Earth Networks Total Lightning System (ENTLS) - Radarmeteo

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Earth Networks Total Lightning System (ENTLS) - Radarmeteo
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Earth Networks Total Lightning
System (ENTLS)
La rete nazionale di monitoraggio di precisione
dei fulmini e dei temporali intensi

SINTESI DEI PRODOTTI
Earth Networks Total Lightning System (ENTLS) - Radarmeteo
Sommario

1.     I fulmini – Fenomenologia, rilevamento, scopi ........................................................................... 3

2.     La rete mondiale ........................................................................................................................... 4

3.     La rete italiana .............................................................................................................................. 6

4.     Le frequenze ................................................................................................................................. 7

5.     I prodotti e i servizi ....................................................................................................................... 8

     5.1     StreamerRT ............................................................................................................................ 8

       5.1.1        I dati dei fulmini in tempo reale ..................................................................................... 9

       5.1.2        Tracking delle celle temporalesche (Earth Networks Total Lightning Cell Tracks) . 11

       5.1.3        Le allerte di nowcasting ............................................................................................... 14

       5.1.4        PulseRadTM: stima della precipitazione tramite i fulmini ........................................... 17

       5.1.5        Archivio storico dei fulmini.......................................................................................... 20

       5.1.6        Alert fulmini via email................................................................................................... 21

     5.2     Dati via API ........................................................................................................................... 23

     5.3     Report di fulminazione ........................................................................................................ 24

6.     Formazione e assistenza ............................................................................................................ 26

7.     Accessibilità e requisiti tecnici .................................................................................................. 26

Appendice - Studi scientifici a supporto .......................................................................................... 27

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1. I fulmini – Fenomenologia, rilevamento, scopi
Il fulmine è un fenomeno meteorologico tipicamente associato al temporale ed agli altri eventi severi ad
esso collegati. La rilevazione dei fulmini consiste nell’individuazione a distanza delle scariche elettriche
all’interno delle nubi temporalesche. Sino a pochi anni or sono questi rilevamenti, anche per motivi
tecnologici, si limitavano all’individuazione delle scariche nube-terra (CG, Cloud to Groud), e veniva posta
un’attenzione marginale a quelle che si sviluppano all’interno delle nubi (IC, In Cloud), categoria questa
che comprende anche la sottocategoria dei fulmini nube-nube (Cc, Cloud to Cloud).

Alcune ricerche recenti hanno però evidenziato non solo che gli IC rappresentano la maggior parte dei
fulmini che si manifestano nell’atmosfera, ma anche che alcune loro caratteristiche specifiche sono
indicatrici di grande affidabilità per quanto riguarda la previsione di condizioni meteo severe, quali le
piogge intense, la grandine, il vento forte, i tornado e gli stessi fulmini CG che cadono al suolo. Si è infatti
dimostrato che, nella fase di nowcasting, l’analisi dell’attività ceraunica totale (CG e IC) fornisce
indicazioni molto più specifiche rispetto all’utilizzo dei soli dati dei fulmini CG, consentendo di migliorare
notevolmente l’emissione delle allerte e di produrre previsioni di nowcasting molto più precise rispetto ai
sistemi attualmente presenti.

Rispetto ad altri strumenti quali i radar meteorologici e le stazioni di monitoraggio al suolo, l’analisi della
frequenza dei fulmini all’interno delle celle temporalesche, unita alla qualità del rilevamento, consentono
di migliorare in termini molto significativi la previsione dei fenomeni severi di origine temporalesca, sia in
termini di tempo che di tracking puntuale.

Il monitoraggio dei fulmini risulta molto utile principalmente per le seguenti attivià:

      Previsione di nowcasting dei fenomeni temporaleschi e dei fenomeni ad essi collegati (vento forte,
       grandine, nubifragi, fulmini CG);
      Gestione dell’esercizio delle reti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica;
      Gestione della sicurezza del personale operante all’esterno (es. Refueling e Baggage Handling
       per gli Aeroporti);
      Gestione della sicurezza di attività all’aria aperta (es. golf, arrampicata);
      Pianificazione delle rotte di volo o di navigazione;
      Verifica dei danni alle instrastrutture e agli apparecchi elettronici ai fini assicurativi.

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2. La rete mondiale
La Earth Networks Total Lightning Network (ENTLN) è una rete mondiale che effettua la rilevazione dei
fulmini CG (Cloud to Groud) e IC (In Cloud). La rete è composta da oltre 900 sensori (Fig. 2) installati in
tutto il mondo che assicurano il monitoraggio continuo dell’attività ceraunica a livello mondiale (Fig. 3).

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Fig. 2 - La sensoristica che compone la rete di ENTLN

La rete è frutto di 10 anni di investimenti in ricerca e svilluppo effettuati in stretta collaborazione con
partners appartenenti al mondo della tecnologia e con Enti ed Istituzioni di ricerca qualificati nel campo
dei fulmini, come ad esempio, il Massachussetts Institute of Technology (MIT).

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Fig. 3 - Copertura mondiale della rete di monitoraggio della EN

3. La rete italiana
In Italia la rete ENTLN è stata realizzata in partnership con Radarmeteo, società specializzata nelle
applicazioni meteorologiche professionali e licenziataria dei prodotti/servizi Earth Networks per l’Italia.
L’installazione dei sensori ha avuto luogo nel corso del 2015 ed ha interessato tutto il territorio nazionale.
La rete italiana viene inoltre potenziata dalla presenza di altri sensori nei paesi vicini.

Le caratteristiche principali della rete si possono così riassumere:

          Classificazione delle tipologie di fulmini, distinguendo tra fulmini IC/CG e positivi/negativi;
          Alta efficienza di rilevamento (maggiore del 98% per i CG e maggiore del 75% per gli IC);
          Alta precisione e accuratezza nella localizzazione delle scariche (accuratezza di circa 200m
           nella localizzazione della scarica);
          Copertura totale del territorio italiano;
          Alta affidabilità dei dati;
          Sistema di diagnostica e di aggiornamento remoto dei sensori;
          Monitoraggio e supporto di rete 24/7.

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4. Le frequenze
Tutti i sensori operano in un range di frequenze di rilevamento che si estende da 1 Hz a 12 MHz (Fig. 4):

    -    le frequenze più basse (inferiori a 1 KHz) vengono utilizzate per il rilevamento a grande distanza;
    -    le frequenze medie (da 1 kHz a 1 MHz) sono utilizzate per l'individuazione delle scariche di ritorno
         associate ai fulmini CG;
    -    le frequenze più alte (da 1 MHz a 12 MHz) sono utilizzate per rilevare e localizzare gli impulsi IC.

         Fig. 4 - Range di frequenza operativa dei sensori – Earth Networks vs. Vaisala, TOA, and Nowcast

La capacità di “ascoltare” i segnali in questa ampia gamma di frequenze consente il rilevamento di tutte
le tipologie di fulmini (CG e IC). La comunità scientifica (American Meteorological Society1) ha infatti più
volte evidenziato l'importanza dell’utilizzo della banda ad alta frequenza (quella utilizzata per il
rilevamento dei fulmini IC) per il monitoraggio e la previsione dei fenomeni temporaleschi severi.

Nel panorama globale, la maggior parte dei sensori attualmente installati operano invece in un range di
frequenze più ristretto e sono quindi affetti da problematiche di bassa efficienza nella rilevazione delle
scariche IC e da un ridotto raggio di operatività.

Tutti i sensori sono stati progettati e realizzati per ridurre al minimo i disturbi causati da sorgenti esterne,
mediante l’impiego di adeguate tecniche di filtraggio analogiche e digitali adattive.

1 C. J. Schultz, W. A. Petersen, and L. D. Cary, “Lightning and Severe Weather: A Comparison Between Total and Cloud-to-Ground
Lightning Trends” (April 2011)
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Fig. 5 - Metodo di rilevamento e localizzazione delle scariche elettriche della rete ENTLN

5. I prodotti e i servizi
Grazie a queste caratteristiche nella rilevazione dei fulmini, è possibile elaborare e fornire prodotti e
servizi molto avanzati, così riassumibili:

   a. StreamerRT: applicazione web per la visualizzazione dei fulmini e degli altri prodotti su di un
      sistema cartografico GIS;
   b. Dati dei fulmini via API: fornitura via API dei dati dell’attività elettrica in tempo reale;
   c. Report di fulminazione: report che certifica e geolocalizza tutta l’attività elettrica manifestatasi
      entro un certo diametro o nell’intorno di un punto in un determianto periodo.

5.1 StreamerRT
Lo StreamerRT è una web app che consente di ottenere in modo chiaro ed immediato, accedendo da un
browser, senza necessità di installare alcun software:

      i dati dei fulmini in tempo reale;
      il tracking delle celle temporalesche (Earth Networks Total Lightning Cell Tracks);
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   le allerte di nowcasting (Earth Networks Total Lightning Polygons);
       la stima dell’intensità di precipitazione tramite il rilevamento dei fulmini (PulseRadTM);
       l’archivio storico dei fulmini;
       la gestione del sistema di allerta via e-mail.

Tutte le informazioni sono visualizzabili, ed i vari livelli sono a loro volta sovrapponibili alla cartografia
GIS, consentendo quindi una panoramica completa dell’attività temporalesca passata, presente e
immediatamente futura.

5.1.1 I dati dei fulmini in tempo reale

Lo StreamerRT permette la visualizzazione in tempo reale delle singole scariche elettriche geolocalizzate
sia sulla terraferma che sul mare; esso inoltre evidenzia la distinzione tra i fulmini nube-terra (CG) ed i
fulmini nube-nube (IC) su di una mappa interattiva che consente la consultazione dei dati con un elevato
dettaglio. In questa visualizzazione è possibile discriminare il flash (che rappresenta il fulmine nella sua
interezza) dal pulse (una sua ramificazione).

I fulmini sono rappresentati da icone colorate che indicano la diversa tipologia e, per i CG, anche la
polarità (positiva o negativa). È possibile visualizzare i dati disponibili per gli ultimi 1, 15, 30 e 60 minuti.

I dati vengono aggiornati ogni 20 secondi; cliccando sull’icona relativa al fulmine di interesse, all’interno
di un box a comparsa, vengono visualizzate le sue informazioni di dettaglio:

           data e orario di accadimento;
           localizzazione (coordinate in latitudine/longitudine);
           intensità della corrente di picco, misurata in kilo-Ampere (kA), e relativa polarità.

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Fig. 6 - Fulmini in tempo reale visualizzati attraverso lo StreamerRT: si possono notare le diverse tipologie e
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Cliccando sulla voce “Details” è possibile consultare una tabella con il dettaglio dei fulmini caduti
nell’intervallo di tempo selezionato e attualmente visualizzati sulla porzione di territorio visibile nella
finestra (Fig. 7). Questa funzione permette di ottenere:

      il conteggio totale dei fulmini manifestatisi sull’area (in tempo reale, per gli ultimi 1, 15, 30 o 60
       minuti);
      i dati di tutti i fulmini all'interno della zona, con indicazione del momento di accadimento, delle
       coordinate (latitudine e longitudine), della corrente di picco e della classificazione.

Dalla finestra di dettaglio è inoltre possibile copiare tutta la tabella negli appunti del sistema operativo e
riportare i dati su un file Excel o un documento di testo.

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Fig. 7 - Finestra con i dettagli dei singoli strikes registrati dalla rete

La funzione “Animate” attiva l’animazione dei fulmini nell’ultima ora.

5.1.2 Tracking delle celle temporalesche (Earth Networks Total Lightning Cell Tracks)
Il sistema consente l’identificazione dei sistemi temporaleschi che superano certe soglie di intensità e ne
effettua il tracking. Le celle temporalesche vengono identificate da un cluster di fulmini, vengono quindi
inserite in un poligono che definisce le aree in cui è attiva una certa densità di fulminazioni. Il percorso
delle celle è indicato da una linea costituita da punti colorati in funzione dell’intensità del temporale; una
freccia indica la direzione e la velocità di spostamento rilevata della cella (Fig. 8).

              Fig. 8 – Visualizzazione del tracciamento di una cella nelle aree interne della Sicilia

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Cliccando sulla cella temporalesca individuata è possibile visualizzare il riepilogo delle informazioni (Fig.
9):

            area della cella;
            coordinate del centroide della cella;
            frequenza dei fulmini e sua variazione;
            frequenza dei fulmini IC e sua variazione;
            frequenza dei fulmini CG e sua variazione;
            direzione e velocità di spostamento.

              Fig. 9 – Visualizzazione dei dati di riepilogo del tracciamento di una cella temporalesca

Cliccando sulla voce “Details” é possibile visualizzare l’andamento della frequenza dei fulmini della cella
ed anche i relativi grafici (Fig. 10) i quali consentono di evidenziare il verificarsi di un eventuale jump tra
il tasso di fulmini IC e CG; tale congiuntura rappresenta infatti una fase di particolare intensificazione
della cella temporalesca2, che può essere seguita dal verificarsi di fenomeni severi.

2 Schultz, C. J., W. A. Petersen, and L. D. Carey, 2009: Preliminary development and evaluation of lightning jump algorithms
for the real-time detection of severe weather. J. Appl. Meteor. Climatol., 48, 2543-2563.
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Fig. 10 – Visualizzazione dei dati di dettaglio della cella temporalesca

Fig. 11 - Esempio di determinazione di una cella severa in funzione del rapporto tra fulmini IC e CG
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Fig. 12 - Altro esempio dei dati relativi ad una cella temporalesca, con il relativo grafico di andamento nel tempo
                                                  del tasso di fulmini

5.1.3 Le allerte di nowcasting

In base alle informazioni raccolte, il sistema è in grado di fornire la previsione delle aree potenzialmente
a rischio di fenomeni severi nei successivi 45 minuti mediante la generazione di poligoni (Earth Networks
Total Lightning Polygons) che vengono sovrapposti alla mappa (Fig. 13). Le allerte, caratterizzate da un
colore caratteristico, possono essere di 3 tipi:

           Livello 1 (verde), corrisponde a celle temporalesche con un numero maggiore di 3 fulmini/min;
           Livello 2 (arancione), corrisponde a celle temporalesche con un numero maggiore di 15
            fulmini/min;
           Dangerous Thunderstorm Alert o DTA (viola), corrisponde a celle temporalesche con un
            numero maggiore di 25 fulmini/min.

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Fig. 13 – Esempio di visualizzazione dei poligoni di allerta

Nel caso in cui la frequenza totale superi la soglia dei 25 fulmini/min viene emessa la DTA, che consiste
in un’allerta per un temporale particolarmente pericoloso, quindi potenzialmente in grado di produrre la
fenomenologia più pericolosa (fulmini nube terra, grandine, forti piogge, raffiche di vento e tornado).
Questi avvisi automatici svolgono quindi il ruolo di early warning sulle celle temporalesche in rapida
formazione, permettendo agli operatori di avere un tempo di preavviso di circa 30 minuti.

    Fig. 14 - Esempio di visualizzazione dei fulmini in tempo reale, del tracciamento delle celle e delle allerte

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Fig. 15 - Emissione di una DTA nella parte avanzante di un temporale tracciato dal sistema; in questo caso è
 stato rimosso il livello contenente le informazioni sulle singole scariche elettriche per evidenziare le allerte
                                                     emesse

    Fig. 16 - Visualizzazione di diversi layer di informazione: fulmini, allerte, tracking, copertura nuvolosa

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5.1.4 PulseRadTM: stima della precipitazione tramite i fulmini

Il sistema ENTLS permette l’elaborazione e la visualizzazione di un prodotto, PulseRadTM, che stima
l’intensità di precipitazione istantanea e l’accumulata totale delle celle temporalesche di medio-forte
intensità (Fig. 17). Questa caratteristica, assieme alle DTA descritte nei paragrafi precedenti, può essere
utile come valida alternativa al radar meteorologico, nei casi di fenomenologia di tipo convettivo-
temporalesco.

È ampiamente dimostrata una forte correlazione tra l’attività ceraunica, Io sviluppo di attività convettiva
di tipo severo e l’intensità di precipitazione. In base a questo assunto, si è elaborata un’applicazione che
realizza il monitoraggio continuo e aggiornato dei fenomeni anche in aree remote o poco/per nulla
coperte dalle reti meteo. Questo prodotto si configura quindi come uno strumento di backup al radar
tradizionale, che risulta comunque più accurato nella rilevazione delle precipitazioni, nelle aree già
coperte da una rete di radar meteorologici, mentre rappresenta un’informazione fondamentale sulla
precipitazione convettiva in zone remote che non sono coperte dai radar (ad esempio in mare aperto o
in zone montuose).

PulseRadTM permette un miglioramento della previsione di nowcasting dei temporali in avvicinamento
grazie ad un aggiornamento più frequente rispetto ai radar, fornendo inoltre informazioni in tempo reale
sulle zone a rischio di caduta della grandine (senza dare indicazioni specifiche sulle dimensioni dei
chicchi).

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Fig. 17 - Esempio di visualizzazione della precipitazione istantanea tramite la rilevazione dell’attività ceraunica

Fig. 18 – Comparazione della riflettività stimata dal PulseRadTM con quella rilevata da una rete radar. Particolare
 attenzione va posta alle aree all’interno i poligoni neri che rappresentano le zone con precipitazioni convettive

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Fig. 19 - Visualizzazione del prodotto PulseRadTM all’interno della piattaforma StreamerRT su un’ampia area
                                                geografica

Fig. 20 - Due esempi di visualizzazione del prodotto PulseRadTM sovrapposto ad altri livelli di informazione

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5.1.5 Archivio storico dei fulmini

Lo StreamerRT permette di accedere con semplicità anche ai dati storici di archivio dei fulmini (Fig. 21),
è possibile infatti, attraverso l’apposità funzionalità, ottenere immediatamente i dati per una determinata
area fino ai 6 mesi precedenti. I dati possono essere scaricati nei seguenti formati:

   -   kmz, visualizzabile su Google Earth o un altro programma GIS.
   -   csv, utilizzabile da Excel o altro programma compatibile, nel quale sono presenti, per ogni fulmine,
       i seguenti dettagli: classificazione, tempo di accadimento, geolocalizzazione e corrente di picco.

Per periodi superiori ai 6 mesi, è possibile fare richiesta dei dati via mail a Radarmeteo, che provvederà
a fornirli direttamente al cliente.

                            Fig. 21 - Form per l’interrogazione dei dati di archivio

                                                                                                   Pagina 20
Fig. 22 - Visualizzazione dei dati di archivio in formato KML tramite Google Earth

5.1.6 Alert fulmini via email

StreamerRT provvede a generare alert dedicati per punti e aree di interesse. Gli alert sono relativi a:

    -   individuazione di un fulmine entro un raggio prestabilito.
    -   interessamento di uno dei punti indicati da parte di un poligono di allerta di Dangerous
        Thunderstorm Alert (DTA).

La funzione consente di gestire l’invio degli alert e quindi di inserire i punti per i quali ricevere le notifiche
di alert e gli indirizzi email su cui ricevere tali notifiche ed infine di impostare anche la tipologia di alert.
Una volta definite le impostazioni, il sistema esaminerà automaticamente il verificarsi di una delle regole
inserite e provvederà ad inviare un’email automatica di avviso. StreamerRT provvederà anche ad
informare l’utente sulla cessazione dell’allerta, non essendo più in atto fenomeni severi nelle vicinanze
dei punti definiti.

Questo strumento risulta molto utile per gli operatori che si trovano in campagna, che possono essere
avvisati per tempo sul verificarsi di fenomeni intensi in prossimità dei punti di interesse, senza essere
connessi allo StreamerRT.

Il sistema evidenzia gli alert attivi tramite una scritta rossa lampeggiante che indica l’emissione di un
avviso di fenomeni severi in atto, consentendo una visualizzazione completa dell’allerta emessa.

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Fig. 23 – Esempio delle pagine di gestione delle allerte

Fig. 24 – Funzione di alert fulmini attivata: è possibile selezionare il raggio di distanza dal punto scelto

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Fig. 25 – Attivazione dell’alert fulmini in sovrapposizione ad altri livelli di informazione meteorologica

5.2    Dati via API

All’utente possono essere forniti anche i dati grezzi dei fulmini rilevati e gli altri prodotti descritti, in
continuo e con tempi di latenza molto bassi, su un’area rettangolare predefinita, nel formato binario o
ASCII, tramite il servizio Application Programming Interface (API).

Questa tipologia di trasmissione richiede, da parte dell’utente, unicamente l’implementazione di un
semplice programma di scaricamento dati.

All’interno dei feed di dati sono disponibili le seguenti informazioni:

          Classificazione IC e CG.
          Tempo di accadimento (in orario UTC);
          Coordinate geografiche in gradi decimali;
          Polarità;
          Corrente di picco (amperes) per i fulmini CG o la corrente di picco normalizzata a 30km per i
           fulmini (IC);
          Numero di sensori utilizzati nella localizzazione di un fulmine;
          Molteplicità: un fulmine può consistere in più impulsi, questo valore rappresenta il numero di
           impulsi per fulmine;
          Altezza dei fulmini IC: questo parametro stima l’altezza del fulmine IC in km; esso può arrivare
           fino a 20 km e va sottolineato che esso è tanto più accurato quanto è fitta la rete di sensori.
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Questa tipologia d’informazione può essere utilizzata per la visualizzazione dei dati fulmini in software di
visualizzazione diversi da StreamerRT, che risultano per alcuni motivi più funzionali all’utente finale.

                          Fig. 26 – Esempio di visualizzazione dei dati ASCII via API

Oltre ai dati dei fulmini in tempo reale, è possibile chiedere la fornitura aggiuntiva dei dati relativi al
tracciamento delle celle temporalesche, alle allerte di nowcasting e al PulseRadTM. Questi dati saranno
forniti tramite un feed aggiuntivo sotto forma di file KML, che sono visualizzabili su tutti i moderni sistemi
GIS.

5.3 Report di fulminazione
Radarmeteo è in grado di produrre report specifici di fulminazione. I report sono di due tipi:

          Report per area: il documento definisce l’attività ceraunica che ha interessato una determinata
           area in un determinato periodo;
          Report per punto: si tratta di una elaborazione di maggior precisione che enfatizza i fulmini
           che hanno interessato l’intorno di un deteminato punto in un determinato periodo.

Nel documento sono riportati:

   1) Una mappa con indicazione iconografica dei fulmini rilevati entro il raggio richiesto.
   2) Una tabella con i dati riepilogativi di ogni impulso, che comprendono: il tempo di accadimento, le
      coordinate del punto di impatto, la corrente di picco della scarica nube-terra, la distanza dal punto
      richiesto.

Al documento saranno inoltre allegati:

   a) Un file csv contenente la tabella con i dati di dettaglio dei fulmini;
   b) Un file KML contenente i dati dei fulmini per la visualizzazione su Google Earth o su sistemi GIS
      di altra natura.

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I report possono essere utili ai fini assicurativi o di ricerca, per valutare se un danno è stato generato da
un fulmine, o per verificare la presenza di temporali in zone particolari.

La richiesta del report di attività fulmine può essere effettuata dal cliente via email o tramite il portale di
Fornitura Dati Meteorologici raggiungibile al seguente link: http://richieste.radarmeteo.com.

     Fig. 27 e 28 – Esempio di mappa con I fulmini rilevati entro l’area definita dalla circonferenza. Sopra la
           visualizzazione del report per area, sotto la visualizzazione dettagliata del report per punto

                                                                                                             Pagina 25
6. Formazione e assistenza
Il sistema ENTLS possiede una curva di apprendimento molto buona, il che significa che, una volta
apprese le poche nozioni fondamentali, è possibile con molta semplicità e in breve tempo
padroneggiare completamente tutte le funzionalità del software, anche le più complesse.

Radarmeteo prevede una sessione formativa di circa 2 ore al momento dell’attivazione del software,
che ha l’obiettivo di fornire le nozioni fondamentali riguardanti la fisica dei fulmini, illustrare le
caratteristiche del software e approfondire le modalità di utilizzo più utili e più vicine alle esigenze del
cliente.

Dopo un primo periodo di utilizzo di circa 3 mesi, viene riproposto un breve corso per sciogliere
eventuali dubbi, verificare le corrette modalità di utilizzo, assicurarsi che siano note tutte le
performances.

Radarmeteo è comunque a disposizione del cliente per tutta l’assistenza necessaria, e il cliente stesso
ha la possibilità di richiedere la realizzazione o la riedizione di corsi, anche mirati a specifiche esigenze.

Le sessioni formative o le richieste di assistenza saranno inoltre erogabili anche da remoto, via Skype o
altre piattaforma di videoconferenza.

7. Accessibilità e requisiti tecnici
L’applicazione StreamerRT non necessita di alcuna installazione specifica, è sufficiente collegarsi
all’indirizzo web https://streamerrt.enterprise.weatherbug.com/, accedendo con le proprie credenziali. È
necessaria una connessione ad internet a banda larga.

I requisiti hardware e software raccomandati per avere performance ed un’esperienza d’uso della
piattaforma ottimali sono i seguenti:

   -   Browser: InternetExplorer v8.0 e successive, Mozilla Firefox;
   -   RAM: 2 GB (4 GB per le massime prestazioni);
   -   Risoluzione dello schermo: 1024x768 o più elevata.

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Appendice - Studi scientifici a supporto
Numerose pubblicazioni sono presenti sul valore dei dati delle reti di monitoraggio di EartNetworks. Di
seguito ne è riportato un elenco. Si sottolinea comunque che la comunità scientifica fa un uso continuo
dei dati della rete ENTLN per le proprie ricerche e che quindi la lista è in continuo aggiornamento.

   –   Alexandre O. Fierro, Edward R. Mansell, Conrad L. Ziegler, and Donald R. McGorman,
       Application of a Lightning Data Assimilation Technique in the WRF-ARW Model at Cloud-
       Resolving Scales for the Tornado Outbreak of 24 May 2011.
   –   Chonglin Liu and Stan Heckman, The Application of Total Lightning Detection for Severe Storm
       Prediction.
   –   Chonglin Liu, Elena Novakovskaia, and Stan Heckman, Creating Proxy Radar Reflectivity Maps
       from Total Lightning Data.
   –   Chronis, T., L. Carey, C. Schultz, E. Schultz, K. Calhoun, and S. Goodman, 2015: Exploring
       Lightning Jump Characteristics. Wea. Forecasting, 30, 23–37, doi: 10.1175/WAF-D-14-00064.1.
   –   John Trostel and Jenny Reed, Examining the Lightning Characteristics of Several Types of
       Storms using the Georgia Tech DBSCAN Based SCIT Algorithm, International Lightning
       Detection Conference/International Lightning Meteorology Conference, April 2012.
   –   Kleber P. Naccarato, Antonio C.V. Saraiva, Marcelo M.F. Saba, Carina Schumann, First
       Performance Analysis of Brasil DAT Total Lightning Network in Southeastern Brazil.
   –   Lang, T. J., and Rutledge, S. A., 2002: Relationships between convective storm kinematics,
       precipitation, and lightning. Mon. Wea. Rev., 130: 2492–2506.
   –   Liu C., and Heckman S., 2011: Using Total Lightning Data and Cell Tracking in Severe Weather
       Prediction, 91st AMS meeting.
   –   Perez, A. H., and Wicker, Louis J., and Orville, Richard E., 1997: Characteristics of Cloud‐to‐
       Ground lightning associated with violent tornadoes. Weather and Forecasting.
   –   Schultz, C. J., W. A. Petersen, and L. D. Carey, 2009: Preliminary development and evaluation
       of lightning jump algorithms for the real-time detection of severe weather. J. Appl. Meteor.
       Climatol., 48, 2543-2563.
   –   Schultz, C. J., W. A. Petersen, and L. D. Carey, 2011: Lightning and severe weather: A
       comparison between total and cloud-to-ground lightning trends. Wea. Forecasting, 26, 744–755.
   –   Scott D. Rudlosky, Evaluating Ground-Based Lightning Detection Networks using TRMM/LIS
       Observations, 23rd International Lightning Detection Conference.
   –   Stephen M. Strader, Walker S. Ashley, and Grant D. Herbert, A Comparison and Assessment of
       the USPLN and ENTLN.
   –   Barry H. Lynn, Using Short-Term Forecasts of Total Lightning to Improve Numerical Weather
       Forecasts.
   –   World Meteorological Organization, Electromagnetic methods of lightning detection, Guide to
       Meteorological Instruments and Methods of Observation (WMO - N°8 – 2014 edition),
       http://www.wmo.int/pages/prog/www/IMOP/CIMO-Guide.html.

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