Chiara Inaudi Local Action Coordinator CIRSDe - Università degli Studi di Torino - Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176

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Chiara Inaudi Local Action Coordinator CIRSDe - Università degli Studi di Torino - Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
Chiara Inaudi
      Local Action Coordinator
CIRSDe – Università degli Studi di Torino

               Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
Chiara Inaudi Local Action Coordinator CIRSDe - Università degli Studi di Torino - Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
Giovanna MANZOLI
     Chiara FINI
  Centro Demetra

  Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
Chiara Inaudi Local Action Coordinator CIRSDe - Università degli Studi di Torino - Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
RESPONSABILITA’
    LEGALE

           Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
Chiara Inaudi Local Action Coordinator CIRSDe - Università degli Studi di Torino - Project code: JUST/2012/DAP/AG/3176
RESPONSABILITA’ LEGALE

 CIVILE                                                           PENALE

ILLECITO CIVILE                                                             REATO
obbligo risarcimento                                         reclusione /arresto
  del danno                                                  multa/ammenda

                       Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
PROCEDIBILITA'

D'UFFICIO                                          A QUERELA

             Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Fattispecie di reato più comuni

-   Abuso di mezzi di correzione – art. 571 (proc. d’ufficio)
-   Maltrattamenti – art. 572 (proc. d’ufficio)
-   Percosse – art. 581 (proc. a querela)
-   Lesioni personali – art. 582 (proc. varia a seconda dei
       casi)
-   Abbandono di persone minori – art.591 (proc. d’ufficio)
-   Ingiuria – art. 594 (proc. a querela)
-   Prostituzione minorile – art. 600 bis (proc. d’ufficio)
-   Pornografia minorile – art. 600ter (proc. d’ufficio)
-   Detenzione di materiale
      pedopornografico – art. 600 quater (proc. D’ufficio)
                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Fattispecie di reato
                 più comuni (segue)
- Pornografia virtuale – art. 600 quater 1 (proc. d’ufficio)
- Impiego di minori
    nell’accattonaggio – art. 600 octies (proc. d’ufficio)
- Atti di violenza sessuale – art. 609 bis e ss (proc. d’ufficio
     se nei confronti di minori)
- Violenza privata – art. 610 (proc. d’ufficio)
- Minaccia – art. 612 (proc. d’ufficio solo se grave)
- Atti persecutori /stalking – art. 612 bis (proc. d’ufficio se
     nei confronti di minori)
- Interferenze illecite nella vita privata – art. 615 bis (proc.
     a querela)

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Fattispecie di reato
                 più comuni (segue)

- Estorsione – art. 629 (proc. d’ufficio)
- Danneggiamento – art. 635 (proc. d’ufficio se bene
    esposto alla pubblica fede)
- Molestia o disturbo alle persone– art. 660 (proc. d’ufficio)
- Violazioni Testo unico sugli stupefacenti (D.P.R. 309/90)
    (proc. d’ufficio)

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.571 c.p.
                 Abuso dei mezzi di correzione
                        o di disciplina
Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in
danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui
affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o
custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte,
è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo
o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.
Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene
stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte a un terzo; se ne deriva
la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni

                        Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.572 c.p.
                       Maltrattamenti contro
                       familiari e conviventi
    Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una
persona della famiglia, o comunque convivente, o una persona sottoposta
alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura,
vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito
con la reclusione da due a sei anni.
   Se dal fatto deriva una lesione personale grave si applica la reclusione da
quattro a nove anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da
sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a
ventiquattro anni

                        Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.581 c.p. Percosse

Chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una
malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela della
persona offesa, con la reclusione fino a sei mesi o con la
multa fino a euro 309.
Tale disposizione non si applica quando la legge
considera la violenza come elemento costitutivo o come
circostanza aggravante di un altro reato

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 582 c.p. Lesione personale.

   Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale
dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è
punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.(c.d.
Lesione personale lieve)
   Se la malattia ha una durata non superiore ai venti
giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti
previste negli articoli 583 e 585, ad eccezione di quelle
indicate nel numero 1 e nell'ultima parte dell'articolo 577,
il delitto è punibile a querela della persona offesa (c.d.
Lesione personale lievissima).

                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.583 c.p. Circostanze aggravanti.

La lesione personale è grave e si applica la reclusione
da tre a sette anni:
1. se dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo
la vita della persona offesa, ovvero una malattia o
un'incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni
per un tempo superiore ai quaranta giorni;
2. se il fatto produce l'indebolimento permanente di un
senso o di un organo;

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
La lesione personale è gravissima, e si applica la
reclusione da sei a dodici anni, se dal fatto deriva:
1. una malattia certamente o probabilmente insanabile;
2. la perdita di un senso;
3. la perdita di un arto, o una mutilazione che renda
l'arto inservibile, ovvero la perdita dell'uso di un
organo o della capacità di procreare, ovvero una
permanente e grave difficoltà della favella;
4. la deformazione, ovvero lo sfregio permanente del
viso;
                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.591 c.p.
   Abbandono di persone minori o incapaci.
Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero
  una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per
  vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale
  abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da
  sei mesi a cinque anni.
Alla stessa pena soggiace chi abbandona all'estero un cittadino italiano
  minore degli anni diciotto a lui affidato nel territorio dello Stato per
  ragioni di lavoro.
La pena è della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una
  lesione personale ed è da tre a otto anni se ne deriva la morte.
Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio,
  dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato.

                      Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 594 c.p. Ingiuria
Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è
punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro
516.
Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante
comunicazione telegrafica o telefonica , o con scritti o disegni,
diretti alla persona offesa.
La pena è della reclusione fino a un anno o della multa fino a euro
1.032 se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato.
Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza
di più persone

                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 bis Prostituzione minorile
È punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro
15.000 a euro 150.000 chiunque:
1) recluta o induce alla prostituzione una persona di età inferiore agli
anni diciotto;
2) favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di
una persona di età inferiore agli anni diciotto, ovvero altrimenti ne trae
profitto.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti
sessuali con un minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni,
in cambio di un corrispettivo in denaro o altra utilità, anche solo
promessi, è punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da
euro 1.500 a euro 6.000

                      Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 ter Pornografia minorile
È punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa
da euro 24.000 a euro 240.000 chiunque:
1) utilizzando minori di anni diciotto, realizza esibizioni o
spettacoli pornografici ovvero produce materiale
pornografico;
2) recluta o induce minori di anni diciotto a partecipare a
esibizioni o spettacoli pornografici ovvero dai suddetti
spettacoli trae altrimenti profitto.
Alla stessa pena soggiace chi fa commercio del materiale
pornografico di cui al primo comma .

                   Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 ter Pornografia minorile
                    (segue)
Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui al primo e al secondo comma,
con qualsiasi mezzo, anche per via telematica, distribuisce, divulga,
diffonde o pubblicizza il materiale pornografico di cui al primo comma,
ovvero distribuisce o divulga notizie o informazioni finalizzate
all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori degli anni
diciotto, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa
da euro 2.582 a euro 51.645.
Chiunque, al di fuori delle ipotesi di cui ai commi primo, secondo e
terzo, offre o cede ad altri, anche a titolo gratuito, il materiale
pornografico di cui al primo comma, è punito con la reclusione fino a tre
anni e con la multa da euro 1.549 a euro 5.164
Nei casi previsti dal terzo e dal quarto comma la pena è aumentata in
misura non eccedente i due terzi ove il materiale sia di ingente quantità.
                     Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 ter Pornografia minorile
                   (segue)

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque assiste a
esibizioni o spettacoli pornografici in cui siano coinvolti minori di
anni diciotto è punito con la reclusione fino a tre anni e con la
multa da euro 1.500 a euro 6.000.
Ai fini di cui al presente articolo per pornografia minorile si
intende ogni rappresentazione, con qualunque mezzo, di un minore
degli anni diciotto coinvolto in attività sessuali esplicite, reali o
simulate, o qualunque rappresentazione degli organi sessuali di un
minore di anni diciotto per scopi sessuali

                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 quater Detenzione di
               materiale pornografico

Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo
600-ter, consapevolmente si procura o detiene materiale
pornografico realizzato utilizzando minori degli anni
diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la
multa non inferiore a euro 1.549.
La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi
ove il materiale detenuto sia di ingente quantità [c.p. 600-
sexies].

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600 quater 1Pornografia
                       virtuale

Le disposizioni di cui agli articoli 600-ter e 600-quater si
applicano anche quando il materiale pornografico rappresenta
immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori
degli anni diciotto o parti di esse, ma la pena è diminuita di
un terzo.
Per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con
tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in
parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa
apparire come vere situazioni non reali.

                   Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 600octies Impiego di minori
                nell’accattonaggio

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque si
avvale per mendicare di una persona minore degli anni
quattordici o, comunque, non imputabile, ovvero
permette che tale persona, ove sottoposta alla sua autorità
o affidata alla sua custodia o vigilanza, mendichi, o che
altri se ne avvalga per mendicare, è punito con la
reclusione fino a tre anni.

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609 bis c.p.
                   Violenza sessuale
Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di
autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è
punito con la reclusione da cinque a dieci anni.
Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o
subire atti sessuali:
1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della
   persona offesa al momento del fatto;
2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole
   sostituito ad altra persona.
Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non
eccedente i due terzi

                   Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-ter c.p.
                 Circostanze aggravanti.
La pena è della reclusione da sei a dodici anni se i fatti
di cui all'articolo 609-bis sono commessi:
1) nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni
quattordici;
2) con l'uso di armi o di sostanze alcoliche, narcotiche o
stupefacenti o di altri strumenti o sostanze gravemente lesivi
della salute della persona offesa;
3) da persona travisata o che simuli la qualità di pubblico
ufficiale o di incaricato di pubblico servizio;
                                                        Segue....
                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-ter c.p.
           Circostanze aggravanti (segue)
 4) su persona comunque sottoposta a limitazioni
  della libertà personale;

5) nei confronti di persona che non ha compiuto gli
  anni diciotto della quale il colpevole sia
  l'ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore;

5bis) all'interno o nelle immediate vicinanze di
  istituto di istruzione o di formazione frequentato
  dalla persona offesa;

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-ter c.p.
           Circostanze aggravanti (segue)
5 ter ) nei confronti di donna in stato di gravidanza;

5 quater) nei confronti di persona della quale il
  colpevole sia il coniuge, anche separato o
  divorziato, ovvero colui che alla stessa persona è
  o è stato legato da relazione affettiva, anche
  senza convivenza

La pena è della reclusione da sette a quattordici
  anni se il fatto è commesso nei confronti di
  persona che non ha compiuto gli anni dieci
                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-quater c.p.
                Atti sessuali con minorenne.
Soggiace alla pena stabilita dall'articolo 609-bis chiunque,
al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie
atti sessuali con persona che, al momento del fatto:
1) non ha compiuto gli anni quattordici;

2) non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia
l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il
tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di
istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia,
con quest'ultimo, una relazione di convivenza

                      Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-quater c.p.
                 Atti sessuali con minorenne
                            (segue)
     Fuori dei casi previsti dall'articolo 609-bis, l'ascendente, il
  genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero
  altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di
  istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato, o che
  abbia con quest'ultimo una relazione di convivenza, che, con
  l'abuso dei poteri connessi alla sua posizione, compie atti
  sessuali con persona minore che ha compiuto gli anni sedici, è
  punito con la reclusione da tre a sei anni.
     Non è punibile il minorenne che, al di fuori delle ipotesi
  previste nell'articolo 609-bis, compie atti sessuali con un
  minorenne che abbia compiuto gli anni tredici, se la differenza
  di età tra i soggetti non è superiore a tre anni.
Ne                   Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609-quater c.p.
               Atti sessuali con minorenne
                          (segue)
     Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura
   non eccedente i due terzi.
Si applica la pena di cui all'articolo 609-ter, secondo
     comma, se la persona offesa non ha compiuto gli anni
     dieci

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609 quinquies c.p.
             Corruzione di minorenne.

  Chiunque compie atti sessuali in presenza di persona
minore di anni quattordici, al fine di farla assistere, è punito
con la reclusione da uno a cinque anni.
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, alla stessa pena
di cui al primo comma soggiace chiunque fa assistere una
persona minore di anni quattordici al compimento di atti
sessuali, ovvero mostra alla medesima materiale pornografico,
al fine di indurla a compiere o a subire atti sessuali.

                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609 quinquies c.p.
       Corruzione di minorenne (segue)

La pena è aumentata fino alla metà quando il colpevole
sia l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui
convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni
di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di
custodia, il minore è affidato, o che abbia con
quest'ultimo una relazione di stabile convivenza

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.609 sexies c.p.
         Ignoranza dell'età della persona
                     offesa.

  Quando i delitti previsti negli articoli 609-bis, 609-
ter, 609-quater e 609-octies e 609 –undecies sono
commessi in danno di un minore degli anni diciotto, e
quando è commesso il delitto di cui all'articolo 609-
quinquies, il colpevole non può invocare, a propria
scusa, l'ignoranza dell'età della persona offesa, salvo
che si tratti di ignoranza inevitabile.
               Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 septies c.p.
                        Querela di parte
I delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-ter e 609-quater sono punibili a
    querela della persona offesa.
Salvo quanto previsto dall'articolo 597, terzo comma, il termine per la
    proposizione della querela è di sei mesi.
La querela proposta è irrevocabile.
Si procede tuttavia d'ufficio:
1) se il fatto di cui all'articolo 609-bis è commesso nei confronti di persona
    che al momento del fatto non ha compiuto gli anni diciotto;
2) se il fatto è commesso dall'ascendente, dal genitore, anche adottivo, o dal di
    lui convivente, dal tutore ovvero da altra persona cui il minore è affidato
    per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia o
    che abbia con esso una relazione di convivenza;
3) se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di
    pubblico servizio nell'esercizio delle proprie funzioni;
4) se il fatto è connesso con un altro delitto per il quale si deve procedere
    d'ufficio;
5) se il fatto è commesso nell'ipotesi di cui all'articolo 609-quater, ultimo
    comma .

                        Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 octies
        Violenza sessuale di gruppo
   La violenza sessuale di gruppo consiste nella
partecipazione, da parte di più persone riunite, ad atti
di violenza sessuale di cui all'articolo 609-bis.
   Chiunque commette atti di violenza sessuale di
gruppo è punito con la reclusione da sei a dodici anni.
   La pena è aumentata se concorre taluna delle
circostanze aggravanti previste dall'articolo 609-ter.
   La pena è diminuita per il partecipante la cui opera
abbia avuto minima importanza nella preparazione o
nella esecuzione del reato. La pena è altresì diminuita
per chi sia stato determinato a commettere il reato
quando concorrono le condizioni stabilite dai numeri
3) e 4) del primo comma e dal terzo comma
dell'articolo 112.

              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 nonies
      Pene accessorie ed altri effetti penali
       La condanna o l'applicazione della pena su richiesta delle
   parti ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale
   per alcuno dei delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-ter,
   609-quater, 609-quinquies, 609-octies e 609-undecies
   comporta:
1) la perdita della responsabilità genitoriale, quando la qualità di
   genitore è elemento costitutivo o circostanza aggravante del
   reato;
2) l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela,
   alla curatela e all'amministrazione di sostegno;
3) la perdita del diritto agli alimenti e l'esclusione dalla
   successione della persona offesa;
4) l'interdizione temporanea dai pubblici uffici; l'interdizione dai
   pubblici uffici per la durata di anni cinque in seguito alla
   condanna alla reclusione da tre a cinque anni, ferma restando,
   comunque, l'applicazione dell'articolo 29, primo comma,
   quanto all'interdizione perpetua;
                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 nonies
         Pene accessorie ed altri effetti penali
                       (segue)
5) la sospensione dall'esercizio di una professione o di un'arte.
La condanna o l'applicazione della pena su richiesta delle parti a
   norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per
   alcuno dei delitti previsti dagli articoli 609-bis, 609-ter, 609-
   octies e 609-undecies, se commessi nei confronti di persona
   che non ha compiuto gli anni diciotto, 609-quater e 609-
   quinquies, comporta in ogni caso l'interdizione perpetua da
   qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado nonché
   da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture
   pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.
La condanna per i delitti previsti dall'articolo 600-bis, secondo
   comma, dall'articolo 609-bis, nelle ipotesi aggravate di cui
   all'articolo 609-ter, dagli articoli 609-quater, 609-quinquies e
   609-octies, nelle ipotesi aggravate di cui al terzo comma del
   medesimo articolo, comporta, dopo l'esecuzione della pena e
   per una durata minima di un anno, l'applicazione delle
   seguenti misure di sicurezza personali:

                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 nonies
         Pene accessorie ed altri effetti penali
                       (segue)
1) l'eventuale imposizione di restrizione dei movimenti e
  della libera circolazione, nonché il divieto di avvicinarsi a
  luoghi frequentati abitualmente da minori;
2) il divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto
  abituale con minori;
3) l'obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla
  propria residenza e sugli eventuali spostamenti (5).
Chiunque viola le disposizioni previste dal terzo comma è
  soggetto alla pena della reclusione fino a tre anni.

                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 decies
          Comunicazione al tribunale per
                  i minorenni
   Quando si procede per taluno dei delitti previsti dagli
articoli 600, 600-bis, 600-ter, 600-quinquies, 601, 602, 609-
bis, 609-ter, 609-quinquies, 609-octies e 609-undecies
commessi in danno di minorenni, ovvero per il delitto previsto
dall'articolo 609-quater o per i delitti previsti dagli articoli 572
e 612-bis, se commessi in danno di un minorenne o da uno dei
genitori di un minorenne in danno dell'altro genitore, il
procuratore della Repubblica ne dà notizia al tribunale per i
minorenni .
   Qualora riguardi taluno dei delitti previsti dagli articoli 572,
609-ter e 612-bis, commessi in danno di un minorenne o da
uno dei genitori di un minorenne in danno dell'altro genitore,
la comunicazione di cui al primo comma si considera
effettuata anche ai fini dell'adozione dei provvedimenti di cui
agli articoli 155 e seguenti, nonché 330 e 333 del codice
civile.

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 decies
             Comunicazione al tribunale per
                 i minorenni (segue)
       Nei casi previsti dal primo comma, l'assistenza affettiva e
    psicologica della persona offesa minorenne è assicurata, in
    ogni stato e grado del procedimento, dalla presenza dei
    genitori o di altre persone idonee indicate dal minorenne,
    nonché di gruppi, fondazioni, associazioni od organizzazioni
    non governative di comprovata esperienza nel settore
    dell'assistenza e del supporto alle vittime dei reati di cui al
    primo comma e iscritti in apposito elenco dei soggetti
    legittimati a tale scopo, con il consenso del minorenne, e
    ammessi dall'autorità giudiziaria che procede.
       In ogni caso al minorenne è assicurata l'assistenza dei
    servizi minorili dell'Amministrazione della giustizia e dei
    servizi istituiti dagli enti locali.
       Dei servizi indicati nel terzo comma si avvale altresì
    l'autorità giudiziaria in ogni stato e grado del procedimento.
.
                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 609 undecies
           Adescamento di minorenni

  Chiunque, allo scopo di commettere i reati di cui
agli articoli 600, 600-bis, 600-ter e 600-quater, anche
se relativi al materiale pornografico di cui all'articolo
600-quater.1, 600-quinquies, 609-bis, 609-quater,
609-quinquies e 609-octies, adesca un minore di anni
sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave
reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per
adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire
la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o
minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della
rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.

               Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.610 c.p.
                    Violenza privata

   Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri
a fare, tollerare, od omettere qualche cosa è punito
con la reclusione fino a quattro anni
  La pena è aumentata se concorrono le condizioni
prevedute dall'articolo 339 (armi, pluralità di persone
etc).

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.612 c.p.
                      Minaccia
Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è
punito, a querela della persona offesa con la multa
fino a euro 1.032.
Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi
indicati nell'articolo 339 (armi, pluralità di persone
etc), la pena è della reclusione fino a un anno e si
procede d'ufficio.

              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 612 – bis Atti persecutori
              STALKING
• Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con
  la reclusione da sei mesi a cinque anni chiunque, con
  condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da
  cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura
  ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità
  propria o di un prossimo congiunto o di persona al
  medesimo legata da relazione affettiva ovvero da
  costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
• La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge,
  anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata
  legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se il
  fatto è commesso attraverso strumenti informatici o
  telematici.

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 612 – bis Atti persecutori
           STALKING (segue)
• La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche
  separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione
  affettiva alla persona offesa ovvero se il fatto è commesso attraverso
  strumenti informatici o telematici.
• La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di
  un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con
  disabilità di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104,
  ovvero con armi o da persona travisata.
• Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la
  proposizione della querela è di sei mesi. La remissione della querela
  può essere soltanto processuale. La querela è comunque irrevocabile se
  il fatto è stato commesso mediante minacce reiterate nei modi di cui
  all'articolo 612, secondo comma. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto
  è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità
  di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando
  il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere
  d'ufficio

                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 615 bis – Inteferenze illecite
         nella vita privata

• Chiunque mediante l'uso di strumenti di ripresa
  visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o
  immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei
  luoghi indicati nell'articolo 614, è punito con la
  reclusione da sei mesi a quattro anni.
• Alla stessa pena soggiace, salvo che il fatto
  costituisca più grave reato, chi rivela o diffonde,
  mediante qualsiasi mezzo di informazione al
  pubblico, le notizie o le immagini ottenute nei
  modi indicati nella prima parte di questo articolo.

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Art. 615 bis – Inteferenze illecite
           nella vita privata(segue)

• I delitti sono punibili a querela della persona
  offesa; tuttavia si procede d'ufficio e la pena è
  della reclusione da uno a cinque anni se il fatto è
  commesso da un pubblico ufficiale o da un
  incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei
  poteri o con violazione dei doveri inerenti alla
  funzione o servizio, o da chi esercita anche
  abusivamente la professione di investigatore
  privato .

              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 629 – Estorsione

• Chiunque, mediante violenza o minaccia,
  costringendo taluno a fare o ad omettere qualche
  cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto
  con altrui danno, è punito con la reclusione da
  cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a
  euro 4.000.
• La pena è della reclusione da sei a venti anni e
  della multa da euro 5.000 a euro 15.000, se
  concorre taluna delle circostanze indicate
  nell'ultimo capoverso dell'articolo precedente.

              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 635 – Danneggiamento

     Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende,
  in tutto o in parte, inservibili cose mobili o
  immobili altrui, è punito, a querela della persona
  offesa, con la reclusione fino a un anno o con la
  multa fino a euro 309.
• La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni e
  si procede d'ufficio, se il fatto è commesso:
• 1. con violenza alla persona o con minaccia;
• 2. da datori di lavoro in occasione di serrate, o da
  lavoratori in occasione di sciopero, ovvero in
  occasione di alcuno dei delitti preveduti dagli
  articoli 330, 331 e 333;
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Art. 635 – Danneggiamento
                      (Segue)

3. su edifici pubblici o destinati a uso pubblico o all'esercizio
   di un culto, o su cose di interesse storico o artistico
   ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel
   perimetro dei centri storici ovvero su immobili i cui lavori
   di costruzione, di ristrutturazione, di recupero o di
   risanamento sono in corso o risultano ultimati, o su altre
   delle cose indicate nel n. 7 dell'articolo 625;
4. sopra opere destinate all'irrigazione;
5. sopra piante di viti, di alberi o arbusti fruttiferi, o su
   boschi, selve o foreste, ovvero su vivai forestali destinati al
   rimboschimento;
5-bis. sopra attrezzature e impianti sportivi al fine di impedire
   o interrompere lo svolgimento di manifestazioni sportive .
                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 635 – Danneggiamento
                  (Segue)

   Per i reati di cui al secondo comma, la
sospensione condizionale della pena è subordinata
all’eliminazione delle conseguenze dannose o
pericolose del reato, ovvero, se il condannato non
si oppone, alla prestazione di attività non retribuita
a favore della collettività per un tempo
determinato, comunque non superiore alla durata
della pena sospesa, secondo le modalità indicate
dal giudice nella sentenza di condanna .

             Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. in materia di stupefacenti
                     Produzione,
       traffico e detenzione illeciti di sostanze
              stupefacenti o psicotrope
     1. Chiunque, senza l'autorizzazione di cui all'articolo
  17, coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o
  mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta,
  procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito,
  consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o
  psicotrope di cui alla tabella I prevista dall'articolo 14, è
  punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa
  da euro 26.000 a euro 260.000. (80)
1-bis. Con le medesime pene di cui al comma 1 è punito
  chiunque, senza l'autorizzazione di cui all'articolo 17,
  importa, esporta, acquista, riceve a qualsiasi titolo o
  comunque illecitamente detiene:

                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. In materia di stupefacenti -
                     Produzione,
       traffico e detenzione illeciti di sostanze
         stupefacenti o psicotrope (segue)
a) sostanze stupefacenti o psicotrope che per quantità, in
  particolare se superiore ai limiti massimi indicati con
  decreto del Ministro della salute emanato di concerto con il
  Ministro della giustizia sentita la Presidenza del Consiglio
  dei Ministri - Dipartimento nazionale per le politiche
  antidroga (91), ovvero per modalità di presentazione, avuto
  riguardo al peso lordo complessivo o al confezionamento
  frazionato, ovvero per altre circostanze dell'azione,
  appaiono destinate ad un uso non esclusivamente
  personale;
b) medicinali contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope
  elencate nella tabella II, sezione A, che eccedono il
  quantitativo prescritto. In questa ultima ipotesi, le pene
  suddette sono diminuite da un terzo alla metà.
                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. In materia di stupefacenti-
                     Produzione,
       traffico e detenzione illeciti di sostanze
         stupefacenti o psicotrope (segue)
2. Chiunque, essendo munito dell'autorizzazione di cui all'articolo
   17, illecitamente cede, mette o procura che altri metta in
   commercio le sostanze o le preparazioni indicate nelle tabelle I e
   II di cui all'articolo 14, è punito con la reclusione da sei a
   ventidue anni e con la multa da euro 26.000 a euro 300.000.
3. Le stesse pene si applicano a chiunque coltiva, produce o
   fabbrica sostanze stupefacenti o psicotrope diverse da quelle
   stabilite nel decreto di autorizzazione.
4. Quando le condotte di cui al comma 1 riguardano i medicinali
   ricompresi nella tabella II, sezioni A, B, C e D, limitatamente a
   quelli indicati nel numero 3-bis) della lettera e) del comma 1
   dell’ articolo 14 e non ricorrono le condizioni di cui all'articolo
   17, si applicano le pene ivi stabilite, diminuite da un terzo alla
   metà.

                   Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. In materia di stupefacenti-
                      Produzione,
        traffico e detenzione illeciti di sostanze
          stupefacenti o psicotrope (segue)
5. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque commette uno
   dei fatti previsti dal presente articolo che, per i mezzi, la modalità o le
   circostanze dell'azione ovvero per la qualità e quantità delle sostanze, è
   di lieve entità, è punito con le pene della reclusione da uno a cinque
   anni e della multa da euro 3.000 a euro 26.000.
5-bis. Nell'ipotesi di cui al comma 5, limitatamente ai reati di cui al
   presente articolo commessi da persona tossicodipendente o da
   assuntore di sostanze stupefacenti o psicotrope, il giudice, con la
   sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle
   parti a norma dell'articolo 444 del codice di procedura penale, su
   richiesta dell'imputato e sentito il pubblico ministero, qualora non
   debba concedersi il beneficio della sospensione condizionale della
   pena, può applicare, anziché le pene detentive e pecuniarie, quella del
   lavoro di pubblica utilità di cui all'articolo 54 del decreto legislativo 28
   agosto 2000, n. 274, secondo le modalità ivi previste .

                     Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. In materia di stupefacenti-
                   Produzione,
     traffico e detenzione illeciti di sostanze
       stupefacenti o psicotrope (segue)
    Con la sentenza il giudice incarica l'Ufficio locale di esecuzione
penale esterna di verificare l'effettivo svolgimento del lavoro di
pubblica utilità. L'Ufficio riferisce periodicamente al giudice. In
deroga a quanto disposto dall'articolo 54 del decreto legislativo 28
agosto 2000, n. 274, il lavoro di pubblica utilità ha una durata
corrispondente a quella della sanzione detentiva irrogata. Esso può
essere disposto anche nelle strutture private autorizzate ai sensi
dell'articolo 116, previo consenso delle stesse. In caso di violazione
degli obblighi connessi allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità,
in deroga a quanto previsto dall'articolo 54 del decreto legislativo 28
agosto 2000, n. 274, su richiesta del pubblico ministero o d'ufficio, il
giudice che procede, o quello dell'esecuzione, con le formalità di cui
all'articolo 666 del codice di procedura penale, tenuto conto dell'entità
dei motivi e delle circostanze della violazione, dispone la revoca della
pena con conseguente ripristino di quella sostituita. Avverso tale
provvedimento di revoca è ammesso ricorso per cassazione, che non
ha effetto sospensivo. Il lavoro di pubblica utilità può sostituire la pena
per non più di due volte.
                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 73 T.U. In materia di stupefacenti-
                      Produzione,
        traffico e detenzione illeciti di sostanze
          stupefacenti o psicotrope (segue)
       5-ter. La disposizione di cui al comma 5-bis si applica anche
   nell'ipotesi di reato diverso da quelli di cui al comma 5, commesso, per
   una sola volta, da persona tossicodipendente o da assuntore abituale di
   sostanze stupefacenti o psicotrope e in relazione alla propria
   condizione di dipendenza o di assuntore abituale, per il quale il giudice
   infligga una pena non superiore ad un anno di detenzione, salvo che si
   tratti di reato previsto dall'articolo 407, comma 2, lettera a), del codice
   di procedura penale o di reato contro la persona.
6. Se il fatto è commesso da tre o più persone in concorso tra loro, la
   pena è aumentata.
7. Le pene previste dai commi da 1 a 6 sono diminuite dalla metà a due
   terzi per chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a
   conseguenze ulteriori, anche aiutando concretamente l'autorità di
   polizia o l'autorità giudiziaria nella sottrazione di risorse rilevanti per
   la commissione dei delitti.

                     Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Casistica dei reati in cui
          possono incorrere gli
                educatori

ØAbuso dei mezzi di correzione o di
 disciplina (art. 571 c.p.);
Ø Maltrattamenti (572 c.p.);
ØAbbandono di persone minori o incapaci
 (591 c.p.);
ØViolenza sessuale (609 bis e ss.);

          Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Come comportarsi in
presenza di episodi di
violenza?
Ad es. Episodio di
bullismo

     Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Indipendentemente dal fatto che la
violenza sia agita o subita, nel caso in
     cui si sia in presenza di reati
          procedibili d’ufficio

     Sussiste l’obbligo in capo a coloro che rivestono
  la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di
  pubblico servizio di denunciare la notizia di reato
  all’autorità giudiziaria (o ad altra autorità che
  abbia l’obbligo di riferire a quella), pena la
  configurabilità del reato di omessa denuncia di
  reato (art. 361 c.p. e 362 c.p.)
N.B. La denuncia va altresì effettuata anche per
  minori degli anni 14
               Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.361 c.p. Omessa denuncia di
       reato da parte del pubblico ufficiale

 Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di
denunciare all’autorità giudiziaria, o ad un’altra autorità
che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha
avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è
punito con la multa da euro 30 a euro 516.

 La pena è della reclusione fino ad un anno, se il
colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria,
che ha avuto comunque notizia di un reato del quale
doveva fare rapporto.

                Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.362 c.p. Omessa denuncia da parte
di un incaricato di pubblico servizio

 L’incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda
di denunciare all’autorità indicata nell’articolo precedente,
un reato del quale abbia avuto notizia nell’esercizio o a
causa del servizio, è punito con la multa fino a euro 103.

 Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato
punibile a querela della persona offesa, nè si applica ai
responsabili delle comunità terapeutiche socio-riabilitative
per fatti commessi da persone tossicodipendenti affidate
per l’esecuzione del programma definito da un servizio
pubblico.
                 Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 357: Nozione di pubblico
                  ufficiale

Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali
  coloro i quali esercitano una pubblica funzione
  legislativa, giudiziaria o amministrativa.
Agli stessi effetti è pubblica la funzione
  amministrativa disciplinata da norme di diritto
  pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla
  formazione e dalla manifestazione della volontà
  della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi
  per mezzo di poteri autoritativi o certificativi.

              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art. 358: Nozione di incaricato di
              pubblico servizio

Agli effetti della legge penale, sono incaricati di un
  pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo,
  prestano un pubblico servizio.
Per pubblico servizio deve intendersi un'attività
  disciplinata nelle stesse forme della pubblica
  funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei
  poteri tipici di quest'ultima, e con esclusione dello
  svolgimento di semplici mansioni di ordine e della
  prestazione di opera meramente materiale.

               Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Rivestono tali qualifiche il dirigente scolastico di
  scuola pubblica, il soggetto avente potere direttivo
  nelle scuole paritarie, gli insegnanti di scuola
  pubblica in relazione alla specifica attività svolta
  ed alle funzioni previste dal ruolo (cfr. Consiglio
  di Stato n. 715/11), l’assistente sociale di un ente
  pubblico quando opera ex art. 344 II comma c.c
  (assistenza al Giudice tutelare).
              Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
P.S. Nel caso in cui gli operatori scolastici e/o gli
  educatori necessitino di indicazioni o chiarimenti su
  come gestire una situazione grave ed urgente che
  vede coinvolto il minore possono far riferimento,
  per consultazioni informali, a Servizi Sociali, Forze
  dell’Ordine .

               Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Nel caso in cui si sia in
   presenza di reati
procedibili a querela, è
   bene sapere che

  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.120 c.p. Diritto di querela

• Ogni persona offesa da un reato per cui non debba
  procedersi d’ufficio o dietro richiesta o istanza ha
  diritto di querela.
• Per i minori degli anni quattordici e per gli interdetti,
  il diritto di querela è esercitato dal genitore o dal
  tutore.
• I minori che hanno compiuto i quattordici anni e gli
  inabilitati possono esercitare il diritto di querela e
  possono altresì esercitarlo in loro vece il genitore, il
  tutore o il curatore

                  Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Art.124 c.p.
             Termine per proporre la
                    querela
• Salvo che la legge disponga altrimenti (si vedano i reati di cui
  agli artt.609 bis e ss.e 612 bis dove il termine è di 6 mesi e la
  querela è irrevocabile) il diritto di querela non può essere
  esercitato, decorsi tre mesi dal giorno della notizia che
  costituisce il reato.
• Il diritto di querela non può essere esercitato se vi è stata
  rinuncia espressa o tacita da parte di colui al quale ne spetta
  l’esercizio.
• Vi è rinuncia tacita, quando chi ha facoltà di proporre la
  querela ha compiuto fatti incompatibili con la volontà di
  querelarsi.
• La rinuncia si estende di diritto a tutti coloro che hanno
  commesso il reato.
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Chi risponde penalmente nel caso
     in cui l’autore sia minorenne?

   Oltre al minorenne (che è giudicato dal Tribunale dei
minorenni ex D.P.R. 448/1988) può rispondere in concorso
chi riveste una POSIZIONE DI GARANZIA (ad esempio è
stato condannato un genitore per lesioni colpose a danno di
un minore, investito dal figlio minore in sella ad una
minimoto nel parco comunale, per non aver adeguatamente
sorvegliato il figlio -cfr. Cass. Pen. 43386/2010 - oppure il
preside di un liceo per agevolazione ex art. 79 D.P.R.
309/90 per aver consentito che nella scuola venissero
utilizzate sostanze stupefacenti - cfr. Trib. Milano
26.6.2004 parzialmente riformata da C. Appello Milano)

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POSIZIONE DI GARANZIA

Ai sensi dell'art. 40 2° comma c.p. “Non
 impedire un evento che si ha l'obbligo
 giuridico di impedire, equivale a
 cagionarlo”

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Ruolo e competenza tribunale
                per i minorenni
• Organo giudiziario, composto da giudici togati e
  onorari, specializzati in scienze non giuridiche che
  ha la funzione di giudice in primo grado per tutte
  le questioni amministrative, civili o penali che
  coinvolgono soggetti minorenni:
in campo amministrativo (misure rieducative verso
  soggetti che manifestano situazioni di “irregolarità
  di condotta”);
in campo civile (affidamento dei figli minorenni
  contesi in caso di conviventi, accertamento e
  protezione di minori in situazioni di abbandono o
  potenziale pregiudizio, adozioni);
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Ruolo e competenza tribunale
         per i minorenni (segue)
• in campo penale (giudica i soggetti che, prima di
  compiere 18 anni, hanno commesso dei reati
  (D.P.R. 448/1988).
    L’intera disciplina del processo minorile è
  permeata dall’esigenza di adeguamento “alla
  personalità e alle esigenze educative del minore”.
  Di qui il principio di minima offensività il quale
  impone di evitare ogni pregiudizio al corretto
  sviluppo psico-fisico del minore:

• corollario: inammissibilità dell’azione civile nel
  procedimento penale davanti al Tribunale per i
  minorenni.
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Le fattispecie di violenza sopra
analizzate, integrando una condotta
illecita verso un terzo, violano
altresì la legge civile        con
conseguente        obbligo      del
risarcimento.

    Chi può risponderne in questo
               caso?

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Art.2047 c.c.
         Danno cagionato dall’incapace
 (minori che frequentano scuola materna, primi
            anni scuola elementare)

In caso di danno cagionato da persona incapace di intendere o di
volere [c.c. 2046], il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla
sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto
impedire il fatto [c.c. 2048; c.p. 85].
Nel caso in cui il danneggiato non abbia potuto ottenere il
risarcimento da chi è tenuto alla sorveglianza, il giudice, in
considerazione delle condizioni economiche delle parti, può
condannare l'autore del danno a un'equa indennità.

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2048 c.c.
Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e
                 dei maestri d’arte
    (minori che frequentano ultimi anni scuola
       elementare, scuole medie e superiori)
Il padre e la madre [c.c. 316], o il tutore [c.c. 357], sono responsabili del
danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle
persone soggette alla tutela, che abitano con essi [c.c. 2047]. La stessa
disposizione si applica all'affiliante (CULPA IN EDUCANDO)
I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili
del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel
tempo in cui sono sotto la loro vigilanza [c.c. 2049, 2056].(CULPA IN
VIGILANDO e CULPA IN ORGANIZZANDO)
Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità
soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.

                       Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Chi sono i precettori? Intesa in senso lato
               dalla giurisprudenza
ØINSEGNANTI di SCUOLE PUBBLICHE E PRIVATE (compresi i
bidelli per le temporanee funzioni di vigilanza e gli insegnanti del
“doposcuola” o di sostegno ai diversamente abili);
Ø ALLENATORI SPORTIVI;
ØASSISTENTI IN ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE O LUDICHE;
ØADDETTI ALLA SORVEGLIANZA NELLE COLONIE ESTIVE;
ØGLI ISTRUTTORI DI SCUOLA GUIDA;
ØINSEGNANTI DI CATECHISMO;
ØCONDUCENTI DI SCUOLA BUS;
ØADULTI CHE SVOLGONO FUNZIONI                             DI   VIGILANZA
COLLEGATE AD INSEGNAMENTO.

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Un pò di casistica...

ØDanni causati all'allievo:
Ø CONSEGUENZE EPISODI DI BULLISMO
ØDURANTE ATTIVITA’ SPORTIVE
ØUTILIZZO DI DROGHE NELLA SCUOLA

N.B. Nel caso di danni autoprocurati dall’allievo (CADUTA, SUICIDIO),
opera responsabilità contrattuale ex art. 1218 c.c.

                    Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
Norma pubblica istruzione

P.S. Nel caso di insegnanti di scuola pubblica, sussiste un rapporto di
immedesimazione organica per cui ex art 61 l. n. 312/1980
il Ministero della pubblica istruzione si surroga al personale
scolastico nella responsabilità civile che eventualmente derivi da
un'azione di risarcimento dei danni promossa contro detto personale,
fatta salva la possibilità di rivalersi contro i dipendenti stessi, entro
certi limiti ed in presenza di colpa grave o dolo nella vigilanza sugli
alunni.
La disposizione si applica solo per gli insegnanti dipendenti di enti
pubblici statali, e ciò ha fatto sorgere dubbi di costituzionalità della
norma, per la disparità di trattamento rispetto agli insegnanti
dipendenti di enti pubblici non statali oppure di istituti privati.

                     Project code: Just/2012/DAP/AG/3176
GRAZIE.

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