La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani

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La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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RIVISTA ONLINE DI INFORMAZIONE SUI PROBLEMI ABITATIVI DEGLI ANZIANI   Numero 2/2019

                                       La co-residenza:
                                una possibile terza via
                          tra solitudine e casa di cura
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
AeA informa                                                               3

                                                    SOMMARIO
                                                                                                                        Co-residenza una nuova sfida
                                                               03 – Co-residenza una nuova sfida
                                                                      Marco di Luccio
Numero 2/2019
                                                               06 – BOX 1. Perché un numero della rivista
                                                               		 Abitare e Anziani informa
                                                               		 sulla co-residenza (cohousing)

                                                               08 – Il “diverso abitare” come motore per lo
                                                               		 sviluppo sociale di comunità
                                                               		 e la mutualità diffusa
                                                                        Andrea Volterrani
                                                                                                                        Marco Di Luccio,
                                                               11 – La co-residenza: una possibile terza via
                                                                                                                        Presidente Abitare e Anziani
Associazione AeA,                                              		 tra solitudine e casa di cura
                                                               			 Claudio Falasca
Abitare e Anziani

                                                                                                                        P
                                                               15 – La co-residenza (cohousing)                                er Abitare e Anziani, sono or-      le procedure delle commissioni par-          zione e disgregazione dei nuclei fami-
Soci 2019
                                                               			 Simona Romancini
Auser, associazione per l’invecchiamento attivo                                                                                mai dati incontrovertibili e as-    lamentari e dimenticate dal governo          liari crescono i fenomeni di solitudine
Cgil Nazionale                                                                                                                 sodati, ma non sono ancora una      giallo-verde, inoltre l’adeguamento          e di abbandono.
Fillea Cgil, federazione italiana lavoratori legno e affini    17 –   BOX 2. L'esperienza danese
Spi-Cgil Nazionale, sindacato pensionati italiani                                                                       consapevolezza piena e diffusa sia nella   delle normative per gli standard edilizi
Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari
                                                               24 – BOX 3. I numeri sulla condizione 		                 comunicazione e nei mass-media, né         e le ristrutturazioni, la valorizzazione     Per cui il tema della casa, con tutte le
                                                               		 abitativa degli anziani che spiegano                  tanto meno nell’ambito del dibattito       e il riuso del patrimonio abitativo, ma      sue connessioni, per le persone anziane
AeA Informa                                                    		 il perché della co-residenza                          politico ed istituzionale:                 soprattutto il superamento della ba-         diventa decisivo e sempre più urgente,
Rivista periodica di informazione                                                                                       l’invecchiamento della popolazione è       bele delle domiciliarità, non sia mai        per due ordini di motivi:
                                                               30 – La rigenerazione del patrimonio abitativo
sui problemi abitativi degli anziani                                                                                    un processo che riguarda l’intero pia-     menzionato e completamente rimosso
                                                               		 nelle politiche di ageing-in-place
Numero 2/2019                                                                                                           neta, in modo costante e progressivo,      dall’orizzonte delle analisi, delle pro-     1.        da una parte, occorre riflette-
                                                               			 Adriana Luciano
Proprietà e editore
                                                                                                                        inoltre il nostro paese rimane al secon-   poste e dei programmi politici, fatta        re e valutare, come sono costruite, di
                                                               36 – L’iniziativa del Parlamento                         do posto come livelli di età media, solo   eccezione dal mondo del terzo settore        quali comfort dispongono, compresi i
AeA, Abitare e Anziani                                         			 Claudio Falasca
Via Nizza, 154 - 00198 Roma                                                                                             dopo il Giappone, tra due decenni un       e da alcuni centri di ricerca e universi-    ritrovati tecnologici più avanzati, sulla
Tel 06.8440771 – Fax 06.84407777                                                                                        italiano su tre avrà più di sessantacin-   tà, quali il Politecnico di Milano o la      presenza di barriere architettoniche, di
e-mail info@abitareeanziani.it
                                                                                                                        que anni.                                  Federico II di Napoli.                       quale livello di servizi e di integrazione
sito web www.abitareeanziani.it
                                                                                                                                                                                                                degli stessi dispongono, anche in rela-
Direttore Responsabile                                                                                                  Quindi giova ribadirlo, perché se non si   In questo quadro, non certo esaltante,       zione al territorio e alla comunità di
Giusy Colmo                                                                                                             parte da questo presupposto qualsivo-      in cui aumentano i bisogni e la doman-       appartenenza, quindi la casa come la
                                                                                                                        glia ragionamento risulta incompleto e     da di sostegno e tutela, a partire dai più   propria dimora dove si ha il diritto di
Comitato di Direzione                                                                                                   senza un fondamento reale.                 fragili, c’è un costante arretramento        invecchiare, inserita all’interno di un
Giusy Colmo, Marco Di Luccio,
                                                                       LE RUBRICHE          a cura di Fabio Piccolino                                              dello stato e del welfare, attraverso la     welfare di prossimità o di comunità che
Claudio Falasca, Fabio Piccolino
                                                                                                                        Non sarà certo un caso che impor-          riduzione delle risorse destinate alle       sappia rispondere ai crescenti bisogni
                                                               42 – GOVERNO E ISTITUZIONI
Progetto grafico e impaginazione                                                                                        tanti leggi e strumenti normativi          politiche di protezione e inclusione so-     sociali e alle fragilità;
                                                               47 – ORGANIZZAZIONI SOCIALI
Idea Comunicazione                                                                                                      in materia quali: la legge sulla non       ciale, ma anche un processo di deserti-      2.        allo stesso tempo occorre af-
                                                               51 – OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
                                                                                                                        auto sufficienza, sull’invecchia-          ficazione e di riduzione dei servizi dei     frontare un altro tema emergente, che
                                                               57 – OSSERVATORIO INNOVAZIONE
                                                                                                                        mento attivo, il riconoscimento            centri abitati, soprattutto i grandi cen-    riguarda tutti anche gli anziani in per-
Gli esempi e le foto di coresidenze sono stati selezionati     60 – INDAGINI, STUDI, RICERCHE                           dei care-giver siano incagliate nel-       tri urbani. Dove a fronte di una ridu-       fetta salute ed autosufficienti, quando
da Simona Romancini

                                                                                                                                                                              EDITORIALE
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
4                                                                                                                                                                                                      AeA informa                                                            5

                                                                                                                                                                                            RIMINI. CONDOMINI ATTIVI,

si trovano ad abitare delle case, magari             strutturazione e razionalizzazione del        ni, consapevole e fattiva, coabitare o       indicano un diverso indirizzo nelle         UNA NUOVA ESPERIENZA ABITATIVA NELLE CASE POPOLARE
di proprietà, ormai diventate troppo                 patrimonio abitativo occorre tener pre-       cohousing, che dir si voglia, è questo.      modalità di costruzione, ma allo stes-
grandi e costose per chi ci abita magari             sente che si possono avviare processi e       Una scelta condivisa e un minimo di          so tempo un’idea diversa, innovativa        Nei due “Condomini attivi” che si           dei condomini nella gestione del
in deprimente solitudine, perché una                 sperimentazioni innovative, di cui ci         impegno soddisfacente per tutti, sia dal     di assetto dei centri urbani e abitativi    realizzeranno a Morciano di Romagna         bene pubblico. Strategico il ruolo
volta erano presenti nuclei familiari                sono molti esempi e buone pratiche dif-       punto di vista delle spese che della qua-    centrato sulla persona, sulle esigenze di   e San Giovanni in Marignan, (in via         dell’Auser chiamata in causa insieme
molto più consistenti, i cui membri                  fuse in tutto il Paese, mettendo in siner-    lità delle relazioni sociali e soggettive.   vita, e sui fenomeni demografici e so-      Rossini a Morciano e in via Ferrara a San   alla cooperativa Fratelli per la stesura
ora sono dispersi e lontani, perché le               gia esigenze e possibilità diverse. Se la                                                  ciali di questa fase storica.               Giovanni), sono presenti spazi ed aree      di un Regolamento che parta dai
dinamiche sociali e le esigenze lavora-              casa, soprattutto di una persona anzia-       Oppure è immaginabile che un gruppo                                                      verdi comuni, elementi fondamentali         bisogni delle persone che abitano
tive hanno determinato questa nuova                  na, è troppo grande e costosa, per chi ci     di persone, magari conoscenti o amici,       Questo richiede una serie di impegni,       per attivare questo tipo di esperienza.     questi complessi, in modo che lo
situazione, sempre più diffusa rispetto              abita, si può immaginare che si possano       si mettano insieme utilizzando, una o        da parte della pubblica amministrazio-      Inoltre c’è la disponibilità, da            sentano proprio e che contribuisca a
al passato.                                          realizzare sinergie e scambi con giova-       più abitazioni, per stare insieme, aiu-      ne, di programmazione e progettazio-        parte di alcuni inquilini, a dare una       creare un tessuto sociale di comunità.
                                                     ni studenti o lavoratori fuori sede, che      tarsi, organizzare le proprie relazioni in   ne urbanistica in relazione alle esigenze   mano in diverse attività. Anche in          Verranno creati gruppi di vicinato
Una risposta, esaustiva, a questo ordine             a loro volta si impegnino a collaborare       modo fattivo e consapevole.                  dell’evoluzione dei processi, ma anche      questo caso il principio portante           che condividano non solo la vita
di problemi è complessa, abbisogna di                nella tenuta della casa, nelle pulizie, nel                                                normative di supporto, risorse ed in-       è quello della partecipazione e             all’interno del condominio ma anche
una sistematicità d’interventi sui tempi             far la spesa, o quanto di comune utili-       Al tempo stesso è necessario intervenire     centivi necessari per indirizzare e rea-    della responsabilizzazione da parte         all’interno della comunità.
medio lunghi di cui non si vede traccia,             tà, facendo nel contempo compagnia al         per realizzare nuove strutture abitative,    lizzare questi processi.
quello che è certo è che prima si comin-             chi già ci abitava, salvaguardando sem-       magari a partire dal patrimonio pubbli-
cia meglio è per tutti.                              pre l’equilibrio tra gli spazi comuni e il    co e demaniale, concepite in modo in-        Un ulteriore elemento essenziale in
La priorità dei prossimi decenni dovrà es-           proprio privato. Uno scambio alla pari        novativo con spazi comuni per attività       questo contesto sono dei servizi di so-
sere la dignità della persona ed il territorio,      come questo ha bisogno di un necessa-         collettive e relazionali e spazi riservati   stegno a questi processi non solo per far
come centri focali per riorganizzare i quar-         rio sostegno da parte del territorio, as-     al proprio privato, utilizzando procedu-     incontrare domanda e offerta e armo-
tieri, le città, i centri abitati, grandi e picco-   sociazioni di volontariato e istituzioni      re di razionalizzazione e recupero, an-      nizzare le diverse esigenze, ma anche
li, salvaguardare i beni comuni e realizzare         locali, perché mettere insiemi caratteri,     che in termini di ricucitura del tessuto     per renderle compatibili e praticabili,
una diversa crescita e un modello di svilup-         sensibilità, a volte, culture e generazio-    urbano.                                      senza contraccolpi che potrebbero far
po adeguato alle sfide di compatibilità del          ni diverse non è semplice né scontato.        Questi sono solo degli esempi che non        fallire le sperimentazioni e condiziona-
terzo millennio.                                     Insomma una condivisione dell’abi-            esauriscono le multiformi varianti pos-      re negativamente i processi.
In questo quadro di valorizzazione, ri-              tazione e degli spazi di vita comu-           sibili della coabitazione condivisa, ma
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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BOX 1. PERCHÉ UN NUMERO DELLA RIVISTA ABITARE E ANZIANI INFORMA                                                                                                                              BOLOGNA. SE LA FAMIGLIA È UN CONDOMINIO:
SULLA CO-RESIDENZA (COHOUSING)                                                                                                                Un welfare moderno all’altezza dei tem-        ECCO IL CO-HOUSING
                                                                                                                                              pi non deve riguardare solo l’essenziale, il
Dedichiamo questo numero di Abita-           Dobbiamo riconoscere tuttavia che que-            della nostra vita familiare quotidiana.        salva vita, che è sempre necessario garan-     Un condominio a sei piani e che             Il condominio ospita 18 nuclei familiari
re e Anziani informa alla trattazione di     sta disponibilità si muove ancora in una          Con questo numero di Abitare e Anziani         tire, ma deve riguardare l’insieme delle       profuma di nuovo in via del Porto a         under 35 variamente composti (single,
quell’insieme di interrogativi che sorgo-    dimensione tutta privata, cioè facciamo           informa vorremmo contribuire a offrire         condizioni e del benessere delle persone       Bologna. Una via che è diventata il nome    coppie, madri sole, famiglie con figli,
no spontanei quando si entra nel merito      fatica a riconoscere una dimensione so-           una maggiore informazione su quelli che        a cominciare da quelle più fragili, con-       di un progetto di cohousing sociale che     fratello e sorella, amici). Diciotto
della co-residenza (co-housing).             ciale a problemi che ormai coinvolgono            possiamo considerare gli aspetti più con-      trariamente alla falsa vulgata che va per      non ha eguali in Italia. Ci sono voluti     appartamenti autonomi di proprietà
Sappiamo bene i legami profondi che ci       l’intera società.                                 troversi della co-residenza.                   la maggiore, e reiterata nelle trasmissioni    più di due anni perché vedesse la luce,     dell’Asp (ristrutturati da Acer) concessi
legano alla nostra casa vissuta non solo     In altri paesi la risposta a questo problema      In particolare: perché la co-residenza,        d’intrattenimento, “lo stato sociale appar-    ma ora questo esperimento abitativo         in affitto a canone calmierato a persone
nelle sue mura, stanze, arredamento, ma      è stata data ricorrendo a modelli di              cosa è la co-residenza, quali le sue origi-    tiene ad un’altra epoca, sono costi che non    ha tutte le carte in regola per brillare:   che, a un certo punto della loro vita,
piuttosto come un misto di sentimenti e      «abitare solidale» che vanno dalla                ni, quali le sue caratteristiche costitutive   ci possiamo più permettere”.                   è un’impresa far convivere 27 adulti e      hanno avuto voglia di sperimentare un
ricordi che si sono accavallati vivendoci,   co-residenzialità (comunità intenzionali,         e le diverse convenienze che ne possono        Diventa sempre più necessario dare             7 bambine che dividono spazi comuni,        nuovo modo di vivere. O che, come
che ci hanno visto crescere e fare scelte,   eco-villaggi, villaggi solidali, comunità         derivare (sociali, economiche, ambien-         corpo ad un welfare di prossimità, di          si riuniscono per definire gli obiettivi    Elena, Leonardo, Fabio, tre ragazzi
condividere gioie e dolori nell’ambito del   spirituali) al cohousing (co-residenziali-        tali, culturali), cosa si deve aspettare un    comunità, frutto di un patto, di un’al-        della convivenza e in più si aprono alla    con la sindrome di Down, hanno avuto
sempre più circoscritto nucleo familiare.    tà parziale, limitata alla condivisione di        coresidente, in base a quali criteri valu-     leanza sul territorio tra istituzioni,         città con progetti che rimettano in         bisogno di essere autonomi e lanciarsi
Un “privato” prezioso, gelosamente cu-       alcuni spazi e/o servizi) ai condominii           tare una proposta di co-residenza, quali       forze sociali, mondo dell’associazioni-        circolo le buone azioni.                    nel mondo, senza rimanerne schiacciati.
stodito che fatica ad accettare promiscu-    solidali fino alle reti di solidarietà interfa-   i riferimenti giuridici e normativi, come      smo, enti del terzo settore, volontaria-
ità e interferenze.                          miliare o di vicinato elettivo.                   avviare esperienze di co-residenza sulla       to in cui ognuno metta a disposizioni
È pur vero, d’altra parte che, a fronte      Anche in Italia si stanno sperimentando           base del patrimonio esistente, cosa fa il      le proprie capacità e disponibilità, il
delle nuove esigenze imposte dalle stesse    questi modelli, anche se con una certa fatica.    Governo e il Parlamento, quali le espe-        proprio generoso impegno per dare a
trasformazioni della famiglia, con una       L’ostacolo principale è da individuare in         rienze in corso nel nostro Paese.              tutti noi una speranza e un percorso di
qualche sofferenza, abbiamo accettato di     quell’alea di incertezza in cui si viene a        Con tutto questo speriamo di offrire un        crescita civile.
accogliere nuove presenze nell’ambito fa-    collocare la prospettiva di un modello or-        quadro di informazione per scelte con-
miliare: si pensi solo alle badanti.         ganizzativo diverso, più aperto e flessibile,     sapevoli.
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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Il “diverso abitare” come motore
per lo sviluppo sociale di comunità
e la mutualità diffusa

Andrea Volterrani,
Università di Roma Tor Vergata

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V
        ivere diversamente la quotidianità nella terza età e       a parole ma nelle azioni concrete. Significa quindi attivare reali      ne coinvolte, capacità di riconoscere che una relazione vale
        non solo rappresenta un insieme di progettualità           processi di partecipazione, creando gli spazi reali e virtuali per      spesso più di un progetto perché non ha fine e non è un mez-
        proiettate verso il futuro delle nostre molteplici co-     farli agire nella consapevolezza di scegliere con libertà. Porsi        zo per arrivare a qualcos’altro.                                  Nasce una nuova esperienza di cohousing per donne in
munità territoriali.                                               in questa prospettiva, significa anche pensare ad un modo di                                                                              difficoltà. Una casa dove sperimentare modelli innovativi
Al di là del merito e dei risultati positivi di esperienze che     fare volontariato diverso da quello basato esclusivamente sulla         La terza e ultima è la comunicazione collegante. Nelle ini-       di cohousing in cui le persone fragili possano trovare, oltre
sono in corso e altre che saranno messe in pratica, credo sia      relazione di aiuto, dove le differenze di potere fra chi dona e         ziative con gli anziani, parte integrante dello sviluppo so-      ad un tetto, anche un accompagnamento nell’ottica di
importante sottolineare alcuni aspetti.                            chi riceve sono un elemento difficilmente superabile. Una dif-          ciale di comunità, una fase importante è quella della rico-       auto mutuo aiuto.
                                                                   ferenza che nelle nuove iniziative del “diverso abitare” (abitare       struzione dei legami semplici e complessi. La rottura o più
Il primo è che siamo di fronte ad un embrione di sviluppo so-      solidale, co-housing per citarne alcune) costruite con gli anzia-       frequentemente l’allentamento dei legami sociali sono uno
ciale di comunità. Cosa significa? Spesso ci troviamo a parlare    ni si tocca con mano e si evidenzia nella capacità di poter coin-       degli aspetti sui quali è fondamentale concentrarsi una volta
di un tempo d’oro delle comunità senza avere la consapevo-         volgere persone di generazioni, estrazione sociale e biografie          ricostruita la fiducia e la reciprocità.
lezza che la nostra società è cambiata profondamente negli         diverse dentro le case, dentro le comunità.
ultimi cinquant’anni. Se c’è mai stata una comunità perfetta,                                                                              I legami semplici sono quelli di vicinato, quelli che aiuta-
dobbiamo anche ricordare le sofferenze, le malattie e la fame      In questo, ed è il secondo aspetto, giocano ruoli fondamentali          no a risolvere bisogni e problemi della vita quotidiana sen-
che molti nostri nonni hanno riportato della loro esperienza di    modi di comunicare alternativi. La prima è la comunicazione             za ricorrere all’intervento o al servizio strutturato. Anche
giovinezza. Sviluppo sociale di comunità oggi parte da un’altra    interpersonale di prossimità che deve costruire empatia e re-           in questo caso non è un ritorno ad una idea romantica di
prospettiva. Lo sviluppo sociale di comunità è la capacità di      ciprocità allo stesso tempo, disponibilità all’ascolto senza che        vicino, ma, piuttosto, riuscire ad individuare in un contesto
incrementare capitale sociale e coesione sociale di una comu-      questo debba essere inteso come risoluzione di problemi. Un             specifico (quartiere, strada) quali potrebbero essere le risor-
nità nella direzione da un lato di una maggiore densità rela-      approccio che gli antropologi che hanno lavorato sul campo              se individuali e collettive che possono essere condivise dalla
zionale e dall’altro nel far diventare la comunità risorsa per i   in contesti completamenti estranei hanno assimilato nei loro            comunità. Questa condivisione ha estremo bisogno di una
cittadini. Se teoricamente è abbastanza semplice la descrizione    processi formativi. Più difficile affrontarlo per chi (operatori        comunicazione collegante, capace di mettere insieme pro-
(anche se qualcuno potrebbe non condividerla o interpretar-        sociali o enti del terzo settore) ha nella sua cassetta degli attrez-   blemi e risorse con fluidità e semplicità giorno dopo giorno.
la come chiusura verso l’esterno), operativamente l’attivazio-     zi la relazione di aiuto come strumento principe di intervento.         E’ una comunicazione che, almeno all’inizio, non deve es-
ne di un processo di sviluppo è molto difficile e faticoso. E’                                                                             sere formalizzata perché perderebbe la freschezza necessaria
la capacità di costruire e ricostruire legami sociali semplici e   La seconda modalità alternativa è la comunicazione che ri-              per poter entrare velocemente negli spazi pubblici rilevanti
complessi strada per strada, quartiere per quartiere, paese per    costruisce fiducia e partecipazione. Attivare una fiducia co-           della comunità. E’ solo successivamente che, aumentando la
paese rendendo protagoniste le persone che ci vivono non solo      municativa significa anche far acquisire pazienza alle perso-           complessità, si possono rendere necessari strumenti più so-
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                                                                                                                                       La co-residenza:
                                                                                                                                       una possibile terza via
                                                                                                                                       tra solitudine e casa di cura

                                                                                                                                       Claudio Falasca,
                                                                                                                                       Direttore di Abitare e Anziani

                                                                      FIRENZE.

                                                                                                                                       N
fisticati di interazione che, però, non devono mai dimentica-         “ABITARE SOLIDALE”                                                         egli ultimi anni, anche in Italia, si stanno realizzando      zioni di difficoltà a cui le risorse istituzionali difficilmente
re le loro origini di vicinato e prossimità. I legami complessi                                                                                  esperienze di co-residenza come nuova dimensione              riescono a dare risposte.
hanno bisogno, invece, di una comunicazione maggiormen-               La casa come risorsa da condividere, l’ospitalità come regalo,             abitativa urbana, in grado di garantire sia l’intimità
te strutturata anche se all’inizio la comunicazione potrebbe          opportunità fattiva per riprendere in mano la propria vita e     dei tradizionali spazi abitativi, che la condivisione di alcuni         La co-residenza come forma di «abitare solidale» si propo-
avere le stesse caratteristiche descritte precedentemente. La         superare la crisi economica, inventandosi un modo nuovo          spazi comuni (ricreativi, manutentivi) e di offrire nel con-            ne, dunque, oggi come preziosa realtà in grado di coniugare
comunicazione più strutturata riguarda le strutture colletti-         di socialità. E’ il progetto di co-housing “Abitare Solidale”    tempo una maggiore socialità rispetto a quanto abitualmente             il diffuso bisogno di socialità con una dimensione vera di so-
ve (comitati e associazioni) che possono nascere dall’azione          promosso dall’Auser Territoriale Firenze in collaborazione       accada: la letteratura scientifica specifica ha dimostrato come         lidarietà e reciprocità, vissuta nel quotidiano dalle persone
dello sviluppo sociale di comunità, mentre quella maggior-            con l’Auser Nazionale, nato cinque anni fa per trasformare       vi sia, in tali circostanze, la percezione sia di più elevati livelli   in difficoltà.
mente fluida può riguardare i gruppi informali. In entrambi i         l’emergenza abitativa in nuove opportunità.                      di sicurezza, urbana e personale, che di una migliore qualità
casi si sottolinea un salto di qualità nella autopercezione del-                                                                       di vita.                                                                In questo quadro riteniamo vada collocato in tutta la sua spe-
la comunità che inizia un lavoro su se stessa più organizzato e       Il progetto coinvolge anziani soli, proprietari o affittuari     A motivare chi intraprende questo percorso sono le conse-               cificità il tema della progressiva longevità degli italiani e il
continuo. E’ anche questo il momento nel quale può avviarsi           di alloggi non facilmente gestibili con l’avanzare degli anni    guenze derivanti dalla perdita della rete affettiva parentale           desiderio che esprime la stragrande maggioranza dei longevi
un confronto con le istituzioni pubbliche locali.                     (troppo grandi per le loro esigenze di vita) oppure famiglie     estesa, ormai diffusa a gran parte della nostra società, che            di poter invecchiare nella propria casa.
                                                                      che non riescono a conciliare la cura dei figli e la gestione    comporta la necessità per tante famiglie di rivolgersi a servizi
Costruiamo, quindi, non il passato delle comunità, ma il fu-          degli affetti con i tempi del lavoro, ed hanno quindi la         esterni per la cura dei bambini, degli anziani e per le quoti-          È questo un desiderio che per il nostro paese ha un valore
turo delle comunità recuperando un vecchio ma attualissimo            necessità di un aiuto esterno.                                   diane esigenze di vita.                                                 del tutto particolare tenuto conto che in larga percentuale
concetto come quello di mutualità che sta alle origini di molte                                                                                                                                                (80,3%) gli anziani sono proprietari delle case in cui vivono.
delle iniziative solidali sociali e politiche nel nostro paese. Mu-                                                                    L’aspirazione sottesa è la possibilità di ricreare un tessuto di
tualità è riconoscere la dignità di ciascuna persona nel costru-                                                                       familiarità attraverso relazioni affettive significative, seppure       Non si può non tener conto, tuttavia, che la possibilità di as-
ire una relazione di supporto reciproco, non instaurando una                                                                           non parentali, create nell’ambito del vicinato o del contesto           secondare questo loro desiderio (diritto), senza che sia pena-
relazione di aiuto che nasconde spesso una relazione di potere.                                                                        sociale più prossimo.                                                   lizzante (isolamento), dipende in larga misura dalla qualità
                                                                                                                                                                                                               della loro condizione abitative e dalla qualità del welfare di
Le iniziative del “diverso abitare” sono un inizio di una nuova                                                                        L’esperienza del volontariato di Auser sta a dimostrare che le          prossimità (quartiere) in cui l’abitazione è situata.
stagione di impegno completamente diverso delle associazio-                                                                            reti di solidarietà interfamiliare, oltre che rappresentare una
ni di volontariato nelle comunità che potrà essere sviluppato                                                                          preziosa ricchezza del patrimonio sociale immateriale in vir-           È possibile affermare, purtroppo, che tanto l’una quanto l’altra
ancora di più se tralasciamo quella idea di servizio e di “pro-                                                                        tù dell’elevato rinforzo alla coesione sociale, rappresentano           condizione presentano non pochi elementi problematici in
gettificio” che ci ha accompagnato in questi ultimi venti anni.                                                                        oggi, spesso, l’unico vero sostegno a persone sole o in condi-          particolare per gli anziani non autosufficienti.
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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MESTRE.
IL CONDOMINIO DELLE BADANTI                                                                                                           •   aumenta il numero di anziani e di questi cresce la quota              •   adeguando ai nuovi bisogni degli anziani le tipologie e i
                                                                                                                                          con limitazioni funzionali;                                               modelli abitativi creando le condizioni per una residen-
Su iniziativa del comune e dell’ATER il condominio con la         L’edificio comprende 36 alloggi. 26 alloggi andranno ad             •   la stragrande maggioranza degli anziani abita da sola in                  zialità leggera;
badante vedrà la luce nel popolare quartiere di Altobello,        anziani autosufficienti e in particolare a persone fragili per le       case di proprietà, spesso molto grandi e funzionalmente               •   mettendo a punto un sistema continuo di assistenza so-
in via Fornace, portando a compimento una idea che fin            quali situazioni ambientali sfavorevoli possono essere causa di         carenti;                                                                  ciosanitaria nel quadro di Piani di zona integrati con la
dal 2005 era all’interno del Contratto di quartiere che ha        involuzione della qualità di vita e sei sono destinati a persone    •   l’assistenza domiciliare è in larga parte sulle spalle delle              dimensione urbanistica;
cambiato il volto di Altobello                                    con disabilità con una età compresa tra i 18 e i 64 anni.               famiglie, in particolare delle donne sempre più proietta-             •   riducendo drasticamente le infinite barriere che ostaco-
                                                                                                                                          te verso il lavoro;                                                       lano la vita anche a persone nel pieno delle energie;
Un condominio in cui tre badanti, che condividono un                                                                                  •   diminuisce progressivamente il ricambio dei caregiver                 •   rendendo sempre più disponibili i servizi di tecno-assi-
appartamento in uno stabile in cui vivono persone anziane                                                                                 familiari;                                                                stenza intelligente
e disabili, si alterneranno per assicurare cure e assistenza su                                                                       •   le città sono generalmente «non amiche» degli anziani;
tre turni quotidiani. Nel condominio verranno utilizzati                                                                              •   il sistema dei servizi sociosanitari, in particolare, è inade-
dispositivi di domotica, come le consolle di controllo remoto                                                                             guato per cultura, consistenza, presenza territoriale;
di luci, riscaldamento e i pulsanti di attivazione soccorso                                                                           •   il lavoro di cura informale (badantato) è sempre più one-
                                                                                                                                                                                                                     Riteniamo che la co-residenza
per facilitare la gestione del quotidiano da parte di una                                                                                 roso;
utenza anziana, oltre che di un complementare supporto di                                                                             •   il rischio povertà è incombente per i futuri pensionati.                  si configura come una possibile
assistenza garantito dai servizi sociali del Comune, capace di
                                                                                                                                                                                                                         terza via tra solitudine
allontanare e se possibile evitare il ricovero in strutture.                                                                          Se questo è il quadro, ed escluso che esistano altre alternative, l’in-
                                                                                                                                      terrogativo che sorge spontaneo è: come fare affinché nel pros-                        e casa di cura.
                                                                                                                                      simo futuro gli anziani possano continuare a vivere serenamente
Questo, evidentemente, pone una seria ipoteca sul sistema         Per comprendere pienamente il senso di queste affermazio-           nella propria abitazione anche in caso di limitazioni funzionali?
italiano di long-term care (sia sotto il profilo sanitario che    ni così decise il quadro che abbiamo di fronte per i prossimi
assistenziale) in quanto rende problematica la tenuta nel         decenni, diffusamente documentato nella ricerca Auser e SPI         Al riguardo il rapporto Anziani e casa nell’Unione europea                Come si comprende il problema non è dei più semplici. Ri-
tempo del pilastro della «domiciliarità».                         Cgil “Il diritto di invecchiare a casa propria”, presenta i se-     (Osservatorio Europeo del Social Housing, 2008) suggerisce                pensare i modelli abitativi; costruire un rapporto di coerenza
                                                                  guenti caratteri:                                                   di ripensare profondamente le relazioni degli anziani con la              tra dimensione urbanistica e dimensione sociosanitaria; ab-
Per evitare questo rischio si impone un’attenzione nuova alla                                                                         casa e il contesto di quartiere, in particolare:                          battere le barriere; rendere smart il sistema dei servizi socio-
condizione abitativa degli anziani.                               •   diminuisce la popolazione complessiva;                                                                                                    assistenziali, significa mettere le mani su materie particolar-
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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                                                                                                                                             La co-residenza (cohousing)

                                                                                                                                             Simona Romancini,
                                                                                                                                             Architetto - Volontaria AUSER

                                                                                                                                             C
mente «sensibili» sia culturalmente, «il senso della casa»,             do le barriere che i più diffusi modelli abitativi e di organiz-              on il termine co-residenza (in inglese cohousing) si                zionale” di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi
e sia politicamente, «gli interessi sottesi all’organizzazione          zazione urbana oggi propongono ai soggetti fragili, a causa                   intendono quei complessi abitativi composti da allog-               comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo rispar-
urbana». Evidentemente non è una trasformazione che può                 dell’età o di altre disabilità.                                               gi privati, spazi comuni (coperti e scoperti) destinati             mi economici e benefici di natura ecologica e sociale.
essere realizzata in tempi brevi, richiede invece un lungo lavoro                                                                            a servizi di uso collettivo e alla condivisione tra i coresidenti
nel corpo della società, costruito sulla base di processi parte-        La riflessione che sostiene questa evoluzione privilegia l’ipo-      (in inglese cohousers). Tra i servizi collettivi vi possono essere           La co-residenza si sta affermando come strategia di sostenibi-
cipativi sostenuti da un chiaro progetto culturale e politico.          tesi che sia più efficace ed efficiente spostare i servizi e faci-   cucine, lavanderie, spazi per gli ospiti, laboratori per la ma-              lità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata[4] e la
                                                                        litare la loro relazione con le persone che ne usufruiscono,         nutenzione e il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra,              condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializ-
Fortunatamente non si parte da zero. Nel lavoro di ricerca              piuttosto che costringere gli anziani a muoversi negli ultimi        piscina, internet cafè, biblioteca e altro.                                  zazione e la mutualità tra gli individui, dall›altro questa pratica,
di Abitare e Anziani è stato possibile verificare come, tanto           anni della loro esistenza fra servizi residenziali a crescente in-   Le abitazioni private sono di solito di dimensioni più limi-                 unitamente ad altri approcci quali ad esempio la costituzione
a livello europeo che internazionale, viene prestata una cre-           tensità sanitarie e assistenziale.                                   tate rispetto alla media delle normali abitazioni (più piccole               di gruppi d’acquisto solidale, l’auto condivisa o i diversi servizi
scente attenzione verso la condizione abitativa degli anziani.                                                                               dal 5 al 15%). Il motivo è duplice: contenere i costi comples-               utilizzati in comune, favoriscono il risparmio energetico e
                                                                        É stato dimostrato anche che un insediamento di abitazioni           sivi dell’intervento (poiché a carico di ciascun proprietario vi             diminuiscono l›impatto ambientale della comunità.
Nell’indirizzo di fondo di numerosi paesi il tema della condi-          di buona qualità e con servizi dedicati è sinergico a quello         è anche una quota della spesa per la realizzazione degli spazi
zione abitativa e dei servizi socioassistenziali territoriali viene     della diffusione di servizi domiciliari ben governati, capillari     collettivi) e cercare di favorire in questo modo un più intenso              ORIGINI DELLE ESPERIENZE DI COABITAZIONE
considerato il vero snodo delle nuove politiche di sostegno alla        e flessibili, in grado di rispondere ai bisogni più diffusi dei      utilizzo delle aree comuni.                                                  “È nato come risposta ad alcune criticità delle società nord-
vecchiaia. È opinione diffusa che non si tratta solo di progettare      più anziani: consegne a domicilio, pasti, trasporti, servizi alla                                                                                 occidentali nell’epoca postmoderna: si è dissolta la rete
nuovi e più numerosi servizi per anziani: nessun paese è oggi in        persona, servizi sanitari.                                           Nel loro insieme gli spazi privati e quelli collettivi debbono               familiare e parentale, e si sono ridotti i servizi di welfare [...]
grado di affrontare una crescita costante e potenzialmente illi-                                                                             essere concepiti per massimizzare le opportunità di una con-                 da qui la necessità di una soluzione come il cohousing in grado
mitata dei servizi sociali e sanitari. Si tratta invece di realizzare   La base abitativa garantisce solidità ai piani di cura miglioran-    vivenza interfamiliare senza comprimere gli spazi della vita                 di rimediare ai disservizi e di compensare l’affettività e la so-
città e case in modo compatibile con le esigenze dell’intero arco       done anche efficienza ed economicità, prevenendo in modo             privata. La ricerca di questo punto di equilibrio è fondamen-                cialità oggi carenti.” Matthieu Lietaert 1
di vita delle persone, non solo perché più accoglienti per tutti,       efficace l’utilizzo precoce e inappropriato di servizi più com-      tale per la riuscita di un programma di co-residenza.
ma anche perché possono prevenire i rischi di fragilità in vec-         plessi e costosi (nonché meno graditi), fra i quali le RSA.                                                                                       Le prime esperienze vengono fatte risalire gli anni ‘60,
chiaia, generando una minore domanda sanitaria.                                                                                              Di solito un progetto di co-residenza comprende dalle 20                     quando Jan Gødmand Høyer, architetto danese, cominciò a
                                                                        Per questo insieme di ragioni riteniamo che la co-residenza          alle 40 famiglie che convivono come una “comunità inten-                     realizzare la comunità di Skråplanet, primo caso riconosciuto
Occorre, in sostanza, produrre una nuova offerta abitativa in           si configura come una possibile terza via tra solitudine e casa
grado di mettere le persone in condizione di cercare e trovare          di cura.                                                             1. Matthieu Lietaert non è solo un teorico del cohousing, l’autore del saggio ‘Cohousing e condomini solidali’. Matthieu vive in un cohousing di
autonomamente risposte efficaci ai propri bisogni, riducen-                                                                                  tipo danese, con una sala comune, di circa 120 metri quadri, polivalente: “i mobili possono essere chiusi o aperti se c’è una festa. C’è una cucina che
                                                                                                                                             permette di cucinare per 40-50 persone”. La condivisione dei pasti è uno dei momenti tipici del cohousing.
La co-residenza: una possibile terza via tra solitudine e casa di cura - Numero 2/2019 - Abitare e Anziani
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                                                                                                                                      MODENA.                                                         BOX 2.

                                                                ranei, tra cui l’Italia. Negli Stati Uniti, nel 2008, i progetti di   APRE CA’ NOSTRA 2, IL COHOUSING                                 L'ESPERIENZA DANESE
                                                                co-residenza completati erano 113, mentre erano 111 quelli            TRA ANZIANI E FAMIGLIE DIVENTA GRANDE

           Nel loro insieme                                     in corso di realizzazione (residenti totali: circa 6-7.000 per-
                                                                sone). In Europa la diffusione è diversificata in base ai paesi,      Si tratta di un modello intermedio tra l’assistenza in          La Danimarca rappresenta sicuramente un riferimento di
 gli spazi privati e quelli collettivi                          e mancano stime accurate. In Danimarca esistono circa 600             struttura e a domicilio, sia come livello di cura che come      eccellenza. Nel 1976 il governo danese decise di assegnare

      debbono essere concepiti                                  comunità di co-residenza, in Svezia, nel 2007, si contavano           costi, che valorizza la condivisione delle risorse famigliari   la responsabilità di tutti i servizi di comunità - domicilia-
                                                                circa 50 casi di co-residenza nei Paesi Bassi un centinaio.           dal punto di vista abitativo e assistenziale. Questo modello    ri e residenziali, sanitari e sociali – alle 275 Municipali-
 per massimizzare le opportunità                                In Belgio e Regno Unito i casi di co-residenza sono meno              di cohousing rappresenta un’esperienza quasi inedita in         tà. Nel 1986, il Danish Act on Housing for the Elderly

 di una convivenza interfamiliare                               di una decina. In Italia vi sono solo un paio di casi realizzati,     Italia, anche se adottata con successo nel nord Europa. Una     (Ældreboligloven) ha sancito l’impossibilità di costruire
                                                                contro una trentina di condomini solidali.                            ricerca condotta con il Centro di analisi delle politiche       nuove Nursing Homes e definito le linee di sviluppo di
          senza comprimere                                                                                                            pubbliche dell’università di Modena e Reggio Emilia             un sistema di welfare basato su soluzioni abitative adatte o

      gli spazi della vita privata                              Nel 2018 è stata pubblicata una guida completa alle forme             ne mette in luce i positivi risultati sociali ed economici,     adattabili alla vecchiaia, ben localizzate e ben integrate nel
                                                                di abitare collaborativo, dedicata a chi desidera intraprende-        sia per quanto riguarda le risorse pubbliche (i costi sono      tessuto urbano. Nel 1996, la Danish Care Home Reform
                                                                re questo percorso: il profilo dei cohouser, le esperienze in         più contenuti rispetto alle residenze protette e gli ospiti     (Plejeboligreformen) ha rappresentato un ulteriore impulso
                                                                corso, gli spazi e i servizi da mettere in comune, le pratiche        condividono medico e geriatra) che il risparmio per             per gli interventi di housing sociale e la definitiva revisione
di bofælleskaber, termine danese per indicare il fenomeno.      sostenibili, le “porte aperte” al quartiere, la creazione di un       le famiglie (assistenti domiciliari, vitto e utenze sono        delle nursing homes.
                                                                welfare diffuso e basato sulle relazioni. Tutte le risposte degli     condivisi e altri servizi sono forniti gratuitamente), senza
A partire dagli anni settanta la co-residenza comincia a        esperti ai quesiti più frequenti: come funziona un cohousing,         dimenticare le opportunità occupazionali create.                Nel modello danese, abitare e servizi sono strettamente col-
diffondersi nei paesi dell’Europa del nord, e in particola-     quali costi si devono affrontare, la scelta di costruire o ri-                                                                        legati. Tutte le persone possono ricevere interventi di pari
re in Danimarca, Paesi Bassi e repubbliche scandinave. Il       strutturare, i rapporti con la pubblica amministrazione, ecc.                                                                         qualità e quantità, indipendentemente dal luogo in cui essi
fenomeno rimane ristretto al contesto nord-europeo fino                                                                                                                                               dovranno essere garantiti: dimora naturale, housing sociale
agli anni ‘80, quando viene assunto a riferimento da alcune                                                                                                                                           pubblico o privato, strutture specializzate a minore o mag-
esperienze negli Stati Uniti. Negli anni ‘90 la co-residenza                                                                                                                                          giore protezione, nursing homes. L’unica variabile è rap-
approda anche in Australia.                                                                                                                                                                           presentata dalle necessità delle persone, non dal luogo di
                                                                                                                                                                                                      erogazione. Il nuovo paradigma è nel complesso semplice.
In Europa, la co-residenza si è diffusa all’esterno dei paesi                                                                                                                                         Se le case sono adatte, è più efficace spostare i servizi che
scandinavi, dapprima in Germania e poi verso i paesi mediter-
18                                                                                                                                                                                            AeA informa                                                                19

BOX 2.                                                                                                                                 BOX 2.

costringere le persone a ripetuti cambiamenti nelle fasi più       La Tabella descrive la contrazione dei posti letto più tradizio-    ve vanno dai 65 agli 85 metri quadri e bagni e cucine sono di      e la sezione abitativa è nettamente separata da quella opera-
delicate della loro esistenza.                                     nali, rispetto alla crescita costante delle soluzioni abitative.    dimensioni adeguate. L’integrazione con la comunità urba-          tiva; questa è rappresentata da un’area di servizio attiva 24
                                                                                                                                       na è sempre elevata. Le strutture di housing sociale o privato     ore su 24 per gli anziani che richiedono una presa in carico
I servizi di sostegno domiciliare sono diffusi e la responsa-      L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA                                            specificamente destinate ad anziani devono esser integrate da      estensiva. Va sottolineata la diffusione di modelli di lavoro
bilità della loro erogazione è della municipalità. L’offerta è     RESIDENZIALE DANESE                                                 sistemi di chiamata e di pronta assistenza attivi nelle 24 ore.    integrato fra gli operatori delle strutture e gli operatori so-
molto ampia; sono possibili interventi di semplice sostegno                                                                                                                                               ciali e sanitari di comunità; nell’86% dei casi essi apparten-
                                                                                                          ABITAZIONI
logistico (consegne a domicilio, trasporti, sostegno domesti-                                             SOCIALIPER                   Molti complessi sono realizzati in prossimità di centri sociali    gono ad una stessa équipe di competenza della municipalità.
                                                                               CASE
co), servizi alla persona e servizi sanitari; tutti di intensità                           CASE            ANZIANIE                    o diurni o di altri erogatori di servizi. Anche in Danimarca, è    In questo modo, il confine fra le normali strutture abitative
                                                                    ANNO        DI                                              TOT.
                                                                                         POPOLARI           CASE DI
graduabile fino a livelli di intensità anche molto elevata. Ad                 CURA                                                    in via di superamento l’idea di realizzare complessi abitativi     e quelle di residenzialità a maggiore protezione è sempre più
                                                                                                          ASSISTENZA
esempio, è prevista la possibilità di avere un operatore a di-                                             SOCIALE                     per soli anziani, rispetto alla semplice diffusione di abitazio-   sfumato.
sposizione per l’intera giornata per un massimo di sei mesi o        1996     36.444        5.122             22.791          64.357   ni di buona qualità, realizzate con le attenzioni e il rispetto
giorno e notte per periodi più brevi. Ai familiari più esposti       2001     27.635        3.973             37.899          69.507   delle norme utili a renderle confortevoli anche per la vec-        I risultati danesi sono di estremo interesse. Basti pensare che
                                                                     2009      9.436        1.824             67.703          78.963
sono garantiti servizi di sostituzione o di sollievo. La conti-                                                                        chiaia ma che possono essere abitate da persone e famiglie         il numero di anziani istituzionalizzati e il carico di lavoro ge-
                                                                     2010      8.761        1.804             71.494          82.059
nuità di cura è garantita dal governo delle municipalità, i cui                                                                        di ogni età. In ugual modo, sono diffuse le diverse forme di       stito direttamente dai familiari sono fra i più bassi in Euro-
servizi sono accessibili telefonicamente 24 ore su 24, mentre      Fonte: Danish Ministry of Housing, Urban and Rural Affairs, 2014    cohousing. L’evoluzione migliorativa ha coinvolto anche le         pa, mentre poco meno di 1 milione di ultra 60enni sceglie di
un case-manager accompagna il processo e governa tutti gli                                                                             precedenti strutture residenziali (nursing homes e sheltered       continuare a vivere nella propria dimora naturale, potendo
interventi necessari. Il sistema opera anche di iniziativa, at-    Le diverse forme di housing sociale sono governate dalla mu-        houses); poco più di 2200 di esse sono state chiuse o ricon-       contare sugli stessi servizi garantiti ai residenti delle strutture
traverso politiche di monitoraggio attivo delle popolazioni        nicipalità e sono gestite da attori non profit; quest’offerta è     vertite in nuove forme: extra-care dwellings, subsidized hou-      a diverso orientamento o specializzazione. La scelta di cam-
più deboli; ad esempio, ogni anziano con più di 75 anni che        integrata dalle soluzioni di normale edilizia privata confor-       sing, sheltered dwellings o nursing dwellings. In esse, le per-    biare casa per usufruire di una delle forme residenziali più
non sia già in carico a una qualche forma di servizio riceve,      mate agli stessi standard costruttivi. Le case di nuova costru-     sone non sono accolte in camere ma in vere e proprie unità         recenti, quindi, è oggi condizionata essenzialmente da moti-
almeno due volte l’anno, una visita preventiva da parte di un      zione o di recente ristrutturazione devono adeguarsi alle leg-      abitative dotate di cucina e bagno personali, potendo inoltre      vi personali come, ad esempio, la necessità di una maggiore
case-manager comunale che verifica la situazione e l’eventua-      gi danesi, che prevedono, fra l’altro, l’assenza di gradini per     usufruire degli spazi e dei servizi comuni e del supporto del      socializzazione o di una migliore qualità abitativa. Oppure,
le necessità di nuovi servizi.                                     l’accesso al piano terra, un piano orizzontale fronteggiante        personale delle strutture.                                         è collegata al desiderio di utilizzare i servizi delle nuove so-
                                                                   l’accesso di almeno 1,5 per 1,5 metri, ascensore obbligatorio                                                                          luzioni di vita assistita, che mantengono una configurazione
Questa impostazione, sostenuta da robusti interventi norma-        per le case con 3 piani o più e superfici interne adeguate al       Anche i servizi residenziali di prossimità più recenti – care      abitativa gradita e meno intrusiva dei tradizionali modelli
tivi, ha cambiato in pochi anni la struttura del sistema danese.   movimento di persone in carrozzina. Le superfici complessi-         homes e social care homes – sono dotati di un proprio staff        istituzionali. e future.
20                                                                                                                                                                                            AeA informa                                                               21

SENIOR COHOUSING IN TRENTINO:
L’ESPERIENZA DI CASA ALLA VELA                                CARATTERISTICHE COSTITUTIVE                                                  equilibrio tra autonomia (casa privata) e socialità (spazi         molteplici che scelgono un gruppo promotore e si conso-
                                                              UN PROGRAMMA DI CO-RESIDENZA                                                 comuni) con forti capacità di collaborazione, auto orga-           lidano costruendo una visione comune condivisa;
                                                              Ogni co-residenza è un “mondo a sé”. Ogni gruppo di abi-                     nizzazione e convivialità dei membri nella vita quotidiana;
L’abitare collaborativo della Cooperativa sociale SAD         tanti decide quali spazi e quali servizi condividere, quindi             •   la sostenibilità economica – un sub sistema socioecono-        •   componente valoriale: nella maggior parte dei casi la
di Trento. Nel 2014 ha preso il via la Casa alla Vela, un     potenzialmente potrebbero verificarsi casi molto diversi. In                 mico centrato sulla condivisione delle risorse e la riduzio-       co-residenza si costituisce sulla base di una componente
innovativo progetto di cohousing o “abitare collaborativo”    realtà ci sono degli spazi e dei servizi “tipici”, scelti da moltis-         ne dei costi in grado di produrre prestazioni di welfare;          valoriale più o meno esplicita, come possono essere ad
intergenerazionale in cui anziani e giovani vivono sotto lo   simi cohousing, e altri spazi e servizi che rispecchiano di più          •   la sostenibilità ambientale – una soluzione abitativa a            esempio servizi, valore d’investimento immobiliare, qua-
stesso tetto e condividono non solo gli spazi della Casa ma   la “personalità dei co-residenti”.                                           basso impatto ambientale ed alta efficienza energetica;            lità ambientale, relazioni sociali o il senso di sicurezza,
soprattutto un’arricchente esperienza di vita                                                                                          •   la sostenibilità culturale e potenziamento individuale             tale da conferirle un’accezione fortemente comunitaria;
                                                              Gli spazi/servizi che si tende comunemente a scegliere riguar-               e collettivo - uno stile di vita orientato al superamento      •   gestione locale - viene tutto amministrato dalla comuni-
                                                              dano questi ambiti:                                                          dell’isolamento e all’esaltazione della collaborazione,            tà, possibilmente anche per quanto riguarda l’organizza-
                                                                                                                                           della convivenza intergenerazionale e della condivisione           zione dei lavori di manutenzione e di gestione degli spazi
                                                              •   cura e la gestione dei piccoli (asili, spazi per giocare);               delle risorse.                                                     comuni;
                                                              •   socialità (stare insieme, riunirsi, mangiare insieme, fare feste);                                                                      •   le regole costituzionali e operative - tali insediamenti
                                                              •   benessere psicofisico (area benessere, palestra, piscina);           Più in dettaglio ogni progetto di co-residenza pur avendo              sono regolati da un sistema, generalmente abbastanza
                                                              •   tempo libero (spazi creativi, ludici, per arte, musica, hob-         caratteristiche proprie e una storia diversa a ben vedere ha           semplice, di regole di diritto privato, introdotte dai com-
                                                                  by, lettura e cultura);                                              anche dei punti comuni, anche se declinati in modi diversi:            ponenti della comunità per garantirne la specificità ed il
                                                              •   organizzazione e la cura del verde (giardino, orto/serra                                                                                    funzionamento;
                                                                  comuni);                                                             •   progettazione partecipata - i futuri co-residenti parte-       •   struttura non gerarchica - si definiscono responsabilità e
                                                              •   facilità della vita (car/bike sharing, car pooling, rete a               cipano alla progettazione dell’ambiente dove vivranno              ruoli di gestione di spazi e risorse condivise ma nessuno
                                                                  banda larga condivisa, gruppo di acquisto                                scegliendo i servizi da condividere e come gestirli;               esercita alcuna autorità sugli altri membri, le decisioni
                                                                                                                                       •   l’auto-selezione dei residenti: la formazione della co-            sono prese in base al consenso;
                                                              Queste diverse soluzioni devono comunque essere coerenti                     munità avviene per auto-selezione, solitamente ex-ante         •   sicurezza – la co-residenza offre la garanzia di un am-
                                                              con quelli che possiamo considerare i pilastri su fondare un                 rispetto alla realizzazione materiale dell’insediamento.           biente sicuro, con forme alte di socialità e collaborazio-
                                                              buon progetto co-residenza:                                                  La scelta dei residenti avviene secondo meccanismi in-             ne, particolarmente idoneo alla crescita dei bambini e
                                                                                                                                           formali da cui deriva il cosiddetto “vicinato elettivo” che        per la sicurezza dei più anziani;
                                                              •   la sostenibilità sociale – una comunità residenziale in                  sta a significare aggregazione di persone dalle esperienze     •   design e spazi per la socialità - è facilitato lo sviluppo dei
22                                                                                                                                                                                            AeA informa                                                              23

NOLA.
ANTICO MULINO                                                          sente un risparmio sul costo della vita riducendo sprechi     questo è il motivo per cui nei paesi del nord Europa le ammi-        gi determinati dell’acquisto di “gruppo”: gli arredamenti, i
                                                                       e il ricorso a servizi esterni.                               nistrazioni pubbliche promuovono e sostengono l’housing              beni strumentali, quelli di uso quotidiano (cibo, attrezzi, gio-
A Nola il primo intervento di cohousing in Campania.                                                                                 sociale realizzato con la formula del cohousing ed è lo stesso       chi per i bambini… specialmente se la comunità si organizza
 Il progetto si chiama Antico Mulino e punta ad esaltare il                                                                          motivo per cui le amministrazioni pubbliche in Italia comin-         in Gruppi di Acquisto).
ruolo sociale non solo dell’edilizia ma dello stare insieme.       PERCHÉ VIVERE IN CO-RESIDENZA CONVIENE                            ciano a interessarsi a questa formula abitativa proprio come
                                                                   Si vive meglio e, forse, più a lungo - Secondo una ricerca        forma privilegiata di housing sociale.                               Ma i benefici sono anche “gestionali” (e in questo senso ci si
                                                                   della università di Utrecht chi vive in co-residenza, a parità                                                                         avvicina al concetto di “banca del tempo”): chi vive in cohou-
                                                                   di “lunghezza di vita”, vivono meglio ed in salute per un arco    Infatti la vita in co-residenza stimola la socialità e la collabo-   sing costruisce con gli altri veri e propri percorsi di gestione
                                                                   di tempo più lungo rispetto a chi abita in abitazioni di tipo     razione tra le persone, consente agli abitanti di vivere utiliz-     delle attività quotidiane, vantaggiosi per tutti (ad esempio: la
                                                                   tradizionale.                                                     zando spazi e servizi (che possono essere autogestiti o dati in      ex maestra, oggi in pensione, tiene i bambini delle coppie che
                                                                                                                                     gestione) che rendono la vita più facile e meglio organizzata.       lavorano durante il giorno – una sorta di nonna acquisita – e,
                                                                   Vivere in cohousing infatti permette di avere delle relazioni                                                                          in cambio, i genitori vanno in macchina a fare la spesa per
                                                                   e una vita sociale più intensa e costante e questo rappresenta    Questo spesso si riflette anche al di là dei confini del cohou-      lei e le fanno qualche lavoretto in casa, poi, la sera si va tutti
                                                                   uno stimolo continuo per ogni essere umano.                       sing, nel quartiere e nella città (se c’è un asilo nido nel          insieme al cinema o a teatro…).
                                                                                                                                     cohousing, spesso questo è aperto anche ad accogliere altri
                                                                   Essere più creativi e attivi in modo più costante (dedicandosi    bambini del quartiere, se si organizzano mostre, attività ecc,       Sicuri i vantaggi “ambientali” e di sostenibilità - Chi vive
                                                                   all’organizzazione e alla cura degli spazi e dei servizi comu-    esse possono essere aperte a tutti, a beneficio della comunità       in co-residenze, non fosse alto per convenienza, è spesso or-
                                                                   ni), occuparsi del bene proprio e degli altri, poter contare su   circostante…).                                                       ganizzato in gruppi di acquisto solidale (GAS) è molto atten-
     rapporti di vicinato e ci si sente parte di una comunità;     buone relazioni (non per forza parentali) senza che questo                                                                             to al risparmio energetico, alla qualità edilizia (bioedilizia,
•    servizi a valore aggiunto – la co-residenza permette di       sia un obbligo, genera nelle persone benefici psicologici e fi-   Concreti i vantaggi economici - Acquistare una casa in               classe energetica elevata), all’uso consapevole delle risorse,
     accedere a beni e servizi che per il singolo individuo han-   sici e, specialmente negli anziani (che solitamente soffrono      cohousing (proprio perché un progetto di co-residenza parte          all’acquisto di prodotti a km zero ecc.
     no costi economici alti;                                      molto i disagi della solitudine), un senso di rassicurazione      quando esiste un nucleo “promotore”, quindi almeno il 1/3
•    privacy – la co-residenza deve consentire di coniugare        e di benessere che aiuta a stare molto meglio per molto più       dei futuri residenti) significa ottenere maggior qualità (ar-        Moltiplicando questi minori impatti ambientali per il nume-
     i benefici della condivisione di spazi e attività comuni      tempo.                                                            chitettonica, edilizia, impiantistica) e la presenza di molti        ro potenziale di co-residenze, si otterrebbe un bilancio eco-
     mantenendo l’individualità della propria abitazione e                                                                           spazi comuni senza subirne il costo maggiore.                        nomico, sociale e ambientale decisamente più positivo dell’e-
     dei propri tempi di vita.                                     Cresce il livello della socialità - La vita in co-residenza at-                                                                        quivalente numero di persone in abitazioni tradizionali.
•    benefici economici - la condivisione di beni e servizi con-   tenua di molto il “costo sociale” di alcune categorie “deboli”:   Ma anche l’acquisto di altri beni e servizi ha gli stessi vantag-
24                                                                                                                                                                                           AeA informa                                                                     25

BOX 3.
I NUMERI SULLA CONDIZIONE ABITATIVA DEGLI ANZIANI                                                                                  MEDIAMENTE ABITAZIONI MOLTO GRANDI
CHE SPIEGANO IL PERCHÉ DELLA CO-RESIDENZA                                                                                                              meno di 50                                                              da 120 a 149      più di 150
                                                                                                                                     Superfice mq         mq                 da 50 a 79 mq           da 80 a 119 mq                                                Totale
                                                                                                                                                                                                                                   mq                mq

Qui di seguito sono riportati alcuni dati che, nella loro essenzialità, spiegano il perché la co-residenza si configura come una     N. abitazioni       322.074               1.713.886                 3.227.002              1.004.492         997.567         7.265.021
                                                                                                                                      % su totale             4,4                   23,6                   44,4                    13,8             13,8             100
possibile terza via tra solitudine e case di cura.

DECRESCE LA POPOLAZIONE                                                                                                            TANTI GLI ANZIANI SOLI
                                    2013                      2025                            2045                    2065          N. occupanti          1                   2                    3                       4                    5 e più            Totale
  Totale popolazione              60.700.000               60.400.000                       56.600.000             53.700.000        N. abitazioni    2.519.749            3.007.029         1.037.559               378.576                    280.545           7.224.358
 Variazione % su 2013                                          -0,6                            -3,5                   -11,5          % su totale        34,9                 41,6                 14,4                    5,2                     3,9                100

AUMENTA LA POPOLAZIONE ANZIANA                                                                                                     ABITAZIONI NON SEMPRE FORNITE DI IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
                                                             2013                   2025               2045          2065          Tipo di impianto   Impianto centralizzato               Impianto fisso                Apparecchi         Non dispone di         Totale
                                                                                                                                                                                             autonomo                      singoli            impianto
                    Anziani +65                           12.900.000           14.900.000        19.800.000        17.800.000
                                                                                                                                      N. abitazioni             1557369                       4592126                     1618495               592988            8360978
           % anziani +65 su tot. pop.                       22.0%                   24,7%             37,7%£         33,1%
                                                                                                                                      % sul totale                  18,6                          54,9                      19,4                  7,1               100

AUMENTANO GLI ANZIANI CON LIMITAZIONI FUNZIONALI (LF)                                                                              TANTE LE ABITAZIONI SENZA ASCENSORE
                                                    2013                 2025                     2045                2065                                Edifici oltre due piani             Tot. ab. in edifici oltre due pian                Tot. ab. con        Totale
        Previsione anziani con LF                2.500.000             2.950.000               3.900.000            3.500.000                               senza ascensore                           senza ascensore                             anziani           anziani

      Incremento % anziani su 2013                                       15,5                     53,5                 38            Tot. nazionale                 2.414.994                                4.047.498                           7.256.021        9.947.438
 Incremento % anziani con LF su 2013                                      12                          40               28                  %                                                                      55,7                              100

                                                                                                                                   LE DONNE SEMPRE PIÙ OCCUPATE
TANTI GLI ANZIANI IN ABITAZIONI DI PROPRIETÀ                                                                                       (SE L’OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA RAGGIUNGE LA MEDIA EUROPEA)
           a                            b                                       c
                                                                                                                                    Donne in Italia       % donne                   A - Tot. donne       % donne occupate in              B – Tot. donne
                          Tot. anziani in abitazioni di      Tot. Abitazioni di proprietà con              % b/a      % c/b         tra 20-65 anni                                                                                                             Differenza B-A
     Tot. anziani                                                                                                                      nel 2017       occupazione Italia               occupate            Unione Europea                   occupate
                                   proprietà                              anziani
     12.348.972                     9.947.438                            7.265.021                         80,3       73,03           18.098.809               48,1                   8.705.527                    61,5                       11.130.767         2.425.240
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