Joinset: è nata la prima App per i tennisti
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Joinset: è nata la prima App per i tennisti A fine Aprile 2018 nasce #JoinSet la prima app per tutti i #tennisti dal motto “Trova, incontra e gioca”. Una soluzione digitale mobile originale pensata per amatori, agonisti e professionisti in grado di connetterli in tempo reale e metterli in contatto tra loro. Infatti, grazie ad un algoritmo di “matching”, JoinSet suggerisce all’utente partite di suo interesse, tennisti di pari livello con cui giocare nelle vicinanze e soprattutto compatibili per disponibilità di giorni e orari. Inoltre ogni utente può creare in autonomia un proprio network di giocatori, organizzare una partita con un click e notificarlo immediatamente a tutti senza la necessità di chiamate, sms o chat dispersive. #JoinSet offre la possibilità ai suoi utenti di relazionarsi in modo più efficace con altri tennisti e conoscere una molteplicità di compagni di gioco, non limitandosi a giocare con le stesse due o tre persone di sempre, ma ampliando il suo
giro ad una rete più fitta di tennisti. “#JoinSet nasce dalla mia esperienza personale nel mondo del tennis”, afferma Riccardo Tomassetti, il founder di JoinSet. “Dopo tanti anni avevo deciso di ricominciare a giocare a tennis e non trovavo compagni con cui giocare. Chiedevo al centro sportivo o al maestro, ma è difficile fare nuove conoscenze per interposta persona. Così inizialmente ho creato una chat di 5-6 tennisti chiedendo di invitare altri tennisti di loro conoscenza. Quando però siamo arrivati ad essere circa 40 persone, la chat era diventata ingestibile: troppa confusione, troppi messaggi che non avevi tempo di leggerle e spesso giocavi con persone inadeguate per abilità. Da qui ho capito che esisteva un’esigenza che le attuali soluzioni digitali non erano in grado di soddisfare”. Quanto è importante incontrare avversari diversi per migliorare la propria tecnica? Quante volte viaggiamo per lavoro o piacere e rinunciamo a giocare perché non sappiamo chi contattare? Quante persone hanno turni di lavoro variabili e non riescono ad organizzare una partita? Quante volte cerchiamo disperatamente di trovare un avversario all’ultimo minuto? JoinSet risponde a tutte queste domande con una soluzione innovativa che rivoluziona il tradizionale modo di incontrare e conoscere tennisti. “Siamo una Startup Innovativa e, grazie al finanziamento regionale TecnoNidi, nel corso del 2018 implementeremo ulteriori funzionalità in JoinSet tra cui la possibilità di prenotare un campo online, gestire tornei, organizzare lezioni con i maestri e molto altro” afferma Riccardo Tomassetti. “Vogliamo che JoinSet diventi un punto di riferimento per tutti coloro tutti coloro che in un modo o nell’altro vivono il tennis da amatori, lavoratori e professionisti con l’obiettivo di rendere questo splendido sport sempre più conosciuto e praticato”. #JoinSet è disponibile sia per Apple che per Android cliccando
qui Link ai social http://blog.joinset.it/ https://www.facebook.com/JoinSet-150636412299514/ https://www.youtube.com/channel/UC5Q183jneUFkb8qtKfrgNow/ https://twitter.com/joinset https://www.instagram.com/joinset_tennis/ Governo, Di Maio rilancia su governo gialloverde e spunta ipotesi premiership leghista Ancora irrisolta la grave crisi politica italiana. Ieri il premier incaricato Carlo Cottarelli ha fatto visita al
presidente della Repubblica senza sciogliere la riserva. Due gli scenari possibili: Scioglimento immediato delle camere e elezioni a fine luglio o una fiducia “tecnica” per legge di bilancio “light” e voto a ottobre. Luigi Di Maio abbandona l’idea dell’impeachment a Mattarella e rilancia su governo M5s-Lega “Siamo pronti a rivedere la nostra posizione. Se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo, ma ora si rispetti la volontà del popolo: una maggioranza c’è in parlamento, fatelo partire quel governo” ha detto da Napoli, in un comizio, il capo politico del Movimento 5 stelle. E a rinforzare l’idea che ci possa essere un tentativo in quel senso, è arrivato in serata anche l’appoggio di Fratelli d’Italia. “Una maggioranza in Parlamento c’è, ed è formata da M5s e Lega: “Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo – ha scritto Giorgia Meloni su Facebook -. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi. Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo”. E’ certo che il governo Cottarelli non avrà la fiducia delle Camere. Per la prima volta nella storia avremo un governo che non ha il sostegno del popolo nè del Parlamento. E’ vergognoso: sarà un governo anti-italiano di occupazione delle istituzioni. Voto subito! #IlMioVotoConta — Luigi Di Maio (@luigidimaio) 28 maggio 2018
E, in tarda serata si alternano anche le voci su una possibile premiership di segno leghista per compensare Matteo Salvini. In tal caso, secondo gli stessi rumors, a Palazzo Chigi potrebbe sedere Giancarlo Giorgetti, che nel pomeriggio di ieri avrebbe avuto, tra l’altro un colloquio con il premier incaricato Carlo Cottarelli. Fonti del M5S non confermano un simile schema di governo e, anzi, si dicono scettiche sulla possibilità di un ok a un esecutivo guidato da un premier leghista. Ma la disponibilità a riaprire un canale di dialogo con il Quirinale c’è e, come alternativa, il M5S propone in maniera via via più convinta il ritorno alle urne il 29 luglio. Interpellate sull’ipotesi che si riapra la possibilità di un governo M5S-Lega, fonti de Carroccio riferiscono che al momento non ci sono fatti concreti nuovi, definendo questa come la “note delle follie”. E non escludono tuttavia che una delle ipotesi che circolano in queste ore possa vedere la luce. Al momento, però, al vaglio di Sergio Mattarella restano le prime due opzioni con la ferma convinzione da parte del Quirinale che comunque il parlamento si dovrà assumere la responsabilità di chiudere la legislatura o di consentire al governo tecnico un passaggio fondamentale con la presentazione della manovra, per evitare l’eccessiva fibrillazione dei mercati e ridare credibilità e fiducia al nostro Paese. Mercati che continuano a subire una fortissima tensione, con lo spread che s’impenna col passare dalle ore, dai 250 punti della mattina, alla chiusura a quota 300. Tuttavia, dopo lo scontro frontale di lunedì tra il Colle e il fronte sovranista, i toni sembrano essersi decisamente abbassati. ono decisamente più morbidi. Luigi Di Maio, torna sui suoi passi nella richiesta di impeachment, consapevole che su quella strada era rimasto praticamente isolato. Lo stesso Salvini, in
diretta Facebook, ribadisce che “Mattarella ha sbagliato ma basta insulti”. Una riapertura di dialogo tra M5s e Quirinale che, secondo qualche osservatore, potrebbe riaprire una strada, seppur strettissima, verso un governo politico. Ma al momento è una ipotesi solo di scuola. Per ora, in pista c’è solo Cottarelli, che Mattarella vuole comunque inviare al Parlamento. Malgrado le difficoltà. Dopo una mattinata di contatti e relazioni, il premier incaricato è stato al Colle per le 16,30. Sembra essere il momento dell’accettazione del mandato e la presentazione della lista dei ministri, ma qualcosa deve essere andato storto, tanto che a sorpresa, Cottarelli lascia il Colle senza presentarsi alla stampa. E subito scoppia una ridda di ipotesi tra cui quelle se intenda rimettere il mandato o se in realtà abbia bisogno di più tempo per stilare la lista dei ministri. Il Colle subito fa trapelare che non esiste l’ipotesi della rinuncia. E Cottarelli, rientrando a Montecitorio, assicura che sta approfondendo “alcuni aspetti della lista”. Nelle stesse ore le diverse anime del Pd propongono l’idea di andare a votare il 29 luglio probabilmente – si ragiona in ambienti parlamentari – assecondando il pressing del Colle. Una data decisamente inedita ma che oggettivamente raccoglie positivamente la preoccupazione di Mattarella, qualora dovesse saltare tutto, di avere un governo in carica in autunno, subito in grado di presentare la legge di bilancio. E non è un caso che per tutta la giornata si siano inseguiti rumors di contatti tra Cottarelli ed alcuni esponenti delle forze politiche, come il leghista Giancarlo Giorgetti e il dem Graziano Delrio, proprio per sminare la strada del governo tecnico finalizzata al varo della manovra. Il ritorno alle urne a luglio, se viene accolto con favore dalla Lega, trova invece i Cinque Stelle molto
freddi. “Spero che – ha spiegato Di Maio – si possa andare al voto il prima possibile però riconosco pure che questa è una situazione veramente difficile per il Paese”. Governo, Meloni ci ripensa: Fdi pronta a sostenere i gialloverdi Cambio di programma per il partito della Meloni che ha deciso di sostenere un eventuale governo M5s-Lega. “Una maggioranza in Parlamento c’è. Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi. Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo”, scrive Giorgia Meloni, leader di Fdi, su Facebook. “Presidente Mattarella noi non abbiamo condiviso alcuna delle scelte che ha fatto nelle ultime settimane. Però
l’Italia è sotto attacco e non può permettersi in questo momento né un governo che vada in Aula prendendo forse 20 voti per farci ridere dietro dal mondo; né di tornare a votare il 29 luglio o il 5 agosto con l’attacco finanziario della speculazione in atto. Allora un gesto di responsabilità deve arrivare da tutti, soprattutto da chi si considera un patriota. Noi abbiamo da chiederle: provi a fare l’unica cosa che non ha fatto sinora, dare un incarico a chi era arrivato primo alle elezioni, al centrodestra, per formare un governo e verificare se in Aula – anche grazie magari all’astensione di altri partiti con la stessa responsabilità – c’è la possibilità di formare un governo, di calmare la situazione internazionale e di occuparci dei problemi degli italiani”. Il mio appello a Mattarella: non lasciamo l’Italia nel caos! pic.twitter.com/FmzU0FIQIf — Giorgia Meloni @( نGiorgiaMeloni) 29 maggio 2018
Sora, arte e fede: tutto pronto per l’infiorata del Corpus Domini SORA (FR) – Grande attesa per l’edizione 2018 dell’Infiorata del Corpus Domini, straordinario appuntamento che fonde mirabilmente arte e fede. Domenica 3 giugno lo spettacolare tappeto di immagini sacre tornerà a coprire il centro storico della città di Sora. Sono 16 le associazioni impegnate nella realizzazione di questa gigantesca opera artistica che si dispiegherà su una superficie di oltre 700 metri lineari per un totale di circa 3450 mq. Caratteristiche uniche che hanno fatto annoverare l’infiorata sorana tra le più prestigiose d’Italia. La realizzazione dei tappeti artistici vedrà impegnati: la Cappellania del Cimitero, la Consulta Problematiche Sociali, il Centro Sociale Canceglie, gli Amici dell’I.T.A.S., l’Associazione Valcomperta, la Parrocchia San Ciro, la Comunità San Domenico, l’Associazione culturale San Vincenzo Ferreri, Soraweb, la Cattedrale Santa Maria Assunta, l’Associazione culturale Valle del Baronio, l’Associazione culturale Via Napoli, il Centro minori San Luca, l’Associazione Il Torrione, il Comitato Sorantica e l’Istituto Comprensivo Sora 3. I lavori prenderanno il via sabato 2 giugno, alle ore 18, e proseguiranno fino a notte fonda, concludendosi all’alba della domenica. Per comporre i quadri le associazioni utilizzeranno varie tipologie di materiali: segatura, sale colorato, fiori, semi e riso soffiato.
L’Infiorata sarà visibile in tutta la sua bellezza il giorno del Corpus Domini quando, alle ore 18.30, Mons. Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino e Pontecorvo, presiederà la solenne Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale Santa Maria Assunta. A seguire, alle ore 19.30, il Vescovo scenderà con il Santissimo Sacramento la scalinata della cattedrale per la tradizionale processione nel centro storico. Spazio anche allo spettacolo in occasione della festività del Corpus Domini. In Piazza Santa Restituta, nel week end, andrà in scena il Festival Come d’InCanto. Sabato 2 giugno, alle ore 21.00, si esibiranno le giovani voci selezionate tra i vari istituti comprensivi. Domenica 3 è in programma lo spettacolo Benedetta Catenacci & Friends, con l’accompagnamento della Live Orchestra. Si esibiranno tra gli altri Marco Boni, vincitore del programma televisivo “Prodigi”, ideato dal ballerino Alfonso Paganini, e alcuni dei finalisti della trasmissione di Rai1 “Ti lascio una canzone”, condotta da Antonella Clerici. Tutti gli eventi in programma per la Solennità del Corpus Domini sono organizzati dal Comune di Sora con la direzione artistica dell’Associazione Culturale ConSonanze. Il Sindaco Roberto De Donatis e l’Assessore alle Politiche Culturali Sandro Gemmiti invitano cittadini e turisti a visitare il centro storico per ammirare tutti i dettagli dell’Infiorata ed assistere agli spettacoli serali. Un sentito ringraziamento al Parroco della Cattedrale S. Maria Assunta Don Ruggero Martini ed a tutte le realtà associative impegnate nella realizzazione del tradizionale tappeto artistico.
Spread sfiora quota 300, il commissario Ue si scusa con l’Italia. Salvini: “A Bruxelles sono senza vergogna” Lo spread risale sopra i 280 punti base, a 282 punti, al termine dell’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli e il presidente Mattarella al Quirinale. Il rendimento del 10 anni italiano è in rialzo al 3,08%.
Affonda anche New York sull’ ‘onda lunga’ italiana con il Dow Jones che perde oltre il 2%. La Borsa di Milano chiude in calo con il Ftse Mib che cede il 2,65% a 21.350 punti. Sulla seduta pesano le incertezze del quadro politico italiano dopo l’incontro tra il premier incaricato, Carlo Cottarelli, ed il capo dello stato, Sergio Mattarella, e la notizia che si rivedranno mercoledì. “Non ci sono giustificazioni, se non emotive, per quello che sta succedendo oggi sui mercati”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando ‘a braccio’ rispetto al testo delle considerazioni finali riferendosi al balzo dello spread. Spread Btp-Bund chiude vicino a 300 punti base – Lo spread tra Btp e Bund chiude vicino alla soglia dei 300 punti base, a 290 punti – sugli schermi Bloomberg – con il rendimento del decennale italiano al 3,13%. Il differenziale ha segnato un’accelerazione nelle ultime battute della seduta dopo che l’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli e il capo dello Stato Mattarella si era appena concluso senza la presentazione della lista dei ministri. Spread btp-bund a 2 anni schizza 190 punti a quota 343 – Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a due anni e quelli tedeschi di eguale durata si è allargato oggi di 190 punti basi, pari a quasi il 2%. Lo spread tra il btp con scadenza giugno 2020 e il bund si è allargato a 343 punti. Il rendimento del btp a due anni si è impennato al 2,639%, poco meno di quanto rendeva ieri il nostro btp decennale. Borsa Wall Street affonda con Italia, Dj -2,03% – Wall Street affonda con l’onda lunga dell’Italia. Il Dow Jones perde il 2,03% a 24.252,32 punti, il Nasdaq cede lo 0,89% a 7.367,80 punti mentre lo S&P500 lascia sul terreno l’1,58% a 2.678,46 punti.
Bufera su Guenther Oettinger, commissario tedesco Ue al Bilancio mentre si consuma una nuova giornata nera sui mercati con lo spread che schizza oltre i 300 punti e poi ripiega sulle tensioni per la formazione del nuovo governo. “Lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti”, dice il commissario, secondo un tweet di Bernd Thomas Riegert, che anticipa sul social network i contenuti di un’intervista per Deutsche Welle, che sarà diffusa stasera. Il tweet sarebbe la versione corretta di un precedente post comparso nel social network, nel quale Oettinger veniva citato in modo diverso: “i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta”. “Non volevo mancare di rispetto e mi scuso” Lo scrive su Twitter il commissario europeo Gunther Oettinger a proposito delle dichiarazioni sulla crisi politica italiana rilasciate durante un’intervista a Deutsche Welle. Questa versione dell’intervista, poi rieditata dallo stesso giornalista, non è stata confermata dalla Dw all’ANSA. Il post ritirato come erroneo aveva però già suscitato molte reazioni. “A Bruxelles – ha commentato Salvini – sono senza vergogna. Il commissario europeo al bilancio, il tedesco Oettinger, dichiara ‘i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta’. Se non è una minaccia questa…Io non ho paura #prima gliitaliani”. Mentre il Movimento cinque stelle chiede una smentita. Parole bollate come “offensive” anche dal Pd con Matteo Orfini.
“L’Italia merita rispetto”, Bruxelles “è pronta a cooperare responsabilmente e nel rispetto reciproco”: così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker in una nota. “Le sorti dell’Italia non possono dipendere da eventuali ingiunzioni dei mercati finanziari. L’Italia, indipendentemente dai partiti che la dirigeranno in futuro, è un Paese fondatore dell’Ue che ha fornito un enorme contributo all’integrazione europea”. Juncker si dice inoltre “convinto che l’Italia continuerà il suo percorso europeo”. Intanto il capo della comunicazione di Deutsche Welle, Christoph Jumpelt, chiarisce all’ANSA come sia stato possibile l’errore nel tweet sull’Italia, relativo all’intervista al commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, che ha provocato molte reazioni indignate. “Il nostro redattore purtroppo nel suo tweet non ha separato in modo chiaro la propria valutazione dalla citazione. Di questo ci scusiamo. Questo è stato corretto col tweet successivo”, afferma Jumpelt. Arrivano poi anche le scuse dirette del giornalista. “Nel mio primo tweet ho sbagliato la citazione. Per questo l’ho cancellato. Intendevo dare un veloce reazione e una sintesi dell’intervista. Mi scuso per la confusione e per l’errore. Per favore traducete la citazione qui”. È quello che scrive il giornalista della Deutsche Welle, Bernd Thomas Riegert, su Twitter, scusandosi per aver divulgato una citazione sbagliata del commissario europeo al Bilancio Gunther Oettinger, che ha provocato molte reazioni indignate in Italia. “Il mio appello a tutte le istituzioni europee: per favore rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni”, dice in un tweet il presidente del consiglio europeo Donald Tusk. “Juncker è stato informato di questo commento sconsiderato, e mi ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale della Commissione: compete agli italiani e soltanto a loro decidere sul futuro del loro paese, a nessun altro”, così il portavoce del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker a
proposito dei commenti di Oettinger. La Borsa di Tokyo termina le contrattazioni col segno meno, con gli investitori che giudicano sempre più intricata l’instabilità politica in Italia sul medio e lungo termine. Il Nikkei ha ceduto lo 0,55% a quota 22.358,43, con una perdita di 122 punti. Sul mercato valutario in Asia l’euro perde terreno sulle principali valute, assestandosi ai minimi in 11 mesi sullo yen, a un livello inferiore a 127. Sul calo dei mercati, interviene Ignazio Visco, parlando ‘a braccio’ rispetto al testo delle considerazioni finali. “Non ci sono giustificazioni, se non emotive, per quello che sta succedendo oggi sui mercati”, afferma il governatore della Banca d’Italia.
Roma, il presidente FGI in visita alla Stampa Estera: il consigliere Gianfranco Nitti fa gli onori di casa ROMA – Il Presidente della FGI, Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi, ha effettuato una visita informale presso la sede romana della Associazione della Stampa Estera in Italia, ASEI, un cui consigliere, Gianfranco Nitti, lo ha accompagnato in una visita alle strutture della sede anche in vista di possibili eventi di comunicazione che la FGI potrà valutare di realizzarvi, anche in occasione del prossimo 150° anniversario della Federazione. La Federazione Ginnastica d’Italia fondata nel 1869 ed eretta ad Ente Morale nel 1896 ha la sede nazionale in Roma La F.G.I., affiliata agli organismi internazionali competenti quali la F.I.G. – Federazione Internazionale di Ginnastica e la U.E.G. – Unione Europea di Ginnastica, è riconosciuta dal CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal CIO – Comitato Olimpico Internazionale. Scopi principali Gli scopi principali della F.G.I. sono di promuovere l’educazione fisica e per salvaguardare il benessere fisico e sportivo degli italiani e lo sviluppo delle attività ginnastiche dilettantistiche, curare la preparazione degli atleti e approntare mezzi adeguati per la partecipazione ai Giochi Olimpici e a tutte le competizioni internazionali e nazionali; sostenere tutti gli associati nel perseguimento
delle finalità federali, riconoscendone e potenziandone l’operato di entità autonome. La FGI ad oggi conta circa 130.000 tesserati suddivisi nelle diverse discipline; le Società Ginnastiche affiliate alla Federazione sono più di mille. L’obiettivo più grande che la Federazione intende perseguire è quello di assurgere sempre più a modello di Cultura Sportiva, presentando i propri atleti maturi e consapevoli, inseriti nel mondo dello studio o del lavoro e che siano l’immagine di uno sport complesso ed impegnativo, ma pur sempre a dimensione umana. La FGI è la decana delle Federazioni Sportive Nazionali, nata nel 1869, e che pertanto, a breve, festeggerà i 150 anni di fondazione. http://www.federginnastica.it/ L’Italia del futuro: i
giovani imprenditori si incontrano a Rapallo RAPALLO (GE) – L’8 ed il 9 giugno si svolgerà a Rapallo, il 48° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria dal titolo “ORA – Sfida all’insostenibile”. L’Italia del futuro sarà diversa da quella di oggi. Ma più aspettiamo a cambiarla, più perdiamo terreno. Se non si accetta la sfida dell’impossibile, si resta al palo dell’accettabile. Sfidare l’insostenibile significa non lasciar arenare l’Italia che cresce. Sfidare l’insostenibile significa costruire un monumento all’Italia che verrà. E la prima pietra va messa ora L’Italia sostenibile è quella che non subisce un domani scritto da altri, ma che, se ne vuole uno, se lo mette in cantiere. Sono queste le linee guida che motivano il Convegno e che ne articolano le fasi. Venerdì, in apertura dei lavori, il presidente Alessio Rossi presenta le Tesi dei Giovani Imprenditori. Previsti intervente, fra gli altri, di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, i Presidenti dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e della Liguria, Giovanni Toti; di Enrico Giovannini, portavoce ASViS, e di molti rappresentanti di aziende italiane ed internazionali. Chiude i lavori il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Gianfranco Nitti Stampa estera in Italia: scelti i migliori film per il premio Globo d’Oro 2018 In vista della cerimonia di premiazione della 58a edizione del premio, l’Associazione della Stampa estera in Italia, ASEI, ha annunciato le cinquine dei Globi d’Oro 2018: i vincitori saranno svelati durante la premiazione del 13 giugno a Villa Medici a Roma. Guidano le nomination Brutti e cattivi (in 4
categorie: opera prima, commedia, miglior attore, miglior film) e Finché c’è prosecco c’è speranza (in 3: opera prima, sceneggiatura, fotografia). Ma intanto due importanti premi sono stati resi noti: il Globo d’Oro alla Carriera va al regista Gianni Amelio e il Gran Premio della Stampa Estera al film L’esodo di Ciro Formisano e la menzione speciale al cortometraggio Numeruomini di Gianfranco Ferraro.
Per il MIGLIOR FILM si sfidano: Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, Dove non ho mai abitato di Paolo Franchi, L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, L’ordine delle cose di Andrea Segre, Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni. Per la MIGLIORE ATTRICE: Amori che non sanno stare al mondo – Lucia Mascino, Come un gatto in tangenziale – Paola Cortellesi, Figlia mia – Alba Rohrwacher, Il colore nascosto delle cose – Valeria Golino, Nome di donna – Cristiana Capotondi. Per il MIGLIORE ATTORE: Brutti e cattivi – Claudio Santamaria, La ragazza nella nebbia – Tony Servillo, Sono tornato – Massimo Popolizio, Tutto quello che vuoi – Giuliano Montaldo, Una questione privata – Luca Marinelli. Per il MIGLIOR CORTOMETRAGGIO si sfidano: Colapesce di Vladimir Di Prima, Così in terra di Pier Lorenzo Pisano, La giornata di Pippo Mezzapesa, La giraffa senza gamba di Fausto Romano, Stai Serenodi Daniele Stocchi. Per il MIGLIOR DOCUMENTARIO: Caravaggio – L’anima e il sangue di Jesús Garcés Lambert, Fuga per la libertà di Emanuela Gasbarroni, La fortuna degli etruschi di Marzia Marzolla, Matteo Bardelli, La porta apertadi Domenico Iannacone, Luca Cambi, Francesco Castellani, Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni di Andrea Azzetti, Federico Massa.
Per la MIGLIOR OPERA PRIMA: Brutti e cattivi di Cosimo Gomez,Cuori puri di Roberto De Paolis, Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan, Il cratere di Luca Bellino, Silvia Luzi, Maria per Romadi Karen Di Porto. Per la MIGLIORE COMMEDIA: Ammore e malavita dei Manetti Bros., Benedetta follia di Carlo Verdone, Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, Sono tornato di Luca Miniero. Per la MIGLIORE SCENEGGIATURA: Ella & John – The Leisure, Seeker – Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì, Finché c’è prosecco c’è speranza – Antonio Padovan, Fulvio Ervas, Marco Pettenello, La ragazza nella nebbia – Donato Carrisi, Sicilian Ghost Story – Fabio Grassadonia, Antonio Piazza, The Place – Paolo Genovese, Isabella Aguilar. Per la MIGLIORE MUSICA: Ammore e malavita – Pivio & Aldo De Scalzi, Dove non ho mai abitato – Pino Donaggio, Gli sdraiati – Battista Lena, I figli della notte – Andrea De Sica, Nome di donna – Dario Marianelli. Per la MIGLIOR FOTOGRAFIA: Ella & John – The Leisure Seeker – Luca Bigazzi, Finchè c’è prosecco c’è speranza – Massimo Moschin, I figli della notte – Stefano Falivene, The Place – Fabrizio Lucci, Una questione privata – Simone Zampagni. Gianfranco Nitti
Pomezia, amministrazione comunale condannata per comportamenti antisindacali POMEZIA (RM) – Il Comune di Pomezia è stato condannato dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Velletri per comportamento antisindacale a seguito dell’accoglimento totale del ricorso presentato dalla CISL FP di Roma Capitale e Rieti, elaborato dall’avvocato Roberto Muzi. Un’ordinanza importante che obbliga l’amministrazione comunale ad emettere tutti i provvedimenti idonei ad eliminare gli effetti del comportamento antisindacale perpetrato nei confronti della CISL FP di Roma Capitale e Rieti, condannando altresì il Comune a pagare le spese legali. Gli episodi risalgono a giugno 2017 Il Comune di Pomezia, a fronte delle richieste di svolgere le
proprie assemblee sindacali per i lavoratori della Polizia Locale e della scuola dell’infanzia, impose alla sigla sindacale di effettuarle presso il Complesso Selva dei Pini, compromettendo di fatto il regolare svolgimento delle assemblee nei luoghi nei quali da anni e fino ad allora si erano regolarmente svolte, cioè la sala del consiglio comunale, la sede del comando della Polizia Locale, la sala della biblioteca comunale e l’Istituto Scolastico Umberto Sant’Andrea. Il Giudice ha pertanto ritenuto lesiva tale condotta, che, oltre ad ostacolare l’organizzazione sindacale nello svolgimento della propria attività istituzionale di negoziazione, è stata idonea a recare pregiudizio all’immagine della CISL FP di Roma Capitale e Rieti presso i propri assistiti sotto il profilo della sua autorevolezza all’interno dell’amministrazione datrice di lavoro, così riducendone la credibilità, nonché a pregiudicare l’attività di proselitismo tra i lavoratori e la possibilità di acquisire nuovi iscritti. “Siamo estremamente soddisfatti – dichiarano da CISL FP Roma Capitale e Rieti – dell’ordinanza emessa dal tribunale di Velletri a salvaguardia dei diritti dei lavoratori e già dalla prossima settimana convocheremo finalmente l’assemblea del personale della Polizia Locale di Pomezia in uno dei locali del Comune di Pomezia disponibili a Piazza Indipendenza”.
Salerno: bambino ustionato durante il bagnetto in ospedale SALERNO – Un neonato venuto alla luce da poche ore è rimasto scottato durante il primo bagnetto nel Rooming dell’ospedale salernitano San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. “Il piccolo – per la direzione del San Leonardo – ha riportato una ustione di secondo grado che copre il 20% del corpo e interessa la parte alta degli arti inferiori e i glutei”. Secondo la Direzione Strategica del nosocomio, “la responsabile di reparto ha chiamato per consulenza il chirurgo pediatrico che, valutate le manifestazioni cutanee, ha ritenuto preferibile il trasferimento precauzionale presso la Tin dell’ospedale Cardarelli di Napoli al fine di garantire al piccolo la migliore assistenza possibile”. Intanto, in mattinata, a nome della Direzione Strategica e di tutta l’Azienda, “sono state presentate le scuse alla famiglia. In tempi rapidi saranno individuati gli eventuali responsabili ed attivata la commissione disciplinare”.
Bologna: parto in aeroporto BOLOGNA – Il bambino voleva proprio nascere, non poteva più aspettare, e anche se la location non era tra le più adatte è andato tutto bene. Parto inaspettato, questa mattina, all’aeroporto Marconi di Bologna, dove poco prima delle 13 una donna ghanese di 27 anni, diretta ad Amburgo, ha dato alla luce un bimbo con l’aiuto degli infermieri del 118 in servizio nello scalo e degli agenti della Polaria. Le doglie sono cominciate appena superati i controlli di sicurezza e il parto della donna è stato rapidissimo. Nel frattempo l’ospedale era già stato avvisato e al Marconi sono arrivate un’ambulanza e l’auto medica. Il più però era già stato fatto e così la neo mamma e il neonato sono stati trasportati subito all’ospedale Maggiore di Bologna. Entrambi stanno bene, ha riferito l’Ausl.
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