Cristianità e coraggio - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020

Cristianità
e coraggio
di don Gianni Antoniazzi

In questi giorni si prega per l’unità
dei cristiani. Visti i fatti del pas-
sato, Venezia è sensibile a questo
tema. La Serenissima fu uno Stato
cattolico: le autorità di governo
non misero in discussione questo
fatto. I commercianti, però, dia-
logavano con l’Oriente ortodosso,
così che San Marco sembra sorella
di Santa Sofia, nell’odierna Istan-
bul. Durante il tempo della riforma
protestante (1500), Venezia era la
realtà più ricca e potente d’Italia.
Aveva, tra l’altro, il più grande
emporio di stampa e commercio di
libri al mondo. Alcuni suoi tipogra-
fi furono accusati dall’Inquisizione
per l’edizione di testi protestanti
e calvinisti. Il celebre “il Benefi-
cio di Cristo”, opera ‘eretica’, fu
stampato in città nel 1543. Alcu-
ni predicatori furono processati:
fra Giulio da Milano; fra Ambrogio
Cavalli e altri. Venezia, però, non
permetteva che le decisioni di di-
ritto canonico rovinassero i suoi
interessi politici e commerciali.
Così, per esempio, dal Cinquecen-
to fino alla fine della Repubblica,
i luterani hanno dimorato sereni
nel Fondaco dei Tedeschi e han-
no favorito gli scambi commerciali
con gli stati tedeschi. Venezia era
così, abituata a costruire ponti fra
le isole. Sapeva che la vita degli
uomini precede e supera i proble-
mi della teologia e della filosofia.
Se si è pazienti, infatti, fra le per-
sone si crea unità. Le divisioni,
invece, nascono spesso per motivi
politici ed economici, e, talvolta,
trovano sostegno in alcuni teolo-
gi, abituati a vivere in solitudine.
Da sapere

Le confessioni cristiane
dalla Redazione

Il Cristianesimo si articola in diverse confessioni, ognuna con le sue peculiari tradizioni
Un breve viaggio tra alcuni discepoli di Gesù per parlare della storia di una grande famiglia
La settimana per l’unità dei cristiani è un’iniziativa di
preghiera ecumenica durante la quale si promuove il
dialogo tra le diverse confessioni cristiane. A Venezia
è molto sentita: qui, infatti, hanno sempre convissu-
to confessioni diverse. E il dialogo, in particolare, è
sempre stato stretto con le confessioni orientali. Più in
generale, si può dire che Venezia ha sempre guardato
maggiormente a Est, basti pensare alle rotte commer-
ciali della Serenissima o alle numerose testimonianze
artistiche presenti in città. La stessa basilica di San
Marco svela, per esempio nelle sue forme, questo lega-
me: le cupole che la sovrastano furono infatti soprae-
levate con tecniche di costruzione bizantine. In conco-
mitanza con la settimana dell’unità dei cristiani – che
a Venezia si articola in diversi appuntamenti riassunti
nell’immagine in pagina - proviamo a dare una breve
panoramica di alcuni fratelli discepoli di Gesù, che sono
divisi in Cristiani cattolici, ortodossi, evangelici (lutera-
ni protestanti), anglicani, calvinisti, valdesi, avventisti,
copti, ma anche in altre confessioni. ORTODOSSI La
Chiesa ortodossa è una comunione di Chiese cristiane
nazionali che sono o autocefale (cioè il cui capo non
riconosce alcuna autorità religiosa in terra al di sopra
di sé) o autonome (cioè dipendenti da un patriarcato,
ma da esso distinte). La Chiesa ortodossa, erede della
cristianità dell'antico Impero romano (quello chiamato
Impero bizantino) è oggi suddivisa negli antichi quattro
Patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e
Gerusalemme della Pentarchia, e in diverse altre chiese
autocefale (delle quali non tutte si chiamano patriar-
cati). LUTERANI Con luteranesimo si indica la confes-           seguito alla predicazione di Giovanni Calvino. Si diffe-
sione cristiana della riforma protestante sviluppata da         renzia dal cattolicesimo ma anche dal luteranesimo per
Martin Lutero. Il luteranesimo venne riconosciuto come          alcune visioni dottrinali, ad esempio la presenza non
religione "istituzionalizzata" nel Sacro Romano Impero          reale ma solo spirituale di Cristo nell'Eucaristia. COPTI
con la pace di Augusta. Si diffuse in quasi tutti gli stati      La Chiesa Copta è una chiesa ortodossa orientale che
germanici. CALVINISTI Il Calvinismo è una confessione           prevalentemente risiede in Egitto. Nella Chiesa copta
del cristianesimo protestante sorta nel XVI secolo in           il titolo di "Papa" spetta al Patriarca di Alessandria.
                                                                Oggi il Patriarca è Teodoro II. Il 4 novembre 2012, il
                                                                suo nome è stato estratto a sorte da un bambino, la
                                                                cui mano si dice sia guidata dal volere di Dio, al ter-
                                                                mine di una lunga liturgia nella cattedrale del Cairo.
                                                                ANGLICANI L'anglicanesimo si pone a metà strada tra il
                                                                cristianesimo cattolico e protestante: ebbe origine nel
                                                                XVI secolo con la separazione della Chiesa d'Inghilterra
                                                                da quella cattolica. Gli anglicani professano la loro fede
                                                                in Italia sin dal 1600: la prima comunità anglicana fu
                                                                fondata nel 1605 nella Repubblica di Venezia. Oggi vi
                                                                è la celebre chiesa di San Giorgio in Campo San Vio.

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L'intervista

                              Il valore del dialogo
                              di Matteo Riberto

Don Francesco Marchesi, moderatore della commissione per l’ecumenismo e il dialogo
interreligioso, sul valore della settimana per l’unità dei cristiani e del dialogo tra confessioni
"È bene che i cristiani tornino a re-         vista numerico è molto forte la co-       benedizioni a casa di anziani trovo
spirare a due polmoni: il polmo-              munità ortodossa romena che solo a        che sia molto bello vedere la signora
ne dell’occidente latino e quello             Mestre conta 15 mila persone, ma an-      romena o moldava che prega insieme
dell’oriente greco". Don Francesco            che la comunità ortodossa russa e or-     ai nostri genitori o nonni. Spesso sono
Marchesi richiama le parole di Giovan-        todossa copta. Poi va anche ricorda-      loro che pregano secondo la nostra
ni Paolo II per sottolineare il valore        ta la presenza della chiesa armena".      tradizione, ma anche noi dovremmo
del dialogo tra confessioni e per col-                                                  interessarci alla loro. Essendo orto-
legarsi alla realtà di Venezia, città la      I cristiani ortodossi sono quindi i       dosse, seguono un calendario diverso:
cui storia è intrecciata con l’Oriente.       più numerosi, come sono i rapporti?       per esempio festeggeranno la Pasqua
                                              "Molto cordiali a livello istituziona-    una settimana dopo di noi, quindi il
Don Francesco, si celebra la setti-           le. Abbiamo ospitato il Metropolita       19 aprile: un’occasione per fare loro
mana per l’unità dei cristiani, qual          Gennadios e l’anno scorso abbiamo         gli auguri! Credo, comunque, che
è il suo valore e quanto è importan-          accolto il patriarca ecumenico di Co-     questo sia un esempio calzante di
te il dialogo tra confessioni?                stantinopoli Bartolomeo. Venerdì 24       ecumenismo dal basso, di un rapporto
"Il valore della settimana ci è indicato      gennaio, poi, nel culmine della set-      tra confessioni diverse che convivono
dalla Chiesa: è dai primi del ‘900 che        timana ecumenica, ci sarà una pre-        nella normalità della vita quotidiana".
è nata questa settimana. A Venezia            ghiera con tutte le professioni che si
ha poi un valore ulteriore: nel dna           terrà nella basilica di San Marco alla    Questa settimana si celebra il dia-
della chiesa veneziana c’è infatti l’in-      presenza del Patriarca. Ospite di ec-     logo tra confessioni cristiane, ma la
contro tra diverse tradizioni cristia-        cellenza sarà Anba Giovanni che è il      chiesa veneziana promuove anche
ne e tra diverse tradizioni religiose.        vescovo egiziano copto per Venezia.       il dialogo interreligioso..
Credo che il confronto tra tradizioni         Anche tra i fedeli i rapporti sono buo-   "Certo. Il 17 gennaio si è celebra-
religiose sia imprescindibile per il          ni, basta superare alcune barriere        ta la giornata deputata al confronto
dialogo tra culture e per il bene il co-      culturali. Ricordo che con gli ortodos-   tra chiese cristiane ed ebraismo. C’è
mune. La dimensione pubblica della            si c’è un comune patrimonio di fede".     stato un incontro a cui ha partecipa-
religione è infatti fondamentale: oggi                                                  to anche il rabbino di Venezia e dove
si cerca di tenere l’aspetto religioso        Un rapporto quotidiano davanti agli       ci siamo confrontati sulla lettura del
in una dimensione privata ma questo           occhi di tutti è quello tra anziani       “Cantico dei Cantici”. Il dialogo c’è
non fa che favorire gli integralismi".        e badanti, spesso donne ortodosse         anche con la fede musulmana: Il 4 feb-
                                              dell’Est Europa.                          braio il Patriarca andrà infatti in visita
Quali sono, oggi, le confessioni              "È vero, io stesso quando vado a fare     nella casa di preghiera di Marghera".
maggiormente presenti a Venezia?
"Una premessa. Ricordiamoci che a
Venezia abbiamo da sempre presenze
storiche di altre professioni: penso ai
luterani. La prima comunità evange-
lica luterana in Italia sorse proprio a
Venezia perché qui era riparata dalle
leggi della Serenissima. Fatta questa
premessa, nel dna di Venezia c’è la
tradizione bizantina e la comunità
ortodossa è sicuramente la più nu-
merosa. Venezia nasce con un lega-
me fortissimo con Costantinopoli e ha
sempre comunità orientali; presenze
ortodosse come quella greca ha nella
cattedrale di San Giorgio dei Greci la
sede del Metropolita Gennadios, che
è il rappresentante per l’Italia del Pa-
triarca di Costantinopoli. Dal punto di

ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020                                                                                       3
L'approfondimento

                        Copti, fratelli e vicini di casa
                        di don Gianni Antoniazzi

Accanto al Centro don Vecchi 4 di Campalto, in via Orlanda, c’è una nuova costruzione
Qualcuno l’ha scambiata per una moschea e l’ha imbrattata. È la chiesa cristiana copta
200 Famiglie di Copti a Mestre            un legame preferenziale. La ragio-       tum ha offerto al Vescovo Copto me-
Oramai da tanti anni, qui a Mestre        ne è presto detta: ritengono di aver     tropolita di Milano Anba Kirolos, un
dimorano circa duecento famiglie di       ricevuto l’annuncio del Vangelo di-      terreno ove costruire la chiesa per
cristiani Copti. Per lo più vengono       rettamente dalle mani dell’Evange-       la loro comunità. Fu dunque dona-
dall’Egitto, dove sono in minoranza       lista Marco che per loro è “primo        ta ai Copti la superficie necessaria
rispetto agli arabi e costituiscono       Pontefice”. In effetti la tradizione       all’opera. Non solo: la Fondazione
appena il 15% della popolazione. Lì,      insegna che lì, ad Alessandria, fu       Carpinetum è sempre rimasta in
in terra d’Egitto, sono spesso per-       custodito il corpo del nostro pa-        dialogo col metropolita per costru-
seguitati e subiscono attentati. Qui      trono fin quando i Veneziani non lo       ire anche una sorta di seminario
hanno costituito una fraternità sere-     trafugarono per portarlo nella basi-     per i giovani che avessero voluto
na, forte, piena di vita, feconda an-     lica della città lagunare. Il legame     sviluppare la loro formazione nella
che per la vita sociale del territorio.   con Alessandria d’Egitto è così for-     fede. In questo senso era nata la
                                          te che, morto improvvisamente nel        trattativa per cedere anche un ul-
I Copti                                   2017 il Metropolita Copto dell’Ita-      teriore tratto di terreno. Purtroppo,
Bisogna sapere che la Chiesa Cop-         lia del Nord, la comunità cristiana      nell’agosto del 2017 il metropolita
ta d’Egitto è Ortodossa. Tuttavia,        copta di Venezia è stata scorporata      Anba Kirolos è morto improvvisa-
nel secolo scorso, in seguito ad          dalla diocesi del Nord Italia e dialo-   mente. Dopo la sua morte, il Papa
una discussione interna, una fran-        ga in modo diretto col Papa di Ales-     di Alessandria, Teodoro II, ha de-
gia minore ha chiesto e ottenuto          sandria, con la supervisione del Ve-     ciso di creare un maggiore legame
l’unità col Papa di Roma. Tutti gli       scovo d’Oriente. Qualcuno sostiene       con la comunità di Venezia. I nostri
altri trovano il proprio riferimento      che in questo momento c’è l’ipo-         copti, dunque, non sono più legati
nel Vescovo di Alessandria d’Egit-        tesi di fare di Venezia una sorta        a Milano ma, attraverso la supervi-
to che, nella chiesa Copta, è suc-        di seconda sede papale dei Copti.        sione del vescovo, Anba Giovanni,
cessore dell’Evangelista Marco e                                                   “responsabile della chiesa venezia-
viene chiamato col titolo di Papa.        La Fondazione Carpinetum prota-          na davanti al papa”, stanno rive-
                                          gonista                                  dendo i loro progetti per l’avvenire.
Da sempre legati a Venezia                Nel 2010, in occasione della costru-
I Copti, sia ortodossi che cattolici,     zione del Centro don Vecchi IV di        La chiesa di Via Orlanda
hanno sempre avuto con Venezia            Campalto, la Fondazione Carpine-         La chiesa costruita in Via Orlanda,
                                                                                   davanti al Cimitero di Campalto, non
                                                                                   è ancora ultimata. In passato qual-
                                                                                   cuno ha pensato che si trattasse di
                                                                                   una costruzione per i mussulmani e,
                                                                                   nottetempo, ha imbrattato i muri
                                                                                   con scritte ingiuriose contro l’Islam.
                                                                                   In ogni caso persone senza cervello.
                                                                                   Noi ci auguriamo che presto la chie-
                                                                                   sa venga completata e vi si possa
                                                                                   celebrare regolarmente la preghiera
                                                                                   festiva. In questo momento, incari-
                                                                                   cato di accudire la formazione dei
                                                                                   copti è padre Abramo, una sorta di
                                                                                   parroco che dimora a Brescia. Si reca
                                                                                   a Mestre di quando in quando e vi ri-
                                                                                   mane ogni volta per 3 – 4 giorni, nel-
                                                                                   la cura pastorale dei suoi cristiani.

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Prospettive

                             La verità è sinfonica
                             di don Sandro Vigani

Senza le differenze non esisterebbero la cultura, la storia, il progresso e neppure il mondo
Il valore della differenza: baluardo contro un concetto di uguaglianza che porta intolleranza
Negli anni Settanta dello scorso se-          ne vicina a quella del corpo al quale      moda di quello che vive a Bucarest o
colo il teologo cattolico Hans Urs von        San Paolo paragona la Chiesa. L’unità      a New York. Non ci sono più gli attesi
Balthasar pubblicò un piccolo libro           non è identità, non nasce dall’esse-       ‘frutti di stagione’, perché quello che
intitolato “La verità è sinfonica”. Era-      re tutti uguali, dal pensare tutti allo    non cresce da noi in inverno o in esta-
no gli anni nei quali si discuteva del        stesso mondo… L’identità produce           te viene direttamente sul banco del
pluralismo cristiano, delle diversità         integralismo, settarismo, divisione e      supermercato da un’altra parte del
all’interno della Chiesa e nel mondo,         intolleranza. L’unità è l’incontro fe-     mondo e viceversa. Ciò accade anche
e dell’atteggiamento che il cristiano         condo delle differenze. La differenza        in ambito religioso: i tempi dell’an-
deve avere nei confronti della verità,        è essenziale all’unità, nella Chiesa       no cristiano – l’Avvento, il Natale, la
dell’unità e della pluralità. Balthasar       come nel mondo. Senza la differenza         Quaresima, la Pasqua – quasi non si
parlò della verità e perciò dell’uni-         non esisterebbero la cultura, la sto-      distinguano più, perché hanno smarri-
tà con un’immagine: l’orchestra che           ria, la memoria, il progresso. Senza la    to quell’insieme di tradizioni popolari
suona una sinfonia. Sinfonia – scrisse        differenza non esisterebbe neppure il       che dilatavano la festa cristiana nella
- vuol dire accordo. Un suono. Diversi        mondo. L’uomo e la donna continua-         vita quotidiana della famiglia e della
strumenti suonano. Diversi strumenti          no a creare il mondo donando la vita       comunità. E nella Chiesa? Anche nella
suonano insieme. Una tromba basso             a nuovi esseri proprio perché sono         Chiesa è difficile accogliere la diffe-
non è un violoncello; un violoncello          differenti e complementari. Uno dei         renza che spesso si manifesta nella
non è un fagotto. Il contrasto fra gli        drammi della nostra epoca è proprio        ricerca del rinnovamento. Un esem-
strumenti deve essere il più netto            la progressiva perdita del senso del-      pio è la fatica con la quale viene ac-
possibile, in modo che ciascuno man-          la differenza, in nome di un riduttivo      colto lo sforzo di papa Francesco per
tenga il suo timbro inconfondibile.           concetto di uguaglianza, democrazia        cambiare la Chiesa. Rassicura fare ciò
Il compositore deve scrivere la par-          e libertà. La globalizzazione produce      che si è sempre fatto, rimanere fer-
te in modo tale che il timbro di ogni         il livellamento delle culture e delle      mi nel comodo mondo conosciuto, tra
strumento raggiunga il suo massimo            identità dei popoli, i mesi dell’anno      linguaggi, gesti e riti consueti, piut-
effetto. La Chiesa, il mondo, sono             perdono l’identità che possedevano         tosto che aprirsi al nuovo, alla voce
paragonabili, per il teologo, ad una          un tempo e finiscono per somigliarsi        dello Spirito che scuote e chiama ad
grande orchestra formata da stru-             tutti. Le tradizioni, le usanze, i riti    andare avanti. Eppure la differenza
menti differenti, che presi singolar-          delle comunità locali via via scompa-      è indispensabile, nel mondo come
mente danno suoni sconnessi, ma as-           iono, a favore di un linguaggio di sim-    nella Chiesa: una diversità che non si
sieme, seguendo lo spartito in mano           boli comune, che rischia di omologare      annulla ma si fa “sinfonia” è e sarà
al direttore d’orchestra, producono           tutto. Scompaiono perfino i dialetti e      sempre il compito di ogni genera-
una stupenda armonia. È un’immagi-            il giovane che abita a Parigi veste alla   zione umana che abita questa terra.

                                                                                               L’editrice L’incontro
                                                                                          La nostra editrice pubblica anche:
                                                                                          Sole sul nuovo giorno, un quader-
                                                                                          no mensile utile per la meditazio-
                                                                                          ne quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                          Francesco, settimanale che riporta i
                                                                                          passaggi più importanti dei discorsi
                                                                                          tenuti dal Pontefice; Favole per adul-
                                                                                          ti, quindicinale di racconti di fantasia
                                                                                          con una finalità morale; Il libro delle
                                                                                          preghiere, delle verità e delle fonda-
                                                                                          mentali regole morali per un cristia-
                                                                                          no. edito in 8 mila copie. Il settima-
                                                                                          nale è pubblicato in 5 mila copie in
                                                                                          distribuzione gratuita in tutta la cit-
                                                                                          tà, ma può essere letto anche con la
                                                                                          versione digitale scaricabile dal sito
                                                                                          internet www.centrodonvecchi.org

ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020                                                                                            5
Il bello della vita

                       Puntare all’unità
                       di Plinio Borghi

Ogni comunità nata intorno agli stessi valori per perseguire determinati obiettivi può
scivolare in personalismi che dividono: va però trovata una sintesi perché l’unione fa la forza
“Fummo felici, uniti.. e ci han divisi”,   deriva interpretativa (Pietro un gior-      collante ineccepibile e incontestabile
si cantava negli anni ’50 in una can-      no s’è preso del “Satana”), come i due      che è Gesù Cristo; abbiamo dei con-
zone popolare conosciuta come “Vola        figli di Zebedeo, che discutevano sul        sistenti principi di fondo che conser-
colomba”. Chissà perché, m’è balzata       loro primato e su come si sarebbero         viamo da sempre e ci accomunano;
alla mente in apertura della settimana     seduti a destra e a sinistra del Cristo     ci sono referenti ben individuati, dal
di preghiera per l’unità dei cristiani,    risorto. Ho sempre ritenuto quell’in-       Papa al Sinodo per gli ortodossi e ai
assieme a una domanda drammatica:          sistente “Pace a voi!” pronunciato da       vari Capi per le altre correnti religio-
“Siamo mai stati felicemente uniti?”.      Gesù, specie quando appariva dopo la        se, che dichiarano la disponibilità al
In ogni movimento, compagine o co-         resurrezione, indotto da un presagio        confronto, pur con le immancabili ri-
munità, che si costituisca attorno agli    di poca concordia quando Lui non ci         serve mentali; si prega tutti insieme
stessi principi e valori per perseguire    sarebbe più stato. E così fu quasi su-      per questa benedetta unità. Che altro
i medesimi obiettivi, l’elemento più       bito. Già non si digerì tanto bene la       c’è da aspettare? Oh, non mi avventu-
fragile è sempre quello: l’unità. Non      strana conversione del loro ex perse-       ro in proposte di soluzione: non ne ho
è né semplice né scontato, specie se       cutore, aggregato poi addirittura col       la capacità né la competenza, ma pos-
il fermento di idee provoca una diver-     “grado” di apostolo. Né Paolo si rivelò     so affermare che nel popolo cristiano
sificazione delle vedute sia sull’inter-    peraltro tanto remissivo e allineato.       c’è molta disponibilità e l’aspettativa
pretazione sia sul modus operandi.         Per fortuna c’era ancora il Capo no-        è grande. Certo, se si approda a qual-
È la condanna di ogni mente aperta,        minato direttamente dal Salvatore a         cosa, ci sarà sempre chi griderà che
quella di essere alla continua ricerca     tener botta. Nei secoli successivi si re-   “non c’è più religione”, ma questo
della verità più vera, del metodo più      gistrò il resto anche su pesanti verità     succedeva anche quando si cambiava
efficace da adottare per ottenere gli        di fede e i vari concili che si sono suc-   l’orario del suono delle campane o se
scopi prefissi. Se non ci si premura di     ceduti, più che “conciliare”, sancirono     si introducevano nuovi riti, poi tutto
mettere al di sopra di tutto il valore     parecchie spaccature. Oggi, che alme-       viene assorbito e la sostanza rima-
e l’elemento che faccia da collante,       no sul piano della concretezza si tende     ne. Risuona l’ordine di fondo del no-
si scivola nel personalismo e si finisce    a smussare le asperità e ci si apre al      stro Messia: “Amatevi gli uni gli altri
fatalmente per dividersi. E purtroppo      dialogo, permangono ragioni divisorie       come io vi ho amati. Da questo rico-
è successo anche alla Chiesa fondata       ormai ataviche e che spesso assumono        nosceranno che siete miei discepoli”.
su Pietro da Gesù. Anzi, succedeva         le caratteristiche più di pretesti che      Vale per i singoli, per le comunità,
già quando il Maestro era ancora qui       altro. Eppure i presupposti per esse-       per le Chiese e la divisione non col-
e predicava, tanto è vero che spesso       re uniti, magari anche nella diversità      lima con tale mandato. Sarà banale
gli apostoli stessi prendevano qualche     delle espressioni, ci sono: abbiamo un      ripeterlo, ma solo l’unione fa la forza!

                                                                                                 Il nostro aiuto
                                                                                                è rivolto a tutti
                                                                                        Molti pensano che i generi alimentari,
                                                                                        la frutta e la verdura, i mobili, gli indu-
                                                                                        menti e gli oggetti per la casa, distribu-
                                                                                        iti al Don Vecchi, siano destinati esclusi-
                                                                                        vamente ai senza tetto, ai disperati e ai
                                                                                        mendicanti. In realtà tutto ciò che viene
                                                                                        raccolto e che si può ricevere a fronte
                                                                                        di un’offerta simbolica destinata ai costi
                                                                                        di gestione, è a disposizione di chiunque
                                                                                        abbia una difficoltà ad arrivare alla fine
                                                                                        del mese: disoccupati, precari, lavora-
                                                                                        tori con stipendio inadeguato, famiglie
                                                                                        numerose o in situazioni di disagio.
                                                                                        Per fortuna di prodotti e materiali ne
                                                                                        abbiamo spesso in abbondanza: chi ne
                                                                                        avesse bisogno non esiti a farsi avanti!

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Pensieri a voce alta

                             Ci trattarono con gentilezza
                             di Federica Causin

La paura, purtroppo, ci impedisce molto spesso di promuovere la cultura dell’incontro
L’unità come cristiani si manifesta superandola e incoraggiando dialogo e accoglienza
La settimana per l’unità dei cristia-         prigioniero per essere condotto da        tro diventa una possibilità e un dono
ni, che si celebra tra il 18 e il 25          Cesare - che approdarono su un’iso-       di Dio. Gli fa eco la senatrice Lilia-
gennaio, è un’iniziativa nata più di          la del Mediterraneo dopo essere ri-       na Segre, che ha parlato ai giovani
cento anni fa per volere di Paul Wat-         masti alla deriva per due settimane.      nell’aula del consiglio comunale di
zon, un ministro anglicano statuni-           Le drammatiche assonanze con l’at-        Milano in occasione della presenta-
tense. La sua intenzione era propor-          tualità sono fin troppo evidenti e ci      zione di 28 nuove pietre d’inciam-
re a tutti i credenti un’esperienza           portano ai cardini della riflessione       po. “La paura non è mai una buona
che evidenziasse l’efficacia e la cen-          suggerita per questa settimana di         consigliera e fa fare cose vergogno-
tralità della preghiera. Nel 1968 le          preghiera: la divina provvidenza e        se, impedisce di fare una scelta” ha
chiese di tutto il mondo hanno rice-          l’accoglienza. Le persone che sono        detto. Ho divagato troppo?, mi sono
vuto per la prima volta il materiale          sulla barca insieme a Paolo vivono il     chiesta rileggendo gli ultimi para-
preparato dalla commissione Fede e            terrore e la disperazione di trovar-      grafi. In realtà sono convinta che la
Costituzione (Consiglio ecumenico             si in balìa delle forze della natura.     paura e la capacità di scegliere sia-
delle chiese) e dal Segretariato per          Tra loro ci sono soldati, marinai e       no intimamente legate all’accoglien-
la promozione dell’unità dei cristia-         prigionieri in catene, che sono i più     za, che può essere letta anche come
ni (Chiesa cattolica). Quest’anno la          vulnerabili del gruppo. Pur detenen-      una concretizzazione della provvi-
preparazione è stata affidata alle              do il potere, il centurione e i soldati   denza divina. L’esperienza dei nau-
chiese cristiane di Malta e Gozo, una         dipendono dall’abilità dei marinai.       fraghi e dell’apostolo Paolo accolti
delle ventuno isole dell’arcipelago           Il fatto di essere in pericolo di vita    a Malta ci dimostra che, di fronte
maltese. Il tema è “Ci trattarono con         rende tutti diffidenti e sospettosi. A      alla necessità di essere ospitali, la
gentilezza” (Atti 28,2) e l’immagine          questo riguardo, mi tornano in men-       comunità che accoglie si presenta
scelta per la locandina è “L’incontro         te le parole di Papa Francesco: “la       unita. Le comunità di oggi, invece,
alla Porta d’Oro”, l’affresco di Giot-         paura è spesso fonte di conflitto”. Il     come reagiscono? Quanto e come in-
to che si trova nella Cappella degli          Pontefice ci esorta ad andare oltre        cide l’indifferenza? La nostra unità
Scrovegni a Padova. L’esperienza              i nostri timori e a promuovere la         come cristiani si manifesta attra-
raccontata negli Atti degli Apostoli          cultura dell’incontro, uno strumen-       verso l’ospitalità e l’incontro con
è quella di 276 naufraghi - tra i qua-        to efficace contro la cultura della         chi non condivide la nostra lingua,
li l’apostolo Paolo imbarcato come            minaccia. In quest’ottica ogni incon-     la nostra cultura e la nostra fede.

                                                                                            Domanda per entrare
                                                                                            ai Centri don Vecchi
                                                                                         Ai Centri don Vecchi il turnover
                                                                                         degli appartamenti è costante. Chi
                                                                                         pensasse di presentare domanda
                                                                                         d’inserimento, mettendosi in lista
                                                                                         d'attesa, può consegnarla in di-
                                                                                         rezione al Centro don Vecchi 2 di
                                                                                         via dei Trecento campi a Carpene-
                                                                                         do. Per richiedere un alloggio oc-
                                                                                         corre: non avere meno di 65 anni
                                                                                         e più di 83; trovarsi in una condi-
                                                                                         zione economica modesta; essere
                                                                                         normalmente autosufficienti; di-
                                                                                         sporre di un garante che si assu-
                                                                                         ma la responsabilità di intervenire
                                                                                         qualora la persona abbia necessità
                                                                                         di una diversa collocazione, in se-
                                                                                         guito alla perdita dell’autonomia.

ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020                                                                                      7
L'intervento

                         Partecipare alla vita pubblica
                         di Dino Lazzarotto, ex sindacalista Cisl

Il mondo cattolico ha una lunga storia di protagonismo nelle vicende del nostro Paese e nel
veneziano in particolare, dove ha lottato per la liberazione e contribuito a fondare il sindacato
In questo periodo di grave crisi della     pio, non può in assoluto essere con-        I problemi dell'ambiente, dentro e
politica italiana, torna di attualità il   siderata patrimonio della sola sinistra     fuori delle fabbriche, erano obietti-
tema dell'impegno dei cattolici nella      come alcuni la intendono, ma assume         vi prioritari di tutti ed erano altresì
gestione politico-amministrativa del       sicuramente un significato chiaro di li-     uno degli elementi coagulanti per il
nostro Paese. Quanto stiamo assisten-      bertà ben calibrato in un certo conte-      raggiungimento dell'unità sindacale
do nelle piazze italiane, con il movi-     sto del Paese: la Resistenza. A scanso      nel nostro Paese, dopo la rottura fra i
mento delle così dette "sardine", ovve-    di equivoci, è bene precisare ancora,       lavoratori registrata nel dopoguerra.
ro con le manifestazioni studentesche      perché ce n’è bisogno, che alla guerra      Ecco perché, fra l’altro, molte perso-
del venerdì a sostegno della "Greta"       partigiana e alla Resistenza nel nostro     ne meno giovani non si sentono più di
ambientalista, dimostra come la gen-       territorio e all'interno delle fabbriche    tanto colpevoli di fronte alle accuse
te e i giovani in particolare chiedano     di Porto Marghera hanno partecipato         degli ambientalisti di oggi. Purtrop-
con forza maggiore partecipazione e        a pieno titolo anche molti cattolici e      po, il mondo produttivo è cambiato
trasparenza nella vita politica e nella    comunque laici, non necessariamen-          notevolmente e i quarantamila lavo-
gestione del bene comune. In questo        te comunisti. Spesso le chiese erano        ratori presenti a Porto Marghera negli
ambito non sono mancate polemiche          punti di incontro e molti preti hanno       anni sessanta/settanta sono notevol-
sull’eventuale strumentalizzazione di      rischiato la loro vita per difendere chi    mente diminuiti e strutturalmente
queste manifestazioni condite, come        stava dalla parte dei partigiani. Pochi     diversi. Non c'è dubbio che queste
spesso capita, da canzoni e da cori        giorni fa, in occasione di un incontro      battaglie sindacali siano servite per
considerati, a torto, simboli della        di ex dirigenti Cisl, Bruno Geromin,        il raggiungimento di risultati impor-
vecchia sinistra di stampo comuni-         già segretario generale del sindaca-        tanti e forse, se un’osservazione si
sta. Una cosa è certa: molti giovani       to veneziano di allora, ricordava la        può fare, è quella d’aver delegato
non conoscono, non per colpa loro, la      figura dell'on. Nerino Cavallari e di        ad altri successivamente la gestione
storia contemporanea e che cosa sia        altri attivisti e dirigenti cattolici dei   delle problematiche dell'ambiente
realmente avvenuto, anche nella no-        metalmeccanici e dei chimici, che           e della gestione politica del nostro
stra città di Mestre e Venezia, duran-     sono stati tra i fondatori del sindaca-     Paese. In presenza di tale situazio-
te e dopo l'ultima guerra mondiale. E      to veneziano, dopo aver partecipato         ne, è diventata ancora attuale l'im-
quando noi non più giovani parliamo        alle battaglie all'interno della Breda      portanza da parte del mondo cat-
delle nostre esperienze passate, sten-     durante la liberazione. Le piazze del       tolico di riprendere quelle iniziative
tano a crederci, fino ad approdare a        nostro territorio erano in quel tem-        formative ed organizzative che lo
giudizi a dir poco disarmanti. Infatti,    po punti di riferimento per il mon-         hanno caratterizzato e visto protago-
la canzone "O Bella Ciao", ad esem-        do del lavoro e della politica locale.      nista per decenni nel secolo scorso.

                                                                                        Testamento a favore della
                                                                                         Fondazione Carpinetum
                                                                                        La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                        scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                        accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                        senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                        palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                        più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                        stiene solo con le offerte e i contri-
                                                                                        buti della gente di buona volontà che
                                                                                        vengono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                        neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                        fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                        avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                        lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                        grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                        in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                        vantaggio del prossimo che ha bisogno.

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Mestieri antichi

                             Il pastore (parte 1 )                              a
                                                                                         Lente d'ingrandimento
                                                                                            di don Gianni Antoniazzi

                             di Adriana Cercato                                               Giornata nazionale
                                                                                                  per la vita
La pastorizia è una delle più an-             altri allevatori e agricoltori, alcuni
                                                                                       Mi hanno proposto di pubblicare que-
tiche professioni esistenti, poiché           si occupavano anche delle greggi         sto articolo, con la speranza di soste-
è una delle prime forme di alleva-            altrui ed erano salariati. In alcu-      nere la Vita così come è nella nostra
mento di animali, con attestazioni            ne società i pastori erano uomini        tradizione. Insieme alle parole che
nell'Anatolia risalenti già al 4000           non sposati, giovani che volevano        seguono, ricordo la richiesta di Papa
a.C. L'importanza e la diffusione              evitare il servizio di leva o figli di    Francesco: annunciare la misericordia
                                                                                       per chi avesse sbagliato.
della pastorizia nell'antichità sono          agricoltori, che non avevano rice-
                                                                                       Domenica 2 febbraio 2020, ci sarà la
testimoniate anche dalle frequen-             vuto nulla in eredità. In altre socie-   42ª Giornata nazionale per la vita. Fu
ti apparizioni di pastori in miti e           tà, invece, per ogni famiglia c'era      voluta dalla CEI dopo la legge 194 del
favole, come ad esempio Batto o               un pastore, un giovane o un anzia-       1978 sull’aborto legale, per ribadire che
Pan. Prima dell'inizio dell'età mo-           no, che non poteva svolgere lavori       la Chiesa non accetterà mai l’uccisione
                                                                                       del nascituro nel ventre materno né le
derna, la pastorizia era concentra-           troppo duri. In alcuni casi i pastori
                                                                                       altre offese alla vita umana innocente
ta principalmente nella Palestina,            si riunivano in gruppi, fondendo le      (manipolazione embrionale, eugene-
in Grecia, nei Pirenei e nella Sco-           loro greggi e dividendosi le respon-     tica, fecondazione artificiale); oggi la
zia. L'abolizione delle terre comuni          sabilità. In queste comunità molti       violenza contro la vita umana innocen-
in Europa, nel XVIII e XIX secolo,            dovevano vivere in piccole barac-        te colpisce in particolare la fase finale
                                              che. L'eliminazione di molti preda-      dell’esistenza, con le recenti sentenze
ha portato le pecore in tutto il
                                                                                       che aprono la strada al suicidio assi-
mondo, e la pastorizia è divenuta             tori in tutto il mondo ha diminuito      stito ed all’eutanasia. Contro questa
particolarmente importante in Au-             l'esigenza dei pastori. Per questo       deriva mortifera la Giornata per la
stralia e Nuova Zelanda. Nell'età             motivo, in paesi come la Gran Bre-       vita ci sprona a pensare ed a reagire.
moderna questa pratica è cambia-              tagna le pecore vengono addirittu-       Nella nostra città, il Movimento per la
ta drasticamente. In passato si al-           ra lasciate sole per lunghi periodi      vita di Venezia Mestre - ODV propone:
                                                                                       - La Giornata per la vita, domenica
levavano principalmente le pecore             di tempo. Le razze più produttive        2 febbraio: presso molte parrocchie
perché erano fonte di carne, latte            possono essere lasciate nei campi        troverete lo stand dei volontari del
e lana. Col passare del tempo, alle           ed essere spostate periodicamen-         MPV con materiale informativo pro-
pecore sono stati integrati maiali            te verso il pascolo, altre invece        life e le tradizionali primule, piccoli
e galline, poiché risultavano faci-           possono restare sulle colline. Il pa-    fiori simbolo della vita che nasce; con
                                                                                       un’offerta si sosterranno le iniziati-
li da gestire. Il pastore vive con il         store diventa necessario solo per
                                                                                       ve pro-life ed in particolare il Centro
proprio gregge, continuamente in              occasioni come il parto e la tosatu-     di Aiuto alla Vita (CAV) di Mestre,
cammino, alla ricerca di posti nuo-           ra. Ne consegue che anche questo         un’Associazione amica che offre aiuto
vi dove far brucare le pecore. Tra            mestiere è diventato sempre meno         morale, psicologico ed anche mate-
i doveri del pastore c'è quello di            necessario e ormai quasi obsoleto.       riale alle donne in difficoltà per una
                                                                                       gravidanza inattesa o contrastata.
mantenere il proprio gregge intatto
                                                                                       - La Veglia diocesana di preghiera per
e protetto dai predatori, quali lupi                                                   la vita, mercoledì 5 febbraio 20:45,
e volpi. Per questo spesso si avvale                                                   presieduta dal vicario episcopale per
dell’aiuto di cani da pastore, i qua-                                                  la Pastorale Mons. Daniele Memo, pres-
li provvedono all’accerchiamento                                                       so la parrocchia di S. Marco Evangeli-
                                                                                       sta di Mestre, in viale S. Marco 80/D.
del gregge e al suo progressivo re-
                                                                                       Partecipate ed aiutateci a diffondere
stringimento, al fine di compatta-                                                      la cultura della vita.
re il gruppo, lasciando una "via di                                                                       Francesco Bortolato,
fuga" verso la destinazione voluta                                                       presidente MPV Venezia – Mestre Tel.
(l’ovile). Il pastore deve, inoltre,                                                            041/984656 – mpv.ve@libero.it
controllare il momento migliore
per tosare e mettere sul mercato
la lana e mungere spesso gli ani-
mali, in modo da ricavare il latte.
Particolarmente nel passato, i pa-
stori erano una parte importante                                                                 VENEZIA - MESTRE
dell'economia. Diversamente da

ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020                                                                                          9
La toponomastica cittadina

                     Piazza Barche
                     di Sergio Barizza

Riprendiamo da questo numero,            quel canale è stata testimone per     della testata c’erano infine i luo-
dopo la pausa natalizia, la rubri-       più di cinque secoli di schiere di    ghi dell’amministrazione: sul lato
ca dedicata alla toponomastica           viaggiatori che lì si imbarcavano     meridionale (dove ancora esisto-
cittadina.                               per traghettare verso Venezia e       no alcune vecchie costruzioni)
Molti mestrini non si saranno for-       vi ritornavano per dirigersi verso    c’era la casa dell’incaricato del
se mai accorti che sulla facciata        mete anche molto lontane. Era         traghetto che controllava l’ordi-
della casa d’angolo che da piazza        il punto di approdo anche delle       ne pubblico e disponeva pure di
Barche immette su via Colombo            gondole di ‘casada’ che vi porta-     una stanza come carcere prov-
esiste una vecchia targa (in ce-         vano i patrizi che qui potevano       visorio per far sbollire gli animi
ramica bianca filettata d’azzurro         salire sulle carrozze e sciamare      di qualche baruffante; dall’altro
con scritte pure in azzurro) su cui      verso le loro ville disseminate       lato quella che è comunemente
si può leggere “piazza XXVII Ot-         nella vicina campagna. Ma era il      conosciuta come ‘Antica Posta’
tobre”. Eh sì, è dal 6 aprile 1886,      pullulare della vita d’ogni giorno,   perché a lungo ospitò il ‘cambio’
quando venne inaugurata la co-           tra carrozze, carri, gondole e le     dei corrieri postali con tanto di
lonna con leone alato in ricordo         capienti ‘barche da Mestre’ che       stalla e stanze per rifocillarsi.
della battaglia della ‘Sortita da        rendeva singolare quel luogo tan-     In questi giorni è girata l’ipotesi
Forte Marghera’, che alla piazza         to da meritare di essere ritratto     della demolizione di quanto re-
venne imposto il nome del giorno         da Canaletto, Bellotto e pure da      sta dell’Antica Posta per erigervi
di quella battaglia, il 27 ottobre       un vedutista fiorentino, Giuseppe      l’ennesimo palazzone: sarebbe
(1848) appunto. Eppure è soprav-         Zocchi che, dopo aver immorta-        opportuno che prima si verifi-
vissuto fino a oggi il toponimo           lato molti aspetti della sua città,   casse con scrupolo la possibilità
‘piazza Barche’ a testimonianza          si cimentò pure con una vedu-         di recuperare e salvaguardare
che i ricordi della vita, la memo-       ta di piazza Barche. Attorno ad       quanto resta di quell’edificio. Nel
ria di quanti hanno vissuto, lavo-       essa fiorirono nel tempo molte         tempo purtroppo piazza Barche
rato, sofferto, perfino gareggiato         osterie e locande: barcaioli, fac-    è stata snaturata: rispettare il
con le gondole dei veneziani in          chini, vetturali e scaricatori non    poco che ormai rimane della sto-
quel canale che si incuneava dal-        disdegnavano certo la bevuta          ria del luogo può essere l’inizio
la laguna verso Mestre fin dalla          di un’ombra di vino, mentre chi       di un vero recupero dell’intera
metà del trecento, sono più forti        magari arrivava da lontano dopo       piazza a quella che è stata la sua
di qualsiasi disposizione dell’au-       un viaggio faticoso poteva trova-     lunga storia intimamente legata
torità in materia. La testata di         re una stanza accogliente. Ai lati    alla città di Mestre. (15/continua)

                                                                                  Pranzo della domenica
                                                                                     per anziani soli
                                                                                Ogni prima e terza domenica del
                                                                                mese la Fondazione Carpinetum in-
                                                                                vita a pranzo tutti gli anziani della
                                                                                città che vivono da soli e tutte le
                                                                                persone che non hanno compagnia.
                                                                                L'appuntamento è al Senior Restau-
                                                                                rant del Centro don Vecchi 1, al quale
                                                                                si può accedere da via dei Trecento
                                                                                campi a Carpenedo, dietro viale Don
                                                                                Sturzo. È necessario soltanto pre-
                                                                                notare il posto telefonicamente in
                                                                                orario d'ufficio contattando la segre-
                                                                                teria al Don Vecchi allo 0415353000.
                                                                                Il prossimo pranzo è fissato per do-
                                                                                menica 2 febbraio, alle ore 12.30.

10                                                                                  ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020
Per trasparenza

Per realizzare l'Ipermercato solidale
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
Il dottor Giancarlo Florio ha               Giorgio Rossi hanno sottoscritto due      sottoscritto quasi mezza azione, pari
sottoscritto la sua azione mensile,         azioni, pari a € 100, per onorare la      a € 20.
pari a € 50, in memoria della sua           memoria del loro caro congiunto.
cara moglie dottoressa Chiara.                                                        Il signor Arnaldo Bozzo ha
                                            La signora Renata Marchesan ha            sottoscritto mezza azione
I familiari dei defunti: Piero, Regina      sottoscritto un’azione, pari a € 50.      abbondante, pari a € 30.
e Adolfo hanno sottoscritto quasi
mezza azione, pari a € 20, per              La signora Zita ha sottoscritto           La signora Rina Zorzi ha sottoscritto
ricordare i loro cari congiunti.            un’azione, pari a € 50.                   quasi mezza azione, pari a € 20.

I familiari della defunta Lia hanno         La signora R. A. ha sottoscritto due      La signora Pierina Scaramuzza ha
sottoscritto quasi mezza azione, pari       azioni, pari a € 100.                     sottoscritto un’azione, pari a € 50.
a € 20, in suo ricordo.
                                            La signora Antonietta Gori ha             La signora Maria Baldo ha
La signora Elisabetta De Bei ha             sottoscritto quasi mezza azione, pari     sottoscritto un’azione, pari a € 50.
sottoscritto un’azione, pari a € 50, in     a € 20.
ricordo del marito Marcello.                                                          La signora Paolina Massignani
                                            La signora Bertina Spigariol              ha sottoscritto mezza azione
La signora Patrian ha sottoscritto          ha sottoscritto mezza azione              abbondante, pari a € 30.
quasi mezza azione, pari a € 20, per        abbondante, pari a € 30.
onorare la memoria dei suoi genitori                                                  La signora Rachele Trevisiol ha
Amalia ed Ernesto.                          La signora Barbieri Bianca Rosa ha        sottoscritto quasi mezza azione, pari
                                            sottoscritto mezza azione, pari a €       a € 20.
I familiari della defunta Luciana           25.
hanno sottoscritto un’azione, pari a                                                  La signora Valeria Zangrando ha
€ 50, per onorarne la memoria.              La signora Agnese Migotto ha              sottoscritto quasi mezza azione, pari
                                            sottoscritto mezza azione, pari a €       a € 20.
Anna e Gianni Starita e Stefano             25.
Bettiolo hanno sottoscritto mezza                                                     La signora Paola Allerghin ha
azione abbondante, pari a € 30.             La figlia della defunta Giulia Casarin     sottoscritto quasi mezza azione, pari
                                            ha sottoscritto quasi mezza azione,       a € 20.
Un congiunto della defunta Flori            pari a € 20, in ricordo di sua madre.
Celante D’Armellina, in occasione                                                     La figlia del defunto Natale Brunello
del trigesimo della sua morte, ha           I familiari della defunta Santuzza        ha sottoscritto quasi un’azione e
sottoscritto quasi mezza azione,            Pizzi hanno sottoscritto quasi mezza      mezza, pari a € 70, in memoria di
pari a € 20, per onorarne la                azione, pari s € 20, in ricordo della     suo padre.
memoria.                                    loro cara congiunta.
                                                                                      La signora Maria Visentin ha
I seguenti signori hanno sottoscritto       Il signor Paolino Pistollato ha           sottoscritto mezza azione
ciascuno quasi mezza azione, pari           sottoscritto un’azione, pari a € 50, in   abbondante, pari a € 30.
a € 20: Castellaro Tersilla, Valeria        suffragio di sua madre Antonia.
Semenzato, Antonietta Benini, Rino                                                    Il figlio del defunto Luciano Zecchini
Chiminazzo e Mariella Bonazzi.              I familiari dei defunti Angelo e Rita     ha sottoscritto un’azione, pari a € 50,
                                            hanno sottoscritto mezza azione           per onorare la memoria di suo padre.
Le famiglie Francesco Michieletto e         abbondante, pari a € 30, in memoria
Angelo Meggiato hanno sottoscritto          dei loro cari congiunti.                  I familiari dei defunti Madilla Mersi,
quattro quinti di azione, pari a €                                                    Matteo Vanzan e Dario Bagolin
40, in memoria della loro cara amica        La compagna del defunto Sergio            hanno sottoscritto quasi mezza
Monica Manzato.                             Michieli ha sottoscritto un’azione,       azione, pari a € 20, in ricordo di
                                            pari a € 50, per ricordarlo.              questi loro cari defunti.
Il figlio della defunta Lia Billami ha
sottoscritto due azioni, pari a € 100,      La moglie del defunto Carlo Demin         È stata sottoscritta quasi mezza
in memoria della sua cara madre.            ha sottoscritto quasi mezza azione,       azione, pari a € 20, in memoria di
                                            pari a € 20, in ricordo di suo marito.    Guerrino, Matteo e dei defunti della
Il figlio dei defunti Norma e Vittorio                                                 famiglia Lunardelli.
ha sottoscritto quasi mezza azione,         Il dottor Lo Giudice e sua moglie
pari a € 20, in ricordo dei suoi            hanno sottoscritto trenta azioni, pari    È stata sottoscritta quasi mezza
genitori.                                   a € 1.500.                                azione, pari a € 20, in suffragio dei
                                                                                      defunti: Caterina, Valerio, Bruno e
La moglie e i due figli del defunto          La signora Giulia Flucco ha               Luigino.

ANNO 16 - N° 4 / Domenica 26 gennaio 2020                                                                                    11
Il punto di vista

                       La nuova Messa
                       di don Fausto Bonini

Sono passati cinquant’anni da quan-       de delusione in parrocchia dove io              II, promulgata il 4 dicembre 1963.
do la riforma della sacra liturgia ha     celebravo sull’altare dando le spalle           Introduzione della lingua italiana,
introdotto la nuova celebrazione          al “popolo” in una lingua sconosciu-            celebrazione rivolta al “popolo”,
della Messa. Fu Paolo VI nel 1969 a       ta, mentre quel popolo faceva altre             che era invitato a una “piena e atti-
promulgare il nuovo rito della Mes-       cose: recitava il rosario, si annoia-           va partecipazione” nelle risposte e
sa che ufficialmente iniziò nel 1970        va, entrava a metà Messa (per la                nei canti anche popolari, strumenti
con le ultime modifiche apportate al       validità bastava entrare in chiesa              musicali anche diversi dall’organo,
testo dell’anno precedente. Non si        allo scoprimento del calice e quindi            comunione con il pane e il vino,
trattava di una nuova Messa, ma di        dopo le letture e la predica) e usci-           gesti nuovi e più vicini alla vita or-
una Messa rinnovata e riavvicinata        va prima della fine, mentre io cele-             dinaria. Un grande dono purtroppo
a come le prime comunità cristiane        brante recitavo in latino il prologo            spesso osteggiato dai “tradiziona-
celebravano. Poiché sono stato ordi-      del Vangelo di Giovanni nella parte             listi” e maltrattato da preti che si
nato prete nel 1962, ho cominciato        sinistra dell’altare sempre voltando            improvvisano “registi” e introduco-
a celebrare la Messa secondo il vec-      le spalle alla gente che nel frattem-           no variazioni nei gesti e nelle parole
chio rito, quello “tridentino”, che       po usciva, mentre io continuavo con             di una cosa che non gli appartiene.
era stato promulgato dal Papa Pio         la recita di una preghiera, rigorosa-
V. Una faticaccia che non vi dico.        mente in latino, a San Michele Ar-                          CENTRI DON VECCHI
Tutto in latino, pieno di gesti come      cangelo e con la conclusione di tre                       Intrattenimenti
genuflessioni, inchini, posizioni del-     Ave Maria. Ho vissuto il nuovo rito
                                                                                                     Gennaio 2020
le braccia, occhi da dirigere verso       come una liberazione, ma soprat-
l’alto in alcuni momenti, dita da te-     tutto come un grande salto oltre il                         ARZERONI
nere in un certo modo, spostamenti        Concilio di Trento per riandare alle               Domenica 26 gennaio ore 16.30
a destra e a sinistra dell’altare, vasi   origini quando la chiesa primitiva                     Coro LA CORDATA
sacri da coprire in un certo modo.        celebrava la “cena del Signore” e                          MARGHERA
E prima dell’ordinazione c’era un         usava la lingua parlata allora. La                 Domenica 26 gennaio ore 16.30
vero e proprio esame per dimostra-        nuova Messa metteva in atto le in-                           MANUEL
re di aver capito che cosa si doveva      dicazioni della Costituzione sulla                            Ingressi liberi
fare e di saperlo fare. Poi la gran-      Sacra Liturgia del Concilio Vaticano

                                                                                                 Il nostro settimanale
                                                                                            Ogni settimana L'incontro è di-
                                                                                            stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                                                            copie in molte parrocchie e nei
                                                                                            posti più importanti della cit-
                                                                                            tà. È consultabile anche sul no-
                                                                                            stro sito www.centrodonvecchi.org

                                                                                                     Come donare
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                                                                                            un bonifico bancario al Mon-
                                                                                            te dei Paschi di Siena, agenzia
                                                                                            di Via San Donà, codice IBAN:
                                                                                            IT17R0103002008000001425348

                                          Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                          a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                          5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                          Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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