Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
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Shim Chung” – International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest- Città della Pieve dal 27 al 31 agosto L’ International Opera Theater di Philadelphia per il 16°anno, terrà a Città della Pieve la prima mondiale di una nuova opera lirica. Il 2019 è dedicato alla Corea del Sud con la rappresentazione di Shim Chung opera in 2 atti di Angelo Inglese (tratta dall’omonima leggenda coreana) su libretto in inglese di Christian Bygott (versione italiana di Angelo Inglese). Lo spettacolo, ideato da Karen Lauria Saillant, andrà in scena dal 29 al 31 agosto al Teatro degli Avvaloranti e sarà diretto dal Maestro Mauro Fabbri. Ogni cantante d’opera e ogni strumentista verrà da una cultura diversa. Ci saranno 24 culture rappresentate nell’opera, lo scopo è di sviluppare un modello di comunicazione interculturale per la pace mondiale. Per quanto ne sappiamo, questo è l’unico progetto di opera multiculturale di questo genere nel mondo. L’opera sarà presentata in seguito presso il teatro della città di Philadelphia (2020) e di Seul (2021). La scelta di questa rappresentazione e legata al centenario del 1°Congresso coreano, che si è tenuto a Philadelphia nel 1919. Fu in questo congresso che la Corea iniziò ufficialmente la sua marcia verso l’indipendenza, che alla fine avrebbe realizzato, dopo molte battute d’arresto, nel 1945. Saranno ospitati centinaia di visitatori tra cui cantanti lirici provenienti da Corea, Giappone, Vietnam, Cina e Macedonia, bambini provenienti da tutti gli Stati Uniti, oltre a Scozia, India e Polonia e strumentisti provenienti da Cile, Ucraina, Spagna, Portogallo, Russia, Albania, Malesia, Egitto, Cambogia, Bielorussia, Italia, Inghilterra,
Turchia, Brasile. A questo evento, già di per sé importante, si legherà il KoreaKulturFest, dal 27 al 31 agosto. Cinque giorni in cui la Corea del Sud sarà rappresentata in tutte le sue sfaccettature, dalla gastronomia alle arti figurative, cinema, musica K-pop allo sport con il Taekwondo. Fiore all’occhiello di questo festival sarà l’esposizione degli abiti coreani ispirati agli antichi costumi tradizionali, messi a disposizione di “The Hanbok Advancement Center” che si terrà presso la Sala delle Muse – Palazzo della Corgna. I nostri collaboratori / partner: – Università per Stranieri di Siena – “Korea Film Fest” di Firenze – Riccardo Gelli – Console onorario della Repubblica di Corea in Toscana e Presidente del Taegugki Toscana-Corea Association – “The Hanbok Advancement Center” – Ministero dello sport, della cultura e del turismo della Corea del sud da cui siamo patrocinati – The Korean Cultural Center di Los Angeles – The Korean Cultural Center di Washingto – The Korean Cultural Center di New York – The Korean Cultural Center di Roma – “The University of The Arts” di Philadelphia, – The Consul General of Italy in Philadelphia, – “The Philip Jaisohn Foundation and Centennial of 1st Korean Congress” di Philadelphia CON LA STAR ALBOROSIE
L’OVERJAM FESTIVAL HA CHIUSO IN BELLEZZA L’EDIZIONE 2019 – L’INTERVISTA DEL GIORNO: I PATOIS BROTHERS THE LAST DAY Tolmino, 18 agosto 2019– Si è concluso ufficialmente ieri l’Overjam Festival di Tolmino dove l’ultima sera ha visto salire sul Maver Stage la star più attesa, il grande Alberto D’Ascola, in arte Alborosie, accompagnato dai Shengen Clan, che ha portato a livelli altissimi il festival. Dopo un imponente Lion D, che ha scaldato la folla con un sound accativante, il Maver Stage è stato poi preso d’assalto come non mai da tutto il pubblico presente, tanti arrivati in serata dal triveneto e da oltre confine solo per il grande ospite della serata. Un reggae diverso da quello abituatI a sentire negli ultimi
due giorni, con note più commerciali rispetto a quelle proposte dalle band gamaicane fino a quel momento ma che forse ha colpito maggiormente il pubblico. Il concerto è stato aperto con “Poser” per poi dare spazio ai suoi brani più famosi come “No Cocaine”, “Police” e infine “Dreadlock In Prison” oltre ai brani selezionati dall’ultimo album, coinvolgendo il pubblico per tutta la durata dello show. Fondamentale è stato anche l’accompagnamento dei Shengen Clan che hanno sostenuto in modo notevole un artista del calibro di Alborosie. Al termine, la chiusura del Maver Stage è stata affidata a Zion Train, special guest del genere dub, che ha saputo chiudere in modo impeccabile il festival. Contemporaneamente alla Beach Yard hanno suonato i Bomchilom ed in chiusura di serata i Pakkia Crew che hanno fatto ballare i tanti reduci del festival.
I PATOIS BROTHERS Patois Brothers sono una band nata nel 2010 a Venezia. Il loro nome è un omaggio alla lingua giamaicana, così come il “patois” trae origine da lingue diverse, la loro musica si ispira alle diverse sonorità del reggae per creare un sound originale. Dopo la pubblicazione del loro primo singolo Politician, i Patois Brothers debuttano ufficialmente nel 2015 con il primo disco Mighty Ways, con il quale esprimono forti messaggi nelle liriche e negli arrangiamenti, esortando ad un cambiamento sociale ed educazionale positivo attraverso la musica ed attirando da subito l’attenzione della critica e del pubblico, portandoli poi ad esibirsi su moltissimi palchi italiani e non solo. Nel 2017 tornano con Wise and Wild, nuovo lavoro discografico che conta 12 brani del tutto originali, tra cui un’importante collaborazione con la leggenda giamaicana Max Romeo. Per l’ultima intervista abbiamo con noi abbiamo i due vocalist, nonché fratelli, dei Patois Brothers, Gioele e Geremia: E’ LA PRIMA VOLTA CHE PARTECIPATE ALL’OVERJAM? COSA NE PENSATE DI QUESTO FESTIVAL? C’E’ QUALCOSA IN PARTICOLARE CHE VI SUGGESTIONA? -No è già la terza edizione a cui partecipiamo a questo festival, già dall’arrivo è tutto ben organizzato, il festival funziona almeno per quanto riguarda la parte di noi artisti. QUAL’E L’IDEA O LA COSA CHE VORRESTE CHE RIMANESSE PIU’ IMPRESSA A CHI ASCOLTA LA VOSTRA MUSICA?
-Sicuramente un messaggio di pace, ovvero quello che il reggae ha sempre trasmesso visto che portiamo avanti un genere molto importante che arriva dalla sofferenza e quindi ci prefissiamo di portare avanti un principio di rispetto e poi sicuramente la musica ha un ruolo di divertimento e svago, per cui puntiamo anche a quello, a divertire e coinvolgere la massa. COME VEDRESTE IL GENERE REGGAE TRA UN PAIO DI ANNI? -Molto legato comunque ad altri ambienti musicali e, detto tra noi, per fortuna perché questo consente di portare nuova vita sia al reggae che ad altri generi e, speriamo, a futuri generi che potrebbero nascere. E con l’ultima intervista salutiamo questo magnifico festival, con la promessa che non mancheremo alla prossima, e purtroppo, ultima edizione a Tolmino (sembra infatti che per problemi logistici quella del prossimo anno sarà l’ultima edizione dell’Overjam Festival in riva al Soča a Tolmino, gli organizzatori intanto sono già al lavoro per individuare una nuova sede per il 2021) . Ecco a voi la video intervista ai mitici Patois!! Pubblicato da Guendy Furlan su Lunedì 19 agosto 2019 Vi aspettiamo dal 19 al 23 agosto 2020, one love and Respect! Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca
GALLERY: THE LAST DAY: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2506835 626042856&type=3 DAY 1: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2499116 893481396&type=3 DAY 2: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867 123306373&type=3 DAY 3: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2502593 693133716&type=3 INTERVISTA MAC’S MOBILE: Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019 INTERVISTA AI R.ESISTENCE IN DUB Pubblicato da Guendy Furlan su Domenica 18 agosto 2019 INTERVISTA AI WICKED DUB DIVISION Pubblicato da Guendy Furlan su Sabato 17 agosto 2019
Coppa Italia: Udinese- Sudtirol 3-1 e bianconeri al IV turno Terzo turno di Coppa Italia e primo impegno ufficiale della stagione per l’Udinese che ospita il Sudtirol, in quello che è il primo confronto fra la squadra friulana e quella bolzanina. Udinese che si schiera con un 3-5-2 con Musso in porta, Opoku, Ekong e Samir in difesa, Larsen, Fofana, Jajalo, Mandragora e De Paul con Pussetto e Lasagna in attacco. 4-3-3 per il Sudtirol con Cucchietti in porta, Fabbri, Polak, Tait e Ierardi in difesa, Berardocco, Casiraghi e Vinetot a centrocampo con in attacco Morosini, Mazzocchi e Turchetta. Primo tentativo della gara degli ospiti con Morosini, Musso la mette in corner. Al 14’ primo si presenta Jajalo con un tiro da fuori, Cucchietti la devia in angolo. Al 24’ tiro dalla sinistra di Fabbri, ci arriva senza difficoltà Musso. Partita non particolarmente vivace finora. Udinese al tiro sempre da fuori, ci prova ancora Jajalo ma non trova la porta, così come Mandragora nell’azione successiva. Udinese più propositiva in questa fase e vicina al gol con una buona conclusione dalla sinistra di Pussetto, con la palla che esce di poco. Un minuto più tardi doppio tentativo di Fofana prima parato da Cucchietti e poi alto sopra la traversa. Al 42’ buona azione Udinese con bel cross di Larsen dalla destra e testa di Mandragora da buona posizione con palla a lato. Primo tentativo della ripresa ancora sui piedi di Mandragora che però calcia sempre a lato. Colpo di testa invece per gli ospiti con Mazzocchi, senza problemi Musso. Al 4’ vantaggio
bianconero: buona azione dei friulani con passaggio filtrante di Fofana a Lasagna che da dentro l’area supera il portiere ospite. Ancora Udinese pericolosa prima con un tiro di Pussetto e poi con una buona trama conclusa malamente da Fofana da buona posizione. Al 16’ super occasione per il Sudtirol Mazzocchi e Morosini con un palo e un mancata deviazione vincente a pochi passi dalla porta. E’ il preludio al pareggio che arriva al 21’ con Morosini che conclude una buona trama offensiva da centro area. Tudor prova a fare qualche cambio: fuori Fofana e Pussetto per Becao e Nestorovski. 4 minuti più tardi ed è ancora vantaggio Udinese con un tiro al volo di Mandragora, 2 a 1 per i padroni di casa. Al 34’ tentativo di De Paul da fuori area, palla alta sopra la traversa. Al 43’ terzo gol bianconero ancora con Mandragora che da fuori area trova la botta vincente e mette al sicuro la qualificazione. Arriva così la qualificazione al quarto turno dove i friulani incontreranno il Bologna vincente contro il Pisa per 3 a 0. Partita non esaltante quella dei bianconeri che dopo il vantaggio hanno lasciato spazio al Sudtirol pensando forse di aver già centrato la vittoria. Bravi comunque, gli uomini di Tudor a recuperare subito e trovare la via della rete dopo pochi minuti dal pareggio ospite iniziando con una vittoria la stagione contro un avversario di categoria inferiore e non particolarmente brillante. Il mister dei bolzanini Vecchi ha visto nei suoi grande volontà e spirito giusto mantenendo in bilico il risultato fino a pochi minuti dalla fine facendo una buona figura. Complimenti alla sua squadra da parte di mister Tudor che ha visto la sua squadra bloccata nei primi minuti di match contro un avversario ben organizzato. L’importante comunque era passare per poi concentrarsi per il debutto in campionato di domenica prossima in casa contro il Milan. Rudi Buset
rudibuset@live.it @RIPRODUZIONE RISERVATA Mia Martini e Loredana Bertè. La voce dell’anima Castello di San Giusto / Bastione Rotondo Lunedì 19 agosto, ore 21 Mia Martini e Loredana Bertè. La voce dell’anima è il titolo dello spettacolo che fonde musica, canto e narrazione su due grandi donne e artiste che andrà in scena Lunedì 19 agosto alle ore 21 al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto, nell’ambito di Trieste Estate, la rassegna di eventi e spettacoli di vario genere promossa e organizzata dal Comune di Trieste per animare le serate estive cittadine, giunta alla sua sedicesima edizione. Uno spettacolo, a ingresso gratuito, a cura dell’Associazione Culturale e Teatrale “La macchina del testo”, scritto da Annamaria Persichella e Gabriella Zubelli, con Michela Cembran(attrice), Annamaria Persichella (cantante), Paolo Robba (chitarra), Roberto Franceschini (contrabbasso). Lo spettacolo vuole raccontare due protagoniste della scena musicale italiana che hanno cantato loro stesse, l’essere donna senza veli, senza filtri, vestite solo di talento, passione e coerenza, che spesso hanno pagato caro sulla loro pelle. Dal successo immediato e travolgente agli anni di oblio, alla rinascita dalle proprie ceneri, come un’araba fenice. Un percorso in cui i ricordi personali delle due sorelle fanno da cornice alle loro canzoni, offrendo agli spettatori anche spaccati di profonda vulnerabilità meno
conosciuti. Il racconto è quindi pretesto per cantare una canzone e la canzone diventa pretesto per svelare l’anima delle donne dietro le artiste. L’Associazione Culturale e Teatrale “La macchina del testo” nasce nel 2005 per volontà di scrittori e registi, fra cui C. Grisancich, G. Zannier e G. Sodomaco per dare vita alle scritture locali. Dal 2015, l’Associazione è diretta da Michela Cembran e porta in scena spettacoli di teatro sperimentale, sociale e spettacoli per bambini, in particolare opere che trattano problemi sociali di ampio respiro. Tra gli spettacoli più recenti “L’Attesa”, tratto dal romanzo della scrittrice triestina Pamela Gotti, che ha ricevuto il premio Biagi alla XIX edizione del Festival della Televisione Italiana. 50^EDIZIONE FESTIVAL DEI CUORI Dopo la presentazione del festival venerdì sera a Tarcento, ha preso via ieri sera sabato 17 agosto a preso inizio in Piazza del Ferro di Gemona del Friuli alla presenza del sindaco Revelant, per gli onori di casa, il Festival dei Cuori 2019 Giunto al prestigioso traguardo della 50ma edizione e carico del blasone che lo annovera tra le più prestigiose kermesse internazionali del folclore, il festival , dal 15 al 21 agosto, vestirà i panni del villaggio globale, significativo compendio dei giovani del mondo, palpitanti vettori di tradizioni, usi e costumi. Sono quasi trecento, provenienti da nove diverse nazioni (Italia inclusa) per un totale di dieci gruppi partecipanti. Parlano lingue diverse. Diversi anche per il colore della pelle, ma tanto uguali, perché in grado di sfoggiare identici sorrisi che si incrociano nel segno dell’amicizia. Ecco perché, nel breve volgere di sette giorni, Tarcento, Gemona del Friuli, Udine, Lignano
Sabbiadoro e Bovec (SLO) assumeranno le sembianze di avamposto per un mondo diverso, in quanto il Festival non è soltanto una parata di musiche e danze, ma soprattutto un momento culturale che diviene occasione di conoscenza, di confronto, di stimolo al reciproco rispetto. Il Festival, da ormai 54 anni, dà l’opportunità di assistere ad esibizioni di canti, musiche e balli tipici, dando l’impressione al pubblico di compiere un lungo viaggio attorno al mondo in una sola serata. La dimostrazione di fratellanza che tutti gli anni portano i giovani artisti che partecipano all’ evento, vale di per sé la sua realizzazione! Quest’anno, per la terza volta, la Città di Gemona del Friuli ha ospitato i gruppi partecipanti presso la Casa Dello Studente, e sè stata la sede di alcuni degli eventi programmati come l’inaugurazione ufficiale con tutti gruppi sul palco ieri sera. Dopo il successo dello scorso anno, il festival in anteprima a Udine il 16 agosto nel piazzale del Castello ha dato via ad una serata di gala con la presenza di tutti i gruppi partecipanti. Dopo ben quindici anni, il festival ritorna a Lignano Sabbiadoro lunedì 19 agosto dove è prevista una serata di gala presso l’arena Alpe Adria, con la presenza di tutti i gruppi partecipanti. Questo il dettagliato programma :
Dieci i gruppi partecipanti : dalla Macedonia IL GRUPPO SH.K.A. “JAHI HASANI”
Proveniente dalla città di Gostivar, e ̀ l’ensemble culturale e artistico piùa ttivo della Macedonia del Nord. Fondato nel 1974, possiede una grande tradizione nelcampo delle arti e della cultura popolare. Le peculiarità che lo contraddistinguono sono ledanze e i canti tradizionali, gli antichi strumenti e costumi della regione di Pollog. Hapartecipato con grande successo a molti festival internazionali del folklore. GRUPPO SPANDAN SANSKRUTIK TRUST L’Indiaè un Paese caratterizzato dalla grande varietà linguistica, culturale e folklorica. L’obiettivo del gruppo Spandan (battito cardiaco) è quello di regalare allo spettatore un magico viaggio attraverso l’India. Fondato nel 1989 a Ahmedabad da uno sparuto numero di persone, si è specializzato in danza, teatro, musica e intrattenimento della regione del Gujarat. Oggi è riconosciuto tra le associazioni culturali più note
dell’India. Dal PERU’ il GRUPPO “TRADICIONES PERU” L’associazione culturale “Tradiciones Peru’ “nasce nell’ ottobre del 2002 ad Arequipa. Conosciuta inizialmente come “Grupo de Danzas Tradiciones de Mi Tierra”, è formata da giovani studenti e professionisti di diversi settori legati da profondi rapporti di amicizia. Si propone di rivalutare, preservare e diffondere le espressioni tradizionali e folkloriche del proprio Paese. Ha partecipato a svariati festival nazionali e internazionali, tenendo alto l’onore del Perù grazie all’alta qualità artistica e al suo vario e colorato repertorio. Da CUBA COMPAÑÍA FOLKLÓRICA “CAMAGUA” Fu nel corso del suo primo viaggio alla scoperta dell'America che Cristoforo Colombo, il 27 ottobre del 1492, dopo aver toccato San Salvador, sbarcò per la prima volta su Cuba. Chi dice Cuba dice ritmo, musica, miscuglio di razze e di culture: ingredienti che rendono quest’isola unica e le valgono il ruolo di porta d’ingresso sul mondo e l’anima latini. E proprio la musica e la multiculturalità cubane rappresentano gli elementi fondamentali della Compañía Folklórica Camagua, un’associazione di professionisti (ballerini e musicisti) che, in collaborazione con il Ministero della Cultura della Repubblica di Cuba, si fa portavoce della diffusione della cultura cubana nel mondo.
La Compañía Folklórica Camagua trasferisce sul palcoscenico il cuore e l’anima di un popolo in cui la musica e la danza hanno un ruolo predominante, dando vita a spettacoli variopinti e travolgenti che riscuotono ovunque moltissimo successo. Direttore: M° Fernando Medrano Vireya DA TARCENTO (ITALIA) GRUPPO FOLK “CHINO ERMACORA” Il Gruppo Folkloristico Chino Ermacora di Tarcento, fondato nel 1952 da Vittorio Gritti rappresenta una viva realtà di testimonianza dei valori migliori della tradizione folklorica. Indossa costumi originali della zona di Poffabro (Maniago) e tipici dell’Ottocento. Oltre al tradizionale repertorio friulano, è autore di nuove coreografie che, ispirandosi a scene di vita semplici, ma significative, aggiungono un nuovo importante momento di sviluppo dei valori del folklore. Ha partecipato a centinaia di manifestazioni nazionali e ai più prestigiosi festival in vari Paesi europei e del mondo; ricordiamo Bolivia, Cina, Corea del Sud, Ecuador, Giappone, India, Messico, Ecuador, Taiwan, Tailandia, Indonesia (Sumatra e Giava), Russia, Stati Uniti d’America, Portorico, Brasile, Canada, Israele, Egitto, ecc. Il Gruppo è anche l’organizzatore del Festival dei Cuori. E’ diretto da Massimo Boldi. ITALIA SBANDIERATORI DEI RIONI DI CORI(Latina) Il gruppo è legato al “Chino Ermacora” da una profonda amicizia nata a Tarcento nel 1972 in occasione dell’ ottava edizione del Festival Int.le “Europa dei cuori”. Con una coreografia di gruppo generata da una tecnica di sbandieramento unica nel suo genere in tutta Italia, fece la sua prima apparizione nell’ edizione del Carosello Storico del 1966 il Gruppo Sbandieratori dei Rioni di Cori, autentici eredi sul
territorio romano di quei “bandierai” che nel Medioevo e nel Rinascimento professavano la nobile arte della bandiera. Nello stesso anno il gruppo fu socio fondatore della F.I.Sb. Federazione Italiana Sbandieratori. In tutti questi anni il Gruppo, attraverso le proprie performances altamente coreografiche ed acrobatiche, è riuscito con professionalità e successo ad affascinare le genti di tutto il mondo. Tra le tante significative partecipazioni ricordiamo la Cerimonia di Apertura dei Giochi delle XXIV OLIMPIADE a Seoul, alla Cerimonia di Apertura dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006, all’ evento Cinema Italian Style a Hollywood, Los Angeles, all’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE di Tsukuba 1985 e Aichi in Giappone 2005, all’ importante Edinburgh Military Tatoo, rassegna scozzese di folclore militare, al Mood Indigo Worldfest Mumbai INDIA 2012, alla Parade through Macao, Latin City, CINA 2013 e nel 2014 al 130° Carnevale di Nizza. CILE – ISOLA DI PASQUA “MAORI TUPUNA” SABIDURIA ANCESTRAL RAPA NUI L’ Isola di Pasqua (Rapa Nui per i polinesiani) si trova solitaria in mezzo all’ Oceano Pacifico ed è famosa per i colossi di pietra (i Moai) e per le straordinarie tradizioni indigene; è un lembo di terra dalla storia affascinante e tormentata e uno dei luoghi più intriganti e misteriosi del mondo. La compagine artistica nasce dalla reinvenzione, avvenuta nel 2010, del gruppo Mata to’ a. E’ diretto da Carlos “Ariki” Lillo Haoa, cantautore, chitarrista, prima voce e direttore artistico. Il gruppo si propone di preservare ai posteri le profonde radici
culturali del popolo della “Grande Isola” attraverso la stretta interpretazione della propria tradizione orale. Sviluppa inoltre il proprio concetto di evoluzione musicale, teatrale e di danza verso i canoni contemporanei, rafforzando la propria identità per mezzo di un’ unicaed efficace proposta artistica. Le danze e musiche vi trasporteranno in un mondo magico fatto di eroi, divinità e astri. ISOLE MARCHESI POLINESIA FRANCESE TE TOA VII FENUA L’ arcipelago delle isole Marchesi, chiamato dai nativi “Terra degli uomini” (Henua enana), dista circa 1500 km. da Tahiti, è situato vicino all’ Equatore, all’ estremo settentrione della Polinesia Francese. Primo insediamento Maori nelle isole del triangolo polinesiano, le Marchesi erano abitate da tribù bellicose dedite al cannibalismo e per questo motivo furono a lungo ignorate dai colonizzatori occidentali. Hanno preservato quindi carattere di unicità nella cultura, lingua e costumi. Nell’ arcipelago vengono ancora effettuati riti antichi e presentate danze e musiche caratteristiche che rappresentano svago e divertimento per i polinesiani. Il ballo serve anche per onorare divinità e personalità estere. Le Marchesi risultano essere l’ angolo di cultura più vivo della Polinesia. In queste isole ha origine la sacra arte del tatuaggio, ancora oggi diffusa e praticata. KAMCHATKA RUSSIA EYGUNYCHVAN La Kamchatka, situata nell’ estremo oriente russo, è una penisola formata da
una vallata centrale e da ampi massicci composti da oltre 160 vulcani , 29 dei quali ancora attivi e lunga 1.250 km. Il Gruppo è stato creato nel marzo 2004 a Palana nella regione del Koriak, conosciuta per la bellezza del suo paesaggio che si riflette anche nelle danze di questo popolo, grazie alla volontà e all’ impegno della direttrice Svetlana BELIAEVA e sotto la direzione artistica del coreografo Sergey KUTYNKAVAV. Il loro obiettivo principale è quello di conservare, sviluppare e diffondere la cultura del proprio Paese attraverso la formazione musicale, vocale e coreografica dei giovani componenti del gruppo e lo sviluppo della loro percezione del mondo della cultura e dell’arte del folklore. Le principali danze del gruppo “Eygunychvan” sono il “Koriak”,”Etelmen”,”Chukcha”, che fondano insieme passi e coreografie vocali che rappresentano il profondo legame del popolo della Kamchatka con la natura che li circonda. La tradizione vuole che l’ apprendimento delle danze venga tramandato di generazione in generazione, all’ interno dello stesso nucleo familiare.Le ragazze indossano abiti con motivi Manchu ma cuciti nella pelle. Vivono a nove ore di aereo da Mosca e a dieci ore di slitta da Petropavlovsk. L’Ensemble ha partecipato attivamente a numerosi festival e seminari in tutto il mondo. SUDAFRICA UMUZI WENKOSI ZULU FOLKLORE DANCE ENSEMBLE
Il gruppo “Msunduzi Municipality Zulu Folklore Dance” della Città di Estcourt, della provincia di KwaZulu-Natal, è stato creato nell’anno 1994 sotto la direzione di Umuzi Wenkosi e Umgungundlovu, Musica ed Arti Tradizionali (UTAM). Durante il corso degli anni l’Ensemble ha dato l’opportunità ai giovani sudafricani di effettuare attività creative che spaziano dalle fasi primordiali alle eccellenze professionali. Le compagnie di artisti professionisti che hanno generato sono tutte composte da artisti multi-talento e provengono dalla provincia del regno di Kwa-Zulu Natal. L’Ensemble è continuamente impegnata in tutto il Sud Africa a educare i giovani nelle attività teatrali e dei Festival di arti tradizionali. Il vivace spettacolo presentato mette in mostra un dinamico caleidoscopio delle tradizioni Zulu, Tswana, Venda, Ingoma e della Cultura YeZintombi. Le incredibili voci della troupe, con la loro brillante armonia, hanno deliziato il pubblico di tutto il mondo. La potenza sequenziale delle splendide danze tradizionali, accompagnate dai “pulsanti” tamburi Zulu, riesce a tenere incantato qualsiasi tipo di pubblico. L’Ensemble attraverso una forte attività educativa, tra spettacoli e workshop, ha creato con successo un’opportunità per la coesione della comunità, per l’uguaglianza razziale. L’Ensemble Msunduzi Municipality Zulu Folklore Dance ha riscosso negli anni tantissimi successi in tutto il mondo. Tra i più importanti si ricordano le due occasioni in cui il gruppo si è esibito
per Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta d’Inghilterra, gli spettacoli per Nelson Mandela e per il Campionato del mondo FIFA 2010. Direttore: Lucky Mkhize Dal sito del festival dei cuori Vince la Juve a Trieste, ma che bella Triestina! Amichevole di lusso a Trieste dove i padroni di casa affrontano la Juventus nell’ultimo test amichevole prima dell’avvio ufficiale della stagione. Terza amichevole fra le due formazioni, per l’ultima bisogna guardare agli anni 70’ e sfida che va in scena dopo 13 anni, quando i bianconeri erano in serie B. La Juve si presenta al Rocco di Trieste senza Cristiano Ronaldo ancora non in perfette condizioni e mister Sarri alle prese con un’influenza, ma con tutto il resto della rosa prima del debutto in campionato, sabato prossimo a Parma. Al 6’ primo tentativo della Juve con Dybala, con una bella azione dalla destra, Offredi e la Triestina si salvano. 15 minuti più tardi ancora Juve pericolosa dalla sinistra con Malomo che anticipa Dybala ed evita il peggio. Alla mezzora doppia occasione per i campioni d’Italia prima con un tiro del solito Dybala da fuori area, bravo Offredi il portiere di casa, a metterla in angolo e dal successivo corner Chiellini con un colpo di testa parato senza grossi patemi. La differenza di due categorie si sente ma la Triestina non lascia molti spazi e copre bene. Al 38’ vantaggio Juventus con
una grandissima giocata di Dybala che in sospetto fuorigioco “scherza” il malcapitato difensore Scrugli e con un bel pallonetto supera Offredi. In finale di tempo ci provano Bernardeschi e Douglas Costa con un tiro ad incrociare dalla sinistra ma entrambe le conclusioni non trovano la porta. Inizio secondo tempo con la Juve pericolosa con due conclusioni da fuori area di Khedira e di Douglas Costa, sulla prima bravo Offredi, la seconda fuori. Al 4’ rigore per i bianconeri per fallo del portiere Offredi su Bernardeschi: dal dischetto va Dybala con Offredi che para la conclusione dagli 11 metri mantenendo invariato il risultato. Ancora Juve sempre con Dybala di testa, vince ancora Offredi. Al 14’ primo tentativo della Triestina con un tiro da fuori di Coletti entrato da poco, Szczesny sventa la minaccia. Al 26’ occasione ancora per la Juve con Bentancour entrato nella girandola di sostituzioni di pochi minuti prima. 10 minuti più tardi e prima conclusione di Higuain, in campo da metà del secondo tempo, a lato. Ancora Higuain poco più tardi e sempre Offredi, in super serata, si salva in angolo. Al 42’ doppia occasione per i padroni di casa con Ferretti prima dalla sinistra con Szczesny che manda la palla sulla traversa e poi con un tiro da fuori area parato senza affanni. Ancora Triestina pericolosa con un tiro da fuori di Steffè, ancora il numero 1 bianconero in corner. Bel finale degli alabardati che infiammano il pubblico casalingo. Soddisfatto e a ragione il mister della Triestina Pavanel per la prestazione dei suoi capaci di fare una buona fase difensiva ma anche creare qualcosa in attacco. La bella serata e le emozioni di questa partita però finisco qui perché da domenica parte il campionato e bisogno subito metterci la testa. Complimenti da parte del mister ad Offredi, uno dei migliori portieri della C, protagonista indiscusso della serata. Da parte del numero 1 alabardato una grande emozione nell’affrontare i campioni della Juve ma anche concentrazione per un campionato in un cui la Triestina parte come una delle
favorite in una specie di seconda serie B visto il blasone della squadre in campo che vantano ben 110 partecipazioni ai campionato di serie A, solo 7 in meno delle squadre che disputeranno la serie B. Da Trieste L’inviato: Rudi Buset rudibuset@live.it @RIPRODUZIONE VIETATA GRAN FINALE OGGI ALL’OVERJAM FESTIVAL CON ALBOROSIE, LION D E I BRITANNICI ZION TRAIN – L’INTERVISTA DEL GIORNO: I WICKED DUB DIVISION DAY 3 Tolmino, 17 agosto 2019 – Alle battute finali l’Overjam Festival di Tolmino, la kermesse musicale dedicata al reggae che richiama ogni anno migliaia di appassionati sulle rive del fiume Soča (Isonzo) per farsi coinvolgere dalla buona musica in uno spirito di fratellanza e all’insegna del puro relax. Nella giornata di oggi uno degli ospiti più attesi sul palco è
Alberto D’Ascola, in arte Alborosie, accompagnato dalla band di Kingston, Shengen Clan. Cantante, beat maker e musicista, D’Ascola è il primo artista italiano a riscuotere successo nella scena reggae internazionale. Ma non finisce qui, sempre oggi ci saranno anche i britannici Zion Train, uno dei dub set più apprezzati al mondo, e Lion D – David Andrew Ferri. Oltre agli artisti che si esibiranno sul Maver stage (il palco principale), sul palco della spiaggia si daranno il cambio alcuni dj storici del Festival. WARD 21 La giornata di ieri non ha deluso le aspettative dei visitatori dell’Overjam, fin dalle ore 15 il palco del Maver Stage ha cominciato ad animarsi con i One Dread mentre il pubblico affluiva copioso per ascoltare questa band slovena che suona un sound misto tra il reggae e la dancehall. A seguire i nostri intervistati, i R.esistence in Dub, con la loro bellissima dub culture, per poi arrivare ai pezzi grossi della serata: dalle 19 è iniziato il party Gamiacano che attraverso quattro differenti artisti, ha portato 3 diversi tipi di reggae, prima con i Ward 21, una band che suona più un reggae tendente all’hip hop e alla dancehall, per passare poi a Junior Kelly seguito da Cali P, accompagnato dagli stessi musicisti di Junior Kelly, che hanno portato sul palco il reggae di nuova generazione, diverso da quello tradizionale degli Israel Vibration visti l’altro ieri, ma che mantiene comunque quello che è il senso del reggae ovvero la lotta ed il mettere sul piatto problematiche che stanno molto a cuore a chi canta la libertà, il rispetto e le origini della popolazione africana.
Queen Ifrica Infine è arrivata lei, la regina: Queen Ifrica, una donna sorprendente che ha fatto vibrare e ballare il pubblico con la sua musica reggae con richiami alla danchehall. In chiusura di serata è stata la volta dei Wicked Dub Division che hanno concluso la seconda giornata dell’Overjam regalando al pubblico dei toni più Dub rispetto al reggae protagonista del festival. Nella Beach yard non sono stati da meno con i Workshop partiti nella prima mattinata e l’Overjam 4 Kind area, il tutto sulle rive del fiume Soča accompagnati dalla musica di artisti come Mr. Skavilagge, Ziggi Mastah e dei Sued Massive che hanno chiuso la serata.
Come detto siamo arrivati alle battute finali dell’Overjam Festival, la giornata di domani (domenica 18) sarà dedicata al riposo ed alla rimozione delle tende e degli accampamenti che hanno vivacizzato il festival ma non mancherà in sottofondo un buon brano di musica reggae. L’INTERVISTA DI OGGI: I WICKED DUB DIVISION Progetto nato nel 2014 dall’unione di nomi storici e conosciuti nel panorama dub italiano: Michela Grena, voce dei B.R. Stylers, e Wicked Dub Division, dub trio attivo da dieci anni. La band compie una ricerca musicale miscelando suoni caldi e ipnotici a sfumature più wicked minimali. Oggi intervistiamo Michela Grena, Vocalist della band: COSA NE PENSI DEL FESTIVAL? C’E’ QUALCOSA CHE TI HA SUGGESTIONATO IN PARTICOLARE E SE E’ LA PRIMA VOLTA CHE PRENDI PARTE A QUESTO FESTIVAL? -Mi ha suggestionato perche è la prima volta che vengo a suonare
all’Overjam mentre ero stata qua quando si teneva il River Splash, un festival sempre reggae, per cui ho un sacco di bei ricordi legati a questo posto e mi emoziona sempre tornarci. COSA TI HA ISPIRATO NELLA TUA CARRIERA? -Tante cose, il mix di tante cose che mi piacciono come la musica elettronica, la parte più africana e la musica Soul, quindi penso che sia questo il motore di tutto che mi fa essere ancora qua. ULTIMA DOMANDA, IL TESTO DI UNA CANZONE CHE SENTI PIU’ TUO? -Sicuramente How Many Women, è una sorta di grido, che possa dare forza alle donne che non hanno avuto la fortuna di avere l’uomo giusto e per bene al loro fianco e non riescono sempre a reagire a questi amori un po’ violenti, ed è per questo che la sento particolarmente mia visto che io mi sento fortunata perchè non tutte c’è l’hanno l’uomo giusto.
LINK VIDEO INTERVISTA: Pubblicato da Guendy Furlan su Sabato 17 agosto 2019 ALBUM DAY 3 – OVERJAM FESTIVAL: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2502593 693133716&type=3&uploaded=71 Intervista Maci’s Mobile: Ecco il video dell’intervista di ieri al vocalist dei Maci’s Mobile Il Discorso Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019 Intervista R.esistence in Dub: Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019 Day one at Overjam festival gallery: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867 123306373&type=3 Day two at Overjam festival gallery: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867
123306373&type=3&uploaded=88 Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca Granfiume Fiume Veneto L’arte entra nel centro commerciale Piace la Collettiva D’Arte “XyZ” Da tempo il Centro commerciale Granfiume di Fiume Veneto ha avviato una serie di attività orientate al sociale. Col progetto Fiume Viva di quest’anno spinge ancora di più verso la cultura, dando spazio ad associazioni, incontri artistici e letterari. Ora a consolidare questo percorso segnando un ulteriore passo di qualità è arrivata l’apertura di uno spazio espositivo dedicato alle mostre d’arte. A inaugurarlo la Collettiva D’Arte “XyZ”, curata da Alessandro Canzian, in collaborazione con l’Associazione Panorama. A esporre Andrea Zanette, Mina Riotto, Gian Piero Cescut. Tre artisti, tre differenti percorsi simboleggiati dalle tre coordinate dello spazio che, partendo dal medesimo punto, si muovono verso tre direzioni uniche, diverse, ognuna con una
sua peculiarità. Tre differenti modi di interpretare lo spazio, le esperienze, la vita. La risposta del pubblico è stata entusiasta, sia per lo spazio grande e luminoso, sia per l’allestimento minimale su cavalletti di legno a mettere in primo piano le potenzialità espressive di ciascuna opera, sia per la scelta degli artisti, che hanno accettato la sfida. L’arte entra dunque con successo nel centro commerciale, che la accoglie come una ospite d’onore, una piccola perla da offrire agli utenti, favorendo un approccio diretto e informale e aprendo dialoghi inediti. Mita Riotto, classe 1975 sii dedica alla pittura, alla narrativa e alla poesia. Autrice di numerose opere di narrativa e di poesia, negli anni vince prestigiosi premi letterari a concorsi e svolge mostre in Friuli Venezia Giulia. Tra le ultime la partecipazione alla Maison d’Art di Padova e alla Picco Art Gallery di Vittorio Veneto. L’arte di Mita Riotto è un richiamo alla fanciullezza. Le sue opere rappresentano un dolce intrigo tra realtà e fantasia. Materiali diversi accompagnano un equilibrio compositivo raffinato, dove linee, segni e forme evidenziano l’energia universale e la forza dell’individuo, lasciando spazio al mistero e alla ricerca spirituale. Gian Piero Cescut, classe 1964, da sempre porta avanti le sue due passioni: musica e pittura. Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Udine lavora come grafico pubblicitario collaborando con vari studi della regione. Nel corso degli anni ha maturato una personale idea pittorica arrivando alle attuali visioni astratte. I suoi lavori dal sapore “metropolitano” conducono in un crocevia di stimoli grafici e
pittorici che vuole raccontare l’universo comunicativo in cui siamo immersi. “Tracce” sono una serie di tavole coloratissime, astratte, composte da grandi pennellate monocrome che dialogano coi colori base, disegnando reticoli e campiture che evocano un territorio, una pianta. Gli inserti cartacei o le scritte tracciate a pennello confermano l’ idea di una “vita urbana” messa a soggetto, ma al tempo stesso evocano un disordine e un disorientamento. Tra le sue creazioni anche il marchio Inkarte , una serie di carte di grandi dimensioni destinate al packaging, lavorate con pennello, spray e stencil. Andrea Zanette classe 1985si dedica all’arte e in particolar modo alla Street Art. Ha esposto al Pala Arrex di Jesolo e collabora con i collettivi artistici Creative+Factory e Habitat. Le sue opere sono intrise nei colori e nelle forme di una travolgente quanto metropolitana passionalità. Il 30 e 31 agosto torna il Rally del Friuli, la presentazione al Città Fiera martedì 27 agosto. Dopo due anni il Rally del Friuli Venezia Giulia ritorna nella massima serie.
Basso – Granai vincitori dell’ultima edizione del Rally del Friuli valida per il CIR (foto Dario Furlan) Il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia torna nel Campionato Italiano Rally (CIR) dopo due anni di permanenza nel CIWRC (Campionato Italiano World Rally Car) per calcare nuovamente le meravigliose strade delle Valli del Torre e del Natisone nelle giornate di venerdì 30 e sabato 31 agosto. La gara, organizzata come di consueto dalla Scuderia Friuli ACU, avrà anche quest’anno il suo centro nevralgico presso il Città Fiera di Torreano di Martignacco, dove oltre alla logistica della manifestazione (parco assistenza, partenza, direzione gara, sala stampa, ecc.) ci sarà anche la novità della prova- spettacolo “Martignacco Città Fiera Circuit”, ricavata negli ampi spazi adiacenti il centro commerciale. Il Rally del Friuli torna così a fregiarsi della massima titolarità in Italia, dopo l’assenza forzata negli ultimi due anni a causa del principio di rotazione delle gare che di anno in anno debbono far parte del Campionato Italiano Rally, con piena soddisfazione di Giorgio Croce, Presidente della Scuderia organizzatrice.
Gara nella gara: a fine agosto ci sarà anche l’oramai tradizionale abbinamento con il mondo delle auto storiche, nelle medesime giornate si correrà infatti anche il 24° Rally Alpi Orientali Historic riservato alle “vecchiette” dei rally, che forse proprio per la loro’età matura suscitano un interesse sempre maggiore ed hanno un seguito notevole di tifosi. L’appuntamento sarà valido per il Campionato Europeo (FIA HSRC) e per l‘Italiano (CIRAS) della specialità, Pur mantenendo lo schema tradizionale delle prove che caratterizzano il rally friulano (due prove nelle valli del Torre e tre in quelle del Natisone) le novità sul percorso non mancano, novità che daranno sicuramente più “pepe” alla manifestazione, con le due prove del venerdì che verranno disputate in senso contrario rispetto a quanto solitamente avveniva gli anni scorsi; la Prova di “Valle” vedrà i concorrenti affrontare la salita dal lato di Colloredo di Soffumbergo e dopo aver scollinato a Valle tuffarsi nella lunga ed insidiosa discesa che porta a Canal di Grivò; poco dopo (e senza assistenza!) si ripartirà per effettuare la prova di “Porzus” – di fatto l’unione di due tratti di prove di precedenti edizioni del rally ma anche la riedizione in senso contrario di una prova storica del rally – con la salita che porta all’abitato di Canebola ed al successivo quadrivio di Bocchetta di S. Antonio e, dopo essere transitati vicino alle malghe tristemente note per i fatti partigiani dell’ultima guerra, si affronterà la ripidissima discesa di Porzus con l’arrivo, freni permettendo, nei pressi di Attimis. Insomma, due prove molto selettive che metteranno a dura prova vetture ed equipaggi già nella prima giornata di gara. Le prove speciali della seconda giornata di gara non presentano invece grosse novità in quanto saranno pressochè identiche a quelle degli anni precedenti ma non per questo saranno meno insidiose, a cominciare dalla lunga “Mersino” che con i suoi oltre 21 kilometri sulle pendici del Matajur darà del filo da torcere ai concorrenti che dopo aver “scalato” il
Matajur dalla parte di Mersino dovranno affrontare la stretta discesa che da Montemaggiore, con una lunga serie di tornanti, arriva a Ieronizza per poi risalire fino a Masseris, idem dicasi per la “Drenchia”,con la sua velocissima discesa finale; discorso un po’ diverso per la “Trivio” che non presenta discese impegnative come le altre ma che ha dei tratti indubbiamente tecnici da affrontare con la massima concentrazione, In attesa del rombo dei motori, martedì 27 agosto si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento presso Città Fiera, cenrto nevralgico della manifestazione. Tutte le informazioni sul 55° Rally del Friuli Venezia Giulia – 24° Rally Alpi Orientali Historic si posso reperire al link http://www.rallyalpiorientali.it/it/ Dario Furlan DAY 2 ALL’OVERJAM FESTIVAL, OGGI QUEEN IFRICA, WARD 21 E MOLTI ALTRI – L’INTERVISTA DEL GIORNO: I R.ESISTENCE IN DUB DAY 2
ISREAL VIBRATION Tolmino, 16-08-2019 – Inizio di livello quello dell’ottava edizione del festival Overjam che ieri, nella serata di apertura, ha visto gli Israel Vibration far letteralmente saltare la folla assiepata al Maver Stage sulle loro note giamaicane. Il vecchio Old School che fa sempre bene sentire, che riporta al sano reggae delle sue origini, questo sono gli Israel Vibration che, nonostante i moltissimi anni di militanza sulle spalle, sono ancora una band con un energia strepitosa, pieni di vitalità e voglia di far divertire il pubblico sostenendo egregiamente le due ore di spettacolo puro. Dopo gli special guest della serata, è stata la volta dei Wicked & Bonny ft.Berise seguiti dai Dubbing Sun, due band caratterizzate dalla passione per la Dub. Mentre i Wicked & Bonny ft. Berise hanno un loro repertorio specifico, i Dubbing Sun lavorano più sul mix in dub, con risultati di tutto rilievo per entrambi nonostante le differenze di approccio alla Dub. Nel frattempo al Beach Stage hanno suonato in serata Serious Thing e l’immancabile Asher Selector, un veterano del palco dell’Overjam, due esibizioni che hanno creato un’atmosfera quasi mistica e ricca di pathos.
Per oggi sono attesi i padrini della dancehall Ward 21, Junior Kelly – grande rappresentante del reggae giamaicano, Cali P, Pierre Nanon, la giamaicana Queen Ifrica, figlia della leggenda dello ska Derick Morgan, i pordenonesi Wicked Dub Division & Michela Grena. Spazio anche a: Little Vex, One Dread, R.Esistence in Dub, Illbillly Hitec, Raphael.
Inoltre con oggi hanno preso il via Workshops e l’area Overjam 4 kids presso l’area del Beach Stage con diverse attività rivolte a tutti. L’INTERVISTA DEL GIORNO: I R.ESISTENCE IN DUB Il progetto R.esistence in Dub nasce nel 2006 a Udine (Friuli Venezia Giulia) dall’unione di 4 musicisti: Toffo Selektah (dubmaster), Zen I (tromba & synths), Doctor P.E. (sax & melodica) e mc Tubet – attualmente integrato da Ste’Pit (basso). La band è caratterizzata da suoni della reggae music e
soprattutto dalla dub culture, con l’obiettivo di diffondere il soundsystem style, con produzioni proprie e live show integrati di mixer board per il dub, fiati, sintetizzatori e che vantano un mc che ha cantato con loro nella lingua d’origine che li unisce: il Friulano. Cosa ne pensate del Festival? C’è qualcosa che vi ha suggestionato? A quante edizione avete partecipato? -Noi siamo molto legati a questo festival in quanto partecipavamo ancora quando si chiamava River Splash e quindi sono 20 anni che frequentiamo questo posto, da artisti e visitatori, e ce ne siamo affezionati molto. Abbiamo comunque un edizione che ci è rimasta più a cuore, ovvero quando abbiamo suonato alla Beach Yard, che ai tempi era un Dub Arena (Stage attualmente non presente al festival – diverso da quello dell’odierna edizione). La vostra canzone “biglietto da visita” -In realtà non ci abbiamo mai riflettuto però avremmo bisogno di almeno più di una scelta visto comunque le due fasi che hanno attraversato il gruppo, la prima è “Monolite” quando avevamo la collaborazione con Dj Tubet; nella seconda fase invece, quando è subbentrato il bassista, – attimo di consultazione generale – o Sound System, cantata con Sistah Awa, oppure Resistence La cosa o il pensiero che vorreste rimanesse più impresso nelle persone che ascoltano la vostra musica -L’idea o il concetto che più ci lega tra di noi è che siamo amici, prima di essere un gruppo di artisti, e questo da cui partiamo; il fatto che siamo degli amici che si sono messi in gioco, cosa che ci ha permesso di essere, oggi, ancora qui dopo 13 anni. E salutando i R.esistence in Dub vi lasciamo al video della loro intervista ed anche a quello dell’intervista di ieri al
vocalist dei Maci’s Mobile. Intervista Maci’s Mobile: Ecco il video dell'intervista di ieri al vocalist dei Maci's Mobile Il Discorso Run it Agency Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019 Intervista R.esistence in Dub: https://www.facebook.com/guendy.furlan/videos/a.25008671233063 73/2500878659971886/?type=2&theater¬if_t=feedback_reaction_ generic¬if_id=1565981391693002 Day one at Overjam festival gallery: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.250086712330637 3&type=3 Day two at Overjam festival gallery: https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.250086712330637 3&type=3&uploaded=88 Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca
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