TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL'IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING - A. A. 2019-2020 - Coris
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TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING Prof.ssa Silvia Leonzi A. A. 2019-2020
Carattere Madre Buona Trasformatore Positivo Carattere Trasformatore Madre Terribile Negativo GIOVANE STREGA
Madre - Vergine Madre Buona Carattere Trasformatore Iside Positivo Demetra Sophia Le Muse Carattere Trasformatore Madre Terribile Negativo Kali Lilith Ecate Circe Giovane Strega – Vecchia Strega
Gli assi M: Carattere Elementare : - generare e liberare (+) - trattenere, fissare, catturare (-) A: Carattere Trasformatore - dare:proteggere, riscaldare, nutrire (+) - privare:trattenere, catturare (-) Erich Neumann, La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell’inconscio
A+ M+ Kore, la Fanciulla Demetra, Madre Buona Sofia, la saggezza Maria, Vergine A- M- Lilith, i fantasmi Kali, Madre Terribile Circe e Medea Iside, Dea dei morti Dee primordiali Furie, le Streghe
I QUADRANTI Parte superiore: nascita, formazione, ampliamento e trasformazione della coscienza (misteri della vegetazione e dell’ispirazione, Madre Buona, Sofia-Vergine) Parte inferiore: dissoluzione dell’individuo e della coscienza (follia, orgia, misteri di morte, Madre Terribile, Strega Seducente) Erich Neumann, La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell’inconscio
Attualmente in esposizione al Naturhistorisches Museum di Vienna Venere di Willendorf L'autore Michael Crichton nel suo romanzo fantascientifico, Mangiatori di morte, descriveva un popolo, gli Wendol (termine che indicava in realtà la "bruma nera" ossia la nebbia che accompagnava questa tribù nel compimento di razzie e massacri) i quali veneravano un culto di natura matriarcale, poiché guidati nelle loro azioni dal volere di una donna, la cui simbologia coincideva con la figura della Venere di Willendorf i cui reperti venivano rinvenuti nei luoghi delle loro incursioni. La Venere di Willendorf appare nel videogioco Far Cry Primal. Nella serie The Young Pope il cardinale Voiello è attratto dalla statua presente in Vaticano
Le figure femminili nei simboli dell’immaginario Simbologia del vaso: involucro vegetale che libera il seme, si apre per dar spazio al frutto maturo, prototipo di un contenuto vitale Simbologia del crepaccio: in cui precipita il viaggiatore smarrito, fissazione, divoramento, morte Jacques Bril, Lilith. L’aspetto inquietante del femminile
L’ARCHETIPO DELLA MADRE CARL GUSTAV JUNG Il concetto della Dea Madre è un elemento basilare nella mente umana: la Dea madre fondatrice e la relativa sacralità sono presenti nella mente di ciascuno ancora prima della nascita, fanno parte dell’inconscio collettivo Carl Gustav Jung, Gli aspetti psicologici Dell’archetipo della Madre (1938) In senso letterale: la madre, la matrigna, la nutrice, la bambinaia In senso lato, la Chiesa, la Patria, il Cielo, la Terra, il Bosco, il Mondo sotterraneo, la Luna
L’Archetipo della Madre Il concetto della Dea Madre è un elemento basilare nella mente umana, un archetipo che si definisce in relazione al rapporto madre-figlio L’archetipo della Dea madre fondatrice e la relativa sacralità sono presenti nella mente di ciascuno ancora prima della nascita, fanno parte dell’inconscio collettivo Carl Gustav Jung, Gli aspetti psicologici dell’archetipo della Madre (1938)
IL LEGAME CON LA TERRA Donne che mantengono vivo il legame con ciò che da sempre le accomuna al dare la vita, alla fertilità (Gea, Rea, Era)
IL LEGAME CON LA TERRA Beyoncé La famiglia Kardashian
Famiglia Tyrell, Game Of Thrones (2011-in corso) Famiglia Ferraro, Tutto può succedere (2015-in corso)
DISCENDENZA DELLA MADRE BUONA: MADRE TERESA DI CALCUTTA Religiosa cattolica albanese, fondatrice dell'ordine religioso delle Missionarie della Carità Il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta le è valso il Premio Nobel per la Pace nel 1979 In seguito alla sua morte, nel 1997, la Santa Sede ha intrapreso il processo di beatificazione, il secondo passo verso la santità.
MADRI MEDITERRANEE: ANNA MAGNANI Bellissima (Luchino Visconti, 1951) Maddalena Cecconi ha un'unica figlia, Maria, una bambina di otto anni. Per organizzarle un luminoso avvenire, Maddalena decide di farla partecipare ad un concorso indetto dal regista Alessandro Blasetti. Quando però raggiunge il suo scopo, al provino vede la piccola Maria impacciata e piangente tra le risate del regista sdegnata, rifiuta la parte che viene offerta alla figlia. Mamma Roma (Pier Paolo Pasolini, 1962) Mamma Roma è una prostituta romana decisa a cambiare vita per suo figlio Ettore. Quando il suo protettore la lascia libera, si trasferisce col figlio in un appartamentino, Ettore trova un lavoro rispettabile, e i sogni di riscatto di Mamma Roma sembrano avverarsi, ma il protettore torna a sfruttarla. Il ragazzo, si dà a piccoli furti di strada. Finito in carcere, Ettore trova la morte in un incidente. Mamma Roma tenta il suicidio.
MADRI MEDITERRANEE: SOFIA LOREN La ciociara (Dino Risi, 1960) 1943. Durante la seconda guerra mondiale, Cesira, una giovane ragazza rimasta vedova, scappa da Roma per sfuggire ai bombardamenti e si rifugia in un paesino della Ciociaria insieme alla figlia tredicenne. Quando arrivano gli alleati, le due donne fanno finalmente ritorno a Roma, ma durante il tragitto, vengono violentate dai soldati marocchini che accompagnano gli alleati. La loro semplice vita é stata violata per sempre. Matrimonio all’italiana (Vittorio De Sica, 1964) Per convincere Domenico, l'uomo del quale é stata l'amante per tanti anni, Filomena si finge in fin di vita. Ottenuto ciò che voleva però, l'uomo scopre di essere stato ingannato e tenta in tutti i modi di far annullare il matrimonio, ma Filomena ha un altro asso nella manica, gli confessa infatti che lui é il padre di uno dei suoi tre figli...
Tutto su mia madre (1999) Dopo la morte del figlio Esteban, Manuela decide di partire per Barcellona alla ricerca del suo ex compagno, un transessuale che ora si fa chiamare Lola e che il ragazzo, all’oscuro di tutto, aveva sempre desiderato incontrare. Così, per soddisfare l'ultimo desiderio del figlio, Manuela intraprende un viaggio più difficile di quanto pensi.
MATERNITÀ VISCERALE “Alcuni pensano che i figli si facciano in un giorno. Ma ci vuole Molto di più. Molto. Per questo è così atroce vedere il sangue di un figlio versato per terra. Una fonte che scorre per un minuto e a noi è costato anni. Quando ho scoperto mio figlio, era disteso in mezzo alla strada. ho bagnato le mani nel suo sangue e le ho leccate. Perché era mio. Gli animali li leccano, no? non mi disgusta mio figlio. tu non sai cosa significa. In uno scrigno di cristallo e topazi metterei la terra intrisa del suo sangue.” Lluis Pasqual, Haciendo Lorca, basato su Nozze di sangue di Federico García Lorca, 1961
La madre oggetto The Handmaid's Tale, Bruce Miller 2017 – in corso
Le amiche Gilmore girls 2000-2007
Desperate Housewives (2004-2012) Le casalinghe Big Little Lies (2017-in corso)
Nancy, Weeds (2005-2012) Le lavoratrici Claire, Modern Family, (2009-in corso)
Cheryl, La vita secondo Jim (2001-2009) Le coscienziose Marge, I Simpson (1989-in corso)
Imma, Gomorra (2014-2018) Le matriarche Fiona, American Horror Story, Coven (2014)
Biancaneve e i sette nani (1937) La vera storia di Biancaneve (2001) Biancaneve (2012)
Medea, da Sposa abbandonata a Madre Terribile Il suo nome in greco significa "astuzie, scaltrezze", la tradizione la descrive come una maga dotata di poteri divini. Si innamora di Giasone, arrivato in Colchide alla ricerca del Vello d'oro, e per aiutarlo uccide il fratello Absirto, spargendone i poveri resti dietro di sé. Quando Giasone la lascia per sposare la figlia del re di Corinto, ella prima invia in dono alla sposa un mantello stregato, per farla morire avvelenata, poi uccide i suoi stessi figli per impedire a Giasone di avere una discendenza.
La Medea di Pasolini La Medea di Pasolini è una trasfigurazione del mito tragico descritto nella Medea di Euripide, un impasto di crudeltà e innocenza, di barbarie e senso del sublime. L’intento del regista non è quello di narrare la storia di Medea attraverso gli eventi della tragedia, ma di tradurre in immagini le “visioni” di Medea, lacerata di fronte al rapporto irrisolto tra passato e presente, che coincidono con due epoche Distinte della stessa civiltà
Discendenza della Madre Terribile nell’immaginario disneyano Malefica Drammatica e terrificante ne “La bella addormentata nel bosco”, rimane una delle più memorabili figure di malvagità La Regina Cattiva Misto di bellezza e cattiveria, in “Biancaneve e i sette nani” è ossessionata dal desiderio di essere la più bella del reame
Discendenza della Madre Terribile nell’immaginario disneyano Crudelia De Mon Arcinemica di ogni amante degli animali, tenta di rapire i cuccioli di dalmata per poterne fare una pelliccia di lusso Lady Tremaine Quintessenza della cattiveria nei confronti dei più deboli. Aspira disperatamente a far sposare una delle sue figlie al Principe, e umilia continuamente la figliastra Cenerentola
Psycho (1960) Marion Crane insoddisfatta impiegata di Phoenix taglia i ponti con il suo passato: ruba quarantamila dollari dal suo ufficio e fugge in auto. Si ferma al motel gestito da Norman Bates, un giovane timido e impacciato che vive con la madre in una sinistra casa accanto al motel e che ha una collezione di animali da lui stesso impagliati. Mentre Marion fa la doccia qualcuno la uccide. Il giorno dopo il fidanzato e la sorella si mettono alla sua ricerca, affiancati, a un certo punto, dal detective Arbogaste.
Discendenza della Madre Terribile: Mammina Cara (1981) È la vita dell'attrice Joan Crawford, vista con gli occhi della figlia adottiva Christine. Siamo di fronte a una nevrotica, alcolizzata, ora isterica, ora paranoica, scatenata a volte sui figli con esplosioni di collera e anche sevizie che sfiorano il sadismo. Joan Crawford con la figlia Christine
Discendenza della Madre Terribile: Il diavolo veste Prada (2006) Arrivata a New York, dopo essersi laureata ed aver trascorso una vita in una cittadina di provincia, Andy, trova lavoro come assistente di Miranda Priestly, l'editrice di una delle più conosciute riviste di moda. Chiunque al suo posto si riterrebbe fortunato, se non fosse per il carattere del suo capo che sa renderle la vita talmente difficile. Dopo il primo colloquio, però Andy, si rende conto che non saranno sufficienti ambizione e determinazione per sfondare nel mondo della moda, così lontano dal suo stile, ma non si darà per vinta ed accetterà la sfida...
Carattere Madre Buona Trasformatore Positivo Carattere Trasformatore Madre Terribile Negativo GIOVANE STREGA
Madre - Vergine Madre Buona Carattere Trasformatore Iside Positivo Demetra Sophia Le Muse Carattere Trasformatore Madre Terribile Negativo Kali Lilith Ecate Circe Sirene
Lilith: la prima donna Il femminile ribelle Lilith è la “prima Eva”: con Adamo, rappresenta la prima coppia di esseri umani, creati per rispondere a un disegno divino di sottomissione della donna all’uomo. Tra di loro nacque presto un conflitto per la supremazia sociale; quando Lilith si accorse che Adamo non avrebbe mai riconosciuto la loro eguaglianza, invocò il nome di Dio, che le donò delle ali con cui fuggire dall’Eden. Jacques Bril, Lilith. L’aspetto inquietante del femminile (1981)
Lilith: la prima donna Il femminile ribelle Lilith è associata alla sua natura selvaggia della femminilità: sensualità pericolosa e predatoria. Stereotipo della donna-felino: • la donna-pantera • la donna-gatto Donne-vampiro: succhiano la linfa vitale dell’uomo.
Lilith: la prima donna Il femminile ribelle “Il bacio della pantera” (1942), la storia di una giovane slava che non può sopportare i rapporti carnali a causa di un’ossessione per i felini: crede che l’eccitazione sessuale possa trasformarla in pantera seconda un’antica leggenda Serba. Come Lilith, che per una sua autonomia da Adamo dovette fuggire dal paradiso terrestre e diventare un demone, così la donna-pantera paga con la vita la propria anomalia.
CATWOMAN Batman Returns, Catwoman, Il cavaliere oscuro - Il 1992 2004 ritorno, 2012
Bella Swan, Breaking Dawn parte II (2012) Elena, The Vampire Diaries (2009-2017) Le vampire Sookie, True Blood (2008-2014)
LE VAMPIRE Vamp Vampiro “A fool there was” di Frank J. Powell, ispirato a una poesia vampiresca di Rudyard Kipling Theda Bara: vero nome Theodosia de Coppet gli uffici stampa dell’epoca inventarono la sua origine egiziana e aristocratica per avvalorare l’immagine di ammaliatrice a fosche tinte il suo nome è l’anagramma di Arab Death (morte araba) Donna fatale cinematografica: distrugge e manipola gli uomini si trasforma in tigre (The tiger woman, 1917), in diavolessa (The she-devil, 1918), Carmen (1915), Cleopatra (1917)
Il sabba delle streghe, F. Goya (1823) STREGHE, TENTATRICI E AMAZZONI Il combattimento delle amazzoni, P. P. Rubens (1620) La donna tentatrice, Cappella Sistina, Michelangelo (1473)
LE STREGHE La seduzione come incantesimo La donna che attrae e corrompe l’eroe: • distogliendolo dal suo obiettivo; • istigandolo a compiere azioni delittuose; • rendendolo incapace di distinguere il bene dal male.
LE STREGHE Potere narcotizzante della seduzione: magia, misticismo, stregoneria. Maga Circe: tramuta gli uomini in maiali. Corrompe Ulisse, simbolo della razionalità strumentale moderna. «E tu forse giungi qui per liberare loro? Io ti dico che nemmeno tu farai ritorno, ma rimarrai là con gli altri». (Omero, Odissea, Libro X, Versi 284-306)
LE STREGHE Medioevo: caccia alle streghe. Bruciate sul rogo. Le presunte streghe appartenevano per lo più alle classi popolari ed erano di solito vedove, prostitute, levatrici, donne con una vita famigliare infelice o irregolare. Il marchio d’infamia spesso si estendeva anche alla prole, soprattutto se di sesso femminile.
Le streghe di Eastwick, (George Miller, 1987) Daryil Van Horne, un facoltoso e misterioso uomo d'affari newyorkese, si trasferisce nella cittadina di Eastwick. L'uomo, grazie al fascino, seduce subito tre donne del luogo, Alexandra, Jane e Sukie. Ma ben presto le donne scoprono che Van Horne altri non é che una creatura diabolica venuta sulla terra per procreare eredi. Aiutate dai loro poteri paranormali e da pratiche magiche, Jane, Alexandra e Sukie rispediscono Van Horne da dove é venuto ma daranno poi alla luce tre bimbi, figli del demonio.
CHOCOLAT Lasse Hallström, 2000 Un giorno, nel minuscolo villaggio francese di Lansquenet, arrivano la giovane Vianne con sua figlia Anouk. Madre e figlia, appena arrivate, aprono un negozio di cioccolata che, con la sua vetrina scintillante e ben fornita, risveglia gli appetiti nascosti o repressi della sparuta comunità. In breve Vianne si costruisce una solida reputazione ma... anche un nemico: il conte di Reynaud, convinto che la cioccolata alla lunga causerà la rovina della città e del codice morale che la governa. Alla lunga il dualismo sfocia in confronto aperto fra due fazioni: favorevoli e contrari al negozio. Fra la schiera di sostenitori di Vianne anche il giovane e misterioso Roux, che vive su una barca lungo il fiume. Roux è in grado a sua volta di risvegliare il desiderio più sopito della giovane: quello di essere amata da qualcuno.
Le terrificanti avventure di Sabrina Roberto Aguirre-Sacasa, 2018 Sabrina Spellman è all'apparenza una normale quindicenne con una vita routinaria: va a scuola, esce con le amiche e con il suo ragazzo. Nasconde però un'altra parte di sé: in realtà Sabrina è per metà umana e per metà strega e per questo deve conciliare la sua duplice natura e combattere le forze del male che la minacciano.
Incantatrici omeriche: le Sirene Nell’antica Grecia avevano corpi di uccello tanto maschili quanto femminili, profetizzavano il futuro e leggevano nel passato Omero riferisce di due Sirene, ma ne nomina una soltanto: Imerope,“volto attraente»” In Italia, erano al servizio di Persefone, dea della morte, con l’incarico di portarle le anime dei marinai, che facevano sfracellare sulle rocce con i loro canti melodiosi
LE SIRENE Sul grande schermo sono figure femminili in-cantano: • Rita Hayworth (Gilda, 1946) • Jessica Rabbit (Chi ha incastrato Roger Rabbit?, 1988) • Nicole Kidman (Moulin rouge!, 2001)
Zucchero, A qualcuno piace caldo (1959) Tokio, La casa di carta (2017) Yara e Irene, Sirene (2017)
Le lolite Lolite, ragazzine ingenue e, nello stesso tempo, corrotte, acerbe ninfette che ossessionano uomini adulti con la loro spudorata ed elettrica esistenza. Queste vamp, fatali a causa della loro giovanissima età, sono ben rappresentate da Carrol Baker e Sue Lyon
LE LOLITE Sue Lyon: la quindicenne interprete di “Lolita” (1962) Puella È l’archetipo della donna bambina e prostituta, che sa essere dolce e spietata, eternamente volubile, insoddisfatta, egoista, con il fascino irresistibile della sua giovane età
Léon (Luc Besson, 1994) Leon è un killer spietato ed efficientismo usato dalla mafia italiana: analfabeta, beve solo latte e vive come una talpa con la sua pianta e la sua solitudine. Ma un giorno si imbatte in Matilde, una ragazza dodicenne, figlia di un coinquilino, che vive con la matrigna prostituta, la sorellastra ed il fratellino di quattro anni. Costoro vengono sterminati, per una partita di droga trafugata dal padre di Matilde, da una squadra di agenti antidroga comandata da Stanfield un poliziotto corrotto e tossicomane appassionato di Beethoven. Adottata la ragazza, Leon ne subisce il fascino, e lei, infatuata dalla grezza semplicità e terribile efficienza di lui decide di imitarne i metodi per vendicare il fratellino.
Femme Fatales Louise Brooks: archetipo di tutte le donne fatali del cinema Una letale seduttrice può nascondersi anche sotto l’aspetto dolce e ingenuo di un viso pulito, come nel caso di Louise Brooks nel film Lulù – il vaso di Pandora (1928): la protagonista che si mostra infantile nei modi e nei sentimenti, è invece consapevole dell’attrazione che involontariamente suscita negli uomini che incontra. La figura di Louise Brooks ispirerà anche il disegnatore Guido Crepax, che modellerà la sua spregiudicata Valentina su immagine e somiglianza dell’attrice.
Femme Fatales Negli anni 30 la vamp americana diventa androgina, mascolina: Marlene Dietrich, Greta Garbo e Joan Crawford Attrici celebrate dai media dell’epoca star dee (divine)
Femme Fatales Greta Garbo: proclamata “donna divina”, mito vivente “dea” dominatrice e pericolosa “La tentatrice” (1926): porta gli uomini alla distruzione, ma si rovina per l’amore di un uomo “La carne e il diavolo” (1927): nel ruolo di un’adultera
Femme Fatales Marlene Dietrich: seduzione inquietante, dagli atteggiamenti mascolini, anticipa la moda dell’ambiguità sessuale “L’angelo azzurro” (1929): interpreta Lola, una ballerina di caffè che porta alla rovina un professore di mezza età, fino a costringerlo ad umiliarsi in un amore senile senza speranza
LE DARK LADY Seduzione subdola, rifiuto della maternità e potere della sessualità utilizzata per piegare gli uomini al proprio volere. La dark lady non è solo una fredda calcolatrice che inganna unicamente per il proprio piacere, ma rappresenta il simbolo e il sintomo di un’evoluzione, della donna che comincia a scoprire il proprio corpo non più solo come oggetto muto, ma come soggetto pensante.
LE DARK LADY Gli anni Quaranta vedono dilagare il cinema noir americano e con esso la figura della dark lady: la donna pericolosa, perversa e misteriosa, che convince a delinquere uomini sprovveduti o innamorati La dark lady riduce gli uomini a pupazzi manovrati dai suoi intenti e perduti nelle sue spire
LE DARK LADY “La fiamma del peccato” (1944): la S. interpreta una cinica bionda che convince un giovane sprovveduto a ucciderle il marito per incassare la polizza assicurativa sulla vita, dopo averlo sedotto In seguito interpreterà spesso il ruolo della vittima, mantenendo però intatto l’atteggiamento seduttivo e affascinante
LE DARK LADY Dark lady: anni ‘40, donna sinuosa e letale, come un serpente. Nascoste dietro le forme avvolgenti di casalinghe già allora disperate, come Lara Turner ne Il postino suona sempre due volte, si nascondono donne forti e determinate, disposte a tutto, anche all’omicidio, pur di ottenere la libertà e l’affermazione.
LE DARK LADY Spesso a commettere il crimine è materialmente l’amante di passaggio, irretito dall’innocua, quanto letale, bellezza della vittima/carnefice. Queste figure femminili, che compaiono soprattutto nel genere noir, popolano con forza un immaginario alimentato dalle vicende belliche, da una mutazione antropologica che vede le donne prendere il posto nelle fabbriche degli uomini andati in guerra, rimpiazzare egregiamente i giocatori di baseball nel campionato (Ragazze vincenti), donne che hanno assaporato il potere dell’autonomia e ora non vogliono più tornare dietro i fornelli.
LA DARK LADY La fiamma del peccato (Billy Wilder, 1944). Il film, come in una sorta di costante flash-back, ripercorre le vicende dell’agente assicurativo Walter Neff, circuito dal fascino di una donna tanto bella quanto dannata al punto da uccidere il marito di lei.
LA DARK LADY Per indicare quanto potesse essere devastante l’effetto seduttivo delle vamp cinematografiche si cominciò a parlare di bellezze “atomiche” Rita Hayworth: inizia la sua carriera di donna fatale con “Sangue e arena”, in cui porta alla rovina un torero. Nel film che l’ha resa immortale, “Gilda” (1964), grazie anche alla celebre sequenza del ballo in cui la H. si sfila sensuale i lunghi guanti, è una donna crudele che sminuisce la virilità maschile.
LA DARK LADY Orson Welles ne intuisce la malizia e la perfidia e le affida il ruolo di donna infedele e assassina ne “La signora di Shanghai” 1948. Il nome del personaggio interpretato da R.H. , Elsa Bannister, sarà il cognome di una dark lady del fumetto italiano degli anni 60, Satanik
LA DARK LADY Lana Turner: bionda platinata dalla sensualità torbida, che interpretò anche ruoli brillanti, ma che resta famosa soprattutto come dark lady, grazie al film “Il postino suona sempre due volte” (1946) Nel film è Cora Smith, sensuale moglie di un benzinaio che convince un giovanotto, dopo averlo sedotto, ad ucciderle il marito. Ma dopo l’omicidio la coppia scivola nel baratro del crimine
LA DARK LADY Oltre l’horror anche il giallo, il drammatico e il nero tornano a essere generi scelti per dare vita a indimenticabili figure di dark lady. Appare sugli schermi in quegli anni Faye Dunaway, l’affascinante Bonnie in “Gangster story” (1967), ma è un film di Roman Polanski, “Chinatown” (1974), a consacrarla quale dark lady degli anni settanta. Indimenticabile nel ruolo della misteriosa donna che nasconde e protegge una figlia-sorella.
Attrazione fatale Adrian Lyne, 1987 Dan Gallagher, procuratore legale, felicemente sposato e padre affettuoso, incontra a un party Alex Forrest, dirigente editoriale, la quale lo cattura, ossessiva e insaziabile, facendolo sua preda per un intero week-end. Reduce dal non programmato adulterio, che ritiene un'avventura passeggera, Dan crede di poter riprendere indisturbato la sua vita. Ma Alex non gli dà tregua: tenta il suicidio; gli telefona in ufficio e a casa; dice di aspettare da lui un figlio pretendendo che se ne assuma la responsabilità; gli sottrae per lunghe ore la figlioletta; e infine tenta di assassinare la moglie convalescente nella sua stessa abitazione.
Il detective Nick indaga su un omicidio compiuto con un punteruolo da ghiaccio. Principale sospettata è una scrittrice di successo dai particolari e scandalosi gusti sessuali. Tra i due nasce anche una contorta e perversa relazione, che a poco a poco si complica a causa della presenza di Beth, una psicologa del Distretto legata a Nick. Il caso va risolto scavando nel passato che lega patologicamente le due donne.
Personalità narcisistiche: individui che riconoscono il proprio Io solo attraverso il consumo di oggetti sé che puntellano e rafforzano la loro autostima. La persona narcisista colleziona oggetti-sé. perdendo ogni capacità d’amare. L’individuo affetto dalla patologia narcisistica lancia messaggi ambigui: da un lato il continuo bisogno degli altri è profondo, ma, dall’altro, il suo amore per l’altro è meramente strumentale; la ferita narcisistica spinge a una ricerca continua di affermazioni che tuttavia non sono mai sufficienti a riempire un vuoto incolmabile. Cersei, Game of Thrones (2011-in corso)
Le Amazzoni Le api simboleggiano l’operosità incessante e provvidenziale tipica del femminile, il continuo prodigarsi per nutrire e accudire Le Amazzoni vivono in una condizione sociale simile alle api: solo la regina è fecondata dal maschio, poi allontanato o ucciso, le altre conducono una vita virginale e pura
Discendenza delle Amazzoni: Elisabetta I Chiamata la Regina Vergine, Elisabetta fu la quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra provocò forti tensioni religiose nel regno; ci furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui fu coinvolta anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare La sua epoca fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Cristopher Marlowe, Francesco Bacone
Discendenza delle Amazzoni: Frida Kahlo Pittrice dalla vita quanto mai travagliata Nata nel 1910, figlia della rivoluzione messicana e del Messico moderno Ebbe numerosi amanti, di ambo i sessi: il rivoluzionario russo Leon Trotsky il poeta André Breton, la militante comunista e fotografa Tina Modotti Sposata con il pittore Diego Rivera, il suo rimpianto maggiore fu quello di non aver avuto figli
Arya Stark Wonder Woman Xena Jessica Jones Dolores
Madre - Vergine Carattere Trasformatore Madre Buona Positivo Iside Sophia Demetra Le Muse Carattere Trasformatore Madre Terribile Negativo Kali Lilith Ecate Circe Sirene
Musa - Sophia Donne in grado di costituire, al di là della sessualità, un punto di riferimento per la vita degli uomini
Le Muse e Sophia Figlie di Zeus e di Mnemosine, protette da Apollo, le Muse rappresentavano l'ideale supremo dell'arte, ed erano depositarie della memoria e del sapere. Essenza ispiratrice e creatrice, simbolo della Filosofia e della Torah, Sophia è saggezza femminile che richiede partecipazione; è vitale, presente, sempre pronta ad intervenire.
Beatrice Donna amata da Dante Alighieri e sua musa ispiratrice: si dice che lui la vide solo una volta e non le parlò mai, per alcuni si tratta di una figura inventata. Storicamente, si pensa sia Beatrice Portinari (1266- 1290), e che gli eventi della sua vita siano legati alla produzione del poeta. Nella Divina Commedia diviene una creatura celestiale che accompagna il pellegrino nel Paradiso.
Discendenza della Musa: King Kong (1933) Confinato in un'isola preistorica denominata Isola del Teschio, l'ultimo appartenente alla sua specie, il gigantesco scimmione King Kong, venerato come una divinità dagli indigeni di una remota isola, viene scoperto da una equipe cinematografica, catturato e portato a New York in qualità di attrazione turistica. Innamoratosi della bionda Ann, esasperato dalla cattività, King Kong si libera dalle enormi gabbie che lo contengono e rapisce la giovane. Salito sulla sommità dell’Empire State Building, terrorizza la città con i suoi mostruosi ruggiti, finché non viene ucciso dai colpi di mitra da alcuni biplani a motore. In realtà, la Bestia vorace e distruttrice, colpita al cuore dalla Bella gentile
Discendenza della Musa: Io ti salverò (1945) La dottoressa Constance Peterson, una giovane psicologa, s'innamora del dottor Edwards, nuovo direttore della clinica in cui lavora, ma dopo un po’si rende conto che lui ha dei problemi psicologici: spesso si comporta in modo strano e ha delle amnesie. L'uomo le racconta che in realtà è un ricercato e si chiama John Ballantine. Ma Constance, grazie ad una seduta ipnotica scopre la verità...
Donna e musa Shakespeare in love (1998) Londra, 1593. Un giovane Shakespeare a corto di ispirazione, incontra una ragazza figlia di ricchi borghesi, Viola De Lesseps, che trascorre le notti a sognare di poter un giorno far parte di una compagnia di teatro, vietato alle donne.
Donna e musa Shakespeare in love (1998) Inseguendo quel che crede essere il suo perfetto Romeo, in realtà Shakespeare trova la sua Giulietta. Nel finale, le convezioni del teatro e della vita vengono rotte: non possono condividere la vita, ma recitano insieme nei panni dei due tragici amanti.
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