Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso

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Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
Shim Chung” – International
Opera Theater di Philadelphia
e   KoreaKulturFest-    Città
della Pieve dal 27 al 31
agosto
L’ International Opera Theater di Philadelphia per il 16°anno, terrà a
Città della Pieve la prima mondiale di una nuova opera lirica. Il 2019 è
dedicato alla Corea del Sud con la rappresentazione di Shim Chung opera
in 2 atti di Angelo Inglese (tratta dall’omonima leggenda coreana) su
libretto in inglese di Christian Bygott (versione italiana di Angelo
Inglese). Lo spettacolo, ideato da Karen Lauria Saillant, andrà in scena
dal 29 al 31 agosto al Teatro degli Avvaloranti e sarà diretto dal
Maestro Mauro Fabbri.

Ogni cantante d’opera e ogni strumentista verrà da una cultura diversa.
Ci saranno 24 culture rappresentate nell’opera, lo scopo è di sviluppare
un modello di comunicazione interculturale per la pace mondiale. Per
quanto ne sappiamo, questo è l’unico progetto di opera multiculturale di
questo genere nel mondo. L’opera sarà presentata in seguito presso il
teatro della città di Philadelphia (2020) e di Seul (2021).

La scelta di questa rappresentazione e legata al centenario del
1°Congresso coreano, che si è tenuto a Philadelphia nel 1919. Fu in
questo congresso che la Corea iniziò ufficialmente la sua marcia verso
l’indipendenza, che alla fine avrebbe realizzato, dopo molte battute
d’arresto, nel 1945.

Saranno ospitati centinaia di visitatori tra cui cantanti lirici
provenienti da Corea, Giappone, Vietnam, Cina e Macedonia, bambini
provenienti da tutti gli Stati Uniti, oltre a Scozia, India e Polonia e
strumentisti provenienti da Cile, Ucraina, Spagna, Portogallo, Russia,
Albania, Malesia, Egitto, Cambogia, Bielorussia, Italia, Inghilterra,
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Turchia, Brasile.

A questo evento, già di per sé importante, si legherà il KoreaKulturFest,
dal 27 al 31 agosto. Cinque giorni in cui la Corea del Sud sarà
rappresentata in tutte le sue sfaccettature, dalla gastronomia alle arti
figurative, cinema, musica K-pop allo sport con il Taekwondo. Fiore
all’occhiello di questo festival sarà l’esposizione degli abiti coreani
ispirati agli antichi costumi tradizionali, messi a disposizione di “The
Hanbok Advancement Center” che si terrà presso la Sala delle Muse –
Palazzo della Corgna.

I nostri collaboratori / partner:

– Università per Stranieri di Siena – “Korea Film Fest” di Firenze –
Riccardo Gelli – Console onorario della Repubblica di Corea in Toscana e
Presidente   del    Taegugki   Toscana-Corea   Association   –   “The   Hanbok
Advancement Center” – Ministero dello sport, della cultura e del turismo
della Corea del sud da cui siamo patrocinati – The Korean Cultural Center
di Los Angeles – The Korean Cultural Center di Washingto – The Korean
Cultural Center di New York – The Korean Cultural Center di Roma – “The
University of The Arts” di Philadelphia, – The Consul General of Italy in
Philadelphia, – “The Philip Jaisohn Foundation and Centennial of 1st
Korean Congress” di Philadelphia

CON                LA           STAR               ALBOROSIE
Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
L’OVERJAM FESTIVAL HA CHIUSO
IN BELLEZZA L’EDIZIONE 2019 –
L’INTERVISTA DEL GIORNO: I
PATOIS BROTHERS
                   THE LAST DAY
                             Tolmino, 18 agosto 2019– Si è
                             concluso ufficialmente ieri
                             l’Overjam Festival di Tolmino
                             dove l’ultima sera ha visto
                             salire sul Maver Stage la star
                             più attesa, il grande Alberto
                             D’Ascola, in arte Alborosie,
                             accompagnato dai Shengen Clan,
                             che ha portato a livelli
altissimi il festival.

Dopo un imponente Lion D, che ha scaldato la folla con un
sound accativante, il Maver Stage è stato poi preso d’assalto
come non mai da tutto il pubblico presente, tanti arrivati in
serata dal triveneto e da oltre confine solo per il grande
ospite della serata.

Un reggae diverso da quello abituatI a sentire negli ultimi
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due giorni, con note più commerciali rispetto a quelle
proposte dalle band gamaicane fino a quel momento ma che forse
ha colpito maggiormente il pubblico. Il concerto è stato
aperto con “Poser” per poi dare spazio ai suoi brani più
famosi come “No Cocaine”, “Police” e infine “Dreadlock In
Prison” oltre ai brani selezionati dall’ultimo album,
coinvolgendo il pubblico per tutta la durata dello show.
Fondamentale è stato anche l’accompagnamento dei Shengen Clan
che hanno sostenuto in modo notevole un artista del calibro di
Alborosie.

Al termine, la chiusura del Maver Stage è stata affidata a
Zion Train, special guest del genere dub, che ha saputo
chiudere in modo impeccabile il festival.

Contemporaneamente alla Beach Yard hanno suonato i Bomchilom
ed in chiusura di serata i Pakkia Crew che hanno fatto ballare
i tanti reduci del festival.
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L’ULTIMA INTERVISTA:
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I PATOIS BROTHERS
Patois Brothers sono una band nata nel 2010 a Venezia. Il loro nome è
un omaggio alla lingua giamaicana, così come il “patois” trae origine
da lingue diverse, la loro musica si ispira alle diverse sonorità del
reggae per creare un sound originale.

Dopo la pubblicazione del loro primo singolo Politician, i Patois
Brothers debuttano ufficialmente nel 2015 con il primo disco Mighty
Ways, con il quale esprimono forti
messaggi     nelle      liriche       e   negli
arrangiamenti,          esortando         ad   un
cambiamento sociale ed educazionale
positivo attraverso la musica ed
attirando    da    subito         l’attenzione
della    critica        e    del    pubblico,
portandoli        poi       ad    esibirsi     su
moltissimi palchi italiani e non
solo.

Nel 2017 tornano con Wise and Wild, nuovo lavoro discografico che
conta   12   brani          del   tutto    originali,   tra   cui   un’importante
collaborazione con la leggenda giamaicana Max Romeo.

Per l’ultima intervista abbiamo con noi abbiamo i due vocalist, nonché
fratelli, dei Patois Brothers, Gioele e Geremia:

        E’ LA PRIMA VOLTA CHE PARTECIPATE ALL’OVERJAM? COSA NE PENSATE
        DI QUESTO FESTIVAL? C’E’ QUALCOSA IN PARTICOLARE CHE VI
        SUGGESTIONA?

-No è già la terza edizione a cui partecipiamo a questo festival, già
dall’arrivo è tutto ben organizzato, il festival funziona almeno per
quanto riguarda la parte di noi artisti.

        QUAL’E L’IDEA O LA COSA CHE VORRESTE CHE RIMANESSE PIU’
        IMPRESSA A CHI ASCOLTA LA VOSTRA MUSICA?
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-Sicuramente un messaggio di pace, ovvero
                           quello che il reggae ha sempre trasmesso
                           visto che portiamo avanti un genere molto
                           importante che arriva dalla sofferenza e
                           quindi ci prefissiamo di portare avanti un
                           principio di rispetto e poi sicuramente la
                           musica ha un ruolo di divertimento e svago,
                           per   cui   puntiamo   anche   a   quello,   a
                           divertire e coinvolgere la massa.

      COME VEDRESTE IL GENERE REGGAE TRA UN PAIO DI ANNI?

-Molto legato comunque ad altri ambienti musicali e, detto tra noi,
per fortuna perché questo consente di portare nuova vita sia al reggae
che ad altri generi e, speriamo, a futuri generi che potrebbero
nascere.

E con l’ultima intervista salutiamo questo magnifico festival, con la
promessa che non mancheremo alla prossima, e purtroppo, ultima
edizione a Tolmino (sembra infatti che per problemi logistici quella
del prossimo anno sarà l’ultima edizione dell’Overjam Festival in riva
al Soča a Tolmino, gli organizzatori intanto sono già al lavoro per
individuare una nuova sede per il 2021) .

Ecco a voi la video intervista ai mitici Patois!!

 Pubblicato da Guendy Furlan su Lunedì 19 agosto 2019

 Vi aspettiamo dal 19 al 23 agosto 2020,
          one love and Respect!
                 Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca
Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
GALLERY:

THE LAST DAY:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2506835
626042856&type=3

DAY 1:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2499116
893481396&type=3

DAY 2:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867
123306373&type=3

DAY 3:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2502593
693133716&type=3

INTERVISTA MAC’S MOBILE:

 Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019

INTERVISTA AI R.ESISTENCE IN DUB

 Pubblicato da Guendy Furlan su Domenica 18 agosto 2019

INTERVISTA AI WICKED DUB DIVISION

 Pubblicato da Guendy Furlan su Sabato 17 agosto 2019
Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
Coppa    Italia:    Udinese-
Sudtirol 3-1 e bianconeri al
IV turno
Terzo turno di Coppa Italia e primo impegno ufficiale della
stagione per l’Udinese che ospita il Sudtirol, in quello che è
il primo confronto fra la squadra friulana e quella bolzanina.

Udinese che si schiera con un 3-5-2 con Musso in porta, Opoku,
Ekong e Samir in difesa, Larsen, Fofana, Jajalo, Mandragora e
De Paul con Pussetto e Lasagna in attacco. 4-3-3 per il
Sudtirol con Cucchietti in porta, Fabbri, Polak, Tait e
Ierardi in difesa, Berardocco, Casiraghi e Vinetot a
centrocampo con in attacco Morosini, Mazzocchi e Turchetta.

Primo tentativo della gara degli ospiti con Morosini, Musso la
mette in corner. Al 14’ primo si presenta Jajalo con un tiro
da fuori, Cucchietti la devia in angolo. Al 24’ tiro dalla
sinistra di Fabbri, ci arriva senza difficoltà Musso. Partita
non particolarmente vivace finora. Udinese al tiro sempre da
fuori, ci prova ancora Jajalo ma non trova la porta, così come
Mandragora nell’azione successiva. Udinese più propositiva in
questa fase e vicina al gol con una buona conclusione dalla
sinistra di Pussetto, con la palla che esce di poco. Un minuto
più tardi doppio tentativo di Fofana prima parato da
Cucchietti e poi alto sopra la traversa. Al 42’ buona azione
Udinese con bel cross di Larsen dalla destra e testa di
Mandragora da buona posizione con palla a lato.

Primo tentativo della ripresa ancora sui piedi di Mandragora
che però calcia sempre a lato. Colpo di testa invece per gli
ospiti con Mazzocchi, senza problemi Musso. Al 4’ vantaggio
Shim Chung" - International Opera Theater di Philadelphia e KoreaKulturFest-Città della Pieve dal 27 al 31 agosto - Il Discorso
bianconero: buona azione dei friulani con passaggio filtrante
di Fofana a Lasagna che da dentro l’area supera il portiere
ospite. Ancora Udinese pericolosa prima con un tiro di
Pussetto e poi con una buona trama conclusa malamente da
Fofana da buona posizione. Al 16’ super occasione per il
Sudtirol Mazzocchi e Morosini con un palo e un mancata
deviazione vincente a pochi passi dalla porta. E’ il preludio
al pareggio che arriva al 21’ con Morosini che conclude una
buona trama offensiva da centro area. Tudor prova a fare
qualche cambio: fuori Fofana e Pussetto per Becao e
Nestorovski. 4 minuti più tardi ed è ancora vantaggio Udinese
con un tiro al volo di Mandragora, 2 a 1 per i padroni di
casa. Al 34’ tentativo di De Paul da fuori area, palla alta
sopra la traversa. Al 43’ terzo gol bianconero ancora con
Mandragora che da fuori area trova la botta vincente e mette
al sicuro la qualificazione.

Arriva così la qualificazione al quarto turno dove i friulani
incontreranno il Bologna vincente contro il Pisa per 3 a 0.
Partita non esaltante quella dei bianconeri che dopo il
vantaggio hanno lasciato spazio al Sudtirol pensando forse di
aver già centrato la vittoria. Bravi comunque, gli uomini di
Tudor a recuperare subito e trovare la via della rete dopo
pochi minuti dal pareggio ospite iniziando con una vittoria la
stagione contro un avversario di categoria inferiore e non
particolarmente brillante.

Il mister dei bolzanini Vecchi ha visto nei suoi grande
volontà e spirito giusto mantenendo in bilico il risultato
fino a pochi minuti dalla fine facendo una buona figura.
Complimenti alla sua squadra da parte di mister Tudor che ha
visto la sua squadra bloccata nei primi minuti di match contro
un avversario ben organizzato. L’importante comunque era
passare per poi concentrarsi per il debutto in campionato di
domenica prossima in casa contro il Milan.

                                                    Rudi Buset
rudibuset@live.it

                                       @RIPRODUZIONE RISERVATA

Mia Martini e Loredana Bertè.
La voce dell’anima Castello
di San Giusto / Bastione
Rotondo Lunedì 19 agosto, ore
21
Mia Martini e Loredana Bertè. La voce dell’anima è il titolo
dello spettacolo che fonde musica, canto e narrazione su due
grandi donne e artiste che andrà in scena Lunedì 19 agosto
alle ore 21 al Bastione Rotondo del Castello di San
Giusto, nell’ambito di Trieste Estate, la rassegna di eventi e
spettacoli di vario genere promossa e organizzata dal Comune
di Trieste per animare le serate estive cittadine, giunta alla
sua sedicesima edizione. Uno spettacolo, a ingresso gratuito,
a cura dell’Associazione Culturale e Teatrale “La macchina del
testo”, scritto da Annamaria Persichella e Gabriella Zubelli,
con       Michela       Cembran(attrice),          Annamaria
Persichella (cantante), Paolo Robba (chitarra), Roberto
Franceschini (contrabbasso).
Lo spettacolo vuole raccontare due protagoniste della scena
musicale italiana che hanno cantato loro stesse, l’essere
donna senza veli, senza filtri, vestite solo di talento,
passione e coerenza, che spesso hanno pagato caro sulla loro
pelle. Dal successo immediato e travolgente agli anni di
oblio, alla rinascita dalle proprie ceneri, come un’araba
fenice. Un percorso in cui i ricordi personali delle due
sorelle fanno da cornice alle loro canzoni, offrendo agli
spettatori anche spaccati di profonda vulnerabilità meno
conosciuti. Il racconto è quindi pretesto per cantare una
canzone e la canzone diventa pretesto per svelare l’anima
delle donne dietro le artiste.
L’Associazione Culturale e Teatrale “La macchina del
testo” nasce nel 2005 per volontà di scrittori e registi, fra
cui C. Grisancich, G. Zannier e G. Sodomaco per dare vita alle
scritture locali. Dal 2015, l’Associazione è diretta da
Michela Cembran e porta in scena spettacoli di teatro
sperimentale, sociale e spettacoli per bambini, in particolare
opere che trattano problemi sociali di ampio respiro. Tra gli
spettacoli più recenti “L’Attesa”, tratto dal romanzo della
scrittrice triestina Pamela Gotti, che ha ricevuto il premio
Biagi alla XIX edizione del Festival della Televisione
Italiana.

50^EDIZIONE                    FESTIVAL                DEI
CUORI
Dopo la presentazione del festival venerdì sera a Tarcento, ha
preso via ieri sera sabato 17 agosto a preso inizio in Piazza
del Ferro di Gemona del Friuli alla presenza del sindaco
Revelant, per gli onori di casa, il Festival dei Cuori 2019

Giunto al prestigioso traguardo della 50ma edizione e carico
del blasone che lo annovera tra le più prestigiose kermesse
internazionali del folclore, il festival , dal 15 al 21
agosto, vestirà i panni del villaggio globale, significativo
compendio dei giovani del mondo, palpitanti vettori di
tradizioni, usi e costumi. Sono quasi trecento, provenienti da
nove diverse nazioni (Italia inclusa) per un totale di dieci
gruppi partecipanti. Parlano lingue diverse. Diversi anche per
il colore della pelle, ma tanto uguali, perché in grado di
sfoggiare identici sorrisi che si incrociano nel segno
dell’amicizia. Ecco perché, nel breve volgere di sette giorni,
Tarcento,     Gemona     del   Friuli,     Udine,     Lignano
Sabbiadoro e Bovec (SLO) assumeranno le sembianze di avamposto
per un mondo diverso, in quanto il Festival non è soltanto una
parata di musiche e danze, ma soprattutto un momento culturale
che diviene occasione di conoscenza, di confronto, di stimolo
al reciproco rispetto. Il Festival, da ormai 54 anni, dà
l’opportunità di assistere ad esibizioni di canti, musiche e
balli tipici, dando l’impressione al pubblico di compiere un
lungo viaggio attorno al mondo in una sola serata. La
dimostrazione di fratellanza che tutti gli anni portano i
giovani artisti che partecipano all’ evento, vale di per sé la
sua realizzazione!

Quest’anno, per la terza volta, la Città di Gemona del Friuli
ha ospitato i gruppi partecipanti presso la Casa Dello
Studente, e sè stata la      sede di alcuni degli eventi
programmati come l’inaugurazione ufficiale con tutti gruppi
sul palco ieri sera.

Dopo il successo dello scorso anno, il festival in anteprima
a Udine il 16 agosto nel piazzale del Castello ha dato via ad
una serata di gala     con la presenza di tutti i gruppi
partecipanti.

Dopo ben quindici anni, il festival ritorna a Lignano
Sabbiadoro lunedì 19 agosto dove è prevista una serata di gala
presso l’arena Alpe Adria, con la presenza di tutti i gruppi
partecipanti.

Questo il dettagliato programma :
Dieci i gruppi partecipanti :

     dalla   Macedonia   IL     GRUPPO   SH.K.A.   “JAHI   HASANI”
Proveniente dalla città di Gostivar, e
                                     ̀ l’ensemble culturale e
artistico piùa ttivo della Macedonia del Nord. Fondato nel
1974, possiede una grande tradizione nelcampo delle arti e
della   cultura   popolare.    Le   peculiarità   che   lo
contraddistinguono sono ledanze e i canti tradizionali, gli
antichi strumenti e costumi della regione di Pollog.
Hapartecipato con grande successo a molti festival
internazionali del folklore.

GRUPPO   SPANDAN   SANSKRUTIK   TRUST   L’Indiaè   un   Paese
caratterizzato dalla grande varietà linguistica, culturale e
folklorica. L’obiettivo del gruppo Spandan (battito cardiaco)
è quello di regalare allo spettatore un magico viaggio
attraverso l’India. Fondato nel 1989 a Ahmedabad da uno
sparuto numero di persone, si è specializzato in danza,
teatro, musica e intrattenimento della regione del Gujarat.
Oggi è riconosciuto tra le associazioni culturali più note
dell’India.

     Dal PERU’ il GRUPPO “TRADICIONES PERU” L’associazione
     culturale “Tradiciones Peru’ “nasce nell’ ottobre del
     2002 ad Arequipa. Conosciuta inizialmente come “Grupo de

     Danzas Tradiciones de Mi Tierra”, è           formata da
     giovani studenti e professionisti di diversi settori
     legati da profondi rapporti di amicizia. Si propone di
     rivalutare, preservare e diffondere le espressioni
     tradizionali e folkloriche del proprio Paese. Ha
     partecipato a svariati festival nazionali e
     internazionali, tenendo alto l’onore del Perù grazie
     all’alta qualità artistica e al suo vario e colorato
     repertorio.

     Da CUBA   COMPAÑÍA FOLKLÓRICA “CAMAGUA”

                             Fu nel corso del suo primo
                             viaggio      alla      scoperta
                             dell'America che Cristoforo
                             Colombo, il 27 ottobre del 1492,
                             dopo aver toccato San Salvador,
                             sbarcò per la prima volta su
                             Cuba. Chi dice Cuba dice ritmo,
                          musica, miscuglio di razze e di
culture: ingredienti che rendono quest’isola unica e le
valgono il ruolo di porta d’ingresso sul mondo e l’anima
latini. E proprio la musica e la multiculturalità cubane
rappresentano gli elementi fondamentali        della Compañía
Folklórica Camagua, un’associazione di         professionisti
(ballerini e musicisti) che, in collaborazione con il
Ministero della Cultura della Repubblica di Cuba, si fa
portavoce della diffusione della cultura cubana nel mondo.
La Compañía Folklórica Camagua trasferisce sul palcoscenico il
cuore e l’anima di un popolo in cui la musica e la danza hanno
un ruolo predominante, dando vita a spettacoli variopinti e
travolgenti che riscuotono ovunque moltissimo successo.
Direttore: M° Fernando Medrano Vireya

     DA TARCENTO (ITALIA) GRUPPO FOLK “CHINO ERMACORA”     Il
     Gruppo Folkloristico Chino Ermacora di Tarcento, fondato
     nel 1952 da Vittorio Gritti rappresenta una viva realtà
     di testimonianza dei valori migliori della tradizione
     folklorica. Indossa costumi originali della zona di
     Poffabro (Maniago) e tipici dell’Ottocento. Oltre al
     tradizionale repertorio friulano, è autore di nuove
     coreografie che, ispirandosi a scene di vita semplici,
     ma significative, aggiungono un nuovo importante momento
     di sviluppo dei valori del folklore. Ha partecipato a
     centinaia di manifestazioni nazionali e ai più
     prestigiosi festival in vari Paesi europei e del mondo;
     ricordiamo Bolivia, Cina, Corea del Sud, Ecuador,
     Giappone, India, Messico, Ecuador, Taiwan, Tailandia,
     Indonesia (Sumatra e Giava), Russia, Stati Uniti
     d’America, Portorico, Brasile, Canada, Israele, Egitto,
     ecc. Il Gruppo è anche l’organizzatore del Festival dei
     Cuori. E’ diretto da Massimo Boldi.
     ITALIA SBANDIERATORI DEI RIONI DI CORI(Latina)

                             Il gruppo è legato al “Chino
                             Ermacora” da una profonda
                             amicizia nata a Tarcento nel
                             1972 in occasione dell’ ottava
                             edizione del Festival Int.le
                             “Europa dei cuori”. Con una
                             coreografia di gruppo generata
                             da una tecnica di sbandieramento
unica nel suo genere in tutta Italia, fece la sua prima
apparizione nell’ edizione del Carosello Storico del 1966 il
Gruppo Sbandieratori dei Rioni di Cori, autentici eredi sul
territorio romano di quei “bandierai” che nel Medioevo e nel
Rinascimento professavano la nobile arte della bandiera. Nello
stesso anno il gruppo fu socio fondatore della F.I.Sb.
Federazione Italiana Sbandieratori. In tutti questi anni il
Gruppo, attraverso le proprie performances altamente
coreografiche ed acrobatiche, è riuscito con professionalità e
successo ad affascinare le genti di tutto il mondo. Tra le
tante significative partecipazioni ricordiamo la Cerimonia di
Apertura dei Giochi delle XXIV OLIMPIADE a Seoul, alla
Cerimonia di Apertura dei XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino
2006, all’ evento Cinema Italian Style a Hollywood, Los
Angeles, all’ ESPOSIZIONE UNIVERSALE di Tsukuba 1985 e Aichi
in Giappone 2005, all’ importante Edinburgh Military Tatoo,
rassegna scozzese di folclore militare, al Mood Indigo
Worldfest Mumbai INDIA 2012, alla Parade through Macao, Latin
City, CINA 2013 e nel 2014 al 130° Carnevale di Nizza.

     CILE – ISOLA DI PASQUA “MAORI TUPUNA” SABIDURIA
     ANCESTRAL RAPA NUI                      L’ Isola
     di Pasqua (Rapa Nui per i polinesiani) si trova
     solitaria     in   mezzo all’ Oceano   Pacifico

     ed è famosa per i colossi di pietra (i Moai) e per le
     straordinarie tradizioni indigene; è un lembo di terra
     dalla storia affascinante e tormentata e uno dei luoghi
     più intriganti e    misteriosi del mondo. La compagine
     artistica nasce dalla reinvenzione, avvenuta nel 2010,
     del gruppo Mata to’ a. E’ diretto da Carlos “Ariki”
     Lillo Haoa, cantautore, chitarrista, prima voce e
     direttore artistico. Il gruppo si propone di preservare
     ai posteri le profonde radici
culturali del popolo della “Grande Isola” attraverso la
     stretta interpretazione della propria tradizione orale.
     Sviluppa inoltre il proprio concetto di evoluzione
     musicale, teatrale e di danza verso i canoni
     contemporanei, rafforzando la propria identità per mezzo
     di un’ unicaed efficace proposta artistica. Le danze e
     musiche vi trasporteranno in un mondo magico fatto di
     eroi, divinità e astri.

ISOLE MARCHESI POLINESIA FRANCESE TE TOA VII FENUA

                             L’ arcipelago delle isole
                             Marchesi, chiamato dai nativi
                              “Terra degli uomini” (Henua
                              enana), dista circa 1500 km. da
                              Tahiti, è situato vicino all’
                              Equatore,      all’     estremo
                              settentrione della Polinesia
                              Francese. Primo insediamento
Maori nelle isole del triangolo polinesiano, le Marchesi erano
abitate da tribù bellicose dedite al cannibalismo e per questo
motivo furono a lungo ignorate dai colonizzatori occidentali.
Hanno preservato quindi carattere di unicità nella cultura,
lingua e costumi. Nell’ arcipelago vengono ancora effettuati
riti antichi e presentate danze e musiche caratteristiche che
rappresentano svago e divertimento per i polinesiani. Il ballo
serve anche per onorare divinità e personalità estere. Le
Marchesi risultano essere l’ angolo di cultura più vivo della
Polinesia. In queste isole ha origine la sacra arte del
tatuaggio, ancora oggi diffusa e praticata.

     KAMCHATKA RUSSIA EYGUNYCHVAN

                                    La Kamchatka, situata
     nell’ estremo oriente russo, è una penisola formata da
una vallata
centrale e da ampi massicci composti da oltre 160
vulcani , 29 dei quali ancora attivi e lunga 1.250 km.
Il Gruppo è stato creato nel marzo 2004 a Palana nella
regione del Koriak, conosciuta per la bellezza del suo
paesaggio che si riflette anche nelle danze di
questo popolo, grazie alla volontà e all’ impegno della
direttrice Svetlana BELIAEVA e sotto la direzione
artistica del coreografo Sergey KUTYNKAVAV. Il loro
obiettivo principale è quello di conservare, sviluppare
e diffondere la cultura del proprio Paese attraverso la
formazione musicale, vocale e coreografica dei giovani
componenti del gruppo e lo sviluppo della loro
percezione del mondo della cultura e dell’arte del
folklore. Le principali danze del gruppo “Eygunychvan”
sono il “Koriak”,”Etelmen”,”Chukcha”, che fondano
insieme passi e coreografie vocali che rappresentano il
profondo legame del popolo della Kamchatka con la natura
che li circonda. La tradizione vuole che l’
apprendimento delle danze venga tramandato di
generazione in generazione, all’ interno dello stesso
nucleo familiare.Le ragazze indossano abiti con motivi
Manchu ma cuciti nella pelle. Vivono a nove ore di aereo
da Mosca e a dieci ore di slitta da Petropavlovsk.
L’Ensemble ha partecipato attivamente a numerosi
festival e seminari in tutto il mondo.
SUDAFRICA UMUZI WENKOSI ZULU FOLKLORE DANCE ENSEMBLE
Il  gruppo   “Msunduzi
Municipality   Zulu   Folklore Dance” della Città di
Estcourt, della provincia di KwaZulu-Natal, è stato
creato nell’anno 1994 sotto la direzione di Umuzi
Wenkosi e Umgungundlovu, Musica ed Arti Tradizionali
(UTAM). Durante il corso degli anni l’Ensemble ha dato
l’opportunità ai giovani sudafricani di effettuare
attività creative che spaziano dalle fasi primordiali
alle eccellenze professionali. Le compagnie di artisti
professionisti che hanno generato sono tutte composte da
artisti multi-talento e provengono dalla provincia del
regno di Kwa-Zulu Natal. L’Ensemble è continuamente
impegnata in tutto il Sud Africa a educare i giovani
nelle attività teatrali e dei Festival di arti
tradizionali. Il vivace spettacolo presentato mette in
mostra un dinamico caleidoscopio delle tradizioni Zulu,
Tswana, Venda, Ingoma e della Cultura YeZintombi. Le
incredibili voci della troupe, con la loro brillante
armonia, hanno deliziato il pubblico di tutto il mondo.
La potenza sequenziale delle splendide danze
tradizionali, accompagnate dai “pulsanti” tamburi Zulu,
riesce a tenere incantato qualsiasi tipo di pubblico.
L’Ensemble attraverso una forte attività educativa, tra
spettacoli e workshop, ha creato con successo
un’opportunità per la coesione della comunità, per
l’uguaglianza razziale. L’Ensemble Msunduzi Municipality
Zulu Folklore Dance ha riscosso negli anni tantissimi
successi in tutto il mondo. Tra i più importanti si
ricordano le due occasioni in cui il gruppo si è esibito
per Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta
     d’Inghilterra, gli spettacoli per Nelson Mandela e per
     il Campionato del mondo FIFA 2010. Direttore: Lucky
     Mkhize

                              Dal sito del festival dei cuori

Vince la Juve a Trieste, ma
che bella Triestina!
Amichevole di lusso a Trieste dove i padroni di casa
affrontano la Juventus nell’ultimo test amichevole prima
dell’avvio ufficiale della stagione. Terza amichevole fra le
due formazioni, per l’ultima bisogna guardare agli anni 70’ e
sfida che va in scena dopo 13 anni, quando i bianconeri erano
in serie B.

La Juve si presenta al Rocco di Trieste senza Cristiano
Ronaldo ancora non in perfette condizioni e mister Sarri alle
prese con un’influenza, ma con tutto il resto della rosa prima
del debutto in campionato, sabato prossimo a Parma.

Al 6’ primo tentativo della Juve con Dybala, con una bella
azione dalla destra, Offredi e la Triestina si salvano. 15
minuti più tardi ancora Juve pericolosa dalla sinistra con
Malomo che anticipa Dybala ed evita il peggio. Alla mezzora
doppia occasione per i campioni d’Italia prima con un tiro del
solito Dybala da fuori area, bravo Offredi il portiere di
casa, a metterla in angolo e dal successivo corner Chiellini
con un colpo di testa parato senza grossi patemi. La
differenza di due categorie si sente ma la Triestina non
lascia molti spazi e copre bene. Al 38’ vantaggio Juventus con
una grandissima giocata di Dybala che in sospetto fuorigioco
“scherza” il malcapitato difensore Scrugli e con un bel
pallonetto supera Offredi. In finale di tempo ci provano
Bernardeschi e Douglas Costa con un tiro ad incrociare dalla
sinistra ma entrambe le conclusioni non trovano la porta.

Inizio secondo tempo con la Juve pericolosa con due
conclusioni da fuori area di Khedira e di Douglas Costa, sulla
prima bravo Offredi, la seconda fuori. Al 4’ rigore per i
bianconeri per fallo del portiere Offredi su Bernardeschi: dal
dischetto va Dybala con Offredi che para la conclusione dagli
11 metri mantenendo invariato il risultato. Ancora Juve sempre
con Dybala di testa, vince ancora Offredi. Al 14’ primo
tentativo della Triestina con un tiro da fuori di Coletti
entrato da poco, Szczesny sventa la minaccia. Al 26’ occasione
ancora per la Juve con Bentancour entrato nella girandola di
sostituzioni di pochi minuti prima. 10 minuti più tardi e
prima conclusione di Higuain, in campo da metà del secondo
tempo, a lato. Ancora Higuain poco più tardi e sempre Offredi,
in super serata, si salva in angolo. Al 42’ doppia occasione
per i padroni di casa con Ferretti prima dalla sinistra con
Szczesny che manda la palla sulla traversa e poi con un tiro
da fuori area parato senza affanni. Ancora Triestina
pericolosa con un tiro da fuori di Steffè, ancora il numero 1
bianconero in corner. Bel finale      degli   alabardati   che
infiammano il pubblico casalingo.

Soddisfatto e a ragione il mister della Triestina Pavanel per
la prestazione dei suoi capaci di fare una buona fase
difensiva ma anche creare qualcosa in attacco. La bella serata
e le emozioni di questa partita però finisco qui perché da
domenica parte il campionato e bisogno subito metterci la
testa. Complimenti da parte del mister ad Offredi, uno dei
migliori portieri della C, protagonista indiscusso della
serata. Da parte del numero 1 alabardato una grande emozione
nell’affrontare i campioni della Juve ma anche concentrazione
per un campionato in un cui la Triestina parte come una delle
favorite in una specie di seconda serie B visto il blasone
della squadre in campo che vantano ben 110 partecipazioni ai
campionato di serie A, solo 7 in meno delle squadre che
disputeranno la serie B.

                                       Da Trieste L’inviato: Rudi Buset

                                                          rudibuset@live.it

                                                      @RIPRODUZIONE VIETATA

GRAN FINALE OGGI ALL’OVERJAM
FESTIVAL CON ALBOROSIE, LION
D E I BRITANNICI ZION TRAIN –
L’INTERVISTA DEL GIORNO: I
WICKED DUB DIVISION

                                 DAY 3
Tolmino,   17   agosto    2019   –    Alle
battute finali l’Overjam Festival di
Tolmino,   la    kermesse    musicale
dedicata al reggae che richiama ogni
anno migliaia di appassionati sulle
rive del fiume Soča (Isonzo) per
farsi   coinvolgere      dalla       buona
musica in uno spirito di fratellanza
e all’insegna del puro relax. Nella
giornata   di   oggi   uno   degli     ospiti   più    attesi   sul   palco   è
Alberto D’Ascola, in arte Alborosie, accompagnato dalla band di
Kingston, Shengen Clan. Cantante, beat maker e musicista, D’Ascola è
il primo artista italiano a riscuotere successo nella scena reggae
internazionale. Ma non finisce qui, sempre oggi ci saranno anche i
britannici Zion Train, uno dei dub set più apprezzati al mondo, e Lion
D – David Andrew Ferri. Oltre agli artisti che si esibiranno sul Maver
stage (il palco principale), sul palco della spiaggia si daranno il
cambio alcuni dj storici del Festival.

WARD 21

La giornata di ieri non ha deluso le aspettative dei visitatori
dell’Overjam, fin dalle ore 15 il palco del Maver Stage ha cominciato
ad animarsi con i One Dread mentre il pubblico affluiva copioso per
ascoltare questa band slovena che suona un sound misto tra il reggae e
la dancehall. A seguire i nostri intervistati, i R.esistence in Dub,
con la loro bellissima dub culture, per poi arrivare ai pezzi grossi
della serata: dalle 19 è iniziato il party Gamiacano che attraverso
quattro differenti artisti, ha portato 3 diversi tipi di reggae, prima
con i Ward 21, una band che suona più un reggae tendente all’hip hop e
alla dancehall, per passare poi    a Junior Kelly seguito da Cali P,
accompagnato dagli stessi musicisti di Junior Kelly,        che hanno
portato sul palco il reggae di nuova generazione, diverso da quello
tradizionale degli Israel Vibration visti l’altro ieri, ma che
mantiene comunque quello che è il senso del reggae ovvero la lotta ed
il mettere sul piatto problematiche che stanno molto a cuore a chi
canta la libertà, il rispetto e le origini della popolazione africana.
Queen Ifrica

Infine è arrivata lei, la regina: Queen Ifrica, una donna sorprendente
che ha fatto vibrare e ballare il pubblico con la sua musica reggae
con richiami alla danchehall. In chiusura di serata è stata la volta
dei Wicked Dub Division che hanno concluso la seconda giornata
dell’Overjam regalando al pubblico dei toni più Dub rispetto al reggae
protagonista del festival.

Nella Beach yard non sono stati da meno con i Workshop partiti nella
prima mattinata e l’Overjam 4 Kind area, il tutto sulle rive del fiume
Soča   accompagnati dalla musica di artisti come Mr. Skavilagge, Ziggi
Mastah e dei Sued Massive che hanno chiuso la   serata.
Come detto siamo arrivati alle battute
                             finali dell’Overjam Festival, la giornata
                             di domani (domenica 18) sarà dedicata al
                             riposo ed alla rimozione delle tende e
                             degli accampamenti che hanno vivacizzato
                             il festival ma non mancherà in sottofondo
                             un buon brano di musica reggae.

             L’INTERVISTA DI OGGI:
              I WICKED DUB DIVISION

Progetto nato nel 2014 dall’unione di nomi storici e conosciuti nel
panorama dub italiano: Michela Grena, voce dei B.R. Stylers, e Wicked
Dub Division, dub trio attivo da dieci anni. La band compie una
ricerca musicale miscelando suoni caldi e ipnotici a sfumature più
wicked minimali.

Oggi intervistiamo Michela Grena, Vocalist della band:

      COSA   NE    PENSI   DEL   FESTIVAL?   C’E’   QUALCOSA   CHE   TI   HA
      SUGGESTIONATO IN PARTICOLARE E SE E’ LA PRIMA VOLTA CHE PRENDI
      PARTE A QUESTO FESTIVAL?

-Mi ha suggestionato perche è la prima volta che vengo a suonare
all’Overjam mentre ero stata qua quando si teneva il River Splash, un
festival sempre reggae, per cui ho un sacco di bei ricordi legati a
questo posto e mi emoziona sempre tornarci.

      COSA TI HA ISPIRATO NELLA TUA CARRIERA?

-Tante cose, il mix di tante cose che mi piacciono come la musica
elettronica, la parte più africana e la musica Soul, quindi penso che
sia questo il motore di tutto che mi fa essere ancora qua.

      ULTIMA DOMANDA, IL TESTO DI UNA CANZONE CHE SENTI PIU’ TUO?

-Sicuramente How Many Women, è una sorta di grido, che possa dare
forza alle donne che non hanno avuto la fortuna di avere l’uomo giusto
e per bene al loro fianco e non riescono sempre a reagire a questi
amori un po’ violenti, ed è per questo che la sento particolarmente
mia visto che io mi sento fortunata perchè non tutte c’è l’hanno
l’uomo giusto.
LINK VIDEO INTERVISTA:

 Pubblicato da Guendy Furlan su Sabato 17 agosto 2019

ALBUM DAY 3 – OVERJAM FESTIVAL:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2502593
693133716&type=3&uploaded=71

Intervista Maci’s Mobile:

 Ecco il video dell’intervista di ieri al vocalist dei Maci’s
 Mobile Il Discorso

 Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019

Intervista R.esistence in Dub:

 Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019

Day one at Overjam festival gallery:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867
123306373&type=3

Day two at Overjam festival gallery:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.2500867
123306373&type=3&uploaded=88

Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca

Granfiume Fiume Veneto L’arte
entra nel centro commerciale
Piace la Collettiva D’Arte
“XyZ”
Da tempo il Centro commerciale Granfiume di Fiume Veneto ha
avviato una serie di attività orientate al sociale. Col
progetto Fiume Viva di quest’anno spinge ancora di più verso
la cultura, dando spazio ad associazioni, incontri artistici e
letterari. Ora a consolidare questo percorso segnando un
ulteriore passo di qualità è arrivata l’apertura di uno spazio
espositivo dedicato alle mostre d’arte.

A inaugurarlo la Collettiva D’Arte “XyZ”, curata da Alessandro
Canzian, in collaborazione con l’Associazione Panorama. A
esporre Andrea Zanette, Mina Riotto, Gian Piero Cescut. Tre
artisti, tre differenti percorsi simboleggiati dalle tre
coordinate dello spazio che, partendo dal medesimo punto, si
muovono verso tre direzioni uniche, diverse, ognuna con una
sua peculiarità. Tre differenti
                              modi di interpretare lo spazio,
                              le esperienze, la vita. La
                              risposta del pubblico è stata
                              entusiasta, sia per lo spazio
                              grande e luminoso, sia per
                              l’allestimento    minimale    su
                              cavalletti di legno a mettere in
                              primo piano le potenzialità
espressive di ciascuna opera, sia per la scelta degli artisti,
che hanno accettato la sfida. L’arte entra dunque con successo
nel centro commerciale, che la accoglie come una ospite
d’onore, una piccola perla da offrire agli utenti, favorendo
un approccio diretto e informale e aprendo dialoghi inediti.
Mita Riotto, classe 1975 sii dedica alla pittura, alla
narrativa e alla poesia. Autrice di numerose opere di
narrativa e di poesia, negli anni vince prestigiosi premi
letterari a concorsi e svolge mostre in Friuli Venezia Giulia.
Tra le ultime la partecipazione alla Maison d’Art di Padova e
alla Picco Art Gallery di Vittorio Veneto. L’arte di Mita
Riotto è un richiamo alla fanciullezza. Le sue opere
rappresentano un dolce intrigo tra realtà e fantasia.
Materiali diversi accompagnano un equilibrio compositivo
raffinato, dove linee, segni e forme evidenziano l’energia
universale e la forza dell’individuo, lasciando spazio al
mistero e alla ricerca spirituale. Gian Piero Cescut, classe
1964, da sempre porta avanti le
sue due passioni: musica e
pittura. Diplomato all’Istituto
Statale d’Arte di Udine lavora
come   grafico   pubblicitario
collaborando con vari studi
della regione. Nel corso degli
anni ha maturato una personale
idea pittorica arrivando alle
attuali visioni astratte. I suoi lavori dal sapore
“metropolitano” conducono in un crocevia di stimoli grafici e
pittorici che vuole raccontare l’universo comunicativo in cui
siamo immersi. “Tracce” sono          una serie di tavole
coloratissime, astratte, composte da grandi pennellate
monocrome che dialogano coi colori base, disegnando reticoli e
campiture che evocano un territorio, una pianta. Gli inserti
cartacei o le scritte tracciate a pennello confermano l’ idea
di una “vita urbana” messa a soggetto, ma al tempo stesso
evocano un disordine e un disorientamento. Tra le sue
creazioni anche il marchio Inkarte , una serie di carte di
grandi dimensioni destinate al packaging, lavorate con
pennello, spray e stencil. Andrea Zanette classe 1985si dedica
all’arte e in particolar modo alla Street Art. Ha esposto al
Pala Arrex di Jesolo e collabora con i collettivi artistici
Creative+Factory e Habitat. Le sue opere sono intrise nei
colori e nelle forme di una travolgente quanto metropolitana
passionalità.

Il 30 e 31 agosto torna il
Rally    del    Friuli,   la
presentazione al Città Fiera
martedì 27 agosto.
Dopo due anni il Rally del Friuli Venezia Giulia ritorna nella
                        massima serie.
Basso – Granai vincitori dell’ultima edizione del Rally
  del Friuli valida per il CIR (foto Dario Furlan)

Il 55° Rally del Friuli Venezia Giulia torna nel Campionato
Italiano Rally (CIR) dopo due anni di permanenza nel CIWRC
(Campionato Italiano World Rally Car) per calcare nuovamente
le meravigliose strade delle Valli del Torre e del Natisone
nelle giornate di venerdì 30 e sabato 31 agosto. La gara,
organizzata come di consueto dalla Scuderia Friuli ACU, avrà
anche quest’anno il suo centro nevralgico presso il Città
Fiera di Torreano di Martignacco, dove oltre alla logistica
della manifestazione (parco assistenza, partenza, direzione
gara, sala stampa, ecc.) ci sarà anche la novità della prova-
spettacolo “Martignacco Città Fiera Circuit”, ricavata negli
ampi spazi adiacenti il centro commerciale.

Il Rally del Friuli torna così a fregiarsi della massima
titolarità in Italia, dopo l’assenza forzata negli ultimi due
anni a causa del principio di rotazione delle gare che di
anno in anno debbono far parte del Campionato Italiano Rally,
con piena soddisfazione di Giorgio Croce, Presidente della
Scuderia organizzatrice.
Gara nella gara: a fine agosto ci sarà anche l’oramai
tradizionale abbinamento con il mondo delle auto storiche,
nelle medesime giornate si correrà infatti anche il 24° Rally
Alpi Orientali Historic riservato alle “vecchiette” dei rally,
che forse proprio per la loro’età matura suscitano un
interesse sempre maggiore ed hanno un seguito notevole di
tifosi. L’appuntamento sarà valido per il Campionato Europeo
(FIA HSRC) e per l‘Italiano (CIRAS) della specialità,

Pur mantenendo lo schema tradizionale delle prove che
caratterizzano il rally friulano (due prove nelle valli del
Torre e tre in quelle del Natisone) le novità sul percorso non
mancano, novità che daranno sicuramente più “pepe” alla
manifestazione, con le due prove del venerdì che verranno
disputate in senso contrario rispetto a quanto solitamente
avveniva gli anni scorsi; la Prova     di “Valle” vedrà i
concorrenti affrontare la salita dal lato di Colloredo di
Soffumbergo e dopo aver scollinato a Valle tuffarsi nella
lunga ed insidiosa discesa che porta a Canal di Grivò; poco
dopo (e senza assistenza!) si ripartirà per effettuare la
prova di “Porzus” – di fatto l’unione di due tratti di prove
di precedenti edizioni del rally ma anche la riedizione in
senso contrario di una prova storica del rally   – con la
salita che porta all’abitato di Canebola ed al successivo
quadrivio di Bocchetta di S. Antonio e, dopo essere transitati
vicino alle malghe tristemente note per i fatti partigiani
dell’ultima guerra, si affronterà la ripidissima discesa di
Porzus con l’arrivo, freni permettendo, nei pressi di Attimis.
Insomma, due prove molto selettive che metteranno a dura prova
vetture ed equipaggi già nella prima giornata di gara.

Le prove speciali della seconda giornata di gara non
presentano invece grosse novità in quanto saranno pressochè
identiche a quelle degli anni precedenti ma non per questo
saranno meno insidiose, a cominciare dalla lunga “Mersino” che
con i suoi oltre 21 kilometri sulle pendici del Matajur darà
del filo da torcere ai concorrenti che dopo aver “scalato” il
Matajur dalla parte di Mersino dovranno affrontare la stretta
discesa che da Montemaggiore, con una lunga serie di tornanti,
arriva a Ieronizza per poi risalire fino a Masseris, idem
dicasi per la “Drenchia”,con la sua velocissima discesa
finale; discorso un po’ diverso per la “Trivio” che non
presenta discese impegnative come le altre ma che ha dei
tratti indubbiamente tecnici da affrontare con la massima
concentrazione,

In attesa del rombo dei motori, martedì 27 agosto si terrà la
conferenza stampa di presentazione dell’evento presso Città
Fiera, cenrto nevralgico della manifestazione.

Tutte le informazioni sul 55° Rally del Friuli Venezia Giulia
– 24° Rally Alpi Orientali Historic si posso reperire al link
http://www.rallyalpiorientali.it/it/

                                                  Dario Furlan

DAY 2 ALL’OVERJAM FESTIVAL,
OGGI QUEEN IFRICA, WARD 21 E
MOLTI ALTRI – L’INTERVISTA
DEL GIORNO: I R.ESISTENCE IN
DUB
                          DAY 2
ISREAL VIBRATION

Tolmino, 16-08-2019   – Inizio di livello quello dell’ottava edizione
del festival Overjam che ieri, nella serata di apertura, ha visto gli
Israel Vibration far letteralmente saltare la folla assiepata al Maver
Stage sulle loro note giamaicane. Il vecchio Old School che fa sempre
bene sentire, che riporta al sano reggae delle sue origini, questo
sono gli Israel Vibration che, nonostante i moltissimi anni di
militanza sulle spalle, sono ancora una band con un energia
strepitosa, pieni di vitalità e voglia di far divertire il pubblico
sostenendo egregiamente le due ore di spettacolo puro.

Dopo gli special guest della serata,
è stata la volta dei Wicked & Bonny
ft.Berise seguiti dai Dubbing Sun,
due   band   caratterizzate     dalla
passione per la Dub. Mentre i Wicked
& Bonny ft. Berise hanno un loro
repertorio specifico, i Dubbing Sun
lavorano più sul mix in dub, con
risultati    di   tutto   rilievo   per
entrambi nonostante le differenze di approccio alla Dub.

Nel frattempo al Beach Stage hanno suonato in serata Serious Thing e
l’immancabile Asher Selector, un veterano del palco dell’Overjam, due
esibizioni che hanno creato un’atmosfera quasi mistica e ricca di
pathos.
Per oggi sono attesi i padrini della dancehall Ward 21, Junior Kelly –
grande rappresentante del reggae giamaicano, Cali P, Pierre Nanon, la
giamaicana Queen Ifrica, figlia della leggenda dello ska Derick
Morgan, i pordenonesi Wicked Dub Division & Michela Grena. Spazio
anche a: Little Vex, One Dread, R.Esistence in Dub, Illbillly Hitec,
Raphael.
Inoltre con oggi hanno preso il via Workshops e l’area Overjam
4 kids presso l’area del Beach Stage con diverse attività
rivolte a tutti.

          L’INTERVISTA DEL GIORNO:
            I R.ESISTENCE IN DUB

Il progetto R.esistence in Dub nasce nel 2006 a Udine (Friuli
Venezia Giulia) dall’unione di 4 musicisti: Toffo Selektah
(dubmaster), Zen I (tromba & synths), Doctor P.E. (sax &
melodica) e mc Tubet – attualmente integrato da Ste’Pit
(basso).
La band è caratterizzata da suoni della reggae music e
soprattutto dalla dub culture, con l’obiettivo di diffondere
il soundsystem style, con produzioni proprie e live show
integrati di mixer board per il dub, fiati, sintetizzatori e
che vantano un mc che ha cantato con loro nella lingua
d’origine che li unisce: il Friulano.

       Cosa ne pensate del Festival? C’è qualcosa che vi ha
       suggestionato? A quante edizione avete partecipato?

-Noi   siamo   molto   legati   a   questo   festival   in   quanto
partecipavamo ancora quando si chiamava River Splash e quindi
sono 20 anni che frequentiamo questo posto, da artisti e
visitatori, e ce ne siamo affezionati molto. Abbiamo comunque
un edizione che ci è rimasta più a cuore, ovvero quando
abbiamo suonato alla Beach Yard, che ai tempi era un Dub Arena
(Stage attualmente non presente al festival – diverso da
quello dell’odierna edizione).

       La vostra canzone “biglietto da visita”

-In realtà non ci abbiamo mai riflettuto però avremmo bisogno
di almeno più di una scelta visto comunque le due fasi che
hanno attraversato il gruppo, la prima è “Monolite” quando
avevamo la collaborazione con Dj Tubet; nella seconda fase
invece, quando è subbentrato il bassista, – attimo di
consultazione generale – o Sound System, cantata con Sistah
Awa, oppure Resistence

       La cosa o il pensiero che vorreste rimanesse più
       impresso nelle persone che ascoltano la vostra musica

-L’idea o il concetto che più ci lega tra di noi è che siamo
amici, prima di essere un gruppo di artisti, e questo da cui
partiamo; il fatto che siamo degli amici che si sono messi in
gioco, cosa che ci ha permesso di essere, oggi, ancora qui
dopo 13 anni.

E salutando i R.esistence in Dub vi lasciamo al video della
loro intervista ed anche a quello dell’intervista di ieri al
vocalist dei Maci’s Mobile.

Intervista Maci’s Mobile:

 Ecco il video dell'intervista di ieri al vocalist dei Maci's
 Mobile Il Discorso Run it Agency

 Pubblicato da Guendy Furlan su Venerdì 16 agosto 2019

Intervista R.esistence in Dub:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/videos/a.25008671233063
73/2500878659971886/?type=2&theater&notif_t=feedback_reaction_
generic&notif_id=1565981391693002

Day one at Overjam festival gallery:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.250086712330637
3&type=3

Day two at Overjam festival gallery:

https://www.facebook.com/guendy.furlan/media_set?set=a.250086712330637
3&type=3&uploaded=88

Servizi e foto Guendy Furlan e Damiano Podrecca
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