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TOP TRIALS REVIEW La durata del dolore neuropatico influenza l’efficacia di pregabalin?
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La durata del dolore neuropatico influenza l’efficacia di pregabalin?
ISBN 978 88 6756 343 2
Redazione
Elena Bernacchi
Massimo Chiesa
Sara di Nunzio
Raffaella Fontana
Claudio Oliveri
Produzione
Mary Rusconi
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20137 Milano Top Trials Review. Registrazione del Tribunale di Milano n. 387 del 2 dicembre 2013.
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Con il contributo di Pfizer Italia S.r.l. per la diffusione del fascicolo
PFZ176-18LA DURATA DEL DOLORE NEUROPATICO INFLUENZA L’EFFICACIA DI PREGABALIN?
La durata del dolore neuropatico influenza
l’efficacia di pregabalin?
Does duration of neuropathic pain impact the effectiveness of pregabalin?
Pérez C, Latymer M, Almas M et al. Pain Pract 2017;17:470-9
INTRODUZIONE
Il dolore neuropatico è una condizione comune di dolore cronico che può essere particolarmente difficile
da trattare a causa della sua gravità e delle comorbilità associate.
Nella popolazione generale l’incidenza di dolore con caratteristiche neuropatiche è stimata variare tra il
6,9% e il 10%, tuttavia è responsabile di un notevole numero di visite presso gli ambulatori di medicina ge-
nerale e i centri di terapia del dolore: ne deriva come il dolore neuropatico rappresenti un importante onere
economico sia per i pazienti sia per il sistema sanitario.
I pazienti con dolore cronico lamentano spesso ritardo nel trattamento e se questo ritardo è superiore a
6 mesi può diventare causa di un significativo deterioramento della qualità di vita correlata alla salute e del
benessere psicologico.
Idealmente in tutti i pazienti si dovrebbe iniziare la terapia in modo tempestivo; inoltre in quelli che presentano
dolore da più lungo tempo diventa importante sapere quali trattamenti approvati sono ancora efficaci.
Pregabalin è raccomandato come trattamento di prima linea per il dolore neuropatico da parte di
International Association for the Study of Pain, European Federation of Neurological Societies e American
Academy of Neurology e, fino alla fine del 2014, l’esposizione al farmaco nel mondo era stimata in 28 milioni
di anni-paziente.
In questo contesto, iniziare il trattamento con pregabalin subito dopo la diagnosi potrebbe determinare
anche un significativo risparmio economico, con costi sanitari più contenuti e un minor numero di giornate
lavorative perse.
OBIETTIVO DELLO STUDIO
Per gli specialisti che curano i pazienti con dolore neuropatico è importante sapere se la risposta a pregabalin
può essere differente in base alla durata del dolore.
Al fine di rispondere a tale quesito, questa analisi ha valutato i dati aggregati di 19 studi randomizzati, con-
trollati con placebo in pazienti affetti da dolore neuropatico, per determinare l’impatto della durata del
dolore sulla risposta a pregabalin.
1TOP TRIALS REVIEW
CARATTERISTICHE DELLO STUDIO
• I 19 studi di fase II, III e IV compresi in questa analisi hanno incluso pazienti con neuropatia diabetica
periferica (DPN), nevralgia post-erpetica (PHN) o dolore post-traumatico o post-chirurgico (PT/PS).
• I pazienti sono stati trattati con dosi di pregabalin fisse (150, 300 o 600 mg/die) o flessibili (da 150 a
600 mg/die) per un periodo variabile da 4 a 13 settimane.
• Per la conduzione dell’analisi i pazienti sono stati suddivisi in 5 gruppi sulla base della durata del dolore
neuropatico oppure del tempo dalla diagnosi di DPN, dalla comparsa dei sintomi nei pazienti con DPN, della
durata di PHN o di quella di PT/PS. I 5 gruppi sono stati così definiti:LA DURATA DEL DOLORE NEUROPATICO INFLUENZA L’EFFICACIA DI PREGABALIN?
• Analogamente nei pazienti trattati con il dosaggio flessibile di pregabalin (da 150 a 600 mg/die,
n=986) il punteggio del dolore è significativamente migliorato rispetto a placebo sia in generale sia
in ciascun gruppo di durata del dolore valutato separatamente.
TuttiTOP TRIALS REVIEW
60 Pregabalin Placebo
***
*** ** ***
*** ***
Responder scala PGIC (%)
40
20
0
TuttiLA DURATA DEL DOLORE NEUROPATICO INFLUENZA L’EFFICACIA DI PREGABALIN?
DISCUSSIONE
• I percorsi di cura in caso di dolore neuropatico evidenziano l’importanza di un trattamento precoce al
fine di ridurre lo stato di sofferenza dei pazienti.
• Inoltre valutare la risposta del paziente al trattamento precoce, anche tramite controlli ravvicinati e fre-
quenti per garantire che venga trattato rapidamente con la dose massima tollerabile, può aiutare a fare
una diagnosi corretta e a ridurre le comorbilità, la disabilità e l’assenteismo.
• Tuttavia, i ritardi nella diagnosi e nel trattamento non sono rari e la terapia spesso non è coerente con le
linee guida e le raccomandazioni in vigore. Può inoltre esservi, da parte di alcuni clinici, la preoccupazione
che i pazienti con dolore neuropatico di lunga data possano non rispondere alle terapie approvate, come
per esempio a pregabalin.
• In realtà i dati di questa analisi dimostrano che pazienti con dolore di durata anche maggiore a 5
anni rispondono a pregabalin in maniera analoga agli altri, con significativi miglioramenti a livello
di dolore, funzione e sonno.
• È stato inoltre osservato che i pazienti con dolore della durata maggiore presentavano sonno e umore più
scadenti al basale, indicativi di effetti negativi imputabili al dolore cronico prolungato.
CONCLUSIONI
Questa analisi dimostra che i pazienti traggono beneficio dal trattamento con pregabalin indi-
pendentemente dalla durata del dolore neuropatico.
Inoltre le evidenze suggeriscono che i pazienti sono più soddisfatti del trattamento se questo
viene avviato il più precocemente possibile dopo la diagnosi.
5Cod. 28LY052 PP-LYR-ITA-0068 Depositato presso AIFA in data 23/05/2018
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