EMILIA ROMAGNA dinamica dell'export delle filiere e dei distretti - Agosto 2017 - Ervet
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INDICE La dinamica delle esportazioni delle filiere dell’Emilia Romagna (I trimestre 2017) La dinamica delle esportazioni dei distretti dell’Emilia Romagna – sintesi del rapporto di IntesaSanpaolo (I trimestre 2017) Prospettive 2017-2020 dell’export italiano secondo le previsioni elaborate da SACE 2
Export regionale Le esportazioni per regione – DATI ANNUALI 2015-2016 (milioni di euro e var. % tendenziale) Anno 2015 Anno 2016 2016/2015 Ripartizioni e regioni milioni di euro % milioni di euro % variazioni % Lombardia 111.341,3 27,0 112.198,6 26,9 +0,8 Veneto 57.517,0 14,0 58.246,2 14,0 +1,3 Emilia-Romagna 55.308,2 13,4 56.138,3 13,5 +1,5 Piemonte 45.789,5 11,1 44.424,0 10,7 -3,0 Toscana 33.026,2 8,0 33.229,3 8,0 +0,6 Lazio 19.045,8 4,6 19.618,6 4,7 +3,0 ITALIA 412.291,3 100 417.076,8 100 +1,2 Le esportazioni per regione – I TRIMESTRE 2016-2017 (milioni di euro e var. % tendenziale) I trim. 2016 I trim. 2017 2017/2016 Ripartizioni e regioni milioni di euro % milioni di euro % variazioni % Lombardia 26.793 27,0 29.099 26,7 +8,6 Veneto 13.866 14,0 14.852 13,6 +7,1 Emilia-Romagna 13.394 13,5 14.591 13,4 +8,9 Piemonte 10.313 10,4 11.763 10,8 +14,1 Toscana 7.612 7,7 8.380 7,7 +10,1 Lazio 4.913 5,0 5.471 5,0 +11,4 ITALIA 99.075 100 108.844 100 +9,9 3 Elaborazione ERVET su dati ISTAT, Coeweb
Export per filiera I trimestre 2017 In Emilia Romagna, nel primo trimestre 2017, la filiera della Meccanica ha esportato oltre 7.681 milioni di euro correnti, pari al 52,6% dell’export regionale. L’altra metà circa delle vendite all’estero sono distribuite tra la filiera Agroalimentare (12,3% dell’export totale), quella della Moda (11,9%), le Costruzioni (9,2%), Prodotti chimici e materie plastiche (6,7%) e la filiera della Salute (4,5%). Emilia Romagna 14.590.662.440 euro 5 Elaborazione ERVET su dati ISTAT, Coeweb
Export per filiera dinamica di breve periodo (I trim 2017 / I trim. 2016) Rispetto al I trimestre 2016, nei primi tre mesi del 2017 le filiere che hanno visto crescere maggiormente le esportazioni sono quella della Chimica e delle materie plastiche (+15,3%, +129 milioni di euro correnti) e la filiera della Meccanica (+11,4%, +785 milioni di euro), entrambe al di sopra del valore regionale (+8,9%). Emilia Romagna +1.196.485.313 euro +8,9% 6 Elaborazione ERVET su dati ISTAT, Coeweb
Export per filiera dinamica di medio periodo Nel medio periodo, le filiere le cui esportazioni sono cresciute maggiormente sono quella della Salute (+46% rispetto al 2008), la filiera della Moda (+34,3%) e quella Agroalimentare (+32,8%). In linea con la dinamica regionale complessiva (+18,0% rispetto al 2008), le esportazioni della Chimica e materie plastiche (+17,1%), mentre al di sotto della media regionale, la filiera della Meccanica (+12,0%) e le Costruzioni (+11,9%). Base 2008 = 100 EURO (valori correnti) 7 Elaborazione ERVET su dati ISTAT, Coeweb
Export per distretto industriale A LIVELLO NAZIONALE I trimestre 2017 Nei primi tre mesi del 2017 l’export dei 147 distretti industriali italiani mappati da Intesa Sanpaolo ha ripreso a correre, mostrando un aumento a prezzi correnti pari al 6,4% sul primo trimestre del 2016. I livelli delle esportazioni e del saldo commerciale hanno toccato nuovi record del trimestre, salendo rispettivamente a quota 24,1 e 15,6 miliardi di euro. I distretti si confermano centrali nel tessuto produttivo italiano: da soli rappresentano circa l’80% dell’avanzo commerciale dell’intera industria manifatturiera. Spiccano per intensità di crescita i distretti della metalmeccanica, grazie anche alla ripresa dei prezzi alla produzione, soprattutto delle fasi più a monte del processo produttivo. Sono stati particolarmente brillanti i Metalli di Brescia, la Meccatronica del barese, la Metalmeccanica di Lecco, le Macchine per l’imballaggio di Bologna e la Termomeccanica scaligera. Evoluzione dell’export dei distretti variazione % tendenziale 9 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Export per distretto industriale IN EMILIA ROMAGNA I trimestre 2017 Nei primi tre mesi del 2017 i distretti industriali emiliano-romagnoli hanno esportato 2.989 milioni di euro, il 20,5% dell’export regionale e il 12,4% dell’export dei distretti industriali italiani. Rispetto al medesimo periodo del 2016, le vendite all’estero dei distretti regionali sono cresciute del 6,1%, accelerando la crescita rispetto allo scorso anno (nel 2016 l’export dei distretti della regione era cresciuto, a prezzi correnti, del 2,1%). La variazione tendenziale rilevata tra i distretti della regione si colloca leggermente al di sotto della media dei distretti italiani (+6,4%), ma al di sopra dei distretti del Nord Est (+5,1%). Export dei distretti I trimestre 10 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
I distretti più dinamici Export I trimestre 2017 Tra i 30 distretti italiani con la crescita delle esportazioni più elevata (in valore assoluto) nei primi tre mesi del 2017, rientrano tre distretti dell’Emilia Romagna: il distretto delle Macchine per l'imballaggio di Bologna, quello delle Piastrelle di Sassuolo e l’Abbigliamento di Rimini. Export per i primi tre Milioni di euro Var. % tendenziale distretti dell’Emilia-Romagna I trim. 2016 I trim. 2017 Differenza I trim. 2017 2016 Macchine per l'imballaggio di 471,3 535,2 63,8 +13,5% -3,0% Bologna Piastrelle di Sassuolo 791,8 852,5 60,7 +7,7% +7,9% Abbigliamento di Rimini 149,3 167,3 18,0 +12,1% +4,7% 11 Elaborazione ERVET su dati Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Export Poli tecnologici A LIVELLO NAZIONALE I trimestre 2017 Evoluzione dell’export: confronto poli tecnologici e distretti tradizionali (var. % tendenziale) Segnali positivi sono emersi per l’export dei poli tecnologici italiani nei primi mesi del 2017, dopo il trend negativo osservato negli ultimi tre trimestri del 2016. Le esportazioni sono infatti cresciute dell’8,3% (variazione tendenziale a prezzi correnti), meglio del dato, comunque positivo, dei distretti tradizionali (+6,4%), attestandosi su valori pari a circa 7,2 miliardi di euro. IN EMILIA ROMAGNA Tra i poli tecnologici dell’Emilia Romagna, prosegue la crescita delle esportazioni del biomedicale di Bologna, sostenuto dalle vendite in Francia e Cina, secondo e quarto paese di destinazione dei flussi, attestandosi su valori più contenuti rispetto alle altre realtà monitorate da Intesa Sanpaolo a livello nazionale (nel 2016 le esportazioni del polo di Bologna si sono attestate a 51 milioni di euro, contro i 176,9 milioni del biomedicale di Milano e i 139,2 del polo di Padova). È invece proseguito il calo delle esportazioni del polo di Mirandola, che ha chiuso il trimestre con un decremento del 14,2%, condizionato dai risultati negativi osservati in Germania e Francia, principali sbocchi commerciali, e Regno Unito. Segnali positivi sono emersi però su altri mercati avanzati, come Belgio, Stati Uniti e Austria e alcuni emergenti (Cina su tutti). Da segnalare anche l’incremento dei valori esportati per l’ICT di Bologna e Modena. 12 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Export Poli tecnologici I trimestre 2017 13 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Focus Distretti agroalimentari Esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani Differenza in milioni di euro Var. % sul corrispondente rispetto al corrispondente 2016 periodo dell’anno periodo dell’anno precedente precedente Milioni di Peso % su tot. 2016 I trim. 2017 2016 I trim. 2017 euro Export regionale Alimentare di Parma 680,4 1,2% -28,4 +1,1 -4,01% +0,66% Salumi del modenese 649,0 1,2% +16,2 +11,4 +2,57% +8,12% Ortofrutta 523,8 0,9% +21,4 +6,6 +4,25% +5,30% romagnola Salumi di Parma 336,6 0,6% +23,7 +7,0 +7,57% +9,61% Lattiero-caseario di 259,3 0,5% +25,8 +9,3 +11,07% +16,57% Reggio Emilia Lattiero-caseario 230,0 0,4% +15,1 +2,4 +7,02% +4,14% Parmense Salumi di Reggio 62,7 0,1% -47,4 -7,5 -43,05% -40,14% Emilia Totale distretti agroalimentari 16.863,4 - +219,9 +164,5 +1,32% +4,12% italiani 14 Elaborazione ERVET su dati Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Focus Distretti agroalimentari Carni e salumi Dopo un 2016 nel complesso molto positivo, accelera ancora la crescita delle vendite all’estero della filiera nazionale delle carni e dei salumi (+11,8% nel primo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). I distretti della carne e dei salumi hanno esportato complessivamente per un ammontare di 446 milioni di euro, 47 milioni in più rispetto al primo trimestre del 2016. In Emilia Romagna, vanno bene le vendite all’estero dei Salumi di Parma, che crescono soprattutto nel Regno Unito, nel Canada e in Germania, a fronte di cali in Francia e negli Stati Uniti, e i Salumi del Modenese, le cui esportazioni crescono verso Germania, Francia e Danimarca, i principali partner. Sono invece ancora in contrazione le esportazioni dei Salumi di Reggio Emilia, che perdono il 40% rispetto al primo trimestre 2016 (-7,5 milioni di euro). Male in particolare le esportazioni verso Regno Unito, Polonia, Spagna e Germania, le cui perdite non vengono compensate dai pur rilevanti guadagni verso Hong Kong e in particolare verso il Brasile. Le esportazioni delle carni e dei salumi nel 1° trimestre del 2017 (milioni di euro e var. % tendenziale) 15 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Focus Distretti agroalimentari Pasta e dolci Ottimi i risultati a livello nazionale della filiera della pasta e dei dolci, le cui esportazioni aumentano del 7,4% nel primo trimestre 2017, per un totale di 797 milioni di euro esportati (55 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2016). Tra i distretti dell’Emilia Romagna, si arresta il calo delle esportazioni registrato dall’Alimentare di Parma (+0,7% nel primo trimestre 2017). Le esportazioni della filiera della pasta e dei dolci nel primo trimestre del 2017 (milioni di euro e var. % tendenziale) 16 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Focus Distretti agroalimentari Filiera agricola Le esportazioni dei distretti italiani appartenenti alla filiera agricola risultano in crescita nel primo trimestre 2017, con una variazione tendenziale del 4,3%, corrispondente a 38 milioni di euro esportati in più rispetto al primo trimestre del 2016, per un totale di 918 milioni di euro esportati. Si consolida pertanto il trend positivo degli ultimi due trimestri del 2016 e le vendite all’estero tornano su livelli superiori a quelli del primo trimestre del 2015. In crescita tendenziale anche le vendite all’estero dell’Ortofrutta romagnola (+5,3%, 6,6 milioni di euro in più rispetto al primo trimestre 2016), che va bene verso tutte le principali destinazioni Le esportazioni della filiera agricola nel primo trimestre del 2017 (milioni di euro e var. % tendenziale) 17 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Focus Distretti agroalimentari Filiera del lattiero caseario Le esportazioni dei distretti italiani appartenenti alla filiera del lattiero caseario risultano ancora in calo tendenziale nel primo trimestre del 2017 (-1,3%, 0,6 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2016). Sono ottime le performance del Lattiero-caseario di Reggio Emilia (+16,6%, 9,3 milioni di euro in più), e buoni i risultati del Lattiero-caseario parmense (+4,1%, 2,4 milioni di euro in più). Le esportazioni della filiera lattiero-casearia nel primo trimestre del 2017 (milioni di euro e var. % tendenziale) 18 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Riepilogo Distretti industriali Emilia Romagna Le esportazioni dei distretti industriali dell’Emilia Romagna (milioni di euro e var. % tendenziale) 19 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Riepilogo Poli tecnologici Emilia Romagna Le esportazioni dei poli tecnologici dell’Emilia Romagna (milioni di euro e var. % tendenziale) 20 Fonte: Intesa Sanpaolo, Monitor dei Distretti e dei Poli Tecnologici
Prospettive 2017-2020 dell’export italiano secondo le previsioni elaborate da SACE 21
Export Italia Scenario previsionale SACE Complice la ripresa degli investimenti in alcuni mercati emergenti, la neutralizzazione del ciclo avverso del petrolio e il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro, l’export dell’Italia - dopo la performance moderata del 2016 (+1,2%) – dovrebbe crescere con un tasso medio del 4% nei prossimi quattro anni, fino a raggiungere nel 2020 il valore di 489 miliardi di euro. Di pari passo, aumenterà l’incidenza dell’export di beni e servizi sul PIL, che, già salita dal 25,8% del 2010 al 30,4% del 2016, arriverà al 32,4% entro il 2020. Andamento dell’export italiano di beni 2014-2016 e previsioni 2017-2020 (€ miliardi, variazioni %) 22 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
Export Emilia Romagna Scenario previsionale Prometeia Secondo lo scenario previsionale elaborato da Prometeia a luglio 2016, le esportazioni dell’Emilia Romagna (a prezzi correnti) dovrebbero crescere più del livello nazionale. 23 Fonte: elaborazione su dati Prometeia (Scenari Economie Locali, luglio 2016)
Export Italia Mercati ad alto potenziale per l’export Made in Italy In base agli indicatori di rischio, alla crescita dell’economia e della domanda, alle dinamiche dell’export italiano negli ultimi anni e al posizionamento competitivo rispetto ai nostri tradizionali concorrenti, SACE ha identificato 15 geografie ad alto potenziale per le esportazioni e gli investimenti italiani: una selezione di mercati target – sia emergenti sia avanzati – che ha intercettato complessivamente 85 miliardi di euro di vendite italiane nel 2016 (pari al 20% dell’export complessivo) e che potrà intercettarne oltre 100 nel 2020, in virtù della crescente domanda di beni proveniente da questi Paesi (+5,7% medio annuo nei prossimi quattro anni). Le 15 geografie sono: Arabia Saudita, Brasile, Cina, Emirati Arabi Uniti, India, Indonesia, Kenya, Messico, Perù, Qatar, Repubblica Ceca, Russia, Stati Uniti, Sudafrica e Vietnam. Mercati prioritari per l’export italiano 2017-2020 e indici di opportunità 24 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
Export Emilia Romagna Esposizione commerciale della regione con i 15 paesi ad alto potenziale per il Made in Italy I 15 Paesi considerati da SACE a più alto potenziale per il Made in Italy nei prossimi 4 anni rappresentano per l’Emilia Romagna circa il 23% dell’export totale. Anno 2016 I trim. 2016 Var. % su I Euro correnti % su Export ER Var. % su 2015 Euro correnti % su Export ER trim. 2016 Stati Uniti 5.469.631.213 9,7% -9,4% 1.429.765.574 9,8% +9,4% Cina 1.552.226.633 2,8% +5,4% 418.627.522 2,9% +34,9% Russia 1.277.462.721 2,3% +1,5% 335.824.935 2,3% +20,7% Repubblica ceca 782.601.289 1,4% +26,5% 214.464.910 1,5% +22,2% Arabia Saudita 638.249.577 1,1% -24,4% 128.468.835 0,9% -31,4% India 575.714.003 1,0% +5,7% 130.664.558 0,9% +6,5% Emirati Arabi Uniti 573.254.316 1,0% -14,8% 149.094.193 1,0% -5,6% Messico 571.413.889 1,0% +10,7% 158.292.027 1,1% +31,4% Brasile 528.582.167 0,9% -9,6% 128.037.710 0,9% +26,9% Sud Africa 316.297.785 0,6% -9,3% 68.501.590 0,5% +4,1% Indonesia 247.602.446 0,4% +6,2% 40.645.515 0,3% -22,8% Vietnam 179.481.312 0,3% -9,6% 43.125.910 0,3% +27,7% Qatar 120.087.536 0,2% -7,7% 37.126.048 0,3% +20,4% Perù 72.596.527 0,1% -16,5% 14.329.933 0,1% -15,9% Kenya 36.422.107 0,1% +41,2% 7.504.123 0,1% -10,8% Totale 15 paesi 12.941.623.521 23,1% -4,7% 3.304.473.383 22,6% +11,3% Export regionale 56.138.252.014 100% +1,5% 14.590.662.440 100% +8,9% 25 Fonte: elaborazione ERVET su dati ISTAT
Export Italia Comparti in crescita e rischi all’orizzonte Tra i diversi settori dell’industria italiana a vocazione internazionale, il Rapporto di SACE segnala performance molto positive per la chimica e per i mezzi di trasporto; buone prospettive per i comparti del Made in Italy tradizionale, tra cui spicca l’agroalimentare; alcune cautele per la metallurgia, comunque in ripresa dopo le avversità congiunturali dell’ultimo anno. Export italiano di beni per settori 2016 e previsioni 2017, 2018-2020 26 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
Il protezionismo è un problema per l'Italia e l’Emilia Romagna? Primi 10 settori per misure protezionistiche adottate I dieci settori più colpiti dal Periodo 2008-2016, numero di misure protezionismo rappresentano quasi il 41% del commercio mondiale che, ovviamente, ne risente. Le barriere elevate dal 2008 ai primi mesi del 2016 sono oltre 3.500: quasi un quarto di queste impongono l’obbligo di avere almeno una certa percentuale di un prodotto o servizio realizzato nel Paese (LCR), soprattutto per prodotti elettronici e veicoli. Si tratta di misure scelte in particolare dai Paesi del G20: gli Stati Uniti, ad esempio, hanno introdotto una misura protezionistica ogni 4 giorni dal 2008 a oggi. 27 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
Il protezionismo è un problema per l'Italia e l’Emilia Romagna? Misure di limitazione al commercio colpiscono direttamente o indirettamente ogni Paese che abbia una forte propensione all'export, sia verso Paesi con i quali condivide un mercato comune sia verso Paesi terzi. Basti pensare che, nel 2016, l'Italia ha esportato al di fuori dell'Unione Europea una quota pari al 44,1%. Per l’Emilia Romagna questa quota è pari al 43,2%. Quota di export extra-Ue sul totale per i principali Paesi europei e media Ue Emilia Romagna → 43,2% 28 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
Il protezionismo è un problema per l'Italia e l’Emilia Romagna? Misure non tariffarie fronteggiate dagli esportatori Ue periodo 1996-2015 Anche a seguito dei successi ottenuti nel negoziare le misure tariffarie, le politiche che attualmente influenzano maggiormente gli scambi sono quelle non tariffarie. Per quanto riguarda i principali ostacoli che sono stati riscontrati dagli esportatori europei tra il 1996 e il 2015, più della metà delle segnalazioni riguarda la regolamentazione dei mercati nei Paesi di destinazione attraverso standard tecnici (15%), sanitari o ambientali (37%) che riguardano soprattutto i settori agroalimentare e farmaceutico. 29 Fonte: Rapporto annuale sull’export di SACE 2017
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