2020 Programma Escursioni - CLUB ALPINO ITALIANO - CAI Montebelluna
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Tesseramento soci Allianz Bank al 31 Ottobre 2019 ORDINARI ORDINARI juniores (18-25 anni) 1059 72 Financial Advisors: FAMIGLIARI GIOVANI TOTALE 366 142 1650 un porto CONSIGLIO DIRETTIVO IN CARICA sicuro su cui contare. Silvano Bandiera Presidente Guglielmo Alba Vice presidente Franca Basso Consigliere Pietro Piazza Consigliere Andrea Suar Consigliere Allianz Bank Financial Advisors Pietro Furlanetto Consigliere Leo Rossi Consigliere ha le conoscenze globali e locali necessarie Maurizio Botter Consigliere Maurizio Scatolin Consigliere per offrirti sempre la risposta adeguata Daniele Lanfossi Consigliere Luciano Didone’ Consigliere alle tue esigenze di risparmio Tesoriere: e di investimento. Daniele Lanfossi Segretaria: Franca Basso Centro di Promozione Finanziaria Centro di Promozione Finanziaria Via Piave, 73 Viale Vittoria, 6/1 Revisori dei conti: 31044 Montebelluna (TV) 31049 Valdobbiadene (TV) PierMario Chiarellotto Tel. 0423 601927 Tel. 0423 972693 Mauro Morlin montebelluna.p08@allianzbank.it valdobbiadene.p28@allianzbank.it Roberto D’Andrea Responsabile tesoreria Soluzioni finanziarie dalla A alla Z Pietro Piazza SEDE C.A.I. Via Serena 45/8, Montebelluna - Tel. e fax 0423 605 337 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’adesione leggere la documenta- E-mail: montebelluna@cai.it - www.caimontebelluna.it - Facebook caimontebelluna zione informativa e contrattuale relativa a prodotti e servizi distribuiti da Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. disponibile presso le Filiali della Banca, i Centri di Promozione Finanziaria e sul sito www.allianzbank.it. 3
C.A.I. - Sezione di Montebelluna con il patrocinio di: Città di Montebelluna presenta la: 39a Rassegna 38° RassegnaFilm FilmdidiMontagna Montagna 09 sabato Gennaio 2016 Sabato 12 gennaio 2019 presso “VILLA CORRER - PISANI” LA PROMENADE di Michel Dalle (Italia, 25′, 2018) ore 20:30 Ingresso Biadene di Montebelluna (TV) THE CLEAN APPROACH – ESSERE LIBERO OUTDOOR di Luca Albrisi e Alfredo Croce (Italia, 43′, 2018) PERSIAN POWDER di Erik Bulckens (Belgio, 13′, 2017) Always Above Us di Eric Crosland (Canada, Stati Uniti 2014 - 13') Sabato 19 gennaio 2019 Durante Escape hanno unadispedizione Anjali Nayar perso i lorodicompagni programma in(Canada, Tibet nel 2018, Alex 1999 Conrad 8’) Lowe Francesca Anker e Kris Erickson e David Bridges a causa di2017, una 42’) gennaio-febbraio 2020 La montagna Ilio Michele Coppari, Zannoni (Italia, valanga 14+1 sullo di VidaShisha Pangma. Valencic (Italia,Quell'enorme 2017, 48’) slavina sulla parete sud ha investito anche Conrad che, miracolosamente, ne è uscito vivo. Per ono- rareSabato la loro 26 tare(S)LEGATI memoria gennaio in fase di definizione la cascata didiJacopo e il2019 ghiaccio loro valore, Conrad e Kris decidono di affron- Wintere Dance, Bicocchi la più grande del Highlight Mattia Fabris Canyon in Montana, attraverso la via Nutcraker, una variante della via aperta dallo16stesso Sabato Lowe.2019 febbraio Un'apertura difficile ma soprattutto un motivo perRoberto raccontare una Ciri, vita fatta nostro ospite didella saliteserata e sacrifici, gioie ma anche dolori. (In collaborazione con il Trento Film Festival) Sabato 23 febbraio 2019 Chris Bonington, life & climbs di Vinicio Stefanello (Italia 2015 - 22’) Chris Bonington - uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del ‘900 - ripensa alla storia e alle avventure di una vita passata ad esplorare e scalare le montagne di tutto il mondo. “Mi sembra di essere ancora lì…” dice Bonington ricordando quelle montagne e quei momenti ancora così vivi e presenti. E’ lo spunto per un viaggio e una riflessione che abbraccia i sentimenti più profondi e nobili, ma anche contraddittori, del suo essere alpinista e uomo. Così l’amore per la moglie e i figli, la sua scelta di vivere per l’alpinismo, le amicizie, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici diventano il racconto di un’esperienza e una ricerca unica che non può avere fine, come le grandi passioni. Valley uprising di Nick Rosen, Peter Mortimer e Josh Lowell (USA 2014 - 98’) A partire dagli anni cinquanta le pareti della Yosemite Valley sono diven- tate uno dei centri nevralgici dalla controcultura americana. Beatnicks e vagabondi vi trovarono la scenografia ideale per uno stile di vita fiera- mente opposto al consumismo, praticando l’arrampicata come sintesi perfetta di libertà e tensione verso l’assoluto. Fu un luogo di grandi sfide tra modi diversi di concepire le scalate, tra la società borghese e la ricerca della libertà, ma fu anche il luogo della sfida con se stessi. Molti dei più forti arrampicatori si sono distinti sulle sue pareti: Jim Bridwell, Royal Robbins, John Bachar, Lynn Hill, Dean Potter, Alex Honnold e molti altri. (In collaborazione con il Trento Film Festival) In collaborazione con: grafiche antiga 5
P Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sezione di Montebelluna Sezione di Spresiano Il c 2 Istruttori Nazionali di Alpinismo d m 2 Istruttori Regionali di Alpinismo C 1 Istruttore Regionale di Arrampicata D R Libera to to 1 Istruttore Nazionale di Sci Alpinismo Nella foto: Cima Monte Piana n C 10 Istruttori Regionali di Sci Alpinismo D il 17 Istruttori Sezionali CARROZZERIA tr S 1 Guida Alpina Bordin s.n.c. s D c (+ R s di BORDIN CESARE & ERMANNO S u e s Via Cadore, 21 - Caerano San Marco (TV) Tel. e fax 0423 650205 34 6 7
SCUOLA DI ALPINISMO, SCIALPINISMO E ARRAMPICATA LIBERA - I SALVAN ATTIVITA’ PREVISTA PER 2020 Gennaio - aggiornamento in cascata di ghiaccio per Istruttori Febbraio - aggiornamento scialpinismo/neve e valanghe per Istruttori con utilizzo campo ARTVA Marzo - aggiornamento per Istruttori presso il Centro Materiali e Tecniche (Padova) Marzo -> Maggio - corso scialpinismo avanzato SA2 in collaborazione con altre scuole Aprile -> Giugno - corso roccia base AR1 Giugno - aggiornamento ghiaccio per Istruttori in alta montagna Luglio - escursione sociale al Wiessmies (CH) Agosto - aggiornamento roccia per Istruttori Settembre -> Novembre - corso base arrampicata libera AL1 Marzo -> Dicembre - attività di Montagna-terapia in collaborazione con CSM del ASL 2 o lian neg Co Per maggiori informazioni caimontebelluna.it 8 9
COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE Confermato anche per l’anno 2020 la collaborazione con alcune scuole medie e superiori di Montebelluna. Programma escursioni 2020 • Gennaio e Febbraio Uscite con le ciaspole (date e percorsi da valutare secondo l’innevamento) • 5 aprile Da Loria a Crespano lungo il sentiero degli Ezzelini • 10 maggio Croce d’Aune e Campon d’Avena • 7 giugno Malga Juribello, lago Juribruto e malga Juribruto • 29-30-31 agosto /1 settembre Soggiorno alla colonia alpina al Castagneto di Voltago Agordino della parrocchia di Montebelluna • 27 settembre Malga Fossetta Castelloni di San Marco • 18 ottobre Cansiglio strada dei Taffarel, Campon, villaggio dei Cimbri PROGRAMMA SCUOLE GOLD FREEDOM SRL Prezzi speciali Via Piroleri, 9, 31030 Altivole TV - Tel : + 39 0423 915721 Email: info@goldfreedomsrl.com - www.goldfreedomsrl.com ai soci CAI 10 11
CLUB ALPINO ITALIANO CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI MONTEBELLUNA SEZIONE DI MONTEBELLUNA Programma Escursioni FAVERO SNOW TECH s.r.l. Programma Via Industrie 1, Signoressa di Trevignano (TV) Tel/Fax: 0423 677 110 P.IVA e Cod. Fisc.: 04811510264 2020 Escursioni 2013 Programma Escursioni 2013 In copertina: Tofana di Mezzo 14 3
REGOLAMENTO ESCURSIONISTICO I seguenti punti illustrano le regole e i criteri per la partecipazione alle escursioni: 1. La partecipazione all’escursione è subordinata al versamento dell’intera quota stabilita (rimborso spese pullman) e all’accettazione del presente regolamento. Non sono accettate le iscrizioni telefoniche. 2. Le iscrizioni devono essere formalizzate presso la sede sociale entro il venerdì antecedente l’escursione salvo diversa indicazione definita sul programma. Le iscrizioni sono accettate entro i termini prestabiliti, ma possono essere chiuse anticipatamente qualora si raggiunga il numero massimo di iscritti. 3. Al momento dell’iscrizione si deve dichiarare la condizione di socio o non socio. 4. La copertura assicurativa è definita in accordo alle normative del Club Alpino Italiano. 5. I minori dovranno essere accompagnati da persona garante e responsabile. 6. La quota versata all’iscrizione non sarà restituita in caso di mancata partecipazione. E’ invece ammesso che l’iscritto/a lasci il posto ad altra persona previa formalizzazione del cambiamento presso la sede della sezione entro il venerdì precedente l’escursione. 7. Il Direttore di Escursione (accompagnatore - capo gita) ha la facoltà (e dovere) di escludere dall’escursione i partecipanti che per cause diverse (inadeguato equipaggiamento, precarie condizioni fisiche, inesperienza, ecc.) non diano sufficienti garanzie al superamento delle difficoltà dell’itinerario, senza pregiudizio per loro stessi e per il gruppo. 8. La Commissione per l’Escursionismo si riserva la facoltà di annullare l’escursione in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti, oppure qualora si presentino situazioni tali da pregiudicarne il buon esito, inoltre è possibile che per necessità sia modificato l’itinerario dell’escursione stessa e la logistica (p.e. mezzi di trasporto). Nel caso di annullamento dell’escursione sarà restituita la quota versata, mentre nel caso di modifica dell’itinerario e della logistica si rivaluterà la quota restituendo parte di quanto versato se dovuto. 9. L’escursione sarà effettuata conformemente al programma, salvo eventuali variazioni comunicate durante la presentazione della stessa presso la sede sociale o modifiche decise dal Direttore di Escursione qualora sorgano situazioni di precarietà e rischio per i partecipanti. 10. Chi si iscrive all’escursione è informato tramite il programma di dettaglio, inoltre almeno uno degli accompagnatori sarà presente presso la sede sociale il venerdì precedente all’escursione per dettagliare le caratteristiche dell’itinerario, delle difficoltà e degli equipaggiamenti necessari, degli orari, del luogo di ritrovo, dei mezzi di trasporto per il trasferimento e pertanto qualora partecipi all’escursione se ne assume la responsabilità. 11. L’escursione si intende tale dal luogo di partenza e di arrivo della stessa così come definito dal programma di dettaglio. Il trasferimento dal luogo di ritrovo al luogo dell’escursione e viceversa per il rientro, fanno parte del programma qualora ci sia esplicita indicazione organizzativa. 12. Ai partecipanti sono particolarmente chieste: puntualità al ritrovo, scrupolosità nel seguire le indicazioni del Direttore di Escursione ed Accompagnatori, prudenza, disponibilità e collaborazione. Durante l’escursione si deve rimanere uniti alla comitiva evitando inutili ritardi, non si devono creare situazioni difficili per la propria ed altrui incolumità, non si devono lasciare rifiuti di alcun genere sui percorsi e/o luoghi di sosta. Non è consentito ad alcuno, salvo autorizzazione, l’abbandono della comitiva o la deviazione per altri percorsi. 16 17
ESCURSIONI INVERNALI E CON RACcHETTE DA NEVE - INVERNO 2020 (per tutte Difficoltà: EAI) • Domenica 05 Gennaio 2020 – Monte Piana WILD SHOP Dislivello: m 600 / Tempo 6.00 ore - Accompagnatori: Luciano Didone’ – Vincenza Petrin • Domenica 19 Gennaio 2018 – Forca Rossa Dislivello: m 600 / Tempo 5.30 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Maurizio Scatolin • Sabato 08 Febbraio 2020 – Rifugio De Doo Dislivello: m 700 / Tempo 6.00 ore - Accompagnatore: Romano Piccolo • Domenica 23 Febbraio 2020 – Lagorai Rifugio Refavaie Dislivello: m 450 / Tempo 5.00 ore - Accompagnatori: Luciano Didone’ – Vincenza Petrin • Sabato 07 Marzo 2020 – Rifugio Pradut / notturna Dislivello: m 800 / Tempo 6.00 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo • Domenica 22 Marzo 2020 – Cristo Pensante Dislivello: m 800 / Tempo 6.30 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Antonella Zambon • Fine Marzo / Aprile 2020 – Cima Adamello Dettagli in sede - Accompagnatore: Maurizio Scatolin Il programma potrà subire delle variazioni in riferimento alle condizioni dell’innevamento delle ABBIGLIAMENTO TECNICO zone interessate ed alla percorribilità dei sentieri. ALPINISMO CALZATURE TREKKING SCARPETTE PER ARRAMPICATA ARRAMPICATA ZAINI BOULDERING ATTREZZATURA PER ALPINISMO SC ON TI IZIO S E RV T U R A AI SO CI CA I OLA RISU Scarponi da trekking Caccia e pesca Scarpette d’arrampicata CI 3 M EUC NA Stivali da moto VIA BELLU APERTURA TE A LUN-VEN 7.30-18.30 MON GUARD ICIO Z . I . SAB 8.00-12.00 AT URIF .it Z e CAL lator M&M @ilrisuo 147 info 23 604 04 19
Gradi di difficoltà dell’escursionismo PROGRAMMA 2020 GITE ESCURSIONISTICHE T= Turistico – Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico 19 Aprile Segusino – Milies E pg. 23 se non quello tipico della passeggiata. 03 Maggio Colli Euganei E pg. 25 E= Escursionisti – Itinerari su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…). Sono generalmente segnalati 17 Maggio Monte Grappa E pg. 27 con vernice od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono 24 Maggio Altopiano dei Lessini E pg. 29 di individuare il percorso anche da lontano). Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati. Richiedono 29 Mag./ 02 Giu. Parco Nazionale d’Abruzzo E pg. 31 l’attrezzatura descritta nella parte dedicata all’escursionismo ed una sufficiente capacità di orientamento, allenamento alla camminata 07 Giugno Col di Lana EE pg. 33 anche per qualche ora. 21 Giungo Rif. Velo della Modanna EE pg. 35 EE= Escursionisti Esperti – Sono intinerari generalmente segnalati 28 Giugno Rif. Panarotta EE pg. 37 ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati 05 Luglio Tre Cime di Lavaredo E pg. 39 o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle 12 Luglio Baita Angelini EE pg. 41 mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur 17-18 Luglio Weissmies PD pg. 43 poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dall’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve 25-26 Luglio Cima Rossa di Saent EE pg. 45 essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo. 5-6 Settembre Marmarole EEA pg. 47 EEA= Escursionisti Esperti con Attrezzatura – Vengono indicati i 6 Settembre Croda da Lago EE pg. 49 percorsi attrezzati (o vie ferrate), richiedono l’uso dei dispositivi di autoassicurazione. 12 Settembre Croda Rossa D’Amprezzo EE pg. 51 20 Settembre Rif. Zacchi E pg. 53 Gradi di difficoltà dell’alpinismo 27 Settembre Ponte Dell’Orco / Monte Lefre EE pg. 55 F = facile 11 Ottobre Via del Tabacco E pg. 57 PD = Poco Difficile AD = Abbastanza Difficile D = Difficile TD = Molto Difficile ED = Estremamente Difficile EX = Eccezionalmente Difficile 21
DOMENICA 19 APRILE 2020 PREALPI TREVIGIANE (Segusino-Milies-Segusino) Gruppo: Prealpi Trevigiane Tipologia: anello Partenza: Segusino Arrivo: Segusino Dislivello: salita e discesa m 400 m. Quota massima: m 650 Difficoltà: E Cartografia: Tabacco 1:20.000 foglio 068 Tempo: 5 ore Accompagnatori: Silvano Bandiera / Michela Baldisser cell. 333 427 1712 Partenza: ore 07.30 Orario presunto di arrivo: 16.00 Spesso sottovalutati, sono proprio i luoghi fuori porta che riservano piacevoli e interessanti scoperte. Apriamo così una nuova stagione escursionistica lungo un itinerario che racconta del passato ma che sa regalare una piacevole escursione lungo un sentiero di recente riadattamento: il “codolà”, vecchia via di collegamento dalla montagna al fondovalle e viceversa. L’inizio del nostro itinerario parte dalla Chiesa di Segusino e percorre il primo tratto della Via dell’Acqua, in un ambiente alquanto suggestivo. Costeggiando il torrente Riù (sentiero n°1001) dove ben 8 nuovi ponticelli ci permetteranno Nella foto: le zancole, antichi arnesi domestici per la produzione del burro, tutt’ora conservate a Stramare. l’attraversamento, si arriva ben presto a Stramare. Sarà l’incontro con chi ha reso emblematico questo vecchio borgo, a svelarci e raccontare i segreti di questi luoghi. Oltrepassato il piccolo paesino, si intraprende il “codolà” dove sono ancora ben visibili i segni lasciati dal passaggio delle slitte, unici mezzi di trasporto usati in quei tempi per lo spostamento delle merci. Successivamente, attraverso un profondo canalone, si raggiunge Milies, piacevole paesetto adagiato nella quiete di una conca, ai piedi del Monte Doc. Una comoda mulattiera (sentiero n° 1002) ci riporterà sulla strada del ritorno, dove altri interessanti luoghi “coloreranno”, con panorami e curiosità, questa piacevole escursione di inizio stagione. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 22 23
DOMENICA 3 MAGGIO 2020 COLLI EUGANEI ALTA VIA n°2 Gruppo: Colli Euganei Tipologia: anello Partenza:Teolo (case Zuccato) Arrivo: le Corbeggiare Dislivello: salita-discesa variabile fra i 600/900 m. Quota massima: 320 m. Difficoltà: E Tempo: ore 5.30 Cartografia: Tabacco 1: 25.000 foglio 060 Accompagnatori: Silvano Bandiera - Cristiano Gobbin - Mauro Baratto (tel. 333 4271712) Partenza: ore 7.00 Rientro previsto: 17.30 I Colli Euganei, di origine vulcanica, costituiscono un gruppo isolato nella Pianura Padana, caratterizzati da arcaiche testimonianze del popolo veneto. Numerosi sono i segni tramandati nella storia di chi abitò questi territori, caratterizzati da rocce sedimentarie originate da antichissimi depositi marini e rocce magmatiche di tipo effusivo, queste ultime dovute all’attività vulcanica. La tutela del territorio e la salvaguardia del paesaggio iniziarono negli anni settanta, con la dismissione graduale dei siti di estrazione e nel 1989 il territorio dei Colli Euganei venne dichiarato il primo Parco Regionale Veneto. Lasciato il piccolo parcheggio delle case Zuccato, ci si incammina lungo il sentiero n° 2 fino alle Corbeggiare. Da qui si sale verso il Monte Pendice (frequentata palestra di roccia) fiancheggiando la sua parete ovest. Arrivati in cima si continua verso il Sasso della Croce per poi scendere a Castelnuovo. Sempre lungo lo stesso sentiero si passa per le case Brombolina , superando il Corno del Venda per salire ai ruderi del Monastero degli Olivetani, punto più alto della nostra escursione. Seguendo il sentiero 2-4 scenderemo alla Sella del Baiamonte verso Castelnuovo. Qui la possibilità, volendo, di proseguire in direzione del Settimo Cielo o rientrare al punto di arrivo. Per l’occasione sarà un piacere condividere l’accompagnamento con gli amici del Cai di Padova , veri conoscitori di questo interessante territorio. www.studiochiaventone.it t. + 39 0423 609 964 info@studiochiaventone.it f. + 39 0423 601 114 Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 24 25
DOMENICA 17 MAGGIO 2020 MONTE GRAPPA ACCESSO ALL’ALTA VIA DEGLI EROI Gruppo: GRAPPA Tipologia: traversata Partenza Ponte d’Avien m 437 Arrivo: Cava di Pietra – Schievenin Dislivello: salita m 650, discesa m 650 Quota massima: m 1.090 Difficoltà: E Tempo: 6 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 051 Accompagnatori: Franca Basso e Silvano Bandiera, cell:348 74 02 746 / 333 42 71 712 Partenza: ore 08.00 Orario presunto di arrivo: ore 16.00 (indic.) P Terminate le celebrazioni a cento anni dalla fine del sanguinoso primo s conflitto a mondiale, che hanno particolarmente interessato il Monte Grappa nelri corso del 2018, è possibile conoscere aspetti più selvaggi e coinvolgenti della d montagna più vicina a casa nostra. Sentieri più o meno impegnativi si mintrecciano dando accesso all’Alta Via degli Eroi, di cui la Sezione ha assunto, D da breve tempo, la titolarità per il tratto Malga Paoda – Malga c Dumela. 4 Perlo far conoscere o riscoprire un percorso interessante si propone un Nella foto: Tofana di Rozes itinerario D che da Ponte d’Avien, perviene a Forcella D’Avien lungo il sentiero 843a per poi discendere a Schievenin – località Cava di Pietra, lungo il cammino p contrassegnato con il numero 839. d Partenza poco dopo il Comune di Seren del Grappa località Ponte d’Avien a o 437; le tabelle iniziali e i segnali seguenti tracciati sulle rocce e le piante metri C risultano più che evidenti e il fondo stradale risulta quasi sempre sterrato L’attenzione ai dettagli e l’unicità del g posto rendono il B&B “Terre di Bea” sino G a giungere alla località Pian dei Giacon. A circa 800 mt. di quota il il luogo ideale dove rifugiarsi e il punto da dove partire alla scoperta percorso (m assume le caratteristiche tipiche del sentiero montano, quanto delle innumerevoli attrazioni storico- culturali ed eno-gastronomiche della a lalarghezza e asperità facilmente accessibile. Giunti alle Casere Checco Marca Trevigiana. diGConte, a quota 898 metri, si interseca una strada sterrata/cementata B&B Terre di Bea cheD risale dal Pian di Giacon sopracitato. Dopo una sosta si continua per Covolo di Pederobba (TV) Via Montello, 31 a Forcella D’Avien a quota 1090 mt. Un manufatto destinato a ricovero nella cell. 335.7488994 - cell. 335.6555186 g prima guerra mondiale segnala lo spartiacque e la discesa verso il versante info@terredibea.com - www.terredibea.com a Con terreno asciutto la discesa non presenta difficoltà; viceversa si sud. c deve mettere massima attenzione in caso di roccia scivolosa. L’arrivo a E Cave a di Pietra a quota mt. 436. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 26 27 30
DOMENICA 24 MAGGIO 2020 LESSINI Zona: Altipiano dei Lessini Tipologia: anello Partenza: S. Giorgio m 1.505 Arrivo: S. Giorgio m 1.505 Dislivello: salita e discesa m 700 Quota massima: m 1.806 Difficoltà: E Tempo: 5/6 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 059 Accompagnatori: Piazza Pietro e Cervato Loretta cell 320 666 2550 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 18.00 (indicativo) Dall’uscita dell’autostrada a Verona est si raggiunge, con salita dolce e panoramica e con vedute simili alle colline toscane, la località sciistica di S. Giorgio m 1.505, unica di discesa dei Lessini, peraltro vocati allo sci di fondo. Con la pista di discesa si sale al Castel Gaibana m 1.806, dal quale si gode di un favoloso panorama, Adamello, Presanella, Brenta, Carega e gran parte dei Lessini. Seguendo l’incerta traccia sul filo di cresta, si va verso nord- ovest, scendendo a Bocca Gaibana m 1.576. Si riprende a salire per strada bianca, si passa per malga S. Nazario, m 1.651, giungendo ad una forcella m 1.705 (possibilità di raggiungere la vicina cima Sparivieri m 1.797). Si va ora verso sud sostanzialmente in piano, ammirando il magnifico paesaggio con le numerose malghe più in basso. Alle pendici del m. Tomba saliamo alla vicina cima m 1.766 e all’omonimo rifugio. La strada ora è in lenta discesa. A quota 1.647 andiamo a sinistra, arriviamo alla strada asfaltata e in circa un km siamo a S. Giorgio. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 28 29
VENERDI’ 29 MARTEDI’ 2 GIUGNO 2020 PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO D ( La - Camosciara è il cuore pulsante del parco: le guglie dolomitiche che ne formano lo spettacolare anfiteatro, offrono rifugio e cibo a molti animali selvatici: D al solitario orso che cerca frutta e bacche per nutrirsi, al misterioso 1 lupo che come un’ombra si muove per i boschi, al maestoso cervo che A pascola tranquillo nelle radure, all’agile camoscio che salta sulle rupi scoscese, all’aquila reale che si innalza superba nell’immensità del cielo. D Proprio qui, nel lontano 1921, è nato il Parco Nazionale. 2 Civitella Alfedena è un piccolo e antico centro abitato che ha creduto nel 5 turismo sostenibile e nella possibile convivenza tra uomo e natura. Forgiata in passato dall’economia della Trasumanza, ne conserva ancora tutta la 2 storia A essendo attraversata per tutta la sua lunghezza da una delle strade più antiche d’Italia: il Regio Tratturo Pescaseroli-Candela. Ospita all’interno del D paese due aree faunistiche del lupo e della lince: ampie zone di territorio recintate ( ove è possibile avvistare questi animali. In F questi scenari si svolgerà il nostro programma, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, dove la natura è ancora sovrana e sa offrirci luoghi significativi D e carichi di interesse. Per G i dettagli del programma rivolgersi in sede. ( Vedi P a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 2 P D b Centro lenti a contatto F Binocoli - Bussole - Altimetri e articoli tecnici www.optimed@libero.it D c Capello Centro Vista K Via L. Pastro, 18 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423/303512 I Sconti ai Soci CAI m Per i soci CAI sconto del 30% su tutti gli occhiali 30 31 8
DOMENICA 7 GIUGNO 2020 COL DI LANA Gruppo: Col di Lana Tipologia: traversata Partenza: Passo di Valparola Arrivo: Palla di Livinallongo Dislivello: salita m 600, discesa m 800 Difficoltà: EE per il gruppo A, E per il gruppo B Quota massima: m 2.452 Tempo ore: 6.00 Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 07 Accompagnatore: Gianluca Gasparetto Cell: 340 0536869 Partenza: ore 6.00 Orario presunto di arrivo: ore 19.30 Questa splendida traversata di difficoltà contenute attraversa uno dei teatri di guerra più tragici tra quelli combattuti in Dolomiti durante la Grande Guerra ’15-’18 ed ha quindi un notevole interesse storico nonché geologico in quanto costituito da roccia magmatica e non di dolomia come le cime vicine; è inoltre uno splendido “balcone panoramico” sulle nostre Dolomiti Bellunesi. Lungo il confine tra Sief e Col di Lana le impervie cime vicine lasciano spazio ad un terreno più ampio e più facilmente accessibile, conteso da entrambi gli schieramenti come chiave di volta del sotto-settore Marmolada – Sass di Stria; questo costò la vita di innumerevoli giovani, sia a causa di inutili “cariche” sia di bombe sotterrane, tanto da far meritare alla cima l’epiteto “Monte di Sangue”. La nostra escursione ha inizio al passo di Valparola (m 2.168), nei pressi del forte “Tre Sassi”, eretto dagli Austro- ungarici alla fine del XIX secolo e abbandonato nel luglio 2015 a seguito di pesanti bombardamenti dell’esercito italiano. L’itinerario, seguendo il segnavia 23, porta inizialmente a perdere quota per torbosi prati ed un breve passaggio tra roccette (aiutati da cavo metallico-corrimano). Si prosegue poi a mezzacosta, costeggiando le pareti delle Pale de Gerda, fino ad arrivare alla sella del Sief, m 2.262, dove si trova un bivacco in legno di recente costruzione. Dopo una breve sosta, si riprende la salita per la cima del monte Sief, che avviene per il lato N lungo il sentiero 21. Questo, dapprima lungo prati in fiore, successivamente costeggia le ricostruite trincee di guerra Austroungariche (prestare attenzione alle gallerie di guerra adiacenti le trincee, in caso di neve residua possono essere insidiose). In breve, si perviene alla cima con duplice croce (una in legno ed una metallica), quota m 2.424, dalla quale si gode di una meravigliosa vista a 360°: Marmolada – Padon, Conturines, Lagazuoi, Sass di Stria ecc. Attenzione: è facile restare a bocca aperta! Dalla cima del Sief, il Gruppo A può proseguire alla vicina cima del Col di Lana mediante sentiero tracciato ma esposto e attrezzato con cavo metallico a corrimano; il sentiero dapprima perde qualche metro scendendo alla prima selletta tra le due cime dove sono ancora evidenti gli effetti della guerra di mine che nel 1916 fu tentata da entrambi gli schieramenti per schiodare i vicini antagonisti. Si riprende successivamente quota aiutati da qualche piolo metallico e si attraversano le postazioni di prima linea recentemente ricostruite, portandoci sul Dente del Sief (prima linea AU) e quindi alla vicina croce di vetta del col di Lana (prima linea ITA), m 2.462. Dalla cima si perviene quindi alla caratteristica chiesetta degli alpini e al bivacco Brigata Alpina Cadore. Una foto di gruppo qui è d’obbligo! Si prosegue poi con la discesa che avverrà lungo il lato S. Il Gruppo B, invece, dal Sief scenderà per il lato O (sent. 21C) fino ad incrociare il sentiero Teriol Ladin, che costeggiando le pendici del gruppo porterà a ricongiungersi con il gruppo A presso una forcella posta sotto la cima del Col di Lana. Da lì la discesa avviene in comune, dapprima mediante il sentiero 21 fino a raggiungere una bella forestale che ci porta alla località Palla e da qui, su un ultimo pezzo di asfalto, a Pieve di Livinallongo dove ci aspetta l’autobus. Nota: La traversata Cima Sief – Col di Lana presenta un cordino da utilizzare come corrimano pertanto non è necessario il set da ferrata tuttavia è richiesto un passo fermo e dimestichezza con terreni esposti. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 32 33
DOMENICA 21 GIUGNO 2020 RIFUGIO VELO DELLA MADONNA Gruppo: Pale di San Martino Tipologia: anello Partenza e arrivo: San Martino di Castrozza Dislivello: salita 913 m., discesa 903 m. Quota massima: 2.358 m. Difficoltà: EE Tempo ore: 8,00 Cartografia: Tabacco 1.2500 foglio n.022 Accompagnatori: Favaro Tiziana, Mazzariol Valentina Partenza: ore 06.30 Orario presunto di arrivo: ore 18.00 Il sentiero parte nei pressi del parcheggio della cabinovia di Colverde, con una semplice camminata lungo una strada forestale, passando in mezzo a foreste di pini alti e molto fitti. Lasciata la forestale, inizia una parte di percorso più impegnativa, si cammina in salita sotto gli alberi, calpestando le radici che formano degli scalini naturali. Dopo un pò gli alberi finiscono e iniziano a lasciare il passo a pietraie e nevai. Si sale ancora con decisione ma i tornanti smorzano un po’ la pendenza. Abbandonata ormai definitivamente la foresta, si cammina a mezza costa sulle rocce e sugli accumuli di pietre. Qui alcune aperture lasciano intravvedere il panorama sulla Valle del Primiero e i Lagorai ed è impressionante e inevitabile fermarsi ad ammirare questa bellezza. Si continua ancora per il sentiero 721 fino a raggiunge la località Cadin Sora Ronz, a 2050 m di quota. Qui si incrocia il sentiero 713 che ci porterà al Rifugio Velo della Madonna. Il Rifugio Velo della Madonna si vuole far conquistare, bisogna salire ancora, ci sono ancora da superare 300 m di dislivello. Dopo circa 30 minuti di cammino si incontra un tratto che richiede attenzione nel superamento della Lasta Moia, un caratteristico passaggio su una cengia obliqua, attrezzato con delle funi o con un corrimano in acciaio. Ci si può aiutare con le mani, ma non è una ferrata, e non c’è bisogno dell’imbrago, è solo una sicurezza in più. Questa è l’unica strada per raggiungere il Rifugio Velo della Madonna senza percorrere vie ferrate. Finito questo tratto, seguendo il segnavia 713 con un ultimo sforzo, si raggiunge il Rifugio Velo della Madonna (2358 m). Siamo su un terrazzo naturale ai piedi della Cima della Madonna che raggiunge la quota di 2.753 m. La Cima prende il nome dallo Spigolo del Velo, la scalata più bella delle Dolomiti da sempre. Una parete di roccia verticale di oltre 440 m di altezza. Per chiudere l’anello si rientra percorrendo tutto il 713, una via più diretta alla viabilità forestale presa all’andata. Sulla strada forestale in direzione di San Martino di Castrozza si trova un bivio, si prende il sentiero 724 che attraversa i Prati Col, per rientrare a Colverde. Il tracciato può risultare impegnativo dal punto di vista fisico per la lunghezza e il dislivello, ma di grande soddisfazione, con la consapevolezza di aver visitato un luogo speciale. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 34 35
152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.04 Pagina 3 DOMENICA 28 GIUGNO 2020 Lagorai Gruppo: Lagorai Tipologia: traversata Partenza: Val dei Mocheni Arrivo: rif. Panarotta Dislivello: salita m 1.200 / Discesa: m. 800 Quota massima: m 2.347 Difficoltà: EE Tempo ore: 7.00 Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 062 Accompagnatori: Luigino Favero 331 102 962 / Cesare Favero 347 221 8864 Partenza: ore 6.00 Rientro: ore 19.00 Dal parcheggio si imbocca il sentiero che sale nel bosco per la valle del torrente Laner, punteggiata da baite sparse (Baiti Laner). Si giunge così al rifugio Sette Selle (mt. 2014). Ora il sentiero sale per sassi e zolle d’erba a Forc. Sasso Rotto per poi proseguire per continui saliscendi passando per Forc. Di Cunella – cima Cave – Forc. Del Lago – Passo la Portella – Forc. Fravort – Monte Fravort – La Bassa – Rif. Panarotta dove ci attende il pullman per il ritorno. Note: Questo percorso è parte del “Sentiero Europeo N.5”. Pur non presentando nessuna difficoltà alpinistica è molto lungo perciò si consiglia la partecipazione ad escursionisti con un buon allenamento. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. Nella foto: Cima Fradusta 36 37 32
DOMENICA 5 LUGLIO 2020 GIRO IN ROSA ATTORNO ALLE TRE CIME DI LAVAREDO Gruppo: Tre Cime di Lavaredo Tipologia: Anello Partenza: Rifugio Auronzo Arrivo: Rifugio Auronzo Dislivello: salita 476 m. discesa 492 m. Quota massima: 2.454 m. Difficoltà: E+T Tempo ore: 5.00 Cartografia: Tabacco 1.2500 foglio n.010 Accompagnatori: Petrin Vincenza, Basso Brunella Partenza: ore 06.00 Orario presunto di arrivo: ore 18.00 Per questa escursione abbiamo scelto un itinerario tra i più belli e famosi del mondo, il giro delle Tre Cime di Lavaredo simbolo delle Dolomiti che nel 2009 sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo particolare riconoscimento sottolinea l’unicità, l’eccezionale bellezza, ma anche l’integrità di questa regione montuosa. Il percorso per compiere il giro delle Tre Cime di Lavaredo è davvero ben segnalato ed è pressoché impossibile sbagliare. Solitamente il giro si fa in senso antiorario, ma noi lo proponiamo in senso orario! Punto di partenza è il Rifugio Auronzo(2320m) posto sul lato sud delle Tre Cime, dal quale si può ammirare un bellissimo panorama sul Gruppo dei Cadini di Misurina, il Sorapis, il Lago di Misurina, Auronzo di Cadore, ecc. Si parte quindi nelle vicinanze dell’area di parcheggio, per raccordarsi in leggera discesa al sentiero n.105 che si dilunga sulla verde distesa dei Piane de Longères. In breve si raggiunge la Forcella del Col de Mèdo (2315m) che si valica per procedere tranquillamente a mezza costa sull’enorme colatoio di ghiaie che discende dal Sasso di Landro, fino a raggiungere la distesa prativa nei pressi di Malga Longa e dei Tre laghetti, lungo tutto il pianeggiante tavolato a Nord delle splendide Tre Cime di Lavaredo. In discesa, ci si porta quindi ai Piani da Rin (2192m), dai quali si risale zigzagando fino a giungere al Rif. Tre Cime-Locatelli (2405m). Dopo la sosta per il pranzo, si riparte seguendo il sentiero 101 in ripida discesa per poi svoltare a sinistra, passando ai piedi del versante Ovest del Paterno, che si percorre nella sua interezza, fino alla Forcella Lavaredo (2454 m) da cui si scende su comoda e pianeggiante strada sterrata. Giunti oramai al termine della nostra gita ritorniamo al Rif. Auronzo chiudendo il cerchio attorno alle Tre Cime, leggendarie montagne che hanno contribuito a fare la storia dell’alpinismo, conosciute in tutto il mondo per la loro unicità e bellezza. L’escursione è riservata alle sole Donne le quali sono invitate ad indossare la/ una t-shirt rosa. In caso di mal tempo l’escursione verrà spostata a data da destinarsi. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 38 39
DOMENICA 12 LUGLIO 2020 BAITA ANGELINI antica varietà Gruppo: San Sebastiano Tipologia: anello Partenza ed Arrivo: Pralongo m 980 Dislivello: m 1000 Quota massima: 1761 m. Difficoltà: EE Tempo ore: 6.00 Cartografia: Tabacco 1:25.000 folgio 25 Vitigno storico dei colli asolani, Accompagnatori: Nerio Noal cell 349 159 4292 coltivato già dal 1600. Partenza: ore: 06.30 Orario presunto di arrivo: ore 19 La Baita Angelini è un piccolo ricovero in legno adagiato sul fianco Nord Est delle cime di San Sebastiano . Sorge su una posizione privilegiata che offre una vista sui monti che contornano la Val Zoldana . Imperdibile la vista sul versante meridionale del monte Pelmo, scorcio sul versante orientale della Via Colombine 5, Crespignaga di Maser, 31010 (TV) Civetta sugli Spiz e del Bosconero. info@bresolin-bio.it / +39 346 30 48 648 Bresolin-Bio Il percorso dopo un passaggio asfaltato ci porterà a visitare la graziosa www.bresolin-bio.it frazione di Colcever , da qui ci incamminiamo sul sentiero 538 attraverso il bosco di faggi fino al piccolo laghetto Al Vach. ( cascata a due minuti ). Continuiamo a sinistra dove il sentiero continua nel sottobosco, sentiero 524, portandoci ben presto a raggiungere un canalino formato dal letto di un piccolo torrente che dovremo risalire, questo è il primo tratto che richiede un po’ di attenzione. Il sentiero si fa più stretto e ripido , per un primo tratto ancora su un fondo soffice coperto di aghi di pino che ben presto lascia spazio a pietrisco e bassi pini mugo (siamo ora sul sentiero 536 anello Zoldano). Terminata la salita raggiungeremo la nostra meta con un ultimo traverso a pendenza quasi nulla, costeggiando dei costoni di roccia sulla nostra sinistra mentre sulla destra un pendio molto ripido ci mantiene sull’attenti. Aggirato infine un ultimo pilastrino che copre la visuale si avvista la baita. Dopo la sosta proseguiremo in direzione Passo Duran scavalcando la forcella De le Caure e la forcella della Val dei Barace, in questa parte il sentiero si fa più aperto e panoramico . Affronteremo qualche breve tratto di sentiero attrezzato con corde metalliche per agevolare il passaggio. Iniziata la discesa rientreremo nel bosco , dove il sentiero 539 , ci riporterà a Colcever e quindi a Pralongo dove ci aspetta il pulman Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 40 41
SABATO 18 DOMENICA 19 LUGLIO 2020 Weissmies m 4.023 Via Normale da Saas Grund (CH) Weissmies m 4.023 Via Normale da Saas Grund (CH) località partenza: Saas Grund (Svizzera) quota vetta: m 4.023 esposizione prevalente: Nord-Ovest quota partenza: m 2.400 (stazione intermedia funivia Kreuzboden) quota rifugio Weissmies Hutte: m 2726 (pernottamento) difficoltà: PD Accompagnatori: Scuola di Alpinismo i Salvan Bell’itinerario R interamente glaciale, molto frequentato grazie agli impianti di risalita. c Q svolge in basso per ghiacciaio un po’ crepacciato, poi su una seraccata Si fa che in cattive condizioni viene attrezzata con ponticelli e scalette, quindi per p dossi (o e creste fino a 40°. Dalla Il Weissmies Hutte si risale per bel sentiero su morena fino a Hohsaas (mP 3.092 – 1 ora), arrivo della cabinovia da Saas Grund, quindi per stradina ind leggera discesa a destra in pochi minuti al Triftgletcher. Il Nella foto: San Mauro Si d risale il primo breve tratto a sinistra e poi si piega a destra (crepacci). P risale al centro del versante e, dove il versante si chiude ad anfiteatro, si Si n a destra trovando un passaggio fra i seracchi. sale c Si s monta sul dosso soprastante, si piega a sinistra e lo si segue fino alla quota L m 3.820 (ripido). S qui a sinistra verso la cima, prima per comoda cresta pianeggiante Da n (cornici a destra), quindi nuovamente per un tratto ripido ed infine la china S sommitale (4-5 ore in tutto). to 1 a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. Vedi s S le Via Callarga, 7 - 31031 CAERANO S. MARCO (TV) Tel. 0423/650655 r.a. - Fax 0423/859479 42 43 42
SABATO 25 DOMENICA 26 LUGLIO 2020 RIFUGIO DORIGONI E CIMA ROSSA DI SAENT (m 3.370 ) Zona: VAL DI RABBI PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Tipologia: CIMA A/R Partenza: Val di Rabbi Quota massima: m 3.370 Dislivello: 1° gg m 1.100 2° gg. m 900 circa Difficoltà: E / EE Tempi 1° gg 5h, 2° gg 8h Cartografia: TABACCO 1:25.000 foglio 048 Accompagnatori: Romano Piccolo - Maurizio Scatolin cell: 3493430432-3386525469 Partenza: Sabato ore 07.00 Orario presunto di arrivo: Dom. ore 21.00 Sabato: dopo l’abitato di Pejo si percorre la val di Rabbi fino al parcheggio a quota 1.380 mt in località Coler, presso il rif. al Fontanin. Da qui si prosegue fino a Malga Stablasolo, per poi seguire il sentiero 106 delle cascate di Saent. Il sentiero a volte è ripido e assicurato in alcuni punti, ma ci permetterà di vedere cascate molto belle e spumeggianti. Dopo le cascate si arriva alla malga Pra di Saent, dove si proseguirà per il sentiero detto la “scalinata dei larici monumentali” (dove vedremo una ventina di giganteschi larici plurisecolari). Il sentiero 106 prosegue, costeggiando il torrente Rabbies, che scende impetuoso formando rapide e cascate. Giunti a quota 2.165 m.(circa 3 ore dalla partenza), termina la faticosa salita e la pendenza diminuisce e in un’altra ora si arriva al rifugio Dorigoni a quota 2.436 m., dove ci attende la cena ed il pernottamento. Facoltativo, dal rifugio, è il giro dei laghi di Sternai, dislivello circa 300 m, tempo 2,5 ore. Domenica: dal rifugio, dopo aver fatto colazione, si prende il sentiero 101, che sale verso il passo di Saent. Dopo circa 500 metri si abbandona il sentiero 101, deviando a sinistra per il sentiero 104. La salita prima facile diventa più ripida, infilandosi alla fine in un canalone. Si prosegue tra sfasciumi e roccette e si arriva alla Bocca di Saent 3.121 mt (circa 2 ore dal rifugio), a questo punto la vista spazia sul ghiacciaio del Careser e sulle cime che lo circondano. In pochi minuti si sale alla cima Mezzena a quota 3.172 mt. Qui chi si sente appagato, si può fermare ad ammirare quanto lo circonda e aspettare chi sale la cima Rossa di Saent. Il resto del gruppo prosegue verso la cima ormai vicina. Questo è il tratto più delicato del percorso, in quanto si cammina su roccette instabili e la cresta si fa stretta anche se non esposta. Passata la Bocchetta di Saent 3.202 mt, il crinale si allarga e si segue la traccia evidente che conduce alla vetta (3 ore e mezza dal rifugio). Superba la vista a 360° con Ortles e Gran Zebrù che svettano sulle altre cime. Per scendere, si percorre a ritroso la cresta fatta all’andata, sempre con attenzione, fino alla Bocca di Saent, poi per sentiero 104 e 101, nuovamente al Rifugio per una buona pausa ristoratrice. Discesa alle auto per il sentiero 106, senza passare per le cascate (max 2 ore dal rifugio). Percorso EE+ di alta montagna, fisicamente impegnativo, sentieri ben tracciati ma a volte ripidi ed esposti. Per la cima Rossa tratti in cresta su sfasciumi e roccette. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 44 45
SABATO 5 DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020 MARMAROLE Gruppo: Marmarole Tipologia: traversata Partenza: Val d’Ansiei Loc Palus S.Marco Arrivo: Casoni Da Rin Difficoltà: EE / EEA Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 016 Accompagnatori: Luigino Favero 331 102 962 / Maurizio Scattolin 338 652 5469 Partenza: ore 6.30 Orario presunto di arrivo: ore 18.00 Sabato: da Palus S.Marco (m 1.113) per strada forestale e poi per sentiero n. 279 saliamo il pendio che scende dal Meduce di Fuori, presso il piede del Mescol si superano alcune lastronate in parte coperte da baranci (turisticamente non facile) dopo si arriva al Biv. Musatti posto sulla soglia del largo ed imponente cadin (h.3.30’). Dal Bivacco si sale il maestoso circo superiore del Meduce di Fuori e puntando a sud-est ad un ampio vallone ghiaioso che sale al Tacco del Tedesco. Oltrepassata l’insellatura ci si cala per ripide cenge erbose fino a giungere al Rif. Biv. Tiziano (h.6.30’). Nota: pernotteremo nel vecchio Rif. Biv. Tiziano. Domenica: dal Rif. Biv. Tiziano per scaglioni rocciosi e ghiaie si sale mirando al ripido canale che sale a Forc. Froppa. Dalla forcella ci si cala nel versante opposto per rocce, sfasciumi e ghiaie (qualche cavo metallico) a Forc. Marmarole. Si scende ora nel ripido vallone dapprima largo e poi ghiaioso racchiuso dalle pareti del Cimon del Froppa e della Croda Bianca. Quindi per una lunga grava per la Val Baion fino a giungere a Casoni de Rin (h. 6.30’). Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 46 47
DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020 ANELLO DELLA CRODA DA LAGO Gruppo: Dolomiti Ampezzane Tipologia: anello Partenza e arrivo: loc. Ponte de Rucurto (passo Giau) Dislivello: salita e discesa m 920 Quota massima: m 2.462 Difficoltà: EE Tempo ore: 5,30 Cartografia: Tabacco 1.2500 foglio n 03 Accompagnatori: Marco Furlan Partenza: ore 06.30 Orario presunto di arrivo: ore 19.00 Arrivati in località Ponte de Rucurto e lasciata la macchina al parcheggio, si inizia a percorrere il sentiero 437, ed immersi nel sottobosco si arriva in circa 40 minuti al bivio che andrà a chiudere il nostro anello escursionistico. Da qui, si percorre il sentiero 435, che si inoltra tra il Monte Lastoi del Formin alla destra e l’imponente Croda da Lago a sinistra; arriviamo quindi al punto di altitudine più elevata dell’escursione: la forcella de Formin (m 2.462). Il panorama in forcella si apre sull’altopiano di Mondeval, con il monte Civetta ed il monte Pelmo a farne da sfondo. Si scende verso la valle per circa 150m, per poi riportarsi in quota alla Forcella Ambrizzola (m 2.277), sotto al Beco de Mezodì. Da qui inizia il facile sentiero panoramico che ci condurrà al rifugio Croda da Lago, e all’omonimo lago. Alla nostra destra la conca ampezzana, con alle spalle, in sequenza, l’Antelao, il gruppo del Sorapiz, il gruppo del Cristallo e la Croda Rossa in lontananza. Dopo il rifugio proseguiamo per il sentiero 434 che dapprima in piano, poi scendendo, ci accompagna verso il bivio incontrato all’inizio dell’escursione, con ritorno al parcheggio in 90 minuti. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 48 49
SABATO 12 SETTEMBRE 2020 TRAVERSATA PASSO CIMABANCHE - PRATOPIAZZA - MALGA CAVALLO - PONTICELLO Gruppo: CRODA ROSSA D’AMPEZZO Tipologia: traversata Partenza: Passo Cimabanche 1.500 m. Arrivo: Ponticello 1.491 m. Dislivello: 1000 metri compresi saliscendi fino alla Malga Cavallo Quota massima: 2.480 Giavo Grande (+300 mt per la cima e circa 2 ore A.R.) Difficoltà: EE Tempo ore: 6/8 Cartografia: Tabacco n. 10 Accompagnatori: Romano Piccolo, cell. 349 343 0432 Michelangelo Francescato Partenza: ore 06.30 Orario presunto di arrivo: ore 22.00 L’itinerario inizia dal passo Cimabanche a nord di Cortina, verso Dobbiaco. Qui prendiamo il sentiero n° 18 dapprima pianeggiante, poi sale per la val dei canopi. Il sentiero proseguendo, si fa più ripido, la valle si restringe e saliamo fino a trovare una cascata, poi torna più dolce e arriviamo a Pratopiazza (circa 1 ora e mezza dalla partenza), dove si gode un panorama stupendo sul Cristallo, la Croda rossa d’Ampezzo e il Picco di Vallandro. Da Pratopiazza traversiamo i bellissimi prati seguendo il sentiero n°3. Entrati nel bosco si raggiunge Malga Stolla e da qui inizia la bella traversata che ci porterà in un ambiente grandioso fino a Malga Cavallo. Si camminerà in un ambiente dolomitico tra prati e ghiaioni lungo un sentiero ben evidente e segnato. Attraversiamo un primo cadino circolare sotto la Croda Rossa. Un successivo cadino lo percorriamo sul bordo superiore. Giunti nei pressi di uno sperone roccioso, il sentiero diventa una stretta cengia attrezzata per qualche metro con del cavo metallico, ma senza difficoltà. Continuando con diversi saliscendi, vedremo apparire la grande frana del 2016 che ha portato a valle dalla Croda Rossa Pizora (con un fronte di almeno 200 metri), circa 2 milioni di metri cubi di roccia rossastra. Passato il tratto interessato dalla frana, si arriva a malga Cavallo posta a mt. 2.164 ed entriamo in un ambiente più verde, ricco di pascoli, a circa 3 ore da Pratopiazza. Dalla malga, per chi volesse, si sale inizialmente per morbidi dossi prativi e pascolo, fino ad una sella piatta, poi per ampi e ripidi pendii alla vetta del Giavo Grande a 2.480 metri, da dove si potrà ammirare uno splendido panorama a 360° e in particolare il il lago di Braies che si scorge molto più in basso rispetto al nostro punto di osservazione, (circa 1 ora dalla malga). Tornati a malga Cavallo si percorre in discesa, il sentiero n°4, (forestale a servizio della malga). La prima metà è molto ripida, poi giunti ad una sbarra la discesa si fa tranquilla. In circa un’ora e mezza arriveremo a Ponticello dove ci attende il pullman. Il percorso è lungo circa 16/17 km, cima esclusa, adatto a tutti purché ben allenati. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 50 51
152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.04 Pag DOMENICA 20 SETTEMBRE 2020 LAGHI DI FUSINE E RIFUGIO ZACCHI Gruppo: Mangart Tipologia: anello Partenza e arrivo: Laghi di Fusine m 947 Dislivello: salita e discesa m 4045 Quota massima: m 1.380 Difficoltà: E Tempo ore: 6,00 Cartografia: Tabacco 1.2500 foglio n. 019 Accompagnatori: Luciano Didonè / Vincenza Petrin Partenza: ore 05.30 Orario presunto di arrivo: ore 20.30 (indicativo) Con partenza dai laghi di Fusine, località ai Sette Nani m 947, si percorre il segnavia n 512. Il sentiero da prima sale su strada sterrata e diventa poi sentiro montano vero e proprio. Si continua su questo percorso, parte della AVAT (Alta Via Alpi Tavisiane) fino a raggiungere il Rifugio Zacchi, punto più altro della nostra escusione (2.30h dalla partenza) e con una magnifica vista sulla parete del Mangart. Prendiamo ora la via della discesa lungo il sentiero 512 percorso nella salita. Giunti ad un bivio (quota m 974), prendiamo la strada sterrata sulla sinistra, con segnavia 513, fino a quota 1,006. Al bivio si presegue sulla destra su strada contrassegnata con il n 514/515 fino a raggiungere il lago superiore. Da qui si intraprende il giro ad anello dei due laghi, superiore ed inferiore, fino a raggiumgere poi il punto di partenza dove ci aspetta il pullman. Nella foto: Piz Palù Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. Scopri come migliorare il comfort di casa risparmiando il 55% PRODUZIONE ED INSTALLAZIONE DI SERRAMENTI IN LEGNO, LEGNO-ALLUMINIO, PVC, PORTE E PORTONCINI Via G. Matteotti, 2 - 31030 Covolo di Pederobba (TV) - Tel. e Fax 0423.64359 www.falegnameriasabadotto.it 52 53
DOMENICA 27 SETTEMBRE 2020 PONTE DELL’ORCO MONTE LEFRE Gruppo: Lagorai Tipologia: traversata Partenza: Ospedaletto m 345 Arrivo: Strigno m 506 Dislivello: salita e discesa m 1.000 Quota massima: m 1.305 Difficoltà: EE Tempo ore: 7.00 Cartografia: Tabacco 1: 25.000 foglio n. 058 Accompagnatori: Luciano Didonè / Vincenza Petrin Partenza: ore 06.30 Orario presunto di arrivo: ore 19.00 (indicativo) L’escursione parte da Ospedaletto (TN) in prossimità del campo sportivo, quota m 345. Si seque una traccia di sentiero che sale in modo non impegantivo N fino a quota m 750 dove troveremo l’affascinante e misterioso ponte C dell’Orco. Una tabella eplicativa racconta una affascinante leggenda sviluppata d attorno a questo magnifico ed imponente ponte roccioso. Dopo q doverosa sosta, si riparte con direzione ovest su sentiero, in alcuni una r punti un pò esposto (attenzione!), fino ad incrociale il sentiro n 329. Lo Nella foto: Val Montalon sid percorre in salita (fondo misto sentiro/strada/asfalto) fino raggiungere la d cima del Monte Lefre m 1.305. Sulla cima del monte sono ancora presenti z importanti resti della prima guerra mondiale, importate il panorama verso L sulla catena dei Lagorai. Qualche minuto sotto la cima Lefre troviamo nord ilMl’ononimo dove faremo una dovuta sosta. Incomincia da qui la via della M discesa, che seguendo una traccia di sentiero prima e una strada sterrata p ci porterà fino a Strigno dove ci aspetta il pullman (vicino area da pic- poi, D nic). S c a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. Vedi re ro c a 3 Team Ufficio S.N.C. M Vicolo Boccacavalla, 20 - 31044 Montebelluna S Tel. 0423 619387 / 602688 / 603922 - Fax 0423 608140 la in r in 54 55
SABATO 11 OTTOBRE 2020 ALTA VIA DEL TABACCO Tipologia: Traversata Partenza: località Costa m 179 Arrivo: Valstagna. Dislivello: salita m 600, discesa m 600 Quota massima: 560. Difficoltà: E Tempo: 5 ore Accompagnatori escursionistici: Silvano Bandiera – Luciano Didonè tel. 333 4271712 Ci sono pagine di storia che le Terre Alte hanno scritto nelle pieghe loro territori, fra vecchi borghi abbandonati, lungo i sentieri, in siti emblematici e in luoghi particolari come quelli che andremmo a conoscere percorrendo un tratto dell’Alta Via del Tabacco: storie che meritano di essere conosciute, viste e spiegate, perché queste poche righe di presentazione non sono sufficienti per dare la giusta dimensione di quella che è stata una realtà a volte fuori dall’immaginario. Risalendo la Valsugana, in località Costa, inizia il nostro percorso indicato come ATV (Alta Via del Tabacco) che sovrasta il fiume Brenta. Il sentiero, con scorci molto suggestivi sulla sottostante valle, percorre la costa della montagna, passando a ridosso dei bastioni del Col Ballerina e Costa Grigio. Il percorso dai molti aspetti storico/culturali ci accompagna fino a Caserette, caratteristico borgo oggi abbandonato che racconta l’incredibile adattamento alla vita di quei tempi. Poco oltre inizia una ripida discesa attraverso un sentiero lastricato, frutto di un lavoro quasi ciclopico, incuneandosi fra le imponenti masiere, spessi e alti muri a secco, dove un tempo veniva coltivato il tabacco. Al termine della nostra escursione è prevista la visita al Museo del Tabacco di Carpanè, dove conosceremo storia e tradizioni legate a questi luoghi. Nella foto: ultima finestra a Caserette. Vedi a pagina 17 il regolamento escursionistico completo. 152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.03 Pagina 3 RIVENDITORE AUTORIZZATO CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI MONTEBELLUNA 56 57
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