Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani

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Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani
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RIVISTA ONLINE DI INFORMAZIONE SUI PROBLEMI ABITATIVI DEGLI ANZIANI   Numero 1/2019

                            Invecchiare a casa propria:
                                     LE COSE DA FARE
Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani
SOMMARIO
                                                              03 – Invecchiare a casa propria:
                                                              		 LE COSE DA FARE
Numero 1/2019                                                         Marco di Luccio

                                                              07 – La legge sull’invecchiamento attivo
                                                                      Edoardo Patriarca

                                                              10 – Non autosufficienza: a che punto siamo?
                                                                     Raffaele Atti

                                                              14 – Il riconoscimento del ruolo
                                                              		 dei caregiver familiari
                                                              			 Claudio Falasca

Associazione AeA,                                             20 – Siamo pronti per invecchiare
                                                              		 a casa nostra?
Abitare e Anziani
                                                              			 Davide L. Vetrano – Italia Longeva
Soci 2019
Auser, associazione per l’invecchiamento attivo               25 – La residenza sanitaria assistenziale:
Cgil Nazionale                                                		 problemi e prospettive
Fillea Cgil, federazione italiana lavoratori legno e affini   			 Carlo Fiore
Spi-Cgil Nazionale, sindacato pensionati italiani
Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari   32 – Persone non autosufficienti, tra lavoro di
                                                              		 cura e welfare (che ancora non c’è).
                                                              		 Il ruolo del Sindacato
AeA Informa
                                                              			 Stefano Cecconi
Rivista periodica di informazione
sui problemi abitativi degli anziani                          35 – La riforma della indennità di
Numero 1/2019                                                 		 accompagnamento
                                                              			 Claudio Falasca
Proprietà e editore
AeA, Abitare e Anziani                                        38 – La valorizzazione del patrimonio
Via Nizza, 154 - 00198 Roma                                   		 immobiliare degli anziani
Tel 06.8440771 – Fax 06.84407777
                                                              			 Claudio Falasca
e-mail info@abitareeanziani.it
sito web www.abitareeanziani.it                               44 – L’ aggiornamento del quadro tecnico
                                                              		 e normativo
Direttore Responsabile                                        			 Claudio Falasca
Giusy Colmo

Comitato di Direzione
Giusy Colmo, Marco Di Luccio,
                                                                      LE RUBRICHE         a cura di Fabio Piccolino
Claudio Falasca, Fabio Piccolino

Progetto grafico e impaginazione                              52 – GOVERNO E ISTITUZIONI
Idea Comunicazione                                            60 – ORGANIZZAZIONI SOCIALI
                                                              63 – OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
Le foto nella rivista riproducono opere
                                                              66 – OSSERVATORIO INNOVAZIONE
di Paul Klee (1879 – 1940)
In copertina: Luogo colpito 1922                              70 – INDAGINI, STUDI, RICERCHE
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Invecchiare a casa propria:
LE COSE DA FARE

Marco di Luccio,
Presidente Abitare e Anziani

A
         ll’inizio di questo nuovo          •   il Piano per la non autosufficienza           l’avvio dei programmi sperimentali
         anno abbiamo voluto affron-            che, unitariamente, il sindacato con-         degli alloggi per anziani.
         tare il tema della domicilia-          federale pone da più di dieci anni;
rità dal versante delle cose da fare, di    •   l’aggiornamento del quadro nor-           L’insieme di questi temi e di queste
cui si ha massima urgenza, ma di cui            mativo, in termini di agibilità e si-     vere e proprie emergenze, nella loro
nessuno parla.                                  curezza, superamento delle barrie-        ampia articolazione, hanno un filo
                                                re architettoniche, ridefinizione         conduttore, costante ed univoco: la
Pensiamo agli interventi e alle iniziati-       degli standard edilizi e abitativi,       vita è l’intero arco della nostra esi-
ve parlamentari su questo tema lascia-          installazione e ed adeguamento            stenza fatta di stagioni diverse, ma con
te per strada, dalla scorsa legislatura         degli ascensori, dotazione di tec-        pari dignità e diritti di cittadinanza, la
parlamentare ormai conclusa da dieci            nologie avanzate di supporto;             vecchiaia è un’età liberata dagli impe-
mesi, sicuramente su qualche binario        •   una adeguata e coordinata nor-            gni lavorativi e familiari, non un peso
morto dei lavori di qualche commis-             mativa in grado di valorizzare il         per la collettività, semmai una risorsa
sione, ma anche perché dimenticate,             patrimonio immobiliare degli              da utilizzare e valorizzare.
oppure rimosse come se non fossero              anziani: ristrutturazioni edilizie,
un problema da risolvere, un’emergen-           cohousing, nuda proprietà, presti-        La casa, pertanto, la propria dimora,
za sociale da affrontare.                       to ipotecario;                            che è luogo di vita, affettività, relazio-
                                            •   la riforma dell’indennità di ac-          ni, dove si è realizzata la nostra espe-
Facciamo un elenco di massima:                  compagnamento;                            rienza di persone, non può trasfor-
• la legge sull’invecchiamento at-          •   il riconoscimento professionale, la       marsi in una prigione, dimenticata e
    tivo, che si trovava in una fase di         formazione delle badanti;                 abbandonata, tranne per chi possiede
    discussione avanzata;                   •   l’esigenza di affrontare la babele del-   gli adeguati e necessari mezzi o ha una
• la legge per il riconoscimento dei            la domiciliarità e dell’integrazione      famiglia in grado di provvedere a so-
    caregiver, che aveva ottenuto una           dei servizi assistenziali e sociosani-    stenerne le esigenze.
    piccola ed insufficiente posta in           tari, compresa una riflessione sulle
    bilancio, ma non aveva completa-            RSA - modelli, qualità, costi - non-      Ci chiediamo, ma questo Governo,
    to l’iter di approvazione;                  ché l’integrazione nel territorio e       questa maggioranza parlamentare

                                                       EDITORIALE
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impegnata, così dice, a sconfiggere la     Ora se è una pia illusione immaginare       e le relazioni nei territori. Sarà neces-
povertà e le ingiustizie, cosa pensa di    di fermare un processo migratorio di        sario, o no, riflettere come indirizzare
questi temi, come intende affrontare       proporzioni bibliche, non è possibile       la crescita e lo sviluppo, per dare rispo-
queste emergenze? Se le ritiene tali?      immaginare un cambio di direzione           ste adeguate ai vecchi e nuovi bisogni,
                                           dei processi di innalzamento della          superare le crescenti disuguaglianze e
Nel contratto del governo del cambia-      d’età, perché è una conquista di civil-     costruire un futuro migliore.
mento non se ne trova traccia, nean-       tà, frutto del progresso scientifico e
che come titolo, ne si è mai sentito un    sociale.                                    Quello che risulta chiaro è che la stra-
componente di questo governo e di                                                      grande maggioranza delle persone che
questa maggioranza affrontare questi       Comunque ogni 4,5 italiani 1 ha più         hanno bisogno di cure e di sostegno,
temi. C’è un solo punto, di quattro ri-    di sessantacinque anni, 13,7 milioni,       compresi gli anziani, la trovano e la
ghe nel contratto, che riguarda la pen-    di questi un terzo ne ha più di ottanta,    vogliono nel contesto familiare e nel
sione di cittadinanza. Quelle quattro      allo stesso tempo nel mondo oltre allo      proprio domicilio.
righe e la promessa di integrazione al     svuotamento delle aree rurali, il nu-
minimo di 780 €, sempre più remota,        mero di abitanti sotto i sedici anni è      Perché ci si sente più sicuri, più pro-
tant’e vero che non se ne parla più,       più basso di quello sopra i sessantacin-    tetti e rassicurati, come è giusto che
non servono ne ad affrontare, ne tanto     que. Se la vita, per fortuna, si allunga,   sia, perché è il proprio contesto di af-
meno risolvere questi problemi.            dobbiamo viverla, non si deve soprav-       fettività e di relazioni.
                                           vivere a stento.
Ancora una volta dobbiamo ricordare                                                    A questo quadro dobbiamo aggiunge-
al Governo, all’intero Parlamento, ai      I numeri indicati avranno una qual-         re che circa l’80% degli ultra sessan-
leader dei partiti politici una cosa che   che importanza nella valutazione dei        tacinquenni possiede o vive in case
ormai sanno anche i sassi, cioè che, in    bisogni, delle necessità nelle nostre       di proprietà (circa 10 milioni), ma
questa fase storica, le modificazioni      comunità, nel come organizzare la vita      queste case al 70% hanno più di cin-
demografiche prevalenti riguardano i       ed il welfare nel nostro Paese. Quindi      quant’anni, ed il 77 % sono sprovviste
processi migratori e l’invecchiamento.     di come razionalizzare le risorse, rior-    di ascensore e più di un terzo non ha
                                           ganizzare i servizi, la loro integrazione   un sistema di riscaldamento adeguato.
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              Paul Klee – Giardino Mediterraneo 1921
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Perché invece di continuare in un in-        combattendo le disuguaglianze e i           Per costruire un futuro più giusto, che
sano e disordinato modo di costruire         processi di desertificazione del territo-   non lasci indietro nessuno, si devono
case, frutto di speculazioni e rendite       rio e garantendo un livello di relazioni    superare anche le distorsioni, le ingiu-
fondiarie, accumulando patrimonio            in grado di garantire un rapporto tra       stizie, l’aumento delle diseguaglianze
edilizio invenduto, non si procede a         generazioni: importante, fondamen-          generate dalla globalizzazione, ma
rivedere le norme, la programmazione,        tale per trasferire esperienze e valori,    senza alzare muri e fomentare paure e
la progettazione urbanistica, gli stan-      ma allo stesso tempo contrastare i cre-     risentimenti, individuando nel diverso
dard abitativi e puntare alla ristruttu-     scenti fenomeni di solitudine.              il nemico da combattere.
razione dell’esistente, a riannodare i
centri storici con le periferie, cioè una    Solitudine e non adeguati stili di vita     La legalità ed il rispetto delle regole
diversa crescita e un diverso modello        - alimentazione non equilibrata e ec-       sono un valore alla base della democra-
di sviluppo, centrato sulla qualità del-     cessiva sedentarietà, mancanza di re-       zia, la sicurezza o la percezione della
la vita delle comunità.                      lazioni e scarsa affettività- sono causa    stessa sono argomenti seri, soprattutto
                                             o concausa, spesso, di malattie dell’età    per gli anziani e le persone più fragi-
In buona sostanza il completamento           avanzata. Da soli si tende a non curarsi    li, ma negare diritti e opportunità, a
delle leggi già incardinate nelle discus-    o auto curarsi con effetti negativi sulla   chiunque, perché “prima ci sono gli
sioni parlamentari o le norme da pro-        salute, per poi ricorrere ai pronto soc-    italiani” è un modo per negarli a tutti:
durre per affrontare queste tematiche        corso, sempre più intasati in assenza di    così è sempre avvenuto nella storia.
non son più rinviabili.                      una rete territoriale di assistenza.
                                                                                         La priorità dei prossimi decenni sarà
Il diritto di invecchiare a casa propria     È necessario ripensare ed attrezzare i      la dignità della persona ed il territorio
è una priorità, per far questo le case       territori, attraverso un welfare di pros-   come riorganizzazione delle comunità
devono essere adeguate e confortevoli,       simità, per affrontare le emergenze ed      e di salvaguardia dei beni comuni, se
non devono essere delle prigioni, allo       i bisogni sociali, compresa l’accoglien-    vogliamo essere all’altezza delle sfide
stesso tempo è altrettanto necessario        za di chi non è nato in Italia, ma fugge    del terzo millennio, l’alternativa è re-
adeguare i livelli di assistenza e l’inte-   dalle guerre, dalla fame, dalle repres-     gredire tornare indietro verso un nuo-
grazione dei servizi nel loro insieme,       sioni e devastazioni.                       vo medio evo, prossimo venturo.
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La legge
sull’invecchiamento attivo

Edoardo Patriarca,
Senatore

S
         iamo testimoni di un incredi-        zione delle malattie sia irrilevante. Ci         possibile la presenza competente delle
         bile allungamento della vita e,      mancherebbe: la garanzia di una vita             persone anziane nelle scuole e negli
         spesso, della nostra vita attiva.    salubre non è in discussione. Il dirit-          istituti superiori, per incentivare la
La società di gerontologia e geriatria        to alla salute va garantito e tutelato.          mutua formazione inter e intra gene-
ha certificato che si è ufficialmente         Sociale e relazionale perché questa di-          razionale. Non da ultimo il sostegno
anziani dai 75 anni in su, un passaggio       mensione è fondativa per costruire un            alle attività delle università della terza
epocale nella storia degli uomini e delle     percorso di vita attiva, e una ricerca della     età per mettere a valore le esperienze
nostre società. Un effetto provocato da       felicità possibile che oso definire come         professionali e le metodologie didat-
tanti fattori: dal cibo più abbondante,       ricerca della felicità per gli altri e con gli   tiche acquisite delle persone anziane
da lavori meno usuranti, da più preven-       altri. Allora si tratta di riconoscere il ruo-   nella trasmissione dei saperi alle nuo-
zione, dalla ricerca di nuove medicine e      lo decisivo e generativo del volontariato        ve generazioni durante l’orientamento
di più cura del proprio corpo. Ma vive-       svolto dalle persone della terza età in tutti    o nei percorsi di prima formazione.
re più a lungo non basta, occorre vivere      i campi della vita sociale di una comuni-        Un capitale sociale immenso, oggi
bene e attivamente, e dunque occorre          tà. La proposta di legge chiede allo stato       sperperato e dimenticato.
riorganizzare la vita sociale in modo da      e alle amministrazioni locali di sostene-
dare linfa vitale alla esistenza delle per-   re e favorire questa presenza. Vengono           Il secondo protocollo, con Il Ministe-
sone che affrontano la terza e quarta età.    individuate le attività di utilità sociale,      ro della salute, per promuovere azioni
                                              una proposta ad ampio spettro che copre          tese al mantenimento del benessere
E da questa consapevolezza che nella          il campo dei beni comuni soprattutto a           durante l’invecchiamento mediante
precedente legislatura abbiamo cerca-         matrice relazionale: turismo, formazione,        la diffusione di corretti stili di vita, la
to ripetutamente di varare un testo di        animazione culturale, impegno volonta-           promozione dell’educazione motoria e
legge sull’invecchiamento attivo, un          rio nelle manifestazioni, aiuto verso le         fisica, e il sostegno alla persona anzia-
testo di legge volutamente “semplice”,        persone sole, rapporti intergenerazionali        na nel suo abituale contesto familiare
con una chiara impronta sociale e rela-       e trapasso nozioni.                              e territoriale per una vita di relazione
zionale, mettendo a parte la prospetti-                                                        attiva, e per prevenire soprattutto i fe-
va sanitaria e della cura delle patologie.    Due i protocolli previsti con i Ministe-         nomeni di isolamento sociale.
Non tanto perché la cura e la preven-         ri. Quello con il Miur perché si renda
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Per entrambi i ministeri si promuovo-      Qual è la prospettiva nella quale ci           condivise nelle situazioni di emergen-
no protocolli operativi tra enti locali    muoviamo? Non solo trasferimenti               za personale o assistenziale; interventi
territoriali, aziende sanitarie locali e   economici, ma la presa in carico da            di sollievo di emergenza o program-
associazioni di volontariato e di pro-     parte dei servizi territoriali. In con-        mati attraverso l’impiego di persona-
mozione sociale. Va da sé che viene        creto, nell’ambito della definizione           le qualificato anche con sostituzioni
proposto l’istituzione di un fondo         del piano assistenziale individuale, i         temporanee al domicilio del caregiver
ad hoc.                                    servizi stabiliscono il contributo di          familiare; il supporto di reti solidali a
                                           cura e le attività del caregiver familiare;    integrazione dei servizi garantiti dalle
Un secondo fronte aperto nella prece-      le prestazioni, gli ausili, i contributi ne-   reti istituzionali, al fine di ridurre il
dente legislatura, ahimè incompiuto,       cessari per affrontare nel migliore modo       possibile isolamento sociale del care-
è la legge quadro sui caregiver fami-      possibile le difficoltà nello svolgimento      giver familiare; il supporto di gruppi
liari. La questione è nota a tutti voi.    delle attività di assistenza e di cura.        di auto mutuo aiuto al fine di favorire
Sono più di 3 milioni le persone che                                                      il confronto e lo scambio; la domici-
si prendono cura delle persone care in     Nello specifico, gli interventi previsti       liarizzazione delle visite specialistiche
un contesto familiare. Tra questi più      sono piuttosto articolati:                     nei casi di difficoltà di spostamento
di 100 mila giovani.                                                                      della persona assistita.
                                           un’informazione puntuale ed esau-
È una legge che non guarda alla            riente sulle problematiche di cui sof-         E infine, non da ultimo, il disegno di
persona assistita ma a chi se ne prende    fre la persona assistita, sui suoi bisogni     legge vuole favorire la valorizzazione
cura, talvolta in piena solitudine,        assistenziali e sulle cure necessarie, sui     professionale, l’accesso o il reinseri-
con la rinuncia ad una vita normale,       criteri di accesso alle prestazioni socia-     mento lavorativo del caregiver familia-
persino al lavoro. Ecco la legge, a        li, socio-sanitarie e sanitarie; oppor-        re. L’esperienza maturata nell’attività
livello nazionale, vuole riconoscere       tunità formative al fine di sviluppare         di cura e di assistenza è riconosciuta
finalmente questa immensa attività         maggiore consapevolezza rispetto al            come competenza certificabile dagli
di cura e di attenzione alla persona       ruolo svolto; supporto psicologico             organismi competenti, costituisce
svolta dalle famiglie e che il sistema     per il mantenimento del benessere e            cioè titolo per rivolgere al datore di
pubblico non potrebbe garantire.           dell’equilibrio personale; soluzioni           lavoro la richiesta di flessibilità ora-
Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani
AeA informa                                                               9

ria, di permessi e di altre opportunità     È un disegno di legge che si è ispirato   istituito un fondo ad hoc. Ora si tratta
ai fini della conciliazione dell’attività   alle migliori esperienze europee, e       di fare un passo in avanti.
lavorativa con quella di cura.              con la legge di bilancio 2017 abbiamo

                                                                                                    Paul Klee – Drehbares haus 1921
Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani
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Non autosufficienza:
a che punto siamo?

Raffaele Atti,
Segretario nazionale Spi-Cgil

I
   n un contesto di invecchiamento         nostro Paese sono noti: un elevato in-     è largamente inadeguata, arrivando
   della popolazione che vede il no-       vecchiamento della popolazione (22%        appena a superare 1/3 degli anziani
   stro Paese tra i primi in Europa, re-   over 65 nel 2017 destinati a diventare     con disabilità, e che il peso principale
sta sconcertante che il tema della non     il 34% nel 2050), circa 2,5 milioni di     grava su circa 3, 3 milioni di cargiver
autosufficienza delle persone anziane      anziani non autosufficienti nel 2014,      aiutati da circa 830.000 assistenti fa-
non sia stato oggetto di provvedimen-      sicuramente aumentati in questi anni.      miliari, non tutti regolarizzati (stima
ti di riforma organici, in grado di af-    Essi rappresentano oltre il 18 % della     al 2013 Fonte NNA ).
frontare contraddizioni, vincoli e li-     popolazione over 65. Considerando i
miti che segnano l’esperienza italiana,    posti letto delle strutture residenziali   La prospettiva non è rosea, come dico-
e che si riflettono in una condizione      : 2,2 posti letto ogni 100 anziani (dati   no tre tendenze.
di crescente difficoltà delle famiglie.    2014 Fonte NNA ), gli anziani in ca-       • la progressiva riduzione dei po-
Il Parlamento sembra impegnato in          rico all’ADI - assistenza domiciliare          tenziali caregiver e soprattutto del
operazioni “ai margini” che da un lato     integrata fornita dal Servizio sanitario       tempo a loro disposizione, frutto
riconoscono il grave fardello che la       nazionale: 2,39 prese in carico ogni           del combinato tra dinamiche de-
non autosufficienza scarica sulle fa-      100 over 65 ( dati 2013 Fonte NNA) e           mografiche (gli over 80 crescono
miglie, dall’altro producono azioni di     gli utenti del SAD - Servizio sociale di       più rapidamente delle classi di età
sostegno che, al di fuori di un conte-     assistenza domiciliare fornito dai Co-         inferiori ai 70!), mutamenti della
sto organico di riforma dei principali     muni - 1,2 utenti ogni 100 over 65 ,           struttura familiare (crescono le fa-
strumenti di intervento, consolidano       se consideriamo che nei posti letto c’è        miglie di soli anziani e di anziani
la delega alle famiglie alla assistenza    una residua quota occupata da auto-            soli) e elevamento dell’età pensio-
e aumentano le disuguaglianze nelle        sufficienti, e che le ore di ADI annue         nabile.
opportunità di accesso ai servizi, nella   prestate per utente sono calate tra il     • l’efficientamento della spesa sa-
qualità delle risposte e una inadeguata    2010 e il 2013 da 20 a 17, e anche con-        nitaria, tramite la maggior appro-
presa in carico da parte dei servizi so-   siderando che lo 0,5% degli over 65            priatezza dei ricoveri ospedalieri
cio sanitari.                              beneficia di assegni di cura e uno 0,2%        indotta dalla significativa ridu-
                                           fruisce dei servizi diurni, abbiamo            zione dei posti letto, in assenza di
I dati principali della situazione del     chiaro che la presa in carico pubblica         una adeguata politica di sviluppo
AeA informa                                                             11

    di servizi territoriali e di assi-     modalità di organizzazione uniformi         Anche a fronte di queste contraddi-
    stenza domiciliare: il 6° rapporto     sul territorio nazionale, e la definizio-   zioni (tra l’obiettivo di un Piano na-
    N.N.A. stima che tra il 2013 e il      ne del percorso con cui arrivare ad un      zionale per livelli essenziali affidato a
    2016 la spesa sanitaria dedicata       Piano nazionale per i livelli essenziali    un fondo di 450 milioni) e un legisla-
    alla non autosufficienza degli an-     delle prestazioni sociali per la non au-    tore attento ai temi di contorno si è
    ziani abbia subito una contrazio-      tosufficienza, nell’ambito delle risor-     rafforzata la determinazione dei sin-
    ne pari a 2,2 miliardi di Euro, pari   se del Fondo Nazionale per la NON           dacati dei pensionati ad avanzare una
    allo 0,15 % del PIL!                   autosufficienza reso strutturale dopo       proposta di riforma delle politiche
•   secondo l’ISTAT e l’Osservatorio       la legge di bilancio 2016. A sua volta      per la non autosufficienza, con il do-
    sui Bilanci dei Comuni predispo-       il Parlamento esprimeva il massimo di       cumento unitario dei tre esecutivi SPI
    sto da IRES Morosini per conto         contraddizione sul tema: da un lato         CGIL FNP CISL e UILP UIL del 21
    dello SPI CGIL Nazionale anche         con la “Relazione conclusiva della In-      febbraio 2018 che rivendica una legge
    la spesa sociale dei Comuni desti-     dagine sulla sostenibilità del Servizio     quadro nazionale.
    nata agli anziani (comprensiva di      sanitario nazionale”, approvata alla
    quella per la non autosufficienza)     unanimità dalla Commissione sanità          Nel contratto per il nuovo Governo,
    ha subito una contrazione.             del Senato, esplicitava la inderogabile     nato dopo il voto del 4 marzo u.s., sono
                                           necessità di una riforma organica del-      previsti: l’istituzione di un Ministero
In questo scenario la legislatura pas-     le politiche per la non autosufficienza     per la famiglia e la disabilità ( e già in
sata si era conclusa con due fatti inte-   collegata all’invecchiamento, dall’altra    questo c’è un messaggio politico: è la
ressanti: la definizione dei nuovi LEA     manteneva un approccio di interventi        famiglia il tramite delle politiche per
sanitari ( gennaio 2017 ), che tratta-     frammentati sul tema, approvando la         i disabili), un aumento delle pensioni
vano con maggior dettaglio il tema         legge c.d. “dopo di noi “, e un finan-      di invalidità, e la conferma di tutte le
della integrazione socio sanitaria nel     ziamento nella legge di bilancio per il     indennità risarcitorie, compresa quel-
quale si colloca l’ assistenza per gli     2018 per un futuro provvedimento le-        la indennità di accompagnamento che
anziani non autosufficienti, pur rin-      gislativo di riconoscimento e sostegno      ormai tutti gli esperti riconoscono es-
viando ad un Accordo in conferenza         dei caregiver che non era possibile ap-     sere il veicolo attraverso il quale si è
Stato Regioni per la definizioni delle     provare in finale di legislatura.           modellato il sistema italiano fatto di
12

un prevalere di trasferimenti monetari      conferma di alcune tendenze di fon-        ni dei Pensionati SPI FNP e UILP, il
rispetto alla erogazione dei servizi.       do: allargamento dei divari regionali      tema di come dare continuità alla pro-
                                            tra le regioni che hanno strutturato       pria iniziativa per porre all’ordine del
Il nuovo Parlamento ridonda di pro-         politiche regionali sulla NA e quel-       giorno il tema di una riforma organica
poste che confermano l’approccio par-       le che non lo hanno fatto, crescente       che, attraverso una nuova legge rag-
ziale, sotto la spinta di un associazio-    (e va detto doverosa) attenzione alla      giunga questi obiettivi: determinare
nismo tanto diffuso quanto portatore        disabilità degli adulti connessa a gra-    criteri univoci per il riconoscimento
di istanze specifiche, particolaristiche    vi e specifiche patologie, progressiva     e la classificazione delle disabilità se-
e frammentate. Così in Commissione          disattenzione e disimpegno sulla non       condo il fabbisogno assistenziale, far
al Senato è ripreso l’esame dei nume-       autosufficienza degli anziani.             coincidere il momento del ricono-
rosi ddl sul riconoscimento dei caregi-                                                scimento dello stato di disabilità con
ver, nei quali abbondano proposte di        Non sembra insomma che sia all’ordi-       quello della presa in carico, della va-
aumenti degli sgravi fiscali, via mae-      ne del giorno l’urgenza di una riforma     lutazione multidimensionale e della
stra per aumentare le disuguaglianze.       generale delle politiche per la non au-    definizione di un piano individuale
                                            tosufficienza, senza la quale anche gli    multidimensionale, definire i livelli
La nuova legge di bilancio 2019 do-         obiettivi di applicazione dei nuovi Li-    essenziali delle prestazioni socio assi-
vrebbe aumentare l’importo del Fon-         velli Essenziali di Assistenza sanitaria   stenziali per la NA integrati ai LEA
do Nazionale per la non autosufficien-      previsti, ad esempio, nel documento        sanitari, e il loro finanziamento a cari-
za portandolo a 550 milioni di Euro,        che AGENAS ha proposto alla Confe-         co della fiscalità generale, ricondurre
ancora largamente insufficienti ad          renza delle Regioni sotto il titolo “Li-   l’indennità di accompagnamento, ri-
affrontare il percorso dei Livelli essen-   nee guida per la riorganizzazione dei      modulata secondo il fabbisogno assi-
ziali. Va detto che nelle more di un più    servizi territoriali etcc” non troveran-   stenziale, dentro il Piano individuale,
forte indirizzo nazionale, le risorse del   no le condizioni per dare risposte ade-    nominare un responsabile unico per
Fondo nazionale trasferite alle regioni     guate agli anziani non autosufficienti     la gestione del Piano, che sia l’inter-
si sono prevalentemente trasformate         e alle loro famiglie.                      locutore che supporta l’anziano e/o il
in assegni di cura, in larga misura de-                                                care/giver. Finanziare un piano nazio-
stinati ai disabili gravissimi. Ulteriore   Si pone dunque alle Organizzazio-          nale di potenziamento dei Servizi.
AeA informa                                13

Questa impostazione permetterà di
ricomporre attorno alla persona e ai
suoi bisogni, la gestione delle risorse
oggi frammentate dalla distribuzione
delle competenze tra Stato, Regioni e
EELL, valorizzare la gestione in pros-
simità di diritti uniformi sul territorio
nazionale, e di stringere la forbice che
si è creata nel Paese tra le diverse re-
gioni e anche dentro le stesse regioni,
in termini di qualità e opportunità di
prestazioni e servizi prestati, apren-
do la strada a una equa distribuzione
delle straordinarie opportunità che
l’innovazione può portare nel campo
dell’assistenza.

Sarebbe infine una condizione dalla
quale ripartire per un riorientamento
delle politiche pubbliche per promuo-
vere l’invecchiamento in salute e una
nuova condizione di autonomia e di
domiciliarietà, come suggerito nella
bella ricerca svolta per AUSER e SPI
da Claudio Falasca: “Il diritto di in-
vecchiare a casa propria” ed. Liberetà

                                                          Paul Klee – Strada Principale 1929
14

Il riconoscimento
del ruolo dei caregiver familiari

Claudio Falasca,
Direttore di Abitare e Anziani

I
   l sistema di LTC italiano si sostiene             propria: problemi e prospettive del-                 Le classi di età superiori ai 66 anni, vi-
   in larga parte sul contributo delle               la domiciliarità”, dell’indice Oldest                ceversa, fanno registrare un incremen-
   famiglie dei non autosufficienti:                 Support Ratio 2 (OSR), adottato dalle                to dell’11,40% nel 2015, un salto del
secondo l’ISTAT 1 sono circa 3,3 mi-                 Nazioni Unite per lo studio dell’in-                 50% nel 2045 e del 35,4% nel 20165.
lioni i caregiver familiari, l’8,6% della            vecchiamento. Nella ricerca l’indice
popolazione italiana adulta. Conside-                è stato adattato alla situazione italiana            Dalle previsioni distinte per donne e
rando che su questo ruolo delle fami-                assumendo che a fornire il lavoro di                 uomini, distinzione particolarmen-
glie si gioca il futuro della domiciliari-           cura siano i familiari compresi nella fa-            te significativa in considerazione del
tà ci si deve interrogare, tenuto conto              scia di età 40-653 a favore degli over 65.           ruolo significativo delle donne, si ha
del processo di invecchiamento della                 Questo con riferimento alle previsioni               che le donne tra i 40 e 65 anni dimi-
popolazione, delle trasformazioni dei                demografiche nello scenario mediano                  nuiscono dello 0,08% nel 2025, per
nuclei familiari e delle spinte ad un                ISTAT al 2016, 2025, 2045 e 2065.                    decrescere significativamente del 23%
sempre maggiore impegno delle donne                                                                       nel 2045 e del 29,7% nel 2065. Situa-
nel mercato del lavoro, se questa fonda-             Come si vede dalla Tabella 1 le classi di            zione del tutto inversa per le classi con
mentale funzione sociale potrà essere                età che ricadono nell’età compresa tra               età superiore ai 66 anni che crescono
garantita anche nel prossimo futuro.                 i 40 e 65 anni, assumendo come base                  dello 9,7% nel 2016, hanno un picco
                                                     100 il 2016, subiscono una prima leg-                del 45,2% nel 2045, per scendere al
Per questa verifica ci siamo serviti,                gera contrazione dello 0,3% nel 2025                 30% nel 2065. É da sottolineare come
nell’ambito della ricerca Auser, SPI                 per precipitare del 20,2% nel 2045 e                 le classi di età comprese dagli 81 anni
Cgil “Il diritto di invecchiare a casa               del 26,3% nel 2065.                                  e più hanno un più deciso incremento

1. ISTAT - La conciliazione tra lavoro e famiglia – 2011
2. L’Oldest Support Ratio (OSR) è un indicatore adottato dalle N.U. per lo studio dell’invecchiamento. É definito come rapporto tra la popolazione
della classe 50-74 anni e la classe over 85. In sostanza l’indice fornisce informazioni sul numero di persone, figlie o figli, in grado di garantire cure a
persone over 85.
3. La ricerca assume a riferimento le persone comprese nella fascia di età tra i 40-65 anni in quanto c’è da ritenere che i loro genitori siano entrati
nella fascia di età superiore ai 65 anni.
AeA informa                                                            15

Tabella 1 - Popolazione tra 40-65, 66-80, +81 anni nel 2016 - 2025 - 2045 – 2065

Valori assoluti e % con base 100 nel 2016

     Età/Anno             A - 2016           B - 2025         % B/A         C - 2045        % C/A         D - 2065       % D/A
      40 – 65            22.943.545         23.010.509         - 0,3      18.272.057        -20,3       16.908.585       -26,3
      66 – 80            9.065.250           9.817.985          8,3       12.763.743         40,8        9.763.705        7,7
        +81              3.581.142           4.272.230         19,3        6.209.777         73,4        7.361.346       105,5
     Tot. + 66           12.646.392         14.090.215         11,4       18.973.520          50        17.125.051        35,4

Fonte: elaborazione AUSER su dati ISTAT

rispetto a quelle tra i 66-80 anni. Le     sensibilmente superiori a quello delle       te inferiore rispetto al 2016, per preci-
donne con età superiore agli 81 anni,      donne anche se inferiori in termini          pitare allo 0,98 nel 2045, praticamente
in particolare, nel 1965 avranno una       assoluti. È da rilevare, in particolare,     meno della metà, che grosso modo si
crescita del 92,2% rispetto al 2016.       l’andamento maschile per la fascia di        conferma anche nel 2065.
Nel complesso, comunque, si confer-        età superiore agli 81 anni dove si re-
mano valori assoluti maggiori a favore     gistrano percentuali di incremento ri-       Calcolando l’indice OSR per le sole
delle donne.                               spetto al 2016 del 93,6% nel 2045 e          donne i valori sono del 1,6 e 1,5 per
                                           addirittura del 130,2% nel 2065.             gli anni 2016 e 2025. Si riduce allo 0,8
Il comportamento degli uomini per                                                       nel 2045 e allo 0,9 nel 2065, pratica-
le fasce di età tra i 40-65 anni, ad ec-   Andando dunque a calcolare l’Oldest          mente una riduzione del 50% come
cezione del 2025 dove aumentano            Support Ratio per il 2016, 2025, 2045 e      già registrato per il valore complessivo
leggermente, per gli anni successivi è     2065 (Tabella 2) si ottiene che il rappor-   dell’indice.
simile a quello delle donne anche se       to tra le due classi di età passa dall’1,8
con percentuali inferiori: del -17,5%      del 2016, praticamente due persone di        Dati leggermente diversi si hanno per
nel 2045 e del -22,7% nel 2065. Per        età compresa tra 40 e 65 anni per ogni       l’indice riferito ai soli uomini che
le fasce di età superiori ai 66 anni gli   persona con età superiore ai 65 anni, ad     parte da una soglia del 2.0, leggermen-
uomini registrano valori percentuali       un rapporto di 1,6 nel 2025, leggermen-      te più alta di quella delle donne, per
16

scendere all’1,8 nel 2025 e dimezzarsi               Legge di stabilità 2018 che ha intro-                come: un familiare entro il terzo gra-
nel 2045 e 2065 quando raggiunge il                  dotto il “Fondo per il sostegno del ruo-             do che si prende cura di un parente non
valore di 1,1.                                       lo di cura e di assistenza del caregiver             autosufficiente. La situazione di gravità
                                                     familiare”4. Iniziativa significativa in             del disabile viene poi definita “ai sen-
Come si comprende dai dati su riporta-               quanto per la prima volta emerge una                 si dell’articolo 3, comma 3, della legge
ti nel prossimo futuro saranno sempre                attenzione nuova verso un problema                   5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare
meno i familiari in grado di garantire               ad oggi ignorato, anche se è ancora un               di indennità di accompagnamento
la cura diretta dei familiari anziani.               primo timido passo in rapporto alla                  ai sensi della legge 11 febbraio 1980,
La conseguenza sarà di mettere a dura                dimensione del problema.                             n. 18”. Con questa formulazione, il
prova il pilastro della domiciliarità                                                                     fondo andrà principalmente a bene-
nella LTC. Un rischio che indiscuti-                 Con l’istituzione del Fondo, infat-                  ficio dei caregiver che accudiscono
bilmente induce forte preoccupazione                 ti, nulla viene detto dei diritti di chi             familiari con invalidità riconosciuta
per gli effetti sulle condizioni di vita             si occupa a tempo pieno dei parenti                  al 100 per cento. Non è escluso, tutta-
delle persone non autosufficienti e sui              disabili. Le modalità di assegnazione                via, che il disegno di legge successivo
costi per le famiglie, se non interver-              e riparto, inoltre, dovranno essere                  possa aprire anche a parenti di persone
ranno profondi cambiamenti nel rico-                 definite da un successivo disegno di                 affette da non autosufficienza grave e
noscimento pieno dei diritti dei cargi-              legge. Per ora ci sono solo due certez-              gravissima, anche se non certificata
ver familiari nel sistema di welfare.                ze. La prima è che il fondo sarà istitu-             dal massimo di invalidità.
                                                     ito presso il Ministero del lavoro. La
Da questo punto di vista un elemen-                  seconda è il riconoscimento della figu-              Ad oggi tuttavia, malgrado l’INPS
to di novità è quanto contenuto nella                ra giuridica del caregiver identificato              con la Circolare n. 33 INPS del 28

4. Nella legge di stabilità 2018, è stato istituito e finanziato il nuovo Fondo per il sostegno dei caregiver familiari con una dotazione iniziale di 20
milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020.
Il sostegno sarà destinato alla persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del
convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, o di familiare fino al terzo grado che non sia autosufficiente, sia ritenuto
invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento.
AeA informa                                                                      17

Tabella 2 - Oldest Support Ratio nel 2016, 2026, 2045, 2065

       Anni/Età                             40-65                                    Più di 66                                OSR
          2016                           22.943.545                                12.646.392                                  1,8
          2025                           23.010.509                                14.090.215                                  1,6
          2045                           18.272.057                                18.973.520                                 0,96
          2065                           16.908.585                                17.125.051                                 0,98

Fonte: elaborazione AUSER su dati ISTAT

febbraio 2018 ha individuato le mo-               concentrare le risorse solo su alcuni             non migliorerà nell’immediato la vita
dalità per accedere al c.d. Fondo Ca-             caregiver sulla base della gravità dello          dei familiari che si occupano assidua-
regiver, ancora non sono state definite           stato del familiare assistito. In questa          mente della cura dei loro cari disabili.
le modalità attuative e non sono stati            fase, non si può però escludere che il
resi disponibili i fondi relativi. Diffi-         criterio per l’assegnazione dei fondi             Al riguardo è opportuno richiamare
cile quindi stabilire a quanto ammon-             possa essere semplicemente la data di             quanto scrive il Senatore Ignazio An-
terà il sostegno economico per ogni               presentazione delle domande fino ad               gioni promotore della iniziativa, in un
familiare impegnato a tempo pieno                 esaurimento dello stanziamento.                   suo recente articolo 5: “innanzitutto
nella cura del parente disabile. Se,                                                                bisogna superare un equivoco che anco-
per ipotesi, lo stanziamento di 60 mi-            Comunque, al di là del sostegno eco-              ra troppo spesso è presente: il caregiver
lioni in tre anni indicato in manovra             nomico alle famiglie, il provvedimento            non è un “badante”, non è cioè una per-
venisse equamente suddiviso, ad ogni              è importante perché per la prima volta            sona pagata per prestare un’assistenza
caregiver italiano toccherebbero appe-            riconosce l’esistenza del caregiver nel           domestica che riguarda per esempio la
na 6 euro e 6 centesimi l’anno. Ma è              nostro ordinamento e gli attribuisce una          pulizia della casa, la preparazione del
probabile che il legislatore decida di            funzione sociale. Indubbiamente questo            cibo, ecc. Il caregiver, invece, è la figura

5. Il sostegno ai caregiver famigliari di Ignazio Angioni in Abitare e Anziani Informa - Tecnologie assistive, smart city e innovazioni sociali per
l’invecchiamento attivo – gennaio 2018
18

                                che quotidianamente segue il percorso
                                terapeutico del proprio congiunto, lo as-
                                siste moralmente e fisicamente, è il suo
                                tramite con la pubblica amministrazio-
                                ne, ne cura gli interessi da ogni punto di
                                vista. Per svolgere questo delicato e fati-
                                cosissimo impegno, in molti casi condot-
                                to anche per diversi decenni, il caregiver
                                da soggetto che aiuta il disabile diven-
                                ta spesso a sua volta un soggetto fragi-
                                le, bisognoso anch’esso di assistenza da
                                parte dello Stato. È ormai riconosciuto
                                che diverse patologie psichiche o fisiche
                                sono da ricondurre a questa attività di
                                assistenza”.

                                Per una soluzione più strutturata sui
                                diritti dei caregiver familiari è auspica-
                                bile che l’attuale Governo e Parlamen-
                                to assumano questo problema sperando
                                che il lavoro fatto nella legislatura pre-
                                cedente non vada del tutto vanificato.
                                Si ricorda infatti che nel corso della
                                precedente legislatura il Senato ha ap-
                                provato un testo unificato sul tema dei
                                caregiver mediando le proposte conte-
     Paul Klee – Senecio 1922   nute nei ddl n. 2266, 2228, 2048.
AeA informa                                                           19

                                          alle esigenze. Le scelte operate rappre-     zione che colpisce - è utile ribadirlo -
                                          sentano la selezione delle parti meno        soprattutto le donne. In tal senso nei
 Per una soluzione                        di impatto dei tre testi originali. Da       tre testi originali e ancor meno nello
                                          un lato restituisce le responsabilità        schema di testo unificato troppo poco
   più strutturata                        e le iniziative alle singole Regioni e       o troppo timidamente si rilevano vo-
    sui diritti dei                       dall’altro evita di fissare un qualsiasi     lontà di favorire un welfare che modi-
                                          obiettivo di servizio (premessa a spe-       fichi lo scenario attuale in modo con-
 caregiver familiari                      cifici livelli essenziali di assistenza      sistente e in tempi certi. È auspicabile
  è auspicabile che                       validi in tutto il Paese). Al contempo       che questo non avvenga nella discus-
                                          rimanda sine die l’impegno dello Sta-        sione in corso in Commissione lavoro
 l’attuale Governo                        to (ché non è certo delle Regioni) di        e previdenza sociale del Senato.
    e Parlamento                          intervenire in ambiti delicati come il
                                          riconoscimento del diritto alla salute,
  assumano questo                         dei contributi figurativi per l’accesso
problema sperando                         alla pensione, delle malattie professio-
                                          nali, infortuni e altro.
 che il lavoro fatto
  nella legislatura                       Di fondo permane una sorta di retro-
                                          pensiero secondo cui l’attività di ca-
precedente non vada                       regiving va incentivata poiché è una
del tutto vanificato.                     scelta volontaria e apprezzabile. Se in
                                          alcuni casi ciò corrisponde al vero, in
                                          moltissimi casi non è affatto una scel-
                                          ta, ma il risultato dell’assenza o della
Nel merito della mediazione raggiun-      carenza di servizi territoriali sufficien-
ta molto c’è da dire e molto ancora si    ti, adeguati, efficaci al sostegno delle
deve fare per rendere il testo adeguato   persone e delle famiglie. Una condi-
20

Siamo pronti per invecchiare
a casa nostra?

Davide L. Vetrano,
Medico geriatra – Italia Longeva

L
       a popolazione mondiale sta in-        grata (ADI) diventa fondamentale per        è occupata di ADI e ha presentato a
       vecchiando       inesorabilmente      garantire continuità delle cure e uno       luglio scorso al Ministero della Salute
       con importanti conseguenze            stile di vita dignitoso e vicino ai pro-    i risultati della sua ricerca.
sulla salute delle persone. La medici-       pri cari. L’ADI rappresenta una forma       L’Italia è il paese più vecchio d’Euro-
na moderna e contemporanea e, con-           di assistenza alla persona che si avvale    pa. Nel 2050, gli ultra65enni rappre-
seguentemente i sistemi sanitari dei         di servizi sanitari e sociali tra di essi   senteranno il 34% della popolazione
paesi ad elevato reddito come l’Italia,      integrati, destinata al cittadino che a     nel nostro Paese, ovvero un cittadi-
tradizionalmente si basano sull’offerta      motivo di condizioni morbose e svan-        no su tre, a fronte di una percentuale
di cure e servizi che ruotano intorno        taggi sociali, ha sviluppato uno stato      odierna pari al 22%. Ma non si tratterà
alla gestione di eventi clinici acuti e di   di non autosufficienza che gli impedi-      di una rivoluzione esclusivamente de-
conseguenza vedono nell’ospedale il          sce di usufruire dei servizi sanitari am-   mografica. Se nel 2013 cinque milio-
principale luogo delle cure. In tal sen-     bulatoriali, ma per il quale, allo stesso   ni di ultra65enni erano affetti da tre
so, le raccomandazioni dell’Organiz-         tempo, l’utilizzo dei servizi ospedalie-    o più malattie, nel 2030 questi supe-
zazione Mondiale della Sanità sono           ri risulta inappropriato. I principali      reranno gli 8 milioni, e tra loro 6 mi-
molto chiare: è necessario un cambia-        obiettivi dell’ADI sono: la cura della      lioni saranno donne. Nel 2030, tra gli
mento di rotta. Bisogna potenziare un        persona presso il proprio domicilio,        ultra65enni 10 milioni saranno affetti
approccio che metta al centro dell’as-       l’integrazione nella rete delle cure pri-   da ipertensione, 4 milioni da malattie
sistenza le esigenze globali della per-      marie e secondarie e la riduzione dei       cardiovascolari, 3 milioni da diabete,
sona, basandosi sull’integrazione dei        costi dell’assistenza socio-sanitaria (di   3 milioni da depressione e ansia, 2 mi-
servizi e percorsi di cura personaliz-       fatto inferiori se confrontati a quel-      lioni da demenza, 1 milione da malat-
zati, ma anche coinvolgendo l’intera         li relativi alla istituzionalizzazione o    tie respiratorie. Ma ciò che preoccupa
comunità. La casa, salvo condizioni          alla ospedalizzazione). Per il secondo      maggiormente è l’aumento del carico
di acuzie particolarmente gravi, rap-        anno consecutivo, Italia Longeva – la       di disabilità atteso per la popolazione.
presenta il luogo privilegiato delle         Rete Nazionale di ricerca sull’invec-       Già oggi 4 milioni di ultra65enni
cure. Con l’aumento dell’età e della         chiamento e a longevità attiva istituita    presentano almeno una disabilità
complessità del quadro clinico degli         dal Ministero della Salute con la Re-       importante nelle attivita del vive-
anziani, l’assistenza domiciliare inte-      gione Marche e l’IRCCS INRCA – si           re quotidiano, questi saliranno a 5
AeA informa                                 21

milioni nel 2030, con un’importante
differenza tra uomini (1.5 milioni) e
donne (3.5 milioni). Da queste disabi-
lità scaturirà un’importante domanda
di assistenza con conseguente – auspi-
cabile – presa in carico da parte del si-
stema sanitario nazionale. Questi dati
impongono profonde riflessioni per
le loro straordinarie implicazioni in
campo medico e per l’importante im-
patto che avranno sulla nostra società.
Nell’ambito della seconda edizione
dell’indagine sull’ADI, Italia Longe-
va ha aperto una finestra sulla Long-
Term Care in Europa, mostrando che
nel nostro Paese la spesa sanitaria
devoluta alla long-term care, inclu-
si i servizi di assistenza domiciliare
sia insufficiente quando confrontata
a quella di altri Paesi europei, ma so-
prattutto se considerata alla luce delle
differenze demografiche esistenti tra
l’Italia e questi Paesi (Tabella 1). Ma
il focus principale dell’indagine è sta-
to quello di completare la panoramica
sullo stato dell’arte dell’ADI nelle di-
verse Regioni, avviata nel 2017, inclu-

                                                          Paul Klee – La città dei sogni 1921
22

dendo ulteriori 23 aziende sanitarie,        valenza clinico-assistenziale che sono      pena il collasso del sistema. Svariati
che si sommano alle 12 esaminate lo          previste nei LEA, arrivando, in alcuni      fattori contingenti rendono ardua
scorso anno, per un totale di 35 ASL         casi, ad offrire fino al 100% dei servi-    questa sfida: l’incremento dell’indice
distribuite in 18 Regioni, che offrono       zi, come avviene a Catania, Chieti e        di vecchiaia, la progressiva disgrega-
servizi territoriali a circa 22 milioni di   Salerno. Un’evidente disomogeneità          zione del costrutto di famiglia tra-
persone, ossia oltre un terzo della po-      riguarda invece il numero di accessi        dizionale, l’insufficiente numero di
polazione italiana.                          per ciascuna presa in carico, con un        caregiver, le profonde diseguaglianze
Il trend dell’offerta dell’ADI agli an-      minimo di 8 ad un massimo di 77 della       sociali e geografiche, solo per citarne
ziani si conferma in crescita, con un        ASP di Potenza, e le ore di assistenza      alcuni.
incremento dello 0,2% rispetto al            dedicate al caso, che oscillano da un       La mission di Italia Longeva è proprio
2016, ma che resta ancora un privile-        minimo di 9 ad un massimo di 75 nella       quella di aiutare il Paese a non farsi
gio per pochi: solo 3,2% degli over65        ASL Roma 4. In tutti i casi, si tratta di   trovare impreparato di fronte a quella
usufruisce di servizi ADI, con im-           interventi principalmente a carattere       che è emergenza già oggi.
portanti differenze tra le diverse aree      infermieristico e, a seguire, fisiotera-
del Paese, spesso anche all’interno del-     pico e medico. All’ampia variabilità in
                                                                                         Le indagini ADI 2017 e 2018 di Italia
la stessa Regione (Figura 1). Le disu-       termini di assistiti ed attività erogate,
                                                                                         Longeva sono disponibili sul web ai
guaglianze riguardano l’accesso al ser-      corrispondono anche costi differenti
                                                                                         seguenti indirizzi:
vizio, le prestazioni erogate (rispetto      per la singola presa in carico che varia-
                                             no dai 543 euro della ATS Montagna          www.italialong eva .it/wp -content/
quelle previste dai livelli essenziali di
                                             agli oltre 1000 euro della ASP Poten-       uploads/2017/07/RicercaAdi.pdf
assistenza (LEA), le ore di assistenza
dedicate a ciascun assistito, la natura      za. Ciò che stupisce è che non sempre       www.italialong eva .it/wp -content/
pubblica o privata degli operatori e il      ad un maggior carico assistenziale cor-     uploads/2018/07/LTC_ADI2018.
costo dei servizi offerti nell’ambito di     risponde una spesa più elevata.             pdf
una presa in carico. Come mostrato           Alla luce di questi dati sarà imperativo
dall’indagine, le ASL coinvolte garan-       rimboccarsi le maniche al fine di co-
tiscono ai cittadini anziani in ADI cir-     struire un sistema delle cure domici-
ca l’87% delle 31 prestazioni a più alta     liari più equo, efficiente e sostenibile,
AeA informa                                                         23

Tabella 1. Spesa sanitaria corrente per funzione di assistenza (%) sul totale della spesa sanitaria in Europa. Dati
ordinati per spesa relativa alla long-term care.

                                                                  Prodotti
                       Assistenza                              farmaceutici      Servizi per la
                         sanitaria     Long-term    Servizi
      PAESI                                                        e altri       prevenzione        Altro      Totale
                        per cura e       care      ausiliari   apparrecchi       delle malattie
                      riabilitazione                            terapeutici
      Svezia              52.2            26.3        3.7           12.3              3.1            2.4         100
      Olanda              51.9            24.8        1.8           12.7              3.6            5.2         100
   Danimarca*             56.6            24.4        4.6           9.9               2.4            2.1         100
      Belgio              49.4            24.3        5.0           16.2              1.7            3.4         100
  Lussemburgo             52.9            23.5        5.9           11.0              2.4            4.3         100
      Irlanda             53.9            22.7        2.8           14.1              2.7            3.7         100
   Regno Unito            56.7            18.2        1.8           14.5              5.2            3.7         100
    Finlandia*            59.4            17.7        3.4           14.6              3.3            1.7         100
    Germania              51.3            16.3        4.9           19.8              3.0            4.8         100
     Austria              59.3            14.9        3.0           16.9              2.2            3.8         100
    Rep. Ceca*            46.5            12.5       12.3           20.0              3.2            5.5         100
     Francia*             54.3            12.0        5.4           20.4              1.9            6.1         100
    Slovenia*             56.3            10.3        3.5           22.7              3.1            4.1         100
       Italia             55.1            10.1        8.2           20.7              4.0            1.9         100
     Spagna               58.7             9.2        5.0           22.3              2.0            2.9         100
     Lituania             52.1             8.6        5.2           30.1              1.9            2.0         100
     Polonia*             59.6             6.8        4.7           23.6              2.7            2.7         100
     Romania              42.9             6.4        5.2           39.6              2.1            3.7         100
     Lettonia*            49.3             5.9        11.2          30.0              2.0            1.6         100
     Estonia              57.7             5.7       10.8           20.9              3.2            1.9         100
    Ungheria*             52.5             4.3        5.3           33.1              2.6            2.2         100
      Cipro               63.6             3.4        11.5          19.3              0.7            1.5         100
     Croazia*             49.6             2.7        9.1           32.0              2.9            3.7         100
    Portogallo            65.8             2.6        8.3           19.6              1.8            2.0         100
      Grecia              61.7             2.0        4.0           28.3              1.3            2.6         100
   Slovacchia*            50.7             0.3        8.3           34.6              1.9            4.2         100
     Bulgaria             47.7             0.1        4.2           43.5              2.5            2.0         100
*dati riferiti al 2014.
Fonte: Spesa sanitaria secondo il System of Health Accounts 2011. Eurostat Database. Anno 2017.
24

Figura 1. Percentuale di anziani (ultra65enni) in ADI in Italia nel 2017.
AeA informa                                                            25

La residenza sanitaria assistenziale:
problemi e prospettive

Carlo Fiore,
Dir. Assistenza RSA Ist. San. Michele di Roma

L
       a Residenza Sanitaria Assisten-         In Italia nei prossimi anni la doman-        hanno individuato possibili modali-
       ziale (RSA) è una struttura re-         da di servizi sociosanitari e la relativa    tà d’intervento che sono in grado di
       sidenziale con diverso grado di         spesa pubblica e privata sono destinate      orientare il sistema verso maggiori
compromissione funzionale. Si caratte-         ad aumentare in modo considerevole,          standard di efficacia e al contempo di
rizza per un tipo di intervento integra-       specie per quanto riguarda l’assistenza      garantire la sostenibilità finanziaria
to sociosanitario, dove la componente          continuativa.                                delle cure.
sanitaria risulta necessariamente di ele-
vata intensità sul fronte del nursing e        L’affermarsi dei bisogni sanitari è sem-     Tra le molteplici strade percorribili
della terapia della riabilitazione.            pre più giustificato sia dal progressivo     a livello europeo in diversi casi si sta
                                               invecchiamento generale della popo-          affermando il cosiddetto “sistema a
Accanto a queste esigenze prioritarie          lazione, con un forte incremento degli       rete”, nell’ambito del quale le strutture
di tipo sanitario si collocano con pari        over 80 sia dal forte incremento del         residenziali di assistenza extra ospeda-
importanza quelle sociali, centrate            numero delle famiglie cosiddette mo-         liera e le altre strutture “intermedie”
sulla prevenzione dello stress da istitu-      nonucleari (con conseguente riduzio-         sono chiamate a svolgere una funzione
zionalizzazione e sul raggiungimento           ne delle potenzialità di assistenza ero-     di raccordo tra gli ospedali e i servizi
del massimo livello possibile di riatti-       gata all’interno dei nuclei famigliari),     presenti nel territorio
vazione psico-sociale dell’ospite.             sia dalla progressiva evoluzione del
                                               sistema ospedaliero verso l’assisten-        In Italia lo Stato assistenziale non
Il raggiungimento di tali obiettivi sanita-    za per i soli acuti (da cui è derivata la    avvantaggia che in misura modesta i
ri e sociali è possibile solo se l’interven-   forte esigenza di promuovere un’assi-        beneficiari dichiarati (i poveri), con-
to, preceduto da un’adeguata valutazio-        stenza extra ospedaliera in grado di af-     siderato che il fine del welfare state
ne multidimensionale individualizzata,         frontare i bisogni della fase post acuta     non è quello di aiutare i meno abbien-
viene eseguito dall’equipe interdiscipli-      dell’intervento sanitario).                  ti, di combattere la povertà (questo è
nare, i cui componenti sono stabilmente                                                     solo il pretesto) ma di fare l’interesse
rappresentati dall’infermiere, dall’assi-      In questo contesto, sul fronte dell’of-      di quanti - politici, burocrati e pro-
stente sociale, dai terapisti della riabili-   ferta di servizi e strutture, le esperien-   fittatori assortiti, vivono alle spalle
tazione e dalle figure mediche.                ze più avanzate realizzate in Europa         dell’industria dell’assistenza.
26

In conseguenza, anche se esiste ormai          elementi regressivi di redistribuzione.     territorio anche se non può rappresen-
consenso diffuso sulla indesiderabilità                                                    tare la sola risposta possibile ai com-
degli attuali programmi istituziona-           La politica redistribuzionista incarna      plessi problemi degli anziani non au-
lizzati delle strutture residenziali di        un individualismo astratto e falso in       tosufficienti.
assistenza, la possibilità che vengono ab-     cui le istituzioni intermedie che sono
bondonati appare remota, perché l’in-          la indispensabile matrice dell’indivi-      La RSA dovrà quindi non ostacolare,
teresse organizzato, consapevole e con-        dualità sono messe da parte o soppres-      ma anzi stimolare il potenziamento
centrato dei beneficiari effettivi, finirà     se. Essa è specialmente ostile a quella     di tutti gli altri servizi (ass. domici-
immancabilmente col prevalere sull’in-         istituzione che è la pietra angolare del-   liare, centri diurni, house sociale, etc)
teresse diffuso, scarsamente percepito e       la società civile, la famiglia.             che concorrono ad individuare nuove
disorganizzato della collettività.                                                         forme di residenzialità per gli anziani,
                                               Se è vero che le RSA sono strutture         che pur mantenendo la caratteristica
L’anziano povero, fragile, emarginato,         a duplice valenza (sociosanitaria) al-      di civile abitazione possono al con-
continuerà ad essere senza assistenza,         lora, accantonati in questa sede i ra-      tempo mantenere un buon grado di
e la società continuerà a spendere mon-        gionamenti suindicati, e prestando          autonomia e l’attivazione di un soste-
tagne di miliardi ufficialmente a loro fa-     attenzione al nostro Paese, si osserva      gno nelle situazioni di maggiore fragi-
vore, di fatto a beneficio di un esercito di   che la famiglia non riesce a soppor-        lità anche con gruppi di mutuo aiuto.
“professionisti” dell’assistenza pubblica.     tare il forte impegno richiesto per la
                                               cura dell’anziano non autosufficiente,      La RSA a livello strutturale e organiz-
Se a questo si aggiunge che in generale        e pertanto, l’istituzionalizzazione e il    zativo deve rafforzare la sua caratteri-
il costo dell’assistenzialismo di Stato        ricovero nelle strutture sanitarie as-      stica di residenza lasciando l’aspetto e
grava su tutti, anche sui poveri, mentre       sistenziali risultano ancora le uniche      l’organizzazione di un piccolo ospe-
i benefici vanno spesso a tutti, anche a       forme di assistenza possibili nei con-      dale e porre tra i suoi obbiettivi pri-
coloro che non sono poveri, ci si può          fronti di questi soggetti.                  oritari quello della qualità della vita
rendere conto che la socialità dello Sta-                                                  degli ospiti, evitando nel contempo
to assistenziale, nella sua forma attuale      In questo contesto, si deve cercare di      il rischio di omissione di assistenza
è perlomeno dubbia, data la presenza di        mantenere la RSA una struttura del          dell’anziano a cui va garantito il dirit-
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