I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
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In collaborazione con l’Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento QUADERNI ATMAR I REUMATISMI 1 Associazione Trentina Malati Reumatici Onlus
Quaderni ATMAR sulle malattie reumatiche Sommario a cura dell’Associazione Trentina Malati Reumatici – ATMAR Coordinamento progetto editoriale: 4 Presentazione dott.ssa Annamaria Marchionne, Presidente Associazione Trentina Malati Reumatici 7 I reumatismi Testi: 9 I reumatismi infiammatori dott. Giuseppe Paolazzi, Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento e 13 I reumatismi degenerativi dott. Roberto Bortolotti, Responsabile Struttura Semplice 15 I reumatismi extra-articolari Day Hospital dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento 19 L’importanza della diagnosi precoce Hanno collaborato: 19 I reumatismi: come si manifestano? dott.ssa Susanna Peccatori, Unità Operativa di 21 La terapia Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento; dott.ssa Laura Valzolgher, specialista Scienze 28 È importante il supporto psicologico? Alimentazione e Nutrizione, Trento; dott.ssa Mara Marchesoni, Psicologa ATMAR 30 Sono importanti l’alimentazione e gli stili di vita? Cura redazionale: dott.ssa Alessandra Faustini, dott.ssa Chiara San 33 In sintesi Giuseppe, Associazione Trentina Malati Reumatici 34 Malattie reumatiche e gravidanza Progettazione e cura grafica: Studio G. Weber, Trento 36 Quanto sono diffuse le malattie Si ringrazia per la collaborazione: reumatiche in Italia? l’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale 38 Cosa dovete fare in presenza di sintomi S. Chiara di Trento che possono far sospettare una malattia reumatica? Pubblicazione realizzata con il contributo non condizionato di ROCHE 40 Unità Operativa di Reumatologia 45 Associazione Trentina Malati Reumatici: una mano alla speranza © 2009 Associazione Trentina Malati Reumatici – ATMAR Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, trasmessa in qualsiasi forma o mezzo elettronico senza l’autorizzazione (www.reumaticitrentino.it).
Presentazione L’Associazione Trentina Malati Reumatici possibilità alle persone affette da patologie ATMAR è un’associazione di volontariato che reumatiche di conoscere meglio la propria opera in Trentino dal 1995, con finalità di malattia e di affrontarla con un approccio più solidarietà sociale, svolgendo, senza fini di sereno. lucro, un’ampia serie di attività in favore di tutte le persone che soffrono di patologie Un malato informato può intraprendere con reumatiche. maggiore consapevolezza il percorso di cura, così come la conoscenza dei primi sintomi di La promozione e la diffusione della una malattia reumatica può favorire una conoscenza delle malattie reumatiche diagnosi precoce, che consente una tempestiva costituisce un cardine dell’attività informativa terapia, in grado spesso di bloccare la dell’ATMAR, realizzata attraverso il sito web patologia nella fase di esordio. www.reumaticitrentino.it, il notiziario “Una mano alla speranza”, i cicli di conferenze e i Una più partecipata conoscenza delle malattie convegni dedicati a tematiche di vario ordine reumatiche può inoltre incentivare una legate alle patologie reumatiche. maggiore considerazione e attenzione nei confronti di patologie che, pur essendo spesso L’ATMAR ha ritenuto opportuno affiancare agli molto invalidanti e causa di elevati costi strumenti già disponibili una nuova collana di sociali, non sono ancora adeguatamente agili pubblicazioni, dedicate alla descrizione riconosciute a livello sociale. delle principali malattie reumatiche, che troveranno diffusione presso i medici di base, Il progetto della collana è reso possibile grazie gli ospedali, gli ambulatori specialistici del alla collaborazione degli specialisti dell’Unità Trentino. Operativa di Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento, che hanno redatto i testi Le pubblicazioni hanno un carattere scientifici, e al contributo di Roche, che ha divulgativo e sono finalizzate a dare la garantito il sostegno finanziario all’iniziativa. dott.ssa Annamaria Marchionne Presidente ATMAR 4 5
I REUMATISMI I luoghi comuni sui reumatismi Quando pensiamo ai reumatismi crediamo di ave- re le idee abbastanza chiare: pensiamo che si trat- ti di malattie – non gravi, anche se accompagna- te da un dolore cronico – che riguardano ossa e articolazioni, che siano legate all’invecchiamento, che dipendano dal clima e che prima o poi ne andremo soggetti tutti. In realtà cosa sono? Le malattie reumatiche o reumatismi sono pato- logie che causano disturbi a carico dell’apparato locomotore e in generale dei tessuti di sostegno (il tessuto connettivo) dell’organismo; sono malattie tra loro molto varie, con gravità differente. Alcune possono colpire non solo le articolazioni, le ossa e i tendini ma anche i muscoli, altri tessuti e organi (come cuore, polmone, rene, intestino, occhio, pelle), determinando così un interessamen- to sistemico. Molti reumatismi sono malattie importanti, che possono portare a disabilità, perdita di autonomia funzionale, riduzione della capacità lavorativa e conseguente scadimento della qualità di vita. Al- cuni reumatismi possono determinare anche una riduzione dell’aspettativa di vita legata sia all’evo- luzione della malattia, sia agli effetti collaterali dei farmaci, sia al maggior rischio cardiovascolare che alcune di queste affezioni comportano. 7
Le malattie reumatiche comprendono una serie di oltre 100 patologie che, sulla base dei meccanismi I reumatismi infiammatori fisiopatologici che le generano, possono essere di- stinte in: I reumatismi infiammatori sono in genere i più gravi. Frequentemente sono indotti da un’infiammazio- forme reumatiche (reumatismi) infiammatorie ne immunomediata, legata cioè al danno che al- cune cellule del nostro sistema di difesa (in par- forme reumatiche (reumatismi) degenerative ticolare i linfociti) causano alle articolazioni e/o ad altri tessuti dell’organismo. Tali cellule invadono la membrana sinoviale che forme reumatiche (reumatismi) riveste internamente le articolazioni, causando – extra-articolari attraverso la produzione di molecole infiammato- Vengono comprese inoltre nell’ambito delle malat- Osso tie reumatiche le malattie metaboliche dell’osso Capsula (tra cui osteoporosi) e alcune patologie di altre fibrosa competenze specialistiche, legate ad alterazioni Membrana Capsula articolare endocrino metaboliche, a malattie ereditarie del sinoviale tessuto connettivo, a neoplasie, ad affezioni neu- Cavità rologiche e neurovascolari, a malattie quali la liquido sarcoidosi e ad alcune malattie del sangue. sinoviale Le malattie reumatiche sono patologie prevalente- Legamento mente femminili (il 75 % dei pazienti). Cartilagine articolare Osso Una diagnosi e un trattamento precoci possono portare a una maggiore possibilità di guarigione. Articolazione normale. L’articolazione è la struttura coinvolta maggiormente, ma non esclusivamente, nella gran parte delle malattie reumatiche. Nella sua più classica descrizione ci si riferisce al punto di incontro di due capi ossei. La capsula articolare, i muscoli e i legamenti ne permettono la stabilità, ma al tempo stesso una certa mobilità. Le parti ossee entrano in contatto attraverso la cartilagine articolare. Normalmente la membrana che riveste internamente l’articolazione (membrana sinoviale) produce una piccola quantità di liquido viscoso che contribuisce a ridurre l’attrito e a mantenere integre le superfici articolari. 8 9
rie chiamate citochine – un’infiammazione che Non sono quindi forme legate all’invecchiamento, può provocare danni anche irreversibili alle strut- né a variazioni climatico-meteorologiche o a fat- ture articolari. Anche il danno ai tessuti extra-ar- tori ambientali particolari. ticolari si ha con lo stesso meccanismo immunome- Non sono forme ereditarie. Può essere presente diato. tuttavia una famigliarità, cioè una maggiore predisposizione famigliare a sviluppare queste Il motivo per il quale si instaura questa risposta forme di reumatismo. autoimmune (reazione rivolta contro costituenti propri dell’organismo) non è noto. Modello di sviluppo di una malattia infiammatoria cronica Solo in alcuni casi si può identificare un agente articolare eziologico preciso (in genere di tipo infettivo) o Predisposizione Fattori scatenanti: virus, traumi, stress, riconoscere una causa scatenante legata, ad genetica vaccini, fattori ambientali esempio, al deposito di microcristalli nell’articola- zione (come l’acido urico nella gotta). Fattori ormonali L’insorgenza di questi reumatismi è condizionata dalla presenza di fattori genetici predisponenti. La genetica influenza sia la nascita che l’espressio- Risposta Persistenza Severità ne clinica di queste malattie. In un soggetto predi- infiammatoria di malattia di malattia sposto, fattori ambientali scatenanti come infezio- ni, stress, vaccini o altre cause, possono indurre un’alterazione del sistema immune con una rispo- sta infiammatoria contro sostanze (antigeni) propri Le malattie reumatiche di questo gruppo (self) dell’organismo, iniziando così un processo comprendono: infiammatorio immunomediato che, in relazione alla sua gravità e cronicità, potrà portare a danni artriti croniche infiammatorie: irreversibili più o meno gravi. artrite reumatoide artrite psoriasica Anche gli ormoni sessuali, in particolare gli estro- spondilite anchilosante geni, possono avere un ruolo favorente, giustifican- connettiviti: do così il perché della netta predominanza di questi lupus eritematoso sistemico reumatismi nel sesso femminile. connettivite indifferenziata sclerodermia I reumatismi infiammatori possono colpire ogni sindrome di Sjogren età, da quella infantile a quella senile. Ciascuna polimiosite-dermatomiosite malattia ha un periodo di massima incidenza che, vasculiti: in alcune forme, coincide con il periodo fertile e Wegener comunque giovane-adulto della persona. Churg-Strauss 10 11
Arterite di Horton I reumatismi infiammatori possono colpire Behçet anche i bambini? Altre vasculiti artriti da microcristalli: Molte malattie reumatiche infiammatorie auto- gotta immuni possono colpire anche i bambini. Con il pseudogotta (condrocalcinosi) termine di artrite idiopatica giovanile si definisco- artriti associate ad agenti infettivi no, in particolare, tutte le artriti croniche, a causa ignota, che insorgono prima dei sedici anni di età. Appartiene al gruppo dei reumatismi infiammatori Si distinguono varie forme in relazione alla pre- anche la polimialgia reumatica, malattia molto fre- senza o meno di sintomi sistemici (febbre, manife- quente nell’adulto, caratterizzata da progressiva stazioni cutanee) e al numero di articolazioni inte- rigidità e impaccio doloroso al cingolo scapolo ressate. Il decorso è spesso benigno e non invali- omerale (alle spalle) e al cingolo pelvico (alle an- dante; in una piccola percentuale di casi, però, la che) con indici ematici di infiammazione (VES e malattia può perdurare fino all’età adulta. Le for- PCR) elevati. me che colpiscono poche articolazioni sono quelle a decorso più favorevole. Le forme che colpiscono più articolazioni sono le più severe e necessitano Osso di maggiore attenzione terapeutica per evitare li- Capsula mitazioni articolari invalidanti e persistenti. fibrosa Membrana sinoviale (panno) I reumatismi degenerativi Capsula articolare Il principale reumatismo degenerativo è l’artrosi. Si tratta di una malattia articolare cronica caratte- rizzata da lesioni degenerative e produttive (si for- Cavità ma nuovo osso e l’articolazione si ingrossa) a cari- liquido co della cartilagine ar- Cartilagine sinoviale ticolare. Il danno è es- articolare Osso senzialmente legato a uno squilibrio tra pro- cessi distruttivi e ripara- Nell’artrite reumatoide l’infiammazione articolare cronica tivi della cartilagine. Ne conduce ad un eccessivo sviluppo della membrana è coinvolta l’intera arti- sinoviale (“panno sinoviale”) che si fa spazio erodendo la cartilagine e l’osso circostante creando gonfiore, dolore e colazione, dalle strut- indebolendo le strutture articolari con conseguente ture di contenimento Mano affetta da deformità e instabilità. (capsula, legamenti) osteoartrosi erosiva. 12 13
alla membrana sinoviale, alla cartilagine e osso L’artrosi può essere localizzata in singole sedi (ma- sottostante. ni, grosse articolazioni) o generalizzata quando, Il fattore di rischio principale è rappresentato dal- oltre all’interessamento delle mani, è coinvolto al- l’età nel senso che invecchiando la nostra cartila- meno un altro distretto articolare (anca, ginocchio). gine diventa più sensibile ai ripetuti sovraccarichi e danni. Rivestono poi importanza anche altri fat- tori come: – quelli meccanici (particolari lavori usuranti o I reumatismi extra-articolari attività sportive eccessive, traumi); – il sovraccarico (obesità); I reumatismi cosiddetti extra-articolari (o dei “tes- – fattori legati a malformazioni o instabilità arti- suti molli”) comprendono un gruppo di malattie colare; che coinvolgono principalmente l’apparato ten- – l’infiammazione (pazienti con artriti sono più a dineo e i suoi annessi, le strutture extra-articolari rischio). quali le capsule, le fasce e l’apparato muscolare. Anche il sesso (più per le localizzazioni) e i fatto- Vengono distinti in forme localizzate come le ten- ri genetici (specie per la mano) possono essere diniti, le periartriti, le borsiti, le sindromi dolorose favorenti. miofasciali e in alcune forme generalizzate. Le sedi più frequentemente colpite sono: Le forme localizzate, molto comuni, sono di natu- – la colonna vertebrale (cervicale, lombare); ra per lo più meccanico-degenerativa (sovraccari- – ginocchia; chi). Alcune di queste forme localizzate (borsiti, – anca; tendiniti) possono essere presenti anche in malat- – mani. tie a carattere infiammatorio come l’artrite reuma- toide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilo- sante. Nella osteoartrosi degenera la cartilagine articolare, si possono La forma più comune di reumatismo extra-artico- liberare minimi frammenti che inducono un’infiammazione lare generalizzato è la sindrome fibromialgica. Si locale. tratta di una malattia molto diffusa, specie nel ses- La rima articolare diventa Frammenti so femminile. Non è malattia infiammatoria, non cartilaginei irregolare, l’osso conduce a deformità osteoarticolari, né a danni sottostante reagisce con d’organo. neoproduzione marginale (osteofiti) che ingrossano Osteofiti l’articolazione e ne limitano È una malattia ad alto impatto sociale sia come il movimento. costi che come influenza sulla qualità di vita. È ca- ratterizzata da dolore muscolo scheletrico diffuso 14 15
cronico (oltre 3 mesi) associato ad astenia (stan- poro-mandibolari, a disturbi uditivi (tinniti), a di- chezza) e presenza di punti dolorosi (chiamati sturbi nella sfera genitale, urinaria, a sensazioni di punti tender) evocabili alla visita medica. È una formicolii, di caldo e freddo spesso localizzati in forma che causa intenso dolore a tutto al corpo, zone specifiche del corpo. riferito spesso come dolore bruciante, spossante, che logora, continuo, invalidante. Talora il dolore Il dolore può variare in relazione ai momenti della può essere accompagnato da rigidità mattutina e giornata, ai livelli di attività, alle condizioni atmo- da una impressione soggettiva di gonfiore delle sferiche e allo stress. Può inizialmente essere loca- zone dolorose. La stanchezza è spesso profonda e lizzato (colonna cervicale, spalle) ma poi si diffon- tale da compromettere la vita sia lavorativa che di de a tutto il corpo, anche se può essere maggior- relazione. Frequenti sono i disturbi del sonno, con mente avvertito in una regione. sonno non ristoratore e frequenti risvegli notturni. La fibromialgia può manifestarsi come patologia a Il dolore si associa spesso a disturbi intestinali sè stante o essere concomitante ad altre affezioni (colon irritabile) a disturbi neurologici (cefalea, (artrite reumatoide, connettiviti e altre malattie cro- difetto di concentrazione, vertigini), a dolori tem- niche). La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. Eventi stressanti (malattie, lutti, traumi fisici o psichici, i cosiddetti stressors), alterazioni del sonno, possono favorirne l’insorgenza. Anche fat- tori genetici pare giochino un ruolo predisponente. La sindrome fibromialgica sembra dipendere da alterazioni della modalità di percezione del do- lore a livello del sistema nervoso centrale. Punti dolorosi nella fibromialgia. 16 17
SINISTRA DESTRA L’importanza della diagnosi precoce Specie nelle artriti infiammatorie e nelle connet- tiviti, una diagnosi fatta nelle prime settimane di malattia, con un trattamento precoce, può porta- re alla guarigione o migliorarne l’evoluzione. Il trattamento precoce può quindi cambiare radi- calmente la storia naturale della malattia. È molto importante che in presenza di sintomi sug- gestivi di una artrite ci si rivolga subito al medico di medicina generale che valuterà il paziente e deciderà se inviarlo allo specialista. Il periodo nel quale una terapia ben condotta può modificare la storia naturale della malattia viene chiamato “fine- stra terapeutica”. Segni di attenzione (“red flags”) per artrite precoce (dalle linee guida Società Italiana Reumatologia). I reumatismi: come si Legenda: La presenza dei seguenti segni e sintomi rende manifestano? opportuno l’invio del paziente allo specialista reumatologo I sintomi causati dalla malattie reumatiche sono Tumefazione a carico di 3 o più articolazioni, molteplici; limitandosi all’apparato locomotore il persistente da più di 12 settimane sintomo preminente è il dolore accompagnato da limitazione della funzione. Dolore a livello dei polsi e delle piccole articolazioni di mani e piedi: L’artrite si manifesta generalmente con dolore, tu- – metacarpo-falangee mefazione, calore e rossore delle articolazioni. – interfalangee prossimali – metatarso-falangee La presenza di dolore alle piccole articolazioni Rigidità al risveglio superiore a 30 minuti delle mani associata a tumefazione locale, la pre- 18 19
senza di rigidità mattutina maggiore di trenta mi- nuti, il dolore alla stretta di mano (il “segno della La terapia gronda”), devono far sospettare la presenza di una forma reumatica infiammatoria in particolare La terapia delle malattie reumatiche varia molto in se i disturbi persistono per più di sei settimane. relazione al tipo di malattia. Nei reumatismi in- fiammatori gli obiettivi del trattamento sono diversi Caratterizzano l’artrosi il dolore da carico artico- anche a seconda della fase della malattia. lare, la limitazione del movimento, la deformazio- In generale la terapia mira al controllo: ne e gli scrosci (rumori) articolari. – del dolore – dell’infiammazione Alcune malattie reumatiche, specie se a carattere – dell’evoluzione in danno permanente. sistemico, possono accompagnarsi a febbre, ma- lessere generale, calo ponderale, astenia e sinto- Su cosa si basa la terapia? mi legati al coinvolgimento di organi interni come polmone, cuore, rene, sistema nervoso. La terapia si basa sull’uso di farmaci sintomatici (agiscono sui sintomi senza modificare il decorso della malattia) e sull’uso di farmaci specifici (co- siddetti farmaci di fondo), in grado di agire sui meccanismi ezio-patogenetici e di interrompere o Piede con artrite acuta. rallentare la progressione e il conseguente danno causato dalla malattia. I farmaci sintomatici comprendono gli antinfiam- matori classici non steroidei (cosiddetti FANS), gli analgesici (farmaci che controllano il dolore) e i cortisonici. Quali sono i rischi e i benefici dei farmaci sintomatici? I cortisonici rappresentano un’arma essenziale per Segno della gronda: la cura dei reumatismi infiammatori. Il loro utiliz- la compressione della zo è fondamentale per il controllo della fase acu- mano a livello delle arti- ta di malattia. Nell’artrite reumatoide, a bassi do- Mano con artrite precoce. colazioni metacarpo- È presente una tumefazione falangee (alla giunzione saggi, vengono considerati dei veri e propri far- alle articolazioni interfalangee tra mano e dita) provoca maci di fondo. L’uso protratto può peraltro com- prossimali. dolore. portare degli effetti dannosi a carico dell’osso, 20 21
della cute, dei vasi oltre a favorire l’insorgenza di pacità di inibire, come alcuni antidepressivi usati cataratta, diabete, ipertensione. Gli effetti colla- nella terapia del dolore cronico, la ricaptazione terali sono in gran parte legati alla dose usata e della serotonina e della noradrenalina. Per questo alla dose cumulativa (più alto il dosaggio raggiun- motivo trova indicazione anche nel dolore della to maggiori sono gli effetti collaterali). sindrome fibromialgica. I cortisonici possono anche essere usati localmente attraverso la loro infiltrazione nelle articolazioni Può dare effetti indesiderati quali vertigini, nau- infiammate. sea, sonnolenza e sudorazione. Non può essere somministrato in pazienti con epilessia o che ab- Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) sono biano sofferto di convulsioni. La sua posologia va farmaci ampiamente usati in tutte le forme reuma- aumentata lentamente e adattata al singolo pa- tiche. Il loro utilizzo va fatto con moderazione, su ziente. indicazione medica, in particolare nelle persone anziane, per i possibili danni a carico dell’appa- rato gastroenterico, del rene e del sistema cardio- Quali sono i più comuni farmaci di fondo circolatorio. usati? Anche i nuovi farmaci antinfiammatori (cosiddetti I farmaci di fondo più usati sono il methotrexate, Coxibs), meno dannosi a livello gastro-intestinale, l’idrossiclorochina, la ciclosporina, la leflunomide vanno usati su indicazione precisa e per brevi e la salazopirina. periodi per la loro possibile tossicità cardiova- scolare, dalla quale non sono comunque esenti Il methotrexate è sicuramente il farmaco conside- nemmeno i comuni antinfiammatori. rato di riferimento per la cura delle artriti croniche infiammatorie. Per quanto riguarda gli analgesici puri, si posso- Altri farmaci, quali la ciclofosfamide, la azatio- no dividere in analgesici non narcotici (analgesici prina e il micofenolato, sono indicati in casi par- semplici) e narcotici (o oppioidi ad azione sul si- ticolari. stema nervoso centrale). Sono farmaci che vanno controllati nei loro effet- ti collaterali, diversi nelle singole molecole. Il loro Il più usato degli analgesici semplici, non narcotici, beneficio peraltro, se usati con giusta indicazione, è il paracetamolo. Alle dosi comunemente usate di è maggiore dei rischi connessi ai loro possibili ef- 1-2 grammi al giorno possiede pochi effetti col- fetti indesiderati e-o collaterali. laterali ed è praticamente privo di attività gastro- lesiva. Fra gli analgesici centrali i più usati sono la Il loro impiego è quindi essenziale perché mira a codeina, in associazione con il paracetamolo, e il bloccare i meccanismi della malattia limitandone tramadolo. Quest’ultimo farmaco possiede un’at- i danni. Non sono farmaci che il paziente può ge- tività analgesica in parte mediata dal suo legame stire da solo. La loro assunzione deve essere rego- ai recettori oppioidi e in parte legata alla sua ca- lare, continuativa e sotto il controllo medico. 22 23
Cosa sono i farmaci cosiddetti “biologici”? Qual è il ruolo della terapia non farmacologica? Sono farmaci di recente introduzione, nati dall’in- gegneria molecolare. Oltre alla terapia farmacologica rivestono impor- tanza anche le norme legate al risparmio artico- Non si tratta quindi di farmaci “naturali” e privi di lare (economia articolare). Si tratta di suggeri- controindicazioni. menti volti all’utilizzo più corretto delle articola- Essi agiscono contro le molecole o le cellule mag- zioni infiammate. giormente responsabili della infiammazione croni- ca. Sono farmaci complessi che richiedono una La fisiochinesiterapia può avere un ruolo, se pure gestione attenta, attuata in strutture specialistiche. coadiuvante. Hanno un buon profilo rischio/beneficio, pur pre- Il suo effetto benefico peraltro è in genere di bre- sentando possibili, seppur rari, effetti collaterali ve durata. anche gravi specie per quanto riguarda il rischio infettivo. Anche i trattamenti balneotermali e con “bagni di Questi farmaci sono riservati alle forme reumati- fieno” possono dare giovamento; come le cure che che non rispondono alle terapie tradizionali. fisiochinesiterapiche, vanno utilizzati in particolare Sono farmaci molto efficaci, vanno considerati dei nei reumatismi extra-articolari e degenerativi. veri e propri farmaci di fondo, hanno dimostrato di essere in grado di bloccare l’attività e l’evolu- zione, anche erosiva, di malattia; permangono Il paziente con articolazioni tumefatte e dolenti limita i movimenti. peraltro ancora alcuni dubbi sulla loro sicurezza Purtroppo, il “non uso” contribuisce ad aggravare il deterioramento delle strutture articolari. Per evitare ulteriori problemi si deve program- a lungo termine. mare una serie di esercizi facili, da eseguire a casa propria senza aiuto di altre persone (chinesiterapia attiva non assistita). Ci sarà bi- sogno di assistenza solo in caso di grave debolezza. Esiste una terapia chirurgica? La terapia chirurgica ha principalmente lo scopo di prevenire le lesioni e le deformità articolari, cor- reggere le complicanze, sostituire le articolazioni A B funzionalmente compromesse (protesi) o, se ciò A B Scopo degli esercizi: non è possibile, immobilizzarle completamente a – conservare e migliorare la mobilità scopo antalgico. articolare – ostacolare la tendenza all’anchilosi Il trattamento ortopedico va integrato con quello (blocco) delle articolazioni reumatologico e riabilitativo. Il piano di cura do- – mantenere la coordinazione dei pre- cisi e complessi movimenti delle dita vrebbe definire il “quando, come e dove” interve- – mantenere “in forma” muscoli, ten- nire. L’indicazione si stabilisce sulla base della dini, ossa e tutte le altre componenti obiettività, della valutazione funzionale, dei dati di delle mani, compresa la cute e la cir- A B colazione. attività della malattia e delle indagini radiografiche. 24 25
gliora il controllo del dolore, migliora anche la stanchezza. Nelle patologie infiammatorie (come nelle artriti A B croniche) l’esercizio va adeguato alla fase di malat- Quando si afferra un oggetto con tutte le dita si mettono in funzione i mu- tia: non si può chiaramente sovraccaricare un’arti- scoli flessori (fig. A, freccia nera) la cui azione determina lo spostamento in senso palmare (sublussazione) della prima falange (osso tratteggiato). colazione infiammata che va tenuta a riposo. Se un processo infiammatorio interessa le articolazioni alla base delle di- ta (articolazioni MetaCarpoFalangee=MCF) si realizza più facilmente la Dati recenti documentano che anche nelle artriti sublussazione (spostamento) della prima falange. Quando l’oggetto è di piccole dimensioni è più facile che la falange si sposti (fig. A, freccia croniche (come l’artrite reumatoide) l’esercizio fi- rossa grande). Se invece l’oggetto è di grandi dimensioni la forza diven- sico è in grado, oltre a migliorare la performance ta inferiore (fig. B, freccia rossa piccola). Ne consegue che si afferrano con minor rischio di sublussazione oggetti di grandi dimensioni. della persona, l’aspetto cardio-vascolare e la for- za muscolare, di ridurre l’attività di malattia e l’in- fiammazione. Sia i trattamenti fisiatrici che quelli balneotermali In sintesi vanno riservati in genere alle forme reumatiche non infiammatorie di grado lieve-moderato. L’esercizio fisico moderato preserva la normalità della cartilagine articolare, riduce l’infiammazio- È utile l’esercizio nelle malattie ne, riduce il dolore, migliora il trofismo muscolare, reumatiche? riduce il rischio cardiovascolare spesso aumentato nei pazienti con malattie reumatiche croniche in- L’esercizio porta benefici ai pazienti affetti da fiammatorie. malattie reumatiche. La sua intensità deve essere moderata (il paziente Non c’è dubbio che un esercizio adeguato, non deve essere in grado di parlare mentre fa eserci- eccessivo, è fondamentale per mantenere un buon zio e non essere mai trofismo muscolare, per nutrire la cartilagine arti- in affanno), deve es- colare e rallentare i processi degenerativi della sere svolto con rego- stessa. Va evitato peraltro ogni sovraccarico che larità (almeno 20 mi- rappresenta un fattore di rischio per il danno carti- nuti tre volte alla setti- lagineo. mana) e va rapporta- to al tipo e all’attività L’esercizio fisico aerobico, moderato, di malattia e alle regolare è una forma di terapia eventuali co-patologie presenti. I suoi benefici sono evidenti nel controllo di alcu- ni sintomi presenti nella sindrome fibromialgica; ne evita il “decondizionamento” muscolare, mi- 26 27
malattia grave e alla convivenza con essa, si tro- È importante il supporto va di fronte a problematiche di vario ordine, che possono essere causa di disagio, e che sono spes- psicologico? so correlate: 1. alla malattia e alle terapie La malattia cronica costituisce un evento ad alto 2. ai significati attribuiti alla malattia dalla impatto psicologico, che può alterare l’equilibrio persona psicofisico della persona. 3. alle conseguenze psicosociali della malattia 4. alla relazione medico-paziente Le malattie reumatiche, a causa del loro decorso 5. all’immagine sociale della malattia cronico, generano un cambiamento in diversi aspetti della vita di chi ne è colpito. Esse coinvol- Alcune malattie reumatiche, infatti, sono oggetto di gono la persona nella sua globalità, interessan- immagini sociali che hanno poco a che fare con il do sia il piano fisico che quello psicologico e so- sapere scientifico, ma che fanno sì che a volte non ciale. Il benessere percepito dipende dai significati ci sia, a livello sociale, un adeguato supporto e attribuiti alla malattia stessa e alla capacità del riconoscimento di tali patologie e della sofferenza soggetto di affrontare e adattarsi a situazioni mol- ad esse associata. to difficili. Ogni persona ha, infatti, un proprio concetto di salute e di malattia, un proprio modo Il disagio psicologico può essere descritto come di leggere e interpretare ciò che le accade, in una mancata sintonia con noi stessi e con il nostro base alla propria esperienza, storia e vissuti. La ambiente, disequilibrio che ci crea sofferenza e diagnosi di una malattia cronica, spesso rimette in peggiora la nostra qualità di vita. La persona discussione questo concetto di salute, quelli che noi malata si trova in un momento di confusione e, in consideriamo i nostri limiti e le nostre risorse. generale, di crisi, in cui i punti di riferimento a cui prima poteva ancorarsi non sono più validi, e si Il momento della diagnosi, se da un lato significa trova quindi costretta a rivederli per modificarli o poter dare finalmente un nome al proprio males- per crearne di nuovi, ma non sa ancora con cosa sere, dall’altro è in genere causa di disorienta- sostituirli. La reazione di fronte a un cambiamen- mento, scoraggiamento, senso di impotenza e di to di vita, può avere effetti diversi: da un lato può forti emozioni come la paura, la rabbia, la tristez- mettere in moto un positivo adattamento al nuovo za. Il significato attribuito alla diagnosi varia da stato, dall’altro può invece causare un aumento una persona all’altra: per alcune l’idea di avere significativo dei livelli di ansia e di depressione. una malattia rappresenta qualcosa di inaccettabi- Un buon adattamento può segnare l’apertura ad le, per altre finalmente la risposta alle loro doman- una nuova condizione di vita non necessariamente de, per altre ancora costituisce una nuova possibi- peggiore, ma semplicemente diversa dalla prece- lità, l’occasione per rivedere le proprie priorità e dente, riuscendo a creare, nella persona, nuove gerarchie di valori. prospettive e occasioni di tipo psicologico, socia- La persona malata, in seguito alla diagnosi di una le e spirituale. 28 29
Importanti risorse per ridurre il disagio di un corretto stile di vita in grado di migliorare la psicosociale e promuovere un buon qualità della stessa. adattamento alla malattia, possono essere È molto importante cercare di mantenere un peso costituite da: entro un intervallo fisiologico e contrastare l’ecces- so ponderale che porta all’obesità, a sua volta poi • un rapporto di fiducia con lo specialista e il me- associata ad un peggioramento della situazione dico di base, che svolgono un ruolo centrale articolare (specie per il carico eccessivo) e a un nell’accompagnare la persona malata nel per- aumentato rischio di complicanze metaboliche e corso terapeutico-assistenziale; cardiovascolari legate essenzialmente alla atero- • gruppi di auto mutuo aiuto , nati nell’ambito sclerosi. dell’Associazione Malati Reumatici, in cui la L’aterosclerosi accelerata (precoce) rappresenta persona ha la possibilità di confrontarsi con un problema importante in molte malattie reuma- altri malati e con i famigliari, condividendo tiche, in particolare nell’artrite reumatoide e nel esperienze e sentendosi meno sola di fronte Lupus (LES) ed è legata, indipendentemente dalla alla sua malattia e sofferenza; presenza dei tradizionali fattori di rischio cardio- • gruppi guidati da un esperto che aiuta i com- vascolare quali l’ipertensione arteriosa, il fumo di ponenti a confrontarsi su tematiche inerenti la sigaretta, la ipercolesterolemia, il diabete, anche malattia, con particolare attenzione alle risor- all’infiammazione presente in queste malattie, alla se dei partecipanti e alle strategie messe in atto ridotta attività fisica, e anche ai possibili effetti col- per la gestione della sofferenza; laterali delle terapie farmacologiche. • un intervento psicologico individuale. I pazienti con malattie reumatiche infiammatorie devono quindi porre molta attenzione allo stretto controllo dei tradizionali fattori di rischio cardio- vascolare per evitare il rischio maggiore, legato quindi anche alla malattia in sé, di sviluppare pro- Sono importanti l’alimentazione blemi cardiaci (cardiopatia ischemica) o cerebrali (accidenti vascolari quali l’ictus). e gli stili di vita? Che tipo di alimentazione è consigliata? I pazienti che soffrono di patologie reumatiche devono porre attenzione a una alimentazione Lo stile alimentare più corretto è quello legato alla corretta e a uno stile di vita sano che preveda cosiddetta dieta mediterranea, dieta a basso te- l’abolizione dell’abitudine del fumo (fattore di ri- nore di grassi saturi, di proteine animali e ricca in schio di malattia e di evoluzione più grave in par- cereali integrali, frutta e verdura e olio di oliva. ticolare nell’artrite reumatoide), la riduzione del Tale dieta può contribuire a ridurre i meccanismi consumo di alcool, un adeguato riposo notturno e dell’infiammazione. la pratica regolare di una attività motoria di lieve Il consumo di alimenti ricchi in omega tre, conte- – moderata intensità. Tutti questi fattori fanno parte nuti nel pesce e in particolare nei pesci grassi 30 31
come il tonno, lo sgombro, le sardine e il salmone va incoraggiato. Gli omega tre, che l’organismo In sintesi non può sintetizzare e vanno quindi introdotti con gli alimenti, hanno un’azione antinfiammatoria, Le malattie reumatiche sono affezioni molto com- riducendo le molecole infiammatorie, l’attivazione plesse e tra loro differenti. La diagnosi deve essere delle stesse e di alcuni enzimi che causano danno precoce. Vanno chiariti al paziente il tipo di ma- alla cartilagine e all’osso. lattia, la sua evoluzione, la proposta di trattamen- Sono valide alcune norme generali che prevedo- to. Considerata la cronicità delle malattie va in- no di adeguare gli apporti energetici (le calorie) staurato con il paziente un rapporto di reciproca alle necessità della singola persona, attraverso fiducia, perché la terapia non è solo necessaria- una alimentazione il più possibile varia e bilancia- mente farmacologica. ta, con pasti regolari e apporto energetico ben È dalla combinazione tra diagnosi precisa, possi- calibrato e distribuito nel corso della giornata (tre bilmente precoce, introduzione del migliore tratta- pasti e due spuntini). L’alimentazione dovrebbe mento possibile, stretto controllo della malattia e essere naturalmente il più possibile equilibrata adeguato rapporto medico-paziente che si posso- negli apporti dei vari nutrienti: carboidrati, prote- no ottenere i migliori risultati. ine, grassi. In particolare è bene cercare di limita- re il consumo di zuccheri semplici, dolci o bevande M EDICO M.G. REUMATOLOGO FISIATRA O RTOPEDICO zuccherate, che andranno aboliti nel caso siano Aspetti clinici Diagnosi di AR suggestivi Valutazione basale già presenti alterazioni del metabolismo degli zuc- per artrite. e fattori prognostici cheri (diabete o intolleranza glucidica). Una o due Invio per AR DMARDs entro 3 precoce mesi. porzioni di verdura, cotta o cruda, non dovrebbe- Principi di economia Indicazione chirurgica ro mai mancare ad ogni pasto. Va limitato l’ap- articolare. porto di grassi. Per quanto riguarda i condimen- Considera terapia locale o generale ti, è meglio preferire quelli vegetali insaturi o steroidea monoinsaturi (oli di oliva o monoseme) rispetto a Verifica / controllo cura Risposta FKT quelli di origine animale (burro, lardo, strutto). e attività di malattia inadeguata Terapia Insaccati e salumi andranno ridotti per lo stesso occupazionale motivo. I formaggi vanno limitati nella frequenza Cambio DMARDs o t. in piccoli di associazione o gruppi di consumo e nella quantità poiché hanno un ele- farmaci biologici. vato apporto di grassi saturi e calorie. È meglio Considera terapia preferire come fonti alimentari di calcio, latte e steroidea locale / generale / boli yogurt magri. Gli antiossidanti contenuti negli ali- menti paiono essere utili nel ridurre l’infiammazio- Risposta Alterazione biomeccanica o alto rischio adeguata di rapido deterioramento funzionale ne e nel ridurre gli effetti dannosi che la stessa porta ai tessuti dell’organismo. Periodico controllo FKT mirata attività / funzione, pre e post effetti della terapia intervento 32 33
Ci sono situazioni particolari? Malattie reumatiche e Qualora vi sia la positività nel sangue di alcuni gravidanza anticorpi, chiamati antifosfolipidi, i rischi di aborti e parti prematuri sono maggiori. In questi casi le Molte malattie reumatiche colpiscono donne in età future mamme dovranno sottoporsi a terapie con fertile. Fino ad alcuni anni fa le pazienti con ma- aspirina e/o eparine a basso peso molecolare per lattie reumatiche infiammatorie (come il Lupus) ridurre i rischi materni e fetali. Anche la positività venivano dissuase dall’intraprendere una gravi- di altri autoanticorpi (come gli anti SS A) presen- danza. Attualmente la situazione è diversa, anche ti in alcune connettiviti (come il Sjogren e il LES), in relazione ai progressi ottenuti con le terapie richiede un particolare monitoraggio della gravi- disponibili. Numerosi studi clinici hanno eviden- danza per il rischio di complicanze fetali. ziato come pazienti con Lupus (LES) in remissione Vi sono alcune malattie reumatiche come il LES abbiano un’alta probabilità di successo gravidico. che tendono ad avere riacutizzazioni in corso di gravidanza, in particolare nel I e II trimestre e in Cosa è importante fare? fase di puerperio. Altre malattie come l’artrite reu- matoide tendono a restare in fase quiescente du- È molto importante che in pazienti affette da ma- rante la gravidanza, con possibile riacutizzazione lattie reumatiche la gravidanza sia programma- poi nel puerperio. ta e seguita in collaborazione dal ginecologo e Molte giovani donne sono preoccupate dal fatto dal reumatologo. Vi sono situazioni in cui una che determinate terapie possano causare sterilità gravidanza espone a rischio elevato sia la madre o comunque riduzione della fertilità. A questo pro- che il feto, come ad esempio nel caso di un LES posito, occorre ricordare che è possibile ridurre attivo con impegno renale, cerebrale, cardiaco. In molto i rischi di sterilità mettendo a riposo l’ovaio questi casi la gravidanza è controindicata e va ri- con terapie specifiche, rendendolo così meno vul- mandata. La programmazione della gravidanza è nerabile al farmaco. particolarmente utile anche in relazione all’assun- zione di farmaci. Vi sono infatti farmaci che van- Può essere usata la terapia no assolutamente sospesi almeno 3-6 mesi prima anticoncezionale? di intraprendere una gravidanza (come ad esem- pio il methotrexate, la leflunamide, la ciclofo- Un aspetto che frequentemente pone problemi alle sfamide). Altri farmaci possono essere continuati e pazienti reumatiche è quello della terapia anticon- non sospesi (come, ad esempio, l’idrossiclorochi- cezionale. In alcune malattie reumatiche, e in par- na), proprio in relazione al rischio di riacutizza- ticolare nel LES, l’uso della terapia estroprogesti- zioni di malattia reumatica in corso di gravidan- nica è in genere sconsigliato, in quanto questi or- za. moni potrebbero facilitare riacutizzazioni di ma- lattia. È molto importante comunque affrontare il problema con il proprio ginecologo e con il reu- 34 35
matologo. Infatti non in tutte le patologie la terapia articolare. La prevalenza di reumatismo infiamma- estroprogestinica è controindicata. Va identificata torio è di circa il 3%. Negli ultimi anni l’incidenza la terapia anticoncezionale adatta a ciascuna pa- delle patologie reumatiche, in particolare delle ziente. forme autoimmuni, appare in aumento. E in Trentino? Quanto sono diffuse le DIFFUSIONE DELLE PRINCIPALI AFFEZIONI REUMATICHE IN TRENTINO malattie reumatiche in Italia? Patologia Incidenza Prevalenza Possiamo affermare che le malattie reumatiche, in (casi/anno) (casi presenti in media) gran parte rappresentate da affezioni croniche, ARTRITE REUMATOIDE 145 1500 sono tra le malattie più diffuse in tutto il mondo. In OSTEOPOROSI 37000 Europa colpiscono circa 100 milioni di persone e rappresentano la prima causa di dolore e disa- OSTEOPOROSI complicata 700-1000 13000 bilità. Possono esordire in qualsiasi età compresa (fratture femorali) (con frattura vertebrale) la giovanile. Spesso sono a evoluzione invalidan- 1500 te. (fratture vertebrali) ARTROSI SINTOMATICA rilevante 20000 In Italia sono presenti in una percentuale pari al COXARTROSI sintomatica 6000-10000 26.7% della popolazione adulta. Ogni anno in GONARTROSI sintomatica 15000-18000 Italia le malattie reumatiche croniche causano la OSTEOARTROSI MANI sintomatica 13000-16000 perdita di 23 milioni di giornate di lavoro. Occu- pano inoltre il secondo posto tra le cause di inva- SPONDILOARTRITI SIERONEGATIVE 5000 lidità e rappresentano il 27% delle pensioni di in- FIBROMIALGIA 9700 validità totali. LES 12-15 150 DERMATO/POLIMIOSITE 4 40-50 L’incidenza è diversa nelle varie età a seconda del SCLERODERMIA 7 120 tipo di affezione. Molte di queste malattie, in par- ticolare alcune forme infiammatorie articolari e le MORBO DI SJOGREN 2000 connettiviti, colpiscono l’età fertile. Alcune invece, VASCULITI 3-7 100 quali la gotta, l’artrosi, l’osteoporosi ma anche (eccetto arterite di Horton) l’artrite reumatoide, aumentano con l’aumentare ARTERITE DI HORTON 12 200-260 dell’età. L’artrosi e i reumatismi extrarticolari sono POLIMIALGIA REUMATICA 30-80 1100-1200 sicuramente i più diffusi. Si può stimare che circa GOTTA 3000 l’8.9% della popolazione adulta soffra di artrosi e CONDROCALCINOSI 7000 una pari percentuale soffra di reumatismo extra- 36 37
I medici avvieranno un percorso diagnostico-te- Cosa dovete fare in presenza rapeutico mirato e integrato in relazione alla com- di sintomi che possono far plessità della patologia, anche con il supporto dei seguenti specialisti, in modo da affrontare la ma- sospettare una malattia lattia su più livelli: reumatica? – fisiatra e fisioterapista – ortopedico – dietologo Andate dal vostro medico di base (molti medici di – psicologo clinico base in Trentino hanno seguito i corsi di aggiorna- mento a loro rivolti dall’Unità Operativa di Reuma- e ogni altro specialista necessario: neurologo, ne- tologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento). frologo, dermatologo, ecc. Una volta valutati i sintomi ed eventuali esami, il Il reumatologo stabilirà la frequenza delle visite di vostro medico stabilirà se avete bisogno di una controllo per il monitoraggio della malattia e del- visita specialistica reumatologica (non tutte le ma- la terapia; verrà coadiuvato dal vostro medico di lattie reumatiche sono gravi) e quale grado di ur- medicina generale specie per quanto riguarda il genza vi occorre. controllo dell’attività di malattia, il monitoraggio dei farmaci e i periodici esami di controllo. Vi assegnerà un codice con il quale prenotarla presso il CUP secondo il sistema RAO (“Raggrup- pamenti di attesa omogenei” a seconda della gra- vità). Se vi diagnosticano una patologia reumatica importante Non spaventatevi, come abbiamo visto la diagnosi precoce e i nuovi farmaci possono garantirvi una buona qualità di vita e l’Associazione Trentina Malati Reumatici vi può sostenere in molti modi. Verrete presi in cura dai medici dell’Unità Opera- tiva di Reumatologia o dagli specialisti in Reuma- tologia di altre strutture accreditate che lavorano in collaborazione con l’Unità Operativa di Reumato- logia. 38 39
Dirigenti medici reumatologi: Unità Operativa di Reumatologia Dott. Roberto Bortolotti – È il sostituto del Direttore e il respon- sabile della struttura semplice del Day Hospital reumatologico. Segue l’ambulatorio dei pazienti in terapia con i farmaci biolo- Ospedale Santa Chiara – Trento gici, l’ambulatorio integrato dell’artrite psoriasica ed è il respon- sabile dell’ambulatorio dedicato della osteoporosi. È impegna- to nell’attività ambulatoriale ordinaria. È impegnato nell’attività di ricerca, scientifica e di insegnamento. Dott. Francesco Paolo Cavatorta – Ha incarico di alta professio- nalità ecografia articolare e capillaroscopia. È il responsabile dell’ambulatorio di ecografia articolare e infiltrazioni eco guida- te. Segue l’ambulatorio integrato nefrologico-reumatologico per i pazienti con vasculiti e connettiviti con problemi renali. È impe- gnato nell’attività ambulatoriale ordinaria. È impegnato nell’at- tività di insegnamento e scientifica. Dott.ssa Susanna Peccatori – Ha incarico di alta specialità legato alle pazienti reumatiche in gravidanza e segue l’ambulatorio integrato ginecologico-reumatologico dedicato. Si occupa del LES. Segue, ed è il medico di riferimento, per pazienti ricoverati in regime di ricovero ordinario. È impegnata nell’attività ambu- latoriale ordinaria. Segue (con il Direttore) il progetto riguardan- te le malattie rare. È impegnata nell’attività di insegnamento e scientifica. Dott. Lorenzo Leveghi – Segue i pazienti ricoverati in regime di ricovero ordinario. È impegnato nell’attività ambulatoriale ordi- (Foto Rensi) naria. Segue in particolare i pazienti con sclerodermia. È medico dell’ambulatorio di capillaroscopia. È uno dei medici dell’ambu- latorio integrato di reumatologia pediatrica. È impegnato nell’at- Direttore: dott. Giuseppe Paolazzi tività di insegnamento e scientifica. Dirige e coordina le attività dell’Unità Operativa sia di degenza che ambulatoriali. Coordina ed è impegnato direttamente nell’at- Indirizzo: Largo Medaglie d’Oro, 9. tività degli ambulatori dedicati. Segue l’ambulatorio dei pazienti Piano: ricovero ordinario sesto piano / in terapia con i farmaci biologici, l’ambulatorio integrato di day-hospital, quinto piano, corpo B. reumatologia pediatrica e coordina il percorso integrato per i Telefono: day hospital: caposala 0461 903679; pazienti con fibromialgia. Segue i pazienti con connettiviti e 0461 903925; 903930; 903703 / vasculiti. ricovero ordinario 0461 903265. È impegnato nell’attività scientifica e di ricerca, nell’insegnamen- Fax: day hospital 0461 902445/ to universitario presso l’Università di Verona e nei progetti e ricovero ordinario 0461 903962. aggiornamento dedicati al personale medico e infermieristico. Coordina l’attività scientifica di supporto ai malati reumatici e le L’Unità Operativa di Reumatologia è il centro di riferimento per conferenza sul territorio. la cura delle malattie reumatiche del Trentino. Vi afferiscono 40 41
pazienti affetti da reumatismi articolari infiammatori, da con- intraospedalieri o negli ospedali periferici vengono seguiti in col- nettiviti, vasculiti e patologie dell’osso. In particolare vengono laborazione con i reumatologi dell’U.O. curati pazienti affetti da artrite reumatoide, polimialgia reuma- tica, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, artrite reattive, L’accesso al Day Hospital è filtrato esclusivamente dai medici artriti legate a malattia intestinali, LES, sclerodermia, polimiosite reumatologi dell’U.O. Tale servizio è aperto dalle ore 7,40 alle ed altre patologie infiammatorie del muscolo, dermatomiosite, ore 17 nei giorni di lunedì e martedì e dalle ore 7,40 alle 15 nei Sjogren, connettiviti indifferenziate, sindrome da anticorpi fo- giorni di mercoledì, giovedì e venerdì. Si avvale di 20 letti in sfolipidi, vasculiti maggiori quali arteriti dei grandi vasi, la arte- comune con le UU.OO. di Medicina. In day hospital vengono rite di Horton e di Takayasu, Wegener, Churg Strauss, altre va- ricoverati pazienti che abbisognano di terapie endovena, di te- sculiti ANCA associate, morbo di Behçet. Vengono spesso seguiti rapia con farmaci particolari, di terapia con farmaci immuno- anche pazienti con sarcoidosi, artriti settiche, spondiliti infettive, soppressori endovena, di terapie con biologici endovena e di artriti da cristalli, pazienti con malattie dell’osso come il morbo diagnostiche complicate ove non richiesto il ricovero ordinario. di Paget, algodistrofie riflesse, osteonecrosi, osteoporosi frattu- Il day hospital è ubicato al V piano del nuovo corpo B dell’ospe- rative complicate. dale S. Chiara all’interno del day hospital unico del dipartimento di medicina interna. L’Unità Operativa di Reumatologia è collegata con i principali centri reumatologici italiani. È collegata con l’Università di Pado- Gli ambulatori di reumatologia, ai quali afferiscono pazienti in- va per la specializzazione in Reumatologia. viati dal medico di medicina generale o da altri specialisti, sono attivi nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì con i seguenti Collabora strettamente con la Reumatologia dell’Università di orari: martedì e giovedì ore 13-17; mercoledì 9-13 e 14-17, Verona. È l’unico centro di riferimento per il Trentino per la tera- escluso il primo mercoledì del mese. Le visite non sono nomina- pia con i farmaci “biologici” per la cura in particolare dell’artrite li. Vengono distinte in prime visite, visite secondo sistema di pre- reumatoide e delle spondiloartriti sieronegative. È in grado di notazione RAO e visite di controllo. Il mercoledì mattina è dedi- trattare patologie reumatiche gravi e complesse grazie al coor- cato interamente alle prime visite. Viene garantito un controllo dinamento con altre specialità (in particolare nefrologia, neuro- nominale con specifico reumatologo in caso di diagnosi inizia- logia, pneumologia e dermatologia) presenti all’interno del- le di malattia per un periodo di circa 4 mesi fino a stabiliz- l’ospedale di Trento. È collegata a rete con le Unità Operative di zazione della stessa. L’accesso agli ambulatori è regolato prin- Medicina e Geriatria degli ospedali del Trentino dove esiste un cipalmente attraverso la richiesta di visita al CUP (848 816816). referente per la reumatologia che si coordina con i medici del- È attivo un sistema di prenotazione chiamato RAO, che regola l’Unità Operativa di riferimento. È collegata alle strutture reuma- l’accesso in base alla gravità clinica. È attivo inoltre un sistema tologiche dell’Alto Adige. diretto di prenotazione gestito direttamente dal personale degli L’U.O. di Reumatologia è attivamente impegnata alla formazione ambulatori per gli accessi rapidi e programmati di controllo. Nel- della rete con i medici di medicina generale e con gli specialisti l’ambito dell’ambulatorio vengono eseguite terapie infiltrative ed del territorio. Collabora inoltre attivamente con l’Associazione artrocentesi. Tale accesso, come per le visite rapide di controllo, Trentina Malati Reumatici ATMAR (www.reumaticitrentino.it). dopo prima visita, è regolato dal personale infermieristico degli ambulatori. Il numero di telefono da contattare (ore 11,30-13) è L’U.O. di Reumatologia è organizzata in un reparto di ricovero 0461 903657. Gli ambulatori sono ubicati al II piano della pa- ordinario, in un Day Hospital e in ambulatori dedicati. L’appro- lazzina “Crosina Sartori”. priatezza sia al ricovero ordinario che al ricovero in day hospital sono regolati da specifici criteri. I pazienti in cura con i farmaci “biologici” vengono seguiti presso un ambulatorio dedicato. Tale ambulatorio è ubicato nel Day Per quanto riguarda il ricovero ordinario, l’accesso avviene o Hospital. La prenotazione è gestita direttamente dal personale attraverso il pronto soccorso, o attraverso l’invio del medico di dell’ambulatorio. base (filtrato dal pronto soccorso o dai medici specialisti), o di- rettamente su indicazione del medico specialista dell’U.O. di L’U.O. di Reumatologia si avvale anche del servizio di capil- Reumatologia. I pazienti reumatici ricoverati in altri reparti laroscopia e di ecografia articolare. L’accesso al servizio di 42 43
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