L'adolescente e il libro - Una proposta di indagine motivazionale di tipo qualitativo - Biblioteche oggi

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L'adolescente e il libro - Una proposta di indagine motivazionale di tipo qualitativo - Biblioteche oggi
INDAGINI E RICERCHE

L’adolescente e il libro
Una proposta di indagine motivazionale
di tipo qualitativo

                                                                                                         BEATRICE ELEUTERI
                                                                                   Dipartimento di Lettere e culture moderne
                                                                                               Sapienza Università di Roma
                                                                                                      b.p.eleuteri@gmail.com

Havelock afferma:                                                Noi non nasciamo con la capacità di leggere. Per im-
                                                                 parare a leggere dobbiamo dedicare a questa attività
    I buoni lettori hanno origine dai buoni oratori e dai        esercizio, tempo e sforzo, in modo tale che nel nostro
    buoni recitatori, perciò l’insegnamento di lettura e         cervello si rafforzino i circuiti necessari per farlo. 5 Ciò
    scrittura dovrebbe essere preceduto da quello delle          che ci spinge a proseguire sulla strada dell’apprendi-
    arti orali: il canto, la danza e la recitazione, dove l’o-   mento e consolidamento della letto-scrittura è la mo-
    ralità ha un carattere ritmico e narrativizzato. 1           tivazione ed essa può essere estrinseca, proveniente
                                                                 dall’ambiente che ci circonda, o intrinseca, derivante
È un circolo virtuoso quello che unisce lingua parlata           da pulsioni interne come il bisogno di competenza,
e lingua scritta. Meglio si parla, meno fatica si farà a         di approvazione e di curiosità. 6 Legge innanzitutto
leggere; meno si fatica a leggere e più la lettura potrà         chi si sente capace di farlo, si impegna a migliorare
risultare piacevole, per cui si leggerà di più e in modo         chi ritiene di poterci riuscire, diventa lettore forte chi
diversificato (seguendo il nostro istinto ad apprende-           sperimenta l’esperienza di flusso. 7
re, la nostra curiosità e il bisogno di sentirsi sempre
più competenti); più si leggerà e più il nostro lessico
si farà ricco, saremo in grado di formulare periodi              Il progetto: entrare nelle parole dei ragazzi
complessi e avremo una maggiore padronanza lingui-
stica, 2 in sostanza parleremo meglio. E si ricomincia.          Il progetto di cui questa iniziativa pilota 8 fa parte si
Perché quindi limitare le attenzioni verso gli stimo-            propone, attraverso un’attività di ricerca sul campo,
li verbali, i dialoghi, le iniziative virtuose e i dibattiti     di studiare l’approccio generazionale alla lettura, rac-
all’età dagli zero a i tre anni? Ora che le ricerche psi-        cogliere dei dati rilevanti e, partendo da questi, elabo-
cologiche e le nuove conoscenze neuroscientifiche 3              rare una proposta di intervento. Nucleo dello studio
ci hanno fatto scoprire l’inedito mondo della plasti-            è l’analisi della spinta motivazionale 9 e dei fattori psi-
cità cerebrale adolescenziale, speriamo che un simile            co-ambientali che influiscono sul rapporto dell’ado-
sforzo comunicativo sia portato avanti per tutta l’età           lescente 10 con i testi e le storie, anche in relazione alle
dello sviluppo, ma non solo! Che sia portato avanti              nuove modalità di fruizione e ai nuovi bisogni infor-
sempre nel rapporto degli individui con gli altri esseri         mativi e narrativi. 11
umani e, soprattutto, con se stessi attraverso il mezzo          Nella fase di raccolta dei dati, loro interpretazione e
prediletto per i discorsi intracerebrali: 4 la lettura.          comparazione con quelli già disponibili, è stata mia

8                                                                                                    Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019
L'adolescente e il libro - Una proposta di indagine motivazionale di tipo qualitativo - Biblioteche oggi
intenzione testare un metodo di indagine innovativo
ascrivibile alla metodologia qualitativa: 12 il dibattito
retorico, che consiste nello schieramento dei ragazzi
in due posizioni antitetiche (per la lettura e contro
la lettura) che si scontrano nella forma del dibattito
civile, per poi scambiarsi. È infatti nello scambio la
vera natura ludica e non polemica del dibattito, in
quanto, costringendo a sostenere una tesi e la sua
antitesi, permette una maggiore astrazione, rifles-
sione e l’esercizio della creatività e dell’autoanalisi.
Esso si basa su un recupero dell’argomentazione
orale che possa portare sia alla collezione di dati ri-
levanti per la progettazione di un programma soli-
do di promozione della lettura da e per adolescenti
applicabile su scala nazionale, sia alla conduzione         L’indagine pilota: un viaggio nei quartieri
di una riflessione sulle forme della conoscenza che         più giovani del VII Municipio di Roma
rappresenti già di per sé un momento di promozio-
ne. Questa proposta permette ai ragazzi di familia-         L’indagine pilota si è svolta nel maggio del 2018 a
rizzare con le forme del dibattito civile, il controllo     Roma in una porzione molto specifica di territorio,
delle fonti e la costruzione delle argomentazioni ed        ovvero dell’area periferica del VII Municipio (il più
è per gli insegnanti un’occasione di discussione sui        popoloso del comune di Roma Capitale), 14 prendendo
temi della lettura che porta a una conoscenza più           in considerazione le zone urbanistiche collocate oltre
profonda dei ragazzi e del loro pensiero. Accanto           il Grande Raccordo Anulare: Romanina, Gregna, Bar-
a questi risultati immediati si pongono gli obiettivi       caccia, e Morena. Considerando che la popolazione di
ultimi del progetto:                                        queste aree urbanistiche compone solamente il 2% dei
1. La rilevazione delle motivazioni estrinseche e           residenti romani totali e il 18,9% di quelli del Munici-
     intrinseche che portano gli individui in età ado-      pio VII, interessante è il dato sulla presenza di ragazzi
     lescenziale a scegliere di abbandonare o non           nella fascia tra i 10 e i 14 anni (il 4,9% dei coetanei
     abbandonare la lettura e il loro utilizzo per la       romani e ben il 48,9% di quelli residenti nel VII Muni-
     progettazione di campagne di promozione sia            cipio) e tra i 15 e i 19 anni (4,4% dei coetanei romani e
     centrale che locale.                                   44,6% di quelli residenti nel VII Municipio). In pratica
2. Il rinnovamento delle strategie di promozione            quasi metà dei ragazzi tra i 10 e i 19 anni (la nostra
     della lettura in ambito scolastico e parascolasti-     fascia d’interesse) del VII Municipio vive nell’estrema
     co attraverso la riflessione dialogica e l’uso della   periferia sud-est di questo, che infatti si attesta come
     retorica come mezzo di responsabilizzazione lin-       l’area più “giovane” della circoscrizione.
     guistica e comunicativa.                               La lettura, la frequentazione delle biblioteche come
3. Il recupero del ruolo delle biblioteche come pun-        centri accoglienti e confortevoli dove assecondare
     ti di riferimento per l’utenza giovanile tramite il    l’indole curiosa e creativa dei ragazzi, contrastando le
     loro coinvolgimento nell’attività di promozione        tendenze crescenti all’abbandono scolastico e alla de-
     inter ed extrascolastica, come luoghi di narrazio-     privazione culturale, sono qui più che altrove attività
     ne, socializzazione e scambio di conoscenza. Il        da promuovere e far conoscere, soprattutto conside-
     ripensamento degli spazi bibliotecari in virtù del     rando il fatto che questo territorio rappresenta l’am-
     pieno inserimento della biblioteca nel panora-         biente di crescita di una cospicua parte delle nuove
     ma contemporaneo, multimediale e associativo,          generazioni romane e italiane.
     affinché si presenti e venga percepita come reale      Le scuole sono state scelte in base alla vicinanza con
     fulcro culturale, dinamico e recettivo delle esigen-   il territorio studiato. Sono stati contattati via e-mail
     ze informative, emozionali e relazionali dell’uten-    tutti gli istituti secondari più vicini e il numero delle
     za giovanile (e non solo). 13                          scuole disponibili a partecipare sono state tre, soprat-

Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019                                                                              9
tutto grazie all’interessamento delle rispettive profes-       sono stati elaborati rilevando i dati numerici (nume-
soresse e professori, per un totale di sette classi coin-      ro di rispondenti, età, sesso e residenza) e le occorren-
volte: una seconda e una quarta dell’Istituto tecnico          ze delle preferenze espresse in risposta alla domanda
industriale Hertz, due seconde e una terza dell’Istitu-        a scelta multipla “Ti piace fare qualcuna tra queste
to statale Lombardo Radice (che include gli indirizzi          attività?”.
tecnico commerciale e liceo linguistico), una prima            Si è rilevato un drastico calo di lettori dalle medie alle
e una seconda della sede della Secondaria di I grado           superiori, dato già noto dalle indagini ISTAT sulla
dell’Istituto Comprensivo Raffaello.                           lettura che riportano il lento ma costante abbandono
Una volta firmate le liberatorie, necessarie per filmare       del libro proprio a partire da questa fascia d’età (dove
le classi, sono state fissate le date degli incontri, tutti    il numero di lettori, con il passaggio da decodificante
svoltisi tra maggio e giugno 2018.                             a fluido, dovrebbe invece aumentare).
                                                               I dati estrapolati dagli appunti e dalle riprese sono
                                                               stati invece raccolti in elenchi di proposizioni a favore
Retorica della non lettura: quando il dibatti-                 o contro la lettura. Per l’esame di questi dati (di tipo
to diventa un metodo di indagine                               testuale), 16 si è scelto di creare delle categorie di mo-
                                                               tivazioni in base all’occorrenza di motivazioni simili,
Fattivamente la ricerca ha previsto due incontri di cir-       poi a loro volta raggruppate in quattro macro-catego-
ca due ore in ogni classe.                                     rie di motivazioni:
Nel primo incontro aveva luogo una breve spiegazio-            Preferenze: sono motivazioni che mettono in compara-
ne del progetto, la compilazione di un piccolo que-            zione la lettura con altre attività (volere V non volere)
stionario anonimo 15 e l’illustrazione delle regole dello      nella loro dimensione temporale (priorità) e nella loro
scontro dialettico, oltre a una breve introduzione teo-        connotazione morale (importanza V inutilità). Esse in
rica sull’arte retorica. È stato importante che l’inizia-     realtà non rappresentano vere motivazioni, in quan-
tiva fosse presentata come “scontro di retorica” e non         to sempre legate a un’associazione di disagio espressa
come indagine sulla lettura. Solo così, infatti, i ragaz-     come appartenente ad altre categorie. Non è un caso,
zi hanno potuto articolare le loro argomentazioni              infatti, che la maggior parte delle classi presentino pun-
senza sentirsi in qualche modo giudicati su queste.            teggi molto alti in questa macrocategoria (che esprime
Nel secondo incontro, dopo un primo brainstorming              una spiegazione a spinte motivazionali più profonde).
collettivo, i ragazzi sono stati divisi in gruppi più pic-     • Esperienze psicologiche: comprendono le percezioni
coli che hanno lavorato autonomamente sulle argo-                   emotive della lettura (piacere V stress), le sue con-
mentazioni pro e contro la lettura annotando, su sug-               notazioni sociali (isolamento V condivisione) e la
gerimento, solo quelle a loro parere veritiere affinché             percezione della creatività (mediazione esperien-
nel dibattito potessero giocare sulla sincerità. Dopo               ziale/illusione).
di che hanno avuto luogo gli scontri veri e propri e,          • Esperienze cognitive: comprendono le percezioni le-
mentre due gruppi dibattevano, i rimanenti erano in-                gate agli effetti della lettura sul corpo (esercizio V
vitati ad annotare le osservazioni e dare un punteggio              sforzo) e le credenze sullo sviluppo cerebrale (co-
per ogni squadra.                                                   noscenza, linguaggio).
Tutti gli incontri sono stati ripresi al fine di avere, alla   • Logistica: comprendono soprattutto le considera-
conclusione del ciclo, tre ordini di dati: i questionari            zioni di carattere utilitaristico e le considerazioni
preliminari, gli appunti dei gruppi e i video, materiale            pratiche, legate in maggior parte al supporto di
di partenza per le trascrizioni ma soprattutto basilare             lettura scelto.
fonte di dati aggiuntivi e necessariamente comple-
mentari a esse, come l’analisi del linguaggio para-ver-        Questi risultati non sono generalizzabili, in quanto
bale e delle dinamiche del gruppo.                             frutto di una ricerca qualitativa che mira all’approfon-
Per quanto riguarda i dati ricavati dai questionari, il        dimento e non alla generalizzazione e che si avvale per-
campione totale è stato di 100 studenti: 36 di scuo-           tanto di un tipo di campionamento non statistico ma
la secondaria di I grado (11-13 anni), 45 nella fascia         ragionato; si tratta però di indicazioni importanti e utili
d’età dai 15 ai 17 anni e 19 tra i 17 e i 20 anni. Essi        alla comprensione delle spinte motivazionali dei ragazzi

10                                                                                                Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019
coinvolti e che possono essere un punto di inizio per la    loro. 19 Solo apparentemente scherzosa la dichiarazio-
progettazione di studi di tipo quantitativo e per la pia-   ne: “la lettura aiuta a rimorchiare perché le ragazze
nificazione di attività di promozione rivolte agli adole-   apprezzano i ragazzi intelligenti”, argomentazione
scenti che coinvolgono le aree territoriali considerate.    prettamente maschile ma ricorrente che dovrebbe
                                                            portare a un approfondimento delle disuguaglianze
                                                            di genere in questo campo. 20
I risultati: leggere, un viaggio da compiere                Insomma, si deve leggere sì, per non rimanere igno-
in incognito                                                ranti, ma di nascosto, evitando di sbandierare la pro-
                                                            pria propensione letteraria e limitandosi a esibirla
L’analisi, accanto alla rilevazione di motivazioni già      con le ragazze, ufficialmente riconosciute come let-
presenti nelle più diffuse indagini ISTAT sulla lettu-      trici anche da ragazzi che non hanno mai letto gli
ra, 17 si è posta come obiettivo di indagarne più a fondo   estratti ISTAT sulla lettura.
le influenze affettive, emotive e psicologiche, ponendo     Accanto poi a un generale riconoscimento della let-
poi particolare attenzione alle espressioni peculiari e     tura come attività utile a sviluppare abilità cognitive
annotando tipologie di motivazione inedite. Fonda-          come la scrittura, l’attenzione e il linguaggio vi è infi-
mentale a questo scopo è stata la scelta di non rilevare    ne, soprattutto nelle classi con un maggior numero di
solo le motivazioni e i dati riguardanti i non lettori ma   lettori (e di ragazze), una spiccata rilevazione di argo-
anche quelli riguardanti le spinte a leggere dei lettori,   mentazioni circa l’esperienza psicologica positiva cor-
deboli e forti, affinché un eventuale piano di promo-       relata all’atto del leggere: “Leggere permette di rispec-
zione non si basi solo sulla considerazione di man-         chiarsi, attraverso la storia e le parole di un altro, di
canze ma anche sull’identificazione di bisogni che la       riconoscersi nei personaggi e quindi di vivere altre vite,
lettura in queste fasce d’età è già capace di soddisfare.   in altri posti” e “leggendo ci si può rispecchiare nella
In generale, leggere è riconosciuta come un’attività        storia di un personaggio che può darti dei consigli su
importante, anche se per molti non piacevole, e inelu-      come affrontare la tua vita”, infatti “la passione per i
dibile, in quanto “non ce ne accorgiamo ma comun-           libri può aiutare le persone a superare gli ostacoli”.
que leggiamo sempre, anche se non sul cartaceo”, 18         La concezione di lettura come realizzazione di sé stes-
per cui la concorrenza non è con il mezzo elettronico       si, rifugio e tecnica di auto-aiuto è preponderante ed
in sé ma con l’immagine, in quanto più veloce e meno        esalta il ruolo delle storie nel processo di costruzione
impegnativa (“guardare i film fa perdere la voglia di       di sé e nella comunicazione di questo agli altri: “im-
informarsi veramente e approfondire”) e con l’espe-         maginare può essere difficile ma viene da quello che
rienza diretta. I ragazzi sono perfettamente consa-         senti dentro, da te stesso, e il libro lo fa uscire” finan-
pevoli del fatto che le forme del leggere sono tante        che a “portarti a scrivere la tua stessa storia ed entu-
e che “il telefono, utilizzato tantissimo dai giovani,      siasmare anche altre persone”.
può essere utilizzato per leggere”, tuttavia questi tipi
di lettura sono considerati fondamentalmente diversi
da quello del libro cartaceo, come testimonia la frase      Sfigato chi legge (ma non scemo)
“non si legge solo volontariamente ma anche invo-
lontariamente (es. articoli di giornale)”, in cui l’uso     Tra le motivazioni contro la lettura, non sorprende
del termine “involontariamente” può rappresentare           lo spiccare di argomenti già noti come la noia, 21 ma
un rilevante indizio semantico circa la categorizza-        solo attraverso l’adozione del metodo qualitativo è sta-
zione delle diverse tipologie di lettura.                   to possibile far emergere motivazioni nascoste dietro
“A volte ci piace anche leggere ma non lo diciamo           metafore e perifrasi più sottili. Disinteresse e spregio
perché saremmo visti come secchioni” tuttavia non           del libro infatti nascondono spesso tipologie motiva-
si può non leggere, in quanto “chi non legge è igno-        zionali più profonde e complesse, come alcune motiva-
rante” e “leggere serve a combattere l’ignoranza dei        zioni inedite che hanno riportato alti punteggi, quali
giovani d’oggi”, in una specie di excusatio non petita di   lo stress provocato dall’imposizione del libro e i suoi
tipo riflessivo che molto ha da dire sull’introiezione      possibili effetti negativi (fisici e psichici), ma soprattut-
che questi ragazzi hanno delle narrazioni adulte su di      to il deterrente sociale della lettura vista come sintomo

Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019                                                                                  11
di isolamento che fa del libro un vero e proprio stigma.     sinteresse sottendano motivazioni sociali e psicologi-
È emersa infatti prepotentemente l’importanza che in         che più forti ma meno propense a essere esplicitate,
questa età riveste la narrazione che di libri e lettura      quali lo stress e l’ansia derivanti dall’obbligo scolasti-
si inizia a interiorizzare, influenzata soprattutto dal      co e il bisogno di appartenenza a un gruppo dei pari
ruolo che questa attività può rivestire nel rapporto         che giudica negativamente l’atto di leggere, ma non
con i coetanei. “Un libro può farti compagnia anche          solo. Le tecniche della ricerca qualitativa, la spinta
quando non c’è nessuno con cui giocare” dà un’idea           agonistica dello scontro dialettico e l’analisi seman-
della lettura come attività residua, in basso nella scala    tica e para-testuale degli incontri hanno permesso
delle priorità, testimoniata da frasi come l’apocalit-       di scavare un altro strato di significato e portare alla
tica “se per esempio vi annoiate, non sapete che fare,       luce un filone motivazionale forse non imprevedibile
non c’è elettricità perché c’è un’alluvione, ci sono i li-   ma pericolosamente sottovalutato: la difficoltà di let-
bri, che non hanno bisogno di elettricità”. Le oscure        tura e la conseguente dichiarazione di inutilità come
immagini dei lettori come individui soli (“la lettura        forma di difesa dell’autostima.
ci isola in una bolla”), in stanze buie e senza contatti     “Io vorrei leggere però poi, non so perché ma quando
con i coetanei (“se leggi stai a casa, chiuso, non fai       finisco la pagina non ci ho capito niente e devo rico-
sport e sei depresso”) spingono addirittura ad affer-        minciare” perché “Il libro è un muro di parole e non
mare che “alla nostra età se leggi sei anormale”.            li legge quasi nessuno”; “Il film è alla portata di tutti
A questa visione grottesca si unisce un importante di-       mentre il libro è solo per chi capisce il suo linguaggio”
sincentivo dato dalla concezione di lettura come ob-         e “le conversazioni tra lettori fanno sentire esclusi gli
bligo, 22 perfettamente esplicitato in “Noi non leggia-      altri” sono perfetti esempi di affermazioni che legano
mo i libri perché ci piace leggere ma perché obbligati       il tema della difficoltà a quello della socialità e fanno
dalla scuola e quindi leggiamo i libri solo per studia-      trasparire quanto la lettura venga vista come qualco-
re e per non prendere brutti voti”. A questa dichia-         sa di elitario, difficile, scomodo, quindi da denigrare e
razione si associano espressioni di ansia e stress non       ostracizzare attraverso la creazione dello spauracchio
scontate come “la lettura ti mette ansia” e “i libri di      del lettore sfigato e abbracciando la vera argomenta-
fantasia ti fanno credere e sperare in cose che non si       zione principe del non lettore adulto (ben nascosta sot-
realizzeranno mai, rendendoti triste”, dove l’esperien-      to la politicamente corretta “mancanza di tempo”): 23 la
za negativa è associata a una caratteristica dei libri di    lapidaria dichiarazione d’inutilità della lettura.
solito giudicata come positiva.                              Il perché leggere sia inutile, nonostante frasi come
Già fermandosi a queste affermazioni appare lam-             “la lettura non serve più, ora ci sta internet che può
pante come alle generiche dichiarazioni di noia e di-        leggere al posto nostro”, non ha molto a che fare con

12                                                                                              Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019
le nuove tecnologie ma più con la filosofia della co-            • Disagio fisico
siddetta “Università della strada”. Rientrano in que-            • Deprivazione culturale
sta concezione frasi come “è l’esperienza di vita che            • Isolamento sociale
ti rende maturo e ti fa andare avanti nella vita” e “la
lettura è inutile perché ci si può acculturare in altri          Il disagio fisico di solito viene espresso con argomen-
modi, parlando con persone che ne sanno più di te”,              tazioni difensive come noia, disinteresse e addirittura
che sono un allarmante indizio circa la deresponsa-              ostilità verso la lettura e potrebbe celare un mancato
bilizzazione tipica di molta parte dei non lettori 24 ed         passaggio tra lettura decodificante e lettura fluida. 26
evidentemente specchio di una retorica genitoriale               Se il libro appare ancora come un muro di testo è
(evocati soprattutto i padri).                                   probabilmente perché il decriptaggio di quei mattoni
Una frase come “c’è gente analfabeta che comunque                prende ancora troppo tempo per risultare piacevole.
porta avanti l’economia della nazione, quindi per la-            Superare queste difficoltà prima che si rafforzino
vorare non serve necessariamente leggere” apre uno               troppo le strategie di autodifesa della propria com-
spaccato importante sulla società odierna e conclu-              petenza e si formi un adulto che disprezza il libro
de l’evoluzione motivazionale dell’età adolescenziale            perché lo sente difficile e lontano è di primaria im-
ricollegandola con le narrazioni del mondo adulto e              portanza. È per questo vitale che gli insegnanti (e non
ricordando a tutti gli operatori attivi nel campo della          solo quelli di lettere!) si dedichino al monitoraggio
promozione della lettura non solo la forte e conosciu-           delle effettive capacità di lettura e comprensione degli
ta influenza che ha la famiglia d’origine nell’orienta-          studenti, ma soprattutto che, attraverso le tecniche di
re i gusti dei ragazzi ma soprattutto che la parentesi           scaffolding, 27 guidino e incoraggino i ragazzi a comple-
temporale a nostra disposizione per invertire la rotta           tare il passaggio. Importante il supporto dei biblio-
verso la non lettura è breve e deve essere sfruttata con         tecari nella proposta di testi adatti agli interessi e al
interventi mirati e qualitativamente validi.                     livello di competenza, sempre rispettando il bisogno
                                                                 di autonomia dei ragazzi.
                                                                 Secondo punto: la deprivazione culturale. Come giu-
Conclusioni: un piano d’attacco in tre punti                     stamente hanno detto i ragazzi (ma soprattutto le
                                                                 ragazze) che hanno partecipato all’indagine, se non
In età adolescenziale avvengono importanti trasfor-              piacciono i libri è perché non si è ancora incontra-
mazioni a livello fisiologico, comportamentale e co-             to quello giusto. Alcuni ragazzi crescono in ambienti
gnitivo che aprono le porte del linguaggio, del pen-             completamente privi di libri, ad altri vengono impo-
siero astratto, della riflessione su se stessi, gli altri e il   sti tomi al di fuori della loro portata o completamen-
proprio ruolo del mondo e, anche a livello evolutivo,            te distanti dai loro interessi, a molti (i precoci fautori
è questo il momento in cui si deve scegliere cosa è giu-         dell’inutilità della lettura) viene fatta accettare l’idea
sto e cosa è sbagliato, plasmare il proprio io futuro at-        che la lettura sia una perdita di tempo. 28 È di basilare
traverso l’auto narrazione, soprattutto in mancanza              importanza in questo caso riuscire a comunicare la
di chiari e riconosciuti riti di passaggio. 25                   differenza che intercorre tra la lettura per studio e la
L’accresciuta competenza cognitiva e linguistica                 lettura per piacere, tra i testi da parafrasare e le storie
dell’adolescente e il suo bisogno di esperienze (fisi-           da fruire. Proposte, spazi, iniziative, allestimenti di
che o mediate) ne fanno il lettore ideale in quanto              ambienti invitanti, comodi e caldi affinché l’incon-
la lettura appaga i suoi bisogni di competenza, ri-              tro tra ragazzi e testi possa seguire le imprevedibili
conoscimento e immedesimazione, donandogli uno                   ma ben architettate vie della serendipity. A scuola sono
spazio privato dove costruirsi, rifugiarsi, spaventarsi,         tante le iniziative da poter intraprendere per far av-
perdersi e ritrovarsi. Nei libri, gli adolescenti potreb-        verare le prime tre leggi di Ranganathan: momenti
bero trovare quello che cercano nei film, nella musica,          dedicati alla lettura e alla discussione, giochi e circoli
nei videogiochi: storie, personaggi, compagni di av-             letterari, sperimentazione delle tecniche di rimedia-
ventura; perché non lo fanno? Questa ricerca mi ha               zione, ma tutte hanno come comune denominatore
permesso di individuare tre possibili ostacoli, tra loro         un ruolo attivo da parte del lettore, che si fa portavo-
fortemente interconnessi:                                        ce e narratore, contagiando gli altri.

Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019                                                                                     13
Ecco quindi il terzo e ultimo ostacolo: l’isolamento              illiterate brain: Learning to read and write during childhood in-
sociale, il fantasma del lettore, lo stereotipo del topo          fluences the functional organization of the adult brain, “Brain”
deforme e scribacchino che i non lettori hanno creato             1998, n. 121).
per difendersi dal contagio. Finché il pregiudizio im-            3
                                                                     Laurence Steinberg, Adolescenti, l’età delle opportunità, Tori-
perante sarà quello della lettura come forma di stra-             no, Codice Edizioni, 2015.
niamento è ovvio che il libro subirà l’ostracismo del             4
                                                                     Si veda su questo punto la teorizzazione di Edelman del
mondo adolescenziale. Questo è il più grande osta-                fenomeno chiamato “rientro”. Gerald m. Edelman, Seconda
colo che si pone tra ragazzi e lettura perché è un’im-            natura: scienza del cervello e della conoscenza umana, Milano,
magine propagandata, divulgata e appoggiata da una                Raffaello Cortina, 2007.
troppo grande parte della popolazione adulta, a cui               5
                                                                     Un’efficace descrizione del circuito della letto-scrittura
piace dire che l’adolescente non legge ma che sono                si può ritrovare in Stanislas Dehaene, I neuroni della lettura,
anni che non apre un libro. Come riqualificare la fi-             Milano, Raffaello Cortina, 2009.
gura del lettore emancipandola dal giudizio di aso-               6
                                                                     Rossana De Beni, Angelica Moè, Motivazione e apprendi-
cialità e snobismo in cui sembra incrostata? Attraver-            mento, Bologna, Il Mulino, 2000.
so la comunicazione delle storie, la riappropriazione             7
                                                                     L’esperienza di flusso si realizza quando il livello di abi-
della parola, l’insinuazione della conoscenza nei di-             lità percepita e la stimolazione del compito si completano,
scorsi, nelle immagini e nei programmi. Distaccare il             portando il soggetto a provare piacere nel comportamento
testo dal supporto cartaceo per il tempo necessario a             stesso e non in un suo eventuale fine ultimo, per effetto
renderlo fruibile, a coltivare la voglia di ritrovarlo e          della soddisfazione dei bisogni di controllo ed efficacia.
possederlo nella sua forma più pura e duratura.                   8
                                                                     L’indagine nasce dal lavoro di tesi svolto nell’ambito della
Se vogliamo che i ragazzi e gli adulti possano ap-                Scuola di Specializzazione in beni archivistici e librari pres-
procciarsi all’atto del leggere senza percepirlo come             so l’Università di Roma Sapienza, sotto la supervisione di
qualcosa di faticoso ed estraneo, troppo complesso in             Giovanni Solimine e Chiara Faggiolani.
rapporto agli altri mezzi più veloci a loro disposizio-           9
                                                                     La consultazione e comparazione di diversi testi su mo-
ne, è indispensabile che li si abitui al bello, anche se          tivazione, apprendimento e consumo culturale, uniti alla
complicato, all’armonico, al lento progredire del pen-            recezione dei recenti studi neuro-scientifici sul circuito
siero nei discorsi, nelle osservazioni, nel dialogo di            della letto-scrittura e alla loro integrazione con le più
tutti i giorni; affinché poi non solo non considerino             diffuse teorie di promozione mi hanno portata a isolare
più il testo scritto come lontano, vetusto e intricato,           delle unità di studio e monitoraggio privilegiate per un ap-
ma anzi inizino a stufarsi della limitatezza degli al-            proccio che si proponesse di indagare a fondo quali spinte
tri mezzi, alimentando il loro mutato bisogno di co-              motivazionali portino a un comportamento di lettura e
noscere e approfondire. È nell’età delle pulsioni che             spingano alla sua reiterazione dando vita a quella che viene
si può e si deve agire per dare l’occasione alle storie           definita un’esperienza di flusso, ovvero una focalizzazio-
di emergere e all’arte di far innamorare, ai ragazzi di           ne integrale dell’attenzione sull’attività svolta che porta a
creare l’idea di sé come essere senziente ed espressivo,          ignorare stimoli e bisogni normalmente ritenuti più im-
critico e curioso. A innescare il circolo virtuoso può            portanti. Per degli studi su motivazione e apprendimento
essere una singola persona con un singolo libro, l’im-            si vedano Abraham H. Maslow, Motivation and personality,
portante è che essa sia nel posto giusto al momento               New York, Longman, 1987; R. De Beni, A. Moè, Motivazione
giusto perché, si sa, il primo amore non si scorda mai.           e apprendimento, cit.; Giovanni Siri, Psicologia del consumatore,
                                                                  Milano, McGraw-Hill, 2004; Alain Lieury, Fabien Fenouil-
                                                                  let, Motivazione e successo scolastico, Roma, Edizioni Magi,
NOTE                                                              2001; Schmalt Heinz-Dieter, Psicologia della motivazione, Bo-
                                                                  logna, Il Mulino, 1989. Per un approfondimento degli studi
1
  Eric Havelock, L’equazione oralità-alfabetizzazione in Raffa-   neuro-scientifici sulla lettura si rimanda a Maryanne Wolf,
elina Pizzini, Analfabetismo di ritorno e dintorni, Roma, Arac-   Proust e il calamaro: Storia e scienza del cervello che legge, Milano,
ne, 2013, p. 35.                                                  Vita e pensiero, 2009; G. M. Edelman, Seconda natura: scienza
2
  Faccio riferimento agli studi sui rapporti tra letteratismo     del cervello e della conoscenza umana, cit.; S. Dehaene, I neuroni
e coscienza fonologica (Alexandre Castro-Caldas et al., The       della lettura, cit. Numerose strategie e spunti di approfondi-

14                                                                                                          Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019
mento sono invece forniti in Aidan Chambers, Siamo quello                   ma-Bari, Laterza, 2014, Giovanni Sartori, Homo videns: televi-
che leggiamo: crescere tra lettura e letteratura, Modena, Equilibri,        sione e post-pensiero, Roma, Laterza, 2000 e Raffaele Simone,
2011, ed. or. Reading Talk, Thimble Press, 2001; Introducing                Presi nella rete. La mente ai tempi del web, Milano, Garzanti,
books to children, second completely revised and explained, Heine-          2012. Sul concetto di rimediazione vedasi David Bolter,
mann Educational Books, 1984; Bootalk. Occasional writing on                Richard Grusin, Remediation. Competizione e integrazione tra
literature and children, The Bodley Head, 1985; Aidan Cham-                 media vecchi e nuovi, Milano, Guerini, 2003.
bers, Gabriela Zucchini, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra      12
                                                                               La letteratura in materia è sterminata, per una trattazio-
ragioni ed emozioni, Modena, Equilibri, 2015; The reading Envi-             ne relativa al settore delle biblioteche si rimanda a Chiara
roment. How adults help children enjoy books, 2015; Giusi Mar-              Faggiolani, Ricerca qualitativa per le biblioteche. Verso la biblio-
chetta, Lettori si cresce, Torino, Einaudi, 2015; Daniel Pennac,            teconomia sociale, Milano, Editrice Bibliografica, 2012. Qui
Diario di scuola, Milano, Feltrinelli, 2008.                                la ricerca qualitativa viene definita il “sesto senso” della bi-
10
   La fase adolescenziale è oggetto di numerosissimi studi, so-             blioteca, “uno strumento di conoscenza, una strategia di ri-
prattutto nei campi della psicologia e della sociologia. Meno               cerca caratterizzata da un approccio olistico, da una rivalu-
studiato è invece il rapporto che gli adolescenti hanno con i li-           tazione dell’interpretazione come strumento conoscitivo,
bri e le strategie di promozione più adatte a questa fascia d’età.          dall’apertura costante verso i dati che emergono dal lavoro
L’osservazione nelle indagini Istat del picco di lettori tra gli 11         sul campo e il cui principale obiettivo è la comprensione
e i 14 anni, il successivo lento ma inesorabile calo proprio in             profonda dei fenomeni in atto” (p. 70).
età adolescenziale e il peculiare contemporaneo cambiamen-                  13
                                                                               Questa esigenza, sentita e testimoniata da sempre più
to delle motivazioni a suffragio della non lettura, unita allo              numerosi autori della biblioteconomia italiana, prende il
studio dell’adolescenza dal punto di vista della sua centralità             via dalle riflessioni riguardanti il necessariamente rinno-
nella formazione dell’individuo, anche alla luce di più recenti             vato ruolo che le biblioteche rivestono nella nuova società
studi neuro-scientifici e antropologici sull’argomento mi ha                dell’informazione e nella riaffermazione della biblioteca
portato ad identificare questo periodo come cruciale per la                 come presidio culturale e bene comune in presenza, anche
creazione e affermazione di lettori forti adulti e quindi a sce-            seguendo il modello dei “learning commons” e della biblio-
glierlo come oggetto di indagine. Per le indagini Istat si vedano           teca partecipata (R. David lankes, L’Atlante della bibliotecono-
le statistiche Cittadini e tempo libero e Aspetti della vita quotidiana.    mia moderna, Milano, Editrice Bibliografica, 2014).
Per un approfondimento sulla non lettura si rimanda a Chiara                14
                                                                                Profilo demografico del Municipio VII, presentato in
Faggiolani, Il tempo della lettura: I risultati di un’indagine su lettori   occasione della Conferenza Urbanistica Municipale del
deboli, tempo libero e nuovi media, “Nuovi annali della scuola spe-         Municipio VII del 10 Giugno 2014 e reperibili nell’Archivio
ciale per archivisti e bibliotecari”, 29 (2015), p. 207-227; Miria          contenuti della sezione Urbanistica di Roma Capitale. URL:
Savioli, Come sono cambiati i «non lettori» di libri, slides presentate     http://www.urbanistica.comune.roma.it/conf-urb-munici-
in occasione di Tempo di libri, Milano, 19-23 aprile 2017; Ema-             pio7.html (ultima consultazione 22/11/2018).
nuela Bologna, Perché non hai letto nessun libro quest’anno?, slides        15
                                                                               Il questionario era diviso in due parti: nella prima si con-
presentate in occasione di Tempo di libri, Milano, 8-13 marzo               centravano i dati riguardanti il background socio-culturale
2018. Sull’adolescenza si vedano L. Steinberg, Adolescenti, l’età           del soggetto, come la zona di residenza e le lingue parlate,
delle opportunità, cit.; David Bainbridge, Adolescenti. Una storia na-      mentre la seconda comprendeva il quesito a risposta mul-
turale, Torino, Einaudi, 2010.                                              tipla “Ti piace fare qualcuna tra queste attività?” con 12
11
   Imprescindibile per questo lavoro è stata la recezione del-              alternative possibili (tra cui leggere, fare/ascoltare musica,
le più note e importanti riflessioni sul cambiamento della                  navigare sul web, usare i social network ecc.) e uno spazio
società odierna con l’avvento dell’economia della cono-                     aperto per eventuali commenti e aggiunte.
scenza e della comunicazione digitale, anche e soprattutto                  16
                                                                               Un interessante approfondimento su questa tipologia di
in rapporto alle pratiche di fruizione e recezione dell’infor-              dati si può ricercare in Chiara Faggiolani, Morfologia dei dati
mazione, la “rimediazione” dei contenuti e le peculiarità                   sulla lettura (di libri), in Giovanni Di Domenico, Giovanni Pa-
mediatiche con cui si confrontano vecchie e nuove genera-                   oloni, Alberto Petrucciani, Percorsi e luoghi della conoscenza.
zioni. Autori cardine per questi argomenti sono stati Gino                  Dialogando con Giovanni Solimine su biblioteche, lettura e società,
Roncaglia, L’età della frammentazione. Cultura del libro e scuola           Milano, Editrice Bibliografica, 2016, p. 169-183.
digitale, Roma-Bari, Laterza, 2018, Roberto Casati, Contro                  17
                                                                               Coloro che nell’ultimo anno non hanno letto neanche
il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere, Ro-          un libro nel tempo libero (il 56,1% del totale nel 2015, anno

Biblioteche oggi • luglio-agosto 2019                                                                                                        15
dell’ultima indagine Istat “I Cittadini e Tempo Libero”) ad-        nei testi di Giovanni Solimine, Senza sapere: il costo dell’igno-
ducono come principali motivazioni “la lettura mi annoia,           ranza in italia, Roma-Bari, Laterza, 2014, Tullio De Mauro,
non mi appassiona” (35,4%), “Ho poco tempo libero” (30%) e          La cultura degli italiani, nuova ed., Roma-Bari, Laterza, 2010 e
“preferisco altri svaghi” (23,7%); solo al sesto posto si colloca   Arturo M. Allega, Analfabetismo: il punto di non ritorno: teoria
il costo dei libri (8,5%), a conferma del fatto che tra le cause    dell’evoluzione della popolazione istruita, Roma, Herald Edito-
dirette per la disaffezione alla lettura i fattori culturali sono   re, 2011.
più importanti delle risorse economiche (Bologna 2018).             25
                                                                        Marco Aime, Gustavo Pietropolli Charmet, La fatica di
18
    Tutte le citazioni riportate d’ora in avanti sono state         diventare grandi: la scomparsa dei riti di passaggio, Torino, Ei-
estratte dalle trascrizioni degli incontri.                         naudi, 2014.
19
   Sul discorso delle dinamiche e narrazioni intergenerazio-        26
                                                                       M. Wolf, Proust e il calamaro, cit.
nali si è espresso più volte, anche assai aspramente, Stefano       27
                                                                       La strategia dello scaffolding trae le basi dalla teoria del-
Laffi, La congiura contro i giovani, Milano, Feltrinelli, 2014.     la zona di sviluppo prossimale di Lev Vygotskij, la quale
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   Impossibile, guardando i dati estratti dalle indagini Istat      prevede che l’educatore proponga al ragazzo problemi
sulla lettura, non notare il divario tra il numero dei lettori e    e compiti di un livello sempre di poco superiore alle sue
quello delle lettrici, sempre a favore di queste ultime. Anche      attuali competenze, ma non troppo difficili da risultargli
per quanto riguarda il calo in età adolescenziale, la curva         impossibili (Luciano Mecacci, Vygotskij in Ugo Avalle, Mi-
discendente dei lettori maschi inizia molto prima (14-15            chele Maranzana, Pensare ed educare: storia, testi e laboratori di
anni) di quella delle loro coetanee femmine (18-19 anni).           pedagogia, Torino, Paravia, 2005, III vol. p. 235-236).
(Bologna 2018).                                                     28
                                                                       A tal proposito vorrei segnalare le importanti riflessioni
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    Negli studi Istat, al primo posto per la fascia dagli 11        riportate in Lamberto Maffei, Elogio della lentezza, Bologna,
ai 19 anni compaiono le motivazioni “Leggere mi annoia,             Il Mulino, 2014.
non mi appassiona” (48%) mentre per quella precedente
(6-10 anni) la noia (24,3%) veniva sorpassata ampiamente
da “non so leggere, leggo male” (43,5%), evidenziando un
                                                                           ABSTRACT
passaggio senza soluzioni di continuità tra una motivazio-
                                                                           To aknowledge and understand which motiva-
ne di tipo cognitivo a una di tipo culturale e contestuale
                                                                           tional thrusts influence teens’ relationship with
(Bologna 2018).                                                            the act of reading we need to adopt research
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   La dicotomia tra lettura per dovere e lettura per piacere è             methods that manage to deeply analyze their
ampiamente nota e affrontata in moltissimi scritti, tra cui                specific contexts and experiences. This paper
l’indimenticabile decalogo dei diritti del lettore in Daniel               describes the methodology and the results of
Pennac, Come un romanzo, Milano, Feltrinelli, 2011.                        a field research that – in line with this vision –
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   Interessante a questo proposito lo studio di Isabella Min-              has chosen a local and informal approach that,
go, Miria Savioli, Tempi di vita moderni: il loisir della società          revitalizing orality’s role in society, investigat-
italiana, Roma, Guerini, 2011.                                             ed teens’ motivations in reading or not reading.
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   Gli studi sui non lettori si intersecano spesso con quelli              The pilot survey took place in May 2018 among
sulle abilità di literacy (ISFOL, PIAAC-OCSE: Rapporto nazio-
                                                                           seven classrooms in Rome and inaugurated a
                                                                           new type of qualitative method that, disguised
nale sulle competenze degli adulti” parte prima, Creative Com-
                                                                           as “rhetorical challenge”, allowed me to study
mons, 2014) e sul fenomeno dell’analfabetismo funzionale
                                                                           in deep experiences and reasons hidden behind
e di ritorno. Uno spietato ma purtroppo realistico ritratto                the declarations of boredom and lack of inter-
della situazione vede in primo piano individui con ridotte                 est often reported by wider surveys on the sub-
abilità di comprensione di testi complessi, i quali non solo               ject. The impact of this type of methodology is
non leggono ma seguono e difendono a spada tratta una                      not only described to find out and inquire into
dieta mediatica poverissima (spesso monopolizzata da tele-                 non-readers’ motivations, but also to operate
visione e social), una partecipazione comunitaria ridotta e                on real causes of reading desertion in the last
un atteggiamento individualista che riconosce scarso valo-                 parenthesis of influence teachers and librarians
re alla cultura e molto al denaro e all’arricchimento perso-               are given before these kids enter adulthood.
nale, secondo la filosofia del “minimo impegno, massimo
guadagno”. Una descrizione più accurata si può ricercare                               DOI: 10.3302/0392-8586-201905-008-1

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