COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia

Pagina creata da Valeria Fiore
 
CONTINUA A LEGGERE
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
Notiziario n. 6 gennaio 2022
                                       Distretto 204 Italia

                 COMUNICARE IL
                   DISTRETTO

Ben ritrovate!
Eccomi ancora una volta davanti alla tastiera del mio PC, puntuale nel riportare gli eventi mensili
del nostro Distretto.
Il “Salotto virtuale del D204” è divenuto per noi un punto
d’incontro nel quale è piacevole vederci e comunicare. E’
veramente bello scambiarci le idee che spaziano dai
problemi dei Club alle possibilità derivanti da service di
largo respiro.
Nell’ultimo “Salotto virtuale del D204”, quello del 3
gennaio, partendo dalla comunicazione della Presidente
Internazionale sulla vaccinazione contro il Papilloma virus,
abbiamo cercato di valutare insieme la fattibilità di operare
in modo attivo sul nostro territorio e ci siamo chieste
“come” agire avviando una semplice ricognizione sullo
stato delle cose che esporremo al prossimo incontro.
Abbiamo raccolto l’invito dell’Editor internazionale e, sul
modello di comunicazione del 35esimo anniversario dei
Club di Como e di Varese e Verbano, in base alle vostre
segnalazioni, stiamo preparando il materiale necessario
da pubblicare sulla IIW Newsletter in modo che appaia
come i Club del Distretto 204 hanno festeggiato l’Inner
Wheel Day. L’aumento dei contagi Covid non ci ha

1
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
impedito di proseguire con quanto programmato, anche se spesso ci ha costretto ad adeguare i
nostri incontri alle regole che, purtroppo, ormai da tempo condizionano i nostri eventi.
Abbiamo ricevuto dal CN la Prima Agenda seguita dalla comunicazione che dei 33 Emendamenti
presentati dal Distretto e da 5 Club (ratificati durante la Prima Assemblea Distrettuale del
16/10/2021), ne sono stati “accettati” 12. Sono perfettamente consapevole che questo discorso
sugli Emendamenti risulti astratto per molte di noi, ma non possiamo ignorare che tra due anni
l’Associazione compirà 100 anni. E’ chiaro che solo attraverso le richieste di modifica ai
Regolamenti in vigore possiamo garantire un loro adeguamento ai cambiamenti che sono
intervenuti nel tempo nella società in cui viviamo. Per questo un particolare ringraziamento va alle
socie che si sono impegnate nella stesura degli Emendamenti presentati dal D204.
Tutti i Club sono stati coinvolti dai “preparativi” al voto elettronico fissato per il prossimo mese.
Grazie all’impegno massiccio della Segretaria distrettuale, sono stati verificati gli indirizzi sia
ufficiali sia delle PEC di tutti i Club del Distretto; abbiamo appuntato tra i nostri impegni quello della
simulazione del voto elettronico programmata per il 7 febbraio. A questo evento potrà assistere
qualunque socia (naturalmente su opportuna segnalazione al Distretto) proprio per garantire a tutti
i Club l’espressione di voto digitale sulle cariche del CN.
Lo abbiamo ripetuto più volte: per il Distretto si voterà con la tradizionale Raccomandata con
ricevuta di ritorno, mentre per l’Internazionale, anche se alla Convention di Jaipur le Delegate
hanno votato per il cambiamento della modalità di voto passando dal cartaceo al voto elettronico,
non si sa nulla. Il CN non ha ancora ricevuto istruzioni dall’IIW sulla modalità di voto, però siamo
già in possesso dei profili delle candidate alle Cariche apicali dell’Inner Wheel.
Sempre dal CN abbiamo appreso una variazione significativa nella modalità di accesso ai
Directory 2022-2023, perché ogni singolo Club dovrà ordinali direttamente all’International,
pagandoli in sterline. In alternativa, tramite web, si potrà accedere al Directory presente sul sito
Nazionale sia per la sua consultazione sia per la sua eventuale stampa.
E’ questa una soluzione che ci spinge a diventare sempre più tecnologiche e ad abituarci a vedere
il mondo di Internet come un’opportunità anche per la comunicazione.
A questo proposito vi invito caldamente a utilizzare sia la pagina Facebook del Distretto per
rendere “visibili” gli eventi del Club sia i siti dell’IW (del Distretto, del Nazionale e
dell’Internazionale) per trovare informazioni che facilitino anche la vita nel Club.
Da tempo il sito del D204 richiederebbe interventi strutturali che, per essere adeguati alle effettive
necessità, dovrebbero venire proposti anche dai Club, utenti per eccellenza di questa risorsa.
Parlando di Internet non posso fare a meno di segnalare l’evento organizzato dal Distretto (con
una videoconferenza programmata per venerdì 11febbraio) per diffondere la conoscenza tra noi
dei mondi paralleli che convivono in Internet e delle truffe on line. Il Relatore dell’incontro è una
persona particolarmente qualificata per condurre anche piacevolmente un discorso che in realtà è
molto impegnativo.
Un obiettivo che caratterizza le linee programmatiche del CED 2021-2022 è procurare visibilità
all’Inner Wheel attraverso la proposta di più eventi.
Certamente il successo riscosso dal “Concerto straordinario per l’accoglienza delle donne
afghane” (28/11/2021) ha portato con sé una visibilità per l’IW anche attraverso un Service sociale
particolarmente sentito.
Da poco la Chairman del Comitato all’Espansione (insieme ai 4 membri del Comitato) ha avviato il
progetto distrettuale “Libro dei Musei” raccogliendo molti consensi presso i Club impegnati nella
segnalazione di Musei “minori”.
Io stessa ho registrato dei podcast per il Distretto 2041 del Rotary, per raccontare al mondo
rotariano l’evoluzione dell’Inner Wheel sino ad oggi.

2
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
Per quanto riguarda il progetto distrettuale nella lotta al Bullismo e al Cyberbullismo è già arrivata
la risposta di alcuni Club e questo è molto positivo. Ma non basta. Noi “innerine” dobbiamo
 proseguire con convinzione nella lotta contro questa piaga sociale e augurarci di poter influenzare
in modo positivo l’approccio alla vita dei nostri bambini, ragazzi e giovani.
Prima di chiudere questa “chiacchierata” tra Amiche con il consueto resoconto sulle proposte da
parte di socie che forniscono suggerimenti per Service di largo respiro, vi riporto i risultati emersi
dal sondaggio proposto dal CED durante la Prima Assemblea distrettuale di sabato 16 ottobre
2021, realizzato attraverso l’invito a compilare il mini questionario dal titolo “Chi siamo?”.
Delle 130 socie circa presenti all’Hotel Gallia, 40 hanno risposto in forma anonima.
Dall’analisi di questo campione è emerso che tra le presenti all’Assemblea poco più del 62% era
socia IW da più di dieci anni, l’85% aveva ricoperto la carica di Presidente di Club, il 60% ha
conseguito una laurea, il 70% è impegnata in un’attività lavorativa. Questi dati confermano che se
anni fa i Club erano formati da donne che accanto alla cura per la famiglia coltivavano la
disponibilità ad impegnarsi in campo sociale, oggi sono costituiti da professioniste particolarmente
attente alle necessità del “prossimo”.
Ed ecco le proposte che si aggiungono alle cinque già ufficializzate in Notiziari precedenti.
1.     da Dely, del Club di Merate-Vimercate Brianza, viene la proposta di istituire una giornata
dell’Espansione o un Mercatino dell’Espansione con l’obiettivo di far conoscere la realtà IW
all’esterno ed attrarre nuove socie;
2.     Nella, del Club di Cuorgné e Canavese, suggerisce di (ri)proporre il service per debellare il
tetano che colpisce le madri ed i neonati nei paesi più poveri (è stato Service IIW nel triennio 2003-
06);
3.     Natascia, del Club di Milano San Carlo Naviglio Grande, suggerisce di riportare sempre su
tutte le “pubblicazioni” IW il link del sito dell’Internazionale in modo che chi legge anche una
locandina possa andare a vedere le caratteristiche qualificanti l’Inner Wheel”;
4.      Silvia, del Club di Milano Giardini, propone di raccogliere le musiche che hanno
caratterizzato i concerti organizzati dai Club del D204 (dal Distretto, dal Club di Santhià, dai Club
torinesi, ecc.) in un CD (saranno da valutare gli aspetti legati al copyright) .
Accolgo i suggerimenti che mi pervengono dai Club con gioia, perché rispecchiano un autentico
interesse per l’Inner Wheel e per il suo futuro. Grazie.
Arrivederci. Un abbraccio.

                                               Maria

Milano, 29 gennaio 2022

3
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
INNER WHEEL DAY - 10 GENNAIO 2022
IIW MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE

Dopo il primo incontro, tenutosi il 15 novembre 1923 presso i bagni turchi di Herriot, 27 mogli di
Rotariani tennero un secondo incontro al Social Club di Lower Mosley Street, Manchester e
formarono ufficialmente il Club di Manchester, Presidente Signora Margarette Oliver Golding e
Signora W.A. Nixon prima segretaria e tesoriere.
Lo scopo del Club sarebbe stato quello di promuovere l'amicizia e incoraggiare il servizio
personale.
Estratto dal verbale della seconda riunione del 10 gennaio 1924:
"Il nome del Club sarà Inner Wheel ".
"Le riunioni si terranno ogni martedì e proseguiranno tutto l'anno".
L'incontro segnò l'inizio dell’Inner Wheel!
Il primo Distretto IW n. 5 fu costituito nel 1928, l'Associazione nacque nel 1934. 36 anni più tardi
Mrs Helena Foster, Presidente IIW dell’anno 1969/70 ebbe la brillante idea di suggerire di
celebrare l’Inner Wheel Day ogni anno il 10 gennaio e scrisse una lettera a tutti le presidenti dei
club chiedendo loro di unirsi in azione il 10 gennaio per estendere il servizio e l'amicizia.
Quest'anno 2022, 98° Anno Inner Wheel, l’Inner Wheel sarà il 52° dalla sua creazione.
Condividendo l'iniziativa presa dal mio predecessore Helena, seconda presidente IIW, nella veste
di 54esima presidente IIW ho inviato una lettera alle Rappresentanti Nazionali, Distretti e Club
senza distretto, chiedendo loro di sostenere, nei primi dieci giorni di gennaio 2022, la campagna
"Wheel Can Cerv" lanciata dall'Associazione degli Inner Wheel Clubs nelle Filippine Inc. per
contribuire a sradicare il cancro al collo dell’utero, onorando così la prima priorità del mio tema
presidenziale "Pink First": Salute delle donne.
"Donne che aiutano le donne" si tradurrà quindi in "Donne che salvano le donne".
Quello che vi ho appena scritto è stato possibile grazie alla lungimiranza della nostra fondatrice, la
signora Margarette Oliver Golding, moglie di un rotariano di Manchester, donna d'affari capace,
grande filantropa e eccellente oratore che lavorò per Inner Wheel dal 1923 fino al 1939, l'anno
della sua morte, dopo aver visto la formazione di 100 Club. Dal 2000 il suo nome è stato onorato
con l'istituzione del Premio Margarette Golding, conferito alle socie Inner Wheel o a persone al di
fuori dell’Associazione per il servizio altamente meritevole alla comunità, su base regolare. Il
riconoscimento è stato istituito in occasione dell'undicesima Convention di Stoccolma, nel 2000.
Il merito della signora Golding fu di dare vita a una nuova organizzazione, di guidarla attraverso le
sue fasi formative e di vederla saldamente affermata.
Il 17 giugno 2014 un asteroide è stato battezzato "Golding" e dedicato a Margarette grazie al Club
di Torino Europea Distretto, 204 Italia.

4
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
Nell'aprile 2010, quando ero Governatrice del Distretto 206 Italia, con alcune socie e mariti
appartenenti al mio Distretto ho visitato l'IWC di Manchester, il Club Fondatore, una visita che
considero come un pellegrinaggio che ogni socia IW dovrebbe fare una volta nella sua vita.
Spero che questo flash-back vi incoraggi a visitare il Club Fondatore in occasione della Convention
che si terrà a Manchester nel maggio 2024, durante la quale si celebrerà anche il Centenario
dell’Inner Wheel.
Buon 52 Inner Wheel Day 2022!

In amicizia

                                                 Ebe Panitteri Martines

5
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
INNER WHEEL DAY – 10 GENNAIO 2022
MESSAGGIO DELLA PRESIDENTE NAZIONALE

                                       Ettorina Ottaviani

6
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
INNER WHEEL DAY – 10 GENNAIO 2022

MESSAGGIO DELLA GOVERNATRICE

Carissime Buon Inner Wheel Day!
Oggi festeggiamo il 98esimo anniversario della nostra meravigliosa Associazione.
Auguro a tutte noi di essere sempre in armonia con le finalità IW:
1. amicizia, che non può esistere disgiunta dall'etica e dal rispetto verso le persone e la
verità;
2. attenzione verso il "prossimo" che ci porta ad essere sempre pronte a offrire
supporto su base volontaria e individuale;
3.    internazionalità, tanto più che il mondo è diventato un “villaggio globale”, perché le
tecnologie hanno annullato le distanze.
Un abbraccio. Maria

               (Margarette Golding, fondatrice dell'Inner Wheel nel 1924)

7
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
Notizie dai Club
     Inner Wheel Club di Busto-Gallarate-
                             Legnano “Ticino”

VIRGINIA WOOLF E IL MONDO DELLE DONNE

Questa breve relazione nasce da una domanda: perché l’INNER WHEEL nasceva quasi un secolo
fa a Manchester?

Per cercare una risposta a ciò ho trovato una riflessione di Virginia Woolf sulla condizione delle
donne nella letteratura della Gran Bretagna di inizi ‘900.

Nel 1929 la Woolf pubblica un saggio narrativo dal titolo “A Room of One’s Own” (Una stanza tutta
per sé). L’autrice osserva che per secoli alle donne è stato negato l’accesso alla cultura ed è
stato imposto loro un ruolo esclusivamente
domestico. Secondo la scrittrice per dedicarsi
alla letteratura occorrono alcune condizioni
indispensabili: la disponibilità di denaro e una
stanza per sé per poter scrivere. Il centro della
narrativa “al femminile” è la casa, il luogo
appartato in cui isolarsi per riflettere e
scrivere. In un passo del
libro, la Woolf immagina e racconta con stile
ironico e leggero cosa sarebbe successo se
William Shakespeare, nell’epoca in cui è
vissuto, avesse avuto una sorella dotata del
suo stesso talento per la letteratura e la
scrittura in genere.

 “Consentitemi di immaginare, dal momento
che i fatti sono così difficili a ottenersi, che
cosa sarebbe accaduto se
Shakespeare avesse avuto una sorella
meravigliosamente dotata, chiamata Judith,
poniamo. Molto probabilmente Shakespeare
frequentò – perché sua madre era
un’ereditiera – la scuola secondaria, dove è
probabile che avesse imparato il latino-
Ovidio, Virgilio e Orazio – e gli elementi-base
della grammatica e della logica. […] Nel

8
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
frattempo quella sua sorella straordinariamente dotata, immaginiamo, rimaneva in casa. Era
altrettanto desiderosa di avventura, altrettanto ricca di fantasia, altrettanto impaziente di vedere il
mondo quanto lo era lui. Ma non venne mandata a scuola. Non ebbe la possibilità di imparare la
grammatica e la logica, men che mai quella di leggere Orazio e Virgilio. Di tanto in tanto prendeva
in mano un libro, magari uno di quelli di suo fratello, e ne leggeva alcune pagine. Ma a quel punto
arrivavano i genitori e le dicevano di rammendare le calze o badare allo stufato e smetterla di
fantasticare fra libri e fogli di carta. Avranno certo parlato con tono brusco ma gentile, perché
erano gente concreta che sapeva come debbono vivere le donne e amavano la loro figlia – anzi,
più facilmente di quanto non si creda, lei era la prediletta di suo padre. È possibile che scrivesse di
nascosto qualche pagina, su in soffitta, ma stava bene attenta a nasconderla o bruciarla. Molto
presto, però, ancor prima che fosse uscita dall’adolescenza, dovette essere promessa in moglie al
figlio di un vicino mercante di lane. La ragazza gridò che il matrimonio le era odioso, e per averlo
detto venne picchiata con violenza dal padre. Ma poi l’uomo smise di rimproverarla. Piuttosto la
supplicò di non darle questo dolore, di non disonorarlo rifiutando il matrimonio. Disse che le
avrebbe regalato una collana o una bella sottogonna; e aveva gli occhi pieni di lacrime. Come
faceva a disobbedirgli? Come faceva a spezzargli il cuore. Fu la forza del talento che era in lei, da
sola, a indurla a compiere quel gesto. Una notte d’estate la ragazza preparò un fagottello con le
sue cose, si calò giù con una corda e prese la strada di Londra. Non aveva ancora diciassette
anni. Gli uccelli che cantavano nel verde non erano più melodiosi di lei. Come suo fratello, lei
possedeva il dono della più viva fantasia per la musicalità delle parole. Come lui, aveva una
inclinazione per il teatro. Si fermò davanti alla porta degli attori; voleva recitare, disse. Quegli
uomini le risero in faccia. L’impresario – un uomo grasso, dalle labbra carnose – scoppiò in una
risata sguaiata. Urlò qualcosa a proposito dei cani ballerini e delle donne che volevano recitare –
nessuna donna, disse, avrebbe mai potuto fare l’attrice. L’uomo fece intendere invece – vi lascio
immaginare che cosa. Non avrebbe mai trovato qualcuno che le insegnasse quell’arte. E, del
resto, avrebbe forse potuto cenare nelle taverne o andarsene in giro per strada a mezzanotte?
Eppure il suo talento la spingeva verso la letteratura e desiderava ardentemente potersi nutrire in
abbondanza della vita di uomini e donne e studiarne i costumi. E alla fine – poiché era molto
giovane, stranamente somigliante nel volto a Shakespeare, il poeta, con gli stessi occhi grigi e le
sopracciglia arrotondate alla fine Nick Greene, l’attore impresario, ebbe compassione di lei; la
ragazza si ritrovò incinta di quel gentiluomo e così – chi mai potrà misurare il fervore e la violenza
del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna? – si uccise, in una
notte d’inverno, ed è sepolta nei pressi di un incrocio, là dove oggi si fermano gli autobus vicino a
Elephant and Castle. Così, più o meno, sarebbe andata la storia, io credo, se una donna, ai tempi
di Shakespeare, avesse avuto il genio di Shakespeare”.
(Virginia Woolf, da “Una stanza tutta per sé”, in Opere, vol. II, Mondadori, pp.350-353)
Let me imagine, since the facts are so hard to come by, what would have happened had
Shakespeare had a wonderfully gifted sister, called Judith, let us say. Shakespeare himself went,
very probably - his mother was an heiress - to the grammar school, where he may have learnt
Latin - Ovid, Virgin and Horace - and the elements of grammar and logic. He was, it is well known,
a wild boy who poached rabbits, perhaps shot a deer, and had, rather sooner than he should have
done, to marry a woman in the neighborhood, who bore him a child rather quicker than was right.
That escapade sent him to seek his fortune in London. He had, it seemed, a taste for the theatre;
he began by holding horses at the stage door. Very soon he got work in the theatre, became a
successful actor, and lived at the hub of the universe, meeting everybody, knowing everybody,
practicing his art on the boards, exercising his wits in the streets, and even getting access to the
palace of the queen.

9
COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
Meanwhile his extraordinarily gifted sister, let us suppose, remained at home. She was as
adventurous, as imaginative, as agog to see the world as he was. But she was not sent to school.
She had no chance of learning grammar and logic, let alone of reading Horace and Virgil. She
picked up a book now and then, one of her brother's perhaps, and read a few pages. But then her
parents came in and told her to mend the stockings or mind the stew and not moon about with
books and papers. They would have spoken sharply but kindly, for they were substantial people
who knew the conditions of life for a woman and loved their daughter - indeed, more likely than not
she was the apple of her father's eye. Perhaps she scribbled some pages up in an apple loft on the
sly, but was careful to hide them or set fire to them. Soon, however, before she was out of her
teens, she was to be betrothed to the son of a neighboring wool-stapler. She cried out that
marriage was hateful to her, and for that she was severely beaten by her father. Then he ceased to
scold her. He begged her instead not to hurt him, not to shame him in this matter of her marriage.
He would give her a chain of beads or a fine petticoat, he said; and there were tears in his eyes.
How could she disobey him? How could she break his heart? The force of her own gift alone drove
her to it. She made up a small parcel of her belongings, let herself down by a rope one summer's
night and took the road to London. She was not seventeen. The birds that sang in the hedge were
not more musical than she was. She had the quickest fancy, a gift like her brother's, for the tune of
words. Like him, she had a taste for the theatre. She stood at the stage door; she wanted to act,
she said. Men laughed in her face. The manager - a fat, loose-lipped man - guffawed. He bellowed
something about poodles dancing and women acting - no woman, he said, could possibly be an
actress. He hinted - you can imagine what. She could get no training in her craft. Could she even
seek her dinner in a tavern or roam the streets at midnight? Yet her genius was for fiction and
lusted to feed abundantly upon the lives of men and women and the study of their ways. At last -
for she was very young, oddly like Shakespeare the poet in her face, with the same grey eyes and
rounded brows - at last Nick Greene the actor-manager took pity on her; she found herself with
child by that gentleman and so - who shall measure the heat and violence of the poet's heart when
caught and tangled in a woman's body? - killed herself one winter's night and lies buried at some
crossroads where the omnibuses now stop outside the Elephant and Castle.
That, more or less, is how the story would run, I think, if a woman in Shakespeare's day had had
Shakespeare's genius.

Judith è descritta come una ragazza dotata almeno quanto suo fratello. Nel realizzare le sue
aspirazioni però incontra ostacoli e difficoltà, a partire dai propri familiari che per lei hanno in serbo
il matrimonio.

La Woolf aveva intuito che, una volta conquistati i diritti civili, le nuove forme di esclusione della
donna sarebbero state causate proprio dalla famiglia, colpevole di limitare l’espressione dell’io
femminile.

Due termini, in particolare, colpiscono nel testo:

il primo è talento, cioè quelle capacità straordinarie di cui tutti possono essere dotati, persino le
donne;

l’altro è invece il concetto di corpo-prigione della donna inteso come trappola che tiene costrette
le potenzialità innate senza che si possano esprimere. Infatti esse possono mostrare la loro
completa uguaglianza nel periodo pre-matrimoniale; una volta che entrano nel legame del

10
matrimonio, devono adattarsi alla nuova posizione di inferiorità, il prezzo da pagare per
raggiungere la sicurezza sociale di un onesto posto nella comunità.

È a ciò che Virginia Woolf e il Bloomsbury Group si oppongono: contro i valori imperialisti e
vittoriani, contro superstizioni e religioni; antimilitaristi e antimonarchici, intellettualmente e
sessualmente liberi, privilegiando il piacere dei rapporti umani e il godimento del bello.

Il Bloomsbury Group è un gruppo di amici e scrittori che incominciano a incontrarsi verso il 1906
nel quartiere londinese di Bloomsbury. Il gruppo includeva anche Leonard Woolf (marito di Virginia
che fonda con lei la casa editrice Hogarth Press), l’economista Keynes e lo scrittore Forster.

La scrittrice è interessata a dar voce al complesso mondo interiore di sentimenti e memoria legato
alle simultanee connessioni tra mondo interno ed esterno, passato e presente, parola e silenzio (la
psicoanalisi di Freud stava dischiudendo l’immenso mondo dell’io proprio in questo periodo).

I cambiamenti del mondo femminile, in particolare, nascono in seguito allo scoppio della Prima
Guerra Mondiale: con gli uomini al fronte, le donne sono chiamate a sostituirli nelle fabbriche. Col
ritorno alla pace le lavoratrici chiedono di mantenere l’indipendenza economica sinora acquisita e,
con essa, il diritto al voto (suffrage – da cui deriva il termine suffragette). Tali istanze vengono
portate avanti soprattutto da Emmeline Pankhurst e da sua figlia Christabel già a partire dal 1903.Il
voto viene concesso nel 1918 alle donne sopra i 30 anni e viene abbassato ai 21 anni nel 1928.

Nel 1918 viene introdotto l’obbligo scolastico fino ai 14 anni. Ciò permette a molte donne di
migliorare la propria condizione e di essere più coinvolte nella vita politica e sociale, anche grazie
all’accesso ai colleges e alle università.

Tutto ciò si riflette anche nel mondo della moda: dovendo lavorare nelle fabbriche, le donne hanno
bisogno di vestiti più pratici e comodi. In contrasto con gli elaborati e pesanti corsetti e abiti
vittoriani, una giovane francese, Coco Chanel, lancia l’uso del jersey, dei pantaloni e del capello
corto.

Ecco la nuova donna del secolo moderno: dinamica, che lavora e non può essere schiava
dell’abbigliamento costrittivo della Belle Époque. È la donna che ritroviamo in “The Great Gatsby”
dell’autore americano Francis Scott Fitzgerald che descrive magistralmente l’atmosfera dei
“Roaring Twenties” (i ruggenti anni venti).

In conclusione, il nostro INNER WHEEL nasce negli anni in cui i mariti Rotariani erano impegnati
al fronte e le mogli scoprono di poter agire nel nome degli stessi valori, svolgendo gli stessi compiti
sociali e services.

                                                                             Manuela Garbin

11
Inner Wheel Club di Cuorgné
                                                           e Canavese

Inner Wheel Day - 12 Gennaio 2022 - Canavese Golf and Country Club
Un tiepido sole invernale ha fatto da cornice ai sobri ed essenziali festeggiamenti organizzati per il
98° anniversario dalla costituzione della nostra Associazione.
                                                               Un’affascinante ricorrenza che tutte
                                                               le socie Inner Wheel nel mondo
                                                               celebrano      ogni     anno      con
                                                               entusiasmo,       riconoscenti       a
                                                               Margarette Golding e al suo gruppo
                                                               di amiche, per aver lavorato
                                                               tenacemente alla nascita della
                                                               nostra splendida Organizzazione.

                                                                  Pur ancora in tempo di pandemia e

quindi osservando tutti i protocolli stabiliti dalle regole contro il
Covid-19, ci siamo ritrovate in presenza presso le ampie sale del
Canavese Golf and Country Club per ricordare le nostre origini,
la nostra appartenenza e per parlare di NOI.

A beneficio delle nuove socie è stata tracciata brevemente la
storia della Fondatrice, i suoi obiettivi e le motivazioni che
l’hanno portata nel 1924 ad immaginare e concretizzare un
modello vincente di sodalizio.

A seguire, la testimonianza di una giovane donna del territorio
che, con perseveranza, caparbietà, intelligenza e concretezza,
ha saputo, anche lei, trasformare un sogno in realtà.
Dando vita alla propria azienda, tutta al femminile, realizzando
prodotti di “nicchia”, completamente fatti a mano ed
abbracciando il “made in Italy” nella scelta di tutti i materiali,
Marta Orso ha saputo creare, in un contesto non esattamente
semplice,    il proprio brand, diventare un’imprenditrice
avvalendosi di tutti i nuovi metodi tecnologici e creando un
prodotto pensato da una donna per le donne.

                                                                        Lucia Brossa

12
Inner Wheel Club di Pavia

INNER WHEEL DAY
10 Gennaio 2022

La nostra bravissima Presidente Maria Teresa Casali è riuscita, pur in questa situazione
problematica dovuta al Covid, a farci trascorrere un pomeriggio molto interessante ed a farci
festeggiare questa importante ricorrenza nel consueto clima di grande amicizia.
Abbiamo infatti visitato con guida la Mostra “Marginalia – Le forme della libertà” allestita ai Musei
                                                                              Civici del Castello
                                                                              Visconteo di Pavia
                                                                              dal 20 novembre
                                                                              2021 al 28 febbraio
                                                                              2022.
                                                                              La mostra, come
                                                                              dice il suo curatore
                                                                              Valerio Dehò, vuole
                                                                              rivalutare         la
                                                                              “marginalità” come
                                                                              scelta e come punto
privilegiato per guardare la realtà nella sua complessa unicità. C’è anche “un senso di fare arte
come ricerca della verità, quella intima e profonda dell’Io che cerca di comunicare con se stesso e
con il mondo.”
 La marginalità viene identificata nello stare in una posizione defilata, da parte dell’artista, rispetto
alla società ed alle sue regole e dare spazio alla propria soggettività. In mostra sono esposti circa
30 lavori tra tele, grandi
opere      su     carta     e
installazioni di 13 artisti
contemporanei italiani e
stranieri    che      hanno
espresso       la    propria
personalità      in    totale
libertà,              senza
compromessi. Il primo
artista che ha seguito la
sua         personalissima
strada è Aldo Mondino, torinese, di cui si ammirano 12 dipinti “I King”,1969-70, in cui un
“manichino” viene rappresentato in varie posizioni e con diversi elementi, che rappresentano
diversi stati d’animo. In un’apparente povertà pittorica, l’artista rivela la sua originale creatività e la
parte più vera di se stesso. Originalissime sono le opere di MadMeg “Opioides sweets”,1976, e
“Sedia”di Severine Gambier in cui si esprime una critica sociale ed economica molto forte.

13
Assai interessante è l’opera di Claudio Costa, artista che ha esposto alla Biennale di Venezia nel
1986, che teorizza il “work in regress” per recuperare il senso della storia, la cultura del passato, i
miti che hanno animato il mondo e che la società consumista ha messo da parte. Sorprendono le
“Silver shoes” di Yayoi Kusama,1976, e le opere di Carol Rama che esprime una poetica forte,
diretta e liberatoria.
Interessante è l’uso di materiali vari come spray su tela, ferro, olio su tela, lamiera di ferro , stoffe,
acrilico e capelli. Molto ricche di colore e sorprendenti le opere di Silvia Argiolas.
Una mostra che veramente attira l’interesse del visitatore per la sua inusuale tematica e le
personalità assai originali degli artisti .

                                                                             Luisa Sacchi

     Inner Wheel Santhià Crescentino

Inner Wheel Day - 10 gennaio 2022

1. TUTTI FRUTTI – Little Richard                       2. BANANA BOAT (DAY-O) – Harry Belafonte
3. LEGATA A UN GRANELLO DI SABBIA – Nico Fidenco       4. IO CHE AMO SOLO TE – Sergio Endrigo
5. ABBRONZATISSIMA – Edoardo Vianello                  6. CUORE – Rita Pavone
7. SAPORE DI SALE – Gino Paoli                         8. NON SON DEGNO DI TE – Gianni Morandi
9. MICHELLE – The Beatles                             10. COLOURS – Donovan
11. LONTANO, LONTANO – Luigi Tenco                    12. CHE COLPA ABBIAMO NOI ? – The Rokes
13. CALIFORNIA DREAMIN’ – The Mama’s and the Papa’s   14. BLACK IS BLACK – Los Bravos
15. IL SOLE E’ DI TUTTI – Stevie Wonder               16. LA CANZONE DEL SOLE – Lucio Battisti
17. MORIRE TRA LA VIOLE – Patty Pravo                 18. MARGHERITA – Riccardo Cocciante
19. IN THE NAVY – The Village People                  20. PLEASE, DON’T GO ! – KC &The Sunshine Band

Ecco, li ho riportati tutti i titoli delle magnifiche 20 canzoni, successi di musica leggera italiani e
stranieri,    che       abbiamo
ascoltato nella serata del 10
gennaio,      in      occasione
dell’Inner Wheel Day.
Il repertorio da cui sono state
scelte spazia dagli anni ‘50
agli anni ‘70, la storia di un
trentennio     che    è   stata
magistralmente      raccontata,
attraverso aneddoti e risvolti
talvolta sconosciuti al grande
pubblico,       da      Cesare
Borrometi, grande esperto di

14
musica, giornalista rediofonico, profondo conoscitore di storia della musica degli ultimi
sessant’anni, scrittore di libri sull’argomento.
Non potevamo celebrare meglio l’Inner Wheel Day se non in allegria, con un briciolo di sana e
consapevole leggerezza, per esorcizzare un nuovo difficile momento della nostra vita che ancora
 ci crea ansie e preoccupazioni. Per questo la serata, inizialmente pensata per essere vissuta
insieme in presenza dai club di Biella, Biella Piazzo, Ivrea, Santhià Crescentino, Vallemosso e
Valsesia, è invece trascorsa fino a tarda sera in collegamento da remoto, ma comunque in un
clima di grande e piacevole festosità. Sono intervenute numerose socie dei sei club, la
Governatrice e altre cariche del Distretto.
Certo, attraverso i rettangoli di 3 cm per 2 nei quali Zoom relega i rassegnati partecipanti è stato
molto difficile scrutare i volti delle numerose amiche intervenute e leggere nei loro occhi quei
bagliori che solo i bei ricordi riescono a suscitare; ricordi, per dirla con Renato Zero, dei “migliori
anni della nostra vita”, solo dal punto di vista anagrafico, s’intende. Ma è stata straordinaria la
sintonia che ci ha unite tutte. La musica d’altri tempi, dai Beatles ai The Rocks, da Rita Pavone a
Gianni Morandi, da Gino Paoli a Lucio Battisti e così via, pur nell’allegria del momento, ha avuto il
potere di aprire lo scrigno del vissuto di ognuna, portando a galla anche momenti di magica
nostalgia.
Accomunate da un groviglio di sensazioni, complice la più che mai necessaria disattivazione
dell’audio da parte della regìa, molte di noi, sedute alle proprie postazioni, hanno cantato e
accennato balli, muovendo le braccia, dondolando la testa, partecipando con il cuore.
La serata, durata circa tre ore, è terminata con auguri finali di buon Inner Wheel Day e con saluti e
abbracci virtuali, tutte contente di esserci state.
Allegre e festose sì, ma non dimentichiamo mai di “essere l’Inner Wheel”: le due cose non sono
incompatibili! Viva l’Inner Wheel!

                                                                                 Elvira

          Inner Wheel Club di Biella
INNER WHEEL DAY 2022 CON I CLUB DI SANTHIA' CRESCENTINO, BIELLA
PIAZZO, IVREA, VALLEMOSSO, VALSESIA

Dal “Discobolo” alla “Hit Parade”: trent’anni di musica nazionale e internazionale raccontata da
                                                 Cesare Borrometi, giornalista, esperto di musica
                                                 e di storia della televisione, attraverso una
                                                 selezione di 20 canzoni, aneddoti e ritratti di
                                                 artisti.
                                                   Un percorso affascinante con il quale abbiamo
                                                   celebrato in amicizia l’Inner Wheel Day 2022
                                                   insieme ai Club di Santhià - Crescentino, Biella
                                                   Piazzo, Ivrea, Vallemosso e Valsesia, sulla
                                                   piattaforma Zoom.

                                                   Barbara Latini

15
Inner Wheel Club di Oltrepò

INNER WHEEL DAY – PIATTAFORMA ZOOM
10 GENNAIO 2022

Quando l’amicizia più che ventennale riunisce un gruppo di donne motivate, si può festeggiare con
allegria un compleanno anche su zoom. Non capita mai a 12 persone , tante eravamo la sera del
10 gennaio, di essere contemporaneamente nelle case di tutte , condividendo angoli, quadri,
immagini che parlano di
noi.
E’ un modo sicuramente
nuovo di stare insieme in
attesa che baci ed abbracci
ritornino a rallegrare i nostri
incontri.
La     nostra      Presidente
Cinzia,      entusiasta      ed
effervescente           come
sempre, ha confezionato
un significativo filmato in
cui si ripercorreva la nostra storia. Così sono sfilate davanti ai nostri occhi le immagini dei primi
anni , i ricordi dei nostri service, le foto delle nostre iniziative e soprattutto i momenti di svago e di
serenità che ci siamo regalate in questi anni.
Le nostre feste di fine estate sono diventate fino alla pandemia un evento atteso da molti e da tutte
le socie ricordate come momenti di lavoro ma anche di condivisione e di unione.
Da tutto ciò ne è scaturito l’orgoglio di un piccolo club che ha molto lavorato intervenendo sulla
realtà del proprio territorio e allargando l’ orizzonte anche in terra d’Africa, arrivando ad assegnare
un premio prestigioso come la Margarette Golding al Presidente di Toyai, associazione che opera
in Uganda, dove in un piccolo ospedale spicca una targa con il nome del nostro club.
L’impegno verso il distretto ha prodotto una Governatrice Anna Carpignano , una Editor Cinzia
Marchetti , ora referente internet del Consiglio Nazionale.
Ora ci apprestiamo a scrivere nuove pagine su quel simbolico libro bianco le cui pagine aspettano
di essere scritte da noi ……..e la storia continua.

                                                                    Graziella Rovati

16
LE TERME A CASA OLTREPO' – PIATTAFORMA ZOOM
26 GENNAIO 2022

                            RELATORE : DOTT. MARCO MOLINARI

Sentire il caldo delle terme in una delle più fredde serate di gennaio è il regalo che abbiamo
ricevuto dal dott. Marco Molinari, esperto di idrologia.
Il nostro relatore ci introduce nel termalismo ripercorrendone la storia , dalle sue origini presso i
Greci fino al momento di massimo splendore all’epoca dei Romani che consideravano le terme
luogo di aggregazione e di socializzazione.
Durante il periodo medioevale le terme vengono abbandonate perché considerate luogo di lussuria
e di perdizione, per poi tornare in auge nei secoli successivi fino ad avere la loro apoteosi
nell’ottocento, quando “ andare a passare le acque” era un’abitudine molto diffusa fra la nobiltà e
l’alta borghesia.
Dopo aver brevemente illustrato la legislazione termale, il dott. Molinari parla della crisi che ha
travolto il settore negli anni 80.
 Molteplici le cause, fra queste l’eliminazione delle ferie aggiuntive per le terme, l’introduzione di un
tiket per le cure ed il maggior rigore richiesto ai medici nel rilasciare i certificati attestanti le
                                                                                     patologie curabili
                                                                                     con      le   acque
                                                                                     termali.
                                                                                    Così     si   sono
                                                                                    sviluppati i centri
                                                                                    benessere, attivati
                                                                                    presso le terme e
                                                                                    affiancati da linee
                                                                                    cosmetiche basati
                                                                                    sulle        acque
                                                                                    stesse.
                                                                           Questa
connessione fra terme e benessere ha attirato anche una clientela più giovane decretandone il
succesSi passa poi ad una trattazione scientifica, iniziando dalle origini essenzialmente
idrogeologiche delle acque termali che, nel loro percorso, si arricchiscono delle componenti
minerali proprie delle strutture geologiche che attraversano.
Si parla di una classificazione chimica riguardante la concentrazione e la natura dei composti
minerali prevalenti e una classificazione fisica basata sulla temperatura delle acque.
Le acque termali, dunque, hanno proprietà diverse e si distinguono in sulfuree, solfate, cloruro
sodiche, salso-bromo-iodiche, bicarbonate ed infine marine, legate alla talassoterapia.

17
I loro benefici riguardano tutti gli apparati del nostro organismo e vengono consigliati soggiorni dai
dieci ai dodici giorni. Ogni cura termale è sempre preceduta da un’accurata visita medica .
Molte località termali sono note anche per gli eventi che tradizionalmente si svolgono, basta citare ,
una per tutte, Salsomaggiore , fino a pochi anni fa , sede storica del Concorso di Miss Italia.
Come dimenticare il Concorso ippico di Salice Terme o le manifestazioni canore di Saint Vincent e
di Castrocaro ?
Purtroppo fra le località termali in crisi uno dei primi posti è occupato da Salice Terme, ridente
località nel cuore del nostro Oltrepò, che attirava ospiti da ogni parte d’Italia sia per le proprietà
delle sue acque , sia per il suo lussureggiante parco e non da ultimo per l’amenità dei suoi dintorni.
Da alcuni mesi si è riaccesa una speranza per Salice perché gli stabilimenti sono stati acquistati da
un’importante società che opera nel settore termale.
Auspichiamo che anche Salice Terme possa tornare ad essere un’ambita località termale proprio
come sta accadendo a Chianciano che, dopo anni di crisi, e dopo un accurato restyling, sta
tornando ad essere un punto di riferimento per la cura delle patologie epatiche.
I numerosi interventi seguiti alla relazione hanno dimostrato come il dott. Molinari abbia saputo
guidarci con maestria nel mondo delle acque termali suscitando in tutte noi il desiderio di una
vacanza termale dove curare il corpo e lo spirito, più che mai necessario in questo lungo periodo di
chiusure e di paure.

                                                                 Graziella Rovati

                Inner Wheel Cub di Asti
INNER WHEEL DAY

                                                         Il 14 gennaio, l’Inner Wheel Club di Asti, in
                                                         occasione della ricorrenza “INNER WHEEL
                                                         DAY”, ha ospitato un interessantissimo
                                                         incontro (su piattaforma Zoom) durante il
                                                         quale SE il Vescovo di Asti Marco
                                                         Prastaro, ha presentato il suo volume
                                                         “Dove Dio ha nome di donna”.

                                                         Dopo    l’accoglienza   di   rito,   la   Vice
                                                         Governatrice Patrizia Gentile saluta tutte le

18
autorità intervenute, tra cui la Presidente Nazionale Ettorina Ottaviani, la Governatrice Maria
Sangalli, e il relatore, SE Monsignor Vescovo

Patrizia Gentile introduce la serata presentando il CV del relatore.

Mons. Marco Prastaro è nato a Pisa nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988.

Viceparroco fino al 1998, dal 1999 ha fatto esperienza come Fidei donum in Kenya presso la
Parrocchia di Lodokejek, dal 2007 al 2011 è stato Vicario Generale della diocesi di Maralal
(Kenya), per poi rientrare nella Diocesi di Torino nell’ottobre del 2011.

Dal    febbraio   2012   è Delegato
Arcivescovile per il clero straniero,
da settembre 2012 a settembre
2017        Direttore       dell’ufficio
Missionario e Parroco di S. Ignazio
di Loyola in Torino. Dall’ottobre
2016 è Vicario Episcopale per la
città e dal 1° settembre 2017 è
Moderatore          della        Curia
metropolitana.

Il 16 agosto 2018 è nominato Vescovo della Diocesi di Asti: l’ordinazione episcopale avviene nella
Cattedrale di Santa Maria Assunta di Asti il 21 ottobre 2018.

L’incontro si è svolto sotto forma di una dinamica intervista condotta dalla Presidente Maria
Augusta Mazzarolli che, con una serie di domande, partendo dalla vita e dalle esperienze del
prelato, ha cercato di capire il perché abbia sentito la necessità di scrivere le sue esperienze di un
decennio di vita in un libro e il perché allo stesso abbia attribuito il titolo: “Dove Dio ha nome di
donna”.

Il libro, un vero e proprio diario, è legato alla missione che Sua Eccellenza ha avuto in Kenya
(durata 13 anni) e alla sua vita con i Samburu, un popolo di pastori.

Il desiderio è stato quello di raccontare un’esperienza missionaria per fare capire ai lettori cosa,
questa esperienza, gli abbia donato in termini di insegnamenti ed emozioni.

Il libro racchiude 40 storie di donne che Prastaro ha incontrato durante la sua missione.

La scelta è ricaduta esclusivamente su figure femminili per la straordinaria forza motrice che ogni
giorno queste donne hanno dimostrato di avere e la capacità delle stesse di dare futuro alla
società in cui vivono.

19
Importante sottolineare che nella lingua Samburu il nome di Dio è al femminile.

Questa esperienza ha cambiato profondamente l’uomo Marco Prastaro, soprattutto il suo
approccio alla vita.

Di seguito riportiamo una sua citazione: “Una
cultura completamente lontana dalla tua ti
obbliga   a   plasmare      diversamente    il   tuo
temperamento      e    le   tue   idee.   Come    la
percezione della sofferenza, completamente
diversa rispetto a quella che viviamo noi nel
nostro mondo. […] Vivere in Kenya, tra i
Samburu, significa vivere in un mondo in cui non sempre tutto è chiaro, in cui non si sa se domani
sarà meglio o peggio di oggi, ma in cui impari a stare bene anche nel buio poiché ci sono situazioni
per cui non esiste una risposta. E le donne, sono le migliori insegnanti per imparare a stare bene
anche in questa oscurità.”

                                                                    In quel mondo il tema religioso è
                                                                    fondamentale.     Ogni      persona
                                                                    sente    Dio     vicino     a   sé,
                                                                    percependo che Egli si prenda
                                                                    cura di tutti. Spesso i Samburu
                                                                    ripetevano a S.E.:

                                                                    “Dio sa perché mi capita questo,
                                                                    anche se io non lo conosco”.

Questa è la motivazione alla loro costante gioia di vivere, nonostante le immense difficoltà.

Mons. Vescovo ha scelto di tradurre questa esperienza in un vero e proprio diario, in quanto ha
voluto comunicare la sua esperienza in Missione con episodi di vita vissuta.

Episodi in grado di trasmettere un vero insegnamento ai lettori, quasi tutti cittadini di un mondo
industrializzato, molte volte ignari e/o indifferenti ai problemi che affliggono una grande parte del
mondo contemporaneo

L’incontro è stato molto apprezzato dalle numerose socie partecipanti che, con le loro interessanti
domande, hanno contribuito a vivacizzare il dibattito.

Un’occasione eccezionale, non solo per conoscere un mondo così lontano dal nostro, ma per
riflettere e approfondire sul vero significato di religione e fede, valori non astratti ma calate nella
realtà quotidiana in cui tutti ci ritroviamo a vivere.

20
In conclusione il nostro illustre Relatore ha sottolineato come il pilastro comune e portante, in tutte
le realtà da lui vissute: da quella in una sperduta comunità localizzata nel continente africano, a
quella in una comunità super digitalizzata localizzata nel continente europeo, è sempre e
comunque la donna.

                                                                   Susanna Nuti

     Inner Wheel Club di Alessandria

                                            TI-SANA
                    Serata di informazione scientifica a cura del dott. Gomba

L'appuntamento è stato via ZOOM alle
21.   Ci   siamo     ritrovate dopo

                                   l'assemblea, per una interessantissima relazione sul Papilloma
                                   Virus. Il dottor Giovanni Gomba, specialista in ostetricia e
                                   ginecologia e carissimo amico del club, ci ha reso una
                                   panoramica esaustiva ma di facile comprensione anche per non
                                   addetti ai lavori, delle problematiche relative al virus e del livello
                                   di progresso della scienza per contrastarne gli eventi avversi
                                   sugli umani e soprattutto sulle donne. La pasticceria Rovida,
                                   della nostra socia Mariella, ha offerto una confezione contenente
                                   Tisana e dolcetto che abbiamo potuto gustare durante la serata.

                                                                       Monica Palumbo

21
Inner Wheel Club di San Carlo -
                                                 Naviglio Grande
Milano 20 gennaio
Monet con le amiche di Bergamo

Insieme alle Inner di Bergamo ci siamo ritrovate in tarda mattinata per visitare la Chiesa di San
Maurizio.
 L’appuntamento era in corso Magenta e quando ci siamo “avvistate” nonostante le mascherine
abbiamo capito quanto tutte noi fossimo contente di rivederci dopo l’incontro a Bergamo e di
scambiarci saluti, auguri e avere notizie di programmi futuri insieme.
E in effetti le due Presidenti si sono proposte di organizzare un programma per una futura visita a
Milano delle Inner Bergamasche.
E dopo il cicaleccio iniziale una guida ci ha condotto con perizia tra i capolavori di questo antico
cenobio femminile di Milano, ricco di dipinti, stucchi e affreschi e definito a ragione la “Cappella
Sistina di Milano”. .Espressione della pittura rinascimentale lombarda, questa chiesa, dove
dominano le opere del Luini, ha affascinato le nostre ospiti colpite soprattutto dal coro delle
                                                                                          Monache
                                                                                          che
                                                                                          separava
                                                                                          la     parte
                                                                                          pubblica
                                                                                          da quella
                                                                                          riservata
                                                                                          alle
                                                                                          religiose.
                                                                                          E      dopo
                                                                                          questa
                                                                                          meraviglia
                                                                                          un     caffè
                                                                                          veloce e
                                                                                          poi via per
                                                                                          la
                                                                                          seconda
                                                                                          visita    in

programma: la famosa Mostra di Monet a Palazzo Reale.
 Una rapida occhiata alle guglie del Duomo di Milano e a qualche negozio, poi dal ‘500 passiamo
all’800 e ci immergiamo nel mondo di Monet, nei colori magici di questo poeta della natura e ci
ritroviamo nel suo giardino di Giverny con lo stagno e le ninfee dipinte in diversi momenti della
giornata, il famoso ponticello, ma non solo, anche “I riflessi sul Tamigi”, Il Parlamento di Londra”, “
Le rose” : 53 opere provenienti dal Museo Marmottan di Parigi . Una esposizione che porta alla
scoperta dell’espressionismo e del tema della luce e dei suoi mutamenti nelle opere di Monet.

22
E ancora con i colori delle ninfee negli occhi, un pranzo gioioso sulla terrazza della Rinascente tra
chiacchiere, commenti di quello che avevamo visto e progetti di appuntamenti futuri, ha chiuso in
bellezza questo incontro. Un incontro decisamente da ripetere .

                                                            Annamaria Gheroni

     Inner Wheel Genova Sud Ovest

INNER WHEEL DAY - 10 Gennaio 2022

Il Club Genova Sud Ovest , insieme ai Club Genovesi,
come da tradizione, ha festeggiato L’Inner Day presso il
locale “Fokaccia” nella city della nostra città.
E’ stato molto bello avere l’occasione di incontrarci in questo momento nel quale, tristemente,
persiste la pandemia covid- 19 e gli incontri sono quanto meno, rarefatti.

                                                                Paola Piccini Ferrari

Visita alla mostra di Escher
Il Club Genova Sud Ovest ha organizzato due visite guidate alla mostra di Escher, una, in data 19
gennaio e, l’altra, in data 27 gennaio. Quest’ultima si è poi conclusa con una cena presso il
ristorante Zupp, nel centro storico della nostra città.

23
La Prof.ssa Claudia Bergamaschi ci ha illustrato con grande approfondimento la mostra ,
allestita al Palazzo Ducale di Genova, dedicata al grande genio olandese Maurits Cornelis
Escher. Oggi, Escher è uno degli artisti più amati a livello globale. I suoi mondi impossibili sono
entrati nell’immaginario collettivo, rendendolo una vera icona del mondo dell’arte moderna.

                                                                    Paola Piccini Ferrari

               Inner Wheel Club di Torino
Inner Wheel Day con i Club torinesi

Quest’anno è stato compito del nostro club organizzare l’Inner Wheel Day che, come sempre, ha
coinvolto i 5 club di Torino e prevedeva un concerto allo storico teatro San Giuseppe di Torino.
Festeggiare il compleanno dell’Inner Wheel con il progetto di educazione musicale e strumentale
della Scuola Popolare di Musica di San
Salvario è stato il compimento del nostro
sostegno, iniziato già alcuni anni fa, nella
consapevolezza di quanto la musica e il
canto portino armonia, bisogno di
bellezza, pace e serenità, valori
indispensabili nella crescita dei ragazzi.
La nascita della Scuola si ispira a “El
Sistema”, fondato nel 1975 da José
Antonio Abreu in Venezuela, per
insegnare a bambini in situazioni di
disagio e povertà a suonare uno
strumento      e     diventare    parte     di
un'orchestra. Lo scopo di El Sistema e della Scuola Popolare di Musica può essere riassunto in
questo concetto: "Ogni bambino ha un talento ma talvolta è nascosto, bisogna solo tirarlo fuori".
Molto simili le finalità di Cantabile onlus che coinvolge nella musica e nel canto bambini provenienti

24
da realtà problematiche o quartieri periferici per aiutarli a scoprire i loro talenti, nutrire maggiore
fiducia in se stessi e, avvicinandoli alla musica come gioco, scoprirne la magia e il suo potere
didattico.
Il concerto svoltosi nel tardo pomeriggio ha visto esibirsi bambini e ragazzi del coro Cantabile
Zero18 con canti popolari e natalizi che hanno coinvolto con il loro ritmo tutta la platea. È seguita la
Scuola Popolare di Musica Baretti con
l’orchestra Beethoven i cui bravissimi
musicisti hanno suonato alcuni brani tra cui
un arrangiamento dalle Nozze di Figaro e la
marcia di Radetzky. Ha concluso il concerto
il gruppo Cantabile dell’Associazione Muse
con il suo “vivaio” di talenti che, ormai
cresciuti, partecipano anche ad altri cori
cittadini, tra cui quello del Politecnico, e
hanno interpretato brani stranieri molto
coinvolgenti per l’allegria trasmessa.
Il nostro grazie al dott. Damiano Accattoli,
Responsabile dell’Orchestra Popolare, e a
Giorgio Guiot, Direttore di Cantabile onlus,
per la loro disponibilità e professionalità nonchè a tutti i giovani che si sono esibiti.
Una serata piacevolissima che ricorderemo a lungo, condotta dalla nostra Presidente Barbara, e il
cui ricavato sarà utilizzato per sostenere quegli stessi bambini e ragazzi negli studi musicali, vocali
e strumentali.

                                                           Laura Meda e Anna Quaglino

      Inner Wheel Club di Parma Est
15 Dicembre 2021
Istituto Missionario Saveriano
Santa Messa in preparazione del Natale

Il 15 di Dicembre, in preparazione del Santo Natale, alle ore 16,30, noi
socie del Club Parma Est ci siamo trovate presso la Chiesa dell’Istituto
Saveriano dove, anche quest’anno, Padre Raimondo ci ha preparate al
Natale, celebrando la Santa Messa in suffragio delle nostre carissime
socie defunte.
Alla fine della Messa ci siamo unite nella recita della nostra preghiera.
Dopo aver lasciato la nostra tradizionale offerta nelle mani del Padre
Saveriano, si è svolta una breve assemblea durante la quale la nostra
Presidente Paola Fornari Alessandrini ha illustrato i futuri impegni del
Club. E’ proprio in questa occasione che si è deciso di donare alla

25
mensa di Padre Lino un contributo in denaro in vista delle imminenti festività, contributo che il
nostro Club aveva già offerto l’anno passato alla mensa gestita da Padre Roberto che rappresenta
un punto di riferimento nella nostra città per coloro che non riescono a procurarsi la spesa.
In questo modo le socie del Club Parma Est cercano di vivere il Natale nel modo più aderente al
suo significa

INNER WHEEL DAY
                                                                Nella giornata più importante della
                                                                vita di ogni Club, l’Inner Wheel Day,
                                                                ci siamo riunite al Novotel Parma
                                                                Centro, dove in un’ampia sala erano
                                                                state apparecchiate grandi tavole per
                                                                consentirci di godere di un ottimo
                                                                pranzo conviviale in totale sicurezza.

Terminati i nostri Inni, la Presidente Paola Fornari Alessandrini ha
chiesto un minuto di silenzio in ricordo di Carla Robuschi, una
delle nostre socie fondatrici venuta a mancare nei giorni di
Natale. È seguito il saluto della Presidente con il ricordo del
cammino dell’Inner Wheel nei 98 anni dalla sua fondazione. Sono
state ribadite le finalità dell’associazione: promuovere la vera
amicizia, incoraggiare gli ideali di servizio individuali e favorire la
comprensione internazionale. La presidente ha poi ricordato che
dobbiamo essere fiere di appartenere ad una delle maggiori
organizzazioni di volontariato femminile al mondo, sottolineando come non si tratti in realtà di una
semplice organizzazione, ma di un vero e proprio stile di vita. In questo senso ci ha esortato a
continuare la tradizione di chi ci ha precedute nell’impegno e nel sacrificio. Alla fine del pranzo una
torta per festeggiare la nostra amatissima socia Mariangela Medioli che ha compiuto 90
freschissimi anni e che, come lei ha ricordato, si è sempre dedicata al servizio e all’impegno nel
sociale. Così con momenti di tristezza e di allegria e con il tangibile piacere di stare insieme
abbiamo festeggiato l’Inner Wheel Day.

                                                                         Valeria Massini Tanzi

26
Inner Wheel Club di Milano Settimo

Il giorno 19 gennaio, alle ore 19, ci siamo ritrovate a Palazzo Cusani nella sala verde, per l'incontro
con la Governatrice, la quale ci ha intrattenute per circa un'ora su vari argomenti riguardanti l'Inner
Wheel, i nostri Service ed uno scambio di opinioni in merito.
Alle fine dell'incontro, con grande gioia, sono state spillate due nuove socie.
La serata si è conclusa con una cena nel ristorante di Palazzo Cusani.

                                                                          Nadia Caglio

27
Inner Wheel Club di Varese
                                                                 e Verbano

 27 GENNAIO 2022- UNA GIORNATA RICCA DI AVVENIMENTI
 Finalmente, dopo tanti rinvii causati dalla nuova variante Omicron, il 27 ci siamo recate al
 Castello di Masnago. Qui ci ha accolte il direttore dei Musei Civici di Varese, Daniele Cassinelli,
 che con dovizia di particolari ci ha illustrato le caratteristiche dell’olio di Giacomo Balla
 “Bambina con i fiori” esposto con tutti gli onori in una sala del museo, accanto ad un’opera di
 Pellizza Da Volpedo dello stesso periodo. Infatti questa è del 1903, mentre il quadro di Balla è
 del 1902. Notevoli però le differenze, infatti Pellizza è un pittore divisionista che in questa “Sera
 d’autunno a Valpozzo” dipinge un paesaggio che ad un occhio profano appare abbastanza
 tradizionale, mentre Balla, superando divisionismo, punturismo francese e postimpressionismo,
 crea qualcosa di veramente originale e nuovo, che apre la via alle esperienze d’avanguardia
 del primo Novecento nazionale.

 Ci siamo soffermate a lungo ad ammirare
 affascinate questo quadro, oggetto di un
 importante service da parte del nostro
 club. Infatti la restauratrice Valeria Villa
 ha ridato vita a questo capolavoro, che
 mostrava purtroppo i segni del tempo.

                                        Grazie al suo importante intervento, la Bambina, che è
                                        ripresa con una visione frontale, quasi fotografica, e che
                                        sembra voler uscire dalla tela, ha ripreso i suoi colori
                                        originali ed è tornata ad offrirci con il suo faccino assorto,
                                        uno splendido mazzo di fiori. Dopo una rapida visita ad
                                        una mostra, che il Museo ospita temporaneamente,
                                        dedicata al design giapponese e arricchita da preziosi
                                        volumi d’arte di fine Ottocento inizio Novecento, di noti
 artisti giapponesi e da immagini di grande fascino, che denotano una creatività eccezionale,
 una ricerca grafica e cromatica notevoli, abbiamo raggiunto il Golf di Luvinate. Come sempre
 ci ha accolte con le sue mura antiche ricche di storia, le sue sale eleganti e i suoi panorami
 ampi, sereni, riposanti che invitano alla calma e alla pace.

28
Puoi anche leggere