EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it

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EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
RadiocorriereTv
                                                 SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
                                                 numero 45 - anno 91
                                                 14 novembre 2022

                                TALDO
                 GIANCARLO DE CA
                               INALI
                 CRONACHE CRIM
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

                     CATERINA SHULA
                                      F DREAMS
                     BEAUTY THE LAND O

                                            EMOZIONI
                                         A RUOTA LIBERA
        ©Assunta Servello
EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
ANDIAMO
   Nelle librerie        IN SCENA
e negli store digitali   "Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile
                         all’attore" così sentenziava Eduardo De Filippo. E la vita
                         difficile è arrivata con il Covid prima, e con la guerra
                         poi, e di riflesso con la crisi economica e con una ripresa
                         coraggiosa ma difficile. Migliaia di attori, registi,
                         tecnici e addetti vivono il presente con una grande voglia
                         di riemergere che si avverte in tutta la sua forza. Cercano
                         di riprendere in mano la loro vita, perché come diceva
                         ancora Eduardo, “teatro significa vivere sul serio quello
                         che gli altri nella vita recitano male”

                                                                                        Vita da strada
                         I teatri hanno ripreso il loro vigore, alcuni hanno
                         proposto le accattivanti doppie serate al posto
                         dell’abbonamento, altri, una serie di promozioni risultate
                         vincenti. Si registra infatti un cambio di tendenza, con
                         il pubblico che torna a sedersi in poltrona dopo le battute
                         d’arresto, le sospensioni, la restituzione dei biglietti, le
                         riprogrammazioni.
                         Uno tsunami che ha investito tutto il settore e che oggi,
                         pur non essendo stato ripagato, si sente confortato degli
                         enormi sforzi vissuti in questi ultimi due anni, da un
                         pubblico che sta riacquistando fiducia. Perché il teatro è
                         un contenitore di grandi storie, tra il passato e il
                         presente, dove emergono contraddizioni e conflitti del
                         nostro tempo. Luogo da sempre centrale di una comunità.
                         Fermato dalla pandemia, ha generato riflessione e
                         rivalutazione, segnando, come ogni pausa temporale, un
                         nuovo inizio. Il teatro ci eleva, è fonte di speranza, è
                         luogo in cui lo spettatore beneficia di immagini, parole,
                         musica, danza e continua a connetterci con la realtà
                         anche in questa era digitale.
                         E oggi, pur rifacendosi il maquillage con effetti digitali,
                         le tavole del palcoscenico restano un profumo di vita, di
                         storie, di passaggi, di personaggi, un atto d’amore per chi
                         sale e vive il palco. Un luogo sconosciuto, ma che diventa
                         casa, per chi è seduto in poltrona a guardare. Perché, la
                         vita, non è un teatro.

                                                              Fabrizio Casinelli
EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
SOMMARIO                                                                                                                                                                          PER ME
                                                                                                                                                                                                                 CATERINA
                                                                                                                                                                                                                  SHULHA
           N. 45                                                                                                                                                            Samanta Togni e Filippo         Adoro mettermi in gioco:
                                                                                                                                                                              Magnini tornano con             l’attrice interpreta Eva
14 NOVEMBRE 2022                                                                                                                                                           tanti consigli utili per un      in “The land of dreams”,
                                                                                                                                                                            corretto stile di vita. Dal      il film diretto da Nicola
                                                                                                                                                                             19 novembre, il sabato                 Abbatangelo
                                                                                                                                                                           mattina alle 9.30 su Rai 2
                                                                                                                                                                                                                       40
                                                                                                                                                                                       32

   VITA DA STRADA
                                                                                                                                                                                                                                                                               CRUSH – LA STORIA
                                                                                                                                                                        LA VOCE DELLE STELLE              TIZIANO FERRO DAY                    PLOT MACHINE
               3                                                                                                                                                                                                                                                                   DI STELLA
                                                                                                                                                                            Un affascinante ritratto        Una giornata in diretta in             Anteprima della             Il primo amore ai tempi del
                                                                                                                                                                              di Margherita Hack            compagnia di uno dei più               puntata in onda                cyberbullismo: la nuova
                                                                                                                                                                            attraverso la sua stessa         applauditi protagonisti                su Rai Radio1              serie è in onda tutti i giorni
                                                                                                                                                                                  voce. Venerdì              del panorama musicale                                             alle 19.10 su Ray Gulp ed è
                                                                                                                                                                                 18 novembre               nazionale. Su Rai Radio 2 il                    50                      disponibile su Rai Play
                                                                                                                                                                              alle 15.35 su Rai 3                 14 novembre
                                                                                                                                                                                                                                                                                            58
                                                                                                                                                                                      34                               44

                                                                                      ASPETTANDO                                                                                                                                                 DONNE                           LE CLASSIFICHE
                                         ESTERNO NOTTE                                                                                    TEATRO IN TV                     OSSI DI SEPPIA                          TEATRO
                                                                                       VIVA RAI 2                                                                                                                                            IN PRIMA LINEA                    DI RADIO MONITOR
                                          Le voci dei protagonisti             Le notizie secondo Fiorello: su                     I Sei Pezzi Facili di Mattia Torre   Acqua granda a Venezia. Dal        Il musical di Peppa Pig: dal        Cecilia Tartoni, Capo               Tutto il meglio della
                                        dell’evento cinematografico         RaiPlay, dal lunedì al venerdì, prove                  con la regia di Paolo Sorrentino.    15 novembre su RaiPlay e il        19 novembre all’8 gennaio        Gabinetto della Questura                musica nazionale e
                                         per la tv firmato da Marco         di risveglio con la rassegna stampa                      Dal 19 novembre per cinque            18 novembre su Rai 3               sui palcoscenici italiani     di Torino, racconta la sua             internazionale nelle
                                        Bellocchio: Fabrizio Gifuni,            più improbabile d'Italia. Il 5                      settimane alle 22.00 su Rai 3                                                                                   esperienza                     classifiche di AirPlay
                                       Margherita Buy, Toni Servillo,       dicembre il debutto anche su Rai 2                                                                      36                                  46
                                         Gabriel Montesi e Daniela                                                                                 24                                                                                                     52                                60
                                                     Marra                                      10

                                                    10

                                            ANTONINO                                  GIANCARLO
FRANCESCA FIALDINI                                                                                                                         QATAR 2022                     BASTA UN PLAY                            MUSICA                          CULTURA                        CINEMA IN TV
                                           SPADACCINO                                 DE CATALDO
 Su Rai 1 conduce “Da noi…                Davvero Tale e Quale:                     La nera per capire chi                               L’emozione del racconto                   La Rai                  Marco Masini festeggia 30         L'arte, la musica, la storia,        Una selezione dei film
  a ruota libera” e su Rai 3              intervista al vincitore                 siamo e chi siamo stati: il                               senza immagini: il                  si racconta               anni di carriera con un doppio    la danza, il teatro, i libri, la       in programma sulle
 “Fame d’amore”: intervista              dell’edizione 2022 dello                 lunedì, in seconda serata                             direttore Andrea Vianello               in digitale                vinile, “Live At Teatro della         bellezza raccontati                     reti Rai
a uno dei volti più amati del              show di Carlo Conti                       su Rai 1, uno dei più                              anticipa l’impegno di Rai                                             Pergola”, e con un libro,             dai canali Rai
      servizio pubblico                                                           apprezzatigiallisti italiani                            Radio 1 e Rai Radio 1                     38                     ‘’L’altalena - La mia storia’’                                                   62
                                                    10                             ci porta alla scoperta di                             Sport per il Campionato                                                                                          54
             6                                                                       “Cronache criminali”                               del Mondo di calcio 2022                                                        48

                                                                                                20                                                 28

                   RADIOCORRIERETV              DIRETTORE RESPONSABILE               www.radiocorrieretv.rai.it    Capo redattore              Grafica
                   SETTIMANALE DELLA RAI        FABRIZIO CASINELLI                   www.raicom.rai.it             Simonetta Faverio           Vanessa Penelope
                   RADIOTELEVISIONE ITALIANA
                   Reg. Trib. n. 673
                                                Redazione - Rai
                                                Viale Giuseppe Mazzini 14
                                                                                     www.ufficiostampa.rai.it      In redazione
                                                                                                                   Cinzia Geromino
                                                                                                                                               Somalvico
                                                                                                                                                                          TUTTI I PROGRAMMI
                   del 16 dicembre 1997         00195 ROMA                                                         Ivan Gabrielli
                   Numero 45 - anno 91          Tel. 0633178213                                                    Tiziana Iannarelli                                     SONO DISPONIBILI SU
                   14 novembre 2022

                                                     RadiocorriereTv        RadiocorriereTv          radiocorrieretv
EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
Protagonisti dei suoi programmi sono la parola e il
                        FRANCESCA FIALDINI                       racconto. Su Rai 1 con “Da noi… a ruota libera” e su
                                                                Rai 3 con “Fame d’amore”, la conduttrice abbatte muri
                                                                 e spinge gli ospiti a liberarsi del loro “personaggio”. E
                                                                 del suo ruolo televisivo ci dice: «Nel tempo ho scelto
                                                                di lasciarmi andare, di mostrarmi più per ‘la Francesca’
                                                                  che non per ‘la Fialdini’, ho deciso di assomigliare di
                                                                                 più a quella che sono»

                                                                U
                                                                            n’altra stagione di super lavoro, come sta andando?
                                                                            Siamo molto felici sia per “Da noi… A ruota libera”
                                                                            che per “Fame d’amore”. “Da noi… A ruota libera” ha
                                                                            conquistato una fetta di pubblico che lo aspetta, e
                                                                questo fa sì che si crei una dinamica tra noi e il pubblico di reci-
                                                                proco affetto e di voglia di stimoli. Considerando che siamo un
                                                                programma giovane, siamo molto felici della grande famiglia
                                                                che stiamo diventando, siamo contenti anche degli ospiti che
                                                                vengono a trovarci.

                                                                Quella del racconto è un po’ la modalità e la missione del con-
                                                                duttore degli anni duemila, come si trova in questi panni?
                                                                È il lavoro che ho sempre desiderato fare, e raccontare storie ri-
                                                                mane la formula vincente in ogni forma di espressione. Dentro
                                                                ci sono tutte le emozioni, tutte le scale di valori, i punti di vista
                                                                che appartengono alle persone sono universali. Immedesimarti
                                                                nella storia degli altri può fare molto bene. Sia per prenderne
                                                                le distanze, alle volte, sia per riuscire a trovare una motivazione
                                                                dentro noi stessi. Per far girare la ruota per il verso giusto, per
                                                                cambiare le cose e avere il coraggio, la forza, la voglia, la deter-
                                                                minazione di non arrendersi alle difficoltà. La scelta di sottoli-
                                                                neare come dentro di noi possa scattare una scintilla che ci fa
                                                                reagire, ci fa resistere, è quella che ha premiato “Da noi… A ruo-
                                                                ta libera”. Evidentemente c’è bisogno di questo in un momento

                        SEMPRE
                                                                storico delicato come quello che stiamo vivendo.

                                                                “Fame d’amore” è un viaggio che l’ha portata a indagare il rap-
                                                                porto tra i giovani e il cibo, cosa ha imparato?
                                                                Se prima ero già convinta che l’empatia fosse la chiave di volta
                                                                di tutta una narrazione, il rapporto con le persone, le cose che
                                                                indaghiamo e incontriamo, oggi dico che con “Fame d’amore”
                                                                questa empatia è diventata proprio l’unico punto di vista pos-
                                                                sibile per mettermi davvero in ascolto. Mi sono messa tanto

                        IN ASCOLTO
                                                                in sottrazione dimenticando me stessa per accogliere i ragazzi
                                                                che abbiamo intervistato a braccia aperte, senza nessun tipo di
                                                                filtro o pregiudizio, perché altrimenti diventa davvero compli-
                                                                cato. Se ragioni per cercare di comprendere il motivo per cui
                                                                questi ragazzi si fanno del male o fuggono dalla loro routine,
                                                                magari non ce la fai perché sei troppo condizionato dal tuo mo-
©Assunta Servello

                                                                do di vivere la vita. Se ti abbandoni totalmente al loro racconto,

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dando valore al tempo che trascorri insieme a loro, diventa il                                   svelamento, quando si abbattono le difese, quando stai bene in
    più bel lavoro possibile. Entrare nella mente degli altri non è                                  un posto anche se sei in televisione, ma ti dimentichi di avere
    mai facile, ma un lavoro infinito. Lo sanno bene i nostri esperti                                le telecamere addosso perché si crea un dialogo intimo, pro-
    che ci guidano nell’incontro con i ragazzi. Di fronte a questo                                   fondo, bello, anche se con il sorriso, allora io ho vinto.
    ignoto così complesso, così grande, che può essere anche un
    abisso per noi, l’unica cosa da fare è mettersi in ascolto.                                      Quest'anno la vediamo con un look più rock…
                                                                                                     Probabilmente ho fatto un cambiamento profondo, pian piano,
    Occuparsi di questi temi porta ad attivare un lavoro “intro-
                                                                                                     dentro di me, che mi ha portato a buttare via la veste della con-
    spettivo”, di autoanalisi, cosa ha capito di più di se stessa?
                                                                                                     duttrice, che mi dava sicurezza per andare in onda. Ho indos-
    L’effetto di “Fame d’amore” è doppio: da un lato ti dà delle chia-
                                                                                                     sato i panni dell’intrattenitrice e ho scelto di lasciarmi andare,
    vi di comprensione di ciò che è difficile da capire, dall’altro,
    inevitabilmente, ti fa da specchio. Specchio in cui le tue ferite,                               di mostrarmi più per la Francesca che non per la Fialdini, di
    i traumi personali, vengono amplificati. Parlo delle cose rima-                                  raccontare di più anche la mia persona, ho deciso di assomi-
    ste irrisolte e sospese nel tempo. La tua vita viene raccontata                                  gliare di più a quella che sono. Anche attraverso il look, che
    attraverso gli occhi degli altri, è molto avvincente da un lato,                                 è qualcosa che ci racconta. Tutto ha il suo significato dentro il
    dall’altro ti inchioda alle tue responsabilità. Ti fa capire che se                              testo televisivo.
    tu non risolvi le questioni dentro di te non sei neppure suffi-
    cientemente in grado di potere raccontare la persona che hai                                     Cosa prova e cosa pensa quando si rivede in televisione?
    davanti. È molto impegnativo, un lavoro mentale, psicologico,                                    Quando mi ricapita, e mi ricapita su RaiPlay, è perché vado a ve-
    emotivo.                                                                                         dere come migliorare le cose, vado a verificare. Mi riguardo in
                                                                                                     un contesto, in relazione al pubblico, all’ospite, alla telecamera.
    Lei è abituata ad abbattere muri, a parlare della vita a ruota
                                                                                                     Lì sono uno strumento a disposizione, mi guardo con l’occhio
    libera… quanto si emoziona e quanto si diverte?
                                                                                                     di chi cerca di capire se sia andato tutto per il meglio. Quando
    La cifra di “Da noi… A ruota libera” è quella del sorriso, dell’al-
    legria, della positività. Un modo di raccontare completamente                                    vado in onda sono totalmente a disposizione e mi metto tanto
    diverso. “Fame d’amore” non cerca il dolore, ma è una docu-se-                                   in gioco. Nell’ultimo anno e mezzo emozionarmi è diventato
    rie che racconta la realtà, cruda, con l’intento di investigare, di                              sempre più frequente e non mi nascondo. Nella vita, nelle no-
    portare alla luce le emozioni forti. Il programma di Rai 1 vuole                                 stre giornate, dobbiamo condividere gioie e dolori, questo deve
    fare la stessa cosa utilizzando una chiave completamente di-                                     succedere anche in un contesto televisivo, dove le relazioni, se
    versa. A interessarci non sono le emozioni fini a loro stesse,                                   sono autentiche, portano a una condivisione.
    ma il modo in cui vengono affrontate. Il tema delle emozioni,
    dell’intelligenza emotiva, dei traumi emotivi che ci portiamo                                    A breve partiranno i Mondiali senza l’Italia, li seguirà?
    dentro, sta diventando per me una chiave di lettura della realtà                                 Li seguirò certamente, anche perché andranno in onda al posto
    e delle relazioni, che sta condizionando anche la mia vita oltre                                 mio per ben 4 domeniche. Non ho scuse, guarderò i Mondia-
    al mio lavoro. È un nuovo filone di psicoanalisi che approfon-                                   li. Certo, è un tifo sbiadito, avrei tanto voluto vedere la nostra
    disco a casa, un punto di vista che va a integrare il giornalismo                                Nazionale dare il meglio di sé e farci sognare. Comunque sia, è
    in modo potente. Paradossalmente un programma di intratte-                                       bello pensare che il mondo venga raccontato anche attraverso
    nimento, dove le emozioni sono una forma di conoscenza della                                     il gioco del calcio in un momento in cui c’è bisogno di sentirsi
    realtà, diventa un appuntamento motivazionale, per dare co-
                                                                                                     tutti più legati, insieme.
    raggio, speranza, una prospettiva, e comunque offrire un punto
    di vista laterale sulle cose. Raccontare la storia di una famiglia                               Che rapporto ha con lo sport?
    numerosa, o la scelta di un ragazzo o di una ragazza di affron-                                  Non ci frequentiamo molto. Usiamo giuste distanze per andare
    tare la propria disforia di genere, per diventare qualcuno che                                   d’accordo, lo seguo più in televisione. Amo andare a sciare, amo
    assomigli di più alla loro profonda intimità, significa racconta-
                                                                                                     la montagna. La passione per lo sci è in cima a tutte le altre,
    re due facce della realtà: entrambe vanno accolte e valorizzate
                                                                                                     speriamo di poterlo fare quest’anno.
    per quelle che sono. Allo stesso tempo, fornisci strumenti agli
    altri per comprendere meglio di cosa si tratta.                                                  Pensa al futuro?
                                                                                                     Lo faccio tutti i giorni perché il futuro è già qua. Ci penso a 360
    Che cosa cerca in un ospite, sia vip o meno?
    Che riesca a mettersi seduto sullo sgabello senza una masche-                                    gradi, come donna preoccupata per quello che vede e come
    ra. Se mi accorgo che quella maschera c’è cerco di togliergliela,                                professionista. A maggior ragione credo che la strada che ho
    studiando molto anche il linguaggio del corpo. Tante volte un                                    scelto, di tirare fuori il meglio dalle persone che vengono a
    ospite viene per portare il suo personaggio. Quando c’è questo                                   trovarmi, sia la scelta giusta. 
                                                                           ©AGI
                                                                          ©AGI

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ESTERNO NOTTE

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                                                                                 NECESSARIO

                        Le voci dei protagonisti dell’evento cinematografi-
                        co per la tv firmato da Marco Bellocchio. Un’opera
                        potente, come fondamentale fu la vicenda umana e
                        politica di Aldo Moro. Da allora, da quel 16 marzo
                        1978, l’Italia non fu più la stessa. In onda in prima
                            serata su Rai 1 il 14, 15 e 17 novembre
©ANNA CAMERLINGO

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FABRIZIO GIFUNI è Aldo Moro                                                                                                                   MARGHERITA BUY è Nora Moro
                      Nella vicenda Moro c’è una grande responsabilità di rimozione                                                                                      Mi rivolgo a chi ancora deve avere un ruolo, ai genitori
                    profonda… mi sono spesso chiesto perché in questi ultimi decenni                                                                                e ai nonni, devono aiutare queste nuove generazioni a studiare
                    non si è più avuta la voglia di tornare su quella storia, perché si è                                                                                                   e a capire la storia
                                           preferito dimenticarla

                                                                                                                                                                   Come nasce lo studio del suo ruolo?
                    Il primo confronto con il maestro Bellocchio su questo ruolo…                                                                                  Bellocchio mi ha raccontato che personaggio fosse, ho letto un
                    Quello che ci ha chiesto Marco (Bellocchio, il regista), ma che                                                                                libro che la riguardava, cercando di entrare nell’animo di que-
                    era già molto chiaro leggendo la sceneggiatura, era quello di                                                                                  sta donna, una persona semplice che amava molto la famiglia,
                    entrare ciascuno in questo grande racconto collettivo, che ha                                                                                  ma che stava lontana dal mestiere del marito e che invece, im-
                    tanti punti di vista e non sposa solo lo sguardo di un perso-                                                                                  provvisamente, si è ritrovata a vivere una vita che non imma-
                    naggio o di un altro. Ciascuno di noi aveva la consapevolezza                                                                                  ginava per lei e per la sua famiglia, troppo esposta. Vivere un
                    di essere parte di qualcosa di molto grande. Al regista interes-                                                                               dolore così forte, ma molto schiva e attenta a non mostrare ec-
                    sava un’indagine sullo stato d’animo profondo di ciascuno dei                                                                                  cessivamente le sue emozioni. Viveva con rigore il suo dolore,
                    personaggi, non solo un discorso politico o storico, ma proprio                                                                                arrivava a delle punte di estrema disperazione con freddezza. È
                    un’indagine serrata su quello che si muoveva in quei 55 giorni                                                                                 stato molto complicato ma interessante per un lavoro di attore.
                    all’interno di ognuna delle figure che compongono il racconto.
                                                                                                                                                                   Cosa rivela il film di Bellocchio di alternativo rispetto alla sto-
                    In “Esterno Notte” c’è un Moro in assenza. Come si crea un’as-                                                                                 ria, alla cronaca e alla letteratura?
                    senza così presente nella storia?
                                                                                                                                                                                                                                               TONI SERVILLO è Papa Paolo VI
                                                                                                                                                                   C’è un occhio diverso nel raccontare questi momenti, c’è una
                    Assenza più acuta presenza diceva un grande poeta. Credo                                                                                       libertà e uno sguardo d’autore. La vicenda è ripercorsa sicu-
                                                                                                                                                                                                                                               Mi auguro che siano tanti i giovani a guardare questo
                    che questo si crei naturalmente grazie al formidabile talento                                                                                  ramente anche dal punto di vista storico, con situazioni che
                                                                                                                                                                                                                                                   film che invita a ricordare di non dimenticare
                    di Bellocchio, organizzare un racconto in cui la figura di Moro,                                                                               vanno viste perché rendono il racconto ancora più inquietante.
                    anche quando non c’è, non è presente nella vicenda, è forte-                                                                                   E’ stato uno spaccato storico tra i più allucinanti che il nostro
                    mente presente in ogni momento. Come si crea non lo so, io ho                                                                                  Paese abbia vissuto, ma Bellocchio ce lo mostra con un occhio         L’importanza di raccontare anche in tv, oggi, la storia di Aldo
                    cercato di abbandonarmi il più possibile, anche perché avevo,                                                                                  di artista quale lui è.                                               Moro…
                    per scelta e per fatalità, attraversato la figura del leader della                                                                                                                                                   Credo che un editore importante come la Rai debba prendersi
                    DC tante volte in questi anni, soprattutto a teatro con un lungo                                                                               Cosa rende questo film necessario?
                                                                                                                                                                                                                                         questi rischi proprio per il ruolo che occupa all’interno della
                    lavoro dedicato alle carte di Moro. Questa volta insieme a Mar-                                                                                Necessario lo è sempre quando si parla di vicende così impor-
                                                                                                                                                                                                                                         cultura nel Paese. Chiamare un grandissimo autore a fare un’o-
                    co ho scelto e cercato di dimenticare un po’ tutto e di entrare                                                                                tanti, sono contenta che la Rai si sia messa al servizio di questa
                                                                                                                                                                                                                                         pera di questa natura, che mette insieme una originalità di lin-
                                                                                            perché ci è stato detto che siamo in un’Italia nuova, con uomini       storia, che sia poi capitato proprio in questo momento storico
                    in questo grande fantasma della nostra storia. Questa è anche                                                                                                                                                        guaggio e un approfondimento su contenuti molto importanti.
                                                                                            e donne che nulla hanno a che vedere con quel passato. Avere           è davvero interessante. “Esterno Notte” andrà dentro le case
                    una storia di fantasmi nel nostro passato di ombre, anche il
                                                                                            la pazienza di comprendere cos’è successo a questo Paese ne-           degli italiani, spero che le famiglie vogliano spiegare ai propri     Come è entrato nell’animo del suo personaggio?
                    titolo suggerisce una visione notturna, nei palazzi della politica
                                                                                            gli ultimi decenni, ha a che fare molto con il nostro presente.        figli che sono cose che vanno viste, insieme, proprio come suc-       Sono personaggi storici realmente esistiti quindi sicuramen-
                    le cose importanti accadono di notte, ma di notte ciascuno di
                                                                                            Questo film non racconta solo una pagina di storia del nostro          cedeva qualche tempo fa, quando ci si riuniva per guardare e          te era necessaria una documentazione, per ragione di età io
                    noi si abbandona a un’altra vita, quella dei sogni, una compo-
                                                                                            passato, forse la pagina più importante del secondo Novecento,         discutere. Siamo abituati a non parlare più di niente, a vedere       ricordo perfettamente la vicenda che qui è raccontata. Marco
                    nente molto forte anche in “Esterno Notte”.
                                                                                            ma ci costringe a fare i conti con quello che siamo ora.               immagini, gente che occupa degli spazi nella nostra testa. Mi         ci ha chiesto soprattutto di dare forza all’aspetto simbolico dei
                    Viviamo come Paese un forte senso di colpa verso la vicenda                                                                                    rivolgo a chi ancora deve avere un ruolo, ai genitori e ai nonni,     personaggi, nel caso del Papa, di raccontare il conflitto molto
                    di Aldo Moro. Cosa significa questo approfondimento televisivo          Moro richiamava la politica alla responsabilità. Che valore ha                                                                               forte che c’era in una persona in quella posizione, tra il sen-
                                                                                                                                                                   devono aiutare queste nuove generazioni a studiare e a capire
                    per un pubblico più giovane?                                            questa parola oggi?                                                    la storia.                                                            so di responsabilità di un uomo che esercita anche un potere
                    Questo progetto ha già avuto una sua prima vita cinematogra-            Responsabilità, come anche memoria, sono parole che posso-                                                                                   temporale e la misericordia che appartiene a un uomo di fede.
                    fica, inaspettata, non certamente per la storia di Marco Belloc-        no essere svuotate di qualsiasi significato e ridotte a brandelli,
                                                                                                                                                                                                                                         Cosa rappresenta questo racconto?
                    chio. È stato al Festival di Cannes, poi a New York, a Londra,          oppure riempite giorno per giorno di un significato concreto.
                                                                                                                                                                                                                                         È un film necessario perché suggerisce a una platea molto am-
                    in Italia è uscito al cinema in due parti e già in questo primo         La responsabilità, soprattutto per chi si occupa di istituzioni,
                                                                                                                                                                                                                                         pia, come quella televisiva, di riflettere su una pagina della no-
                    tragitto abbiamo avuto la sorpresa di vedere le sale piene di           dovrebbe essere una delle prime parole dell’abecedario, ma
                                                                                                                                                                                                                                         stra storia che non ci ha reso più uguali a come eravamo prima.
                    giovani. La stessa cosa è successa per il mio spettacolo che            non riguarda solo chi ci governa, la responsabilità è la nostra.
                    ogni sera si riempiva di generazioni nate dopo il nostro raccon-        Nella vicenda Moro c’è una grande responsabilità di rimozione                                                                                In questo spartiacque storico che ha creato la vicenda di Aldo
©ANNA CAMERLINGO

                    to. Dobbiamo avere più fiducia nei nostri ragazzi, ai quali negli       profonda. Quando ho iniziato a pensare al mio spettacolo e poi                                                                               Moro, cosa si augura possa arrivare di questa narrazione?
                    ultimi decenni abbiamo suggerito con una certa ossessività              a “Esterno Notte”, è stato perché in questi ultimi decenni non                                                                               Mi auguro che siano tanti i giovani a guardare questo film che
                    che bisognava vivere in una sorta di eterno presente, cancel-           si è più avuta la voglia di tornare su quella storia, perché si è                                                                            invita a ricordare di non dimenticare.
                    lare le tracce di un certo passato, recidere accuratamente i fili,      preferito dimenticarla.

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EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
GABRIEL MONTESI è Valerio Morucci
 L’approfondimento è sempre un’opportunità per crescere, miglio-
   rare e mettere in discussione se stessi e le proprie convinzioni

 Il primo incontro con il regista. Com’è andata?
 È stato un onore partecipare a un progetto diretto da una crea-
 tura immensa come Marco Bellocchio, a un giovane attore non
 accade tutti i giorni di confrontarsi con un regista di questo
 calibro. Abbiamo immediatamente stabilito un dialogo con lui
 sul set, ci ha chiesto di riportare una gioventù piena di ideali e
 convinzioni molto chiare, di determinare cioè una distanza con
 il loro nemico. Con il regista e con tutto il cast siamo riusciti a
 comporre una figura “necessaria” per l’elaborazione di un fatto
 ricostruito in maniera maniacale.
                                                                          DANIELA MARRA è Adriana Faranda
 Qual è il suo ruolo in questo grande racconto?                            Non si presenta solo l’evento storico, ma si affronta anche
 Interpreto il brigatista Valerio Morucci, un ruolo difficile da            la sfera più intima dei personaggi, c’è quindi un aspetto
 comprendere e rappresentare, complicato trovare una sola di-                                  creativo molto forte
 rezione nella recitazione. È stato un personaggio controverso,
 pieno di contraddizioni a livello politico, storico e anche uma-
                                                                       Cosa le ha chiesto il maestro Bellocchio prima di iniziare que-
 no, di cui sappiamo veramente poco. Un lavoro complesso per
                                                                       sto viaggio?
 un attore, le verità su di lui sono tante e diverse, ci affidiamo a
                                                                       Mi ha subito esposto il dramma che di questo personaggio vo-
 degli sprazzi di intuizioni da scovare nelle letture, nei processi,
                                                                       leva raccontare, ovvero quello di una donna da un lato molto
 nelle telefonate, decisive in quel periodo storico.                   forte e determinata, che compie una scelta estrema, per niente
 È un film necessario oggi, soprattutto per i giovani?                 semplice e che implica l’uso della violenza, della lotta armata,
 L’approfondimento è sempre un’opportunità per crescere, mi-           dall’altro anche molto fragile, costretta a fare i conti con le con-
 gliorare e mettere in discussione se stessi e le proprie convin-      seguenze della sua scelta, abbandonare un mondo di amore, di
                                                                       affetti, compreso quello della desideratissima figlia.
 zioni. È certamente una serie necessaria perché, anche a chi
 ha voluto saperne di più, tanti dettagli di quel che è accaduto       Cosa deve arrivare di questo lavoro al pubblico?
 sono sfuggiti. Si tratta di un passato che ha condizionato il no-     È un racconto talmente tanto sfaccettato che è difficile da sin-
 stro presente, attraversarlo dà una presa di coscienza, a me sia      tetizzare. Non si presenta solo l’evento storico, ma si affronta
 come attore che come persona. Credo che “Esterno Notte” sia           anche la sfera più intima dei personaggi, c’è quindi un aspetto
 un’opportunità importante.                                            creativo molto forte. Io spero che l’opera di Bellocchio possa
                                                                       essere di stimolo per i ragazzi, una spinta ad approfondire i
                                                                       fatti, a conoscere uno spaccato della nostra storia, fondamen-
                                                                       tale non solo per il mondo della politica italiana, ma per tutti
                                                                       i cittadini.

                                                                       Entrare nei panni di un personaggio così estremo, quali corde
                                                                       ha toccato?
                                                                       Ho certamente fatto un lavoro di grande documentazione, alla
                                                                       fine però ho cercato di staccarmi da tutto questo e affidarmi al-
                                                                       lo script, alle indicazioni del regista. Mi sono concentrata mol-
                                                                       tissimo sul dramma personale di Adriana, dovevano emergere
                                                                       chiaramente i suoi contrasti, le sue contraddizioni. Mi sono af-
                                                                       fidata molto anche alla tecnica per affrontare un lavoro fatto di
                                                                       estremi. Questa è stata la mia via. 

                                                                                                                                                            ©ANNA CAMERLINGO
                                                                       Nel prossimo numero del RadiocorriereTv l’intervista a Fausto Russo
                                                                       Alesi che in “Esterno Notte” interpreta Francesco Cossiga

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EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
leggerezza, all’essere comici, c’è grande intelligenza. In Gilles
        ANTONINO SPADACCINO                                                                                                                                                                                           Rocca, che conoscevo solo per la sua immagine, ho trovato una
                                                                                                                                                   È il vincitore dell’edizione 2022 dello
                                                                                                                                                                                                                      persona di spessore, umile e grande lavoratore. Penso anche a
                                                                                                                                                    show di Carlo Conti. Apprezzato da                                Rosalinda Cannavò, con le sue grandi sfide, ad Andrea Dianetti
                                                                                                                                                    pubblico e giuria è pronto a tornare                              che ha stupito tutti, a Valeria Marini che per quanto possa esse-
                                                                                                                                                   sul palco per la sfida di venerdì 18, il                           re stata bersagliata, e di conseguenza essere diventata regina
                                                                                                                                                                                                                      del web, è sempre la bambina che ha voglia di brillare nella
                                                                                                                                                  torneo della trasmissione. «Partecipare
                                                                                                                                                                                                                      sua casa di Barbie e che l’altra sera sull’altalena, nell’interpre-
                                                                                                                                                  al programma è come aprire un grande                                tazione di Nicole Kidman, era la donna più felice dell’universo.
                                                                                                                                                   baule dei sogni e questo è magnifico»                              E potrei andare avanti con tutti gli altri.
                                                                                                                                                    afferma il cantante pugliese, che al
                                                                                                                                                                                                                      Le sue esibizioni sono state molto apprezzate dalla giuria, c’è
                                                                                                                                                   RadiocorriereTv confida: «Spero che il                             stato un giudizio che le ha fatto davvero piacere ascoltare?
                                                                                                                                                    2023 mi apra le porte di Sanremo»                                 Quando Cristiano Malgioglio ha dato voce a tutti gli italiani
                                                                                                                                                                                                                      sulla mia carriera discografica, un grande risultato in termini
                                                                                                                                                                                                                      di onestà. Dopo l’appello di Cristiano ad Amadeus sul web è
                                                                                                                                                                                                                      successo di tutto. Stiamo aspettando dicembre per scoprire se
                                                                                                                                                                                                                      la mia proposta sanremese sarà accettata o meno.

      DAVVERO
                                                                                                                                                                                                                      Venerdì prossimo sarà in onda con il torneo, cosa si aspetta ?
                                                                                                                                                                                                                      Non avevo mire di vittoria, ho preso “Tale e Quale” per una
                                                                                                                                                                                                                      grande esperienza teatrale, un corridoio luminoso in cui poter
                                                                                                                                                                                                                      mettere in mostra anche altri aspetti della mia professionalità

     TALE E QUALE
                                                                                                                                                                                                                      artistica. Il torneo sarà l’occasione per incontrare i grandissimi
                                                                                                                                                                                                                      talenti che sono già passati dal programma, sarà un momento
                                                                                                                                                                                                                      di confronto. C’è una grande voglia di fare spettacolo.

                                                                                                                                                                                                                      Cosa le ha insegnato questa esperienza?
                                                                                                                                                                                                                      Mi ha riportato indietro nel tempo, a quando mossi i primi pas-
                                                                                                                                                                                                                      si nella scuola di “Amici”, quando mi confrontavo con le mie
                                                                                                                                                                                                                      doti rispetto a qualcosa che effettivamente non conoscevo.

V
                                                                                                                                                                                                                      “Tale e Quale” è qualcosa di diverso rispetto a quello che c’è in
             inta l’edizione 2022 di “Tale e Quale Show” con           Sette puntate, sette personaggi, sette emozioni diverse. Da            mi riesce facilissima perché ho una voce riconoscibile. Dopo
                                                                                                                                                                                                                      televisione. Se fosse un’accademia di teatro non ce ne sarebbe
             l’interpretazione di “Se stiamo insieme” di Riccardo      Marco Masini a Tom Walker, da Fausto Leali a Rod Stewart, e            le prime esibizioni anche il pubblico da casa è andato oltre le
                                                                                                                                                                                                                      per nessuno, perché la passione che ci mettono lì dentro non
             Cocciante, una sfida importante…                          ancora Loredana Bertè, Bruno Mars, Cocciante, cosa ha signifi-         imitazioni. Le mie sono state interpretazioni, Carlo era contento
                                                                                                                                                                                                                      c’è davvero in giro. L’attenzione è ai dettagli, alle sfumature.
             Ci sono dei mostri sacri che generalmente non si          cato incontrare i capolavori di questi grandi artisti?                 lo stesso. (sorride)
 toccano, né con una reinterpretazione né con un tentativo di          Da interprete, da cantautore, ho vissuto questa esperienza in                                                                                  A chi dedica questa vittoria?
 imitazione. Portare in scena Cocciante è stato molto difficile                                                                               Qual è stata la sfida più faticosa?
                                                                       maniera molto diversa rispetto a un attore, a un imitatore, ad                                                                                 Una prima dedica va ai miei genitori che per me hanno fatto
 e sentito, anche perché “Se stiamo insieme” è la canzone dei                                                                                 Quella di Loredana Bertè. È stata una settimana difficile, en-
                                                                       altre figure. “Tale e Quale” mi ha dato la possibilità di riporta-                                                                             tanto. Sono da sempre fan del programma e Carlo è stato mol-
 miei genitori. Cocciante è il poeta dell’amore, un manifesto di                                                                              trare nei panni della leggenda del rock italiano al femminile,
                                                                       re in televisione il bel canto italiano, la nostra musica. Anche                                                                               to generoso nell’andare in platea a salutarli. Non ho avuto pau-
 più generazioni, anche per questo avvertivo un forte senso di                                                                                con il vissuto che ha questa artista, con il suo modo di perfor-        ra nel dire che mia mamma ha un problema di salute mentale,
                                                                       perché negli ultimi anni stiamo soffrendo l’assenza di grandi
 responsabilità. Fortunatamente è andata bene e i giudici sono                                                                                mare, è stata un’esperienza più unica che rara. Portare a casa          penso sia meglio parlarne, ci sono grandi medici che stanno
                                                                       canzoni, come sono invece quelle di Cocciante, di Masini, della
 stati molto contenti dell’interpretazione.                                                                                                   la serata con lo stupore di tutti, in maniera sentita, mi ha dato       studiando e che potrebbero darci una mano. La seconda dedica
                                                                       Bertè.
                                                                                                                                              grande gioia. Quel giorno tremavo. “Tale e Quale” è veramente           è alla bella musica italiana, apprezzata nel mondo, che deve
 Come vive questo traguardo?                                           Su Loredana e la sua “Cosa ti aspetti da me” il consenso di            un’esperienza teatrale.                                                 tornare.
 “Tale e Quale” è stato un percorso bello e inaspettato, l’astro-      pubblico e giuria è stato pieno…
 nave che Carlo Conti ci ha messo a disposizione è qualcosa di                                                                                Cosa ha apprezzato del percorso dei suoi compagni?                      E ora uno sguardo a un futuro che si poggia su solide fonda-
                                                                       Vincere nei panni di Loredana Bertè, cantando un suo brano è
 unico, che soltanto chi partecipa al programma può capire fino                                                                               Loro sono spaziali e io sono orgoglioso di avere fatto parte di         menta, come lo disegniamo questo domani?
                                                                       qualcosa che può accadere solo a “Tale e Quale”.
 in fondo. Dal di fuori si vede solo il 20 per cento del lavoro che                                                                           questa squadra: undici artisti tutti diversi, forti nelle loro pecul-   Con un album che è in produzione e con una piccola rosa di
 c’è dietro, è una squadra pazzesca e Carlo è un grande padrone        In quali panni si è sentito più a suo agio?                            tiarità, una squadra che ha portato il programma a nuovi picchi         brani che proporrò ad Amadeus e alla commissione di Sanre-
 di casa. Pensi che nel corso di ogni puntata, per ogni concor-        Questo è un po’ difficile da dire. Con il lavoro fatto con i miei      d’ascolto. Ho legato con tutti, anche se molti prima di questa          mo, sperando che ci sia qualcosa che reputino interessante. Mi
 rente, esce dallo studio per fare il suo in bocca al lupo a chi sta   coach, Matteo Becucci ed Emanuela Aureli, in tutte e sette le          esperienza non li conoscevo di persona. Dopo anni ho ritro-             auguro che sia arrivato il momento buono, se così non dovesse
 per esibirsi. È una cosa che ti fa stare bene, ti fa sentire parte    interpretazioni la mia cifra c’era sempre. Sono stato chiama-          vato un Gabriele Cirilli entusiasmante, lui è un camaleonte, in         essere, il singolo uscirà a dicembre dopo l’annuncio dei big del
 di una famiglia.                                                      to a camuffarmi all’interno delle note dei brani, cosa che non         coppia con Francesco Paolantoni è esilarante. Dietro alla loro          Festival.

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EMOZIONI A RUOTA LIBERA - GIANCARLO DE CATALDO CRONACHE CRIMINALI - Rai.it
ASPETTANDO VIVA RAI 2

                                                LE NOTIZIE
                                                SECONDO
                                                 FIORELLO
                                                   Su RaiPlay, dal lunedì al venerdì, prove di risveglio
                                                    con la rassegna stampa più improbabile d'Italia
                                                         in onda da un bar di Roma. Il 5 dicembre
                                                                 il debutto anche su Rai 2

                                                 “B
                                                                  uongiorno, buongiorno io sono Rosello, scu-
                                                                  sate mi chiamo Rosario Fiorello, mi sveglio
                                                                  alle 4 di ogni mattina vi porto cornetti, caffè,
                                                                  cappuccino, viva Rai 2”. È la sigla scritta, testo
                                                 e musica, da Gigi D’Alessio ad annunciare la partenza, dal 5 di-
                                                 cembre, di “Viva Rai 2”, il programma con il quale Fiorello darà
                                                 il buongiorno agli italiani. Già in onda su RaiPlay l’anteprima
                                                 della trasmissione con tanto di ospiti e rassegna stampa. Paro-
                                                 la d’ordine ironia. “Viva Rai 2” andrà in onda fino a giugno per
                                                 135 puntate, nella fascia tra le 7 e le 8.30. Oltre che su RaiPlay
                                                 il programma potrà essere ascoltato su RayPlaySound e Rai
                                                 Radio Tutta Italiana. Il sabato e la domenica sarà invece Rai
                                                 Radio 2 a trasmettere il meglio della settimana. Tutti i dettagli
                                                 del nuovo programma saranno forniti nel corso di una confe-
                                                 renza stampa che si terrà lunedì 28 novembre alle 10 nella
                                                 sede della Rai in viale Mazzini a Roma. 

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GIANCARLO DE CATALDO                               Il lunedì, in seconda serata su Rai
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                                                                            ni ci porta alla scoperta di “Crona-
                                                                             che criminali”: «La mia idea non
                                                                            è tanto raccontare un caso, o una
                                                                           collezione di casi, ma il contesto in
                                                                                cui questi si inseriscono»

                                                                  S
                                                                              crittore, sceneggiatore, drammaturgo e ora
                                                                              anche narratore televisivo, come sta vivendo
                                                                              l’esperienza di “Cronache criminali”?
                                                                              Una magnifica avventura. In realtà nel 2013
                                                                  avevo già fatto un programma televisivo, un talent sulla
                                                                  scrittura, “Masterpiece”, ma questa è una cosa diversa.
                                                                  Sono solo nella conduzione, ma accompagnato da uno
                                                                  squadrone nella preparazione, perché la televisione è
                                                                  un’opera collettiva. “Cronache criminali” è un’esperienza
                                                                  nuova e molto coinvolgente, cerco di mantenere il san-
                                                                  gue freddo.

                                                                  Come ha scelto le storie raccontate dal programma?
                                                                  La mia idea non è tanto raccontare un caso, o una colle-
                                                                  zione di casi, ma il contesto in cui questi si inseriscono.
                                                                  Per due motivi: il primo è perché i casi che ci affascina-
                                                                  no e ci turbano non lo fanno casualmente, ma perché ci
                                                                  sono domande molto precise che entrano in risonanza
                                                                  con le nostre paure, i nostri dubbi, i nostri terrori, i nostri
                                                                  sentimenti più profondi. La seconda è che ogni delitto
                                                                  può essere una chiave d’interpretazione di un’epoca. È
                                                                  questo che ci interessa raccontare. C’è sicuramente il
                                                                  racconto dell’accaduto, ma questo non è il programma
                                                                  che deve buttare tutto all’aria per dire “adesso dico io la
                                                                  verità”. “Cronache criminali” vuole dire perché è avvenu-
                                                                  to un determinato fatto, come è stato vissuto dall’epoca
                                                                  in cui accadeva, e come lo possiamo interpretare adesso,
                                                                  ad anni di distanza.

                                                                  Una fotografia della società del tempo…

                             LA NERA PER CAPIRE
                                                                  Della società del tempo, ma anche delle nostre reazioni,
                                                                  di come siamo cambiati. Alcuni delitti sono paradigma-
                                                                  tici. Il delitto del Circeo, ad esempio, cambia il modo di
                                                                  raccontare lo stupro e la violenza sulle donne.

                                                                  Quanto c’è della sua esperienza in magistratura nel De

                        CHI SIAMO E CHI SIAMO STATI
                                                                  Cataldo scrittore e narratore?
© Patrizio Cocco

                                                                  Nel De Cataldo scrittore e narratore c’è questo grande
                                                                  campionario umano che si osserva nei processi nei Tri-
                                                                  bunali. Lì si vedono gli esseri umani sotto stress, uomini
                                                                  e donne, si colgono reazioni immediate. Non sono tan-

                   20                          TV RADIOCORRIERE                                                                 21
to le storie a colpirti quanto i loro protagonisti,                                            ci sia un legame con il tempo. L’omicidio di Pierpao-
 le vittime e i colpevoli, gli avvocati. Un’enorme                                              lo Pasolini, altro caso di cui ci occuperemo, racconta
 palestra umana a cielo aperto che è il processo.                                               un passaggio epocale. Finiscono gli anni Settanta
 In questo programma la sapienza tecnica, la co-
                                                                                                delle grandi riforme sociali e iniziano quelli che ci
 noscenza dei meccanismi, mi permettono anche
                                                                                                porteranno agli anni di piombo. Alcuni delitti non
 di indirizzare la narrazione, questo è almeno il
 tentativo, in modo non tendenzioso. A volte nelle                                              avvengono a caso.
 trasmissioni che si occupano di cronaca le parti
                                                                                                Il suo ultimo romanzo, “Dolce vita, dolce morte”, ci
 prendono la parola per portare acqua al proprio
 mulino. A me, naturalmente, questo non interes-                                                riporta al caso di Christa Wanninger, siamo negli
 sa: sto raccontando delle storie inserite in un                                                anni Sessanta…
 tempo ben preciso.                                                                             È anche il caso più antico che raccontiamo nel pro-

 Come nasce il suo interesse per l’inchiesta, per i                                             gramma, è avvenuto a Roma nel 1963. Io, ragazzo

 fatti di criminalità?                                                                          di provincia, arrivavo nella Capitale in quell’anno
 Sono sempre stato molto affascinato dalla sto-                                                 e guardavo con occhi incantati questa città, uno
 ria con la esse maiuscola. E uno dei modi per                                                  sguardo che in parte non mi ha mai abbandonato.
 conoscerla, attraverso i tempi, è la cronaca ne-                                               La dolce vita l’ho conosciuta dai film di Federico
 ra. Anche la nera antica, anche i delitti antichi.
                                                                                                Fellini, ero troppo piccolo per farlo direttamente.
 Del resto, credo che non esista nessun racconto,
                                                                                                Sono legato agli anni Settanta perché sono quelli
 a partire dalla Bibbia, in cui non ci sia un rap-
 porto con il male di chi narra e di chi vive. La                                               della mia formazione, avevo vent’anni, ma già verso
 nostra cultura occidentale nasce con la cacciata                                               gli Ottanta avevo una diffidenza maggiore. I Ses-
 dal Paradiso terrestre e prosegue con il fratrici-                                             santa li vedo come un periodo in cui è cambiato
 dio di Caino e Abele. Caino viene cacciato e che                                               il costume, si è conosciuta la liberazione sessuale,
 cosa fa? Fonda una città. Siamo un po’, diceva
                                                                                                l’arte ha prodotto le ultime grandi avanguardie del
 un sociologo francese, la stirpe di Caino. Credo
                                                                                                Novecento, Roma era la città in cui c’erano i divi del
 che guardare al male, al delitto, sia un modo per
 guardare anche dentro se stessi e cercare di ana-                                              cinema e le avanguardie, Franco Angeli, Carmelo
 lizzare le proprie pulsioni e le proprie paure. A                                              Bene, Schifano. Era una città in cui stava accaden-
 me piacciono anche le storie d’amore, i fumetti, i                                             do qualcosa e si percepiva nell’aria. Era un tempo
 racconti per bambini, ma se passa una settimana                                                in cui anche la cultura aveva un valore enorme e
 senza che abbia letto un giallo o un crime mi
                                                                                                questo mi manca.
 sento un po’ privato di qualcosa.
                                                                                                Lei è un uomo di cultura, di legge, se dovesse de-
 Cosa deve avere una storia, un caso di cronaca,
 per attrarre la sua attenzione?                                                                scriversi in un tweet quali parole userebbe?
 Deve rispondere ai due requisiti essenziali che                                                È proprio per evitare questo tipo di descrizione che
 sono anche quelli della trasmissione. Deve es-                                                 sono fuori da tutti i social.
 sere una storia che pone delle domande, degli
 interrogativi profondi, anche quelli a cui arrivare                                            Cosa la diverte nella vita di tutti i giorni?
 con un attimo di attenzione in più. Le stragi della                                            Mi diverte, ma anche mi sconsola, il ripetersi di cer-
 Uno bianca ci colpiscono perché ci dicono che                                                  te situazioni. Il fatto che noi esseri umani cadiamo
 chi è pagato per difendere l’ordine pubblico e la                                              inevitabilmente nelle stesse trappole, volta per vol-
 nostra sicurezza, cioè i poliziotti, a volte può sba-
                                                                                                ta, di continuo. Lei ha usato giustamente la parola
 gliare. Che non significa dire che la polizia sba-
                                                                                                “diverte”, quando uno ha la capacità di cogliere il la-
 glia, ma che in quel caso alcuni poliziotti erano
 mele marce. Questo ci fa riflettere molto perché                                               to umoristico delle cose, vive meglio. Ogni volta che
 ci spiazza. Una madre che uccide un figlio, o un                                               mi imbatto in un film di Totò continuo ad ammaz-
 figlio che uccide i genitori, sono fatti che ci colpi-                                         zarmi di risate, non riesco a farne a meno (sorride).
 scono perché vanno contro l’ordine naturale del-
 le cose. E questo entra in risonanza con i nostri                                              … impossibile vivere senza ironia…
 terrori, le nostre angosce. L’altra condizione è che                                           Assolutamente sconsigliabile, fa male alla salute.
                                                          © Patrizio Cocco

22                                                                           TV RADIOCORRIERE                                                           23
Il sabato alle 22 le opere teatrali più famose del
                  TEATRO IN TV                         commediografo e sceneggiatore romano precoce-
                                                      mente scomparso nel 2019. Dal 19 novembre per
                                                     cinque settimane, si parte con “Migliore” con Valerio
                                                     Mastandrea, seguiranno “Perfetta”, “Qui e ora”, “456”,
                                                    “In mezzo al mare”, “Gola”. Il regista Paolo Sorrentino:
                                                        «Torre è un grandissimo indagatore delle nostre
                                                        miserie e soprattutto ci ricorda che certe miserie
                                                                    possono essere amate»

                                                    G
                                                                li amici di una vita, insieme, per portare in scena l’ope-
                                                                ra dell’amico che non c’è più, Mattia Torre. I “Sei Pezzi
                                                                Facili”, dal 19 novembre alle 22 su Rai 3, aprono le
                                                                porte di un mondo in cui la parola, le emozioni, la
                                                    rappresentazione scenica, diventano un tutt’uno. A dirigere “Mi-
                                                    gliore”, “Perfetta”, “Qui e ora”, “456”, “In mezzo al mare” e “Gola”,
                                                    tutti realizzati al teatro Ambra Jovinelli di Roma, il regista pre-
                                                    mio Oscar Paolo Sorrentino: «Il teatro di Mattia Torre viaggia su
                                                    un doppio binario, fondamentalmente è comico ma si muove
                                                    su temi estremamente profondi, delicati e paurosi – afferma
                                                    il regista – è un teatro estremamente contemporaneo e libe-
                                                    ro, non schiavo delle derive degli ultimi tempi, libero nell'uso
                                                    delle parole, appassionato e coerente con gli argomenti che
                                                    esplora. Mattia è stato un grandissimo indagatore di certi nostri
                                                    vizi e miserie, amandoli e ricordandoci sistematicamente che
                                                    quelle miserie possono essere amate». Un teatro che ci rac-
                                                    conta con ironia e intelligenza. A dare voce e volto ai perso-
                                                    naggi sul palcoscenico, gli stessi gli attori chiamati da Torre per
                                                    le prime rappresentazioni: Valerio Mastandrea, Valerio Aprea,
                                                    Paolo Calabresi, Geppi Cucciari, Massimo De Lorenzo, Cristina
                                                    Pellegrino, Carlo De Ruggieri, Giordano Agrusta. «Mi sono av-
                                                    vicinato al suo teatro con il massimo rispetto e con la voglia di
                                                    valorizzare e amplificare il suo talento, io come regista mi sono

              I SEI PEZZI FACILI
                                                    limitato a pochi appigli cinematografici, delle minime ibrida-
                                                    zioni, perché con testi e interpreti così ogni aggiunta è super-
                                                    flua – prosegue Sorrentino – Mi manca molto Mattia, e questo
                                                    lavoro in qualche modo è servito anche a me per poter sentire
                                                    ancora una volta la sua voce'». Il teatro che incontra il piccolo

              DI MATTIA TORRE
                                                    schermo per dare all’opera di Torre una «divulgazione che solo
                                                    la televisione e nello specifico la Rai poteva dare» conclude il
                                                    regista. Una realizzazione «nella migliore tradizione del Ser-
                                                    vizio Pubblico, progetto originale, proprio come ‘Esterno not-
                                                    te’ di Bellocchio, che fa della Rai la casa, il laboratorio dei più

              SU RAI 3
                                                    grandi registi, cineasti, intellettuali, proprio come accaduto in
                                                    passato con i vari Fellini, Bertolucci, Ronconi, Olmi'», afferma
                                                    Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai. Per la diret-
                                                    trice di Rai Cultura Silvia Calandrelli Mattia Torre è un classico
                                                    della contemporaneità: «Non c'è più purtroppo e la missione
                                                    del Servizio Pubblico deve essere quella di rendere il suo la-
©agopanini

                                                    voro fruibile per tutti. Gli attori sono quelli che Mattia aveva

             24                  TV RADIOCORRIERE                                                                        25
scelto per interpretare questi pezzi, in teatro, ora la televisione   sono spettacoli di parola, e ogni parola doveva essere recitata
              ci consente di raggiungere più pubblico possibile. E ‘Sei Pez-        come aveva stabilito lui. Quando abbiamo fatto la celebrazio-
              zi Facili’, grazie soprattutto a Paolo Sorrentino, diventa luogo      ne per lui all'Ambra Jovinelli, l'apertura la fece Lorenzo Mieli e
              di incontro tra linguaggi diversi, quello teatrale, televisivo e      quello che disse, il modo in cui lo disse, un po' me l'aspettavo
              cinematografico». A promuovere il progetto, Francesca Rocca,          perché c'era una fratellanza che durava da anni con Mattia. Poi
              moglie di Mattia Torre: «Con ‘Sei Pezzi Facili’ e ‘Boris’ in onda     Paolo Sorrentino ha letto un pezzo che aveva scritto per Mattia
              è stato fatto un grande regalo per i 50 anni che non ha mai           e capii che l'aveva fotografato con precisione senza conoscerlo
              compiuto, ne sarebbe felice. Ho avuto il privilegio di essere te-     da tutto quel tempo». “Sei Pezzi Facili” sarà disponibile anche
              stimone di quindici anni di vita di Mattia, del suo lavoro. I suoi    sulla piattaforma RaiPlay. 

                                                                                                                                                           MIGLIORE
                                                                                                                                                           CON VALERIO MASTANDREA

                                                                                                                                                          L
                                                                                                                                                                   a storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uo-         tro quello che sentiva, che provava – dice Valerio Mastandrea
                                                                                                                                                                   mo normale che, in seguito a un incidente (di cui è cau-        – l'idea era quella di confrontarsi con un linguaggio diverso,
                                                                                                                                                                   sa, di cui sente la responsabilità, e per cui sarà assolto),    una messa in scena filmica, e sento di dover ringraziare Sor-
                                                                                                                                                                   entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo.          rentino perché ha portato la sua emozione vicino alla nostra e
                                                                                                                                                           Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cre-       non sopra la nostra. Ha avuto un approccio sano, lo stesso che
                                                                                                                                                           sce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai             avevamo tutti noi con il lavoro di Mattia. La grossa sintonia che
                                                                                                                                                           suoi mali e dalle sue paure. “Migliore” è una storia sui nostri         avevamo umanamente con lui era quella di sentirci fragili, pic-
                                                                                                                                                           tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla            coli, contraddittori: Mattia scriveva da dentro, era un pensatore
                                                                                                                                                           spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul para-   rapidissimo, violentissimo, già pensava alla cosa successiva e
                                                                                                                                                           dosso dei disprezzati che, di fronte a queste persone, chinano          la scrittura era un tornare indietro. La sua originalità sta in
                                                                                                                                                           la testa e - affascinati - li lasciano passare. «È stato un viaggio     questo, nel raccontare situazioni ed esseri umani verso i quali,
©agopanini

                                                                                                                                                           sentimentale, ognuno si è fatto il suo, ognuno ci ha messo den-         seppur non aveva nessuna colpa, si sentiva responsabile». 

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QATAR 2022

                                Rai Radio 1 e Rai Radio 1 Sport pronte a farci vive-
                                re il Campionato del Mondo di calcio 2022: tutte le
                                                                                                            L’EMOZIONE
                                                                                                           DEL RACCONTO
                                partite in diretta, il commento e l’approfondimento.
                                   Il direttore Andrea Vianello al RadiocorriereTv:
                                «Sarà un grande spettacolo. In campo i migliori gio-

                                                                                                          SENZA IMMAGINI
                                 catori del mondo». E azzarda un pronostico per la
                                 finale: «Potrebbero arrivarci Francia e Argentina»
ph. Alfonso Catalano/SGP

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RaiNews

           S
                       crivere il grande romanzo del Mondiale senza l’Ita-        gramma “Torcida Mundial”, che metterà insieme la musica del           tutta la notte per quella sfida infinita. Fu l’incantamento della   da altre parti. Ho fatto il giornalista in radio e in Tv mettendo
                       lia in campo. Da dove si comincia?                         mondo con Max De Tommasi e i nostri grandi uomini di sport            mia infanzia, che mi fece amare ancora di più questo calcio.        questo sogno nel cassetto. Qualche anno fa sono stato male
                       Purtroppo, l’abbiamo già visto perché anche agli ul-       capeggiati dal caporedattore Filippo Corsini e dal principe del-      Non sono mancate altre gioie: l’urlo di Marco Tardelli (Spagna      e la scrittura mi ha permesso di raccontare la storia della mia
                       timi Mondiali l’Italia non c’era, eppure c’è stata una     le radiocronache Francesco Repice.                                    1982) e Italia-Germania con Grosso e Del Piero (risultato 2-0,      malattia per dare una speranza anche agli altri. Con “Storia Im-
           grandissima attenzione, perché il Campionato del mondo è la                                                                                  Mondiale Germania 2006). Incredibilmente i nostri ricordi più       maginaria della mia famiglia” ho creato una famiglia alla quale
                                                                                  Quando mancano pochi giorni al calcio d’inizio, mi faresti una
           grande festa del gol, del calcio. Ci mancherà lo stare insieme                                                                               forti sono le partite contro la Germania, una sfida che speria-     ho affidato ricordi familiari veri ed elementi di totale fantasia.
           tra amici a vedere la Nazionale, una specie di rituale che scan-       fotografia delle nazionali che ritieni favorite?
                                                                                                                                                        mo, prima o poi, di vivere un’altra volta.                          Ho raccontato gli anni attraversati dai miei due nonni, che nel
           disce i nostri anni. Ma ci sarà l’offerta di tutta la Rai per questo   Parla più l’appassionato del calcio rispetto al direttore di Ra-
                                                                                                                                                                                                                            libro diventano due nonni paralleli, ognuno con i propri mi-
           meraviglioso appuntamento, in cui ci sono i migliori calciatori        dio 1. Credo che la Francia, campione uscente, sia una squadra        Da dove deve ripartire la nostra Nazionale per ritrovare l’af-      steri mai fino in fondo attraversati. Un nonno antifascista che
           del mondo. Sarà un grande spettacolo, che forse vedremo sen-           molto forte. Se vai a vedere i giocatori non convocati per i Mon-
                                                                                                                                                        fetto del pubblico?                                                 ha fatto la Resistenza, un altro poeta futurista, più vicino al
           za quel patema d’animo che fa parte del bello del calcio, ma           diali hai un’altra meravigliosa nazionale: il bacino del calcio
                                                                                                                                                        Basta poco per riaverlo, l’abbiamo visto durante l’Europeo: con     regime. Ricordi che magari sono svaniti nella voglia dell’Italia
           che a volte non ci fa gustare le emozioni di questo splendido          francese vive un momento incredibile. E poi ci sono sempre le
                                                                                                                                                        le vittorie si vince anche dal punto di vista del tifo. Bisogna     di riprendere una nuova strada e che invece forse, a un certo
           gioco.                                                                 grandi. Noi non ci siamo, ma ricordiamo che l’Inghilterra era ar-
                                                                                                                                                        ripartire da zero. Abbiamo un campionato molto bello dove           momento della nostra vita, bisogna andare a ricercare.
                                                                                  rivata a un passo dagli Europei, abbiamo vinto all’ultimo rigore,
           Cosa può dare di più e di diverso la narrazione radiofonica al                                                                               però i giovani giocano poco, ne stiamo parlando da trent’anni.
                                                                                  sicuramente è una squadra forte. Ci sono le due del Sudame-                                                                               Un elefante in copertina, perché?
           racconto sportivo?                                                                                                                           Certo, servono degli attaccanti, ma l’Italia ha sempre vinto con
                                                                                  rica, forse l’Argentina più forte del Brasile. Nelle mie sorprese                                                                         Perché l’elefante è forse il simbolo più forte della memoria, a
           In realtà il racconto dello sport nasce proprio alla radio perché      vedo il Belgio e poi guardo con attenzione alla Croazia, che          un gioco di squadra. Sono convinto che pur non facendo be-
                                                                                                                                                                                                                            volte una memoria rimossa. In Inghilterra dicono “c’è un elefan-
           le prime cronache sportive in diretta sono state fatte quando          quattro anni fa arrivò in finale, è una di quelle squadre un po’      nissimo nelle qualificazioni, ricordiamoci però che siamo usciti
                                                                                                                                                                                                                            te nella stanza” per dire che c’è qualcosa di cui non parliamo
           non c’era ancora la televisione, ai microfoni grandi nomi come         pazze ma con talmente talento che, se trova lo spirito di squa-       perché abbiamo sbagliato due rigori, quando l’Italia va in que-
                                                                                                                                                                                                                            abbastanza. È la stessa rimozione, un ingombro, una cosa che
           Nicolò Carosio e Sergio Zavoli. Il racconto senza le immagini          dra, può arrivare fino in fondo.                                      ste disfide di solito diventa un grande gruppo. E quando l’Italia
           è forse ancora più epico, ci vogliono bravura, talento, un vo-                                                                                                                                                   esiste, ma facciamo finta che non ci sia andando avanti sul cor-
                                                                                                                                                        diventa un grande gruppo non ce n’è per nessuno.
           cabolario immaginifico, caratteristiche che i nostri telecronisti      La finale dei tuoi sogni?                                                                                                                 ridoio abituale della nostra vita ordinaria, senza ricordarci che
           hanno. Fare vedere le partite attraverso le orecchie piuttosto         Se dobbiamo immaginare il calcio più bello, pur essendo un                                                                                c’è un piccolo grosso elefante con cui fare i conti.
           che gli occhi può essere anche più emozionante.                        grande amante del Brasile, non vedo un periodo particolar-            VIANELLO ROMANZIERE                                                 Che cosa rappresenta per te la scrittura?
                                                                                  mente felice per questa nazionale. Dico quindi che forse la fi-
           Le partite saranno il piatto forte ma non mancherà un raccon-
                                                                                  nale più bella potrebbe essere Francia contro Argentina.              IN LIBRERIA                                                         La cosa che mi dà più gioia, che mi dà anche la possibilità di
           to più ampio, a partire dal Qatar…                                                                                                                                                                               avere un rapporto più forte con me stesso. La seconda faccia ri-
           Sta partendo un’inviata per raccontare quel Paese e le sue             Il ricordo che ti è più caro legato ai Mondiali?                      Sei in libreria con “Storia Immaginaria della mia famiglia”         spetto a un lavoro pubblico, di gestione, sempre sul pezzo, che
           contraddizioni prima dell’inizio del torneo. Poi ci sarà la spedi-     Ero bambino quando si giocò Italia-Germania 4-3, un Mondia-           (Mondadori), ce lo presenti?                                        ti fa stare molto dentro la realtà. Avere questo secondo angolo
           zione forte di Rai Radio 1, con tutte le partite in diretta (Radio     le che non vincemmo. Vidi la partita insieme a mio papà, un           Erano anni che volevo scrivere un romanzo, era un po’ un so-        di vita intima, di rapporto più profondo con me stesso, è una
           1 e Radio 1 Sport). Non mancheranno i commenti con il pro-             ricordo incredibile. Ero un bambino di nove anni, rimasi sveglio      gno della mia vita da quando ero ragazzo. Poi la vita ti porta      cosa molto importante.

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