Bollettino parrocchiale della Collina d'Oro - 37 Inverno - Sant'Abbondio
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
37 Bollettino parrocchiale Inverno 2019/2020 della Collina d’Oro St. Abbondio, Gentilino e Montagnola; S. Tommaso, Agra
www.stabbondio.ch Ss. Messe festive Sabato ore 17.30 chiesa di S. Tommaso (Agra) Domenica ore 8.00 / 10.00 chiesa di St. Abbondio (Gentilino) Feste, calendario settimanale, eccezioni, varia: agli albi parrocchiali, sul sito internet e su www.parrocchia-collinadoro.ch Confessioni ~ 30 minuti prima di ogni S. Messa. Negli altri momenti accordandosi con il parroco. Battesimi Sabato o domenica nelle chiese parrocchiali. Annunciarsi alcune settimane prima. Matrimoni Annunciarsi al parroco al più tardi 6 mesi prima. Malati e anziani Per ricevere l’Unzione degli infermi, la Comunione o una visita, annunciarsi (o segnalare) la prima volta al parroco. OFFERTE Consiglio parrocchiale di St. Abbondio Casella postale 339 6925 Gentilino ccp 69-9222-0 IBAN CH47 0900 0000 6900 9222 0 Consiglio parrocchiale di S. Tommaso 6927 Agra ccp 69-5941-4 IBAN CH05 0900 0000 6900 5941 4 Redazione parroco Confraternita del S. Rosario don Matteo Pontinelli in St. Abbondio Via St. Abbondio 75 6926 Montagnola 6925 Gentilino ccp 65-212849-9 Tel. 091 994 61 19 IBAN CH77 0900 0000 6521 2849 9 parroco@stabbondio.ch Colonia parrocchiale «la Madonnina» Gentilino (Altanca) ccp 69-9848-2 IBAN CH44 0900 0000 6900 9848 2 In copertina: www.lamadonnina.ch Cappella al cimitero Agra. info@lamadonnina.ch Copia di Franco Chiesa. 2
Lettera del parroco “Vedo dei cristiani che credono nella questi sentimenti risurrezione e aspettano il ritorno di rischiano soven- Cristo con la stessa indifferenza con cui te comunque aspettano l’autobus!” é una provocan- di entrare nella te affermazione attribuita allo scrittore nostra vita. L’in- italiano Ignazio Silone (1900 –1978). Già differenza verso nei primi secoli della Chiesa il santo i nostri doveri, vescovo Agostino (354-430), commen- verso le nostre tando il Salmo 95, scriveva: “che sorta piccole o grandi di amore per Cristo sarebbe il temere responsabilità, che egli venga? Fratelli, non ci vergo- verso i bisogni di gniamo? Lo amiamo e temiamo che egli chi ci sta accanto venga! Ma lo amiamo davvero o amia- o di chi incontria- mo di più i nostri peccati? Ci si impone mo. Il timore per perentoriamente la scelta. Se vogliamo la salute, per i davvero amare colui che deve venire per beni materiali, per la sicurezza, per il clima, punire i peccati, dobbiamo odiare cor- per i nostri cari. Sembra paradossale, ma dialmente tutto il mondo del peccato. indifferenza e timore sono collegati. Anche Lo vogliamo o no, egli verrà. Quindi non con l’altro tentativo: quello di inquadrare adesso; il che ovviamente non esclude tutto dentro un pregiudizio, uno schema che verrà. Verrà, e quando non lo aspet- ideologico e apparentemente scientifico, ti. Se ti troverà pronto, non ti nuocerà il che sarebbe l’unica soluzione per evitare fatto di non averne conosciuto in anti- la, così si assicura, altrettanto certa cata- cipo il momento esatto.” Indifferenza o strofe. La ricorrenza del Natale, e anche timore - forse più la prima che il secon- il computo del Nuovo Anno a partire da do – possono essere i sentimenti con cui quel convenzionale anno zero della nascita talvolta anche noi ripetiamo durante la di Cristo, ci possono invece davvero anco- messa: “aspetto la risurrezione dei morti e ra una volta aiutare. A vincere ogni timo- la vita del mondo che verrà.” (nel Credo) re: perchè “tutto è stato fatto per mezzo oppure “proclamiamo la tua risurrezione di lui, e senza di lui niente è stato fatto di nell’attesa della tua venuta” (dopo esserci tutto ciò che esiste”. A non rassegnarci inginocchiati – tutti! - alla consacrazione). nell’indifferenza: perchè “a quanti ... l’han- Anche se non direttamente rivolti a Gesù, no accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio” (inizio del Vange- lo secondo Giovanni). Non si tratta evidentemente della bacchetta magica che risolve tutto, ma dell’umile atteggia- mento di chi riconosce che “veniva nel mondo la luce vera” (idem), senza la quale capiremmo ancora meno. Dunque continuiamo anzi- tutto e malgrado tutto, con piccola o grande convinzione, almeno a ripetercelo. don Matteo 3
Calendario DICEMBRE 2019 Confessioni in preparazione al Natale oltre agli abituali momenti il parroco è a disposizione per il Sacramento della Penitenza: Sabato 21 prima e dopo la S. Messa delle ore 17.30 chiesa S. Tommaso, Agra Martedì 24 ore 10-12 / 13.30-15.30 chiesa St. Abbondio NATALE DEL SIGNORE MA 24 ore 17.00 S. Messa della vigilia in S. Bernardo, Carabietta ore 22.00 S. Messa della notte in S. Tommaso, Agra ME 25 ore 8.00 S. Messa dell’aurora in St. Abbondio ore 10.00 S. Messa del giorno in St. Abbondio GIO 26 S. Stefano ore 10.00 S. Messa in St.Abbondio VE 27 S. Giovanni evangelista ore 18.00 S. Messa nell’Oratorio S. Giovanni, Viglio MA 31 ore 14.30 S. Messa all’Oratorio di S. Silvestro, Arasio Scambio degli auguri e rinfresco sul piazzale, con Collina d’Oro Musica ore 17.30 S.Messa e canto del “Te Deum” di ringraziamento in S. Tommaso, Agra GENNAIO 2020 ME 1 Capodanno. Maria Santissima Madre di Dio (sospesa la S.Messa delle ore 8.00) ore 10.00 S. Messa in St. Abbondio LU 6 Epifania del Signore (sospesa la S. Messa delle ore 8.00) ore 10.00 S. Messa in St. Abbondio ore 17.30 S. Messa in S. Tommaso, Agra VE 17 ore18.00 S. Messa e benedizione del sale per intercessione di S. Antonio abate in St. Abbondio Festa Patronale di S. Tommaso, Agra SA 18 ore 17.30 S. Messa prefestiva in St. Abbondio 4
DO 19 ore 8.00 S. Messa in St. Abbondio (sospesa la S. Messa delle ore 10.00) ore 10.00 S. Messa in S. Tommaso, Agra; segue processione eucaristica, con Collina d’Oro Musica; aperitivo. FEBBRAIO 2020 Festa della Presentazione di Gesù al Tempio “Candelora” DO 2 orario festivo ore 18.00 Oratorio di Gentilino, preghiera del Rosario LU 3 S. Biagio ore 18.00 S. Messa e benedizione della gola in St. Abbondio MA 11 Beata Vergine Maria di Lourdes: ore 8.30 S. Messa in St. Abbondio ore 14.30 preghiera del Rosario in St. Abbondio. Segue merenda in sala parrocchiale. ME 26 Le Ceneri inizio della Quaresima ore 18.00 Messa in St. Abbondio con l’imposizione delle Ceneri MARZO 2020 Festa della Madonna del Rosario DO 1 Prima domenica di Quaresima (sospesa la S. Messa delle ore 8.00) ore 10.00 S. Messa in St. Abbondio; segue processione con la statua della Madonna, con Collina d’Oro Musica; aperitivo e lotteria. LU 2 ore 18.00 Rosario e S. Messa in suffragio dei defunti in St. Abbondio “Via Crucis” nei venerdì e “CaTèchesi” nelle domeniche di Quaresima secondo il calendario settimanale GI 19 San Giuseppe ore 10.00 S. Messa in St. Abbondio ore 17.30 S. Messa in S. Tommaso, Agra APRILE 2020 SETTIMANA SANTA SA 4 ore 17.30 S. Tommaso. Agra Benedizione degli ulivi, processione e S. Messa festiva 5
DO 5 Domenica delle Palme o della Passione del Signore (sospesa la S. Messa delle ore 8.00) ore 10.00 Cappella di S.Pietro (sulla strada verso Gentilino) Benedizione degli ulivi, processione verso la chiesa di St. Abbondio, S. Messa Si raccolgono le buste del Sacrificio Quaresimale TRIDUO PASQUALE GI 9 Giovedì Santo ore 19.30 St. Abbondio, S. Messa «nella Cena del Signore» VE 10 Venerdì Santo Giorno di astinenza dalle carni e digiuno. ore 15.00 St. Abbondio Celebrazione della Passione ore 19.30 Via Crucis attorno alla chiesa di St. Abbondio SA 11 Sabato Santo La Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore Confessioni in preparazione alla Pasqua oltre agli abituali momenti il parroco è a disposizione per il Sacramento della Penitenza: Martedì Santo prima e dopo la S. Messa delle ore 17.30 S. Tommaso, Agra Venerdì Santo dopo la Celebrazione della Passione Sabato Santo ore 14.00–18.00 chiesa St. Abbondio PASQUA DI RISURREZIONE SA 11 ore 21.00 Veglia Pasquale in St. Abbondio DO 12 Domenica di Pasqua (sospesa la S. Messa delle ore 8.00) ore 10.00 S. Messa in St. Abbondio ore 17.30 S. Messa in S. Tommaso, Agra MAGGIO 2020 SA 9 ore 17.00 Celebrazione della CRESIMA in St. Abbondio DO 10 ore 10.00 S. Messa e PRIMA COMUNIONE in St. Abbondio MA 14 ore 20.00 S. Messa nell’Oratorio di San Mattia, Certenago-Montagnola nella festa del patrono 6
Anagrafe parrocchiale Hanno ricevuto il sacramento del battesimo: Lucas Rodolfo Steimle Leon Di Lascio di Oliver e Andrea di Elena 25 agosto 2019 27 ottobre 2019 (St. Abbondio) (St. Abbondio) Liam Casutt di Alessio e Ilaria 8 settembre 2019 (St. Abbondio) Hanno celebrato il sacramento del matrimonio: Daniele Mazidi e Veronica Raffaini 31 agosto 2019 (St. Abbondio) Emanuele Sauter e Nadia Vita 7 settembre 2019 (St. Abbondio) Abbiamo affidato al signore al termine del loro cammino terreno: Carlo Delucca Mauro Ermolli (1940) 11 luglio 2019 (1944) 28 ottobre 2019 Patrizia Weithaler Antonio Sansossio (1966) 23 agosto 2019 (1934) 12 novembre 2019 Fernanda Sansossio Mary Faccoli (1939) 14 settembre 2019 (1934) 16 novembre 2019 Myra Massarotti (1927) 11 ottobre 2019 7
Spicchi di vita parrocchiale Pellegrinaggio alla Madonna d’Ongero domenica 7 luglio Dal piccolo gruppo, come lo scorso anno “apostolico” (12), di coraggiosi partenti, a quello, ben più numeroso, dei finali “gaudenti”. 8
Le periodiche tombole del giovedì con il Gruppo Ricreativo Non tutti fortunati, ma tutti contenti. 9
Ceresio Estate sabato 13 luglio “Una luce danza lietamente davanti a me; la seguo su e giù; volentieri le tengo dietro, e capisco come attiri il viandante...”. Dalla “Winterreise” di Franz Schubert (1797-1828) in una particolarissima versione ad opera del basso-baritono Thomas Stimmel accompagnato non da un pianoforte, bensì dai tre sassofoni di Sax Allemande. Festa di San Nazaro a Montagnola sabato 27 luglio Prima raccolti nell’oratorio, poi rifocillati presso la sede dell’ATTE. 10
Colonia parrocchiale alla Madonnina di Altanca 21 luglio – 3 agosto Un grazie particolare a Teodolinda (che dopo tanti anni come responsabile passa il testimo- ne), al direttore Sandro, ad Alia, Francesca, ed Alice, con l’aiuto di Luca e Manuel, e alle cuoche Barbara e Teresa. Con rinnovati auguri alla benefattrice delle origini, signora Cele Dacco’, per i suoi 100 anni. 11
Messa per San Rocco a Certenago venerdì 16 agosto Un Oratorio che sembra costruito su misura per l’attuale... numero di fedeli: a San Mattia, a San Rocco, durante l’Ottavario per i defunti, talvolta per l’ultimo saluto ai nostri cari. 12
Festa nazionale ad Agra giovedì 1º agosto Senza le frecce della balestra di Gugliemo Tell, ma con il becco del Picòn, tanti bratwurst e patatine, ma, prima di tutto, la S. Messa. Festa di San Bernardo a Carabietta domenica 18 agosto 13
S. Messa presieduta da don Aldo Aliverti, nella rinnovata chiesa al suo tempo non ancora fa- cente parte della parrocchia, con un ricco e da tutti apprezzato aperitivo finale offerto dagli Stangòn. Festa di Sant’Abbondio domenica 1º settembre 14
Una festa che ha anche una preparazione discreta ma “pesante”. Don Ambrogio Bosisio ha presieduto la S.Messa, con la presenza dei priori Gottardo e Maria Teresa Dotta e la proces- sione animata dalla “venticinquenne” (rinnovati auguri!) formazione di Collina d’Oro Musica. Con numerosi familiari la vice priora Teodolinda Varisco Bronner ha festeggiato i suoi... LXX anni. Incrollabile, come le colonne romaniche: un grazie per tutto e da tutti! 15
Dai consigli parrocchiali Assemblea parrocchiale di St. Abbondio 5 novembre Cari parrocchiani, questa seconda assemblea ordinaria annuale ci consente di gettare uno sguardo su quanto suc- cesso in parrocchia nel corso dell’anno che ci apprestiamo a lasciare alle spalle e, nel contempo, formulare i proposi- ti che ci accompagneranno nel corso del 2020. Il 2019 lo possiamo archiviare come un anno “tranquillo” se pensiamo a quanto realizzato nel recente passato. Abbiamo comunque portato a compi- mento un progetto che ci stava parti- colarmente a cuore, ossia il compendio al volume “I tesori di Sant’Abbondio” non nella forma di libro come si pen- sava inizialmente, ma a mo’ di “lepo- rello”, come suggerito dalla curatrice della pubblicazione, Maria Foletti Fazioli, storica dell’arte di Bellinzona. Una solu- zione che ci è subito piaciuta soprattut- to per la sua praticità e che ci consente di mettere in rilievo in modo sintetico tutte le suppellettili liturgiche presenti in parrocchia. Accattivante la forma grafi- ca, studiata da Martina Baronio Gianel- la di Sorengo. La “breve guida” – così è stata definita dalla curatrice – è stata ben recensita dalla stampa ticinese. Al termine dell’assemblea avremo modo di sentire dalla viva voce dagli “addet- ti ai lavori” tutti i dettagli che hanno reso possibile la realizzazione di questo prezioso documento destinato a pro- Carlo Fè di Viglio, Francesco Camuzzi di muovere la diffusione del significato e Montagnola, Bartolomeo Rusca di Aro- dell’esistenza di tutti questi oggetti e, sio, i fratelli Banchini di Curio, Vincenzo nel contempo, a offrire a tutti i parroc- Vela ed altri, che hanno contribuito a chiani ed ai visitatori uno strumento di dare grande risalto a tutto il complesso conoscenza e approfondimento. Abbia- monumentale di Sant’Abbondio. Abbia- mo pure provveduto a rivedere sia i con- mo pure completato la rielaborazione tenuti sia la parte grafica del prospetto, del nostro sito internet, ideato dal gra- pubblicato agli inizi degli anni 2000 con fico Laurent Nicod di Montagnola in lo scopo di segnalare al gradito visita- collaborazione con il collega Fabrizio tore le opere dei grandi Maestri ticinesi Bazzuri che ringrazio di cuore per l’impe- quali Domenico Gilardi di Montagno- gno profuso nella realizzazione di questo la, Giuseppe Antonio Petrini di Carona, importante strumento di comunicazione. 16
Con la ditta Facility Service di Gentili- discussione sussidi e contributi erogati no abbiamo pure stipulato un contratto dall’Ente pubblico a favore della Chiesa per la pulizia annuale e su chiamata per cattolica ed evangelica riformata. Con- la chiesa parrocchiale e per gli oratori. fido nel buon senso delle nostre auto- Voce di spesa che abbiamo provveduto rità – cantonale e comunale – affinché ad inserire a preventivo per il 2020. Nel sappiano respingere tale scriteriata ini- corso del prossimo anno non si preve- ziativa, purtroppo sostenuta anche da dono lavori di una certa importanza ad importanti politici nostrani. Termino rin- eccezione del completamento dell’im- graziando voi che avete avuto la bontà pianto parafulmine di chiesa e campani- di ascoltarmi così come i colleghi del le che prevede una spesa complessiva di Consiglio e tutti i collaboratori della Par- Fr. 19’000 in parte a carico del Comune. rocchia per il loro costante e apprezzato Ne approfitto per ribadire la mia preoc- impegno. cupazione per quanto concerne l’iniziati- Relazione del presidente del Consiglio va dell’Associazione Liberi pensatori che parrocchiale: con un martellante “tam-tam” mette in Americo Bottani Dal Consiglio parrocchiale di S. Tommaso Agra Nei mesi scorsi il Consiglio parrocchia- le ha provveduto a quegli interventi resi necessari dai cambiamenti di legge, come comunicato e discusso duran- te l’ultima assemblea parrocchiale, ma anche a risolvere alcuni imprevisti. Anzitutto, per quanto concerne il riscal- damento della chiesa e della annes- sa casa parrocchiale, è stato sostituito l’insieme dell’impianto, con un nuovo bruciatore, una nuova caldaia per l’ac- qua calda e la revisione delle serpen- tine sotto il pavimento della chiesa. La nuova fonte di calore é ora il meno inquinante gas naturale distribuito dalla AIL. L’allacciamento alla rete ha comportato un lungo scavo dalla chie- sa, attraverso il vigneto, fino alla piaz- za sottostante. Proprio il collegamento finale del tubo alla rete esistente ha in chiesa dovrà probabilmente ancora permesso di scoprire cosa ci fosse nel essere leggermente calibrata, ma stia- sottosuolo: nessun tesoro... ma qualche mo già apprezzando l’opera, che non complicazione tecnica che non risultava solo ha permesso inoltre di riordinare dalle carte. Si ringrazia, oltre ai tecnici, il locale tecnico, ma rende ora la sacre- agli operai e agli addetti alla sicurez- stia piacevolmente silenziosa, essendo za, anche chi ha avuto comprensione e il rumore del bruciatore a gas partico- pazienza per gli inevitabili disagi che ci larmente ovattato. In questa occasione sono stati, in alcuni momenti, al traffico, anticipiamo già un grazie particolare privato e pubblico. Per qualche setti- al Comune di Collina d’Oro, che con mana la regolazione della temperatura un generoso contributo finanziario ha 17
sostenuto l’intervento. I lavori non sono mente importante, é al momento anco- però ancora del tutto terminati, perchè ra in corso.Un rinnovato grazie dunque durante il cantiere sono emersi dei pro- anche a chi regolarmente partecipa blemi di infiltrazione d’aqua, dal tetto e alla vita e sostiene la nostra parrocchia, dai canali, nella parte che congiunge la con l’augurio da parte del presidente chiesa alla casa parrocchiale. Sperando Nardo Adamini e di tutto il Consiglio nella clemenza del tempo l’intervento parrocchiale di un sereno Natale e un d’urgenza, il cui costo sarà prevedibil- felice 2020. Spunti di riflessione San Francesco, tutti i miti da sfatare su povertà e ambiente In occasione del 400° della Confrater- nita di San Carlo Borromeo di Lugano, nella chiesa dedicata al santo in via Nassa, per la prima volta in Svizzera è stato esposto un quadro attribui- to a Michelangelo Merisi (1571-1610), detto il Caravaggio: “San Francesco in meditazione”. Grazie al talento e alla generosità di un nostro compar- rocchiano, Franco Chiesa di Agra, una copia dello stesso è ora esposta nella nostra chiesa di S.Tommaso.Cogliamo la bella occasione per riflettere un po’ sul poverello di Assisi. La moderna cultura, con le sue impo- sizioni di tipo culturale ed ideologico, spesso ci impone immagini ed idee che poi non corrispondono alla real- tà. Il caso più clamoroso è certamente quello di San Francesco d’Assisi, che non è infrequente identificare la spiri- la propaganda incessante ha oramai tualità francescana con “Dolce è senti- trasformato in un santo “new age”. re”, colonna sonora di un film che ha Sorprese un testo di Guido Vignelli, trasbordato nelle nostre liturgie ridotte storico cattolico e studioso della dot- spesso a ricettacoli di culture altre. trina sociale della Chiesa, dal titolo “San Francesco antimoderno” (edizio- Quale è oggi l’immagine ni Fede & Cultura 2013). Su quella linea dominante di San Francesco? ora il Dr. Vignelli sta lavorando ad un Dato che perfino la figura del Reden- nuovo e agile testo dedicato al Santo tore Gesù Cristo è stata sminuita, d’Assisi, che certamente riproporrà deformata e strumentalizzata con alcuni dei temi già esposti nel testo sconcertante audacia e spesso anche precedente. La Nuova Bussola Quoti- in malafede, non c’è da stupirsi se un diana ha rivolto alcune domande allo simile trattamento è stato applicato studioso, sperando che metteranno in anche ai suoi seguaci lungo i secoli, qualcuno, specie nell’ordine francesca- perfino da alcuni autori cristiani. Pur- no, il seme di un salutare dubbio. Oggi troppo, l’immagine oggi dominante 18
di san Francesco è stata gravemente cesco aveva incaricato uno dei suoi “aggiornata” al fine di adeguarla alla frati, che era stato pugile, di punire sensibilità moderna. In maniera anche fisicamente quei confratelli che davano contraddittoria, egli è stato dipinto scandalo. di volta in volta come un pauperista e un rivoluzionario, oppure come un Santo ecologico? pacifista ed ecologista, oppure come San Francesco aveva una concezio- un “ecumenista” e un relativista. Così ne sapienziale della natura, della sua facendo, il messaggio, l’esempio e il conoscenza e del suo uso. Egli consi- modello francescani sono stati privati derava la natura non come un idolo da della loro autenticità, serietà e radi- adorare e al quale sacrificare la civil- calità originarie e sono stati o inseriti tà, come oggi pretende l’ecologismo in un quadro di rivoluzione violenta, estremista, bensì come una creatura, come quella della “teologia della libe- come un “ambiente” creato che mani- razione”, oppure, all’opposto, sono festa le divine grandezze del Creatore stati immersi in un sentimentalismo e come uno strumento donato da Lui dolciastro e vile, o anche nel fumo di all’uomo per il suo progresso e soprat- una spiritualità in stile “new age”. Ma, tutto per la sua salvezza. Tantomeno si in questo modo, l’autentico messaggio può considerare san Francesco come francescano è stato non tanto sminui- un precursore dell’odierno “animali- to quanto sostituito da surrogati alla smo” o del vegetarianismo: egli infatti moda, come quando un cibo sano e amava alcuni (non tutti!) animali come nutriente viene sostituito da un alimen- immagini di virtù morali o di personag- to insipido che risulta privo di sostanza gi sacri e celebrava le feste religiose nutritiva sebbene gradevole al palato. mangiando di tutto, anche la carne, come l’agnello pasquale. Non fu egli un alfiere del politically correct? Almeno ecumenico? Al contrario, San Francesco fu politi- L’insegnamento e l’esempio di san cally uncorrect. Riformatore esigente, Francesco sono “ecumenici” solo nel severo, combattivo, san Francesco fu senso tradizionale del termine: ossia un modello di umiltà e di austerità; mirano a convertire infedeli, eretici e quindi il suo esempio si contrappone scismatici per ricondurli al solo vero radicalmente all’orgoglio e alla sensua- Dio, alla sola vera Fede e alla sola lità della nostra epoca. Questi due vizi vera Chiesa. Nulla a che fare, quindi, oggi sono favoriti dalla “political cor- con quell’ecumenismo relativistico e rectness” che impone un conformismo pacifista che vorrebbe sacrificare l’e- e un’abitudine all’errore e al male che vangelizzazione al rispetto di una falsa sta aiutando la Rivoluzione anticristia- pace religiosa. Questo vale anche per na ormai crescente. San Francesco ben il breve rapporto che il Serafico padre sapeva che l’uomo non è buono per ebbe con l’Islam, rapporto ben sin- natura, ma anzi è corrotto dal Peccato tetizzato dal suo famoso incontro col Originale e inclinato da quelli attua- Sultano egizio. A lui, san Francesco li a fare il male. Pertanto, per salvarsi, propose di ripudiare l’islamismo per l’uomo ha bisogno di essere esortato convertirsi al solo vero Dio e Salvatore. al pentimento, alla conversione e alla Quando alcuni suoi frati furono marti- penitenza; inoltre, egli ha bisogno di rizzati da musulmani in Marocco, per- essere corretto dagli errori, rimprove- ché avevano confutato l’errore mao- rato delle colpe e sottoposto a quei mettano davanti ai suoi mullah, san castighi che possono tenerlo lontano Francesco li elogiò come “i miei primi dal peccato. Pochi sanno che san Fran- veri seguaci e imitatori”. 19
Ci viene detto che fu mente mitizzata, la Chiesa ha ricevuto un rivoluzionario... in dono molti e ricchi beni e si è preoc- Non si può definire “rivoluzionario” un cupata di gestirli adeguatamente per frate che inizia la sua missione obbe- sostentarsi come società organizzata e dendo alla richiesta del Crocifisso di rendersi indipendente dai poteri poli- “restaurare” la vera Chiesa. San Fran- tici. La Chiesa ha così usato quei beni cesco non fu egualitario né pauperista, al fine di soccorrere i poveri, certo, ma non propagandò un programma politi- anche di provvedere al culto liturgico, co, non incitò alla ribellione sociale, non che dev’essere solenne e fastoso, al esortò alla rivolta generazionale, non fine di rendere a Dio dovuta la gloria. contestò la Gerarchia ecclesiastica ma Di conseguenza, san Francesco voleva solo i suoi abusi. Al contrario, egli dife- che il suo Ordine vivesse poveramente se la proprietà, esortò alla pace sociale, e in abitazioni misere, ma stabilì pure al rispetto delle autorità, all’obbedienza che ricevesse in dono beni e tesori ai genitori. Anche per questo, egli fu per ornare le Chiese e gli altari, al fine seguito e imitato non solo da poveri ed di celebrarvi un culto gradito a Dio. emarginati, ma anche da ricchi e nobili, Anche per questo motivo, l’Ordine non pochi dei quali poi sono stati pro- francescano ha contribuito alla civiltà clamati santi dalla Chiesa. cristiana arricchendola nelle arti, nelle scienze e nella cultura in genere. Cosa intendiamo per “povertà Quale documento d’epoca francescana”... ci ridona il vero San Francesco? La vera povertà francescana consi- Basterebbe rileggere le primitive fonti ste nella rinunzia personale a tutti i francescane, a cominciare dai testi del benefìci resi possibili dalla proprietà beato Tommaso da Celano e dalla bel- privata e dalla vita sociale: ossia sicu- lissima biografia scritta da san Bona- rezza economica, soddisfazione pro- ventura da Bagnoregio. Vi aggiungerei fessionale, prestigio sociale, influenza la eloquente enciclica “Rite expiatis”, politica; tutte cose buone, ma inferio- pubblicata nel 1929 da papa Pio XI, ri a quella eletta libertà di spirito che che già al suo tempo denunciò la inci- viene assicurata principalmente dalla piente falsificazione del modello fran- rinuncia al mondo, alla famiglia e ai cescano e invitò i fedeli a riscoprire beni. Quando si è rinunciato alla sicu- quello vero. Purtroppo, al contrario, da rezza e alle soddisfazioni fornite dalla allora questa falsificazione si è aggra- famiglia e dalla proprietà, allora si vive vata, come dimostrano molti libri di in totale abbandono alla Divina Provvi- autori anche famosi, come Balducci, denza. Tuttavia, questa rinunzia è meri- Basetti Sani, Boff, Caretto, Fabbretti, tevole solo se è una scelta volontaria Jeusset, Miccoli, Ortensio da Spinerto- fatta liberamente da una élite per san- li: quasi tutti membri dell’Ordine fran- tificarsi, ma diventa colpevole e rovi- cescano, si badi! Invece altri frati che nosa se è una imposizione fatta da una ho avuto come amici – come Antonio setta alla società per ripudiare i bene- Coccia, Antonio Di Monda e Stefano fici della civiltà cristiana, come è acca- Manelli – mi hanno aiutato a riscoprire duto con la dittatura socialista. il vero messaggio di san Francesco. Non ha predicato povertà Ma perché tutte le falisificazioni per la Chiesa? di cui parlava in precedenza? Il Serafico padre desiderava una Chie- L’immagine, il messaggio e l’esem- sa povera ma non miserabile né impo- pio francescani sono stati sottoposti a tente. Fin dai tempi della primitiva un’opera di deformazione comincia- comunità apostolica, oggi ingenua- ta alla fine del XIX secolo da ambienti 20
protestanti e liberali i quali, dopo aver per decenni disprezzato il vero san Francesco, hanno tentato di inquinar- ne l’eredità diffondendone un ritratto falsificato. Particolarmente influente fu l’opera del calvinista Paul Sabatier, che ha fatto scuola anche tra gli studiosi francescani. Ciò è spiegabile solo con una sorta di congiura che ha alleato, da una parte, alcuni storici prevenuti e sleali, che hanno adattato il france- scanesimo alla loro ideologia laicista e rivoluzionaria, e, dall’altra parte, molti maldestri propagandisti cristiani, che hanno voluto diffondere una immagine del santo “aggiornata” al conformismo progressista, nella illusione di render- lo meno scandaloso e più accettabi- le. Una lunga serie di saggi, romanzi, fumetti, commedie, musical, film, e trasmissioni televisive hanno poi impo- sto questa falsa immagine al grande pubblico: e così, una falsità ripetuta quei giovani che sono disgustati dalla migliaia di volte è diventata una veri- “modernità”, sono consapevoli del suo tà indiscutibile. Eppure, basta tornare fallimento e ne ricercano una credibile alle fonti storiche del secolo XIII per alternativa. Anche nel caso del france- ricuperare il vero esempio francescano scanesimo vale quell’antico motto che nella sua autenticità storica. Si tratta di dice: “Riscoprite l’antico e sarà un pro- un modello di santità evidentemente gresso”. antimoderno il quale, proprio per que- Aurelio Porfiri sto, oggi risulta di attualità e mantiene (fonte: La Nuova Bussola quotidiana / un certo fascino che attira soprattutto https://lanuovabq.it) Salviamo i platani ma anche i valori. Quale sviluppo sostenibile per la nostra casa comune? Essere attenti alle sorti del pianeta è per poi rimanere comunque imbrogliati complicato. Occorre, per esempio, dal marketing camuffato di “verde”. Io, andare in vacanza senza utilizzare l’ae- per esempio, mi tranquillizzo inutilmen- reo, mettere i pannelli solari sul tetto, te a comprare uno yogurt imballato in comperare abiti fabbricati con coto- un cartone riciclato (ma il contenuto?), ne bio e provenienti da paesi che non da qualche parte penso di mangiare riversano nei fiumi i coloranti inquinanti, sano se la pasta è “contadina” o “della andare al lavoro in bici, mangiare insala- nonna” e che un cibo fatto in casa o ta a km zero, comprare elettrodomestici basato su un’antica ricetta sia meglio di a basso consumo energetico e detersivi quello industriale. In questa tendenza in biodegradabili, biscotti senza aggiunta cui tutto è naturale, biologico, ecoso- di olio di palma e boicottare le manife- stenibile da qualche parte penso che le stazioni che prevedono l’uso di bicchieri foreste amazzoniche trarranno beneficio in plastica. Tanti sforzi, quasi maniacali, dal mio shopping certificato da etichette 21
Foto di Guglielmo Placitelli verdi. Ma le cose non stanno così. Non zioni Bio non sono solo all’acqua di rose. è dimostrato che una generica adesio- Un esempio: le coltivazioni biologiche ne all’ideologia green porti a un reale sono divorate da funghi e insetti esatta- cambiamento: gli esempi sono tantis- mente come le altre, ma non potendo simi e alcuni controintuitivi. La fragola adoperare i prodotti sintetici, s’impie- Bio (proveniente dalla Spagna) ha sicu- gano sostanze tossiche, come il rame, ramente più impatto di quella non Bio che è sì naturale, ma anche più tossico del contadino locale; la carne di agnello dei prodotti sintetici. Intendiamoci, ogni europea ha più impatto di quella prove- sforzo per cercare di vivere in maniera niente dalla Nuova Zelanda. Per cercare sostenibile, difendere la biodiversità, di essere attenti al pianeta compriamo contenere le emissioni di CO2 va soste- mele Svizzere non OGM (specie otte- nuto e perseguito. Ma senza un perché, nute irradiando con raggi X dei semi questa dinamica sembra più ideologica per creare varietà più grandi) e che per che ecologica (un po’ come chi com- essere coltivate vengono copiosamente batte la telefonia mobile inviando mes- innaffiate con prodotti fitosanitari, men- saggi via WathsApp). Papa Francesco lo tre rifiutiamo quelle OGM che richiedo- ha ribadito nell’enciclica “Laudato sì”: i no meno trattamenti perché contengono grossi temi del nostro pianeta non pos- un gene estratto da una mela che ha svi- sono essere risolti con un’etichetta verde luppato naturalmente la resistenza a un o attribuendo la colpa all’uomo come se patogeno. I prodotti Bio possono essere esso fosse il male del pianeta. Se ridu- anche peggio di quelli convenzionali. Gli ciamo l’essere umano ad una pianta da studi fatti indicano che a volte i prodotti estirpare, lo stiamo riducendo ad un Bio sono meglio, altre volte sono invece essere senza responsabilità, senza con- di migliore qualità quelli convenzionali. cetto di bene comune, di conoscenza, di Anche i trattamenti usati per le coltiva- solidarietà di volontà. Per questo moti- 22
vo non esiste un’ecologia sana senza bensì una sola e complessa crisi socio- un’adeguata antropologia. La crisi eco- ambientale. Le direttrici per la soluzione logica non può nemmeno essere vista richiedono un approccio integrale per come problema improvviso e tecnico, combattere la povertà, per restituire la ma emerge da una crisi di valori, una crisi dignità agli esclusi e nello stesso tempo etica, culturale tipica della modernità, per prendersi cura della natura» (n. 139). quindi non possiamo sanare il rapporto Quindi dove non vi è rispetto per l’uomo con la natura, - dice Papa Francesco - e dove non c’è una cultura che dà senso, senza prima risanare le relazioni umane e giustizia e valore alla vita, difficilmente una certa etica del nostro vivere. La sua potrà dare senso, valore e giustizia a un riflessione parte da un presupposto sem- platano, alle risorse naturali o all’acqua. plice: tutto è collegato, quindi una cultu- Ecco perché non basta comperare le fra- ra che disprezza l’uomo non potrà essere gole Bio: «Cercare solamente un rimedio attenta alla biodiversità e alle sorti del tecnico per ogni problema ambientale pianeta. L’approccio che il Papa propone che si presenta, significa isolare cose che è quello dell’ecologia integrale: occorre nella realtà sono connesse, e nascondere mettere in relazioni le singole parti tra i veri e più profondi problemi del siste- di loro e poi esse con il tutto: la defo- ma mondiale» (n. 111). Pur con le miglio- restazione è da collegare con i modelli ri intenzioni, il rischio è alimentare una economici e l’esaurimento delle risorse «ecologia superficiale» (n. 59) che pensa con lo stile produttivo. Ma si può anda- di trovare soluzioni «all’interno della logi- re ancora oltre: esiste anche un nesso ca della finanza e della tecnocrazia» (n. fondamentale tra il rispetto del pianeta 194). Invece, «Una strategia di cambia- e il rispetto che abbiamo per la vita e mento reale esige di ripensare la totalità per l’uomo, il suo habitat e persino il suo dei processi, poiché non basta inserire corpo. Non può esistere una cultura che considerazioni ecologiche superficiali ama il platano e disprezza il migrante o mentre non si mette in discussione la che difende le balene ma non i bambini. logica soggiacente alla cultura attuale» Una sana convivenza tra l’uomo e il pia- (n. 197). Bisognerebbe ripartire da qui e neta non nasce da un esercizio tecnico non da considerazioni ecologiche super- di impronta ecologista, ma da un cultu- ficiali, perché l’ecologia è innanzitutto un ra di rispetto a 360 gradi. L’ecologia ha lavoro culturale sui valori fondamentali. un aspetto fortemente sociale e fiorisce Poi anche balene, ghiacciai e platani ne da una visione antropologica profonda, trarranno il loro beneficio. come afferma Papa Francesco nella sua Giovanni Pellegri enciclica: «Non ci sono due crisi sepa- (fonte: Rivista Caritas Ticino, rate, una ambientale e un’altra sociale, settembre 2019) Margherita Bays: la nuova santa svizzera canonizzata dal papa lo scorso 13 ottobre Che cosa si può ritenere to, di grazie elargite continuano ancora della vita di Margherita Bays? oggi ad alleviare le pene di coloro che la Margherita ci lascia il ricordo della sua supplicano. vita, del suo amore di Dio e della sua dedizione agli altri, virtù queste che L’infanzia riscaldano ancora I nostri cuori. Le sue Margherita è nata l’8 settembre 1815 gesta di riconforto, di bontà, di ascol- alla Pierraz, paesino nella campagna fri- 23
burghese, nella Svizzera Romanda. È la seconda figlia di sette bambini di una modesta famiglia di contadini. Fin dalla sua infanzia aiuta i suoi genitori nei lavo- ri di casa e nei campi. Margherita è una ragazza piena di vita e giocosa e nono- stante tutto la anima un forte attacca- mento alla preghiera nella solitudine e nel silenzio. I suoi contemporanei erano convinti che prima o poi sarebbe entrata in convento, ma non sarà il caso. Mar- gherita vivrà del suo mestiere di sarta restando celibe e abbracciando una vita di castità. Una vita di compassione e carità Il filatoio di Margherita si anima alle primi luci dell’alba. In seguito si reca alla Messa quotidiana nella chiesa di Siviriez. Dopo la Messa visita le famiglie biso- gnose di aiuto e di consigli. Si dedica suo fratello perchè riconoscesse uffi- a loro con bontà, pazienza e preghiera. cialmente suo figlio naturale Francesco. Spesso le viene chiesto da queste fami- Suo fratello Giovanni è il solo a capire la glie di vegliare i loro malati agonizzanti natura mistica di sua sorella e spesso si e di prepararli all’incontro con il Signore. preoccupa della sua salute. L’atteggiamento di Margherita di fronte La sua famiglia, alle innumerevoli difficoltà dei suoi fra- luogo di santificazione telli è sempre stato leale, mai moralistico Rimasta nella casa paterna, Margherita e sempre comprensivo. Attraverso la sua partecipa ai doveri quotidiani di cui una testimonianza d’amore e carità, anche casa ha bisogno. La sua cognata Joset- i suoi fratelli si sono aperti a Cristo e te non le rende la vita facile. Josette è hanno incominciato un cammino di con- una donna severa e sgarbata che non versione verso il Signore. le risparmia innumerevoli umiliazioni. E quando Josette si ammala e sta per Una vita feconda di opere morire, Margherita si cura di lei e la pre- di bene al di là della sua famiglia para alla morte. Margherita è la sola per- Margherita si dedica a tutte le opere sona che Josette accetta accanto a lei della comunità parrocchiale. Si occu- sul letto di morte. pa dei bambini bisognosi sul piano Sua sorella Maria-Margherita, detta materiale e spirituale. Confeziona vesti- “Mariette” ritorna a vivere nella casa ti gratuitamente per i più poveri e li paterna dopo una sofferta separazione accompagna a passeggio la domeni- da suo marito. Suo fratello Giuseppe, ca pomeriggio alla cappella di Nostra celibe, di carattere violento e dai com- Signora Del Bosco. Dopo un momen- portamenti libertini sconta una pena to di preghiera “che non ci annoiava”, leggera di prigione. Mentre il figlio mag- come dice una testimone, Margherita giore Claudio avrà un figlio naturale, giocava con loro. I ragazzi la chiamava- Francesco, di cui Margherita si prenderà no “Madrina” in segno di affetto. E da cura e si dedicherà alla sua educazione. vera discepola di San Francesco, entra Margherita ha sempre insistito presso nel Terzo Ordine francescano di Romont. 24
Diagnosi di un tumore - primi intomi di unione nella Passione di Cristo In seguito ad un tumore all’intesti- no, Margherita prega con molta devozione la vergine Maria. Accetta di soffrire per Gesù ma non accet- ta le visite mediche che l’afflig- gono nel suo pudore. Mentre sta per morire, guarisce subitamen- te l’8 dicembre 1854 nello stesso momento in cui Pio IX proclamava a dove molteplici testimonianze delle Roma il dogma dell’ Immacolata Con- monache ci rivelano la sua devozione e cezione. In seguito riceverà le stigmate i consigli elargiti alla monache. Diverse ogni venerdi. Ed è così che Margheri- volte si reca in pellegrinaggio al santua- ta rivive la Passione di Cristo nella sua rio- monastero di Einsiedeln, a 242 km, carne. Unita a Gesù, Margherita offre al portando con sé le pene e le sofferenze Signore le sue sofferenze nell’intimità delle persone a lei vicine. e nel silenzio della sua camera lontano dagli sguardi della gente. Una vera amicizia nella fede Una vera amicizia profonda nasce con la Donna di preghiera sua figlioccia Madre Abadessa della Fil- Margherita ha un grande fervore per le-Dieu Ludgarde Ménétrey. L’una e l’al- Maria Immacolata e per Gesù nella sua tra diventano per così dire vere sorelle Passione e Resurrezione. La Messa a di cuore, condividendo le loro gioie e le cui si reca ogni giorno è “l’apice della loro pene sotto lo sguardo di Dio amore sua giornata”. La preghiera impregna e misericordia. talmente la sua giornata che possiamo dire che Margherita è preghiera stes- Decesso sa con la sua vita. La gente diceva che Margherita muore il 27 giugno 1879 alle si sarebbe detto che Margherita faces- 3 del pomeriggio. La chiesa è colma se la corte al suo rosario talmente lo come nei giorni di festa ma le ossequie aveva sempre con lei. E a coloro che le sono modeste come si usava nelle cam- confidano le loro miserie lei ripete sem- pagne a quel tempo. Prima dell’inuma- pre “ dite il vostro rosario e tutto andrà zione, le persone presenti si precipitano per il meglio”, (testimonianza di una a toccare la bara con il loro rosario come persona riconoscente, 1929, citata nel per supplicarla di intercedere per loro Summarium). Margherita si reca rego- presso Dio. Il becchino dopo aver siste- larmente al monastero della Fille-Dieu, mato la tomba pronuncia queste parole: “abbiamo sotterrato una santa”. Al cimitero di Siviriez, sulla pietra tom- bale conservata come un tesoro, ci sono scritte queste parole commoventi: “Mar- gherita ha vissuto facendo del bene. Il suo ricordo resterà benedetto. Vene- rata sorella, cara e tenera Madrina, non dimenticare coloro che hai lasciato su questa terra”. (fonte: www.marguerite-bays.ch) 25
Messaggio del Vescovo Eugenio nel suo ultimo Natale turbarono ben presto la gioia della Sacra Famiglia. Tuttavia anche gli innumerevoli Nata- li celebrati dai cristiani nel quadro di immani sofferenze fisiche e morali non hanno mai perso quell’attimo di gioia insopprimibile provocata dalla nascita di Cristo. Il Natale cristiano porta sempre con sé l’esperienza della gioia e del dolore. Come il Natale di Nostro Signore, così come quello di moltissimi cristiani e del- la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne di questo nostro pianeta, anche il mio è tinto quest’anno non solo di gioia, ma anche con un po’ di dolore. In effetti, ho dovuto sottopormi a Berna, proprio nell’imminenza del Santo Nata- le, a un intervento di chirurgia ortopedi- ca. Evidentemente, non esiste nessuna pro- porzione tra il dolore di Cristo sulla cro- La nascita di Gesù per noi cristiani è in ce, tra quello di cui sono atrocemente se stesso un giorno di indicibile gioia. afflitti miliardi di persone e la sofferenza Ci ricorda e ci fa rivivere il momento nel fisica di chi subisce un intervento chirur- quale Dio si è rivelato al mondo, mo- gico in un ospedale moderno superat- strandosi come un bimbo che piange e trezzato, come lo sono i nostri. sorride in una culla. Tuttavia, un rapporto tra queste diverse Per noi cristiani la nascita di Gesù è un manifestazioni della sofferenza umana giorno di gioia. esiste: sta nel fatto che tutti coloro che E’ una gioia che scaturisce da un evento soffrono, indipendentemente dalla gra- non solo umano, ma dal fatto che que- vità della loro sofferenza, possono diven- sto Bambino è il nostro Redentore. Con tare, sull’esempio e credendo in Cristo, questo Bambino inizia la storia della no- fonte di purificazione e di espiazione del stra salvezza che, oltre a concederci il male commesso da noi stessi, nella no- perdono di tutti i peccati, ci dà la pos- stra società e nel mondo intero. sibilità di conoscere il vero volto di Dio: So benissimo che, paragonato alla stra- quello della Trinità. grande maggioranza di chi soffre, posso avvalermi di un privilegio straordinario: Il Natale è tuttavia un momento di gioia quello di essere accompagnato dalla mai disgiunto dal dolore. Non lo fu nem- vostra preghiera. So di aver accumulato, meno il primo Natale, quello in cui Ge- grazie a voi, un patrimonio di preghiere sù nacque corporalmente e realmente così enorme, che mi permette di supera- da Maria di Nazareth, poiché non solo i re ogni difficoltà, come lo permettereb- disagi corporali, ma anche la paura che be a qualsiasi altra persona. qualcuno sopprimesse quel Bambino La difficoltà maggiore, del resto, non vie- 26
ne mai dalla sofferenza fisica e morale in la cerchia delle persone che vi sono più quanto tali, bensì dall’accettare la ma- care. Malgrado la precarietà della gioia lattia come un segno della presenza di di chi vive oggi questo Natale, tormenta- Dio nella nostra vita. Di fronte a questo to dalla fame, dalla violenza e dalla guer- segno siamo invitati a pronunciare inte- ra, chiedo al Signore che in tutti voi, in riormente il nostro “si”, come ci invita a seno alla vostra famiglia, in compagnia fare la preghiera modello del cristiano, il dei vostri figli e dei vostri amici, prevalga Padre Nostro: “sia fatta la tua volontà”. su tutto quello che potrebbe offuscarlo, il momento e l’espressione della gioia. Sono sicuro, cari fedeli, che l’immenso L’augurio di “Buon Natale” che corren- patrimonio di preghiere da voi accumu- temente ci scambiamo, deve mantenere lato in questi anni, per aiutare il vostro intatto il suo significato e il suo auspicio: Vescovo, sarà anche questa volta estre- quello di essere la manifestazione della mamente efficace. nostra fede in Gesù Cristo, che grazie al fatto di averci redenti con la sua nascita, Proprio in forza di questa certezza fac- morte e risurrezione, permette a tutti i cio il possibile per accettare dal Signore credenti di vivere almeno per Natale un questa nuova difficoltà. Sono però altret- momento di profonda riconoscenza e le- tanto sicuro che l’aiuto che vi apprestate tizia. a darmi avrà un risvolto benefico anche Eugenio Vescovo per voi stessi, le vostre famiglie, e tutta Berna, Natale 1994 Per un sorriso… Scad. 20.10.19 Alcuni ingredienti possono causare reazioni allergiche. Non preparare con acqua di laghetto. Ultima pagina: “Arcobaleno di Natale” 24 dicembre 2018 foto di Giovanni Ferraro. 27
La Buona Stampa, Pregassona (Lugano)
Puoi anche leggere