in qualche modo coinvolte creando           anche ora nei pomeriggio dei sabati di cui
in Akhaltsike con l’obiettivo di far partire     da loro stessi, in particolare al mattino           un clima di accoglienza, benevolenza e            siamo costantemente aggiornati grazie ai
l’oratorio e l’attività annessa di formazione,   prima dell’inizio delle attività e alla sera        simpatia, indispensabili in una terra piuttosto   contatti facebook e al gruppo riservato alle
gioco e amicizia. L’esperienza è stata nel       alla fine di tutto. Dall’altro l’intensa attività   povera e con enormi difficoltà di dialogo         fotografie e ai dettagli delle iniziative che
complesso decisamente positiva sia per gli       con i bambini, ragazzi ed educatori che             ecumenico. Sottolineo che la maggior parte        avvengono ogni sabato. Per come sono
obiettivi raggiunti oltre ogni aspettativa,      occupava quasi tutta la giornata ha permesso        dei bambini e delle famiglie sono ortodossi,      andate le cose e per il contesto di bisogno
sia per il clima sereno e d’intesa creatosi,     di impegnarsi seriamente a servizio della           con una esperienza visibile di chiesa ricca       e opportunità, presente attualmente nella
nonostante le difficoltà di comprensione         comunità parrocchiale in costruzione, in            e piuttosto distaccata dalle necessità della      nuova missione georgiana, ritengo che tale
della lingua georgiana. Da un punto di vista     uno spirito di gratuità e relazionalità liberi e    popolazione. Da questo punto di vista credo       esperienza sia da continuare nel tempo. ■

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