I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR

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I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
Unità Operativa di
                    Reumatologia Ospedale
                    S. Chiara, Trento

QUADERNI ATMAR

    1            I REUMATISMI
I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
In collaborazione con
                    l’Unità Operativa di
                    Reumatologia Ospedale
                    S. Chiara, Trento

QUADERNI ATMAR   I REUMATISMI

    1             Associazione Trentina
                  Malati Reumatici
                  Onlus
I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
Quaderni ATMAR sulle malattie reumatiche                           Sommario
a cura dell’Associazione Trentina
Malati Reumatici – ATMAR

Coordinamento progetto editoriale:                                  4 Presentazione
dott.ssa Annamaria Marchionne, Presidente
Associazione Trentina Malati Reumatici                              7 I reumatismi
Testi:                                                              9 I reumatismi infiammatori
dott. Giuseppe Paolazzi, Direttore dell’Unità Operativa
di Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento e
                                                                   13 I reumatismi degenerativi
dott. Roberto Bortolotti, Responsabile Struttura Semplice          15 I reumatismi extra-articolari
Day Hospital dell’Unità Operativa di Reumatologia
dell’Ospedale S. Chiara di Trento                                  19 L’importanza della diagnosi precoce
Hanno collaborato:                                                 19 I reumatismi: come si manifestano?
dott.ssa Susanna Peccatori, Unità Operativa di
                                                                   21 La terapia
Reumatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento;
dott.ssa Laura Valzolgher, specialista Scienze                     28 È importante il supporto psicologico?
Alimentazione e Nutrizione, Trento;
dott.ssa Mara Marchesoni, Psicologa ATMAR                          30 Sono importanti l’alimentazione e gli stili
                                                                      di vita?
Cura redazionale:
dott.ssa Alessandra Faustini, dott.ssa Chiara San                  33 In sintesi
Giuseppe, Associazione Trentina Malati Reumatici
                                                                   34 Malattie reumatiche e gravidanza
Progettazione e cura grafica:
Studio G. Weber, Trento                                            36 Quanto sono diffuse le malattie
Si ringrazia per la collaborazione:
                                                                      reumatiche in Italia?
l’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale                    38 Cosa dovete fare in presenza di sintomi
S. Chiara di Trento
                                                                      che possono far sospettare una malattia
                                                                      reumatica?
Pubblicazione realizzata con
il contributo non condizionato
di ROCHE                                                           40 Unità Operativa di Reumatologia
                                                                   45 Associazione Trentina Malati Reumatici:
                                                                      una mano alla speranza
© 2009 Associazione Trentina Malati Reumatici – ATMAR
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione
può essere riprodotta, trasmessa in qualsiasi forma o mezzo
elettronico senza l’autorizzazione (www.reumaticitrentino.it).
I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
Presentazione

L’Associazione Trentina Malati Reumatici           possibilità alle persone affette da patologie
ATMAR è un’associazione di volontariato che        reumatiche di conoscere meglio la propria
opera in Trentino dal 1995, con finalità di        malattia e di affrontarla con un approccio più
solidarietà sociale, svolgendo, senza fini di      sereno.
lucro, un’ampia serie di attività in favore di
tutte le persone che soffrono di patologie         Un malato informato può intraprendere con
reumatiche.                                        maggiore consapevolezza il percorso di cura,
                                                   così come la conoscenza dei primi sintomi di
La promozione e la diffusione della                una malattia reumatica può favorire una
conoscenza delle malattie reumatiche               diagnosi precoce, che consente una tempestiva
costituisce un cardine dell’attività informativa   terapia, in grado spesso di bloccare la
dell’ATMAR, realizzata attraverso il sito web      patologia nella fase di esordio.
www.reumaticitrentino.it, il notiziario “Una
mano alla speranza”, i cicli di conferenze e i     Una più partecipata conoscenza delle malattie
convegni dedicati a tematiche di vario ordine      reumatiche può inoltre incentivare una
legate alle patologie reumatiche.                  maggiore considerazione e attenzione nei
                                                   confronti di patologie che, pur essendo spesso
L’ATMAR ha ritenuto opportuno affiancare agli      molto invalidanti e causa di elevati costi
strumenti già disponibili una nuova collana di     sociali, non sono ancora adeguatamente
agili pubblicazioni, dedicate alla descrizione     riconosciute a livello sociale.
delle principali malattie reumatiche, che
troveranno diffusione presso i medici di base,     Il progetto della collana è reso possibile grazie
gli ospedali, gli ambulatori specialistici del     alla collaborazione degli specialisti dell’Unità
Trentino.                                          Operativa di Reumatologia dell’Ospedale
                                                   S. Chiara di Trento, che hanno redatto i testi
Le pubblicazioni hanno un carattere                scientifici, e al contributo di Roche, che ha
divulgativo e sono finalizzate a dare la           garantito il sostegno finanziario all’iniziativa.

                                                           dott.ssa Annamaria Marchionne
                                                                   Presidente ATMAR

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I REUMATISMI
I luoghi comuni sui reumatismi

Quando pensiamo ai reumatismi crediamo di ave-
re le idee abbastanza chiare: pensiamo che si trat-
ti di malattie – non gravi, anche se accompagna-
te da un dolore cronico – che riguardano ossa e
articolazioni, che siano legate all’invecchiamento,
che dipendano dal clima e che prima o poi ne
andremo soggetti tutti.

In realtà cosa sono?

Le malattie reumatiche o reumatismi sono pato-
logie che causano disturbi a carico dell’apparato
locomotore e in generale dei tessuti di sostegno (il
tessuto connettivo) dell’organismo; sono malattie
tra loro molto varie, con gravità differente.
Alcune possono colpire non solo le articolazioni,
le ossa e i tendini ma anche i muscoli, altri tessuti
e organi (come cuore, polmone, rene, intestino,
occhio, pelle), determinando così un interessamen-
to sistemico.

Molti reumatismi sono malattie importanti, che
possono portare a disabilità, perdita di autonomia
funzionale, riduzione della capacità lavorativa e
conseguente scadimento della qualità di vita. Al-
cuni reumatismi possono determinare anche una
riduzione dell’aspettativa di vita legata sia all’evo-
luzione della malattia, sia agli effetti collaterali dei
farmaci, sia al maggior rischio cardiovascolare
che alcune di queste affezioni comportano.

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I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
Le malattie reumatiche comprendono una serie di
oltre 100 patologie che, sulla base dei meccanismi    I reumatismi infiammatori
fisiopatologici che le generano, possono essere di-
stinte in:                                            I reumatismi infiammatori sono in genere i più
                                                      gravi.
                                                      Frequentemente sono indotti da un’infiammazio-
    forme reumatiche (reumatismi) infiammatorie       ne immunomediata, legata cioè al danno che al-
                                                      cune cellule del nostro sistema di difesa (in par-
    forme reumatiche (reumatismi) degenerative        ticolare i linfociti) causano alle articolazioni e/o
                                                      ad altri tessuti dell’organismo.
                                                      Tali cellule invadono la membrana sinoviale che
           forme reumatiche (reumatismi)              riveste internamente le articolazioni, causando –
                  extra-articolari                    attraverso la produzione di molecole infiammato-

Vengono comprese inoltre nell’ambito delle malat-                                  Osso
tie reumatiche le malattie metaboliche dell’osso                               Capsula
(tra cui osteoporosi) e alcune patologie di altre                               fibrosa
competenze specialistiche, legate ad alterazioni                                                        Membrana

                                                          Capsula articolare
endocrino metaboliche, a malattie ereditarie del                                                        sinoviale
tessuto connettivo, a neoplasie, ad affezioni neu-                                                        Cavità
rologiche e neurovascolari, a malattie quali la                                                           liquido
sarcoidosi e ad alcune malattie del sangue.                                                               sinoviale

Le malattie reumatiche sono patologie prevalente-                                                     Legamento
mente femminili (il 75 % dei pazienti).                                        Cartilagine
                                                                                articolare         Osso

Una diagnosi e un trattamento precoci possono
portare a una maggiore possibilità di guarigione.     Articolazione normale. L’articolazione è la struttura
                                                      coinvolta maggiormente, ma non esclusivamente, nella
                                                      gran parte delle malattie reumatiche. Nella sua più classica
                                                      descrizione ci si riferisce al punto di incontro di due capi
                                                      ossei.
                                                      La capsula articolare, i muscoli e i legamenti ne permettono
                                                      la stabilità, ma al tempo stesso una certa mobilità. Le parti
                                                      ossee entrano in contatto attraverso la cartilagine
                                                      articolare. Normalmente la membrana che riveste
                                                      internamente l’articolazione (membrana sinoviale) produce
                                                      una piccola quantità di liquido viscoso che contribuisce a
                                                      ridurre l’attrito e a mantenere integre le superfici articolari.

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I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
rie chiamate citochine – un’infiammazione che           Non sono quindi forme legate all’invecchiamento,
può provocare danni anche irreversibili alle strut-     né a variazioni climatico-meteorologiche o a fat-
ture articolari. Anche il danno ai tessuti extra-ar-    tori ambientali particolari.
ticolari si ha con lo stesso meccanismo immunome-       Non sono forme ereditarie. Può essere presente
diato.                                                  tuttavia una famigliarità, cioè una maggiore
                                                        predisposizione famigliare a sviluppare queste
Il motivo per il quale si instaura questa risposta      forme di reumatismo.
autoimmune (reazione rivolta contro costituenti
propri dell’organismo) non è noto.                      Modello di sviluppo di una malattia infiammatoria cronica
Solo in alcuni casi si può identificare un agente       articolare
eziologico preciso (in genere di tipo infettivo) o
                                                         Predisposizione    Fattori scatenanti: virus, traumi, stress,
riconoscere una causa scatenante legata, ad                 genetica               vaccini, fattori ambientali
esempio, al deposito di microcristalli nell’articola-
zione (come l’acido urico nella gotta).
                                                             Fattori
                                                            ormonali
L’insorgenza di questi reumatismi è condizionata
dalla presenza di fattori genetici predisponenti.
La genetica influenza sia la nascita che l’espressio-
                                                              Risposta           Persistenza             Severità
ne clinica di queste malattie. In un soggetto predi-      infiammatoria          di malattia            di malattia
sposto, fattori ambientali scatenanti come infezio-
ni, stress, vaccini o altre cause, possono indurre
un’alterazione del sistema immune con una rispo-
sta infiammatoria contro sostanze (antigeni) propri     Le malattie reumatiche di questo gruppo
(self) dell’organismo, iniziando così un processo       comprendono:
infiammatorio immunomediato che, in relazione
alla sua gravità e cronicità, potrà portare a danni     artriti croniche infiammatorie:
irreversibili più o meno gravi.                            artrite reumatoide
                                                           artrite psoriasica
Anche gli ormoni sessuali, in particolare gli estro-       spondilite anchilosante
geni, possono avere un ruolo favorente, giustifican-    connettiviti:
do così il perché della netta predominanza di questi       lupus eritematoso sistemico
reumatismi nel sesso femminile.                            connettivite indifferenziata
                                                           sclerodermia
I reumatismi infiammatori possono colpire ogni             sindrome di Sjogren
età, da quella infantile a quella senile. Ciascuna         polimiosite-dermatomiosite
malattia ha un periodo di massima incidenza che,        vasculiti:
in alcune forme, coincide con il periodo fertile e         Wegener
comunque giovane-adulto della persona.                     Churg-Strauss

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I REUMATISMI - Unità Operativa di Reumatologia Ospedale S. Chiara, Trento - ATMAR
Arterite di Horton                                         I reumatismi infiammatori possono colpire
   Behçet                                                     anche i bambini?
   Altre vasculiti
artriti da microcristalli:                                    Molte malattie reumatiche infiammatorie auto-
   gotta                                                      immuni possono colpire anche i bambini. Con il
   pseudogotta (condrocalcinosi)                              termine di artrite idiopatica giovanile si definisco-
artriti associate ad agenti infettivi                         no, in particolare, tutte le artriti croniche, a causa
                                                              ignota, che insorgono prima dei sedici anni di età.
Appartiene al gruppo dei reumatismi infiammatori              Si distinguono varie forme in relazione alla pre-
anche la polimialgia reumatica, malattia molto fre-           senza o meno di sintomi sistemici (febbre, manife-
quente nell’adulto, caratterizzata da progressiva             stazioni cutanee) e al numero di articolazioni inte-
rigidità e impaccio doloroso al cingolo scapolo               ressate. Il decorso è spesso benigno e non invali-
omerale (alle spalle) e al cingolo pelvico (alle an-          dante; in una piccola percentuale di casi, però, la
che) con indici ematici di infiammazione (VES e               malattia può perdurare fino all’età adulta. Le for-
PCR) elevati.                                                 me che colpiscono poche articolazioni sono quelle
                                                              a decorso più favorevole. Le forme che colpiscono
                                                              più articolazioni sono le più severe e necessitano
                          Osso                                di maggiore attenzione terapeutica per evitare li-
                       Capsula                                mitazioni articolari invalidanti e persistenti.
                        fibrosa
                                                Membrana
                                                 sinoviale
                                                  (panno)
                                                              I reumatismi degenerativi
  Capsula articolare

                                                              Il principale reumatismo degenerativo è l’artrosi.
                                                              Si tratta di una malattia articolare cronica caratte-
                                                              rizzata da lesioni degenerative e produttive (si for-
                                                    Cavità
                                                              ma nuovo osso e l’articolazione si ingrossa) a cari-
                                                   liquido    co della cartilagine ar-
                       Cartilagine
                                                 sinoviale    ticolare. Il danno è es-
                        articolare              Osso          senzialmente legato a
                                                              uno squilibrio tra pro-
                                                              cessi distruttivi e ripara-
Nell’artrite reumatoide l’infiammazione articolare cronica    tivi della cartilagine. Ne
conduce ad un eccessivo sviluppo della membrana
                                                              è coinvolta l’intera arti-
sinoviale (“panno sinoviale”) che si fa spazio erodendo la
cartilagine e l’osso circostante creando gonfiore, dolore e   colazione, dalle strut-
indebolendo le strutture articolari con conseguente           ture di contenimento Mano affetta da
deformità e instabilità.                                      (capsula, legamenti) osteoartrosi erosiva.

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alla membrana sinoviale, alla cartilagine e osso        L’artrosi può essere localizzata in singole sedi (ma-
sottostante.                                            ni, grosse articolazioni) o generalizzata quando,
Il fattore di rischio principale è rappresentato dal-   oltre all’interessamento delle mani, è coinvolto al-
l’età nel senso che invecchiando la nostra cartila-     meno un altro distretto articolare (anca, ginocchio).
gine diventa più sensibile ai ripetuti sovraccarichi
e danni. Rivestono poi importanza anche altri fat-
tori come:
– quelli meccanici (particolari lavori usuranti o       I reumatismi extra-articolari
  attività sportive eccessive, traumi);
– il sovraccarico (obesità);
                                                        I reumatismi cosiddetti extra-articolari (o dei “tes-
– fattori legati a malformazioni o instabilità arti-
                                                        suti molli”) comprendono un gruppo di malattie
  colare;
                                                        che coinvolgono principalmente l’apparato ten-
– l’infiammazione (pazienti con artriti sono più a
                                                        dineo e i suoi annessi, le strutture extra-articolari
  rischio).
                                                        quali le capsule, le fasce e l’apparato muscolare.
Anche il sesso (più per le localizzazioni) e i fatto-
                                                        Vengono distinti in forme localizzate come le ten-
ri genetici (specie per la mano) possono essere
                                                        diniti, le periartriti, le borsiti, le sindromi dolorose
favorenti.
                                                        miofasciali e in alcune forme generalizzate.
Le sedi più frequentemente colpite sono:
                                                        Le forme localizzate, molto comuni, sono di natu-
–    la colonna vertebrale (cervicale, lombare);        ra per lo più meccanico-degenerativa (sovraccari-
–    ginocchia;                                         chi). Alcune di queste forme localizzate (borsiti,
–    anca;                                              tendiniti) possono essere presenti anche in malat-
–    mani.                                              tie a carattere infiammatorio come l’artrite reuma-
                                                        toide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilo-
                                                        sante.
Nella osteoartrosi degenera la
cartilagine articolare, si possono
                                                        La forma più comune di reumatismo extra-artico-
liberare minimi frammenti che
inducono un’infiammazione                               lare generalizzato è la sindrome fibromialgica. Si
locale.                                                 tratta di una malattia molto diffusa, specie nel ses-
La rima articolare diventa           Frammenti          so femminile. Non è malattia infiammatoria, non
                                     cartilaginei
irregolare, l’osso                                      conduce a deformità osteoarticolari, né a danni
sottostante reagisce con                                d’organo.
neoproduzione marginale
(osteofiti) che ingrossano           Osteofiti
l’articolazione e ne limitano                           È una malattia ad alto impatto sociale sia come
il movimento.                                           costi che come influenza sulla qualità di vita. È ca-
                                                        ratterizzata da dolore muscolo scheletrico diffuso

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cronico (oltre 3 mesi) associato ad astenia (stan-     poro-mandibolari, a disturbi uditivi (tinniti), a di-
chezza) e presenza di punti dolorosi (chiamati         sturbi nella sfera genitale, urinaria, a sensazioni di
punti tender) evocabili alla visita medica. È una      formicolii, di caldo e freddo spesso localizzati in
forma che causa intenso dolore a tutto al corpo,       zone specifiche del corpo.
riferito spesso come dolore bruciante, spossante,
che logora, continuo, invalidante. Talora il dolore    Il dolore può variare in relazione ai momenti della
può essere accompagnato da rigidità mattutina e        giornata, ai livelli di attività, alle condizioni atmo-
da una impressione soggettiva di gonfiore delle        sferiche e allo stress. Può inizialmente essere loca-
zone dolorose. La stanchezza è spesso profonda e       lizzato (colonna cervicale, spalle) ma poi si diffon-
tale da compromettere la vita sia lavorativa che di    de a tutto il corpo, anche se può essere maggior-
relazione. Frequenti sono i disturbi del sonno, con    mente avvertito in una regione.
sonno non ristoratore e frequenti risvegli notturni.
                                                       La fibromialgia può manifestarsi come patologia a
Il dolore si associa spesso a disturbi intestinali     sè stante o essere concomitante ad altre affezioni
(colon irritabile) a disturbi neurologici (cefalea,    (artrite reumatoide, connettiviti e altre malattie cro-
difetto di concentrazione, vertigini), a dolori tem-   niche).

                                                       La causa di questa sindrome al momento rimane
                                                       ignota. Eventi stressanti (malattie, lutti, traumi fisici
                                                       o psichici, i cosiddetti stressors), alterazioni del
                                                       sonno, possono favorirne l’insorgenza. Anche fat-
                                                       tori genetici pare giochino un ruolo predisponente.

                                                       La sindrome fibromialgica sembra dipendere da
                                                       alterazioni della modalità di percezione del do-
                                                       lore a livello del sistema nervoso centrale.

                            Punti dolorosi nella
                            fibromialgia.

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SINISTRA                           DESTRA
                                                               L’importanza della diagnosi
                                                               precoce
                                                               Specie nelle artriti infiammatorie e nelle connet-
                                                               tiviti, una diagnosi fatta nelle prime settimane di
                                                               malattia, con un trattamento precoce, può porta-
                                                               re alla guarigione o migliorarne l’evoluzione.

                                                               Il trattamento precoce può quindi cambiare radi-
                                                               calmente la storia naturale della malattia.

                                                               È molto importante che in presenza di sintomi sug-
                                                               gestivi di una artrite ci si rivolga subito al medico
                                                               di medicina generale che valuterà il paziente e
                                                               deciderà se inviarlo allo specialista. Il periodo nel
                                                               quale una terapia ben condotta può modificare la
                                                               storia naturale della malattia viene chiamato “fine-
                                                               stra terapeutica”.

Segni di attenzione (“red flags”) per artrite precoce (dalle
linee guida Società Italiana Reumatologia).                    I reumatismi: come si
Legenda: La presenza dei seguenti segni e sintomi rende
                                                               manifestano?
opportuno l’invio del paziente allo specialista reumatologo
                                                               I sintomi causati dalla malattie reumatiche sono
           Tumefazione a carico di 3 o più articolazioni,      molteplici; limitandosi all’apparato locomotore il
           persistente da più di 12 settimane                  sintomo preminente è il dolore accompagnato da
                                                               limitazione della funzione.
           Dolore a livello dei polsi e delle piccole
           articolazioni di mani e piedi:                      L’artrite si manifesta generalmente con dolore, tu-
           –   metacarpo-falangee                              mefazione, calore e rossore delle articolazioni.
           –   interfalangee prossimali
           –   metatarso-falangee
                                                               La presenza di dolore alle piccole articolazioni
           Rigidità al risveglio superiore a 30 minuti         delle mani associata a tumefazione locale, la pre-

18                                                                                                               19
senza di rigidità mattutina maggiore di trenta mi-
nuti, il dolore alla stretta di mano (il “segno della           La terapia
gronda”), devono far sospettare la presenza di
una forma reumatica infiammatoria in particolare                La terapia delle malattie reumatiche varia molto in
se i disturbi persistono per più di sei settimane.              relazione al tipo di malattia. Nei reumatismi in-
                                                                fiammatori gli obiettivi del trattamento sono diversi
Caratterizzano l’artrosi il dolore da carico artico-            anche a seconda della fase della malattia.
lare, la limitazione del movimento, la deformazio-              In generale la terapia mira al controllo:
ne e gli scrosci (rumori) articolari.                           – del dolore
                                                                – dell’infiammazione
Alcune malattie reumatiche, specie se a carattere               – dell’evoluzione in danno permanente.
sistemico, possono accompagnarsi a febbre, ma-
lessere generale, calo ponderale, astenia e sinto-              Su cosa si basa la terapia?
mi legati al coinvolgimento di organi interni come
polmone, cuore, rene, sistema nervoso.                          La terapia si basa sull’uso di farmaci sintomatici
                                                                (agiscono sui sintomi senza modificare il decorso
                                                                della malattia) e sull’uso di farmaci specifici (co-
                                                                siddetti farmaci di fondo), in grado di agire sui
                                                                meccanismi ezio-patogenetici e di interrompere o
                                   Piede con artrite acuta.
                                                                rallentare la progressione e il conseguente danno
                                                                causato dalla malattia.

                                                                I farmaci sintomatici comprendono gli antinfiam-
                                                                matori classici non steroidei (cosiddetti FANS), gli
                                                                analgesici (farmaci che controllano il dolore) e i
                                                                cortisonici.

                                                                Quali sono i rischi e i benefici dei farmaci
                                                                sintomatici?

                                                                I cortisonici rappresentano un’arma essenziale per
                                   Segno della gronda:          la cura dei reumatismi infiammatori. Il loro utiliz-
                                   la compressione della        zo è fondamentale per il controllo della fase acu-
                                   mano a livello delle arti-
                                                                ta di malattia. Nell’artrite reumatoide, a bassi do-
Mano con artrite precoce.          colazioni metacarpo-
È presente una tumefazione         falangee (alla giunzione     saggi, vengono considerati dei veri e propri far-
alle articolazioni interfalangee   tra mano e dita) provoca     maci di fondo. L’uso protratto può peraltro com-
prossimali.                        dolore.                      portare degli effetti dannosi a carico dell’osso,

20                                                                                                                21
della cute, dei vasi oltre a favorire l’insorgenza di     pacità di inibire, come alcuni antidepressivi usati
cataratta, diabete, ipertensione. Gli effetti colla-      nella terapia del dolore cronico, la ricaptazione
terali sono in gran parte legati alla dose usata e        della serotonina e della noradrenalina. Per questo
alla dose cumulativa (più alto il dosaggio raggiun-       motivo trova indicazione anche nel dolore della
to maggiori sono gli effetti collaterali).                sindrome fibromialgica.
I cortisonici possono anche essere usati localmente
attraverso la loro infiltrazione nelle articolazioni      Può dare effetti indesiderati quali vertigini, nau-
infiammate.                                               sea, sonnolenza e sudorazione. Non può essere
                                                          somministrato in pazienti con epilessia o che ab-
Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) sono             biano sofferto di convulsioni. La sua posologia va
farmaci ampiamente usati in tutte le forme reuma-         aumentata lentamente e adattata al singolo pa-
tiche. Il loro utilizzo va fatto con moderazione, su      ziente.
indicazione medica, in particolare nelle persone
anziane, per i possibili danni a carico dell’appa-
rato gastroenterico, del rene e del sistema cardio-       Quali sono i più comuni farmaci di fondo
circolatorio.                                             usati?

Anche i nuovi farmaci antinfiammatori (cosiddetti         I farmaci di fondo più usati sono il methotrexate,
Coxibs), meno dannosi a livello gastro-intestinale,       l’idrossiclorochina, la ciclosporina, la leflunomide
vanno usati su indicazione precisa e per brevi            e la salazopirina.
periodi per la loro possibile tossicità cardiova-
scolare, dalla quale non sono comunque esenti             Il methotrexate è sicuramente il farmaco conside-
nemmeno i comuni antinfiammatori.                         rato di riferimento per la cura delle artriti croniche
                                                          infiammatorie.
Per quanto riguarda gli analgesici puri, si posso-        Altri farmaci, quali la ciclofosfamide, la azatio-
no dividere in analgesici non narcotici (analgesici       prina e il micofenolato, sono indicati in casi par-
semplici) e narcotici (o oppioidi ad azione sul si-       ticolari.
stema nervoso centrale).                                  Sono farmaci che vanno controllati nei loro effet-
                                                          ti collaterali, diversi nelle singole molecole. Il loro
Il più usato degli analgesici semplici, non narcotici,    beneficio peraltro, se usati con giusta indicazione,
è il paracetamolo. Alle dosi comunemente usate di         è maggiore dei rischi connessi ai loro possibili ef-
1-2 grammi al giorno possiede pochi effetti col-          fetti indesiderati e-o collaterali.
laterali ed è praticamente privo di attività gastro-
lesiva. Fra gli analgesici centrali i più usati sono la   Il loro impiego è quindi essenziale perché mira a
codeina, in associazione con il paracetamolo, e il        bloccare i meccanismi della malattia limitandone
tramadolo. Quest’ultimo farmaco possiede un’at-           i danni. Non sono farmaci che il paziente può ge-
tività analgesica in parte mediata dal suo legame         stire da solo. La loro assunzione deve essere rego-
ai recettori oppioidi e in parte legata alla sua ca-      lare, continuativa e sotto il controllo medico.

22                                                                                                            23
Cosa sono i farmaci cosiddetti “biologici”?               Qual è il ruolo della terapia non
                                                          farmacologica?
Sono farmaci di recente introduzione, nati dall’in-
gegneria molecolare.                                      Oltre alla terapia farmacologica rivestono impor-
                                                          tanza anche le norme legate al risparmio artico-
Non si tratta quindi di farmaci “naturali” e privi di     lare (economia articolare). Si tratta di suggeri-
controindicazioni.                                        menti volti all’utilizzo più corretto delle articola-
Essi agiscono contro le molecole o le cellule mag-        zioni infiammate.
giormente responsabili della infiammazione croni-
ca. Sono farmaci complessi che richiedono una             La fisiochinesiterapia può avere un ruolo, se pure
gestione attenta, attuata in strutture specialistiche.    coadiuvante.
Hanno un buon profilo rischio/beneficio, pur pre-         Il suo effetto benefico peraltro è in genere di bre-
sentando possibili, seppur rari, effetti collaterali      ve durata.
anche gravi specie per quanto riguarda il rischio
infettivo.                                                Anche i trattamenti balneotermali e con “bagni di
Questi farmaci sono riservati alle forme reumati-         fieno” possono dare giovamento; come le cure
che che non rispondono alle terapie tradizionali.         fisiochinesiterapiche, vanno utilizzati in particolare
Sono farmaci molto efficaci, vanno considerati dei        nei reumatismi extra-articolari e degenerativi.
veri e propri farmaci di fondo, hanno dimostrato
di essere in grado di bloccare l’attività e l’evolu-
zione, anche erosiva, di malattia; permangono               Il paziente con articolazioni tumefatte e dolenti limita i movimenti.
peraltro ancora alcuni dubbi sulla loro sicurezza           Purtroppo, il “non uso” contribuisce ad aggravare il deterioramento
                                                            delle strutture articolari. Per evitare ulteriori problemi si deve program-
a lungo termine.                                            mare una serie di esercizi facili, da eseguire a casa propria senza
                                                            aiuto di altre persone (chinesiterapia attiva non assistita). Ci sarà bi-
                                                            sogno di assistenza solo in caso di grave debolezza.
Esiste una terapia chirurgica?

La terapia chirurgica ha principalmente lo scopo
di prevenire le lesioni e le deformità articolari, cor-
reggere le complicanze, sostituire le articolazioni                                                          A                B
funzionalmente compromesse (protesi) o, se ciò                   A               B
                                                                                            Scopo degli esercizi:
non è possibile, immobilizzarle completamente a                                             – conservare e migliorare la mobilità
scopo antalgico.                                                                              articolare
                                                                                            – ostacolare la tendenza all’anchilosi
Il trattamento ortopedico va integrato con quello                                             (blocco) delle articolazioni
reumatologico e riabilitativo. Il piano di cura do-                                         – mantenere la coordinazione dei pre-
                                                                                              cisi e complessi movimenti delle dita
vrebbe definire il “quando, come e dove” interve-                                           – mantenere “in forma” muscoli, ten-
nire. L’indicazione si stabilisce sulla base della                                            dini, ossa e tutte le altre componenti
obiettività, della valutazione funzionale, dei dati di                                        delle mani, compresa la cute e la cir-
                                                               A                 B            colazione.
attività della malattia e delle indagini radiografiche.

24                                                                                                                                    25
gliora il controllo del dolore, migliora anche la
                                                                                stanchezza.

                                                                                Nelle patologie infiammatorie (come nelle artriti
                     A                               B                          croniche) l’esercizio va adeguato alla fase di malat-
 Quando si afferra un oggetto con tutte le dita si mettono in funzione i mu-    tia: non si può chiaramente sovraccaricare un’arti-
 scoli flessori (fig. A, freccia nera) la cui azione determina lo spostamento
 in senso palmare (sublussazione) della prima falange (osso tratteggiato).
                                                                                colazione infiammata che va tenuta a riposo.
 Se un processo infiammatorio interessa le articolazioni alla base delle di-
 ta (articolazioni MetaCarpoFalangee=MCF) si realizza più facilmente la         Dati recenti documentano che anche nelle artriti
 sublussazione (spostamento) della prima falange. Quando l’oggetto è di
 piccole dimensioni è più facile che la falange si sposti (fig. A, freccia      croniche (come l’artrite reumatoide) l’esercizio fi-
 rossa grande). Se invece l’oggetto è di grandi dimensioni la forza diven-      sico è in grado, oltre a migliorare la performance
 ta inferiore (fig. B, freccia rossa piccola). Ne consegue che si afferrano
 con minor rischio di sublussazione oggetti di grandi dimensioni.               della persona, l’aspetto cardio-vascolare e la for-
                                                                                za muscolare, di ridurre l’attività di malattia e l’in-
                                                                                fiammazione.

Sia i trattamenti fisiatrici che quelli balneotermali                           In sintesi
vanno riservati in genere alle forme reumatiche
non infiammatorie di grado lieve-moderato.                                      L’esercizio fisico moderato preserva la normalità
                                                                                della cartilagine articolare, riduce l’infiammazio-
È utile l’esercizio nelle malattie                                              ne, riduce il dolore, migliora il trofismo muscolare,
reumatiche?                                                                     riduce il rischio cardiovascolare spesso aumentato
                                                                                nei pazienti con malattie reumatiche croniche in-
L’esercizio porta benefici ai pazienti affetti da                               fiammatorie.
malattie reumatiche.                                                            La sua intensità deve essere moderata (il paziente
Non c’è dubbio che un esercizio adeguato, non                                   deve essere in grado di parlare mentre fa eserci-
eccessivo, è fondamentale per mantenere un buon                                 zio e non essere mai
trofismo muscolare, per nutrire la cartilagine arti-                            in affanno), deve es-
colare e rallentare i processi degenerativi della                               sere svolto con rego-
stessa. Va evitato peraltro ogni sovraccarico che                               larità (almeno 20 mi-
rappresenta un fattore di rischio per il danno carti-                           nuti tre volte alla setti-
lagineo.                                                                        mana) e va rapporta-
                                                                                to al tipo e all’attività
L’esercizio fisico aerobico, moderato,                                          di malattia e alle
regolare è una forma di terapia                                                 eventuali co-patologie
                                                                                presenti.
I suoi benefici sono evidenti nel controllo di alcu-
ni sintomi presenti nella sindrome fibromialgica;
ne evita il “decondizionamento” muscolare, mi-

26                                                                                                                                  27
malattia grave e alla convivenza con essa, si tro-
È importante il supporto                                va di fronte a problematiche di vario ordine, che
                                                        possono essere causa di disagio, e che sono spes-
psicologico?                                            so correlate:
                                                        1. alla malattia e alle terapie
La malattia cronica costituisce un evento ad alto
                                                        2. ai significati attribuiti alla malattia dalla
impatto psicologico, che può alterare l’equilibrio
                                                           persona
psicofisico della persona.
                                                        3. alle conseguenze psicosociali della malattia
                                                        4. alla relazione medico-paziente
Le malattie reumatiche, a causa del loro decorso
                                                        5. all’immagine sociale della malattia
cronico, generano un cambiamento in diversi
aspetti della vita di chi ne è colpito. Esse coinvol-   Alcune malattie reumatiche, infatti, sono oggetto di
gono la persona nella sua globalità, interessan-        immagini sociali che hanno poco a che fare con il
do sia il piano fisico che quello psicologico e so-     sapere scientifico, ma che fanno sì che a volte non
ciale. Il benessere percepito dipende dai significati   ci sia, a livello sociale, un adeguato supporto e
attribuiti alla malattia stessa e alla capacità del     riconoscimento di tali patologie e della sofferenza
soggetto di affrontare e adattarsi a situazioni mol-    ad esse associata.
to difficili. Ogni persona ha, infatti, un proprio
concetto di salute e di malattia, un proprio modo       Il disagio psicologico può essere descritto come
di leggere e interpretare ciò che le accade, in         una mancata sintonia con noi stessi e con il nostro
base alla propria esperienza, storia e vissuti. La      ambiente, disequilibrio che ci crea sofferenza e
diagnosi di una malattia cronica, spesso rimette in     peggiora la nostra qualità di vita. La persona
discussione questo concetto di salute, quelli che noi   malata si trova in un momento di confusione e, in
consideriamo i nostri limiti e le nostre risorse.       generale, di crisi, in cui i punti di riferimento a cui
                                                        prima poteva ancorarsi non sono più validi, e si
Il momento della diagnosi, se da un lato significa      trova quindi costretta a rivederli per modificarli o
poter dare finalmente un nome al proprio males-         per crearne di nuovi, ma non sa ancora con cosa
sere, dall’altro è in genere causa di disorienta-       sostituirli. La reazione di fronte a un cambiamen-
mento, scoraggiamento, senso di impotenza e di          to di vita, può avere effetti diversi: da un lato può
forti emozioni come la paura, la rabbia, la tristez-    mettere in moto un positivo adattamento al nuovo
za. Il significato attribuito alla diagnosi varia da    stato, dall’altro può invece causare un aumento
una persona all’altra: per alcune l’idea di avere       significativo dei livelli di ansia e di depressione.
una malattia rappresenta qualcosa di inaccettabi-       Un buon adattamento può segnare l’apertura ad
le, per altre finalmente la risposta alle loro doman-   una nuova condizione di vita non necessariamente
de, per altre ancora costituisce una nuova possibi-     peggiore, ma semplicemente diversa dalla prece-
lità, l’occasione per rivedere le proprie priorità e    dente, riuscendo a creare, nella persona, nuove
gerarchie di valori.                                    prospettive e occasioni di tipo psicologico, socia-
La persona malata, in seguito alla diagnosi di una      le e spirituale.

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Importanti risorse per ridurre il disagio                di un corretto stile di vita in grado di migliorare la
psicosociale e promuovere un buon                        qualità della stessa.
adattamento alla malattia, possono essere                È molto importante cercare di mantenere un peso
costituite da:                                           entro un intervallo fisiologico e contrastare l’ecces-
                                                         so ponderale che porta all’obesità, a sua volta poi
• un rapporto di fiducia con lo specialista e il me-     associata ad un peggioramento della situazione
  dico di base, che svolgono un ruolo centrale           articolare (specie per il carico eccessivo) e a un
  nell’accompagnare la persona malata nel per-           aumentato rischio di complicanze metaboliche e
  corso terapeutico-assistenziale;                       cardiovascolari legate essenzialmente alla atero-
• gruppi di auto mutuo aiuto , nati nell’ambito          sclerosi.
  dell’Associazione Malati Reumatici, in cui la          L’aterosclerosi accelerata (precoce) rappresenta
  persona ha la possibilità di confrontarsi con          un problema importante in molte malattie reuma-
  altri malati e con i famigliari, condividendo          tiche, in particolare nell’artrite reumatoide e nel
  esperienze e sentendosi meno sola di fronte            Lupus (LES) ed è legata, indipendentemente dalla
  alla sua malattia e sofferenza;                        presenza dei tradizionali fattori di rischio cardio-
• gruppi guidati da un esperto che aiuta i com-          vascolare quali l’ipertensione arteriosa, il fumo di
  ponenti a confrontarsi su tematiche inerenti la        sigaretta, la ipercolesterolemia, il diabete, anche
  malattia, con particolare attenzione alle risor-       all’infiammazione presente in queste malattie, alla
  se dei partecipanti e alle strategie messe in atto     ridotta attività fisica, e anche ai possibili effetti col-
  per la gestione della sofferenza;                      laterali delle terapie farmacologiche.
• un intervento psicologico individuale.                 I pazienti con malattie reumatiche infiammatorie
                                                         devono quindi porre molta attenzione allo stretto
                                                         controllo dei tradizionali fattori di rischio cardio-
                                                         vascolare per evitare il rischio maggiore, legato
                                                         quindi anche alla malattia in sé, di sviluppare pro-
Sono importanti l’alimentazione                          blemi cardiaci (cardiopatia ischemica) o cerebrali
                                                         (accidenti vascolari quali l’ictus).
e gli stili di vita?
                                                         Che tipo di alimentazione è consigliata?
I pazienti che soffrono di patologie reumatiche
devono porre attenzione a una alimentazione              Lo stile alimentare più corretto è quello legato alla
corretta e a uno stile di vita sano che preveda          cosiddetta dieta mediterranea, dieta a basso te-
l’abolizione dell’abitudine del fumo (fattore di ri-     nore di grassi saturi, di proteine animali e ricca in
schio di malattia e di evoluzione più grave in par-      cereali integrali, frutta e verdura e olio di oliva.
ticolare nell’artrite reumatoide), la riduzione del      Tale dieta può contribuire a ridurre i meccanismi
consumo di alcool, un adeguato riposo notturno e         dell’infiammazione.
la pratica regolare di una attività motoria di lieve     Il consumo di alimenti ricchi in omega tre, conte-
– moderata intensità. Tutti questi fattori fanno parte   nuti nel pesce e in particolare nei pesci grassi

30                                                                                                              31
come il tonno, lo sgombro, le sardine e il salmone
va incoraggiato. Gli omega tre, che l’organismo         In sintesi
non può sintetizzare e vanno quindi introdotti con
gli alimenti, hanno un’azione antinfiammatoria,         Le malattie reumatiche sono affezioni molto com-
riducendo le molecole infiammatorie, l’attivazione      plesse e tra loro differenti. La diagnosi deve essere
delle stesse e di alcuni enzimi che causano danno       precoce. Vanno chiariti al paziente il tipo di ma-
alla cartilagine e all’osso.                            lattia, la sua evoluzione, la proposta di trattamen-
Sono valide alcune norme generali che prevedo-          to. Considerata la cronicità delle malattie va in-
no di adeguare gli apporti energetici (le calorie)      staurato con il paziente un rapporto di reciproca
alle necessità della singola persona, attraverso        fiducia, perché la terapia non è solo necessaria-
una alimentazione il più possibile varia e bilancia-    mente farmacologica.
ta, con pasti regolari e apporto energetico ben         È dalla combinazione tra diagnosi precisa, possi-
calibrato e distribuito nel corso della giornata (tre   bilmente precoce, introduzione del migliore tratta-
pasti e due spuntini). L’alimentazione dovrebbe         mento possibile, stretto controllo della malattia e
essere naturalmente il più possibile equilibrata        adeguato rapporto medico-paziente che si posso-
negli apporti dei vari nutrienti: carboidrati, prote-   no ottenere i migliori risultati.
ine, grassi. In particolare è bene cercare di limita-
re il consumo di zuccheri semplici, dolci o bevande     M EDICO M.G.            REUMATOLOGO             FISIATRA      O RTOPEDICO
zuccherate, che andranno aboliti nel caso siano          Aspetti clinici      Diagnosi di AR
                                                         suggestivi           Valutazione basale
già presenti alterazioni del metabolismo degli zuc-      per artrite.         e fattori prognostici
cheri (diabete o intolleranza glucidica). Una o due      Invio per AR         DMARDs entro 3
                                                         precoce              mesi.
porzioni di verdura, cotta o cruda, non dovrebbe-                             Principi di economia    Indicazione chirurgica
ro mai mancare ad ogni pasto. Va limitato l’ap-                               articolare.
porto di grassi. Per quanto riguarda i condimen-                              Considera terapia
                                                                              locale o generale
ti, è meglio preferire quelli vegetali insaturi o                             steroidea
monoinsaturi (oli di oliva o monoseme) rispetto a
                                                        Verifica / controllo cura        Risposta       FKT
quelli di origine animale (burro, lardo, strutto).        e attività di malattia         inadeguata     Terapia
Insaccati e salumi andranno ridotti per lo stesso                                                       occupazionale
motivo. I formaggi vanno limitati nella frequenza                             Cambio DMARDs o t.        in piccoli
                                                                              di associazione o         gruppi
di consumo e nella quantità poiché hanno un ele-                              farmaci biologici.
vato apporto di grassi saturi e calorie. È meglio                             Considera terapia
preferire come fonti alimentari di calcio, latte e                            steroidea locale /
                                                                              generale / boli
yogurt magri. Gli antiossidanti contenuti negli ali-
menti paiono essere utili nel ridurre l’infiammazio-     Risposta                      Alterazione biomeccanica o alto rischio
                                                         adeguata                       di rapido deterioramento funzionale
ne e nel ridurre gli effetti dannosi che la stessa
porta ai tessuti dell’organismo.                                              Periodico controllo        FKT mirata
                                                                              attività / funzione,       pre e post
                                                                              effetti della terapia      intervento

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Ci sono situazioni particolari?
Malattie reumatiche e
                                                      Qualora vi sia la positività nel sangue di alcuni
gravidanza                                            anticorpi, chiamati antifosfolipidi, i rischi di aborti
                                                      e parti prematuri sono maggiori. In questi casi le
Molte malattie reumatiche colpiscono donne in età     future mamme dovranno sottoporsi a terapie con
fertile. Fino ad alcuni anni fa le pazienti con ma-   aspirina e/o eparine a basso peso molecolare per
lattie reumatiche infiammatorie (come il Lupus)       ridurre i rischi materni e fetali. Anche la positività
venivano dissuase dall’intraprendere una gravi-       di altri autoanticorpi (come gli anti SS A) presen-
danza. Attualmente la situazione è diversa, anche     ti in alcune connettiviti (come il Sjogren e il LES),
in relazione ai progressi ottenuti con le terapie     richiede un particolare monitoraggio della gravi-
disponibili. Numerosi studi clinici hanno eviden-     danza per il rischio di complicanze fetali.
ziato come pazienti con Lupus (LES) in remissione     Vi sono alcune malattie reumatiche come il LES
abbiano un’alta probabilità di successo gravidico.    che tendono ad avere riacutizzazioni in corso di
                                                      gravidanza, in particolare nel I e II trimestre e in
Cosa è importante fare?                               fase di puerperio. Altre malattie come l’artrite reu-
                                                      matoide tendono a restare in fase quiescente du-
È molto importante che in pazienti affette da ma-     rante la gravidanza, con possibile riacutizzazione
lattie reumatiche la gravidanza sia programma-        poi nel puerperio.
ta e seguita in collaborazione dal ginecologo e       Molte giovani donne sono preoccupate dal fatto
dal reumatologo. Vi sono situazioni in cui una        che determinate terapie possano causare sterilità
gravidanza espone a rischio elevato sia la madre      o comunque riduzione della fertilità. A questo pro-
che il feto, come ad esempio nel caso di un LES       posito, occorre ricordare che è possibile ridurre
attivo con impegno renale, cerebrale, cardiaco. In    molto i rischi di sterilità mettendo a riposo l’ovaio
questi casi la gravidanza è controindicata e va ri-   con terapie specifiche, rendendolo così meno vul-
mandata. La programmazione della gravidanza è         nerabile al farmaco.
particolarmente utile anche in relazione all’assun-
zione di farmaci. Vi sono infatti farmaci che van-    Può essere usata la terapia
no assolutamente sospesi almeno 3-6 mesi prima        anticoncezionale?
di intraprendere una gravidanza (come ad esem-
pio il methotrexate, la leflunamide, la ciclofo-      Un aspetto che frequentemente pone problemi alle
sfamide). Altri farmaci possono essere continuati e   pazienti reumatiche è quello della terapia anticon-
non sospesi (come, ad esempio, l’idrossiclorochi-     cezionale. In alcune malattie reumatiche, e in par-
na), proprio in relazione al rischio di riacutizza-   ticolare nel LES, l’uso della terapia estroprogesti-
zioni di malattia reumatica in corso di gravidan-     nica è in genere sconsigliato, in quanto questi or-
za.                                                   moni potrebbero facilitare riacutizzazioni di ma-
                                                      lattia. È molto importante comunque affrontare il
                                                      problema con il proprio ginecologo e con il reu-

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matologo. Infatti non in tutte le patologie la terapia   articolare. La prevalenza di reumatismo infiamma-
estroprogestinica è controindicata. Va identificata      torio è di circa il 3%. Negli ultimi anni l’incidenza
la terapia anticoncezionale adatta a ciascuna pa-        delle patologie reumatiche, in particolare delle
ziente.                                                  forme autoimmuni, appare in aumento.

                                                         E in Trentino?

Quanto sono diffuse le                                   DIFFUSIONE DELLE PRINCIPALI AFFEZIONI REUMATICHE
                                                                            IN TRENTINO
malattie reumatiche in Italia?
                                                         Patologia                   Incidenza               Prevalenza
Possiamo affermare che le malattie reumatiche, in                                    (casi/anno)             (casi presenti in media)
gran parte rappresentate da affezioni croniche,          ARTRITE REUMATOIDE          145                     1500
sono tra le malattie più diffuse in tutto il mondo. In
                                                         OSTEOPOROSI                                         37000
Europa colpiscono circa 100 milioni di persone e
rappresentano la prima causa di dolore e disa-           OSTEOPOROSI complicata 700-1000                     13000
bilità. Possono esordire in qualsiasi età compresa                                   (fratture femorali) (con frattura vertebrale)

la giovanile. Spesso sono a evoluzione invalidan-                                    1500
te.                                                                                  (fratture vertebrali)
                                                         ARTROSI SINTOMATICA rilevante                       20000
In Italia sono presenti in una percentuale pari al       COXARTROSI sintomatica                              6000-10000
26.7% della popolazione adulta. Ogni anno in             GONARTROSI sintomatica                              15000-18000
Italia le malattie reumatiche croniche causano la
                                                         OSTEOARTROSI MANI sintomatica                       13000-16000
perdita di 23 milioni di giornate di lavoro. Occu-
pano inoltre il secondo posto tra le cause di inva-      SPONDILOARTRITI SIERONEGATIVE                       5000
lidità e rappresentano il 27% delle pensioni di in-      FIBROMIALGIA                                        9700
validità totali.                                         LES                         12-15                   150
                                                         DERMATO/POLIMIOSITE         4                       40-50
L’incidenza è diversa nelle varie età a seconda del
                                                         SCLERODERMIA                7                       120
tipo di affezione. Molte di queste malattie, in par-
ticolare alcune forme infiammatorie articolari e le      MORBO DI SJOGREN                                    2000
connettiviti, colpiscono l’età fertile. Alcune invece,   VASCULITI                    3-7                    100
quali la gotta, l’artrosi, l’osteoporosi ma anche        (eccetto arterite di Horton)
l’artrite reumatoide, aumentano con l’aumentare          ARTERITE DI HORTON          12                      200-260
dell’età. L’artrosi e i reumatismi extrarticolari sono   POLIMIALGIA REUMATICA 30-80                         1100-1200
sicuramente i più diffusi. Si può stimare che circa
                                                         GOTTA                                               3000
l’8.9% della popolazione adulta soffra di artrosi e
                                                         CONDROCALCINOSI                                     7000
una pari percentuale soffra di reumatismo extra-

36                                                                                                                               37
I medici avvieranno un percorso diagnostico-te-
Cosa dovete fare in presenza                             rapeutico mirato e integrato in relazione alla com-
di sintomi che possono far                               plessità della patologia, anche con il supporto dei
                                                         seguenti specialisti, in modo da affrontare la ma-
sospettare una malattia                                  lattia su più livelli:
reumatica?                                               –   fisiatra e fisioterapista
                                                         –   ortopedico
                                                         –   dietologo
Andate dal vostro medico di base (molti medici di        –   psicologo clinico
base in Trentino hanno seguito i corsi di aggiorna-
mento a loro rivolti dall’Unità Operativa di Reuma-      e ogni altro specialista necessario: neurologo, ne-
tologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento).           frologo, dermatologo, ecc.

Una volta valutati i sintomi ed eventuali esami, il      Il reumatologo stabilirà la frequenza delle visite di
vostro medico stabilirà se avete bisogno di una          controllo per il monitoraggio della malattia e del-
visita specialistica reumatologica (non tutte le ma-     la terapia; verrà coadiuvato dal vostro medico di
lattie reumatiche sono gravi) e quale grado di ur-       medicina generale specie per quanto riguarda il
genza vi occorre.                                        controllo dell’attività di malattia, il monitoraggio
                                                         dei farmaci e i periodici esami di controllo.
Vi assegnerà un codice con il quale prenotarla
presso il CUP secondo il sistema RAO (“Raggrup-
pamenti di attesa omogenei” a seconda della gra-
vità).

Se vi diagnosticano una patologia
reumatica importante

Non spaventatevi, come abbiamo visto la diagnosi
precoce e i nuovi farmaci possono garantirvi una
buona qualità di vita e l’Associazione Trentina
Malati Reumatici vi può sostenere in molti modi.

Verrete presi in cura dai medici dell’Unità Opera-
tiva di Reumatologia o dagli specialisti in Reuma-
tologia di altre strutture accreditate che lavorano in
collaborazione con l’Unità Operativa di Reumato-
logia.

38                                                                                                         39
Dirigenti medici reumatologi:
Unità Operativa di
Reumatologia                                                           Dott. Roberto Bortolotti – È il sostituto del Direttore e il respon-
                                                                       sabile della struttura semplice del Day Hospital reumatologico.
                                                                       Segue l’ambulatorio dei pazienti in terapia con i farmaci biolo-
Ospedale Santa Chiara – Trento                                         gici, l’ambulatorio integrato dell’artrite psoriasica ed è il respon-
                                                                       sabile dell’ambulatorio dedicato della osteoporosi. È impegna-
                                                                       to nell’attività ambulatoriale ordinaria. È impegnato nell’attività
                                                                       di ricerca, scientifica e di insegnamento.
                                                                       Dott. Francesco Paolo Cavatorta – Ha incarico di alta professio-
                                                                       nalità ecografia articolare e capillaroscopia. È il responsabile
                                                                       dell’ambulatorio di ecografia articolare e infiltrazioni eco guida-
                                                                       te. Segue l’ambulatorio integrato nefrologico-reumatologico per
                                                                       i pazienti con vasculiti e connettiviti con problemi renali. È impe-
                                                                       gnato nell’attività ambulatoriale ordinaria. È impegnato nell’at-
                                                                       tività di insegnamento e scientifica.
                                                                       Dott.ssa Susanna Peccatori – Ha incarico di alta specialità legato
                                                                       alle pazienti reumatiche in gravidanza e segue l’ambulatorio
                                                                       integrato ginecologico-reumatologico dedicato. Si occupa del
                                                                       LES. Segue, ed è il medico di riferimento, per pazienti ricoverati
                                                                       in regime di ricovero ordinario. È impegnata nell’attività ambu-
                                                                       latoriale ordinaria. Segue (con il Direttore) il progetto riguardan-
                                                                       te le malattie rare. È impegnata nell’attività di insegnamento e
                                                                       scientifica.
                                                                       Dott. Lorenzo Leveghi – Segue i pazienti ricoverati in regime di
                                                                       ricovero ordinario. È impegnato nell’attività ambulatoriale ordi-
                                                      (Foto Rensi)     naria. Segue in particolare i pazienti con sclerodermia. È medico
                                                                       dell’ambulatorio di capillaroscopia. È uno dei medici dell’ambu-
                                                                       latorio integrato di reumatologia pediatrica. È impegnato nell’at-
Direttore: dott. Giuseppe Paolazzi                                     tività di insegnamento e scientifica.
Dirige e coordina le attività dell’Unità Operativa sia di degenza
che ambulatoriali. Coordina ed è impegnato direttamente nell’at-       Indirizzo: Largo Medaglie d’Oro, 9.
tività degli ambulatori dedicati. Segue l’ambulatorio dei pazienti     Piano:     ricovero ordinario sesto piano /
in terapia con i farmaci biologici, l’ambulatorio integrato di                    day-hospital, quinto piano, corpo B.
reumatologia pediatrica e coordina il percorso integrato per i         Telefono: day hospital: caposala 0461 903679;
pazienti con fibromialgia. Segue i pazienti con connettiviti e                    0461 903925; 903930; 903703 /
vasculiti.                                                                        ricovero ordinario 0461 903265.
È impegnato nell’attività scientifica e di ricerca, nell’insegnamen-   Fax:       day hospital 0461 902445/
to universitario presso l’Università di Verona e nei progetti e                   ricovero ordinario 0461 903962.
aggiornamento dedicati al personale medico e infermieristico.
Coordina l’attività scientifica di supporto ai malati reumatici e le   L’Unità Operativa di Reumatologia è il centro di riferimento per
conferenza sul territorio.                                             la cura delle malattie reumatiche del Trentino. Vi afferiscono

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pazienti affetti da reumatismi articolari infiammatori, da con-          intraospedalieri o negli ospedali periferici vengono seguiti in col-
nettiviti, vasculiti e patologie dell’osso. In particolare vengono       laborazione con i reumatologi dell’U.O.
curati pazienti affetti da artrite reumatoide, polimialgia reuma-
tica, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, artrite reattive,     L’accesso al Day Hospital è filtrato esclusivamente dai medici
artriti legate a malattia intestinali, LES, sclerodermia, polimiosite    reumatologi dell’U.O. Tale servizio è aperto dalle ore 7,40 alle
ed altre patologie infiammatorie del muscolo, dermatomiosite,            ore 17 nei giorni di lunedì e martedì e dalle ore 7,40 alle 15 nei
Sjogren, connettiviti indifferenziate, sindrome da anticorpi fo-         giorni di mercoledì, giovedì e venerdì. Si avvale di 20 letti in
sfolipidi, vasculiti maggiori quali arteriti dei grandi vasi, la arte-   comune con le UU.OO. di Medicina. In day hospital vengono
rite di Horton e di Takayasu, Wegener, Churg Strauss, altre va-          ricoverati pazienti che abbisognano di terapie endovena, di te-
sculiti ANCA associate, morbo di Behçet. Vengono spesso seguiti          rapia con farmaci particolari, di terapia con farmaci immuno-
anche pazienti con sarcoidosi, artriti settiche, spondiliti infettive,   soppressori endovena, di terapie con biologici endovena e di
artriti da cristalli, pazienti con malattie dell’osso come il morbo      diagnostiche complicate ove non richiesto il ricovero ordinario.
di Paget, algodistrofie riflesse, osteonecrosi, osteoporosi frattu-      Il day hospital è ubicato al V piano del nuovo corpo B dell’ospe-
rative complicate.                                                       dale S. Chiara all’interno del day hospital unico del dipartimento
                                                                         di medicina interna.
L’Unità Operativa di Reumatologia è collegata con i principali
centri reumatologici italiani. È collegata con l’Università di Pado-     Gli ambulatori di reumatologia, ai quali afferiscono pazienti in-
va per la specializzazione in Reumatologia.                              viati dal medico di medicina generale o da altri specialisti, sono
                                                                         attivi nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì con i seguenti
Collabora strettamente con la Reumatologia dell’Università di            orari: martedì e giovedì ore 13-17; mercoledì 9-13 e 14-17,
Verona. È l’unico centro di riferimento per il Trentino per la tera-     escluso il primo mercoledì del mese. Le visite non sono nomina-
pia con i farmaci “biologici” per la cura in particolare dell’artrite    li. Vengono distinte in prime visite, visite secondo sistema di pre-
reumatoide e delle spondiloartriti sieronegative. È in grado di          notazione RAO e visite di controllo. Il mercoledì mattina è dedi-
trattare patologie reumatiche gravi e complesse grazie al coor-          cato interamente alle prime visite. Viene garantito un controllo
dinamento con altre specialità (in particolare nefrologia, neuro-        nominale con specifico reumatologo in caso di diagnosi inizia-
logia, pneumologia e dermatologia) presenti all’interno del-             le di malattia per un periodo di circa 4 mesi fino a stabiliz-
l’ospedale di Trento. È collegata a rete con le Unità Operative di       zazione della stessa. L’accesso agli ambulatori è regolato prin-
Medicina e Geriatria degli ospedali del Trentino dove esiste un          cipalmente attraverso la richiesta di visita al CUP (848 816816).
referente per la reumatologia che si coordina con i medici del-          È attivo un sistema di prenotazione chiamato RAO, che regola
l’Unità Operativa di riferimento. È collegata alle strutture reuma-      l’accesso in base alla gravità clinica. È attivo inoltre un sistema
tologiche dell’Alto Adige.                                               diretto di prenotazione gestito direttamente dal personale degli
L’U.O. di Reumatologia è attivamente impegnata alla formazione           ambulatori per gli accessi rapidi e programmati di controllo. Nel-
della rete con i medici di medicina generale e con gli specialisti       l’ambito dell’ambulatorio vengono eseguite terapie infiltrative ed
del territorio. Collabora inoltre attivamente con l’Associazione         artrocentesi. Tale accesso, come per le visite rapide di controllo,
Trentina Malati Reumatici ATMAR (www.reumaticitrentino.it).              dopo prima visita, è regolato dal personale infermieristico degli
                                                                         ambulatori. Il numero di telefono da contattare (ore 11,30-13) è
L’U.O. di Reumatologia è organizzata in un reparto di ricovero           0461 903657. Gli ambulatori sono ubicati al II piano della pa-
ordinario, in un Day Hospital e in ambulatori dedicati. L’appro-         lazzina “Crosina Sartori”.
priatezza sia al ricovero ordinario che al ricovero in day hospital
sono regolati da specifici criteri.                                      I pazienti in cura con i farmaci “biologici” vengono seguiti presso
                                                                         un ambulatorio dedicato. Tale ambulatorio è ubicato nel Day
Per quanto riguarda il ricovero ordinario, l’accesso avviene o           Hospital. La prenotazione è gestita direttamente dal personale
attraverso il pronto soccorso, o attraverso l’invio del medico di        dell’ambulatorio.
base (filtrato dal pronto soccorso o dai medici specialisti), o di-
rettamente su indicazione del medico specialista dell’U.O. di            L’U.O. di Reumatologia si avvale anche del servizio di capil-
Reumatologia. I pazienti reumatici ricoverati in altri reparti           laroscopia e di ecografia articolare. L’accesso al servizio di

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