Dolore Aggiornamenti Clinici - Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore - AISD
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DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 1 N. 4 /2020 ISSN 1974-448x Dolore Aggiornamenti Clinici Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 2 Dolore Aggiornamenti Clinici • 1/ 2020 2 AssociazioneItalianaStudiodelDolore Sede legale: Via Tacito, 7 - 00193 Roma info@aisd.it - www.aisd.it ConsiglioDirettivoAISD2020-2022 Presidente Maria Caterina Pace Presidente eletto 2022-2024 Gabriele Finco Vicepresidente Maurizio Evangelista Past President Stefano Coaccioli Segretario Maria Beatrice Passavanti Tesoriere Vittorio Schweiger Consiglieri Diego M.M. Fornasari, Nicola Luxardo, Antonella Paladini, Filomena Puntillo, Stefano Tamburin Ex Presidenti Caterina Aurilio, Giancarlo Carli, Alberto Pasetto, Enrico Polati, Giustino Varrassi Referente attività clinico-assistenziali Riccardo Rinaldi Direttore responsabile Giustino Varrassi Coordinamento editoriale Lorenza Saini Grafica e impaginazione Osvaldo Saverino TRIMESTRALE Prima Reg. Trib. dell’Aquila n. 335/97 Seconda Reg. Trib. dell’Aquila n. 571 del 18/12/2007 Copia omaggio riservata ai soci. Tutti i diritti riservati. A causa dei rapidi progressi della scienza medica si raccomanda sempre una verifica indipendente delle diagnosi e dei dosaggi farmacologici riportati. © Copyright 2020/2021 Online il 9 febbraio 2021 ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 3 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 3 Dolore Aggiornamenti Clinici Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore IN QUESTO NUMERO 4 20 Anno mondiale 2021 contro il dolore In memoriam Addio ad Aldo Lamberto 6 Giustino Varrassi L’approccio biopsicosociale al dolore Riccardo Rinaldi 22 Dalla letteratura scientifica 12 La mia esperienza con il dolore 38 Raùl Eduardo Giunta Nuove linee guida dell’OMS sulla gestione del dolore cronico nei bambini 15 Approccio infermieristico al dolore in emergenza nel paziente fragile: 39 studio osservazionale descrittivo Libri in ambiente extraospedaliero Christian Ramacciani Isemann, Francesca Pangrazi, Silvia Cini, Lorenzo Righi ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 4 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 4 2021 L'Anno Mondiale contro il Dolore è dedicato al dolore lombare l'Anno Mondiale contro il Dolore 2021 promosso dalla International Association for the Study of Pain, IASP® La campagna informativa promossa da IASP L'auspicio di IASP e delle società afferenti è è realizzata come sempre in collaborazione che le informazioni fornite attraverso questa con la European Pain Federation, EFIC e con campagna portino a migliori risultati per i il supporto dei capitoli nazionali, in Italia pazienti, uno degli obiettivi primari della IASP l'Associazione Italiana per lo Studio del è infatti quello di lavorare per alleviare il dolo- Dolore. re in tutto il mondo. L'obiettivo è quello di fornire una serie di infor- Collaborerà alla campagna internazionale mazioni utili per aiutare nel definire cosa si sa anche la Global Alliance of Pain Patient attualmente su epidemiologia, fisiopatologia e Advocates (GAPPA). trattamento del mal di schiena, in particolare per quanto riguarda l'offerta di servizi, basati su evidenze scientifiche e prove costo/effica- Sintesi degli obiettivi cia, alle persone con disabilità causare dal • 1. Identificare gli ostacoli, proporre soluzioni mal di schiena. per migliorare la prevenzione, la ricerca e il trattamento della lombalgia. «Ci auguriamo che questa campagna di sen- • 2. Riassumere, ricapitolare le modalità più effi- sibilizzazione riunisca la comunità di ricerca- caci ed economiche per curare il mal di schiena, tori, medici, di chi convive con il dolore e il in particolare nelle nazioni con risorse limitate. pubblico in generale, per comprendere • 3. Utilizzare strumenti per censire i pazienti meglio la natura del dolore lombare e l'utilità con mal di schiena e indirizzarli verso percor- delle modalità di trattamento disponibili - ha si di cura centrati sulla persona. dichiarato Claudia Sommer, presidente IASP - • 4. Agevolare ulteriori ricerche, migliorare Speriamo di identificare ostacoli e soluzioni cure e formazione e assicurare il sostegno per migliorare la cura del mal di schiena, dalla necessario per ridurre il peso globale della prevenzione alla diagnosi, alla gestione, in lombalgia come problema di salute pubblica. tutte le fasce di età. In qualità di organizzazio- ne internazionale, speriamo di fornire informa- zioni che possono essere adattate indipen- Materiali dentemente dalle risorse disponibili e di con- Saranno resi disponibili nel corso dell'anno centrarci su di un'assistenza personalizzata e materiali di consultazione e aggiornamento centrata sulla persona.» dedicati a ricerca, a trattamento e gestione del ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 5 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 5 dolore lombare. Questi materiali sono desti- nati a un vasto pubblico, dai ricercatori ai medici e ai pazienti. Saranno schede informa- tive, webinar, infografiche e altro materiale. La traduzione in italiano di questi materiali sarà a cura dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e resa disponibile in una pagina dedicata del sito. Gli articoli relativi al tema dell'Anno Mondiale contro il dolore 2021 pubblicati sulle riviste scientifiche PAIN e PAIN Reports saranno di pubblico accesso. Il Pain Education Research Center (PERC) della IASP metterà a disposizione dei soci i dati più recenti per le loro ricerche. Suggerimenti e collaborazione Eventuali suggerimenti per attività o risorse per sostenere l'Anno Mondiale contro il dolore possono essere inviati a globalye- ar@iasp-pain.org. Proposte per iniziative nell'ambito nazionale italiano possono esse- re inviate a info@aisd.it Schede informative Sia nel sito AISD che della IASP sono dispo- nibili le schede informative, man mano sarà disponibile la traduzione in italiano. ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 6 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 6 L’approccio biopsicosociale al dolore Riccardo Rinaldi Pain People Center, Roma Referente AISD attività clinico-assistenziali Nel 1973 la IASP, International presto abbandonata, infatti In linea con questo principio Association for the Study of alcuni algologi mostrano inte- una recente ricerca dimostra i Pain, ha definito il dolore come resse per la Mindfulness. meccanismi neurali che sup- un’esperienza composta da portano la riduzione del dolore dimensioni sensoriali ed emoti- Gli interventi basati sulla consa- basata sulla consapevolezza. ve. Pertanto il modello biopsi- pevolezza per il dolore cronico Riguardano le aree del cervel- cosociale è quello che predo- sono guidati dal principio che la lo correlate all’attenzione, mina nella gestione del dolore pratica della consapevolezza si all’introspezione e all’elabora- sia acuto che cronico, eppure traduce in un’attenuazione del- zione cognitiva ed emotiva. in certi casi prevale esclusiva- l’accoppiamento tra la compo- Tali componenti possono mente un approccio biomedico nente sensoriale del dolore e le amplificare il dolore e contri- che ostacola il trattamento e la componenti cognitive ed emoti- buire alla disabilità. Si ritiene comprensione di questa condi- ve del dolore. che diminuire le reazioni zione umana. Infatti, in partico- lare in alcune professioni sani- tarie non prettamente specia- lizzate nel dolore, risulta diffici- le quantificare la formazione sul dolore, la competenza per- cepita e il comfort dello stesso terapeuta. Di conseguenza è necessario integrare le cono- scenze di base essenziali sul dolore nei programmi di psico- logia a livello universitario, ma anche, per esempio nei corsi di laurea in fisioterapia. L’esperienza del dolore è inol- tre influenzata da biologia, cre- denze, culture, umore, ansia e ambiente. L’approccio biopsi- cosociale che affronta le mol- teplici dimensioni del dolore cronico è quello che appare più promettente. La monotera- pia nell’alleviare il dolore verrà ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 7 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 7 cognitive ed emotive del dolo- re cronico attraverso la consa- pevolezza riduca il disagio emotivo e quindi la sofferenza e la disabilità. Discriminando le varie dimen- sioni del dolore la componen- te sensoriale è misurabile in tempo, spazio e intensità, mentre la componente affetti- vo-emozionale richiede para- metri e strumenti diversi e complessi. Le valutazioni cognitive e gli aspetti affettivi del dolore sono coinvolti nei sistemi discriminativi e motivazionali di pertinenza corticale. regioni del cervello coinvolte associati alle differenze indivi- La parte affettiva del dolore, nella modulazione cognitiva ed duali nel dolore. sempre presente, è senz’altro emotiva del dolore. Queste Per definizione il dolore è quella articolata complessa, regioni sono l’insula, la cortec- un’esperienza soggettiva e alta- comprendendo sia gli aspetti cia cingolata anteriore e la cor- mente personale, tanto che la cognitivi sia quelli emozionali e teccia prefrontale. Questa misurazione diretta del dolore è motivazionali. Questi fattori complessa inter-reazione può impossibile, piuttosto dobbiamo hanno un’influenza sorpren- spiegare perché i pazienti con fare affidamento sull’auto- dentemente importante sulla distorsione cognitiva e disagio segnalazione degli individui e, percezione del dolore e queste psicologico sono a maggior in una certa misura, sul loro relazioni risiedono nella con- rischio di dolore cronico e comportamento, per fornire uno nettività delle regioni del cer- amplificazione centrale del sguardo alla loro esperienza. vello che controllano la perce- dolore. zione del dolore, l’attenzione o L’esperienza del dolore è la aspettativa e gli stati emotivi. Tra il 30 e il 60% di pazienti con caratterizzata da un mosaico di dolore cronico presenta una fattori unici della persona, che La RMN funzionale ha confer- depressione in comorbidità. rende l’esperienza del dolore mato che l’attività delle vie del Esiste una relazione bidirezio- completamente individualizza- dolore afferente e discendente nale tra la presenza e la gravi- ta. Cioè, ci sono differenze è alterata dallo stato di atten- tà del dolore e della depressio- individuali importanti e pervasi- zione, emozioni positive e ne. Nei pazienti con dolore cro- ve nel dolore, e queste diffe- negative, tra molti altri fattori nico il cambiamento nel dolore renze individuali producono non correlati allo stimolo noci- è sempre predittore della gra- esperienze di dolore che sono cettivo. La fisiologia dell’ampli- vità della depressione e vice- completamente uniche per la ficazione centrale del dolore a versa. Inoltre, un contesto persona che le sperimenta livello del cervello tiene conto biopsicosociale è utile per con- (cioè rendono il dolore perso- di queste importanti connes- cettualizzare le differenze indi- nale). Le differenze individuali sioni. I pazienti con dolore cro- viduali del dolore, i risultati nel dolore sono indipendenti nico hanno alterazioni nelle relativi ai fattori demografici dallo stimolo iniziale. Forse la ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 8 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 8 trattamento ottimale del dolore. Quando si considerano i fatto- ri di differenza individuali, è importante distinguere le caratteristiche dell’individuo che sono statisticamente associate alle risposte al dolo- re (cioè i marcatori) da mec- canismi biologici e psicoso- ciali che influenzano diretta- mente le risposte del dolore. In particolare, alcuni marker possono riflettere i meccani- smi alla base del dolore, men- manifestazione più semplice influenzata da interazioni com- tre altri no. delle differenze individuali è plesse e dinamiche tra molte- Esempi dei primi includono fat- che uno stimolo sperimentale plici fattori biologici, psicologi- tori demografici, come sesso, erogato a un’intensità standar- ci e sociali. razza/etnia ed età. Sebbene dizzata suscita segnalazioni di È importante sottolineare che ciascuna di queste variabili sia dolore soggettivo che variano l’insieme dei fattori biopsicoso- stata associata alle risposte al notevolmente tra gli individui. ciali che contribuiscono dolore, riflettono gli agenti sui È interessante notare che que- all’esperienza del dolore e la meccanismi che influenzano il ste differenze nel dolore auto- sua espressione variano note- dolore piuttosto che i meccani- riferito sono corroborate da dif- volmente tra le persone. smi stessi. Cioè, il sesso di un ferenze interindividuali nell’atti- Pertanto, il dolore è scolpito da individuo non influenza diretta- vazione cerebrale evocate un mosaico di fattori che è mente il dolore, piuttosto le dif- dallo stesso stimolo doloroso e completamente unico per ogni ferenze di sesso nel dolore sono in parte previste dalle dif- individuo in un dato momento e riflettono gli effetti di altri pro- ferenze individuali nella morfo- questo mosaico deve essere cessi biologici e psicosociali logia del cervello, suggerendo considerato per fornire un (p. es., ormoni sessuali, rispo- che queste differenze indivi- duali non sono semplicemente un prodotto di idiosincrasie nella segnalazione del dolore. Tali differenze individuali emergono anche nell’ambiente clinico. Ad esempio, i rapporti sul dolore che seguono la stes- sa procedura chirurgica varia- no notevolmente tra i pazienti considerando i risultati relativi. Solo il modello biopsicosociale fornisce un quadro ideale per concettualizzare le differenze individuali del dolore. Questo modello ipotizza infatti che l’esperienza del dolore sia ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 9 Letteratura scientifica Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 9 ste infiammatorie, ruoli di genere, gestione del dolore). In alternativa, uno studio potrebbe valutare i marker biologici correlati al dolore, nel qual caso il marker biolo- gico rappresenta sia un fatto- re di differenza individuale sia un potenziale meccanismo che influenza direttamente il dolore. Pertanto, sebbene le differenze individuali nella risposta al dolore presentino sfide per lo scienziato e il medico, forniscono anche esaminano nella gravità del dolore rispetto all’inibizione del importanti opportunità. In dolore acuto e cronico emer- dolore tra le donne. effetti, lo studio dei fattori che gono dati incoerenti e di picco- Al contrario, in risposta a sti- contribuiscono alle differenze la entità. Per tutte le misure moli termici prolungati e ripe- individuali può fornire impor- standard di sensibilità al dolore tuti, le femmine hanno mostra- tanti informazioni sui meccani- sperimentale le donne mostra- to una maggiore assuefazione smi del dolore, che possono no una sensibilità maggiore rispetto agli uomini, suggeren- portare allo sviluppo di nuovi rispetto agli uomini, inclusa la do una più forte risposta inibi- trattamenti. Inoltre, incorpora- soglia del dolore (l’intensità toria del dolore a questi tipi di re la comprensione delle diffe- minima dello stimolo richiesta stimoli. Sono stati proposti renze individuali nella valuta- per produrre dolore), la tolle- molteplici meccanismi per zione e diagnosi del dolore in ranza al dolore (l’intensità mas- spiegare queste differenze di ambito clinico, può consentire sima dello stimolo che un indi- sesso nel dolore, inclusi gli al medico di selezionare trat- viduo è disposto a tollerare) e effetti degli ormoni sessuali, tamenti su misura per il le valutazioni degli stimoli differenze nella funzione paziente, migliorando così i soprasoglia. In particolare, endogena degli oppioidi, risultati del trattamento. l’entità della differenza di influenze cognitive/affettive. sesso varia considerevolmente Considerando le differenze di tra gli studi e tra le misure del Dato l’invecchiamento della sesso l’abbondante evidenza dolore e le modalità di stimolo, popolazione mondiale, se e epidemiologica dimostra che il ma la direzione della differenza come l’esperienza del dolore dolore cronico è più diffuso tra è altamente coerente. Inoltre, cambia con l’età è un tema che le donne rispetto agli uomini. le donne hanno mostrato una ha attirato una crescente atten- Le donne sono a maggior maggiore somma temporale zione negli ultimi anni. I model- rischio per le più comuni con- del dolore (una misura della li di prevalenza del dolore nel dizioni di dolore cronico, tra sensibilizzazione centrale tran- corso della vita sono comples- cui emicrania e cefalea di tipo sitoria) e una modulazione del si e variano a seconda delle tensivo, lombalgia, fibromial- dolore meno condizionata (una condizioni di dolore. In breve, gia e dolore diffuso, disturbi misura dell’inibizione endoge- la prevalenza di dolori articola- temporo-mandibolari, sindro- na del dolore), suggerendo un ri, dolori agli arti inferiori e dolo- me dell’intestino irritabile e equilibrio modulatorio del dolo- ri neuropatici tende ad aumen- artrosi. re che è sintonizzato più forte- tare con l’età. Il dolore cronico Se le differenze di sesso si mente verso la facilitazione del generale aumenta di prevalen- ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 10 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 10 za fino alla mezza età, momen- co non sono state costantemen- può contribuire a un aumento to in cui la prevalenza si alza. Al te dimostrate. del dolore tra gli anziani. Inoltre, contrario, condizioni di dolore I cambiamenti legati all’età nelle molti dei cambiamenti biologici come mal di testa, dolore addo- risposte al dolore sperimentale che sono alla base dell’invec- minale, mal di schiena e distur- sono stati ampiamente studiati. chiamento possono anche con- bi temporo-mandibolari mostra- Presi insieme, questi risultati tribuire all’aumento del dolore no un picco di prevalenza nella suggeriscono che gli adulti più clinico e all’alterazione dell’equi- terza-quinta decade di vita, anziani mostrano una minore librio modulatorio del dolore, dopo di che la loro frequenza sensibilità ai dolori cutanei brevi inclusi infiammazione sistemati- diminuisce. (ad es. soglia del dolore da ca, stress ossidativo, funzione È importante notare che questi calore); tuttavia, la sensibilità a automatica alterata e cambia- risultati epidemiologici si basa- stimoli dolorosi più sostenuti menti nella struttura e funzione no quasi esclusivamente su che hanno un impatto sui tessu- neuronali. Anche i cambiamenti studi trasversali che potrebbero ti più profondi aumenta con psicosociali che si verificano influenzare i risultati. Oltre alla l’età. con l’età potrebbero avere un prevalenza del dolore, diversi È stato ipotizzato che una varie- impatto sul dolore. Le riduzioni studi hanno esaminato i cam- tà di fattori biopsicosociali con- della funzione cognitiva, della biamenti legati all’età nella gra- tribuiscano a questi cambia- qualità del sonno e del supporto vità e nell’impatto del dolore. menti legati all’età nell’elabora- sociale sono tutti comuni negli Gli anziani hanno riportato una zione del dolore. In primo anziani e questi fattori sono minore intensità del dolore luogo, molte malattie correlate anche associati ad un aumento acuto in alcuni studi, ma non in al dolore aumentano di frequen- del dolore. In particolare, il trat- altri. Allo stesso modo, le diffe- za con l’età (per es., diabete, tamento insufficiente del dolore renze legate all’età nell’intensità artrosi, molte forme di cancro, negli anziani è comune, il che e nell’impatto del dolore croni- malattie neurologiche), il che potrebbe ulteriormente contri- ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 11 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 11 buire a un maggiore dolore in biologici, come aumento del sesso femminile che il profilo questa popolazione. deflusso del sistema nervoso genetico sono fattori di rischio simpatico o aumento dell’in- per il dolore, l’associazione tra il *** fiammazione. gene e il dolore è diversa per Un altro tipo comune di intera- femmine e maschi. Il fattore Il modello biopsicosociale non zione è un’associazione additi- genetico può aumentare il propone semplicemente che i va, in cui la combinazione di rischio di dolore nelle femmine fattori dei domini biologici, psi- due fattori di differenza indivi- ma diminuire il rischio nei cologici e sociali esercitano duali, ciascuno dei quali maschi. importanti influenze sul dolore. aumenta il rischio di dolore, Forse l’aspetto più importante produce un effetto più forte di del modello è la sua insistenza entrambi i fattori da soli. Per PER APPROFONDIRE sul fatto che questi diversi esempio, se sia il genere fem- gruppi di fattori interagiscono minile sia un particolare profilo Psicologia clinica del dolore per creare l’esperienza del genetico aumentano il rischio di A cura di Enrico Molinari, dolore. Sebbene spesso tra- dolore cronico, allora la combi- Gianluca Castelnuovo. scurato nella ricerca sul dolore, nazione di essere donna e Milano: Springer, 2010. identificare e infine comprende- avere un profilo genetico parti- re queste interazioni è fonda- colare produrrebbe un rischio Il dolore cronico come mentale per chiarire i meccani- maggiore rispetto ad avere esperienza biopsicosociale smi che guidano il dolore in l’uno o l’altro. A volte l’effetto di di Michael Tenti diversi gruppi e individui. un fattore dipende dalla pre- e Paola Gremigni. L’influenza dello stress psicolo- senza o dall’assenza di un altro Firenze: Maddali e Bruni, 2017. gico sul dolore potrebbe essere fattore. In questo caso, potrem- mediata da specifici processi mo scoprire che, mentre sia il ➤➤ www.aisd.it SAVE THE DATE https://efic-congress.org Save the new Date for the EFIC Congress: 27-30 April 2022
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 12 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 12 La mia esperienza con il dolore Raul Eduardo Giunta Il dottor Giunta è chirurgo ortopedico, da molti anni risiede e lavora a Udine. Nato in Argentina, ha studiato presso l’Università di Cuyo, Mendoza. È socio dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e del Gruppo della Scoliosi e della Colonna Vertebrale. Ci racconta la sua testimonianza di medico e paziente con lombalgia cronica. Sappiamo che il dolore è un Vorrei invece raccontarvi le sue conseguenze, aggiungen- segnale d’allarme e non un vicende della mia vita legate do il mio pensiero medico appli- nemico (il diavolo), anzi è un alla lombalgia, non con la cato al “me” paziente. nostro alleato, e che dalla penna di uno scienziato, nep- Per diventare medico ho inizia- nostra individuale “plasticità pure di un accademico, ma to nel 1972, nella mia città nata- percettiva” potrebbe dipendere come se fosse una storia scritta le, gli studi di medicina, presso il modo di reagire, virtuoso su di una medaglia a due l’Università di Cuyo, Mendoza, oppure catastrofico. Da sinto- facce, da una parte il paziente Argentina, una scuola a indiriz- mo può diventare malattia. dall’altra il medico. Scriverò zo biomedico, alla pari di tante Ma non voglio iniziare una provando a seguire il filo nel attive nel resto del mondo nel- breve trattazione sul dolore, tempo del mio dolore e delle l’ambito delle scienze della ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 13 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 13 salute dell’epoca. Ricordo con sono io a gestire lui. Aggiungo resse per le cure conservative. una certa nostalgia il primo che fino ad oggi non ho mai Anche lì appresi che il dolore anno di facoltà, dove grazie ai smesso di fare tanti e diversi vertebrale può avere origine professori di psicologia medi- sport a livello amatoriale come (secondo studi svedesi, tra gli ca, lessi Carl Rogers e rugby, equitazione, squash, sci, altri) fino all’80% da fattori fun- Abraham Maslow, ma allora arti marziali e nuoto, pur con le zionali e nel 20% da quelli orga- ritenevo importante solo la limitazioni dell’età; solo il nici, conoscenze che segnaro- visione “carne e ossa”. Tornerò COVID 19 mi ha costretto a ral- no in parte il mio futuro decisio- su questo aspetto più avanti. lentare, ma non a mollare. nale. Inoltre, individuai la loro Alla fine del 1979 mi laureo e Come dicevo, l’esperienza mi è applicazione nella pratica sani- agli inizi del 1980, a causa di servita a capire sulla mia pelle taria secondo una visione bio- uno sforzo violento, ha inizio il che il fatto di aver trascurato la psico-sociale della medicina: mio pellegrinaggio in compa- fase acuta non fu causa di una tornai con la mia mente ai suoi gnia del dolore (lombosciatal- nefasta prognosi. Sembra che il precursori Carl Rogers e gia acuta), ancora oggi non moto psico-fisico fece il suo e Abraham Maslow. concluso. Rimasi folgorato per che la mia percezione algica Rientrato in Argentina ottenni terra “senza gambe”, lentamen- non mi spinse a catastrofizzare. la specializzazione in gestione te mi arrampicai su di una sedia Mi insegnò, tra i tanti aspetti, a della qualità dell’azienda sani- dove sostai a lungo. Questa non terrorizzare, ma sempre a taria, conobbi un altro nuovo sfortuna diventerà fortuna incoraggiare il paziente con pilastro per il mio avvenire, il (l’esperienza) perché mi avreb- lombalgia. dottor A. Donabedian, tanto be permesso, negli anni a Se non vi ho annoiati ancora, per nominare uno di tanti mae- seguire, di arrivare a una con- vado avanti. Questa testimo- stri, dal quale imparai che il clusione, mi auguro per tanti, nianza non è sicuramente per paziente non deve essere suc- incoraggiante. vantarmi di quanto bravo sono cube della sua terapia, ma Al momento del trauma ero stato, ma è diretta a chi soffre di “privilegiato”, e che fare di più troppo indaffarato come spe- lombalgia e pensa di essere non vuol dire fare meglio. cializzando in chirurgia e non condannato a vita. Non è così! Avevo infatti imparato l’impor- mi era consentito fermarmi, Ha un inizio e una fine, però tanza di prestare attenzione l’unico diritto e dovere che molto dipende dall’impegno di all’adeguatezza e all’ottimizza- avevo in quel ruolo era quello di entrambi i componenti del bino- zione per snellire i processi lavorare. Infatti, non feci nessun mio medico-paziente. diagnostici e terapeutici sani- accertamento diagnostico, Già in Argentina, svolgendo le tari, verso un percorso di medi- presi (credo) qualche antidolo- specialità in chirurgia pediatri- cina sostenibile. rifico, magari “un massaggino”, ca ed ortopedica, istintivamen- Sempre in viaggio col “copilota un po' di riposo, relativamente te mi veniva più di comunicare Dolore” arrivo a fine 2002 in parlando, e avanti! Quindici con il paziente che di tagliare e Italia. Dopo aver risolto grandi giorni dopo avevo ripreso quasi ingessare. So cosa pensate, intoppi burocratici divento tutte le mie capacità funzionali, che non ero tagliato per quel medico italiano nel 2004 ed il fastidio era ancora presente ruolo. esaurito dalla burocrazia deci- ma ridotto. Dopo un mese Ma seguite il filo del racconto. do (sbagliando) di non proce- avevo ripreso in pieno lo sport e Non ancora convinto nel 1996 dere con il riconoscimento delle così via. Quarant’anni dopo, il feci uno stage all’Avana, Cuba, mie specializzazioni mediche. mio compagno di rotta nomina- sui fissatori esterni per le ossa, Mi sembrò quasi di essermi to D diavolo …ops... D dolore, abbinato alla riabilitazione auto-condannato, però a non mi ha abbandonato, però neuro-ortopedica; questo corso distanza di tempo ritengo che adesso, da un bel po' di tempo, rivela in me un particolare inte- questa crisi di solitudine rap- ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 14 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 14 presentò una grande opportu- te la provocano, orientai la tera- dalle già nominate istituzioni, nità di cambiamento e pia verso l’educazione sanitaria sommato alla mia esperienza riflessione. mirata alla prevenzione, ma personale come paziente soffe- Nel 2005, “neo-laureato” italia- anche alla promozione della rente che mi ha permesso di no, ritorno al rugby, questa volta salute abbinate all’utilizzo di capire meglio la sofferenza amatoriale e senza volerlo terapie riabilitative conservati- altrui. divento “l’aggiustaossa” dei ve. Come paradigma di riferi- Il mio compromesso di fronte giocatori, miei coetanei e subito mento scelsi la medicina bio- alla persona con lombalgia in dopo dei loro cari. Per farla psico-sociale, attento all’ascol- primis è sicuramente mitigare il breve, grazie a questo proces- to del paziente, alla sua parteci- dolore, ma l’obiettivo fonda- so di serendipity, scopro la mia pazione attiva nella cura e nel- mentale è quello di affrontare a nuova disciplina, abbandonan- l’autogestione del dolore, con- fianco del paziente tutti gli do senza rimorsi definitivamen- sapevole dell’invecchiamento, aspetti dell’essere umano che te la chirurgia per occuparmi con sempre maggior longevità, in diversa misura vengono col- con passione del dolore musco- per rendere la persona autosuf- piti dalla noxa, come gli aspetti lo-scheletrico, del quale come ficiente, in linea con la tanto fisici, psico-emozionali, spiri- sapete il re è la lombalgia. Con anelata sostenibilità sanitaria. tuali, sociali e lavorativi, sia per la resilienza che mi accorsi Lavorare da solo è troppo gra- evitare la cronicizzazione della ancora di avere e pure (ancora) voso e senza confrontarsi è lombalgia acuta sia per evitare con il mal di schiena, aprii il mio impossibile crescere, da un delle ricadute. In un processo studio. Misi in atto tutta la mia decennio mi sono associato al di educazione sanitaria che si esperienza medica, ma anche Gruppo della Scoliosi e della concretizza nella prevenzione e quella personale di paziente Colonna Vertebrale (GSS) che nella promozione della salute, sofferente. Partivo già avvan- mi aggiorna senza sosta seguendo le specifiche linee taggiato dalla mia esperienza, fornendomi le più recenti cono- guide internazionali, che rendendomi subito empatico e scenze sul rachide. dovrebbero restare alla base di disponibile di fronte a chi, soffe- Subito dopo ho conosciuto qualsiasi trattamento del dolore rente, si recava da me, perché e sono diventato socio muscolo-scheletrico. avevo sempre ben presente il dell’Associazione Italiana Per finire, riprendo la frase ricordo della mia vicenda, dove Studio Dolore che come valore introduttrice, il dolore è un la regina è l’incertezza. aggiunto mi ha concesso la segnale d’allarme, che nel Cominciai, “isolato”, la mia rico- possibilità di presentarmi in tra- caso personale segnò la mia struzione personale e in paralle- mite questo mio racconto per- strada chiamata lombalgia, lo la costruzione, utilizzando sonale. Entrambe queste istitu- che inizia con l’avvio della mia come cavia me stesso, corpo e zioni le sento parte del mio professione negli anni ‘80 e mente, di un “approccio tera- “team unipersonale” grazie arriva ad oggi, piena di soddi- peutico empirico”, giacché non all’arricchimento scientifico e sfazioni, sia come paziente potevo essere accettato in nes- umano che ricevo, di cui sarò che come medico. Vuol dire sun centro specialistico. sempre riconoscente. che non posso percepirla Consapevole dal posto che La mia proposta terapeutica si come il diavolo ma veramente occupa la lombalgia nella sof- fonda sulle capacità acquisite come alleata, tutto dipende ferenza dell’uomo, dei fattori nel mio percorso professionale, della percezione del dolore (funzionali) che prevalentemen- sul sostegno formativo fornito che abbiamo in quell’attimo. ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 11/02/21 10:12 Pagina 15 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 15 Approccio infermieristico al dolore in emergenza nel paziente fragile: studio osservazionale descrittivo in ambiente extraospedaliero Christian Ramacciani Isemann (1), Francesca Pangrazi (2), Silvia Cini (3), Lorenzo Righi (4) 1 Infermiere, Pronto soccorso Pitigliano (Grosseto), Azienda USL Toscana sud est 2 Infermiere, Dipartimento emergenza accettazione, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese 3 Infermiere, Centrale operativa 118 Arezzo, Azienda USL Toscana sud est 4 Infermiere, Centrale operativa 118 Siena-Grosseto (Siena), Azienda USL Toscana sud est Introduzione La valutazione del dolore in emergenza è una maniera autonoma il grado di dolore, attraverso condizione necessaria per un’adeguata gestio- la lettura di una scala attribuendo un relativo ne del sintomo e costituisce un indicatore di punteggio) oppure possono essere impiegate le qualità dell’assistenza. Il Codice Deontologico scale di eterovalutazione osservazionali, dove della professione Infermieristica specifica nel- il professionista o il caregiver attribuiscono l’articolo n.18 che “l’infermiere, rileva e docu- il grado di dolore tramite l’osservazione menta il dolore dell'assistito durante il percorso diretta dell’assistito o la rilevazione di parametri di cura. Si adopera, applicando le buone prati- fisiologici. che per la gestione del dolore e dei sintomi a All’interno dei setting di emergenza-urgenza la esso correlati, nel rispetto della volontà della valutazione del dolore nei pazienti critici può persona” [1]. La valutazione, la gestione ed il risultare impegnativa: alcuni sono incapaci di monitoraggio del dolore sono funzioni fonda- comunicare verbalmente a causa di una altera- mentali dell'infermiere a garanzia della corretta zione dello stato di coscienza (molti arrivano in prescrizione medica e della adeguata gestione pronto soccorso intubati), altri hanno una del sintomo [2]. La gestione del dolore dal punto coscienza ridotta (a causa della sedazione). di vista infermieristico implica una serie di cono- Proprio per questo motivo il personale deve uti- scenze e abilità specifiche; è infatti uno tra i sin- lizzare degli strumenti di valutazione adeguati e tomi più frequenti e coinvolge in ambito extrao- validi al fine di ottimizzare la gestione del dolore, spedaliero assistiti in età adulta, in età pediatri- anche nei pazienti che giungono in pronto soc- ca, con alterazioni dello stato di coscienza o corso in condizioni critiche o già intubati. In una dello stato cognitivo. La mancanza di metodi recente revisione [3] Varndell et al. suggerisco- condivisi nel monitoraggio risulta evidente nella no per questa tipologia di utenti l’utilizzo delle pratica clinica, in particolare nel setting extrao- scale Critical Care Pain Observation Tool spedaliero: la stessa può costituire un ostacolo (CPOT) o Behavioral Pain Scale (BPS), attual- al corretto trattamento del sintomo. mente tra gli strumenti con maggiore livello di A seconda della tipologia di utenza, il personale validità e affidabilità presenti in letteratura [4]. può utilizzare scale di autovalutazione o self- Altra problematica è data dagli anziani con pato- report (nelle quali viene chiesto di esprimere in logie cronico-degenerative; molto spesso una ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 16 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 16 percentuale elevata di questi presenta un possi- aumento delle giornate di degenza e dei costi bile decadimento cognitivo. In questi assistiti l’in- [12], con possibilità di incremento delle compli- terpretazione del livello del dolore è resa più dif- canze cardiovascolari, respiratorie e gastrointe- ficoltosa dalle modificazioni comportamentali stinali [13] e provocando un aumento del carico tipiche della demenza o da sintomi come confu- di lavoro per il personale infermieristico [14]. Il sione, agitazione o aggressività. Questi possono dolore acuto in alcuni casi non viene adeguata- oscurare la presenza di dolore segnalata invece mente gestito a causa della somministrazione da altri segni come pianto, smorfie del viso, ritardata della terapia antidolorifica [15], poiché assenza di riposo, lamentele o chiamate persi- in emergenza viene data maggiore importanza stenti [5]. A tale scopo molte revisioni sistemati- alla gestione degli indicatori di priorità vitali piut- che confrontano i diversi set di strumenti: anche tosto che alla gestione del dolore. A tal proposi- se mancano ancora evidenze scientifiche suffi- to un atteggiamento proattivo e un’adeguata cienti a sostenerne l’uso, l’utilizzo della scala conoscenza del fenomeno da parte del persona- Pain Assessment in Advanced Dementia (PAI- le infermieristico possono essere decisivi e NAD) può potenzialmente migliorare le pratiche influenzare la qualità delle cure erogate. di gestione del dolore nei pazienti con decadi- In alcuni casi gli operatori tendono a sottovaluta- mento cognitivo [6-8]. re il grado di sofferenza nella convinzione che le Le scale di eterovalutazione sono utilizzate autovalutazioni siano in alcuni casi esagerate anche in ambito pediatrico e neonatale dove è [16]; ne consegue che è fondamentale formare necessario valutare i parametri comportamentali gli operatori sanitari – in particolare gli infermieri come la mimica facciale, i movimenti del corpo, di emergenza-urgenza – sulla corretta rilevazio- il pianto e le alterazioni del ritmo circadiano [9]. ne del dolore attraverso l’utilizzo di strumenti Le scale Faces, Legs, Activity, Cry and adeguati. A tale scopo questo studio si pone Consolability (FLACC) ed Evaluation Enfant come obiettivo quello di valutare le conoscenze Douleur (EVENDOL) utilizzate nei bambini da 2 e l’atteggiamento degli infermieri che operano in mesi a 7 anni, sono in grado di monitorare que- un setting di emergenza sanitaria territoriale. sti aspetti e di assegnare una valutazione del dolore a loro congruente; per i bambini più gran- Materiali e metodi di viene utilizzato invece uno strumento di self- Disegno dello studio report semiqualitativo, la scala Wong-Baker o È stato condotto uno studio osservazionale, di Faces Pain Scale (FPS). La Premature Infant natura descrittiva, attraverso un questionario Pain Profile (PIPP), invece, è generalmente utiliz- autoprodotto composto da 35 item: 6 relativi alle zata per valutare il dolore acuto nei neonati e caratteristiche dell’operatore (fascia d’età, aspetti comportamentali, fisiologici e di contesto. sesso, area provinciale e setting assistenziali, Il dolore, ormai universalmente definito come formazione), 11 riguardanti l’esperienza sulla “quinto parametro vitale”, deve essere monitora- valutazione del dolore negli assistiti più fragili e la to e rilevato – specialmente durante le manovre conoscenza delle relative scale (bambini, anzia- invasive o in tutte quelle procedure che possono ni con decadimento cognitivo, persone in coma), provocarlo. La scelta di una scala rispetto ad un 15 sull’utilizzo delle stesse e 3 sulla documenta- altra varia in relazione all’assistito, alla tipologia zione clinica. Il questionario è stato costruito di dolore e all’eventuale patologia di base pre- attraverso la piattaforma Google Forms e sommi- sente [10]. Dalla letteratura emerge come la nistrato, tramite un link inviato via mail al campio- ricerca di un trattamento per risolvere una causa ne selezionato; le risposte sono state raccolte nel primaria che provoca dolore è tra i principali periodo 31/10/2018-2/4/2019. motivi per cui un utente si rivolge ai servizi di emergenza [11]. Questo, se non trattato, può Campione provocare riaccessi in pronto soccorso con Il questionario è stato inviato agli infermieri ope- ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 17 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 17 ranti a vario titolo nel servizio di emergenza sani- Valutazione del dolore nell’assistito fragile taria territoriale dell’Azienda USL Toscana sud Per quanto riguarda i più piccoli, il 92,8% (n=77) est: quelli attivi esclusivamente nelle postazioni degli operatori si è trovato a dover valutare il di emergenza territoriale (PET), quelli integrati dolore negli assistiti in età pediatrica; le scale nei pronto soccorso sede di automedica più conosciute dagli operatori sono risultate la (Abbadia San Salvatore, Bibbiena, FLACC (61,4%, n=51) e la Wong-Baker o FPS Montepulciano, Poggibonsi, Sansepolcro) e (95,1%, n=78). Meno padroneggiate la PIPP e la quelli impegnati nelle centrali operative 118 di EVENDOL, con rispettivamente il 21,7% (n=18) Arezzo e Siena-Grosseto. Sono state inviate 176 e il 19,3% (n=16) di risposte positive alla doman- e-mail contenenti il link al questionario ad altret- da sulla conoscenza delle stesse. tanti infermieri; le risposte ricevute sono state 83 La stessa percentuale di infermieri che ha dovu- (response rate: 47,16%). to valutare il dolore nei bambini si è trovata a doverlo misurare nelle persone anziane con Analisi statistica decadimento cognitivo (92,8%, n=77); solo il Le risposte ottenute sono state esportate in un 38,6% degli operatori (n=32), però, ha affermato foglio di calcolo elettronico e successivamente di conoscere la scala PAINAD. elaborate attraverso l’utilizzo del software Leggermente meno rappresentata la valutazione Microsoft Excel. del dolore nella persona in coma con il 63,4% (n=52) degli infermieri che ha dovuto fronteggia- Risultati re questa necessità clinica. Allo stesso modo, Caratteristiche degli operatori sono risultate poco conosciute le scale utilizzate Gli operatori del campione considerato sono per questa categoria di assistiti: NVPS (32,5%, stati prevalentemente di sesso femminile n=27), BPS (22,9%, n=19) e CPOT (10,8%, (57,8%, n=48) e nella fascia d’età 35-50 anni n=9). (61,4%, n=51); il 40,9% delle risposte è giunto da infermieri in servizio nell’area provinciale Utilizzo delle scale senese (n=34) mentre gli operatori delle aree In ambito pediatrico, gli operatori hanno utilizza- provinciali grossetana e aretina hanno restituito to tutte le scale proposte dal questionario; la rispettivamente 32 (38,6%) e 17 (20,5%) que- scala più utilizzata è risultata essere la Wong- stionari. Rispetto alla formazione, quasi la metà Baker, adoperata almeno in un caso dal 66,2% degli infermieri è risultato in possesso di un degli infermieri (n=51). La stessa è stata giudica- master di I livello (43,4%, n=36) mentre il 9,6% ta sia utile (96,1%, n=49) che semplice ed effica- degli stessi (n=8) ha conseguito la laurea magi- ce (92,1%, n=47) dalla maggioranza degli ope- strale. Quasi la metà degli operatori (47%, n=39) ratori. Le scale PIPP (14,5%, n=12) ed EVENDOL aveva oltre 10 anni di esperienza in emergenza (1,2%, n=1) sono state utilizzate marginalmente e sanitaria territoriale; il 30,1% degli stessi (n=25) sono percepite come più difficili da somministra- operava nel servizio 118 da meno di 5 anni. re, sebbene utili; la FLACC è stata usata da 35 La maggior parte degli infermieri risultava impe- operatori su 83 (42,2) che l’hanno giudicata utile gnata nel setting automedica (80,7%, n=67) (all’unanimità) e semplice ed efficace (80%, mentre circa la metà degli stessi (49,4%, n=41) n=28). operava anche in ambulanza infermieristica. Il La scala PAINAD, nella valutazione del dolore 38,6% degli infermieri (n=32) risultava operare nella persona con decadimento cognitivo, è stata in maniera integrata, sia in pronto soccorso che utilizzata almeno una volta solo dal 28,7% (n=23) in emergenza territoriale; circa un terzo del cam- degli infermieri oggetto dello studio; lo strumento pione, invece, si occupava dell’attività di è valutato come utile dalla quasi totalità dei suoi dispatch nelle due centrali operative (Arezzo e utilizzatori (95,6%, n=22) e come semplice ed Siena-Grosseto). efficace dal 73,9% degli stessi (n=17). ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 18 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 18 Le scale osservazionali per la valutazione della colleghi del pronto soccorso (68,7% vs. 53,1%). persona in coma sono state utilizzate in almeno Il 37,5% degli operatori in integrazione con il un caso dal 37,3% degli operatori (n=31); la pronto soccorso e il 27,1% degli operatori esclu- maggioranza degli stessi le ha percepite come sivamente territoriali hanno dichiarato di cono- utili (77,4%, n=24) e semplici ed efficaci (71,0%, scere la scala NVPS, emersa come strumento n=22). maggiormente utilizzato per questa categoria di assistiti. Documentazione clinica Gli infermieri che operano nel contesto preospe- La maggioranza degli infermieri ha reputato daliero tendono ad affidarsi, più che all’utilizzo di come utile la documentazione in forma scritta scale, alla commisurazione del dolore rispetto delle valutazioni del dolore ricavate dagli stru- alla loro esperienza clinica [17]; ciò sembra menti citati (94,0%, n=78). Gli operatori stessi adattarsi a quanto emerso dalle risposte al que- però segnalano l’assenza delle scale considera- stionario, che mostra sia una conoscenza che un te all’interno delle schede abitualmente utilizzate utilizzo sub-ottimali degli strumenti suggeriti per la documentazione degli interventi (83,1%, dalla letteratura. La valutazione del dolore nei n=69). Di questi, l’84,0% (n=58) reputa necessa- pazienti più fragili resta comunque un obiettivo rio la loro implementazione all’interno delle sfidante per gli operatori del contesto extraospe- schede stesse. daliero, soprattutto con la popolazione pediatrica – dove all’utilizzo degli strumenti vanno affianca- Discussione te tecniche relazionali basate sulla giocosità, la Analizzando i dati sono emerse delle differenze curiosità, il contatto visivo e la costruzione di un tra due gruppi di operatori: gli infermieri che rapporto di fiducia [18, 19]. operano in integrazione tra servizio di emergen- za sanitaria territoriale e in pronto soccorso Conclusioni (40%, n=32) e gli infermieri che operano esclusi- Nonostante l’importanza di una corretta valuta- vamente nel setting extraospedaliero (60%, zione del dolore sia fondamentale per un corret- n=48). Entrambi i gruppi si sono trovati a valuta- to management dello stesso, già a partire dal re il dolore nel paziente pediatrico; chi lavora contesto extraospedaliero, gli infermieri oggetto anche in pronto soccorso ha mostrato una mag- dello studio hanno mostrato delle lacune sulla giore conoscenza e confidenza nell’uso delle conoscenza degli strumenti di natura osservazio- scale di valutazione, in particolar modo della nale; conseguentemente il loro utilizzo non è FLACC e della Wong-Baker rispetto al gruppo ancora sufficientemente diffuso. Gli infermieri, degli infermieri operanti solo in emergenza terri- comunque, si trovano concordi sull’importanza toriale. Allo stesso modo, la valutazione del dolo- dell’utilizzo di queste scale: la loro presenza re nel paziente anziano con deficit cognitivi è nella documentazione clinica impiegata nell’atti- ricorrente nel personale che svolge servizio in vità di emergenza extraospedaliera ne permette- pronto soccorso (96,9%); lo stesso riferisce di rebbe una maggiore fruibilità da parte degli ope- avere una buona conoscenza della scala di PAI- ratori. La natura ristretta del campione e una NAD. Nel gruppo degli “extraospedalieri” il response rate non adeguata hanno dato modo 91,7% del personale infermieristico riferisce di solo di dare una dimensione descrittiva del feno- aver valutato questo tipo di paziente ma solo il meno: potrebbe essere utile, in futuro, allargare il 29,2% di questi ha riferito di conoscere lo stru- campione e cercare correlazioni tra percorsi for- mento citato. Al contrario, una percentuale mag- mativi, esperienza professionale, contesto e uti- giore di infermieri che operano esclusivamente lizzo/conoscenza degli strumenti di valutazione nell’extraospedaliero ha riferito di aver valutato il del dolore, allo scopo di individuare interventi dolore nell’assistito in stato di coma rispetto ai mirati di natura formativa e organizzativa. ➤➤ www.aisd.it
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 19 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 19 Bibliografia 1. FNOPI, Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche 2019; 2018, 35 (3): 117-29; 2. Di Laurenzi G. Costruzione e sperimentazione di uno strumento per la 10. Varndell W, Fry M, Elliott D. Pain assessment and interventions by nur- valutazione e monitoraggio del dolore oncologico in ospedale, e rilievo del ses in the emergency department: A national survey. J Clin Nurs. 2020 Jul; suo impatto sulla relazione con il paziente. Professioni Infermieristiche 29 (13-14); 2012 Oct-Dec; 65 (4): 235-43; 11. Kahsay DT, Pitkäjärvi M. Emergency nurses´ knowledge, attitude and 3. Varndell W, Fry M, Elliott D. A systematic review of observational pain perceived barriers regarding pain Management in Resource-Limited assessment instruments for use with nonverbal intubated critically ill adult Settings: cross-sectional study. BMC Nurs. 2019 Nov 21; 18:56. patients in the emergency department: an assessment of their suitability 12. Macrae WA. Chronic post-surgical pain: 10 years on. Br J Anaesth. 2008; and psychometric properties. J Clin Nurs. 2017 Jan; 26(1-2): 7-32; 101(1): 77-86; 4. Elli S, Lucchini A, De Agostini G, Bambi S. et. Utilizzo della Behavior Pain 13. Australian and New Zealand College of Anaesthetists. Acute Pain Scale e della Critical Care Pain Observation Tool per la rilevazione del dolo- Management: Scientific Evidence. Canberra, ACT: NHMRC; 2010; re in una terapia intensiva polivalente. Professioni Infermieristiche. 2015 14. Keating L, Smith S. Acute pain in the emergency department: the chal- Oct-Dec; 68 (4): 228-35; lenges. Rev Pain. 2011;5(3): 13–7; 5. Righi L, Ramacciani Isemann C, Nykieforuk S, Bertò L, et al. La valutazio- 15. De Berardinis B, Magrini L, Calcinaro S, et al. Emergency department ne del dolore nell'adulto con decadimento cognitivo: valutazione critica pain management and its impact on patients’ short term outcome. Open della letteratura. I luoghi della cura. 2020; num.1; Emerg Med J. 2013; 5:1-7; 6. Lichtner V, Dowding D, Esterhuizen P, Closs SJ, et al. Pain assessment for 16. Latina R, Mauro L, Mitello L, et al. Attitude and knowledge of pain people with dementia: a systematic review of systematic reviews of pain management among Italian nurses in hospital settings. Pain Manag Nurs. assessment tools. BMB Geriatrics. 2014 Dec; 17; 14: 138; 2015; 16 (6): 959–67; 7. Schofield P. The Assessment of Pain in Older People: UK National 17. Johannessen LEF. The commensuration of pain: How nurses transform Guidelines. Age and Ageing. 2018 March; Volume 47, Issue suppl1, Pages subjective experience into objective numbers. Soc Sci Med. 2019 Jul;233:38- i1–i22. 46. 8. Milatino Sgambati MA, Ramacciani Isemann C, Riccardi S. Valutazione 18. Holmström MR, Junehag L, Velander S, et al. Nurses’ experiences of pre- del dolore nell’assistito con decadimento cognitivo nei dipartimenti di hospital care encounters with children in pain. Int Emerg Nurs. 2019 emergenza-urgenza: revisione narrativa della letteratura. Pain Nursing Mar;43:23-28. Magazine. 2018;7(1-2):25-31. 19. Gunnvall K, Augustsson D, Lindström V, Vicente V. Specialist nurses’ 9. Scelsi S. et al. La gestione del paziente in terapia intensiva neonatale e experiences when caring for preverbal children in pain in the prehospital pediatrica - Quaderni dell'Assistenza in Area Critica. Supplemento Scenario. context in Sweden. Int Emerg Nurs. 2018 Jan;36:39-45. Sei Socio dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore? HAI DIRITTO AD UN ABBONAMENTO ONLINE GRATUITO ALL’ EUROPEAN JOURNAL Of PAIN www.efic.org
DAC_4_2020 verticale:Layout 1 09/02/21 12:06 Pagina 20 Dolore Aggiornamenti Clinici • 4/2020 20 Addio ad Aldo Lamberto Dopo una lunga e straziante malattia, il 22 gennaio ci ha lasciati il Dottor Aldo Lamberto, valente psicologo molto dedito allo studio e al trattamento del dolore. Alla memoria di Aldo mi lega una lunga serie di ricordi. Per anni ha partecipato in modo molto attivo alle iniziative educazio- nali dell'Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, di cui era Socio. Era sempre un grandissimo piacere parla- re con lui. Il suo carattere gioviale e rasse- renante lo rendeva un interlocutore di gran- de fascino. I molti corsi organizzati insie- me, rivolti ai giovani professionisti interessati ai pazienti con dolore, mi hanno sempre dato modo di constatare la sua passione per le tematiche scientifiche e assistenziali che ci acco- munavano. Nel corso degli anni ha sempre dato un suo fattivo supporto all'assistenza domici- liare, fatta attraverso l'ADAS di Cuneo, città nella quale viveva. Di lui ci resteranno il ricordo di un carattere mite, di un accattivante sorriso, che rendeva ancora più piacevole ascoltarlo fare lezione. Alla sua compagna Patrizia, alla figlia Paola e a tutto il resto della famiglia vanno le più sentite condoglianze dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore e della Fondazione Paolo Procacci. Aldo resterà nelle nostre preghiere e nel nostro ricordo. Giustino Varrassi Pubblicare sulla rivista Signa Vitae: Agevolazioni per i soci dell'Associazione Italiana Studio Dolore Grazie a un accordo tra l'Associazione Italiana Studio Dolore e l'editore della rivista Signa Vitae, Journal of Anaesthesia, Intensive Care, Emergency and Pain Medicine, i soci AISD potranno pubblicare usufruendo di uno sconto del 20% sui Per maggiori informazioni visita il sito della rivista: costi di pubblicazione. https://www.signavitae.com Al momento della sottomissione di articoli basterà indicare lo La rivista è Open Access e peer-reviewed, indicizzata da SCI, status di socio in regola con la quota, previa conferma Scopus, Embase ecc. dell'Associazione Italiana Studio Dolore. L'Editor in Chief è Giustino Varrassi, Presidente della Fondazione Paolo Procacci, Presidente AISD dal 2003 al 2009. già presidente della European Pain Federation (2009-2012). ➤➤ www.aisd.it
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