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La gestione del sanguinamento e del dolore peri –post operatorio nelle PTG P.ADRAVANTI CASA DI CURA CITTA’ di PARMA
Cambiamenti sostanziali in termini demografici e di risultati negli ultimi anni nell’ambito della chirurgia protesica di ginocchio
Prepariamoci ad un epidemia • 400.000.000 Americani nel 2043 (+33%) • 148.000.000 >45 anni entro il 2030 (+37%) • 18.200.000 con artrosi entro il 2020 (+50%)
Prepariamoci ad un epidemia Artroprotesi totali (anca e ginocchio) PTA PTG 2002 AAOS 273.000 474.000 2009 285.000 523.000 2030 572.000 3.480.000
SANGUINAMENTO E DOLORE Il dolore ed il sanguinamento post-op influenzano negativamente la guarigione, causando difficoltà del movimento e del recupero, anemia e talvolta veri e propri disagi psicologici, che portano inevitabilmente ad un cattivo “functional outcome”. outcome
SANGUINAMENTO E DOLORE Riduzione del sanguinamento Aumento rischio di TEV Riduzione ematomi Miglior F.O. Peggior F.O. Riduzione del dolore Aumento effetti collaterali FANS
Perdita ematica media dopo PTG Hb 4.0 ± 1.5 g/dL. Keating JAAOS 2002 4.000 TKA 225 centri 1900mL OSTHEO Transfusion 2003
Ematoma postoperatorio Riduce recupero funzionale Difficile controllo del dolore Aumento complicanze
Approccio Multimodale alla gestione del sanguinamento postoperatorio dopo TKA Vantaggioso utilizzo di molteplici sistemi che agiscono con diversi meccanismi: Farmacologici Meccanici
Farmaci pre/perioperatori Sospendere FANS Ferro orale Somministrare Acido Folico
Infiltrazioni intra-operatorie COCKTAIL BAM Epinefrina + Ropivacaina Vasocostrizione Analgesia
Acido Tranexamico Antifibrinolitico 10 mg/Kg 15’ prima release tourn., 3 ore e 6 ore postop Riduce iperfibrinolisi da tourniquet Non ha azione procoagulante Benoni JBJS-B 1996 Jansen BrJAnesth 1999
Novita’ per la prevenzione del sanguinamento Quixil 5 mg Emostatici topici
Limitata invasività chirurgica Limited parapatellar approach (no patella eversion)
Aspirazione canale midollare Aspirazione del contenuto nel canale midollare riduce le TVP dal 18% al 3% Pitto, JBJS-A 2002
Aspirazione canale midollare Frequenti lavaggi dei canali favoriscono la riduzione dei “procoagulanti” midollari
Tourniquet vs No-tourniquet Rilascio prima della sutura per emostasi
Tourniquet PTG Posizionato alla radice dell’arto Gonfiato alla pressione di 250/300 mmHg dopo spremitura dell’arto
Tourniquet PTG incidenza TVP con laccio 72 - 80 % senza laccio 40 – 80 % Wauke, Arch. Orthop. Trauma Surg., 2002
Emostasi intraoperatoria EMOSTASI BIPOLARE Capsula posteriore Menbrana sinoviale
Crioterapia 24 ore sul bendaggio Poi saltuaria
Drenaggio con recupero post-op Recupero soltanto nelle prime 6 ore
Flessione postoperatoria 70°per 2 -3 ore in anestesia nell’immediato post operaorio
Profilassi TVP - MECCANICA DIRETTA - FARMACOLOGICA
Profilassi Diretta MECCANICA - mobilizzazione precoce attiva - mobilizzazione passiva con Kinetec - elastocompressione (gambaletti e calze) - pompa a compressione pneumatica intermittente
Mobilizzazione Passiva con Kinetec Dalla mattina dopo l’ intervento
Mobilizzazione Precoce Attiva Mobilizzare il paziente il prima possibile
Mobilizzazione Precoce Pressione v tibiale posteriore mmHg 25 mmHg 30 (± 5) 25 20 19.85 mmHg 19.25 mmHg 15 (±4.89) (±4.59) 10 5 0 Preoperatorio Postoperatorio Postoperatorio paziente allettato paziente deambulante Pieri A, et al, 2009
Elastocompressione riduzione del rischio di TVP 25-52% Wittkowsky, J Thromb Thrombolysis 2007 Arpaia , Blood Coagul. Fibrinolisys, 2007 Kakkos, Thromb. Haemost. 2006 Amararigiri, Cochrane Database Syst. Rev., 2000
Compressione pneumatica intermittente INIZIO NELL’ IMMEDIATO POSTOPERATORIO DURANTE LA DEGENZA PER 12-18 ORE
Compressione pneumatica intermittente Riduzione del rischio di TVP 15-20% Santori, JBJS, 1994 Efficace nella prevenzione della TVP Goddard, J Cardiopulm Rehabil Prev 2008 Madhavan, Conf Proc IEEE Eng Med Biol Soc 2006 Lachiewicz, JBJS-B 2004 Sculco, JBJS 2002 Leali, Acta Orthop Belg, 2002 Macaulay, CORR, 2002 Hooker, JBJS-A, 1999
Profilassi Farmacologica - aspirina - eparina non fraz. - LMWH - eparina di sintesi - warfarin/coumadin - eparina intraop.
Aspirina “ Tutti i trattamenti riducono il rischio di TVP, eccetto l’aspirina” Skedgel, JBJS 2007 Lieberman, JBJS 2005 Rodgers, JBJS 2000
Eparina non frazionata - scarso effetto nella prevenzione TVP (20% - 30%) - aumentato rischio emorragico (3%-13%) Kalhed, JBJS, 2003 Freedman, JBJS-A, 2000
Warfarin/Coumadin - ritardo di azione - reattività individuale - scarsa compliance - prevenzione TVP accettabile (3%-40%) - rischio sanguinamento (4% - 10%) - controindicato in: epatopatia trombocitopenia Stern, JA, 2000 ipertensione Freedman, JBJS-A, 2000 Colwelll, JBJS-A, 1999
LMWH (Enoxaparin) Efficace nella prevenzione TVP (2% - 29%) Rischio emorragico e sanguinamenti maggiori moderatamente aumentato (7%-11%) Costo giornaliero 7 euro Edwards, J. Arthoplasty 2008 Dorr, JBJS 2007 Vipul, JBJS 2007
Eparina di Sintesi Fondaparinux Efficace nella prevenzione TVP (1%-7%) Rischio emorragico ridotto (1%-3%) Costo giornaliero: 15 Euro Deitelzweig, Cleve Clin J Med 2008
L’anticoagulante ideale … • Efficacia • Sicurezza • Somministrazione orale • Dosaggio fisso • Effetto farmacodinamico prevedibile • Assenza monitoraggio • Limitata interazione con farmaci e alimenti • Rapida azione e pronta cessazione attività
Chirurgia e dolore Fino a qualche anno fa, il dolore era accettato come una conseguenza ovvia ed inevitabile della chirurgia. Fortunatamente oggi sappiamo che il dolore è un grande problema ed abbiamo la possibilità di controllarlo.
Benefici del controllo post-op del dolore
Fasi della gestione del dolore Rapida dimissione Miglior riabilitaazione Analgesia adeguata (compromesso tra un livello accettabile di dolore e gli effetti collaterali)
Fase pre-operatoria
Fase post-operatoria
Gestione ideale del DOLORE ACUTO • Aggressiva → prevenire il dolore cronico • Preventiva → iperalgesia, tolleranza acuta • Efficace → approccio multimodale • Tempestiva → appena si modifica il percepisce dolore • Sicura → APS
Stato dell’arte per la gestione del dolore: approccio multimodale 1. Analgesia multimodale 2. Blocchi periferici e anestesia regionale 3. Infiltrazioni periarticolari
1. Analgesia multimodale Lo scopo è ridurre il dolore post-op, riducendo le dosi dei singoli farmaci e riducendo la frequenza di oppiacei e degli effetti collaterali (allucinazioni, nausea, vomito, prurito….)
1. Analgesia multimodale • Acetaminofene (Paracetamolo) • FANS (cox-1, cox-2) • Tramadolo (oppiaceo debole ma con minor n. di effetti collaterali) • Ketamina • Oppiacei orali (minor n. di effetti collaterali rispetto all’e.v.) L’efficacia dell’approccio multimodale è anche dovuto all’effetto sinergico dei farmaci sul controllo del dolore (diverso meccanismo d’azione, differenti recettori)
Anestesia generale o regionale? L’anestesia regionale è preferibile per il controllo del dolore,anche se non riduce il sanguinamento come l’anestesia generale, ma riduce il dolore e l’assunzione di morfina McFarlane AJ et al., CORR 2009
2. Blocchi periferici • Plesso lombare: – Nervo femorale – Fascia iliaca (THA) – Psoas (THA) • Nervo sciatico
Blocchi periferici • Eco guidato (pre-op) • Elettro stimolatore (pre-op) Per evitare complicazioni come disfunzioni neurologiche ed infusione intravascolare
Blocchi periferici Il blocco femorale paragonato al catetere epidurale ha mostrato nella PTG: – Stesso pain scores, stesso ROM e outcome – Minor nausea e vomito Barrington MJ et al., Anesth Analg 2005
3. Infiltrazioni periarticolari Componenti delle infiltrazioni: – Anestetico: Bupivacaina Picco ematico dopo Ropivacaina 20-30 minuti Levobupivacaina – Epinefrina (ridotta potenzialità di tossicità centrale e probabile riduzione del sanguinamento post-op) – Morfina – FANS (riducono la sensibilizzazione e l’attivazione dei nocicettori) – Steroidi (potenti effetti antiinfiammatori, ma ancora discusso l’uso)
Infiltrazioni periarticolari Diversi studi convalidano e consigliano l’uso delle infiltrazioni periarticolari nella PTG Busch CA et al., JBJS Am, 2006 Parvataneni HK…Ranawat CS, J Arthroplasty 2007 Fu P et al., Knee 2009 Venditolli PA et al., JBJS Am 2006
Il mio approccio multimodale per il controllo del dolore nella PTG (1) • Etoricoxib 120 mg e Ossicodone-CR per os un’ora prima dell’incisione • Anestesia spinale single shot (10-15 mg Bupivacaina) • Catetere femorale ad infusione con Ropivacaina 0.2% per 2 gg (7 ml/h), rimosso 6 am of 2°giorno post-op • Blocco nervoso dello sciatico con single shot di Ropivacaina 0.2% 20 ml
Il mio approccio multimodale per il controllo del dolore nella PTG (2) • Infiltrazioni peri-articolari: 120 ml di Ropivacaina 0.2% 250 mg +Epinefrina 1/1000 0.5 mg • Elastomero post-op e.v. (PCA) con Ketoprofene 400 mg e Morfina 30 mg per 48 h 100 ml a 2 ml/h • Farmaci al bisogno: Tramadolo e.v. • Dal 3° gg post-op: Acetaminofene 500 mg + Codeina Fosfato 30 mg ogni 6 hs; Etoricoxib 120 mg x 3 gg • Alla dimissione: FANS giornalieri e Acetaminofene per 4-6 settimane ESSKA 2010, Poster P19-1362
• L’approccio multimodale è fondamentale per ridurre dolore e sanguinamento nei pz operati di PTG • Il chirurgo ha grande responsabilità nella prevenzione e nel trattamento del dolore post-op • E’ necessario un team medico preparato per approcciare, prevenire e trattare in modo efficace il dolore post-op Miglior functional outcome
SIGASCOT Consensus Conference for pain management after TKA (P.Adravanti, R. D’Anchise, G. Danelli, 2008) • Multimodal approach • Mini-invasive surgery • It seems to reduce post-op pain due to the limited aggressivity of the musculo-skeletal structures that minimize the phlogistic process (level II studies) • Tourniquet • its use is associated with a higher post-op pain, above all if it is removed after suture (level III studies) Italian Knee Surgery and Arthroscopy Society
Reccomendations in pain management Indications based on EBM principle and review of the literature (study of level I and II)
Reccomendations in pain management Phases Fundamental issues • Pre-existent inflammatory Pre-operative processes • Grade of surgical stimuli • Insufficient anesthesia to block Operative (Incisional) impulses or to inhibit the release of catecholamines • Resulting inflammatory process • Duration of ischemia (amount of Early post-operative the molecules and aching factors released in the tissues) • Haematomas Late post-operative Here not treated
Pre-operative phase Several clinical studies show that a pre-operative moderate or severe pain can affect the post-operative pain. Patients have to regularly assume the right drug at the right dosage and not just when they need The drugs dosage must be adapted to the specific requirements of each patient (i.e necessity of moving, standing….) Tramadol, tramadol-paracetamol and oxycodone-paracetamol are very suitable drugs before interventions (not stupefacient drugs!)
Pre-operative phase Several clinical studies show that a pre-operative moderate or severe pain can affect the post-operative pain. It has been demonstrated that, in case of severe chronic pain >6 months, the use of drugs acting on the noceception at spinal synaptic level (gabapentin, pregabalin) can reduce the post-op pain (level III studies). The chronic use of NSAIDs must be replaced with paracetamol (coagulation!!) Acetylsalicylic acid
Pre-operative phase Providing adequate and exhaustive informations to the patient reduce the post-operative pain Carefully describe to the patient the type of intervention, the different post-op phases (awakening , catheters, drain, reductions of limb sensitivity, forced rest) and the rehabilitation programs The informations collected during the talk between surgeon and patients must be shared with the anaesthetists in order to plan an adequate pain therapy. Psychological characterisics must be considered in order to predict a particularly difficult post-operative phase Some studies show that younger patients feel a higher post-operative pain (level III studies)
Operative phase Preventive actions to the incisional phase (in relation to the phlogistic process and the post-op pain) The use of analgesic drugs before the incisional phase does not seem to affect the post-op pain The local infiltration of local anaesthetic and morphin before suturing is associated to a reduced consumption of opioid in the first 18-24 hs and to a higher grade of joint flexion (other studies are needed to confirm it) An intra-articular continuous perfusion of local anaesthetic is less effective than the perineural infusion at the femural level The use of tourniquet is associated to a higher post-op pain (level III studies)
Operative phase Recommendations related to the incisional phase There are no evidences referring to the choice of regional or total anaesthesia The regional anaesthesia is associated to less minor complications (level II studies), to a better immediate post-operative pain control, but it doesn’t reduce the consumption of analgesic drugs in the post-op phase (level II). The regional anaesthesia can be associated to morphin (0.1-0.2 mg). This can reduce the use of opioid drugs during the first 12-18 hs, but it is positively related to the incidence of nausea and vomit (10-20%) (level I studies)
Post-operative phase A good post-op analgesia allow an early discharge NSAIDs, paracetamol or opioid are needed when a peridural or perineural analgesia is absent The formation of a haematoma is associated to a higher post-op pain (level I studies) Just opioid should be assumed when needed, the other drugs should be used regurarly and in the right dosage for at least 72-96 hs post-op. An adequate analgesic therapy have to be planned in order to support all the rehabilitation phase NSAIDs assumption should be interrupted after 72 hs of treatment (level I studies) An adequate post-op program (rehabilitation, criotherapy…) positively affects the post-op phlogosis and pain, resulting in a better functional recovery
GRAZIE!
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