Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE - Numero 1/2019 - Abitare e Anziani
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
informa RIVISTA ONLINE DI INFORMAZIONE SUI PROBLEMI ABITATIVI DEGLI ANZIANI Numero 1/2019 Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE
SOMMARIO 03 – Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE Numero 1/2019 Marco di Luccio 07 – La legge sull’invecchiamento attivo Edoardo Patriarca 10 – Non autosufficienza: a che punto siamo? Raffaele Atti 14 – Il riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari Claudio Falasca Associazione AeA, 20 – Siamo pronti per invecchiare a casa nostra? Abitare e Anziani Davide L. Vetrano – Italia Longeva Soci 2019 Auser, associazione per l’invecchiamento attivo 25 – La residenza sanitaria assistenziale: Cgil Nazionale problemi e prospettive Fillea Cgil, federazione italiana lavoratori legno e affini Carlo Fiore Spi-Cgil Nazionale, sindacato pensionati italiani Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari 32 – Persone non autosufficienti, tra lavoro di cura e welfare (che ancora non c’è). Il ruolo del Sindacato AeA Informa Stefano Cecconi Rivista periodica di informazione sui problemi abitativi degli anziani 35 – La riforma della indennità di Numero 1/2019 accompagnamento Claudio Falasca Proprietà e editore AeA, Abitare e Anziani 38 – La valorizzazione del patrimonio Via Nizza, 154 - 00198 Roma immobiliare degli anziani Tel 06.8440771 – Fax 06.84407777 Claudio Falasca e-mail info@abitareeanziani.it sito web www.abitareeanziani.it 44 – L’ aggiornamento del quadro tecnico e normativo Direttore Responsabile Claudio Falasca Giusy Colmo Comitato di Direzione Giusy Colmo, Marco Di Luccio, LE RUBRICHE a cura di Fabio Piccolino Claudio Falasca, Fabio Piccolino Progetto grafico e impaginazione 52 – GOVERNO E ISTITUZIONI Idea Comunicazione 60 – ORGANIZZAZIONI SOCIALI 63 – OSSERVATORIO INTERNAZIONALE Le foto nella rivista riproducono opere 66 – OSSERVATORIO INNOVAZIONE di Paul Klee (1879 – 1940) In copertina: Luogo colpito 1922 70 – INDAGINI, STUDI, RICERCHE
AeA informa 3 Invecchiare a casa propria: LE COSE DA FARE Marco di Luccio, Presidente Abitare e Anziani A ll’inizio di questo nuovo • il Piano per la non autosufficienza l’avvio dei programmi sperimentali anno abbiamo voluto affron- che, unitariamente, il sindacato con- degli alloggi per anziani. tare il tema della domicilia- federale pone da più di dieci anni; rità dal versante delle cose da fare, di • l’aggiornamento del quadro nor- L’insieme di questi temi e di queste cui si ha massima urgenza, ma di cui mativo, in termini di agibilità e si- vere e proprie emergenze, nella loro nessuno parla. curezza, superamento delle barrie- ampia articolazione, hanno un filo re architettoniche, ridefinizione conduttore, costante ed univoco: la Pensiamo agli interventi e alle iniziati- degli standard edilizi e abitativi, vita è l’intero arco della nostra esi- ve parlamentari su questo tema lascia- installazione e ed adeguamento stenza fatta di stagioni diverse, ma con te per strada, dalla scorsa legislatura degli ascensori, dotazione di tec- pari dignità e diritti di cittadinanza, la parlamentare ormai conclusa da dieci nologie avanzate di supporto; vecchiaia è un’età liberata dagli impe- mesi, sicuramente su qualche binario • una adeguata e coordinata nor- gni lavorativi e familiari, non un peso morto dei lavori di qualche commis- mativa in grado di valorizzare il per la collettività, semmai una risorsa sione, ma anche perché dimenticate, patrimonio immobiliare degli da utilizzare e valorizzare. oppure rimosse come se non fossero anziani: ristrutturazioni edilizie, un problema da risolvere, un’emergen- cohousing, nuda proprietà, presti- La casa, pertanto, la propria dimora, za sociale da affrontare. to ipotecario; che è luogo di vita, affettività, relazio- • la riforma dell’indennità di ac- ni, dove si è realizzata la nostra espe- Facciamo un elenco di massima: compagnamento; rienza di persone, non può trasfor- • la legge sull’invecchiamento at- • il riconoscimento professionale, la marsi in una prigione, dimenticata e tivo, che si trovava in una fase di formazione delle badanti; abbandonata, tranne per chi possiede discussione avanzata; • l’esigenza di affrontare la babele del- gli adeguati e necessari mezzi o ha una • la legge per il riconoscimento dei la domiciliarità e dell’integrazione famiglia in grado di provvedere a so- caregiver, che aveva ottenuto una dei servizi assistenziali e sociosani- stenerne le esigenze. piccola ed insufficiente posta in tari, compresa una riflessione sulle bilancio, ma non aveva completa- RSA - modelli, qualità, costi - non- Ci chiediamo, ma questo Governo, to l’iter di approvazione; ché l’integrazione nel territorio e questa maggioranza parlamentare EDITORIALE
4 impegnata, così dice, a sconfiggere la Ora se è una pia illusione immaginare e le relazioni nei territori. Sarà neces- povertà e le ingiustizie, cosa pensa di di fermare un processo migratorio di sario, o no, riflettere come indirizzare questi temi, come intende affrontare proporzioni bibliche, non è possibile la crescita e lo sviluppo, per dare rispo- queste emergenze? Se le ritiene tali? immaginare un cambio di direzione ste adeguate ai vecchi e nuovi bisogni, dei processi di innalzamento della superare le crescenti disuguaglianze e Nel contratto del governo del cambia- d’età, perché è una conquista di civil- costruire un futuro migliore. mento non se ne trova traccia, nean- tà, frutto del progresso scientifico e che come titolo, ne si è mai sentito un sociale. Quello che risulta chiaro è che la stra- componente di questo governo e di grande maggioranza delle persone che questa maggioranza affrontare questi Comunque ogni 4,5 italiani 1 ha più hanno bisogno di cure e di sostegno, temi. C’è un solo punto, di quattro ri- di sessantacinque anni, 13,7 milioni, compresi gli anziani, la trovano e la ghe nel contratto, che riguarda la pen- di questi un terzo ne ha più di ottanta, vogliono nel contesto familiare e nel sione di cittadinanza. Quelle quattro allo stesso tempo nel mondo oltre allo proprio domicilio. righe e la promessa di integrazione al svuotamento delle aree rurali, il nu- minimo di 780 €, sempre più remota, mero di abitanti sotto i sedici anni è Perché ci si sente più sicuri, più pro- tant’e vero che non se ne parla più, più basso di quello sopra i sessantacin- tetti e rassicurati, come è giusto che non servono ne ad affrontare, ne tanto que. Se la vita, per fortuna, si allunga, sia, perché è il proprio contesto di af- meno risolvere questi problemi. dobbiamo viverla, non si deve soprav- fettività e di relazioni. vivere a stento. Ancora una volta dobbiamo ricordare A questo quadro dobbiamo aggiunge- al Governo, all’intero Parlamento, ai I numeri indicati avranno una qual- re che circa l’80% degli ultra sessan- leader dei partiti politici una cosa che che importanza nella valutazione dei tacinquenni possiede o vive in case ormai sanno anche i sassi, cioè che, in bisogni, delle necessità nelle nostre di proprietà (circa 10 milioni), ma questa fase storica, le modificazioni comunità, nel come organizzare la vita queste case al 70% hanno più di cin- demografiche prevalenti riguardano i ed il welfare nel nostro Paese. Quindi quant’anni, ed il 77 % sono sprovviste processi migratori e l’invecchiamento. di come razionalizzare le risorse, rior- di ascensore e più di un terzo non ha ganizzare i servizi, la loro integrazione un sistema di riscaldamento adeguato.
6 Perché invece di continuare in un in- combattendo le disuguaglianze e i Per costruire un futuro più giusto, che sano e disordinato modo di costruire processi di desertificazione del territo- non lasci indietro nessuno, si devono case, frutto di speculazioni e rendite rio e garantendo un livello di relazioni superare anche le distorsioni, le ingiu- fondiarie, accumulando patrimonio in grado di garantire un rapporto tra stizie, l’aumento delle diseguaglianze edilizio invenduto, non si procede a generazioni: importante, fondamen- generate dalla globalizzazione, ma rivedere le norme, la programmazione, tale per trasferire esperienze e valori, senza alzare muri e fomentare paure e la progettazione urbanistica, gli stan- ma allo stesso tempo contrastare i cre- risentimenti, individuando nel diverso dard abitativi e puntare alla ristruttu- scenti fenomeni di solitudine. il nemico da combattere. razione dell’esistente, a riannodare i centri storici con le periferie, cioè una Solitudine e non adeguati stili di vita La legalità ed il rispetto delle regole diversa crescita e un diverso modello - alimentazione non equilibrata e ec- sono un valore alla base della democra- di sviluppo, centrato sulla qualità del- cessiva sedentarietà, mancanza di re- zia, la sicurezza o la percezione della la vita delle comunità. lazioni e scarsa affettività- sono causa stessa sono argomenti seri, soprattutto o concausa, spesso, di malattie dell’età per gli anziani e le persone più fragi- In buona sostanza il completamento avanzata. Da soli si tende a non curarsi li, ma negare diritti e opportunità, a delle leggi già incardinate nelle discus- o auto curarsi con effetti negativi sulla chiunque, perché “prima ci sono gli sioni parlamentari o le norme da pro- salute, per poi ricorrere ai pronto soc- italiani” è un modo per negarli a tutti: durre per affrontare queste tematiche corso, sempre più intasati in assenza di così è sempre avvenuto nella storia. non son più rinviabili. una rete territoriale di assistenza. La priorità dei prossimi decenni sarà Il diritto di invecchiare a casa propria È necessario ripensare ed attrezzare i la dignità della persona ed il territorio è una priorità, per far questo le case territori, attraverso un welfare di pros- come riorganizzazione delle comunità devono essere adeguate e confortevoli, simità, per affrontare le emergenze ed e di salvaguardia dei beni comuni, se non devono essere delle prigioni, allo i bisogni sociali, compresa l’accoglien- vogliamo essere all’altezza delle sfide stesso tempo è altrettanto necessario za di chi non è nato in Italia, ma fugge del terzo millennio, l’alternativa è re- adeguare i livelli di assistenza e l’inte- dalle guerre, dalla fame, dalle repres- gredire tornare indietro verso un nuo- grazione dei servizi nel loro insieme, sioni e devastazioni. vo medio evo, prossimo venturo.
AeA informa 7 La legge sull’invecchiamento attivo Edoardo Patriarca, Senatore S iamo testimoni di un incredi- zione delle malattie sia irrilevante. Ci possibile la presenza competente delle bile allungamento della vita e, mancherebbe: la garanzia di una vita persone anziane nelle scuole e negli spesso, della nostra vita attiva. salubre non è in discussione. Il dirit- istituti superiori, per incentivare la La società di gerontologia e geriatria to alla salute va garantito e tutelato. mutua formazione inter e intra gene- ha certificato che si è ufficialmente Sociale e relazionale perché questa di- razionale. Non da ultimo il sostegno anziani dai 75 anni in su, un passaggio mensione è fondativa per costruire un alle attività delle università della terza epocale nella storia degli uomini e delle percorso di vita attiva, e una ricerca della età per mettere a valore le esperienze nostre società. Un effetto provocato da felicità possibile che oso definire come professionali e le metodologie didat- tanti fattori: dal cibo più abbondante, ricerca della felicità per gli altri e con gli tiche acquisite delle persone anziane da lavori meno usuranti, da più preven- altri. Allora si tratta di riconoscere il ruo- nella trasmissione dei saperi alle nuo- zione, dalla ricerca di nuove medicine e lo decisivo e generativo del volontariato ve generazioni durante l’orientamento di più cura del proprio corpo. Ma vive- svolto dalle persone della terza età in tutti o nei percorsi di prima formazione. re più a lungo non basta, occorre vivere i campi della vita sociale di una comuni- Un capitale sociale immenso, oggi bene e attivamente, e dunque occorre tà. La proposta di legge chiede allo stato sperperato e dimenticato. riorganizzare la vita sociale in modo da e alle amministrazioni locali di sostene- dare linfa vitale alla esistenza delle per- re e favorire questa presenza. Vengono Il secondo protocollo, con Il Ministe- sone che affrontano la terza e quarta età. individuate le attività di utilità sociale, ro della salute, per promuovere azioni una proposta ad ampio spettro che copre tese al mantenimento del benessere E da questa consapevolezza che nella il campo dei beni comuni soprattutto a durante l’invecchiamento mediante precedente legislatura abbiamo cerca- matrice relazionale: turismo, formazione, la diffusione di corretti stili di vita, la to ripetutamente di varare un testo di animazione culturale, impegno volonta- promozione dell’educazione motoria e legge sull’invecchiamento attivo, un rio nelle manifestazioni, aiuto verso le fisica, e il sostegno alla persona anzia- testo di legge volutamente “semplice”, persone sole, rapporti intergenerazionali na nel suo abituale contesto familiare con una chiara impronta sociale e rela- e trapasso nozioni. e territoriale per una vita di relazione zionale, mettendo a parte la prospetti- attiva, e per prevenire soprattutto i fe- va sanitaria e della cura delle patologie. Due i protocolli previsti con i Ministe- nomeni di isolamento sociale. Non tanto perché la cura e la preven- ri. Quello con il Miur perché si renda
8 Per entrambi i ministeri si promuovo- Qual è la prospettiva nella quale ci condivise nelle situazioni di emergen- no protocolli operativi tra enti locali muoviamo? Non solo trasferimenti za personale o assistenziale; interventi territoriali, aziende sanitarie locali e economici, ma la presa in carico da di sollievo di emergenza o program- associazioni di volontariato e di pro- parte dei servizi territoriali. In con- mati attraverso l’impiego di persona- mozione sociale. Va da sé che viene creto, nell’ambito della definizione le qualificato anche con sostituzioni proposto l’istituzione di un fondo del piano assistenziale individuale, i temporanee al domicilio del caregiver ad hoc. servizi stabiliscono il contributo di familiare; il supporto di reti solidali a cura e le attività del caregiver familiare; integrazione dei servizi garantiti dalle Un secondo fronte aperto nella prece- le prestazioni, gli ausili, i contributi ne- reti istituzionali, al fine di ridurre il dente legislatura, ahimè incompiuto, cessari per affrontare nel migliore modo possibile isolamento sociale del care- è la legge quadro sui caregiver fami- possibile le difficoltà nello svolgimento giver familiare; il supporto di gruppi liari. La questione è nota a tutti voi. delle attività di assistenza e di cura. di auto mutuo aiuto al fine di favorire Sono più di 3 milioni le persone che il confronto e lo scambio; la domici- si prendono cura delle persone care in Nello specifico, gli interventi previsti liarizzazione delle visite specialistiche un contesto familiare. Tra questi più sono piuttosto articolati: nei casi di difficoltà di spostamento di 100 mila giovani. della persona assistita. un’informazione puntuale ed esau- È una legge che non guarda alla riente sulle problematiche di cui sof- E infine, non da ultimo, il disegno di persona assistita ma a chi se ne prende fre la persona assistita, sui suoi bisogni legge vuole favorire la valorizzazione cura, talvolta in piena solitudine, assistenziali e sulle cure necessarie, sui professionale, l’accesso o il reinseri- con la rinuncia ad una vita normale, criteri di accesso alle prestazioni socia- mento lavorativo del caregiver familia- persino al lavoro. Ecco la legge, a li, socio-sanitarie e sanitarie; oppor- re. L’esperienza maturata nell’attività livello nazionale, vuole riconoscere tunità formative al fine di sviluppare di cura e di assistenza è riconosciuta finalmente questa immensa attività maggiore consapevolezza rispetto al come competenza certificabile dagli di cura e di attenzione alla persona ruolo svolto; supporto psicologico organismi competenti, costituisce svolta dalle famiglie e che il sistema per il mantenimento del benessere e cioè titolo per rivolgere al datore di pubblico non potrebbe garantire. dell’equilibrio personale; soluzioni lavoro la richiesta di flessibilità ora-
AeA informa 9 ria, di permessi e di altre opportunità È un disegno di legge che si è ispirato istituito un fondo ad hoc. Ora si tratta ai fini della conciliazione dell’attività alle migliori esperienze europee, e di fare un passo in avanti. lavorativa con quella di cura. con la legge di bilancio 2017 abbiamo Paul Klee – Drehbares haus 1921
10 Non autosufficienza: a che punto siamo? Raffaele Atti, Segretario nazionale Spi-Cgil I n un contesto di invecchiamento nostro Paese sono noti: un elevato in- è largamente inadeguata, arrivando della popolazione che vede il no- vecchiamento della popolazione (22% appena a superare 1/3 degli anziani stro Paese tra i primi in Europa, re- over 65 nel 2017 destinati a diventare con disabilità, e che il peso principale sta sconcertante che il tema della non il 34% nel 2050), circa 2,5 milioni di grava su circa 3, 3 milioni di cargiver autosufficienza delle persone anziane anziani non autosufficienti nel 2014, aiutati da circa 830.000 assistenti fa- non sia stato oggetto di provvedimen- sicuramente aumentati in questi anni. miliari, non tutti regolarizzati (stima ti di riforma organici, in grado di af- Essi rappresentano oltre il 18 % della al 2013 Fonte NNA ). frontare contraddizioni, vincoli e li- popolazione over 65. Considerando i miti che segnano l’esperienza italiana, posti letto delle strutture residenziali La prospettiva non è rosea, come dico- e che si riflettono in una condizione : 2,2 posti letto ogni 100 anziani (dati no tre tendenze. di crescente difficoltà delle famiglie. 2014 Fonte NNA ), gli anziani in ca- • la progressiva riduzione dei po- Il Parlamento sembra impegnato in rico all’ADI - assistenza domiciliare tenziali caregiver e soprattutto del operazioni “ai margini” che da un lato integrata fornita dal Servizio sanitario tempo a loro disposizione, frutto riconoscono il grave fardello che la nazionale: 2,39 prese in carico ogni del combinato tra dinamiche de- non autosufficienza scarica sulle fa- 100 over 65 ( dati 2013 Fonte NNA) e mografiche (gli over 80 crescono miglie, dall’altro producono azioni di gli utenti del SAD - Servizio sociale di più rapidamente delle classi di età sostegno che, al di fuori di un conte- assistenza domiciliare fornito dai Co- inferiori ai 70!), mutamenti della sto organico di riforma dei principali muni - 1,2 utenti ogni 100 over 65 , struttura familiare (crescono le fa- strumenti di intervento, consolidano se consideriamo che nei posti letto c’è miglie di soli anziani e di anziani la delega alle famiglie alla assistenza una residua quota occupata da auto- soli) e elevamento dell’età pensio- e aumentano le disuguaglianze nelle sufficienti, e che le ore di ADI annue nabile. opportunità di accesso ai servizi, nella prestate per utente sono calate tra il • l’efficientamento della spesa sa- qualità delle risposte e una inadeguata 2010 e il 2013 da 20 a 17, e anche con- nitaria, tramite la maggior appro- presa in carico da parte dei servizi so- siderando che lo 0,5% degli over 65 priatezza dei ricoveri ospedalieri cio sanitari. beneficia di assegni di cura e uno 0,2% indotta dalla significativa ridu- fruisce dei servizi diurni, abbiamo zione dei posti letto, in assenza di I dati principali della situazione del chiaro che la presa in carico pubblica una adeguata politica di sviluppo
AeA informa 11 di servizi territoriali e di assi- modalità di organizzazione uniformi Anche a fronte di queste contraddi- stenza domiciliare: il 6° rapporto sul territorio nazionale, e la definizio- zioni (tra l’obiettivo di un Piano na- N.N.A. stima che tra il 2013 e il ne del percorso con cui arrivare ad un zionale per livelli essenziali affidato a 2016 la spesa sanitaria dedicata Piano nazionale per i livelli essenziali un fondo di 450 milioni) e un legisla- alla non autosufficienza degli an- delle prestazioni sociali per la non au- tore attento ai temi di contorno si è ziani abbia subito una contrazio- tosufficienza, nell’ambito delle risor- rafforzata la determinazione dei sin- ne pari a 2,2 miliardi di Euro, pari se del Fondo Nazionale per la NON dacati dei pensionati ad avanzare una allo 0,15 % del PIL! autosufficienza reso strutturale dopo proposta di riforma delle politiche • secondo l’ISTAT e l’Osservatorio la legge di bilancio 2016. A sua volta per la non autosufficienza, con il do- sui Bilanci dei Comuni predispo- il Parlamento esprimeva il massimo di cumento unitario dei tre esecutivi SPI sto da IRES Morosini per conto contraddizione sul tema: da un lato CGIL FNP CISL e UILP UIL del 21 dello SPI CGIL Nazionale anche con la “Relazione conclusiva della In- febbraio 2018 che rivendica una legge la spesa sociale dei Comuni desti- dagine sulla sostenibilità del Servizio quadro nazionale. nata agli anziani (comprensiva di sanitario nazionale”, approvata alla quella per la non autosufficienza) unanimità dalla Commissione sanità Nel contratto per il nuovo Governo, ha subito una contrazione. del Senato, esplicitava la inderogabile nato dopo il voto del 4 marzo u.s., sono necessità di una riforma organica del- previsti: l’istituzione di un Ministero In questo scenario la legislatura pas- le politiche per la non autosufficienza per la famiglia e la disabilità ( e già in sata si era conclusa con due fatti inte- collegata all’invecchiamento, dall’altra questo c’è un messaggio politico: è la ressanti: la definizione dei nuovi LEA manteneva un approccio di interventi famiglia il tramite delle politiche per sanitari ( gennaio 2017 ), che tratta- frammentati sul tema, approvando la i disabili), un aumento delle pensioni vano con maggior dettaglio il tema legge c.d. “dopo di noi “, e un finan- di invalidità, e la conferma di tutte le della integrazione socio sanitaria nel ziamento nella legge di bilancio per il indennità risarcitorie, compresa quel- quale si colloca l’ assistenza per gli 2018 per un futuro provvedimento le- la indennità di accompagnamento che anziani non autosufficienti, pur rin- gislativo di riconoscimento e sostegno ormai tutti gli esperti riconoscono es- viando ad un Accordo in conferenza dei caregiver che non era possibile ap- sere il veicolo attraverso il quale si è Stato Regioni per la definizioni delle provare in finale di legislatura. modellato il sistema italiano fatto di
12 un prevalere di trasferimenti monetari conferma di alcune tendenze di fon- ni dei Pensionati SPI FNP e UILP, il rispetto alla erogazione dei servizi. do: allargamento dei divari regionali tema di come dare continuità alla pro- tra le regioni che hanno strutturato pria iniziativa per porre all’ordine del Il nuovo Parlamento ridonda di pro- politiche regionali sulla NA e quel- giorno il tema di una riforma organica poste che confermano l’approccio par- le che non lo hanno fatto, crescente che, attraverso una nuova legge rag- ziale, sotto la spinta di un associazio- (e va detto doverosa) attenzione alla giunga questi obiettivi: determinare nismo tanto diffuso quanto portatore disabilità degli adulti connessa a gra- criteri univoci per il riconoscimento di istanze specifiche, particolaristiche vi e specifiche patologie, progressiva e la classificazione delle disabilità se- e frammentate. Così in Commissione disattenzione e disimpegno sulla non condo il fabbisogno assistenziale, far al Senato è ripreso l’esame dei nume- autosufficienza degli anziani. coincidere il momento del ricono- rosi ddl sul riconoscimento dei caregi- scimento dello stato di disabilità con ver, nei quali abbondano proposte di Non sembra insomma che sia all’ordi- quello della presa in carico, della va- aumenti degli sgravi fiscali, via mae- ne del giorno l’urgenza di una riforma lutazione multidimensionale e della stra per aumentare le disuguaglianze. generale delle politiche per la non au- definizione di un piano individuale tosufficienza, senza la quale anche gli multidimensionale, definire i livelli La nuova legge di bilancio 2019 do- obiettivi di applicazione dei nuovi Li- essenziali delle prestazioni socio assi- vrebbe aumentare l’importo del Fon- velli Essenziali di Assistenza sanitaria stenziali per la NA integrati ai LEA do Nazionale per la non autosufficien- previsti, ad esempio, nel documento sanitari, e il loro finanziamento a cari- za portandolo a 550 milioni di Euro, che AGENAS ha proposto alla Confe- co della fiscalità generale, ricondurre ancora largamente insufficienti ad renza delle Regioni sotto il titolo “Li- l’indennità di accompagnamento, ri- affrontare il percorso dei Livelli essen- nee guida per la riorganizzazione dei modulata secondo il fabbisogno assi- ziali. Va detto che nelle more di un più servizi territoriali etcc” non troveran- stenziale, dentro il Piano individuale, forte indirizzo nazionale, le risorse del no le condizioni per dare risposte ade- nominare un responsabile unico per Fondo nazionale trasferite alle regioni guate agli anziani non autosufficienti la gestione del Piano, che sia l’inter- si sono prevalentemente trasformate e alle loro famiglie. locutore che supporta l’anziano e/o il in assegni di cura, in larga misura de- care/giver. Finanziare un piano nazio- stinati ai disabili gravissimi. Ulteriore Si pone dunque alle Organizzazio- nale di potenziamento dei Servizi.
AeA informa 13 Questa impostazione permetterà di ricomporre attorno alla persona e ai suoi bisogni, la gestione delle risorse oggi frammentate dalla distribuzione delle competenze tra Stato, Regioni e EELL, valorizzare la gestione in pros- simità di diritti uniformi sul territorio nazionale, e di stringere la forbice che si è creata nel Paese tra le diverse re- gioni e anche dentro le stesse regioni, in termini di qualità e opportunità di prestazioni e servizi prestati, apren- do la strada a una equa distribuzione delle straordinarie opportunità che l’innovazione può portare nel campo dell’assistenza. Sarebbe infine una condizione dalla quale ripartire per un riorientamento delle politiche pubbliche per promuo- vere l’invecchiamento in salute e una nuova condizione di autonomia e di domiciliarietà, come suggerito nella bella ricerca svolta per AUSER e SPI da Claudio Falasca: “Il diritto di in- vecchiare a casa propria” ed. Liberetà Paul Klee – Strada Principale 1929
14 Il riconoscimento del ruolo dei caregiver familiari Claudio Falasca, Direttore di Abitare e Anziani I l sistema di LTC italiano si sostiene propria: problemi e prospettive del- Le classi di età superiori ai 66 anni, vi- in larga parte sul contributo delle la domiciliarità”, dell’indice Oldest ceversa, fanno registrare un incremen- famiglie dei non autosufficienti: Support Ratio 2 (OSR), adottato dalle to dell’11,40% nel 2015, un salto del secondo l’ISTAT 1 sono circa 3,3 mi- Nazioni Unite per lo studio dell’in- 50% nel 2045 e del 35,4% nel 20165. lioni i caregiver familiari, l’8,6% della vecchiamento. Nella ricerca l’indice popolazione italiana adulta. Conside- è stato adattato alla situazione italiana Dalle previsioni distinte per donne e rando che su questo ruolo delle fami- assumendo che a fornire il lavoro di uomini, distinzione particolarmen- glie si gioca il futuro della domiciliari- cura siano i familiari compresi nella fa- te significativa in considerazione del tà ci si deve interrogare, tenuto conto scia di età 40-653 a favore degli over 65. ruolo significativo delle donne, si ha del processo di invecchiamento della Questo con riferimento alle previsioni che le donne tra i 40 e 65 anni dimi- popolazione, delle trasformazioni dei demografiche nello scenario mediano nuiscono dello 0,08% nel 2025, per nuclei familiari e delle spinte ad un ISTAT al 2016, 2025, 2045 e 2065. decrescere significativamente del 23% sempre maggiore impegno delle donne nel 2045 e del 29,7% nel 2065. Situa- nel mercato del lavoro, se questa fonda- Come si vede dalla Tabella 1 le classi di zione del tutto inversa per le classi con mentale funzione sociale potrà essere età che ricadono nell’età compresa tra età superiore ai 66 anni che crescono garantita anche nel prossimo futuro. i 40 e 65 anni, assumendo come base dello 9,7% nel 2016, hanno un picco 100 il 2016, subiscono una prima leg- del 45,2% nel 2045, per scendere al Per questa verifica ci siamo serviti, gera contrazione dello 0,3% nel 2025 30% nel 2065. É da sottolineare come nell’ambito della ricerca Auser, SPI per precipitare del 20,2% nel 2045 e le classi di età comprese dagli 81 anni Cgil “Il diritto di invecchiare a casa del 26,3% nel 2065. e più hanno un più deciso incremento 1. ISTAT - La conciliazione tra lavoro e famiglia – 2011 2. L’Oldest Support Ratio (OSR) è un indicatore adottato dalle N.U. per lo studio dell’invecchiamento. É definito come rapporto tra la popolazione della classe 50-74 anni e la classe over 85. In sostanza l’indice fornisce informazioni sul numero di persone, figlie o figli, in grado di garantire cure a persone over 85. 3. La ricerca assume a riferimento le persone comprese nella fascia di età tra i 40-65 anni in quanto c’è da ritenere che i loro genitori siano entrati nella fascia di età superiore ai 65 anni.
AeA informa 15 Tabella 1 - Popolazione tra 40-65, 66-80, +81 anni nel 2016 - 2025 - 2045 – 2065 Valori assoluti e % con base 100 nel 2016 Età/Anno A - 2016 B - 2025 % B/A C - 2045 % C/A D - 2065 % D/A 40 – 65 22.943.545 23.010.509 - 0,3 18.272.057 -20,3 16.908.585 -26,3 66 – 80 9.065.250 9.817.985 8,3 12.763.743 40,8 9.763.705 7,7 +81 3.581.142 4.272.230 19,3 6.209.777 73,4 7.361.346 105,5 Tot. + 66 12.646.392 14.090.215 11,4 18.973.520 50 17.125.051 35,4 Fonte: elaborazione AUSER su dati ISTAT rispetto a quelle tra i 66-80 anni. Le sensibilmente superiori a quello delle te inferiore rispetto al 2016, per preci- donne con età superiore agli 81 anni, donne anche se inferiori in termini pitare allo 0,98 nel 2045, praticamente in particolare, nel 1965 avranno una assoluti. È da rilevare, in particolare, meno della metà, che grosso modo si crescita del 92,2% rispetto al 2016. l’andamento maschile per la fascia di conferma anche nel 2065. Nel complesso, comunque, si confer- età superiore agli 81 anni dove si re- mano valori assoluti maggiori a favore gistrano percentuali di incremento ri- Calcolando l’indice OSR per le sole delle donne. spetto al 2016 del 93,6% nel 2045 e donne i valori sono del 1,6 e 1,5 per addirittura del 130,2% nel 2065. gli anni 2016 e 2025. Si riduce allo 0,8 Il comportamento degli uomini per nel 2045 e allo 0,9 nel 2065, pratica- le fasce di età tra i 40-65 anni, ad ec- Andando dunque a calcolare l’Oldest mente una riduzione del 50% come cezione del 2025 dove aumentano Support Ratio per il 2016, 2025, 2045 e già registrato per il valore complessivo leggermente, per gli anni successivi è 2065 (Tabella 2) si ottiene che il rappor- dell’indice. simile a quello delle donne anche se to tra le due classi di età passa dall’1,8 con percentuali inferiori: del -17,5% del 2016, praticamente due persone di Dati leggermente diversi si hanno per nel 2045 e del -22,7% nel 2065. Per età compresa tra 40 e 65 anni per ogni l’indice riferito ai soli uomini che le fasce di età superiori ai 66 anni gli persona con età superiore ai 65 anni, ad parte da una soglia del 2.0, leggermen- uomini registrano valori percentuali un rapporto di 1,6 nel 2025, leggermen- te più alta di quella delle donne, per
16 scendere all’1,8 nel 2025 e dimezzarsi Legge di stabilità 2018 che ha intro- come: un familiare entro il terzo gra- nel 2045 e 2065 quando raggiunge il dotto il “Fondo per il sostegno del ruo- do che si prende cura di un parente non valore di 1,1. lo di cura e di assistenza del caregiver autosufficiente. La situazione di gravità familiare”4. Iniziativa significativa in del disabile viene poi definita “ai sen- Come si comprende dai dati su riporta- quanto per la prima volta emerge una si dell’articolo 3, comma 3, della legge ti nel prossimo futuro saranno sempre attenzione nuova verso un problema 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare meno i familiari in grado di garantire ad oggi ignorato, anche se è ancora un di indennità di accompagnamento la cura diretta dei familiari anziani. primo timido passo in rapporto alla ai sensi della legge 11 febbraio 1980, La conseguenza sarà di mettere a dura dimensione del problema. n. 18”. Con questa formulazione, il prova il pilastro della domiciliarità fondo andrà principalmente a bene- nella LTC. Un rischio che indiscuti- Con l’istituzione del Fondo, infat- ficio dei caregiver che accudiscono bilmente induce forte preoccupazione ti, nulla viene detto dei diritti di chi familiari con invalidità riconosciuta per gli effetti sulle condizioni di vita si occupa a tempo pieno dei parenti al 100 per cento. Non è escluso, tutta- delle persone non autosufficienti e sui disabili. Le modalità di assegnazione via, che il disegno di legge successivo costi per le famiglie, se non interver- e riparto, inoltre, dovranno essere possa aprire anche a parenti di persone ranno profondi cambiamenti nel rico- definite da un successivo disegno di affette da non autosufficienza grave e noscimento pieno dei diritti dei cargi- legge. Per ora ci sono solo due certez- gravissima, anche se non certificata ver familiari nel sistema di welfare. ze. La prima è che il fondo sarà istitu- dal massimo di invalidità. ito presso il Ministero del lavoro. La Da questo punto di vista un elemen- seconda è il riconoscimento della figu- Ad oggi tuttavia, malgrado l’INPS to di novità è quanto contenuto nella ra giuridica del caregiver identificato con la Circolare n. 33 INPS del 28 4. Nella legge di stabilità 2018, è stato istituito e finanziato il nuovo Fondo per il sostegno dei caregiver familiari con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Il sostegno sarà destinato alla persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, o di familiare fino al terzo grado che non sia autosufficiente, sia ritenuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento.
AeA informa 17 Tabella 2 - Oldest Support Ratio nel 2016, 2026, 2045, 2065 Anni/Età 40-65 Più di 66 OSR 2016 22.943.545 12.646.392 1,8 2025 23.010.509 14.090.215 1,6 2045 18.272.057 18.973.520 0,96 2065 16.908.585 17.125.051 0,98 Fonte: elaborazione AUSER su dati ISTAT febbraio 2018 ha individuato le mo- concentrare le risorse solo su alcuni non migliorerà nell’immediato la vita dalità per accedere al c.d. Fondo Ca- caregiver sulla base della gravità dello dei familiari che si occupano assidua- regiver, ancora non sono state definite stato del familiare assistito. In questa mente della cura dei loro cari disabili. le modalità attuative e non sono stati fase, non si può però escludere che il resi disponibili i fondi relativi. Diffi- criterio per l’assegnazione dei fondi Al riguardo è opportuno richiamare cile quindi stabilire a quanto ammon- possa essere semplicemente la data di quanto scrive il Senatore Ignazio An- terà il sostegno economico per ogni presentazione delle domande fino ad gioni promotore della iniziativa, in un familiare impegnato a tempo pieno esaurimento dello stanziamento. suo recente articolo 5: “innanzitutto nella cura del parente disabile. Se, bisogna superare un equivoco che anco- per ipotesi, lo stanziamento di 60 mi- Comunque, al di là del sostegno eco- ra troppo spesso è presente: il caregiver lioni in tre anni indicato in manovra nomico alle famiglie, il provvedimento non è un “badante”, non è cioè una per- venisse equamente suddiviso, ad ogni è importante perché per la prima volta sona pagata per prestare un’assistenza caregiver italiano toccherebbero appe- riconosce l’esistenza del caregiver nel domestica che riguarda per esempio la na 6 euro e 6 centesimi l’anno. Ma è nostro ordinamento e gli attribuisce una pulizia della casa, la preparazione del probabile che il legislatore decida di funzione sociale. Indubbiamente questo cibo, ecc. Il caregiver, invece, è la figura 5. Il sostegno ai caregiver famigliari di Ignazio Angioni in Abitare e Anziani Informa - Tecnologie assistive, smart city e innovazioni sociali per l’invecchiamento attivo – gennaio 2018
18 che quotidianamente segue il percorso terapeutico del proprio congiunto, lo as- siste moralmente e fisicamente, è il suo tramite con la pubblica amministrazio- ne, ne cura gli interessi da ogni punto di vista. Per svolgere questo delicato e fati- cosissimo impegno, in molti casi condot- to anche per diversi decenni, il caregiver da soggetto che aiuta il disabile diven- ta spesso a sua volta un soggetto fragi- le, bisognoso anch’esso di assistenza da parte dello Stato. È ormai riconosciuto che diverse patologie psichiche o fisiche sono da ricondurre a questa attività di assistenza”. Per una soluzione più strutturata sui diritti dei caregiver familiari è auspica- bile che l’attuale Governo e Parlamen- to assumano questo problema sperando che il lavoro fatto nella legislatura pre- cedente non vada del tutto vanificato. Si ricorda infatti che nel corso della precedente legislatura il Senato ha ap- provato un testo unificato sul tema dei caregiver mediando le proposte conte- Paul Klee – Senecio 1922 nute nei ddl n. 2266, 2228, 2048.
AeA informa 19 alle esigenze. Le scelte operate rappre- zione che colpisce - è utile ribadirlo - sentano la selezione delle parti meno soprattutto le donne. In tal senso nei Per una soluzione di impatto dei tre testi originali. Da tre testi originali e ancor meno nello un lato restituisce le responsabilità schema di testo unificato troppo poco più strutturata e le iniziative alle singole Regioni e o troppo timidamente si rilevano vo- sui diritti dei dall’altro evita di fissare un qualsiasi lontà di favorire un welfare che modi- obiettivo di servizio (premessa a spe- fichi lo scenario attuale in modo con- caregiver familiari cifici livelli essenziali di assistenza sistente e in tempi certi. È auspicabile è auspicabile che validi in tutto il Paese). Al contempo che questo non avvenga nella discus- rimanda sine die l’impegno dello Sta- sione in corso in Commissione lavoro l’attuale Governo to (ché non è certo delle Regioni) di e previdenza sociale del Senato. e Parlamento intervenire in ambiti delicati come il riconoscimento del diritto alla salute, assumano questo dei contributi figurativi per l’accesso problema sperando alla pensione, delle malattie professio- nali, infortuni e altro. che il lavoro fatto nella legislatura Di fondo permane una sorta di retro- pensiero secondo cui l’attività di ca- precedente non vada regiving va incentivata poiché è una del tutto vanificato. scelta volontaria e apprezzabile. Se in alcuni casi ciò corrisponde al vero, in moltissimi casi non è affatto una scel- ta, ma il risultato dell’assenza o della Nel merito della mediazione raggiun- carenza di servizi territoriali sufficien- ta molto c’è da dire e molto ancora si ti, adeguati, efficaci al sostegno delle deve fare per rendere il testo adeguato persone e delle famiglie. Una condi-
20 Siamo pronti per invecchiare a casa nostra? Davide L. Vetrano, Medico geriatra – Italia Longeva L a popolazione mondiale sta in- grata (ADI) diventa fondamentale per è occupata di ADI e ha presentato a vecchiando inesorabilmente garantire continuità delle cure e uno luglio scorso al Ministero della Salute con importanti conseguenze stile di vita dignitoso e vicino ai pro- i risultati della sua ricerca. sulla salute delle persone. La medici- pri cari. L’ADI rappresenta una forma L’Italia è il paese più vecchio d’Euro- na moderna e contemporanea e, con- di assistenza alla persona che si avvale pa. Nel 2050, gli ultra65enni rappre- seguentemente i sistemi sanitari dei di servizi sanitari e sociali tra di essi senteranno il 34% della popolazione paesi ad elevato reddito come l’Italia, integrati, destinata al cittadino che a nel nostro Paese, ovvero un cittadi- tradizionalmente si basano sull’offerta motivo di condizioni morbose e svan- no su tre, a fronte di una percentuale di cure e servizi che ruotano intorno taggi sociali, ha sviluppato uno stato odierna pari al 22%. Ma non si tratterà alla gestione di eventi clinici acuti e di di non autosufficienza che gli impedi- di una rivoluzione esclusivamente de- conseguenza vedono nell’ospedale il sce di usufruire dei servizi sanitari am- mografica. Se nel 2013 cinque milio- principale luogo delle cure. In tal sen- bulatoriali, ma per il quale, allo stesso ni di ultra65enni erano affetti da tre so, le raccomandazioni dell’Organiz- tempo, l’utilizzo dei servizi ospedalie- o più malattie, nel 2030 questi supe- zazione Mondiale della Sanità sono ri risulta inappropriato. I principali reranno gli 8 milioni, e tra loro 6 mi- molto chiare: è necessario un cambia- obiettivi dell’ADI sono: la cura della lioni saranno donne. Nel 2030, tra gli mento di rotta. Bisogna potenziare un persona presso il proprio domicilio, ultra65enni 10 milioni saranno affetti approccio che metta al centro dell’as- l’integrazione nella rete delle cure pri- da ipertensione, 4 milioni da malattie sistenza le esigenze globali della per- marie e secondarie e la riduzione dei cardiovascolari, 3 milioni da diabete, sona, basandosi sull’integrazione dei costi dell’assistenza socio-sanitaria (di 3 milioni da depressione e ansia, 2 mi- servizi e percorsi di cura personaliz- fatto inferiori se confrontati a quel- lioni da demenza, 1 milione da malat- zati, ma anche coinvolgendo l’intera li relativi alla istituzionalizzazione o tie respiratorie. Ma ciò che preoccupa comunità. La casa, salvo condizioni alla ospedalizzazione). Per il secondo maggiormente è l’aumento del carico di acuzie particolarmente gravi, rap- anno consecutivo, Italia Longeva – la di disabilità atteso per la popolazione. presenta il luogo privilegiato delle Rete Nazionale di ricerca sull’invec- Già oggi 4 milioni di ultra65enni cure. Con l’aumento dell’età e della chiamento e a longevità attiva istituita presentano almeno una disabilità complessità del quadro clinico degli dal Ministero della Salute con la Re- importante nelle attivita del vive- anziani, l’assistenza domiciliare inte- gione Marche e l’IRCCS INRCA – si re quotidiano, questi saliranno a 5
AeA informa 21 milioni nel 2030, con un’importante differenza tra uomini (1.5 milioni) e donne (3.5 milioni). Da queste disabi- lità scaturirà un’importante domanda di assistenza con conseguente – auspi- cabile – presa in carico da parte del si- stema sanitario nazionale. Questi dati impongono profonde riflessioni per le loro straordinarie implicazioni in campo medico e per l’importante im- patto che avranno sulla nostra società. Nell’ambito della seconda edizione dell’indagine sull’ADI, Italia Longe- va ha aperto una finestra sulla Long- Term Care in Europa, mostrando che nel nostro Paese la spesa sanitaria devoluta alla long-term care, inclu- si i servizi di assistenza domiciliare sia insufficiente quando confrontata a quella di altri Paesi europei, ma so- prattutto se considerata alla luce delle differenze demografiche esistenti tra l’Italia e questi Paesi (Tabella 1). Ma il focus principale dell’indagine è sta- to quello di completare la panoramica sullo stato dell’arte dell’ADI nelle di- verse Regioni, avviata nel 2017, inclu- Paul Klee – La città dei sogni 1921
22 dendo ulteriori 23 aziende sanitarie, valenza clinico-assistenziale che sono pena il collasso del sistema. Svariati che si sommano alle 12 esaminate lo previste nei LEA, arrivando, in alcuni fattori contingenti rendono ardua scorso anno, per un totale di 35 ASL casi, ad offrire fino al 100% dei servi- questa sfida: l’incremento dell’indice distribuite in 18 Regioni, che offrono zi, come avviene a Catania, Chieti e di vecchiaia, la progressiva disgrega- servizi territoriali a circa 22 milioni di Salerno. Un’evidente disomogeneità zione del costrutto di famiglia tra- persone, ossia oltre un terzo della po- riguarda invece il numero di accessi dizionale, l’insufficiente numero di polazione italiana. per ciascuna presa in carico, con un caregiver, le profonde diseguaglianze Il trend dell’offerta dell’ADI agli an- minimo di 8 ad un massimo di 77 della sociali e geografiche, solo per citarne ziani si conferma in crescita, con un ASP di Potenza, e le ore di assistenza alcuni. incremento dello 0,2% rispetto al dedicate al caso, che oscillano da un La mission di Italia Longeva è proprio 2016, ma che resta ancora un privile- minimo di 9 ad un massimo di 75 nella quella di aiutare il Paese a non farsi gio per pochi: solo 3,2% degli over65 ASL Roma 4. In tutti i casi, si tratta di trovare impreparato di fronte a quella usufruisce di servizi ADI, con im- interventi principalmente a carattere che è emergenza già oggi. portanti differenze tra le diverse aree infermieristico e, a seguire, fisiotera- del Paese, spesso anche all’interno del- pico e medico. All’ampia variabilità in Le indagini ADI 2017 e 2018 di Italia la stessa Regione (Figura 1). Le disu- termini di assistiti ed attività erogate, Longeva sono disponibili sul web ai guaglianze riguardano l’accesso al ser- corrispondono anche costi differenti seguenti indirizzi: vizio, le prestazioni erogate (rispetto per la singola presa in carico che varia- no dai 543 euro della ATS Montagna www.italialong eva .it/wp -content/ quelle previste dai livelli essenziali di agli oltre 1000 euro della ASP Poten- uploads/2017/07/RicercaAdi.pdf assistenza (LEA), le ore di assistenza dedicate a ciascun assistito, la natura za. Ciò che stupisce è che non sempre www.italialong eva .it/wp -content/ pubblica o privata degli operatori e il ad un maggior carico assistenziale cor- uploads/2018/07/LTC_ADI2018. costo dei servizi offerti nell’ambito di risponde una spesa più elevata. pdf una presa in carico. Come mostrato Alla luce di questi dati sarà imperativo dall’indagine, le ASL coinvolte garan- rimboccarsi le maniche al fine di co- tiscono ai cittadini anziani in ADI cir- struire un sistema delle cure domici- ca l’87% delle 31 prestazioni a più alta liari più equo, efficiente e sostenibile,
AeA informa 23 Tabella 1. Spesa sanitaria corrente per funzione di assistenza (%) sul totale della spesa sanitaria in Europa. Dati ordinati per spesa relativa alla long-term care. Prodotti Assistenza farmaceutici Servizi per la sanitaria Long-term Servizi PAESI e altri prevenzione Altro Totale per cura e care ausiliari apparrecchi delle malattie riabilitazione terapeutici Svezia 52.2 26.3 3.7 12.3 3.1 2.4 100 Olanda 51.9 24.8 1.8 12.7 3.6 5.2 100 Danimarca* 56.6 24.4 4.6 9.9 2.4 2.1 100 Belgio 49.4 24.3 5.0 16.2 1.7 3.4 100 Lussemburgo 52.9 23.5 5.9 11.0 2.4 4.3 100 Irlanda 53.9 22.7 2.8 14.1 2.7 3.7 100 Regno Unito 56.7 18.2 1.8 14.5 5.2 3.7 100 Finlandia* 59.4 17.7 3.4 14.6 3.3 1.7 100 Germania 51.3 16.3 4.9 19.8 3.0 4.8 100 Austria 59.3 14.9 3.0 16.9 2.2 3.8 100 Rep. Ceca* 46.5 12.5 12.3 20.0 3.2 5.5 100 Francia* 54.3 12.0 5.4 20.4 1.9 6.1 100 Slovenia* 56.3 10.3 3.5 22.7 3.1 4.1 100 Italia 55.1 10.1 8.2 20.7 4.0 1.9 100 Spagna 58.7 9.2 5.0 22.3 2.0 2.9 100 Lituania 52.1 8.6 5.2 30.1 1.9 2.0 100 Polonia* 59.6 6.8 4.7 23.6 2.7 2.7 100 Romania 42.9 6.4 5.2 39.6 2.1 3.7 100 Lettonia* 49.3 5.9 11.2 30.0 2.0 1.6 100 Estonia 57.7 5.7 10.8 20.9 3.2 1.9 100 Ungheria* 52.5 4.3 5.3 33.1 2.6 2.2 100 Cipro 63.6 3.4 11.5 19.3 0.7 1.5 100 Croazia* 49.6 2.7 9.1 32.0 2.9 3.7 100 Portogallo 65.8 2.6 8.3 19.6 1.8 2.0 100 Grecia 61.7 2.0 4.0 28.3 1.3 2.6 100 Slovacchia* 50.7 0.3 8.3 34.6 1.9 4.2 100 Bulgaria 47.7 0.1 4.2 43.5 2.5 2.0 100 *dati riferiti al 2014. Fonte: Spesa sanitaria secondo il System of Health Accounts 2011. Eurostat Database. Anno 2017.
24 Figura 1. Percentuale di anziani (ultra65enni) in ADI in Italia nel 2017.
AeA informa 25 La residenza sanitaria assistenziale: problemi e prospettive Carlo Fiore, Dir. Assistenza RSA Ist. San. Michele di Roma L a Residenza Sanitaria Assisten- In Italia nei prossimi anni la doman- hanno individuato possibili modali- ziale (RSA) è una struttura re- da di servizi sociosanitari e la relativa tà d’intervento che sono in grado di sidenziale con diverso grado di spesa pubblica e privata sono destinate orientare il sistema verso maggiori compromissione funzionale. Si caratte- ad aumentare in modo considerevole, standard di efficacia e al contempo di rizza per un tipo di intervento integra- specie per quanto riguarda l’assistenza garantire la sostenibilità finanziaria to sociosanitario, dove la componente continuativa. delle cure. sanitaria risulta necessariamente di ele- vata intensità sul fronte del nursing e L’affermarsi dei bisogni sanitari è sem- Tra le molteplici strade percorribili della terapia della riabilitazione. pre più giustificato sia dal progressivo a livello europeo in diversi casi si sta invecchiamento generale della popo- affermando il cosiddetto “sistema a Accanto a queste esigenze prioritarie lazione, con un forte incremento degli rete”, nell’ambito del quale le strutture di tipo sanitario si collocano con pari over 80 sia dal forte incremento del residenziali di assistenza extra ospeda- importanza quelle sociali, centrate numero delle famiglie cosiddette mo- liera e le altre strutture “intermedie” sulla prevenzione dello stress da istitu- nonucleari (con conseguente riduzio- sono chiamate a svolgere una funzione zionalizzazione e sul raggiungimento ne delle potenzialità di assistenza ero- di raccordo tra gli ospedali e i servizi del massimo livello possibile di riatti- gata all’interno dei nuclei famigliari), presenti nel territorio vazione psico-sociale dell’ospite. sia dalla progressiva evoluzione del sistema ospedaliero verso l’assisten- In Italia lo Stato assistenziale non Il raggiungimento di tali obiettivi sanita- za per i soli acuti (da cui è derivata la avvantaggia che in misura modesta i ri e sociali è possibile solo se l’interven- forte esigenza di promuovere un’assi- beneficiari dichiarati (i poveri), con- to, preceduto da un’adeguata valutazio- stenza extra ospedaliera in grado di af- siderato che il fine del welfare state ne multidimensionale individualizzata, frontare i bisogni della fase post acuta non è quello di aiutare i meno abbien- viene eseguito dall’equipe interdiscipli- dell’intervento sanitario). ti, di combattere la povertà (questo è nare, i cui componenti sono stabilmente solo il pretesto) ma di fare l’interesse rappresentati dall’infermiere, dall’assi- In questo contesto, sul fronte dell’of- di quanti - politici, burocrati e pro- stente sociale, dai terapisti della riabili- ferta di servizi e strutture, le esperien- fittatori assortiti, vivono alle spalle tazione e dalle figure mediche. ze più avanzate realizzate in Europa dell’industria dell’assistenza.
26 In conseguenza, anche se esiste ormai elementi regressivi di redistribuzione. territorio anche se non può rappresen- consenso diffuso sulla indesiderabilità tare la sola risposta possibile ai com- degli attuali programmi istituziona- La politica redistribuzionista incarna plessi problemi degli anziani non au- lizzati delle strutture residenziali di un individualismo astratto e falso in tosufficienti. assistenza, la possibilità che vengono ab- cui le istituzioni intermedie che sono bondonati appare remota, perché l’in- la indispensabile matrice dell’indivi- La RSA dovrà quindi non ostacolare, teresse organizzato, consapevole e con- dualità sono messe da parte o soppres- ma anzi stimolare il potenziamento centrato dei beneficiari effettivi, finirà se. Essa è specialmente ostile a quella di tutti gli altri servizi (ass. domici- immancabilmente col prevalere sull’in- istituzione che è la pietra angolare del- liare, centri diurni, house sociale, etc) teresse diffuso, scarsamente percepito e la società civile, la famiglia. che concorrono ad individuare nuove disorganizzato della collettività. forme di residenzialità per gli anziani, Se è vero che le RSA sono strutture che pur mantenendo la caratteristica L’anziano povero, fragile, emarginato, a duplice valenza (sociosanitaria) al- di civile abitazione possono al con- continuerà ad essere senza assistenza, lora, accantonati in questa sede i ra- tempo mantenere un buon grado di e la società continuerà a spendere mon- gionamenti suindicati, e prestando autonomia e l’attivazione di un soste- tagne di miliardi ufficialmente a loro fa- attenzione al nostro Paese, si osserva gno nelle situazioni di maggiore fragi- vore, di fatto a beneficio di un esercito di che la famiglia non riesce a soppor- lità anche con gruppi di mutuo aiuto. “professionisti” dell’assistenza pubblica. tare il forte impegno richiesto per la cura dell’anziano non autosufficiente, La RSA a livello strutturale e organiz- Se a questo si aggiunge che in generale e pertanto, l’istituzionalizzazione e il zativo deve rafforzare la sua caratteri- il costo dell’assistenzialismo di Stato ricovero nelle strutture sanitarie as- stica di residenza lasciando l’aspetto e grava su tutti, anche sui poveri, mentre sistenziali risultano ancora le uniche l’organizzazione di un piccolo ospe- i benefici vanno spesso a tutti, anche a forme di assistenza possibili nei con- dale e porre tra i suoi obbiettivi pri- coloro che non sono poveri, ci si può fronti di questi soggetti. oritari quello della qualità della vita rendere conto che la socialità dello Sta- degli ospiti, evitando nel contempo to assistenziale, nella sua forma attuale In questo contesto, si deve cercare di il rischio di omissione di assistenza è perlomeno dubbia, data la presenza di mantenere la RSA una struttura del dell’anziano a cui va garantito il dirit-
Puoi anche leggere