Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2

Pagina creata da Erica Fortunato
 
CONTINUA A LEGGERE
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro

                                                                          anno 7
                                                                         numero 2
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Nuova                       
                             edizione
anno 7 numero 2                                    
                                                    La parola del parroco             3
        Santo Stefano Protomartire                 Pensieri un po’ confusi          4-5
          in Vedano al Lambro (MB)                  all’ombra del campanile…
Via della Parrocchia, 1 telefono 039-492744         Oratorio estivo: tutti allOpera   6
                                                    Cresima: apro la vela della       7
   Responsabile don Eugenio Dalla Libera            mia vita al vento
Redazione a cura della Commissione cultura e        dello Spirito Santo
sociale del Consiglio pastorale parrocchiale         Gaudete et exsultate:             8-9
                                                     l’esortazione apostolica del
                                                     Papa sulla chiamata
                                                     alla santità
- don Eugenio Dalla Libera     333-2604200           Padre Giulio Mariani e            10 - 11
  (parroco)                                          Padre Camillo Galbiati:
- don Paolo Confalonieri       347-9063238           sessant’anni di sacerdozio
- suore missionarie                                  Sinodo minore                     12
  via Santo Stefano, 6           039-492303          Chiesa dalle genti
                                                     Festa del santuario               13
       www.santostefanovedano.org                    Madonna della Misericordia
     parroco@santostefanovedano.org
                                                     Eureka, un tappo aiuta l’altro, 13
        donpaoloconfa@gmail.com                      per un cuore più grande
  suore.oratorio@santostefanovedano.org
                                                     Festa delle genti                 14
   Oratorio San Luigi, via Santo Stefano, 2          Con la gioia dello Spirito,       15 - 16
          telefono 039-2497912                       per non dimenticare
 segreteriaoratorio@santostefanovedano.org           Matrimonio: inizio                17
   orari di segreteria: lunedì-venerdì 16-18         del cammino e anniversari
                                                     Anagrafe parrocchiale             18
    Caritas parrocchiale, Centro d’ascolto
             via Santo Stefano, 59                   Scuola dell’infanzia Litta        19
    telefono 039-2497028 338-8796625                 Calendario parrocchiale           20

                   Messe festive
                                                           A questo numero de
 in chiesa parrocchiale (Ƭno al 24 giugno):
 sabato ore 18 (vigiliare)
 domenica ore 8 - 10 - 11.15 - 18                  hanno collaborato per testi e immagini
                                                 don Eugenio, don Paolo, Massimo Castoldi,
 al santuario della Misericordia: ore 9        Monica Sanvito, Renato Crippa, Paola Lecchi,
                   Messe feriali               padre Giulio Mariani, padre Camillo Galbiati,
  in chiesa parrocchiale:                      Anna Mandelli, le catechiste di prima media,
  ore 8.30 tutti i giorni                       le suore, il consiglio pastorale parrocchiale,
                                                             la cooperativa Eureka.
  (ma alle 9 il giovedì);                       Per l’impostazione graƬca: Federico Crippa
  ore 18 dal lunedì al giovedì
  al santuario della Misericordia:                  Composto e stampato in proprio.
  alle 20.45 il venerdì                        Numero chiuso in redazione il 12 maggio 2018
                                                        © riproduzione riservata
                   Confessioni
 sabato ore 16 - 18;                              In copertina: logo oratorio feriale 2018
 tutti i giorni ore 7.30 - 8.15 e 17 - 18.30
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
La parola del parroco

La celebrazione dei sacramenti dell’ini-          compagnati da qualche membro della
ziazione cristiana è una grande “grazia”          famiglia o ospitati da parenti sensibili,
per la famiglia e per la comunità parroc-         la diversità si può trasformare in ric-
chiale, perché testimonia la sua fecon-           chezza e in banco di prova per veriƬca-
dità. Gesù ha aƯdato i “segni” di sal-            re se in loro stanno crescendo solide
vezza ai suoi apostoli, dando loro il             convinzioni.
compito di andare, annunciare, battez-            Il tempo delle ferie sia occasione prov-
zare e spezzare il pane. Ha legato la sua         videnziale per riprendere Ƭato, per
presenza a questi “segni” e subito le             raƪorzare i legami familiari, per arric-
prime comunità hanno preso coscienza              chire il cuore e la mente con ciò che la
del valore fondamentale dei sacramen-             vita oƪre di buono e di bello. Sarà im-
ti Ƭno ad arrivare a dichiarare che “il           portante riscoprire il linguaggio del
cristiano non può vivere senza la messa           “noi”, nello sforzo di sconƬggere il pre-
domenicale”.                                      potente “io”, riprendendo ad ascoltarsi
E’ un’indicazione che vale anche per              in un esercizio del cuore. Non è da
noi : abbiamo tentato di trasmetterla ai          escludere la tecnica del “buon vicinato”
ragazzi che si stanno accostando alla             ricordataci dall’arcivescovo Mario Delpi-
Prima Comunione, abbiamo spiegato ai              ni, entrando in contatto con persone
genitori che una vita spirituale convinta         diverse, in paesi o contrade nuove, con
e intensa li rende gioiosi e forti di fron-       culture diƪerenti dalla nostra. Siamo
te alle inevitabili sƬde quotidiane, ri-          sempre ospiti su questa terra e voglia-
scuotendo tanti consensi. I ragazzi han-          mo lasciare un buon ricordo del nostro
no però ancora bisogno di un sostegno             passaggio. Regalare il “buongiorno” e il
che è fatto di raccomandazioni e di               “grazie”, uniti ad un bel sorriso, costa
esempi da parte della famiglia e di colo-         poca fatica e rende felici noi e chi lo ri-
ro che stanno camminando con loro.                ceve.
E’ soprattutto il tempo delle vacanze             E per chi non parte? Ci consoleremo con
l’esperienza più delicata: la lontananza          due passi al parco o visitando chi non
dalla parrocchia e dall’oratorio, con i           può uscire di casa: anche queste prati-
suoi preti, le suore e le catechiste, il          che sono un tempo speso bene!
trovarsi in località nuove con ritmi di-          Buon cammino e … buone vacanze!
versi potrebbe suscitare in loro un cer-
to smarrimento. Se però vengono ac-                                       don Eugenio

                                              3
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Scrivo queste righe al termine di un pe-         ragazzi vedere che non sono solo “pochi
riodo di altissima stagione per                  sƬgati” (chiedo scusa per l’eufemismo
“l’agenzia viaggi”. Nel mese scorso ab-          ma rende meglio l’idea) e che quindi
biamo accompagnato i ragazzi preado-             l’avventura cristiana è qualcosa che ha
lescenti nei pellegrinaggi diocesani a           radici solide.

         I ragazzi di seconda media in pellegrinaggio ad Assisi, qui ritratti
                 insieme al nostro arcivescovo monsignor Delpini

Roma e ad Assisi e gli adolescenti alla          Abbiamo celebrato le Cresime e ci ap-
Notte bianca della fede a Brescia dove           prestiamo a vivere le Prime Comunioni.
siamo stati accolti personalmente, noi           Solitamente, durante queste celebra-
vedanesi e il gruppo di Lissone, dal ve-         zioni, mi piazzo sempre di Ƭanco al ve-
scovo Pierantonio Tremolada, nativo              scovo durante l’unzione con il Crisma e
della Bareggia, nel palazzo vescovile di         di Ƭanco al parroco mentre i bambini
Brescia. Spesso mi domando se i ragazzi,         ricevono la Prima Comunione, per riu-
soprattutto quelli delle medie, riescono         scire a vedere bene in faccia i ragazzi. E
ad apprezzare e a cogliere Ƭno in fondo          quando li guardo, come del resto cerca-
la bellezza di queste esperienze. La cosa        no di fare i genitori, seppure un po’ più
importante è comunque la dimensione              da lontano, penso a come questi ragaz-
di Chiesa che si portano a casa i ragazzi.       zi, anche se a volte non è così semplice
Tutte queste esperienze vedono la par-           accompagnarli, sono una benedizione di
tecipazione di migliaia di ragazzi da tut-       Dio. Penso che una comunità cristiana
ta la diocesi ed è fondamentale per i            debba rendere grazie continuamente a

                                             4
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Dio per quei suoi Ƭgli che si accostano            Molti si chiedono se ha ancora senso
all’Eucaristia e che ricevono il dono del-         aƯdare i bambini ad adolescenti mino-
lo Spirito. Abbiamo avuto poi il dono              renni. InƬne, con numeri così alti, mi
del Battesimo di alcuni catecumeni, due            domando se l’oratorio estivo è ancora
ragazzi e una giovane. I sacramenti pur-           un’esperienza educativa autentica.
troppo sono visti da molti ormai come              Questi sono i pensieri nei quali sono
gesti tradizionali di una consuetudine             immerso in questo periodo di prepara-
sociale ma sono molto, molto di più!               zione. Ma ogni anno, grazie al cielo,
Ecco perché non smetteremo mai di                  queste mie preoccupazioni trovano
raccomandare alle famiglie la parteci-             grande consolazione nel vedere quasi
pazione alla messa. L’Eucaristia è il cuo-         un centinaio di adolescenti che deside-
re di tutto, non c’è comunità senza Eu-            rano mettersi a servizio dei più piccoli.
caristia e viceversa. Mi è capitato recen-         E questi adolescenti li conosco bene,
temente di incontrare alcuni ragazzi,              sono ragazzi seri, certo a volte si perdo-
appena cresimati, in piazza il sabato              no un po’ via, ma meritano tutta la sti-
sera e di dire loro: “Ragazzi, domani è            ma e la Ƭducia possibile. Perché, coi
domenica, è il giorno del…” e la rispo-            tempi che corrono, trovare adolescenti
sta è stata: “del torneo”. Che tristezza!          che si mettono a servizio è davvero una
Se la domenica non è più il giorno del             benedizione. E poi sono consolato da
Signore non penso che possiamo avere               tutti i bambini che vengono all’oratorio
il diritto di chiamarci cristiani. Cristiani       col sorriso e che ti dicono che l’oratorio
non si è solo perché “ci si comporta be-           estivo è una delle esperienze più belle
ne”, questo si chiama moralismo. Ricor-            che fanno. Tutto questo è consolante.
diamoci di Madre Teresa. Lei aiutava i             Non voglio dare l’idea di malavoglia o di
poveri perché ogni mattina pregava per             scoraggiamento ma solamente condivi-
almeno due ore. Mi ha molto colpito                dere il fatto che spesso la responsabili-
una sua frase: “Senza Dio siamo troppo             tà di così tanti ragazzi può destare
poveri per aiutare i poveri”.                      preoccupazione.
InƬne si avvicina l’estate con l’oratorio          Per questo motivo chiedo a tutti i geni-
estivo, i campeggi e il pellegrinaggio in          tori e agli educatori di credere nell’al-
Terra Santa dei giovani. Ormai mi cono-            leanza educativa. Spesso sentiamo in
scete bene e devo essere sincero con               televisione fatti di cronaca preoccupan-
voi. Sapete bene che non vedo l’ora di             ti, fatti che mettono in risalto le con-
andare in campeggio e di accompagna-               trapposizioni tra le diverse realtà edu-
re i giovani a Gerusalemme, per cammi-             cative, in particolare la famiglia e la
nare dove ha camminato Gesù. Ma se                 scuola. Qui non deve essere così! Dob-
dovessi dirvi di essere così entusiasta            biamo essere alleati, ogni problema
dell’oratorio estivo vi direi una bugia.           può essere risolto con un dialogo paca-
Qualche anno fa era tutto più semplice,            to e sincero.
il mondo era più semplice. Adesso tutto            Allora ci apprestiamo a iniziare l’estate
è complesso. La macchina organizzativa             prendendo sul serio quello che sarà il
è complicata, le responsabilità, le leggi,         tema dell’oratorio estivo: “All’opera.
le norme, aumentate a dismisura, alcuni            Secondo il suo disegno”. Ecco la rispo-
comportamenti diƯcilissimi da gestire.             sta a tante domande. Noi seminiamo,
                                               5
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
noi collaboriamo all’opera di Dio. È lui il       mondo: “Dio vide quanto aveva fatto,
vero educatore, il seminatore. Non sta a          ed ecco, era cosa molto buona”. Buon
noi pretendere di raccogliere i frutti. Ma        cammino e buona estate!
ci auguriamo che il Signore possa dire di
noi quello che disse dopo aver creato il                                 don Paolo

            I ragazzi di terza media in occasione del pellegrinaggio a Roma
                                durante le feste pasquali

La proposta prosegue idealmente l'av-             Dio ci ha voluto nel mondo e ci ha aƯ-
                   ventura dell'esta-             dato un compito: ci ha creati perché ci

                   te scorsa. Dopo                mettessimo tutti « allOpera»! Lo slogan
                   aver contemplato               della prossima estate in oratorio ci apre
                   il creato come                 alla comprensione del disegno del Pa-
                   splendido dono di              dre su ciascuno di noi. Capiamo che alla
                   Dio è ora di rim-              contemplazione non può che seguire
                   boccarsi le mani-              l’azione e che la vita va spesa mettendo
                   che e darsi da fa-             a frutto le nostre aspirazioni, le nostre
                   re: all’opera!                 doti e qualità in qualcosa che non solo
                                                  realizza noi stessi ma ci rende capace di
      Ora tocca a te, all’opera!                  trasformare il mondo intorno a noi.
   Tu prendi questa vita e giocala!               Chiederemo ai ragazzi di mettersi
   Avrai il coraggio di chi il mondo              «allOpera» tenendo conto del sottotito-
              cambierà…                           lo dell’oratorio estivo 2018: « secondo
                                                  il suo disegno » .

                                              6
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
È il messaggio che abbiamo trasmesso ai nostri ragazzi e ragazze, con l’augurio che si
aƯdino al “vento amico” (dalla lettera dell’Arcivescovo Mario) per realizzarsi sia come
persone, sia come cristiani: “pietre vive” della Chiesa.
                                                                    In questi anni di
                                                                     catechismo abbia-
                                                                     mo accolto con
                                                                     amore i ragazzi del
                                                                     nostro gruppo, li
                                                                     abbiamo visti cre-
                                                                     scere e ci siamo
                                                                     aƪezionati… e, per
                                                                     il loro bene, conƬ-
                                                                     diamo proseguano
                                                                     il cammino intra-
                                                                     preso, frequentan-
                                                                     do i gruppi pre-ado,
ado… per prepararsi responsabilmente alla loro vocazione nella vita.
Il Don ripete sempre che la Cresima non è il Sacramento del “Ciao”, dell’addio alla fre-
quentazione della Messa e dei Sacramenti e qui ci rivolgiamo alle famiglie, a volte trop-
po impegnate, di ascoltare questo monito e di consigliare i ragazzi a continuare il cam-
mino con Gesù.
A noi catechiste non resta che ringraziare il Signore per la “grazia” che ci è stata data
per svolgere questo servizio, che a volte ci ha viste entusiaste e a volte, dopo qualche
incontro negativo, un po’demoralizzate. Ma sappiamo bene che il risultato non dipende
da noi; il nostro compito è solo quello di seminare dando il meglio di noi stesse… Lo
Spirito Santo provvederà a far crescere e Gesù raccoglierà il raccolto.
Un grazie sentito va a don Eugenio e a don Paolo che ci hanno seguito e sostenute spi-
ritualmente e a monsignor Patrizio Garascia che, con la sua benevolenza, ha saputo tra-
smettere serenità
tra i partecipanti
la cerimonia del
Sacramento della
Confermazione.

Ragazzi , il 26
     maggio
tutti a San Siro

Le catechiste di
  prima media
                                            7
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Paolo chiamava i cristiani delle diverse
                                                comunità "santi": santi sono cioè tutti i
                                                battezzati, coloro che hanno ricevuto e
                                                accolto lo spirito di Dio e che si sentono
                                                perciò attratti verso il bene al servizio
                                                degli uomini. Si trova qui il fondamento
                                                di questa chiamata universale alla santi-
                                                tà che il Concilio Vaticano II ha con for-
                                                za riproposto nel capitolo 5 della costi-
L’esortazione apostolica Gaudete et ex-         tuzione dogmatica Lumen gentium. Un
sultate che papa Francesco ci consegna          appello che resta il più necessario e il
in questo periodo, vuole farci riƮettere        più urgente adempimento del Concilio,
sulla chiamata alla santità nel mondo           perché senza di esso tutti gli altri adem-
contemporaneo, santità che si fonda             pimenti sono impossibili o inutili.
sulle parole delle Beatitudini che Gesù         Papa Francesco lo ha fatto proprio. «Un
non solo ha proclamato ma anche vissu-          grande dono del Concilio Vaticano II è
to.                                             stato quello di aver recuperato una vi-
Gandhi diceva che queste delle Beatitu-         sione di Chiesa fondata sulla comunio-
dini sono «le parole più alte del pensie-       ne, e di aver ricompreso anche il princi-
ro umano». Disarmano. Ma soprattutto            pio dell’autorità e della gerarchia in tale
disegnano un altro modo di essere, di           prospettiva. Questo ci ha aiutato a capi-
vivere da uomini. Prima ancora di chie-         re meglio che tutti i cristiani, in quanto
dersi che cosa ci rende cristiani bisogna       battezzati, hanno uguale dignità davan-
infatti chiedersi che cosa ci rende vera-       ti al Signore e sono accomunati dalla
mente uomini. La risposta è una sola: la        stessa vocazione, che è quella alla santi-
santità, cioè realizzare gli insegnamenti       tà. Non è perciò una prerogativa soltan-
delle Beatitudini. Nella prospettiva cri-       to di alcuni: è un dono che viene oƪerto
stiana, questo non è possibile senza la         a tutti. Ora ci domandiamo: in che cosa
grazia di Dio. Essa non annulla la natura       consiste questa vocazione universale a
umana, ma la perfeziona, come dice              essere santi? E come possiamo realiz-
Tommaso d’Aquino; diventare santo si-           zarla?». Continua il papa: «La santità
gniƬca così avvicinarsi sempre più alla         non è qualcosa che ci procuriamo noi,
perfezione per la quale la natura umana         che otteniamo noi con le nostre qualità
è fatta.                                        e le nostre capacità. La santità è un do-
Se non siamo santi, non siamo piena-            no, è il dono che ci fa il Signore Gesù,
mente uomini né pienamente cristiani,           quando ci prende con sé e ci riveste di
perché i santi non sono solo quelli cano-       sé stesso, ci rende come Lui». E se la
nizzati né supereroi o Ƭgure da immagi-         santità è la stoƪa della vita cristiana, le
netta fuori dalle faccende ordinarie. San       Beatitudini ne sono “la carta d’identità”.

                                            8
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
Nell’esortazione, papa Francesco le de-            Beatitudini, la loro logica cambia il cuo-
clina ai tempi attuali, indicando nuove            re, lo guariscono perché sia possibile
situazioni per viverle. «In queste parole          così prendersi cura del prossimo e del
c’è tutta la novità portata da Cristo, e           mondo, risucchiato dalla melma dell’in-
tutta la novità di Cristo è in queste pa-          dividualismo e della barbarie.
role. In eƪetti, le Beatitudini sono il ri-        La storia, la storia di ognuno si gioca su
tratto di Gesù, la sua forma di vita; e            questa disponibilità all’apertura verso
sono la via della vera felicità, che anche         Dio e i fratelli. Aƪondare qui le radici è
noi possiamo percorrere con la grazia              il colpo d’ala, il punto più alto e cruciale,
che Gesù ci dona».                                 il succo della storia anche di un pontiƬ-
Questo delle Beatitudini, dice ancora              cato non misurato secondo categorie
papa Bergoglio, «è il programma di vita            ideologiche e mondane, che ha illumi-
che ci propone Gesù... ci dà anche altre           nato come l’amore di Dio e l’amore del
indicazioni, un protocollo sul quale noi           prossimo non possono andare separati.
saremo giudicati: 'Sono stato aƪamato              «Nella storia della Chiesa, i veri rinnova-
e mi hai dato da mangiare, ero assetato            tori sono i santi. Sono loro i veri rifor-
e mi hai dato da bere, ero ammalato e              matori, quelli che cambiano, quelli che
mi hai visitato, ero in carcere e sei venu-        trasformano, che sviluppano e risuscita-
to a trovarmi'». Così «si può vivere la            no il cammino». La santità è perciò una
vita cristiana a livello di santità. Poche         necessità primaria, è necessaria come
parole, semplici parole, ma pratiche a             l’aria, il respiro. Da chiedere per noi
tutti, perché il cristianesimo è una reli-         stessi oggi. È questa la riforma, la vera
gione pratica: non è per pensarla, è per           rivoluzione.
praticarla, per farla». Se si accolgono le                da Avvenire del 9 aprile 2018

                     Suor Zanita Ravasio delle suore Adoratrici di Rivolta d’Adda è tor-
                      nata alla casa del Padre il 17 gennaio. Durante la sua permanenza a
                      Vedano, si è prodigata con umiltà nello svolgimento di alcuni servi-
                      zi: in parrocchia si occupava della cura dei paramenti sacri e all’in-
                      terno della scuola materna Litta insegnava canti ai bambini, accom-
                      pagnandoli con la sua pianola. La ricordiamo con simpatia quando
                      sfrecciava per le vie del paese con la sua bicicletta.
    Dall’omelia del suo funerale, cogliamo questo pensiero: “l’esistenza di una vita uma-
    na non si misura dalla sua perfezione ma dal bene che fa e che a volte noi non conoscia-
    mo ma che non sfugge allo sguardo di Dio”.
                                           Grazie, suor Zanita per il bene che hai fatto

                                               9
Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro anno 7 numero 2
La nostra comunità parrocchiale festeggia con gioia il sessantesimo anniversario di sa-
cerdozio di padre Giulio Mariani (missionario del PIME) e di padre Camillo Galbiati (frate
minore francescano). I due sacerdoti vedanesi saranno insieme a noi domenica 10 giu-
gno per la celebrazione della messa solenne alle 11,15 in chiesa parrocchiale.
   Per l’occasione i ragazzi della prima Comunione aiuteranno con i loro risparmi i
    bambini delle missioni del Pime nelle Filippine e dei francescani a Betlemme.

                         Scrivo     questo         del paese, genitori, catechisti e tante
                          articolo per il           persone semplici che mi hanno seguito
                          Campanile nel             con la loro preghiera. In missione, per
                          giorno in cui,            vent’anni negli Stati Uniti e ventitré nel-
                          sessant’anni fa,          le Filippine, non solo mi sono sentito,
                          venivo ordinato           ma anche sempre presentato alla gente
                          sacerdote mis-            come un ‘inviato’ della nostra comunità
                          sionario nel Se-          parrocchiale dove avevo ricevuto la fe-
                          minario del PIME          de.
                          (PontiƬcio Istitu-        Ripensando a tutti questi anni, è stata
to Missioni Estere) a Newark, Ohio                  una gioia rendere presente Cristo Si-
(USA) per mano di monsignor Isseman,                gnore nell’Eucaristia tutti i giorni, cele-
Vescovo di Cleveland.                               brare la misericordia di Dio innumerevo-
Sull’immaginetta ricordo che distribuirò            li volte nel Sacramento della Confessio-
il 10 giugno, giorno della festa per i miei         ne, spezzare la Parola di Dio nella predi-
sessant’anni di ordinazione sacerdotale,            cazione e nell’accoglienza delle persone
oltre che apparire tra le braccia del Si-           in cerca di conforto, battezzare, nelle
gnore, ho scritto: Celebrate con me il              Filippine, tanti, tanti bambini, e stare
Signore, esaltiamo insieme il suo nome!             vicino ai più poveri ed emarginati.
(Salmo 33)                                          Porto nel cuore e nella preghiera le tan-
Questo è il senso di quella festa: un               te persone che il Signore mi ha fatto
giorno di grazia in cui, tutti insieme, rin-        incontrare sia negli Stati Uniti che nelle
graziare il Signore per il suo amore e la           Filippine insieme alle quali ho cammina-
sua fedeltà alla mia persona, prete mis-            to per costruire il Regno di Dio. Posso
sionario nel PIME. In tutti questi anni è           dire che, sia pure con le inevitabili diƯ-
Lui che è stato fedele a me più che io a            coltà incontrate e i miei errori, tutto è
Lui, e mi ha voluto bene, mi ha protetto            stato dono.
e sostenuto al di là dei miei limiti. Per           La festa sarà, dunque, occasione prezio-
questo desidero esaltare e celebrare il             sa per ringraziare il Signore con voi e
Signore con voi, la comunità cristiana              pregare per voi, ricordando con gratitu-
che è in Vedano.                                    dine la Madonna della Misericordia, la
La storia della mia vocazione presbitera-           nostra Madonna, che mi ha sempre ac-
le e missionaria ha avuto inizio con il             compagnato in tutti questi anni.
Battesimo che ho ricevuto qui ed è cre-             26 aprile 2018
sciuta qui con l’esempio dei sacerdoti                                 padre Giulio Mariani
                                               10


                       Partito da casa          ospedale di Brescia come Cappellano
                        il 12 settembre          per più di vent’anni.
                        1945, dopo do-           Il ricordo di questa mia esperienza mi
                        dici anni di stu-        ha oƪerto anzitutto una vasta occasio-
                        dio:    ginnasio,        ne di incontri, che hanno arricchito il
                        liceo e teologia         mio bagaglio umano e spirituale. Dal
                        e l’anno di novi-        malato ho imparato ad ascoltare, ad
                        ziato nel quale          accogliere – nella vasta gamma del loro
                        si lasciano gli          vissuto – i grandi esempi della loro for-
                        studi per impa-          te speranza, del loro coraggio e del loro
rare a vivere da autentici seguaci di san        grido implorante. Posso dire di aver
Francesco, Ƭnalmente venni consacrato            imparato a leggere nelle più disparate
Sacerdote di Cristo il 15 agosto 1958            manifestazioni della malattia una certa
dal Vescovo missionario della Somalia            sacralità della persona soƪerente, an-
monsignor Venanzio Filippini.                    che quando sembra il contrario. È quin-
                                                 di vero per me che dal malato è più
60 anni di Sacerdozio!                           quanto da lui si impara e riceve che
Sono stati sessanta anni di intensa vita         quanto egli si dà.
sacerdotale spesi in molteplici attività         Per questo, ritorno, con tanta ricono-
religiose – non scelte da me, ma aƯda-           scenza al Signore, ai ricordi del mio vis-
temi dai miei superiori. Missioni popola-        suto all’ospedale, e sento il dovere di
ri, Quarant’ore, tridui (specialmente            concretare il mio grazie al Signore con
prima del Concilio). Per molti anni sono         la preghiera. Nella memoria, poi, que-
stato con i nostri giovani, come Supe-           sto ricordo mi riporta a una sequenza di
riore ed educatore.                              volti, incontri e situazioni che il tempo
Soprattutto ho prestato le mie cure              non riuscirà mai più a cancellare.
amorose agli ammalati nel grande
                                                                 padre Camillo Galbiati

            padre Giulio concelebra durante la prima messa di padre Camillo

                                            11
                             Attirerò tut-          All’interno della nostra comunità si avver-
                              ti a me                te, per un numero limitato, la partecipa-
                              Nel      nostro        zione alla liturgia e alle proposte parroc-
                              paese il feno-         chiali ma senza innescare una trasforma-
                              meno migra-            zione o un cambiamento signiƬcativo nel-
                              torio è ancora         la pastorale ordinaria.
                              abbastanza             Alcune iniziative si sono tuttavia realizza-
                              limitato: Le           te: mostre e dibattiti sul tema delle mi-
                              famiglie rie-          grazioni, volontariato per corsi di lingua
                              scono ad in-           con la nascita di relazioni di amicizia, in-
                              serirsi soprat-        contri periodici con le famiglie straniere e
                              tutto grazie           con la comunità, “festa delle genti” per
                              ai Ƭgli che            mettere in risalto la presenza di famiglie
frequentano le scuole e l’oratorio, am-              provenienti da altri Paesi.
bienti che facilitano la socializzazione. In
parrocchia il loro inserimento è facilitato          Chiesa dalle genti
dall’azione del parroco e del coadiutore,            La presenza della diversità nella nostra
delle religiose missionarie provenienti dal          comunità è uno stimolo per crescere in
Perù, dalle attività della Caritas e di altre        Cristo, riscoprendo l’originalità e la novità
agenzie di aiuto presenti; sono però passi           dell’annuncio cristiano. Occorre sempre
quasi esclusivamente legati ai bisogni del-          fare la fatica di liberarci dai pregiudizi che
le persone e raramente vengono toccate               impediscono di riconoscerci Ƭgli di un uni-
esigenze di tipo spirituale. Altri momenti           co Padre.
di attenzione e di accoglienza sono deter-           Andare al cuore del cristianesimo è la via
minati dalla richiesta del battesimo e dei           dell’incontro con l’altro: è necessario più
sacramenti dell’iniziazione cristiana. Il Si-        dialogo su una base di reciprocità, occor-
nodo ci può certamente aiutare ad instau-            re fare la fatica di riconoscere ed accetta-
rare legami più profondi per una fattiva             re la diversità che è dono dello Spirito.
esperienza di comunione.                             Serve avviare processi per un reale cam-
                                                     biamento che richiede tempo, pazienza
Tempo di meticciato per le terre ambro-              ed impegno.
siane                                                Sono uscite proposte per la pastorale:
Il termine “meticciato” non sembra molto             organizzare incontri per conoscere la spi-
adeguato e può risultare ambiguo perché              ritualità di altri Paesi, conoscere le altre
indica una mescolanza e meno un incon-               religioni presenti sul territorio, organizza-
tro tra diversità. Nell’ambito della fede,           re incontri interreligiosi, celebrare le mes-
poiché la centralità è l’incontro con Cristo         se inserendo periodicamente preghiere
risorto, la ricchezza sta proprio nella di-          dei fedeli e canti nella lingua degli altri
versità con la quale ognuno vive questa              fratelli.
esperienza e non genera divisione ma co-
munione: uomini e donne diversi che si                     Il Consiglio Pastorale Parrocchiale
riconoscono fratelli nell’unico Padre.
                                                12
Sabato 19 maggio         alle 20.45 Rosario – apertura del mercatino di beneƬcenza
Domenica 20 maggio
                         alle 9      Messa solenne
                         alle 16     Vesperi e rosario
                         alle 20.30 Processione mariana (ritrovo davanti alla chiesa –
                                     via santo Stefano – via Rimembranze – via Leopardi
                                      – via Parada – via Europa – Santuario)
Lunedì 21 maggio         Festa del santuario della Madonna della Misericordia
                         alle 10    Messa solenne – alle 15 Messa per anziani
                                    e ammalati con Unzione degli Infermi
                         alle 20.45 Messa conclusiva, seguita dal concerto
                                    del Corpo Musicale san Luigi
                         Durante la festa rimarrà aperto il mercatino di beneƬcenza.
                         Sarà possibile acquistare biglietti della lotteria e oggetti ri-
                         cordo del Santuario.

Da un paio d'anni, la cooperativa sociale Eureka promuove la raccolta
di tappi di plastica, un'iniziativa che l'ha portata a farsi conoscere da
molti vedanesi che collaborano in vario modo: singoli cittadini e fami-
glie conservano i tappi per donarli ad Eureka. Li portano direttamente
nella nostra sede di viale Battisti 23 oppure presso altri punti di raccol-
ta: il Gruppo Alpini di via Italia 13, Cai e Sci-Cai in via Santo Stefano 89,
La Casìta di via Santo Stefano 59, la Banca del Tempo alla Casa arti e
mestieri di via Piave 8/D, l'edicola di viale Battisti 21 e il Salone73 di via
Santo Stefano 7, la scuola dell'infanzia Litta e l'oratorio San Luigi
(durante l'oratorio estivo, le squadre dei gialli, verdi, rossi e blu fanno a gara a portare
più tappi che negli ultimi due anni sono stati poi donati ad Eureka).
Negli ultimi mesi, il progetto tappi di Eureka ha coinvolto anche le scuole vedanesi ed
ora i bidoni bianchi e rossi (in foto) della cooperativa si trovano anche alle elementari e
alle medie. Cosa facciamo dei tappi raccolti? Li portiamo ad una ditta di Lissone che ce li
paga pochi centesimi di euro al chilo. Siamo contenti che, anche grazie a questa iniziati-
va, molte persone hanno conosciuto la nostra realtà, nata nel 2012. Ringraziamo tutti
coloro che, in modi diversi, ci sostengono nel progetto “Un tappo aiuta l'altro”. Chi vo-
lesse saperne di più o iniziare, ad esempio, una raccolta che coinvolga amici, conoscenti,
vicini di casa o di pianerottolo, può chiamare il numero 392 – 310.80.99.
Oggi, Eureka ha un cuore più grande: dal mese di marzo, infatti, si è passati da tre a cin-
que appartamenti, per accogliere ogni giorno tredici persone con disabilità in residenzia-
lità stabile e altre quindici persone a turno, nei Ƭne settimana, per dare un sollievo alle
famiglie. Grazie di cuore!                                    La cooperativa Eureka

                                            13

                       La nostra diocesi sta vivendo il momento del Sinodo minore
                       per diventare Chiesa dalle genti. Si tratta di prendere sempre
                       più consapevolezza che la nostra comunità è formata da cristia-
                       ni provenienti da altre regioni italiane ma anche da altri paesi e
                       altri continenti. Riconoscerci fratelli è dono dello Spirito ma è
                       anche responsabilità nostra. Si tratta quindi di valorizzare occa-
                     sioni che ci aiutino a crescere con questa mentalità nuova.
L’anno scorso abbiamo organizzato la Festa delle genti alla quale hanno aderito di-
verse famiglie ma soprattutto straniere: abbiamo pregato insieme, ci siamo cono-
sciuti sotto gli stand, assaggiato dolcetti tipici, applaudito danze con costumi folclo-
ristici.

Domenica 27 maggio 2018 proporremo la seconda edizione, con lo stesso stile:
x parteciperemo alla messa delle ore 11.15, con preghiere dei fedeli nelle diverse
    lingue e dialetti,
x nel pomeriggio, in oratorio: allestimento degli stands con esplosioni di colori,
     sapori, lingue, balli e musica.
Il tema di quest’anno sarà “I santuari”: si tratta di andare alla scoperta dei vari san-
tuari dislocati nelle diverse regioni italiane e nei paesi di provenienza delle famiglie
straniere che vivono sul territorio. Sotto lo stand saranno illustrati i santuari, con
notizie storiche e possibilmente con foto o altro materiale, e spiegati alle persone
che parteciperanno alla festa, gustando anche un dolcetto tipico in un clima di con-
divisione fraterna. Ogni regione o paese avrà a disposizione uno stand, con tavolo e
sedie e una bacheca sulla quale attaccare il materiale in esposizione.

                              Il servizio di Retrouvaille, un aiuto alle coppie in crisi, è
                              attivo in questi giorni e orari:
                              dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 21;
                              il sabato dalle 10 alle 12 (numero verde 800 123 958).
                              Da cellulare, chiamare il numero 346 22 25 896
                              (Marilena e Paolo). Sito internet

                                              

     Il Consultorio familiare della Fondazione Centro Orientamento Famiglia si trova
         a Monza, in via Vittorio Emanuele 1; il numero di telefono è 039 23 26 463.
    Orari di segreteria: lunedì e martedi10 -12; 15 - 18; da mercoledì a venerdì 15 - 18;
                              9,30 - 12,30 (sito internet: www.cofmonza.it).
            I servizi di counselling sono gratuiti, le prestazioni sanitarie prevedono
         il pagamento del ticket secondo le tariƪe del Servizio sanitario nazionale.

                                             14


Con la gioia dello spirito è il titolo della         sortazione apostolica Gaudete in Domino
raccolta degli interventi pronunciati da             aƪerma: «In Dio tutto è gioia poiché tutto
Papa Francesco nel corso della sua visita            è dono». La gioia pertanto è collegata col
pastorale a Milano lo scorso 25 marzo                dono ed è la gioia stessa del donare, la
2017.                                                gioia per il dono ricevuto e oƪerto; la
                                                     gioia è in ogni caso un segno chiarissimo
“Come il Padre ha amato me, così anch'io             della presenza dello Spirito santo. Se vo-
ho amato voi. Rimanete nel mio amo-                  gliamo capire dove lo Spirito sta operan-
re. Se osserverete i miei comandamenti,              do, sta agendo in una comunità, in una
rimarrete nel mio amore, come io ho os-              persona, in una decisione, in una coppia,
servato i comandamenti del Padre mio e               in una famiglia, dobbiamo veriƬcare la
rimango nel suo amore. Questo vi ho det-             presenza o l'assenza della gioia.
to perché la mia gioia sia in voi e la vostra
gioia sia piena.” (Gv. 15, 9-11)                     Di che gioia sei?
                                                     Nella nostra società postmoderna, la gioia
L'amore, frutto dello Spirito, è fonte di            è diventata un imperativo categorico: devi
gioia                                                essere felice! E per esserlo soddisfa tutti i
La gioia è un sentimento talmente pri-               tuoi desideri, le tue pulsioni, anche andan-
mordiale che è persino diƯcile deƬnirlo;             do contro qualsiasi legge sociale, morale,
è più facile sperimentarlo che dire che              etica. La gioia viene associata al concetto
cosa è. Un grande esegeta, Heinrich                  di consumo e di possesso di beni. Ci tro-
Schlier, chiama la gioia «l'esplosione della         viamo di fronte ad un uomo che investe le
speranza», e certamente la gioia cristiana           proprie energie e capacità, tutta la pro-
ha a che fare con la speranza della gioia            pria vita, in nome di una gioia che però
perfetta e piena, già anticipata sulla terra.        sperimenta eƯmera. E più si colma di co-
In altre parole, la gioia è l’atteggiamento          se, più avverte di non essere nella gioia
che rende tutto più facile, che rende in             che queste cose promettevano, ma di vi-
particolare più facile il dono.                      vere sempre più nello sconforto, nella tri-
Aƪerma infatti san Paolo: «Dio ama chi               stezza, nell'ansia, a volte nella depressio-
dona con gioia» (2Cor 9,7), perché chi do-           ne, trascinato verso la propria rovina. Il
na con gioia dona bene. Paolo VI nell'e-             problema della nostra società non è quel-
                                                15
lo di dare troppa gioia, ma quello di dona-          to il mondo in Piazza San Pietro per la
re piaceri poveri, banali, vuoti di contenu-         Giornata della Famiglia nell’ambito delle
ti ideali, che non portano alla vera gioia,          celebrazioni dell’Anno della fede 2013. «È
ma solo ad uno sterile “divertimento” che            possibile vivere questa gioia o non è pos-
non riesce a nutrire lo spirito dell’uomo,           sibile? Ma alla base di questo sentimento
anzi ne accentua il bisogno e la fame.               di gioia profonda c’è la presenza di Dio
                                                     nella famiglia, c’è il suo amore accoglien-
Ma la vera gioia, quella che realmente               te, misericordioso, rispettoso verso tutti".
riempie la vita, non ha nulla a che fare con         La vera gioia in famiglia è dinamica, è mo-
una visione individualistica, quanto invece          vimento: da un amore ricevuto a un amo-
con la relazione; e non può essere rac-              re donato; amore che si è manifestato
chiusa in noi come in un cassetto. Se è              pienamente in Gesù che ha donato la sua
vera e profonda, è anche diƪusiva e non              vita per noi annunciando così all'uomo il
può restare nascosta. Traspare dagli oc-             vero volto del Padre. L’amore dono di sé
chi, dal volto e viene intuita da chi ci è           è il fondamento del sacro legame del ma-
vicino.                                              trimonio, l'amore come dono di sé è il
Come posso possedere questa gioia?                   fondamento della fecondità nei Ƭgli e nel
Amando! Amando gli altri come Gesù ci                mondo. La gioia vera nella famiglia non è
ha amati, vivendo in una totale donazione            qualcosa di superƬciale, non viene dalle
agli altri senza cercare gratiƬcazioni di            cose, dalle circostanze favorevoli. La
sorta. Quando nella fede e in comunione              gioia vera viene da un’armonia profonda
con Gesù mi dono, da questo amore na-                tra le persone, che tutti sentono nel cuo-
sce la vera gioia e la nostra vita, anche nei        re, e che fa sentire la bellezza di essere
momenti diƯcili, sprigiona quel senso di             insieme, di sostenersi a vicenda nel cam-
serenità che coinvolge tutti. E' il capovol-         mino della vita. La famiglia è il luogo dove
gimento della mentalità del consumo e                si insegna a cogliere le ragioni e la bellez-
dell'avere; paradossalmente più dono, più            za della fede, a pregare e a servire il pros-
scopro di sperimentare quella gioia che              simo, il luogo dove ci si rallegra della feli-
non mi lascia vuoto, anzi, mi riempie di             cità dell’altro. E' il luogo dell’amicizia, do-
senso e realizza il mio più profondo e ve-           ve si costruiscono e si rinsaldano i legami
ro desiderio. La gioia non è un aspetto              e dove si crea la fraternità e la comunio-
secondario del messaggio cristiano che               ne. Un amore vissuto nella gioia è frutto
proprio per questo motivo è stato deƬni-             di uno sforzo condiviso. Non è esente da
to come una lieta, gioiosa, gaia notizia.            limiti e rischi ed esige vigile attenzione.
L'annuncio della risurrezione del Signore            Richiede di imparare a riconoscere i pro-
trascina l'umanità intera verso la letizia           pri errori, a rispettare l’altra persona, a
senza Ƭne.                                           ringraziarla per la sua presenza. È un
                                                     amore realistico, capace di accettare an-
Famiglia, la gioia dell'amore                        che limiti e povertà dell'altro. Senza mini-
«Come va la gioia a casa tua?». Papa Fran-           mizzare le grandi possibilità di male e i
cesco ha interrogato così, semplicemen-              rischi di caduta a cui la famiglia è esposta
te, migliaia di pellegrini convenuti da tut-         quotidianamente, proprio per l’alto grado
                                                16
di amore e vicinanza che in essa si realiz-        Una famiglia che prega, una famiglia che
za, può trovare spazio un amore che dona           custodisce la fede, una famiglia che vive
il gusto di contemplare e apprezzare ciò           la gioia. Essa diventa così buona notizia di
che è bello e sacro di ogni persona. Le            Dio e gioia per il mondo.
caratteristiche fondamentali della fami-
glia cristiana?                                                     la commissione famiglia

 Il gruppo dei Ƭdanzati alla messa conclusiva del corso di preparazione al matrimonio
                                  lo scorso 25 marzo

Domenica 16 settembre festeggeremo comunitariamente le coppie che que-
st’anno ricordano un anniversario signiƬcativo del loro matrimonio: un invito specia-
le è rivolto agli sposi del 2017 e a quelli che ricordano 5, 10, 15, 20, 25, … e 70 anni
di matrimonio, e cioè che hanno detto il loro ”sì” nel 2013, 2008, 2003, 1998, 1993,
1988, 1983, 1978, 1973, 1968, 1963, 1958, 1953 e, andando indietro, si suggerisce di
festeggiare ogni anno.
Cosa faremo?
Ci sarà un incontro con tutti i festeggiati presso l’auditorium in oratorio: speciƬche-
remo più avanti la data e il relatore.
Domenica 16 settembre: messa solenne alle ore 11 con rinnovo comunitario delle
promesse matrimoniali, la foto di gruppo, la consegna di un piccolo regalo della par-
rocchia e della pergamena. Per coloro che lo desiderano, sarà possibile pranzare in-
sieme in oratorio, con la possibilità di estendere l’invito anche a familiari e parenti: la
quota che verrà chiesta sarà comunicata più avanti, quando apriremo le iscrizioni.

                                              17
Lorenzo Davanzo e Annalisa de Fabris                Fabio Villa e Silvia Pradella

Guglielmo Di Matteo di Federico e Giulia Maria Ferrari
Gabriele Orazio di Daniele e Alessandra De Cagna
Marta Pichi di Paolo e Maria Luigia Rizzo
Margarita Shehu di Rrapo Shehaj e Hatene Shehaj
Helena Eva Pozzi di Luca Angelo Giovanni e Anna Maria D’Oria
Gaia Brivio di Andrea e Silvia Magni
Gabriele Alberto di Gianluca Alberto e Ada Sarita Tumialan
Marco Serghej Malavasi di Antonio e Rosaria Lombardi
Matteo Zappa di Riccardo e Jennifer Zappa
Sirio Giovannelli di Francesco e Silvia Pirovano
Vittoria Laura Longoni di Andrea e Chiara Nespolo

Rosalda Sanlorenzo vedova Ponsone         Cesarina Colombo vedova Colombo
Rosina Capra vedova Riboldi               Elvira Franquillo vedova Petricciuolo
Renata Maria Frigerio vedova Crotti       Angelo Colombo
Giuseppe Randaccio                        Rina Temporali vedova Tremolada
Ermanno Castoldi                          Maria Galliani vedova Longoni
Alda Guidotti vedova Zuccari              Marcella Maria Giannoli vedova Dorides
Franca Giusti in Tamiro                   Angela Fumagalli vedova Arosio
Francesca Braghetto vedova Bonelli        Pasqualina Lacquaniti vedova Scigliano
Letizia Luigia Magni vedova Brambilla     Francesca Luigia Brambilla vedova Brioschi
Francesca Viganò vedova Lissoni           Virginia Carena vedova Castelli
Valter Giulio Dissette                    Angelo Saccà
Lucia Barzaghi                            Grazia Tortorelli vedova Carbone
Giulio Silvio Colombo                     Gradito Romualdi
Giovanna Cariboni

                           CARITAS PARROCCHIALE
Centro di ascolto            mercoledì dalle 15 alle 17
 Servizio indumenti           consegna         lunedì dalle 9 alle 11
                              distribuzione    mercoledì dalle 9.30 alle 11.30
 Distribuzione medicinali     mercoledì dalle 17 alle 19
                              primo venerdì del mese dalle 9 alle 12
            Via Santo Stefano 59 - Telefono 039.2497028 338.8796625
                                          18
“Non succede che amando una cosa, la si veda meglio e più esattamente di quando non la si
ami?” Così scriveva Vincent Van Gogh, in una sua lettera del 9 maggio 1889 e così abbiamo
pensato noi alla Litta insegnando ai nostri bambini ad aƯnare lo sguardo per conoscere ed
ammirare tutti gli aspetti della realtà.
La proposta di quest’anno che si sta per concludere è stata “Lasciare traccia di sé – Una
compagnia di artisti”.
Ma che cos’è la traccia? E chi è l’artista? Un bambino, e chiunque abbia il naturale desiderio
di lasciare un segno, traccia la sua personalissima e inimitabile impronta raccontando in di-
versi modi la sua presenza in un dato spazio e tempo, come a dire "Io ci sono!". Che sia trami-
te una produzione graƬca (pittura, disegno, manipolazione…) o una costruzione o ancora
una storia o un movimento nello spazio. Da sempre, lasciare un segno manifesta il desiderio
di esserci per sempre, di essere riconosciuti tramite una forma percepibile.
I bambini hanno scoperto così il mondo dei colori, mescolandoli ed utilizzandoli con tecniche
nuove e divertenti; hanno approcciato le diverse linee e i loro andamenti (preparandosi così
ad aƪrontare la scrittura e l’orientamento nello spazio) Ƭno a conoscere le forme e creare
con esse delle immagini. Ma perché tutto questo non suonasse teorico e staccato dall’espe-
rienza, abbiamo condotti i nostri bambini a scoprire queste cose osservando direttamente il
dato di realtà e le opere degli artisti: abbiamo dato il via all’allestimento delle stanze piene
di oggetti e materiale non strutturato blu, giallo e rosso, per un tuƪo nella materia colorata
con tutti e 5 i sensi; abbiamo proposto la stampa con frutta e verdura, il ritratto dal vero e la
visione di quadri con una riƮessione e reinterpretazione successiva, come a dire: “Matisse
usava le forme ritagliate per comporre i suoi quadri, ora lo faccio anche io!”. Non abbiamo
certo avuto la pretesa di chiedere ai piccoli di copiare i quadri, ma di considerare l’artista co-
me uno che usa tantissimo gli occhi per guardare attentamente le cose e farsi sorprendere
dalla loro bellezza. Questo lo possiamo fare proprio tutti!
Accompagnati quindi dalle insegnanti di sezione, dall’atelierista e dalla specialista di psico-
motricità, i piccoli della Litta hanno potuto fare esperienza in diversi campi della proposta
unitaria della scuola, che mira al loro sviluppo globale ed armonioso tramite un rapporto po-
sitivo con se stessi, gli altri (maestre e compagni) e ciò che ci circonda.
Siamo Ƭeri del fatto che in molti ci hanno scelto come ambito di crescita per i propri Ƭgli:
l’anno venturo contiamo 115 iscritti e i posti del centro estivo che si attiverà a luglio sono
praticamente esauriti. A breve porteremo i grandi, pronti per il grande salto, a conoscere la
scuola primaria, e accoglieremo in più occasioni i nuovi iscritti, in visita coi loro genitori o dai
nidi di provenienza.
Così noi adulti ci sentiremo gli atleti di una staƪetta, che prendono e lasciano andare il testi-
mone, certi di correre per una buona causa…Abbiamo però bisogno del tifo di tanti! I bisogni
si fanno sentire: in particolare una caldaia nuova che sostituisca quella a gasolio, obsoleta e
poco green, chiede uno sforzo economico considerevole. Non ci siamo persi d’animo: il grup-
po docente ha inventato occasioni di sostegno alla Scuola per far fronte alle spese. La
“Litteria” con due estrazioni (il primo giugno ai remigini e il 9 giugno alla Festa del Grazie)
promette fantastici premi, oƪerti generosamente dalle realtà del territorio, a quanti vorran-
no acquistare direttamente a scuola un numero fortunato (1 numero=1 euro).
                                                                          Anna Mandelli
                                                      Direttrice della scuola dell’infanzia Litta
                                                19
Domenica 13                  alle 11.15 prima Comunione (primo gruppo)
Domenica 20                  alle 11.15 prima Comunione (secondo gruppo)

Domenica 20 e lunedì 21
Giovedì 24                   pellegrinaggio sulle orme di Paolo VI a Concesio e Brescia
Sabato 26                    incontro dei cresimandi con l’arcivescovo allo stadio di san Siro
Domenica 27                  festa delle Genti – alle 15.30: celebrazione battesimi
Giovedì 31                   Corpus Domini: processione eucaristica alla cappella del Mira-
                             bello

Sabato 2                     alle 21 concerto del Corpo Musicale san Luigi
Giovedì 7                    dalle 15 alle 17.30 adorazione - alle 21 serata Emmaus
Venerdì 8                    in oratorio: festa di inizio estate - mandato agli animatori
Sabato 9                     al mattino: raccolta alimenti Caritas parrocchiale
Domenica 10

Lunedì 11                    inizio oratorio estivo
Lunedì 18                    alle 21: incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Venerdì 22                   in oratorio: festa di mezza estate
Domenica 24                  alle 15.30: celebrazione battesimi
Giovedì 28 - sabato 30       mini vacanza per ragazzi e ragazze di terza elementare a Madesi-
                             mo

Venerdì 6                    Vedan da cursa
Lunedì 9                     partenza per il campeggio (primo turno)
Venerdì 13                   conclusione oratorio estivo – festa Ƭnale
Sabato 14                    partenza per il campeggio (secondo turno)
Sabato 21                    partenza per il campeggio (terzo turno)
Domenica 22                  alle 15.30: celebrazione battesimi
Sabato 26                    conclusione campeggio
Lunedì 30                    chiusura dell’oratorio per manutenzione (Ƭno al 25 agosto)

Mercoledì 8                  partenza giovani per Terra Santa (Ƭno al 16 agosto)
Mercoledì 22                 gita estiva parrocchiale
Domenica 26                  riapertura dell’ oratorio

Domenica 16                  festa degli anniversari di matrimonio
Domenica 23                  alle 15.30: celebrazione battesimi
Domenica 30                  festa di apertura dell’oratorio

       Fino a domenica 24 giugno l’orario delle messe festive sarà quello consueto:
                   ore 8 - 9 (santuario della Misericordia) - 10 - 11.15 - 18
     A partire da domenica 1 luglio e Ƭno a domenica 23 settembre verrà introdotto
              l’orario estivo: ore 8 - 9,30 (santuario della Misericordia) - 11- 18

                                            20
Puoi anche leggere