Gestione farmacologica del dolore del paziente fragile
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
VOCE ALLE SEZIONI Gestione farmacologica del dolore del paziente fragile Giovanni TAVEGGIA*, Luisella FRANCHI* * Habilita Istituto Clinico di Riabilitazione - Sarnico (BG) Autore di riferimento: giovannitaveggia@habilitasarnico.it Dolore e fragilità mento ricevuto, ma il dato più sor- a modificare le attività abituali ed a prendente è che per un 43 % dei casi restringere le relazioni sociali per li- Il dolore è un fenomeno complesso il dolore non viene curato [3]. mitazioni indotte dalla sofferenza fisi- determinato dalla combinazione di Il World Health Organization classifi- ca e psicologica che si accompagnano componenti percettive ed emotive. La ca il dolore cronico una patologia ir- alla percezione dolorosa. È dimostra- componente percettiva o nocicettiva reversibile, principale causa di limita- to che il dolore cronico riduca l’aspet- rappresenta la base neurobiologica zione funzionale con richiesta di fre- tativa e la qualità di vita dei pazienti e del dolore che trasmette lo stimolo at- quenti cure mediche oltre che di ria- che il decondizionamento generato traverso potenziali d’azione dal recet- bilitazione e sostegno assistenziale. dal dolore determini la sovrapposizio- tore al sistema nervoso centrale, Nei paesi occidentali il dolore osteo- ne di comportamenti patologici, di mentre l’esperienza dolorosa riguar- articolare severo rappresenta nella fa- ansia e depressione [8-9]. Le restri- da gli aspetti più caratteristici dell’in- scia di popolazione over 50 la princi- zioni comportamentali da decondi- dividuo che percepisce emozioni e pale causa di disabilità e di consumo zionamento ambientale e sociale in- sensazioni condizionate inevitabil- di risorse economiche per i sistemi deboliscono la riserva omeostatica e mente dai propri vissuti emotivi, co- sanitari [9]. favoriscono l’accelerazione di feno- gnitivi e culturali [1]. In generale la definizione di fragilità meni regressivi del sistema nervoso Il dolore acuto è un sintomo essenzia- assume una connotazione negativa e centrale con ulteriore accentuazione le di protezione che attiva meccani- alquanto imprecisa, dai profili mal delle limitazioni e del disagio psichi- smi fisiologici per la sopravvivenza definibili, quindi difficile da standar- co. Stati di disagio e di malessere dell’individuo. Al contrario il dolore dizzare e misurare. Nella simbologia emotivo prolungati inducono cre- cronico rappresenta un fenomeno contemporanea la fragilità è preroga- scenti livelli di cortisolo nel sangue, patologico, dannoso, spesso sganciato tiva degli individui bisognosi di prote- favorevoli alla depressione del siste- dai meccanismi iniziali di percezione zione, delle persone anziane più de- ma immunitario ed al rilascio di cito- e che condiziona negativamente boli fisicamente e cognitivamente chine proinfiammatorie dalle conse- comportamenti, abitudini ed attività predisposte ad un elevato rischio di guenze sistemiche permanenti. Una essenziali per la vita sociale. Il dolore disabilità. Nel modello fenotipico più condizione cronica di dolore rappre- neuropatico è un emblematico esem- diffuso presentato da Fried, la fragilità senta un importante fattore stressan- pio di maladattamento del sistema è una sindrome fisiologica con alme- te per gli adulti ma in particolar modo nervoso ad uno stimolo che croniciz- no tre dei seguenti criteri d’inclusio- per le persone anziane e può far pre- za e che sostiene una percezione ano- ne: perdita di peso, ridotta velocità cipitare una situazione di fragilità la- mala di dolore prolungata nel tempo del cammino, restrizione dell’attività tente [11-12]. I meccanismi intrinseci [2]. In Europa la prevalenza del dolo- fisica, debolezza muscolare ed affati- di modulazione del dolore nell’anzia- re cronico neuropatico varia dal 7 al cabilità. La descrizione ed il riconosci- no sono ridotti e proporzionali alla 12 % della popolazione adulta, se mento degli elementi caratteristici quantità di riserva residua disponibi- consideriamo invece il dolore cronico della sindrome possono essere utili, le, in altri termini la strategia di rispo- non neoplastico d’intensità modera- oltre alla diagnosi, anche per orienta- sta al dolore deve poter contare su ta-severa la percentuale arriva al re le scelte terapeutiche e per perso- risorse sufficienti per essere efficace. I 20% [3-4,5,6,7,8]. Per dolore cronico nalizzare la strategia di trattamento sistemi biologici possiedono un limite si definisce un dolore che dura da ol- [10]. fisiologico di funzionamento, una so- tre 3 mesi, persistente, spesso senza Nelle fasi tardive della vita molti an- glia di vulnerabilità oltre la quale ce- una chiara eziologia con un’evoluzio- ziani spendono la maggior parte del dono e smettono di regolarsi in modo ne incerta e di difficile risoluzione loro tempo e delle loro risorse per fisiologico. La riserva omeostatica è [9]. In larga parte il dolore cronico prendersi cura delle loro condizioni di definita e particolare di ogni indivi- non risponde adeguatamente alla te- malattia e per contrastare il dolore. Le duo e tende a ridursi in età avanzata, rapia e nell’80% dei casi i pazienti si conseguenze di situazioni dolorose consiste nella proprietà di organi e si- dichiarano insoddisfatti del tratta- mal controllate costringono i pazienti stemi di predisporre meccanismi di 26 Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
VOCE ALLE SEZIONI contrasto all’invecchiamento e di de- corso delle settimane precedenti (da 1 a narrare la sua esperienza descriven- clino funzionale in risposta ad eventi a 4 settimane). Nel mal di schiena do aspetti qualitativi e quantitativi del stressanti [12]. La malattia (come il cronico non è raro domandare al pa- dolore [19-20]. dolore cronico) espone l’anziano fra- ziente di riferire l’intensità del dolore Ma può bastare una sola scala di valu- gile al rischio di maggiore vulnerabili- istantaneo e del dolore più intenso tazione per misurare il dolore? E co- tà e delimita la riserva di difese oltre nell’arco delle settimane precedenti me dovrebbe essere valutato il dolore la quale il paziente perde indipenden- facendo una media dei valori percepi- in termini di frequenza e intensità? za ed autonomia [13]. ti [17]. Tutte le scale di valutazione La questione rimane ancora da chia- hanno prodotto gli stessi coefficienti rire. Un dolore a bassa intensità po- Misurare il dolore di predittività e responsività sui pa- trebbe essere di scarso interesse clini- zienti studiati, in aggiunta la VRS co (soprattutto se si presenta rara- Pur avendo in letteratura testato mo- sembra adatta a coorti di pazienti di mente) ma se la sua presenza è co- delli sperimentali di dolore, riprodu- età diverse sia anziani che giovani. La stante e influenza negativamente la cibili e standardizzati per individui critica più frequente del metodo di qualità della vita allora deve essere diversi in età e genere, rimangono valutazione VAS riguarda la difficoltà misurato e possibilmente curato. Allo aspetti del dolore cronico disabilitan- di comprensione da parte del pazien- stesso modo, rari episodi di dolore in- te che sfuggono alla conoscenza della te (tassi d’insuccesso variabili dal 7% tenso, dovrebbero richiedere una normale fisiologia di trasmissione del al 16%). La percentuale può aumen- strategia di gestione diversa dal dolo- segnale attraverso le vie ascenden- tare in presenza di difficoltà cognitive re cronico disabilitante. Nella realtà ti-discendenti del sistema nervoso e e nei pazienti anziani per problemi di tuttavia l’intensità e la frequenza dei che coinvolgono numerosi mediatori comprensione verbale e di percezione sintomi sono spesso molto correlati e nella modulazione del segnale bioe- visuospaziale. Il metodo VAS è in- le combinazioni molteplici. Alcuni lettrico. Alcuni parametri chiave del fluenzato dall’età del paziente, men- autori utilizzano la VRS per la valuta- dolore cronico recidivante (quali in- tre i metodi NRS o VRS risentono di zione della frequenza del dolore in un tensità media, interferenza con le at- una certa approssimazione nei casi in range di risposta crescente fra dolore tività, giorni di limitazione delle atti- cui le capacità lessicali risultano com- assente e dolore sempre presente. vità, e giorni con presenza di dolore) promesse e il tasso di scolarizzazione È consigliata talvolta, fra i criteri di va- sono attendibili se ripetuti per un pe- basso. La scala visiva VAS ha dimo- lutazione della frequenza del dolore, riodo prolungato di almeno tre mesi strato di essere di facile gestione clini- la registrazione del numero assoluto [14]. ca e sensibile ai cambiamenti del do- di giorni di dolore entro un determi- Com’è possibile allora misurare l’in- lore prima e dopo trattamento. In nato periodo (ad esempio 6 mesi). tensità del dolore? Vari strumenti so- aggiunta a questi metodi esiste la pos- Quando possiamo ritenere efficace il no stati validati per la misura dell’e- sibilità, in alcuni casi di pazienti an- trattamento? Sappiamo che spesso la sperienza dolorosa scomponendone ziani con funzioni cognitive deterio- risposta al trattamento risente di fat- le due dimensioni fondamentali: l’in- rate, di preferire scale di mimica fac- tori esterni alle cure (modalità di va- tensità (quanto è intenso il male per- ciale (The Faces Pain Scale) origina- lutazione, relazione terapeuta-pa- cepito) e quanto il dolore limita il vi- riamente dedicate alla valutazione ziente, informazione, cultura) che vere quotidiano (quanto soffre una dei bambini e che contengono volti rendono i risultati difficilmente con- persona) [15-16]. Queste due dimen- raffiguranti espressioni di gravità cre- frontabili e riproducibili. Un punto sioni sono concettualmente e statisti- scente del dolore, ciascuna con varia- chiave nella valutazione del dolore camente differenti ma non completa- bili d’intensità da 0 a 6 [18]. Vengono riguarda la differenza minima clinica- mente indipendenti e riportano comunemente utilizzate, ormai da mente importante ([MCID] cioè il aspetti caratteristici dell’intensità. decenni, scale di valutazione come la punteggio minimo di cambiamento Tre sono i metodi per misurare l’in- Oswestry Disability Index (ODI) e la che rappresenta una differenza clini- tensità del dolore: Roland Morris Disability Question- camente significativa dopo il tratta- – Visual Analogue Scale (VAS); naire (RMDQ) che consentono di mi- mento). MCID dovrebbe essere consi- – Verbal Rating Scale (VRS); surare funzioni e attività del paziente, derato un indicatore che varia nel – Numeric Rating Scale (NRS). Si tratta di questionari piuttosto com- tempo a seconda della durata del mal VAS e VRS sono comunemente utiliz- plessi, che richiedono più tempo per di schiena (acuta o cronica) e dell’in- zati per valutare quanto il dolore inci- la compilazione ma permettono di tensità. La maggior parte MCID sono de nelle attività quotidiane. L’arco di esplorare molte dimensioni del pa- state determinate sulla base dei mi- tempo più appropriato per la misura- ziente durante le attività quotidiane. glioramenti statisticamente significa- zione varia a seconda delle circostan- l’ODI dispone di 10 domini con una tivi registrati in letteratura. Ad esem- ze: per la valutazione del dolore acuto selezione di 6 livelli di gravità ciascu- pio per i pazienti con mal di schiena o dolore post-operatorio in reparto, la no. La RMDQ dispone di 24 domande acuto la MCID di miglioramento sulla misura istantanea (acuta) è più ap- a risposta sì-no. Altri metodi di valu- VAS 0-100 mm è di circa 35 mm. Per i propriata. Per il dolore cronico (che tazione come la McGill Pain Que- pazienti con mal di schiena cronico in- dura oltre 3 mesi), con le sue fluttua- stionnaire, il Brief Pain Inventory, la vece, il valore corrispondente è in ge- zioni giorno dopo giorno, è racco- Short Form Health Survey 36 stimo- nere circa 20 mm, in riduzione del mandata una valutazione media nel lano il paziente (attraverso domande) 32% rispetto al valore iniziale [20-21]. Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 27
VOCE ALLE SEZIONI Gestione farmacologica sultati di 25 pubblicazioni in cui si di- inoltre più in generale il metodo mostra una significativa correlazione strutturato ristabilisce la funzionalità Lo scenario terapeutico per la cura fra un elevato consumo di farmaci e del paziente a minori costi sociali per del paziente fragile richiede esperien- lo stato di fragilità nei pazienti anzia- la comunità [1-33]. za e sensibilità prescrittiva. La dina- ni [27]. Gnjidic stabilisce che il limite Un’elevata percentuale di pazienti mica del farmaco dell’anziano è di- di farmaci da assumere per discrimi- con dolore cronico ritiene che la tera- versa da quella del giovane adulto e nare lo stato di fragilità è 6.5 [28]. In pia sia inadeguata e che le aspettative risente in larga parte delle differenze studi analoghi pubblicati sull’argo- iniziali fossero migliori dei risultati fisiologiche e comportamentali che mento è dimostrata una maggior pre- conseguiti, molti pazienti con dolore accompagnano l’età avanzata. Molti valenza di fragilità nei pazienti che cronico nutrono la speranza di guari- anziani accumulano farmaci per la assumono contemporaneamente da re e manifestano il desiderio di risol- cura di patologie croniche sviluppan- 6.5 a 10 farmaci. Gli autori concludo- vere il loro disagio. Questa discrepan- do una sindrome geriatrica di fre- no affermando la significativa corre- za fra desiderio e beneficio reale può quente riscontro clinico [22]. Nel pa- lazione fra stato di fragilità e l’assun- essere interpretato in modi diversi. ziente anziano l’assorbimento intesti- zione di un elevato numero di farma- Alcuni autori ritengono in prima ipo- nale del farmaco si riduce ma la rispo- ci, sebbene sostengano che il cut-off tesi che l’insoddisfazione del paziente sta sistemica aumenta per effetto di dei consumi medi potrebbe essere ri- sia dovuta alla suggestione determi- un’anomala distribuzione, imputabile parametrato dopo approfonditi studi nata da negative precedenti esperien- all’ipoalbuminemia, al diminuito me- utilizzando indicatori omogenei e ca- ze che condizionano il giudizio sull’e- tabolismo epatico ed alla ridotta eli- sistiche più numerose [29-30]. sito finale del trattamento [34]. È minazione renale [23]. L’associazione Un aspetto di grande interesse scien- possibile inoltre che il paziente eluda di molti principi farmacologici rap- tifico e d’indubbia importanza clinica un risultato scadente mascherando al presenta una delle principali cause per raggiungere uno standard pre- ribasso le proprie attese di guarigione iatrogene di declino funzionale, ca- scrittivo sicuro nella terapia del dolo- nel tentativo di contenere la delusio- dute, decorso clinico sfavorevole e di re cronico è determinato da un’ade- ne per l’obiettivo mancato, oppure mortalità elevata. Ingiustificate pre- guata informazione e partecipazione più semplicemente secondo Thomp- scrizioni di farmaci e comportamenti del paziente al trattamento [31]. son il problema nasce da un disaccor- inappropriati favoriscono interazioni Questi elementi di strategia terapeu- do (da un ambiguo accordo iniziale negative e fenomeni avversi respon- tica sintetizzano il principio di allean- terapeuta/paziente) sulla terminolo- sabili di complicanze gravi per il pa- za fra paziente e prescrittore, predi- gia per cui il paziente immagina un ziente [10-24]. Nella pratica clinica il sponendo un sodalizio necessario a risultato migliore riferendosi ad illu- declino cognitivo dell’anziano in cor- raggiungere un buon livello di affia- sioni o esperienze personali non ade- so di terapia analgesica può rappre- tamento nell’interesse reciproco di renti al contesto reale [35]. Studi em- sentare l’indicatore più affidabile per ottenere la miglior efficacia possibile pirici stanno dimostrando un cre- riconoscere pratiche prescrittive ec- evitando errori e rischi riferibili a li- scente interesse per gli effetti positivi cessive e non sempre giustificate [25]. bere interpretazioni o fraintendimen- di tecniche psico-comportamentali L’associazione di fragilità e politerapia ti. Nell’uso degli oppioidi ad esempio che migliorano la consapevolezza e la viene tuttora studiata in ambiente ri- l’aderenza terapeutica diventa fonda- capacità di adattamento al dolore cro- abilitativo per stabilire con maggiore mentale per evitare il rischio di abusi nico nei programmi di lavoro [31]. precisione l’impatto reciproco sulla e di errori letali. In precedenti studi Appare dunque evidente che per arri- funzionalità del paziente durante le clinici è stata dimostrata un’elevata vare ad ottenere un buon outcome attività quotidiane. Le sperimentazio- serie di errori nel trattamento del do- nella terapia del dolore cronico le ni in corso riguardano le possibili cor- lore cronico non neoplastico, ascrivi- aspettative del paziente devono coin- relazioni fra farmaci e fragilità ed in bili a disturbi comportamentali per cidere con la sua soddisfazione [36]. particolare vengono indagati i cam- una percentuale superiore al 50% Nelle linee guida pubblicate in lette- biamenti della fisiologia che intercor- [32]. ratura per la cura del dolore cronico rono con l’età, con le patologie croni- In un’interessante revisione sistema- non neoplastico il metodo multidisci- che disabilitanti, con lo stato cogniti- tica appena pubblicata, sull’ottimizza- plinare sembra aver dimostrato i ri- vo e con l’aspettativa di sopravviven- zione del trattamento in pazienti con sultati migliori [37-38,39]. La propo- za [26]. Oltre all’effetto primario dolore cronico, si è sperimentata l’ef- sta iniziale di trattamento è conserva- molti farmaci manifestano effetti tos- ficacia di un metodo multidisciplinare tiva e non farmacologica con esercizi sici secondari che possono conclama- strutturato che includa la specifica terapeutici, tecniche di rilassamento, re situazioni precliniche di fragilità. educazione del paziente sotto la guida psicoterapia, meditazione ed elettroa- Attraverso l’analisi di estese banche di personale preparato al trattamento nalgesia. In mancanza di risposte sod- dati di farmacovigilanza, oggi è possi- non solo farmacologico ma anche co- disfacenti al trattamento iniziale è bile procedere a prescrizioni più accu- gnitivo comportamentale. I risultati suggerita l’associazione di linee far- rate e meno rischiose per il paziente presentati sono positivi e dimostrano macologiche. La prima linea farmaco- fragile. una riduzione dell’uso inappropriato logica consigliata è con antinfiamma- In una recente revisione sistematica e di farmaci ed oppioidi, un’attenuazio- tori non steroidei (NSAIDs). Questi metanalisi sono stati presentati i ri- ne del dolore e della depressione; farmaci sono indicati nella terapia del 28 Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
VOCE ALLE SEZIONI dolore lieve-moderato e hanno il pre- ed una maggiore stabilità terapeutica mento del dolore richiede competen- gio di possedere proprietà antipireti- rispetto alle formulazioni orali. Per le ze ed un approccio multimodale, le che-antinfiammatorie che bloccano caratteristiche dinamiche che con- variabili importanti sono numerose e la sintesi di prostaglandine e la casca- traddistinguono il rilascio transder- devono tener in considerazione le ta infiammatoria. Sono farmaci molto mico, questi farmaci espongono il pa- condizioni generali del paziente, il li- maneggevoli e con limitati effetti col- ziente anziano ad un minor rischio di vello di motivazione e di compromis- laterali nel breve periodo, sul lungo accumulo e di effetti collaterali. sione funzionale dei sistemi vitali ed periodo richiedono precauzioni per L’uso terapeutico della cannabis è in particolare delle funzioni neuroco- effetti tossici sulla mucosa gastrica, una scelta farmacologica di recente gnitive [40-41]. Esistono in letteratu- sulla funzionalità renale e per l’au- impiego clinico e preclinico nella te- ra linee guida di trattamento che pos- mentato rischio cardiovascolare. rapia del dolore cronico. Il trattamen- sono orientare la scelta dello speciali- La seconda linea farmacologica inclu- to può avvenire per via orale, come sta indicando percorsi in base al tipo de antidepressivi triciclici (TCAs) ed decotto o assunzione di olio oppure di dolore e di patologia [42]. Seppur inibitori della ricaptazione di seroto- per via inalatoria mediante dei vapo- generiche e non personalizzate, le li- nina e noradrenalina (SNRIs). Questi rizzatori. Le azioni farmacologiche nee guida servono e sono idonee per farmaci possiedono effetti analgesici, sono mediate dal legame con i recet- compiere scelte appropriate nelle fasi oltre che antidepressivi, per la pro- tori cannabinoidi CB1, e CB2, che si iniziali della sintomatologia dolorosa. prietà di accumulare neurotrasmetti- trovano principalmente nel sistema Nella fase cronica di dolore, di regola tori nello spazio sinaptico. Sono far- nervoso centrale. È stato dimostrato resistente alle prime linee di tratta- maci piuttosto difficili da maneggiare che il tetraidrocannabinolo interagi- mento, la decisione dello specialista nella terapia del dolore dell’anziano sce con il sistema endorfinico e in deve essere più precisa, mirata e so- perché possiedono effetti anticoliner- particolare con i recettori oppioidi stenuta da diagnosi differenziale ac- gici che possono determinare seda- mu1, causando il rilascio di dopamina curata per la scelta di terapie basate zione, cadute ed ipotensione ortosta- che genera la tipica sensazione di pia- su evidenze scientifiche dimostrate in tica. cere cannabinoide. È preferibile ini- letteratura [31-42,43]. La terza linea di farmaci da usare nel ziare con dosi minime, per poi rego- trattamento del dolore cronico sono larsi in base alle reazioni del singolo gli antiepilettici. Carbamazepina, fe- individuo. La somministrazione orale Bibliografia nitorina e valproato sono vecchie di cannabinoidi, richiede una specifi- 1. Aziza Alenezi, Asma Yahyouche, Vi- molecole antiepilettiche capaci di sta- ca prescrizione della quantità di ac- bhu Paudyal. Interventions to optimize bilizzare le membrane cellulari deter- qua da utilizzare, dei tempi e delle prescribed medicines and reduce their minando il blocco dei canali del so- modalità di preparazione del decotto. misuse in chronic non-malignant pain: a systematic review European Journal dio. Gli antiepilettici sono farmaci da Si può ricorrere a questa possibilità of Clinical Pharmacology (2021) somministrare con prudenza nell’an- quando si debbano alleviare dolore e 77:467–490 https://doi.org/10.1007/ ziano perché possono determinare disturbi cronici associati a sclerosi s00228-020-03026-4. vertigini, sonnolenza, debolezza mu- multipla o a lesioni del midollo spina- 2. Bernetti, A.; Agostini, F.; de Sire, A.; scolare ed aumento di peso, la de- le. Può essere prescritta anche per Mangone, M.; Tognolo, L.; Di Cesare, A.; Ruiu, P.; Paolucci, T.; Invernizzi, pressione respiratoria è l’effetto av- malattie reumatiche (artriti, osteoar- M.; Paoloni, M. Neuropathic Pain and verso più temuto. trosi, fibromialgia) o neuropatie e Rehabilitation: A Systematic Review of Gli oppioidi sono gli analgesici di scel- può ridurre i movimenti involontari International Guidelines. Diagnostics ta nel dolore moderato-severo scarsa- nella sindrome di Gilles de la Touret- 2021, 11, 74. https://doi.org/10.3390/ mente controllato dai farmaci delle te. Nei soggetti con profilo psicologico diagnostics 11010074 3. Breivik H, Eisenberg E, O’Brien T. linee terapeutiche precedenti. L’effet- fragile con storie ed atteggiamenti Openminds. The individual and socie- to degli oppioidi è mediato da recetto- compulsivi sono necessari precauzio- tal burden of chronic pain in Europe: ri mu e kappa localizzati nel sistema ni prescrittive e monitoraggio all’ade- the case for strategic prioritization and nervoso, nella mucosa intestinale e renza terapeutica. action to improve knowledge and avai- nella sinovia. Richiedono esperienza La terapia infiltrativa con farmaci ste- lability of appropriate care. BMC Public Health. 2013;13:1229 prescrittiva ed alleanza terapeutica roidei ed acido ialuronico rappresenta 4. Deng, Y.; Luo, L.; Hu, Y.; Fang, K.; Liu, per il rischio di abuso, sonnolenza, un valido compromesso nelle forme J. Clinical practice guidelines for the vertigine e cadute. Tramadolo, tapen- dolorose mono o pauciarticolari. I ri- management of neuropathic pain: A tadolo ed ossicodone sono gli oppiodi schi della procedura sono limitati e di- systematic review. BMC Anesthesiol. più conosciuti nella terapia del dolore pendono in larga parte dall’esperienza 2016, 16, 12. 5. Cross M, Smith E, Hoy D, et al. The severo dell’anziano e possiedono una e dall’accuratezza dell’operatore. Rap- global burden of hip and knee osteoar- buona efficacia analgesica anche a presenta una buona scelta terapeutica thritis: estimates from the global bur- basse dosi ma richiedono precauzioni nel paziente fragile purchè ricompresa den of disease 2010 study. Ann Rheum per il rischio di accumulo se la clea- in un metodo multidisciplinare che Dis 2014;73:1323-30. doi:10.1136/ an- rance renale è ridotta. Le formulazio- consenta un risparmio dell’uso di far- nrheumdis-2013-204763 6. Hartvigsen J, Hancock MJ, Kongsted ni transdermiche di oppioidi, come la maci analgesici per via sistemica. A, et al, Lancet Low Back Pain Series buprenorfina a basso dosaggio, han- Il compito degli Specialisti della Ria- Working Group. What low back pain is no il vantaggio di un rilascio graduale bilitazione nella strategia di tratta- and why we need to pay attention. Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa 29
VOCE ALLE SEZIONI Lancet 2018;391:2356-67. doi:10.1016/ ment for patients with low back pain/ 33. NICE (2015) Medicines optimisation: S0140- 6736(18)30480-X legsymptoms really necessary? The re- the safe and effective use of medicines 7. Van Hecke, O.; Austin, S.K.; Khan, sponsiveness of the Oswestry Disability to enable the best possible outcomes. R.A.; Smith, B.H.; Torrance, N. Neuro- Index, MODEMS,and the SF-36. Spine NICE Guideline. www.nice.org.uk/ pathic pain in the general population: 2003;28:607-15. guidance/ng5/resources/medici- A systematic review of epidemiological 22. Jokanovic N, Tan EC, Dooley MJ, Kir- nes-optimisation- the-safe-and-effecti- studies. Pain 2014, 155, 654–662. kpatrick CM, Bell JS. Prevalence and ve-use-of-medicines-to-enable-the- 8. Reid KJ, Harker J, Bala MM, et al. Epi- factors associated with polypharmacy best- possible-outcomes-51041805253. demiology of chronic non-cancer pain in longterm care facilities: a systematic Accessed 24 Sept 2020. in Europe: narrative review of preva- review. J Am Med Dir Assoc 2015; 16: 34. Witiw CD, Mansouri A, Mathieu F, lence, pain treatments and pain im- 535.e1–2–. Nassiri F, Badhiwala JH, Fessler RG. pact. Curr Med Res Opin. 2011;27:449– 23. Bicket MC, Mao J. Chronic Pain in Ol- Exploring the expectation-actuality di- 462. der Adults. Anesthesiology clinics. 2015; screpancy: a systematic re- view of the 9. Treede RD, Rief W, Barke A, Aziz Q, 33(3):577–590. [PubMed: 26315639] impact of preoperative expectations on Bennett MI, Benoliel R, Cohen M, 24. Clegg A, Young J, Iliffe S, Rikkert MO, satisfaction and patient reported Evers S, Finnerup NB (2015) First MB, Rockwood K. Frailty in elderly people. outcomes in spinal surgery. Neurosurg Giamberardino MA. A classification of Lancet 2013; 381: 752–62. Rev. 2016; doi:10.1007/s10143-016- chronic pain for ICD-11. Pain 25. Beyth RJ, Shorr RI. Epidemiology of 0720-0. Apr 7. 156(6):1003. adverse drug reactions in the elderly 35. Thompson AG, Sunol R. Expectations 10. Fried LP, Tangen CM, Walston J, New- by drug class. Drugs & Aging. as determinants of patient satisfaction: man AB, Hirsch C, Gottdiener J, et al. 1999;14(3):231–239. [PubMed: concepts, theory and evidence. Int J Frailty in older adults: evidence for a 10220106] Qual Health Care. 1995;7:127–141. phenotype. J Gerontol A Biol Sci Med 26. Hadjistavropoulos T, Herr K, Turk DC, 36. Jose W. Geurts, Paul C. Willems MD, Sci 2001; 56: M146–56. et al. An interdisciplinary expert con- Craig Lockwood, Maarten van Kleef 11. F. Guerriero, M.C. Reid. Linking Persi- sensus statement on assessment of MD, Jos Kleijnen, Carmen Dirksen. stent Pain and Frailty in Older Adults pain in older persons. The Clinical Patient expectations for management Pain Medicine, 21(1), 2020, 61–66 doi: journal of pain. 2007;23(1 Sup- of chronic non-cancer pain: A syste- 10.1093/pm/pnz174. pl):S1–43. [PubMed: 17179836] matic review . Health Expect 2017 12. Xue QL. The frailty syndrome: Defini- 27. M. Gutiérrez, M. Izquierdo, M. Cesari, Dec;20(6):1201-1217.doi: 10.1111/ tion and natural history. Clin Geriatr Á. Casas-Herrero, M. Inzitari and N. hex.12527. Epub 2016 Dec 23. Med 2011;27(1):1–15. Martínez-Velilla. The relationship 37. Josianna Schwan, Joseph Sclafani, Vi- 13. Shega JW, Dale W, Andrew M, Paice J, between frailty and polypharmacy in vianne L. Tawfik. Chronic Pain Mana- Rockwood K, Weiner DK. Persistent older people: A systematic review Br J gement in the Elderly. Anesthesiol pain and frailty: A case for homeoste- Clin Pharmacol (2018) 84 1432–1444. Clin. 2019 September ; 37(3): 547– nosis. J Am Geriatr Soc 2012;60(1):113– 28. Gnjidic D, Hilmer SN, Blyth FM, Naga- 560. doi:10.1016/j.anclin.2019.04.012. 7. nathan V, Waite L, Seibel MJ, et al. 38. Hilmer SN, Gnjidic D. Prescribing for 14. Mannion AF, Balagué F, Pellisé F, Ce- Polypharmacy cutoff and outcomes: frail older people. Aust Prescr. 2017 draschi C. Pain measurement in pa- five or more medicines were used to Oct;40(5):174-178. doi: 10.18773/au- tients with low back pain. Nat Clin identify community-dwelling older stprescr.2017.055. Epub 2017 Oct 3. Pract Rheumatol 2007;3:610-8. men at risk of different adverse outco- PMID: 29109600. 15. Von Korff M, Jensen MP, Karoly P. As- mes. J Clin Epidemiol 2012; 65: 989– 39. Reid MC, Eccleston C, Pillemer K. Ma- sessing global pain severity by self-re- 95. nagement of chronic pain in older port in clinical and health services re- 29. Castell MV, Sanchez M, Julian R, Quei- adults. BMJ 2015;350:h532. search. Spine (Phila Pa 1976) po R, Martin S, Otero A. Frailty preva- 40. Taveggia G, Villafañe JH, Vavassori F, 2000;25:3140-51. lence and slow walking speed in per- Lecchi C, Borboni A, Negrini S. Multi- 16. Haefeli M, Elfering A. Pain assessment. sons age 65 and older: implications for modal treatment of distal sensorimotor Eur Spine J 2006;15(Suppl 1):S17-24. primary care. BMC Fam Pract 2013;14: polyneuropathy in diabetic patients: a 17. Jensen MP, Karoly P, Braver S. The 86. randomized clinical trial. J Manipulati- measurement of clinical pain intensity: 30. Saum KU, Schottker B, Meid AD, Hol- ve Physiol Ther. 2014 May;37(4):242- a comparison of six methods. Pain leczek B, Haefeli WE, Hauer K, et al. Is 52. doi: 10.1016/j.jmpt.2013.09.007. 1986;27:117-26. polypharmacy associated with frailty Epub 2014 Mar 20.PMID: 24656867. 18. Bieri D, Reeve RA, Champion GD, Ad- in older people? Results from the 41. VanDolah HJ, Bauer BA, Mauck KF . dicoat L, Ziegler JB. The Faces Pain ESTHER cohort study. J Am Geriatr Clinicians’ Guide to Cannabidiol and Scale for the selfassessment of the se- Soc 2017; 65: e27–32. Hemp Oils.Mayo Clin Proc. 2019 verity of pain experienced by children: 31. Nijs J, Wijma AJ, Willaert W, Huy- Sep;94(9):1840-1851. doi: 10.1016/j. development, initial validation, and smans E, Mintken P, Smeets R, Goos- mayocp.2019.01.003. Epub 2019 Aug preliminary investigation for ratio sca- sens M, van Wilgen CP, Van Bogaert W, 22.PMID: 31447137. le properties. Pain 1990;41:139-50. Louw A, Cleland J, Donaldson M. Inte- 42. Abdulla A, Adams N, Bone M, Elliott 19. McGuire DB. Measuring pain. In: grating Motivational Interviewing AM, Gaffin J, Jones D, Knaggs R, Mar- Frank-Stromborg M, Olsen S, editors. in Pain Neuroscience Education for Pe- tin D, Sampson L, Schofield P; Guidan- Instruments for Health-Care Research. ople With Chronic Pain: A Practical ce on the management of pain in older Boston: Jones and Bartlett; 1999. p. Guide for Clinicians. Phys Ther. 2020 people. British Geriatric Society. Age 528-61. May 18;100(5):846-859. doi: 10.1093/ Ageing. 2013 Mar;42 Suppl 1:i1-57. 20. Pengel LH, Refshauge KM, Maher CG. ptj/pzaa021.PMID: 3199519. doi: 10.1093/ageing/afs200. Responsiveness of pain, disability, and 32. Vowles KE, McEntee ML, Julnes PS, PMID: 23420266. physical impairment outcomes in Frohe T, Ney JP, van der Goes DN 43. E. Dent et al. Physical frailty: icfsr in- atients with low back pain. Spine (2015) Rates of opioid misuse, abuse, ternational clinical practice guidelines 2004;29:879-83. and addiction in chronic pain: a syste- for identification and management J 21. Walsh TL, Hanscom B, Lurie JD, Wein- matic review and data synthesis. Pain Nutr Health Aging. 2019;23(9):771-787 stein JN. Is a condition-specific instru- 156:569–576. 30 Vol. 35 - N. 2 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
Puoi anche leggere