FORMULA 1 MAX & RED BULL FUGA PER LA VITTORIA LA STAGIONE FERRARI - SALITE
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VERSIONE ON LINE SETTEMBRE 2022 FORMULA 1 MAX & RED BULL FUGA PER LA VITTORIA LA STAGIONE FERRARI ZELTWEG 1982 DE ANGELIS E ZERMIANI EMANUELE PIRRO LO SPIRITO DI GOODWOOD SALITE IN CIMA AL TERMINILLO RALLY IN DIRETTA DALL’ERC
S O M M A R I O 4 VERSIONE ON LINE | SETTEMBRE 2022 FORMULA UNO 4 Chi vince e chi perde in Formula 1 8 La dura legge di Max ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 12 La volata più famosa WEC - LE GRANDI CASE IN PISTA 20 Sfida tra titani FERRARI 75 24 Il cavallino rampante torna nell’endurance 12 EURONASCAR 30 Le stock car d’Europa EMANUELE PIRRO 34 Lo spirito di Goodwood 24 FORMULA E 40 RALLY La “carica” dei cento 34 44 42 44 Monomarca Rally CRONOSCALATE Una cartolina dal Terminillo FIA ERC 50 Europa per crescere PORSCHE 911 GT3 R 56 Nata per vincere VELOCITÀ & RALLY 50 58 59 WTCR Patrick Barron Hopkirk Peugeot e-208 296 GT3 60 Toyota GR Yaris H2 56 FIA Motorsport Games 2022 QUESTO NUMERO DI PADDOCK SI PUÒ SCARICARE GRATUITAMENTE DAI SITI LIMITELESS | MOTORI.NET | RALLYRAMA.IT | MOTOREMOTION.IT | MILIGRAF.IT Hanno collaborato Riccardo Alemanno, Carlo Baffi, Massimo Campi, Franco Carmignani, Gianni e Giorgio Cogni, Roberto De Angelis, Paolo Ferrini, Marco Giachi, Enrico Giuliani, Daniela Montuori, Emanuele Pirro, Ezio Zermiani. 2 3
RED BULL RED BULL chiesto perchè alla Red Bull non spiegherebbe che, ormai dall'inizio già fondatore della Arden che correva CHI VINCE E CHI PERDE sbagliano mai non ho potuto non pensare a queste mie vicende, con- cludendo che uno dei punti forti dell'anno, siamo continuamente a giustificare errori di persone che normalmente non commettono que- nel campionato di Formula 3000 con ottimi risultati. Horner è un "animale da pista", che IN FORMULA 1 della squadra, è la solidità della sua gli errori se non con uno stato di ha assaggiato tutti i ruoli di pilota e organizzazione terribilmente com- tensione che finisce per portarli a gestore. patta con dei condottieri di grande sbagliare spesso. Non entro nel merito delle espe- T esperienza e una costanza di organico Mi sono andato a rileggere un po' la rienze di Mateschitz in campo com- di Marco Giachi (foto Red Bull Content Pool) nel tempo che ha sicuramente ce- storia della Red Bull. merciale e di marketing, molte delle mentato i rapporti fra gli individui. La squadra è nata alla fine del 2004 quali in ambito sportivo, perchè ci utte le volte che qualcuno mi Gran Premio di San Marino del 1991 per... mancanza di benzina a trecento Altrimenti a cosa dobbiamo pensare? dalle ceneri della Jaguar Racing che vorrebbe un intero numero della ri- chiede perchè una squadra di e la squadra è il Modena Team che metri dal traguardo. È veramente possibile che i loro era nata, a sua volta, dalla Stewart vista, ma non ci vuole molto a capire Formula 1 vince sono in gran- correva con la Lambo progettata Tutto questo semplicemente perchè, strateghi siano più scaltri a capire al Grand Prix, entrambe strutture di che uno così ha una gestione del si- de difficoltà e mi viene più spontaneo dalla Lamborghini Engineering del- in un clima di reciproca sfiducia al- volo le situazioni, i motoristi più medio livello che avevano raccolto stema molto diversa da quella che pensare perchè una squadra perde, l'ingegnere Mauro Forghieri per la l'interno della squadra, nessuno aveva bravi a capire il motore, i piloti a ge- solo qualche podio e una vittoria può avere una multinazionale come partendo dalla mia breve, ma per quale il sottoscritto seguiva la parte fatto il rabbocco dopo il giro di ri- stire le situazioni e non farsi mai nel Gran Premio d'Europa del 1999, la FCA con tutta la sua impalcatura me molto istruttiva, presenza nel aerodinamica. Il Gran Premio era cognizione supplementare a causa prendere la mano dalle circostanze? con il pilota Johnny Herbert . di dirigenti molti dei quali "animali circus. all'ultimo giro e la Lambo veleggiava della pioggia che era caduta poco Io non credo che gli ingegneri della La nascita della Red Bull Racing è da ufficio", cresciuti a "pane e staff Una squadra, nella maggior parte meravigliosamente in quarta posizione prima del via. Ferrari (un nome a caso) siano tec- dovuta a Dietrich Mateschitz (“boss meeting". dei casi, perde perchè la gente si con il pilota Eric van de Poele (forze È ovvio che l'episodio mi ha segnato nicamente meno validi di quelli della assoluto” del marchio Red Bull) che In seguito fu ingaggiato Helmut Mar- manda a quel paese reciprocamente quinta, ma poco importa perchè sa- ed ora tendo a interpretare tutto Red Bull, mentre sono fermamente ha subito messo a capo della nuova ko, il cui palmares fa rabbrividire: già da mattina a sera. rebbero stati comunque due punti), quello che vedo alla luce di questa convinto che l'ambiente di lavoro struttura Christan Edward Johnston grande amico di Jochen Rindt, Marko Nel caso mio i fatti si sono svolti al quando si fermò all'uscita della Rivazza esperienza però quando mi hanno sia molto diverso altrimenti non si Horner, ex-pilota (anche discreto) e ha vinto la 24 Ore di Le Mans del Verstappen e la Red Bull R18 il binomio più completo 4 5
RED BULL Tornando alla domanda iniziale di sciute in pista con le competizioni chi vince e di chi perde e di perchè nel sangue, persone carismatiche si vince e si perde, non è facile dire, che riescono a far andare tutti dalla costretti a guardare le corse alla te- stessa parte senza fazioni e lotte in- levisione dopo che Liberty Media terne (piloti compresi). ha congelato gli accrediti delle testate La Red Bull appare al momento minori, dove la RB18 sia superiore quella messa meglio da questo punto alla F1-75 e dove Max Verstappen di vista e questi sono fatti evidenti e batta Charles Leclerc. non congetture. Ma sicuramente si può dire che la Se si entra negli aspetti tecnici della struttura Red Bull appare di un altro RB18, invece, bisogna entrare nel Adrian Newey, Chris Horner pianeta rispetto alle altre soprattutto mondo delle congetture: il motore, e Max Vestappen, i magnifici tre dal punto di vista delle professionalità ovviamente, non si vede, l'elettronica coinvolte, avendo al suo interno oltre che non vederla è anche difficile 1971 sulla Porsche 917, è stato pilota da capire, rimane solo l'aerodinamica La perfezione ai box di Formula 1 con BRM e gestore anche lui di una squadra (vincente) di Formula 3000. Uno cresciuto “a pane e corse di automobili” e, tanto per completare la sua figura, anche laureato in giurisprudenza. Ci stiamo soffermando sulla parte gestionale delle squadre ma va detto che, dopo aver sistemato la parte gestionale del team, a completare un trio da brivido, fu ingaggiato un tecnico, perchè ci voleva uno che progettasse la vettura, e fu “arruolato” un signore di nome Adrian Newey considerato l'ultimo essere sulla faccia della terra in grado di proget- tare una vettura di Formula 1 con Helmut Marko “deus ex machina” La Red Bull 2022 carta e matita contando solo sulla sua testa e senza troppe simulazioni al computer e codici di intelligenza Niki Lauda, uno che non contento tutta gente che viene dalla pista e e solo della parte superiore perchè e le farei più il artificiale. di fare il pilota di Formula 1 aveva anche pochi di formazione ingegne- ancora non ci sono state occasioni risultato di qual- messo su una compagnia aerea di- ristica, quindi potendo contare su (tipo incidenti o simili) per i quali la che programma Anche Newey è un “animale da ventando lui stesso pilota di jet com- una visione sicuramente più ampia vettura sia stata sollevata mettendo di ottimizzazione pista”, difatti ancora oggi lo si vede merciali, giusto per toccare con dei problemi e della gestione delle in mostra il suo “lato B”. automatica del sempre al muretto a verificare di- mano come funzionava la sua com- persone. L'ala anteriore appare una onesta progetto tipo in- rettamente di prima persona il com- portamento delle sue vetture. pagnia senza ricorrere ai racconti Si potrà dire che qualsiasi struttura interpretazione del regolamento, il telligenza artifi- È un tecnico ma anche uno che fa degli altri. Una robetta da nulla. organizzativa, quando vince, appare resto lo fanno per la massima parte ciale o simili, di- squadra ai Gran Premi e non si limita Toto Wolff è al suo posto dal 2013, la migliore per diventare altrettanto le pance laterali. A me piace la snel- fatti sono dia- a progettare a casa in fabbrica. nove anni fa, e Lauda lo è stato dal immediatamente la peggiore quando lezza e la rastremazione posteriore metralmente In un paio d'anni la struttura orga- 2012 fino alla sua scomparsa nel si perde. di quelle della RB18, io le avrei fatte opposte: volumi- La storia si ripete nizzativa della squadra era pronta 2019. È un po' il discorso dell'uovo e della così, e mi piace pensare che anche nose e ingom- con tre "pezzi da novanta" che sono Limitandosi alla terna delle squadre gallina (cioè se siano le vittorie a Newey sia andato dietro al suo branti quelle del- attualmente più significative, rimane fare l'ambiente che si respira in un istinto: la snellezza e la rastremazione la Ferrari e ridotte ai minimi termini siasi soluzione senza compromessi ancora tutti li, 16 anni dopo! Alla Mercedes,Torger Christian Wolff la Ferrari e qui lascio ad altri l'onere team o viceversa), ma io credo che posteriore è sempre stata un suo quelle della Mercedes. Questo è e spesso prendono strade di non ri- (in breve "Toto") è anche lui uno di tracciare l'organico della squadra, per fare un ambiente vincente in pallino. tipico di certi programmi automatici torno che possono portare a solu- che viene dalla pista e da esperienze ma credo di poter anticipare che Formula 1 non ci vogliono solo bravi Le altre geometrie (Ferrari e Mer- che, nella loro ricerca della perfezione zioni diametralmente opposte che manageriali coadiuvato da un certo verrà fuori un quadro un po' diverso. tecnici ma ci vogliono persone cre- cedes) mi sembrano meno intuitive teorica, arrivano agli estremi di qual- vengono perseguite fino alla fine. 6 7
FORMULA UNO Ferrari peccato… Qualcuno la butta sul ridere dicendo LA DURA LEGGE DI MAX che di questo passo il campionato potrebbe chiudersi in anticipo per L manifesta superiorità. Sia ben inteso di Carlo Baffi non per colpa di Leclerc. Il ferrarista s’è rivelato l’avversario più temibile a 78esima edizione del Gran una seria ipoteca sulla sua seconda stappen partiva 14esimo per aver grazie anche all’ottima F1-75. In Premio del Belgio, che segna corona iridata ad otto gare dalla sostituito parti della power-unit ed Belgio, pure lui partiva nelle retrovie l’inizio della seconda parte del fine. Se l’anno scorso l’olandese ha ha impiegato soltanto dodici giri per (15esimo) per aver montato nuove componenti dell’unità motrice, ma Campionato Mondiale 2022, ha emes- dovuto combattere sino alle battute raggiungere la testa. Dopo il primo non è andato oltre il sesto posto. Il so un verdetto pesante sul futuro finali dell’ultimo round contro Lewis passaggio aveva superato sei con- confronto diretto con Verstappen della stagione. Max Verstappen, Cam- Hamilton, la realtà odierna è com- correnti. Un domino conclusosi con è stato impietoso. A Maranello a pione del mondo in carica, ha posto pletamente diversa. In Belgio, Ver- il nono successo stagionale. cui non resta che puntare al mon- diale del prossimo anno. Un leit motiv che si ripete puntualmente. Eppure, dopo i primi Gran Premi era opinione comune che il cam- pionato avrebbe tenuto tutti col fiato sospeso sino all’ultimo giro e con la Ferrari protagonista. In Bahrain la rossa aveva confermato la com- petitività mostrata nei test pre-sta- gione s’aggiudica pure il “grand che- lem”. Sette giorni dopo in Arabia Saudita, rivincita di Verstappen ma la Ferrari c’è. Il Campione del Mondo ha ragione di Leclerc, scattato dalla prima fila, solo allo sprint e benefi- ciando di una bandiera gialla nei giri finali. Sainz è terzo. È quindi la volta dell’Australia su un altro trac- ciato cittadino, quello dell’Albert Alti e bassi Per Verstappen i complimenti di Jacky Ickx Park di Melbourne. La corsa è pra- 8 9
FORMULA UNO Hamilton in difficoltà… Dietrich Mateschitz. Ma con una Binotto lancia un proclama:“È giusto l’esterno e restare concentrati.” Infatti, guida superlativa nonostante un pro- pensare con ottimismo al prossimo il timore di sbagliare porta sovente a blema all’acceleratore, il “Principino” G.P. di Ungheria in programma la commettere altri errori, una sorta di vince e viene incoronato “Imperatore settimana prossima e puntare ad un cane che si morde la coda. L’evidenza d’Austria”. Un’affermazione impor- uno-due.” Parole forse dettate dalla di certe falle, dimostrano che la squadra tante sotto il profilo psicologico .Un volontà di tenere alto il morale, che deve ancora maturare, teniamo pre- ottimo viatico per scendere in pista purtroppo avranno un effetto boo- sente che è reduce da una crisi pro- a Le Castellet, dove la F1-75 mette merang… Dopo il caos gomme, fonda. In conclusione, dobbiamo evi- tutti dietro. In qualifica Sainz, arretrato Sainz e Leclerc finiscono rispettiva- denziare la crescita dell’interesse verso dieci posizioni per l’installazione della mente quarto e sesto; un vero e la Formula Uno, anche se Verstappen terza unità di controllo elettronico, proprio ko, che scatena uno tsunami e la Red Bull hanno praticamente uc- tira la scia a Leclerc che firma la set- di accuse. Ora i punti da Verstappen ciso il campionato. Gli ascolti televisivi tima pole del 2022. Allo start, il fer- sono ben 80. Quando si dice che aumentano, così come la presenza rarista è lestissimo a tenere il co- “Red Bull ti mette le ali”. del pubblico negli autodromi.A Spa si mando incurante della vicinanza delle La sensazione è quella di una pressione sono contati oltre 360 mila spettatori due Red Bull. Leclerc affronta la eccessiva sul Cavallino, anche se è ri- in tre giorni. Un’attrazione che ha 17^esima tornata al tornante Le Be- saputo che da sempre in Ferrari è fatto breccia anche nell’universo del- ausset, Charles parte in testa coda tutto amplificato nel bene e nel male. l’automotive. Costruttori come Audi e si arresta contro le barriere. Que- Lo sa bene lo stesso Binotto che in e Porsche entreranno a partire dal st’anno non c’è proprio pace per la un’intervista ha dichiarato:” Dobbiamo 2026 e forse da qui a quella data si Ferrari, quando c’è il pilota manca la convivere con la pressione perché paleseranno 4 marchi importanti. Oc- vettura o la strategia e viceversa. E non scomparirà mai. Anche questo chio però a non eccedere troppo così rivince Verstappen. Eppure, a aspetto fa parte della capacità di una sulla spettacolarizzazione a tutti i costi fronte delle prestazioni della vettura, scuderia, ovvero lasciare lo stress al- dell’evento in stile Miami. ticamente senza storia dominata da dove Leclerc e Sainz monopolizzano giungono il traguardo. In Canada Leclerc con un secondo “grand che- le qualifiche. La domenica però la inizia la giostra delle penalità per le lem”. La F.1 75 si dimostra efficace e musica cambia e Verstappen ha modo sostituzioni della power unit…Per molto equilibrata su tutti i tipi di di mettere a segno il terzo successo Verstappen è il sesto successo sta- George Russell tracciato, riuscendo a far lavorare al stagionale, precedendo i ferraristi. Il gionale, 26esimo in carriera; il miglior una certezza meglio le gomme. “La mia rossa è 22 maggio lo scenario si sposta a modo per festeggiare il suo 150esimo una bestia!” può dire Charles. Barcellona. La Ferrari si mostra subito G.P. in F.1. Binotto si sforza a far restare coi in palla, Leclerc agguanta la quarta A Maranello sono comunque decisi piedi per terra tutto l’ambiente, fans pole del 2022. Partito a fionda, il a non gettare la spugna e si presen- in primis che cominciano a fare sogni monegasco allunga e dopo il primo tano a Silverstone decisi a riscattarsi. di gloria iridata: atteggiamento com- cambio gomme intende gestire con Peccato lo facciano col pilota “sba- prensibile, perchè quel benedetto calma il proprio vantaggio ma, al gliato”, per usare un termine un po’ mondiale piloti manca dal 2007. In 27esimo giro la F1-75 rallenta di forte ed ironico, ma che rende l’idea questa atmosfera piena di euforia si colpo tradita dalla power unit. Ver- di quanto sia accaduto in Inghilterra. apre il fine settimana di Imola, la stappen è il nuovo leader nella clas- Il driver in questione è Sainz, autore pista di casa.Verstappen detta legge sifica piloti e la Red Bull è prima tra della pole position che non s’è nelle qualifiche, nella “sprint qualyfing” i costruttori. Il weekend successivo lasciato sfuggire la chance di siglare e pure in corsa. La Ferrari subisce il c’è Monte Carlo, gara di casa per il suo primo trionfo, forse favorito cosiddetto contro-break. Leclerc Leclerc, e Charles centra l’ennesima da una strategia che ha finito per partito al rallenty al fianco di Ver- pole. Poco prima del via però si sca- penalizzare Leclerc. Peccato perché stappen deve inseguire è terzo, quan- tena un acquazzone che scompagina con Verstappen imbottigliato nelle do a 20 giri dalla fine, intento a mar- le strategie. Quando la pista inizia retrovie (sarà solo 7°), il “Principino” care il punto addizionale del giro ad asciugarsi, Perez, innesca una rea- avrebbe potuto recuperare terreno veloce, ed ecco il patatrac alla Variante zione a catena che manda in tilt gli in classifica, invece deve accontentarsi Alta, dove si gira e sbatte conto le strateghi di Maranello. Prossima fer- della quarta piazza. Finalmente per protezioni. mata, Baku in Azerbaijan ed arriva la lui, si materializza la vittoria nel La Ferrari tira fuori gli artigli sulla terza batosta per i ferraristi, debacle round successivo al Red Bull Ring, nuova e sconosciuta pista di Miami completa: entrambi i piloti non rag- in Austria, regno della scuderia di 10 11
ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 FORZA ELIO LA VOLATA tempo assoluto secondo tra i Romazzino (Costa Smeralda) motori aspirati dopo la Wil- Illustrazione di Carlo Baffi 15 agosto 1982. liams di Keke Rosberg. Le ca- Se avessi solo immaginato che ratteristiche velocistiche di PIÙ FAMOSA in quella giornata avrei vissuto uno dei momenti più belli ed esaltanti della mia vita, non quel circuito e la sua altitudine favorivano nettamente i mo- tori turbo. Zeltweg, 15 agosto 1982. Una bella favola che affascina oggi come sarei rimasto al mare invece di essere a respirare i box del In griglia, davanti a lui, oltre a Rosberg sesto, tutte le vetture allora, anche se rimane un po’ di amaro per chi in seguito non ha circuito come al mio solito in turbo presenti, tra cui la Fer- voluto supportare Elio verso una favola ancora più bella… occasione dei GP. Sapevo però rari di Tambay, le due Renault I che la domenica avrei potuto di Prost e Arnoux ed in prima di Franco Carmignani, Ezio Zermiani, Carlo Baffi vedere il GP D’Austria in di- fila le due Brabham BMW di retta TV in un appartamentino Patrese e Piquet con quest’ul- l 15 agosto 1982 è una data assolutamente storica.A Zeltweg, nel Gran Premio d’ Austria, che si corre sul vec- messoci a disposizione da timo in pole. chio velocissimo circuito, si afferma per la 150ma volta un motore Ford Cosworth DFV che equipaggia la Lotus, un’amica. Spenti i semafori, Elio come al con Colin Chapman che, secondo tradizione lancia in aria il suo cappellino nero. Sarà purtroppo l’ultima volta. A quell’epoca in molte zone solito riuscì a districarsi dal Autore dell’impresa è Elio De Angelis, il ragazzo romano ben voluto nel paddock per i suoi modi educati e gentili, della Costa Smeralda il se- traffico e dai pericoli sfilando alla prima vittoria, nella sua terza stagione piena in F1, conquistata con una volata perfetta e correttissima su Keke gnale TV ancora non arrivava. sesto davanti a Rosberg attar- Rosberg. Sul palco c’è un secondo exploit che “farà” la storia della televisione, con quel salvataggio di Zermiani… In quel piccolo appartamento dato in un ingorgo. nel condominio del Piccolo Subito fuori Tambay per un gua- Pevero invece fortunatamente sto tecnico, Elio per molti giri il segnale c’era eccome! stava navigando al quinto posto La stagione 1982 di Elio fino Elio De Angelis tirando fuori dalla sua Lotus a quel momento ci aveva (F. Carmignani) tutto quello che gli poteva dare dato poche soddisfazioni no- e forse di più. Nonostante i suoi nostante Colin Chapman nu- sforzi, il distacco dai primi inevi- trisse molta fiducia nelle tabilmente aumentava di giro in possibilità della sua Lotus 91 giro e nulla lasciava immaginare che solo sulla carta sarebbe che la debacle fisiologica dei dovuta essere più perfor- motori turbo sarebbe stata così mante della precedente 87 pesante. con la quale Elio alla sua se- Prima Arnoux con il motore conda stagione alla corte di arrosto al 16mo giro, seguito Chapman aveva potuto otte- poco dopo da Piquet che a nere qualche buon risultato. metà rettilineo sputava fuoco Quelle aspettative al contra- dagli scarichi parcheggiando la rio non erano state fino a sua Brabham subito dopo quel momento soddisfatte. l’uscita dei box , poi La macchina in realtà pur- Patrese pericolosamente fuori troppo si era rivelata fino a pista in testa coda con il mo- quel momento solo da tore bloccato. mezza classifica. Elio a quel punto è incredibil- A Zeltweg però sin dalle mente secondo fino a sei giri prove libere la 91 sembrava dalla fine dietro a Prost primo. adattarsi abbastanza bene alle Di lì a poco non potei credere veloci salite e discese del cir- ai miei occhi nel vedere altre cuito austriaco ed Elio che due lingue di fuoco uscire dagli amava molto i circuiti veloci scarichi di una vettura. Era nelle prove ufficiali riuscì ad Keke Rosberg quella di Prost che dopo la chi- ottenere un discreto settimo (F. Carmignani) cane in fondo al rettilineo par- 12 13
ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 Colin Chapman con il suo caratteristico cappellino (F. Carmignani) cheggiava sul prato la sua Renault costole. Lotus fino al traguardo duecento servato faceva fatica a trattenere la tempo di addobbare a dovere il no- Alle 19,30 Elio era già a casa a fe- turbo.Credo che il nostro urlo si sia Poltronieri che conduceva la diretta metri più avanti. Keke è sulla traiet- sua gioia tra gli abbracci di molti stro pulmino Volkswagen con scritte steggiare con noi immerso in un sentito fino a Zeltweg! Rai a questo punto non aveva quasi toria più interna nel tentativo di af- amici e tifosi così come anche Colin e sonagli di tutti i tipi per andare ad enorme abbraccio che dura ancora Elio era primo ma pericolosamente più voce nell’incoraggiare Elio a te- fiancare Elio ma senza riuscirci per Chapman travolto da una felicità in- accoglierlo in aeroporto. oggi. inseguito da un Rosberg in veloce ri- nere duro ancora per altre cinque soli 5 millesimi di secondo. contenibile. Il grande progettista in- monta ed i nostri calcoli dicevano curve. Mio fratello finalmente primo al tra- glese titolare della Lotus aveva avuto che con quel ritmo Keke lo avrebbe Il mio cuore credo che battesse più guardo per la sua prima volta! la conferma che la sua fiducia in Elio raggiunto a due giri dalla fine. veloce del Cosworth di mio fratello! Il pavimento e le mura di quell’ap- era stata ben riposta. Nonostante il piede destro di Elio Elio riesce a tenere un distacco di si- partamentino al Piccolo Pevero in Mio fratello sul gradino più alto del fosse incollato sul fondo dall’accele- curezza fino alla Bosch Kurve ma al- quel frangente diedero prova di una podio lo vedevo con difficoltà per gli ratore della sua Lotus il distacco si l’uscita di quella successiva oramai grande resistenza ai nostri salti ed occhi lucidi di gioia. riduceva vistosamente mentre Keke gli è incollato e sulla salita prima urli di gioia! Una gioia indescrivibile Con una grande corona d’alloro anche il nostro piede destro a 1000 del curvone d’ingresso al rettilineo se con le lacrime agli occhi dopo aver sulle spalle ed una pesante coppa in chilometri di distanza schiacciato sul Elio non lo avesse anticipato portan- atteso quasi tre anni di gran premi mano faceva fatica a districarsi tra i pavimento non poteva fare nulla. dosi sulla destra Keke lo avrebbe si- per provarla. complimenti di Keke Rosberg se- A tre giri dalla fine il distacco si era curamente infilato in staccata. Elio per tutto il giro di rientro ai box condo e Lafitte terzo ed i cronisti ridotto ad un solo secondo e Elio, riportandosi verso l’esterno si sbracciava con le mani al cielo la- che lo intervistavano. mezzo. All’inizio dell’ultimo giro su- solo all’ultimo momento per affron- sciando il volante della sua Lotus In qualche modo Elio ci avvisò che bito dopo la chicane alla fine del ret- tare con la giusta traiettoria il cur- tanto era incontenibile la sua gioia giusto il tempo di radunare le sue tilineo il motore Cosworth di Elio vone che porta al rettilineo, riesce a per la sua prima vittoria di un GP di cose avrebbe preso un volo per rag- ebbe un momento di vuoto causa la presentarsi primo all’imbocco del F1 con una macchina certamente giungerci in serata in Costa Sme- Zermiani qui con John Barnard benzina quasi esaurita. Alla curva rettifilo con una traiettoria esterna non vincente. Uscito dalla monopo- ralda per condividere con la famiglia (M. Campi) successiva ormai Rosberg gli era alle per far scorrere il più possibile la sua sto nonostante il suo carattere ri- la sua grande gioia. Avemmo il 14 15
ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 TUTTO COMINCIÒ farti un regalo, dimmi cosa sto punto che irrompe sulla scena tenza carpire le loro emozioni ed il Dalle due ruote passa alle quattro A ZELTWEG Nelson Piquet uno dei vuoi”. E fu allora che sparai mediatica Nelson Piquet, veloce in loro stato d’animo e trasferirlo nelle occupandosi di rally in cui racconta Che nostalgia vedere dopo partner più furbi di l’idea che mi frullava da tempo pista ma ancora più rapido con la case di tutti gli appassionati, così nu- le imprese del “Drago” Sandro Mu- anni le macchine di F1 che Ezio nella testa, ma non trovavo il testa. Mi avvicina e mi dice che se merosi allora. E non c’era bisogno di nari sulla mitica Lancia Stratos e suc- sfrecciano sul nastro d’asfalto (F. Carmignani) coraggio di esplicitare: in un voglio posso intervistare anche lui inventarsi artifizi speciali per ren- cessivamente i trionfi di Miki Biasion austriaco che si avvita come soffio gli dissi:” Ti faresti inter- prima della partenza ed aggiunge”: dere più entusiasmante l’atmosfera sulla Lancia Delta. Fa seguito il salto un’elica nel paesaggio dello vistare sulla griglia? Bada, non Elio sarà anche una brava persona, dei Gran Premi. in Formula Uno, dove da inviato rac- Spielberg, quasi un’elica del fuori dalla macchina un quarto ma è troppo tranquillo, quasi noioso. Ezio Zermiani conta un’epoca indimenticabile. DNA del Motosport. Ho assa- d’ora prima della partenza, ma Bisogna tenerla sveglia la gente. Come inviato in pista raccoglie le te- porato la gioia di un tracciato dentro la macchina, qualche Dobbiamo sdrammatizzare” ed EZIO ZERMIANI stimonianze di mostri sacri come dove da ogni punto vedi tutto minuto prima del via della entra nella polemica della concen- Quando parliamo di Ezio Zermiani, Lauda,Villeneuve, Senna, Prost, Man- senza sabbie o vele di cemento corsa.” La risposta fu gran- trazione prima del via sostenendo siamo di fronte ad una figura storica sell, Piquet, tanto per citarne alcuni. al vento. Dolci declivi verdi e diosa:”… ma io ti porto attac- che lui personalmente preferisce del giornalismo motoristico spor- Con Nelson dà vita a memorabili si- saliscendi ormai quasi spariti in cato all’airscope durante il scambiare due parole in scioltezza tivo. Bolzanino doc e bilingue, inizia parietti negli istanti che precedono tutti gli altri appuntamenti del giro di ricognizione se vuoi”. piuttosto che pensare se la frizione la sua carriera professionistica nel il via dei Gran Premi. Lasciata la mondiale. Ho visto con piacere Non era il caso di approfittare staccherà, se si spegnerà il motore, 1975 quando entra nella sede Rai di pista, Zermiani ricopre la carica di anche il podio, più alto rispetto di tanta grazia, ma certamente se verrai tamponato dalla macchina Bolzano. Durante la gavetta in cui si Caporedattore Centrale di Raisport al 1982 quando vi ero salito. a quei tempi i piloti avevano che segue. Tanto a quel punto, occupa dalla cronaca nera, giudiziaria nella famosa sede milanese di Corso No, non ero salito perché un forte potere contrattuale quando sei in macchina, tu non puoi allo sport regionale, si mette in evi- Sempione. Sempre in qualità di re- avevo vinto.A vincere era stato con l’organizzazione, poi pian fare più niente. Non dipende più da denza con alcuni scoop. Fa scagio- sponsabile della redazione motori Elio De Angelis che in un rush piano Bernie e compagnia te. E poi alla fine di tutto questo se in apnea aveva superato negli cantando hanno riempito di uno non vuol rispondere non ri- ultimi metri un ruvido Rosberg soldi la categoria compran- sponde e può cacciare l’intruso”. Un (il papà), aggiudicandosi il G.P. dole potere e personalità. Al- bell’assist non c’è che dire. In effetti d’Austria. Una gioia infinita e lora i piloti contavano, funzionava così: io passavo davanti al da parte mia un desiderio di eccome se contavano! E così pilota guardandolo negli occhi:” Se documentare immediatamente la fe- momento magico della premiazione fu. Dal G.P. successivo Elio rispon- era tranquillo ed aveva voglia di par- licità di questo pilota così dolce, sen- appena conclusa. Fu in quel mo- deva al mio microfono, pochi se- lare mi faceva un cenno di assenso sibile, colto e bravo. Sotto il palco mento che Mario Poltronieri ve- condi prima del via, quando la col capo, altrimenti mi faceva capire della premiazione avevo visto la tuta dendo il sottoscritto con enormi partenza era sì una fase strategica che non era il momento”. È suc- dimenticata da un tecnico dell’ORF, cuffie in testa sbottò nella frase che per scalare posizioni come oggi, ma cesso tante volte di saltare il turno, l’emittente televisiva austriaca, e la mi battezzò per tutta la carriera:” era nel contempo una delle inco- ma mai con Piquet che, anzi, sa- indossai immediatamente. Mi issai Vediamo sbucare Topolino…”,ma a gnite più pericolose della corsa dove pendo che il tempo era stringato al- dal retropalco (ecco perché mi ri- differenza dell’eroe disneyano dalle non c’erano supporti elettronici e la lungava i siparietti perché in quel cordo che il palco era basso) e, arri- enormi orecchie che sa districarsi frizione la dovevi pigiare e rilasciare modo lasciava meno tempo a dispo- Ezio Zermani vato dietro i cartelloni pubblicitari, davanti ad ogni impiccio, io non feci col tuo piede, mentre attorno e die- sizione degli altri. Sapeva che in que- (M. Campi) mi feci lanciare il microfono dal tec- in tempo nemmeno a formulare la tro di te una ventina di bombe di gli istanti l’audience raggiungeva nico Rai che mi assisteva: Vittorio domanda che due energumeni mi benzina si muovevano con la stessa allora i 12 milioni di telespettatori e Longati, attualmente direttore della sollevarono lanciandomi senza tanti manovra. Allora il fuoco faceva an- sfruttava la situazione a suo vantag- nare un condannato per omicidio e crea popolari trasmissioni come struttura tecnica della Rai nazionale riguardi di sotto (ecco perché mi ri- cora paura. Dopo alcune gare inizia- gio. Questo succedeva dopo il G.P. permette il recupero di un’enorme “Pit-Lane” e “Numero Uno”, che responsabile del progetto di digita- cordo che il palco era basso). Una rono le prime polemiche. Alcuni d’Austria del 1982, quando si riu- partita di droga.A poco a poco inizia conduce inizialmente prima di ce- lizzazione di tutti i telegiornali della provvidenziale balla di paglia fece il giornali cominciarono a far traspa- sciva a parlare con i piloti, senza in- a farsi largo nel motorsport grazie dere il testimone a validissimi colle- tv di Stato. Ne ha fatto di strada que- resto.A quel punto scattò una scena rire fra le righe che quel microfono termediari o filtri di addetti con alla laurea in ingegneria meccanica ghi. Tagliato il traguardo della sto lanciatore di microfoni! Imme- western: Elio, gridando “Siete pazzi, interrompeva la concentrazione in registratori che incombono in ed alla grande passione verso i car- pensione nell’estate del 2006, conti- diatamente dopo il lancio, Vittorio l’avete ammazzato”: cominciò a me- un momento topico della corsa, mezzo a quelli dei media e che ser- buratori e i pistoni. Dapprima rea- nua a lavorare nell’ambito dell’auto- spiegava in tedesco ai primi addetti nare le mani e scendere precipito- nella fase più delicata, quella della vono per ricordare al pilota in que- lizza servizi sulla sicurezza nelle mobilismo collaborando alla alla sicurezza accorsi con un’espres- samente la scaletta del palco.Tutto a partenza: un rito che non andava stione che tutto quello che dice può corse motociclistiche insieme a realizzazione di preziose ed interes- sione dubbiosa, che io stavo control- posto, neanche un graffio. A quel violato. Elio dal canto suo rispon- essere usato contro di lui, in un’at- Graziano Rossi, padre del grande Va- santi collane di Dvd inerenti alla sto- lando l’impianto audio del circuito. punto il pilota romano mi disse:” Hai deva candidamente che quelli erano mosfera di “Taci, il nemico ti lentino, facendo veri e propri salti ria del Circus, dei rally e della Mi aprii un varco e arrivai alle spalle rischiato così tanto per me in un affari suoi e che se andava bene a lui ascolta”. Allora invece si poteva fino mortali per la messa in onda la sera Ferrari. di Elio che si stava godendo quel momento così importante, devo doveva andare bene a tutti. E’ a que- a qualche istante prima della par- stessa alla “Domenica Sportiva”. Carlo Baffi 16 17
ZELTWEG, 15 AGOSTO 1982 IL JOLLY DI KEKE La stagione 1982 sarà ricordata come una delle più tristi del Circus con la scomparsa di Gilles Villeneuve e Ric- cardo Paletti, e il drammatico schianto di Didier Pironi, che pose fine alla carriera del ferrarista. Complice la perdita dei due piloti titolari, a Maranello dovettero ripiegare su Patrick Tambay e Mario Andretti e grazie alla competitività della monoposto, la 126 C2 spinta dal motore V6 turbo, conquistarono il mondiale costruttori. Sul fronte piloti invece, il titolo fu appannaggio del finlandese Keke Rosberg al volante della Williams-Cosworth. Al suo attivo sei podi ed una sola vittoria, sulla pista francese di Digione sede per l’occasione del Gran Premio di Svizzera. I trionfi del baffuto finnico avrebbero potuto essere due, ma in Austria fu preceduto dalla Lotus-Cosworth di Elio De An- gelis, al termine di una volata memorabile. Carlo Baffi Keke Rosberg campione del mondo 1982 (F. Carmignani)
WEC - LE GRANDI CASE IN PISTA SFIDA TRA TITANI Testo e foto di Massimo Campi I l mondo del motorsport si sta sempre più con- centrando sulle gare del- l’Endurance Mondiale. Le sfide future vedranno in pista tutti i migliori marchi internazionali che Con stanno concentrando i loro sforzi le nuove vet- nel produrre prototipi ibridi. Lam- ture WEC Hyper- borghini ha appena annunciato il suo car è cambiato il si- futuro impegno, Porsche sta già col- stema di rilascio della laudando il suo prototipo LMDH, potenza rispetto alle vecchie LMP1 ge- Ferrari sarà presto della partita con Ibride che avevano un sistema molto nerazione avevano sistemi la sua LMHybrid ed infine Peugeot più sofisticato con la potenza elettrica molto complessi con il vincolo di con il suo avveniristico 9×8 è già che si sommava a quella termica ga- un determinato consumo di energia scesa in gara, mentre anche BMW rantendo potenze in grado di sfiorare sul giro di gara. sta già collaudando la nuova vettura in prova i 1.000 cavalli e in gara gli Nelle WEC Hypercar la potenza che debutterà nell’IMSA. oltre 900. Le vetture della precedente elettrica non si somma a quella ter- 20 21
WEC - LE GRANDI CASE IN PISTA WEC - LE GRANDI CASE IN PISTA La Peugeot 9X8 che ha esordito a Monza anticipa il futuro endotermico a circa 410 cavalli per Brendon Hartley che hanno portato la GR101 Hybrid La BMW è già in pista poi ritornare a 680 cavalli quando la Hypercar n. 8 sul gradino più alto del podio. Sebastian potenza elettrica è 0, mentre vengono Buemi ottiene la sua quarta vittoria a La Sarthe, Hartley ricaricate le batterie. Il sistema è la terza e la prima per Ryo Hirakawa.. stato studiato dalla casa del Leone in Con questo successo la Toyota conquista anche il collaborazione con la Marelli per bi- record di 5 vittorie consecutive sulla Sarthe, uguagliando lanciare di continuo la potenza senza quello della Ferrari tra il 1960 e il 1964. Ryo Hirakawa superare il tetto massimo. Il tutto diventa il quinto pilota nipponico che vince la gara per ottimizzare i consumi e migliorare francese dopo Masanori Sekiya (1995), Seiji Ara (2004), l’efficienza di rendimento cercando Kazuki Nakajima (2018, 2019 e 2020) e Kamui Kobayashi L’Alpine A480 una protagonista di garantire perfomance costanti (2021). della stagione 20 lungo tutta la gara. Molto bella la battaglia nella classe GT con la vittoria La Peugeot 9X8 ha debuttato lo nella LMGTE Pro della Porsche GT Team No.91 di scorso luglio alla 6 Ore di Monza Gimmi Bruni e Frederic Makowiecki. Il successo è il come prima sfida. Proprio a Monza, n.20 del Porsche GT Team nella serie WEC e supera il un anno fa Peugeot svelava, dal vivo bottino di 19 vittorie dell’Aston Martin. Makowiecki ha mica, ma va a compensare quella erogata dal motore a in anteprima mondiale, il nuovo volto di un’ambizione preso la bandiera a scacchi davanti alla Ferrari numero combustione interna garantendo un tetto massimo di sportiva fortemente innovativa ed audace. 51 di AF Corse guidata da James Calado, Daniel Serra e 680 cavalli. La potenza può variare a seconda del Alla progettazione della nuova vettura hanno lavorato Alessandro Pier Guidi in una battaglia serrata e tattica Balance of Performance e la velocità minima per far en- sia Peugeot Sport che il centro stile della casa del leone, fino alla fine della corsa. trare in funzione il sistema ibrido è un parametro che con l’obiettivo di realizzare un’auto competitiva e dalla Antonello Coletta e Amato Ferrari le Case possono variare. Questo parametro influenza forte caratterizzazione estetica funzionale alla performance, I MIRACOLI DELL’ALPINE A 480 guardano alla nuova hypercar moltissimo la dinamica della vettura: la Toyota, la prima vedi l’assenza dello spoiler posteriore, in grado di tra- Una vittoria emozionante quella della Alpine a Monza, di Maranello a mettere in campo una LMH che ha vinto lo scorso smettere valori come fascino, emozione ed eccellenza. dal terzo posto in griglia, l’Alpine A480 n. 36 è tornata anno il mondiale, ha un sistema ibrido che entra in fun- Meno evidente, eppure altrettanto importante, la tecnologia sul gradino più alto del podio dopo un’intensa battaglia La Alpine A480 è un modello della vecchia generazione, zione quando la velocità supera i 190km/h. propulsiva della nuova vettura improntata alla efficienza strategica in cui il team ha dimostrato la sua eccellenza La nuova Peugeot LMH ha invece un sistema diverso: del powertrain ibrido a quattro ruote motrici. derivato dalla Oreca che ha corso nelle passate stagioni, operativa. Sulla pista italiana sono tornati in azione quando la 9X8 supera i 150km/h il sistema eroga tutta un prototipo nato per la classe LMP2 ed adattato alla Nicolas Lapierre, André Negrão e Matthieu Vaxiviere. la potenza elettrica di circa 270 cv, mediante un boost TOYOTA RECORD La numero 36 ha fatto un’ottima fuga ed è entrata in classe regina. Per il futuro la Alpine ha già messo in pro- che dura pochi secondi. Nella frazione di rilascio della Intanto, la Toyota ha ottenuto la quinta vittoria consecutiva battaglia con entrambe le Toyota. Una guerra strategica gramma la nuova vettura Hybrid con il debutto previsto potenza elettrica viene tagliata la potenza del motore a Le Mans con Sebastien Buemi, Ryo Hirakawa e vinta sfruttando l’eccellenza operativa del team. per il 2024. 22 23
FERRARI 75 L FERRARI 75 e vetture da competizione a veicolo pubblicitario ed un ottimo barchetta è guidata dal Luigi Chinetti, ruote coperte hanno rappre- mercato nella vendita di vettura per i l’importatore americano delle vetture sentato, soprattutto nei primi clienti sportivi ed i ricchi gentleman italiane, che convince Ferrari alla tra- decenni, il principale interesse nella driver che correvano in quelle lunghe sferta francese con una piccola squadra produzione della Ferrari. Vincere e gare. Le prime Ferrari più note sono di assistenza. Chinetti che già vanta vendere vetture ai clienti sportivi è vetture del tipo barchetta, spider bi- due successi con l’Alfa Romeo nel- stato l’elemento trainante che ha posto dove trovavano posto il pilota l’anteguerra, vince pilotando la 166MM reso famoso il cavallino rampante e l’occasionale meccanico nelle lunghe per 23 ore e mezza su 24, lasciando nel mondo. Nei primi anni del dopo maratone. Nel 1949, la prima edizione la restante mezz'ora al compagno di guerra, le grandi maratone su strada, dopo la guerra della 24 Ore di Mans squadra e proprietario della vettura, come la Mille Miglia e la Carrera Pa- 1949 vede il primo grande successo Peter Mitchell-Thomson (Lord Sel- namericana, sono state un grande della Ferrari 166MM con il V12. La dson). IL CAVALLINO La Ferrari 375 Plus vincitrice della Carrera Messicana con Umberto Maglioli RAMPANTE (M. Campi) Nella prima parte degli ’anni 50 la cate da gestire, sono spesso usate Nel 1954 torna alla vittoria la Ferrari TORNA Ferrari sviluppa principalmente due dalla squadra ufficiale e dai clienti-pi- a Le Mans con la 375 Plus che monta tipologie di motori per le competi- loti più veloci e legati alla casa. Quelle un V12 da 5 litri. La stessa vettura zioni a ruote coperte, il quattro ci- a quattro cilindri sono occasional- trionfa nella Carrera Panamericana lindri in linea progettato da Aurelio mente usate in forma ufficiale poi con Umberto Maglioli. NELL’ENDURANCE Lampredi ed il 12 cilindri a V di Gioa- vendute ai vari clienti sportivi. Con il La grande svolta arriva nel 1958, chino Colombo. Due tipologie di 4 cilindri vengono realizzate diverse quando i regolamenti per le gare di motori che venivano montate sulle vetture, spesso con lo stesso telaio durata prevedono vetture con un varie vetture in base al grado di svi- di base, ma con unità di cilindrate di- massimo di tre litri di cilindrata. Enzo luppo ed alla difficoltà di gestione da verse, tra cui la 625TF, la 735S la 750 Ferrari ordina ai suoi tecnici lo svi- parte dei piloti impiegati in gara. Le Monza e la 860 Monza per finire alla luppo di una sportiva con motore di Massimo Campi vetture con il V12 erano più compli- 500TR sviluppata da Vittorio Jano. V12 da 3 litri. 24 25
FERRARI 75 FERRARI 75 Come è noto, Enzo Ferrari, all’ini- due valvole per cilindro, l’alimenta- zio degli anni ’60 era ancora abba- zion con 6 carburatori Weber La 246 di Olivier Gendebien stanza contrario nel mettere il 38DCN. Le sospensioni sono a alla Targa Florio del 1962 motore alle spalle del pilota. Il pro- quadrilateri deformabili con ruote (Archivio Carmignani) gresso però avanzava. Sotto la di- indipendenti, ammortizzatori rezione tecnica di Carlo Chiti idraulici e molle elicoidali. In totale anche a Maranello il motore finisce vengono costruite quattro 250 P, alle spalle del pilota, inizialmente identificate dai numeri di telaio sulle F.1, dove arriva il primo titolo 0810, 0812, 0814, 0816. mondiale per una Ferrari a motore A Sebring la 250P debutta con una posteriore con Phil Hill e la 156F1 vittoria il 23 marzo 1963. nel 1961. Chiti realizza anche i Surtees/Scarfiotti e Mairesse/Vac- primi prototipi con il motore po- carella/Bandini occupano i primi Ferrari e Le Mans un binomio imprescindibile steriore come la 246SP, che monta due gradini del podio. (Archivio Carmignani) il motore V6 Dino di 2,4 litri e A Le Mans, la 250P di Surtees/Mai- vince alla Targa Florio 1961 con resse è costretta al ritiro al Von Trips e Gendebien. Per la sta- 252esimo giro, dopo avere preso gione 1963 la Ferrari continua a fuoco a seguito di un incidente, c’è correre con le varie evoluzioni lo storico successo di Lorenzo Ban- della Testarossa, la 246SP e 268SP, dini e Lodovico Scarfiotti, due italiani che monta un propulsore V8 di 2,6 su una macchina italiana. Grazie ai ri- litri, ma le prestazioni di queste due sultati della 250P la Ferrari vince il vetture sono spesso surclassate campionato costruttori 1963 bat- dalle Granturismo come la tendo la Porsche. 250GTO che ha motori di 3 litri. Dopo i successi della 250P per la L’ombra di una nuova minaccia per stagione 1964 Enzo Ferrari decide di la Ferrari inizia a farsi largo nel aggiornare il prototipo con motori mondo delle corse, è quella della maggiorati. La prima evoluzione è la Ford. A Maranello il Drake decide 275P con il V12 portato a 3.286 cc La Testa Rossa, ovvero l’epopea delle “rosse” di correre ai ripari e da il via libera aumentando l’alesaggio da 73 mm a nelle gare di durata allo staff tecnico per una nuova 77 mm. Aumenta anche il rapporto vettura con il V12 posteriore. di compressione a 9,7:1 con un in- Nasce la 250 Testa Rossa sulla base salire sul gradino più alto del podio Mauro Forghieri realizza la nuova cremento di potenza a 320 cv a della fortunata 500 TR del 1956, de- alla 24 Ore di Le Mans. 250P partendo dalla base della 7.700 giri ed il peso della vettura butta alla 1000 km del Nürburgring Il motore deriva dal V12 montato 246SP. Rispetto alla vettura del scende a 755 kg.Vengono realizzate del 1957 e si classifica tra le prime 10. sulla serie 250GT, con una cilindrata 1961 le linee della 250P sono più sei 275P, di queste tre sono 250P Per celebrare lo sviluppo e la mag- di 2.953 cc, due valvole per cilindro, tondeggianti, con una unica presa modificate, quelle con i numeri di te- giore potenza del motore, nella 500 alimentato da sei carburatori Weber d’aria nel cofano anteriore. La bar- laio 0812, 0814 e 0816, altre tre ven- Mondial, le teste dei cilindri sono ver- 38DCN. Il propulsore denominato chetta è più raccolta nella zona gono costruite da zero, con numero niciate di rosso, la 500 Mondial di- “Tipo 128” ha una potenza di 300 cv dell’abitacolo dove parabrezza, di telaio 0818, 0820 e 0822. Oltre venta la Ferrari 500TR ed anche per a 7.000 giri con un rapporto po- vetri laterali in plexiglass e roll-bar alla 275P viene anche realizzata la 24 Ore di LeMans 1963 - 1964 la nuova 250 con il V12 di tre litri i tenza/cilindrata di 100 cv/litro, uno chiudono quasi completamente il trionfo degli italiani Lorenzo Bandini - Lodovico Scarfiotti 330P con il V12 portato a 3.967cc coperchi delle valvole vengono ver- dei più efficienti ed avanzati per la sua l’abitacolo della vettura. Il telaio è primi nel 63 con la 250P, aumentando la corsa a 71 mm. Au- niciate di un rosso acceso, una con- epoca. La 250 Testa Rossa, con tutte un classico Ferrari con una strut- mentato anche il rapporto di com- Nino Vaccarella suetudine che contraddistingue per le sue evoluzioni, è stata l’arma prin- tura a traliccio tubolare in acciaio. pressione a 9,8:1 con la potenza che primo l’anno seguente anni le Ferrari più prestazionali e da cipale di Maranello nelle gare di du- I freni sono a disco, le ruote a raggi sale fino a 370 cv. Il motore della con la 275P condivisa competizione.All'inizio del 1958, Phil rata dal 1958 ai primi anni ’60 con sono da 15”. Il motore è lo stesso 330P è derivato dalla Ferrari 400 Su- con Jean Guichet Hill e Peter Collins trionfano nella molte vittorie, ed anche nel 1962, cin- V12 di 2.953 cc in lega leggera peramerica stradale, più potente ma (Archivio Carmignani) 1000 chilometri di Buenos Aires e que anni dopo il suo debutto, la Testa montato sulla 250TRI con una po- anche più pesante di 30 kg rispetto poco dopo conquistano un'altra vit- Rossa continua ad essere una vettura tenza di 310 cv a 7.500 giri/min. La a quella della 275P che deriva dalla toria nella 12 Ore di Sebring, per poi vittoriosa. distribuzione è monoalbero con 250TR. 26 27
FERRARI 75 FERRARI 75 Le vetture modificate partono che riesce a sopravanzare il piccolo giudica il secondo, quinto e sesto alesaggio e corsa a 87×70 mm per tipo Boxer), per distinguerla dalla dei casi. Gli altri piloti che conducono sempre dalle precedenti vetture, costruttore italiano con le sue potenti posto, rispettivamente con le coppie una cilindrata totale di 4.993 cc che precedente 312P del 1969 che mon- la 312 P alla vittoria sono Ronnie Pe- ovvero la 250P con il numero di te- vetture di sette litri. L’ultimo alloro ar- Amon – J. Stewart, Scarfiotti – Sut- eroga inizialmente 550 CV a 8.500 tava il vecchioV12. Il grande vantaggio terson, ingaggiato nel ’72 dalla Ferrari laio 0810 e le 275 P numero di te- riva nel 1967, la Ford vince nuova- cliffe, Hawkins – J. Williams. Alla fine giri/minuto. rispetto al motore V12 di 60 gradi per correre con i prototipi, Tim laio 0814, 0818, 0820 e 0822.Viene mente a Le Mans, ma la Ferrari della stagione due delle prime tre P4 Oltre alla squadra ufficiale, le 512S utilizzato nelle precedenti 312 P è la Schenken,Arturo Merzario e Sandro costruita anche una sesta 330 P, conquista il titolo mondiale e la 24 costruite (la 0858 e la 0860), dotate corrono con vari team privati, alcuni ridotta altezza del motore che con- Munari che corre alla Targa Florio con numero di telaio 0824. Sia le Ore di Daytona con la Ferrari 330P4 di un 4.2 litri e ribattezzate 350 P4 veri satelliti della Ferrari come il Team tribuisce a diminuire l’altezza com- dopo la vittoria al Rally di Montecarlo 275 P che le 330 P hanno il passo che rappresenta l’apoteosi delle vet- Can-Am, sono iscritte dallo statuni- N.A.R.T. di Luigi Chinetti, l’Ecurie plessiva della vettura e abbassare il con la Lancia. allungato a 2.500 mm. Oltre alle ture Sport. La 330 P4 può essere con- tense Bill Harran alla corsa di Laguna Francorchamps belga e la Scuderia Fi- centro di gravità, migliorando la ma- Nel 1973 la 312P subisce la suprema- vetture ufficiali le 330P sono por- siderata la massima espressione della Seca, valida per il campionato Can- lipinetti svizzera. Il debutto della 512S neggevolezza. La 312P rappresenta zia della Matra MS670. La spider del tate in gara dalla NART e dalla Ma- tecnica Ferrari nel settore delle vet- Am. Nel 1968 cambiano le regole, alle avvenne con l’inizio della stagione un nuovo concetto di progettazione cavallino rampante vince solo due ranello Concessionaires del ture a ruote coperte. Il motore della gare sono ammesse solo vetture pro- 1970. La grossa Ferrari era più ve- per le vetture sport-prototipo di Ma- gare, Monza e Nürburgring, en- colonnello Hoare. 330 P4 è un’evoluzione del 3 litri che totipo di tre litri o sport di 5 litri. La loce, ma la Porsche 917, abilmente ranello. Dopo il drammatico debutto trambe con Jacky Ickx e Brian Red- La Ferrari per la stagione 1964 ha debuttato nel settembre del 1966 Ferrari non ha una vettura per com- sviluppata a fine 1969 dal Team di a Buenos Aires, il primo risultato per man. /Pace. corre con entrambe le versioni ed al Gran Premio Italia di Formula 1. Si petere, a parte una breve partecipa- John Wyer, era più affidabile e molto la Ferrari 312PB arriva il 4 aprile 1971 A fine anno ’73 la Ferrari si ritira dal il debutto avviene il 21 marzo alla tratta di un poderoso 4 litri a 36 val- zione con la 312P che monta il V12 di più costante nelle prestazioni. Il mo- con il secondo posto di Ickx-Regaz- campionato mondiale marche: la F.1 12 Ore di Sebring. Le due 275 P in vole progettato da Franco Rocchi. La tre litri derivato dalla Formula 1, un mento di gloria della 512S arrivò alla zoni alla 1.000 km di Brands Hatch. assorbe troppe energie e la squadra gara conquistano i primi due posti carrozzeria riprende molti degli ele- prototipo molto bello ma che non seconda gara della stagione, a Sebring, Bisogna attendere il 6 novembre, alla non riesce più a seguire due campio- con Parkes/Maglioli e Scarfiotti/Vac- menti sviluppati sulla 330 P3 del 1966, viene mai adeguatamente sviluppato. il 21 marzo del 1970. La Ferrari andò 9 ore di Kyalami, gara non valida per nati mondiali contemporaneamente, carella, sul gradino più basso del mentre il telaio è del tipo tubolare Per il 1970 viene ridotto il numero di in Florida con quattro vetture di cui il Mondiale Marche, per la prima vit- nonostante Enzo Ferrari avesse fatto podio sale la 330P di Surtees/Ban- con pannelli d’alluminio e fibra di vetture sport prodotte da 50 a 25 una in versione spider che fu quella a toria con Regazzoni e Brian Redman, preparare una nuova evoluzione, la dini. Scarfiotti/Vaccarella vincono il vetro nella zona centrale della vettura esemplari, la Ferrari è entrata nell’or- conquistare la vittoria con Nino Vac- mentre secondi sono Ickx e Mario 312PB/74, con un’aerodinamica for- 31 maggio, la 1000 km del Nürbur- per formare i due serbatoi del carbu- bita Fiat e nasce la Ferrari 512S. La carella, Ignazio Giunti e Mario An- Andretti. temente rivista e caratterizzata da un gring. A le Mans è prevista la prima rante. Inizialmente vengono costruiti Porsche è la prima a capire la nuova dretti, complice soprattutto una serie Nel 1972, la 312P conquista il titolo ampio alettone anteriore e un sfida con la Ford. La Ferrari è al via tre esemplari (numeri di telaio 0856, opportunità data dai regolamenti e di problemi meccanici incontrati dai mondiale vincendo tutte le gare a cui enorme airbox integrato nel roll-bar. con tre 275P e tre 330P. il 22 giugno 0858, 0860), a cui si aggiungerà, a par- mette in cantiere la nuova 917 che rivali tedeschi. A Maranello si punta ha partecipato: dieci gare di campio- La Ferrari 312P rimane quindi l’ultima 1964 Jean Guichet e Nino Vaccarella tire da Le Mans, un quarto (telaio debutta a Spa nel 1969. La Ferrari sul nuovo motore di tre litri, nato per nato più due non titolate, la 9 ore di vettura ufficiale del cavallino ram- salgono sul gradino più alto del 0846) equipaggiato, però, con un pro- segue a ruota l’esempio dei tedeschi la Formula Uno e sviluppato per la Kyalami e la gara di Imola. In tutto. pante che prende parte alle gare di podio con la 275P. Il podio è com- pulsore tipo P3. Il debutto in corsa e mette in campo la 512S. A Mara- nuova vettura prototipo, la 312P che L’unica gara non vinta dal prototipo durata e vince un titolo mondiale. La pletato da due 330 P, portate in gara della 330 P4 avviene alla 24 Ore di nello nel 1969 si respira nuova aria debutta nel 1971 e corre stabilmente di Maranello nel ’72 è la 24 ore di Le Ferrari 312PB rimane una grande dagli equipaggi Hill/Bonnier e Sur- Daytona del 1967 dove conquista il con i capitali che arrivavano dalla fu- la stagione successiva. Mans: i tecnici Ferrari giudicano im- vettura nella storia del cavallino ram- tees/Bandini. L’ultimo successo della primo e secondo posto con gli equi- sione con la Fiat e parte il progetto Il debutto della 312P, alla 1000 km di possibile la durata di 24 ore per il pante, per vedere un nuovo proto- Ferrari nella maratona francese è paggi Amon - Bandini e Parkes - Scar- 512S, 5 come la cilindrata, 12 come i Buenos Aires il 10 gennaio 1971 è tri- loro motore e rinunciano alla parte- tipo Ferrari bisogna attendere gli anni quello del 1965, con la 250LM del fiotti, a cui seguono il secondo ed il cilindri e “S” come Sport. Lo schema stemente legato alla tragedia di Igna- cipazione della classica maratona ’90, con la Ferrari 333SP, ma quello Team NART pilotata da Jochen terzo posto alla 24 Ore di Le Mans. Il progettuale della 512S deriva dalla zio Giunti. La 312P monta il 12 francese. Il pilota di punta dello squa- sarà un progetto commerciale, co- Rindt e Masten Gregory. titolo mondiale Marche 1967 è con- fortunata P4 del 1967, con il motore cilindri a 180° progettato dall’Ing. For- drone 1972 è il belga Jacky Ickx, in struito appositamente per le squadre A metà anni sessanta esplode la sfida quistato dalla Ferrari alla 6 Ore di derivato dalla 612 Can Am. ottenuto ghieri per la 312B di F.1. Dalla stampa, coppia con Clay Regazzoni, Mario private, anche se porterà nuove vit- Ferrari-Ford, con la casa americana Brands Hatch, quando la 330 P4 si ag- dalV12 di 6,2 litri della 612 riducendo viene anche chiamata 312PB (Proto- Andretti o Brian Redman a seconda torie e gloria al marchio italiano. La 330 P4 per molti la più bella La 712 Can Am è la più grossa biposto La 312 P del 1972 ultima Ferrari campione La 333P sport-prototipo Ferrari (M. Campi) costruita dalla Ferrari (M. Campi) del mondo (Archivio Carmignani) (M. Campi) 28 29
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