LICEO SCIENTIFICO "TALISIO TIRINNANZI" - Progetto Educativo d'Istituto (P.E.I.) Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.)
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LICEO SCIENTIFICO "TALISIO TIRINNANZI" Progetto Educativo d’Istituto (P.E.I.) Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) Anno Scolastico 2012/2013
Istituto Tirinnanzi LICEO SCIENTIFICO “TALISIO TIRINNANZI” Via Abruzzi, 21 - 20025 Legnano (MI) Codice Meccanografico Ministero MIPS445002 Tel. 0331.18.25.40 e-mail: segreteria.liceo@istitutotirinnanzi.it sito web: www.istitutotirinnanzi.it LICEO SCIENTIFICO "TALISIO TIRINNANZI" Progetto Educativo d’Istituto (P.E.I.) Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) Anno Scolastico 2012/2013 La Carovana Società Cooperativa Sociale ONLUS. 1 Via Abruzzi 21 - 20025 Legnano (MI) Partita Iva 06601840157 tel. 0331.18.251 e-mail: lacarovana@istitutotirinnanzi.it onlus ai sensi art.10 Dgs.460/97 iscritta Registro Prefettizio sez.cooperative sociali REA n.1122230
INDICE A. IL SOGGETTO E LA SUA STORIA Pagina 6 B. IL PROGETTO EDUCATIVO Pagine 7-9 TRE DIMENSIONI FONDAMENTALI • La tensione alla conoscenza • La libertà • La dimensione comunitaria LA SCUOLA COME LUOGO DI ESPERIENZA EDUCATIVA • Educare insegnando • Un’esperienza consapevole • Dalla scuola primaria all’esame di stato: un unico percorso NATURA DELLA PROPOSTA CULTURALE • Solidità delle basi culturali • Lo studio come scoperta • Apertura al mondo C. UN LICEO SCIENTIFICO Pagine 9-10 LA NOSTRA IDEA DI LICEO: • L’avventura della conoscenza scientifica • Unitarietà del sapere e discipline D. L’ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA Pagine 11-14 IL PIANO DI STUDI E LE NOSTRE INTEGRAZIONI • Biennio • Triennio non riformato • Triennio riformato PIANO ORARIO DELLE CLASSI 3
E. LE DISCIPLINE Pagine 15-27 RELIGIONE CATTOLICA: Finalità generali Obiettivi specifici LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi LINGUA E LETTERATURA LATINA Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi, Obiettivi specifici STORIA Oggetto, Obiettivi formativi GEOGRAFIA Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi FILOSOFIA Oggetto e metodo. LINGUA E CULTURA STRANIERA 1 (INGLESE) Scopi, Metodo, Attività didattiche complementari LE DISCIPLINE DELL’AREA SCIENTIFICA Biennio: Obiettivi Triennio: Obiettivi DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi MUSICA Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Oggetto, Metodo, Obiettivi formativi 4
F. LA VALUTAZIONE Pagina 28 G. ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO Pagina 29 H. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Pagina 29 I. ATTIVITÀ DIDATTICHE COMPLEMENTARI Pagine 30-31 L. PROTAGONISTI E REGOLE DELLA CONVIVENZA SCOLASTICA Pagine 32-36 1. INSEGNANTI 2. SCUOLA E FAMIGLIA 3. STUDENTI ORGANISMI COLLEGIALI • Collegio Docenti • Consiglio di Classe e funzione del Coordinatore • Assemblea di Classe • Consiglio d’Istituto • Assemblea studentesca • Organo di Garanzia per i provvedimenti disciplinari 5
A. IL SOGGETTO E LA SUA STORIA Il Liceo Scientifico “Talisio Tirinnanzi” nasce nell’anno scolastico 2008/09 come completamento del ciclo primario e secondario dell’Istituto Tirinnanzi, in cui sono presenti le scuole gestite dalla Cooperativa “La Carovana”: la scuola primaria “L’Arca” e la scuola secondaria di primo grado “San Massimiliano Kolbe”. “Educazione è il punto in cui si decide se amiamo abbastanza il mondo per assumercene la responsabilità”. Questa frase di Hannah Arendt esprime bene la passione che sostiene il lavoro de “La Carovana”, Cooperativa Sociale Onlus costituita a Legnano nel 1982 da genitori e insegnanti che, formati nella tradizione cristiana, consapevoli della responsabilità educativa e del compito degli adulti nei confronti delle nuove generazioni, fondano nello stesso anno la Scuola Media Inferiore intitolata a San Massimiliano Kolbe. Già a partire dall’anno scolastico 1982/83 viene concesso da parte del Ministero della Pubblica Istruzione il riconoscimento legale, che in seguito verrà esteso ad una classe parallela. Viene ottenuta la qualifica di Scuola paritaria il 4 febbraio 2002 con Decreto N. 1260 dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Nell’anno scolastico 2005/06 viene aperta una terza sezione, che viene completata con l’attuale anno scolastico. Il bacino di utenza nel tempo si allarga da Legnano al territorio confinante, fino a registrare provenienze dalle tre Province di Milano, Varese, Como. Nel 1987, volendo dare maggior compiutezza all’opera educativa iniziata, la cooperativa dà vita a Legnano alla Scuola Elementare “L’Arca”, dalla quale nel 1998 nasce la Scuola Elementare “Don Luigi Monza” sita in Cislago (VA), in frazione Massina. Come le altre scuole della Cooperativa, il liceo scientifico “Talisio Tirinnanzi” intende svolgere un’importante funzione pubblica, assumendosi con consapevolezza culturale la propria responsabilità educativa e il proprio compito propositivo verso la società civile. È una scuola libera, in cui insegnanti, genitori e alunni accettano liberamente di partecipare alla costruzione del progetto educativo, che ha al centro la crescita della persona nella sua unicità e nella sua capacità di rapporto costruttivo con la realtà. È una scuola di ispirazione cattolica che si rivolge a tutti, secondo i dettami della Costituzione, senza fini di lucro, impegnandosi a fornire un efficace servizio di pubblica utilità alla comunità locale, nell’ambito dei principi dell’autonomia scolastica. 6
B. IL PROGETTO EDUCATIVO È la realtà, secondo tutte le sue dimensioni, il termine di ogni autentica educazione. Essa, fin dall’origine del processo educativo, si presenta come provocazione che attiva l'interesse della persona e, durante il percorso, diventa contenuto delle conoscenze quando ne viene affermato il significato. Il compito dell’educatore e dell’insegnante è dunque quello di favorire questo rapporto con la realtà, offrendo un’ipotesi esplicativa unitaria che il giovane possa comprendere e liberamente seguire, per giungere ad una verifica propria. Nell’introduzione al reale il giovane sviluppa la conoscenza di sé e del mondo esterno, secondo una dinamica in cui l’adulto valorizza attitudini e capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali. Avviene così lo sviluppo delle capacità conoscitive, affettive, critiche e relazionali secondo tre dimensioni fondamentali: • La tensione alla conoscenza, educata nella certezza che c’è un significato preciso delle cose, che esiste una verità da scoprire, oggetto di conoscenza razionale e di affezione. “Che la ragione vada sempre alla ricerca del vero”(Benedetto XVI) è la posizione culturale costruttiva, che scegliamo contro la passività e il relativismo della mentalità diffusa. • La libertà: una proposta è autenticamente educativa se incontra la libertà dell’altro, sia in quanto sollecita la responsabilità personale sia in quanto accetta differenti modalità di risposta. La libertà non è solo libertà di scelta, ma anche e soprattutto energia positiva di impegno con la vita, passione per la ricerca, iniziativa personale e tensione al “bene” per sé e per gli altri. • La dimensione comunitaria: non solo la crescita umana della persona, ma anche il percorso conoscitivo implicano la dimensione comunitaria, poiché il sapere è per sua natura incontro, dialogo, scoperta di relazioni. In un ambito comunitario di crescita, segnato da relazioni continuative con adulti e coetanei, si creano condizioni favorevoli all’apprendimento, dato che il giovane è sollecitato a un continuo paragone ed è sostenuto nel rischio della verifica e dell’impegno. Inoltre un’esperienza di educazione al rispetto di sé, al riconoscimento del valore dell’altro, alla responsabilità personale, alla valorizzazione della tradizione propria ed altrui, ridesta la volontà di creare un clima di collaborazione e solidarietà. 7
LA SCUOLA COME LUOGO DI ESPERIENZA EDUCATIVA Educare insegnando è il compito della scuola, che è un’esperienza guidata di crescita umana nella circostanza del lavoro culturale. Il nesso metodologico tra attività didattica specifica ed educazione globale dello studente costituisce la prima qualità di una scuola: tale dinamica è garantita dagli insegnanti che, con accento vivo e attuale, forniscono gli strumenti e danno le ragioni adeguate per i passi della conoscenza fino alla costruzione di un giudizio. Ogni alunno ha in sé tutta l’energia conoscitiva di cui necessita per fare il suo percorso di conoscenza e nessuno può sostituire il lavoro e la libertà del singolo, ma proprio il carattere personale dell’esperienza di apprendimento impone al docente di non limitarsi a una semplice divulgazione, ma di proporsi come compagnia per compiere un cammino insieme, mostrando passo dopo passo il guadagno conoscitivo e il gusto che lui stesso esperimenta. Un’esperienza consapevole Nella partecipazione all’esperienza educativa l’alunno compie un percorso verso la riconquista di ciò che gli è stato insegnato, paragonando tutto con se stesso e trattenendo ciò che meglio corrisponde alla natura della sua persona. Ogni particolare del contesto scolastico concorre a creare le condizioni favorevoli perché avvenga questo cammino e sia sviluppata l’attenzione e la partecipazione al lavoro culturale: il Regolamento ha pertanto lo scopo di essere un aiuto ad usare del tempo trascorso a scuola e degli spazi dell’Istituto in funzione della crescita personale. • Dalla scuola primaria all’esame di stato: un unico percorso La scuola libera, per la natura e i principi che la animano, è il luogo privilegiato in cui può affermarsi l’attenzione alla persona, accompagnandone la crescita, la storia, le difficoltà, i successi. Dal punto di vista didattico, la continuità della concezione educativa permette di conferire ordine e gradualità alla trasmissione del sapere, favorisce la capacità di dare risposte adeguate ai bisogni conoscitivi, creativi e umani dello studente, a seconda delle varie fasi della sua vita personale, evitando ripetizioni e frammentazioni. 8
NATURA DELLA PROPOSTA CULTURALE • Solidità delle basi culturali Per giudicare il presente e guardare il futuro occorre partire dalla ricchezza di esperienza che ci ha preceduto. Se la nostra tradizione culturale è posseduta criticamente i ragazzi possono sviluppare in modo creativo la propria personalità. Perché questo accada occorrono figure di “maestri” attenti ed appassionati che li accompagnino in questo cammino. • Lo studio come scoperta Lo scopo che ci proponiamo è di educare i ragazzi ad usare adeguatamente la ragione, provocandoli a chiedersi il perché di tutte le cose. La realtà, infatti, ha un significato che vale la pena scoprire. È questa l’ipotesi da cui partiamo. Per questo desideriamo educare i nostri allievi ad un atteggiamento di apertura, disponibilità ed attenzione nei confronti di tutto ciò che incontrano, a partire dall’ora di lezione. Introduciamo così i ragazzi all’appassionante avventura della conoscenza, non solo offrendo loro strumenti di interpretazione dei vari linguaggi, ma sollecitandoli, sin dai primi anni, ad una capacità di giudizio personale. • Apertura al mondo Poiché le nuove generazioni sono sempre più destinate a muoversi in una prospettiva internazionale, grande è l’importanza che nel nostro Istituto si dà allo studio delle lingue e ai linguaggi delle nuove tecnologie e della multimedialità, essenziali strumenti per orientarsi nel mondo contemporaneo. C. UN LICEO SCIENTIFICO Il liceo è scuola di formazione generale preuniversitaria per eccellenza. Il Liceo Scientifico intende guidare lo studente all’acquisizione di un corretto e fondato metodo scientifico e alla consapevolezza che esiste un ponte tra l’antico e il moderno. Senza prescindere dall’eredità culturale della tradizione europea, il liceo scientifico punta l’attenzione sul fatto epocale della scienza moderna, di cui studia i fondamenti metodologici e valuta opportunamente il ruolo e il peso nella civiltà occidentale. Accompagnando il giovane in anni decisivi per la crescita della sua consapevolezza, il liceo si pone inoltre come scuola che sviluppa un’autentica criticità, attraverso la permanente sollecitazione a un paragone esistenziale fra la proposta culturale e gli interrogativi che, come persona, l’alunno si viene ponendo. 9
LA NOSTRA IDEA DI LICEO È stato progettato con l’obiettivo di formare persone capaci di muoversi con criticità e flessibilità nell’ambito degli studi e delle ricerche di tipo scientifico, pur mantenendo la caratterizzazione “aperta” e “generale” propria della formazione liceale. • L’avventura della conoscenza scientifica In particolare, privilegiando lo sguardo al mondo della natura, il liceo scientifico “Talisio Tirinnanzi” intende valorizzare la curiosità suscitata nel giovane dalla realtà che lo circonda: la scuola, configurandosi come un osservatorio dalle ampie finestre, è il luogo in cui s’impara ad indagare gli oggetti della conoscenza, con la fiducia e la curiosità di denominarli e di scoprire i nessi che li congiungono all’interno dell’unità del reale. Nello svelare la grande creatività della matematica o nell’esibire l’affascinante traiettoria delle scienze della natura, si assegna ad esse un ruolo non secondario nella formazione culturale di un giovane, mostrando quale apertura del cuore e della mente producono e che valore pedagogico e teoretico rivestono nell’avventura del conoscere. • Unitarietà del sapere e discipline D’altra parte il liceo si caratterizza per l’offerta di un percorso culturale ed educativo capace di assimilare criticamente la ricchezza della tradizione, sia nell’ipotesi che propone, sia nelle conoscenze generali e specifiche. Il rilievo assunto dalle singole discipline nel corso dei secoli, elemento in sé estremamente positivo, ha messo però in ombra sovente il fatto che esse non sono altro che strade diverse e complementari per la conoscenza dell’unica realtà. Fondamentale appare pertanto, in un percorso culturale che voglia aiutare i giovani ad orientarsi nella complessità del sapere contemporaneo, spesso frantumato e parcellizzato, una impostazione culturale organica, che additi nessi e raccordi, sia sul versante dei metodi che su quello dei contenuti. In tal senso il Biennio ha come finalità fondamentale l’acquisizione dei linguaggi e dei metodi disciplinari, curando il rigore nell’accostamento ai dati della conoscenza e la solidità del metodo di organizzazione dello studio, mentre al Triennio è affidata in modo particolare la cura dello sviluppo sistematico dei saperi disciplinari e la ricostruzione delle interconnessioni che li legano nel quadro della nostra tradizione culturale. Assumono in questa direzione progressivo rilievo, soprattutto nel Triennio, i rapporti fra le tre grandi aree in cui la proposta del liceo si struttura: o l’area umanistica, intesa come area di approfondimento della lingua e delle sintesi storiche e categoriali elaborate dalla tradizione dell’occidente; o l’area scientifica, caratterizzante l’indirizzo, intesa come area in cui la realtà viene interrogata secondo le grandi vie tracciate dalla scienza moderna; o l’area della comunicazione contemporanea, intesa come area di acquisizione di strumenti linguistici e conoscitivi, che favoriscono un orientamento nella dimensione della contemporaneità. 10
D. L’ARTICOLAZIONE DELLA PROPOSTA IL PIANO DI STUDI E LE NOSTRE INTEGRAZIONI Il piano di studi del Liceo scientifico “Talisio Tirinnanzi” assume come base il curriculum del Liceo scientifico riformato con le seguenti integrazioni: o viene potenziato lo studio della lingua straniera (inglese) grazie all’intervento di un lettore madrelingua; o viene introdotto lo studio della musica per consentire un arricchimento culturale e per educare la sensibilità artistico-musicale. BIENNIO Prima Seconda Lingua e letteratura italiana 4 4 Lingua e letteratura latina 3 3 Lingua e cultura straniera 1(inglese) (1) 3+1=4 3+1=4 Storia e Geografia 3 3 Storia Filosofia Matematica* 5 5 Fisica 2 2 Scienze naturali** 2 2 Disegno e storia dell’arte 2 2 Musica 0+1=1 0+1=1 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica 1 1 Totale 27 + 2 = 29 27 + 2 = 29 (1) con il supporto di un lettore madrelingua * con informatica ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra 11
TRIENNIO RIFORMATO Terza Quarta Quinta Lingua e letteratura italiana 4 4 4 Lingua e letteratura latina 3 3 3 Lingua e cultura straniera 1(inglese) (1) 3 3 3 Storia e Geografia Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica* 4 4 4 Fisica 3 3 3 Scienze naturali** 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 Musica 0+1=1 0+1=1 0+1=1 Scienze motorie e sportive 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1 Totale 30 + 1 = 31 30 + 1 = 31 30 + 1 = 31 (1) con il supporto di un lettore madrelingua * con informatica ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra TRIENNIO NON RIFORMATO Quarta Quinta Lingua e letteratura italiana 3 4 Lingua e letteratura latina 4 3 Lingua e cultura straniera 1 (inglese) (1) 3+1=4 4 Storia e Geografia Storia 2 3 Filosofia 3 3 Matematica 3+1=4 3+1=4 Fisica 3 3 Scienze naturali 3 2 Disegno e storia dell’arte 2 2 Musica copresenza copresenza Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica 1 1 Totale 29 + 2 = 31 30 + 1 = 31 (1) In classe quarta con il supporto di un lettore madrelingua N.B.:1) È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche. 2) L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione viene svolto nel biennio all’interno delle ore dell’area storico-letteraria, nel triennio all’interno delle discipline storico filosofiche. Inoltre, nello svolgimento delle attività didattiche: 12
è utilizzata l’informatica come strumentalità trasversale di supporto alle varie discipline. è prevista l’attività di laboratorio scientifico (laboratorio di fisica e laboratorio di scienze naturali e chimica) e linguistico. Come integrazione all’offerta formativa gli studenti possono: ◊ frequentare un corso di lingua straniera 1 (inglese) e/o lingua straniera 2 (spagnolo) per le certificazioni europee; ◊ utilizzare aule per lo studio pomeridiano individuale o a piccoli gruppi con la presenza di un docente; ◊ partecipare ad un laboratorio di canto corale; ◊ partecipare ad un corso di ensemble di chitarre. Nell’anno scolastico 2012-2013 il piano orario degli insegnamenti del nostro Istituto è distinto in quota nazionale obbligatoria, corrispondente al monte ore ministeriale, e quota obbligatoria d’Istituto, comprendente le integrazioni e le innovazioni introdotte dal Collegio dei docenti della scuola. Come esplicitato dalla Circolare Esplicativa dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 15283 del 22 settembre 2010, il monte orario annuo dei piani di studio è organizzato secondo un modulo settimanale, riproposto per 33 settimane e ha come unità di riferimento l’ora (pari a 60 minuti). In tale circolare viene nuovamente ribadito quanto riportato nel D.M. del 28/12/2005 relativamente alla facoltà della singola istituzione scolastica di modificare entro il 20% il monte ore annuale obbligatorio al fine di confermare il piano ordinamentale degli studi, realizzare compensazioni tra le varie discipline e/o introdurne di nuove. Nell’ambito di tale autonomia il nostro Istituto ha deciso di impostare il lavoro didattico con le seguenti modalità: - 5 giorni settimanali di lezione (da lunedì a venerdì), - unità orarie della durata di 55 minuti, - un monte ore settimanale di 29 unità orarie al biennio e 31 unità orarie al triennio, comprensive della quota obbligatoria e della quota introdotta dall’Istituto come integrazione e ampliamento dell’offerta formativa. Avendo tenuto conto delle compensazioni conseguenti a tale impostazione, la validità dell’anno scolastico è garantita dal calendario scolastico 2012/2013 approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto. Inoltre, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, ai fini della valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Ciò comporta che per la validità dell’anno scolastico: • nel biennio, che prevede un totale di 1 010 unità orarie, ogni alunno non dovrà superare 252 “ore” di assenza; • nel triennio, che prevede un totale di 1 078 unità orarie, ogni alunno non dovrà superare 269 “ore” di assenza. Sono ammesse deroghe a tale limite per le assenze dovute a: • gravi motivi di salute adeguatamente documentati; • terapie e/o cure programmate; • donazioni di sangue; • partecipazioni ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. 13
L’anno scolastico viene diviso in due quadrimestri , il primo dei quali si conclude il 25 gennaio 2013. Al termine di ciascun quadrimestre vengono svolti gli scrutini ufficiali, mentre a circa metà di ogni quadrimestre viene comunicato alle famiglie un “pagellino” con tutti i voti registrati sino a quel momento. Per quanto concerne i criteri e le modalità della valutazione, si rimanda alla successiva pag. 28. PIANO ORARIO DELLE CLASSI Biennio 4 giorni alla settimana 08:05 13:40 6 ore 1 giorno alla settimana 08:05 12:45 5 ore Triennio Da Lunedì a Giovedì 08:05 13:40 6 ore Venerdì 08:05 12:45 13:40 15:30 7 ore 14
E. LE DISCIPLINE RELIGIONE CATTOLICA: finalità generali. o L’insegnamento della religione cattolica (Irc) educa a riconoscere il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. o Contribuisce ad arricchire la formazione globale della persona con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell’esistenza; offre contenuti e strumenti che aiutano lo studente a decifrare il contesto storico, culturale e umano della società italiana ed europea, per una partecipazione attiva e responsabile alla costruzione della convivenza umana. o Promuove la conoscenza del dato storico e dottrinale su cui si fonda la religione cattolica, nel rispetto delle convinzioni e dell’appartenenza confessionale di ognuno. Nell’attuale contesto multiculturale della società italiana la conoscenza della tradizione religiosa cristiano cattolica favorisce la comprensione ed il dialogo fra tradizioni culturali e religiose diverse. OBIETTIVI SPECIFICI: Primo biennio Nella fase iniziale del percorso liceale lo studente: o si confronta sistematicamente con gli interrogativi perenni dell’uomo e con le risorse e le inquietudini del nostro tempo, a cui il cristianesimo e le altre religioni cercano di dare una spiegazione; o approfondisce la rivelazione ebraico-cristiana; o coglie la specificità della proposta cristiano-cattolica, distinguendola da quella di altre religioni e sistemi di significato, e riconosce lo speciale vincolo spirituale della Chiesa con il popolo di Israele; o conosce in maniera essenziale e corretta i testi biblici più rilevanti dell’Antico e del Nuovo Testamento, distinguendone la tipologia, la collocazione storica, il pensiero; o approfondisce la conoscenza della persona e del messaggio di salvezza di Gesù Cristo, come documentato nei Vangeli e in altre fonti storiche; o riconosce la singolarità della rivelazione cristiana di Dio Uno e Trino e individua gli elementi che strutturano l’atto di fede; o ricostruisce gli eventi principali della Chiesa del primo millennio. Secondo biennio Durante il secondo biennio lo studente: o conosce origine e natura della Chiesa, scopre le forme della sua presenza nel mondo (annuncio, sacramenti, carità) come segno e strumento di salvezza, si confronta con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente; o studia la relazione della fede cristiana con la razionalità umana e con il progresso scientifico-tecnologico; 15
o conosce la comprensione che la Chiesa ha di sé, sapendo distinguere gli elementi misterici e storici, istituzionali e carismatici; o conosce lo sviluppo storico della Chiesa nell’età medievale e moderna, cogliendo i motivi storici delle divisioni ma anche le tensioni unitarie in prospettiva ecumenica; o individua il rapporto tra coscienza, libertà e verità nelle scelte morali; o conosce gli orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla bioetica, sull’etica sessuale, sulla questione ecologica. o si confronta con alcuni aspetti centrali della vita morale: la dignità della persona, la libertà di coscienza, la responsabilità verso il creato, la promozione della pace mediante la ricerca di un’autentica giustizia sociale e l’impegno per il bene comune. Quinto anno Nella fase conclusiva del percorso di studi lo studente: o conosce l’identità della religione cattolica nei suoi documenti fondanti e nella prassi di vita che essa propone; o approfondisce la concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio; o studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo; o conosce le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa; o interpreta la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa. 16
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Oggetto Oggetto dell’insegnamento di italiano è: o La lingua, intesa come strumento essenziale di comprensione della realtà e di comunicazione dell’esperienza e del sapere personale; o Il testo letterario, concepito come un textus, un tessuto grazie al quale l’artista esprime al massimo grado tutte le potenzialità di significato in esso contenute. Per significato si intende ciò che è espresso da un signum, parola o silenzio che sia. o Nel Triennio in particolare si affronterà la storia letteraria italiana senza trascurare i suoi legami con la tradizione europea ed extraeuropea. In tale percorso lo studente sarà chiamato a sviluppare le conoscenze pluridisciplinari in relazione a epoche storiche diverse, movimenti artistici e letterari, concezioni filosofiche. Attraverso la conoscenza della propria tradizione, lo studente acquisirà un’apertura mentale volta al confronto con la realtà tutta. Metodo Il metodo dell’insegnamento disciplinare si fonda su: o una riflessione sulla lingua volta a coglierne spessore semantico e meccanismi di funzionamento, sempre correlata all’esperienza ed alla pratica di lettura e produzione testuale; o la lettura e l’interpretazione dei testi letterari della tradizione, volte a favorire: a) nel Biennio una capacità di decodificazione testuale, intesa come rilevazione delle complesse stratificazioni che veicolano il senso nei testi letterari dei principali generi della narrativa e della poesia, privilegiando quei testi che, rientrando in una categoria di classico, favoriscano una più viva immedesimazione. b) nel Triennio la ricostruzione della tradizione letteraria italiana, nei nessi di rimando intertestuale ed extratestuale con la storia e la cultura dell’ Occidente. In tale lavoro lo studente impara ad organizzare in modo autonomo un percorso di ricerca utilizzando un linguaggio specifico. Obiettivi formativi o Consapevolezza della struttura morfosintattica e lessicale del sistema della lingua italiana, correlata alle radici latine della lingua. o Acquisizione di una competenza nell’utilizzo dei diversi registri e delle diverse tipologie testuali scritte ed orali della lingua italiana che permetta la comprensione e la comunicazione dell’esperienza, lo sviluppo dell’astrazione concettuale e lo strutturarsi degli specifici linguaggi disciplinari. o Capacità di comprensione ed interpretazione dei testi letterari, che si esprima attraverso una competenza di analisi e di rielaborazione nella forma della riscrittura, del commento, della recensione. o Acquisizione di un approccio critico e personale al testo, ovvero la formazione di un giudizio in merito ai contenuti proposti. 17
LINGUA E LETTERATURA LATINA Oggetto L’oggetto della disciplina è la lingua latina, considerata secondo tre aspetti principali: o aspetto grammaticale. Lo studio della lingua latina, attraverso l’approccio sistematico alle fondamentali strutture della lingua, ha all’interno del curriculum scolastico dello studente un’importanza educativa fondamentale, in quanto pone i ragazzi di fronte ad una realtà come quella di un testo, che devono essere in grado di leggere e comprendere a partire da regole e metodi oggettivi. o aspetto linguistico in relazione all’italiano e alle lingue romanze o aspetto letterario (triennio). Nel triennio lo studente è portato a confrontarsi con la letteratura latina, approccio imprescindibile per la conoscenza critica delle origini e dello sviluppo non solo della letteratura italiana, ma anche della cultura europea. Fondamentale risulta il progressivo avvicinamento agli autori ed ai testi, affrontato non come sterile patrimonio di erudizione, ma come costante dialogo con un passato che contribuisce a chiarire l’importanza che la cultura dl presente. I ragazzi sono accompagnati a leggere i testi, proprio come un incontro con persone tese nello sforzo di comunicare se stesse ed il proprio mondo affettivo, culturale, religioso, socio-politico. Metodo o Enucleazione dei punti sintetici imprescindibili del percorso grammaticale. o Lavoro linguistico sulle “radici”: paragone contrastivo latino-lingue romanze. o Presentazione di un percorso di storia della letteratura secondo grandi nuclei tematici, stilistici, letterari, anche in relazione agli sviluppi delle letterature romanze. Obiettivi formativi o Coscienza del senso e del valore della tradizione. Il riferimento a testi in lingua originale porta lo studente ad imparare a trattare con aderenza e rispetto i testi e gli autori. o Acquisizione di una capacità di confronto critico con essa. o Acquisizione di un gusto per la lettura diretta degli autori Obiettivi specifici o Consolidamento delle competenze linguistiche di analisi grammaticale, logica e del periodo. o Acquisizione di una buona competenza traduttiva nel confronto tra latino e italiano. o Acquisizione di una maggiore competenza linguistica italiana. o Sviluppo delle capacità critiche nel confronto con brani d’autore significativi nella storia del pensiero e della cultura. 18
STORIA Oggetto La storia ha per oggetto il passato umano, di cui si propone una conoscenza basata sulla “relazione, la congiunzione, stabilita per iniziativa dello storico, tra due piani dell’umanità, il passato vissuto dagli uomini di un altro tempo e il presente in cui si esercita lo sforzo di recupero di questo passato a vantaggio dell’uomo e degli uomini successivi” (H. I. Marrou). Un popolo entra nella storia quando comincia a ricordare, quando prende coscienza di sé nel ricordo del suo passato: la memoria è condizione della sua identità. La storia trova la sua consistenza nel movimento verso la realtà messo in atto dall’uomo alla ricerca del vero. Obiettivi formativi Lo scopo fondamentale dell’insegnamento della storia in un Liceo è introdurre il discente alla rivelazione dello spessore umano del passato e alla comprensione di come il passato condiziona il presente; è mostrare in che modo è stata vissuta quella ricerca propriamente umana del vero che ha intessuto e connotato in diverse forme ogni epoca precedente. Insegnare storia significa, inoltre, infondere negli studenti un atteggiamento critico- ermeneutico che presuppone un’apertura della ragione nel considerare la totalità dei fattori e delle correlazioni implicate nella ricostruzione di un evento. GEOGRAFIA Oggetto Oggetto della disciplina è lo studio dell’interazione fra l’uomo e la terra, volto a cogliere le trasformazioni che l’uomo ha generato sull’ambiente ed i rapporti fra le diverse forme di cultura e di civiltà. Metodo Lo svolgimento della disciplina privilegerà un approccio sintetico e problematico, attento all’uso degli strumenti specifici della disciplina (carte, atlanti ecc.) e all’utilizzo di sussidi multimediali. Obiettivi formativi La disciplina diviene per eccellenza nel liceo disciplina della contemporaneità volta a cogliere: o le problematiche emergenti dal rapporto sempre più instabile tra l’uomo e Gaia, cui è indissolubilmente legato; o Le diverse caratterizzazioni antropologiche, culturali e storico-politiche delle grandi aree del pianeta; o le tematiche complesse dell’interazione tra popoli e culture nel mondo globalizzato. 19
FILOSOFIA La filosofia che, come diceva Aristotele, è nata dalla meraviglia, si pone come indagine sulla totalità della realtà, colta nella sua interezza anche quando ci si muove a partire da aspetti particolari della stessa. Essa fa riferimento all’originaria apertura del pensiero all’Essere, sollecitando una costante riflessione sull’esperienza, sia nella dimensione personale che in quella storica dell’umanità. Se “domandare è la pietà del pensare” e “la domanda autentica non viene tolta dalla risposta che si è trovata” (Heidegger), rendere chiare e rigorose le domande che sbocciano dall’esistenza (ancor di più nella babele di oggi) costituisce un compito non secondario in un corso liceale. Attraverso un percorso di progressiva acquisizione del linguaggio specifico della disciplina e nel confronto con le grandi personalità che si sono in vario modo misurate con il problema del fondamento, lo studente viene aiutato a cogliere la dignità e la grandezza della ragione, quando essa accetta di restare aperta alla realtà, accogliendone i suggerimenti. Metodo Un tale impegno sarà accompagnato dalla preoccupazione di o non esporre il pensiero filosofico solo come successione di autori, opere e correnti di pensiero: questo porterebbe infatti l’allievo a ritenere d’essere posto in un museo nel quale sono esposti alla vista, in serie ordinate, dei congegni meccanici assai ingegnosi e complicati, ma da lungo tempo ormai fuori uso. o unire costantemente la prospettiva storica ad uno studio della genesi e dello sviluppo dei problemi oggetto del pensiero filosofico o favorire la scoperta che il pensiero filosofico, rilevante in un preciso contesto storico, presenta sempre significative analogie con problemi ed esperienze a noi coeve, palesando quindi spesso un’ insospettabile attualità. In questa direzione vanno anche la lettura diretta dei testi, da svolgersi in forma non episodica, e il ricorso sistematico al manuale in adozione. 20
LINGUA E CULTURA STRANIERA (INGLESE) Scopi Promuovere la competenza e la padronanza attiva e passiva della L2. Trasmettere una L2 vera, anzitutto, col creare un ambiente linguistico fedele, anche mediante il contributo attivo di un docente madrelingua e l’uso settimanale del laboratorio linguistico; quindi, con l’elaborare o fornire testi - sia orali che scritti - significativi, che, pur nell’eventuale elementarità o non autenticità, garantiscano il respiro, il colore, il suono della L2 originale. Curare la riflessione interlinguistica (L2 - L1), ossia il confronto con la lingua materna. Sottolineare il nesso profondo tra conoscenza linguistica, coscienza dei significati veicolati e autocoscienza del soggetto discente. La lingua straniera, non già ridotta a esclusiva competenza tecnico-strumentale, è assunta come luogo, o terreno, per l’allievo di conoscenza e di possesso del reale e dell’io. Immettere i giovani nell’avventura del testo letterario originale. Metodo o Insegnamento ricorsivo lungo i cicli e le fasce di scolarità. L’apprendimento della L2 al Liceo sviluppa e completa quello dispiegato nella Scuola elementare e media. o Priorità accordata al momento comunicativo della didattica linguistica. Le lingue sono sistemi di sapere che si acquisiscono, e per tanto esigono, pena l’astrattezza e l’insuccesso sicuro, un clima didattico di costante e reciproca comunicazione tra il docente, la classe e il testo, al fine di incrementare le skills di competenza – reading, writing, listening, speaking. o Presentazione sistematica e graduale delle strutture grammaticali e dei valori semantici del lessico e dei testi. o Esperienze effettive in situation e/o simulate di lingua viva di lingua viva in ambiente straniero. Attività didattiche complementari o All’interno dell’orario di cattedra d’Inglese, ci si avvale della collaborazione di un docente madrelingua, affiancato in un’ora settimanale al docente titolare per curare in special modo gli aspetti fonetico-intonazionali e conversazionali, e per migliorare le competenze relative al lessico e alla fraseologia idiomatici della L2. o Intendiamo attuare quanto previsto dalla riforma in relazione all’insegnamento in lingua straniera (inglese) di una disciplina non linguistica (CLIL). o Nei mesi estivi, proponiamo la partecipazione, libera, a corsi residenziali di lingua in Paesi anglofoni, allo scopo di apprendere una lingua straniera nel modo più efficace e umanamente gratificante. 21
LE DISCIPLINE DELL’AREA SCIENTIFICA La scienza è per sua natura un sapere “forte”. Questa affermazione è sostenuta da tre ragioni di fondo che si riassumono nella parola “realismo”: 1. la scienza nella sua genesi e nel suo esito è conoscenza della realtà riconosciuta come dato: non esiste solo ciò che si conosce (o si definisce), ma la scienza conosce ciò che è dato; 2. ogni disciplina nasce da una domanda particolare e specifica sul mondo reale e fornisce risposte parziali ma certe; il che comporta che ogni disciplina venga insegnata nel pieno rispetto delle sue caratteristiche peculiari; 3. il superamento di posizioni riduttivistiche e razionalistiche è la decisa direzione assunta dalla scienza contemporanea, nei suoi aspetti più avanzati: “Non pretendere di avere la ricetta esplicativa del tutto e vivere ogni avventura cognitiva come novità che ci impone un cambiamento anche delle nostre categorie; questo cambiamento continuo è un atto di creazione che accade in noi ogni volta come la prima volta” (T. F. Arecchi). Questo terzo punto rappresenta, nei piani di lavoro dei docenti, il taglio metodologico e didattico e il criterio di scelta dei contenuti. Biennio: obiettivi Gli insegnamenti curricolari di Matematica, Scienze naturali e Fisica vengono sviluppati in modo da privilegiare l’elementarità, scegliendo contenuti adeguati all’età e alle conoscenze pregresse, in contrapposizione alla facile e riduttiva semplificazione. Già nel biennio gli alunni sono guidati nel percorrere tutte le tappe del metodo scientifico: dall’osservazione del dato, alla sua descrizione e rappresentazione sino alla formulazione linguistica e simbolica di semplici leggi. A questo scopo viene proposto l’utilizzo dei laboratori come luogo dove imparare a fare scienza e viene introdotto l’utilizzo dell’informatica come strumentalità trasversale alle varie discipline. Gli studenti possono così acquisire: o un metodo (metodo di studio, di comportamento, di organizzazione dei propri strumenti di lavoro, ecc.); o una prima consapevolezza della diversità dei metodi caratteristici delle singole discipline; o linguaggi specifici. Si possono individuare le seguenti parole-chiave: o osservare – che non è fotografare, bensì affrontare una situazione con una precisa e consapevole domanda; o analizzare e sintetizzare – dove le operazioni suddette non sono concepite come separate né spazialmente né temporalmente: a questo scopo, la risoluzione di problemi e la realizzazione di esperimenti sono occasioni di lavoro privilegiate; o contestualizzare le proprie conoscenze, perché dall’emergere e dal chiarimento dei significati particolari si arricchisca il senso di ciò che s’impara. 22
FISICA BIENNIO Si introducono gli argomenti di meccanica, termologia, acustica, ottica geometrica con un approccio laboratoriale. Gli alunni sono guidati nell’individuare le grandezze significative di un fenomeno fisico e nel formulare modelli esplicativi che permettano di essere verificati quantitativamente. A tale scopo si farà anche uso di tecnologie informatiche. Il percorso di acustica permette di indagare sperimentalmente le caratteristiche fisiche del suono ed è pertanto un’importante tappa del percorso di “educazione musicale” che è proposto agli alunni del nostro liceo nel corso dei cinque anni di studi. MATEMATICA BIENNIO Si riprendono le abilità raggiunte nel percorso scolastico precedente ampliandone le potenzialità attraverso l’utilizzo del calcolo letterale; si passa cioè dall’aritmetica all’algebra. Diventa importante la cura del linguaggio simbolico e la chiarezza logica. Quest’ultimo aspetto sta anche alla base dello studio della geometria. Gli strumenti informatici sono un utile supporto alla comprensione ed esemplificazione di quanto appreso sia in algebra che in geometria. SCIENZE BIENNIO Nel biennio vengono introdotti i contenuti di base di: o Chimica, per permettere agli studenti la descrizione di semplici fenomeni e reazioni, la classificazione della materia e la conoscenza del linguaggio della chimica o Scienze della Terra, attraverso un approccio descrittivo, si affrontano lo studio del pianeta Terra come corpo celeste e la geomorfologia o Biologia, con lo studio delle caratteristiche degli organismi viventi, sia a livello cellulare che sistematico Triennio: obiettivi Nel corso del triennio si deve attuare un cambio di prospettiva passando con gradualità dal metodo ai metodi: o si raggiunge la consapevolezza della diversità dei punti di vista messi in atto nelle diverse discipline e si apprendono i linguaggi specifici; o sul piano del metodo, lo stare di fronte al problema (nella sua più vasta accezione) diventa presupposto imprescindibile per costruire una forma mentis scientifica; o sul piano delle capacità si mettono in campo (per gradi di consapevolezza crescente) congiuntamente analisi e sintesi. L’ultimo anno di liceo rappresenta poi il tempo della sintesi per ogni disciplina e tra le discipline: è il tempo della consapevolezza critica, per ogni studente (almeno come opportunità offerta); si lavora sui nodi concettuali e sulle problematiche trasversali, si rileggono i percorsi compiuti con nuove possibilità di comprensione e di esplicitazione di quanto in precedenza era rimasto implicito. 23
Si possono individuare le seguenti parole chiave: o criticità sul piano formativo o complessità sul piano dei metodi e dei contenuti. FISICA TRIENNIO Passando al triennio si inquadra quanto osservato nella realtà all’interno delle grandi teorie fisiche: meccanica classica, termodinamica, onde meccaniche, ottica ondulatoria, elettromagnetismo. Si compie poi il grande passo verso la fisica moderna tramite lo studio della relatività e della meccanica quantistica. Le attività di laboratorio diventano strumento di indagine fenomenologica e di verifica della validità dei modelli teorici. MATEMATICA TRIENNIO Nel triennio gli alunni sono condotti alla conoscenza dei grandi temi della matematica: geometria analitica, funzioni trascendenti, calcolo infinitesimale ed integrale, studio di funzione. Lo studio è preciso ed organico così da permettere agli studenti di comprendere lo svilupparsi ed il diramarsi del ragionamento matematico e perciò di utilizzare gli strumenti di calcolo e le tecnologie informatiche con consapevolezza. L’uso del foglio di calcolo è inoltre valido supporto allo studio di statistica e probabilità. SCIENZE TRIENNIO Nel triennio, l’approccio ricorsivo nello studio delle Scienze Naturali, consente l ’analisi di sistemi e fenomeni più complessi, anche mediante l’applicazione di modelli, la formulazione di leggi e un attenzione all’aspetto quantitativo. In particolare verranno affrontati i seguenti temi: o per la Biologia, lo studio della biologia molecolare, della biochimica e del corpo umano o per la Chimica, la struttura atomica, i legami chimici e gli aspetti quantitativi delle reazioni chimiche o per le Scienze della Terra, la mineralogia,la geologia e fenomeni complessi come la tettonica globale La dimensione sperimentale e l’uso del laboratorio costituiscono parte integrante della didattica delle Scienze Naturali . 24
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Oggetto Oggetto della disciplina è la realtà intesa nella sua totalità, visibile ed invisibile. Oggetto disciplinare del disegno è la definizione grafica della realtà. Il disegno interroga la struttura e la forma dell’oggetto reale, ne ritrova e ne comunica l’ordine e la bellezza, illumina sul senso e sullo scopo. Parallelamente la Storia dell’Arte indaga e scruta il rapporto tra l’uomo e la Bellezza negli specifici ambiti artistici. Metodo Il corso Liceale di Disegno e Storia dell’Arte presuppone, riprende e perfeziona le acquisizioni disciplinari della Scuola Media, in particolare le abilità proprie del disegno strumentale e tecnico, a mano libera o espressivo, e le conoscenze di geometria descrittiva e proiettiva. Tali acquisizioni vengono applicate all’esercizio del disegno di rilievo, come metodo adeguato alla conoscenza dei disegni e progetti storicamente edificati, e come fondamento di una corretta teoria della progettazione. Obiettivi formativi Scopo ultimo del disegno è la conoscenza e la comunicazione della realtà. Il disegno è quindi comunicazione di senso, cioè linguaggio, e fondamento della geometria e dell’architettura offrendo sostentamento opportuno anche alle discipline di matrice scientifica, quali matematica e geometria. La Storia dell’Arte, contestualmente e parallelamente alla Storia, troverà le sue finalità specifiche nell’educazione degli studenti liceali alla verità e alla bellezza nelle tre arti maggiori: pittura, scultura e architettura. 25
MUSICA Oggetto Oggetto della disciplina è lo studio della musica prescindendo dall’attività pratica della stessa, in un percorso formativo che si basa su tre punti: 1. le nozioni tecniche e teoriche nonché la lettura e la comprensione del testo nella sua notazione; 2. i principi dell’acustica, la trasmissione di energia per onde e fenomeni relativi, quindi la percezione del suono; 3. l’evoluzione musicale dalla monodia liturgica cristiana fino alle avanguardie del XX secolo. Metodo Per quanto riguarda l’acustica, lo svolgimento della disciplina privilegerà un approccio scientifico, avvalendosi di strumenti per approfondire lo studio della produzione del suono in stretta collaborazione interdisciplinare con la fisica. Verrà inoltre svolto un percorso di composizione musicale con l’ausilio di software specifici. Il carattere storico seguirà in forma discorsiva il quadro generale dell’argomento prescelto, non tralasciando di effettuare riferimenti agli argomenti politici, alla letteratura e alle arti figurative coeve. Al racconto storico verrà ancorato il fenomeno musicale concreto, con esami analitici di una o più composizioni del periodo in oggetto, impiegando un linguaggio accessibile anche a chi non sia musicista. Nel corso del triennio verranno svolti dei lavori modulari con collegamenti interdisciplinari. Obiettivi formativi o Capacità di trattare un argomento storico secondo una visione più globale, rapportandosi ad altre discipline (materie) che a loro volta possono offrire spunti interessanti per comprendere con maggiore chiarezza il susseguirsi degli eventi, la nascita di alcune opere d’arte, ecc. o Acquisizione di un personale gusto per la musica. 26
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Oggetto L’educazione fisica concorre, con le altre componenti educative degli alunni e delle alunne, allo scopo di favorirne l’inserimento nella società civile, in modo consapevole e nella pienezza dei propri mezzi. Al biennio lo studente deve dimostrare di: 1. saper realizzare movimenti adeguati alle diverse situazioni spazio/temporali 2. sapersi esprimere con il corpo attraverso il movimento in funzione della comunicazione interpersonale 3. conoscere e praticare i fondamentali individuali dei giochi di squadra. Metodo Il metodo si articola nelle seguenti forme di intervento didattico sperimentale nel tempo: o approccio agli argomenti di tipo globale con puntualizzazioni di volta in volta analitiche e più specifiche; o sviluppo del programma attraverso lezioni frontali; o lavoro individualizzato mirato a risolvere eventuali carenze individuate; o lavoro in piccoli gruppi divisi per interesse o per capacità; o momenti di dialogo costruttivo con coinvolgimento diretto degli alunni nella scelta delle attività; o esercitazioni in forme varie a corpo libero, con l’uso di piccoli attrezzi, percorsi a stazioni; o utilizzazione delle strutture e dei materiali didattici esistenti (palestra annessa all’Istituto), o utilizzazione di strutture esterne per attività didattiche curriculari (piscina e campo di atletica). Obiettivi formativi 1. Potenziamento fisiologico. 2. Rielaborazione degli schemi motori. 3. Consolidamento del carattere, sviluppo della società e del senso civico. 4. Conoscenza e pratica delle attività sportive individuali e di squadra. 27
F. LA VALUTAZIONE La valutazione si caratterizza per la sua attenzione alla crescita dello studente e si inserisce nel processo formativo dello stesso come momento fondamentale dotato di più significati in quanto: o è utile al docente per verificare in modo attendibile e puntuale la qualità dell’apprendimento che lo studente sta realizzando in rapporto agli obiettivi perseguiti; o è utile allo studente come occasione di autovalutazione realistica circa il raggiungimento o meno delle abilità e delle competenze proposte; o consente di individuare le eventuali carenze ancora presenti, progettando e realizzando tempestivamente interventi di sostegno e/o recupero; o consente di progettare percorsi di approfondimento personalizzato per gli studenti che abbiano già conseguito le abilità e le competenze proposte. Ogni prova scritta, orale o grafica deve essere misurata in relazione a una scala e a corrispondenti punteggi per permettere al docente e allo studente di comprendere in che modo si stia sviluppando l’attività disciplinare. Il voto rappresenta un indicatore estremamente significativo del percorso in atto, ma non va assolutamente inteso come giudizio definitivo di valore. La misurazione, infatti, concorre alla valutazione, che è un giudizio sintetico, ma più complesso, che valuta una prova in relazione al cammino compiuto e ancora da compiere rispetto al raggiungimento di un determinato obiettivo. La valutazione intende verificare, correggere e consolidare il processo di apprendimento. In particolare la valutazione consente all’insegnante di rivedere in itinere la programmazione, compresi metodi e strumenti didattici; allo studente permette di prendere coscienza dei passi che sta compiendo in termini di comprensione, rielaborazione e applicazione. I criteri considerati nel momento della valutazione sono: conoscenza e comprensione degli argomenti (gravemente insufficiente, frammentaria, accettabile, completa, approfondita ecc.), competenza applicativa, operativa e comunicativa (diversi livelli di osservazione e descrizione di testi, applicazione di conoscenze, proprietà e chiarezza espositiva, efficacia del metodo di studio), capacità (diversi livelli di analisi, sintesi, rielaborazione logico- argomentativa, collegamenti intra- e inter-disciplinari), progressione personale. Va ricordato che il voto finale unico esprime la sintesi di diverse tipologie di prove, adottate in corrispondenza di diverse attività didattiche di aula, di laboratorio e sul campo (CM n.89/2012). Le valutazioni sono formulate utilizzando solo voti interi (dall’1 al 10) o, dove necessario, il mezzo voto, evitando di ricorrere ad altre frazioni. 28
G. ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO In riferimento alla prevenzione ed al recupero dei debiti scolastici, verranno proposti agli studenti attività di sostegno e recupero, che accompagneranno lo sviluppo della proposta didattica e saranno strettamente correlate ai momenti di valutazione in itinere e sommativi dei Consigli di Classe. Tali attività si svolgeranno sia in orario pomeridiano, sia in orario curricolare modificando così il regolare svolgimento delle lezioni che prevederanno anche attività di potenziamento disciplinare. H. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO Premesso che tutta la quotidiana azione didattica nelle diverse discipline ha per sua natura una dimensione orientativa, per le classi terminali viene predisposta una specifica attività in funzione delle scelte che gli studenti sono chiamati a compiere al termine del percorso liceale. L’incontro con persone operanti nel mondo del lavoro e con docenti e studenti universitari, nonché l’acquisizione e la distribuzione di materiale informativo proveniente da vari atenei e centri di formazione superiore, favorisce la maturazione di quella coscienza di sé indispensabile per maturare scelte motivate e realistiche. 29
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