Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org

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Il coraggio
                          di rialzarsi

 CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL
Bollettino Trimestrale No 18 gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
Camillian Disaster Service International
              No 18 gennaio-marzo 2020

                            in questo numero

 COVID-19 suona una sveglia per
                                            Editoriale             3
       la conversione ecologica

                                 Resilienza:
                                               Articolo           4
                      Il coraggio di rialzarsi

         L’intervento umanitario dopo
                                        Valutazione                7
              il terremoto in Indonesia

           L’intervento della provincia
                                                 Report             8
              camilliana nelle Filippine

    CADIS Autstralia al fianco delle
                                                    News       12
               vittime del bushfire

CROSSOVER è il bollettino trimestrale di CADIS. Il nome CROSSOVER (ndr: ‘passare oltre’) è stato ispirato dal vangelo di Marco
(Mt 4,35-41). Gesù invitò i suoi discepoli a passare dall’altra parte del lago e subito una grande tempesta colpì la loro barca che quasi
affondava. La paura li aveva scossi in profondità: Gesù si svegliò dal sonno e calmò il mare. Lo stesso San Camillo aveva oltrepassato
i confini degli ospedali quando aveva saputo della gente colpita dalla peste e delle vittime di inondazioni, guerre e pestilenze. Il grande
coraggio e la profonda compassione dei consacrati camilliani emergono proprio di questi momenti difficili.
Direttore:      1 P. Aristelo Miranda, MI
Redattore:        P. Emmanuel Zongo, MI
Grafica & Layout P. Sibi Augustin Chennatt, MI
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
EDITORIALE

P. Aristelo Miranda MI
Direttore, CADIS

COVID-19 suona una sveglia
per la conversione ecologica

I
   l 24 gennaio 2020, il mondo è stato nuovamente scosso dalla notizia dell’impennata di nuovi casi di infezione da
   coronavirus (COVID-19), a partire dalla città di Wuhan, in Cina, registrando 20.630 casi confermati (a partire dal 4
   febbraio) in tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 30 gennaio u.s., ha confermato che l’epidemia
COVID-19 è un’emergenza sanitaria pubblica di rilievo internazionale (Public Health Emergency of International
Concern = PHEIC).
Il panico si è diffuso più rapidamente dello stesso virus: la comunità internazionale infatti sta ancora cercando delle strategie
condivise e stabili per poter arginare il contagio del virus. In mezzo a questo caos, l’infodemia (propagazione incontrollata di
informazioni false) e la stigmatizzazione hanno preso il sopravvento.
Come si è generato questo virus? Cosa informazioni certe abbiamo finora? Come possiamo prevenire l’infezione virale?
Queste domande assillano la fantasia della maggior parte delle persone, generando panico, infodemia e stigma sociale
soprattutto verso le persone di origine cinese.
Sono stati condotti approfonditi studi scientifici sulle epidemie e come tale, le informazioni offerte sono affidabili. Tra le teorie
che meritano la nostra attenzione, ce n’è una che evidenzia la relazione con i cambiamenti climatici e i modelli migratori di
uomini ed animali. Secondo questo studio, “alcune specie hanno ridotto il loro comportamento migratorio o addirittura
formato popolazioni sedentarie a seguito dei cambiamenti antropogenici nell’ambiente […] Queste mutazioni nel
comportamento migratorio rischiano di alterare anche l’incidenza delle malattie infettive e la loro trasmissione. La migrazione
può ridurre l’incidenza della malattia perché gli individui abbandonano periodicamente i loro habitat contaminati, gli individui
sono maggiormente separati gli uni dagli altri durante la migrazione e gli individui infetti probabilmente soccomberanno a
seguito degli impegnativi spostamenti movimenti a lunga distanza” (Cfr. Frank Seebacher et al. 2016).
Inoltre, “il confine epidemiologico che separa gli esseri umani dagli agenti patogeni della fauna selvatica e del
bestiame è stato violato ripetutamente nel corso della storia. All’inizio del XX secolo, è stato stimato che il 61% di tutti i
patogeni umani conosciuti e il 75% di tutte le malattie emergenti erano zoonotici (Taylor et al. 2001). Lo spillover (ndr.:
termine con cui i microbiologi indicano il passaggio di un patogeno da una specie ospite all’altra) zoonotico nelle popolazioni
umane può verificarsi in molti modi. Il contatto diretto tra persone e animali portatori di agenti patogeni attraverso, ad
esempio, il consumo di animali selvatici o di animali infetti è un percorso attestato di diffusione” (Patz et al. 2004; Murray e
Daszak 2013).
Lo squilibrio a cui è sottoposto il nostro ecosistema ha determinato un grave impatto sulla vita umana e su tutte le
creature viventi, che sono state ‘armonicamente’ pensate e create dal Creatore per proteggere la vita umana e la nostra casa
comune. La vulnerabilità dell’ecosistema è principalmente antropogenica. La famosa ‘cultura dell’usa e getta’ e il desiderio
dell’esagerato profitto stanno causando molti danni alla nostra casa comune. “L’urbanizzazione e i relativi cambiamenti
nell’uso del suolo, insieme all’aumento del consumo di carne, hanno portato l’origine di malattie della fauna selvatica a stretto
contatto con il bestiame e con le persone” (Wang et al. 2008).
Papa Francesco ci ha offerto una soluzione per questa attuale malattia: la conversione ecologica. “I cristiani non hanno
sempre gestito e sviluppato i doni spirituali offerti da Dio alla Chiesa: laddove la vita dello spirito non è dissociata dal corpo
o dalla natura o dalle realtà del mondo, ma ha vissuto insieme e con loro, in comunione con tutto ciò che ci circonda” (Papa
Francesco). In termini semplici, dobbiamo ripristinare questa relazione intrinseca e la connessione con tutto ciò che il mondo
offre intorno a noi.

                                                                 3       gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
capacità di modificare il nostro
                                                                                             funzionamento assorbendo la forza o
ARTICOLO                                                                                     la situazione contraria e utilizzandola
                                                                                             per disegnare nuove traiettorie è ciò
                                                                                             che rende resilienti, cioè la capacità di
                                                                                             rimettersi in piedi anche dopo
                                                                                             esperienze che si gettano a terra.
                                                                                             La resilienza nella storia
                                                                                             Fin dalle epoche più remote, gli esseri
                                                                                             umani si sono distinti per la capacità
                                                                                             di sopravvivere a disastri naturali,
                                                                                             guerre, e a ogni sorta di carestia o
                                                                                             malattia. Ciò è stato possibile perché
                                                                                             l’uomo è “programmato” per resistere
                                                                                             alle sventure, superarle, e convivere
                                                                                             quotidianamente con lo stress, al
                                                                                             punto che si potrebbe dire che l’abilità
                                                                                             di combattere e rialzarsi più forti di
                                                                                             prima (piuttosto che la fragilità) è la
                                                                                             regola nel mondo umano.
                                                                                             La necessità di combattere ha la sua
                                                                                             ragion d’essere nell’inevitabilità delle
                                                                                             sconfitte, delle delusioni e dei conflitti
                                                                                             quotidiani, fino a quegli sconvolgimenti
                                                                                             esistenziali, come una violenza o la
                                                                                             perdita di una persona cara, che,
                                                                                             spezzando un equilibrio preesistente,
                                                                                             pongono colui che li ha subiti di fronte
                                                                                             a una serie di interrogativi: Perché
                                                                                             proprio a me? Che senso ha quanto
                                                                                             mi è accaduto?
                                                                                             Domande da cui non è possibile
                                                                                             sfuggire: solo cercando una risposta
                                                                                             chiarificatrice, un senso, seppur a
                                                                                             volte mai definitivamente compiuto,
                                                                                             è possibile infatti ridefinire la propria
                                                                                             sofferenza, che, al di là del dolore
                                                                                             gratuito, può essere vista come un
                                                         Scarsità d’acqua a Ranja in Haiti   valore aggiunto, e fonte di maggiore

RESILIENZA:                                                                                  sensibilità verso le bellezze dell’
                                                                                             esistenza, nonché per le sofferenze
                                                                                             altrui.
Il coraggio di rialzarsi                                                                     Se è vero che certe ferite non si
                                                                                             rimargineranno mai completamente,
                                                                                             qualunque trauma, se non vissuto
di P. Emmanuel Zongo MI                                                                      passivamente come punizione o
                                                                                             negazione della felicità, può

L
      a vita ci mette continuamente            opportunità per evolversi e diventare         rappresentare, nel suo accadere
      davanti a tante sfide. Infatti, eventi   più forti. Infatti, mentre tutti sono bravi   repentino e imprevedibile, un’
      inaspettati possono coglierci di         a navigare quando il mare è tranquillo,       occasione di realizzazione superiore,
sorpresa e mettere in discussione tutti        è proprio quando ci si trova in cattive       al pari della condizione del cigno che
i progetti che avevamo preventivato            acque che si vedono il carattere, la          si è sviluppato a partire dal brutto
lasciandoci con il morale a terra.             forza e il coraggio di una persona.           anatroccolo della nota favola di
Ostacoli, prove, dolori inaspettati            Reagire alle avversità diventa così           Andersen (Cyrulnik, 2002).
come malattie, lutti, abbandoni,               l’unica soluzione possibile: accettare il     Le difficoltà quindi come opportunità,
disastri di ogni sorta, separazioni o          dolore senza negarlo, lasciarsi               come sfida, che mobilita le proprie
perdita dei nostri punti di                    invadere da esso, fino ad utilizzarlo         risorse, sia interne che esterne, una
riferimento, mettono a dura prova la           come un fuoco che ci purifica dall’           sfida dalla quale non ci si può
nostra capacità di reagire. È facile           interno, che rischiara il buio dentro di      esimere, in nome del raggiungimento
abbattersi, isolarsi e lasciarsi andare.       noi e che ci permetterà di                    di un equilibrio più funzionale.
Invece ogni momento di crisi dell’             risorgere dalle nostre ceneri proprio
esistenza nasconde in sé un’                   come l’araba fenice. E questa                 Affrontare le inevitabili calamità della

                                                                   4        gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
vita mette in moto un’abilità nota come
resilienza, termine ripreso dall’ambito
ingegneristico per indicare la capacità
di un materiale di resistere a un urto
improvviso senza spezzarsi (De
Filippo, 2007). La sua azione può essere
paragonata a quella del nostro sistema
immunitario chiamato a proteggerci
dalle aggressioni esterne.
La resilienza che cos’è ?
Il termine resilienza, che deriva dal
latino “resilientia”, appare per la prima
volta in un’opera di Francesco Bacone
nel 1626, per designare il modo in cui
l’eco “rimbalza”. È un concetto che
deriva dall’ ingegneria meccanica ed
è la capacità di un metallo di resistere
alle sollecitazioni esterne, agli urti e alle
torsioni. È passato in psicologia per
spiegare il fenomeno rappresentato da
quelle persone che, nonostante
abbiano vissuto traumi, incidenti o
catastrofi naturali, hanno trovato un                                                  Donna sta annaffiando il suo orto a Wajiir in Kenya
loro equilibrio, che le ha portate a
vivere un’esistenza serena. È la                La realtà della resilienza ci fa capire che non dobbiamo mai mollare
capacità di auto ripararsi dopo un              ma perseverare e far durare la motivazione nonostante gli ostacoli
danno, di far fronte, resistere, ma             e le difficoltà.
anche costruire e riuscire a
riorganizzare positivamente la propria          invincibili, e non è neppure presente         contrapposti ai fattori di rischio, che
vita nonostante situazioni difficili che        sempre e comunque: possono infatti            invece diminuiscono la capacità di
fanno pensare a un esito negativo.              verificarsi momenti in cui le situazioni      sopportare il dolore.
Secondo Consuelo Casula, la                     sono troppo pesanti da sopportare,            La necessità di sviluppare la
resilienza è la forza delle persone che,        generando un’instabilità più o meno           resilienza
nonostante siano state ferite, si               duratura e pervasiva. Non esistono i
                                                Superman, e non si è dei supereroi per        Di fronte ad una difficoltà, una persona
considerano non vittime ma utilizzatori                                                       può reagire in due modi: bloccarsi e
delle proprie risorse e si preparano a          il solo fatto di essere stati resilienti in
                                                passato, anche se è indubbio che la           non andare avanti, oppure reagire e
recuperare le risorse necessarie per                                                          combattere per trovare presto una
affrontare il futuro con speranza               forza delle battaglie superate
                                                predispone l’individuo a lottare con          soluzione. In questo caso, a fare la
progettuale. La parola resilienza (dal                                                        differenza non sono tanto le condizioni
latino resilire, rimbalzare) in fisica          maggior consapevolezza (dei rischi
                                                assunti e della probabilità di riuscita).     oggettive, quanto il tipo di mentalità con
indica la proprietà dei materiali di                                                          cui quella persona si approccia al
riprendere la forma originaria dopo             La realtà della resilienza ci fa capire       problema. Infatti, ci sono adulti che
aver subito un colpo. In sociologia e           che non dobbiamo mai mollare ma               hanno una mentalità fissa, che
psicologia evidenzia la capacità umana          perseverare e far durare la motivazione       impedisce loro di reagire di fronte ai
di superare le difficoltà della vita con        nonostante gli ostacoli e le difficoltà.      momenti difficili, e adulti che invece
elasticità, vitalità, energia, ingegnosità.     Possiamo imparare che possiamo                hanno una mentalità di crescita che
Resilienza è l’abilità di superare le           cavarcela da soli e che abbiamo tutte         permette loro di intravedere una luce.
avversità, di affrontare i fattori di           le capacità per essere efficaci. “Invece      Questi ultimi possono essere definiti
rischio, di rialzarsi dopo una crisi,           che maledire il buio è meglio                 come individui resilienti. Tuttavia, dato
più forti e più ingegnosi di prima: è           accendere una candela.” (Lao Tzu). La         che la resilienza è di fatto un carattere
l’abilità di superare le ingiustizie della      luce interiore è la guida che illumina il     innato dell’essere umano, è possibile
vita senza soccombere. (La forza della          nostro cammino. Spesso gli eventi non         che anche persone non resilienti,
vulnerabilità, 2011)                            accadono per caso ma per farci                dunque dotate di una mentalità fissa,
Cosi, essere resilienti non significa solo      ritrovare la centratura e la fiducia in       possano sviluppare una mentalità
saper opporsi alle pressioni dell’              noi stessi. Siamo noi l’unico punto di        di crescita, diventando così individui
ambiente, ma implica una dinamica               riferimento su cui possiamo sempre            resilienti. Nel suo libro “la resilienza
positiva, una capacità di andare avanti,        contare.                                      come competenza dinamica e volitiva”
nonostante le crisi, e permette la              Gli individui resilienti hanno, insomma,      F. Cantoni individua cinque componenti
costruzione, anzi la ricostruzione, di          trovato in sé stessi, nelle relazioni         che contribuiscono a sviluppare la
un percorso di vita. Si tratta di un dono       umane, e nei contesti di vita, quegli         resilienza:
inestimabile, che permette di superare          elementi di forza per superare le
le difficoltà, ma che non rende                                                               1. L’Ottimismo. La disposizione a
                                                avversità, definiti fattori di protezione

                                                                    5        gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
cogliere il lato buono delle cose, è           solitario (che può sfociare in forme di          comprenderne il messaggio nelle
un’importantissima caratteristica              comunicazione delirante) alla                    intenzioni di Gesù e come possa
umana che promuove il benessere                condivisione partecipata dell’accaduto.          essere applicato alla nostra situazione.
individuale e preserva dal disagio e           In definitiva, ciò che determina la              “Propose loro ancora questa parabola
dalla sofferenza fisica e psicologica.         qualità della resilienza è la qualità            per mostrare che dovevano pregare
Chi è ottimista tende a sminuire le            delle risorse personali e dei legami             sempre e non stancarsi: «In una certa
difficoltà della vita e a mantenere più        che si sono potuti creare prima e dopo           città vi era un giudice, che non temeva
lucidità per trovare soluzioni ai problemi     l’evento traumatico. Parlare in termini di       Dio e non aveva rispetto per nessuno;
(Seligman, 1996).                              resilienza vuol dire modificare lo               e in quella città vi era una vedova, la
2. L’autostima si accoppia all’                sguardo con cui si leggono i                     quale andava da lui e diceva: ‘Rendimi
ottimismo. Avere una bassa                     fenomeni e superare un processo di               giustizia sul mio avversario’. Egli per
considerazione di sé ed essere molto           analisi lineare, di causa ed effetto, per        qualche tempo non volle farlo; ma
autocritici, infatti, conduce a una            cui non è più corretto ragionare                 poi disse fra sé: ‘Benché io non tema
minore tolleranza delle critiche altrui,       dicendo per esempio: “È stato g                  Dio e non abbia rispetto per nessuno,
cui si associa una quota maggiore              ravemente ferito, quindi è spacciato per         pure, poiché questa vedova continua a
di dolore e amarezza, aumentando               tutta la vita!”                                  importunarmi, le renderò giustizia,
la possibilità di sviluppare sintomi           (https://www.stateofmind.it/2015/03/resilien-    perché, venendo a insistere, non f
depressivi.                                    za-psicologia-positiva/)                         inisca per rompermi la testa’». Il
3. La Robustezza psicologica. Essa è           La resilienza cristiana: la parabola             Signore disse: «Ascoltate quel che
a sua volta scomponibile in tre                del Giudice e della vedova (Lc 18,               dice il giudice ingiusto. Dio non renderà
sotto-componenti, il controllo (la             1-8)                                             dunque giustizia ai suoi eletti che
convinzione di essere in grado di                                                               giorno e notte gridano a lui? T
                                               I cristiani non provano gioia nella              arderà nei loro confronti? Io vi dico che
controllare l’ambiente circostante,            sofferenza e non traggono piacere dal
mobilitando quelle risorse utili per                                                            renderà giustizia con prontezza. Ma
                                               dolore o dall’umiliazione. La loro               quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà
affrontare le situazioni), l’impegno (con      resistenza spirituale è il rifiuto di
la chiara definizione di obiettivi                                                              la fede sulla terra?»” (Luca 18:1-8).
                                               lasciare che il proprio spirito venga
significativi che facilita una visione         spezzato quando è sottoposto a forze             Dio può e vuole donarci quella
positiva di ciò che si affronta) e la sfida,   negative degradanti. Molti vedono nella          resilienza che ci permette di perseguire
che include la visione dei cambiamenti         preghiera e nella continua                       gli obiettivi del Regno di Dio
come incentivi e opportunità di                osservanza delle proprie attività                nonostante i continui “no”, le sconfitte,
crescita piuttosto che come minaccia           religiose una straordinaria e                    e gli inevitabili contrattempi della vita: è
alle proprie sicurezze.                        autentica forza per resistere a chi cerca        quella folle razionalità che ci fa rialzare
4. Le emozioni positive, ovvero il             di sopprimere la loro identità spirituale.       per la centesima volta, consapevole
focalizzarsi su quello che si possiede         La forza che i cristiani sofferenti              che prima o poi raggiungeremo il
invece che su ciò che ci manca.                possono attingere è illimitata (Col 1:11).       nostro obiettivo; è quella capacità di
                                                                                                ristrutturare i fallimenti, considerandoli
5. Il supporto sociale, definito come          Un personaggio che dimostra positiva             inevitabili tappe verso il successo.
l’informazione, proveniente da altri, di       insistenza, persistenza, perseveranza            Insomma, la resilienza cristiana
essere oggetto di amore e di cure, di          e resilienza, è quello che compare in            viene durante e dopo i nostri obiettivi:
essere stimati e apprezzati. È                 una parabola di Gesù che intitoliamo             durante, quando dobbiamo attingere a
importante sottolineare come la                “la vedova e il giudice”. Di fatto, in quel      tutte le nostre risorse fisiche e mentali
presenza di persone disponibili                racconto, due sono i personaggi                  per fare quell’ultimo miglio che ci divide
all’ascolto sia efficace poiché mobilita il    “perseveranti”: il giudice nel male e la         dal traguardo; dopo, quando dobbiamo
racconto delle proprie sventure.               vedova nel bene. In questo “braccio di           affrontare una momentanea sconfitta,
Raccontare è liberarsi dal peso della          ferro” sarà il primo a dover                     dimostrando di essere in grado di
sofferenza, e l’accoglienza gentile e          soccombere.                                      risollevarti.
senza rifiuti o condanne da parte degli        Leggiamone il testo come si trova nel
altri segnerà il passaggio da un                                                                In conclusione possiamo dire che
                                               vangelo secondo Luca, al capitolo 18             essere resilienti nella vita non significa
racconto tutto interiore, penoso e             dal primo versetto, e poi cercheremo di          quindi essere infallibili ma piuttosto
                                                                                                saper accettare con positività i
                                                                                                cambiamenti e le difficoltà,
                                                                                                correggendo la rotta quando
                                                                                                necessario e traendo dalle avversità
                                                                                                l’incentivo per raggiungere e
                                                                                                conquistare sfide sempre più grandi.
                                                                                                Mantenere una visione fiduciosa e
                                                                                                ottimistica permette di trarre dalle
                                                                                                avversità l’incentivo per migliorare sé
                                                                                                stesso e raggiungere mete sempre più
                                                                                                grandi. (https://blog.vicenzapsicologia.
                                                                                                it/resilienza-vinci-le-difficolta-coraggio/)

                                        Sfollati al lavoro in Nepal dopo il terremoto di 2016

                                                                    6         gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
VALUTAZIONE

                                                                            Sessione di supporto psicosociale a Lombok in Indonesia

Intervento umanitario
dopo il terremoto in Indonesia
In seguito alle visite alle diverse sedi sia a Lombok che a Palu, si è constatato che il progetto ha avuto un
impatto significativo sulla vita degli studenti delle dodici scuole interessate.

di Emmanuel Zongo MI

I
  l 5 agosto 2018, un potente terremoto      Chakrabarty e Baijayanta) si sono          è stata possibile grazie alla
  ha scosso gran parte delle isole di        recati in Indonesia dal 22 al 30           collaborazione fattiva dei partner locali:
  Lombok e di Palu in Indonesia.             gennaio 2020, per valutare le attività.    Caritas Manado e Pemuda al Isryad
Per sostenere ed accompagnare le             In seguito alle visite alle diverse sedi   (ONG islamica locale).
esigenze di natura psicosociale e            sia a Lombok che a Palu, si è              Queste visite, caratterizzate dall’
di salute mentale degli studenti, la         constatato che il progetto ha avuto un     ascolto delle persone e dell’
Fondazione CADIS (Camillian Disaster         impatto significativo sulla vita degli     osservazione delle situazioni, ci hanno
Service International) e il suo partner      studenti delle dodici scuole               permesso di individuare alcuni elementi
la Fondazione Albero della Vita (FADV)       interessate. È stato evidenziato un        di preoccupazione, tra cui la mancanza
hanno istituito un programma di              notevole cambiamento nell’                 di mezzi di sussistenza, la difficoltà di
formazione e di sostegno psicosociale.       atteggiamento psico-emotivo dei            accesso all’acqua potabile e la
Nell’arco di sei mesi (1 agosto 2019 –       bambini, che hanno affrontato in modo      mancanza di sostegno psico-sociale
31 gennaio 2020), sono stati                 resiliente l’esperienza traumatica e       per gli adulti. Per migliorare questi
perseguiti gli obiettivi principali del      sono più motivati nel loro studio. Oltre   elementi di precarietà, si sta
progetto: l’accompagnamento dei              agli studenti, 18 insegnanti sono stati    pianificando una terza fase dell’
giovani in età scolare attraverso attività   formati come facilitatori psico-sociali    intervento con l’obiettivo principale di
educative formali e non formali ed il        per garantire la continuità del sostegno   aiutare la popolazione a raggiungere
miglioramento delle loro condizioni          psico-emotivo dei bambini.                 l’autosufficienza alimentare, rafforzare
igieniche.                                   Il progetto, nel suo complesso, ha         il sostegno psicosociale e la gestione
Per misurare l’impatto del progetto          coinvolto direttamente più di 5.386        del rischio di catastrofi in un ambiente
sulla popolazione, padre Aris Miranda,       persone e indirettamente 15.002            sano ed ecologico.
direttore di CADIS e due                     individui. La sua concreta realizzazione
rappresentanti della FADV (Biplab

                                                                7       gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
LINGAP BATANGAS:
Intervento della provincia camilliana nelle
Filippine a seguito dell’eruzione del vulcano Taal
                                                                                           3. medicine gratuite ed esami
                                                                                           diagnostici;
                                                                                           4. sostegno di natura psicologica
                                                                                           (sessioni di counseling con bambini
                                                                                           e adulti) con l’accompagnamento dei
                                                                                           nostri consulenti;
                                                                                           5. fornitura di latte materno
                                                                                           specialmente per i bambini più fragili;
                                                                                           6. distribuzione di kit per l’igiene e la
                                                                                           sanificazione;
                                                                                           7. sessioni di gruppo per
                                                                                           l’apprendimento di alcuni interventi
                                                    Gruppo di volontari di CTF Filippine   innovativi circa la salute ed il
                                                                                           benessere personale e comunitario.
di P. Rodolfo V. Cancino                                                                   A partire da questa data, i religiosi della

A
      partire dal 22 gennaio 2020, dieci     I religiosi della provincia camilliana        provincia camilliana delle Filippine,
      giorni dopo l’eruzione del vulcano     delle Filippine attraverso la loro            attraverso i loro collaboratori, hanno
      Taal, avvenuta nella provincia di      Camillian Task Force, in collaborazione       consegnato oltre 12.520 confezioni
Batangas nelle Filippine, oltre 71.382       con la commissione per l’assistenza           standard di generi alimentari,
famiglie sono state sfollate: 282.230        sanitaria della conferenza dei vescovi        medicinali, indumenti, kit di igiene e di
persone sono state alloggiate in 564         filippini e con l’arcidiocesi di Lipa ha      servizi igienico-sanitari, alle persone
centri predisposti per l’evacuazione.        lanciato l’iniziativa LINGAP (Care)           evacuate nella regione di Batangas.
Più di dieci comuni, con i loro abitanti     BATANGAS. Si tratta di un intervento          Il team LINGAP Batangas composto da
che vivevano nella zona circostante il       integrato di soccorso sanitario dedicato      religiosi e collaboratori laici desidera
vulcano sono stati colpiti duramente ed      soprattutto ai centri di evacuazione          continuare quest’attività di promozione
ogni loro attività è stata definitivamente   geograficamente più isolati e bisognosi       della salute e del benessere tra le
bloccata. Il governo ha attivato le          di supporto: un accompagnamento               comunità più vulnerabili e tra gli
procedure per l’evacuazione forzata          a lungo termine per le persone che            individui più bisognosi principalmente
delle comunità, dal momento che              vivranno nei centri di evacuazione, per       nell’area di Balayan e San Luis
l’eruzione più devastante (esplosione        sostenerli nella promozione della salute      Batangas che ospitano più di 56 centri
di base) non si è ancora verificata e        e del loro benessere globale.                 di accoglienza per le persone
qualora avvenisse comporterebbe              Questa serie di interventi comprende          evacuate.
devastazione e morte su larga scala.         l’offerta di sostegno a diversi livelli:      Ispirati dall’esempio di san Camillo de
La maggior parte delle comunità colpite      1. accompagnamento spirituale per             Lellis e dalla testimonianza dei nostri
sono state coperte da un ampio strato        cattolici e non-cattolici: celebrazione       confratelli martiri della carità, portiamo
di cenere espulsa già a partire dalla        dell’eucaristia o proposte spirituali         speranza e ‘salute’ a coloro che, colpiti
prima esplosione del vulcano, lo scorso      ecumeniche;                                   da questo disastro, coltivano un
12 gennaio 2020, distruggendo le case,       2. consultazioni sanitarie (pediatria,        disperato bisogno di sostegno e di
le coltivazioni agricole, i mezzi di         geriatria, medicina, chirurgia,               aiuto!
sussistenza e uccidendo diverse              optometria, ortopedia, etc…);
persone.

                                                                8        gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
ARTICOLO

Resilienza e Rinascita
di P. Gianfranco Lunardon MI

D
      avanti agli stress della vita, che
      hanno una particolare
      caratteristica, l’inevitabilità,
le persone resilienti rispondono in
maniera flessibile, adattando la risposta
in modo che sia funzionale alle diverse
circostanze ed esigenze del momento.
Viktor Frankl, uno studioso austriaco,
offre un esempio di resilienza facendo
riferimento alla esperienza personale
di deportato in un campo di sterminio:
“[…] Sono sopravvissuto a quattro
campi di concentramento nazisti e
come tale porto la testimonianza di un
insospettato grado di resistenza nell’
affrontare le peggiori condizioni
possibili dell’uomo. Perfino la vittima
più indifesa in una situazione senza
speranza, fronteggiando un destino che
egli non può cambiare, può innalzarsi          difficoltà o gli stress della vita, né     Spesso sentiamo pronunciare con
sopra di lui, può crescere al di là di lui     significa essere infallibili ma disposti   affanno sulle labbra di persone
e così farlo cambiare. Può trasformare         al cambiamento quando necessario,          sopravvissute a grandi drammi e traumi
una tragedia in un trionfo” (cfr. Viktor       disposti a pensare di poter sbagliare,     che hanno tutto il profilo della tragedia
Frankl, Lo psicologo nei lager).               ma anche di poter correggere la rotta».    (violenze personali e di comunità,
                                               Il concetto di “resilienza” tenta di       sterminio, guerre, epidemie, calamità
Pensiamo ad esempio ad un lutto,                                                          naturali, etc.), parole di chiusura, di
una malattia, una frattura affettiva che       sottrarre la persona con vulnerabilità
                                               al rischio, da una parte, della fuga,      fine, di morte o perlomeno di
colpisce sul personale, un                                                                rassegnazione alla sopravvivenza.
disastro naturale che frantuma il              della rimozione, e, dall’altra, del
tessuto comunitario e lo scenario              compiacimento che porta una persona        Sono parole altamente drammatiche
quotidiano delle relazioni con la              a vittimizzarsi. Non si tratta solo di     perché scaturiscono dal profondo della
devastazione e la morte: questo genere         resistenza alla distruzione, ma anche      consapevolezza di essere alla fine, di
di esperienze dolorose, alterano, con          di costruzione di un’esistenza e di        essere letteralmente con ‘le spalle al
intensità diverse, l’equilibrio personale      un futuro. Si tratta di una dinamica       muro’ della vita: sono la testimonianza
e comunitario. Diventare resilienti vuol       esistenziale che situazioni estreme,       più iconica del fatto che non basta non
dire, quindi, “cambiare occhiali” con i        come la detenzione in un lager, fanno      essere morti per essere vivi.
quali si osserva la vita e i suoi eventi       emergere. Primo Levi, nel suo              Morti che camminano: persone
naturali, cercando di trovare “i colori        capolavoro Se questo è un uomo,            ‘sopravvissute’, ossia letteralmente
della vita”, le alternative ai problemi e la   aveva annotato: “La facoltà umana di       persone che “vivono sopra”: in questo
forza di andare avanti.                        scavarsi una nicchia, di secernere un      caso, sopra le macerie fisiche,
                                               guscio, di erigersi intorno una tenue      esistenziali, affettive … di ciò che fu
«La resilienza non è una caratteristica        barriera di difesa, anche in
che è presente o assente in un                                                            della loro biografia, dei loro affetti, dei
                                               circostanze apparentemente                 loro spazi, ora sentimenti-
individuo; essa presuppone invece              disperate, è stupefacente e
comportamenti, pensieri ed azioni che                                                     relazioni-spazi muti, che non parlano
                                               meriterebbe uno studio approfondito. Si    più in modo affermativo, ma che in
possono essere appresi da chiunque.            tratta di un prezioso lavorio di
Avere un alto livello di resilienza non                                                   modo interrogativo pongono laceranti
                                               adattamento, in parte passivo e            domande di senso, in un fragoroso
significa non sperimentare affatto le          inconscio, e in parte attivo”.

                                                                  9       gennaio-marzo 2020
Il coraggio di rialzarsi - CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL - Camilliani.org
‘silenzio assordante’. Un sopravvivere,        guarda e misura tutto l’esistente: per        vita. «Sono le rovine (situazioni faticose
un vivere continuamente sotto traccia,         questo non basta pensare                      di emergenza) che spesso aprono degli
con il rischio reale di essere travolti dal    genericamente a una ricostruzione             spiragli e delle brecce che ci
dolore, dallo strazio, dell’impotenza;         di edifici, dopo eventi catastrofici o di     permettono di scorgere il cielo»! (V.
sentimenti angoscianti ben sintetizzati        violenza sociale estesa. Per contenere        Frankl, Homo patiens, 124).
dal salmista: «Le mie lacrime sono             gli effetti devastanti di questa frattura     Si può rinascere se del dolore si può
diventate il mio cibo giorno e notte,          nelle biografie individuali e nella vita di   fare un dono che aiuti altri: una
mentre mi dicono continuamente:                una comunità non bastano gli aiuti, la        sofferenza autentica – ossia una
“Dov’è il tuo Dio?”» (Salmo 42).               solidarietà, la promessa di                   tensione che ci piega ma che non ci
                                               ricostruzione. Sono necessari, ma             spezza del tutto – è sempre ‘per amore’
Così come non basta avere un riparo            non sufficienti. Perché il tempo non si
per essere a casa, dopo che questa                                                           di qualcuno. In questo senso, è
                                               blocchi nel momento in cui le lancette        fondamentale narrare gli accadimenti
è stata, per esempio, sventrata da un          si sono fermate, perché il trauma – il
terremoto. Nella nostra realtà sociale e                                                     per lanciarsi oltre l’ostacolo, ma anche
                                               dolore degli impotenti – non uccida i         per offrire. Non sempre si riesce a
relazionale di stampo post-moderno, di         sopravvissuti spegnendo le loro vite
carattere molto ‘funzionale’,                                                                usare le parole: allora vanno bene le
                                               sono necessari due movimenti, che             immagini, i disegni, i gesti anche se
tendiamo a ridurre tutto allo scopo: “a        solo dall’interno delle comunità colpite
che cosa serve?”. Ad esempio: una                                                            spesso possono essere sbiaditi,
                                               possono venire, con l’aiuto di chi sta        confusi o bloccati dalla paura, dalla
casa distrutta da un terremoto, non era        loro vicino e, per chi ci crede, della
solo una “struttura fisica per abitare”,                                                     perdita, dallo choc: proprio in questa
                                               Grazia: resilienza e rinascita.               situazione di estrema vulnerabilità
e una chiesa non era solo un luogo
di culto. Lo spazio – una stanza, una          Resilienza, la capacità di sostenere gli      possono trovare nel linguaggio
casa, un quartiere, un paese, una città,       urti senza spezzarsi, richiede qualità        comunitario, una straordinaria
uno scorcio paesaggistico o                    personali, ma soprattutto capacità e          mediazione per esprimere, comunicare,
architettonico – per l’essere umano non        possibilità di condivisione: nessuno può      liberare. Sapendo che la liberazione
ha solo funzioni (così come le persone         affrontare il trauma da solo. Trauma          non avviene in modo deterministico,
non hanno solo ruoli) ma è denso di            nella lingua greca significa ‘perforare’,     con uno schiocco di dita, con un
significato, di storia, di vita. Un “mondo     ‘danneggiare’, ‘ledere’, ‘rovinare’: la       intervento risolutivo del deus ex
a tutto tondo”, insomma!                       breccia generata, il cortocircuito            machina.
                                               affettivo innescato, le fratture              Il percorso di resilienza e di rinascita è
Abitare dentro questo ‘spazio’ è               relazionali slabbrate si ricostruiscono
partecipare di questo significato, che                                                       un dono che ci aiuta a ridimensionare
                                               solo nella relazione con altri,               drasticamente le nostre aspirazioni di
sostiene l’esistenza nel suo svolgersi         prendendo consapevolezza che
quotidiano, e insieme lo arricchisce. Lo                                                     potenza e di controllo, le nostre illusioni
                                               ciascuno ha comunque un contributo            autarchiche di libertà assoluta per
spazio, anche se ferito o stravolto da         da portare, un’eredità da far rivivere,
calamità o disastri, rimane sempre una                                                       riconoscere la profonda e faticosa
                                               una competenza da offrire.                    verità di un principio di realtà
unità affettiva, conserva per me, una
profonda memoria; è lo spazio che              Resilienza è dunque molto più che             ineludibile: siamo fragili, come ci
l’occhio può abbracciare, ma che               accontentarsi di sopravvivere. È una          ricorda il binomio antropologico
soprattutto riempie il cuore. Il               capacità straordinaria, estatica, di          pascaliano di miseria-fragilità-
rapporto con il ‘mio’ spazio vitale è          rinnovarsi dopo una perdita; è il             precarietà e grandezza (l’uomo come
definito proprio dalla memoria e dallo         permettere un nuovo innesto in una            “canna pensante”).
stupore rispetto a quanto ho vissuto           pianta che ha subito delle potature non       La resilienza non può che aiutarci ad
in quello spazio, non dello sguardo            volute, non previste, non desiderate.         assumere il paradosso di ‘miseria-
rapace e distratto che lo usa come             Il dolore non si cancella, ma a volte ci      grandezza’ per vivere, autenticamente,
sfondo per un selfie.                          rende più umani, più umili, ci induce a       a misura d’uomo, come un unicum
                                               più miti consigli, ci apre più                sempre da ricostruire, coltivando e
Il paesaggio è non è solo ‘una anonima         realisticamente gli occhi, ci aiuta a
e indistinta parte di mondo’ ma è ‘un                                                        difendendo l’anelito a toccare
                                               sbarazzarci del superfluo, ci smuove a        sempre ogni nuova frontiera. È il
intimo e personale mondo a parte’,             percorrere sentieri altrimenti inesplorati,
perché è esattamente il mondo che è                                                          mistero dell’uomo, l’unico essere finito
                                               ci regala la comunione con chi                che non si sente mai ri-finito, perché
“per noi – per me”. È il sentiero che ci       condivide.
introduce a una totalità                                                                     sempre aperto verso l’Infinito.
altrimenti inafferrabile: i suoi significati   Poi c’è la dimensione della rinascita.        Ogni uomo in sostanza è un dato (da
più profondi e preziosi sono immateriali       Dalle storie dei campi di sterminio era       riconoscere e di cui avere sempre
e costituiscono una grande lezione in          emersa una costante antropologica:            maggiore consapevolezza) ma anche
un tempo in cui conta solo ciò che si          riesce a sopravvivere chi vive per altri      e soprattutto un compito (da vivere
vede, che funziona, che produce effetti        (cfr. V. Frankl, Homo patiens). E riesce      e realizzare con sempre rinnovata
quantificabili.                                ad andare avanti l’individuo che riesce       passione, responsabilità, creatività) mai
                                               a raccontare, a reintegrare la frattura       definitivamente realizzato!
Ogni persona ha un punto da cui                del trauma nella comunicazione e nella

                                                                   10       gennaio-marzo 2020
Aggiornamento su CADIS in 2019
di P. Aris Miranda MI

A. PROGETTO: Quatro progetti in corso sulla resilienza e sviluppo nel Filippine (2), Thailandia e Indonesia.

•   Bohol (Filippine): per i contaddini di Bohol (agricoltura resiliente ai cambiamenti climatice), una premessa al piu
    grande progetto da realizzare di stabilire un centro di eco-spirituale per la giustizia e pace climatica e sviluppo
    integrale dei popoli - triennale (2018-2020)
•   Tarlac (Filippine): per il popolo indegeni (Aetas) nella regione centrale di Filippine costruendo la loro capacita per
    lo sviluppo verso una reduzione della poverta e conservare l’ambiente e proteggere la cultura di cura - triennale
    (2018-2020)
•   Chiang Mai (Thailandia): per il popolo indegeni (Karen, Lawa, Lohu) Nord Thailandia rafforzando i giovanni la loro
    capacita di leadership per l’inclusione sociale e sviluppo sostenibile - triennale (2018-2020)
•   Palu/ Lombok (Indonesia): per i bambini colpiti dal terremoto in Palu e Lombok costruendo la capacita degli
    insegnanti nella scuola materna per l’intervent psicosociale in collaborazione con la Fond. Albero della Vita (FAdV)
    - 6 mesi

B. SVILUPPO DELL’ORGANIZZAZIONE (CADIS con il collegio di partecipante i suoi partners)

a. Capacity Building (formazione)
• 28 ottobre a 3 novembre 2019  La conferenza a Chiang Mai ha visto la partecipazione di 34 membri di CADIS e i
     partners proveniente da 13 paesi
• Focus della conferenza: a) Training per i Facilitatori di Laudato Si b) valutazione del piano strategico 2020
• Formazione tecnica: (1) p. Francis Munene di Kenya – masters on project planning and management al University
     of Nairobi (2 anni); (2) p. Emmanuel Zongo di Burkina – training di Missionary Communication all’Università di
     Santa Croce (Roma)
• Pubblicazzione del manuale sull’Intervento Psicosociale
b. Collegio di partecipante
• Kenya (CADIS Kenya, un ONG riconosciuto legalmente dal Kenyan Board of NGOs nel 6 Settembre 2019).
• Australia (CADIS Australia, riconosciuto come un’azienda al Australian Securities and Investment Commission nel
     24 luglio 2018).
• Burkina Faso (CADIS Associazione di BF, riconosciuto come una associazione civile dal governo Burkina Faso nel
     17 Maggio 2017).
• Brasile ed Haiti (in cantiere): ha visto la partecipazione durante l’incontro a Chiang Mai
c. Valutazione e Raccomandazione del Piano Strategico 2014-2020
• Megliorare l’amministrazione di CADIS con personale full-time con il comitato esecutivo (coordinatore dei
    programmi, fundraising officer)
• Definire il rapporto tra CADIS – membri del collegio di partecipante, province/ delegazioni Camilliani che hanno
     coinvolto nei diversi progetti di interventi, e i partners sul versante di formazione, capacity building e politiche,
     operatività)
• Elaborazione di una strategia per promuovere i diritti umani con la comunita colpite dai disastri

C. PROGETTI PROPOSTE PER IL 2020

•   Bohol (Filippine): centro di eco-spirituale per la giustizia e pace climatica e sviluppo integrale dei popoli.
•   Dar es Salam (Tanzania): Progetto di formazione ed “empowerment” per lo sviluppo economico dei profughi
    congolesi, burundisi, rwandisi.
•   Palu e Lombok (Indonesia): costruire una comunita resiliente rafforzando la loro capacità del intervento
    psicosociale e sviluppo economico

                                                            11       gennaio-marzo 2020
CADIS Australia al fianco delle vittime
del bushfire nella costa sud dell’Australia
di Robert McMillan

                                                                 P
                                                                        iù di 12 milioni di ettari di terreno sono stati devastati
                                                                        dallo scoppio degli incendi in Australia nell’ottobre
                                                                        2019. Questi incendi devastanti hanno distrutto una
                                                                 superficie di terra grande quanto l’intera l’Inghilterra. Finora,
                                                                 più di 3.000 case e fattorie sono state danneggiate, quasi
                                                                 50 persone sono morte, più di un miliardo di animali selvatici
                                                                 sono morti e alcune specie sono scomparse per sempre.
                                                                 Siamo stati molto fortunati e siamo grati per il continuo
                                                                 sostegno dei nostri principali sostenitori come Steggles,
                                                                 Chickens, Lidnt Chocolate e John Galea della Paul Galea
                                                                 Egg Producers che ci accompagnano nei nostri interventi.
                                                                 Grazie a loro sostegno, nell’ultimo mese abbiamo visitato
                                                                 le comunità della costa meridionale del Nuovo Galles del
                                                                 Sud. Abbiamo partecipato alla celebrazione domenicale a
                                                                 Moruya, nella chiesa del Sacro Cuore, dove padre Meng
                                                                 Barawid ha concelebrato con padre George. Dopo la messa,
    Membri di CADIS Australia con alcuni parrocchiani a Moruya   ci siamo incontrati e abbiamo salutato i parrocchiani e i
                                                                 residenti per ascoltare le loro storie e condividere il loro
                                                                 dolore. Abbiamo aiutato economicamente alcune famiglie e
                                                                 distribuito vassoi di uova a chi ne aveva bisogno.
                                                                 Il fine settimana successivo, siamo tornati di nuovo sulla
                                                                 costa sud, nella Baia di Batemans. E li, abbiamo incontrato
                                                                 padre Martins, il parroco della chiesa cattolica di San
                                                                 Bernardo. Dopo la messa del sabato sera, abbiamo
                                                                 incontrato e salutato i parrocchiani e la gente del posto, li
                                                                 abbiamo consolati e per ore, abbiamo ascoltato le loro
                                                                 storie di perdita. Dopo una buona notte, abbiamo assistito
                                                                 alla messa delle 9 e distribuito scatole di uova e cioccolatini
                                                                 Lidnt.
                                                                 CADIS Australia prevede nei prossimi mesi di condurre una
                                                                 valutazione più approfondita delle esigenze nella regione in
                                                                 vista di organizzare un intervento più strutturato per
                                                                 soddisfare le esigenze degli sfollati.

                                                                     Aiutaci a rendere effettiva la nostra capillarità
                                                                          Dona al fondo emergenza di CADIS

                                                                           DEUTSCHE BANK with the Account Name of
                                                                           Fondazione Camillian Disaster Service
                                                                           International – CADIS
                                                                           Piazza della Maddalena, 53 – 00186 Roma
                                                                           IBAN: IT13T 03104 03202 000000840270
                                                                           BIC-SWIFT: DEUTITM1582

        Edito da Camillian Disaster Service International (CADIS), Piazza della Maddalena, 53, 00186 Roma, Italia.
   Tel: +39 0689928174, +39 0689928175; E-mail: admin@cadisinternational.org; Website: www.cadisinternational.org;
                        IBAN: IT13T 03104 03202 000000840270; Direttore: P. Aristelo Miranda, MI.
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