Crescere - 1casali del manco - Magazine
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Editoriale Infanzia Eccoci! Serra Pedace Magie d’Autunno in dad Puntuali come sempre con il nostro nuo- vo numero. Molto spazio di questa edizione è stato dedicato al progetto “Libriamoci”, gior- nate di lettura nelle scuole che si è svolto nei giorni dal 16 al 21 Novembre. Lo sco- L’autunno è arrivato con i suoi fenomeni zato, con materiali diversi, piccole creazio- po di tale progetto è quello di diffondere magici. ni e strumenti didattici. e accrescere l’amore per i libri e l’abi- tudine alla lettura,proponendo occa- Raccontando la stagionalità,i bambini sioni originali e coinvolgenti di ascolto e hanno ascoltato racconti e hanno realiz- Gruppo Api plesso Serra Pedace partecipazione attiva. Per la prima volta quest’anno Libriamoci ha un tema istitu- zionale, “Positivi alla lettura”, nell’anno in cui l’aggettivo “positivo” ha assunto con- notati contrari al suo significato, l’inco- raggiamento è a mettere l’accento sui magnifici benefici che derivano da una prolungata e più raccomandata esposi- zione ai libri. I filoni tematici a cui ispirarsi sono stati: Indice contagiati dalle idee, contagiati dalle storie, contagiati dalla gentilezza, e pro- prio in base a questo i nostri alunni hanno letto storie da Rodari alle favole classiche e realizzato diversi lavori. Infanzia Ci sono inoltre momenti dedicati al Na- pag. 3 tale, alla festa dell’albero e alla giornata mondiale dei diritti dei bambini, molti di pag. 11 Primaria questi lavori sono stati realizzati durante il periodo di Dad e altri in presenza. Buona lettura! pag. 39 Scuola Media La redazione 3
Pedace Un viaggio attraverso Anche in dad, le stagioni tutti a lavoro I bambini del plesso di Pedace, nel perio- do della DAD hanno scoperto attraverso le trasversalmente con l’introduzione dei primi fondamentali alfabeti per la costruzione di forme, i colori, i profumi e i fenomeni me- una coscienza civica volta a sensibilizzare tereologici le caratteristiche della stagione i bambini verso il rispetto di sé, e degli altri autunnale; un viaggio attraverso i sensi per e attraverso il gioco motorio la sperimenta- dare ordine alla percezione e alla moltitu- zione di attività di coding unplugged, una dine delle sensazioni provenienti dal mon- nuova metodologia, per lo sviluppo del do esterno, confuso e complesso che pensiero computazionale. va codificato ed interpretato attraverso l’esperienza. Un percorso didattico che si arricchisce Gruppo Farfalle 5
Nel lapbook “Tutto è dono Piccoli artisti in dad di Dio” Casole Bruzio, sezione coccinelle, 3 anni La DAD non ferma la creatività, la fantasia, la voglia di giocare e divertirsi. Rielaborazione grafico - pittorico - plasti- ca del racconto “L’isola degli smemorati”, sfondo integratore della progettazione an- nuale “I diritti dei bambini” I bambini dei tre plessi della scuola dell’in- to all’uomo per la sua felicità. fanzia, durante il periodo in Dad, hanno La finalità è stata quella di educarli al ri- ssviluppato il tema della creazione come spetto per la natura e gli esseri viventi. grande atto d’amore e di bontà di Dio, fat- 6 7
Gruppo Tartarughe, Pedace Libriamoci Diritto al... Per la settimana del progetto “Libriamoci” dei bambini, sono stati realizzati dei “GIO- le docenti hanno scelto di leggere alcuni CHI” con i quali, in un contesto ludico e brani del racconto “L’isola degli smemora- di relazione, i bambini potessero conti- ti” di Bianca Pitzorno. nuare a riflettere sull’importanza di avere Attenti e curiosi, i bambini hanno scoperto un nome, una famiglia, ma soprattutto di di avere anche loro dei diritti e come sem- dare all’istruzione lo spazio che merita. pre hanno rielaborato a livello grafico - pit- Avviare un percorso per sensibilizzare i torico i racconti letti e per poi inviarli nella bambini, a temi e situazioni non certo fa- classe virtuale. cili, permette a noi docenti di contribuire Con il ritorno a scuola, utilizzando i lavori a formare futuri cittadini responsabili. Gruppo Tartarughe, Pedace Gruppo Lumache, Serra Pedace Gruppo Lumache plesso Serra Pedace Gruppo Bruchi, Casole Bruzio 8 9
Gruppo Lumache, Serra Pedace Primaria Gruppo Bruchi, Casole Bruzio Per giocare insieme. Tartarughe, Pedace Lumache, Serra Pedace Bruchi Casole Bruzio 10
Quei poveri fantasmi classe 1^Serra Pedace Matematica in gioco Per il progetto “Libriamoci” gli alunni della dari dal titolo “Quei poveri fantasmi” e classe prima del plesso di Serra Pedace realizzato un’attività ludico didattica ad hanno ascoltato la lettura di Gianno Ro- essa ispirata. Lettere a Babbo Natale 12 13
“Achille il puntino” e il La renna Rudolf bambino alla scoperta di sé classe 1^Casole Bruzio ...e la Giornata Internazionale delle persone con e del mondo classe 1^Casole Bruzio disabilità, 3 Dicembre 2020. Con le bambine della classe prima della prese la renna Rudolph e la mise davanti C’era una volta… non una bambina, un Scuola Primaria di Casole Bruzio abbiamo alla slitta e, con il suo naso rosso, illuminò bambino o una principessa… ma un pun- affrontato il tema della “disabilità” attraver- la strada. Così Babbo Natale riuscì a porta- tino… solo un puntino su un foglio bian- so l’ascolto della storia “La renna Rudolph” re i doni a tutti i bimbi e la renna Rudolph co… letta dall’ insegnante e illustrata con dei fu felice perché le altre renne divennero Ma cosa sarà questo puntino? semplici disegni. Insieme abbiamo sco- sue amiche. In seguito, le bambine hanno ‘Achille il puntino’ è un albo illustrato per perto i concetti di inclusione e rispetto del- raffigurato la renna con “l’impronta” delle bambini che libera la fantasia… Con i la diversità come ricchezza. mani e visionato la storia sulla LIM con un bambini della classe I della Scuola Prima- Rudolph è una renna che vive al Polo Nord video-racconto. ria di Casole Bruzio abbiamo letto la sua insieme a Babbo Natale e alle altre ren- Le alunne sono giunte alla conclusione che storia e insieme ad Achille il puntino ci sia- ne. Rudolph ha il naso rosso mentre le altre la diversità non è un elemento discriminan- mo avviati alla scoperta del mondo… renne hanno il naso nero. La renna Rudol- te ma una fonte preziosa di arricchimento Così abbiamo vissuto le sue stesse neces- ph è triste perché le altre renne la prendo- da cui attingere. sità, la sua voglia di conoscere, la sua cu- no in giro per il suo naso rosso. Una Vigi- “Ogni essere umano è unico: rispettare la riosità, la sua apertura al mondo, alle cose, lia di Natale c’era tanta nebbia e Babbo diversità equivale a difendere la propria e alla vita. Natale non riusciva a vedere niente. Allora l’altrui libertà”. Durante il nostro viaggio abbiamo visto Achille che da semplice puntino si è sforza- to di farsi crescere gli occhi per osservare il mondo, il naso per sentire i profumi di un fiore bellissimo, la bocca per cantare e le orecchie per sentire il suo canto… le mani per dissetarsi, le gambe per viaggiare e i piedi per giocare. E così abbiamo potuto riflettere che anche noi, come Achille, ogni giorno della nostra vita, impariamo a vivere conquistando la nostra libertà, adattandoci e modificando il nostro modo di essere in base alle esigenze del momento, rag- giungendo piccoli e grandi obietti- vi grazie ai nostri piccoli e grandi sforzi. Maestra Rita Denis Cozza 14 15
Lavoretti di Natale Plesso di Serra Pedace realizzati da Marina Ferro classe 1^Casole Bruzio Quest’anno le classi seconde della scuola immaginare il paese senza punta. Un pae- primaria per il progetto Libriamoci, hanno se abitato da persone gentili e proprio attra- scelto una storia tratta da “Favole al telefo- verso questo racconto abbiamo affrontato no di Gianni Rodari dal Titolo “Il paese sen- anche il tema della gentilezza collegando za punta”. Attraverso l’avventura del prota- il progetto Libriamoci anche alla giornata gonista, Giovannino Perdigiorno, gli alunni mondiale della gentilezza. hanno realizzato dei disegni provando ad Il biglietto di Natale Con le bambine della classe prima della Scuo- Con la tecnica del collage le alunne hanno la Primaria di Casole Bruzio abbiamo prepara- realizzato, su un cartoncino con sfondo blu, un to un biglietto natalizio in lingua Inglese, con albero di Natale e un pupazzo di neve. gli auguri di Buon Natale “Merry Christmas “e Per l’albero le alunne hanno usato i ritagli del- Felice Anno Nuovo “Happy New Year”. All’at- la carta regalo, incollandoli dal più grande al tività ha partecipato anche l’alunna M. F., in più piccolo, con una stella alla punta. Per il pu- video-lezione, suscitando entusiasmo nell’inte- pazzo di neve l’occorrente sono stati i ritagli di ra classe. cartoncini colorati. Con il collegamento l’alunna è ritornata a far Il lavoro è stato allietato dal sottofondo di can- parte della classe e a sentirsi parte integrante zoni natalizie. di essa. 16 17
Plesso di Casole Plesso di Pedace Libriamoci, a causa della pandemia, si è quest’anno, si è collegata con noi dal- svolto in modo molto diverso rispetto agli la nostra aula così abbiamo potuto fare altri anni però è stata bellissima lo stesso. queste belle foto. Abbiamo lavorato nella classe virtuale in- vece Silvia, la nuova compagna arrivata 18 19
Rientro a scuola dopo la dad classe 2^Serra Pedace i pensieri dei bimbi di seconda... La 2^ di Pedace, tra dad e presenza 20 21
Le emozioni classe 2^Pedace Pensieri per Natale classe 2^Casole Bruzio SIMONA: vorrei che sto coronavirus vada via e non tornasse più, così posso riab- neve così posso andare in Sila. bracciare le mie maestre. ANGELO: vorrei trascorrere tutta la sera di DOMENICO: vorrei che il coronavirus vada Natale insieme con la mia famiglia. via così da poter stare con tutta la mia fa- miglia, compresi i miei nonni. ALESSANDRO: desidero una betoniera Scania Bruder ed un quad Playmobil del- ENZO: vorrei trascorrere un Natale con la la polizia. mia mamma ed il mio papà. SIMONE: caro Babbo Natale vorrei che MARINO: vorrei trascorrere il Natale con il covid se ne andasse per sempre così la mia famiglia, non solo con mamma, posso andare dagli zii. papà e Stefano ma anche con i miei nonni e le mie nonne; inoltre, vorrei anda- Crocco Nicole Cardamone Luisanna re in Sila. MARIO: vorrei trascorrere il Natale insieme alla mia famiglia: mamma, papà, non- na, nonno e gli zii. ILENIA: vorrei trascorrere il Natale con nonno e nonna; vorrei che mamma e papà mi portassero in Sila a giocare nella neve. GIUSEPPE: mi piacerebbe stare con la mia famiglia intorno ad un tavolo ad aspetta- re Babbo Natale. SERENA: per questo Natale vorrei che fos- simo tutti insieme per ricordare la nascita di Gesù Bambino. Lavoro di Gruppo Lavoro di Gruppo PASQUALE: caro Babbo Natale, speriamo che il covid finisca! ROSY: vorrei che questo covid se ne vada così da organizzare una bellissima tavola- ta. Auguro a tutti un Buon Natale. MARTA: vorrei che Serena tornasse a scuola! ANDREA: desidero stare con la mia famiglia. PIERPAOLO: vorrei vedere Babbo Natale. GIULIA: mi piacerebbe stare a tavola con la mia famiglia: mamma, papa ed An- drea. ALFREDO: desidero che faccia tantissima Cardamone Luisanna 22 23
classe 3^ Serra Pedace I diritti dei bambini classe 3^ Pedace Libriamoci La classe terza del plesso di Serra Pedace ha raccintato i diritti dei bambini attraverso le favole. Ha colto nei personaggi fantastici i diritti ne- gati. 24 25
La giornata mondiale dei Festa dell’albero 2020 diritti dei bambini classe 3^ Casole Bruzio classe 3^ Casole In occasione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra il venti Novembre, gli alunni della classe terza del plesso di Casole Bruzio han- no realizzato degli elaborati. I bambini della classe 3 di Casole Bruzio, in occasione della festa dell’Albero che si è tenuta il 21 novembre, hanno scelto di adottare anche se virtualmente l’albero del Pino come simbolo di vita e di rinascita. Ogni bambino ha scritto una frase sul moti- vo della scelta espressa. 26 27
Il paese senza punta visto PROGETTO dagli alunni “LIBRIAMOCI” A.S. 2020/21 classe 4^ Serra Pedace classe 4^ Casole Quest’anno “Libriamoci” ha avuto come esiste la gentilezza ed è un disastro! tema la gentilezza, perciò abbiamo pen- Il mago si intristì e prese subito la sua bac- sato di proporre un brano di Gianni Ro- chetta magica, la agitò e uscì una pol- dari dal titolo “Il paese senza punta” agli vere dorata che si posò sulle case, sulle alunni che hanno letto il brano e lo han- strade e sulle persone. no commentato insieme alle insegnanti Miracolo! Tutto cambiò: le persone diven- al fine di comprendere la grandezza, la tarono amiche e cominciarono ad ab- bellezza e l’importanza della gentilezza bracciarsi, a sorridere, ad aiutarsi, i muri nella società, per vivere una vita piena di scomparvero e si trasformarono in ponti. quei valori che ci fanno grandi. Gli abitanti cambiarono il nome del pae- Alla fine di questo primo step gli alun- se e lo chiamarono “il Paese della Gen- ni sono stati invitati a creare un raccon- tilezza”. Giovannino, felice, partì per un to con argomento principale proprio la altro viaggio. gentilezza in un lavoro di gruppo che li ha Gli alunni della classe IV impegnati con entusiasmo. Casole Bruzio Il lavoro si è concretizzato con l’estensio- ne di questo breve testo narrativo. IL PAESE DELLA GENTILEZZA Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Un giorno capitò nel Paese senza Gen- tilezza e vide che tutti gli abitanti erano Poesia Sta arrivando il Natale prepotenti e litigiosi, si odiavano e si face- quest’anno un po’ speciale vano i dispetti. di Natale niente feste, baci, abbracci, Se una persona aveva bisogno di aiuto la sera a tavola solo in sei, meglio se in quattro. loro la lasciavano sola, se qualcuno ave- Babbo Natale? Chissà se arriverà va fame o sete veniva mandato via, se e ai bambini buoni i regali porterà! qualcuno aveva bisogno di essere con- Di sicuro il bambino Gesù di nuovo nascerà solato veniva insultato. e tanta felicità al mondo, si spera porterà. Fra le case avevano costruito dei muri. A noi che siam piccolini Giovannino rimase scioccato da quello di sicuro ci ascolterà che aveva visto, era impossibile vivere in e allora vogliamo dirgli quel paese! se il Coronavirus via si porterà: Qui regnava solo la rabbia, la malvagità -Vogliamo tornare a correre felici, e la mancanza di rispetto. Molti abitanti abbracciare tutti i nostri cari e gli amici. pensarono di andare via perciò il paese Gesù Bambino caro rischiava di rimanere deserto. se ci fai questo regalo Giovannino, in uno dei suoi viaggi, aveva di essere con tutti più buoni conosciuto un bravissimo mago e deci- noi ti promettiamo -. se di chiamarlo per farsi aiutare:- Mi puoi Classe IV dare una mano? In questo paese non 28 29
Classe IV Pedace Libriamoci classe 5^ Serra Pedace In questi giorni la nostra classe ha letto I bambini non devono tenere tra le mani molte letture sulla libertà dei bambini trat- oggetti per adulti ma solo penne e giochi te dai libri: infatti la libertà ci rende felici di fare ciò Vivian Lamarque, La timida Timmi cam- che vogliamo e, perché no, canticchiare bia scuola, Piemme; come quel dolce uccellino che svolazza Jeanette Winter, Iqbal, un ragazzo co- nel cielo qua e là. raggioso del Paskistan, Salani; Barry Strauss, Spartaco, Laterza. Altre letture di riferimento: Convenzione Abbiamo riflettuto sull’importanza della li- ONU sui diritti dell’infanzia e dell’ado- bertà degli animali e delle persone: liber- lescenza, pubblicato da Save the Chil- tà nel senso di non fare del male agli altri dren (Luglio 2017), stampa Rubbettino (il gladiatore Spartaco sostiene che fare il , Soveria Mannelli (CZ). gladiatore sia peggio della schiavitù), di dare spazio agli altri, di stare bene con gli (Temi e considerazioni individuali intrecciate usando la scrittura collaborativa nel corso di un circle time). altri e avere il coraggio di essere sempre sé stessi. Si ritorna a scuola classe 5^ Pedace Che bello! Finalmente dopo tanto tempo Noi bambini anche se seduti a distan- siamo tornati a scuola. Sembra passata za riusciamo ad apprendere meglio e un’eternità, anche se in realtà non è così. a comunicare tra di noi non attraverso Devo ammettere che anche se ho un un computer , ma tramite gli occhi che po’ paura,la voglia di studiare e di stare sono la parte più importante di noi , per- insieme ai miei compagni e alle maestre ché come sappiamo il nostro bellissimo ,che riescono a strapparmi un sorriso an- sorriso è coperto da una fredda masche- che in un momento così critico, è gran- rina che è diventata uno strumento di di- de. Imparare cose nuove per arricchire fesa contro questo virus pericolosissimo. il mio sapere, mi stimola a non molla- So bene che a noi bambini dà molto fa- re mai e ad alzarmi ogni mattina con la stidio, ma è importantissimo usarla sia per consapevolezza che un nuovo giorno di proteggere noi stessi , che i nostri familiari scuola sta per iniziare. a cui vogliamo un mondo di bene. A dirla tutta sono molto felice che la Quindi indossiamo la mascherina oggi scuola sia iniziata in presenza; non ce la ,per tornare un domani a sorridere e a di- facevo più a rimanere seduta davanti ad vertirci con i nostri compagni. uno schermo ,perché alla fine di ogni vi- Vanessa Aquino deo-lezione mi bruciavano tantissimo gli Classe 5° scuola primaria Pedace occhi e mi faceva male la testa. Invece in presenza, tutto questo non accade. 30 31
Siamo a Dicembre... classe 5^ Pedace del 1989, ratificata in Italia il 27 maggio 1991. parliamone un pò Ogni bambino ha diritti inviolabili: diritto al nome, ad una famiglia, ad una casa, all’istruzione, al gioco, all’ assistenza sa- nitaria…indipendentemente dal colore Dicembre è il mese dell’inverno, del Na- Ma Dicembre è anche l’ultimo mese del della pelle, della nazionalità, della reli- gione, della cultura… tale, della famiglia e soprattutto il mese calendario e ci porta insieme Purtroppo ci siamo resi conto che non è dei bambini che aspettano Babbo Nata- A valutare come è andata quest’anno così. Infatti molti bambini sono vittime di le con i suoi regali i ma anche ad augurarci un anno miglio- violenza, di abbandono, di discrimina- Dicembre è il mese delle feste lunghe, re; zione; altri vivono in Paesi dove ci sono ma anche della malinconia e dei ricordi A chiederci “ Ma il prossimo anno come guerre e ci sono “bambini soldati”; altri struggenti dei nostri cari che ora non ci sarà?” ancora vivono in condizioni di assoluta sono più Sì, Dicembre è davvero bellissimo e tutti povertà. Dicembre è il mese in cui inizia il vero ci auguriamo che faccia la magia di do- Tutti i bambini hanno il diritto di vivere felicemente l’infanzia e l’adolescenza freddo, ma che è ancora più freddo per nare a tutti noi serenità e amore, special- e a nessuno deve essere negato il dirit- coloro che non hanno nulla. mente quest’anno !!! to alla libertà. A loro auguriamo, che con l’aiuto di tut- SIAMO TUTTI DIVERSI MA TUTTI ABBIAMO ti, possano vivere almeno un sereno fine Classe 5° Scuola primaria Pedace GLI STESSI DIRITTI CHE NESSUNO CI DEVE anno TOGLIERE! Progetto libriamoci e giornata internazionale CLASSE 5^ SCUOLA PRIMARIA DI CASOLE BRUZIO dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza classe 5^ Casole Bruzio Il progetto Libriamoci, giunto quest’anno alla settima edizione, è molto importante perché stimola il piacere della lettura e l’amore per i libri. Nella settimana dal 16 al 21 novembre a scuola abbiamo letto e commentato alcuni brani tratti, dal libro di testo Tema- tiche, che avevano come argomento la Libertà. Molto interessanti sono stati i testi realistici letti: “Iqbal, il bambino schiavo”; “Kunta Kinte diventa schiavo”; “Un bambi- no in gabbia”. Questi brani ci hanno fatto riflettere ed ab- biamo capito che esiste la schiavitù, esiste lo sfruttamento minorile e si capisce che cos’è la libertà solo quando la si perde. Ci ha commosso la storia di Iqbal, il suo coraggio e la sua tragica morte a soli 13 anni. Egli è stato un esempio per tutti noi: ha portato in tutto il mondo il suo messag- gio di libertà denunciando lo sfruttamento minorile e la piaga del lavoro nero. Abbiamo anche letto la Convenzione Onu per i diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza 32 33
Media Esperimenti classe 1^ C casole Il peso specifico è il rapporto tra peso L’aria è materia e occupa un solo spazio e volume di un corpo. 1 Ho preso un contenitore di plastica e den- Per questo esperimento ci servono un tro ho messo dell’acqua 2 Ho aggiunto anche un pò di colorante contenitore con dentro dell’acqua, un 3 Ho immerso una bottiglia di plastica vuota tappo di sughero e un bullone. dentro il contenitore dalla parte dell’apertu- la sostanza di cui è fatto il bullone (ferro) ra. Mi aspettavo che l’acqua salisse … pesa di più per unità di volume rispetto 4 Ho visto che l’acqua non riusciva a salire all’acqua e per questo affonda. Il con- su per la bottiglia trario accade per il sughero che pesa 5 Ho fatto due buchi ai lati della bottiglia e meno dell’acqua per unità di volume e l’ho rimessa nell’acqua sempre dalla parte quindi galleggia. dell’apertura. Questa volta l’acqua è riusci- ta a salire. Conclusioni: L’aria che c’era dentro la bottiglia impediva all’ac- qua di risalire salire. Nella prima parte dell’esperimento l’ac- qua non riusciva a salire perchè lo spazio nella bottiglia era occupato dall’aria. Una volta ope- Quando buttiamo i due oggetti nell’ac- rati i fori nella bottiglia qua possiamo notare che il bullone af- l’aria è riuscita ad uscire lasciando il posto fonda perché pesa di più del tappo di all’acqua. Anche l’aria è materia ed occu- sughero, in quanto il sughero essendo pa uno spazio! più leggero galleggia. Marialuisa Cimino 1C Casole _SZ Rebecca Covelli 34 35
Libriamoci Ecco un esperimento per misurare la densità: classe 2^ C casole Prendiamo un bicchiere alto e mettia- mo all’interno detersivo, olio di girasole, e alcool etilico. Potremo notare all’inter- FA’ LA COSA GIUSTA Questa storia mi ha davvero commosso: Ogni anno si organizza sempre qualcosa Michele per Filippo ha corso molti rischi e no che le sostanze non si sono unite. di diverso per il progetto “Libriamoci”. , quando è venuto alla luce che il giova- La densità di una sostanza indica quan- Quest’anno la professoressa di Italiano ci ne amico poteva morire a colpi di pisto- ta MASSA di quella sostanza è contenuta ha indicato di leggere il testo di Nicco- la, ha deciso di metterlo in salvo. Ha qua- nell’UNITA’ DI VOLUME di una data sostan- lò Ammaniti, “IO NON HO PAURA”. Inoltre si rischiato la vita!!! E’ stato davvero molto za ed è una sua proprietà caratteristica. la nostra insegnante ci ha suggerito di coraggioso e realista: ha immaginato Nell’esperimento dal basso verso l’alto schiarirci le idee guardando il film, omo- quello che sarebbe potuto accadere e abbiamo sostanze a densità diversa e nimo oltre alla lettura. ha deciso di fare la cosa giusta. sempre minore. Adesso cari lettori cercherò di raccontarvi Non pensavo che una persona potesse con le mie parole questa storia alquanto avere tanto coraggio. Alessandra Mendicelli Bè cari lettori, penso che ormai la mo- intrigante. Dunque, in un piccolo paesino 1C Casole Bruzio della Basilicata, abita Michele, un ragaz- rale vi sia chiara: bisogna sempre essere zino di nove anni. Tra i terreni di quella tor- disposti ad aiutare il prossimo mettendo- rida estate, siamo nel 1978, lui gioca con si nei panni degli altri e questo, il nostro i suoi amici. Michele, lo sapeva fare grandiosamente. Un giorno, durante un’avventura, scopre Come quando ha fatto la penitenza al che tra le alte spighe di grano si nascon- posto della sua amica Barbara. Anche in de un fosso coperto da rami ed erba. quell’occasione ha fatto il “buon samari- Ma chi c’è in questa buca? La curiosità tano”. Vedere soffrire la sua compagna di Michele lo ha spinto a guardare chi e lo ha distrutto. cosa potesse esserci. Monete? Un pozzo Questo libro, ricco di minuziose descrizio- segreto? Un mostro? Cibo? ni, mi ha insegnato molte cose e spero No, era un bambino !!! un giorno di avere la tenacia e il corag- Un bambino? Ma cosa ci faceva un bim- gio di Michele nell’affrontare gli ostacoli bo nascosto nella terra? della vita. Michele era un po’ incredulo. Ma ALICE MONTANINI ben presto scoprì che questo IIC S.S. ragazzino era stato rapito dagli CASOLE BRUZIO adulti del suo villaggio, tra cui, tri- stemente, suo padre. Loro vole- IO NON HO PAURA vano un grosso riscatto dalla ric- Il libro che abbia- ca famiglia del bimbo sottoterra. mo letto quest’an- Michele era generoso e gentile no per il Progetto , non riusciva a non pensare a “Libriamoci” è “Io Filippo, il ragazzino nella buca. non ho paura” e Lo aiutava, gli portava da man- devo dire che mi giare e lo faceva divertire: erano ha colpito parti- diventati migliori amici e di que- colarmente. Parla sto Michele era felice. Ma era di un bambino di arrabbiato con i suoi compagni e con la nome Michele che ha salvato la vita a sua famiglia. Come si poteva togliere un Filippo, un bambino rapito e rinchiuso in bambino alla propria famiglia, dov’era il una buca.E’ un libro molto bello che con- cuore dei rapitori? siglio a tutti di leggere (esiste anche il film L’avevano sicuramente lasciato nella altrettanto coinvolgente). Questa storia buca con Filippo… è molto commovente. Michele è un ra- Io darei il premio Nobel per l’empatia a gazzino di dieci anni a cui piace tanto Michele. giocare con i suoi amici, un po’ come 36 37
a tutti i bambini di questa età. Giocan- “ Io non ho paura” In questi giorni con il Progetto “Libriamoci la fiducia. Questa fiducia viene tradita sia do scopre una cosa molto strana che gli Quest’ anno per il progetto “Libriamoci” “ abbiamo letto e discusso un bellissimo dal padre che dal suo amico Salvatore. cambierà la vita. Ha trovato una botola a scuola abbiamo letto il libro “Io non ho libro scritto da Niccolò Ammaniti dal titolo Infatti il padre è coinvolto nel rapimento di e dentro c’è un bambino. Per lui è una paura”. Questo libro secondo me è mol- “IO NON HO PAURA”. Mi è piaciuto molto Filippo, Salvatore invece non mantiene il cosa incredibile, perché non ha mai vi- to realistico e significativo, perché parla questo libro. Il protagonista del libro è Mi- segreto che Michele gli aveva confidato, sto un bambino, ma neanche un uomo, di un argomento, purtroppo, di attualità chele un ragazzino della nostra età che cioè la scoperta del rapimento. Secondo donna, rinchiusi in una botola.Tra mille ti- negli anni 70, ovvero i rapimenti. Secon- vive in un piccolo paesino della Puglia. Mi- me, l’autore ,in questo racconto vuole far- mori ne parla con il padre che gli men- do me i rapimenti sono atti crudeli che chele ha un carattere forte e coraggioso ci capire che dobbiamo avere coraggio te perché anche lui , insieme ad altri, ha rovinano la vita delle persone che ne e lo dimostra spesso nella vita quotidiana. di denunciare le ingiustizie, e che chiun- rapito il bambino. Michele ogni giorno gli sono vittime ,specialmente se i rapiti sono Ha un senso di giustizia che per un bam- que commetta un’ingiustizia prima o poi porta da bere e da mangiare. Dopo al- bambini e tutto per avere un grande ri- bino della sua età è raro e in questo rac- verrà punito, come è stato punito il padre cuni giorni Michele decide di confidare il scatto. Un insegnamento di questo libro conto lo troviamo in parecchie occasioni. di Michele, che stava per uccidere il pro- suo segreto al suo migliore amico Salva- riguarda l’amicizia, perché Michele il pro- Una volta quando difende una sua com- prio figlio , credendo di sparare al bambi- tore.Ma Michele ha fatto un errore , per- tagonista della storia ha rischiato la vita pagna che doveva superare una prova, no rapito. ché Salvatore lo tradisce e racconta tutto per salvare il suo amico Filippo che era l’altra quando si è trovato davanti un pro- FERRARO STEFANO a suo cugino, che è complice di questo stato rapito. Anche io per gli amici farei blema molto grave, il rapimento di un ra- Classe II C crimine. Allore il padre di Michele, insie- di tutto perché sono molto preziosi, infat- gazzino. Al coraggio e al senso di giustizia Casole Bruzio me agli altri rapitori decidono di uccide- ti c’è anche il detto “chi trova un amico di Michele si affianca un altro sentimento, re Filippo , ma Michele tramite Salvatore trova un tesoro ”ed è proprio vero. Ritor- scopre dove hanno nascosto Filippo che nando al libro, per fortuna i rapimenti non si trova ora in una stalla.Con grande co- sono un argomento molto attuale e se mi raggio allora decide di andare a libe- fosse capitato mi sarei spaventata tan- rarlo. Filippo scappa e Michele rimane tissimo. Spero non capiti mai a nessuno nella stalla, il padre entra con una pistola una storia come quella descritta nel libro: e, nel buio più totale, spara pensando di è disumano essere privato della libertà e colpire Filippo, invece era suo figlio. Il po- dell’affetto delle persone care. vero Michele viene ferito a una gamba. MARIAGRAZIA FURGIUELE 2^ C Sergio,amico e complice di Pino,papà di Michele, vuole ancora provare ad ucci- Il libro “Io non ho paura” mi è piaciuto dere Filippo ma per fortuna la polizia ar- molto per tre motivi: riva in tempo. Michele ha una ferita non perché è scritto bene, perché i perso- solo alla gamba ma anche al cuore per- naggi sono bambini più o meno della ché suo padre gli ha mentito volendo mia età uccidere il suo nuovo amico Filippo. Ma e perché di solito leggo fumetti e non Michele è riuscito ad aiutare quest’ultimo, pensavo che questo genere di libro mi facendolo diventare più forte, facendogli emozionasse così tanto. aprire di nuovo gli occhi, prima chiusi e L’ autore Niccolò Ammaniti racconta una pieni di terra e facendogli capire che era storia che poteva essere vera: il rapimen- ancora vivo. Questa è una storia che mi to di Filippo da parte di un gruppo di ha colpito perché Michele non è stato adulti che per liberarlo avevano chiesto solo buono con Filippo ma anche con i un riscatto alla sua ricca famiglia. L’altro suoi amici. Nella vita dovremmo essere protagonista è Michele, un bambino di 9 tutti così proprio come Michele. anni, figlio di uno dei rapinatori. Michele PIPERNO ROSARIO CLASSE II C S.S. con tanto coraggio salvò la vita di Filippo CASOLE BRUZIO andando contro suo padre. Tutto nel libro è descritto in modo semplice e preciso. A me hanno emozionato tutte le cose che Michele ha fatto per Filippo. Il valore dell’amicizia e il senso di respon- sabilità di Michele dovrebbero averli tutti per sperare in un mondo migliore. Luigi Leonetti 38 39
L’ecomafia classe 1^ Media Casole Bruzio Libriamoci classe 3^ C casole L’ecomafia è un insieme di associazioni cri- no sorpresi in tempo. Inoltre si sono presi una particolare strazio, fu una conversazione minali concentrate perlopiù nel sud Italia. I multa per aver infranto le regole anti-covid. nelle docce comuni con un altro depor- crimini svolti corrispondono: tato. - Al traffico o allo smaltimento illegale di rifiuti ISOLA DI PLASTICA Ai prigionieri veniva chiesto di lavarsi ogni - Ai furti di beni archeologici ARCHEOMAFIA E’ situata nell’oceano Pacifico, è anche chia- giorno, per essere puliti ed evitare even- - All’inquinamento marino mata PACIFIC TRASH VORTEX. E’ un enorme tuali malattie, ma, chiaramente, queste regole avevano un fondo ironico, dato - All’allevamento illegale di animali esotici o cumulo di spazzatura tanto grande quanto che l’acqua che veniva fornita loro ogni da combattimento (ESTINZIONE DEI RINOCE- un’isola. Questo cumulo ha avuto origine ne- giorno era sporca e fetida. Levi rinunciò RONTI) gli anni 80. Anche all’igiene, dato che gli sembrava inutile in - Allo sfruttamento dei cantieri nell’Atlantico c’è molta plastica in eccesso, un tale contesto. Una mattina, ai lavatoi, - Al riempimento di scariche abusive ma non da formare una isola. Le conse- Quest’anno, per il progetto Libriamoci, stiamo leggendo “Se questo è un uomo” incontrò un amico che si stava lavando LA TERRA DEI FUOCHI di Primo Levi. Nel libro, l’autore parla del- con grande cura, quindi gli ricordò che Riguardo allo smaltimento illegale dei rifiuti, le terribili esperienze vissute nel campo dovendo svolgere lavori tra il fango e il qualche annofa, in Campania, sono stati di concentramento di Auschwitz, dove carbone, lavarsi sarebbe stato solo uno trovati cumuli di rifiuti tossici. ha passato più di un anno della sua vita. spreco di energia. Ora questa zona viene chiamata TERRA DEI All’inizio, la storia si apre con una celebre L’amico, invece, lo rimproverò, dicendo- FUOCHI. poesia, diventata simbolo dell’Olocausto, gli che non si doveva perdere la digni- all’interno della quale Levi si rivolge diret- tà, l’unica cosa che era rimasta, ma che Ciò ha portato un inaccettabile aumento tamente ai lettori, ordinando loro di non si doveva sempre mantenere l’onore, in dei malati di cancro. Ma questo perché? Le qualsiasi momento. persone che abitano vicino a questi dimenticare mai ciò che è accaduto. La prima parte del racconto parla della sua A mio parare ciò che dice Levi è giusto, terreni respirano aria inquinata e mangiano si deve sempre ricordare, per evitare che prodotti deportazione, avvenuta ininverno, tra il freddo e la sete. i nostri figli e nipoti facciano lo stesso er- danneggiati dai rifiuti. Grazie al cielo negli ul- rore. Parlarne è doloroso ma è necessa- Appena lui e i suoi compagni arrivarono, timi anni stanno avvenendo lavori di bonifica guenze sono soprattutto la morte dei simpa- vennero messi in una grande stanza vuo- rio. e speriamo che in nessun posto possa ripe- tici animali marini che abitano i nostri mari ta e buia, con un lavandino in un angolo. Vittoria Morrone CLASSE III C S.S. tersi quello che è avvenuto nella TERRA DEI e oceani. Questo succede perché gli ani- Tutti loro furono colti dal desiderio di bere Casole Bruzio FUOCHI. mali scambiano la plastica per il loro pasto. dopo giorni, ma scoprirono l’inganno: Come questa tartarughina ! l’acqua non era potabile, era stata mes- PRIMO LEVI “SE QUESTO E’ UN UOMO” L’ecomafia non agisce solo in Italia, purtrop- sa lì solo per prenderli in giro. Levi lo de- Primo Levi fu uno dei pochi sopravvissu- scrive come l’inferno in terra. Poco dopo, ti allo sterminio degli ebrei e scrisse un po commette atti vandalici ovunque, in tut- i deportati vennero spogliati e rasati e a romanzo “Se questo è un uomo” in cui to il mondo. Possiamo combatterla perché racconta le sue emozioni e sofferenze insieme siamo più forti! Non solo per noi ma ognuno di loro fu assegnato un numero, che sarebbe stata la loro nuova identità. nei campi di concentramento .Il roman- anche per le vittime che hanno subito le vio- zo, che abbiamo letto per il progetto “Li- lenze di queste orribili e illegali associazioni. Questo dimostra come i prigionieri siano stati distrutti poco a poco: spogliati, rasa- briamoci” , inizia con una poesia, in cui Speriamo che questo problema si risolva in ti e privati del nome, ma soprattutto resi l’autore invita le persone che conducono un battibaleno! l’uno uguale all’altro. Nei giorni seguenti, una vita “normale” a ricordare e riflettere ARCHEOMAFIA L’UNIONE FA LA FORZA !!! furono sottoposti a controlli medici, se- su ciò che successe in passato. Si tratta di scavi e razzie nei siti archeologici, ALICE MONTANINI lezioni e lavori forzati, che uccisero la A riguardo di ciò credo che sia più che furti, traffico illegale di opere d’arte. Ma an- MARIAGRAZIA FURGIUELE maggior parte di loro. Levi, per fortuna, giusto non dimenticare e parlarne nelle che scavi illegali. I protagonisti di ciò sono i 2a C CASALI DEL MANCO aveva ottime capacità scientifiche e chi- scuole e nelle famiglie, per far sapere alle miche, che furono fondamentali per la generazioni future quanti sacrifici e dolori TOMBAROLI . Queste persone (Casole Bruzio) sua sopravvivenza, dato che per i nazisti, sono stati fatti e subiti prima di arrivare ad hanno ultimamente cercato di trafugare dei Argomenti trattati durante le ore di appro- essere gli resti risalenti all’ Alto Medioevo nelle zone di fondimento con la prof Primicerio Maria potevano essere utili. Un altro avvenimen- to che da Primo Levi viene descritto con uomini che siamo ora. Nei campi di con- Crotone. Fortunatamente due poliziotti li han- centramento, l’obiettivo dei tedeschi era 40 41
l’annientamento fisico e morale degli ebrei. Essendo impotenti alcuni si rasse- gnavano al pensiero che presto sarebbe- Pinocchio classi 1A e 1C plessi Pedace e Casole Bruzio ro morti di fame, per dolore fisico o per la poca igiene altri invece continuavano Pinocchio è uno dei libri più popolari del- a lottare per mantenere la propria identi- la storia. tà di esseri umani. Mi colpisce come de- L’idea è di leggere il testo di Collodi per gli uomini possano essere così crudeli e far conoscere ai ragazzi la storia di Pinoc- insensibili, da ridurre in queste condizioni chio sollevando domande, permetten- persone che come loro avevano degli vita nei campi di concentramento vissu- do di imparare a fare domande rispetto amici, una famiglia, un lavoro e dei sogni ta dall’autore , Primo Levi, e da tanti altri all’avventura della vita. da portare avanti. poveri ebrei. Parla di come i tedeschi trat- Nel racconto di Collodi è scritta una del- Sono molti gli episodi che mi hanno colpi- tavano in modo brutale la gente ,com- le più belle parabole della condizione to, in particolare quando racconta del suo presi i bambini ,ai quali rovinavano l’infan- umana. In questo libro Franco Nembrini arrivo al lager e della mancanza d’acqua. zia, ovvero, uno dei periodi più belli della rilegge l’avventura del celebre burattino Inizialmente furono rinchiusi in una grande vita. Gli anziani venivano eliminati subito mostrando come si tratti in realtà della stanza .I prigionieri hanno tanta sete, c ‘è dato che erano ritenuti inutili al lavoro, le storia del pinocchio che è in ciascuno di un rubinetto ma l’ acqua non è potabile. donne e gli uomini prima venivano sfrut- noi, del desiderio invincibile del cuore di Levi paragona questo momento all’infer- tati, facendoli lavorare senza tregua e tutti di ritornare a casa e mostra come no: una stanza vuota, senza poter bere, poi venivano uccisi senza pietà. Quando le vicende di Pinocchio ripropongano il ma con un rubinetto che perde. Levi arrivò al campo, fu portato insieme dramma della vita – la paternità, la fuga Rosa Romano IIIC S.S. Casole Bruzio alle altre persone in una stanza grande e da casa, il dramma della libertà ferita, vuota con un rubinetto. Levi rappresenta l’incontro con una possibile salvezza. Il romanzo “Se questo è un uomo” inizia questo momento come l’inferno: la gen- Nella settimana di Libriamoci viene letto il con una poesia e descrive le terribili vicen- te moriva di sete ,c’era un rubinetto ma primo capitolo e nelle settimane succes- de vissute nel campo di concentramento. nessuno poteva bere. Questo mi ha fatto sive la lettura continua con un appunta- Ci vuole trasmettere la sofferenza che si comprendere che a volte gli uomini non mento settimanale con una videoconfe- viveva in quei campi pieni di fango, senza hanno niente di umano e noi dobbiamo renza con Meet di Google con il link su un momento di tregua , dove i prigionieri ricordare per non commettere mai que- Classroom. erano costretti a comportamenti umilianti ste crudeltà. Sulla piattaforma i ragazzi possono intera- per sopravvivere. Soprattutto la poesia mi Fernanda Castiglione gire, scrivere e appassionarsi. ha fatto capire che bisogna apprezzare III C S.S. CASOLE BRUZIO tutto ciò che la vita ci offre. Infatti , Levi mi Libriamoci 2020 fa riflettere sul fatto che noi oggi viviamo Primo Levi è uno dei pochi sopravvissuti dal Classi prime Scuola Secondaria colmi di affetti e di sicurezza, ma nei lager campo di concentramento di Auschwitz. primo grado I A e I C ciò non accadeva e ragazzi come me Nel libro “Se questo è un uomo ”racconta dell’IC “Casali del Manco 1” dovevano lavorare duramente per poi es- a noi tutto quello che succedeva dentro sere uccisi. Vivevano una realtà che noi quei campi .Lui si suicidò per il dolore che L’avventura di Pinocchio - Rileggere non riusciamo ad immaginare ma che aveva vissuto. Il libro mi ha fatto capire Collodi e scoprire che parla della vita dobbiamo ricordare per non dimenticarli. che nessuno deve soffrire così tanto, es- di tutti Franco Nembrini. Carlo Bisciglia III C S.S. CASOLE BRUZIOsere privato del cibo, della famiglia, della CENTOCANTI EDIZIONI ISBN: 9788894042412 casa o della vita. Leggendo le pagine del libro “Se questo Paola Gigliotti III C S.S.CASOLE BRUZIO Prof.ssa Rosangela Piraine, è un uomo” ho capito molte cose , che Prof. Luigi Lucanto, magari prima davo per scontate. Ho ca- Prof.ssa Marianna Noce pito di essere tanto fortunata ad avere una casa e ad avere del cibo, beni che per me e anche per altre persone sono “comuni, quotidiani”, mentre tanta al- tra gente farebbe di tutto pur di riceve- re del pane per sfamarsi e per sfamare i propri bambini. Questo libro parla della 42 43
Il valore della cortesia, Progetto Libriamoci della gentilezza e della classe 1^ PEDACE generosità d’animo “INIZIAZIONE” nella società tecnologica Anche quest’anno dal 16 al 21 novembre noi alunni della classe III A della Scuola secondaria di primo grado, del Plesso di Pedace, abbiamo aderito al progetto denominato “Libriamoci”. Un’iniziativa lodevole, promossa dal Mini- stero dell’Istruzione , che ha come obiettivo quello di stimolare in noi ragazzi classe 1^ PEDACE l’interesse per la lettura , considerata una grande occasione di riflessione e di crescita culturale, ma in crisi a causa del prevalere, tra noi giovani, di interessi soprattutto digitali. Quest’anno oggetto di lettura ed analisi è stato il romanzo ‘’Se questo è un In classe abbiamo letto la novella di Fe- amici e anche ai nostri genitori, ci siamo uomo’’ di Primo Levi, in cui l’autore racconta la sua tragica esperienza vissuta derigo degli Alberighi. dimenticati di tutti questi valori. nei campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale. Sottratto Un uomo coraggioso, cortese e gentile Secondo me, essere gentili, rispondere in alla sua vita quotidiana, durante il periodo nazista, Primo Levi si trovò catapulta- che per amore di una donna spese tutti i maniera educata e fare un’opera buona to in un luogo costruito per annientare la sua dignità di uomo. suoi averi per conquistarla. sono cose molte importanti in questo pe- Tutto ebbe inizio il 13 dicembre 1943 , quando venne catturato dalla milizia Rimase povero continuando a pensare riodo che stiamo vivendo. La gentilezza fa fascista e condotto al campo di internamento di Fossoli, nei pressi di Modena sempre a lei. bene non solo a chi la riceve ma anche e da qui deportato ad Auschwitz, in Polonia. Dopo un primo periodo di lavori La novella si conclude con il loro matri- a chi la fa. forzati, riuscì a superare un esame di chimica che lo salvò dalle camere a gas monio, Federigo riceve tutti i beni della Romeo Martire- classe IIA- e gli consentì di lavorare nel laboratorio di una fabbrica per la produzione della moglie che aveva finalmente capito tutti i Scuola Secondaria Primo Grado gomma sintetica. Venne liberato il 27 gennaio 1945 dai russi che fecero irru- sacrifici fatti per lei. zione e liberarono i pochi sopravvissuti. Essendo scampato allo sterminio, Levi Al giorno d’oggi questi valori non ci sono sentì il dovere di testimoniare la realtà dei campi di nazisti. Da questa esigenza più. nacque il romanzo “Se questo è un uomo”. La lettura di alcune parti di questo libro ha suscitato in me tante riflessioni. Parti- Si pensa soltanto a noi stessi invece di colarmente inquietanti ho trovato le pagine in cui descrive l’iniziazione, ovvero aiutare il prossimo che ha bisogno di aiu- l’inizio per i prigionieri di una nuova condizione che attraverso la progressiva to. Tante volte rispondiamo male ai nostri disumanizzazione li trasformava da persone a bestie. Nel terzo capitolo del romanzo abbiamo letto che i prigionieri si “radunavano istintivamente negli angoli, contro i muri, come fanno le pecore” allo scopo di proteggersi le spalle. Alcuni per non rischiare di arrivare tardi e non ricevere un pezzo di pane , “bestialmente, orinavano correndo”. Anche se tutto il sistema era concepito come “una grande macchina per ridurli a bestie”, l’ex sergente Steinlauf ebbe un comportamento che costituì per Levi un modello e un esempio. Egli simboleggiando la tenacia di chi non si arren- de mai , continuò a lavarsi la faccia nonostante il lavoro ai sacchi di carbone l’avrebbe reso sporco dopo cinque minuti e continuò a mantenere la propria dignità. Questo modo di fare convinse Levi a opporsi al tentativo di annienta- mento, sforzandosi di comportarsi come uomo e non come una bestia impau- rita. Primo Levi e gli altri deportati che bestie non vollero diventare lottarono per portare testimonianza e impedire altri genocidi, noi tutti abbiamo il dovere di accogliere il loro appello e dare il nostro contributo affinché il loro sacrificio non venga vanificato. FERRO GIORGIA SC. SEC. PRIMO GRADO CLASSE III A PLESSO PEDACE 44 45
LA DEMOLIZIONE DELL’UOMO LETTERA A PRIMO LEVI In questi giorni con la nostra professoressa di Lettere, abbiamo trattato il tema Caro Primo Levi , della “Shoah,” termine con il quale si indica lo sterminio di milioni di ebrei da in confronto all’enorme fama del tuo nome, il mio è una piccola goccia in parte dei nazisti. un mare di nessuno, la mia identità rimarrà nascosta da una densa macchia Abbiamo letto e approfondito la storia di Primo Levi, che ha raccontato la di inchiostro su un candido foglio spiegazzato, ragione per cui preferisco sua terribile esperienza in “Se questo è un uomo”, un romanzo-testimonianza presentarmi come una semplice studentessa che , come molte altre , ha in cui l’autore ripercorre la tremenda esperienza da lui vissuta nel campo di avuto la fortuna e la possibilità di conoscerti e di commuoversi nello studiare concentramento di Auschwitz. la tua tragica esperienza. La parte che più mi ha colpito del suo libro è stata “La demolizione dell’uo- Ho deciso di scrivere una lettera per svelarti le emozioni che la storia della mo” in cui l’autore narra l’orrore con il quale milioni di uomini sono stati privati tua lugubre deportazione ad Auschwitz ha suscitato in me . Auschwitz , un della loro identità e della loro dignità di essere umani. L’eccidio cominciava luogo di buio e terrore, un piccolo inferno celato da reticolati di filo spinato alla stazione con la selezione, gli uomini venivano separati dalle donne , i , dove comuni persone , INNOCENTI, perdevano la propria dignità venendo vecchi dai giovani. Si salvava in media un 15% dei prigionieri in arrivo, che denigrate e considerate animali da bestie. sedicenti medici giudicavano validi per il campo di lavoro, gli altri venivano Non oso e non voglio immaginare il tuo dolore nel rimembrare i bei ricordi del avviati ai forni crematori. La morte fisica era l’unico scopo del campo, ma passato mentre eri costretto a vivere un presente umiliante e triste. Immagino avveniva solo dopo la totale distruzione della dignità umana. Privati dei loro quale fosse il tuo stato d’animo nel vedere i tuoi sogni disperdersi lentamen- vestiti, delle loro scarpe, dei loro capelli e perfino del loro nome, nei lager i te lungo quelle cupe vie, adornate da freddi corpi addormentati, costretto detenuti perdevano l’essenza dello spirito esistenziale, fino alla alienazione di a vivere in condizioni di estrema miseria e sottomissione, mentre speranze se stessi. I versi che aprono il romanzo “Se questo è un uomo” sono una chia- e sorrisi venivano seppelliti da cumuli di gemiti stanchi e sospiri sommessi. ra, ma drammatica testimonianza della spersonalizzazione e della perdita di L’immaginare tale spietatezza suscita in me tanta rabbia , ma soprattutto identità dei deportati. commiserazione per i tanti innocenti che come te sono stati le vittime di tale Primo Levi ha raccontato la sua tragica esperienza nella speranza che que- brutalità . ste nefandezze non succedano mai più, ma come disse Bertolt Brecht: “il Mio caro amico, ammiro il coraggio con il quale hai trovato la forza di rac- grembo da cui nacque quel mostro è ancora fecondo”, e secondo me contarci il tuo tragico vissuto , di ripercorrere dettagliatamente quegli orribili è vero. L’uomo non ha imparato nulla dalla storia, continua a uccidere, a momenti e metterli nero su bianco per renderci partecipi delle assurdità del emarginare, a discriminare chi è ritenuto diverso e a sua volta inferiore. passato. Ai giovani consiglio di stare in guardia, essere vigili, affinché non si diffonda “SE COMPRENDERE E ‘IMPOSSIBILE , CONOSCERE E’ NECESSARIO “. quel male insidioso e subdolo della discriminazione perché rischia di diventa- Questa tua affermazione ha scaturito nella mia mente una grande riflessio- re la premessa maggiore di un sillogismo la cui conclusione è inevitabilmen- ne: la memoria, unitamente alla speranza di una vita costernata di valori puri te la distruzione della persona. e profondi devono guidare il nostro agire quotidiano. Il ricordo di ciò che è TROPEA FRANCESCA stato deve servire da monito agli uomini affinché si allontanino da quell’istinto SC. SEC. PRIMO GRADO CLASSE III A PLESSO PEDACE selvaggio e animalesco che ha portato alla distruzione della vita stessa. E’ fondamentale tenere presente fin dove la follia della mente umana sia arri- vata, una bestialità che ha causato famiglie distrutte, numerosissimi morti e persone tragicamente segnate dalle atrocità subite. LA SHOAH VISSUTA DA PRIMO LEVI Mio grande eroe, il tuo incredibile sforzo non è stato vano, il tuo racconto ha contribuito a conservare la memoria di un tragico ed oscuro periodo della Furono tempi molto duri quelli vissuti da Primo Levi e da tanti altri deportati. storia, nel nostro Paese e in Europa e ad affievolire la potenza di quell’ “infe- Arrivati nei campi di concentramento venivano privati dei loro abiti e costretti a indossare un zione” di cui hai parlato nella prefazione del libro “Se questo è un uomo”. Il pigiama a righe e un paio di scarponi, venivano privati anche della loro identità , al posto mio l’auspicio è che simili eventi non abbiano mai più a ripetersi, solo così il del nome erano contraddistinti con un numero tatuato sul braccio. Leggendo il romanzo vostro immane sacrificio potrà essere in parte ricompensato. “Se questo è un uomo” , mi hanno colpito gli episodi che testimoniano i soprusi cui erano sottoposti i detenuti nei lager: i prigionieri soffrivano la sete perché l’acqua del rubinetto MADDALENA ROMANO’, che gocciolava sotto i loro occhi non era potabile, la fame che determinava denutrizione SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO , e malattie aggravate dalla mancanza di igiene e dal freddo che c’era nelle baracche. CLASSE III A PLESSO PEDACE Il 27 gennaio del 1945 le forze alleate abbatterono i cancelli di Auschwitz e vennero libera- te le persone ancora in vita. In ricordo delle vittime ogni anno si celebra la giornata della memoria. Il mio cuore prova molta tristezza anche se credo che nessuno possa capire la reale disperazione delle vittime. Spero che episodi simili non si ripetano mai più! MORRONE MARIA PIA SC. SEC. PRIMO GRADO CLASSE III A PLESSO PEDACE 46 47
LO STERMINIO DEGLI EBREI NUOVE FORME DI RAZZISMO Nell’ambito del progetto “Libriamoci” con la prof.ssa di Lettere abbiamo letto In quest’ultimo periodo a scuola abbiamo letto “Se questo è un uomo “ di alcune pagine del libro di Primo Levi “Se questo è un uomo”. Sono rimasta Primo Levi. Sono rimasto colpito dalle atrocità subite dagli ebrei e dalle altre profondamente colpita dalle atrocità subite dagli ebrei durante quel triste categorie sociali ritenute inferiori e per questo da eliminare. periodo storico durante il quale l’uomo ha raggiunto la più alta espressione Riflettendo su quanto è successo e osservandomi intorno sono arrivato alla di crudeltà. conclusione che purtroppo il razzismo non è storia del passato, esso affiora in Migliaia di ebrei furono arrestati e deportati nei campi di concentramento forme diverse, ancora oggi, fra i giovani, per la strada, nei posti di lavoro. dove ad attenderli era la loro distruzione fisica e psicologica. Il viaggio ver- In un mondo sempre più globalizzato, orientato verso l’abbattimento di ogni so la morte avveniva su treni merce dove i prigionieri venivano ammassati barriera ideologica e la collaborazione tra le nazioni è assurdo che trovino in condizioni disumane, come delle bestie, anzi come cianfrusaglie inutili. spazio l’intolleranza , l’odio per il “diverso” e atteggiamenti xenofobi. Durava tanti giorni, durante i quali non si poteva bere, né usufruire dei servizi Sono noti a tutti gli episodi di emarginazione e di razzismo nei confronti degli igienici. Molti durante il viaggio morivano o contraevano malattie. Una volta immigrati che sbarcano tutti i giorni sulle coste del Mediterraneo con il desi- arrivati a destinazione, venivano divisi: anziani ,donne e bambini che non derio di cambiare vita, ma che devono fare i conti con una dura realtà fatta erano idonei per i lavori forzati venivano indirizzati nelle camere a gas, gli di solitudine, emarginazione, rifiuto. uomini giovani e sani invece venivano utilizzati nei lavori. Al momento della Al di là degli extracomunitari, il mio pensiero, oggi va a tutte le persone deboli separazione avvenivano scene strazianti di madri che si vedevano strappare ed indifese, ai ragazzi vittime di bullismo, emarginati dal gruppo dei coetanei, i figli dalle braccia, tra urla e pianti, consapevoli che non avrebbero mai più alle persone perseguitate per motivi politici e religiosi, ai malati covid che rivisto i loro cari. Venivano svestiti, tosati, marchiati come bestie, offesi e umi- considerati untori ogni giorno subiscono attacchi. liati. La loro dignità veniva cancellata. Tutto si riduceva a un numero, anche i In rispetto di chi ha dato la vita per combattere per l’uguaglianza e la parità loro nomi non avevano più valore. dei diritti umani io faccio questo appello: il colore della pelle, la “diversità” fisi- Tutto questo mi ha fatto molto riflettere sulla cattiveria dell’uomo che a causa ca , ideologica, religiosa, non devono essere motivo di scontro tra gli uomini. del suo odio per il “diverso” ha determinato lo sterminio di un popolo intero. La “diversità” deve essere vista come un arricchimento e non deve generare Quello che mi fa più male è che queste atrocità non sono state da monito conflitti. Ogni individuo e ogni popolo ha una sua ricchezza e qualcosa da per l’umanità. Forme di razzismo sopravvivono ancora oggi. Il telegiornale ri- insegnare agli altri. Impariamo ad accettare tutti, solo così accoglieremo porta tutti i giorni episodi di emarginazione nei confronti di persone di colore l’appello che Primo Levi rivolge agli uomini , negli ultimi versi della poesia “Se che, costrette per motivi di lavoro a trasferirsi in Italia, subiscono ogni sorta di questo è un Uomo” e raggiungeremo quell’ideale di solidarietà e fraternità discriminazione, costrette a sistemarsi in posti di fortuna, spesso in baracche che si può esprimere in una sola parola: PACE. di legno, esposte al freddo e a tutte le calamità naturali. Vorrei tanto che queste forme di soprusi cessassero per costruire un mondo migliore in cui tutte le persone senza differenza di colore, razza, religione po- ROTA NICCOLO’ tessero convivere serenamente. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CLASSE III A PLESSO PEDACE PIRAINE FRANCESCA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO , CLASSE III A PLESSO PEDACE 48 49
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