Cucina PROFESSIONISTI - Servizi di Sala e di Vendita - HoepliScuola.it
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Giovanni Salviani PROFESSIONISTI in Cucina Servizi di Sala e di Vendita QUARTO E QUINTO ANNO Edizione OPENSCHOOL 1 LIBRODITESTO 2 E-BOOK+ 3 4 RISORSEONLINE PIATTAFORMA HOEPLI
Copyright © Ulrico Hoepli Editore S.p.A. 2017 Via Hoepli 5, 20121 Milano (Italy) tel. +39 02 864871 – fax +39 02 8052886 e-mail hoepli@hoepli.it www.hoepli.it Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali
Giovanni Salviani PROFESSIONISTI in Cucina Servizi di Sala e di Vendita Quarto e quinto anno EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO
Presentazione Contenuto e impostazione Il linguaggio è chiaro e accessibile; i termini tecnici o di difficile comprensione sono spiegati in un glossario Il testo è strutturato in 7 moduli suddivisi in unità, a lo- inserito nel testo. ro volta frazionate in brevi paragrafi. Gli argomenti sono Nei moduli sono presenti numerosi box di approfondi- trattati con un costante collegamento tra la teoria e mento e la rubrica In pratica, che avvia lo studente alla la pratica. pratica professionale e rende i contenuti teorici fruibili Il volume affronta i temi generali particolarmente impor- dal punto di vista operativo. La rubrica Concept keys tanti per approfondire i fondamenti della professione introduce alcuni concetti tecnici in lingua inglese, in otti- (gastronomia, cultura e ristorazione; alimenti e qualità ca CLIL. Ulteriori approfondimenti e ricette in lingua alimentare; organizzazione e gestione dell’impresa, mar- inglese sono presenti nell’eBook+. keting e menu, banqueting e buffet). Ampio spazio è Alcune operazioni preliminari e ricette sono illustrate da dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione del ter- filmati che mostrano in modo essenziale ed efficace la ritorio nazionale, dei suoi prodotti e delle ricette della corretta pratica professionale. tradizione italiana. Alla cucina internazionale e alle abi- Al termine di ogni modulo, la rubrica Dossier chef guida tudini alimentari dei vari popoli è dedicato un modulo lo studente alla redazione di un proprio dossier professio- specifico, con informazioni e ricette della cucina interna- nale, da sviluppare negli anni di corso e da portare con sé zionale. Il congruo numero di ricette regionali e inter- nella vita professionale, con suggerimenti per lavori singoli nazionali presente nel volume è arricchito da ulteriori o di gruppo. La rubrica propone anche delle attività da ricette fornite in formato digitale. svolgere in funzione dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Il volume è ricco di riferimenti multidisciplinari. Mol- La mappa In sintesi, a fine modulo, riassume e schema- ta attenzione è data ai contenuti legislativi, alimentari e tizza visivamente i contenuti principali. In chiusura, un nutrizionali, per dare completezza alla trattazione e per Test di verifica, riprodotto anche in forma interattiva e fornire spunti per collegamenti didattici con le altre di- autocorrettiva nell’eBook+, consente un immediato con- scipline del corso di studi. trollo dei contenuti appresi. I temi dell’ecosostenibilità, dell’etica professionale, del rispetto delle abitudini alimentari e culturali sono sta- ti ampiamente trattati, per preparare i futuri professioni- Le ricette sti di un mondo del lavoro che dovrà essere sempre più Il volume presenta un ricco corredo di ricette. Nell’in- attento a questi aspetti. dirizzo Sala e Vendita le ricette risultano utili come ap- profondimento per comprendere la composizione delle Metodologia e strumenti didattici pietanze da presentare in sala, grazie alla conoscenza de- gli ingredienti e del procedimento adottato. I contenuti sono presentati in paragrafi brevi, ricchi di fi- A seguito delle ricette, sono riportate le modalità di con- gure, tabelle e schemi. Laddove i concetti espressi po- servazione della pietanza, eventuali note sulla tecnica di trebbero risultare difficili da comprendere, sono proposti realizzazione o sugli aspetti gastronomici del piatto. schemi riassuntivi o esplicativi di immediata fruibili- A margine sono indicati anche i possibili ingredienti re- tà, accompagnati da immagini e strutturati in modo tale sponsabili di allergie e intolleranze alimentari, tema da rendere più facilmente comprensibili e memorizzabili molto importante per la formazione di professionisti le nozioni. informati e responsabili. Due loghi specificano inoltre se
la preparazione può essere consumata da persone in re- la frequente schematizzazione e visualizzazione dei gime dietetico vegetariano o vegano. concetti, i video, la possibilità di avere tutte le ricette in Il volume è arricchito dalle Ricette dei maestri CAST, formato digitale nel sito dedicato consentono di acce- elaborazioni originali frutto della creatività degli chef dere a un apprendimento multicanale e multisensoriale. CAST Alimenti, la Scuola dei mestieri del gusto. Alta Accessibilità eBook+ L’opera presenta la funzione AA (Alta Accessibilità) L’eBook+ presenta l’intero testo in versione digitale, uti- ovvero è perfettamente accessibile anche a chi ha speci- lizzabile su tablet, LIM e computer, e offre numerosi con- fiche difficoltà di lettura, come ipovedenti, dislessici tenuti aggiuntivi: e lettori riluttanti. Prevede, nella versione digitale del libro, un testo liqui- approfondimenti tecnici, storici e culturali; do, che può essere selezionato, ingrandito e modifi- le Ricette dei maestri CAST Alimenti; cato nei caratteri, e la sintesi vocale, che permette di ascoltare il testo come audiolibro. materiali CLIL con ricette e approfondimenti tec- nici e culturali in lingua inglese; ricette regionali e internazionali; Risorse online hoepliscuola.it Nel sito dell’editore sono disponibili ulteriori materiali video CAST Alimenti che illustrano ricette e ope- integrativi e strumenti didattici per il docente. razioni preliminari; esercizi interattivi con funzione di autocorrezione. Guida per il docente Didattica inclusiva La guida contiene le soluzioni degli esercizi del volume, test di verifica, anche in versione per didattica inclu- Il volume presenta numerose caratteristiche che lo ren- siva, e la tabella delle competenze attivate dai moduli dono accessibile anche a studenti che presentino biso- del volume. La guida è disponibile anche in formato gni educativi speciali. Il linguaggio piano e accessibile, digitale. L’opera si avvale della collaborazione di CAST Alimenti, La scuola dei mestieri del gusto, www.castalimenti.it, che mette a disposizione del volume la propria esperienza tecnica e didattica. • Supervisione dei contenuti a cura dei docenti CAST. • Ricette d’autore con spunti contemporanei firmate dai maestri CAST. • Video didattici professionali a integrazione del testo. • Attività di aggiornamento per le scuole. • Customer care dedicato ai docenti e alle scuole.
Struttura del VOluMe L’apertura di modulo riporta i prerequisiti, le conoscenze, le abilità e le competenze La trattazione è composta di brevi paragrafi che lo studente deve acquisire. A fondo con frequenti schemi esplicativi e riassuntivi. pagina sono inoltre elencati i contenuti I concetti tecnici o di difficile comprensione digitali presenti nell’eBook+. sono spiegati in un glossario. Spesso i contenuti più Le ricette sono esposte in sintetici punti elenco. complessi sono esposti con Sono riportati gli utensili, i possibili allergeni, l’indicazione l’aiuto di schematizzazioni se la ricetta è adatta a un regime vegetariano o vegano. accompagnate da A seguito delle ricette sono indicate le modalità di immagini, per facilitarne conservazione della pietanza ed eventuali approfondimenti la comprensione e la tecnici o gastronomici. Nell’eBook+ sono disponibili le memorizzazione. Ricette dei maestri CAST Alimenti.
La rubrica Concept keys La rubrica In pratica Operazioni preliminari introduce alcuni termini suggerisce i trucchi e ricette sono talvolta illustrate e concetti professionali del mestiere e avvia da filmati che presentano in lingua inglese. alla pratica operativa in modo efficace e immediato in cucina. la corretta pratica professionale. A fine modulo, la rubrica Dossier Chef invita alla ricerca e al lavoro singolo e di gruppo per costruire un proprio dossier professionale, con suggerimenti per attività utili in funzione dell’Alternanza Scuola-Lavoro. La mappa In sintesi riepiloga i principali contenuti del modulo. La sezione Test di verifica presenta una serie di esercizi, disponibili anche nell’eBook+ in formato interattivo e autocorrettivo, per un controllo dei contenuti appresi.
L’OFFERTA DIDATTICA HOEPLI L’edizione Openschool Hoepli offre a docenti e studenti tutte le potenzialità di Openschool Network (ON), il nuovo sistema integrato di contenuti e servizi per l’apprendimento. Edizione OPENSchOOl + + + LIBRO eBOOK+ RISORSE PIATTAFORMA DI TESTO OnLInE DIDATTICA Il libro di testo L’eBook+ è la versione Il sito della casa editrice La piattaforma didattica è l’elemento cardine digitale e interattiva offre una ricca dotazione è un ambiente digitale dell’offerta formativa, uno del libro di testo, di risorse digitali che può essere utilizzato strumento didattico agile utilizzabile su tablet, per l’approfondimento in modo duttile, a misura e completo, utilizzabile LIM e computer. e l’aggiornamento. delle esigenze della classe autonomamente Aiuta a comprendere Nella pagina web dedicata e degli studenti. o in combinazione con e ad approfondire al testo è disponibile Permette in particolare di il ricco corredo digitale i contenuti, rendendo MyBookBox, condividere contenuti ed offline e online. Secondo l’apprendimento più attivo il contenitore virtuale esercizi e di partecipare le più recenti indicazioni e coinvolgente. Consente che raccoglie i materiali a classi virtuali. ministeriali, volume di leggere, annotare, integrativi che Ogni attività svolta viene cartaceo e apparati sottolineare, effettuare accompagnano l’opera. salvata sul cloud e rimane digitali sono integrati ricerche e accedere Per accedere sempre disponibile in un unico percorso direttamente alle ai materiali è sufficiente e aggiornata. didattico. Le espansioni numerose risorse registrarsi al sito La piattaforma consente accessibili attraverso digitali integrative. www.hoepliscuola.it inoltre di consultare l’eBook+ e i materiali Scaricare l’eBook+ e inserire il codice coupon la versione online integrativi disponibili è molto semplice. che si trova nella terza degli eBook+ presenti nel sito dell’editore È sufficiente seguire pagina di copertina. nella propria libreria. sono puntualmente le istruzioni riportate Per il docente nel sito È possibile accedere richiamati nel testo nell’ultima pagina sono previste ulteriori alla piattaforma attraverso tramite apposite icone. di questo volume. risorse didattiche dedicate. il sito www.hoepliscuola.it.
Indice 3 Le nuove figure professionali ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 64 Modulo 1 4 Organizzare un banchetto o un evento .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 65 GAsTronoMIA, cUlTUrA e rIsTorAzIone ... ................................................... ... . ... . 1 Unità 2 • Il buffet .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . 70 1 Il servizio a buffet ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 70 Unità 1 • L’evoluzione delle abitudini 2 Classificazione e caratteristiche . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 72 alimentari . .......................................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................... ... . ... . . 2 3 Il buffet nei diversi momenti ristorativi . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 74 Unità 3 • Il piatto e le decorazioni .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 76 1 Gastronomia e storia .......................................................................... .. . ... . .. 2 2 La gastronomia dalle origini a oggi in dieci tappe ... . ... . . 3 3 Scelte e abitudini alimentari ....................................................... ... . ... . . 12 1 Le guarnizioni e le decorazioni ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 76 2 Il piatto e le sue guarnizioni . .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 77 Unità 2 • Gli stili gastronomici ... ...................................... . ... . .. 14 3 La presentazione dei piatti . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 78 1 L’offerta gastronomica ...................................................................... ... . ... . . 14 4 Le decorazioni . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 80 2 L’offerta tradizionale . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 15 • Dossier chef .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 86 3 L’offerta delle cucine “globali” ...................................................... . ... . .. 18 • In sintesi .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 87 4 Le cucine scientifiche e sperimentali ................................... . ... . ... In pratica Come si usa il sifone da cucina ...... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 18 20 • Test di verifica . .. .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . 88 5 Le cucine etiche e dietetiche . .. .................................................... . ... . .. 21 Approfondimenti In pratica Come preparare il seitan ...................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. . 23 Video In pratica Come diminuire gli sprechi in cucina .. .. .. .. .. . 25 clIl 6 Le scelte alimentari in funzione delle religioni .......... ... . ... . . 26 Test di verifica Unità 3 • La ristorazione contemporanea .... .. .. .. .. 31 1 La nascita dei ristoranti moderni ............................................ ... . ... . 31 2 3 Le diverse tipologie di ristorazione ........................................ . ... . .. La ristorazione commerciale .. .. .. ................................................. ... . ... . . 31 33 Modulo 3 4 La ristorazione collettiva o servizio catering ................ . ... . ... 42 GlI AlIMenTI e lA QUAlITà 5 Le tipologie di ristorazione collettiva .................................. . ... . ... 48 AlIMenTAre . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 89 • Dossier chef ....... ... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .......... . ... . .. 54 Unità 1 • Gli alimenti .. .. .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . 90 • In sintesi . ........ ................................................................................................ ... . ... . . 55 1 Gli alimenti: definizione . .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 90 • Test di verifica ........ ................................................................................. .. .. .. .. 56 2 La classificazione nutrizionale degli alimenti . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 90 3 La classificazione merceologica degli alimenti ... . ... . ... . . . . . . . . 92 Approfondimenti 4 Gli alimenti dietetici . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 94 Video 5 Gli alimenti e la produzione biologica .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 98 Test di verifica 6 Gli OGM, organismi geneticamente modificati ... . .. . . . . . . . . 99 Unità 2 • La qualità alimentare .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . 100 1 Le scelte alimentari . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 100 Modulo 2 2 La scelta degli alimenti: le diverse qualità ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 100 3 L’etichetta alimentare . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 104 Il BAnQUeTInG, Il BUFFeT 4 I marchi di tutela ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 106 e le DecorAzIonI ..... .......................................... . ... . .. 57 5 I marchi di tutela internazionali e italiani . . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 108 6 I marchi di tutela dei vini .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 109 Unità 1 • Il banqueting .. .............................................................. . ... . ... 58 7 La tracciabilità alimentare di filiera ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 110 1 Il catering e il banqueting .. .. .. .. .. .. ................................................... ... . ... . 58 8 La sicurezza alimentare . .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 111 2 Le tipologie di banchetto .............................................................. . ... . ... . 61 9 L’igiene e il sistema HACCP .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 112
Unità 3 • La degustazione 2 La legislazione a tutela delle persone allergiche .. . ... . . . . . . . . . 168 e l’analisi sensoriale .. ........................................................................... . ... . ... 117 3 Allergie ad alimenti di origine animale ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 169 1 Il gusto ................................................................................................................ . ... . .. 117 4 Allergie ad alimenti di origine vegetale . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 170 2 La degustazione e l’analisi sensoriale ................................... ... . ... . 117 5 L’intolleranza al lattosio ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 171 3 L’analisi organolettica e la degustazione ............................ . ... . .. 120 6 L’intolleranza al glutine .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 171 In pratica Le sensazioni tattili ..................................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. . 121 In pratica La preparazione dei pasti per persone celiache . .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 172 4 Gli abbinamenti gastronomici .................................................. .. .. .. .. . 125 5 Le combinazioni di sapori . .. .. .. .. .. .................................................... . ... . .. 126 6 Le tipologie di abbinamento .. .. .................................................... . ... . .. 127 • Dossier chef .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 172 7 Gli abbinamenti impossibili ........................................................... . ... . .. 130 • In sintesi .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 173 8 L’abbinamento della birra . .. .. .. .. .. .. ................................................. ... . ... . . 130 • Test di verifica . .. .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . 174 9 La degustazione del formaggio ................................................ . ... . ... 131 Approfondimenti 10 La degustazione dell’olio extravergine d’oliva ............ ... . ... . . 134 Video • Dossier chef ....... ... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .......... . ... . .. 134 Test di verifica • In sintesi . ........ ................................................................................................ ... . ... . . 135 • Test di verifica ........ ................................................................................. .. .. .. .. 136 Approfondimenti Test di verifica Modulo 5 orGAnIzzAzIone e GesTIone Dell’IMPresA . .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . 175 Unità 1 • L’impresa ristorativa . .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 176 Modulo 4 1 L’impresa e la gestione per regole .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 176 MArKeTInG e MenU ...................................... .. .. .. .. 137 2 L’efficienza gestionale .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 176 3 Le risorse umane .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 177 Unità 1 • Il marketing e le tipologie 4 Il business plan: pianificazione e programmazione di clientela .... ...... ............................................................................................. ... . ... . . 138 del lavoro . .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 178 1 Che cos’è il marketing ........................................................................ ... . ... . 138 5 La sicurezza sul lavoro e la prevenzione . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 182 2 Unità 2 • L’approvvigionamento delle merci Il marketing mix ....................................................................................... ... . ... . 139 3 Il marketing plan o piano di marketing ............................. . ... . .. 141 4 Le tipologie di clientela .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................................................... ... . ... . 142 e i costi di gestione .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 184 5 Il portafoglio clienti .............................................................................. . ... . ... 147 1 L’approvvigionamento e le politiche di acquisto .. . . . . . . . . . . 184 6 La promozione aziendale .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 147 2 I fornitori . .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 185 7 I social food .................................................................................................. . ... . ... 148 3 Il ricevimento, lo stoccaggio delle merci e la gestione delle scorte .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . 186 Unità 2 • Il menu ..... .............................................................................. . ... . .. 150 4 La valorizzazione del magazzino . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 188 1 Il menu: dalle origini a oggi .. .. .. .. ................................................. ... . ... . . 150 5 I costi di gestione nella ristorazione ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 189 2 Le caratteristiche del menu ......................................................... . ... . ... . 150 6 Il prezzo di vendita e il food cost . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 190 3 Le principali tipologie di menu ................................................. . ... . .. 155 In pratica Gli scarti e il netto edibile In pratica Le indicazioni da riportare nel menu .. .. .. .. .. . 155 di una ricetta . .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . 193 4 La stesura del menu ............................................................................ .. .. .. .. . 156 In pratica Calcolare il costo di un intero pasto . ... . . . . . . . . . . 197 5 Gli stili di servizio: il ruolo dello chef .................................. .. . ... . .. 161 7 Il prezzo di vendita .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 197 In pratica I piatti a base di minestre asciutte e ortaggi ...... ..................................................................................................... . ... . ... . 164 Unità 3 • L’innovazione e le tecnologie 6 Il servizio self-service a buffet ...................................................... . ... . .. 166 in cucina . . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 199 7 I menu per le diete specifiche .................................................... ... . ... . 167 1 Le innovazioni tecnologiche in cucina . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 199 2 I nuovi modelli organizzativi . .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 200 Unità 3 • Esigenze speciali: allergie 3 La cottura a bassa temperatura (CBT) . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 201 e intolleranze .. ..... ................................................................................. .. .. .. .. .. .. .. .. 168 In pratica La cottura a bassa temperatura .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . 202 1 Definizione di allergie e intolleranze alimentari ......... . ... . .. 168 4 L’informatica in cucina e in sala ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 203
• Dossier chef ....... ... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .......... . ... . .. 206 Approfondimenti • In sintesi . ........ ................................................................................................ ... . ... . . 207 ricette regionali • Test di verifica ........ ................................................................................. .. .. .. .. 208 Video Approfondimenti clIl Video Test di verifica clIl Test di verifica Modulo 7 lA cUcInA InTernAzIonAle ....... 257 Modulo 6 lA cUcInA reGIonAle Unità 1 • La cucina europea . .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 258 ITAlIAnA ......... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . . 209 1 Le culture gastronomiche . .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 258 2 L’Europa in cucina . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 258 Unità 1 • L’Italia Settentrionale ............ .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 210 3 La cucina portoghese . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 259 1 Le caratteristiche della cucina regionale italiana ....... . ... . .. 210 4 La cucina spagnola .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 259 2 La valorizzazione e la promozione 5 La cucina della Gran Bretagna . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 261 delle tradizioni locali .......... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 211 6 La cucina della Francia .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 263 3 La Valle d’Aosta ......................................................................................... . ... . ... 212 7 La cucina dell’Europa Centrale (Germania e Austria) . . . . 265 4 Il Piemonte ...... ...... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................................................. ... . ... . . 214 8 La cucina dei Paesi nordici e scandinavi . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 266 5 La Liguria ................ .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... . 216 9 La cucina russa e dell’area slava . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 268 Unità 2 • La cucina araba, nordafricana 6 La Lombardia .............................................................................................. . ... . ... 218 7 Il Trentino-Alto Adige .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 220 8 Il Veneto ................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................................................. ... . ... . . 222 e mediterranea .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . .. . . . . . . . . 270 9 Il Friuli-Venezia Giulia .......................................................................... . ... . .. 225 1 La cucina dell’area mediterranea . . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 270 Unità 2 • L’Italia Centrale ...... .................................................... . ... . .. 228 Unità 3 • La cucina orientale .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . 273 1 L’Emilia-Romagna . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................................................... ... . ... . 228 1 La cucina cinese .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 273 2 La Toscana ....... ...... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 230 2 La cucina giapponese . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . 274 3 L’Umbria ........................................................................................................... ... . ... . 232 3 La cucina indiana . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 277 4 Le Marche ...................................................................................................... . ... . ... 234 5 Il Lazio ........................ .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 236 Unità 4 • La cucina americana .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 279 1 La cucina nordamericana . .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 279 Unità 3 • L’Italia Meridionale e le isole .. .............. . ... . .. 239 2 La cucina latino-americana ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . 281 1 L’Abruzzo ........................................................................................................ ... . ... . . 239 2 Il Molise .............. ..... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. .. . ... . .. 241 • Dossier chef .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . 284 3 La Campania .. ..... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................................................... ... . ... . 243 • In sintesi .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 285 4 La Puglia ............. ...... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... 245 • Test di verifica . .. .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . 286 5 La Basilicata .................................................................................................. . ... . ... 247 6 La Calabria ............ .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .................................................. . ... . ... . 249 Approfondimenti 7 La Sicilia ........................................................................................................... .. . ... . .. 251 ricette internazionali 8 La Sardegna ................................................................................................. ... . ... . . 253 Test di verifica • Dossier chef ....... ... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .......... . ... . .. 254 • In sintesi ..... ....................................... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. ................... ... . ... . . 255 Come utilizzare il coupon per scaricare • Test di verifica ....... ................................................................................. .. .. .. .. . 256 la versione digitale del libro .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . 288
Indice delle ricette del volume Modulo 2 • Il banqueting, il buffet 6.11 Radicchio di Treviso dorato 6.34 Baccalà alla potentina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 e le decorazioni in pastella . .. .. .. . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . 224 6.35 Schiaffettoni o maccheroni 2.1 Pasta di sale per decorazioni 6.12 Baccalà alla vicentina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 ripieni .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . 250 e pièce artistiche ..... ................................ 81 6.13 Cjarsons . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 226 6.36 Polpette alla mammolese 2.2 Marzapane o pasta di mandorle 6.14 Gubana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226 o pruppetti a mammulisi .. .. . .. . . . . . . . . . . . . 250 o pasta reale (versione 1: 6.15 Gnocco fritto con salumi 6.37 Spaghetti alla Norma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252 a crudo) ...... .......... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. 81 emiliani . .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . 229 6.38 Sarde “a beccaficu” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252 2.3 Marzapane o pasta di mandorle 6.16 Scaloppa alla bolognese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230 6.39 Bottarga e carciofi in insalata . . . . . . . . . . 253 o pasta reale (versione 2: 6.17 Panzanella o pan molle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231 6.40 Fregula con arselle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254 con zucchero cotto) ............................. 82 6.18 Pollo alla diavola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 2.4 Cioccolato plastico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 6.19 Schiacciata umbra con cipolle . . . . . . . 233 Modulo 7 • La cucina internazionale Modulo 6 • La cucina regionale 6.20 Gnocchi di patate al ragù italiana di agnello .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . 233 7.1 Gazpacho .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . 261 6.21 Vincisgrassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235 7.2 Welsh rarebit . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . . . 262 6.1 Carbonade o carbonata alla valdostana ........... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . 212 6.22 Coniglio in porchetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236 7.3 Quiche à la Lorraine . . ... . ... . ... . ... . .. . . . . . . . . . . . 264 6.2 Mont Blanc o Monte Bianco . . . . . . . . . . . 213 6.23 Supplì alla romana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237 7.4 Jägerschnitzel . .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . 266 6.3 Vitello tonnato classico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215 6.24 Saltimbocca alla romana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 7.5 Zuppa di gulasch all’ungherese 6.4 Biscotti brutti ma buoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215 6.25 Pizza rustica abruzzese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 o magyar gulyás .. .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . 269 6.5 Torta pasqualina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217 6.26 Lasagna abruzzese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 7.6 Cuscus con pollo e ortaggi . . . . . . . . . . . . . . 272 6.6 Agnello in fricassea 6.27 Fiadoni molisani o sciatun .. . ... . ... . ... . . 242 7.7 Riso alla cantonese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274 con carciofi .... ....................................... .. .. .. 217 6.28 Pizza e minestra molisana . . . . . . . . . . . . . . . . . 243 7.8 Tempura di ortaggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277 6.7 Chisülin mantovani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219 6.29 Coniglio all’ischitana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 7.9 Pollo al curry con riso pilaf . . . . . . . . . . . . . . . 278 6.8 Tortelli di zucca 6.30 Pastiera napoletana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245 7.10 Caesar salad .. .. .. .. .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . 281 alla mantovana .......... .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . 220 6.31 Ciceri e tria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 7.11 Fajitas di pollo con salsa 6.9 Spätzle o spätzli ....................................... 221 6.32 Brasciole alla barese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247 guacamole . . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . . . 283 6.10 Strudel di mele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 6.33 Acquasale lucano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 7.12 Churros . .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. .. . . . . . . . . . . . 284 Materiali digitali eBook+ hoepliscuola.it Approfondimenti Ricette regionali Ricette internazionali Ricette dei maestri Video CLIL
gastronomia, cuLtura e ristoraZione unità 1 • L’evoluzione delle abitudini alimentari unità 2 • Gli stili gastronomici unità 3 • La ristorazione contemporanea CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE • storia e cultura gastronomica. •conCollegare i fenomeni storici •relativo agire nel sistema di qualità • Le scelte e le abitudini alimentari. l’evoluzione dell’alimentazione. alla filiera produttiva • L’offerta gastronomica •della identificare i principali personaggi di interesse. contemporanea e le tipologie gastronomia. • Utilizzare tecniche di ristorazione. •attuali. riconoscere gli stili di cucina di lavorazione e strumenti • Le scelte alimentari in funzione gestionali nella produzione delle religioni. •della riconoscere i fondamenti di servizi e prodotti • La ristorazione commerciale e collettiva. cucina innovativa, della cucina enogastronomici e ristorativi. • Valorizzare e promuovere molecolare e della cucina salutistica. • La produzione dei pasti nella ristorazione. • saper individuare le principali le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando tipologie di catering • il catering e la ristorazione viaggiante. nella ristorazione collettiva e viaggiante. le nuove tendenze di filiera. 1 modULo Area digitale Approfondimenti Video Esercizi interattivi
L’evoluzione Unità 1 delle abitudini alimentari 1 Gastronomia e storia Un’evoluzione culturale e sociale La gastronomia e le vicende della cucina sono sempre state legate alla storia dell’umanità, dei popoli e dei luoghi in cui sono accaduti i grandi e piccoli avvenimenti storici. La gastronomia, intesa come insieme di usi e consue- tudini legati al mondo del cibo e al relativo consumo ai fini della nutrizio- ne, ha sempre svolto un ruolo molto importante nella vita quotidiana delle persone. L’uomo ha sempre dovuto procurarsi il cibo per sopravvivere e, se non ne aveva a disposizione, ha compiuto, e compie tuttora, ogni atto necessario a procurarselo. In epoca moderna, l’uomo non cerca direttamente il cibo o l’acqua, ma qualsiasi altro bene (risorse ambientali, denaro ecc.) utile ad as- sicurarselo. Nei millenni si sono verificate epidemie, migrazioni, guerre, cata- strofi naturali, cambiamenti climatici repentini, scoperte scientifiche, conqui- ste sociali, e ognuno di questi eventi ha avuto un ruolo fondamentale anche nelle abitudini alimentari delle persone. In alcuni casi, i cambiamenti sono stati immediati, in altri ci sono voluti decenni o comunque periodi lunghi di transizione. Basti pensare, a titolo di esempio, a come sono cambiate le abitudini delle persone grazie all’uso del frigorifero nelle case dell’immediato dopoguerra. In pochi anni, anche in seguito a questa evoluzione, la donna è stata meno vincolata alla permanenza in casa per svolgere le faccende domestiche e ha potuto emanciparsi nel lavoro esterno, contribuendo a migliorare le condizio- ni economiche della famiglia e ritagliandosi spazi di tempo per altre attività, un tempo impensabili. Per esempio, invece di preparare il pollo allevato nel proprio pollaio, si è cominciato ad acquistarlo dal macellaio già eviscerato, Un frigorifero dei primi anni tagliato e lavato e a conservarlo in frigorifero. Ai giorni nostri, il pollo si può ’50 del secolo scorso. trovare anche già cotto, pronto per essere consumato. Conoscere il passato per prepararsi al futuro Conoscere la storia e le abitudini alimentari passate ci consente di essere più preparati e, di conseguenza, ci dà la possibilità di migliorare le azioni future. Dalla riflessione e da un confronto con il passato possono svilupparsi nuove tendenze e si possono riscoprire abitudini o alimenti dimenticati. Per fare un esempio, anni fa prese piede, prima negli USA e poi in tutto il mondo, la dieta crudista. Un modo di alimentarsi che prevedeva il consumo di soli alimenti crudi, preparati senza l’uso del calore. In realtà, non era altro che la riscoperta della dieta primitiva, adottata prima dell’uso del fuoco.
Unità 1 | L’evoluzione delle abitudini alimentari 3 Un altro esempio può essere rappresentato dal ritorno, in anni recenti, allo studio e al consumo di alimenti per molti anni dimenticati, tipici dell’era pri- mitiva: radici, cortecce, muschi, licheni, fiori, erbe spontanee, germogli e tu- beri. A promuovere l’uso di questi prodotti sono stati, tra gli altri, anche chef molto titolati, che hanno portato avanti la ricerca su questo fronte, proponen- do nei loro ristoranti una tendenza sicuramente interessante dal punto di vista storico, ma anche sostenibile e in linea con le richieste del mercato odierno. Nascono così piatti molto complessi che sottintendono da parte dello chef una cultura a 360 gradi, che spazia dalla tecnica di cucina alla storia, dalla fi- losofia alla biologia, alla chimica e alla fisica. Le tendenze più recenti rivalutano i piatti a base di radici ed erbe spontanee. 2 La Gastronomia daLLe oriGini a oGGi in dieCi tappe Vediamo di seguito, per grandi linee, gli sviluppi della cucina, della gastrono- mia e delle principali abitudini alimentari nelle varie epoche storiche. 1 La preistoria Nel periodo Paleolitico l’uomo si ciba di ciò che trova in natura: erbe spon- tanee, radici selvatiche, semi (anche legumi), frutta e uova. Svolge una vita prevalentemente nomade, alla ricerca del cibo, in base alle stagioni e alle di- sponibilità. Pratica l’arte della caccia e della pesca. In seguito, nel Neolitico, impara ad addomesticare il fuoco e gli animali, e inizia a coltivare piante da cui trae sostentamento, principalmente cereali, come il frumento, il farro, l’or- zo, la segale e l’avena. Diviene agricoltore e allevatore stanziale. 2 La civiltà egiziana Gli Egizi rappresentano una civiltà raffinata, complessa e progredita rispetto alle civiltà precedenti. Il fiume Nilo, lungo tutto il suo alveo, permette floride coltivazioni di cereali e allevamenti di animali (bovini, ovini e pollame). Gli Egizi sviluppano la lavorazione del pane, introducendo la lievitazione e, at- traverso la fermentazione, danno impulso alla produzione di birra d’orzo, di farro o di datteri. Producono inoltre formaggi e vino. Delle abitudini culina- rie egizie abbiamo abbondanti notizie anche grazie ai numerosi ritrovamenti di suppellettili in uso nelle case. Antica incisione rupestre che rappresenta Nell’antico Egitto, la terra fertile lungo il fiume una scena di caccia. Nilo consentiva floride coltivazioni.
4 Modulo 1 | Gastronomia, cultura e ristorazione 3 La civiltà greca La nascita dell’antica civiltà greca è fatta risalire al 2500 a.C. e progredirà fino al II secolo a.C. con l’avanzata dell’Impero romano. I Greci rappresentano la culla della civiltà classica e hanno il merito di valorizzare tre prodotti fondamentali per quella che diventerà la dieta mediterranea: il vino, l’olio extravergine d’o- liva e il frumento. Il primo era mediamente alcolico ed era sovente allungato con acqua e aromatizzato con spezie, profumi e resine. L’olio d’oliva è sempre stato il condimento prediletto, usato anche come unguento, mentre il burro era pressoché assente nell’alimentazione dei Greci. Il frumento era alla base della Fra gli alimenti valorizzati dieta: con le sue farine venivano preparati pani arricchiti con miele, altro in- dagli antichi Greci ci sono grediente alla base della dieta greca, fichi secchi, uva e spezie. Un ruolo molto il vino e l’olio extravergine importante lo ricoprono la frutta e gli ortaggi, presenti in abbondanza. Il pe- di oliva. Nella foto, un antico vaso. sce è consumato lungo la costa e nelle piccole isole dell’Egeo, mentre la carne è appannaggio delle classi più abbienti. I protagonisti Nell’antica Grecia è usan- Archestrato di Gela ➜ IV secolo a.C. za riunirsi per mangiare, Poeta nato a Gela, nell’odierna Sicilia, conosciuto per discutere, giocare e soprat- aver scritto in lingua greca Hedypatheia, ovvero il Poema tutto bere nel corso di lun- del buongustaio. Descrisse le terre in cui viaggiò con ghi banchetti che prendo- particolare riferimento ai prodotti, ai piatti e ai mercati no il nome di symposium. che visitò. Diede particolare spazio ai prodotti ittici. 4 La civiltà romana I Romani continuano, in un certo senso, a mantenere la tradizione gastrono- mica greca. I Greci avevano piantato oliveti e vigneti nelle zone colonizzate dell’Italia meridionale, che i Romani continuano a coltivare. La cucina romana è caratterizzata da un piatto di base chiamato puls, prodotto da farina di farro macinata e cotta in acqua. Anche gli altri alimenti sono triturati e ridotti in poltiglia a formare salsicce, polpette e involtini. I Romani prediligono anche piatti con sapori contrastanti, dal dolce all’acido, dall’amaro al sapido. L’uso di frutta, miele, fichi secchi nei piatti a base di carne o pesce è all’ordine del giorno. Un condimento usato comunemente è il garum, liquido ottenuto dal- la fermentazione delle viscere del pesce. Come oggi, anche nell’antica Roma il pesce è consumato prevalentemente lungo le zone costiere, mentre le carni sono consumate nell’entroterra e comunque dalle sole classi agiate, le quali hanno anche l’usanza di cenare in una stanza apposita, chiamata triclinium Mosaico di epoca romana dal nome dei lettini a tre posti su cui i commensali si stendono per mangiare. raffigurante un pesce. I protagonisti Marco Gavio Apicio ➜ 25 a.C-37 d.C. Signore noto in epoca romana per le feste e i banchetti sontuosi che era solito offrire. Gli viene attribuito il trattato De re coquinaria, raccolta in dieci volumi di ricette e gastronomia (scritto in realtà intorno al III-IV secolo d.C. da un altro autore, forse sulla base degli appunti di Gavio Apicio). È grazie a quest’opera che conosciamo buona parte delle abitudini alimentari dell’epoca.
Unità 1 | L’evoluzione delle abitudini alimentari 5 5 il medioevo Il Medioevo è un periodo molto lungo che, per convenzione, va dal V al XV secolo, cioè dalla caduta dell’Impero romano al Rinascimento. In Europa ac- cadono avvenimenti molto importanti che sconvolgono le culture e le civiltà presenti, come le invasioni barbariche dal Nord e la successiva avanzata araba al Sud. In queste epoche le coltivazioni tradizionali mediterranee riducono notevolmente la produzione a causa dell’instabilità politica e sociale. Si intro- duce la canna da zucchero e soprattutto il riso, che nel ’400 trova un habitat favorevole in Sicilia e nel Nord Italia (soprattutto in Piemonte). La cucina medioevale è caratterizzata da sapori agrodolci e da menu che al- ternano il salato al dolce. Contrariamente a quanto si pensa, la cucina me- dioevale è molto variegata e ricca, almeno quella delle classi più agiate. Nel Nord Europa, il pesce dei mari del Nord, le carni e il burro diventano parte Ricostruzione di una cucina integrante della dieta quotidiana. Nel Sud, continuano a essere apprezzati gli medioevale. ortaggi, la frutta e gli oli. Si sviluppano e trovano favore commerciale molti ingredienti conservati per mezzo della salagione, dell’affumicatura e dell’es- siccazione. Questi metodi consentono di mantenere grandi quantità di cibi altamente proteici (pesci, carni, legumi) per tempi più lunghi. Alla fine di questo periodo avviene la scoperta dell’America (1492) e, dopo alcuni decenni, iniziano a comparire sulle tavole europee alimenti mai visti come il mais, le melanzane, i pomodori, i peperoni, il cacao e i fagioli. I protagonisti Guillaume “Taillevent” Tirel XV secolo: De onesta voluptate et Cristoforo di Messisbugo ➜ 1310 ca.-1395 valetudine (Il piacere onesto e la buona ➜ fine 1400-1550 Autore di quello che è considerato il salute). Lavorò alla corte degli Estensi a primo trattato di cucina francese: Le Ferrara e fu nominato conte palatino viandier. Fu cuoco dei re di Francia Maestro Martino da Como da Carlo V. Scrisse il manuale Filippo VI, Carlo V e Carlo VI. ➜ 1430 ca.-1475 ca. Banchetti, composizioni di vivande Considerato il più influente e apparecchio generale, in cui sono Bartolomeo Sacchi detto gastronomo del XV secolo, fu cuoco elencati, oltre alle ricette descritte in “Platina” ➜ 1421-1480 di Francesco Sforza a Milano e poi del modo molto dettagliato, anche tutti Umanista e gastronomo alla corte patriarca di Aquileia a Roma. A lui si gli elementi necessari per il successo pontificia, scrisse il primo trattato attribuisce De arte coquinaria, testo dei banchetti: logistica, arredamento di gastronomia che rappresenta il principe della gastronomia italiana. e utensili da cucina. 6 il Cinquecento e il seicento Nel XVI secolo, grazie al matrimonio di Caterina de’ Medici con il re di Francia, Enrico II, l’epicentro ga- stronomico si sposta in Francia. La nuova regina por- ta con sé artigiani, artisti (Leonardo Da Vinci), pa- sticceri e cuochi, che influenzano la scena culinaria e gettano le basi per la nascita, nel XVII secolo, della cucina classica francese, ancora oggi fondamen- Caterina de’ Medici, tale. La corte di Francia vuole esprimere la propria divenuta regina di Francia, grandeur anche attraverso il settore gastronomico, contribuì ad arricchire offrendo pranzi sontuosi e opulenti, ricchi di novità, la cultura gastronomica prodotti costosi ed esotici. Per contro, l’Europa nel ’600 francese.
6 Modulo 1 | Gastronomia, cultura e ristorazione è attraversata da carestie che mettono la popolazione in ginocchio. Se da una parte le classi agiate consumano carni, pesci e ortaggi di qualità e in abbon- danza, dall’altra, le classi povere sopravvivono grazie a una dieta di sussistenza fatta dei pochi prodotti che riescono a coltivare e allevare. Da qui, la crescita della produzione dei nuovi alimenti introdotti dalle Americhe. In Italia, il mais soppianta i cereali tradizionali e con la sua farina si prepara la polenta, che verrà abbinata a molti altri ingredienti e verrà I protagonist i usata al posto del pane, ingrediente troppo costo- so per i poveri. Nel Sud Italia, il pomodoro inizia François Pierre de la Varenne ➜ 1615 ca.-1678 a essere coltivato e prodotto in grandi quantità. Da Cuoco del marchese d’Uxelles, fondatore della cucina classica, scrisse Le cuisinier françois, considerato il primo e qui nasceranno le salse al pomodoro da abbinare più completo libro di cucina moderna francese. alle paste e alle pizze che fino a quel momento era- no “bianche”. 7 il settecento e l’ottocento Nel Settecento cominciano a definirsi in Europa gli Stati che la andranno a comporre. E con questi prenderanno forma anche le relative abitudini alimen- tari e nasceranno le cucine nazionali, eccezion fatta per l’Italia, ancora compo- sta di tanti piccoli Stati. Con lo scoppio, nel 1789, della rivoluzione france- se, avrà luogo uno dei più grandi sconvolgimenti sociali a livello culinario. Si passerà da una cucina aristocratica e chiusa, rivolta esclusivamente ai nobili, a una cucina di stampo borghese e aperta, più semplice ma non meno sfarzo- sa, almeno per le classi più abbienti. In questa epoca, inoltre, i cuochi, prima alle dipendenze delle nobili casate, si trovano senza lavoro o perdono il loro status sociale, di conseguenza molti aprono ristoranti, taverne, pasticcerie, ga- stronomie, macellerie e locali affini. I primi ristoranti, intesi come li cono- sciamo oggi, con un servizio di ristorazione al tavolo, la scelta delle vivande da un menu e il pagamento di un corrispettivo, nascono a Parigi intorno alla seconda metà del Settecento. Auguste Escoffier Dopo la rivoluzione francese, molti altri cuochi si riversano nelle cucine dei (1846-1935). grandi alberghi che nascono nelle nuove località turistiche, per esempio Evian, Biarritz, Nizza, Montecarlo, Baden-Baden. In questi alberghi si for- mano le brigate di cuochi, numerose e con un’organizzazione di tipo militare. Queste strutture sono in grado di offrire ai propri clienti – di solito nobili in vacanza, ma anche ricchi borghesi – dei pasti sontuosi e raffinati che non hanno nulla da invidiare a quelli offerti nelle ville e nei castelli nel secolo precedente. Questa grande trasformazione gestionale è opera soprattutto di due grandi personaggi: César Ritz (1850-1918), imprenditore al- berghiero, e Auguste Escoffier (1846-1935), chef di grande fama, definito anche “cuoco dei re e re dei cuochi”. Nell’Ottocento vengono inoltre messi a punto importanti siste- mi di conservazione come la pastorizzazione (Louis Pasteur), la refrigerazione, la sterilizzazione e la concentrazione. Tutti metodi che miglioreranno la qualità degli alimenti e consentiranno di pro- durre su vasta scala, trasportare e commercializzare altrove alimen- ti che altrimenti non avrebbero potuto varcare i confini territoriali. L’alimentazione nella seconda metà dell’Ottocento continua a esse- re caratterizzata dall’appartenenza alle differenti classi sociali.
Unità 1 | L’evoluzione delle abitudini alimentari 7 I protagonisti Antoine Augustin Parmentier Marie-Antoine Carême provò e codificò le ricette regionali ➜ 1737-1813 ➜ 1784-1833 italiane. La scienza in cucina e l’arte Agronomo e nutrizionista. A lui si Figura fondamentale della gastronomia di mangiar bene è ancora oggi deve la promozione dell’uso della mondiale, fu cuoco e pasticcere e pubblicato, tradotto e conosciuto in patata in agricoltura e in cucina. lavorò al servizio di regnanti e banchieri tutto il mondo. Studiò la conservazione di molti come lo zar Alessandro I, re Giorgio IV prodotti alimentari, fondò l’ordine dei d’Inghilterra e il barone Rothschild. Georges Auguste Escoffier panettieri di Francia e scrisse molti Al suo nome si associa la codificazione ➜ 1846-1935 testi di agronomia e gastronomia. della haute cuisine francese in voga Figura fondamentale per la a cavallo dei due secoli in cui visse. ristorazione moderna, a lui si devono Jean Anthelme Brillat-Savarin Codificò anche le pièce montée, le codificazioni della brigata, dei menu ➜ 1755-1826 sculture alimentari o torte da cerimonia e dell’organizzazione del lavoro in Politico e gastronomo. Il suo testo più finemente decorate. cucina attuate ancora oggi. Lavorò famoso, Fisiologia del gusto (Physiologie come chef, prima per i regnanti du goût ou méditations de gastronomie Pellegrino Artusi ➜ 1820-1911 e poi nei più importanti alberghi trascendente) è un trattato di scienza Banchiere, letterato e gastronomo, d’Europa con César Ritz. Scrisse i testi e filosofia con aneddoti legati alla scrisse il primo manuale scientifico fondamentali Ma cuisine e La guide gastronomia. di cucina italiana moderna. Raccolse, culinaire. I benestanti e gli abitanti delle città possono permettersi alimenti più pregiati e vari dal punto di vista nutritivo, come la carne, il pesce e la pasta. I contadini delle campagne, invece, sono sottonutriti e la loro alimentazione è povera. Gli alimenti più pregiati che essi allevano e coltivano sono destinati alla vendita e alle classi più benestanti. Ai contadini rimangono gli sfarinati poco pregiati con cui si preparano pani, focacce, pizze da consumare con brodi ottenuti da verdu- re come il cavolo, la verza o i fagioli. La polenta di mais, molto spesso, è l’unico ingrediente presente nella dieta contadina ed è questa la causa di morte di mi- gliaia di persone a causa della pellagra, malattia contratta per mancanza di vi- tamina PP, non presente nel mais e nelle patate. Anche in Irlanda e in Germania si verifica lo stesso problema, a causa dell’alimentazione legata al solo consumo di patate. In molte zone d’Italia sono presenti inoltre paludi, acquitrini (come le risaie) e ambienti malsani che causano altre malattie e, associate alla denutrizio- ne, generano grandi epidemie che si protraggono anche nel secolo successivo. 8 La prima metà del novecento Il Novecento inizia con lo sviluppo dell’industria, in particolare automobilistica, che produce e commercializza un numero elevato di autoveicoli che si riversano sulle strade di tutta Europa. Proprio nel 1900, in Francia, è pubblicata la prima edizione della guida Michelin, nata per indicare ai viaggiatori in automobile gli alberghi e i ristoranti in cui poter far sosta. All’epoca, viaggiare in automobile è considerata un’avventura. Proprio questa guida dà impulso all’editoria gastro- nomica e le pubblicazioni aumentano in modo esponenziale anche in Italia. La cucina e le ricette sono descritte per essere divulgate e, almeno in Italia, si inizia a codificare la cucina nazionale, che fino a quel momento era costituita da un insieme di cucine territoriali. Questo secolo è anche stato teatro di due guerre mondiali, durante le quali mancanza di cibo, fame e malattie dovute alla malnutrizione hanno provocato migliaia di morti.
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