Grazie Vescovo Carmelo - PERIODICO D'INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI RAGUSA GENNAIO 2021 ANNO XXXVII - N. 657 - Insieme Ragusa
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Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (cov. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCBRagusa Pubbl. inf. 45% CAMPIONE GRATUITO DELLA DIOCESI DI RAGUSA PERIODICO D’INFORMAZIONE ANNO XXXVII - N. 657 GENNAIO 2021 Grazie Vescovo Carmelo
Grazie Vescovo Carmelo 3 Mons.Carmelo Cuttitta lascia la guida della Diocesi Alessandro Bongiorno 4 Cinque anni con il vescovo Carmelo 9 Abbiamo apprezzato umiltà, bontà Mario Cascone 10 Vicinanza costante ai più deboli Vincenzo La Monica 12 Vicino agli insegnanti di religione Carmelo La Porta 13 La nuova veste grafica di Insieme Reg. Trib. RG n.71 del 6.12.1977 e quel caffè con il mio vescovo ROC n. 1954 Emanuele Occhipinti Direttore Responsabile 16 La fraternità all’interno del Vescovado Mario Cascone Sorelle Francescane del Vangelo 17 Le tue lacrime illuminano e irrigano Condirettore Francesco Ottone Alessandro Bongiorno 18 Impegno concreto nella realtà sociale Renato Meli In redazione, segreteria e 19 Si è speso con dignità e coraggio amministrazione Mario Tamburino Gabriella Chessari 23 Testimoni di speranza. Sempre. Via Roma, 109 Ragusa Alessandro Bongiorno Tel. 0932646419 24 Centinaia di messaggi invadono la rete insieme@diocesidiragusa.it 26 Ci lascia in eredità una Chiesa prossima Vittorio e Rina Schininà Stampa NonsololibriSrls Tel. e Fax 0932621130 Impaginazione a cura di Gabriella Chessari 4 gennaio 2021
Per motivi di salute in monsignor Carmelo Cuttitta 3 lascia la guida della Diocesi Amministratore apostolico è padre Asta I l Santo Padre ha accettato la ri- nuncia al governo pastorale della Diocesi di Ragusa presentata da sua Ragusa esprimendo apprezzamento per il senso di responsabilità e amore nei confronti della Diocesi e gravoso. L’ho fatto – ha sottoli- neato – per il bene di questa Chiesa che merita di avere un vescovo effi- eccellenza monsignor Carmelo Cut- con il quale ha assunto una deci- ciente. In questi cinque anni di ser- titta. Ne ha dato annuncio lo stesso sione certamente sofferta. Padre vizio in questa Chiesa ho cercato di monsignor Cuttitta, lo scorso 28 di- Asta ha assicurato l’affetto di sempre dare il meglio di me stesso e ringra- cembre, nella cattedrale di San Gio- e vicinanza nella preghiera, tratteg- zio il Signore per le tante persone vanni Battista, alla presenza di tutti i giando il profilo di un Pastore cor- incontrate e conosciute ringrazio sacerdoti. Con la voce rotta dal- diale e accogliente vicino alla gente, tutti i cari sacerdoti con i quali ho l’emozione, ha spiegato che la ri- ai sacerdoti, ai seminaristi e alle cop- cercato di entrare e di intraprendere nuncia all’incarico è motivata dalle pie dei fidanzati che hanno avuto un rapporto fraterno anche laici po- sue condizioni di salute. modo di incontrarlo durante la loro polo santo di Dio così legato alla Amministratore apostolico, con le preparazione del matrimonio. fede alle sue tradizioni religiose. Grazie Vescovo Carmelo facoltà di amministratore diocesano, « Come espresso dalla lettera del Ringrazio in modo particolare co- è stato nominato don Sebastiano Ro- Santo Padre – ha spiegato monsi- loro che mi sono stati vicini e mi berto Asta che in questi anni è stato gnor Cuttitta ai sacerdoti presenti in hanno aiutato a portare il carico pa- a fianco di monsignor Cuttitta come cattedrale – ho rassegnato le dimis- storale il peso del governo della Dio- Vicario Generale. sioni da Pastore di questa Diocesi cesi e chiedo perdono se ho messo Padre Asta ha ringraziato il Ve- perché le mie condizioni di salute qualcosa ma non sono stato all’al- scovo per l’attenzione e la cura pa- non mi consentono di poter assol- tezza delle vostre aspettative. Vi por- storale riservata alla Chiesa di vere un incarico tanto impegnativo terò nelle mie preghiere e nel mio cuore laddove il Signore vorrà che continui a svolgere quel servizio alla Santa Chiesa che sarà consentito alle mie condizioni di salute. Il Signore benedica questa Chiesa e tutti noi e ci confermi – ha concluso – nel no- stro servizio al Vangelo. Un abbrac- cio fraterno a tutti a tutti voi». Monsignor Carmelo Cuttitta era stato nominato vescovo di Ragusa da Papa Francesco il 7 ottobre 2015 e aveva preso possesso canonico della Diocesi il 28 novembre dello stesso anno. È stato il quinto vescovo della Diocesi di Ragusa dopo Ettore Baranzini, Francesco Pennisi, Angelo Rizzo e Paolo Urso. Al. Bon. «Ho rassegnato le dimissioni per il bene di questa Chiesa»
in Cinque anni con il vescovo Carmelo 4 La sua traccia nella nostra storia C inque anni con monsignor Car- melo Cuttitta. Un episcopato breve (secondo solo a quello di mon- atti di solidarietà sono noti solo a lui uscita” ispirato da Papa Francesco e e a chi ne ha tratto un piccolo- prestato grande attenzione alla Pa- grande beneficio. In molti casi ha in- storale delle vocazioni e al Semina- signor Ettore Baranzini che guidò la fatti preferito agire lontano dai rio. Con la stessa cura e il medesimo Diocesi di Ragusa nel periodo dal riflettori ma in modo concreto, zelo pastorale ha allargato i confini 1950 al 1955) ma che lascerà una reale, immediato. La comunità dei dell’azione caritativa, aprendo la traccia non trascurabile nella storia sacerdoti, chi gli è stato più vicino, i Diocesi di Ragusa all’accoglienza di della Chiesa ragusana. In questi cin- fedeli lo identificano come guida, persone in difficoltà e dovunque ci que anni ha avuto il tempo di cono- pastore, fratello maggiore. fosse la necessità della presenza scere una realtà a lui nuova e di Monsignor Carmelo Cuttitta era della Chiesa e ha aiutato in modo di- iniziare a gettare le fondamenta di stato nominato vescovo di Ragusa da screto e silenzioso tante famiglie in una Chiesa che ha vissuto con entu- Papa Francesco il 7 ottobre 2015 e difficoltà per via della crisi econo- siasmo l’eco del Magistero di Papa aveva preso possesso canonico della mica, prima, e sanitaria, successiva- Francesco. Il tempo ci restituirà la Diocesi il 28 novembre dello stesso mente. cifra esatta dell’episcopato monsi- anno. È stato il quinto vescovo della Cinque anni sono volati via da quel gnor Cuttitta. È stato il motore di- Diocesi di Ragusa dopo Ettore Ba- 28 novembre 2015 quando salutò Grazie Vescovo Carmelo screto della vita della comunità ranzini, Francesco Pennisi, Angelo Ragusa dando come obiettivo alla ecclesiale, usando le parole con par- Rizzo e Paolo Urso. In questi cinque sua nuova Chiesa quello di annun- simonia ed evitando gesti che potes- anni di presenza a Ragusa ha inco- ciare nella vita e nei contesti di tutti sero suscitare clamore. Molti suoi raggiato il modello di “Chiesa in i giorni «la gioia del Vangelo». È stato il vescovo che ha spalancato le porte della Chiesa iblea durante il Giubileo della Misericordia, ini- ziando un percorso che lo ha visto camminare a fianco dei fedeli laici, dei confratelli sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, di tutti i consacrati. Tanti i flashback del suo episco- pato che resteranno impressi nella memoria di tanti e nella storia della Diocesi. Su tutte, forse, la decisione non facile di consentire ai seminari- sti di studiare e di formarsi in un am- biente più stimolante come quello del seminario San Mamiliano di Pa- lermo. Alla pastorale vocazionale e alla formazione del clero ha dedicato molte delle sue energie. Le ordina- zioni di Giuseppe Iacono, Giovanni Filesi, Francesco Mallemi, Fabio Stracquadaini, Filippo Bella, Vin- cenzo Guastella (ma è stato anche lui a imporre le mani su fra’ Gianni Ia- cono) sono tra i giorni più felici del suo ministero in terra ragusana.
in 5 Grazie Vescovo Carmelo Per gli esercizi spirituali del clero per primo ha creduto nei Corridoi Un ricordo particolare lo terranno ha chiamato a predicare personalità Umanitari. Ma non solo. Il progetto per sempre stretto i parrocchiani del calibro di Raniero Cantalamessa, “Costruiamo saperi”; il sostegno al della Santissima Nunziata e di San Luigi Maria Epicoco, Antonio Pitta progetto Presidio, dove a Marina di Pio X a Ragusa e di San Massimi- in momenti da tutti i sacerdoti defi- Acate, ben prima del giorno dell’an- liano Kolbe a Vittoria con monsi- niti di grande spiritualità. nuncio della sua rinuncia, non riuscì gnor Cuttitta che ha presieduto la Ha saputo parlare e incontrare a a trattenere le lacrime; l’immobile celebrazione di dedicazione degli al- giovani. Dalla Giornata mondiale concesso all’associazione “Nati per tari di chiese a lungo attese e con fa- della Gioventù a Cracovia, agli in- crescere” nei pressi dell’ospedale tica edificate. Anche i fedeli di Santa contri con il Gen Rosso, alla benedi- Giovanni Paolo II per essere vicini Maria delle Stelle a Comiso o di zione delle coppie che si preparano alle famiglie di chi si trova in una si- Monterosso Almo hanno avuto in al matrimonio, alle feste dei bambini tuazione di fragilità e di necessita questi anni la gioia di vedere con- dell’iniziazione cristiana, alle tante delle cure dei medici; l’argine posto clusi i lavori di ristrutturazione di occasioni nelle quali si è lasciato alle povertà generate dalla crisi eco- questi tempi che rappresentano coinvolgere dai ragazzi e dai giovani nomica e dal coronavirus cercando anche un’icona di identità per le ri- nelle tante attività promosse, ai di non lasciare solo proprio nessuno spettive comunità. A Ibla si ricorda Grest che ha aiutato in maniera con- sono solo alcuni degli esempi che anche la riapertura della chiesa di creta. vengono in mente di questi ultimi Sant’Agata ai Cappuccini con il trit- Dal punto di vista caritativo sarà cinque anni di impegno della Chiesa tico del Novelli tornato finalmente al anche e soprattutto il vescovo che di Ragusa su questo versante. suo splendore. Ha incoraggiato il modello di “Chiesa in uscita” ispirato da Papa Francesco e prestato grande attenzione alla Pastorale delle vocazioni e al Seminario
in 6 Vicino alle famiglie e al lavoro ha preferito agire lontano dai riflettori ma in modo concreto e immediato Anche in campo sociale la mano del nuto patrimonio della Caritas Italiana (con il vescovo che non volle man- vescovo monsignor Carmelo Cuttitta e di Banca Etica che ne hanno solle- care a Comiso all’appuntamento con ha guidato l’azione degli uffici, delle citato l’adozione in tutte le Diocesi; i Grest diocesani che ricordavano i parrocchie, dei fedeli. La vicinanza la saggezza e l’attenzione con la due piccoli amici), le esequie di sa- agli agricoltori che vivevano un par- quale ha gestito la difficile e delicata cerdoti come padre Raffaele Cam- ticolare momento di crisi, la nascita fase della pandemia. pailla e don Romolo Taddei che il a Vittoria del centro L’Arca (Lavoro, L’episcopato di monsignor Car- Covid ci ha strappato via. Accoglienza, Responsabilità, Comu- melo Cuttitta sarà ricordato anche Tante realizzazioni che lo hanno nità, Ascolto) che ha cercato e tal- per la traslazione in cattedrale della visto completare le intuizioni del suo volta trovato risposte anche a salma di monsignor Angelo Rizzo e predecessore monsignor Paolo Urso, problemi come quello dell’usura e per il via libera al trasferimento delle come è logico che sia. Allo stesso del pignoramento degli immobili; i spoglie del Venerabile monsignor modo chi verrà dopo di lui, nella lo- bandi per finanziare il lavoro dei gio- Giovanni Jacono a Caltanissetta. gica del seme, raccoglierà i frutti vani attraverso il microcredito garan- In questi anni anche momenti dif- messi a dimora da monsignor Cut- tito dalla Diocesi che hanno fatto di ficili come i giorni dei funerali dei titta. Ragusa un progetto-pilota oggi dive- piccoli Alessio e Simone a Vittoria Alessandro Bongiorno Grazie Vescovo Carmelo
in 7 Grazie Vescovo Carmelo 2 Aprile 2016 - Ordinazione sacerdotale di don Francesco Mallemi, don Giuseppe Iacono e don Giovanni Filesi 26 Marzo 2017 - Ordinazione sacerdotale di don Fabio Stracquadaini e don Filippo Bella
in 8 8 Settembre 2020 - Ordinazione sacerdotale di don Vincenzo Guastella Grazie Vescovo Carmelo I seminaristi della Diocesi di Ragusa
Abbiamo apprezzato umiltà, bontà in 9 e il deciso indirizzo all’azione pastorale C onoscevo mons. Carmelo Cuttitta prima ancora che diventasse vescovo, perché avevamo avuto modo di collaborare insieme per alcune iniziative della Confe- renza episcopale siciliana. Quando nel 2015 fu eletto vescovo di Ragusa gli tele- fonai per felicitarmi con lui e gli dissi che, per la prima volta nella mia vita, avevo un vescovo più giovane di me. Poi lui fece il suo ingresso in diocesi ed iniziammo una proficua collaborazione, fatta di rispetto reciproco e cor- dialità, oltre che franchezza e gioia di lavorare nella stessa vigna del Signore. Ho potuto sempre godere della sua stima e del suo affetto, il che mi ha consentito di svol- gere con entusiasmo i vari incarichi che mi ha affidato in questi anni, l’ultimo dei quali il mio trasferimento come parroco ad Acate, avvenuto appena un mese prima delle sue dimissioni. Da tempo sia io che i confratelli ci accorgevamo dei segni della sua patologia, che di fatto gli impediva di sponsabilità ecclesiale (consiglio pastorale, consiglio Grazie Vescovo Carmelo svolgere al meglio il suo servizio pastorale. Ma per deli- presbiterale, consiglio affari economici), dei quali si è catezza nei suoi confronti mai gli abbiamo fatto cenno avvalso con regolare frequenza. di questo, sforzandoci anzi di aiutarlo e di incoraggiarlo. Ha nominato il vicario generale e i vicari foranei, che Prevedevamo però quale sarebbe stato l’esito di questa ha consultato molto spesso. Ed infine ha cercato di dia- malattia, perché di fatto egli stesso si accorgeva di non logare con tutti gli operatori pastorali (presbiteri e laici) poter adempiere al meglio i suoi compiti. Le sue dimis- per cercare di ottenere da ciascuno la massima collabo- sioni perciò non ci hanno sorpreso, anche se ovviamente razione. siamo stati tutti commossi dalle sue lacrime nel comu- Ora mons. Cuttitta deve pensare a curarsi e a fare solo nicarcele. quelle attività che il suo stato di salute gli consente di Mons. Cuttitta è stato nostro vescovo per soli cinque svolgere. Possiamo comprendere il suo stato d’animo, anni e si è dimesso ad appena 58 anni di età. Che dire di per cui ci stringiamo a lui con l’affetto e la preghiera, au- questo breve periodo del suo ministero episcopale a Ra- gurandogli di poter affrontare la malattia con animo se- gusa? Certamente egli si è fatto apprezzare per la sua reno e di trovare beneficio nelle terapie a cui si umiltà e per la sua bontà d’animo, ma anche per la sua sottoporrà. decisa volontà nel perseguire determinati obiettivi pa- Attendiamo adesso il nuovo vescovo, che speriamo storali. Non si può dire che i suoi cinque anni di servizio giunga presto, perché la situazione di “sede vacante” ov- episcopale siano stati poco influenti nella vita della no- viamente non è gradevole. In ogni caso deve continuare stra diocesi. il nostro impegno pastorale al servizio del popolo santo Basterebbe pensare al fatto che in questo lasso di di Dio: è questa la maniera migliore per vivere questo tempo il vescovo Cuttitta ha cambiato oltre quaranta par- tempo di attesa. roci (su un totale di sessantatre) per rendersi conto del- Il Signore benedica la nostra bella Diocesi, al cui ser- l’incisività della sua azione. Egli ha avuto anche una vizio tutti noi ci dedichiamo con generosità e amore. grande attenzione per il Seminario diocesano, che in questi anni si è “ripopolato”, consentendoci di ben spe- Mario Cascone rare per il futuro. Ha costituito gli organismi di corre- Ci lascia un Seminario con tanti giovani segno di speranza per il futuro della Diocesi
in 10 Dalla profezia dei corridoi umanitari alla vicinanza costante ai più deboli È difficile condensare in poche battute l’impulso al- La sua presenza attenta e discreta ha riguardato le Grazie Vescovo Carmelo l’azione caritatevole che è giunto alla Caritas dioce- opere segno che ha già trovato avviate in Diocesi, ma sana dal vescovo Carmelo nei suoi cinque anni anche alcune scelte di campo che rimarranno nella no- d’episcopato. Probabilmente è possibile rintracciare stra memoria e che ci piace ricordare in questo saluto l’impronta di questo quinquennio nel messaggio per d’arrivederci. l’Avvento 2017 che il vescovo Carmelo ha incentrato per Il vescovo Carmelo non ha mancato di essere vicino intero sulla dimensione della Carità nella Chiesa, ricor- alla Casa di accoglienza per donne “Io sono con te” di dando che la Carità rinnova la Chiesa. Dopo l’invito a vi- Comiso, di cui ha festeggiato nel maggio 2016 i cinque vere la Carità nella vita quotidiana e a ripensare alla sua anni e di cui speriamo possa essere ancora ospite per il luce i nostri stili di vita, il vescovo ha ricordato che «tutti decimo anno che la casa festeggerà nel 2021 anche gra- nella Chiesa siamo chiamati a essere testimoni e prota- zie al suo sostegno costante. gonisti attivi della carità. Il vescovo e i presbiteri devono Un altro servizio che gli è stato particolarmente a vivere la carità come nutrimento decisivo e segno forte cuore è stato il Presidio di Marina di Acate, che ha voluto di credibilità del loro servizio, via necessaria per la for- visitare di persona, facendosi portare fin dentro le abi- mazione della comunità e dei singoli battezzati. Pos- tazioni precarie dei lavoratori agricoli. Indimenticabile siamo dire che come pastori ci sforziamo fino in fondo per forza e coinvolgimento emotivo il suo intervento du- nel realizzare questa chiamata? Ci impegniamo tutti a rante la presentazione del volume “Vite sottocosto” che promuovere, sostenere e far conoscere la Caritas, nelle raccontava proprio le condizioni di vita dei braccianti svariate forme della sua azione, a cominciare da quella che lui aveva incontrato: «Quando ho visto le condizioni educativa, che è premessa di ogni altra?». in cui vivevano uomini, donne e bambini ho pianto e non Sono domande che scuotono e sono stato pungolo e verifica per l’agire del nostro ufficio. Ma sono anche do- mande a cui abbiamo provato a dare una risposta che in fondo è anche la cartina al tornasole della Carità per il vescovo Cuttitta. Come dimenticare, infatti, che uno dei primi gesti da lui compiuti nel suo episcopato, a nemmeno un mese dal suo arrivo, è stato quello di essere presente al pranzo di Natale del 2015, seduto alla mensa del “Ristoro San Fran- cesco” a fianco dei più poveri e dimenticati della città?
Ha spinto tutta la Chiesa ragusana a vivere la carità e la solidarietà in 11 me ne vergogno» disse in quella occasione. E aggiunse almeno a Natale, durante la festa in cui si fermava a par- parole come pietre su cui edificare la testimonianza della lare con i bambini e le famiglie delle persone che si ri- Carità: «Partecipare all’eucarestia e poi sfruttare le per- volgono al centro. sone è una bestemmia». È stato bello condividere con Un’ultima circostanza crediamo debba essere messa lui anche il riconoscimento del premio speciale “Co- in luce in questo anno così particolare. Durante i lunghi lombe d’oro per la Pace” che la Caritas ha ricevuto nel mesi segnati dal dramma della pandemia il vescovo ha 2018 proprio per l’azione di vicinanza ai lavoratori delle firmato i protocolli tra la diocesi e i principali comuni serre. della diocesi per dare disponibilità agli enti pubblici per Ci sono poi state molte opere che sono state frutto di una collaborazione volta ad alleviare il disagio dei nuclei una sua precisa scelta pastorale. La nostra Diocesi, in- familiari in condizioni economiche più precarie. Ma an- sieme a quella di Genova, è stata nel 2017 la prima in Ita- cora di più ha fatto per venire incontro tangibilmente al lia ad accogliere rifugiati provenienti dai corridoi dramma di troppe famiglie messe in crisi dal coronoavi- umanitari. L’annuncio venne dato dallo stesso vescovo rus: «Domenico, – ha detto già a marzo al nostro diret- Carmelo durante la celebrazione per il suo secondo tore – con il dovuto discernimento, dobbiamo cercare anno di episcopato e in quell’occasione tenne a preci- di dire di sì a tutte le persone che busseranno alla nostra sare che l’accoglienza era un dovere della Chiesa: «Da porta». tutto ciò non abbiamo alcun ritorno se non quello di di- Per questa disponibilità totale, tante volte confermata mostrare che c’è ancora un po’ di umanità che è capace nel quinquennio di episcopato, siamo grati al nostro ve- Grazie Vescovo Carmelo di grandi slanci». scovo Carmelo che ha rinsaldato i pilastri sui cui la Ca- Il nostro ufficio ha sentito la vicinanza e la protezione ritas si fonda ormai da 45 anni sul nostro territorio. del vescovo a ogni sua uscita pubblica. È stata per noi Sappiamo di non averlo più come guida pastorale, ma di molto significativa la presenza a ogni incontro annuale averlo sempre come amico. E con amicizia gli auguriamo di presentazione dei dati sulle povertà e sulla mobilità ogni bene. umana, così come alla formazione ai ragazzi in servizio Vincenzo La Monica civile universale che ha voluto sempre incontrare e co- noscere, raccomandando loro l’importanza del mettersi in gioco per affrontare un’esperienza che porta ad uscire da se stessi per andare incontro agli altri e creare un am- biente più umano. In occasione di una presentazione di dati sulla povertà ebbe a manifestare la cifra del suo carattere e, crediamo, di intendere la carità: «una presenza e un’azione che ma- gari quotidianamente non si nota, ma che dimostra quanto efficace sia l’azione della Caritas diocesana». Con lui il nostro direttore ha concordato un nuovo percorso per animatori delle Caritas parrocchiali, che vede il vescovo come primo responsabile della forma- zione, durante l’incontro iniziale, alla presenza dei par- roci. In quelle occasioni il vescovo amava riprendere il concetto secondo cui la Caritas parrocchiale non è chia- mata a fare l’elemosina, ma gesti d’amore, come ci ri- corda San Paolo nell’inno alla carità, rispettosa delle persone e convinti che l’Amore non può mai essere esclusivo ma inclusivo. Ed inclusivo il nostro vescovo è stato anche nei confronti dei tanti poveri che bussano alle porta della chiesa locale. Basti ricordare la sua vici- nanza ai centri di ascolto, che non mancava di incontrare
in 12 A fianco degli insegnanti di religione condividendone spirito e responsabilità N el suo ministero pastorale a Ra- gusa il Vescovo monsignor Carmelo Cuttitta ha sempre strando grande disponibilità nell’ag- giornare i decreti vescovili per ade- guarli alle diverse situazione di I nostri incontri di lavoro si sono svolti sempre in un clima di grande cordialità, di unità di intenti e di de- espresso vicinanza agli insegnanti di novità che man mano sono emerse. cisioni condivise per il bene dell’in- religione che quotidianamente svol- Proseguendo una prassi consolidata segnamento della religione nella gono il loro servizio nelle scuole nella nostra diocesi, con generosità nostra diocesi: dall’organizzazione della diocesi. ha offerto l’aiuto economico per le della formazione, ai criteri per i pun- In ciascuno di questi anni ha ac- attività di formazione dei docenti di teggi di graduatoria; dall’approva- compagnato con la sua presenza gli religione per consolidare l’aggiorna- zione delle graduatorie per gli incontri di formazione, ora por- mento e le abilità pedagogiche degli aspiranti insegnanti di religione, alle gendo con discrezione il suo saluto, stessi. proposte di nomine degli stessi nelle ora guidando i momenti di pre- Tra la fine del 2017 e l’inizio del scuole della diocesi. ghiera. Agli insegnanti ha offerto la 2018, monsignor Cuttitta ha accolto Ho appreso con grande commo- testimonianza della sua esperienza di le dimissioni dell’allora direttore zione le dimissioni di monsignor insegnante di religione in un liceo di preside Giuseppe Cugno, passando Carmelo Cuttitta da pastore della Palermo, ancor prima di essere chia- il testimone a me, da qualche mese nostra diocesi. Penso di sintetizzare mato al servizio episcopale. Monsi- nominato vice-direttore. Ricordo le le tante emozioni nel sentimento di gnor Cuttitta, in occasione di questi sue parole quando chiese la mia di- gratitudine per questi cinque anni di Grazie Vescovo Carmelo incontri, sottolineava ai docenti di sponibilità: da una lato mi indicò di servizio, per la cordialità, la fiducia religione l’importanza di assumere seguire l’ufficio con senso di respon- espressa, la condivisione di respon- con competenza e spirito di servizio sabilità ecclesiale, dall’altro offrì il sabilità con quanti abbiamo operato la responsabilità quotidiana della re- suo pieno sostegno per le decisioni nel servizio dell’insegnamento della lazione educativa con gli studenti, che nel tempo si sarebbero prese, religione cattolica. nel servizio all’interno del sistema esprimendomi piena fiducia. E così scolastico. è stato. Carmelo La Porta Ai componenti dell’Ufficio il Ve- scovo Carmelo ha sempre dato Non ha mai fatto mancare la preghiera grande fiducia per il lavoro svolto, offrendo il proprio sostegno e dimo- e l’aiuto per le attività di formazione
La nuova veste grafica di Insieme in 13 e quel caffè con il mio vescovo C on il numero di dicembre 2018, trentacinquesimo anno dalla pubblicazione del numero zero, In- sieme cambiava vestito. Fu proprio monsignor Carmelo Cuttitta a “bat- tezzare” la rivista, presentando alla diocesi ed alla stampa il nuovo for- mato grafico che sostituiva il foglio monocromatico. Il vescovo Carmelo gratificò tutti gli sforzi compiuti dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali definendo la nuova rivista «Un dono per la nostra comunità», «un valore aggiunto» che avrebbe fa- vorito la lettura e la diffusione del Mi colpì questo gesto di estrema caffè stamattina?» accompagnando mensile diocesano. Chi vi scrive, fre- informalità e cortesia: non sapevo, la domanda retorica con un’espres- sco della nomina a direttore dell’Uf- essendo la prima volta che mi trovavo sione affermativa del viso. E senza ficio, condivideva la soddisfazione in quella situazione, se era una cor- altre parole, associai il suo gradi- Grazie Vescovo Carmelo della neonata rivista con i precedenti dialità fuori dall’ordinario o era una mento all’onore di avermi preparato direttori, Giampiero Saladino e Si- sua abitudine. Avevo in animo di rin- il caffè. Una risposta concludente mone Digrandi. Mi rimase partico- graziare e manifestare l’onore che che valse molto più dei protocolli di- larmente impresso il gesto di sentivo intimamente per aver avuto scorsivi e delle parole che spesso ac- monsignor Cuttitta che, fuori dal- affidato l’incarico; stavo per comin- compagnano la consegna di un l’ufficialità della conferenza stampa, ciare il discorso che la mia mente si mandato. Questa essenzialità di sfogliando il numero, in cui campeg- era prefigurato ma lui annullò ogni monsignor Cuttitta traspare in ogni giava in copertina un bellissimo preambolo: «Sei contento?» mi rito che ha celebrato ed in ogni arti- Gesù Bambino, ebbe ad esclamare: chiese. La frase cancellava il lungo colo col quale abbiamo informato del “Accattivante!”. Monsignor Cuttitta esercizio discorsivo e fui costretto a suo ministero pastorale, consenten- non è uomo dei superlativi, sempre confezionare una risposta di ri- doci una comunicazione sobria e misurato nelle espressioni, senza mando: «Eccellenza – risposi – sono comprensibile. Noi operatori della esaltazioni emotive. È quindi pun- contento se è contento lei». Era una comunicazione inevitabilmente dob- tuale e preciso nei giudizi e nei ter- frase aperta che richiedeva un’ulte- biamo usare parole, frasi e discorsi al mini che usa e compresi che quel riore risposta e un discorso di circo- fine di coinvolgere e di creare la re- giudizio era espressione del suo gra- stanza. Invece vi furono minuti di lazione. Eppure talvolta basta poco: dimento della forma e della sostanza. silenzio, nei quali il vescovo conti- come quel caffè, quello sguardo e Stavo imparando a conoscere nuò a mettere la cialda, scegliere il quella domanda disarmante. Ab- monsignor Cuttitta da quando mi bicchierino e fare sgorgare il caffè biamo imparato ed interiorizzato un aveva onorato della nomina a diret- dalla macchinetta. Istanti intermina- valore, Vescovo Cuttitta, e, a nome tore dell’Ufficio, qualche mese bili in cui mi scoprii imbarazzato e ti- di tutti i collaboratori dell’Ufficio per prima. In quell’occasione, mi recai a moroso di aver sbagliato risposta. Il le Comunicazioni Sociali e della re- trovarlo per ringraziarlo e per rice- vescovo continuava ad essere parsi- dazione di Insieme, La ringraziamo vere indicazioni e linee operative. monioso di parole e mi concedeva per avercelo saputo insegnare con la Monsignor Cuttitta mi fece accomo- solo qualche sguardo. Poi mi porse il sua comunicazione essenziale. dare in quella che in Vescovado è de- caffè esclamando «Chi ti ha fatto il Emanuele Occhipinti finita saletta del caffè e fu lui stesso a chiedere se volessi un caffè e, A volte un gesto comunica quindi, a prepararmelo. più di parole, frasi e discorsi
in 14 22 Maggio 2016 - Giubileo dei ragazzi Grazie Vescovo Carmelo 2016 - 50° anniversario Madonna delle lacrime 21 Febbraio 2017 - Dedicazione Chiesa San Pio X, Ragusa
in 15 6 Aprile 2019 - Festa dei cresimandi, Ragusa Grazie Vescovo Carmelo 23 Ottobre 2020 Benedizione portoni Chiesa Annunziata, Comiso Vittoria, Venerdì Santo 25 Novembre 2016 - Inaugurazione chiesa SS. Nunziata, Ragusa Vittoria, festa della pace 2015
in 16 La fraternità all’interno del Vescovado Un dono questi anni con mons. Cuttitta «L’ amore a Cristo e alla sua Chiesa dà alle Sorelle lo slancio per donarsi con generosità e con sem- plicità in questo servizio, in comunione con la Gerarchia» si declina, secondo lo spirito francescano, nel fervore contemplativo e ascetico unito ad una grande disponibi- lità apostolica, come la Chiesa chiede, quali semplici (Cost.59). Pace e bene a tutti! Siamo le Sorelle France- strumenti di evangelizzazione per l’espansione del scane del Vangelo e dal 15 settembre 2016 abbiamo Regno di Dio. aperto una nostra fraternità all’interno del Vescovado di La nostra presenza accanto al vescovo mons. Cuttitta Ragusa, su richiesta di S. Ecc. Monsignor Carmelo Cut- ci ha consentito di vivere come Sorelle Francescane del titta. La nostra conoscenza con il vescovo Carmelo risale Vangelo nel cuore di una Chiesa diocesana con: ai tempi del ministero episcopale di S. Em. il cardinale - l’annuncio della Parola con la testimonianza di vita e Salvatore Pappalardo a Palermo quando Mons. Cuttitta con la collaborazione con alcune realtà pastorali; era suo segretario: in quegli anni il Cardinale, come Ar- - la condivisione della preghiera che vede al centro la Ce- civescovo ci ha accompagnate nello sviluppo del Carisma lebrazione Eucaristica quotidiana vissuta con Mons. ricevuto in dono, fino all’erezione della nostra Famiglia Cuttitta, che sostiene e orienta nel dono il servizio ordi- in Istituto di diritto diocesano. Questa condivisione e nario e straordinario al Vescovo e alla Chiesa; conoscenza ha permesso, nella vicinanza e condivisione - la fraternità con la condivisione di gioie e fatiche cre- del Carisma, di crescere come affermano le nostre Co- ando un clima di familiarità “portando il peso gli uni stituzioni, anche nel «vivere come le donne del Vangelo degli altri” (Gal 6,2). che «avvicinatesi a Gesù Risorto, gli presero i piedi e Ringraziamo il Signore per il dono di questi anni tra- Grazie Vescovo Carmelo l’adorarono. Allora Gesù disse loro: “Non temete, an- scorsi accanto a Mons. Cuttitta, per la sua affabilità, pa- date ad annunciare ai miei fratelli” (Mt 28,10)». zienza (soprattutto con la sorella Responsabile), fiducia In questo spirito è stata accolta la richiesta della nuova e bontà di padre. Come figlio di don Pino Puglisi, vo- apertura: come in ogni fraternità ci siamo affidate alla gliamo dirgli grazie perché, nonostante il momento de- Vergine Maria, prima discepola e custode della Chiesa licato della sua vita, ci ha dato una testimonianza di nascente. La fraternità qui a Ragusa, ha avviato l’espe- umiltà, senso di responsabilità e di amore alla Chiesa, in rienza nella Diocesi nell’anno in cui papa Francesco ci particolare a questa di Ragusa. invitava a sperimentare e riflettere sulla Misericordia, è A nome di tutta la nostra Famiglia Religiosa, conti- stata affidata a Maria, Madre della Misericordia. Le prime nuiamo ad accompagnarlo con la preghiera affidandolo sorelle sono state: sorella Maria Daniela, Ester e Maria alla Vergine Maria perché, come pregava san Francesco Serena che, nei vari passaggi di questi quattro anni, custodendo il cammino dei suoi frati, il Signore lo bene- l’anno “consegnata”, nell’ultimo anno e mezzo, a noi ov- dica, lo custodisca, gli mostri il suo volto misericordioso vero sorella Valeria, Maria Rosaria e Maria Maddalena. e gli dia pace (FF 262). Nel contesto della vita ecclesiale, il nostro fondamento Sorelle Francescane del Vangelo
Le tue lacrime illuminano e irrigano in 17 la vigna della Chiesa di Ragusa C arissimo Vescovo, Amico e Uomo, oggi le tue la- crime hanno attraversato la navata centrale della Cattedrale scuotendo quasi l’imponenza dell’edificio. Le tue Lacrime sono arrivate nel mio cuore creando una voragine di indefinita pena. Se c’è una cosa che non riesco quasi a sostenere è: vedere un uomo commuoversi e piangere. In quel momento avrei voluto essere al posto tuo, avrei voluto asciugare il tuo viso e abbracciarti; avrei voluto dirti: ti voglio bene, sfogati amico perché ti fa bene. Sì, in quel momento, avrei voluto bere anche le tue lacrime per partecipare della Tua sofferenza. Non ero abituato a tutto questo. Ho visto tanti uomini, tanti papà, tanti mariti piangere, ma non avevo visto un Vescovo: il mio Vescovo. Ora anche questo momento, questo quadro terribile, ma al contempo “solenne” nella mia vita, non lo dimen- ticherò mai; lo custodirò nel mio cuore per sempre, Grazie Vescovo Carmelo come il Vangelo custodisce da sempre le lacrime di Gesù nella “Cattedrale” del Getsemani. Purtroppo noi preti siamo abituati a vedere un Ve- scovo come uno che guida, che governa e dimentichiamo spesso che egli è anche un uomo: un uomo che ama, che per amore spesso soffre e pure piange come una mamma senza farsi vedere dai figli. Siamo abituati a vedere un Vescovo come un punto di riferimento, ma dimenti- chiamo che qualunque punto si poggia sempre su una base. Le tue lacrime, caro Vescovo, sono state lacrime di amore per questa tua Chiesa ragusana; sono state la- crime di nostalgia per ciò che di bello è stato e non sarà più; sono state lacrime di “smarrimento” per ciò che la vita ci prospetta e che ancora non vediamo; sono state lacrime di un uomo umile, sincero e che come Gesù dice: “Padre nelle tue mani affido la mia vita”. Grazie, carissimo Vescovo Carmelo e Amico, per Grazie, carissimo Vescovo Carmelo e Amico, cercherò l’Amicizia e soprattutto e la fiducia che in tanti momenti di raccogliere le tue lacrime per confonderle con le mie mi hai donato; grazie per il tuo servizio prezioso nella e nella preghiera li renderò fruttuose per irrigare la vigna nostra amatissima Diocesi di Ragusa. della Chiesa di Ragusa che Dio in diversi modi ci ha af- Grazie, carissimo Vescovo Carmelo e Amico, nei mo- fidato. menti difficili, penserò alle tue lacrime e sicuramente Grazie, carissimo Vescovo Carmelo e Amico, nella sarò incoraggiato e illuminato. preghiera userò anche le mie lacrime perché Dio ti be- Grazie, carissimo Vescovo Carmelo e Amico. nedica, ti sostenga, ti dia forza, e se è nei suoi progetti, In Cristo tuo presbitero ti guarisca. don Francesco Ottone Il ringraziamento di un sacerdote che ha trovato nel vescovo un amico
in 18 Ha saputo condividere con tutti il sogno di un tempo e di un’umanità migliore Impegno concreto nella realtà sociale promuovendo lavoro, onestà, legalità C inque anni fa attendavamo con trepidazione la no- mina del nuovo Vescovo della nostra Diocesi, per- sona con la quale avremmo dovuto condividere percorsi sociale e politica e la “casa comune”. Inaugurando L’ARCA, acronimo di Lavoro, Accoglienza, Responsa- bilità, Comunità, Ascolto, ha voluto che la Chiesa ragu- e soluzioni a tanti problemi. sana fosse vicina ai problemi di tante persone. Il suo arrivo monsignor Carmelo è stato un grande Grazie per il sostegno in molte situazioni che determi- dono di cui rendiamo grazie a Dio. Ha affrontato sere- nano privazioni di diritti e di dignità umana, discrimina- namente ogni difficoltà senza polemiche e con spirito di zioni e razzismo, ricordandoci che, per le relazioni che conciliazione, indicando come plinti dell’impegno con- riusciamo a stabilire, ci salviamo. creto di chi opera per la Comunità: la solidarietà, l’one- Grazie per il profondo rispetto delle persone, per l’em- stà, la legalità. patia e per il supporto economico a chi ha rischiato di Grazie monsignor Carmelo per il sorriso incorag- perdere perfino la propria casa. Grazie a nome di Giam- giante e gratificante che ci ha dato la speranza e la fiducia battista, Vito, Marcella, Orazio, Giovanni, Ignazio, Ti- di superare anche i nostri limiti, solidarizzando con ziana, Maria, Giuseppe, Andrea e di tanti altri. Grazie Vescovo Carmelo quanti affrontano la crisi che ha principalmente colpito Grazie anche per la difesa e il sostegno di tanti giovani il pilastro portante del nostro territorio, l’agricoltura, disoccupati, promuovendo la “cultura del lavoro”, ispi- con l’auspicio che il “cambiamento” interessi tutti gli at- rata ai valori della responsabilità personale, della solida- tori coinvolti, soprattutto le migliaia di piccole imprese rietà e della cooperazione mediante l’offerta di garanzia agricole e crei un rapporto armonioso tra la Comunità alle banche per l’erogazione del “microcredito”, indi- spensabile per l’avvio di un’attività economica. Grazie per la sua presenza ai festival diocesani della dottrina sociale della Chiesa, ed in particolare all’ultimo dal titolo “Memoria del futuro”. Con la simbolica pian- tumazione dell’albero di melograno, che richiama la po- tenza della vita dalle sue forti radici fino alle sue fronde copiose e ai suoi frutti gonfi di chicchi numerosi e di- versi, ci ha condiviso il sogno di un tempo e di un’uma- nità migliore. Grazie per il suo immancabile intervento a tutte le giornate diocesane per la Custodia del Creato, segno del suo amore incondizionato per la natura e per tutto ciò che la circonda. Non era un’attenzione di circostanza, spesso infatti l’ho intravista curarsi delle piante di cui è ricco il vescovado … Le sono grato infine per la fiducia nel confermarmi l’incarico di direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro, e anche per avermi affidato la presidenza della Fondazione San Giovanni Battista in cui si sperimenta come il fare squadra ci fa affrontare tante e difficili sfide: “occorre spalancare la finestra del futuro, progettando insieme, osando insieme, sacrificandosi insieme. Da soli non si cammina più”. La porteremo nel cuore. Grazie mons. Carmelo. Renato Meli
Consegnando se stesso senza riserve in qualche modo ha donato tutto in 19 Tributiamo la nostra gratitudine a chi si è speso con dignità e coraggio «N on abbiamo più nulla da ag- giungere a quello che biso- gnava fare e che bisognava dire». non ho potuto fare quello che vo- levo». Con grande dignità e corag- gio, con libertà e intelligenza, ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due mone- tine, che fanno un soldo. Allora, Le parole di monsignor Carmelo rinunciando per una volta alla bat- chiamati a sé i suoi discepoli, disse Cuttitta risuonano con semplicità tuta arguta dello spirito palermitano loro: «In verità io vi dico: questa ve- dentro la cattedrale di San Giovanni con cui spesso ha saputo sciogliere dova, così povera, ha gettato nel te- dalla quale ha guidato il popolo ragu- in un sorriso la serietà dei momenti soro più di tutti gli altri. Tutti infatti sano per cinque anni. Il vescovo di più formali, monsignor Cuttitta hanno gettato parte del loro super- Ragusa ha appena letto personal- compie il suo gesto d’amore alla fluo. Lei invece, nella sua miseria, vi mente il documento vaticano col Chiesa di Ragusa. Non potendola ha gettato tutto quello che aveva, quale papa Francesco accetta le sue servire nel modo che ritiene più ade- tutto quanto aveva per vivere». dimissioni per motivi inerenti al suo guato al valore che essa ha ai suoi Il gesto del nostro vescovo ricorda stato di salute. occhi, né giudicandola proprietà quello della vedova del Vangelo. Noi Grazie Vescovo Carmelo Dalla cattedra, rivolgendosi al sua, la consegna a chi gliel’aveva af- non sappiamo se quello che è riu- clero che ha autorevolmente ha gui- fidata. scito a dare sia “molto” o “poco”, dato, allarga le braccia: un gesto di Con umiltà non comune, davanti ai però abbiamo visto con i nostri occhi consegna ad una volontà che non è la suoi sacerdoti Carmelo Cuttitta non che, consegnando se stesso senza ri- propria e di commosso abbraccio ai ritiene sufficiente quello è riuscito a serve, in qualche modo ha donato suoi fratelli nel sacerdozio. dare durante il suo episcopato. tutto. «Vorrei solo scusarmi – aggiunge Viene in mente il Vangelo di Una testimonianza inestimabile, a quasi costretto dall’emozione che Marco (12,38-44). Gesù «seduto di cui tributiamo la nostra gratitudine. non riesce a trattenere e che gli fronte al tesoro, osservava come la rompe la voce – se non ho saputo e folla vi gettava monete. Tanti ricchi Mario Tamburino
in 20 29 settembre 2019 -Traslazione di mons. Giovanni Jacono Grazie Vescovo Carmelo Mons. Cuttitta, don Romolo Taddei, don Raffele Campailla 30 Marzo 2019 - Traslazione di mons. Angelo Rizzo
Giornata per la vita in 21 7 Febbraio 2019 - Il Vescovo e i Gen Rosso Grazie Vescovo Carmelo Incontro con i fidanzati Giornata del malato
22 Pubblicità in
Testimoni di speranza. Sempre. in 23 Anche se la malattia bussa alla nostra vita T estimoni di speranza. Sempre. Anche se la malattia bussa alla nostra vita. Hanno suscitato grande volto al vescovo è un messaggio co- munque di luce e di speranza. Da uomo di grande fede. quando vado a celebrare con entu- siasmo alle 7. Ho il bisogno di an- dare a godere dell'aria genuina, emozione le parole pronunciate in «Parlo – ha detto al microfono da- fresca d'inverno e un pochettino cattedrale da padre Pippo Berenato, vanti ai suoi confratelli e in una cat- calda d’estate. È la brezza che ci dà pochi minuti dopo l’annuncio di tedrale nella quale era calato il il vigore di vivere con gioia. Noi dob- monsignor Carmelo Cuttitta di ri- silenzio dopo l’annuncio di monsi- biamo vivere la malattia con gioia e nunciare, per motivi di salute, alla gnor Cuttitta – da malato. Io 13 anni di questo dobbiamo dare testimo- guida della Diocesi di Ragusa. Padre fa ho ricevuto questo dono dal Si- nianza ai nostri fratelli che incon- Pippo, che da 13 anni convive con la gnore: la sclerosi multipla. Le malat- triamo. Noi siamo stati consacrati al sclerosi multipla, ha voluto rendere tie – ha aggiunto – non sono un Signore, apparteniamo a lui. Io fac- pubbliche le parole che, in privato, morbo, non sono una cosa cattiva. cio sempre l'esperienza tutti i giorni aveva scambiato con lo stesso mon- La malattia all'inizio sorprende, ma di consacrare Gesù, di tenerlo tra le signor Carmelo Cuttitta. Ha usato dobbiamo imparare a gestirla e do- mani. A lui chiede con forza, con de- anche espressioni forti («la malattia minarla. E per fare questo ci vuole la cisione: Signore dammi per la grazia è un dono») che solo alla luce della forza dello Spirito per chiedere al Si- necessaria per vivere e per lottare forte spiritualità che caratterizza gnore; ci ha dato la croce, ora aiu- ogni giorno per essere testimone di padre Pippo (docente di storia e fi- taci a portarla. Come dice San Paolo speranza nella nella tua Chiesa. Vo- Grazie Vescovo Carmelo losofia al liceo, attualmente cappel- “Tutto concorre al bene di coloro levo dire anche un'altra cosa. Ogni lano rettore dalle suore del sacro che amano Dio”. Allora, se amiamo giorno che noi viviamo dovremmo Cuore della casa di riposo di Mon- Dio, tutto viene a nostro favore. C’è spenderlo per gli altri, non guardare serrato a Comiso) possono essere cosa bella – ha rivelato padre Pippo a noi stessi, nonostante la malattia comprese. Emerge, però, l’invito a – che mi sorprende ogni volta sia un handicap. E allora dobbiamo guardare il bello che la vita ci può ri- quando arriva il giorno. Spesso mi lottare e, con la grazia di Dio, dob- servare anche se provati dalla malat- sveglio di notte e aspetto che arrivi biamo presentarci con un volto lim- tia o dalla sofferenza. Per questo il l’aurora, poi l'alba e poi il sole. pido e dare testimonianza che Dio ci messaggio che padre Pippo ha ri- Sento il respiro d’aria la mattina ama veramente». La toccante testimonianza di padre Pippo Berenato
in La commozione e gratitudine del web 24 C inque anni non sono tanti per un episcopato ma sono stati sufficienti a monsignor Carmelo Cuttitta per entrare nel cuore dei ragusani. L’annuncio delle sue Messaggi brevi, poche parole come è nello stile del web e del linguaggio da smartphone che va subito all’es- senziale. C’è anche chi articola un pensiero più ampio. dimissioni ha generato in tanti commozione e sinceri «Mi dispiace tantissimo, mi si è spezzato il cuore sentire sentimenti di vicinanza. In tutti il desiderio di accompa- le tue parole, padre Carmelo non sei solo, a portare que- gnare il vescovo venuto da Palermo e discepolo del beato sta questa croce. Ti affido ogni giorno al Signore e alla Pino Puglisi con la preghiera. Centinaia i messaggi che Madre celeste, non abbatterti, abbi fede»: a scriverlo è sono stati raccolti dal web. Prevalere il dispiacere anche Nunzia Pecoraro che, poco più tardi, rispondendo a un perché la rinuncia, come ha detto pubblicamente lo altro post, sente di aggiungere: «Chi ha avuto la fortuna stesso monsignor Cuttitta, è dovuta alle sue condizioni di conoscerlo bene sa che monsignor Carmelo è una per- di salute. Abbiamo raccolto alcuni messaggi sulla pagina sona speciale. Dopo tante preghiere che lui ha fatto per Facebook della Diocesi. Sono solo una parte ma comun- noi tutti, adesso tocca a noi stringerci attorno insieme que rappresentativa del sentimento popolare. pregare per lui.Grande padre, fratello e amico». L’Unitalsi sottosezione di Ragusa esprime la «Carissimo fratello Vescovo Carmelo, ho appreso vicinanza al Vescovo Carmelo a seguito delle dalla diretta video la scelta di responsabilità e di dimissioni rassegnate per motivi di salute. amore fraterno per la nostra diocesi. Sopraffatta dalla commozione esprimo tutta la gratitudine Consapevole, per proprio carisma, che la per l'incoraggiamento e la vicinanza al Rns fin dal Grazie Vescovo Carmelo sofferenza è un attiva partecipazione ai mi- suo insediamento. Le siamo vicini con la pre- steri della passione del Signore Gesù, assi- ghiera fiduciosa nell'amore misericordioso del cura preghiera per il Pastore che non nostro Dio al quale nulla è impossibile!» abbandona affatto il gregge ma èchiamato a (Nunzia Occhipinti) offrirsi come "soave olocausto" per questa Chiesa di Ragusa che ha servito con fede, speranza e carità. « Pregheremo per lui affinché (Marinella Iurato, Presidente) possa accettare questa malat- tia e riuscire a vivere nello spirito del sacrificio e lo affi- diamo al Signore affinché gli «Mi dispiace tanto siamo vicini con la dia forza, speranza e non lo preghiera preghiamo per la sua salute» abbandoni mai» (Rosalba Bordieri) (Giovanni Antoci) «Ho seguito la diretta. Mi sono molto emo- zionata e molto dispiaciuta. «O Dio, pastore eterno, che edifichi la Chiesa con la varietà e la ricchezza Pregheremo per lei» (Claudia Nuzzarello) dei tuoi doni, e la governi con la forza del tuo amore, Ti ringraziamo per la guida pastorale del Vescovo Carmelo «Mi spiace tantissimo, che il Signore guidi sempre le sue de- che hai posto a capo della nostra dio- cisioni nel bene della sua persona e della Comunità a Lei af- cesi di presiederla in nome del Cristo, fidata con molto affetto» (Bartolo Cuttitta) come maestro, sacerdote e pastore. Ti preghiamo, donagli salute e «Eccellenza restiamo uniti nella preghiera» forza nella prova. Per Cristo nostro (Angela Virdone) Signore» (Michele Scapellato)
Centinaia di messaggi invadono la rete in 25 «È stato molto emozionante vedere uomo di Dio rifiutare GRAZIE al nostro caro Vescovo un incarico cosi importante parlava con le lacrime che Dio Carmelo per il prezioso servizio di possa assistere questo tuo Umile servo» (Grazia Tinchi) pastore reso con tanta dedizione a questa Chiesa Ragusana.Lo so- sterremo sempre con le nostre «Mi dispiace tantissimo, ma « La prima foto insieme preghiere affinché continui il ser- se, in tal maniera, si é sentito la fecimo il primo vizio nella Chiesa secondo il dise- di interpretare al meglio la giorno del suo arrivo in volontà di Dio, che lo Spirito gno che il Buon Dio ha preparato diocesi, poi ne segui- Santo lo possa accompagnare rono altre ogni volta che per Lui.Con affetto filiale tutta la e benedire sempre...ad ma- ci incontravamo. Un famiglia dell'A.C. lo abbraccia iora sempre» caro abbraccio a Lei» (Giancarlo Licitra) (Laura Cataldi) «Oggi questa notizia mi ha toccato « Un onore averla conosciuta eccellenza. Ricordo con pia- il cuore, mi dispiace tanto che il no- cere una sera in cattedrale quando senza conoscermi mi stro Vescovo ci lascia. Pregheremo prese a braccetto e iniziammo a chiacchierare e poi quando x lei io e la mia famiglia» Grazie Vescovo Carmelo benedisse tutte le coppie della Diocesi. Le auguro ogni (Pina Paravizzini) bene» (Giacomo Cecchino) «Molto dispiaciuta, Eccellenza «Mi dispiace tantissimo, la ringrazio Le saremo vicini con la pre- per tutto ciò che ha fatto. Tanto bene ghiera» (Sandra Forti) e sostegno a tutti.... Che Dio la bene- dica e protegga sempre» (Clara Rollo) «Il Signore gli dia la forza di accettare con serenità, il de- «Ho appreso in questo momento della Sua malattia e della deci- corso della malattia. Scusarsi sione di dimettersi. Mi dispiace moltissimo. Sarà presente nelle mie lui x non essere stato all al- preghiere e nella Comunità Diocesana» (Antonio Di Giacomo) tezza del suo compito? E noi chi siamo x poter dire se lo sia, stato o meno, il Signore «Grande Umiltà e senso di responsa- «Mi dispiace tanto! Grazie conosce i nostri limiti e le bilità. Eccellenza le saremo vicini con per tutto quello che ha nostre debolezze, quindi le nostre preghiere. Che il Signore lo fatto e donato spiritual- tutti noi siamo nella stessa protegga sempre. Grazie per tutto mente alla nostra diocesi! barca di Pietro in balia degli quello che ha fatto per la nostra Chiesa particolare di questa Diocesi Dio lo benedica» eventi» (Martina Tutino) (Gina Soardi) di Ragusa» (Sebastiano Bocchieri) «Le arrivi il nostro abbraccio e il nostro grazie di cuore per l'amore che ha dimostrato per la nostra Diocesi, Dio la benedica e la custodisca gelosamente» (Daniela Occhipinti)
in 26 Ci lascia in eredità una Chiesa prossima piena della gioia dell’incontro reciproco L a sua guida, vicina e fraterna, è eredità che la Chiesa di Ragusa porterà sempre nel cuore. Come un buon pastore che ha cura delle sue greggi, noscere il fratello dinanzi. Stringere una mano, salutare con cura, incontrarsi in un dialogo: questa è la più bella eredità lasciata a noi tutti, come chiesa di Ragusa. per tutti questi anni di missione episcopale, il nostro Ve- Il nostro compito, come aggregazioni laicale, è quello scovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha inspirato in noi di portare avanti il lavoro che abbiamo cominciato in- la sua passione e la sua guida pastorale, infondendo e sieme tenendo fede ai nostri principi di fratellanza. rinforzando quello spirito di fratellanza e condivisione Ringraziamo il nostro Vescovo per l’impegno prodi- che anima la nostra Consulta. gato nel richiamare il laicato a fermentare cristiana- Sempre vicino ad ogni aggregazione, il vescovo Car- mente la storia, per il clima di amicizia che ci ha melo ci ha ininterrottamente ricordati del valore e della trasmesso e ci ha fatto respirare in questi anni. missione che noi laici abbiamo e ricopriamo all’interna Intorno al suo pastorale ci siamo trovati, con le sue pa- della vita della Chiesa, perché lui per primo ha sempre role nelle orecchie e nel cuore siamo andati avanti ricchi creduto nel grande valore partecipativo che su di di speranza per un nuovo inizio. Sarà nostro impegno, ognuno, laico o presbitero, ricade. con il nuovo anno che ci accingiamo vivere e nei succes- Ricordiamo con gioia l’entusiasmo dimostrato in ogni sivi, impegnarci ancor di più, mettendo le nostre vite partecipazione a lui proposta. Tra difficoltà e complica- nelle mani del nostro Signore e cercando di essere fedeli zioni, persino nell’ultimo anno che ci ha visti costretti a alla nostra vocazione alla santità, svolgendo al meglio il stare lontani a causa della pandemia, lo spirito di com- nostro umile servizio così come il nostro vescovo ci ha Grazie Vescovo Carmelo plicità e aiuto ha sempre avuto preminenza. In una cat- insegnato. Sicuri di un sostegno nella preghiera che mai tedrale necessariamente semi vuota, ha ribadito la ci farà mancare, ricambiamo con fede e amore e la stima necessità di una Chiesa prossima, piena della gioia del- che ci ha dato. l’incontro reciproco. I presidenti della Felicità e gioia sono diventati missione perché dal no- Consulta delle Aggregazioni Laicali stro Vescovo sono scaturiti come parola di Dio, come Vittorio e Rina Schininà gesti spontanei, nati dall’amore e dalla curiosità di rico- Faremo tesoro del richiamo al laicato a fermentare cristianamente la storia
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