Estremismo violento e radicalizzazione giovanile: vettori, manifestazioni e strategie di intervento - STUDIO DEL FENOMENO IN ITALIA CON UNA ...

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      Estremismo violento e
      radicalizzazione giovanile:
      vettori, manifestazioni
      e strategie di intervento.
      STUDIO DEL FENOMENO IN ITALIA CON UNA INDAGINE
      SUL CAMPO IN LOMBARDIA, EMILIA-ROMAGNA E LAZIO
A cura di:
Alessandro Bozzetti, Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
Sara Brzuszkiewicz, Editor in Chief European Eye on Radicalization.

Alessandro Bozzetti – Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna. Il suo ambito
di ricerca è orientato alle tematiche migratorie, con particolare attenzione alla popolazione giovanile, alla condizione studentesca e
all’analisi delle forme di conflitto, intolleranza e discriminazione.

Sara Brzuszkiewicz – Capo redattrice di European Eye on Radicalization, ricercatrice post doc all’Università di Bologna, già ricercatrice
ospite alla George Washington University nel programma sull’Estremismo. Il suo ambito di ricerca è la radicalizzazione e la de-
radicalizzazione, lo jihadismo in Europa e la galassia Incel.

Coordinamento Università di Bologna:
Nicola De Luigi

Coordinamento WeWorld-GVC:
Giorgia Bailo, Coordinatrice Area Sensibilizzazione - Dipartimento Programmi Italia Europa
Neva Cocchi, progetto RaP – Rhizome Against Polarization

Traduzioni: Lionspeech di Marco Tedeschi Srls

Layout: Collettivo Talea
Nella vita delle società organizzate i movi-      Certo, la declinazione locale del fenomeno
menti sociali, di qualsiasi indole, non sono      globale deve essere indagata, analizzata e
mai una pura casualità: conoscono processi        compresa per produrre strumenti utili per i
di formazione, crescita e adattamento che         decisori politici e per chi opera quotidiana-
hanno cause specifiche.                           mente sul territorio.
Negli ultimi anni la crescita della polarizza-    Studiare i giovani e la marginalità sociale è
zione del discorso pubblico ha e continua ad      un tema ambizioso e mai rinviabile che ab-
avere un forte effetto su tutta la società e su   bisogna di un’analisi attenta e continua per
alcuni gruppi in particolare.                     dotare tutti gli attori sociali di un approc-
La ricerca presentata è più che opportuna         cio sistemico che non sia suscitato solo dalla
per l’approccio utilizzato e la metodologia       sensibilità o dalla buona volontà di alcuni.
con la quale ha cercato di sondare il terri-      Le raccomandazioni finali ci ricordano che
torio facendo riferimento all’Action Plan         tutti i comportamenti sociali hanno un am-
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per       biente nel quale si sviluppano e su quello
la Prevenzione dell’Estremismo Violento.          bisogna operare concretamente, agendo di
Per un progetto con queste finalità tenere        concerto per prevenire la polarizzazione so-
strettamente uniti il piano globale e quello      ciale e la radicalizzazione violenta.
locale è condizione necessaria, consapevoli       La promozione dei diritti umani, il lavoro
che certi fenomeni non sono definibili come       d’insieme che coinvolge le comunità e le loro        Ufficio per la promozione della        Il Direttore Generale
nazionali ma valicano i confini degli Stati e     professionalità senza dimenticarsi della so-       parità di trattamento e la rimozione
                                                                                                     delle discriminazioni fondate sulla    Triantafillos Loukarelis
dei continenti.                                   cietà civile, sono alcuni dei fattori che posso-        razza o sull’origine etnica

                                                  no mutare un panorama sociale territoriale
                                                  da luogo di polarizzazione e violenza a fat-
                                                  tore di integrazione e convivenza.
INDICE   Presentazione                                                                       6

         Introduzione: obiettivi e metodologia                                               8

         Capitolo 1 – Le cause dell’estremismo violento nella società italiana:              11
                      popolazione giovanile e drivers di estremismo
         1.1          Radicalizzazione e polarizzazione come base dell’estremismo violento   12
         1.2          Una chiave di lettura multidimensionale                                17
         1.3          La dimensione micro: tra variabili socio-demografiche                  21
                      e ricerca di identità
         1.4          La dimensione meso: dinamiche di gruppo e spazi fisici vulnerabili     27
         1.5          La dimensione macro: bisogno di partecipazione e ruolo dell’online     32

         Capitolo 2 – Le forme e le manifestazioni di estremismo violento                    38
                      in Italia dagli anni novanta ad oggi
Estremismo violento e radicalizzazione giovanile: vettori, manifestazioni e strategie di intervento.   5

Capitolo 3 – Polarizzazione, radicalizzazione e percezioni di sicurezza                       45
             nelle tre regioni oggetto dell’analisi
3.1          Introduzione                                                                     47
3.2          Capitale sociale, conflitti e fattori di spinta e argine per la polarizzazione   49
3.3          Sicurezza: situazione reale e percezioni                                         56

Capitolo 4 – La ricerca sul campo                                                             63
4.1          Gli Interlocutori consultati in Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia                64
4.2          I risultati emersi                                                               66
4.3          Esempi virtuosi, margini di miglioramento e lezioni apprese:                     73
             raccomandazioni per i decisori

Riflessioni conclusive                                                                        88

Riferimenti bibliografici                                                                     90
Presentazione                                  Se certo non possiamo giustificare le for-
                                               me di estremismo violento, abbiamo il
                                                                                            umani e della partecipazione civica, e
                                                                                            che coinvolgono nello sforzo gli attori
                                               dovere di condurre una attenta riflessio-    della società civile.
                                               ne sulle loro cause e fattori scatenanti,
                                               per arrestare il riconoscimento sociale e    In linea con le conclusioni emerse dal
L’aumento delle manifestazioni di estre-       la legittimazione che i movimenti porta-     lavoro dello stesso “High Commission
mismo violento in Europa costituisce una       tori di queste forme stanno guadagnando      Policy Group on Radicalization” che ha
seria minaccia ai valori che ogni giorno       in molti dei paesi in cui operiamo, così     affiancato la Commissione Europea nel
promuoviamo con la nostra azione. I mo-        come in Europa e in Italia, sfruttando le    biennio 2017-2018, riteniamo strategica
vimenti estremisti, infatti, manipolano e      opportunità di comunicazione di massa        la promozione di metodologie educative
sfruttano con cinismo il credo religioso,      rappresentate dai social media digitali.     che pongano al centro il ruolo di inse-
le differenze culturali e le ideologie poli-                                                gnanti, educatori, operatori sociali nel
tiche alla conquista di una egemonia che       Nel quadro di una azione per contra-         promuovere l’inclusione sociale e i valori
si contrappone alla promozione dei dirit-      stare la radicalizzazione violenta che       democratici, ma anche il potenziale del-
ti umani, delle libertà fondamentali, del-     conduce al terrorismo, nel 2016 l’U-         le risorse e delle competenze dei giova-
la giustizia sociale e della dignità umana.    nione Europea ha varato una serie di         ni. Questi ultimi sono infatti considerati
                                               nuove misure che, accanto all’Agenda         importanti attori del cambiamento, nella
Con estremismo violento intendiamo tut-        Europea sulla Sicurezza, puntano a           visione e nella metodologia di interven-
te le ideologie che aspirano all’egemonia      rafforzare il ruolo degli Stati Membri       to di WeWorld-GVC nei 29 paesi in cui è
politica attraverso l’uso della violenza,      nel contrasto e nella prevenzione. Tra       presente, così come nel territorio nazio-
ossia “ideologie estremiste violente” por-     esse, ci sono di forte ispirazione quel-     nale. Al contempo siamo anche attenti
tatrici di valori totalitari, intolleranti,    le a sostegno dell’educazione inclusiva,     al lavoro della rete RAN – Radicalization
patriarcali, anti-democratici, siano essi      di una società aperta e resiliente e di      Awareness Network - che dal 2011 unisce
promossi da individui o da gruppi, da          pratiche di cooperazione internaziona-       esperti e professionisti dagli Stati dell’U-
corporazioni, partiti o Stati.                 le basate sulla promozione dei diritti       nione Europea con l’obiettivo di promuo-
Estremismo violento e radicalizzazione giovanile: vettori, manifestazioni e strategie di intervento.                                 7

vere conoscenza e pratiche di intervento     In questo senso, le raccomandazioni de-         Con il suo approccio basato sulla promo-
sul fenomeno, sotto la guida dell’Unità      lineate in questa ricerca (rivolte ad attori    zione dei diritti umani, della partecipa-
Migrazione e Affari Interni della Com-       della società civile così come alle autorità    zione attiva e del lavoro di comunità, il
missione Europea. Le pubblicazioni di        pubbliche) non sono da intendersi come          progetto RaP – Rhizome Against Polari-
RAN rappresentano strumenti molto uti-       assolute e definitive, al contrario rappre-     zation ci offre nuove occasioni per apri-
li per comprendere e approfondire il fe-     sentano il tentativo di dare un contributo      re spazi di dialogo e intesa con reti come
nomeno e la sua complessità.                 per l’avvio di un confronto tra attori diver-   OPEV, RAN, e tutti gli attori impegnati in
                                             si, con l’obiettivo di individuare strategie    questa sfida.
Come quindi sostengono le molteplici         condivise per un’azione sul fenomeno che
iniziative della Commissione Europea,        sia trasversale e multilivello, necessaria-
una società civile impegnata nella sal-      mente collegato anche agli interventi di        Marco Chiesara e Dina Taddia,
vaguardia dei valori democratici con         contrasto all’intolleranza e alla xenofo-       WeWorld-GVC
uno sguardo attento ai bisogni dei gio-      bia, in un approccio globale capace di agi-
vani è il miglior deterrente contro i di-    re sul piano nazionale così come su quel-
scorsi di odio e paura; al contempo per      lo transnazionale. Proprio in un’ottica di
intervenire efficacemente sul fenome-        costante integrazione tra piano locale e
no multidimensionale dell’estremismo         piano globale – che contraddistingue per
violento occorre una risposta comune,        altro la mission della nostra organizzazio-
coordinata e olistica. Questa è possibile    ne – abbiamo aderito nel 2017 all’Osserva-
solo attraverso il dialogo e la pianifica-   torio per la Prevenzione dell’Estremismo
zione condivisa tra tutte le istituzioni,    Violento OPEV, costituitosi per affrontare
organizzazioni ed entità che lavorano        la lotta alle forme di estremismo violento
direttamente o indirettamente nella          attraverso il rafforzamento delle iniziati-
prevenzione dell’estremismo violento a       ve democratiche della società civile nella
tutti i livelli.                             regione Euro-Mediterranea.
Introduzione:
obiettivi e metodologia
La necessità di comprendere e contra-          sul tema, riferita sia al contesto inter-
stare i crescenti livelli di aggressività e    nazionale che a quello italiano, con un
violenza che emergono nelle società con-       focus specifico sulla presenza di movi-
temporanee appare come un’esigenza             menti estremisti violenti attualmente
ormai improcrastinabile: il presente re-       presenti in Italia. Tale lettura si avvale
port, in particolare, intende focalizzarsi     di un’ottica multi-dimensionale in grado
sui fattori che possono portare la popola-     di combinare in modo sintetico i diversi
zione giovanile ad agire comportamenti         fattori (individuali, situazionali e socio/
violenti nei confronti di alcuni gruppi        culturali) che agiscono sui differenti li-
maggiormente vulnerabili.                      velli, così da isolare pattern e meccani-
                                               smi ricorrenti.
Al fine di analizzare le forme di conflitto,
intolleranza e discriminazione, e, conse-      La seconda parte della ricerca, che inte-
guentemente, di promuovere pratiche di         ressa la sezione empirica del progetto,
contrasto ai fenomeni di polarizzazione,       ha avuto come obiettivo iniziale lo svi-
radicalizzazione ed estremismo violento        luppo di una mappatura esaustiva delle
venuti alla luce negli ultimi anni, la pri-    maggiori iniziative istituzionali e della
ma parte del documento contiene una            società civile organizzata in termini di
rassegna della letteratura accademica          prevenzione della polarizzazione in tre
Estremismo violento e radicalizzazione giovanile: vettori, manifestazioni e strategie di intervento.                                     9

regioni italiane, Emilia-Romagna, Lazio        ste nella scelta di pervenire alle suddette     vile e interlocutori istituzionali con back-
e Lombardia. → 1                               policy recommendation lavorando lungo           ground quanto più possibile eterogenei,
                                               il doppio binario della riflessione teorica     con esperienze di contatto con polarizza-
L’obiettivo finale era la redazione di alcu-   e dell’incontro empirico con le realtà che      zione e radicalizzazione acquisite in con-
ne policy recommendation per la società        nelle tre regioni oggetto di analisi hanno      testi diversi e attraverso professionalità
civile, le istituzioni e i decisori italiani   concretamente e quotidianamente a che           variegate.
finalizzate alla prevenzione ed al con-        fare con le dinamiche di polarizzazione.
trasto di ogni forma di polarizzazione                                                         In molti passaggi, dunque, si è scelto di
ed estremismo violento, con particola-         L’eterogeneo insieme di interlocutori con       lasciare spazio alle testimonianze degli
re attenzione alle dinamiche attraverso        i quali si ha avuto l’opportunità di dia-       interlocutori, valorizzando i temi ricor-
le quali questi fenomeni si manifestano        logare durante i focus group e le inter-        renti, i motivi di ottimismo e le difficol-
nelle fasce più giovani della popolazione      viste semi-strutturate ha fornito spunti        tà di cui sceglievano di parlarci, spesso
e creano, parallelamente, punti di con-        cruciali a partire dai propri vissuti, dai      utilizzando le medesime parole chiave in
tatto con pattern relativi alla discrimina-    soggetti con i quali entrano in contatto        contesti e regioni differenti. La ricerca
zione e alla violenza di genere.               durante il loro lavoro e dalla loro forma-      nel suo complesso offre quindi un quadro
                                               zione.                                          di quanto può essere appreso dal passa-
L’approccio utilizzato si è contraddistinto                                                    to recente, dal dialogo con gli attori sul
per due caratteristiche cruciali tra loro      A questo proposito, dal punto di vista          campo e dalle mancanze persistenti che
strettamente connesse. La prima è sta-         metodologico, la mappatura preliminare          è oggi imperativo sanare.
ta la scelta di superare la prospettiva di     ci ha permesso di identificare gli inter-
mera securitizzazione attraverso le cui        locutori per i focus group in possesso di       Al tempo stesso, nel corso delle intervi-
lenti i fenomeni in esame vengono spes-        alcune tra le esperienze più significative      ste e dei focus group si è seguito da vi-
so affrontati. La seconda caratteristica       ai fini della nostra indagine sulla polariz-    cino l’Action Plan dell’Organizzazione
che fa sì che il presente report possa ave-    zazione nelle tre regioni campione. Si è        delle Nazioni Unite per la Prevenzione
re ricadute concrete significative consi-      scelto di contattare attori della società ci-   dell’Estremismo Violento, in particolare
10                         Introduzione                                                                                                    → Note

nel processo di individuazione e analisi
degli Addressing factors – Drivers of Vio-
lent Extremism nelle tre regioni, → 2 al
fine di comprendere la presenza dei fat-
tori che possono favorire polarizzazione
e radicalizzazione nei diversi contesti. Si-
milmente, nella fase del lavoro dedicata
all’elaborazione delle raccomandazioni
per policy maker e decision maker, l’ap-
proccio ha rispettato i nuclei tematici del
                                               1 Le ragioni della scelta di queste tre regioni verranno esposte in dettaglio nella prima
Plan of Action delle Nazioni Unite, invi-      parte del Capitolo III del presente Report.
tando ognuna delle realtà interpellate ad
identificare le aree prioritarie e le azioni   2 Plan of Action to Prevent Violent Extremism, United Nations, disponibile al link:
cruciali nel futuro a breve termine ai fini    https://www.un.org/sites/www.un.org.counterterrorism/files/plan_action.pdf
della prevenzione e del contrasto alla po-
larizzazione.                                  Ultima consultazione: 14 agosto 2020.
Le cause dell’estremismo violento
nella società italiana: popolazione
giovanile e drivers di estremismo

1.1   Radicalizzazione e polarizzazione come base dell’estremismo violento
1.2   Una chiave di lettura multidimensionale
1.3   La dimensione micro: tra variabili socio-demografiche e ricerca di identità
1.4   La dimensione meso: dinamiche di gruppo e spazi fisici vulnerabili
1.5   La dimensione macro: bisogno di partecipazione e ruolo dell’online
12

          Radicalizzazione e
          polarizzazione come base
          dell’estremismo violento

     .1   Per analizzare i cosiddetti drivers, o fat-
          tori, di estremismo, è necessario partire
          da una concettualizzazione dei termini
                                                        violento e, di conseguenza, le possibili
                                                        azioni da adottare.

          utilizzati i quali, nonostante siano im-      Prima di approfondire i diversi aspetti
          piegati dalla letteratura accademica di       definitori, si vuole esplicitare un assunto:
          riferimento, non permettono di giunge-        il conflitto è un aspetto inevitabile delle
          re a definizioni universali, assumendo        relazioni umane, in quanto esprime un
          accezioni più o meno ampie nel tempo          contrasto tra forze, posizioni, convin-
          ed essendo indissolubilmente legati ad        zioni o bisogni opposti. Si tratta di “una
          aspetti e dimensioni contestuali. Com-        lotta tra almeno due parti indipendenti
          prendere le differenze che intercorro-        che percepiscono obiettivi incompatibi-
          no tra termini quali “radicalizzazione”,      li, risorse scarse e interferenze da parte
          “estremismo” e “polarizzazione” per-          di altri nel raggiungimento dei propri
          mette di meglio approfondire i fattori        obiettivi” (Wilmot e Hocker 2011). Le
          alla base delle forme di estremismo           differenze quindi, siano esse di idee, di
1.1 Radicalizzazione e polarizzazione come base dell’estremismo violento                                                                 13

valori, di obiettivi o di esigenze, sono        La dimensione processuale, sia essa in-        tutta la letteratura appare però concorde
gli elementi costitutivi dei conflitti, che     dividuale o collettiva, il riferimento a un    nel considerare l’utilizzo della violenza
possono apparire non solo a livello inter-      sistema valoriale radicale e il ricorso alla   come intrinsecamente legato al processo
personale, ma essere anche espressione          violenza (supportata e/o potenzialmente        di radicalizzazione: la profonda trasfor-
di conflitto sociale. Gli aspetti emoziona-     adottata) con l’obiettivo di ottenere un       mazione del sistema, infatti, non presen-
li che emergono in caso di conflitto non        cambiamento socio-politico desiderato          terebbe alcuna diretta connessione con
sono necessariamente violenti e aggres-         sono quindi le tre dimensioni-chiave da        l’utilizzo di metodi violenti (OPEV 2019).
sivi, ma possono declinarsi anche in sen-       tenere in considerazione. Si tratta in ogni
timenti di tristezza, ansia e sfiducia. Allo    caso di un concetto complesso, poliedri-       A livello metodologico bisognerebbe poi
stesso modo possono tradursi in tensioni        co e variabile a seconda del contesto di       prestare attenzione all’eccessiva enfasi
che, se non affrontate, rischiano di veder      utilizzo (Brzuszkiewicz 2019). Alcune          che il concetto di radicalizzazione rischia di
emergere il ruolo di gruppi estremisti i        definizioni si focalizzano sugli obiettivi     porre sulla dimensione individuale e sulla
quali, facendosi carico delle istanze di        politici che ne sarebbero alla base, fon-      questione ideologica, a scapito delle circo-
una delle parti coinvolte, possono ricor-       te di un attivismo ideologico e religioso      stanze più ampie, delle cause profonde.
rere ad azioni radicali e violente.             finalizzato ad introdurre un cambia-
                                                mento radicale nella società, portando         Al contrario, parlare di estremismi signi-
Il fenomeno della radicalizzazione viene        un individuo o un gruppo ad utilizzare,        fica rimandare a un’agenda politica o ad
letto, da parte della letteratura, come un      promuovere o rivendicare la necessità          azioni volte a una profonda trasforma-
processo attraverso cui viene adottato,         della violenza. Si tratterebbe quindi di       zione del mondo a spese della libertà di
singolarmente o da un gruppo, un sistema        un processo attraverso il quale la per-        altri gruppi sociali: l’estremismo, quindi,
di valori estremista che prevede la volontà     sona sarebbe sempre più propensa ad            sia esso inteso come punto di approdo di
di usare, supportare o facilitare la violenza   accettare l’utilizzo di mezzi antidemo-        un processo – individuale o collettivo - di
come metodo per il cambiamento sociale          cratici e violenti – incluso il terrorismo     radicalizzazione, o come messa in atto di
(Allen 2007).                                   – nel tentativo di raggiungere obiettivi       pratiche e ideologie autonome, risulta in-
                                                politici e/o ideologici (Schmid 2013). Non     dissolubilmente legato al concetto di vio-
14                              Capitolo 1

lenza, sia essa diretta (fisica o psicologica),   espressione isolata di violenza esercitata       azioni preventive e di contrasto. Queste
strutturale o simbolica (Galtung 2003).           su un singolo individuo: è un tipo di violen-    ultime fanno solitamente riferimento alle
L’estremismo violento si presenta qualora         za, perpetuata da un gruppo (o da singoli,       cornici concettuali di de-radicalizzazione
un individuo o un gruppo aspiri a raggiun-        purché sia presente un’idea comune), che         e contro-radicalizzazione.
gere questo cambiamento a spese di una o          risponde a un’identità condivisa, un’ide-
più entità sociali designate come nemiche,        ologia che identifica un nemico comune,          Con il termine de-radicalizzazione si fa ri-
mediante l’aggressione fisica di chi ne fa        giustificazione per l’esistenza del gruppo, e    ferimento al processo di abbandono di una
parte o tramite azioni che colpiscano più         che ha un’idea del mondo da raggiungere          visione del mondo radicale, accompagnato
genericamente la popolazione di uno o più         attraverso la sottomissione dell’Altro-diffe-    dalla consapevolezza dell’inaccettabilità
Stati: gruppi armati (clandestini o meno),        rente da sé. Parlare di estremismo violen-       dell’uso della violenza per favorire o impor-
foreign fighters (persone che prendono par-       to significa in definitiva far riferimento a     re il cambiamento politico e sociale.
te ad un conflitto che avviene in uno Stato       quelle ideologie che aspirano ad ottenere
diverso da quello in cui vivono, per affinità     potere politico utilizzando metodi violenti      Si fa quindi riferimento a un cambiamen-
ideologica e/o religiosa) e lone wolf (o lone     invece che persuasione. Le ideologie estre-      to ideologico ed etico, e non a una modi-
actor terrorists, individui che agiscono in       miste violente si basano su valori totalita-     fica comportamentale, racchiusa invece
modo solitario, ispirandosi però ad un’i-         ri, fanatici, intolleranti, patriarcali, an-     nel concetto di disengagement (Horgan
deologia più o meno ampiamente diffusa)           ti-democratici e anti-pluralisti perpetrati      2008; Brzuszkiewicz 2019).
sono tre tra le principali forme in cui pos-      da gruppi, aziende o Paesi (OPEV 2017).
sono concretizzarsi azioni estremiste. L’i-       Appare però evidente che la diffusione in        Tale processo di de-radicalizzazione può
dea dell’Altro emerge quindi come centra-         diversi attori, azioni e atteggiamenti di ide-   essere individuale o collettivo, compren-
le: l’Altro-diverso viene presentato come         ologie quali il razzismo, il sessismo e la xe-   dendo anche tutte quelle iniziative destina-
inferiore, come un ostacolo e un nemico da        nofobia mostra come i confini tra ciò che        te ad individui radicalizzati aventi lo scopo
sconfiggere; l’Altro-uguale come il sogget-       può essere considerato estremismo violen-        di re-inserirli in società e allontanarli dalla
to con cui identificarsi e costruire l’estre-     to e ciò che non lo è siano talvolta sfumati,    violenza, tramite metodi e strategie diversi-
mismo. L’estremismo violento non è infatti        rendendo difficoltosa la messa in atto di        ficate (Vidino e Brandon 2012).
1.1 Radicalizzazione e polarizzazione come base dell’estremismo violento                                                               15

Le attività di contro-radicalizzazione, al    che): la ricerca che si concentra su una          Dall’identificazione con altri soggetti
contrario, non si focalizzerebbero tanto      manifestazione dell’estremismo violento           all’interno del proprio gruppo di riferi-
su individui già radicalizzati, ma consi-     non dovrebbe essere considerata appli-            mento e dalla contemporanea presa di
sterebbero in azioni preventive su indivi-    cabile ad altri tipi di estremismo (Allan         distanza da uno o più altri gruppi con-
dui considerati vulnerabili, o rivolte alla   et al. 2015).                                     correnti nascerebbero quindi le tensioni
società nel suo complesso. Strategica-                                                          all’interno della società, tanto più eleva-
mente importante risulta in questo caso il    Anche il concetto di polarizzazione ri-           te quanto minore è il numero di gruppi,
concetto di narrativa: è sulla base di una    sulta piuttosto complesso: causa di con-          di poli, in grado di catalizzare obiettivi
serie di narrazioni del mondo che l’indi-     flitto che, generando tensioni, disordini         tra loro opposti (Esteban e Ray 1994).
viduo si radicalizza ed il gruppo recluta     e rivolte, va ad impedire un progresso            Quando le tensioni diventano più inten-
nuovi sostenitori e struttura la propria      sul piano sociale e politico (Karatrantos         se, ciascuna parte in causa si irrigidisce
propaganda. Al contrario, il concetto di      2018), sarebbe fortemente legato al con-          attorno alle proprie opinioni, sulla base
contro-narrativa (o contro-narrazione),       cetto di polarizzazione economica. Crisi          di percezioni che determinano una nar-
oggi in rapida evoluzione ed espansione,      politiche, populismi, esclusione sociale e        rativa focalizzata sulle differenze per-
mira ad opporsi ad una narrativa esisten-     crisi identitarie sono solo alcuni dei fat-       cepite (spesso ingigantite) e basata su
te, offrendo un’alternativa positiva alla     tori di rischio di polarizzazione chiamati        narrazioni semplicistiche: è allora che si
propaganda radicale o decostruendo la         in causa dalla letteratura (ibidem).              crea polarizzazione attorno alle proprie
narrativa radicale stessa. La letteratura                                                       opinioni, considerate la verità assoluta.
sull’estremismo violento interpella nu-       La polarizzazione sarebbe un attributo di
merose questioni metodologiche, oltre         gruppo derivante da un forte grado di omo-        Il presente report si focalizzerà in parti-
che definitorie. Parlare di “estremismo       geneità all’interno del gruppo stesso a cui       colare, così come gran parte della lette-
violento” significa parlare di categorie      farebbe da contraltare un alto tasso di ete-      ratura sul tema, sulla popolazione giova-
molto ampie, e la ricerca spesso aggrega      rogeneità tra i diversi gruppi all’interno del-   nile: se le dinamiche di radicalizzazione
fenomeni diversi (movimenti di guerri-        la società.                                       sfuggono ad ogni rigido inquadramento
glia, milizie, organizzazioni terroristi-                                                       demografico, è altrettanto evidente la
16                              Capitolo 1

maggiore vulnerabilità riconducibile
alla condizione giovanile. Si pensi, solo
per citare due esempi, alla presenza dei
giovani di seconda generazione e alla
loro percezione identitaria in bilico,
come si vedrà poi, tra doppia presenza e
doppia assenza, o all’alta percentuale di
giovani Neet, potenziale bacino di radi-
calizzazione e reclutamento. Ad ulteriore
conferma di quanto sostenuto, l’età me-
dia di partenza dei foreign terrorist fighters
partiti dall’Italia per Siria e Iraq risulta
pari a 30 anni, evidenziando un processo
di radicalizzazione avvenuto negli anni
precedenti (Marone e Vidino 2018).

Nel fornire una rassegna critica della let-
teratura accademica sul tema, si seguirà la
chiave di lettura multi-dimensionale sotto
presentata.
Una chiave di lettura
     multidimensionale

.2   Esistono diversi modi per analizzare i
     fattori che possono influenzare la com-
     parsa dell’estremismo violento. Alcuni si
                                                     trasto, cercherà di combinare i diversi
                                                     punti di vista, basandosi sulla forte in-
                                                     terdipendenza tra le diverse dimensioni
     concentrano sugli aspetti evolutivi indi-       indagate.
     viduali, altri sull’influenza dei gruppi so-
     ciali, altri ancora sull’analisi del contesto   Il documento di riferimento nell’analisi
     (fattori strutturali); ancora, diverse ana-     dei c.d. drivers di estremismo violento non
     lisi si focalizzano sui fattori di attrazione   può che essere il Plan of Action to Prevent
     e spinta nei confronti dell’estremismo          Violent Extremism redatto dalle Nazioni
     violento (push e pull factors) o sulle con-     Unite (2015), che ha l’indubbio merito di ri-
     dizioni di vulnerabilità e resilienza. L’a-     ferirsi sia ad aspetti strutturali del conte-
     nalisi, sulla falsariga di quella effettuata    sto (mancanza di opportunità socioecono-
     da Novact, OPEV e CMDOH (2017), sia nei         miche; emarginazione e discriminazione;
     fattori che favoriscono la radicalizzazio-      cattiva governance e violazione dei diritti
     ne che nelle azioni di prevenzione e con-       umani; conflitti irrisolti; radicalizzazione
18                             Capitolo 1

nelle carceri) che a processi specifici di      all’estremismo violento. Si tratta quin-         altri aspetti che verranno analizzati. A
radicalizzazione (contesti e motivazioni        di di un concetto multi-fattoriale, in cui       livello meso, al contrario, predominano
individuali; rimostranze e motivazioni          intervengono aspetti e dimensioni in-            i fattori sociali e culturali (in particolar
collettive; distorsione e abuso di credenze,    dividuali, situazionali (che agiscono su         modo quelli legati all’identità religiosa,
ideologie politiche, differenze etnico-cul-     piccole comunità o gruppi identitari) e          etnica o di gruppo), fattori di attrazione
turali ; leadership e social network).          socio/culturali che agiscono sui differen-       in grado di influenzare comunità e gruppi
                                                ti livelli: la Tab.1, anche se non esausti-      identitari ristretti e/o ben definiti. A livel-
La letteratura accademica sottolinea come       va, permette tuttavia di combinare tra           lo macro, infine, sono presenti fattori si-
l’estremismo violento abbia molte cause e       loro in modo sintetico fattori in grado di       tuazionali in grado di influenzare un gran
non possa essere previsto da una sola va-       isolare pattern e meccanismi ricorrenti,         numero di persone (grandi comunità o
riabile: ecco perché un termine più indicato,   pur ricordando che ogni fattore è neces-         persino interi Paesi) e che, nell’influente
al posto di “driver”, potrebbe essere “fat-     sario ma probabilmente non sufficiente           modello “push-pull” di USAID, sono de-
tori”, così da suggerire la necessità di una    perché un individuo si unisca a una cau-         scritti come “fattori di spinta”.
pluralità di questi per produrre un risultato   sa estremista violenta o perché un movi-
(Allan et al. 2015).                            mento diventi violento.
                                                                                                 A tale chiave di lettura multi-dimensionale
Tali fattori, siano essi politici, economi-     A livello micro, la ricerca di stampo psi-       si lega peraltro un approccio multi-discipli-
ci, sociali, culturali o psicologici possono    cologico suggerisce la possibilità che gli       nare: psicologia, sociologia e diritto sono
essere suddivisi in tre dimensioni (mi-         individui che si uniscono a gruppi o mo-         discipline che concorrono, tra le altre, ad
cro/meso/macro) tra loro interconnesse,         vimenti estremisti violenti possano avere        approfondire tali dinamiche.
rimandano a differenti protagonisti (in-        una vulnerabilità o una particolare dispo-
dividui, gruppi/comunità, politiche) e a        sizione cognitiva, avendo ad esempio im-
differenti contesti, luoghi fisici e virtuali   parato a pensare in modo fortemente dua-
di vulnerabilità che richiamano a loro          listico. La ricerca identitaria e la necessità
volta differenti fattori di spinta e freno      di trovare il proprio posto nel mondo sono
1.2 Una chiave di lettura multidimensionale                                                                                                           TABELLA 1                                       19

                                                           DIMENSIONI FOCUS               FATTORI che favoriscono l’estremismo violento               AZIONI di prevenzione e contrasto

                                                           MICRO     Individuo            Es: - Background individuale;                               Es: - Interventi rivolti all’individuo
                                                                                              - Motivazioni;                                              di contro-radicalizzazione (prevenzione)
                                                                                              - Distorsione ideali (ideologie);                           e de-radicalizzazione (abbandono visione
 DIMENSIONI, FATTORI E AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO

                                                                                              - Ricerca identitaria;                                      del mondo radicale);
                                                                                              - Aspetti psicologici (traumi);                             - Coinvolgimento/partecipazione
                                                                                              - Fallimento obiettivi individuali.                         individuale (dialogo).

                                                           MESO      Dimensione           Es: - Background familiare;                                 Es: Interventi sul gruppo/comunità:
                                                                     ecologica:               - Differenze etnico-culturali;                              - incontri inter-confessionali e multi-etnici;
                                                                     - gruppo dei pari;       - Limitata coesione sociale;                                - contro-radicalizzazione (prevenzione);
                                                                     - comunità.              - Stigmatizzazione di determinate comunità;                 - ruolo leader di comunità;
                                                                                              - Degrado di un quartiere;                                  - mobilitazione della comunità.
                                                                     Luoghi fisici:
                                                                                              - Agenti di radicalizzazione attivi in un luogo fisico;     Interventi ad hoc:
                                                                     - luoghi di culto;
                                                                                              - Mancato rispetto diritti di determinate categorie.        - progetti educativi;
                                                                     - carcere.
                                                                                                                                                          - attività di quartiere.
 DELL’ESTREMISMO VIOLENTO.

                                                           MACRO     Società              Es: - Politiche e legislazioni escludenti;                  Es: - Attività di contro-narrativa offline e online;
                                                                                              - Violazione diritti umani universali;                      - campagne di sensibilizzazione;
                                                                     Contesto nazionale
                                                                                              - Marginalizzazione e discriminazione;                      - misure volte a creare coesione sociale.
                                                                     o sovranazionale
                                                                                              - Assenza di opportunità socio-economiche;
                                                                     Ruolo dell’online        - Motivazioni collettive;
                                                                                              - Confitti prolungati e irrisolti;
                                                                                              - Grandi disuguaglianze sociali;
                                                                                              - Crisi economica;
                                                                                              - Crisi migratoria;
                                                                                              - Crescista di movimenti neo-fascisti/nazionalisti;
                                                                                              - Diffusione fake news.
20                              Capitolo 1

Lo scopo del modello è poi quello di asso-       In particolare ci si soffermerà non tanto         tra Paesi e all’interno dei singoli contesti
ciare azioni di prevenzione e contrasto a        sulle misure repressive (hard), quanto su         urbani; la militarizzazione della gestio-
ciascun livello, con interventi specifici ri-    quelle soft: la volontà è infatti quella di su-   ne delle questioni sociali, con pratiche
chiesti da attuare a livello micro, interventi   perare quell’approccio di tipo securitario        che, andando contro i diritti umani uni-
perlopiù preventivi a livello meso e inter-      che ha acquisito sempre maggior centra-           versalmente riconosciuti, finiscono per
venti di sviluppo e umanitari richiesti a li-    lità negli anni, causando nuove insicurez-        alimentare l’estremismo violento. Tali
vello macro.                                     ze, perlopiù soggettive (non legate tanto a       misure si concentrano spesso su un de-
                                                 rischi reali quanto, piuttosto, alle minac-       terminato gruppo sociale, rendendolo
Le stesse attività di contro-radicalizza-        ce percepite a seconda delle informazioni         sospetto e favorendone la segregazione
zione fanno riferimento ai tre diversi           fornite dai media e dalla narrazione po-          sociale e l’esclusione, invece di agire sulle
livelli (Silverman et al. 2016): micro (le       litica), e disuguaglianze. Definire i pro-        cause strutturali della disuguaglianza: si
azioni di de-radicalizzazione sono in            blemi sociali in termini di (in)sicurezza e       tratta di un modo utile a mantenere l’ordi-
questo caso più frequenti di quelle pre-         non di disuguaglianza, povertà o giustizia        ne sociale perpetuando una situazione di
ventive); meso (su un gruppo considerato         ha d’altronde consentito la messa in cam-         violenza strutturale in cui i bisogni fonda-
vulnerabile o su una realtà specifica, ad        po di interventi securitari volti a mante-        mentali della maggior parte della popola-
esempio i pre-adolescenti, un polo scola-        nere determinate popolazioni ai margini,          zione non vengono soddisfatti.
stico, una cittadina); macro (sulla società      rendendo invisibile la povertà attraverso
nel suo complesso che ospita potenziali          la costruzione di ghetti (Wacquant 2009),
soggetti a rischio).                             di enclaves (Stavrides 2015) da cui espel-
                                                 lere determinate fasce di popolazione;
                                                 la creazione di confini sia interni che tra
                                                 Paesi (siano essi barriere fisiche, centri
                                                 di detenzione e espulsione, chiusura di
                                                 spazi pubblici), che altro non fanno che
                                                 moltiplicare le forme di disuguaglianza
La dimensione micro:
     tra variabili socio-demografiche
     e ricerca di identità

.3   La dimensione micro si focalizza in ma-
     niera specifica sull’evoluzione psicologi-
     ca dell’individuo, sulla ricerca e defini-
                                                  potere, arresti, crimini e violenze), alla
                                                  difficoltà di trovare modi “positivi” per
                                                  affrontare tali esperienze (mancanza di
     zione dell’identità personale, contestuale   sostegno comunitario, di risorse, di op-
     e situata, sul suo background individua-     portunità). Un contesto di violenza, vul-
     le. Lo sviluppo di processi di estremismo    nerabilità ed esclusione può essere causa
     violento sarebbe infatti legato a reazio-    di gravi problemi psicosociali ed emotivi,
     ni emotive a condizioni di vita difficili    in quanto possono emergere sentimenti
     (mancanza di risorse, di occupazione, di     ed emozioni, quali paure, ansie, bassa
     opzioni educative, di prospettive future,    autostima, senso di colpa, vergogna, fru-
     violazione dei diritti umani, violenza,      strazione, che paralizzano, bloccano, de-
     esclusione), all’impatto di esperienze       motivano e provocano squilibri emotivi
     traumatiche dirette o indirette (abuso di    se non affrontati in modo efficace.
22                             Capitolo 1

La presenza di emozioni quali rabbia o de-      riconoscimento e alla valorizzazione del       che richiamano l’adesione a una nuova
siderio di vendetta, al contrario, attivano e   proprio ruolo sociale, anche sulla base        visione o ideologia per dotare di senso la
mobilitano il soggetto che, attraverso rispo-   delle aspettative genitoriali (Knauer e Pa-    propria identità (Wiktorowicz 2005), fino
ste inadeguate può mettere in atto compor-      lacio Espasa 2012). La presenza di fattori     al modello proposto da Dalgaard-Niel-
tamenti aggressivi e violenti (OPEV 2019).      di rischio quali una scarsa regolazione de-    sen (2010), articolato in sei diversi sta-
                                                gli impulsi, stili educativi disfunzionali,    di, nuclei psicologici fondamentali della
L’adolescenza porta significativi cambia-       l’esistenza di atteggiamenti oppostivi as-     violenza (identificazione di un proble-
menti a livello psicologico, implicando, se     sociati a interazioni negative con genitori,   ma come ingiustizia; costruzione della
non una crisi, quantomeno una riorganiz-        insegnanti e pari, con il correlato rischio    giustificazione morale all’utilizzo della
zazione delle strutture mentali del giova-      di fallimento scolastico e di affiliazione a   violenza; sviluppo ed utilizzo di una nar-
ne. Il maggior grado di vulnerabilità espe-     gruppi devianti, sono indicatori di rischio    rativa che biasima le vittime; de-uma-
rito dagli adolescenti sarebbe legato sia ad    nello sviluppo evolutivo degli adolescenti     nizzazione delle vittime; sostituzione o
una diversa velocità di maturazione delle       (Loeber e Dishion 1983; Ladd et al. 1990).     distribuzione strumentale della respon-
capacità intellettive, emotive e comporta-                                                     sabilità; minimizzazione degli effetti ne-
mentali, sia al ruolo via via depotenziato      L’estremismo violento può essere un modo       gativi dell’azione violenta).
ricoperto dagli adulti, con la conseguente      per soddisfare tale bisogno di identità.
necessità di una maggiore regolazione af-                                                      La messa in atto di comportamenti disfun-
fettiva e comportamentale da parte dell’a-      Sono diversi i modelli formulati nel cor-      zionali rappresenterebbe, in altre parole,
dolescente stesso. L’acquisizione di una        so degli anni in campo psicologico: da         una domanda malposta di identità sociale,
propria autonomia, la costruzione e la de-      quelli basati su forme di risentimento         frequentemente riscontrabile nell’adole-
finizione della propria identità sono com-      di intensità crescente che rispondono          scente e nel giovane adulto. La ricerca di
piti evolutivi che possono portare a situa-     a frustrazioni, reali o percepite, tanto a     un’identità individuale (ma anche, come
zioni conflittuali e problematiche sia nel      livello individuale quanto collettivo-co-      vedremo, di gruppo) in un contesto rico-
confronto con l’alterità che nell’autostima     munitario (Borum 2003), a quelli ricon-        nosciuto come ingiusto può accrescere la
personale, legata in particolar modo al         ducibili al concetto di apertura cognitiva     vulnerabilità dei giovani alla radicalizza-
1.3 La dimensione micro: tra variabili socio-demografiche e ricerca di identità                                                             23

zione: l’adesione a gruppi estremisti par-      d’origine con quella più diffusa nella         meramente strutturali paiono quindi in-
rebbe in parte legata alla ricerca, da parte    società di destinazione.                       soddisfacenti: la relazione tra deprivazio-
dei giovani, di un significato per le proprie                                                  ne materiale e scelta violenta non è affatto
vite nel tentativo di dare risposta a un bi-    Analizzando il background individuale, ci si   immediata, in quanto il rapporto tra cri-
sogno insoddisfatto di definirsi, di capi-      può chiedere quali possano essere i fattori    mine e povertà non ha validità universale
re il proprio ruolo nel mondo (Crenshaw         in grado di portare a una radicalizzazione     (Sen 2015).
1983; Venhaus 2010).                            dei soggetti.
                                                                                               Tuttavia, sebbene le difficoltà socio-e-
Quando l’identità è ancora in formazione        La relazione tra basso status socio-econo-     conomiche e la sotto-occupazione non
o risulta particolarmente complessa può         mico ed estremismo violento non sarebbe        paiano spiegazioni sufficienti per l’estre-
risultare particolarmente vulnerabile: si       immediata: gli studi, perlopiù limitati a      mismo violento, possono però, a livello
pensi al caso dei migranti di seconda           gruppi terroristi e che non prendono quin-     macro, creare un ambiente favorevole ai
generazione, sospesi tra un sentimento          di in considerazione i movimenti estre-        gruppi estremisti: i giovani aderirebbero
di doppia appartenenza, in quanto non           misti a livello più generale, sottolineano     quindi a tali movimenti sulla spinta del
di rado, anche per questioni legate alla        nella maggioranza dei casi l’assenza, tra      risentimento e dell’umiliazione provate
cittadinanza giuridica (particolarmen-          questi, di situazioni di particolare disagio   personalmente o da persone a loro vicine,
te evidenti in Italia, come chiaramente         economico (Dalgaard-Nielsen 2010). Una         chiamando in causa anche la dimensione
evidenziato dal dibattito sullo ius soli),      correlazione tra estremismo e reddito pare     meso del fenomeno.
“cittadini di uno Stato di cui non si sen-      emergere nel solo caso di conflitti civili o
tono parte e giuridicamente estranei al         in Paesi con una ricchezza limitata. Peral-    Anche la correlazione tra bassi livelli di istru-
paese di cui si sentono cittadini” (Cera-       tro, anche la relazione tra occupazione ed     zione ed estremismo non appare così chiara
volo e Molina 2013, 21), e uno di doppia        estremismo non pare confermata (Allan et       (Allan et al. 2015): se un accesso limitato all’i-
assenza (Sayad 2004), possibile causa di        al. 2015): sono limitate le prove che gruppi   struzione e bassi livelli di alfabetizzazione
alienazione derivante dalla difficoltà di       estremisti reclutino tra i ranghi dei disoc-   possono impedire agli individui di mettere
mettere in relazione la propria cultura         cupati e dei sotto-occupati. Gli approcci      in discussione narrazioni fortemente ideolo-
24                              Capitolo 1

gizzate (Nwafor e Nwogu 2015), sono diversi       socializzazione alla violenza, giochino un        plici caregiver (Carter 2013). Piuttosto, dato
i casi di soggetti responsabili di comporta-      ruolo effettivo nel causare estremismo vio-       il carattere prevalentemente patriarcale e
menti estremisti altamente istruiti, in par-      lento. Allo stesso modo, ci sono poche prove      sessista delle società contemporanee, è im-
ticolar modo in discipline tecniche e inge-       documentate che la componente femminile           portante prestare attenzione alla creazione
gneristiche (Gambetta e Hertog 2009), tanto       svolga, di per sé, un’influenza moderatrice       di canali specifici per l’inclusione femminile
che alcuni studi mettono in luce una signi-       sulla possibile militanza all’interno di un       in queste iniziative.
ficativa correlazione tra terrorismo e higher     gruppo estremista.
education (Sageman 2004). Agire sugli aspetti                                                       Il rimando a episodi di discriminazione
educativi, quindi, potrebbe non essere effi-      Il coinvolgimento diretto di donne in atti        ed esclusione subite individualmente o
cace nel contrastare l’estremismo violento di     estremisti, spinto da ragioni più o meno          in gruppo, è ricorrente tra coloro i quali si
per sé, ma può in ogni caso ridurre il rischio    complesse quali, tra le altre, la protezione      sono resi autori di azioni violente, anche
di una partecipazione non informata, costi-       della propria comunità, pare confermare           se talvolta tali giustificazioni retrospettive
tuendo una risposta all’assolutismo, uno dei      questa tesi (Alison 2004; Bloom 2011), così       potrebbero essere meramente speculative
possibili motori di estremismo.                   come il coinvolgimento in azioni di resisten-     (Post et al. 2003).
                                                  za più “strutturate” (si pensi alle combattenti
Facendo riferimento alla variabile di genere,     curde nel Rojava, impegnate a combattere          Tale percezione di vittimizzazione può
sebbene la maggior parte degli estremisti         non solo lo Stato Islamico ma, più in genera-     infatti essere strumentalizzata dai leader
violenti siano giovani uomini e la messa in       le, un diffuso sistema patriarcale). Se secon-    di gruppi estremisti violenti: per Cren-
atto di atteggiamenti aggressivi risulti preva-   do l’OCSE (2013; 2014) è essenziale includere     shaw (1983) i gruppi terroristici sono
lentemente associata alla componente ma-          le donne come “formatrici di politiche, edu-      forme estreme di movimenti sociali che
schile (Gartenstein-Ross e Gorssman 2009),        catrici, membri della comunità e attiviste”       emergono in risposta a reclami collettivi,
non emergono ricerche significative in gra-       per prevenire l’estremismo, appare altresì        mentre McCauley e Moskalenko (2008)
do di dimostrare che gli ideali di mascolinità    evidente la necessità di evitare di utilizzare    vedono la reazione a una rivendicazio-
e onore, frequentemente associati alle gang       stereotipizzazioni nelle narrazioni utilizza-     ne individuale o collettiva come la fase
giovanili come effetto di un meccanismo di        te, riducendo il loro ruolo a quello di sem-      iniziale del processo di radicalizzazione.
1.3 La dimensione micro: tra variabili socio-demografiche e ricerca di identità                                                         25

Per altri studiosi, al contrario, le rivendi-   essere legate a gruppi di destra, naziona-      Attualmente, le soft measures messe in
cazioni sono necessarie ma non sufficien-       listi, anarchici o legati ad aspetti religio-   atto fanno quasi esclusivamente riferimen-
ti per causare atti di violenza estremista,     so-identitari.                                  to a programmi di de-radicalizzazione, e
essendo il più delle volte strumentalizza-                                                      non di prevenzione e contro-radicalizza-
te da individui carismatici o “imprendi-        Il ruolo della rete, dell’online, aspetto in-   zione: la necessità di attuare interventi di
tori politici” e costituendo spesso mera        ter-dimensionale per eccellenza, esemplifi-     contro-narrazione e la progettazione di
propaganda (Hoffman 2006).                      cativo di come la dimensione macro agisca       interventi ad hoc rivolti a individui parti-
                                                su quella micro, verrà analizzato nei prossi-   colarmente a rischio di estremismo attra-
Tali esperienze, specialmente se condi-         mi paragrafi.                                   verso lo sviluppo di programmi che diano
vise, trovano in ogni caso terreno fertile                                                      priorità alle opportunità economiche ed
in una narrazione che si propone di inca-       Ci si limita qui a dire che la quantità cre-    educative appare però ormai improcra-
nalare il risentimento tramite soluzioni        scente di tempo trascorsa online può            stinabile. Prestare attenzione alle ragioni
semplici ed estreme, in grado di spiegare       essere uno degli indicatori, ovviamente         alla base dei comportamenti aggressivi,
perché i gruppi estremisti sono in grado        contestualizzato e accompagnato da altri        permette di mettere in discussione il si-
di reclutare numerosi adepti (Schmid            comportamenti, quali l’allontanamen-            gnificato individuale dato alle apparte-
2014). La narrazione risulta cruciale per       to dalla cerchia amicale e una spiccata         nenze ideologiche estremiste e violente,
giustificare la violenza contro gli altri       ideologia (sia essa politico o religiosa), di   così da fornire, sulla base di un confronto
e fornire ai singoli membri un senso di         una radicalizzazione in atto.                   basato su ragioni affettive comuni e cul-
importanza individuale, chiamando in                                                            turalmente trasversali, possibili soluzio-
causa il potenziale trasformativo della         Prima di passare all’analisi della dimen-       ni alternative.
violenza e la necessità di affrontare le        sione meso, si vuole sottolineare l’impor-
ingiustizie o una minaccia esistenziale,        tanza di ricorrere ad azioni di prevenzio-
individuale o di gruppo (Saucier et al.         ne rivolte al singolo individuo.
2009): tali dinamiche paiono comuni in
tutte le comunicazioni estremiste, siano
26                              Capitolo 1

Non devono infine mancare azioni di suppor-
to alle vittime di estremismo violento, trami-
te un aiuto da un punto di vista legale e la
messa in atto di campagne di consapevolez-
za, anche per disinnescare l’insorgere di una
possibile aggressività di tipo reattivo.

Tale supporto deve essere fornito anche
alle vittime di discorsi d’odio, tramite la
promozione di un messaggio di tolleran-
za e comprensione reciproca: le vittime,
così come gli adolescenti in generale,
possono infatti risultare uno dei princi-
pali attori di cambiamento.
La dimensione meso:
     dinamiche di gruppo e
     spazi fisici vulnerabili

.4   All’inizio cercavo un gruppo che mi tra-
     smettesse delle cose di cui avevo bisogno:
     sicurezza, appartenenza (…) Avevo un
                                                      personale (Abrams e Hogg 2006). Tale
                                                      identità può diventare più importante
                                                      di quella personale, in quanto il gruppo
     problema da superare: l’accettazione di          è in grado di offrire una precisa visione
     me stesso. Se entri nel gruppo sei uguale        del mondo, solitamente dicotomica, at-
     agli altri e le tue diversità non le vedi più,   traverso slogan semplici che forniscono
     o le vedi di meno (Berizzi 2020, 206).           un’utopistica sensazione di rassicura-
                                                      zione in chi li ascolta, promettendo so-
     L’identità sociale o colle  ttiva nasce          luzioni a ciò che sembra incerto. L’ap-
     dall’appartenenza a un gruppo in grado           partenenza a un gruppo estremista,
     di fornire valore e significato alle vite        basata su un rigido sistema di credenze
     dei singoli membri, in particolar modo           e di requisiti di comportamento, forni-
     a quelli più vulnerabili che sentono di          sce poi una sensazione di status supe-
     attraversare momenti di difficoltà o di          riore ai suoi membri, tramite il rafforza-
     avere limitate possibilità di sviluppo           mento di pregiudizi e stereotipi negativi
28                             Capitolo 1

nei confronti degli altri gruppi, creando       Al centro di ogni comunità che si sente       Ad agire sono quindi dinamiche preva-
confini invalicabili in grado di demoniz-       minacciata, c’è la necessità di rispondere    lentemente inter-dimensionali: vi è un ri-
zare gli altri.                                 a quella minaccia: al fine di soddisfare      levante corpus di studi che supporta l’ipo-
                                                quel bisogno di rafforzare l’identità della   tesi che il cambiamento sociale derivante
Sono tanti gli elementi che contribuiscono      comunità, persone o gruppi che batto-         dalla globalizzazione sia una delle cause
a formare l’identità, personale o collettiva:   no la bandiera di quell’identità specifica    della vulnerabilità individuale e dei piccoli
quando si ha la percezione che uno di tali      usano espressioni estreme per convo-          gruppi, in seguito alla creazione di popola-
elementi sia minacciato, si tende a sintetiz-   gliare la rabbia verso l’altro (OPEV 2019).   zioni pressoché prive di diritti civili (Sand-
zare l’intera identità in quel singolo aspet-                                                 brook e Romano 2004; Neumann 2009).
to, tramite un processo di costruzione di       I gruppi estremisti possono fornire quel
significato basato su un attributo culturale    senso di identità soddisfacendo al con-       Pur esistendo dei c.d. “attori solitari”, la
prioritario rispetto ad altri (Rothenberg e     tempo altre esigenze, quali il senso di ap-   maggior parte delle persone che adotta com-
Kotarac 2015).                                  partenenza e affiliazione (Borum 2014):       portamenti violenti lo farebbe dopo un perio-
                                                per questa ragione la radicalizzazione        do di socializzazione avvenuto in un gruppo
In situazioni di crisi d’identità, infatti,     stessa può essere considerata un proces-      dei pari o all’interno di un’organizzazione.
trovare un elemento dominante con cui           so sociale, più che personale e ideologi-
identificarsi produce sollievo. Al contra-      co. L’individuo, alla ricerca di una causa,   Tale processo implica fenomeni ben do-
rio, percepire la propria appartenenza          risulta “cognitivamente aperto” (Wikto-       cumentati, in particolar modo dalla let-
sotto attacco, può portare alla paura o         rowicz 2005), mentre il gruppo è attivo       teratura sulle subculture giovanili, quali
all’insicurezza: maggiore è la minaccia         nel promuovere se stesso come risposta        la necessità di approvazione e l’influenza
percepita, maggiori sono le possibilità         alle aspirazioni o ai problemi della so-      di individui carismatici: la presenza di
di prendere una posizione forte, di far         cietà: la corrispondenza delle diverse        estremisti violenti tra i parenti o all’in-
emergere posizioni estremiste, di crea-         cornici di significato porta all’incontro     terno del gruppo dei pari, per esempio,
re frontiere immaginarie nei confronti          tra i due.                                    aumenterebbe la propensione ad agire in
di chi pensiamo possa essere il nemico.                                                       tale modo (Sageman 2004).
1.4 La dimensione meso: dinamiche di gruppo e spazi fisici vulnerabili                                                                    29

Religione ed appartenenza etnica sono al-        nazione istituzionalizzata, emargina-            sione per giustificare la violenza e reclu-
cune tra le più potenti espressioni di identi-   zione economica, sociale e/o politica            tare e motivare i sostenitori è una tecnica
tà individuale e di gruppo che possono es-       di gruppi etnici o religiosi, aumentino          quasi universale tra i gruppi estremisti
sere strumentalizzate da gruppi estremisti       il rischio di estremismo violento (Gel-          violenti (Allan et al. 2015).
o élite, generando insicurezza attraver-         fand et al. 2013).
so rappresentazioni selettive e distorte:                                                         Sempre nella dimensione meso sono
in questo modo possono essere lette le           La radicalizzazione dei giovani, in partico-     ricompresi quegli spazi fisici le cui ca-
proteste e le violenze tra autoctoni e           lar modo quella religiosa imputata all’Islam,    ratteristiche li rendono particolarmente
comunità migranti, o le narrazioni nei           viene d’altronde spesso collegata all’odio       adatti ad ospitare dinamiche di radica-
confronti dei rifugiati, dei richiedenti         per le ingiustizie subite, alla ricerca di un    lizzazione: su tutti, luoghi di culto e car-
asilo o della comunità rom. Uno dei ri-          significato per la propria vita, a un senso di   cere. In relazione ai primi, e con riferi-
schi dell’aumento di tali tensioni è che         frustrazione, di fragilità e irrilevanza (Vic-   mento alla radicalizzazione islamica, ci
venga precluso l’accesso a determinate           toroff e Kruglanski 2009).                       si può chiedere se i rischi di estremismo
comunità, o ad alcuni membri di tali                                                              siano maggiori all’interno o accanto alle
comunità, ai luoghi preposti a quel per-         Che si tratti di religione, di identità nazio-   moschee. Se molti soggetti, soprattutto
corso di socializzazione fondamentale            nale o ideologica, il meccanismo rimane          tra i convertiti che si radicalizzano, ini-
per l’inclusione nella società di desti-         simile. Diversi autori hanno descritto le        ziano il proprio percorso di fede all’in-
nazione: si pensi alla scuola per i più          fasi che portano all’adozione di compor-         terno delle moschee e nel contatto con
giovani, al mercato del lavoro (regola-          tamenti estremisti, sottolineando come           gli altri musulmani, è altrettanto vero
re) e alla vita di quartiere per gli adulti      l’assunzione di tale ideologia avvenga in        che un’alta percentuale presto se ne di-
(Karatrantos 2018). Il rischio, in defi-         seguito a un’importante fase iniziale di         scosta, giudicandolo un ambiente trop-
nitiva, è che tale isolamento porti tali         autoidentificazione in cui i soggetti ven-       po moderato, e ricercando online o in
individui ad essere più vulnerabili alla         gono allontanati dalle loro identità origi-      una ristretta cerchia radicale il suppor-
radicalizzazione, così come è opinione           narie tramite la percezione di essere delle      to al nuovo modo di vivere.
diffusa che disuguaglianza e discrimi-           vittime: l’uso di una narrativa di oppres-
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