I NOSTRI DENTI Prevenire per non curare - OPUSCOLO GUIDA PER INSEGNANTI E GENITORI - DentalMed
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I NOSTRI DENTI Prevenire per non curare OPUSCOLO GUIDA PER INSEGNANTI E GENITORI DELLE SCUOLE MATERNE ED INFERIORI
Dr. Angelo Beghini, laureato in Medicina e Chirurgia (Milano), Specialista in Odontoiatria e Pro- tesi dentale con lode (Modena), Master secondo livello in ottimizzazione neuropsicofisica con CRM (Firenze), già Professore a contratto di Ortodonzia presso Università di Palermo, esperto in Posturologia, Kinesiologia applicata, Omeopatia Classica e di Risonanza. Vive e lavora in Cassano d’Adda (MI) – Via A.Volta, 27 . tel. 0363/62330 angelo.beghini@tiscali.it
INDICE Premessa.............................................................................................................3 Ringraziamenti..................................................................................................4 Capitolo 1 Ciò che ogni genitore deve sapere...............................................5 Capitolo 2 I denti e le gengive.......................................................................10 Capitolo 3 Igiene orale..................................................................................16 Capitolo 4 Igiene alimentare........................................................................18 Capitolo 5 Il fluoro........................................................................................24 Capitolo 6 Visite periodiche e ortodonzia...................................................27 Consigli utili per gli adulti.............................................................................38 Illustrazioni e foto didattiche........................................................................40 1
PREMESSA Nel 1978, nasceva a MILANO, la C.P.S, (commissione di prevenzione stomatologica), formata da un gruppo di medici-odontoiatri volontari, di cui mi onoro di aver fatto parte, che con la regia del prof. GUASTAMACCHIA, si era proposta di studiare le cause più comuni della carie e della piorrea. Dopo accurata indagine, erano stati identificati gli AMICI ed i NEMICI dei DENTI e, soprattutto, l’età e le figure più significative nell’educazione sanitaria e nella PREVENZIONE. L’età più ricettiva risultava quella corrispondente alla scuola materna e la figura più autorevole, ancor più dei genitori, pediatra, parenti, risultava l’insegnante di questo periodo. FACEMMO UN MANUALE PER LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA MATERNA, che avrebbe dovuto essere donato a tutte in LOMBARDIA, ma dopo il primo slancio iniziale, così purtroppo non fu. Comunque ricordo con nostalgia e con molto piacere, i miei incontri con le insegnanti, entusiaste di poter accrescere il loro bagaglio culturale per poterlo donare ai loro bambini, in un periodo così importante per il loro sviluppo neuro-psico-fisico. Nel 1985, il Rotary club di Treviglio e della Pianura Bergamasca,con una geniale intuizione del suo presidente Mulich, dava inizio ad una campagna di vaccinazione contro la poliomielite, denomina- ta ”POLIO PLUS”, in alcuni paesi sottosviluppati, dove questo flagello era molto diffuso. Il Rotary International faceva sua questa nobile ed utile iniziativa, proponendosi di vaccinare tutti i bambini del mondo in 20 anni. Circa due miliardi (2.000.000.000) di bambini sono stati vaccinati nei paesi dove e’stato permesso ai volonterosi rotariani di operare: la campagna continua, con la speranza che questa iniziativa sanitaria possa essere completata anche dove per ideologie politico-religiose non si è capi- to, apprezzato o voluto partecipare alla più grande campagna di prevenzione mondiale sanitaria della storia. Il Rotary International nato a Chicago nel 1905 , per nobilissima ispirazione di Paul Harris e pochi amici, per mettere al servizio della povera gente le competenze professionali dei soci volontari, è oggi presente in circa 200 paesi del mondo, con oltre 1.200.000 iscritti, organizzati in club e distretti (parecchi club). Tra i vari servizi internazionali, nazionali e territoriali che il nostro Club onora, non ultimo “ACQUA PLUS” e “NUOVI SPAZI AL SERVIRE” , con piacere ho ricevuto l’invito per fare qualcosa di molto, abissalmente più modesto, ma non meno importante, in campo sanitario sul nostro territorio. Mi auguro che questo libro-opuscolo, possa comunque insegnarvi qualcosa che aiuti a man- tenere una buona salute a voi, ai vostri figli, allievi, intercettando sul nascere o meglio, prevenendo situazioni patologiche che se trascurate diventano spesso irreversibili, dolorose, invalidanti ,costose… 3
RINGRAZIAMENTI Un particolare ringraziamento va al mio Club Rotariano di ”TREVIGLIO E DELLA PIANURA BER- GAMASCA” per l’invito ad elaborare questo vademecum odontoiatrico che mi auguro sia utile a chi lo visionerà, unitamente al CD realizzato con l’amico Umberto Forlini col quale ho realizzato molte opere preventodontiche illustrate a fumetti, dal 1984 .Un grazie particolare agli sponsor che hanno reso possibile questa realizzazione, all’amico Dott.Prof. Claudio Lanteri per i consigli, al Dott. Prof. M. Manuelli, Pres. SIDO (soc. Ital. di ortodonzia), per la disponibilità ad utilizzare parte delle foto del progetto SIDO ed all’EDITORE. Una dedica speciale ai miei genitori, insegnanti, colleghi, allievi, pazienti, che da oltre 30 anni mi hanno stimolato e insegnato moltissimo, a mia moglie Mariarosa, a Paolo, Chiara e a Filippo, laureando in odontoiatria, col quale avrei tanto desiderato condividere questa iniziativa e tante altre esperienze professionali, culturali, scientifiche ed umane…se il PADRE CELESTE non lo avesse così precocemente chiamato nel suo REGNO … PERCHE’ LA PREVENZIONE PERCHE’ DOVETE LEGGERE QUESTO OPUSCOLO? Se la carie, la gengivite e la piorrea sono le malattie più diffuse, significa che la terapia da sola non basta, anche perché è molto costosa e non tutti possono permettersela. Inoltre, il tipo di allattamen- to, deglutizione, respirazione, masticazione, abitudini igieniche ed alimentari, stress fisici e psichici, possono gradualmente modificare non solo la salute orale, ma anche lo sviluppo e crescita del volto e del corpo. Pertanto il mezzo più efficace è l’informazione che crea un atteggiamento nuovo, consa- pevole, coscientizzato (CORTICALIZZATO), da parte dei genitori ed operatori, scolastici, sanitari e sociali, verso i vari problemi che possono accompagnare il neonato fino al suo pieno sviluppo, per una migliore gestione della sua salute orale e generale. E’necessario pertanto preventivare tutte le metodi- che atte ad impedire o ad intercettare, quei comportamenti che se trascurati, potrebbero poi sfociare in patologie difficili da trattare. Mi rendo conto come medico chirurgo e specialista in odontoiatria, che il problema non riguarda solo il cavo orale, ma lo sviluppo sano e armonico dell’individuo e coinvolge l’alimentazione, lo sviluppo, la crescita, la coscienza del proprio corpo, il rapporto con sé stessi e con quanti ci relazioniamo: genitori, fratelli, compagni di scuola, insegnanti, pediatri, odontoiatri, psico- logi, psichiatri e tutte quelle figure mediche e paramediche necessarie a seconda delle problematiche da risolvere. In questo piccolo vademecum, privilegerò la mia branca, dove opero anche in campo preventodontico dal 1978. I genitori pretendono giustamente che il dentista non si limiti solo a rilevare carie e gengiviti, ma sappia anche fare una previsione di sviluppo e crescita delle strutture dentoalveo- lari, dell’occlusione, del volto, le eventuali correlazioni con la postura e sappia riconoscere per tempo possibili fattori di disturbo che se trascurati, potrebbero sfociare in situazioni patologiche irreversibili o comunque difficili da trattare qualche anno dopo, senza la chirurgia maxillo-facciale. Pertanto una visita odontoiatrica non può prescindere nel soggetto in crescita, oltre la ricerca di carie e gengiviti, da una valutazione ortodontica, posturale , respiratoria, masticatoria, deglutitoria ecc.… Trovato poi e riconosciuto un problema, occorre la massima collaborazione tra genitori, pediatra, l’odontoiatra, gli insegnanti per segnalare, diagnosticare, monitorare, curare secondo il livello di gravità e opportunità, che può andare dall’indispensabile, al necessario, al facoltativo, immediati o programmati. Mi auguro che quanto troverete in questo opuscolo, pur con tutti i limiti, vi aiuti a cono- scere meglio le problematiche odontoiatriche più importanti, per una miglior salute dei figli, alunni e vostra. 4
CAPITOLO I CIO’ CHE OGNI GENITORE DEVE SAPERE 1) COSA DEVE FARE UNA FUTURA MAMMA PER LA SALUTE DEL SUO BAMBINO ? Una vita sana, con un’alimentazione ricca, varia e completa ( grassi, proteine, amidi, carboidrati, vita- mine, oligoelementi fibre…), evitare stress psicofisici eccessivi, fumo, alcool, droghe, comunicare al suo nascituro ogni sensazione positiva possibile in quanto sono un tutt’uno, in modo che nasca con un ricco corredo affettivo, non solo biologico. 2) MEGLIO IL PARTO NORMALE O CESAREO ? Meglio quello normale, quando possibile, perché il neonato viene stimolato dalla testa ai piedi nel pas- saggio del canale del parto e quindi sarà più reattivo ad ogni stimolo, sia fisico che immunitario, molto più precocemente dei nati col parto cesareo. 3) COSA NE PENSA DEL PARTO IN ACQUA O DELLE METODICHE ALTERNATIVE OGGI DI MODA ? Servono per aiutare la partoriente a raggiungere uno stato migliore di relax e collaborazione durante il travaglio e quindi ad una minor medicalizzazione ed uso di farmaci. 4) E’ VERO CHE LA NASCITA E’ IL MOMENTO PIU’ IMPORTANTE? E’ certamente il più drammatico perché da un ambiente caldo e liquido si passa ad uno freddo ed ae- reo, al quale gradualmente ci si dovrà adattare per sopravvivere e sviluppare tutte le capacità di rela- zione col mondo esterno. Dobbiamo inoltre sapere che noi genitori trasmettiamo al nascituro non solo il corredo genetico biologico, ma anche quello emotivo del nostro clan (parenti) . Sarebbe opportuno, prima del concepimento, prepararci facendo un reset di tutte le negatività nostre e dei nostri parenti, perdonare a tutti, per farlo nascere con la minor trama negativa possibile ed in più, con l’aspettativa di ogni bene. Purtroppo spesso non sappiamo quando abbiamo concepito i nostri figli o peggio, a volte pensiamo che era il momento sbagliato: una vita dovrebbe sempre sentirsi voluta e amata, non tollera- ta… 5) ALLA NASCITA IL CERVELLO DEL NEONATO E’ COMPLETO ? Contiene tutte le informazioni che se stimolate, svilupperà nella vita. Sembra che solo ‹‹il 3-5 % sia libero di evolvere, il resto è già inscritto nei geni,compresa la predisposizione alle malattie. L’ambien- te, il condizionamento culturale, religioso, sociopolitico, le esperienze umane e professionali saranno comunque determinanti per la sua personalità futura. La presenza costante della madre nei primi mesi, col suo odore, le carezze, lo sguardo, la voce, oltre al latte, influenzeranno tutto il resto della sua vita nel suo sviluppo neuro-psico-fisico. 5
6) QUAL’E’ L’ETA’ PIU’ IMPORTANTE PER L’APPRENDI MENTO ? Nei primissimi anni di vita il bambino ha una capacità portentosa di apprendere tutto ciò che vede e sente: dobbiamo sfruttare bene questo periodo e non pensare che “ tanto è piccolo e quindi non ca- pisce”. La scuola materna, ed i genitori, sotto forma di gioco coinvolgente, possono fare moltissimo per lo sviluppo e crescita non solo fisica, ma anche neuropsicofisica del futuro uomo, perché hanno la fortuna di entrare per primi nel mondo dove poi si sedimenterà per sempre la memoria dell’appreso e del vissuto. Gli anziani non ricordano fatti recenti, ma quasi tutto di quando erano piccoli o giovani, perché la sede della memoria nel nostro cervello è come una bottiglia: rimane dentro tutto ciò che mettiamo finché c’è spazio, quando è piena fuoriesce subito quasi tutto. 7) LO SVILUPPO E CRESCITA DEL VOLTO SONO PREDISPOSTI GENETICAMENTE ? Certamente, però ci sono funzioni essenziali come la respirazione, la deglutizione, la masticazione, il tipo di allattamento, abitudini viziate, traumi cranici, stress durante il parto e posture anomale che possono modificarli e interferire in modo negativo. 8) COSA C’ENTRA L’ALLATTAMENTO ? C’entra moltissimo, sia sul piano generale che orale. Il latte materno, al di là del rapporto psicoaffet- tivo unico tra madre e figlio, offre moltissimi vantaggi: è il più economico, il più completo, contiene anticorpi e fattori di protezione per il neonato (meno asma, diabete, celiachia, allergie, tumori infanti- li, carie, sovrappeso, obesità, più intelligenza), rispetto al latte artificiale. L’allattamento al seno favo- risce lo sviluppo della mandibola e della muscolatura masticatoria, con un’azione di pompa aspirante, quello col biberon, stimola solo le labbra e la muscolatura periorale. 9) COME PUO’ INTERFERIRE IL TIPO DI RESPIRAZIONE SULLA BOCCA E SUL VOLTO ? Noi siamo un motore ad aria; la giusta respirazione nasale (umidificazione, riscaldamento, filtro dell’aria) con le labbra chiuse (competenti), tiene la lingua in alto contro il palato (spot palatale), lo modella tridimensionalmente con i movimenti deglutitori, favorisce lo sviluppo del naso e della parte anteriore della mascella, tiene la mandibola sotto controllo in senso antero-posteriore e verticale, fa espandere meglio il torace e il diaframma. La respirazione orale, al di là degli svantaggi, dell’aria non pretrattata, non stimola la crescita del palato, del naso, ma favorisce quella mandibolare e l’al- lungamento del volto, poiché la lingua appoggia sulla mandibola spingendola in basso e in avanti: il risultato estetico non è certo bello per il gentil sesso. Il palato stretto oltre al problema della carenza di spazio per i denti permanenti nell’arcata superiore, comprime i tubi dell’aria del naso (turbinati), ren- dendo più difficoltosa la respirazione nasale e favorendo ristagno di muco e batteri con riniti, raffred- dori frequenti, problematiche fonetiche. 10) SI PUO’ FARE QUALCOSA ? Sì: per primo un controllo dall’otorino per escludere ostruzioni delle vie aeree. Secondo portare il bambino dall’odontoiatra ortodontista per espandere il palato: migliorerà la respirazione nasale, la fonetica, l’allineamento dei denti anteriori. Terzo: fare lavaggi nasali con acqua tiepida salata 2-3 volte al dì: se passa l’acqua ancor meglio l’aria! Ed in più si fa un’azione di toilette e antiristagno.Quarto: 6
eseguire esercizi di respirazione nasale consigliati dall’odontoiatra con l’aiuto del fisioterapista e\o logopedista. Quinto:controllo osteopatico cranio-sacrale per eliminare eventuali blocchi suturali. 11) CI SONO VARI TIPI DI DEGLUTIZIONE ? Si: quella infantile e quella adulta. Il neonato per un certo periodo può deglutire e respirare contempo- raneamente. Progressivamente, non avendo i denti, impara per deglutire a chiudere la parte anteriore della bocca (sigillo anteriore) con la lingua tra le labbra, creando una pressione che fa aprire il faringe (sigillo posteriore). Quando erompono i denti, gradualmente la lingua si ritira nella bocca e in deglu- tizione sta contro il palato dietro gli incisivi superiori (SPOT PAL.) Alcune situazioni occlusali però, possono favorire l’interposizione della lingua e/o del labbro per creare il sigillo anteriore in degluti- zione. A ciò può concorrere il protrarsi del ciuccio oltre i 30 mesi, il dito o altri oggetti in bocca, che creano uno spazio aperto ( beanza) anteriormente. Ma anche senza queste cause, alcuni continuano a deglutire da adulti, con la lingua tra i denti. Un frenulo corto linguale può alterare la dinamica degluti- toria con coinvolgimento dei muscoli accessori del collo con ripercussione sulla postura del cranio e di tutto il corpo. 12) QUALI PROBLEMI PUO’ PROVOCARE LA DEGLUTIZIONE ATIPICA? Nei respiratori orali, la lingua è abituata a stare in basso e può, invece che dietro gli incisivi superio- ri, puntare contro quelli inferiori in deglutizione (2400 volte nelle 24ore) con una forza di 150-300 grammi ad ogni atto, facendo da vero propulsore e far crescere in avanti la mandibola creando morsi inversi (III classi) o peggiorandoli. La lingua tra i denti altera tutta la cinetica deglutitoria modifican- do il tono dei muscoli orali, periorali e del collo: provate! La lingua ha una grande influenza sulla postura non solo mandibolare ma anche su tutto il corpo. 13) SI POSSONO CORREGGERE LA RESPIRAZIONE E LA DEGLUTIZIONE ANOMALE ? Si devono assolutamente correggere, per una crescita armonica del volto oltre che per una giusta fun- zionalità, con l’aiuto del’otorino, dell’ortodontista, del fisioterapista, del logopedista e spesso, dello psicologo. 14) PERCHE’ LA MASTICAZIONE INTERFERISCE SULLA CRESCITA DEL VOLTO ? Masticando solo da un lato, quello si svilupperà di più a livello muscolare, osseo e dentale, spostando la mandibola verso il lato non lavorante, creando alterazioni del combaciamento occlusale, asimmetria del volto, della posizione dei condili mandibolari, della lingua e del baricentro del capo, con ripercus- sioni nelle catene muscolari dal cranio all’appoggio plantare (POSTURA). 15) LA DENTIZIONE E L’OCCLUSIONE INTERFERISCONO CON LA FONETICA ? La bocca è una cassa di risonanza: per i fonemi è importante che i denti, la lingua, le labbra, le vie aeree e le parti molli lavorino in sintonia e armonia: se a qualsiasi livello c’è un problema, può farsi risentire sulle varie funzioni: la collaborazione con il pediatra, l’otorino,il logopedista, l’ortodontista, il fisioterapista, lo psicologo è indispensabile in tal caso: la salute e la buona funzionalità orale orale si ripercuotono sul benessere generale! 7
16) COM’E’ POSSIBILE CHE L’OCCLUSIONE INFLUISCA SULLA COLONNA, FINO ALL’APPOGGIO PLANTARE ? Lo spostamento laterale, in avanti o in dietro della mandibola rispetto al palato, con i vari movimenti deglutitori che coinvolgono per circa 2400 volte al dì con la lingua oltre 20 muscoli della faccia, può alterare il baricentro del capo e quindi variare le tensioni muscolari preposte all’azione antigravtaria per permettere al nostro corpo bipodalico, di tenersi eretto. In tal caso, i muscoli attaccati alle ossa, col tempo possono far deviare a destra, sinistra, avanti o in dietro le strutture cui sono attaccati cocurve di compenso: i muscoli vertebrali e paravertebrali non sono ossigeno dipendenti, non producono acido lattico e sono sempre in tensione per il tono posturale, anche nel sonno.A forza di tirare o spingere,dopo anni possono alterare tridimensionalmente la forma e la posizione delle ossa e articolazioni coinvolte con gli annessi muscolari, tendinei, capsulari,nervosi…L’influenza dell’occlusione sul tono muscolare paravertebrale è stata dimostrata con test elettromiografici, bioenergetici, posturali……… 17) MA I PIEDI COSA C’ENTRANO ? Cambiando il baricentro del corpo, i piedi dapprima lotteranno contro la variazione della distribuzio- ne del carico, ma poi saranno costretti ad adattarsi alla nuova situazione disfunzionale, anche se non voluta, con appoggi asimmetrici. Ciò si può vedere bene dal consumo diverso dei tacchi delle scarpe, dell’avampiede o degli archi mediale e laterale, dalle callosità, soprattutto negli adulti non trattati. 18) COS’E’ LA POSTURA? La POSTURA è l’insieme di tutti gli elaborati che il nostro corpo crea, per vincere la forza di gravità in statica e dinamica, permettendoci di non cadere e tenere il capo ed il tronco eretti. Una buona postura è sinonimo di salute e benessere: dove ci sono ASIMMETRIE, c’è sempre PATOLOGIA. Sono impor- tantissime per il bambino, le fasi di strisciamento (rettile) e gattonamento (quadrupede), prima della stazione eretta, per lo sviluppo armonico e simmetrico neuromotorio e posturale. I principali attori della postura sono gli OCCHI, il VESTIBOLO DELL’ORECCHIO, l’APPARATO MASTICATORIO, la LINGUA, i PIEDI e la PELLE: essi inviano input al SISTEMA NERVOSO CENTRALE PER UNA RISPOSTA AUTOMATICA INTEGRATA (CIBERNETICA), PER OGNI SITUAZIONE. 19) NON ESISTONO ALLORA PROBLEMI SETTORIALI ? No, ma RISPOSTE STRATEGICHE GLOBALI, frutto dell’analisi delle situazioni emotive, fisico- chimiche, energetiche, neuromotorie, posturali, ormonali, immunitarie, funzionali e disfunzionali che coinvolgono tutto il corpo. Le MALOCCLUSIONI, i COLPI DI FRUSTA, TRAUMI al BACINO, CRANIO e COLONNA, CICATRICI, STRESS EMOTIVI, ALIMENTARI, sono sempre artefici di cattive posture, da trattare multidisciplinariamente: dentista, osteopata, ortodontista, pediatra, chirurgo, fisioterapista, gnatologo, posturologo, psicologo….Purtroppo il nostro sistema nervoso centrale non è fatto solo per farci stare bene, ma per sopravvivere in ogni situazione ed agisce sempre in base a ciò che gli dà più soddisfazione e si autoregola di conseguenza, accettando spesso anche situazioni negative disfunzionali come funzionali, adattandovisi: se non vengono eliminate le cause, le patologie croniche sono la forma di compensazione automatica più conveniente per il nostro organismo. 20) COSA SONO LE ABITUDINI VIZIATE ? Tutti quei comportamenti che alla lunga possono alterare il normale equilibrio funzionale e la crescita della bocca e dei denti: dito in bocca statico o mobile, matite tra i denti, ciuccio oltre 30 mesi, morder- si le unghie (onicofagia), il labbro, posture anomale della testa, della lingua e del corpo, respirazione, deglutizione anomale… 8
21) NELLE PATOLOGIE DELLA COLONNA, DEL BACINO, DELL’OCCLUSIONE, DELL’APPOGGIO PLANTARE E DELLA POSTURA IN GENERALE, SI SENTE SPESSO PARLARE DI PROBLEMA DISCENDENTE O ASCENDENTE O MISTO : COSA SIGNIFICA ? Che un problema in alto del corpo (bocca, occhio, vestibolo dell’ orecchio..) puo’ provocare atteg- giamenti neuromuscolari e patologie nei settori sottostanti (colonna bacino, arti inferiori, appoggio plantare…) e viceversa. 22) COME SI PUO’ FARE UNA DIAGNOSI DIFFERENZIALE ? A supporto della medicina tradizionale (esami radiografici, esame locale e generale in statica e dinami- ca, misurazioni tridimensionali ecc..), ci sono test usati dalla KINESIOLOGIA APPLICATA (A.K.), dagli OSTEOPATI, CHIROPRATICI, POSTUROLOGI…che sono in grado di dare una risposta, spes- so con risultati funzionali e di riallineamento simmetrico molto eclatanti. Anche in campo odontoiatrico, grazie alla curiosità, all’approccio olistico (globale), al confronto con operatori stranieri di altra estrazione formativa, sono in grado da oltre 30 anni, con colleghi che hanno fatto lo stesso percorso, di eseguire questi test, usati anche in campo sportivo da importanti squadre di calcio di serie A ed in altre discipline….A mio avviso, detto screening andrebbe fatto ogni 3-4 anni a partire dai 3 anni in età pediatrica e almeno ogni 5 anni da adulti….per escludere correlazioni tra occlusione e patologie in altri distretti, soprattutto neuromuscolare e posturale (cefalee, emicranie, cervicalgie, lombalgie, appoggio plantare, tendinite, pubalgie...) CATENE MUSCOLARI 9
CAPITOLO II I DENTI, LE GENGIVE E LE LORO PATOLOGIE 1) QUANTI SONO I DENTI DECIDUI ( DA LATTE) ? Sono 10 per ogni arcata: 4 incisivi, 2 canini, 4 molari. 2) QUANTI I PERMANENTI ? Se ci sono tutti, 16 per ogni arcata: 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari, 6 molari 3) L’EPOCA DI ERUZIONE E’ SEMPRE COSTANTE ? No, ci possono essere variazioni, come nello sviluppo scheletrico, biologico, psicologico…… Normalmente i decidui erompono entro 24-30 mesi e quelli permanenti entro 18 anni. Però possono esserci varianti individuali. 0-3 anni dentatura decidua 3-6 anni periodo transizionale 10
6-8 anni dentatura mista 12-13 anni dentatura permanente 4) IL NUMERO DEI DENTI E’ SEMPRE REGOLARE ? No, ci possono essere alterazioni di numero e forma e tempi di eruzione. Pertanto bisogna fare visite periodiche per valutare la situazione e cosa fare. Se manca un deciduo non ci sarà mai il permanente sottostante. A volte però pur essendoci il dente deciduo, può mancare quello permanente: a 9 anni fare una RX panoramica per vedere se ci sono tutti i permanenti compresi i germi degli ottavi. 5) CI SONO DIFFERENZE TRA DENTI DECIDUI E PERMANENTI ? I primi hanno una funzione limitata nel tempo ( 6-12 anni circa ). I secondi devono durare tutta la vita. I decidui hanno lo smalto più duro ma molto più sottile, poca dentina e molta polpa; se si cariano il danno è rapido e veloce. Inoltre hanno gli apici delle radici aperte perché devono riassorbirsi per far spazio al permanente sottostante. I permanenti hanno lo smalto più spesso, più scuro, più dentina e meno polpa. 11
6) QUALI DENTI MANCANO PIU’FREQUENTEMENTE? Gli incisivi laterali superiori, i quinti, quelli del giudizio (terzi molari ) 7) DURANTE LA DENTIZIONE DECIDUA, CI POSSONO ESSERE DEI DISTURBI ? Si, possiamo avere salivazione profusa, febbre, disturbi all’alito, irrequietezza, insonnia, pianto, eruzioni cutanee, risvegli notturni a intervalli regolari e costanti; spesso però potrebbe trattarsi d’altro (otite): interpellare comunque il pediatra. 8) COSA SI PUO’ FARE PER ALLEVIARE QUESTI DISTURBI ? Se ci sono zone arrossate, applicare creme lenitive, dare paracetamolo secondo le indicazioni del pediatra. Come i cuccioli, anche il bambino ha bisogno di mordere; accontentiamolo con carote grosse ben pulite, un tozzo di pane duro, badando che non ingerisca nulla: potrebbe soffocare. L’iper- salivazione potrebbe disidratarlo: farlo bere molto( bevande non zuccherate). 9) E’ VERO CHE CERTI ANTIBIOTICI MACCHIANO I DENTI ? Le tetracicline si fissano nello smalto e nelle ossa, creando punti discromici e deboli, più cariorecetti- vi. Ma mentre l’osso si rinnova ogni circa 3-4 mesi, nello smalto rimangono tutta la vita. 10) COM’E’ FATTO UN DENTE ? Quello che noi vediamo in bocca, sopra le gengive, è la CORONA; sotto, dentro l’osso alveolare c’è la radice o le radici. Ci sono denti infatti con 1, 2, 3 o più radici. Il rivestimento della corona è lo SMALTO, IDROSSIAPATITE DI CALCIO, l’elemento più duro del corpo umano e animale. Il rive- stimento della radice è il CEMENTO, strato molto sottile, che si può usurare e rigenerare se il dente è vitale (movimenti ortodontici). Sotto lo smalto e il cemento c’è la DENTINA, formata da tanti tubuli o tunnel che vanno dal centro della corona e delle radici, alla periferia, verso il cemento e lo smalto: dentro i tubuli ci sono i microprolungamenti della POLPA, che è il cuore e il cervello del dente. Essa infatti è formata da un nervo, responsabile della sensibilità, da un’arteria e una vena che garantiscono la vitalità del dente. Normalmente la polpa viene definita “NERVO”, per la sua particolare sensibilità: mentre in tutto il corpo ci sono sensori (recettori) per ogni tipo di sensibilità (tatto, pressione, dolo- re, piacere, caldo, freddo, dolce, amaro etc…), ad ogni stimolo la polpa risponde sempre e solo col DOLORE. Il dolore infatti è il linguaggio più rapido e più importante per il sistema nervoso centrale, che deve decidere cosa fare per la sopravvivenza della parte da dove è partito il segnale di allarme. Ogni dente è innervato dal TRIGE- MINO, che innerva mezza faccia: spesso basta un dolore ad un dente per irradiare la nevralgia ad un’emi- faccia. A volte chi ha problemi ad un dente, non riesce ad individuare qual è quello interessato, perché il dolore coinvolge la guancia sia dell’arcata superiore che inferiore, l’orecchio….. In questo caso bisogna andare dal dentista che con una visita accurata ed una radiografia, se neces- saria, identificherà il dente coinvolto. 12
11) CHE FUNZIONE HA LA GENGIVA ? La gengiva, come la pelle, è un TESSUTO EPITELIALE (di rivestimento), come lo smalto. In boc- ca le mucose epiteliali sono di due tipi: mucosa molle, che lascia intravedere vasellini sanguigni e la gengiva vera e propria, dura, che come un manicotto, avvolge i denti e parte del palato. La gengiva aderente si lega al dente nella zona che delimita la fine dello smalto e l’inizio del cemento radicola formando l’ATTACCO EPITELIALE. Questo attacco è molto importante perché fissa i tessuti di sostegno superficiali al dente, ma soprattutto è una barriera per tutelare quelli più profondi, che legano le radici all’osso alveolare. Questi tessuti più profondi, sono CONNETTIVI (tengono unito), e sono formati da fibre circolari e ad X, attorno alle radici, che oltre a connettere il dente all’osso, ne am- mortizzano i movimenti. Se non ci fossero le fibre connettivali(dette anche paradontali, o paradentali o dentoalveolari), la punta della radice potrebbe usurarsi o sfondare l’osso alveolare. Se la barriera dell’attacco epiteliale (SMALTO-GENGIVA) è superata dai batteri, vengono invase le fibre para- dentali sottostanti (PARADENTITE), che col tempo può evolvere in PARADENTOSI (PIORREA) SE NON SI INTERVIENE. Allora il dente comincerà a vacillare, si creeranno tasche paradentali e ossee sempre più profonde, finché il dente uscirà da solo dall’alveolo (stadio terminale della piorrea). Il complesso gengivale superficiale, connettivale profondo, il cemento, l’attacco epiteliale, e l’osso alveolare,viene denominato SISTEMA PARADONTALE O PARODONTO. 12) SI PUO’ EVITARE LA PIORREA? Dalle ultime ricerche sembra esserci una predisposizione genetica (come in tutte le malattie). Il primo stadio, è la GENGIVITE: se le gengive sono mantenute pulite e sane, non ci sarà la PARA- DENTITE né la PARADENTOSI. Per guarire dalla gengivite basta un’accurata igiene orale (stadio reversibile). La paradentite si deve far curare dal dentista prima possibile: più si aspetta e più profon- de diventano le tasche, impossibili da raggiungere con lo spazzolino: i batteri possono comodamente distruggere le fibre paradentali, indisturbati. 13) PERCHE’ I DENTI SI ALLUNGANO CON LA PARADENTOSI? Non sono i denti che si allungano,ma l’osso e le fibre paradontali che sono stati distrutti dall’INFE- ZIONE che si sono progressivamente ritirati. 14) SE LO SMALTO E’ L’ELEMENTO PIU’ DURO DEL CORPO, PERCHE’SI CARIA? Perché ha tre punti deboli: • cresce solo fino a 12/13 anni • se leso seriamente, non ha la capacità di guarire, di rigenerarsi, perché formato da cellule senza nucleo. • Non ha recettori che segnalino l’inizio di una lesione, per cui non scatta nessun allarme e difesa. 15) COS’E’ LA CARIE ? E’ un’INFEZIONE, come la gengivite e la piorrea, la polmonite, l’otite ecc. I batteri della placca at- taccano lo smalto e il cemento e trovato un punto di minor resistenza, oltrepassano queste barriere ed entrano nella dentina. La dentina, contrariamente allo smalto, è molto sensibile e dolente agli sbalzi termici, a contatto con sostanze dolci, acide ecc. In questo stadio normalmente basta otturare la lesio- ne cariosa per arrestare il processo: se non si interviene, i batteri avanzano verso la polpa, invadendola e distruggendola. In questa fase, MOLTO DOLOROSA, solo il dentista può intervenire togliendo la polpa malata, disinfettando e chiudendo i canali e la camera pulpare. 13
16) E SE NON SI INTERVIENE? L’infezione oltrepassa il foro apicale e arriva all’osso alveolare che si difende con una reazione granulo- matosa (granuloma) per circoscrivere il danno. Tale situazione può creare un campo perturbato a livello energetico, immunitario…con ripercussioni molto negative in vari distretti del nostro corpo, anche se apparentemente silenti… 17) ALLORA IL DENTE VA TOLTO? Normalmente basta una buona terapia canalare per recuperare il dente che poi andrà ricostruito e pro- tesizzato. 18) PERCHE’ SI DEVE RICOPRIRE IL DENTE DEVITALIZZATO? Perché è più debole, senza sensori che modulino le forze, e, come un legno secco, è facile che si frat- turi. 19) COSA PROVOCA LA CARIE, LA GENGIVITE E LA PIORREA ? La placca batterica dentale. 20) COS’E’ LA PLACCA BATTERICA ? L’insieme dei residui alimentari e dei batteri, funghi, virus, che si depositano tra denti e gengive e sui denti, gengive, lingua. All’inizio la placca batterica è molle e facilmente rimovibile da denti e gengi- ve: dopo giorni si trasforma in tartaro, molto duro. A questo punto non bastano più lo spazzolino , il filo interdentale, lo scovolino, ma occorre farsi fare la detartrasi dal dentista o dall’igienista. 21) NELLA BOCCA CI SONO TANTI TIPI DI BATTERI ? Si, ci possono essere tutti i tipi di batteri, virus, funghi: nessun ambiente è cos’ì inquinato come la bocca(centinaia di microrganismi). 22) COME MAI ? Perché in bocca con i cibi, l’acqua, l’aria, le mani, possiamo venire a contatto con tutto; parlando o baciando, anche con i batteri, virus e funghi degli altri. 23) COME CI SI PUO’ DIFENDERE ? Madre natura ha previsto la saliva, che ha potere batteriostatico contro molti microrganismi; la gengi va pure produce il liquido crevicolare che ha la stessa funzione della lacrima per l’occhio; abbiamo lo stomaco che con l’acido cloridrico ne uccide e neutralizza molti; gli anticorpi, i linfociti, i macrofogi, i microfagi, i leucociti: possediamo un esercito di difesa mobile e fissa molto efficiente. 24) MA ALLORA PERCHE’ CI AMMALIAMO ? Dipende dalla forza degli aggressori, dal tempo di esposizione, dal nostro stato di salute e di forza, dalla risposta dell’organismo: il più forte vince. 25) QUALI BATTERI RIESCONO AD ATTACCARE E ROMPERE LO SMALTO ? Ce ne sono molti che formano la placca dentale e arrivano al dente e alla gengiva, provocando la carie e la gengivite. I più noti e studiati sono lo streptococco mutans, streptococco sobrinus, lattobacilli e 14
actinomiceti. In ambiente acido, lo smalto viene corroso e decalcificato: l’ effetto è proporzionato alla durata dell’esposizione. Lo streptococco mutans, usando come substrato il saccarosio, provoca un abbassamento del ph a circa 4, 5 innescando un processo di decalcificazione. Subito dopo i lattobacilli abbassano ulteriormente il ph a 3, 5 e così lo smalto viene ulteriormente danneggiato. 26) PERCHE’ IL PH ACIDO E’ COSI’ DANNOSO ? Perché sotto il valore di 5.5 rende aggredibile e solubile lo smalto: provate a mettere un osso nell’aci- do: lo disintegra! 27) COME POSSONO ESSERI COSI’ PICCOLI AD ESSERE COSI’ DANNOSI ? Sono milioni, si riproducono molto rapidamente e se ben alimentati dagli zuccheri, diventano aggres- sivi con la produzione di acido: ogni volta che beviamo o mangiamo qualcosa di dolce, li rendiamo più forti e aggressivi e creiamo un ATTACCO ACIDO: proviamo a pensare quante volte al giorno attentiamo alla salute dei nostri denti! Se in media 5 volte al di, significa 150 volte al mese, 1800 volte all’anno! Come ignorare i danni PREVEDIBILI e PREDICIBILI se non si corre ai ripari? 28) MA PERCHE’ ATTACCANO PROPRIO LO SMALTO ? Perché essendo l’elemento più duro, che non si rimargina (altrimenti rimarrebbero intrappolati dentro e sarebbe un suicidio), e’ il posto ideale per farsi un rifugio al riparo della saliva, del cibo, della lin- gua, dello spazzolino, etc… . Anche noi costruiremmo la casa nella roccia e non nella sabbia ! 29) COSA FAVORISCE LA PRODUZIONE DI ACIDO ? Gli zuccheri e le sostanze dolci, che sono il pascolo migliore per i batteri (i diabetici sono più sogget- ti alle infezioni), specialmente quelle che rimangono tanti minuti in bocca perché appiccicose: miele, caramelle, cioccolato, marmellata, etc: dannosa è la ripetitività e la permanenza in bocca più della quantità! 30) ANCHE PER LA GENGIVITE VALE LO STESSO MECCANISMO IRRITATIVO ? Si, perché carie e gengiviti sono un’INFEZIONE. 31) ESISTONO VACCINI CONTRO LA CARIE ? Attualmente no, perché l’etiopatogenesi (causa), è multifattoriale: genetica, alimentare, igienica, etc… 32) POSSIAMO FARE QUALCOSA CONTRO LA PLACCA BATTETRICA DENTALE ? Certamente; se abbiamo nemici possiamo avere anche alleati ed amici: i 5 PILASTRI DELLA PREVENZIONE, che sono L’IGIENE ORALE, IL FLUORO, L’IGIENE ALIMENTARE, LE VISITE PERIODICHE, L’ORTODONZIA, coadiuvati da sciacqui con collutorio a base di clorexidina, efficace contro i batteri, acqua tiepida salata, acqua ossigenata 10-12 vol. mista ad acqua naturale, prodotti omeopatici o di medicina naturale… 15
CAPITOLO III IGIENE ORALE Obiettivo dell’igiene orale è la rimozione e l’eliminazione della placca batterica dentale con ogni mezzo adeguato. 1) COME SI PUO’ ATTUARE UNA CORRETTA IGIENE ORALE ? Gli strumenti necessari sono lo spazzolino, il filo interdentale, gli idropulsori. Nei portatori di apparec- chi ortodontici fissi e negli adulti, è indispensabile lo scovolino interdentale specialmente se portatori di protesi fisse e recessioni gengivali…. 2) MEGLIO LE SETOLE NATURALI O ARTIFICIALI ? Le artificiali perché sono a tutto spessore, meglio se con le punte arrotondate. Le setole animali sono vuote perché contengono il canale midollare che è un ottimo ricettacolo per i microrganismi. 3) MEGLIO LE SETOLE MOLLI O DURE ? Consiglio quelle medie in generale; quelle molli se ci sono irritazioni e dopo interventi paradontali; quelle dure alla lunga possono abradere lo smalto, soprattutto al colletto ed irritare le gengive. 4) QUAL’E’ LA FORMA MIGLIORE DELLO SPAZZOLINO ? Quello che si impugna e si usa meglio. Per i bambini 5 mm di larghezza per 25 mm di lunghezza. IMPORTANTE E’ COME SI USA: bisogna prima rimuovere e poi spazzolar via la placca. Pertanto bisogna spazzolare dolcemente in tutti i sensi, orario, antiorario, orizzontale, verticale, soprattutto tra dente e gengiva, specialmente se ci sono attacchi ortodontici, energicamente invece sulle superfici masticanti.Purtroppo, messaggi incompleti e incompetenti hanno fatto pensare che bastasse spazzola- re dal rosso al bianco: il vero tallone d’Achille, è la gengiva, nel cui solco, in modo prevalente negli adulti, si annida comodamente la placca. 5) ANCHE SE LE GENGIVE SANGUINANO E FANNO MALE ? Certo, perché significa che sono infiammate, cioè infette, cioè sporche: se non si porta via la placca, si rischia una gengivite cronica, che può causare una parodontite, cioè approfondimento dell’infezione fino alle fibre connettivali sottostanti che legano le radici all’osso. Quando le gengive non sanguinano più, allora abbiamo imparato a lavarci bene la bocca! 6) CI SONO MEZZI PER RILEVARE LA PLACCA ? Si, con i rivelatori di placca (pastiglie o gocce): si colorano i denti e le gengive dove dobbiamo agire con lo spazzolino e gli altri presidi igienici. Anche prelievi della saliva con esame della flora batterica,possono indirizzare ad un trattamento mirato….. 7) CI SONO ALTRI MEZZI PER COMBATTERLA? Si, alcuni mezzi chimici si sono rivelati efficaci per inibirne o ritardarne gli effetti: il FLUORO e la COREXIDINA si sono rivelati efficaci, sotto forma di sciacqui, vernici, sigillanti….. 16
8) MEGLIO LO SPAZZOLLINO ELETTRICO O MANUALE ? Lo spazzolino non è intelligente: chi lo usa deve agire sui denti e sulle gengive, in tutti sensi per rimuovere la placca: il bambino diventa autosufficiente per l’igiene verso gli 8 anni: prima con- trollarlo e aiutarlo, soprattutto la sera:di notte la minor salivazione garantisce l’azione indisturbata dei batteri! Dalle ultime ricerche sembra più efficace lo spazzolino elettrico se ben guidato, per un’azione più omogenea e regolare. 9) QUALE TIPO DI FILO INTERDENTALE CONSIGLIA ? Ci sono fili cerati, parzialmente cerati, non cerati. Per i bambini meglio quello non cerato che si sfrangia bene e passa facilmente tra dente e dente: usarlo senza tagliare le gengive con movimenti di su e giù. 10) OGNI QUANTO SI DEVONO LAVARE I DENTI ? Sempre dopo ogni pasto (come le posate); almeno al mattino dopo la colazione e la sera prima di cori- carsi, dopo cena, senza mettere più nulla in bocca dopo. Se non abbiamo a portata di mano lo spazzo- lino, sciacquiamo almeno 2-3 volte la bocca energicamente. 11) E’ DANNOSO LO STUZZICADENTI ? Tutt’altro: serve per rimuovere residui alimentari; va usato dolcemente: l’unico inconveniente è per il bon ton! 12) BASTA L’IDROPULSORE PER L’IGIENE ORALE ? No. Prima bisogna rimuovere e spazzolar via la placca con spazzolino, filo interdentale, scovolino, dentifricio fluorato e poi doccia finale con l’idropulsore. Altrimenti è come andare sotto un getto d’acqua senza essersi insaponati e sfregati sul corpo: ci si bagna ma non ci si lava. 13) QUAL’E’ IL DENTIFRICIO MIGLIORE ? Quello gelatinoso, con fluoro, senza sostanze corrosive o abrasive che garantiscano effetti sbiancanti (polveri di pomice o carbonati). 14) COS’E’ IL TARTARO ? Se la placca rimane qualche giorno o settimana indisturbata sul dente,da molle diventa dura e si attac- ca tenacemente allo smalto e al cemento radicolare,scollando la gengiva dal dente e favorendo l’entra- ta dei batteri negli strati sottostanti, (TASCA) accelerando le paradentiti che sfociano in piorrea se non trattate. Allora nulla potrà fare lo spazzolino, ma si dovrà intervenire chirurgicamente (lembo) se la tasca gengivale supera una certa profondità ( 3-4 millimetri) 15) COSA FARE ALLORA ? Solo il dentista o l’igienista con ultrasuoni o strumenti particolari, potranno toglierlo con la detartrasi e levigatura a cielo aperto o scoperto (lembo) . 16) SI PUO’ PREVENIRE IL TARTARO? Non sempre: oltre l’inadeguata igiene orale, il PH salivare, anche situazioni particolari possono favo- rirne la formazione e deposito: affollamenti gravi, rotazioni, corone protesiche debordanti sottogengi- va, che rendono problematiche o impossibili le normali procedure igieniche… 17
CAPITOLO IV IGIENE ALIMENTARE Fino alla seconda guerra mondiale, le popolazioni dell’interno dell’Africa e gli Esquimesi, non cono- scevano la carie. Con la diffusione di cibi e bevande dolcificate, anche da loro si è diffusa. Oggi noi assistiamo all’aumento di malattie metaboliche, diabete, cardiopatie, ipertensione, legate ad un’alimentazione errata e ipercalorica. L’alimentazione quindi ha un ruolo importante in molte patolo- gie e soprattutto nella carie durante l’infanzia e nella predisposizione all’obesità. La saliva in genere è vicina ad un ph neutro (7); se mangiamo cose dolci, alcuni microbi della placca (streptococco mutans, lattobacili, actinomiceti), fanno abbassare il ph verso l’acidità: al di sotto di 5.5, lo smalto viene aggredito e decalcificato. Non è importante la quantità di zuccheri, ma la frequenza con cui i batteri della placca vengono a contatto con loro. Se noi ne ipotizziamo almeno 5 tra cibi e bevande dolci al giorno, avremo 150 attacchi acidi al mese, 1800 in un anno! Come stupirsi poi se i denti si cariano ? L’imperativo categorico allora è: IMPARIA- MO ad alimentare i nostri bambini e noi, in modo più sicuro per la salute nostra e dei nostri denti. 1) COME DOBBIAMO ALIMENTARCI ? Dobbiamo sapere che non esistono cibi completi per la nutrizione e che quindi bisogna saper scegliere ogni giorno quelli che contengono le componenti essenziali per la nostra crescita e fabbisogno funzio- nale. 2) QUALI SONO QUESTE COMPONENTI ? Gli zuccheri (carboidrati o glucidi), i grassi o lipidi, le proteine o protidi, le vitamine, i minerali e l’acqua. 3) DOVE SI TROVANO LE PROTEINE ? In alimenti sia animali che vegetali: carne, pesce, formaggi, uova, legumi. Esse sono indispensabili e il loro fabbisogno giornaliero è di circa 0,8 grammi per ogni kg di peso cor- poreo ideale. I costituenti delle proteine sono gli aminoacidi e alcuni di essi sono definiti “essenziali” perché non sintetizzati dal nostro organismo ma presenti solo in alcuni alimenti (proteine animali più ricche di quelle vegetali). 4) DOVE SI TROVANO I CARBOIDRATI ? In forma semplice nello zucchero di canna o barbabietola (saccarosio), nella frutta (fruttosio), nel latte (lattosio). In forma più complessa, nell’amido, nei cereali, nella pasta, pane, riso, patate etc… 5) CHE DIFFERENZA C’E’ A LIVELLO NUTRIZIONALE TRA GLI ZUCCHERI E GLI AMIDI ? Gli zuccheri sono assorbiti molto velocemente e producono energia rapidamente. Gli amidi prima di essere assimilati devono essere scissi in molecole più semplici ed hanno un effetto energetico più duraturo. 6) DOVE TROVIAMO I GRASSI O LIPIDI ? Sia nel mondo animale, detti saturi (privi di doppio legame), che nei vegetali e nei pesci, detti mono o pliinsaturi (uno o più doppi legami). La carne, il latte, il burro, le uova, i formaggi contengono grassi saturi. I prodotti ittici e gli olii di oliva e di semi sono ricchi di grassi insaturi, indispensabili perché contenenti l’acido linoleico e arachidonico, che il nostro organismo non produce. 18
7) CHE COSA SONO LE VITAMINE ? Sono componenti indispensabili per il nostro organismo, sia a livello strutturale che metabolico. Sono classificate che le lettere dell’alfabeto: A, B, C, D, E…. Si trovano nella frutta e nei vegetali e in piccola parte anche negli alimenti di origine animale. Le verdure, la frutta, soprattutto gli agrumi, sono ricchi di vitamina C. La vitamina E la troviamo in alcuni cereali, nella frutta e negli altri vegetali. Le vitamine del complesso B negli alimenti di origine animale e vegetale. 8) A COSA SERVONO I MINERALI ? Come le vitamine, hanno grande importanza per la struttura e funzionalità del nostro organismo. Ad esempio il ferro, è indispensabile per i globuli rossi; il calcio per le ossa e la regolazione dell’equi- librio acido-basico; lo zinco regola centinaia di reazioni chimiche; il magnesio, il potassio, il cloro, il cromo, il fluoro, il selenio, il rame, sono indispensabili per il buon funzionamento del nostro organi- smo. 9) DOVE LI TROVIAMO ? Un po’ ovunque, compreso l’aria e l’acqua, oltre i cibi. Il ferro nella carne, pesci, uova, verdure, legumi, verdure a foglie verdi, frutta secca. Il calcio nel latte, formaggio, yogurt, ricotta. Il magnesio nei cereali integrali, legumi, verdure a foglie verdi, frutta secca. Il cromo nei cereali integrali, verdure, formaggi, carne. Lo zinco nei cereali integrali, uova, carne, pesce, latte, legumi. 10) QUANTA ACQUA DOBBIAMO BERE ? Il nostro corpo è stato per nove mesi in acqua ed il neonato è formato da essa per oltre il 90%. Col tempo e la crescita diminuisce fino al 70% circa:la vecchiaia è anche un problema di disidratazio- ne…… Con l’età diminuisce la nostra percentuale di acqua, che però rimane l’elemento più impor- tante per la comunicazione e scambio tra i vari sistemi, organi, cellule, tessuti, per la funzione renale, circolatoria ematica e linfatica, pressoria, ecc… : possiamo sopravvivere per giorni senza mangiare ma non senza bere! (per l’aria, bastano pochi minuti per morire). Tanta acqua è contenuta nei cibi, però molta ne eliminiamo con la respirazione, la sudorazione, le urine, le feci. Nei casi di dissenteria, vomito, sudorazione profusa, febbre, bisogna reintegrarla! Un adulto dovrebbe bere almeno 1-2 litri d’acqua al giorno, oltre a quella degli alimenti (il latte va escluso dal conteggio perché alimento). Le donne dovrebbero berne almeno 2 litri: purtroppo loro bevono troppo poco, gli uomini tanto ma nel modo sbagliato! Come conseguenza, stitichezza, rughe, invecchiamento precoce…….. Fate svolgere una ricerca ai ragazzi sui minerali e sulle vitamine utili e necessari per il buon funzionamento del nostro corpo! 19
11) L’ACQUA INGRASSA ? No. L’acqua viene assorbita dal sale negli spazi extracellulari: chi mangia salato trattiene tanta acqua e ciò determina l’aumento di peso dopo cene e pranzi salati. Il processo di ingrassamento è lento: 50-60 grammi al giorno. Pertanto dobbiamo bere, anche senza lo stimolo della sete e dare sapore ai cibi con spezie, limone, peperoncino rosso, piuttosto che col sale. Bevendo poco, priviamo il nostro corpo del mezzo più naturale ed efficace per disintossicarci e purificarci da ogni sostanza nociva accumu- lata. 12) IL NOSTRO CORPO ACCUMULA LE PROTEINE ? No, bisogna mangiarle. 13) I CARBOIDRATI ? Si, un pò sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli. 14) I GRASSI ? Si, sotto forma di trigliceridi nel tessuto adiposo. Abbiamo due tipi di grassi: uno di deposito e uno cir- colante (combustibile per attività motoria,cuore..). 15) COME SI PUO’ CALCOLARE QUANTO CI SERVE PER VIVERE ? Il nostro corpo ha bisogno, come un auto, di una certa quantità di benzina per fare tot kilometri al giorno: attività nervosa, muscolare, funzionalità dei vari organi e apparati, mantenimento della postu- ra, della temperatura…Se viene a mancare il carburante che produce l’energia sufficiente per il funzio- namento del nostro corpo, l’organismo dapprima si rivolge alle riserve(glicogeno, grassi di deposito) e poi, se non è alimentato, si ferma. Al contrario, se è ipernutrito, accumula sotto forma di grasso il surplus di energia (obesità).Il fabbisogno energetico giornaliero varia seconda l’età, il tipo di lavoro, il sesso, la statura o struttura corporea, i fattori genetici, neuroendocrini, l’attività fisica, la tempera- tura, ecc… In media il rapporto ideale giornaliero di consumo energetico è di 24-25 calorie per kg di peso corporeo (1500 per le donne, 1700 per gli uomini). Tale valore aumenta con attività faticose (atleti,muratori,boscaioli…). 16.) QUAL’E’ IL RAPPORTO IDEALE TRA GLUCIDI, PROTIDI E GRASSI ? Il 55-60% glucidi, il 25-30% grassi, il 15-20% proteine. 17) CHE COS’E’ UNA CALORIA ? Per convenzione si è attribuito un potere energetico espresso in calorie, valutato per ogni grammo di sostanza.Un grammo di proteine fornisce 4 calorie; uno di glucidi 4 calorie, uno di grasso 9 calorie. Le vitamine e i minerali e l’acqua non hanno potere energetico. 18) PERCHE’ IL NOSTRO ORGANISMO ACCUMULA IN PREFERENZA GRASSI ? Perché è previdente: trattiene quello che gli garantisce la resa migliore! Non dimentichiamo poi che può trasformarli all’occorrenza, in glucidi e proteine. 19) CI SONO SOSTANZE UTILI PER LA NOSTRA ALIMENTAZIONE ? Si, le fibre vegetali, per l’attività intestinale e contro i tumori del tubo digerente. Pur essendo della fa- 20
miglia dei glucidi non hanno valore calorico; non sono digerite ne’ assimilate: la cellulosa, le pectine, le mucillagini, alcune gomme, durante il transito intestinale riducono la velocità di assorbimento degli zuccheri e dei grassi e favoriscono l’aumento della massa fecale e la peristalsi. 20) COSA NON DEVONO MANGIARE E BERE I RAGAZZI PER LA SALUTE DEI DENTI ? Le cose dolci, appiccicose, dolcificate e gasate: sono un ottimo pascolo per i batteri della placca.Letale non è la quantità di dolci, ma la frequenza e la concentrazione degli stessi. Il miele, le caramelle gom- mose e appiccicose, i dolci in generale, non vanno mai presi durante il giorno ma se proprio alla fine o durante i pasti principali, perché subito dopo si devono lavare i denti e le gengive.Se capita di mangia- re un dolcino lontano da casa, almeno sciacquare ripetutamente la bocca. 21) MA LE MERENDINE PRECONFEZIONATE SONO COSI’ COMODE! Si, però anche cariogene. 22) QUALI SONO LE ALTERNATIVE ? Privilegiare i cereali e i cibi non raffinati, i grassi insaturi. Mangiare più frutta e verdura, meglio se crude, perché le vitamine oltre una certa 23) ANCHE I GRASSI E LE PROTEINE FAVORISCONO LA CARIE ? No, anzi sono cariostatici. A mio avviso i grassi sono troppo demonizzati: senza di loro non avremmo gli ormoni sessuali, i corticosteroidi (cortisone..), il carburante per i muscoli ed il cuore…. In ogni situazione, deve prevalere il buon senso ed il buon gusto! 24) OLTRE GLI ZUCCHERI CI SONO ALTRI PERICOLI ? Si, alcune sostanze acide sono contenute nella frutta, yogurt, bevande light: non bisogna abusarne troppo, anche se piacevoli. Alcuni succhi di frutta possono contenere alte quantità di zuccheri (frutto- sio) e quindi possono abbassare il PH salivare. 25. C’E’ DIFFERENZA TRA I SUCCHI DI FRUTTA NATURALI E QUELLI DOLCIFICATI ? Per la cariogeneticità no. 26) CHE FARE ALLORA ? Consiglio di berli durante i pasti. 27) I CORNFLAKES SONO CARIOGENI ? Si, perché oltre ad essere ad alto contenuto di saccarosio (10%), sono molto viscosi e si appiccicano facilmente, prolungando l’azione acidificante in bocca. 28) TUTTE LE BEVANDE CONFEZIONATE SONO CARIOGENE ? Quasi tutte: thè freddo, coca cola, bibete con gas, succhi di frutta, ect.. 29) PERCHE’ ANCHE LE SOSTANZE LIGHT (leggere) SONO CARIOGENE ? Perché hanno un componente acido. 21
30) CI SONO SOSTANZE CHE CONTENGONO ZUCCHERI NON DICHIARATI ? Si, lo zucchero è utilizzato come conservante non solo nelle marmellate ma anche in certe conserve. 31) NEI LATTANTI BISOGNA UTILIZZARE PRECAUZIONI ? Si, perché le tisane e i succhi zuccherati, peggio se con miele, sono molto cariogeni e possono creare l’assuefazione ai dolci. 32) PERCHE’ LA MASTICAZIONE E LA SALIVAZIONE SONO IMPORTANTI ? Per lo sviluppo di tutto l’apparato stomatognatico, per indurre la produzione di enzimi digestivi, per lubrificare, per proteggere, detergere, le mucose orali e lo smalto, per diluire le sostanze tossiche e nocive provocate dai batteri della placca, per abbassare l’eventuale ph acido, ecc… 33) QUANTA SALIVA PRODUCIAMO AL GIORNO ? Oltre 1,5 litri ( adulto); anche di notte (un decimo rispetto al giorno). La riduzione salivare notturna, impedisce la protezione adeguata e quindi, assolutamente non bisogna dar dolci, liquidi o solidi prima di andare a letto e pulire accuratamente la bocca: durante il sonno la bocca è più INDIFESA ! 34) COME POSSIAMO SAPERE SE UN PRODOTTO NON E’ CARIOGENO Leggere la composizione: deve escludere zuccheri e acidi. Purtroppo spesso non compaiono prodotti tossici se rientrano nei limiti prescritti dalle norme nazionali ed internazionali. 35) CI SONO FARMACI CARIOGENI ? Alcuni sciroppi per la tosse, alcuni gel dolcificati usati nelle prime fasi di eruzione dentale, possono ledere lo smalto ancora molto vulnerabile perché non completamente mineralizzato. 36. ESISTONO SURROGATI DELLO ZUCCHERO ? Si, ce ne sono naturali e artificiali o sintetici. Quelli naturali, clinicamente modificati in modo da im- pedire la fermentazione e l’acidificazione da parte dei batteri, sono parecchi. I più conosciuti e usati sono lo Xilitolo, il sorbitolo, il mannitolo, la maltite, la licasina… Non bisogna però esagerare con l’assunzione; potrebbero creare dissenterie. Tra i dolcificanti sintetici ricordiamo la saccarina, l’aspartame, il ciclamato, l’acesulfame k. 37) CHE DIFFERENZA DI POTERE DOLCIFICANTE ESISTE TRA QUELLI NATURALI E SINTETICI ? Quelli naturali hanno un potere dolcificante da 40 a 90 volte superiore al saccarosio; quelli sintetici da 3.000 a 50.000 volte. Per entrambi non bisogna eccedere nei valori consigliati, perché potrebbero, come ogni prodotto, diventare molto tossici. 38) CHE DIFFERENZA C’E’ TRA GLI ALIMENTI RAFFINATI E NON ? Il nostro organismo deve poter elaborare, digerire e scegliere i prodotti di cui ha bisogno ed eliminare tutto ciò che non gli serve. 22
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