TARANTO CITTÀ CANDIDATA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 - DOCUMENTO DI CANDIDATURA - taranto 2019
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
INDICE 5 I. PRINCIPI FONDAMENTALI 39 II. STRUTTURA DEL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE 43 III. ORGANIZZAZIONE E FINANZIAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE 49 IV. INFRASTRUTTURE DELLA CITTÀ 59 V. STRATEGIA DI COMUNICAZIONE 63 VI. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’AVVENIMENTO 67 VII. ULTERIORI INFORMAZIONI A-I APPENDICE A: PROGRAMMA CULTURALE B-I APPENDICE B: ASPETTI FINANZIARI
I. PRINCIPI FONDAMENTALI 1. Perché la città desidera partecipare alla competizione per il titolo di Capitale Europea della Cultura? La partecipazione di Taranto alla candidatura di Capitale Europea della Cultura si fonda su solide basi stratificatesi nel corso dei millenni. Il dato di maggior valore è tuttora riconoscibile nel complesso naturale e paesaggistico che, per quanto manomesso, alterato, eccessivamente urbanizzato, esprime con grande evidenza, le vocazioni culturali, sociali ed economiche del territorio jonico. Tale rapporto con il mare si articola, sia nella grande rada esterna di mar Grande), sia nel munito intimo e protetto seno di mar Piccolo. La rada ha collegato la città ai grandi traffici, al mondo, promuovendo il suo ruolo di Capitale in di- versi momenti della storia. Il Progetto intende riportare nell’attualità quell’antica funzione, intervenendo nella valorizzazione dei traffici commerciali internazionali ed in quelli turistici, aggiornando l’antica attrazione da sempre esercitata da Taranto sulle rotte europee e mediterranee. Mar Piccolo è invece centro dalla storia più intima della città che tuttavia s’imparentò spesso con i grandi eventi internazionali del continente Europeo e con i grandi uomini della storia, dai Micenei fino agli aerosiluranti inglesi della Seconda Guerra Mondiale (la Notte di Taranto). Questo patrimo- nio di cultura e di storia va richiamato e rivitalizzato, facendo del mar Piccolo e delle sue coste una 5
grande ribalta europea su cui immettere grandi segni delle arti contemporanee e dello spettacolo, in un originale teatro diffuso, teso ad aggiornare costantemente i segni portanti della comune vicenda europea e mediterranea. La città antica (Stato ben più esteso di quanto possa essere misurato in termini militari o territoriali), interpretò per secoli, con poche altre città del Mediterraneo (Atene, Alessandria), il senso stesso della scienza e della cultura quali l’uomo greco e magnogreco seppero proporre alla civiltà. Il Progetto prevede che quei saperi, dote al mondo contemporaneo, debbano e possano ritrovare cittadinanza a Taranto con la realizzazione di incontri internazionali che dibattano sulle strategie economico-cul- turali dell’attualità, nell’intento di progettare il futuro, così come la scienza antica riteneva possibile, favorendo il turismo congressuale. Taras diede origine alla storia culturale di Roma, e Taranto con la sua storia, i suoi luoghi è presen- te nella poesia latina di Orazio, Virgilio e Properzio e nella poesia neolatina di Giovanni Pascoli. Taranto è obbligata, dalle pressioni della storia, ad aprire al mondo dei giovani il lascito culturale ria- nimato in proposte artistiche, filmiche e poetiche da promuovere in Europa con incontri e festival biennali. L’origine classica fu motivo primo del suo ricongiungimento, dopo il lungo autunno medievale, allo spirito europeo, grazie dell’esperienza del grand tour, che vide Taranto tra le mete obbligate per chi intendesse ritrovare, dove ancora possibile, il senso concreto di una grande esperienza storica, cultu- rale, e filosofica cui attingere per rinnovare la decrepita Europa dell’ancien régime. Le frequentazioni europee e l’eloquente storicità del suo sito, evitarono alla città di perdere identità e scivolare nell’ano- nimato. Il Progetto si propone di aggiornare, diffondere e consolidare queste conoscenze, istituendo continui incontri e scambi con i giovani europei, rafforzando i gemellaggi, oltre quelli già esistenti con città dell’Europa. A tal fine, le vaste aree archeologiche dell’antica kora tarantina saranno organizzate in un siste- ma-parco per far provare ai turisti, sulla scena degli stessi paesaggi dell’antichità, l’emozione del “vivere in Magna Grecia”. La realizzazio- ne di questa iniziativa sarà possibile facendo diventare il sistema museale tarantino, da strut- turare come polo di sperimentazione delle più avanzate tecniche scientifiche della fruizione dei beni culturali, in grado di collegarsi alle aree museali ed archeologiche dell’Europa: un “Museo Europeo”, corredato anche dalla ripro- posizione delle grandi opere dell’arte tarantine (in originale o copia) ospitate nei vari musei del mondo. 6
Lo stesso tipo di progettualità dovrà interessare un altro aspetto del passato come quello della “Civil- tà Rupestre” che sarà resa fruibile in un museo-parco diffuso, finalizzato al recupero della storia, della fede e delle devozioni bizantine, della cultura italo-greca e della più imponente documen- tazione di arte medievale dell’intera regione pugliese e di tutto il Sud Italia. Termine di confronto anche con le realtà culturali della Bulgaria, cui il concorso invita a dialogare. La città ha sempre svolto un ruolo di grande accoglienza e integrazione offrendosi quale luogo di elaborazione dei saperi diffusi nel Mediterraneo, anche nei riguardi delle culture emergenti e spesso alternative, come quelle islamiche, armene, africane ed ebraiche che hanno lasciato a Taranto trac- ce da riscoprire. Il Progetto prevede corpose e permanenti strutture indirizzate a rendere concreto e operativo l’incon- tro tra “estranei”, nella certezza di trovare “somiglianze”. Tra le molte ricchezze stratificate nel tempo, sono da ricordare i segni urbanistici di cultura islamica, quelli estetici di gusto spagnolo, la progettualità d’età napo- leonica, gestita da Pierre Choderlos de Laclos. Tali diverse ed articolate opportunità culturali tennero desta e in contatto con l’Europa una classe dirigente che se pur esigua, favorì la nascita in città della prima scuola-seminario del Sud dopo il Concilio di Trento o l’affermazione di geni musicali come Giovanni Pai- siello. 7
Tutte le presenze che hanno operato nella storia della città sono opportunamente richiamate nel Pro- getto. Specialmente quelle della pietà popolare, espressa nelle ritualità pasquali che a Taranto si manifestano come sintesi essenziale ed elegante di quanto diffuso in tutto il Mediterraneo cristiano, sono in grado di proporsi come fenomeno attrattivo per un grande flusso di turismo religioso. La disponibilità al nuovo e al diverso, interpretato ed accettato come “normalità del nuovo”, cosa al- tra dalla “tolleranza”, si ripropose ancora più massicciamente a fine Ottocento nei primi anni dell’U- nità nazionale quando la città, perno di un sistema di difesa delle diverse “patrie” con le quali si è sempre incontrata, visse una nuova stagione di confronto con nuovi residenti, e con tale disponibilità verso decine di migliaia di nuovi cittadini, da determinare una sorta di oggettiva ri-fondazione. Il “borgo medievale” allora (la città vecchia), in cui la storia aveva ristretto la grande città antica e che tuttavia, quasi per attrazione dal passato classico, aveva mantenuto formale dignità di capitale di un Principato, in più casi addirittura antagonista della monarchia napoletana, si allargò oltre le mura, risistemandosi come per evento oracolare, sul lembo territoriale più evocativo e prestigioso della sua storia: sull’antico impianto greco-romano, in una grande, nuova, originale, ma anche decisamente sottovalutata esperienza socio-urbanistica. Allora si determinò la prima grande industrializzazione, l’inizio di una partecipata cultura indu- striale e la nascita organizzata del più vasto e consapevole movimento operaio del Sud Europa che il Progetto prevede d’illustrare mediaticamente a partire dai luoghi in cui quegli uomini operarono ed operano ancora, dagli opifici dell’Arsenale Militare, dove sarà ospitata anche tutta l’importante do- cumentazione storica riferita alla seconda industrializzazione, quella siderurgica, intorno cui ruota gran parte della vicenda moderna ed internazionale della città. Questi ultimi riferimenti si pongono come elementi portanti anche per riqualificare le enormi trasfor- mazioni intervenute in seguito ai processi d’industrializzazione nell’impianto urbano, nel rapporto città vecchia, borgo ottocentesco e città contemporanea. Il laboratorio d’arte riqualificazione del “Muraglione” (imponente muro lungo chilometri che fi- sicamente separò, e separa, la zona militare da quella civile) per ridare senso e vita al colossale muro-ferita con un grande murale, per colorare con la passione di artisti locali, nazionali e inter- nazionali le immagini del Sogno Europeo. Il progetto si svolgerà a partire da dicembre 2015 per avere solenne conclusione nel 2019. Le aree destinate a tale intervento, dotate da un’articolata serie di servizi, richiameranno il turismo culturale. 9
A partire dagli anni della “grande accoglienza” ottocentesca, la nuova Taranto ha continuato ad essere al servizio della difesa nazionale ed internazionale, e quindi, con l’approdo del colosso siderurgico è divenuta asse portante di parte dell’economia nazionale ed europea. Tali fenomeni non hanno però avuto quasi mai “governo cittadino” e ciò ha comportato un oggettivo, lento, ma progressivo, decadimento dell’affezione civica, sia verso la propria storia che verso i propri luoghi, ottenendo spesso il risultato di una diffusa inconsapevolezza del ruolo internazionale che la città (terzo grande agglomerato urbano del Sud Italia e tra i primi nel bacino del Mediterraneo) ha sempre svolto e continua a svolgere, come nel suo passato di antica capitale. L’indebolita coscienza del proprio ruolo ha determinato la scarsa attenzione alla tutela della forma urbis che ha incoraggiato un avventurismo urbanistico senza pari e una sorta di fatale accettazione della manomissione dell’impianto paesaggistico e naturale. La rimodulazione dell’intero sistema urbano ed urbanistico (valutata anche la disponibilità di aree storiche oggi militarizzate ma in procinto di essere “rilasciate”), perciò, è non solo cardine dell’in- tera proposta ma, indifferibile esigenza perché Taranto possa continuare ad esistere secondo i più ovvi parametri della cultura europea. Il Progetto ECoC intende dunque intervenire nell’attualità e nel futuro di Taranto, per scrostare il superfluo, rivitalizzare il passato e riequilibrare il rapporto con le esigenze della modernità, risanando quanto è malato e compromesso attraverso progetti di riqualificazione ambientale che prevedono la messa in campo delle più aggiornate competenze in grado di operare per rendere possibile la coesistenza delle esigenze della difesa nazionale e dei grandi impianti industriali con la salute degli uomini e della natura, fornendo così, non solo a Taranto, ma all’intera comunità interna- zionale formidabili occasioni di lavoro, crescita economica e sperimentazione scientifica. L’impegno per Taranto ECoC 2019 sollecita a nuova vita internazionale con significativi interventi nella scienza, nella letteratura, nell’urbanistica, nella musica, nelle tradizioni popolari, nei mestieri, nella filosofia, nella convegnistica qualificata, nella museologia, nell’archeologica classica e medie- vale, nell’architettura di fama e di genio (Giò Ponti e Paolo Portoghesi), nell’ampia disponibilità 11
all’integrazione e all’ospitalità e nelle arti (si pensi al valore della riedizione aggiornata ed internazio- nale del “Premio Taranto” che nel secondo dopoguerra laureò Carlo Emilio Gadda, Raffaello Bri- gnetti, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Sereni, Gaetano Arcangeli, Giorgio Caproni. E nella pittura Fausto Pirandello, Gino Meloni, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Alberto Savinio; con giurati del valore di Giuseppe Ungaretti, Carlo Scarfoglio, Felice Casorati). Il senso profondo dell’intera operazione è dunque nel ridare coscienza alla città e al suo vivace terri- torio, già parte cospicua di un Meridione oggettivamente diverso, per emanciparlo e reinserito a pieno titolo nella civiltà europea, invitandovi appunto l’Europa. La città, con questo Progetto, si propone di rimettere in moto la storia, liberandola dal provincialismo e dalle aggressioni delle tante, varie e incontrollate speculazioni. Il Progetto si propone anche come uno dei rarissimi “progetto città” di cui Taranto si sia mai dotata. Tutto ciò può realizzarsi, perché la terra di Taranto è sostenuta da un patrimonio culturale e da una creatività da far conoscere, visitare e vivere. Quale è la sfida principale che tale titolo comporterebbe? La sfida principale è quella di dare una nuova identità alla città di Taranto per assicurare ai cittadini benessere culturale, economico, ambientale e sociale. Quindi, la Città si propone di favorire: 1. il mutamento della sua immagine nell’opinione pubblica nazionale e internazionale; 2. la costruzione di una strategia di sviluppo fondata sul sapere, sull’uso delle tecnologie più avanzate e sulla partecipazione di tutti i cittadini, dalle minoranze etniche ai disagiati; 3. la realizzazione di un modello di buone pratiche di rinnovamento per le città europee. 12
Quali sono gli obiettivi della città per l’anno 2019? Vista la situazione odierna la città prevede di raggiungere molti obiettivi, alcuni dei quali sono: 1. lo sviluppo delle attività culturali per cittadini europei in un ambiente risanato e riconquista- to; 2. la rigenerazione urbana in funzione di una migliore qualità della vita e della promozio- ne turistica delle bellezze naturali, storiche e artistiche; 3. la creazione di una prospettiva di sistema ur- bano nel Mezzogiorno d’Italia, in cui le risor- se per le ricchezze culturali siano l’opportuni- tà di un’alleanza tra impresa e cultura; 4. l’inserimento della Città nel circuito turistico culturale internazionale; 5. la riproposizione degli itinerari dei pellegrini in terra di Puglia e della navigazione sui mari pugliesi; 6. dare Occupazione, Benessere e Certezze di Futuro ai futuri cittadini di Taranto; 7. sviluppare il settore terziario (turismo) che può garantire benessere sociale, culturale, economico e ambientale, in quanto la Città dispone già di risorse che sono ampiamente ap- prezzate non solo sul territorio locale ma anche a livello nazionale ed internazionale. 13
14
15
2. Qual è il concetto alla base del Progetto che verrebbe realizzato se la città venisse nominata Capitale Europea della Cultura? Il Progetto è stato concepito per individuare una strategia di sviluppo condiviso ed inclusivo della Città mirato: A. al miglioramento della qualità della vita cittadina. La cultura è la risorsa su cui bisogna co- struire le basi per una nuova acquisizione di informazioni utili a promuovere lo sviluppo eco- nomico, ecologico e sociale. Per un futuro caratterizzato da una condizione di vita moderna, adeguata agli standard europei, in una città più verde, attrattiva e creativa; B. sulla costruzione di una rete di condivisioni per riappropriarsi delle origini, confrontandosi con le altre realtà storiche europee che possiedono già enormi potenzialità. Creare il desiderio di riscatto della Città stimolando un maggiore senso di responsabilità civica e rendendo ogni cittadino protagonista del processo di cambiamento. In questa prospettiva: 1. la crisi della Città motiva e dà senso alla rinascita di Taranto; 2. Taranto si propone come nuovo grande crocevia di civiltà europea ed extraeuropea; 3. Taranto promuove i suoi luoghi, la sua storia, la sua creatività. 3. Il Progetto proposto potrebbe riassumersi in uno slogan? (la risposta a questa domanda è facoltativa nella fase di pre-selezione) Lo slogan previsto per il Progetto è: “I delfini fanno l’amore nei mari di Taranto”. 4. Qual è il territorio che la città intende coinvolgere nella manifestazione Capitale Europea della Cultura? Dare una spiegazione per questa scelta. La posizione geografica di Taranto è un punto di forza per estendere dei rapporti di collaborazioni culturali su un vasto territorio. La sua centralità nella Provincia Jonica, nella Regione Puglia, nell’Italia meridionale e nel Mediterraneo agevola l’incontro tra le diverse culture facilitando la costruzione di iniziative comuni. Saranno promossi eventi specifici a livello nazionale sfruttando il fermento cultu- rale che la Città di Taranto propone, dando risalto alle bellezze naturali e valorizzando i beni culturali dei paesi dell’area jonica. Taranto per numero di abitanti (circa 191.810) è la seconda città della Puglia, sedicesima in Italia e, in caso di nomina, sarebbe la prima città italiana meridionale dopo Firenze 1986, Bologna 2000, Genova 2004. Il territorio iniziale di coinvolgimento è legato a quello che fu nel Basso Medioevo dal 1088 al 1465 il Principato di Taranto, pluriregionale che si pose grazie alle influenze di Federico II e soprattutto di Bona Sforza, duchessa di Bari e regina di Polonia, come antesignana dell’unità europea e dei popoli del Mediterraneo. La partecipazione è comunque aperta nella visione della massima inclusività e dello spirito che lega- va a “rete” le capitali dell’Antica Magna Grecia di cui Taranto era cuore pulsante in cui ogni territorio manteneva la propria autonomia decisionale. Alla base del progetto c’è la parola “sviluppo” quale processo complesso di crescita che non si esau- risce nello sviluppo economico ma si espande all’idea di sviluppo umano, ampliamento delle oppor- tunità, condivisione e riduzione delle diversità interscambio di informazioni e bagaglio culturale. 16
17
Taranto, con il suo territorio, gode di tante risorse naturali: - la costa di cale, calette e bianchissime spiagge, proiettata in un mare cristallino; - il paesaggio aspro e selvaggio delle Murge e dei rilievi dove è possibile ammirare e toccare con mano testimonianze dal passato (orme di dinosauri, alberi di ulivo millenari, tratturi e gravine con grotte); - le immense distese del grano; - i paesi caratteristici e le bianche masserie; - i parchi nazionali, le riserve marine e faunistiche, le grotte costiere e carsiche, le gravine; - i tramonti meravigliosi. La partecipazione e cooperazione al progetto sarà offerta a tutte le città candidate a ECoC che avran- no superato la fase di pre-selezione stipulando patti di intesa e linee guida che definiscono responsa- bilità e modalità operative spettanti a ciascuno nella condivisione dell’evento. Inoltre, si provvederà a trasferire il modello di programmazione e il cronogramma a tutte le città in- teressate che in maniera autonoma, previo accordi intercorsi con la struttura che rappresenta la nostra città, dovranno applicare sul proprio territorio, nel rispetto della propria identità e libertà culturale e sociale. 18
19
20
21
22
Il territorio inoltre vanta un patrimonio enogastronomico di eccellenza conosciuta in tutto il mondo: la dieta mediterranea tanto ricca di colori e sapori i quali racchiudono al loro interno tutta la cultura e l’essere dei nostri territori, tanto da meritarsi l’iscrizione nella prestigiosa lista del Patrimonio Cul- turale Immateriale dell’Umanità. La dieta mediterranea, consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. Essa rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Caratterizzata da un modello nu- trizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre nel rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Nella storia, una delle sue maggiori fautrici fu Bona Sforza (Vigevano 1494 – Bari 1557) discendente di Maria d’Enghien e Raimondo Orsini del Balzo (Principi di Taranto) la quale a seguito del suo matrimonio con Sigismondo il Vecchio (1518) divenuta regina di Polonia, la introdusse in quella che può essere considerata il cuore dell’Europa del tempo. 23
5. Si dichiari se si possiede il sostegno delle autorità politiche locali e/o regionali. Si possiede il sostegno delle autorità politiche locali con i seguenti atti: - delibera di Consiglio Comunale N° 113 approvata in data 11 settembre 2013; - protocolli di intesa con i Comuni della Provincia Jonica; - delibera di Giunta Comunale N° 28 del 08 marzo 2012. 6. Come s’inserisce la manifestazione nello sviluppo culturale di lungo termine della città e, se del caso, della regione? Il processo avviato per la candidatura di Taranto al titolo di ECoC 2019 indica la strategia per pro- grammare lo sviluppo del settore culturale e turistico, con la riqualificazione della città e la diver- sificazione produttiva delle attività economiche fondata sulla ricerca scientifica, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo delle politiche regionali per l’accessibilità e la visibilità nazionali e internaziona- li promosse e sostenute dalla Regione Puglia e in coerenza con gli investimenti nazionali ed europei per l’ampliamento e il rinnovamento del sistema museale e delle aree archeologiche pugliesi. Tutti questi benefici, portano ad una nuova spinta verso la coesione sociale e l’identità del territorio, alla diffusione ed alla disponibilità della conoscenza, all’aumento della creatività e dell’innovazione, alla vivibilità. 24
7. In quale misura si prevede di stabilire contatti con l’altra città che sarà nominata Capitale Europea della Cultura in Bulgaria? Si stabiliranno contatti con la città bulgara nominata per concordare manifestazioni che abbiano in comune il tema dello scambio internazionale in epoca antica (greca e bizantina) e contemporanea (globale / virtuale). Si realizzerà un progetto didattico sperimentale che preveda l’interscambio fra istituti di istruzione. Nelle azioni previste per l’integrazione sociale si propone una serie di incontri per il confronto dei servizi di aiuto e sostegno per l’infanzia, la famiglia e l’area del disagio. Da approfondite ricerche si è riscontrato che Taranto presenta molti aspetti in comune dal punto di vista storico, culturale e morfologico con alcune città bulgare come ad esempio Varna. Aspetti comuni fra Varna e Taranto Varna (Bulgaria) Taranto (Italia) Fondata nel VI secolo da alcuni coloni greci pro- Fondata nel 706 A.C. da coloni greci provenienti venienti da Mileto (Asia Minore) da Sparta Gli ori di Varna costituiscono la più ampia colle- Gli ori di Taranto costituiscono la più ampia col- zione di oggetti e gioielli di epoca antica in Bul- lezione di oggetti e gioielli della Magna Grecia. garia. Località balneare con bellissime spiagge Località balneare con spiagge pittoresche Museo Archeologico Museo Archeologico Delfinario Delfini nel Mar Piccolo Ponte di Varna: Asparuhov, lungo 2 km. e alto Ponte Punta Penna, lungo 1.909 mt. e raggiunge 52 mt. l’altezza di 45 mt. Patrono di Varna è San Nicola Patrono di Taranto è San Cataldo Nel caso in cui la città consegua il titolo, si prevede di cooperare con le altre città candidate che hanno superato la fase di pre-selezione? (la risposta a questa domanda è facoltativa nella fase di pre-selezione) Si coopererà con tutte le altre città candidate per elaborare manifestazioni e interventi che tengano conto delle proposte avanzate nella candidatura. Si procederà a sottoscrivere intese per definire responsabilità e modalità operative delle città partner nella condivisione dell’evento. Si comunicherà la programmazione culturale a tutte le città interessate che in maniera autonoma, ma coordinata con la struttura organizzativa della Città di Taranto, attue- ranno nel proprio territorio. 25
26
8. Si spieghi come la manifestazione può soddisfare i criteri illustrati di seguito. La risposta fac- cia esplicito riferimento a ciascuno dei criteri. (questa risposta dovrà essere approfondita nella fase di selezione finale) Per quanto riguarda “la Dimensione Europea”, si spieghi in quale modo la città intende perse- guire i seguenti obiettivi: a) promuovere la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città dell’Italia e di altri Stati membri, in qualsiasi settore culturale; b) valorizzare la ricchezza della diversità culturale in Europa; c) evidenziare gli aspetti comuni delle culture europee. In che modo la manifestazione potrebbe contribuire a rafforzare i legami della città con il resto d’Europa? La “Dimensione Europea” deve essere un “luogo mentale” grazie al quale il cittadino deve sentirsi partecipe, attraverso le sue azioni, dello spazio comune europeo al fine di: a) promuovere la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città dell’Italia e di altri Stati membri, in ogni settore culturale attraverso inviti e bandi, da realizzare al più presto, che sa- ranno pubblicati sul sito web di Taranto 2019; b) valorizzare la ricchezza della diversità culturale in Europa, con particolare attenzione alla Magna Grecia per l’Italia meridionale ed agli scambi antichi ed attuali con la Bulgaria, il Mediterraneo e l’Oriente; c) evidenziare gli aspetti comuni delle culture europee con il confronto fra artisti e pubblico internazionale negli eventi dettagliatamente descritti nella struttura del programma della ma- nifestazione e dell’Appendice A del Programma Culturale. 27
28
9. Si spieghi come la manifestazione può soddisfare i criteri illustrati di seguito. La risposta faccia esplicito riferimento a ciascuno dei criteri. (Questa risposta dovrà essere approfondita nella fase di selezione finale) Per quanto riguarda “la Città e i Cittadini”, si spieghi in quale modo la città assicura che il Progetto proposto per la manifestazione: - suscita l’interesse della popolazione a livello europeo; - incoraggia la partecipazione degli artisti, degli operatori del mondo socio-culturale e degli abitanti della città, dei suoi dintorni e del territorio coinvolto dal Progetto; - ha un carattere duraturo ed è parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città. Le attività proposte e programmate assumono il carattere di habitus comportamentale. Queste favori- scono il dibattito e la dialettica tra gli attori socio-economici della Città. Il confronto consentirà agli operatori culturali di intervenire con le loro idee e i progetti. Le linee di sviluppo, ampiamente diffuse e divulgate mediante l’uso dei mezzi di comunicazione, serviranno a consolidare la nuova immagine di Taranto. L’impegno attuale sarà mantenuto fino al 2019, anche grazie alla operosa collaborazione con le Istituzioni locali, provinciali, regionali, nazionali, attraverso un continuo confronto e la parte- cipazione della Città e dei Cittadini di Taranto. Per incoraggiare la partecipazione degli artisti, degli operatori del mondo socio-culturale, del mondo delle professioni e degli abitanti della città, dei suoi dintorni e del territorio coinvolto dal Progetto si faciliterà l’accesso alle informazioni e agli strumenti di partecipazione, alla redazione ed esecuzione del Programma generale e dei singoli eventi. Il Progetto permette di estendersi nel tempo attraverso una strategia di marketing territoriale che prevede investimenti industriali ecosostenibili e controlli di qualità delle produzioni agroalimenta- ri. Le aree produttive saranno riqualificate con l’utilizzo di risorse economiche, della ricerca, della tecnologia avanzata finalizzate al lavoro per migliaia di persone con la formazione di nuove figure professionali. 29
10. In quale modo la città intende collaborare o stabilire sinergie con le attività culturali pro- mosse dalle Istituzioni Europee? Sarà attivato uno sportello europeo di Taranto a Bruxelles, utilizzando gli spazi belgi della regione Puglia. Sarà attivato un Ufficio Taranto ECoC 2019, presso il Comune, che collaborerà con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per stabilire sinergie con le azioni promosse dalle Istituzioni Europee nel campo dell’Istruzione, della Cultura, del Turismo, della Coesione Sociale e dell’Integrazione Europea. L’Ufficio si configurerà come una “struttura dedicata” e sarà costituito nel rispetto delle più innovative procedure comunitarie, con lo scopo di facilitare e/o sviluppare le attività economiche dei suoi membri mettendo in comune risorse, attività ed esperienze. Si sta valutando l’ipotesi di dotarsi di una struttura dedicata tipo G.E.I.E. (Gruppo Europeo d’Inte- resse Economico) che nel rispetto delle procedure di cui gode ha lo scopo di facilitare e/o sviluppare le attività economiche dei suoi membri mettendo in comune risorse, attività ed esperienze. Ciò con- sentirà la possibilità di ottenere nello sviluppo dei progetti migliori risultati rispetto a quelli ottenibili operando singolarmente. Potranno essere membri di questa struttura: • le società, nonché gli altri enti giuridici di diritto pubblico o privato, che abbiano la sede socia- le o legale e l’amministrazione centrale nell’ambito della Comunità Europea; • le persone fisiche che esercitano un’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, una libera professione o prestano altri servizi nella Comunità. Sarà possibile realizzare svariate forme di cooperazione transnazionale basate su uno stesso modello contrattuale riconosciuto e tutelato dai diritti interni e dal diritto comunitario. 30
11. Alcuni parti del Progetto proposto si rivolgono a gruppi specifici (ad es. giovani, minoranze, ecc.)? Si indichino tali elementi. Il Programma prevede iniziative specifiche dedicate alle popolazioni immigrate e migranti in Puglia, da elaborare con le associazioni di stranieri. Uno spazio specifico sarà riservato alle rassegne dedicate ai giovani italiani, europei, extraeuropei, ai temi del femminicidio, dell’omofobìa, dell’invecchia- mento demografico e a tutti i problemi del disagio sociale. In ogni fase del programma sarà posta in primo piano la persona, con la focalizzazione sulle figure del bambino e del minore. Inoltre, concretamente, a Taranto e nel suo territorio sono presenti gruppi etnici di diversa prove- nienza (albanese, rumena, cinese, ecc.) ben inseriti nella società. Il progetto si rivolge anche a queste minoranze poiché nel contesto di un’economia generale è necessaria una proposta culturale plurale mirata a far coesistere le identità e le differenze. 31
12. Si indichino i contatti che la città o l’organismo responsabile della preparazione della mani- festazione ha avviato o intende avviare con: - gli operatori culturali della città; - gli operatori culturali situati fuori della città; - gli operatori culturali situati fuori dell’Italia. Si menzionino alcuni degli operatori con i quali si prevede di attuare una cooperazione e si in- dichino le collaborazioni previste. Il manifesto per la Candidatura di Taranto ECoC 2019 è stato sottoscritto da scrittori e artisti tarantini, pugliesi e italiani. Il Comitato Promotore ha avviato e intende avviare contatti con: - direttori artistici e manager culturali con esperienza internazionale; - gli operatori culturali della città e della provincia di Taranto; - gli operatori culturali della Puglia, dell’Italia meridionale e dell’Italia tutta; - gli istituti italiani di cultura e gli operatori culturali fuori dell’Italia; - Istituto italiano di cultura Sofia Bulgaria; - le Istituzioni culturali bulgare; - l’Associazione Italia-Bulgaria; - lo scultore bulgaro Reji Rashidov; - archeologi professionisti e Cooperative di archeologi del territorio jonico; - SBAP (Sovrintendenza Beni Archeologici Puglia); - MIBACT (Ministero Beni e Attività Culturali). al fine di individuare le possibili collaborazioni e attuare la necessaria cooperazione. Per l’inserimento di giovani universitari e archeologi professionisti precari si promuoverà un’intesa con il Comune di Taranto e il MiBACT, per il tramite della SBAP (Soprintendenza ai Beni Archeo- logici della Puglia), per favorire un durevole e permanente programma di catalogazione e schedatura dei materiali archeologici custoditi nei magazzini dello stesso Ente preposto alla tutela; ciò innesche- rebbe un innegabile e virtuoso processo di conoscenza del passato storico della città e del territorio ionico, aumentando - con un indotto di indubbio valore costituito dalla possibilità di allestire mostre, esposizioni e redazione di cataloghi e pubblicazioni scientifiche - anche l’occupazione e l’impiego dei professionisti e delle cooperative del settore dei Beni Culturali, in primis le risorse del territorio tarantino e le giovani professionalità provenienti dal corso di studio in Scienze dei Beni Culturali e del Turismo. 32
13. In che cosa il Progetto previsto è innovativo? Il valore innovativo del Progetto è indicato in sintesi nello slogan: “la crisi come opportunità per una nuova citizenship”. Il Progetto, articolato nelle diverse sezioni, è innovativo per il metodo adoperato, i contenuti proposti, le prospettive che apre. Per quanto riguarda il metodo, esso è ispirato ad una nuova visione della citizenship perché si è dato un ruolo fondamentale e attivo ai cittadini di Taranto, attraverso le loro espressioni associative oltre che istituzionali, al fine di individuare, mediante forum tematici, percorsi di sviluppo sostenibile per la città. L’innovazione consiste nella possibilità di cogliere nella crisi della struttura economica tarantina e del suo tessuto socio-culturale, le vie di una nuova cultura della speranza, suffragata da: - un’importante storia che nei millenni spessissimo ha visto la città tra le protagoniste dell’Oc- cidente (area della storia e della cultura); - paradigmi scientifici quali la ecosostenibilità (area della ricerca); - attive politiche dell’inclusione (area del sociale); - un’indifferibile rigenerazione urbana basata sul recupero e il potenziamento dell’esistente (area urbanistica); - la ripresa delle piccole e medie aziende legate all’agricoltura e alla conservazione dei prodotti agricoli, dall’area portuale, dalla retroportualità, dalle infrastrutture (area economica); - la valorizzazione e il potenziamento della ricerca scientifica, grazie al Dipartimento univer- sitario jonico, al Centro interdipartimentale del Politecnico, al Polo scientifico-tecnologico Magna Grecia, all’Istituto per la storia e l’Archeologia della Magna Grecia (area della scien- za e della tecnologia). L’innovazione del metodo e dei contenuti prevede anche la realizzazione di una rete tra i diversi sog- getti che devono dare corpo ai progetti delle 6 aree tematiche citate. 33
14. Se la città fosse nominata Capitale Europea della Cultura, quali sarebbero gli effetti di medio e di lungo termine di tale avvenimento da un punto di vista sociale, culturale e urbano? La città nel medio periodo avrebbe un’iniezione di fiducia che aprirebbe alla speranza, alla partecipa- zione, alla voglia di mettersi in gioco. Si creerebbe animazione sociale, si darebbe vita a spazi di par- tecipazione reali e virtuali. La cultura sarebbe avvertita come promotrice di cambiamento. Nel lungo periodo si consoliderebbe l’idea che la cultura, la conoscenza, il sapere sono le vere ricchezze di chi, come Taranto, non è terra di petrolio. È terra di bellezze naturali e artistiche che devono, attraverso la cultura, diventare patrimonio dell’umanità da valorizzare, conservare, tutelare e far conoscere e creare sviluppo economico sostenibile. Una sfida da vincere per ritrovarsi: la ripresa della crescita sociale, culturale e urbana della città e dei cittadini di Taranto, della Puglia e dell’Italia meridionale. Ma l’effetto fondamentale e decisivo sarebbe quello di ottenere un incremento occupazionale nei settori dei quali è stata sottovalutata l’opportunità. I giovani laureati costretti a trasferirsi potrebbero avere un’occasione per le professionalità acquisite. Condividendo progettualità sostenibili con la “rete del sapere” (Ordini Professionali, Università, ecc.) con quella della forza economica (Camera di Commercio, Associazioni di categoria datoriali) e con la partecipazione attiva della cittadinanza (Associazioni, Movimenti, Terzo Settore, ecc.) si potrebbero raggiungere risultati eccellenti facendo diventare realtà i tanti progetti da tempo nel cassetto. Attra- verso la “condivisione e sostenibilità” potrebbe rinascere il Borgo Antico con le vie dello shopping, delle arti antiche e degli antichi mestieri. Si aprirebbero botteghe artigiane, scuole professionali per ragazzi e corsi didattici per bambini. I cittadini del Borgo Antico, dell’intera città, e della provincia sarebbero guidati all’accoglienza e alla civiltà dell’ospitalità verso i turisti. Le autorità̀ municipali pensano di fare una dichiarazione pubblica di intenti, per quanto ri- guarda il periodo successivo all’anno della manifestazione? Il Consiglio Comunale di Taranto e i Consigli Comunali delle città pugliesi che aderiranno al proget- to, potranno indicare intenti, proposte, progetti per tutto il percorso fino e dopo il 2019. 34
35
15. Come è stata ideata e preparata questa candidatura? Il percorso di ideazione e preparazione della candidatura di Taranto a ECoC 2019 affonda le sue ra- dici nel profondo cambiamento di carattere socio-economico che la città sta vivendo da alcuni anni, dovendo riformulare la sua vocazione industriale verso le nuove sfide della società postindustriale e della conoscenza. In tale senso la candidatura assume valenza simbolica, oltre a rappresentare un volano per formidabili percorsi di sviluppo e crescita globale. La Giunta Municipale di Taranto ha per questa ragione formalizzato la candidatura con l’approvazio- ne di una delibera in tal senso nella primavera 2012. Il percorso ha conosciuto un rinnovato slancio e implicazioni operative nel marzo 2013, quando un gruppo di associazioni operanti sul territorio nel campo dell’animazione culturale, si è fatto carico di delineare un percorso che portasse al coinvol- gimento del territorio nella sua interezza. Contestualmente è stato individuato, nella persona di un Consigliere Comunale membro di una di queste associazioni, il referente per l’organizzazione delle iniziative di preparazione alla candidatura. Si segnalano alcuni tra i momenti particolarmente significativi: - la presentazione del percorso, nella primavera 2013, presso il Municipio di Taranto, alla quale hanno preso parte tutte le realtà culturali, sociali, imprenditoriali e istituzionali operanti sul territorio, oltre che i Sindaci dei Comuni di Taranto e di Bari, partner della candidatura dal primo momento; - la presentazione dell’iniziativa, nella primavera 2013, presso la Camera di Commercio di Bari, alla quale hanno partecipato, oltre che manifestato interesse e sostegno, moltissime Città pugliesi, da diverse aree della Regione; - la Carovana per Taranto 2019, nell’estate 2013, momenti di coinvolgimento di tutte le realtà locali della Provincia di Taranto, conclusi con la firma di protocolli di intesa tra le comunità e il Comitato promotore Taranto ECoC 2019; - attivazione nei mesi di luglio e agosto di 5 tavoli per la redazione del Dossier di Candidatura: 1. Cultura; 2. Sviluppo Economico, Turismo e Commercio; 3. Infrastrutture e Rigenerazione Urbana; 4. Comunicazione e Partecipazione; 5. Sociale; - confronto con il Sindaco di Taranto e con il Dirigente delegato per la redazione del Dossier di Candidatura; - attivazione tavolo tecnico-scientifico, con la partecipazione dei Coordinatori dei Gruppi di Lavoro, del Consulente Tecnico Informatico, della Presidenza del Comitato, del Dirigente Comunale, dell’Assessore alla Cultura per la redazione del Dossier di Candidatura Taranto ECoC 2019. 36
37
38
II. STRUTTURA DEL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE 1. Qual è la struttura del Progetto, che la città prevede di svolgere nel caso in cui sia nominata Capitale Europea della Cultura (linee di orientamento, trama tematica della manifestazione)? Quale durata avrà il Programma? (questa risposta dovrà essere approfondita nella fase di se- lezione finale) La struttura del progetto è fondata sulla dimensione europea e internazionale di Taranto, metropoli della Magna Grecia, porto militare e città industriale dell’Italia unita. Il progetto si articola secondo le seguenti linee di orientamento: 1. Taranto dal mito al progetto di rinascita; 2. Taranto ponte d’Europa nel Mediterraneo; 3. Taranto da città del disastro ambientale a città dello sviluppo ecosostenibile. Creatività, Ricerca, Innovazione ispireranno le molteplici attività che avranno luogo durante le quat- tro stagioni del 2019 a Taranto, nelle città della Provincia, della Regione Puglia, della Magna Grecia, dell’Italia, della Bulgaria con iniziative proprie e in collaborazione da definire nel corso del 2014/15: • Taranto città di pace e di accoglienza, d’inclusione sociale e di dialogo interculturale; • Taranto città del mare, della ricerca e della formazione; • Taranto città nuova; • Ecosistema, mito e storia; • Arte contemporanea nella città vecchia, nei quartieri e nei parchi urbani; • Euro-Mediterranean artificial caves network; • Voci e suoni d’Europa: mare e vento; • Reale/immaginario: CinemaStudio. Meeting delle Scuole di Cinema Euromediterranee; • Scrivere a Taranto: Letteratura e Premio Taranto per il mare; • Vele e navi di pace: incontro mondiale dei velieri navi-scuola delle Marine Militari. 2. Quali sono gli eventi principali che segneranno l’anno 2019? Si forniscano le seguenti informazioni per ciascuno di essi: - descrizione dell’avvenimento, - data e luogo, - partner del Progetto, - finanziamento. (la risposta a questa domanda è facoltativa nella fase di pre-selezione) 39
Eventi principali che segneranno l’anno 2019 da gennaio a dicembre: Descrizione dell’avvenimento Data e luogo Partner del Progetto Finanziamento Dialogando con i Premi Nobel Gennaio / Dicembre Istituzioni nazionali e Pubblico / per la Pace un incontro al mese a internazionali privato Taranto I colori d’Europa a Taranto: Gennaio / Dicembre a Soprintendenza ai Beni Pubblico / sul Muraglione dell’Arsenale Taranto Architettonici e Cultu- privato Militare rali, Marina Militare, Comune di Taranto Parco delle sculture del fiume Gennaio / Dicembre Soprintendenza ai Beni Pubblico / Galeso Mar Piccolo Culturali, privato Taranto Comune di Taranto Euro Mediterranean Artficial Gennaio / Dicembre Comuni della Provincia Pubblico / Caves Network Comuni della Provin- di Taranto privato cia di Taranto Festival della sperimentazione Gennaio / Dicembre a Associazioni culturali Pubblico / musicale: “Ripartenze” Taranto privato Festival musicale delle identità Settembre a Taranto Orchestra Magna Grecia Pubblico / pri- europee vato Reale/immaginario: Cinema- Gennaio / Dicembre a Scuole di cinema Pubblico / Studio. Meeting delle scuole di Taranto privato cinema euro mediterranee Paisiello European Opera Fe- Maggio a Taranto Istituto Paisiello Pubblico / stival privato Creatività, ricerca e innova- Dicembre, Aula Ma- Università degli Studi, Pubblico / zione per un nuovo modello di gna Università, a Ta- Politecnico, privato sviluppo integrato ranto Camera di Commercio, Confindustria Velieri e navi-scuola di pace Gennaio / Dicembre a Marine Militari Interna- Pubblico / Taranto zionali privato “Città Nuova” / Laboratori Gennaio / Dicembre a Associazioni del Terzo Pubblico / Taranto Settore privato Eventi preparatori che si svolgeranno dal 2014 al 2018 nei luoghi della Magna Grecia: 1. convegno di studi “Rigenerare la città per farla diventare vivibile per i Tarantini e meta turi- stica internazionale” nel 2014 e nel 2015; 2. ricerca su sviluppo sostenibile e qualità della vita dal 2014 al 2018; 3. le vie della cultura: la via francigena nel 2015; 4. mostre/convegni su e nei luoghi dell’architettura militare a Taranto dal 2014 al 2018; 5. la svolta della battaglia di Canne nel 2016; 6. gli ori di Taranto: l’arte orafa della Magna Grecia nei Musei nazionali e internazionali nel 2017; 40
7. edizione in tutte le lingue della UE e del BRICS di Pellegrino di Puglia di Cesare Brandi 2018; 8. forum aperti ai cittadini su temi culturali e sociali dal 2014 al 2018; 9. i colori d’Europa a Taranto da dicembre 2015 al 2018; 10. progetto “Lo Jonio cuore del Mediterraneo”. Partecipazione alla Fiera Internazionale del Tu- rismo di Berlino, dal 05 al 09 marzo 2014. 3. Come la città intende scegliere i progetti/gli eventi che andranno a costituire il Programma del 2019? (la risposta a questa domanda è facoltativa nella fase di pre-selezione) 1. bandi pubblici; 2. criteri rispondenti agli obiettivi del dossier di candidatura; 3. costi compatibili col piano finanziario; 4. innovatività e impatto di immediata fruibilità e implementazione; 5. dimensione europea. Durante la fase di selezione si inviteranno tutti gli operatori culturali a inviare i progetti. Sarà privilegiata la dimensione europea attraverso la comunicazione delle iniziative in tutte le lingue dell’Unione europea e nelle lingue dei Paesi del BRICS. 41
42
III. ORGANIZZAZIONE E FINANZIAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE 1. Struttura organizzativa L’organigramma della struttura organizzativa prevede: 1.1. Che tipo di struttura sarà quella incaricata dell’organizzazione e della realizzazione del Progetto? Quali saranno le sue relazioni con le autorità della città? (questa risposta dovrà essere approfondita nella fase di selezione finale, in particolare allegando lo statuto dell’organizzazione, l’organigramma, i curriculum vitae dei principali referenti, le in- dicazioni riguardanti la sua capacità finanziaria nonché gestionale, oltre a un grafico della sua struttura, corredato da informazioni riguardanti le rispettive responsabilità dei diversi livelli) 1.2. Qualora l’area circostante fosse coinvolta nella manifestazione, come sarà organizzato il coordinamento fra le autorità locali e regionali? Con un rapporto fra il sindaco di Taranto, i sindaci dei comuni della provincia di Taranto, i sindaci dei comuni della regione Puglia, i sindaci delle città partner degli eventi e delle iniziative. 43
1.3. Quali sono i criteri e le modalità in base ai quali è stato/sarà scelto il direttore/la direttrice artistico/a della manifestazione? Qual è o quale sarà il suo profilo? Quando entrerà in carica? Quale sarà il suo campo d’azione? (questa risposta dovrà essere approfondita nella fase di se- lezione finale) Il direttore/la direttrice artistico/a della manifestazione sarà scelto attraverso un bando pubblico con invito a partecipare a personalità internazionali che abbiano già realizzato rassegne e manifestazioni di respiro internazionale. Sarà valutato il curriculum e l’eventuale progetto di massima della manife- stazione da una commissione di esperti nominata dal Comitato Organizzatore. Il suo profilo sarà quello di una personalità di rilievo internazionale, di comprovata esperienza nel settore, che elabori un progetto della manifestazione in possesso dei requisiti del bando e assicuri il raggiungimento degli obiettivi di rinascita della città di Taranto e del suo sviluppo turistico. Il direttore/la direttrice artistico/a della manifestazione entrerà in carica, dopo il superamento della fase di pre-selezione. Il suo campo d’azione sarà quello della organizzazione della manifestazione avvalendosi della colla- borazione dei Direttori Artistici di sezione che saranno individuati secondo le sue indicazioni in un confronto con l’organigramma previsto. 2. Finanziamento dell’evento: 2.1. Quale è stato il bilancio annuo che la città ha destinato alla cultura negli ultimi 5 anni esclu- dendo le spese sostenute per la presente candidatura (ECoC)? Si prega di compilare la tabella sottostante. Bilancio annuale che la città ha destina- Bilancio annuale che la città ha destinato Anno to alla cultura (in% del bilancio annuale alla cultura (in euro) complessivo della città) -4 2009 564.852,51,00 0,28 -3 2010 687.467,43,00 0,32 -2 2011 1.380.644,14,00 0,62 -1 2012 495.775,92,00 0,28 2013 (*) 560.000,00 0,28 (*) Stima presunta non essendo approvato il Bilancio della Città 2.2. Si prega di compilare le seguenti tabelle con le informazioni riguardanti il budget comples- sivo relativo al Progetto Capitale Europea della Cultura (ovvero specificare l’entità dei fondi destinati al Progetto). Non essendo approvato il Bilancio della Città, i fondi per le spese operative dell’anno 2013 possono essere ulteriormente incrementate in sede di approvazione, così come quelle dei Bilanci successivi dal 2014 al 2019 e seguenti. Spese totali preventivate Spese operative Spese operative Spese per capitale Spese per capitale (in euro) (in euro) (in %) (in euro) (in %) 288.647.985,00 8.480.000,00 2,94 280.167.985,00 97,06 44
[Qualora la città stia pianificando di avvalersi di fondi provenienti dall’usuale bilancio annuale per la cultura al fine di co-finanziare il Progetto ECoC, si prega di indicare l’importo (in euro) che verrà prelevato dall’usuale bilancio annuale per la cultura, a partire dall’anno di presenta- zione della candidatura (2013) fino all’anno ECoC incluso (2019)]. E’ intendimento dell’Amministrazione Comunale destinare il 20% delle somme stanziate per la Cul- tura nei Bilanci dal 2013 al 2015 incrementando ulteriormente tali somme nei bilanci dal 2016 al 2019 e successivi, al fine di cofinanziare il progetto ECoC per almeno il 25-30%. di cui: Entrate di cui: Entrate di cui: Entrate di cui: Entrate Entrate totali ri- provenienti dal provenienti dal provenienti dal provenienti dal portate nel budget settore pubblico settore pubblico settore privato settore privato (in euro) (in euro) (in %) (in euro) (in %) 8.480.000,00 6.740.000,00 79 1.740.000,00 21 Entrate provenienti dal Specificare: importo pianificato, in euro in % settore pubblico garantito. Governo nazionale 2.350.000,00 35 Città 1.890.000,00 28 Regione 1.000.000,00 15 UE 1.500.000,00 22 garantito altro TOTALE 6.740.000,00 100 2.3. Si prega di compilare le seguenti tabelle, al fine di illustrare il budget operativo per il Pro- getto ECoC. a) Spese operative complessive: Spese Spese Spese per il Promozione Promozione Salari, Salari, per il operative Progetto e marketing e marketing spese generali, spese generali, Progetto Altro amministrazione amministrazione (in 000 euro) (in 000 euro) (in 000 euro) (in %) (in 000 euro) (in %) (in %) 8.480,00 6.330,00 75 1.150,00 13 1.000,00 12 45
b) Calendario previsto per effettuare le spese operative: Calendario Spese per il Spese per il Promozione Promozione Salari, Salari, Altro delle spese Progetto Progetto e marketing e marketing spese generali, spese generali, (in 000 euro) (in %) (in 000 euro) (in %) amministra- amministra- zione zione (in 000 euro) (in %) Anno 5* - 100,00 1,58 50,00 4,34 50 5 2014 Anno 4* - 330,00 5,21 100,00 8,70 100 10 2015 Anno 3* 400,00 6,31 100,00 8,70 100 10 -2016 Anno 2* - 500,00 7,90 100,00 8,70 100 10 2017 Anno 1* - 1.000,00 15,80 200,00 17,39 250 25 2018 Anno 3.200,00 50,56 500,00 43,47 300 30 ECoC 2019 Anno +1* 800,00 12,64 100,00 8,70 100 10 - 2020 *Specifi- care l’an- no appro- priato 2.4. Spese complessive in conto capitale: Spese in conto capitale Finanziamento di nuove infra- Riqualificazione urbana Infrastrutture (investimenti strutture a carattere culturale o (rinnovamento di piazze, per metropolitana, stazioni (in euro) miglioramento di strutture esi- giardini, strade, sviluppo ferroviarie, cantieri navali, stenti (inclusi musei, gallerie, di spazi pubblici, ecc.) strade, aeroporti, ecc.) teatri, cinema, sale da concerti, (in euro) (in euro) centri d’arte, ecc.) (in euro) 280.167.985,00 16.318.540,00 48.442.199,00 215.407.246,00 N.B.: Alle spese per infrastrutture vanno aggiunte quelle di infrastrutturazione ed ammodernamento del porto di Taranto di competenza dell’Autorità Portuale e quelle di competenza di altri Enti (Pro- vincia, ANAS, ecc.), non esattamente conosciute. 2.5. Gli enti pubblici finanziatori (città, regione, Stato) hanno assunto un impegno formale a corrispondere il finanziamento? In caso di risposta negativa, quando lo faranno? L’adozione di impegni formali da parte degli enti pubblici (città, Regione e Stato), avverranno già nella fase di pre-selezione per quanto riguarda il Comune di Taranto che si impegna, in sede di forma- zione anche dei bilanci successivi a quello del 2014 e fino al 2019, nell’augurata ipotesi che la Città ottenga il titolo, a sostenere a suo carico, le spese indicate nelle su esposte tabelle. Certamente, da parte delle Regione e da parte dello Stato, non mancherà il sostegno finanziario, così come avvenuto per altre Città italiane che in passato hanno ottenuto il titolo di “Capitale Europea della Cultura”. 46
Puoi anche leggere